Teleriscaldamento 2013

IL POPOLO - settimanale della Diocesi di Concordia -Pordenone Fossalta, teleriscaldamento: impianto per 2 0 0 famiglie Nelle frazioni di Villanova Santa Margherita e Villanova Sant'Antonio E1 in mano ai tecnici della Regine Veneto il progetto esecutivo per la realizzazione dell'impianto di teleriscaldamento nelle frazioni di Villanova Santa Margherita e Villanova Sant'Antonio a Fossalta di Portogruaro. Per la conferma definitiva del finanziamento comunitario erogato dalla Regione (fondi POR FERS 2007-2013), che ammonta a 1 milione 825 mila euro, si dovrà quindi attendere ancora qualche settimana. Il progetto esecutivo è stato realizzato dall'Associazione Temporanea d'Imprese CPL Concordia Soc. Coop. e Villanova Servizi s.r.l., a cui è stata affidata in concessione la progettazione, i lavori di realizzazione e la gestione della rete di teleriscaldamento. Al Comune è intanto arrivata la delibera regionale sulla modifica delle modalità di erogazione dei contributi, che a titolo di acconto può avvenire fino al 9 0 % del contributo concesso.

Potrà servire 200 famiglie L'impianto di teleriscaldamento sarà alimentato dalla centrale a biomasse Zignago Power di Villanova, che in questi anni è stata oggetto di diverse polemiche da parte di comitati locali. «L'amministrazione comunale - ha spiegato il sindaco, Paolo Anastasia - ha già raccolto i contratti preliminari dei cittadini e delle imprese interessate a collegarsi alla rete. L'impianto potrà servire complessivamente 200 famiglie e i lavori, che comportano un investimento di oltre 5 milioni di euro, dovrebbero iniziare tra qualche mese per concludersi tassativamente entro dicembre 2014». Per incentivare gli allacciamenti da parte delle famiglie, l'amministrazione sta inoltre pensando di fornire gratuitamente, ai primi che ne faranno richiesta, lo scambiatore di calore.

Teresa Infanti

A Udine la rete dell'Ospedale fornirà calore a 16 condomini TELERISCALDAMENTO

Crescono le aree alimentate dalle centrali, anche a Milano • La rete di teleriscaldamento alimentata dall'Ospedale di Udine fornirà calore a 16 condomini della città, nel raggio di 13 chilometri. Questo grazie alla realizzazione della nuova centrale termica dell'azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia, in accordo con l'università e il Comune. Oltre a garantire l'autonomia energetica della struttura sanitaria, la trigenerazione dotata di tre motori a metano e due a olio vegetale, risponderà ai fabbisogni di un gruppo di famiglie sul territorio e permetteràl'eliminazionedellevecchie caldaie in 17 istituti scolastici. È questo uno dei più interessanti progetti di teleriscaldamento avviati sul territorio. A svilupparlo è una società di progetto costituita dalla capogruppo Siram, Rizzarti

de Eccher, Arco Lavori e Cpl Concordia. Entro due anni permetterà la riduzione del 32,9% delle emissioni inquinanti nell'atmosfera e per la prima volta in Italia la centrale tecnologica di un ospedale alimenterà una rete cittadina, generando un risparmio di energia primaria pari a circa il 15 per cento.

Il teleriscaldamento è un servizio centralizzato, dove il calore viene prodotto da un'unica grande centrale alimentata da fonti tradizionali e rinnovabili (mix energetico) e distribuito alle utenze attraverso una rete di tubazioni interrate. Consente di avere un rendimento energetico maggiore rispetto a caldaie distribuite in ogni abitazione e risparmi (energetici, di gestione e manutenzione) elevati. L'Airu (Associazione italiana riscaldamento urbano) ha calcolato che l'adozione estesain Italia di reti di teleriscaldamento abbinate aimpianti di cogenerazione potrebbe portare a un risparmio di cir-

ca il 25% della domanda complessiva di energia attualmente utilizzata per il riscaldamento. Si ridurrebbero, inoltre, i costi per la prevenzione incendi, per i controlli Asl, per la pulizia dei camini e per la messa a norma: un palazzo di 5 piani per queste voci spende circa 4.500 euro l'anno.

Trale reti di teleriscaldamento gestite da Siram, una delle società leader del settore in Italia, ci sono anche quelle dei quartieri Forlanini e di via Dalmazia a Milano. Una centrale di cogenerazione a gas e centrali termiche con 23 megawatt termici di potenza forniscono calore a oltre 2.200 alloggi nel primo; un cogeneratore e due caldaie a condensazione per 7,5 mw complessivi di potenzariforniscono 82 edifici residenziali nel secondo. Proprio a Milano,dove l'inquinamento prodotto dagli impianti di riscaldamento ha un peso determinante, questa tecnologia potrebbe trovare occasioni di sviluppo importanti. — Mi. F.

Saranno allacciati gli edifici pubblici più una cinquantina di utenze private: risparmio del 20%

Il teleriscaldamento entro un anno San Benedetto Po: per febbraio il progetto, quindi sette-otto mesi di lavori getto esecutivo. Dopodiché, entro febbraio, dovrebbero venire SAN BENEDETTO PO affidati, in un'unica tranche, sia i lavori direalizzazionechelaconLa macchina per la realizzazio- seguente gestione e manutenzione dell'impianto di teleriscaldane di tutto l'impianto. mento si è messa in moto e, a que- I lavori, secondo le previsioni, sto punto, non dovrebbe più fer- dovrebbero durare 7-8 mesi. Il temarsi fino al prossimo autunno. leriscaldamento quindi, sempre Periodo nel quale, se tutto va be- che non si incontrino ostacoli, ne, la cittadina di San Benedetto dovrebbe poter entrare in funziodovrebbe essere dotata di im- ne per settembre-ottobre del pianto di teleriscaldamento. prossimo anno.

Nei giorni scorsi il Comune ha II costo della progettazione è di emesso un bando per la ricerca di 88mila e 500 euro. I lavori per la uno studio cui affidare la proget- costruzione dell ' impianto invece tazione dell'impianto. Al bando ammontano a poco meno di due hanno risposto in due candidati e milioni. Le somme sono finanziate al 40% dalla Regione Lomla progettazione è stata affidata bardia (20% a fondo perduto, all'ingenger Carlo Piemonte, che fa parte dello Studio Asso- 20% da restituire dopo alcuni anciato di Ingegneria di Milano. ni dalla realizzazione dell'opePiemonte avrà tempo fino al 31 ra). Il restante 60% dei costi è a dicembre per presentare il pro- carico del Comune di San Benedi Giovanni Bernardi

detto, unico paese della provincia a dotarsi di un impianto del genere.

Le tubazioni partiranno dalla centrale a biomasse, funzionante da circa un anno, realizzata da Agrienergia, cordata composta dagli imprenditori Gianluigi Coghi (di Mantova, vicepresidente di Confindustria e titolare dell'omonima azienda edile di Rovebella), Mendes Minelli, originario di Portiolo e titolare della Sigecservice di Verona (azienda manutentrice degli impianti e delle turbine della General Electric) e da Fausto Bergonzi, titolare della Gtn di Milano.

Come conferma 1 ' assessore ai lavori pubblici Giuseppe Panzani, l'impianto fornirà l'acqua calda (riscaldamento e acqua sanitaria) agli edifici pubblici (municipio, casa di riposo, scuola

elementare, due materne, asilo nido, sala polivalente, piscina, infermeria monastica e refettorio) e una cinquantina di privati dislocati nei pressi delle condutture - sia abitazioni che, probabilmente aziende, come la Berman o l'Alutrade. Le tubazioni partiranno dal retro della centrale a biomasse e arriveranno in centro al paese lungo strada Ronchetti e poi via Dugoni. È previsto unrisparmiodel 20% rispetto ai costi di approvvigionamento tradizionale.

Lungo la linea saranno realizzate anche due caldaie da utilizzare nei momenti di emergenza. Le abitazioni che si allacceranno saranno dotate semplicemente di uno scambiatore di calore della misura di un piccolo termosifone e di un paio di tubazioni.

Nelle abitazioni sarà sufficiente installare uno scambiatore di calore grande quanto piccolo termosifone e un paio di tubi

La centrale da cui partirà il teleriscaldamento. In alto, l'assessore Panzani