Creativity Fair

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BERGAMO C R E A C U LT U R A

NOI LA DOCUMENTIAMO



Quello che avete in mano è un esperimento. Come tale può essere migliorato, ampliato, limato, ma ha in sé la spontaneità e l’entusiasmo di tutto quello che si fa per la prima volta. Nell’ambito del progetto BG-LOC, il servizio Giovani del Comune di Bergamo ha voluto dedicare un progetto specifico a Creativity Fair, con l’idea che, per una volta, a raccontare la creatività giovanile fossero dei giovani. Con una rivista, un blog, i social network. La redazione (di seguito trovate una nostra presentazione) è composta da tre ragazze e tre ragazzi under 28, alla fine degli studi universitari o alle prime esperienze di lavoro. Tre giornalisti, una grafica, un fotografo e un videomaker, tutti giovani professionisti.L’obiettivo è quello di spiegare, documentare, illustrare, dare voce alle tante esperienze di creatività che lo stesso bando BG-LOC sta alimentando dall’inizio dell’anno. Offrendo anche un po’ di spazio a storie di arte, innovazione, e ricerca di nuove strade che animano Bergamo, senza alcun legame diretto con l’iniziativa dell’amministrazione. Il primo grande interrogativo con cui ci siamo trovati a fare i conti preparando questo primo numero

editoriale è cosa sia la creatività. Non abbiamo trovato una risposta univoca: siamo arrivati a una definizione ampia e generosa, ma non per questo banale, scegliendo di ospitare tutti coloro che abbiano un approccio originale, innovativo, fantasioso al loro lavoro, senza necessariamente essere degli artisti in senso stretto. Sulle nostre pagine troverete le storie di fotografi e pittori che espongono al Polaresco, insieme a quelle dei writers coinvolti in Tracce Urbane e dei tre ragazzi che, grazie al bando Formare all’eccellenza, faranno un viaggio per migliorare le proprie competenze in diversi ambiti. Come dicevamo, questa rivista è solo un pezzo di un progetto più ampio, alimentato con contenuti digitali quasi quotidiani dalla nostra redazione attraverso il sito WWW.creativityfairbergamo.com e i social network. Nei prossimi mesi pubblicheremo altri due numeri della rivista, accompagnati da continui aggiornamenti on line. Scriveteci le vostre osservazioni, proponeteci storie di creatività a Bergamo e dintorni.

Buona lettura, stay tuned.


* REDAZIONE VERONICA ULIVIERI *CAPOREDATTRICE

28 anni, giornalista professionista da due. Scrivo di giovani, ambiente, società, start up. Adoro la letteratura americana e camminare.

erica balduzzi *giornalista

Classe '87, innamorata di Bergamo. Tra i miei sogni nel cassetto c'è quello di diventare giornalista o scrittrice e di visitare almeno una volta l'America Latina (ma va bene anche qualunque altro posto).

RAFFAELE AVAGLIANO *giornalista

Bergamasco di seconda generazione, col cuore campano e la mentalità tipicamente orobica. Amo ascoltare e raccontare storie. Sono uno di quei ciclisti che hai clacsonato in auto.

Lorenzo Gaspari *fotografo

26 anni e una laurea triennale in Scienze Storiche. Sono il fotografo della redazione di Creativity Fair.

Simone Saponieri *videomaker

Classe 1989, laurea in DAMS Cinema a Roma Tre. Continuo il mio percorso di formazione frequentando il corso di Ripresa & Fotografia alla Scuola Civica di Cinema di Milano.

FRANCESCA RUMI *GRAFICA

Mi piacciono le griglie di impaginazione ma non le seguo molto, gli insetti, la carta e i falafel di Berlino.


SOMMARIO *

BG-LOC

pagina 1

POLAREXPO

pagina 5

CALENDARIO EVENTI

pagina 9

FORMARE ALL’ECCELLENZA:

SHILPA BERTULETTI

pagina11

UN GRANDE CLASSICO FOCUS ON:

DANILO MINUTI

Altri mondi:

CORPOC

pagina 20

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pagina 13


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BG-LOC

Pittura, letteratura, scultura, fotografia, web. Teatro, scrittura, cinema, graffiti, video. E ancora: laboratori, incontri, cene, progetti e invenzioni. Tutto questo è in estrema sintesi Bg-Loc, acronimo di Bergamo Lab-Officine Creative. Un grande contenitore culturale voluto dal Comune di Bergamo (assessorato all'Istruzione, sport, tempo libero, politiche giovanili insieme all'Accademia Carrara di Belle Arti) e diversi altri partner per promuovere e valorizzare i giovani talenti bergamaschi. Non è il classico cartellone di iniziative orientate al pubblico giovanile: con il sostegno del dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio e dell’Anci, infatti, si è voluto rendere protagonisti gli stessi giovani come soggetti creatori di cultura e non semplicemente fruitori. Il progetto, che durerà tutto l'anno, non riguarda esclusivamente la città, ma ha un respiro più ampio, coprendo tutto il territorio provinciale. Si articola in otto azioni, ognuna delle quali ha a sua volta una serie di iniziative. Qui ve le presentiamo tutte, rigorosamente in ordine alfabetico.

Artdate È una tre giorni (17, 18 e 19 maggio) in cui oltre trenta tra musei, gallerie, studi d'arte e case di collezionisti, messi in rete dall'associazione The Blank, promuovono l'arte contemporanea. Quest'anno, rientrando in Bg-Loc, l'attenzione è puntata sulla creatività giovanile.

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di RAFFAELE AVAGLIANO

Creativity Fair Nient'altro che ciò che avete in mano e state leggendo ora. Un magazine culturale, cartaceo e online, realizzato da sei giovani.

tre giornalisti, u n videomaker, un grafico e u n fotografo: il modo migliore per rimanere informati sulla cultura giovanile a Bergamo.


Formare all'eccellenza Quante volte abbiamo ammirato e invidiato i giovani artisti scandinavi perché da loro l'istituzione pubblica sostiene economicamente progetti di formazione e crescita artistica? Ebbene, per tre bergamaschi under 30 è possibile anche qui da noi. I vincitori di questa borsa di studio potranno approfondire la loro arte all'estero, grazie ad un sostegno economico di 5.000 euro. Ed ecco che una danzatriceantropologa volerà in India per studiare i balli della millenaria storia del subcontinente (vi raccontiamo la sua storia nelle prossime SHILPA BERTULETTI pagine). Un ventiduenne violinista seguirà una tournée di un noto maestro di musica classica e una curatrice, invece, andrà in Olanda per immergersi nell'arte contemporanea.

K-Idea Chi l'ha detto che la cultura sono solo le scienze umanistiche? Cultura e ancor di più creatività sono anche scienza e tecnologia. In quest’ottica K-Idea, iniziativa promossa dal 2008 dal parco scientifico Kilometro Rosso, vuole scovare tre genietti che abbiano in-

ventato prodotti, modelli, servizi, programmi, processi, tecnologie innovative e utili. Ai vincitori, che saranno premiati il 21 e 22 giugno, una borsa di studio di 2.500 euro ciascuno e la possibilità di divulgare ad un pubblico competente la propria idea, e magari l'occasione di realizzarla inventandosi così un lavoro.

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Polarexpo Allo Spazio Polaresco del Comune cinque artisti selezionati presentano le loro opere e le loro performance. Chi sono e il programma delle mostre ve lo illustriamo nelle pagine successive e nel calendario al centro del giornale.

sara benaglia

(polarexpo)

Sentieri creativi Quanto Bergamo sia legata alla montagna è risaputo. Tuttavia non è scontata questa iniziativa, giunta alla terza edizione, che porta in quota, in sette rifugi delle Orobie, le opere di dieci giovani artisti lombardi. Si tratta, infatti, di una proposta unica, tanto che la biennale della montagna “Euromontana” di Chambéry (in Francia, a 400 km a ovest di Bergamo), nell'ottobre scorso, ha invitato a parlarne un rappresentante del Comune, per illustrare il connubio tra giovani, arte e territorio alpino. Nel mese di luglio, dieci artisti o collettivi re-

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alizzeranno delle opere d'arte contemporanea nei rifugi orobici dell'Albani, Brunone, Alpe Corte, Calvi, Laghi Gemelli, Coca e Curò. Le opere sono quasi tutte site specific, ovvero pensate per il luogo ove saranno esposte. Pittura, scultura, installazioni e perfino pannelli solari porteranno l'arte in vetta. Oltre a sei bergamaschi, i vincitori sono anche varesini, lecchesi e comaschi.


Tracce urbane Per riscaldare la città e renderla più colorata, ventisei writers dipingeranno quattro muri cittadini seguendo un unico filo logico: il fuoco, inteso come esplosione, calore. Niente di improvvisato, anzi. Assistiti da un esperto di street-art, i giovani writers impareranno prima

a progettare un murales in ogni sua sfaccettatura: dalla richiesta formale per poter dipingere su un muro allo sviluppo dell'idea e del bozzetto su carta, prima di intervenire con le bombolette. Le opere verranno realizzate tutte tra l'ultimo fine settimana di aprile e i primi tre di maggio e saranno poi al centro di una mostra a ottobre.

Un grande classico In Bg-Loc non poteva mancare la letteratura. I classici vengono riscoperti, riletti, raccontati e reinterpretati da scrittori e intellettuali dei giorni nostri. Si comincia il 2 maggio con Massimo Cirri e Marina Senesi di Caterpillar, trasmissione cult di Radio2, che rileggono “Piccole donne”. L'8 maggio Paolo Nori racconta «Eugenio Onegin», il 16 Stefano Benni interpreta “Pinocchio” e “Alice” e Bobo Rondelli, il 23 maggio, ci fa riscoprire “Martin Eden”. A questi incontri, che riportiamo nel calendario, si affiancano tre laboratori dedicati all'approfondimento dello stile di scrittura di grandi autori contemporanei. Trovate un focus sull’iniziativa nella pagine successive.

STEFANO BENNI

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POL R EXPO A

2013

di ERICA BALDUZZI 5


Sara Barozzi

“Reading the watching”, “Minus Habens”, “Caleidopsiche”: già i titoli delle mostre danno l'idea di un’arte che non si limita a descrivere la realtà, ma che prova anche ad analizzarla e sviscerarla. Giunto alla sua quinta edizione e promosso quest’anno all’interno del più ampio progetto Bg-Loc,

il bando PolarExpo continua a dare voce ai giovani artisti bergamaschi alla ricerca di uno spazio per le proprie idee, offrendo i locali del Polaresco. Dopo le mostre “Perché troviate in esse quanto vi occorre” e “Corpi che sognano corpi che vogliono corpi”, i prossimi appuntamenti in programma sono quelli con la pittrice Barbora Bobovcakova, l’artista Sara Benaglia e il fumettista e illustratore Filippo Curzi. A curare le esposizioni, Daniele Maffeis, che ha unito la ricerca artistica a quella introspettiva e psicologica in percorsi emozionanti e originali. «Lo sguardo è movimento»: basta questa frase a introdurre l’intero ciclo di opere “Reading the watching” che Barbora Bobovcakova esporrà dal 4 al 12 maggio 2013. «Lavoro al tema dello sguardo da più di due anni – spiega Barbora, classe ’84 e origini slovacche ma

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issUe # 1 residente a Clusone -. Quando si osserva qualcosa, l’occhio salta da un punto all’altro focalizzando alcuni particolari, mentre il resto emerge solo successivamente. Tra un punto e l’altro il colore sfuma, come se la memoria lo trascinasse con sé mentre si sposta altrove». La mostra sarà composta da sei o sette tele e forse anche da alcuni disegni su carta: tra i soggetti favoriti ci sono soprattutto elementi naturali (la foresta, una nuvola, il prato, il cielo), uniti a una simbologia di base che nel cerchio e nelle linee spezzate evoca il mondo matematico. Laureata nel 2008 in Pittura e Belle Arti presso l’Università di Košice, in Slovacchia, Barbora ha dapprima lavorato come insegnante di arte e di inglese e poi come Barbora Bobovcakova hostess: vive in Italia da due anni e nel nostro Paese sta cercando di lanciare la sua attività di pittrice.

«Vivere della propria arte oggi non è facile e sembra un’utopia – ammette – ma non posso rinunciare al bisogno di esprimermi tramite la pittura, perché fa parte di me e della mia vita». Dal 18 al 26 maggio sarà invece la volta di “Minus Habens”, un insieme di prove artistiche a cura di Sara Benaglia: la mostra sarà inaugurata in concomitanza con ArtDate, altra manifestazione all’interno del progetto BG-LOC incentrata sulla creatività giovanile. Sara, 29 anni, ha alle spalle studi di finanza all’Università Bocconi di Milano, interrotti per portare avanti la passione artistica presso l’Accademica Carra-

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ra e l’Accademia delle Belle Arti di Brera, e poi attraverso l’esperienza della residenza artistica al V.I.R. di Milano. «Preferisco pensarmi come una danzatrice anaerobica», spiega sibillina. Sculture, azioni, istallazioni, comparse, suoni e disegni: un mix artistico che lei stessa definisce «un condensato di immagini operative». Ultimo dei percorsi espositivi sarà “Caleidopsiche” di Filippo Curzi, classe '86 e una formazione da fumettista e illustratore alle spalle. La sua è un’esposizione grafica e pittorica che dal 15 al 23 giugno 2013 metterà in scena un originale viaggio nella mente dell’artista.«Da dove nascono la sensibilità o la scelta artistica dei segni e dei colori?– si chiede Filippo – Per rispondere a filippo curzi queste domande, mi sono sottoposto ad alcuni test psicoanalitici, il cui risultato si è concretizzato in questa mostra». Il progetto si compone di 21 stampe grafiche rielaborate poi a mano su tele e pannelli di legno.

In totale, il bando PolarExpo 2013 ha dato vita a una rassegna di cinque mostre, di cui due sono già state organizzate nei mesi di gennaio e di febbraio. La prima, dal titolo “Perché troviate in esse quanto vi occorre”, è stata realizzata dai giovani artisti Sara Campini, Luca Maestroni, Marta Pessoni, Giulia Spreafico, Silvia Valenti e Andrea Villanis. Al centro dell'esposizione, inaugurata l'11 gennaio, il tema della “scatola” come prototipo del sé, con opere che spaziavano dalla fotografia all'incisione, dal video all'istallazione performativa. Si è chiusa invece il 3 marzo “Corpi che sognano corpi che vogliono corpi” di Sara Barozzi, un percorso di fotografia artistica basato sulla tematica portante del corpo come medium verso una dimensione onirica, quasi sospesa, dall’alto valore simbolico. Sara ha creato gli allestimenti per tutti gli scatti ed è entrata lei stessa come modella in alcune serie.

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CALENDARIO

EVENTI aprile

SABATO 27

caccia al libro

SABATO 27 E DOMENICA 28

tracce urbane

maggio GIOVEDI 2

DA SABATO 4 a DOMENICA 12

Massimo Cirri e Marina Senesi raccontano “Piccole donne”

un grande classico

Barbora Bobovcakova mostra “Reading the watching”

Polarexpo

SABATO 4 e DOMENICA 5

MERCOLEDI 8 9

TRACCE URBANE Paolo Nori racconta “Eugenio Onegin”

un grande classico


SABATO 11

Matteo Codignola Mordecai Richler

GIOVEDI 16

Stefano Benni racconta “Pinocchio” e “Alice”

SABATO 18

Marco Malvaldi Isaac Asimov

SABATO 18 DOMENICA 26

MOSTRA Sara Benaglia “Minus Habens”

SABATO 18 DOMENICA 19

giovedI 23

QUESTIONI DI STILE

UN GRANDE CLASSICO

QUESTIONI DI STILE Polarexpo e ARTDATE

TRACCE URBANE Bobo Rondelli racconta “Martin Eden”

sabato 25

Christian Raimo David Foster Wallace

da MARTEDI 28 MAGGIO a DOMENICA 2 GIUGNO

Per Amore o per per forza (maratona teatrale)

UN GRANDE CLASSICO

QUESTIONI DI STILE


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FORMARE ALL’ECCELLENZA:

SHILPA BERTULETTI di RAFFAELE AVAGLIANO Sveglia alle 5 del mattino, yoga, jogging, due ore di danza, giardinaggio e ancora esercizi teatrali, il tutto in un villaggio autosufficiente per sole donne. No, non è l’ultima frontiera del turismo alternativo, ma uno dei tre progetti vincitori del bando “Formare all’eccellenza” del Comune di Bergamo. Ad immergersi e studiare l’«odissi», una delle otto danze classiche indiane, sarà Shilpa Bertuletti. Il nome non tragga in inganno. La venticinquenne di Osio Sotto ha scoperto questa passione per le danze indiane solo pochi anni fa, durante un corso all’Università di Bologna. In India, infatti, ci è solo nata, ma ha sempre vissuto in Bergamasca. «Al Dams ho frequentato un corso di teatro indiano e me ne sono innamorata – racconta –. A Bergamo ho seguito delle lezioni prima con il Teatro Tascabile, poi con la scuola Csc Anymore, in particolare con l’attrice e danzatrice Simona Zanin». Per comprendere davvero la danza classica indiana però non bastano libri e lezioni private.

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Ed ecco che Shilpa, grazie alla borsa di studio di Bg-Loc, volerà nel subcontinente dal luglio prossimo. Già perché la danza non è semplice folklore, ma fa parte della cultura locale e ha una storia antichissima. Lei, oltre a migliorare le sue doti artistiche di ballerina, incontrerà e intervisterà le «Mahari» Shashimoni e Paroshmoni, tra le poche danzatrici «templari» al mondo. Giusto per intenderci sono più o meno le Carla Fracci dell’«odissi», custodi della tradizione di questa danza. «Il mio è un progetto di studio sull’identità culturale delle danzatrici indiane nell’età contemporanea – spiega Shilpa –.


A luglio andrò per un mese a Bangalore, per la precisione a Nrtyagram, in questo villaggio autosufficiente, a b i ta to da sole donne, che si dedicano tutto il giorno allo studio dell a d a n z a classica. Poi mi trasferirò fino a febbraio nell’Orissa per frequentare il corso post-laurea all’Utkal University of Culture». Con questo viaggio di studi, sicuramente molto originale, Shilpa punta ad arricchire il suo dottorato in teatri orientali su due binari. Da una parte, infatti, sarà una sorta di workshop continuo di danza che le permetterà di migliorarsi come ballerina «perché, a differenza della classica europea, in quella indiana tutte le parti del corpo sono coinvolte, dagli occhi ai piedi. Serve grande coordinazione e allenamento». Dall’altra, inoltre, le

SHILPA BERTULETTI servirà per approfondire la storia e la cultura indiane. «Prima dell’arrivo degli inglesi le danze indiane avevano una valenza spirituale per la religione induista, ora invece si è trasformata più in una serie di virtuosismi. Tuttavia queste danze continuano a raccontare storie e miti indiani”. Per Shilpa l’obiettivo finale di questo percorso di studi è qualcosa di più che perseguire una semplice passione. “Vorrei poter fare l’antropologa della danza, specializzandomi nei teatri orientali, oltre che continuare a danzare».

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Un grande classico di ERICA BALDUZZI 13


Alzi la mano chi, da piccolo, non ha mai intravisto quello scaffale polveroso della biblioteca con l’etichetta “classici per ragazzi”: di solito si tratta di vecchie ristampe, con copertine cartonate, illustrazioni sbiadite e quell’odore di carta antica e sfogliata più volte. Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di “Piccole Donne”. E chi non ha sognato almeno una volta di vivere quella wilderness di cui s’è fatto portavoce Jack London nei suoi romanzi. Ci sono libri che vivono con chi li legge e lettori che crescono con ciò che quelle storie narrano: chi può dire chi saremmo senza aver conosciuto Pinocchio e il Paese dei Balocchi? Senza aver incontrato il Cappellaio Matto con Alice, nel suo Paese delle Meraviglie?

Un grande classico, il ciclo di appuntamenti a sfondo letterario organizzato nell’ambito del progetto BG-LOC, si propone di riscoprire alcuni tra i grandi capolavori della letteratura moderna e contemporanea, grazie all’interpretazione di scrittori o intellettuali della società attuale. Il ciclo è incentrato sul romanzo di formazione e si svilupperà in concomitanza con “Questioni di stile”, laboratori dedicati all’approfondimento dello stile di scrittura di grandi autori contemporanei. Ad inaugurare la rassegna sarà la storia delle quattro sorelle più famose d’America, Piccole Donne. Ma se a dar loro vita ci ha pensato la penna realistica ed anche un po’ romantica di Louisa May Alcott, la voce per l’iniziativa bergamasca sarà prestata loro da due personaggi del mondo della radio: Massimo Cirri e Marina Senesi, che il 2 maggio faranno rivivere le esperienze, i sogni e i dolori delle sorelle March. Come? E’ ancora tutto da scoprire: Cirri e Senesi sono una coppia radiofonica già rodata dopo la comune partecipazione al programma Caterpillar (in onda sulle frequenze di Radio2), ideato dallo stesso Cirri nel 1997 e per il quale la Senesi è invece stata inviata e autrice dal 2001 al 2005. Conduttore radiofonico, psicologo e autore teatrale l’uno, attrice teatrale, autrice e performer l’altra, la loro esperienza e il loro impegno spaziano dall’intrattenimento all’attualità, dalla satira alla denuncia, dall’ecologia al femminismo. Chi dunque meglio di loro avrebbe potuto raccontare al pubblico del 2013 la storia – semplice, quasi banale nella sua genuinità – di quattro giovani donne dell’Ottocento?

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issUe # 1

Marina Senesi (foto: Samuele Pellecchia) Chi altri potrebbe essere in grado di far riconoscere ciascuna piccola donna d’oggi nella vanità responsabile di Meg March, nella ribellione testarda di Jo, nella bontà altruista di Beth o nel vezzo civettuolo della piccola Amy, se non due artisti rodati come loro? Sfida forse più ardua toccherà invece a Paolo Nori: più ardua perché più articolato è il personaggio che prenderà vita dalle sue parole e perché avvicinare il pubblico alla ricca complessità della letteratura russa tramite un romanzo scritto in versi anziché in prosa - l’Eugenio Onegin di Aleksandr Puškin - è un’impresa che solo chi è certo della vittoria potrebbe affrontare. Paolo Nori, scrittore emiliano specializzato in letteratura russa, ha accettato questa sfida e la porterà avanti l’8 maggio, presentando l’opera più intima di Puškin, che in 5.446 versi narra le vicende del dandy disilluso Eugenio Onegin, tanto preso dal suo ruolo cinico da lasciarsi sfuggire l’amore della sua vita, la giovane e bella Tatiana.

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Pinocchio e Alice nel Paese delle meraviglie invece li conoscono tutti: sono forse tra le storie per ragazzi più lette, raffigurate, illustrate e interpretate di tutti i tempi. Che può nascere di nuovo da esse? Dobbiamo aspettare l’interpretazione di Stefano Benni (carico della sua esperienza letteraria a tutto tondo, che va dalla scrittura creativa al giornalismo, dalla poesia alla sceneggiatura): sarà lui il terzo ospite del ciclo “Un grande classico”, il 16 maggio: un grande autore per due romanzi senza tempo, uniti alla possibilità per tutti di rileggere storie note con uno sguardo nuovo e inedito e anche con un po’ di humor, che non fa mai male. Soprattutto se a regalarcelo è un autore come Benni.

A chiudere il ciclo che BG-LOC dedica alla letteratura sarà invece il romanzo Martin Eden di Jack London, narrato il 23 maggio dal cantautore e autore cinematografico Bobo Rondelli, che darà voce a un personaggio al

contempo determinato e vulnerabile, ambizioso e disperato, innamorato e disilluso. Nel libro, l’autore abbandona le foreste vergini del Nord America che l’hanno reso famoso e torna a parlare del mare, dal quale il giovane popolano tenta di affrancarsi per ottenere fama, ricchezza e amore: tentativo che si rivelerà illusorio.

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FOCUS ON

DANILO MINUTI di VERONICA ULIVIERI

Danilo Minuti, 36 anni, manager del settore sanitario, è assessore all’Istruzione, politiche giovanili, sport e tempo libero del Comune di Bergamo. I giovani, spiega, «rappresentano il motore indispensabile per costruire la città del futuro». Per definire le diverse iniziative a loro dedicate, dice, è necessario puntare sul «dialogo continuo e sempre aperto con i ragazzi». Assessore, rispetto ad altre città delle stesse dimensioni e anche più grandi, Bergamo ha un’attenzione particolare ai giovani. Da dove viene questa sensibilità? Qui c’è stata storicamente un’attenzione particolare alle politiche giovanili, che da noi hanno preso il via venti anni fa. Negli anni le amministrazioni che si sono succedute hanno dato vita a una fitta rete di iniziative dedicate ai giovani e a linguaggi specifici del loro universo, come il teatro, la musica, la fotografia. Accanto agli eventi, Bergamo ha investito anche in strutture: il Polaresco, per esempio, è un ex magazzino del Comune riqualificato e trasformato in un luogo interamente dedicato ai giovani, con uffici che offrono servizi per loro, e spazi ricreativi. Come si decide quali iniziative mettere in campo? Uno dei punti fondamentali è il dialogo. Spesso, una delle principali criticità delle politiche giovanili è il fatto di essere pensate e attuate da adulti. A Bergamo abbiamo tanti punti di ascolto, dall’Informagiovani agli spazi sparsi sul territorio: cerchiamo di capire le esigenze dei ragazzi, in un dialogo continuo e sempre aperto. Alcuni servizi, come bar, studi musicali e spazi teatrali, sono gestiti direttamente dalle associazioni giovanili: questo rende i giovani protagonisti, e li mette al centro di un confronto costante con i loro coetanei.

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Che cosa danno i giovani a una città come Bergamo? Entusiasmo, vitalità, voglia di cambiamento. I ragazzi portano con sé una forza innovativa e creativa, la voglia di trovare nuove strade. Sono più carenti, com’è ovvio, sul fronte dell’esperienza, ma questo può essere risolto attraverso l’affiancamento con le generazioni più adulte. I giovani rappresentano il motore indispensabile per costruire la città del futuro: un’area urbana al passo con i tempi dal punto di vista tecnologico, fruibile, a misura di cittadino. Anche nel percorso di trasformazione in Smart City, la città intelligente, che anche Bergamo ha intrapreso, i nativi digitali hanno una marcia in più.


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IL QUI I DI A ER ERO V M O U IR TR O N Y FA T I PRIM V I

AT

CRE


di VERONICA ULIVIERI foto a cura di CORPOC

Tra le tante storie di creatività bergamasca esterne a BG-LOC, in questo primo numero vi raccontiamo quella di CORPOC (corpoc.com): una realtà emergente della serigrafia, fondata nel 2010 da Andrea Baldelli e Francesco Portesi, trentenni, una delle poche del settore in Italia ad essere animata da giovani artigiani. La produzione spazia dall’illustrazione alla grafica, soprattutto

nel settore musicale. Andrea e Francesco realizzano t-shirt uniche (un esempio nella pagina successiva) e curano spesso copertine di Lp di gruppi underground, come l’omonimo disco dei La Morte. Molto legati all’oggetto in se stesso e alla sua realizzazione materica, tanto da sperimentare anche l’uso di cenere e polvere luminescente e inchiostro fotosensibile, i due ci hanno aperto il loro laboratorio, dove nascono tutte le opere firmate Corpoc. Trovate l’intervista completa sul nostro blog.

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DUE CREAZIONI DI CORPOC Grafica a cura di Giulia Sagramola

4 colori: nero + 3 colori termosensibili (giallo, rosso, rosa) su maglia in cotone naturale

La morte, LP omonimo Incisione in copertina a cura di Veronica Azzinari; 30 soggetti diversi

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Serigrafie in copertina effettuate con cenere


SEGUICI SU WWW.CREATIVITYFAIRBERGAMO.COM mail:

creativityfair@gmail.com

ma ci trovi anche

(o soprattutto) su creativity fair @creativity_fair CreativityFair


L’Assessorato alle politiche giovanili del Comune di Bergamo gestisce e organizza servizi, spazi, progetti e attività in favore delle nuove generazioni. Oltre alle molte iniziative curate direttamente dal Servizio numerosi sono i progetti condotti in autonomia da gruppi e associazioni giovanili. Tra i servizi ci sono la rete di spazi giovanili (Spazi giovanili di quartiere, Spazio Polaresco, Spazio Giovani Edonè di Redona) con varie dotazioni strumentali (sale prova musicali e teatrali, spazi incontro, laboratori, spazi espositivi, etc) che consentono di realizzare i progetti dei giovani. Presso lo Spazio Polaresco è attivo il Servizio Informagiovani. Puoi consultare il sito www.giovani.bg.it (è possibile iscriversi alla newsletter settimanale) e seguirci su Facebook alla pagina Bergamo Giovani. Per informazioni Spazio Polaresco, via del Polaresco 15, 24129 Bergamo, tel. 035401290, fax 035399608 mail: giovani@comune.bg.it.

“Creativity Fair” è un’iniziativa del progetto BG-LOC, realizzato nell’ambito di Creatività Giovanile, promosso e sostenuto dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani


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