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Foulard: storia & curiosità
by Cremashop
Foulard
STORIA & CURIOSITÀ
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NATO IN AMBITO MILITARE, NOBILITATO DALLE CONTADINE PER ANDARE IN CHIESA E TRASPORTATO NEL FASHION DA HERMÈS FINO A DIVENTARE L’ACCESSORIO MULTITASKING CHE OGGI AMIAMO TUTTE
Testo ALESSANDRA DEPAOLI SCOTTI
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Un quadrato di stoffa leggera, decisamente multiuso. Ripara la gola, certo, ma con un minimo di fantasia si trasforma in accessorio glamour e ci si può giocare all’infinito, trasformandolo in fascia per i
capelli, cintura, dettaglio prezioso
agganciato a una borsa. Per le nostre nonne era immancabile nell’uso quotidiano, Hermès ci ha costruito sopra un impero, oggi
Ferragamo lo celebra addirittura con una mostra dedicata a Firenze, aperta fino al 18 aprile, che ne racconta la complessità concettuale e produttiva.
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Ma come è nato il mitico foulard? I primi a indossarlo furono i soldati, che portavano una specie di bandana colorata con lo scopo di designare la loro appartenenza a un determinato corpo o battaglione. Si pensi a Garibaldi, immortalato in diversi quadri con foulard al collo! Anche nel mondo contadino, a mo’ di fazzolettone, l’accessorio trovò fortuna, più che altro dal risvolto pratico, per proteggersi dal sole. Le donne però, già in antichità, tendevano a conservarne le versioni più eleganti per indossarle in chiesa, sul capo e per coprire le spalle. Allo stesso tempo, le più abbienti
amavano collezionarne di
colorati e sofisticati, da portare in testa o come decorazione degli abiti più semplici, che venivano così nobilitati per i momenti di festa. È poi la Francia del XVIII secolo a dare rinnovato impulso all’accessorio: l’industria serica di Lione lancia la moda del ritratto di seta tessuta e i foulard
diventano veri e proprio quadri
con rappresentazioni di scene storiche o personaggi di fama. Sono talmente ben realizzati, in bilico tra moda e arte, da attrarre l’attenzione successiva di Hermès
che, nel 1937, produce il primo Carré “Jeau des Omnibus e Dames
Blanches”: il disegno riproduceva un gioco da tavola francese molto in voga all’epoca, con riferimenti alla compagnia di trasporti pubblici in carrozze trainate da cavalli. È così che il foulard muove i primi passi nel sistema moda, fino all’esplosione che vive negli
anni ’50 e ’60: Audrey Hepburn
e Grace Kelly non ne fanno a meno e il foulard diventa oggetto di culto in tutto il mondo, reso immortale dalle due icone di stile. Da lì in avanti, la trasformazione multitasking che tutti oggi conosciamo, il cui successo è confermato ancora una volta dalle passerelle di questa p/e 2022.
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