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Focus parodontite

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PARODONTITE

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Testo ALESSANDRA BARBAZZA Foto LUDOVICA BORIANI

Il direttore sanitario dr. Michele Sangalli del Centro Odontoiatrico Sangalli, a Dovera, ci spiega come trattare questa malattia, a partire dalla corretta igiene orale quotidiana e i controlli periodici in studio

Gengive gonfie, arrossate e che sanguinano quando vi lavate i denti? Fate attenzione: sono indice di un processo infiammatorio in corso sul quale è opportuno indagare tempestivamente. Un sintomo, questo, da non sottovalutare, perché potrebbe evolvere fino a diventare parodontite. Di che cosa si tratta? Ce lo spiega il direttore sanitario dr. Michele Sangalli del Centro Odontoiatrico Sangalli, a Dovera: «La parodontite è una forma infiammatoria profonda, che ha origine quando il corpo non è in grado di contrastare i batteri della bocca. Insinuandosi sotto le gengive, la placca crea profonde tasche parodontali in grado di deteriorare il tessuto di

ancoraggio che mantiene il dente

attaccato all’osso» spiega. Certo è che, tra i fattori predisponenti, ci sono

I consigli del Centro Odontoiatrico Sangalli per prevenire la parodontite sono semplici, ma mai ripetuti abbastanza: • Sì alla corretta igiene orale, con l’impiego dello spazzolino circa tre volte al giorno 20 minuti dopo il termine del pasto • Sì allo spazzolino elettrico che ha un’azione meccanica precisa • Sì al filo interdentale e al colluttorio • Sì alle sedute periodiche con l’igienista dentale in studio, per la pulizia profonda con strumentazioni sottogengivali

A fianco, da sinistra, Chiara Cé, Iliana Ivanova, Rozan Ceaglar, il dr, Francesco Vetrugno, il dr. Michele Sangalli, la dr.ssa Ilda Tarami, Morgana Pesenti, Linda Mezini e la dr.ssa Noemi Sangalli.

la genetica, il fumo, lo stress, la cattiva igiene orale o malattie come il diabete o le cardiopatie.«L’unica arma fondamentale per contrastare l’insorgere della parodontite è la

prevenzione attraverso l’igiene

orale. Da questa infiammazione, infatti, non si guarisce, si può però evitare che il danno peggiori. In studio, ad esempio, è possibile

effettuare una diagnosi precoce con sonda parodontale e terapie

causali, cioè misurazioni specifiche delle tasche e status radiografico dell’osso per monitorare la situazione. Si procede poi con l’eliminazione del tartaro sottogengivale e, nei casi più gravi, si interviene con la chirurgia, togliendo la gengiva in eccesso, rimodellando la forma dell’osso eroso e riposizionando la gengiva al livello originario. Infine, si può anche rigenerare l’osso. Ma che sia chiaro: estrarre un dente e cambiarlo con un impianto, deve essere l’ultima spiaggia. Curare e mantenere un

elemento naturale all’interno della propria bocca è sempre la scelta

migliore rispetto alla sua totale sostituzione» conclude il dr. Sangalli.

CENTRO ODONTOIATRICO SANGALLI

DOVE SI TROVA Dovera Via Umberto I, 3 - Tel. 0373 94584 info@centrosangalli.it www.centrosangalli.it centrosangalli centroodontoiatricosangalli

Informazione sanitaria ai sensi delle leggi 248/2006 e 145/2018 Dir. Sanitario: Dr. Michele Sangalli OMCeOCR N°228

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