El Nagual - Rivista trimestrale dell’Istituto di Crescita Personale - n° 4 - Aprile 2014
Il Percorso dell’ Accademia “Confronto di similarità”, Renè Magritte
Da dove si inizia La filosofia del Nagual
Il burattino Sham Eloha
La passione per la musica Paolo Oddenino Paris
A cosa serve frequentare una Via Iniziatica
In questo numero
Paolo Oddenino Paris
Ex psicoterapeuta, filosofo, scrittore e docente di crescita personale. Ideatore del Paris Energy Method, de Il Rubino e di oltre cinquanta seminari inerenti la crescita dell’individuo. Fondatore dell’Istituto di Crescita Personale e Maestro della Via Iniziatica di Tradizione Essena.
Il Percorso dell’Accademia Da dove si inizia
Paris Energy Method e Rubino, strumenti efficaci per conoscersi
In viaggio alla scoperta del tuo Spirito
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I sette anni di Accademia di Crescita Personale
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La Tradizione Essena e il cammino verso il Risveglio
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A cosa serve frequentare una Via Iniziatica La filosofia del Nagual Distinzione tra ego e Spirito
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Vari percorsi per imparare a riconoscere lo Spirito
Il burattino
Cos’è e come riconoscerlo
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Essere qui e...qui!
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La realtà è illusione
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Il flusso energetico della vita
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Dove sei?
Il mondo olografico Il Rubino
Ugo Faldi
Ha frequentato l’Accademia di Crescita Personale. È assistente personale di Paolo Oddenino Paris dall’anno 2000.
Copertina - Essere se stessi La mamma ha predetto
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Essere un’aquila ma credersi un pollo
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In questo numero
Silvia Raffaella Formia Copertina - Essere se stessi Ritrova la tua Luce
Ha frequentato l’Accademia di Crescita Personale. Si occupa di comunicazione e grafica, è autrice di un libro e di svariati articoli di filosofia iniziatica.
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Come ristabilire l’integrità perduta
Sonia Bottacin
Ha frequentato l’Accademia di Crescita Personale. È Master P.E.M. dal 2005, Istruttore Rubino e assistente personale di Paolo Oddenino Paris.
Sham Eloha La passione per la musica
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La vibrazione sonora e il nucleo energetico
Erica Bonardo
Ha frequentato l’Accademia di Crescita Personale. Esercita la professione di naturopata a Vercelli (TO).
A scuola di naturopatia In cammino verso la propria essenza
Come le essenze floreali possono aiutarci a capire chi siamo
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Valerio Boscaro I racconti della buonanotte L’asino e i frutti
Ha frequentato l’Accademia di Crescita Personale. Ha un’azienda agricola nel vercellese, produce miele e altri prodotti naturali.
Benny sta per affrontare una sfida: supererà i suoi limiti?
Segreti e colori I disegni di Martin
L’angolo dell’umorismo Intervista a Mafalda
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A tavola con amore Ricette vegetariane Grafica: Silvia Raffaella Formia
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Contatti: 011/6499906 - info@crescitapersonale.com 3
Il Percorso dell’ Accademia Paolo Oddenino Paris
Da dove si inizia? Paris Energy Method e Rubino, strumenti efficaci per conoscersi
“fuori corso” (chi ha terminato il ciclo primario) di continuare a studiare, sperimentare, vivere e verificare le esperienze che vengono proposte. Ma la Scuola ha fatto molto di più. Mediante seminari che contemplano l’uso dell’energia ha coinvolto, solo in Italia, oltre 25 mila persone ed ora, tramite un altro “sistema”, si propone di far conoscere tecniche straordinarie mai proposte sino ad oggi da nessun’altra scuola.
Da dove si inizia per avere conoscenza, poteri, amore e consapevolezza? Da una Scuola seria, che abbia alle spalle almeno una Tradizione esoterica ultramillenaria. Per esempio la Tradizione Essena. Eh già, di cosa vuoi che ti parli? È la mia scuola!
Cosa succede nella mia scuola? Si impara a conoscere se stessi, quello che ci circonda e ad avere una visione del mondo
Vuoi far parte di coloro che usano coscientemente l’energia?
leggermente diversa da quella che la maggior parte delle persone ha. Come ormai anche i fisici quantistici hanno scoperto, questo mondo non è che un’illusione, un “ologramma” di un mondo più raffinato ma che non siamo in grado di percepire, a causa della densa materialità in cui siamo immersi. Vi sono, però, delle tecniche che ci permettono di esulare dall’illusione, di “vedere” di “sentire” e di “percepire” il mondo trascendente, ossia quello “reale” di cui non ci hanno mai insegnato l'esistenza. Il Cristo si è impegnato in questo compito, ma non è stato proprio capito del tutto. Se lo fosse stato, non esisterebbero 300 religioni “cristiane” presenti sul pianeta, ma una sola, quella che diffonde le vere parole di Gesù Cristo. Dal 1976 insegno nella mia Scuola, assistito da due persone che si sono dedicate per anni alla ricerca, insieme al mio Maestro Martin, il Conte Gene Francis Dorset de Saint George. Un Maestro illuminato, che ha saputo individuare in tre persone coloro che avrebbero trasmesso un messaggio a gruppi numerosi. Infatti, da allora, nella nostra Scuola sono “passati” oltre 3.000 iniziati. Ad oggi l’istruzione primaria dura 7 anni. Per chi vuole, inoltre, esiste ora una “specializzazione”, della durata di 3 anni: un corso di approfondimento, nato in virtù dell’esigenza dei
Iscriviti al “Rubino 1” ed inizia. Rimarrai sorpreso e affascinato. Poi potrai decidere se frequentare la Scuola oppure accontentarti delle tecniche date al pubblico più vasto. Inizia. Prova. Rischia. Come minimo avrai da guadagnarci quanto hai appreso, non perderai nulla. Informati presso amici e conoscenti che lo hanno frequentato, altrimenti visita il sito
www.crescitapersonale.com
Troverai tutte le informazioni che ti servono. Ma fallo ora, non perdere tempo. Domani…è sempre domani. Ma tu vivi oggi! Vivere oggi, lo sappiamo tutti, è un problema: poco denaro, poco lavoro, preoccupazioni di ogni genere. Ma... se anche una sola di queste cose fosse per te risolta, non sarebbe un buon investimento? Investi su te stesso. Sei l’unica persona di cui puoi fidarti. L’unica persona che può dire “Io l’ho vissuto e…” Ti sto invitando a fare qualcosa che forse non hai mai pensato di fare, ma da qualche parte occorre pur cominciare. Ecco spiegato il titolo di questo articolo. Benvenuto! 4
Il Percorso dell’ Accademia
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Il Percorso dell’ Accademia Paolo Oddenino Paris
A cosa serve
frequentare
una
Via Iniziatica La Tradizione Essena e il cammino verso il Risveglio
forta la persona che dedica la propria esistenza allo Spirito e non all’ego.
In un modo o nell’altro tutti noi siamo stati educati ad una “religione” e come sappiamo le religioni contemplano tutte un dogma. Cosa è un dogma? È credere ad una Divinità senza avere nessuna “prova” della Sua esistenza. Non solo: il dogma è il “pezzo” forte di ogni prete appartenente a qualsiasi “religione”. Egli si avvale del dogma quando non ha risposte esaurienti da dare ai suoi fedeli. Una Via Iniziatica, invece, non somministra dogmi.
Se ti dicessi come fare una frittata dandoti tutti gli elementi necessari per farla cuocere senza bruciarla e tu li seguissi otterresti una frittata. Ecco come è possibile verificare, seguendo senza timore e con fiducia (NON fede, ma fiducia) ciò che la Guida ha già sperimentato e verificato prima di te. Quante cose hai appreso solo seguendo le indicazioni di chi sapeva come fare qualcosa? Nella Via iniziatica di cui sono Guida è esattamente così: si segue l’insegnamento e poi, con piacevole sorpresa, se ne constata la veridicità. A volte le indicazioni appaiono stravaganti, divertenti, quasi assurde, per ottenere qualcosa che non ci si aspetta di poter fare, ma poi…con stupore, ecco che si assapora l’evento. Esiste quindi una enorme differenza tra “fede” e fiducia: non solo, ma una enorme differenza tra “credere” senza sapere perché e CREDERE perché si è sperimentato. Non sarà più possibile non credere, ma solo vivere felicemente gli insegnamenti ricevuti. La stessa cosa vale per i diversi seminari di
L’Iniziato conquista il proprio sapere e la coscienza della Divinità facendone esperienza diretta!
Detto così potrebbe sembrare un altro dogma, ma in effetti è quanto succede a tutti coloro che hanno frequentato la Via di cui sono Guida. Da 1976 insegno ed i miei insegnamenti sono basati su un assioma semplicissimo: sperimenta e verifica! VERIFICA!!!! Ecco come l’Iniziato si accerta della Divinità presente in se stesso e nel mondo, nell’universo, questo che conosciamo e qualunque altro che, per ora, sfugge alla nostra percezione. Ed è l’atto di verificare che con-
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Il Percorso dell’ Accademia
Paolo Oddenino Paris durante un seminario Method” ed il “Rubino”. Entrambi questi “sistemi” sono stati studiati e posti a disposizione del pubblico affinché ne possa verificare l’efficienza, poiché essi traggono origine dalla Via Iniziatica di cui ho fatto cenno. La Tradizione Essena ci offre infinite possibilità di risveglio, che da tempo sono a disposizione di chi vuole sperimentare e verificare se quanto dico è reale o meno. Non mi stanco mai di ripetere, inoltre, di rivolgersi ad un Master PEM o ad un Istruttore Rubino abilitato, poiché esistono persone, poco oneste, che si spacciano per tali, senza essere qualificate o avendo perso, per incapacità, la possibilità di dare l’iniziazione,
La Tradizione Essena si basa su sperimentazione e verifica 7
essenziale per eseguire sia il PEM che il Rubino. Se hai dei dubbi telefona in segreteria o vai sul sito www.crescitapersonale.com: lì troverai gli insegnanti abilitati. Abbiamo insegnanti abilitati anche all’estero: in Croazia, Sandra Didara, Master Pem 1° livello. In Spagna, Fabio Galetta, Master PEM 1° livello e Gabriele Murgia, abilitato ad erogare il “Rubino 1”. NON lasciarti prendere in giro da chi ti propone un seminario a metà prezzo: non vale nemmeno quello, anzi sarebbero soldi gettati nel pozzo. Ciao e buon divertimento!
La Filosofia del Nagual
Paolo Oddenino Paris
Distinzione tra ego e Spirito Vari percorsi per imparare a riconoscere lo Spirito e vivere cosĂŹ una vita piĂš soddisfacente, in ogni senso 8
La Filosofia del Nagual ad una vendetta. Lo stimolo della vendetta è suggerito dall’Operal Nero. Se tu, anziché cedere ad esso, ti assumi la responsabilità dell’evento che ti ha fatto arrabbiare, lo dissolvi con le tecniche che hai appreso frequentando la Via Iniziatica, il PEM (Paris Energy Method) oppure “Il Rubino” (seminario articolato in tre livelli), ecco che non solo non ti vendicherai, non cadendo così nella trappola dell’Operal Nero, ma ti sentirai in pace con te stesso e con il mondo. Un altro esempio più facile? Eccolo. Vieni “offeso” per una cosa che ritieni ingiusta. Se ti comporti come descritto sopra, l’offesa parrà svanire e la persona che ti ha offeso ti apparirà semplicemente una persona, con le sue umane debolezze, che non sa tenere un altro comportamento se non quello che essa stessa ha subìto sotto lo stimolo dell’Operal Nero. Ecco cosa intendo per “burattino”: non deve essere considerata un’offesa alla persona, ma un modo scherzoso di considerare quella parte di noi che vive la vita senza riflettere, senza porsi domande, senza…ciò che vi pare. Per vivere meglio, quindi, è importante che il “burat-
Nella vita che viviamo, difficilmente distinguiamo quando l’impulso a dire o fare qualcosa ci proviene dall’ego o dallo Spirito. In genere, le persone si comportano seguendo i loro pensieri e/o le loro emozioni, senza chiedersi da dove provengano gli uni e le altre. Quando questo succede è perché si sta seguendo l’ego, ossia il “burattino” che abbiamo indossato sin dal concepimento. Quasi nulla di male in questo, infatti l’ego non è un “demonio”, semplicemente si lascia spesso influenzare dallo stimolo distruttore che noi chiamiamo “Operal Nero”. La persona si comporta come un burattino, i cui fili sono manovrati da chis chi. Al contrario, chi ha frequentato l’Accademia di Crescita Personale ha imparato a riconoscere se un determinato comportamento è suggerito dall’ego o dallo Spirito.
Il “burattino” può darci grandi soddisfazioni nella vita, a patto di non esserne schiavi!
Nel primo caso porrà attenzione a non cadere nelle trappole dell’Operal Nero, nel secondo caso seguiterà ad agire senza preoccupazioni, poiché quando è lo Spirito a decidere, L’Operal Nero non ha possibilità di intervenire. Nei miei articoli faccio spesso riferimento al “burattino”; in questo, intendo aiutarvi a comprendere meglio cosa intendo. Il “burattino” è portatore di tutto ciò che compone l’essere umano: corpo fisico, corpo astrale, corpo eterico ed infine Spirito. A cosa serve? A farci vivere in questa dimensione, affinché ci si renda conto del valore dello Spirito, eludendo il più possibile ogni errore che l’Operal Nero ci inviterebbe con astuzia a compiere. Ecco un esempio: immagina di essere colto da collera nei confronti di qualcuno e di pensare
tino” si renda conto di essere portatore anche dello Spirito!
Mi auguro di essere stato sufficientemente chiaro, in modo che non si equivochi più ciò che intendo per “burattino”. In ultima analisi, poi, esso ci potrebbe dare immense soddisfazioni, senza peraltro essere oggetto di aggressioni da parte dell’Operal Nero: per esempio nel lavoro, nella vita sociale, in quella familiare, ecc. Non sto quindi “demonizzando” il burattino, lo sto solo descrivendo, in modo da poterlo identificare con più facilità. Leggi gli articoli successivi, ti saranno sicuramente più chiari i concetti espressi in questo. 9
La Filosofia del Nagual
Il burattino Paolo Oddenino Paris
Cos’è e come riconoscerlo 10
La Filosofia del Nagual Da anni dico che quando viviamo nel quotidiano non siamo che burattini, lo dico in modo scherzoso, ma un fondo di verità è presente. Tutti noi amiamo il nostro corpo, la nostra mente, i nostri sentimenti e le nostre emozioni. Ma NOI siamo tutto questo? NO! Queste sono le condizioni del “burattino” che portiamo al mare, in vacanza, a cena, a ballare, tra gli amici, in ufficio, ecc. Noi siamo ben altro. Siamo Spiriti Puri che hanno “indossato” il burattino per fare esperienza in questa dimensione. A quale scopo? Correggere errori compiuti in un passato che nemmeno ricordiamo, ma che la vita ci propone attraverso diversi modi, per eseguire la correzione. Correggere a cosa serve? A smettere di tornare qui e ripetere errori, ma elevarci Spiritualmente al fine di essere nella condizione di scegliere. Certo potremmo scegliere di tornare, oppure di permanere in una dimensione che ora ci appare…improbabile? Sconosciuta? Il nulla? A queste domande potremmo rispondere solo a patto che ci si impegni giorno dopo giorno a considerare lo Spirito il nostro vero “io” e non quello di Freud. Prova a pronunciare le parole :”Io Sono”…più di una volta e dimmi se non ti viene da chiederti chi? Ossia chi sono? Ebbene a questa domanda potrai rispondere solo seguendo la Via che propongo.
Nessuno “psicoanalista” lo potrà mai scoprire, nessun “veggente”, nessuno al mondo insomma se non te stesso. Ma per scoprirlo devi fare qualcosa. Ora non spaventarti: frequentando il percorso della mia scuola di Crescita Personale, l’Accademia, per “scoprire” chi sei ti ci vorranno “solo” 4 anni! Ti sembrano molti? Pensa che milioni, se non miliardi di persone, giunte anche a cent’anni, non lo hanno mai scoperto. Quindi 4 anni non sono poi così tanti! Ma ti lascio immaginare la tua sorpresa e la tua felicità quando lo scoprirai. Ho visto persone ridere come matti, altri piangere dalla gioia, altri ancora così stupiti da rimanere senza parole. Tutti avevano finalmente cessato di identificarsi con il “burattino” e da quel momento la loro vita è cambiata in meglio. Perché? Perché, solo sapendo chi sei, puoi ottenere ciò che veramente vuoi, diversamente desideri solo le cose che vuole il burattino e ti sforzi terribilmente per soddisfarlo. Certo di soddisfazioni ne otterrai soddisfacendo il burattino, ma non essendo tu quella “cosa”, la soddisfazione non è mai sufficiente, il burattino è molto pretenzioso ed egoista, diversamente lo Spirito è sempre in pace con se stesso, quando sa chi è! Cosa dirti di più? Ah si, iscriviti all’Accademia per distinguere il burattino dal tuo vero IO. Smetti di perdere tempo in questa vita che, per quanto sia lunga, passa in un baleno. Rifletti e poi…iscriviti!
i d o n n a o t Al quar demia Acca prire puoi sco rna il CHI govetino. burat
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La Filosofia del Nagual
Dove sei? Paolo Oddenino Paris
Essere qui e... qui!
Il fascino di essere in pi첫 luoghi nello stesso momento 12
La Filosofia del Nagual energetico…solo se sai come muoverlo, potrai andare dove ti pare. Ora sei qui che leggi, ma la tua mente potrebbe essere altrove: allora saresti distratto…mentre, essendo in più luoghi contemporaneamente, non esiste nessuna distrazione, proprio perché tutta la tua attenzione sarebbe rivolta a dove sei. In questo modo potrai avere il ricordo in tempo presente di ogni luogo, di ogni cosa che hai fatto, di ogni cosa che hai visto, di ogni cosa che… Pensa che potresti andare al cinema senza pagare il biglietto…ma sarebbe poco corretto. Meglio essere onesti sino in fondo. Una volta, diversi anni or sono, una persona mi chiese di dimostrarle che era possibile fare ciò che sto scrivendo. Di notte, mentre il mio corpo fisico era comodamente disteso in poltrona a casa mia, mi recai a casa sua. Lei dormiva. Ero ancora inesperto, per cui per errore mi concentrai su di lei per svegliarla, per poterle dire, il giorno dopo, a che ora si era svegliata durante la notte. Ma la mia concentrazione mi rese “visibile”, anche se trasparente. La signora si svegliò, vide il mio “fantasma” e si spaventò così tanto che mi sentii trascinare a forza nel mio corpo fisico a causa della sua paura! Il giorno dopo ricevetti una telefonata di insulti. “Vuoi farmi venire un infarto?!” Il resto non ha importanza, ma ti ho raccontato questo episodio solo per dirti che tutto ci è possibile.
A questa domanda la risposta più ovvia è : ”Qui”. Ma se ti dicessi che potresti essere anche “qui”, contemporaneamente, cosa penseresti? Che sono pazzo? Eppure centinaia di persone lo hanno sperimentato. Erano “qui” e “qui” e “qui” e…in un sacco di altri posti, nello stesso momento! Posso garantirti che non erano schizofrenici e nemmeno dementi. Erano, e sono, Iniziati! Ora ti faccio un esempio un po’ forte. Te lo ricordi il catechismo? Si dice che Dio sia in ogni luogo, giusto? Ebbene, gradirei che tu immaginassi per un attimo di essere Dio. Non proprio il Padreterno, ma una parte di Lui, come Egli stesso ha detto dell’essere umano quando lo ha creato.
Se noi siamo una parte di Dio, abbiamo le sue stesse qualità:
“peccato” che le abbiamo scordate! Recuperarle, però, non è poi così impossibile. Pensa a qualche santo che ti è simpatico; non hanno forse detto, tutti, che erano con Dio? In che modo? Semplicemente ricordando di essere simili a Lui, o per lo meno di avere quelle qualità che Dio stesso ha dato all’essere umano. Ora però non montarti la testa! Dio è UNO. Ma hai già sentito dire che l’intera realtà è UNO? Se così fosse, non ti sarebbe forse possibile essere in ogni luogo?! Diverrebbe uno dei modi di esistere; certo, non in ogni momento, solo quando lo decidi tu! Potresti anche decidere di essere, invece che “in ogni luogo” , in luoghi che decidi tu di volta in volta. Quindi potresti essere a Parigi, a Londra, a Sidney, a New York ed anche a Pecetto (paesello vicino a Torino). A farci cosa? Quello che vuoi. Purché non sia contro le leggi del Paese in cui sei. Anche perché se ti azzardassi a fare stupidaggini, perderesti immediatamente quell’abilità. Lo Spirito non perdona chi si approfitta di Lui (parole di Gesù). Allora dove sei? Con la fantasia ovunque tu voglia, ma con il corpo
Quindi essere “qui” è solo una convenzione, che abbiamo accettato come unica. In realtà, potremmo veramente essere in più luoghi contemporaneamente.
I fisici quantistici denominano questo con il temine ”non località”, quindi anche la scienza oggi lo riconosce; sono convinto che siano andati anche ben oltre. Probabilmente, però, esiste una segretezza che credo debbano osservare. Te lo immagini uno 007 con queste abilità? E chi ci dice che non ne esistano già? A noi, però, essere degli 007 non interessa: ciò che ci interessa è aumentare le nostre abilità. E tu, vorresti aumentarle? Facile, iscriviti all’Accademia!
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La Filosofia del Nagual Paolo Oddenino Paris
Il mondo olografico
La realtà è illusione: se vuoi cambiare l’esterno, inizia dall’interno.
In questo caso, nessuno al mondo potrà mai fermarmi.
Da tempo i fisici quantistici hanno scoperto che questo mondo non è che una sorta di ologramma e che tutto ciò che ci appare altro non è che una bella illusione. Stravolgente? Potrebbe sembrare così, di fatto gli Iniziati lo sanno da millenni. Ma allora noi in che razza di mondo viviamo? E questo mondo che ci appare così reale, cosa è in verità? Qualcuno sostiene che non è altro che un modo che ha l’universo per sperimentare se stesso. Già… Ma tu non sei forse un universo? Di pensieri, emozioni, sentimenti, considerazioni, fatti, parole? Proviamo ad immaginare che quello che consideriamo il mondo sia la “realtà” che ci appartiene. Sei soddisfatto delle guerre che sono in corso?E dei bambini che muoiono di fame ogni giorno? E delle tasse che paghi? Sai dove vanno a finire quei soldi? Ti sei mai interessato attivamente per saperlo? No? Ossia, accetti passivamente che un manipolo di politici ti dica ciò che “devi” fare? Politici che dovrebbero rappresentare te! Ti senti rappresentato? Se vai in un bar qualunque e senti parlare di politica, come ne parlano le persone? Sono tutte veramente soddisfatte? Ma qui non voglio parlare di politica, non è il mio mestiere…anche se vivo di politica, quella che mi somministrano, mio malgrado. Ma so anche di essere causativo, ossia so che creo la “mia” realtà. E allora posso prendermela solo con me stesso. Quindi o cambio Paese o intervengo. Ma dato che non mi è possibile intervenire sui politici, intervengo su me stesso.
Cambia te stesso e cambi il mondo. Se ognuno cambiasse se stesso, il mondo intero cambierebbe!
Consideriamo solo l’Italia: se ogni cittadino cambiasse se stesso, sicuramente avremmo un altro governo; non solo, ma saremmo il popolo più ricco del mondo! NON è politica, è filosofia! Una filosofia che si può apprendere. Come cambiare se stessi ed ottenere il meglio in assoluto, per sempre! Potrebbe suonare come un’utopia, ma non lo è affatto. Partendo dal presupposto che questo mondo non è che un ologramma, la fisica quantistica ha provato che mutando un solo pezzo di esso, l’intero ologramma muta. Se tu stesso fossi un ologramma? Potrebbe essere molto semplice cambiare. Come? Per esempio frequentando un seminario de
“Il Rubino 1”.
È uno strumento validissimo, che ti permette di mutare anche ciò che sembra immutabile. Centinaia di persone lo hanno sperimentato. Provaci anche tu. L’Accademia è un percorso a lungo termine, ma da essa sono stati elaborati strumenti che possono essere acquisiti in un solo fine settimana e che ti dureranno per sempre. Non trovi che provare sia un bell’esperimento? Un’unica raccomandazione: rivolgiti solo a persone abilitate ad erogare il seminario. Puoi trovarle sul sito
www.crescitapersonale.com Ti aspettiamo. 14
La Filosofia del Nagual
Il Rubino Il Flusso Energetico della Vita
di Paolo Oddenino Paris
Il Rubino è uno strumento energetico straordinario, frutto di un’attenta ricerca di Paolo Oddenino Paris, che ha applicato le nuove scoperte della fisica quantistica alla coscienza attraverso l’ausilio delle Sette sfere di Competenza relative all’essenza spirituale dell’essere umano. L’essere umano, infatti, è in grado di intervenire non solo nel mutamento di se stesso, ma anche della realtà in cui vive, in virtù di quanto sta ora dimostrando anche la fisica quantistica: detto in termini semplici, la realtà è un’ologramma modificabile attraverso la vibrazione!
Tra le tante cose, con il Rubino puoi fare questo:
- modificare la vibrazione del tuo stato energetico, quindi migliorare la salute e lo stato di benessere generale tuo e dei tuoi cari; - prendere coscienza che puoi intervenire e modificare la tua realtà; -trattare le persone e le situazioni anche a distanza; -prendere coscienza che non hai limiti, liberandoti dai condizionamenti dell’educazione ricevuta che impediscono la tua crescita; -prendere coscienza che il caso non esiste, che tutto è mosso dalla vibrazione e che noi possiamo attirare tutto ciò che ci necessita, semplicemente cambiando “frequenza”;
ma il bello è…che tu lo fai già! Solo che non sei consapevole di COME riesci a farlo… allora dici che è “fortuna” , invece è la tua abilità! Come chi suona “ad orecchio”: lo fa, ma non sa esattamente COME gli riesce di farlo! Tutto questo NON è magia…è scienza! Nessuno ti dice di crederci e basta, SPERIMENTA E VERIFICA!
La consapevolezza è ciò che ci rende liberi di essere ciò che veramente siamo, ossia meravigliosamente abili! Per conoscere le date dei prossimi seminari de “Il Rubino”, visita www.crescitapersonale.com 15
Copertina - Essere Se Stessi
pre detto...
Ugo Faldi
La mamma ha
Essere un’aquila ma credersi un pollo Conosco una persona che, una volta, mi ha reso partecipe di un aneddoto riguardante la sua vita. Per questioni di privacy, chiamerò questa persona Clarabella. Clarabella mi ha raccontato che sua mamma, appena ha saputo di essere rimasta incinta di una femminuccia, ha subito pensato: “Ecco, questa bambina la chiamerò Clarabella e starà con me per tutta la vita”. Poi cos'è successo?
È avvenuto che, negli anni, Clarabella è diventata sarta per poter lavorare in casa e rimanere insieme alla mamma. Clarabella si è innamorata di un uomo che però è dovuto partire per la guerra e non è più ritornato... beh, almeno rimaneva la mamma! A Clarabella piaceva la natura e la montagna, ma non se la sentiva di lasciare da sola la mamma e quindi rimaneva a casa. Insomma, Clarabella è stata con sua mamma fino all'ultimo giorno di vita di quest'ultima. Sono ormai passati quindici anni 16
da quando la mamma se n'è andata e non passa giorno che Clarabella non pianga. Questo fatto mi è stato raccontato da Clarabella con stupore e meraviglia, perché la sua vita si è svolta “proprio come aveva predetto la mia mamma!”. Qualcuno potrebbe provare tristezza o sorridere nel leggere questo fatto di vita vissuta, qualcun altro potrebbe provare rabbia e condannare la mamma, qualcun altro ancora potrebbe pensare, con rassegnazione, che il “destino” l'ha portata a vivere questa esperienza o che la mamma l'ha usata fino a quando le è servita e poi l'ha abbandonata. Lascio al lettore l'aggiunta di qualsiasi altra emozione o considerazione in merito all'episodio sopra esposto. Personalmente, credo che Clarabella abbia ricevuto un bel “conio” ancor prima di nascere, quando ancora era nella pancia di sua mamma.
Copertina - Essere Se Stessi
pasticcio!”. Si e no... nel senso che, se non sei curioso di conoscere chi c'è sotto quel vestito... beh, nessun problema. Continua a vivere la vita che hai sempre vissuto, che va bene così. Se invece sei sinceramente curioso e vuoi scoprire chi abita nei vestiti che indossi, se hai quel genere di fame che può essere placata solo dalla luce della tua esperienza, se sei disponibile ad affacciarti all'invisibile con la stessa spontaneità e meraviglia con la quale vivi un tramonto, se vuoi condividere con il tuo prossimo il senso profondo dell'affermazione: “Sii te stesso”, allora ti potrebbero tornare utili le indicazioni di qualcuno che ha già compiuto questi passi. Qualcuno che ti sappia indicare, in alcuni momenti del tuo percorso, la posizione migliore dove poggiare il tuo piede e superare, di un sol balzo, il sassolino che prima ti sembrava un masso enorme. A tal proposito, in Accademia puoi sicuramente trovare il riferimento che cerchi. Così, ad ogni sassolino incontrato sul tuo percorso e... hop-la! lasciato alle tue spalle, avrai una sempre nuova
Sicuramente ha aderito a questo conio, in qualche modo coltivandolo, alimentandolo e facendolo suo. Un po' come essere un'aquila ma credersi un pollo... passando la propria vita a covare e beccare il mangime, usando le proprie ali solo per fare polvere nell'aia. Vivendo, ho avuto modo di considerare che ogni essere umano ha ricevuto il suo personale conio. Un conio fatto di stampi (i genitori, l'ambiente, la cultura, il periodo storico, ecc…) che a loro volta sono la risultanza di altri stampi (ad esempio, prendiamo in considerazione i nonni e le loro quattro linee di sangue). Insomma... immagina che la risultanza di tutte queste cose sia un abito talmente coprente che non ti permetta di vedere CHI veste il tuo abito. Immagina anche di avere un berretto di lana abbassato sugli occhi che non ti permette di riconoscere CHI c'è dentro gli abiti delle altre persone che ti circondano... e così gli altri con se stessi e con te. E così si rischia di vivere la vita che si crede sia adatta al proprio vestito o, se preferisci, si crede di essere il vestito e si cercano le condizioni ideali per poterlo sfoggiare.
comprensione di te stesso, di ciò che puoi, di ciò che sei...
Ti auguro di riscoprire chi sei e di esserlo pienamente e gioiosamente!
Qualcuno potrebbe dire: “Accipicchia... un bel 17
Copertina - Essere Se Stessi
Luce
Silvia Raffaella Formia
Ritrova la tua Come ristabilire l’integrità perduta
Quando un essere umano viene alla luce è come un fiore, un albero, il cielo, una stella: autenticamente se stesso. Pieno di energia e di vitalità, aperto all’esterno e agli stimoli di questo mondo, fragile e delicato ma fiducioso, senza malizia, senza finzione: non ha nulla da nascondere. Si presenta per quello che è; non conosce il significato delle parole giudizio, pudore, malizia, inganno. Con il passare del tempo, camminando in questo mondo, impara a sue spese che non tutti i comportamenti che ritiene naturali sono accettati dai suoi simili adulti. Si rende conto che la
nudità e il sesso li imbarazzano; che la franchezza spesso viene sostituita da piccoli “aggiustamenti” per paura, calcolo, vantaggio personale; si accorge che tra esseri umani si fanno confronti e lui inizia a sentirsi meno di qualcun altro, non all'altezza, sconfitto. Ecco che la luce delle stelle, la purezza del fiore, la maestosità dell'albero, la vastità del cielo iniziano ad offuscarsi in lui. Ecco che inizia a competere, a simulare, ad invidiare, a resistere alla spontaneità. Inizia a credere a chi, attorno a lui, finge di sapere come dovrebbe essere, come dovrebbe comportarsi. Gli altri hanno dimenticato chi sono, quindi fanno di tutto affinché anche lui dimentichi. Assorbe i comportamenti di chi lo accompagna, soprattutto nei primi anni di vita: la madre, il padre, i parenti più stretti, gli insegnanti, gli amichetti. Da ognuno prende un pez18
zettino e se lo mette in tasca. La sua integrità di cielo, fiore, stella, inizia a vacillare di fronte a tutte queste scelte di comportamento. Quale sarà quello giusto? Come devo agire per essere amato? Se li compiacerò mi aduleranno, altrimenti la mamma ha detto che non mi vorrà più bene; sono già stato punito, non voglio più essere punito. Voglio solo essere amato. La luce si fa sempre più flebile, le impalcature del carattere, della professione, dell'appartenenza, dell'aspetto fisico si fanno sempre più forti e lui...soccombe. Ora ci crede anche lui: diventa il suo corpo, diventa i suoi sentimenti bizzosi e mutevoli, diventa i suoi pensieri petulanti. Inizia a dare un significato alla parola infelicità. Ecco allora che il piccolo uomo si trasforma in un puzzle: si frammenta
in tanti piccoli pezzi, tante aderenze ai parenti, agli amici, all'ambiente. Ogni pezzo è a sé, e lui fa una fatica tremenda a farli combaciare. Si sforza tantissimo, ogni giorno, per tentare di dare continuità al suo essere, tentando di ricavare un quadro completo da tutte quelle tessere rimediate qua e là. Questo sforzo risucchia così tanta parte della sua energia, che il piccolo uomo si sente sempre più stanco. Vorrebbe fare contenti tutti quelli che gli hanno ceduto una tessera del puzzle, gli piacerebbe non deludere nessuno ma...com'è difficile! Anzi, ad un certo punto capisce che è semplicemente impossibile. Solo che ormai è tardi! Ha dimenticato cosa
Copertina - Essere Se Stessi
Biffy Clyro Puzzle - 2007 significa essere integri. Non sa più tornare indietro. Non sa più essere stella, cielo, fiore, albero. Sa di essere perso, ma non ricorda più come tornare indietro.
capiva che non si può tornare nella culla, ha deciso di andare avanti, alla ricerca di una via che gli permettesse di identificare e di disfarsi, una alla volta, di tutte le tessere di quel puzzle impossibile da ricomporre. Per tornare ad essere se stesso. Quella Via è la Tradizione Essena, tramandata magistralmente da Paolo Oddenino Paris. Qualche tempo fa, in meditazione, mi è stata detta questa frase: “L'illuminato è colui che non fa ombra, poiché Egli stesso è Luce”. Possiate disfarvi delle tessere che non vi appartengono e tornare a risplendere della Vostra propria Luce!
Questa è la storia di ognuno di noi, senza eccezioni. Qualcuno di noi, però, ha deciso che voleva fermamente ritrovare la via per tornare a quello stato di purezza, di perfezione, di fulgore supremo ed incorrotto. Qualcuno di noi ha deciso che voleva con tutto se stesso tornare a risplendere di luce propria, non riflessa. Siccome
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La passione per la musica
Sham Eloha Sonia Bottacin
La vibrazione sonora e il nucleo energetico
Sham Eloha è il nome che identifica il gruppo vocale che guido e dirigo (vedi riquadro a pag. 21) e che utilizza la vibrazione del suono per muovere e smuovere l’energia e il nucleo energetico dell’individuo, come ho ampiamente spiegato nello scorso numero de El Nagual. In questo articolo voglio approfondire l’argomento della passione per la musica. Molte persone mi dicono di avere una passione per la musica che si esprime in diversi modi: attraverso il canto, dedicandosi a suonare uno strumento, attraverso la danza e il ballo o semplicemente coltivando il piacere di ascoltare musica, indipendentemente dallo stile e dal genere. Se si parla con chi coltiva questa passione, si percepisce spesso uno stato di fervore, quasi un innamoramento, un qualcosa di cui le persone paiono non poter fare a meno: uno stato simile ad una dipendenza. La musica si muove nell’ambito del nucleo energetico, attraverso vari piani sottili; può raggiungere aree molto profonde della coscienza e far sì che affiorino pensieri e ricordi che si erano totalmente dimenticati o si pensava fossero addirittura svaniti. Facciamo l’esempio di una persona che entra in un locale, sente una canzone particolare e immediatamente la associa, nel presente, ad un piacevole ricordo che appartiene al passato: attraverso questa assonanza, essa rivive la medesima condizione emotiva e psicologica vissuta nel passato. Mi viene in mente a questo proposito il periodo in cui la mia nipotina era piccola: aveva attraversato una fase in cui piangeva spesso ed io la prendevo in braccio, le cantavo una canzone dolcissima, “Tu che m’hai preso il cuor”; lei si immobilizzava con gli occhioni sgranati e boccuccia socchiusa, mi fissava e mi ascoltava attentamente: che tenerezza! Ancora adesso, quando sento quella canzone, mi ricordo di
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quanto insieme di frequenze, emana sempre una vibrazione che sollecita il nucleo energetico di chi ascolta, per cui, ascoltare brani
creati da musicisti che vivono un disagio interiore, significa assorbire una vibrazione corrispondente. Questo è il motivo per cui ascoltando brani diversi possiamo entrare in stati d’animo differenti.
Il mio consiglio è quindi di prestare attenzione al tipo di musica che scegliete di ascoltare e soprattutto di diventare ascoltatori attenti e attivi, perché, purtroppo, siamo
spesso vittime di musica “spazzatura”, che ci viene sottoposta nostro malgrado nei vari locali che ci troviamo a frequentare, per necessità o per scelta (supermercati, centri commerciali, pub, discoteche...) Un’ultima precisazione: Sham Eloha si esprime attraverso i suoni e le vibrazioni che hanno unicamente un’intenzione spirituale. Venite a sperimentare e verificare voi stessi in occasione delle “Giornate Sham Eloha”, durante le quali potrete vivere in prima persona l’esperienza di questa straordinaria e unica vibrazione. Vi ho incuriosito? Allora scrivete a shameloha@gmail.com per richiedere maggiori informazioni! Un abbraccio... sonoro!
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Sham Eloha
Gruppo Vocale Sham Eloha
Sonia Bottacin è diplomata presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino in Direzione di Coro con il M° Sergio Pasteris. Dopo un breve periodo di concertismo, ha preferito occuparsi di didattica infantile, specializzandosi nei metodi Goitre e Kodaly. Contestualmente, da anni si occupa di ricerca dell’aspetto vibrazionale, musicoterapeutico ed energetico del suono, lavorando anche con soggetti diversamente abili. Autrice del seminario “Suoni e Magia”. Dal 2001 al 2008 frequenta l’Istituto di Crescita Personale diretto da Paolo Oddenino Paris, affrontando un percorso interiore di consapevolezza, per mezzo del quale ha affinato le sue capacità percettive. Ciò le ha permesso di comprendere, su un piano più sottile, il principio vibrazionale del suono. Dal maggio 2012 ha costituito il Gruppo Vocale Sham Eloha, con il quale porta avanti la ricerca dell’aspetto terapeutico del suono e nel quale ha potuto unire l’esperienza delle sue due formazioni principali: quella musicale e quella legata all’aspetto energetico/spirituale. Sonia Bottacin è anche Master P.E.M. (Paris Energy Method) e Istruttrice Rubino, seminari ideati da Paolo Oddenino Paris.
Sonia Bottacin
adesso, quando sento quella canzone, mi ricordo di quei momenti e si rinnova in me l’emozione di Amore nei confronti di quella piccolina che ora è ormai cresciuta ed è una bella signorina che ama moltissimo la musica. Alle stesso tempo, però, la passione per la musica, se estremizzata, può originare nell’individuo dei comportamenti non proprio convenienti per la persona, provocando anche grossi disagi nella vita. Penso ad esempio ad alcuni musicisti che conosco personalmente: trascorrono ore a suonare, magari chiusi in stanzini semibui, con la sigaretta in bocca, la bottiglia di birra a portata di mano, struggendosi l’anima per amori falliti, persi, mai avuti. Quando la passione grossolana si impadronisce dell’ego e questi si lascia stimolare dal cosiddetto Operal Nero, lo stimolo distruttivo, l’espressione musicale di costoro, siano essi esecutori o compositori, ha ben poco di spirituale, per non dire che ne è totalmente priva. Ciò che è importante sapere è che la musica, in
A Scuola di Naturopatia
In cammino Erica Bonardo
verso la propria
Essenza Come le essenze floreali possono aiutarci a capire chi siamo
Sappiamo davvero cosa vuol dire essere se stessi?
Nella mia professione di naturopata, le discipline che accompagnano il mio quotidiano lavoro con le persone sono decisamente numerose. All’interno delle pratiche e dei rimedi classificati nell’ambito della Naturopatia Vibrazionale, così denominata per il suo indirizzo emozionale ed energetico, lo strumento che non manco mai di utilizzare nel lavoro di sostegno alla persona sono i rimedi vibrazionali. Con essi non intendo solamente le note essenze floreali studiate dal medico gallese Edward Bach, ma anche
numerose altre essenze floreali (e non), che negli anni diversi professionisti, o, a mio dire, persone guidate dallo spirito, hanno avuto l’abilità di individuare a beneficio di tutti*. Nell’immagine comune che le persone hanno della floriterapia, il loro utilizzo si riduce alla loro assunzione in caso di ansia, paure, tristezza, rabbia e sentimenti di questo genere. Non posso certo dire che nella pratica non si possano utilizzare anche per questo, ma essi possono in realtà fare molto molto di più. Ciascuno di noi, nel corso della sua esistenza, passa attraverso
una serie di situazioni che lo portano a vivere le emozioni più disparate e, purtroppo, non sempre positive. Le essenze floreali, se correttamente individuate, sono un fantastico aiuto nel rielaborare e trasformare quelle emozioni che non ci consentono di essere felici e vivere a pieno la nostra attuale esistenza.
* In ambito italiano, mi piace ricordare in questa sede Giovanna Tolio, ricercatrice spirituale e scopritrice dei rimedi floreali italiani (Flos Animi), la quale, circa una decina di anni fa, ha terminato il percorso dei 7 anni dell’Accademia di Crescita Personale
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A Scuola di Naturopatia
fiore uomo:
Dall’anima del all’anima dell’ qualche esempio
Ogni rimedio vibrazionale ha in sé un potenziale di cambiamento straordinario per ciascuno di noi, ed esprime se stesso attraverso la risonanza che esercita quando entra in contatto con le nostre vibrazioni individuali. Esistono però, a mio parere, alcuni rimedi che funziono da “spazzini” generali, consentendo di eliminare lo strato di polvere superficiale presente in ogni essere umano che non permette di andare oltre. A tale proposito uno dei rimedi che ho sperimentato, anche personalmente con grande soddisfazione, è Boab (l’albero del Baobab), essenza facente parte degli Australian Bush Flowers.
verificato quali essenze fossero più indicate per aiutarla, Boab risultò essere uno dei rimedi principali. Nel giro di pochissimi giorni, mi telefonò il marito strabiliato, ringraziandomi per i cambiamenti che la moglie mostrava nei suoi confronti. Lei aveva semplicemente lasciato risuonare in sé le vibrazioni armoniche di Boab ed il gioco era fatto; il fantasma degli schemi materni era svanito. Questo è uno dei molti casi, se vogliamo classici, di cambiamenti che ho riscontrato, ma vi sono rimedi che lavorano specificatamente su piani più sottili, più direttamente collegati allo Spirito. Alcuni esempi possono essere: Chalice Well, rimedio Alaskano che aiuta la connessione con la propria fonte interiore;
Esso ha la capacità di aiutare ad eliminare tutti quei condizionamenti negativi che assimiliamo dalla famiglia, dalla società e, non limitandosi a questa esistenza, va ad agire anche sulle acquisizioni che derivano da esistenze precedenti. La sua descrizione fa già da sola comprendere quanto ciò interessi l’esistenza di ogni essere umano. Chi non ha acquisito schemi e comportamenti dalla famiglia, dalla scuola o da vissuti ancora più antichi? Una donna si rivolse a me per grossi problemi relazionali con il marito. Dopo un primo colloquio emerse in modo chiaro come molti atteggiamenti che adottava nel rapporto di coppia ricalcassero quelli che sua madre adottava con suo padre da sempre. Dopo aver
Angelsword, rimedio del Bush australiano utile per ritrovare o migliorare la capacità di lasciar andare ciò che non serve più alla propria evoluzione, ascoltando la propria voce interiore;
Silver Princess, anch’esso del Bush australiano, indicato nella ricerca del vero scopo della propria esistenza.
quanta consapevolezza abbiamo delle nostre emozioni? E siamo così sicuri che veramente ci appartengano? Quanto spesso, invece, ci
ritroviamo a vivere situazioni che fanno parte di un bagaglio non nostro? O semplicemente quanto siamo in grado di riconoscere ed interrompere schemi di comportamento acquisiti, e talmente ben integrati in noi stessi da credere che essi siano da sempre parte integrante di noi? Dovrebbe essere ormai noto come schemi familiari negativi e credenze limitanti siano causa di blocchi e conflitti tali da non permetterci di godere a pieno della nostra vita e di tutto ciò che siamo, inducendoci, invece, a credere di essere liberi perché, apparentemente, siamo noi stessi. In realtà quanto siamo noi stessi quando facciamo un lavoro che non ci soddisfa e lo facciamo solo perché durante la “crisi” bisogna tener stretto ciò che si ha? Quanto esprimiamo
davvero noi stessi quando ci pieghiamo, tanto o poco, a ciò che famiglia e società ci dicono essere il modo corretto di agire? Sempre parlando con le persone, soprattutto se a digiuno di argomenti che interessano la crescita personale, mi ritrovo a scoprire che molti pensano di aver capito chi sono perché hanno scoperto il lavoro della loro vita, o perché sono appagati e felici nel loro ruolo di mogli, mariti, madri o padri; o molto semplicemente pensano che essere se stessi significhi agire d’impulso secondo ciò che in quel momento si desidera fare.
A Scuola di Naturopatia Non sarebbe di per sé un concetto errato, anzi, ma risulta fuorviante e riduttivo qualora venga a mancare la base di tutto: la consapevolezza. Sembra un gioco di parole ma non sei te stesso senza consapevolezza, e la consapevolezza la acquisisci man mano che cerchi te stesso e comprendi chi sei.
A parole, come alcuni di noi già sanno, non è possibile fornire una descrizione di chi si è veramente, poiché è necessario sperimentare su di sé ciò che questo significa; l’unico modo che ho trovato per esprimere questo concetto ai “non addetti ai lavori”, è stato quello di spiegare loro che esistono mezzi in grado di consentire, con la giusta disciplina e costanza, l’accesso alla scoperta di quel “Chi Sono” che è lo stesso “Chi Sono” di ciascuno di noi, senza ruoli, identità di sesso, età o altre caratteristiche, che in questo ambito risultano soltanto illusorie.
che essi emanano che si rende possibile la trasformazione delle nostre dissonanze interiori. Individuando i giusti rimedi è possibile compiere un vero percorso di pulizia da tutte le nostre sovrastrutture, da tutti quei costrutti sotto cui si nasconde chi siamo realmente e come vogliamo vivere. È, infatti, ritornare ad essere Puri da tutto ciò che non ci appartiene, per scoprire al di sotto la nostra vera essenza.
Un sostegno per chi è in cammino ed un aiuto per chi necessita della spinta per intraprenderlo
La loro semplicità rappresenta uno dei loro punti di forza. La rapidità con cui li si assume e il fatto di non dover direzionare il pensiero razionale in alcun modo, consentono loro di agire senza interferenze, anche nelle persone più scettiche, razionali e bloccate in situazioni cristallizzate. Non lo si deve consid-
I rimedi floreali, posseggono la straordinaria capacità di agire sui piani più sottili, energetici, dell’essere umano (e non solo), e sono così numerosi e diversificati da consentire di agire su qualsiasi situazione con cui ci si trovi a confrontarsi. Io li definisco come degli “psicologi interni” poiché è attraverso le vibrazioni di equilibrio
Per coloro che stanno già percorrendo una Via di autoconoscenza e risveglio, possono essere un sostegno ideale per velocizzare i processi già messi in moto con le tecniche apprese nel percorso o possono fornire
erare uno sgravio di responsabilità, piuttosto un atto di disponibilità al cambiamento ed all’evoluzione interiore.
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nuovi spunti di riflessione. Per coloro che, invece, sono alla ricerca di quel qualcosa a cui non sanno dare un nome, che cercano una chiarezza che sembra sempre sfuggire, ma che non si sentono ancora pronti per cominciare un Cammino vero e proprio, essi possono consentire i primi cambiamenti e le prime prese di coscienza. Da qui, la maggior chiarezza diverrà il terreno fertile per un cambiamento più profondo che, come spesso ho visto nelle persone che seguo, porterà a scegliere ed intraprendere un percorso di crescita personale più strutturato e concreto.
I rimedi floreali agiscono efficacemente anche nei casi di persone scettiche o troppo razionali.
Disegno di Martin
Segreti e Colori
Alda: “Perché quel leone fa l’occhiolino?” Martin: “Perché vuole farsi riconoscere: è un montone!” Martin era stato neurochirurgo, scrittore, musicista e altro.
Non si era mai identificato in nessun ruolo, mai si era fermato in qualche personaggio. Rappresentava se stesso con assoluta coerenza.
Se un giorno amava dipingere, dipingeva,
se desiderava camminare camminava, se sentiva l’impulso a scrivere scriveva, e
se desiderava incontrare me
o gli altri suoi discepoli, ci incontrava.
Paolo Oddenino Paris, parlando del suo Maestro
Testi e immagini tratti dal libro “Segreti e Colori”. Per l’acquisto scrivere a info@crescitapersonale.com 25
I Racconti della Buonanotte Valerio Boscaro
L’asino e i
frutti
Benny sta per affrontare una sfida: supererà i suoi limiti? Che bella l’estate! Non che le altre stagioni non lo siano. Mi piacciono tutte, ma l’estate… Il caldo, le lunghe giornate, tutti quei fiori e quei frutti e tutta quell’erba rigogliosa. L’erba è forse il motivo per cui amo di più l’estate. So che non sono obiettivo, ma d’altra parte sono un asino. Quel mattino ero tutto preso dal brucare le piantine più giovani e tenere quando mia madre mi distolse dal mio intento. “Benny, dovresti farmi un favore” “Dimmi mamma” risposi bofonchiando, ancora con la bocca piena. “Dovresti andare al di là della collina a raccogliere i frutti caduti dagli alberi”. Erano una ghiottoneria. Forse ancora più buoni dell’erba…forse. Per tutta la stagione, mamma e papà andavano e venivano dal frutteto oltre la collina e riportavano indietro ogni sorta di frutto. Sì, è vero, ho un debole per il buon cibo, ma non è questo il punto. Avrei sempre voluto seguirli, però i miei genitori continuavano a ripetermi che ero ancora troppo piccolo. Invece ora, finalmente, potevo
andare anch’io al frutteto. Non era poi così distante, però a me sembrava un viaggio verso un posto esotico e misterioso. Mi sentivo felice, mi sentivo grande! Era una grossa responsabilità e sapere che i miei genitori riponevano in me la loro fiducia mi faceva p ro v a re una strana sensazione di euforia. Cominciai a correre e sgroppare dalla gioia. Quando mi calmai un pochino vidi la mamma che, sorridendo, mi porgeva il cestino che avrei dovuto riempire. Lo presi tra i denti e mi avviai verso il cancelletto dello steccato. “Sii prudente, mi raccomando” sentii dire a mia madre mentre avvertivo i suoi occhi che mi fissavano. Quella frase, detta con amore, aveva però acceso in me un piccolo campanello d’allarme. Non ero mai uscito dal mio recinto. Era eccitante ma
I rimedi floreali agiscono efficacemente non avevo ideanei di cosa mi anche casi attendesse là fuori. Spinsi di con persone la testa il cancelletto, quel tanto che bastava per scettiche o passare. Guardavo fuori, quel prato troppo immenso e la collina di fronte, che avrei dovuto razionali. superare. Non sapevo
se ce l’avrei fatta. L’avevo desiderato per tanto e ora mi sembrava impossibile. Anche la mia amata erba…era sempre erba ma mi sembrava completamente diversa. Ero così preso dai miei pensieri da non rendermi conto che mia madre mi aveva raggiunto. “Che c’è piccolo?” mi chiese “Mamma, ho paura. Non sono mai uscito dal recinto, non sono mai stato senza di te. Non credo di farcela. Desideravo uscire, ero curioso, però ora mi sento paralizzato!” risposi cercando di capire cosa mi stesse accadendo. “Non preoccuparti Benny. Anche io la prima volta ho avuto paura. Prendi un bel respiro e fai un passo. Vedrai che gli altri verranno da sé e saranno sempre più facili e leggeri”.
Ok. Dovevo solo fare un bel respiro e muovere un primo passo. Ecco. Ero fuori dal recinto. Ancora qualche passo. Era vero, sembrava diventasse più facile. Sapevo che la mamma mi stava ancora guardando, però io ci stavo riuscendo da solo. Riuscivo persino a guardarmi intorno e accorgermi di quante cose diverse e meravigliose ci fossero là fuori. Diverse da com’erano nel recinto. L’erba era più alta, più folta, più rigogliosa…Ma basta pensare all’erba. Dovevo raggiungere il frutteto. Arrivato ai piedi della collina persi di nuovo la mia baldanza. Mi sembrava impossibile arrivare in cima. Con la coda dell’occhio scorsi un grosso cavallo da tiro che pascolava a poca distanza da me.
I Racconti della Buonanotte
“Non fare il fifone, giovanotto. Non è per niente buio. L’ho attraversato centinaia di volte ad occhi chiusi!”
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“Scusi…E’ difficile arrivare in cima alla collina?” chiesi un po’ imbarazzato. “Ma no, per niente. Da qui sembra alta e ripida ma è una passeggiata!” “Grazie” risposi rincuorato. Stavo per avviarmi quando un piccolo riccio, che non avevo notato nell’erba alta mi disse: “Non andare! E’ impossibile arrivare fino in cima. Io e i miei amici ci abbiamo provato ma è stato tutto inutile! E’ impossibile superarla!”. Ero combattuto. Dovevo dar retta al cavallo oppure al riccio? Ci meditai un po’ su. Poi decisi che dovevo raggiungere il frutteto. La mamma mi aveva dato un compito da grandi, una responsabilità. Non volevo venir meno all’impegno. Iniziai la salita. Non mi sembrava proprio una passeggiata ma non era nemmeno un’impresa impossibile. Arrivai in cima alla collina con un po’ di fiatone. Tutto sommato non me l’ero cavata male. E c’era una vista così spettacolare da lì. Guardai giù, dall’altro versante e, con mia sorpresa, notai che il frutteto non era ancora in vista. C’era solo un bosco fitto fitto. Giunto ai primi alberi sentii di nuovo un po’ di paura farsi avanti. Era così buio lì dentro. E se mi fossi perso? Appollaiato su di un ramo, scorsi un gufo che sonnecchiava. “Mi dispiace disturbarla. Dovrei attraversare il bosco ma mi sembra così buio…” “Non fare il fifone giovanotto. Non è per niente buio. L’ho attraversato centinaia di volte ad occhi chiusi!” mi disse in modo burbero. “Non dare retta a quel vecchio gufo. Torna indietro. Dentro è buio pesto. Ho conosciuto tanti della mia specie che
I Racconti della Buonanotte
sono entrati lì e non ne sono mai usciti”. A parlare era stata un’elegante farfalla posata su un grosso fiore giallo. E non era stata particolarmente incoraggiante. “Basta” mi dissi. Pensavo fosse impossibile allontanarsi dal recinto e lo avevo fatto. Credevo di non farcela a superare la collina ma ero arrivato fin lì. Forse sarebbe stato lo stesso con il bosco. Mi sentivo più sicuro, qualcosa in me ripeteva che ci sarei riuscito e mi addentrai nella fitta boscaglia.
orgoglioso e felice di aver assolto al mio compito. “Allora, è stato difficile?” mi chiese la mamma. “All’inizio pensavo di sì, ma poi tutto è andato per il meglio! Sai, a ogni ostacolo che incontravo c’era chi mi diceva che era una bazzecola e chi mi diceva che era impossibile?” confidai. “E’ normale che sia così. Ognuno interpreta ciò che lo circonda secondo il proprio punto di vista e si crea i propri limiti. Tu sei stato molto
I rimedi bravo! Hai fatto l’unica cosa sensata. Hai floreali deciso di superare l’ostacolo e ci sei riuscito” “Il primo passo è stato difficile. Però, mano a agiscono mano che procedevo, tutto è diventato un po’ efficacemente più facile” riflettei ancora. “Sì, perché, superato il primo ostacolo, quando nei casi ti sei trovato dianche fronte agli altri, sapevi che eri in grado di superarli. L’avevi già fatto. Questa di persone esperienza ti servirà ogni volta che ti troverai di scettiche fronte ad una difficoltà e ogni volta cheoqualcuno ti dirà che qualcosa è troppo difficile o impossibile. Sono moltotroppo fiera di te!”. Sorrisi felice e tornairazionali. a brucare quella meravigliosa erba fresca.
Non era proprio facile come aveva detto il gufo, ma neppure impossibile come pensava la farfalla.
Sbucato dal bosco mi ritrovai finalmente nel frutteto. A terra c’erano decine di frutti succosi. Ne misi un bel po’ nel cestino, per portarli alla mamma. Beh, qualcuno finii per mangiarmelo, ma me l’ero meritato! La strada del ritorno mi sembrò molto più corta e semplice dell’andata. Quando mia madre vide il cestino carico di frutti mi riempì di coccole e complimenti. Ero 28
L’ Angolo dell’Umorismo
Intervista a A cura dell’Istituto di Crescita Personale
: o z z i r i d n i o t s e u q a , e b u T u o Y u S w K q i w 7 m h A s youtu.be/r . a d l a f a M a a t s i v r e t n i ’ l e r a v o r puoi t
! ! o t n e m i t Buon diver 29
A Tavola con Amore
Ricette
Vegetariane Nutrirsi con gusto nel rispetto dei nostri amici animali
Gnocchetti alle ortiche
con burro alla vaniglia INGREDIENTI PER 4 PERSONE - 1 kg di patata - 300 g di ortica - 270 g di farina - 1 uovo - 50 g di burro - 40 g di parmigiano grattugiato - 1 bacca di vaniglia - sale grosso - sale - pepe
Aprite la bacca di vaniglia per il lungo e ricavatene i semi grattando con un coltello. Riunite burro e semi in un pentolino e lasciateli in infusione per circa 2 ore al caldo (per esempio sopra un termosifone) per far sciogliere delicatamente il burro.
Coprite il fondo di una teglia con sale grosso, accomodatevi le patate con la buccia e infornatele a 190 °C per un’ora e mezza circa. Sfornatele, dividetele a metà, raccogliete la polpa con un cucchiaio e passatele nello schiacciapatate. Con le patate cotte in questo modo gli gnocchi risultano più saporiti. Sbollentate le foglie di ortica per un minuto, strizzatele e tritatele finemente. Riunite ortiche, patate, uovo, farina, poco sale, pepe e impastate fino a quando il composto smette di essere appiccicoso. Dividete l’impasto in 4 parti sulla spianatoia. Stendetene una alla volta ottenendo dei filoncini di circa 1,5 cm di diametro, quindi dividete ciascuno in tronchetti lunghi 1,5 cm. Versate gli gnocchetti un po’ alla volta in acqua a bollore salata e lasciateli cuocere ancora un minuto da quando saranno venuti a galla. Scolateli, conditeli col burro alla vaniglia (passato al colino), il parmigiano e servite immediatamente. 30
Insalata verde
A Tavola con Amore
con lenticchie e zucca
Tagliate la zucca a cubetti da 2 centimetri scarsi di lato. Mescolate energicamente in una ciotola il miele con 2 cucchiai d’olio, il curry, il coriandolo, il prezzemolo e un pizzico di peperoncino e di sale. Irrorate subito i cubetti di zucca con questo condimento in modo che siano uniformemente rivestiti. Foderate una teglia con carta da forno e disponetevi la zucca condita in uno strato unico. Quindi infornate a 230 °C per 15-20 minuti, voltando i tocchetti a metà cottura. Alla fine dovranno risultare ben cotti ma ancora integri. Riunite in una ciotola l’insalatina, la melagrana sgranata, le lenticchie e condite il tutto con una vinaigrette preparata con 2 cucchiai d’olio, l’aceto di mele e un pizzico di sale. Dividete l’insalata in 4 piatti, distribuitevi i cubetti di zucca arrosto ormai raffreddati e servite.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE - 400 g di zucca - 200 g di songino - 200 g di lenticchie verdi piccole - 1 melagrane - 1 cucchiaino di miele - 1 cucchiaino di prezzemolo tritato - 1/2 cucchiaino di coriandolo - 1/2 cucchiaino di curry - 1 cucchiaino di aceto di mele - olio di oliva extra vergine - sale - peperoncino in polvere
Crespelle leggere
di mele gialle all’arancia
Grattugiate un cucchiaio di scorza dalle arance e mescolatene subito la metà al latte e allo zucchero fino a quando quest’ultimo sarà sciolto. Battete con una frusta l’uovo con un pizzico di sale e un po’ del latte aromatizzato, quindi aggiungete la farina setacciata e il latte rimasto. Coprite e fate riposare per un’ora. Pelate al vivo le arance e tagliate la polpa a cubetti piccoli, raccogliendoli in un colino posato su una ciotola. Sbucciate le mele e tagliate a tocchetti anche queste, poi conditele col succo dalle arance raccolto e con la scorza d’arancia grattugiata rimasta. Cuocetele per 10 minuti e, una volta fredde, frullatele e mescolate la crema ottenuta con i cubetti di arancia. Oliate una padella da 20 cm di diametro e cuocetevi delle crespelle sottili per 2-3 minuti da un lato e circa 1 dall’altro. Ricavatene una dozzina. Farcite le crespelle con il ripieno alle mele, ripiegatele a metà e poi ancora a metà, formando dei triangoli. Spolverate con zucchero a velo e decorate con pezzetti di kiwi.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE - 2 mele fresche Golden - 2 arance - 200 ml di latte di vacca in polvere, parzialmente scremato - 100 g di farina - 1 uovo - 1 cucchiaio di zucchero - olio di arachide - sale - zucchero a velo - kiwi
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