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Redazione

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Addio al peggior anno di sempre

Il coronavirus è solo la costante di un anno ricco anche di altre tragedie

Se l’adagio “anno bisesto anno funesto” smetterà di essere il lascito di antiche superstizioni per trasformarsi in preoccupante vaticinio nei secoli a venire lo dovrà, soprattutto, al 2020. Il “Time” non ha avuto, del resto, remore a definire quello che sta terminando “The worst year ever” (“Il peggior anno di sempre”) con tanto di croce a barrare la fatidica cifra in copertina.

Per riassumere tutti i disastri e le perdite che ci lasceremo alle spalle dopo i brindisi solitari di San Silvestro servirebbe ben più di articolo di giornale. Ci limiteremo, quindi, ai fatti più clamorosi, partendo dalla sciagura che ci ha accompagnato lungo tutto l’arco dell’anno e che già promette di seguirci anche per parte del 2021: la pandemia di Covid19. Come e quando il nuovo coronavirus sia arrivato a infettare il primo uomo lo stabiliranno la storia e la medicina nei lustri a venire. È certo, tuttavia, che i primi casi ufficiali sono stati registrati a Whuan, in Cina, alla fine del 2019.

L’allarme per tutto il pianeta suona a meno di due settimane dai botti di fine anno, il 12 gennaio, quando l’Oms collega le polmoniti anomale registrate nel Paese asiatico a un nuovo coronavirus.

Sui media internazionali le notizie legate al “virus cinese” – il copyright a quanto pare non è di Donald Trump –monopolizzano palinsesti e agenda setting. Non è la prima emergenza sanitaria di cui si sente parlare. Per cui i toni di esperti e politici, in particolare in Occidente, sono piuttosto rassicuranti. La possibilità di interrompere o rallentare i voli dalla Cina diventa impellente col passare del tempo, specie dopo il 23 gennaio, quando Pechino annuncia un severissimo lockdown generale a Wuhan, destinato a durare sino ai primi mesi di aprile. In Europa, e in Italia, è probabile che circoli da mesi, forse addirittura da settembre, nascosto dietro un sicuro anonimato. L’incubo nel nostro Paese, però, si materializza per la prima volta il 30 gennaio. Prima con i due turisti cinesi risultati positivi a Roma. Poi con l’esplosione del focolaio di Codogno (Lodi) a metà febbraio. In pochi giorni l’Italia, soprattutto quella settentrionale, diventa l’epicentro dell’epidemia nell’Ovest del mondo (oggi sono gli Usa). Le regioni più colpite sono Lombardia e Veneto. Il resto è storia. L’11 marzo l’Oms dichiara la pandemia. Il governo italiano con tre diversi Dpcm (9, 11 e 22 marzo) spalanca le porte al lockdown in tutto il territorio nazionale. Durerà sino al 4 maggio. In estate, nonostante le riaperture, il numero di casi giornalieri scende ai minimi. La ripresa del contagio sarà una conseguenza delle ferie di agosto e della sottovalutazione, da parte delle istituzioni, di una possibile seconda ondata, arrivata – puntuale –

in autunno. Nel mondo i casi di Covid individuati sono stati quasi 80 milioni (in Italia oltre 2 milioni) e i morti circa 1 milione e 800mila (nel nostro Paesi più di 70mila).

Il coronavirus è, però, solo la costante di un anno ricco anche di altre tragedie. A livello sociale va ricordata l’uccisione (il 25 maggio) dell’afroamericano George Floyd da parte della polizia Usa a Minneapolis che scatena le piazze, in America e non solo, prese d’assalto dal movimento “Blacks lives matter” .

Non sono mancati i disastri naturali: gli incendi in Australia del 20192020, che hanno ucciso 500 milioni di animali, iniziano ad essere gestiti dalla Royal Australian Navy e dalla Royal Australian Air Force nel Nuovo Galles del Sud per aiutare nell’evacuazione di massa. A metà maggio il ciclone Amphan funesta India e Bangladesh, togliendo la vita a 103 persone, l’8 novembre il tifone Vamco colpisce le Filippine, Vietnam, Laos e Thailandia, provocando più di 100 vittime. In Antartide si sono raggiunte temperature record dove si è distaccato un iceberg grande quanto Malta.

Ci sono poi i fatti di cronaca, dal

deragliamento del Frecciarossa

MilanoSalerno a Livraga (2 morti e 31 feriti) del 6 febbraio, alla mega esplosione – il 4 agosto – che ha coinvolto il porto di Beirut (in Libano), causando almeno 200 decessi.

La lista delle sciagure del 2020 arriva a coinvolgere le morti eccellenti. Fra i giornalisti Giampaolo Pansa, Pino Scaccia, Franco Lauro, Giancarlo De Laurentis, Sandro Petrone, Claudio Ferretti e Sergio Zavoli. Tra i personaggi dello sport gli ex calciatori Diego Armando Maradona e Paolo Rossi, l’ex cestista Kobe Bryant e l’allenatore Gigi Simoni. E poi esponenti della musica di ogni genere, da Ennio Morricone a Eddie Van Halen, passando per Ezio Bosso e Stefano D’Orazio. Il mondo della cultura ha pianto, tra gli altri, il critico d’arte Philippe Daverio, lo scrittore Luis Sepulveda, il papà di Asterix Albert Uderzo. Per non parlare degli attori, dagli hollywoodiani Kirk Douglas, Max Von Sydow e Sean Connery a quelli di casa nostra: Franca Valeri e Gigi Proietti. E poi il regista Kim Kiduk.

Sì, forse è stato davvero il peggior anno di sempre. (Luca La Mantia Quotidiano del Sud)

Il vaccino: una luce in fondo al tunnel

Dopo un'attesa spasmodica durata settimane, il 23 dicembre scorso è stata vaccinata contro il coronavirus la prima persona in Svizzera. Si tratta di una signora novantenne residente nel Canton Lucerna appartenente a una categoria a rischio. Nel cantone della Svizzera centrale è quindi incominciata la maggiore operazione di vaccinazione della storia svizzera. Lo stesso giorno altri quattro cantoni della Svizzera tedesca Zugo, Svitto, Nivaldo e Appenzello Interno hanno iniziato le vaccinazioni.

Il 24 dicembre, invece, è stato il turno di altri cantoni, tra cui Neuchâtel, Ginevra, Friburgo, Vallese e Basilea Città. A Zurigo le persone oltre i 75 anni hanno iniziato a vaccinarsi dal 28 dicembre, mentre a Basilea Campagna è stato inaugurato, nella giornata di lunedì, un centro di vaccinazione a Muttenz.

Ticino e Giura, dal canto loro, hanno iniziato nei primi giorni di gennaio, mentre in altri cantoni fra i quali Berna, Vaud e Grigioni bisognerà attendere probabilmente fino all’11 gennaio.

Il vaccino di Pfizer/BioNTech è stato, infatti, omologato da Swissmedic il 19 dicembre 2020. Sulla base dei dati sulla sua sicurezza, efficacia e qualità, è adatto senza limitazioni d’età per tutti gli adulti.

I costi di una vaccinazione antiCOVID19 sono assunti dall’assicurazione obbligatoria delle cure medicosanitarie (AOMS). I costi non coperti dall’AOMS sono finanziati da Confederazione e Cantoni. La vaccinazione sarà dunque gratuita per la popolazione.

E il 27 dicembre 2020 resterà una data impressa nella storia: seppure simbolicamente, infatti, i paesi dell'Unione europea hanno avviato la campagna di vaccinazione contro il covid19.

Una luce in fondo ad un tunnel scurissimo; il primo passo, compiuto, di una battaglia che, però, è ancora lunga, ha tenuto a sottolineare il ministro della Salute Roberto Speranza che ha aggiunto: "le zone rosse serviranno" . Serviranno ancora.

Le nuove dosi del vaccino PfizerBiontech destinate all’Italia, questa volta una fornitura vera e non soltanto simbolica come quella della giornata inaugurale, erano nei magazzini belgi della multinazionale statunitense già dopo 24 ore. La prima fornitura per l'Italia è di circa 470mila dosi.

Da quel momento, con la popolazione target medici, infermieri, personale sanitario e ospiti delle rsa sarà avviata davvero la campagna con l'auspicio dichiarato del Commissario all'emergenza, Domenico Arcuri, di raggiungere l'immunità di gregge, e cioé l'80% degli italiani vaccinati, entro l'autunno. "Noi facciamo il tifo affinché le aziende che hanno sottoscritto i contratti per le forniture con l'Ue, e quindi con l'Italia, possano essere presto autorizzate all'immissione in commercio del vaccino. Per l'autunno auspichiamo di raggiungere l'immunità di gregge, con l'80% degli italiani vaccinati. E in quel momento che saremo davvero fuori dal tunnel" .

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