Giugno 2014 by Cristina Anichini

www.tabletroma.it magazine a distribuzione gratuita anno 2 n没18 giugno 2014

Archiviate le elezioni europee tutti in Brasile per il mondiale 2014

LA Testa n el pallo n e

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INFORMAZIONE CULTURA SOCIET莽

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PATOLOGIE DELLA COLONNA VERTEBRALE Uno dei dolori di cui soffrono di più le persone al mondo, secondo solo al mal di denti, è il mal di schiena. Almeno l’80% della popolazione mondiale ne soffrirà una volta nella vita.

Chiediamo al Prof. Dott. Pier Paolo Mura,esperto clinico di patologie vertebrali e un esperto chirurgo vertebrale, quali possono essere le cause. Le cause possono essere varie, ovviamente incidono diversi fattori come per esempio: una predisposizione genetica; una scarsa attività fisica; lo stare per tempi prolungati in posizioni scorrette o in piedi, ma non solo, anche persone che soffrono di ansia o di depressione; persone che fumano e in sovrappeso possono avere dei problemi alla schiena. Cosa consiglia Dottore alle persone che soffrono spesso di mal di schiena? Nell’immaginario comune con il termine “mal di schiena” ci si riferisce a tutta una serie di patologie che hanno in comune quella sensazione di dolore avvertita sul dorso che può essere causata da condizioni patologiche delle diverse strutture che compongono la colonna vertebrale quali i nervi, i muscoli, le ossa o ancora le articolazioni. Nei casi che invece non rientrano in questa categoria è necessario innanzitutto arrivare ad una diagnosi accurata dei fattori scatenanti il dolore e procedere con una terapia mirata di tipo farmacologico, fisico e nei casi più seri interventistico. É importante capire che a volte dietro a quello che si crede un semplice mal di schiena ci può essere una precisa patologia che non va trascurata ma curata in modo specifico. Dott. Mura nei casi più comuni come si interviene generalmente? Generalmente se si tratta di un “semplice” mal di schiena si risolve in una settimana, ed è così comune come disturbo che nel mondo del lavoro rappresenta uno dei principali problemi sanitari perché è la causa del 40-50% della perdita di giornate lavorative. É per questo che bisogna rivolgersi ad un Medico Specialista che potrà diagnosticare in maniera corretta e precisa il disturbo dando la giusta terapia da seguire. Lo scopo della cura è ovviamente in primis ridurre il dolore per far sì che il paziente possa tornare alle proprie attività. Lei è un Chirurgo Specialista ci spiega di cosa si occupa nello specifico? Mi occupo di trattare le patologie degenerative della colonna vertebrale e le deformità scoliotiche e cifotiche dell’adolescente, dell’adulto e dell’adulto anziano. É importante precisare che nei pazienti affetti da sindromi del rachide (problemi alla colonna) solo il 10% ha un indicazione chirurgica il restante 90% si può avvalere di fisioterapia intesa come massoterapia, mobilizzazione articolare, ginnastica posturale e propriocettiva, riabilitazione dolce in acqua oltre alle classiche tecniche di terapia fisica come la Tecar e quant’altro. Dottore quando è necessario l’intervento chirurgico? La chirurgia è indicata nel paziente che soffre in genere cronicamente per dei sintomi gravi invalidanti che non traggono vantaggio dalle comuni terapie e laddove vi sia una chiara diagnosi di patologia vertebrale con sintomi correlati con le immagini radiografiche di RMN e quant’altro. Negli ultimi anni la chirurgia è più sicura e meno impegnativa per il paziente meno invasiva e offre elevate percentuali di successo rispetto al passato potendo quindi restituire ai pazienti una normale qualità di vita. Qual è la terapia riabilitativa migliore nei giorni successivi all’intervento? Sicuramente la riabilitazione in acqua, una metodica che permette di ristabilire con meno sforzo le funzionalità articolari e muscolari dopo un intervento chirurgico o curare sintomatologie croniche e acute. La riabilitazione in acqua è particolarmente efficace in fase post-chirurgica precoce, prevenendo molte complicanze dovute alla prolungata immobilizzazione e riducendo sensibilmente i tempi di recupero. Il soggetto, infatti, lavorando in acqua si trova in un’ambiente caratterizzato da una microgravità e ha quindi la possibilità di recuperare gli schemi motori in modo più graduale e meno traumatico con conseguente miglioramento della qualità riabilitativa. Dott. Mura La ringraziamo per la Sua disponibilità e Le auguriamo un buon lavoro.

IL PROF. DOTT. PIERPAOLO MURA VISITA IL SABATO MATTINA PRESSO LO STUDIO RONCONI DI CASALPALOCCO PER MAGGIORI INFORMAZIONI E PER PRENDERE UN APPUNTAMENTO 06- 50911352

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TABLET ROMA

SOMMARIO ANNO 2 NO 18 Giugno 2014

6 PARTNERS&DISTRIBUZIONE EDITORIALE 7 La testa nel pallone

PRIMOPIANO 9-10-11 Siamo diventati tutti fotografi13

13 +BENESSERE Carne, latte, pane … e la giusta alimentazione

RICETTA DEL MESE 15 Insalata di gamberi estiva

17 SPORT Game set and match

MOJITO 19 MOZART NEWS 21 Vorrei vivere per studiare

23 MERAVIGLIARTE la fantasia di Gianni Rodari

24-25 MEZZAROMA NEWS La casa famiglia di Cori

LO SPORTELLO 26-27 29 SISTEMA BINARIO Le chat che non lasciano tracce

2MODA&DESIGN 31 Su misura per te....

32 EVENTI NATURA 33 La Riserva del Litorale Romano

TERZA PAGINA 35 “Un Mare di Poesia” - VI° edizione

40 MESTIERI Il nuovo dectreto sul lavoro

MDC 41 Sicurezza sul WEB: dati a rischio!

44-45 ANNUNCI SCADENZARIO FISCALE 46

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MINIRADIOWEB 42

Partners & Distribuzione I nostri partners 2FKLIMA ALE&FRANCIS ALFONSO DRY CLEAN ARIS SPORTING VILLAGE BMC BORGHI CENTRO AGRICOLO LOPEZ CRIZIA IL CORNICIAIO MAGICO IL LEGNO PARLANTE MAMEY OSTIA MASSIMO MINOZZI GINECOLOGO OKEY MODA OSTIA SCACCHI PALOCCOMATICA PIETRO MEZZAROMA E FIGLI RIPOSO E BENESSERE STUDIO DE CALISTI E MONTINI STUDIO DUE PIEMME STUDIO RONCONI

I nostri collaboratori Valentina Mele Primo Piano Veronica Militano + Benessere Simone Lomuscio La ricetta del mese ARIS Sport Paola Ferrini Meravigliarte Paola D’Errico Lo Sportello Federica Lorenzetti Lo Sportello Dario Cattoretti Sistema Binario Cristiana Sottile Mozart News Alessandra Bassetti + Moda e Design Ambra Di Chio + Eventi , Natura Raffaella Ravano Terza Pagina Città dei Mestieri Mestieri David Rossi Miniradioweb Lorenzo Sigillò Specialmente Roma Annamaria De Calisti e Marta Montini Scadenzario Fiscale Diego Recino - MDC Sociale 10 Massimo Carroccia Fotografie Mezzaroma

TABLET Roma è una rivista Free Press mensile d’informazione, attualità, cultura, spettacolo, moda, natura, distribuita gratuitamente nei quartieri di OSTIA, CASALPALOCCO, AXA, MADONNETTA, INFERNETTO, ACILIA, EUR, TORRINO, SPINACETO, MOSTACCIANO,TALENTI. I diritti di produzione sono riservati. É consentita la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari solo se autorizzata in forma scritta da Simona Fiore Editore. Reg. Trib. Di Roma n°296/2012 del 19/10/2012 P.Iva/Cod. Fisc. 12122131001

www.tabletroma.it EDITORE Simona Fiore (fiore@tabletroma.it) DIRETTORE RESPONSABILE Stefano Quagliozzi (quagliozzi@tabletroma.it) REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Cristina Anichini (anichini@tabletroma.it ) PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE Maurizio De Vincentiis Marco Flore

STAMPA Poligraf s.r.l. - Pomezia – Via Vaccareccia, 41/b Tel. 069106822

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Editoriale La testa nel pallone... R

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opo la consueta riunione del comitato di redazione nella quale si decide, tra le altre cose, la linea editoriale del numero in uscita, eravamo partiti per parlarvi di calcio, Archiviate vista l’imminenza di un evento mondiale che in questi giorni coinvolgerà dal Brasile le elezioni europee miliardi di persone. tutti in Brasile per il Avremmo voluto dirvi delle diatribe sull’irruenza delle tifoserie con i recenti accadimenti della mondiale finale di coppa Italia tra Fiorentina e Napoli, di personaggi venuti prepotentemente alla ribalta 2014 come Genny ‘a Carogna, dei provvedimenti restrittivi del Viminale per la violenza negli stadi, dell’estensione del ”daspo” e di tanto altro ancora, ma il contestuale terremoto politico con le elezioni europee ci da modo di lanciare altri spunti di riflessione, magari passando anche per una metafora calcistica che in questo caso calza a pennello. In particolare, tra due dei competitor alle elezioni europee, abbiamo assistito ad una partita giocata all’attacco con formazioni da 2-3-5, per fare spettacolo. A parte qualche scorrettezza in campo, sanzionata qua e là dall’arbitro con cartellini gialli, di gol se ne sono visti tanti e belli da INFORMAZIONE una parte e dall’altra, ma è stata l’arma del contropiede, messa in campo dal PD ad inchiodare CULTURA SOCIETç il M5S al 21%. La straordinaria abilità di Renzi a raccogliere ogni palla… ehm, scusate… ogni voto disponibile Seguici anche su con una campagna elettorale impeccabile è indubbia, ma la paternità di aver dato una piena legittimazione a chi era salito a Palazzo Chigi senza passare per le urne, nonostante fossero “solo” elezioni europee, è tutta del M5S che, anche in questo caso, ha fatto un’autorete. Difficile che oggi nel PD o altrove qualcuno possa sostenere che Renzi è un Presidente del Consiglio “abusivo”. E sarebbe stato bello anche sentire un commento in proposito del desaparecido ex premier Letta. Sarebbe riuscito a fare di meglio? In ogni caso l’errore di Grillo è stato quello di aver fissato nelle sue previsioni per il M5S l’asticella in alto, molto in alto. E’ stato la pretesa di convincere la gente che se scrivi su twitter #vinciamonoi poi ci crede davvero, si suggestiona e magari ti vota anche. Ma il politico, quello serio, non fa l’errore di dare agli avversari riferimenti, il politico marca a zona e non ti dirà mai “arriverò lassù”… perché se non ci riesce deve ingoiare il rospo della sconfitta (insieme al Maalox per digerirlo) e se va davvero male anche quello dello sberleffo degli avversari e del corpo elettorale. Beppe Grillo aveva detto e convinto in primis i suoi parlamentari, che il M5S sarebbe stato il primo partito assoluto di questa competizione elettorale, perché una valanga di voti degli insoddisfatti, degli schifati dalla politica, degli astenuti cronici, di chi non crede più che lo Stato possa risorgere dalle proprie ceneri come l’araba fenice, sarebbe stata intercettata dal movimento, il quale avrebbe chiesto un minuto dopo l’apertura delle urne le dimissioni del Presidente Napolitano e nuove elezioni politiche. Sappiamo tutti come è finita, per quanto il risultato dei 5 stelle stia lì a dimostrare che è comunque sempre la seconda forza che conta oltre 5 milioni di voti, che è una compagine molto eterogenea e de-ideologizzata ma che per intercettare il voto di tutti i delusi deve attendere ancora il suo momento. E se per il M5S ripartenza a gonfie vele ci sarà, non potrà che esserci per la defezione del PD e del suo lider maximo Matteo Renzi, che guida attualmente il campionato della politica con 20 punti di distacco, se non riuscirà a tenere fede alle promesse fatte al popolo italiano, in particolare su lavoro, riforme e rilancio dell’economia. Finalmente l’elettorato italiano ha dimostrato di non ragionare più con logiche da tifoseria calcistica dispensando il proprio voto sempre e comunque allo stesso partito, a prescindere. Le europee del 25 maggio hanno spostato milioni e milioni di voti da un partito all’altro, dando un messaggio forte alla classe politica, premiando le premesse d’innovazione e la voglia di rottamazione delle vecchie logiche. Ma questo non lasci dormire sugli allori i vincitori dell’ultima tornata elettorale, perché il nuovo italiano, quello che si è stancato di attendere tempi migliori che non arrivano mai, è ormai pronto a togliere la fiducia a quei politici che, investiti di un suffragio dilagante, dovessero deludere le aspettative di chi ci ha creduto per davvero.

LA Testa n el pallo n e

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Stefano Quagliozzi

Direttore Responsabile TABLETROMA di Simona Fiore Editore

É consentita la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari solo se autorizzata in forma scritta da Simona Fiore Editore. Parte delle immagini presenti su questa rivista sono fonte Internet e sono utilizzate solo a fini informativi. Poichè non è stato possibile risalire ai titolari dei diritti, secondo la legge vigente, la redazione si scusa per la mancata citazione rimanendo a disposizione di qualsivoglia richiesta e precisazione da parte dei titolari stessi.

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Finito di stampare il 7 giugno 2014

TabletRoma

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Periodico a distribuzione gratuita del 10 ° Municipio iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Roma al n°296/2012 del 19.10.2012

La collaborazione a questo mensile è da ritenersi libera e gratuita salvo diversi accordi. Del contenuto degli articoli, degli annunci economici e pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. Gli articoli pervenuti anche se non pubblicati non si restituiscono. La Direzione si riserva il diritto di non pubblicare il materiale pervenuto o di effettuare gli opportuni tagli redazionali. Si ringraziano i partners commerciali per il contributo alla pubblicazione e alla diffusione di questo periodico.

di Valentina Mele

Primo piano

Siamo diventati tutti fotografi

vete notato in giro quante fotocamere professionali si vedono? Una volta se vedevi una persona con una Reflex in mano eri sicura che si trattasse di un fotografo e in alcuni casi lo spiavi anche un po’ per vedere se stava fotografando una qualche modella famosa oppure una giovane coppia di sposi. Era quasi una persona avvolta dal mistero che ti stuzzicava la fantasia e l’immaginazione. Adesso questo genere di macchinetta fotografica è in mano un po’ a tutti: dall’adolescente all’adulto. I fotografi esperti si ritrovano ormai a doversi scontrare con dilettanti, alcuni anche molto bravi, che a prezzi stracciati, un po’ più per divertimento che per guadagno, si propongono per matrimoni, serate e quant’altro. Bisogna riconoscere che è scomodo. Come si fa a proporre un costo per il servizio fotografico quando ti ritrovi il cliente che ti dice che il suo amico ha una fotocamera, che fa belle foto e che potrebbe farti il servizio a meno della metà del prezzo? Purtroppo non tutti capiscono che dietro la fotografia ci sono moltissime altre situazioni da considerare. La fotocamera potrà anche farti una bella foto in condizioni buone di luce e vicinanza al soggetto ma quando la luce scende, il soggetto è in movimento la questione cambia. Oltre a ciò c’è il dopo, quello che nel gergo viene chiamato post produzione: controllare la foto, farle le modifiche più adatte ed infine stamparla per un eventuale album. Insomma non ci si improvvisa fotografi e a coloro che ritengono che i prezzi dei professionisti siano troppo alti si facessero fare le foto dall’amico poi quando si ritrovano poche foto decenti, da dover stampare nel formato più adatto ne riparliamo.

credo che le vendite di questo tipo di macchinette siano calate e probabilmente quando si vuole fare un regalo si opta per una Reflex o uno smartphone che tanto fa belle foto anch’esso. Il punto è che ritrovandosi i professionisti a doversi confrontare con tutto il resto della popolazione hanno iniziato a sfidare loro stessi ed a migliorarsi sempre di più, quindi è vero che siamo circondati da fotografi di ogni tipo ma quelli che sono veramente del mestiere da anni sono in grado di proporci foto sensazionali. Questo naturalmente se si tratta dei fotografi per matrimoni o situazioni simili, ma cosa accade agli artisti? A coloro che fanno fotografie per arte? A costoro non basta più fare una bella fotografia ad un paesaggio, occorre che la foto in questione sia anche particolare e catturi l’attenzione.

Detto ciò direi che è il caso di fare un minuto di silenzio per le povere macchinette fotografiche compatte scomparse. Qualcuno le ricorda? Il classico regalo da comunione. Per i ragazzi che dovevano prendere il sacramento della comunione un regalo fisso era proprio la macchinetta fotografica compatta perché aveva un costo di un certo peso e i ragazzi avevano l’età giusta per immortalare gli amichetti o quello che preferivano e se in qualcuno di loro risiedeva la passione poteva poi seguire gli studi in quel senso. Al giorno d’oggi

Ma se vi dicessi che questo paesaggio in realtà è fatto di sedani? Ci credereste? Ebbene sì, Carl Warner fotografa paesaggi che lui stesso crea con il cibo. Si può ammirare un mare in tempesta di rape, un lago tranquillo di pesci, un paesaggio collinare di formaggio, un mare di salmone, un treno di cioccolato, colline di pane e piramidi di groviera.. La sua arte lascia a dir poco senza parole, a primo impatto sembrano dei dipinti quando invece si scopre che in realtà si tratta di cibo si rimane a bocca aperta. Ha creato il foodscape, un’arte molto

Carl Warner è un fotografo inglese di 50 anni, anzi direi che è un artista della fotograﬁa, amante per lo più di foto di paesaggi. Possiamo ammirare grazie a lui, per esempio un magniﬁco paesaggio di una foresta che quasi ci sembra incantata...

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Primo piano particolare in cui è il cibo il protagonista della foto, non come natura morta ma come panorama spettacolare e vividissimo. L’anno scorso l’artista cinquantenne aveva ricreato paesaggi che sembravano desertici con corpi nudi. La sua arte è davvero strabiliante.

Il progresso ha trasformato il mondo della fotograﬁa. Grazie all’avvento del digitale molte cose sono diventate più semplici e veloci purtroppo però c’è sempre il rovescio della medaglia. Finché si scattavano foto con i rullini c’era molta meno gente che si cimentava in questo mondo, perché sbagliare una foto era molto costoso, adesso invece l’errore è consentito e si può imparare da esso ma non tutti sono portati all’apprendimento, e questa ampia ed inﬁnita possibilità ha portato a situazioni scomode con le quali ormai dobbiamo convivere, per esempio: -la miriade di foto a pietanze nei ristoranti che siamo costretti a sorbirci sui social network. Con il rullino al massimo di 36 foto nessuno si sognava di

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Naturalmente oltre al talento e alla vena artistica per fare delle splendide foto conta molto anche la prospettiva, a volte occorre solo posizionarsi nel punto giusto per poter avere una foto speciale, ne sa qualcosa Julian Beveer. L’artista inglese che passa le sue giornate a fare strani disegni sui marciapiedi dell’Inghilterra. Tipo quelli che ritraggono santi davanti le chiese, tanto per intenderci, l’unica diﬀerenza è che se guardi da vicino questi disegni ti appariranno sproporzionati e fuori da ogni logica ed invece presi nella giusta prospettiva l’eﬀetto sarà strepitoso. Disegni 3d sui marciapiedi, quasi folle ma possibile.

fotografare un piatto. -fotografe/i improvvisate che fanno book fotografici a modelle ancora meno esperte. -fotografie di oggetti non identificati presi nel dettaglio che vengono spacciate per foto artistiche. Ora mi chiedo per quale motivo il manico di una tazzina da caff è dovrebbe essere arte? -l’assenza di fotografie cartacee, ormai ci sono solo foto digitali che girano in rete, perse nell’etere, ma nessun album da sfogliare. -naturalmente l’avvento dei selfie!!

Primo piano Se ci dirigiamo verso il versante opposto dell’arte viene da chiedersi che fine fanno tutti quei dilettanti fotografi adolescenti? Dal fotografare ogni cosa in cerca del lato migliore si finisce, a parere mio, a trovare migliaia di modi per fotografare se stessi ed ecco che dal nulla nascono i selfie. Ora diciamo la verità a me è capitato molte volte di girare la macchinetta per farmi una foto da sola, ma non mi sono mai sognata di farla diventare una moda, era solo una questione di esigenza. Essendo sempre quella che aveva la macchinetta fotografica in mano mi ritrovavo spesso a dovermi fare le foto da sola, a quanto pare però quando hanno iniziato tutti a farlo, compresi vip, ecco che esplode la moda del selfie che in fondo è semplicemente il sinonimo di “non trovo nessuno che mi scatti una foto”. Davanti gli specchi, davanti una superficie riflettente in generale, oppure girando l’obiettivo mettendo in bella mostra il braccio steso che tiene la fotocamera. Sono sicura che chiunque di voi l’avrà fatto, anche solo per gioco, o se iscritto ad un qualche social network avrà avuto la pagina piena di questo genere di foto.

solito braccio teso o con l’aiuto di una piccola prolunga che sostiene la fotocamera eccolo che si fotografa arrampicato su metri e metri di vuoto. Le sue foto sono da capogiro, il ragazzo in questione è un arrampicatore professionista quindi non imitatelo.

Naturalmente per ogni moda si arriva sempre al limite massimo ed ecco che un ragazzo di nome Kirill Oreshkin ha creato il selﬁe estremo. Con un’espressione non curante e il

Concludo affermando che la fotografia è un mondo che seguendo le giuste regole può regalare istanti di magia come provano le foto suggestive del fiume Li di Yan Zhang.

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Attualità in Ginecologia a cura del Prof. Massimo Minozzi

I fibromi I fibromi rappresentano una patologia ginecologica largamente diffusa che colpisce il 40% delle donne di età compresa tra i 30 e i 55 anni. I sintomi che ne conseguono sono numerosi e caratteristici: emorragie mestruali ed intermestruali associate a forti dolori addominali. Il loro sviluppo è sicuramente condizionato dal livello degli ormoni ovarici; infatti è noto che con l’avvento della menopausa i fibromi smettono di crescere ed anzi le loro dimensioni tendono a diminuire. In tali casi la menopausa rappresenta la soluzione terapeutica naturale. Però non tutte le donne possono aspettare la menopausa per risolvere il loro problema, perchè magari sono ancora giovani e quindi devono intervenire subito con le terapie attualmente a disposizione.

Diagnosi

La diagnosi è semplice per i fibromi più grandi ed in presenza di una sintomatologia emorragica. Sarà sufficiente una visita ginecologica completata da una valutazione ecografica con sonda transvaginale.

Terapia

La terapia dei fibromi sintomatici puo’ essere chirurgica o farmacologica. Recentemente si è diffusa in Italia una nuova tecnica alternativa che consente di preservare l’utero, si chiama Embolizzazione del fibroma; consiste nella iniezione di particelle nelle arterie uterine che determinano l’occlusione delle stesse a cui segue, nel tempo, la riduzione del fibroma. Inoltre esiste anche un'altra terapia non chirurgica a base di ultrasuoni che vengono diretti con l’aiuto della risonanza magnetica nucleare sul fibroma che viene distrutto.

Novità

Una vera novità per la terapia farmacologica dei fibromi uterini sembra possa essere introdotta in Italia alla fine di quest’anno. La Commissione Europea ha autorizzato la commercializzazione di un farmaco a base di Ulipristal acetato nel trattamento pre-operatorio dei fibromi. Tale prodotto è un modulatore selettivo del recettore del progesterone e dai risultati degli studi clinici eseguiti e pubblicati sul New England Journal of Medicine risulta in grado di ridurre il sanguinamento in tempi brevi nel 90% delle pazienti con fibromi uterini. Inoltre è in grado di ridurre il volume dei fibromi , attenuare il dolore addominale e , fermando le emorragie, correggere l’anemia, come sostiene il Prof.Jacques Donnes dell’Università Cattolica di Lovanio che ha coordinato la sperimentazione. L’Ulipristal acetato attualmente è commercializzato in Europa ( Inghilterra-Francia –Germania) con il nome commerciale di Esmya. La sua somministrazione continua per 3 mesi determinerebbe una riduzione del sanguinamento, del volume dei fibromi, del dolore addominale, tanto da non rendere più necessario in molti casi l’intervento chirurgico. La terapia con Esmya sembra poter bloccare lo sviluppo del fibroma per alcuni mesi dopo la sua sospensione con un rapido ritorno della fertilità della donna che cosi’ puo’anche programmare una gravidanza. Pertanto speriamo che questa classe di molecole, già disponibili in Europa, possa arrivare presto anche in Italia.

Un nuovo farmaco per curare i fibromi uterini senza chirurgia.

di Veronica Militano

+Benessere

Carne, latte, pane … e la giusta alimentazione

ell’antichità si mangiava carne solo quando si poteva (la cacciagione) e più tardi solo alle feste comandate. Era meglio consumare la carne di animali di piccolo dimensioni (capre, pecore, etc.), animali da cortile o piccoli e grandi volatili, invece di carni di grossi animali tipo bovini che in passato veniva utilizzata soprattutto dai nobili, che sono stati per lungo tempo gli unici ad essere grassi e a soffrire di gotta. Per chi desidera mangiare carne si consiglia di farlo massimo quattro volte al mese; è importante non consumare questo alimento di sera, perchè la notte le funzioni fisiologiche rallentano e quindi anche il transito gastrointestinale con conseguenti intossicazioni. Per quanto riguarda il pesce, è preferibile consumare quelli di piccolo forma e raramente i molluschi. Anche il pesce è un prodotto di carne, quindi è consigliabile mangiarlo non più di due volte a settimana. A proposito delle uova, la raccomandazione anche in questo caso è di mangiarne una o due volte alla settimana, verificando la provenienza da galline alleviate con prodotti biologici e che vivano libere e a terra. Alcune proteine animali (formaggi, uova, latte) se consumati frequentemente e in eccesso possono determinare stati di ipertensione. La scarsità di questi alimenti non portano alla decalcificazione o carenze di vitamine o proteine. L’ideale è integrare alla mattina con i semi (ad esempio di sesamo) o con frutta secca (mandorle o noci).

Veronica Militano Specialista in Naturopatia e Riflessologia Plantare veronicamilitano@libero.it

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Parlando ora di un alimento amatissimo, ma purtroppo probabilmente inadatto all’alimentazione umana: il latte vaccino o il latte di mucca. Se diamo del latte pastorizzato ai vitelli, questi muoiono. Se lo diamo ai topi, essi non si riproducono più. Il latte vaccino non pastorizzato è invece fondamentale per il vitello che quanto nasce pesca 60kg, dopo un mese pesa 110kg e riesce a stare in piedi e a muoversi da solo. Questa rapida crescita richiede uno sviluppo e una formazione delle ossa veloce, perciò il latte di mucca contiene più calcio di quello materno umano. In medicina naturale, si sconsiglia l’uso del latte vaccino, meglio quello di capra (meno grasso e quindi più digeribile). Arrivando al pane, i farinacei a base di farina bianca sono poveri di vitamine e minerali che si perdono nella raﬃnazione della farina. Molti panettieri e pizzaioli utilizzano lievito chimico che provoca spesso gonﬁore addominale e formazione di gas. L’ideale è quindi dare la preferenza a farine integrali e farinacei non lievitati come il pane azimo. L’eccesso di cereali porta ad una iper-viscosità sanguigna a a fermentazioni intestinali, arrivando spesso a un eccesso di muco. Ad ogni pasto non deve mai mancare una porzione abbondante di verdure cruda che, se mangiata prima del pasto, favorisce le assimilazioni e le successive eliminazioni senza irritare la mucosa intestinale. Ogni individuo deve trovare qual’è il tipo di nutrimento che gli è più adatto e lo potrà conoscere solo facendo esperimento su di sè ...

Mamey Senzaglutine Ostia Lido

Ricetta del mese di Simone Lomuscio

Insalata di gamberi estiva Ingredienti :

ato l’arrivo del caldo estivo ho pensato di rinfrescare le nostre idee culinarie con una semplice e squisita insalata di gamberi. Per iniziare prendere l’ananas e dividerla a metà. Con l’aiuto di uno spelucchino, o con un coltellino simile, staccare dalla parete del frutto tutta la parte tenera ottenendo cosi un “contenitore”ananas (ricordarsi di rimuovere la parte centrale biancastra dell’ananas). Per finalizzare il lavoro raschiare la restante polpa con un cucchiaio, dopodichè porre la nostra ciotola di ananas in frigo coperta con la pellicola trasparente. Ora preparare i gamberi privandoli del guscio e della testa. Mettere un filo di olio extravergine in un tegamino insieme alla cipolla rossa tritata finemente e al timo (solo le foglie). Una volta che il soffritto è pronto aggiungere i gamberi sfumandoli con un goccio di cognac che gli darà il colore, il sapore e la salsa. Giunti alla cottura, porre i crostacei in una ciotolina e lasciarli intiepidire. Nel mentre tritare finemente l’erba cipollina, la menta e il peperoncino. Successivamente tagliare i pachino a quarti e l’avocado con la restante polpa delle ananas a cubetti. Ora raggruppare il tritato misto di peperoncino erba cipollina e menta insieme alla polpa dell’ananas, l’avocado, i pachino, le olive a rondelle e la misticanza. Aggiungere i gamberi con la salsetta e infine salare a piacere, ed equilibrare i sapori con un filo di olio extravergine di oliva. Mischiare il tutto e servire dentro la “ciotola” ananas da noi preparata in precedenza. Chi desidera aumentare ancora di piu i sapori può abbinare l’insalata un goccio di aceto balsamico.

6/7 steli di erba cipollina 5/6 foglie di menta fresca 1 peperoncino piccante Olio extravergine di oliva q.b 2 avocado 500 g gamberi freschi 300 g di pomodori pachino 1/3 di cipolla rossa 1 ananas grande Sale q.b Cognac q.b Timo q.b 1 pugno di olive a rondelle 1 busta insalata misticanza

Vino consigliato: Helios Negroamaro Masseria Surani

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Sport Game set and match

ta ufficialmente nascendo una novità nel panorama del tennis romano presso il centro Aris Sporting Village di via Senocrate a Casalpalocco. La scuola tennis Aris è pronta ad aprire i battenti e presentarsi agli appassionati della racchetta. Tra le file di partenza i non più giovanissimi amanti di questo sport potrebbero riconoscere qualche viso noto. Partiamo dalla preparazione atletica affidata al Prof Nino Babudri un decano dell’insegnamento motorio e in particolar modo specializzato nella preparazione fisica tennistica. All’attivo una carriera come karateka che lo ha visto protagonista per tanti anni con la nazionale italiana collezionando trofei sia nel panorama nazionale che europeo e come giocatore di pallamano militando nella massima serie di questo sport. Passato dall’insegnamento scolastico a quello sportivo agonistico con eguale successo e seguito soprattutto quello dei più piccoli avendo le giuste competenze e capacità per rendere la preparazione fisica efficace e duratura da anni collaboratore ufficiale della fit per cui cura eventi e manifestazioni. Lo staff tecnico si compone con due insegnanti di alto profilo: Il primo è il Prof Alessandro Corsi Dopo esserci cimentato negli anni ‘80 con l’insegnamento tennistico per tutti muovendosi tra villaggi e circoli minori consegue la laurea in educazione fisica e comincia ad occuparsi del tennis dei “grandi” nel “tennis college” di Corrado Barazzuti. Tra gli atleti seguiti in questi anni spiccano i nomi di Federica Fortuni, Germana di Natale, Alessia Lombardi e Florencia Labat ragazze che sotto la sua guida hanno raggiunto risultati importanti a livello nazionale e internazionale. Conclude lo staff d’insegnamento principale (che verrà comunque coadiuvato da assistenti) la punta di diamante della scuola il maestro federale Fabrizio Ricci, un enfant prodige degli anni ‘80 che abbiamo voluto incontrare. Una carriera da campione alle spalle e un presente che sa di futuro. All’anagrafe Fabrizio Ricci è nato a Roma classe 1966. Per lui una carriera giovanile da predestinato. Ha vinto infatti quasi tutti i titoli dai 12 ai 18 anni portando a casa uno score di tutto rispetto, il primo titolo

alla tenera età di 11 anni è stato la medaglia d’oro ai giochi della gioventù poi crescendo ha collezionato 3 titoli italiani serie A -1 campionato europeo a squadre, la prestigiosa Coppa Valerio ed è stato decretato miglior giocatore europeo. Ha inoltre preso parte a tutti i tornei del grande slam Wimbledon, Roland Garros, Australian Open e Flushing Meadow. Una carriera fulminea e intensa fermata solo da una sorte avversa come lui stesso ci racconta “se non fosse stato per un grave incidente in moto,che ho subito a 22 anni avrei continuato e chissà”. Maestro Fit da oltre 20 Fabrizio ha comunque saputo mettere a frutto la sua esperienza e la sua passione insegnando ai ragazzi che hanno scelto di maneggiare la racchetta. “Il tennis è uno degli sport per eccellenza che aiuta i giovani a formare il proprio carattere a non “perdersi” ma riuscire a vincere la battaglia piu difficile che è proprio quella con se stessi”. Va aggiunto che Ricci inoltre è stato anche docente dellla scuola nazionale maestri insegnando anche a coloro che dovranno farlo. Da sempre definito sport d’elitè ultimamente il tennis si è riavvicinato alle famiglie italiane. “oggi il tennis è entrato di più nel linguaggio comune forse grazie anche alla diffusione tramite il mezzo televisivo, per cui i ragazzi trovano una motivazione più concreta per aderirvi” A questo punto l’interrogativo che poniamo al maestro è quando iniziare ad approcciarsi al tennis. “l’eta giusta per iniziare a giocare di rachetta è 5-6 anni nei centri come quello dell’Aris attrezzati per il mini tennis anche se l’approccio o a questa età rimane comunque ludico”

L’offerta Aris parte aggressiva e si compone di corsi intensivi e lezioni private a prezzi più che concorrenziali per l’estate E udite udite tutto il mese di settembre gratuito per provare l’efficienza e la qualità della scuola A questo punto non vi resta che recavi presso l’Aris Sporting Village di Via Senocrate a Casalpalocco e vedere con i vostri occhi il nuovo tennis targato Aris.

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Finalmente ci siamo, sta tor nando l’estate. Finestre spalancate, leg g era brezza che viene dal mare e giardini nel loro massimo splendore. I bambini scor razzano sui prati mentre i g enitori iniziano a g odersi la fine del pomerig g io rilassandosi coccolati dal tie pido sole del tramonto. Quattro chiacchiere mentre si decide per la cena, un po’ di musica in sottofondo, due stuzzichini e perché no, un drink per condiv idere al meglio questo momento magico. Basta poco a volte per lasciare fuori dalle nostre case lo stress accumu lato durante la gior nata. Ma tor niamo al nostro drink c’è chi si g ode un f l ute di prosecco e chi si stappa una bir ra g elata, le mamme più attente alla prova costume, preferiscono miscelare dei succhi di fr utta, mag ari arancia ed ananas in par ti uguali con una spr u zzatina di sciroppo di frag ola, mentre i più ardimentosi si cimentano nella pre parazione di cock tails più elaborati. Ed eccoci qui, due rag azzi che da anni si dilettano nell’allestimento di feste ed aperitivi in giro per la capitale, tra giardini e locations private, per spieg ar v i come pre parar vi in casa uno dei cock tails più in vog a negli ultimi anni: il mojito! Il mojito nasce a Cuba tra il 1920 ed il 1933 in un piccolo bar dell’Havana, La Bodeguita del medio, da un idea del bar man Attilio De La Fuente, e da allora è ancora uno dei più bevuti. Er nest Hemingway ne era un abituale degustatore. La variante che vi proponiamo è quella europea, più coreog rafica e di semplice realizzazione.

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Iniziate tagliando mezzo lime in quattro par ti e ponendolo sul fondo di un bicchiere, modello rock o tumbler alto, ag giung ete lo zucchero di canna ed amalg amate il tutto schiacciandolo moderatamente con un pestello (Muddler). Ag giung ete quindi le foglie di menta (la cima del rametto potete lasciarla intera) e pestatela delicatamente, evitando di frantumarla (in questo modo si sprigionerà solo l’aroma e non il retrogusto amarognolo). Riempite il bicchiere con il ghiaccio che av rete prov veduto a tritare g rossolanamente e versateci un oncia di r u m (le bottiglie in commercio sono dotate di un dosatore, contate 4/5 secondi ed il gioco è fatto), ag giung ete un dito di acqua frizzante e mescolate il tutto. Decorate con una fetta di lime, un rametto di menta , inserite due cannucce e g odetevi il vostro mojito! Sicuramente sarà venu to buonissimo, non sparg ete troppo la voce o potreste trovare una lung a fila fuori dal vostro giardino! Se poi vi ser v issero consigli od aiuto per org anizzare qualsiasi tipo di evento, saremo lieti di mettere a vostra disposizione tutta la nostra esperienza!

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Vorrei vivere per studiare, non studiare per vivere

l 28 Maggio 2014, al teatro della Mozart, ha avuto luogo la premiazione degli alunni meritevoli, cioè di coloro che nel corso dell’anno scolastico si sono distinti per impegno, partecipazione e comportamento. In un mondo in cui spesso si parla di ciò che non funziona e ci si lamenta di coloro che non svolgono il proprio dovere, la scuola ha deciso, come già da tempo avviene, di dare un riconoscimento, seppur simbolico, a coloro che fanno dello studio una ragione di vita. A volte chi si impegna, viene deriso da chi è svogliato, da chi non ha intenzione di sfogliare quei libri che sulla scrivania giacciono inesorabilmente impolverati perché quasi mai utilizzati. per noi docenti, invece, questi alunni sono il fiore dell’occhiello, sono ragazzi di cui andare fieri, sono coloro che vanno incentivati a proseguire nell’impegno, a conseguire risultati sempre più elevati. È soprattutto nel corso del primo ciclo d’istruzione che si gettano le basi del sapere, perché come sostenne il grande Leonardo da Vinci, non si può edificare “senza fondamenti,” Vogliamo insegnare ai nostri alunni la validità dell’impegno scolastico, vogliamo indicare loro una vita da percorrere costellata di tutti quei successi che suggellano il loro studio ogni minuto trascorso sui libri deve essere visto come la base di un piccolo mattoncino che giorno dopo giorno cresce in misura e spessore fino a diventare un monumento chiamato COMPETENZA! Tra i banchi di scuola ci sono i cittadini di domani, è compito della scuola aiutarli a diventare PERSONE MERITEVOLI!

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Meravigliarte Teatro in erba e la fantasia “sempre verde” di Gianni Rodari

di Paola Ferrini

Se la recitazione è un’arte nobile, il teatro Dafne ne è la riprova. Sotto la direzione artistica di Gianni Pontillo, attore, regista, cantante e fondatore della compagnia Opera - Dafne1, non solamente gli spettacoli prendono vita ma vengono accompagnati da un’autentica passione per la recitazione che viene trasmessa agli allievi dei corsi del suo Centro di Formazione Artistica Accademia di Teatro, attivo da oltre 20 anni a Ostia Lido, nato per gli adulti e per i più piccini. Proprio il saggio-spettacolo dei ragazzi (età 9-12 anni) messo in scena per la fine del corso annuale con la commedia di Gianni Rodari, “C’era due volte il barone Lamberto” ha sancito un successo da “tutto esaurito” non solo in ogni replica, ma è stato letteralmente preso d’assalto nell’ultima serata per la presenza di una ospite d’eccezione. La serata conclusiva ha visto, infatti, anche la straordinaria partecipazione in qualità di ospite d’onore, della signora Maria Teresa Rodari, moglie di Gianni Rodari, che ha assistito divertita a questa particolare e frizzante interpretazione di una delle opere più amate dal grande Maestro, messa in scena da piccoli attori in erba che - scesi dal palco a fine spettacolo - hanno avuto l’emozione e il piacere di incontrarla e porle domande per conoscere più da vicino aneddoti e curiosità sulla vita e le opere di uno degli scrittori più amati a tutte le età. La singolarità della favola - che inizia con un barone Lamberto che da anziano diventa bimbo, man mano che il suo nome viene pronunciato dai suoi dipendenti appositamente stipendiati - mette in evidenza ancora una volta lo straordinario mondo della fantasia rodariana dove tutto è possibile e soprattutto gli stereotipi mentali vengono scardinati a favore della fantasia e della creatività di menti libere, non imprigionate da schemi e pregiudizi, capaci di far funzionare un mondo anche alla rovescia. La signora Rodari è stata dolcemente disponibile a fugare le curiosità dei presenti, come peraltro fa da anni presso le scuole italiane che richiedono la sua partecipazione per stimolare nei ragazzi la fantasia e la memoria di un uomo davvero unico, che nonostante abbia lasciato questo mondo in un’età tutt’altro che veneranda, tanto ha trasmesso ai giovani e tanto ha lasciato ai più grandi: il monito di non dimenticare mai ma di far emergere l’animo e lo spirito bambino che sempre è in ognuno di noi. Ed è forse questo il più grande dono che lui ci ha lasciato: la formula per sentirsi veramente liberi, capaci e consapevoli di un sano e autentico spirito critico, scevro da strutture mentali artefatte, attraverso il mondo della fantasia! In perfetta sintonia con il Dafne, già da anni, lo straordinario mondo di Gianni Rodari è una delle maggiori fonti d’ispirazione anche per l’Associazione culturale MeravigliARTE! l’Arte in ogni senso, che sostiene, sviluppa ed applica, sin dalla nascita, laboratori didattici e artistici per bambini e ragazzi, dove la magia letteraria e i mondi fantastici dialogano diventando tangibili e fruibili attraverso le diverse declinazioni dei molteplici linguaggi dell’Arte, a ricordare comunque e sempre come il nostro straordinario Patrimonio Culturale, tangibile e intangibile ci rappresenta, ci parla di noi, delle nostre vite, delle nostre radici e della nostra storia.

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Ai ringraziamenti del Direttore artistico del Teatro Dafne, Gianni Pontillo alla regista, Daniela Sbrana, all’insegnante di canto, Ilenia De Cristofaro, alla coreografa, Giusy Martone, alla costumista, Agnieszka Goszezynska e per l’organizzazione all’attrice Deborah Caroscioli, cui si deve il successo dell’iniziativa, si aggiungono i ringraziamenti dell’Associazione MeravigliARTE!, per la professionalità, l’impegno e la passione profusi nel far amare il teatro e promuovere la divulgazione della cultura tra i più giovani, fin dai primi anni di vita.

MEZZAROMA NEWS La casa famiglia di Cori

a Carta Costituzionale italiana considera il minore come un soggetto meritevole di una tutela specifica nelle diverse dimensioni della sua persona: come essere umano; come figlio; come lavoratore. Tra i diritti sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti del fanciullo è utile ricordare il diritto di non discriminazione, di protezione, di assistenza, allo sviluppo, al rispetto dell’identità culturale, all’ascolto e alla partecipazione. I minori stranieri, anche se entrati irregolarmente in Italia sono titolari di tutti i diritti sanciti dalla Convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 1989. Ai minori stranieri non accompagnati si applicano le norme previste in generale dalla legge italiana in materia di assistenza e protezione dei minori. Sono quasi 8.000 i minori migranti non accompagnati presenti in Italia e registrati presso il Comitato per i minori stranieri. Si tratta di ragazzi che fuggono da realtà di conflitto, spinti dalla speranza di poter aiutare la propria famiglia nei loro paesi di origine. Giungono in Italia via mare con viaggi spesso drammatici, rischiando più volte la vita o assistendo alla morte per naufragio dei propri compagni o familiari. La loro presenza è in costante aumento, visto il flusso continuo di sbarchi sulle nostre coste negli ultimi anni. Il minore non accompagnato, proprio perché solo, è quindi maggiormente a rischio. Il richiamo del Santo Padre alle cause drammatiche, e purtroppo continue, delle recenti migrazioni come la minaccia di persecuzioni, le guerre, la violenza, la fame e catastrofi naturali, deve intanto trovare un riscontro più forte ed efficace in un sistema di accoglienza nazionale per i minori più a rischio che necessitano di protezione, non con una logica di sola emergenza che prevede sistemazioni spesso provvisorie e inadeguate. C’è quindi la necessità di una migliore accoglienza, protezione e una piena integrazione per tutti i bambini e gli adolescenti presenti nel nostro paese.

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Sarebbe necessario istituire un sistema nazionale di accoglienza, con un numero adeguato di posti e standard qualitativi adeguati. Per questo ci siamo messi a lavorare anche noi per costruire una casa accogliente nel convento di Cori. Nel mese di settembre 2013 Papa Francesco ha compiuto una visita privata al Centro Astalli, il Centro per l’accoglienza e il servizio ai richiedenti asilo e rifugiati e in quella occasione ha detto: “Ognuno di voi, cari amici rifugiati, porta una storia di vita che ci parla di drammi di guerre, di conflitti, spesso legati alle politiche internazionali. Ma ognuno di voi porta soprattutto una ricchezza umana e religiosa, una ricchezza da accogliere, non da temere. Molti di voi siete musulmani, di altre religioni; venite da vari Paesi, da situazioni diverse. Non dobbiamo avere paura delle differenze! La fraternità ci fa scoprire che sono una ricchezza, un dono per tutti! Viviamo la fraternità! Roma! Dopo Lampedusa e gli altri luoghi di arrivo, per molte persone la nostra città è la seconda tappa. Spesso è un viaggio difficile, estenuante, anche violento quello che si è affrontato…Roma dovrebbe essere la città che permette di ritrovare una dimensione umana, di ricominciare a sorridere. Quante volte, invece, qui, come in altre parti, tante persone che portano scritto “protezione internazionale” sul loro permesso di soggiorno, sono costrette a vivere in situazioni disagiate, a volte degradanti, senza la possibilità di iniziare una vita dignitosa, di pensare a un nuovo futuro!

MEZZAROMA NEWS a cura degli Educatori del Circo della Farfalla

Il circo della Farfalla onlus Il Circo della Farfalla è un progetto integrato costituito da una Casa Famiglia e una Casa per Ferie che devolve tutte le sue entrate al sostentamento della prima. Entrambe le realtà sono ospitate all’interno del Convento San Francesco a Cori (LT). Dal nome del progetto nasce il nome dell’Associazione Il Circo della Farfalla Onlus, costituita a luglio 2013 da un gruppo di laici francescani professioisti nel campo educativo e sociale a cui la Provincia Romana dei Frati Minori del Lazio ha concesso l’uso del Convento San Francesco per realizzare un progetto di accoglienza di minori a rischio non accompagnati (13 – 17 anni). La Casa Famiglia Finalità primaria del progetto è la promozione integrale - personale e valoriale - dei minori accolti, favorendo la loro più ampia integrazione sociale e il loro accompagnamento all’inserimento nella vita adulta. A tal fine la Casa Famiglia il Circo della Farfalla lavora con i seguenti obiettivi: ACCOGLIENZA. La Casa Famiglia Il Circo della Farfalla accoglie quei ragazzi provenienti da altri Paesi o appartenenti a minoranze etniche che non hanno la rete sociale necessaria per integrarsi all’interno della nostra società; inoltre la Casa Famiglia si apre ad accogliere anche quei ragazzi a cui il giudice impone la misura penale, inserendoli in un percorso educativo e di sviluppo umano. ACCOMPAGNAMENTO. Il personale della Casa Famiglia, costituito da un’equipe di operatori qualificati, è responsabile dell’accompagnamento del singolo ragazzo: nella crescita, nell’inserimento sociale e lavorativo, nella promozione di solidarietà al fine di fargli sviluppare un protagonismo individuale e farlo diventare un attore significativo del territorio e del contesto in cui vorrà essere inserito. Per legge, al compimento della maggiore età per i ragazzi termina l’accoglienza nella Casa Famiglia. Questo progetto ha invece un obiettivo di accompagnamento anche nell’inserimento alla vita adulta, proponendo lo sviluppo di una serie di attività e servizi che possano permettere ai ragazzi accolti divenuti maggiorenni di inserirsi nella società ed emanciparsi. A tal fine, in una seconda fase del suo sviluppo, il progetto prevede un “oltre”, volto alla realizzazione di un’accoglienza gratuita dei giovani diventati adulti che sono animati dal desiderio di mettersi in gioco impegnandosi in forme di auto-sostentamento e gestione autonoma delle attività.

La Casa per Ferie Inserita nella stessa struttura del Convento di San Francesco, la Casa per Ferie Il Circo della Farfalla costituisce una delle fonti di finanziamento primarie, accanto a quelle istituzionali, per garantire lo svolgimento di tutte le attività finalizzate alla crescita educativa e culturale dei giovani accolti in Casa Famiglia. Con i suoi ampi spazi sia interni sia esterni, la Casa per Ferie Il Circo della Farfalla, offre ospitalità a turisti e pellegrini che desiderano trascorrere un soggiorno tranquillo in un ambiente familiare. La struttura sorge ai piedi dei Monti Lepini, di fronte alla città di Cori (LT) immediatamente raggiungibile a piedi; immersa nel verde del bosco che la circonda, è anche il luogo ideale per esercizi spirituali e ritiri, seminari, colonie giornaliere, cerimonie, convegni, riunioni di lavoro. Gli spazi dedicati all’ospitalità sono: camere con servizi igienici, sale da pranzo, sale riunioni, parcheggio interno, ampio parco, Cappella. É possibile richiedere l’uso degli spazi in autogestione. Da dove nasce il Progetto Il Progetto Il Circo della Farfalla trae ispirazione da un’esperienza di servizio, di incontro in un centro diurno per minori stranieri e da un cortometraggio, da cui ha preso anche il nome, in cui, con una semplicità disarmante, un adulto spiega ad un giovane che ognuno è ciò che crede di essere, e che forse è più difficile trovare un nuovo ruolo quando nessuno ha insegnato un modo diverso per potersi vedere.

Contatti Il Circo della Farfalla Onlus Convento San Francesco Piazza San Francesco, Snc Cori (LT) Laura Belletti Cell. +39 388 6223905 Email accoglienza@ilcircodellafarfalla.com Una possibilità di contribuire al sostegno dei ragazzi è quella di destinare il 5x1000 a Il Circo della Farfalla, C.F. 91129580592. O ancora lo strumento della donazione: c/c intestato a Il Circo della Farfalla Onlus - presso Unicredit S.p.A. - Filiale di Frascati - IBAN: IT 92 O 02008 39102 000102787254.

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ESSERE ‘PONTE’. La prospettiva che abita lo spirito e le attività della Casa Famiglia è quella di creare un ponte tra il luogo marginale, di “periferia” da cui provengono i ragazzi e la società organizzata. Punto di forza del progetto, per la realizzazione di questa integrazione, è un gruppo di famiglie francescane che sostiene il progetto con la sua presenza, volontaria e professionale, impegnandosi fortemente nella diﬀusione della conoscenza del progetto, delle sue attività e degli eventuali prodotti,

frutto dei laboratori che svolgono i ragazzi. Tutte le attività della Casa Famiglia, sono organizzate a partire dalla cura della qualità pedagogica e psicologica delle relazioni tra operatori sociali e giovani accolti e da un’operatività professionale in rete con le realtà territoriali, a partire da quella istituzionale.

La psico-pedagogista risponde Il “gusto” di mediare

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l mese scorso ho parlato della mia esperienza di consulenza nello sportello d’ascolto nelle scuole come risorsa per genitori e studenti che abbiano bisogno di confrontarsi su problematiche di diversa natura, trovando un conforto, un aiuto o, semplicemente, una conferma del loro agire. Questo mese vorrei porre l’attenzione su un altro aspetto importante del mio lavoro: la mediazione familiare. E’ un compito che svolgo con grande passione perché convinta che tutto parta proprio da conflitti familiari, nuovi o vecchi, che possono essere mitigati con un po’ di buona volontà di tutti. Diversi anni fa ho frequentato un Master sulla “Mediazione Familiare” che mi ha aperto nuovi scenari. Approfitto di questa mia rubrica per farvi capire in che cosa consiste questa mediazione e quando e perché ricorrervi. Potrebbe servire………. Prima di tutto mi sembra importante farvi entrare in quelle che potranno essere le problematiche familiari in cui voi vi trovate in questo momento o che vi troverete ad affrontare in futuro, così ci arriverete già preparati. La famiglia ha un ciclo evolutivo e, come già accennato nel numero di aprile, si trova a doversi adattare ai cambiamenti e anche a modificare le aspettative, i programmi e i desideri, cioè la mappa mentale del ciclo della sua vita. Durante il percorso si verificano degli eventi significativi che modificano la struttura della famiglia e che hanno effetti consistenti a livello di relazioni. Sfido chiunque di voi non si sia trovato ad affrontare momenti critici di questo tipo: nascita dei figli, separazione, adolescenza dei figli, abbandono del nido (figli che lasciano la casa familiare), suoceri invadenti, fratelli che impazziscono e …. chi più ne ha, ne metta! Ora ogni argomento avrebbe bisogno di un articolo a sé stante che rimanderò ai prossimi mesi, ma quello che vorrei far passare dalle mie parole è che nessuno di noi è immune da “scossoni” che possono portare a perdere l’equilibrio; tuttavia già sapere che ci sono vie per potersi rialzare ci dovrebbe dare un maggiore senso di serenità. Ma insomma cos’è questa mediazione familiare? E’ definita come un processo in cui una terza persona imparziale aiuta quelle coinvolte nella rottura familiare, in particolare le coppie che si separano o divorziano, a comunicare meglio e raggiungere le proprie decisioni con cognizione di causa, relativamente ad alcuni o a tutti gli aspetti che riguardano la separazione, il divorzio, i figli e le finanze. L’accento posto sulla parola “famiglia” fa capire che tale mediazione può essere usata anche per conflitti che riguardano genitore – figlio, fratelli o parenti vicini e lontani. Tuttavia viene utilizzata soprattutto in caso di separazione per: promuovere l’approccio consensuale, riducendo il conflitto, proteggere il benessere e gli interessi dei figli, minimizzare le conseguenze negative di una rottura familiare, sostenere la continuità nelle relazioni tra membri della famiglia, ridurre i costi economici e sociali della separazione. E’ indubbio che una mediazione non riesca in toto ad estinguere il conflitto, ma può aiutare le parti a prendere decisioni consensualili

rispetto alla gestione pratica della nuova situazione, cioè ricreare i presupposti per un rinnovato equilibrio. Il conflitto, infatti provoca una turbolenza, cioè una confusione, un disordine a tutti i livelli; è instabile ed esaurisce l’energia per attaccare, per minacciare e per competere l’uno contro l’altro. Il compito del mediatore è quello di aiutare le coppie a conservare più a lungo possibile la loro energia in modo costruttivo per compiere anche piccoli cambiamenti che possono influenzare lo sviluppo di nuove strutture familiari in modo anche profondo. Prima si interviene e più sarà facile destrutturare schemi più resistenti al cambiamento. Quando mi trovo davanti a coniugi che confliggono e pensano di risolvere tutto a suon di lettere di avvocati, o di messaggi e e-mail cariche di aggressività, mi viene da pensare quanto ciò sia inutile e che questa modalità diventa, purtroppo il modo principale di comunicare. Oltretutto ad un costo economico veramente esagerato! La mediazione non si trascina per anni. Si affronta un problema alla volta e, insieme, si trova una soluzione che si sperimenta e si può aggiustare ogni tanto in una dimensione più umana e senza farsi per forza male. Non c’è bisogno di trovare colpevoli: solamente una volontà comune di risolvere gli aspetti pratici di una vita che va avanti e che non ha tempo di perdere tempo. Non c’è bisogno di duemila sedute sconvolgenti con costi sostenuti e minacce degli avvocati o, spesso, ahimè la voglia di fare “male” all’altro. Certo è necessario che entrambe abbiano la volontà di fare questo percorso abbreviato. So che vorreste chiedermi: - Ma ci si riesce? Rispondo onestamente: - A volte. Ma non dipende dal mediatore. Si riesce se c’è una volontà congiunta ad arrivare a metà strada, a rinunciare a qualcosa senza egoismi o risentimenti. La rabbia non aiuta un percorso e non dà neanche benessere fisico. Prima si risolvono questioni e prima ci si potrà psicologicamente distaccare da una vita precedente che, magari ci ha fatto male. Io ve lo consiglio. Sapete sempre dove trovarmi. A presto. dott.ssa Paola D’Errico

Questa rubrica è stata pensata con il preciso intento di dare un servizio utile, un contatto diretto tra noi e chi ci legge, grazie all’ausilio e alla generosa disponibilità di due figure professionali importanti come l’avvocato Federica Lorenzetti e la psico-pedagogista Paola D’Errico. Per contattare la psicopedagogista Paola D’Errico inviate una email a: paola.derricoguarino@gmail.com

LÕavvocato risponde Vendita ed acquisto dei cani…difendiamoci e difendiamoli!!! E con l’arrivo dell’Estate ... cani in viaggio!!

al 1/10/2004 è entrato in vigore il Reg.CE 998/2003 che obbliga il passaporto ai cani, gatti e furetti che si movimentano tra i paesi della Unione Europea. I passaporti, di colore blu e con un codice seriale individuale, sono in distribuzione da parte delle ASL della Regione di competenza. Il costo di ciascun passaporto, a carico di ciascun veterinario libero-professionista,viene indicato da ciascuna Regione. La ASL apporrà in seconda pagina data e firma di consegna del singolo documento al veterinario libero professionista già autorizzato allíapplicazione dei microchip. Eí buona prassi applicare líetichetta del microchip nellíapposito spazio (se la si è smarrita è sufficiente trascrivere il codice ISO a 15 cifre del chip.). Verranno trascritte, a cura del veterinario L.P. le vaccinazioni antirabbiche, gli eventuali trattamenti contro zecche e echinococco. Il proprietario dell’animale, una volta effettuata la vaccinazione antirabbica, dovrà recarsi al servizio veterinario ASL per la Legalizzazione del passaporto, operazione che comporta una spesa comunque, non eccessiva nel suo importo. NB: il termine minimo per la validità della vaccinazione antirabbica è fissato dalla Decisione della Commissione 2005/91/CE del 2/2/2005 in 21 giorni se si tratta di prima vaccinazione e da subito nel caso di richiamo. Pertanto fintanto che non saranno trascorsi 21 giorni dalla prima vaccinazione non sarà rilasciato il passaporto.

Potete inviare i quesiti all’ Avvocato al seguente indirizzo email: federicalorenzetti@libero.it

Cani e gatti movimentati da: • Paesi Terzi non inclusi nell’allegato II sezione 2 parte C del Reg.998/2003, aggiornato dal Reg.CE 590/2006 del 12/04/2006, devono essere: a) identificati mediate microchip o tatuaggio b) vaccinati contro la rabbia da non oltre un anno c) aver subito un prelievo di sangue per la titolazione anticorpale nei confronti della rabbia con almeno 0,50 UI/ml 30 giorni dopo la vaccinazione e almeno tre mesi prima dellíintroduzione in Italia o altro Stato membro. • Paesi Terzi inclusi nell’allegato II sezione 2 parte C del Reg.998/2003, aggiornato dai Reg.CE 590/2006 del 12/04/2006, Reg.CE 245/2007 del 08/03/2007 ( es. Croazia, USA, Canada, Australia, Federazione Russa ed altri) devono essere: a) identificati mediate microchip o tatuaggio b) vaccinati contro la rabbia da non oltre un anno c) accompagnati dal passaporto. Cani e i gatti movimentati al seguito dei viaggiatori verso la Gran Bretagna, líIrlanda, la Svezia, la Norvegia e Malta, devono essere muniti del passaporto comunitario individuato dalla decisione 2003\803\CEE del 26 novembre 2003 e identificati esclusivamente tramite un microchip. Per la movimentazione verso la Finlandia degli animali da compagnia è necessario: a) l’ identificazione esclusivamente tramite microchip b) la vaccinazione antirabbica da meno di un anno c) il trattamento preventivo per líechinococco, che deve essere effettuato massimo 30 giorni prima dellíarrivo degli animali in Finlandia, da attestare su apposito modello, d) il passaporto. I gatti, così come prescritto dal Reg.CE 998/2003, dovranno essere oggetto di applicazione di microchip, pur non iscrivendoli nellíanagrafe informatica dei cani,, ma rilasciando un cerg tificato con indicato il codice del microchip applicato. Per la movimentazione Danimarovimentazione verso Austria, Belgio, Cipro, D anima marrma ca, Estonia, Lituania, onia, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Litu uan ania, Lussemburgo, Repubblica Ceca, burgo, Olanda, Polonia, Portogallo, Repu ubb bbli li Cec lica li C e a, ec Slovacchia, Monaco, Ishia, Slovenia, Spagna, Ungheria ,Svizzera, Mo M naco, Is slanda, Andorra, Liechtenstain, San Marino, Stato C Città del ittà d el Vaticano, mediate mio, gli animali devono essere: a) identificati medi diate m di icrochip o tatuaggio b) vaccinati contro la rabbia da non oltre un annoo c) accompagnati dal passaporto Avv. Federica derica Lorenzetti

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Marta Montini Consulente del Lavoro

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di Dario Cattoretti

Le chat che non lasciano tracce Le nuove comunicazioni del mondo giovane

a notizia è che Yahoo! compra Blink per una cifra ancora non specificata. Per chi non lo sapesse stiamo parlando di un’applicazione in voga nel mondo giovanile con una caratteristica peculiare: permette di inviarsi messaggi, foto, video e audio che si autodistruggono dopo la visione. Se si pensa che già Facebook non è riuscito a portarsi a casa la corteggiatissima Snapchat, applicazione più famosa gemella di Blink, si può capire quanto l’attenzione dei manager del mondo tecnologico stia iniziando a puntare verso alternative maniere di tenersi in contatto. Si perché nonostante il coinvolgimento sui social network sia sempre piuttosto solido un flusso parallelo e sempre più massiccio di comunicazioni transita ormai dalle app di instant messaging, che hanno condannato a morte gli sms. La cosa interessante però è che Blink sarà chiusa nelle prossime settimane. Infatti l’idea è quella di una discesa in campo diretta da parte di Yahoo! che metterebbe il team di sette persone che ha gestito fin ora le attività dell’app, di cui fanno parte anche l’ex Google, YouTube ed Apple Kevin Stephen e l’ex Mountain View Michelle Norgan, al lavoro nel gruppo che per conto del colosso californiano si occupa di smart communication. Cosa porterà questa mossa a sorpresa è difficile da prevedere. Forse la società di Sunnyvale sta pensando di gettarsi nella mischia dei messaggini che si volatilizzano o, più in generale, delle app per mobile. Oppure di lanciare addirittura un proprio concorrente per insidiare la vetta del settore, occupata ovviamente da WhatsApp. Sicuramente tra le big company della Silicon Valley Yahoo! è quella che ha più bisogno di recuperare terreno. L’annuncio dell’acquisizione è arrivato direttamente sul sito di Blink, che era stato lanciato appena un anno fa: “Dal 13 maggio ci uniamo a Yahoo! Abbiamo costruito Blink perché crediamo che ognuno debba essere libero di mostrarsi online con la stessa onestà e spontaneità che dimostra di persona lavoreremo sulle possibilità che si apriranno dal nostro apporto a Yahoo”.

Sistema Binario Nel frattempo Zuckerberg ha deciso di fare tutto in casa ed è ormai pronto a lanciare la sua nuova applicazione: si chiamerà Slingshot e rappresenterà un ulteriore tentativo di ingresso del social network più diffuso al mondo in questo settore dei messaggi diretti protetti. Slingshot non è il primo tentativo di Facebook nel creare una propria versione di Snapchat. Nel 2012 il social network pubblicò Poke, un’applicazione scritta proprio da Mark Zuckerberg che permetteva l’invio e la ricezione di messaggi autodistruggenti che dopo circa due anni dalla prima relase pubblica è stata rimossa dall’App Store, assieme ad un altro flop come la Facebook Camera, un’applicazione pubblicata prima dell’acquisizione di Instagram, che rappresentava l’alternativa targata Facebook per la condivisione delle immagini. Siamo solo agli inizi. Quello della messaggistica istantanea è un settore in forte crescita dove tutti sembra vogliano riuscire a mettere le mani anche su quel flusso d’utenza sempre più numerosa che sta iniziando ad apprezzare questa tipologia di applicazioni, soprattutto per la maggiore privacy che le caratterizza. E probabilmente tutto il discorso ruota proprio sull’argomento della privacy. Perché è un interesse a cuore soprattutto ai più giovani, che non saranno di certo rimasti con il sorriso sulle labbra quando l’azienda capitanata da Evan Spiegel, cioè l’app Snapchat già citata qui più volte, ha dovuto ammettere che gli oltre quattrocento milioni di contenuti scambiati giornalmente, in realtà non si eliminano definitivamente dai server della piattaforma, a differenza di quanto promette l’applicazione a tutti i suoi utenti. Promessa che ne aveva fatto la fortuna. Ed ecco immediatamente i colossi prendere al volo l’occasione di realizzarla.

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Su misura per te....

arissimi eccoci a giugno, questo mese voglio parlarvi delle ultime tendenze ...la riscoperta del tessuto. Ebbene si, il pret a porter unito al legittimo desiderio di rinnovarsi, sacrosanto per carità, hanno portato spesso a tralasciare ciò che è l’anima della moda, la base di tutto... il tessuto. Sovente le catene di moda tanto amate da tutti noi, anche dalla sottoscritta, per contenere i prezzi, e soddisfare il naturale desiderio di comprare, spesso e volentieri risparmiano sui materiali adattandosi a scegliere tessuti di poco pregio. Poco male direte voi, tanto il prossimo anno quegli abiti avranno vita breve e finiranno nel dimenticatoio! Del resto è pur vero che molti di noi non hanno neppure la cultura del tessuto, non conoscono la differenza tra un Satin e un crepe de chine, tra uno chiffon e un georgette, pizzo chantilly e macramè. Orrore! direbbe Coco Chanel se fosse in vita. A parte gli scherzi, inspiegabilmente, però, in qualche modo si sta tornando indietro... Piuttosto siete mai entrate in un negozio di tessuti? avete mai toccato i materiali, scelto una nuances di tessuto, o una stampa? immaginando il risultato finale, è un esperienza unica, provare per credere, del resto è qualcosa di fortemente intuitivo. Non è necessaria neppure una particolare competenza, si impara subito, basta sentir scivolare il tessuto tra le mani di sete e chiffon ed essere abbagliati dai colori e le fantasie! Diciamo che dopo l’esperienza tornare indietro non sarà facile e, come vi avevo accennato, si sta “tornando indietro”. Nel senso che stanno nascendo piccole “sartorie”, così mi piace definirle, ragazze, amanti della moda, spesso fashion addicted, che un pò per gioco un pò per diletto vogliono condividere la loro passione. Realizzano modelli, anche di famosi stilisti, spesso rubati dal loro stesso armadio, che con la complicità di piccoli laboratori sartoriali, riproducono in nuovi tessuti e nuances. I prezzi sono solitamente accessibili. Eppure i tessuti non sono scadenti, si scelgono sete, anche vintage, ecopelle francese, pizzo, cotone italiano... oltretutto i prezzi sono contenuti, e poi c’è il piacere di avere qualcosa su misura con una piccola spesa!

Coco Chanel con una modella Ed allora ecco il desiderio di poter vestire una camicia su modello di un famoso stylist, che ci calza a pennello, perché realizzata su misura, in una seta o in un tessuto non solo di pregio ma soprattutto che noi abbiamo scelto personalmente. Insomma viva il tessuto e il su misura, interpretato come un lusso ﬁnalmente a portata di mano un podi tutti!

Double Georgette

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+EVENTI

Arte & spettacolo di Ambra Di Chio

“L’arte del comando. L’eredità di Augusto” in mostra all’Ara Pacis Fino al 7 settembre, sarà possibile visitare la mostra “L’arte del comando. L’eredità di Augusto” che è stata allestita al Museo dell’Ara Pacis, per celebrare il bimillenario della morte del primo imperatore romano. Il percorso espositivo, suddiviso in 12 sezioni, ruota intorno alle principali politiche culturali e di propaganda messe in atto da Augusto che sono divenute un modello di riferimento per i suoi successori, arrivando persino ad ispirare i regimi assolutistici del XX secolo. Carlo Magno, Federico II, Carlo V e Napoleone sono solo alcuni degli imperatori che hanno fatto propria “l’arte del comando” di Augusto, reinterpretandola secondo i canoni della propria epoca. In esposizione oltre 120 opere che sono state prese in prestito dalle più importanti istituzioni museali italiane, tra cui i Musei Vaticani, la Galleria Borghese, la Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini, il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, la Pinacoteca Nazionale di Siena, il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi e molte altre ancora. La mostra, curata da Claudio Parisi Presicce, è stata promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Dal 25 aprile al 7 settembre presso il Museo dell’Ara Pacis (Lungotevere in Augusta-angolo via Tomacelli) Orari: Dal martedì alla domenica dalle ore 9:00 alle ore 19:00 (l’ingresso è consentito fino alle ore 18:00) Contatti: www.arapacis.it Roma aspetta Nino! Un omaggio a Nino Manfredi in occasione del decennale della sua morte “Nino! Omaggio a Nino Manfredi” è il nome di una manifestazione itinerante che è nata per celebrare la carriera del noto attore, a dieci anni dalla sua scomparsa. L’iniziativa, promossa dalla Dalia Events in collaborazione con la Onni, è stata inaugurata a Los Angeles nel mese di maggio ed ora proseguirà fino al prossimo 30 novembre, facendo tappa in varie città sia italiane che estere. Il primo appuntamento italiano è previsto per il 7 giugno, all’Auditorium Conciliazione di Roma, dove si svolgerà il concerto “E nasce all’improvviso una canzone...” del celebre maestro jazz Roberto Gatto che arrangerà le musiche tratte dai film più famosi di Manfredi, da “L’audace colpo dei soliti ignoti” fino a “C’eravamo tanto amati”. Una parte dei proventi di questa serata, a cui parteciperà anche l’attore Edoardo Leo, saranno devoluti in beneficienza all’Associazione “Viva la Vita Onlus” che offre supporto ai malati di SLA e della quale Erminia Manfredi (moglie del rimpianto attore) è Presidente Onorario.

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Questo è solo un assaggio delle altre iniziative che avranno luogo durante il periodo autunnale, sempre nella Capitale, tra cui segnaliamo una retrospettiva filmica dedicata all’attore, curata dal CSC (Centro Sperimentale di Fotografia) - Cineteca Nazionale, che sarà ospitata dal cinema Trevi. Nino sarà inoltre ricordato anche dalla sua Castro Dei Volsci, il Comune in provincia di Frosinone che gli ha dato i natali, dove sarà allestita una mostra permanente in sua memoria. Dal 9 maggio al 30 novembre, negli Stati Uniti, in Italia ed in Francia Contatti: https://www.facebook.com/NINO.OmaggioaNinoManfredi

di Ambra Di Chio

NATURA

La Riserva del Litorale Romano diventa un’aula aperta di formazione grazie al CEA

l Centro di Educazione ed Informazione Ambientale (CEA) della Riserva Naturale Statale “Litorale Romano” è nato per promuovere nei cittadini una maggiore consapevolezza su quest’area protetta. La Prof.ssa Maria Gabriella Villani (Responsabile del CEA) si è resa disponibile ad illustrarci il tipo di attività che svolgono e l’ampio ventaglio di progetti che stanno portando avanti. Quando è stata istituita la Riserva del Litorale Romano e con quale finalità? Il Decreto istitutivo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 2 maggio del 1996, ma di Riserva si parlava già nel Decreto Pavan del 1987. Prima di allora, alcune Associazioni (tra cui Italia Nostra e WWF) decisero di dar vita ad un Comitato promotore dell’area protetta, con l’intento di salvaguardare l’importante patrimonio naturalistico, archeologico e storico di questo territorio. In modo particolare quali aree comprende la Riserva? L’area protetta si estende su una superficie di circa 15.900 ettari che va dalla Marina di San Nicola (al confine con il Comune di Ladispoli) fino alla spiaggia di Capocotta. Purtroppo i suoi confini non vengono percepiti in maniera netta, per la prossimità di vari insediamenti urbani (come Ostia, Fiumicino, Focene e Fregene) che non fanno parte della Riserva. A quali Enti è affidata la gestione della Riserva? La Riserva viene gestita sia dal Comune di Roma che da quello di Fiumicino, in maniera autonoma, per i territori di rispettiva competenza. Mi auguro che nel futuro le Amministrazioni dei due Comuni decidano di investire maggiori energie nella tutela di quest’area che rappresenta una grande risorsa per il territorio e non viene valorizzata come dovrebbe. Ad esempio, è ormai da diciotto anni che stiamo aspettando che venga varato un apposito Piano di Gestione ma l’iter è ancora fermo alla Regione Lazio. Ci può parlare del Centro di Educazione ed Informazione Ambientale di cui è a capo? Il CEA è stato istituito nel 2000 per diffondere nella cittadinanza una maggiore conoscenza dei beni naturalistici ed archeologici su cui può contare la Riserva del Litorale Romano. Si tratta di una struttura del Comune di Roma che viene gestita dall’Associazione Cyberia “idee in rete”. Che tipo di attività svolge il CEA? Il CEA, sin dalla sua costituzione, ha riservato una particolare attenzione alle iniziative di educazione ambientale dedicate alle scuole. Abbiamo indetto, in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Fiumicino, il concorso a premi “Piccole guide per la Riserva del Litorale Romano”, rivolto agli studenti della scuola primaria e secondaria di I grado. Inoltre, particolarmente interessante è stato il progetto di giardino mediterraneo che abbiamo realizzato nel cortile dell’Istituto scolastico Giovanni Paolo II di Acilia, coinvolgendo i ragazzi nella costruzione sia delle cosiddette “bat box” (i rifugi per i pipistrelli) che delle cassette nido e mangiatoie per gli uccelli. Restando sempre in ambito scolastico, possiamo vantare nel nostro curriculum numerosi corsi di aggiornamento per docenti. Oltre agli studenti, quali sono gli altri destinatari dei vostri progetti? Svolgiamo anche attività destinate ad un pubblico adulto. Da tre anni, ad esempio, stiamo portando avanti un programma di visite guidate ed ai partecipanti richiediamo soltanto una piccola quota di adesione che serve a coprire, almeno in parte, le spese organizzative della struttura. Il nuovo ciclo di appuntamenti include una serie di visite ai siti di interesse archeologico della Riserva, come ad esempio quella ai Porti imperiali di Claudio e di Traiano che si svolgerà il prossimo 5 luglio. Inoltre, organizziamo itinerari che permettono di esplorare le risorse naturalistiche di quest’area protetta come la Foce dell’Arrone e le Vasche di Maccarese (escursioni in programma rispettivamente per il 15 ed il 22 giugno ed entrambe gratuite in quanto finanziate dal Comune di Fiumicino). Oltre alle visite, promuoviamo vari corsi come quello di “Disegno e pittura naturalistica ad acquerello” che è partito nel mese di novembre e quello per la manutenzione della bicicletta che si svolgerà, presso la nostra sede (a Via del Martin Pescatore 66, Castel Fusano) il prossimo 21 giugno.

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Premiazione Concorso nazionale “Un Mare di Poesia” - VI° edizione

l 1 giugno 2014 alle ore 16.00 presso Anfiteatro “ Parchi della Colombo “ all’Infernetto, si è svolta la premiazione e declamazione delle 15 poesie finaliste. La VI edizione di Un Mare di Poesia si conclude sotto un cielo azzurro di emozioni e tra gli applausi di un pubblico rapito dalla spontaneità e dalla creatività dei giovanissimi poeti. Accarezzati da versi di un’intimità sorprendente, sorpresi dall’importanza di alcuni temi trattati, coinvolti dalla gioia e dalla tristezza di giovani parole che ancora echeggiano nell’aria, torniamo a casa arricchiti dalla consapevolezza che mai possa esistere mondo migliore di quello che custodiscono i cuori dei ragazzi. Più di ottocento liriche iscritte a questa edizione del Premio, quattordici finalisti a rappresentare un pò tutto il paese, giovani musicisti e pittori ad impreziosire un palco davvero magico. Una Giuria importante e tanti validissimi artisti che hanno messo a disposizione dei più piccoli, cuore e professionalità...tutto questo è stato e sempre sarà Un Mare di Poesia, uno strumento creato per liberare e favorire l’estro e l’arte dei giovani.

1° classificato Andrea Petricca - L’Aquila 2° classificato Omar Boundar - Roma 3° classificato Sara Tognetti - Salgareda ( TV ) Menzione speciale per Andrada Ursariu di Roma premio “ Simona Ravano “ a William Feliziani di Roma premio “ Alessia Piombo “ a Andrea Petricca de L’Aquila

www.unmaredipoesia.org

Associazione senza ﬁni di lucro, apartitica e con ﬁnalità di promozione ed utilità sociale 00124 Roma Via Italo Montemezzi 48 www.associazioneculturando.org info@associazioneculturando.org Tel. 347 57 06 491 - Cod. Fisc. 97772370587

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Quest’anno il concorso ha raccolto testi provenienti da tutto il territorio nazionale, confermandosi valido punto di riferimento culturale-artistico per i giovani. Inoltre la grande novità di questa edizione è stata rappresentata dalla doppia lettura di tre testi: abbiamo avuto in finale tre poesie scritte in lingua originale e affianco traduzione in italiano. Una in lingua araba, una in rumeno appunto e l’altra in spagnolo. Gli elaborati, che sono stati esaminati con cura e attenzione, hanno toccato temi importanti della quotidianità, esprimondo delicatezza e profondità di pensiero, facendo emergere un mondo, quello dei nostri ragazzi, troppo spesso sottovalutato e trascurato. Il prepotente desiderio di comunicare i propri sentimenti, le proprie gioie e paure da parte dei più giovani, trova libero sfogo nelle parole di un testo poetico, tornando ad una forma di espressione nobile e preziosa. La scrittura inoltre, diventa uno strumento più che mai efficace per unire e aggregare idee, condividere sogni e aspettative restituendo ai ragazzi la genuina voglia di “ essere “ e stare insieme, a prescindere dalle claustrofobiche convenzioni sociali. I finalisti sono stati accompagnati sul palco da “madrine” e “padrini” di enorme sensibilità, artisti del nostro territorio che hanno interpre-

tato con il cuore i testi dei piccoli poeti. L’evento è stato ripreso integralmente da CANALE 10, tv uﬃciale della manifestazione.

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Cambio di stagione!

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É arrivato il caldo e così il momento di fare il tanto faticoso e odiato cambio di stagione. Nel lavare e riporre correttamente i capi più importanti, ingombranti e delicati ci vengono in aiuto sicuramente le lavanderie, contributo importante nell'alleggerire l'antipatico e impegnativo lavoro. Qualche utile indicazione la chiediamo ad Alfonso Dry Clean la lavanderia che dal 1996 serve con puntualità e gentilezza i suoi clienti in Via Bersone all'Infernetto. Con un'esperienza trentennale nel settore la mamma di Alfonso ha insegnato al figlio il mestiere il quale prosegue l'attività familiare con professionalità ed un ottimo rapporto qualità prezzo. Ciao Alfonso, puoi spiegare ai nostri lettori le tipologie di lavaggio che utilizzi? Eseguiamo lavaggi sia a secco che in acqua, il metodo di intervento è diverso secondo il tipo di capo e di macchia, l'acqua funziona di più su certe macchie (sudori, sangue, fumo, fritto) mentre il secco si usa per giacche da uomo, cashmere, cappotti e ha una durata maggiore e un maggior rispetto dei capi. In linea di massima dove il secco non arriva subentra l'acqua. Oltre ai capi che di consueto portiamo a lavare, come i cappotti, i piumini e le coperte, si possono lavare i piumoni dei letti? Assolutamente sì, la piuma d'oca viene lavata ad acqua e a vapore , i piumoni in particolare si possono mettere sottovuoto con un notevole risparmio di spazio, all’ apertura basterà scuoterli e si rigonfieranno senza aver subito nessun danno. Possiamo mettere tutto sottovuoto tranne la seta e il lino, altrimenti le pieghe rischiano di essere troppo resistenti allo stiro. Per chi è allergico facciamo trattamenti particolari anti acaro. E per tessuti particolari quali velluti, sete, e altro, il cliente è garantito nella tenuta dei colori e dell'integrità dei tessuti? Il lavaggio a secco lo eseguiamo con un macchinario che lava e asciuga in 45 minuti utilizzando il percloroetilene. La brevità garantisce l'integrità del capo e la sua disinfestazione, questo tipo di lavaggio è molto indicato soprattutto per i tessuti più delicati. Oltre alla pulitura, quali altri servizi offri alla clientela? Offriamo il servizio di solo stiro camicie, se il cliente porta solo a stirare la camicia nel lavarla da sè deve avere l'accortezza di mettere il capo in acqua fredda (smacchiare bene colli e polsini, abbiamo in vendita degli ottimi prodotti per questo). Lo stiro di qualsiasi capo viene effettuato manualmente, in maniera tradizionale, senza macchinari robotizzati che non garantiscono il risultato e la qualità. A partire da un quantitativo di 9 capi effettuiamo servizio a domicilio. Abbiamo anche un servizio di sartoria. Utilizziamo prodotti di primissima qualità e punta di diamante della nostra attività, oltre ovviamente allo stiraggio, sono la nostra elevata professionalità . Ci occupiamo personalmente della formazione dei nostri collaboratori che sono con noi da diversi anni.

Alcuni tra i prodotti principali della linea

Sapo Spina.

Vedo dei nuovi prodotti in vendita... Da qualche mese distribuiamo in mescita i prodotti per il lavaggio della RAMPI. Si tratta di ottimi prodotti naturali e anallergici. Sono inoltre ecologici poichè il ﬂacone non va disperso nell'ambiente, ma tenuto dal cliente per eﬀettuare la ricarica, che si può fare solo presso i negozi autorizzati come il nostro. Abbiamo il sapone per i capi bianchi, quelli scuri e l'ammorbidente. Hanno una formula smacchiante che fa anche da acchiappacolore, salvaguardando così tutti i capi.

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Mestieri

A cura della Citta’ dei Mestieri

Il nuovo decreto sul lavoro

ambia tutto o quasi e con un unico intento-speranza: creare più occupazione all’interno di nuove regole. Il decreto lavoro è fresco di approvazione e contiene le misure per il rilancio del lavoro. Dal 15 maggio il decreto è legge dopo l’approvazione della Camera di deputati. Perché è importante conoscerlo, sia in veste di lavoratore che di datore di lavoro? perché alcuni punti principali possono dare la spinta per proporsi da una lato e per assumere dall’altro. Impossibile in poche righe descrivere l’intero decreto ma spiegare almeno i punti principali del provvedimento è quantomeno interessante. Il decreto infatti prevede la riforma dei contratti di apprendistato e a tempo determinato e la semplificazione del DURC, il Documento unico di regolarità contributiva cui sono tenute le imprese. Inoltre, viene fissata al 35% la riduzione della contribuzione previdenziale per i datori di lavoro che stipulano contratti di solidarietà con riduzione dell’orario di lavoro superiore al 20%. Questi i punti principali su cui è incentrato il provvedimento (decreto-legge 20 marzo 2014, n. 34, recante disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese). Il decreto, che nel corso dell’iter parlamentare di conversione è stato oggetto di varie modifiche, è parte integrante del Jobs Act presentato dal Consiglio dei Ministri del 12 marzo 2014.

CONTRATTI A TERMINE Le disposizioni riguardano i contratti a tempo determinato (c.d. lavoro a termine) e di somministrazione di lavoro a tempo determinato. La riforma modifica in vari punti il decreto legislativo n.368/2001 e il decreto legislativo n.276 del 2003, prevedendo l’innalzamento da 1 a 3 anni, comprensivi di un massimo di 5 proroghe della durata del rapporto a tempo determinato (anche in somministrazione) che non necessita dell’indicazione della causale per la sua stipulazione (c.d. acausalità). Viene introdotto un “tetto” all’utilizzo del contratto a tempo determinato, stabilendo che il numero complessivo di rapporti di lavoro a termine costituiti da ciascun datore di lavoro non può eccedere il limite del 20% dei lavoratori a tempo indeterminato alle sue dipendenze. Il superamento del limite comporta una sanzione amministrativa pari al 20% e al 50% della retribuzione per ciascun mese di durata del rapporto di lavoro, se il numero di lavoratori assunti in violazione del limite sia, rispettivamente, inferiore o superiore a uno. Per i datori di lavoro che occupano fino a 5 dipendenti è comunque sempre possibile stipulare un contratto a tempo determinato. Il limite del 20% non trova applicazione nel settore della ricerca, limitatamente ai contratti a tempo determinato che abbiano ad oggetto esclusivo lo svolgimento di attività di ricerca scientifica, i quali possono avere durata pari al progetto di ricerca al quale si riferiscono.

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APPRENDISTATO La riforma modifica in vari punti il D.Lgs. 167/2011 e la L. 92/2012. Semplificata la redazione del piano formativo individuale il contratto di apprendistato deve contenere, in forma sintetica, il piano stesso, definito anche sulla base di moduli e formulari. Per quanto concerne la stabilizzazione degli apprendisti (ossia la loro assunzione con contratto a tempo indeterminato a conclusione del periodo di apprendistato), viene circoscritta l’applicazione della norma alle sole imprese con più di 50 dipendenti, e ridotta al 20% la percentuale di stabilizzazione. Ildatoredilavorohal’obbligodiintegrarelaformazioneaziendaleconl’offerta formativa pubblica, che dovrà essere gestita dalle Regioni; l’obbligo viene meno nel caso in cui la Regione non comunichi le modalità per usufruirne entro 45 giorni dall’instaurazione del rapporto di lavoro con l’apprendista. La retribuzione dell’apprendista, fatta salva l’autonomia della contrattazione collettiva, deve tener conto delle ore di formazione almeno in misura del 35% del relativo monte ore complessivo, in considerazione della componente formativa del contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale. CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ Con decreto interministeriale saranno stabiliti i criteri per l’individuazione dei datori di lavoro beneficiari delle agevolazioni, già previste dalla legislazione vigente, per i contratti di solidarietà, innalzando (da poco più di 5) a 15 milioni di euro, a decorrere dal 2014, il relativo limite di spesa nell’ambito del Fondo sociale per l’occupazione e la formazione. Inoltre, viene fissata al 35 % la riduzione della contribuzione previdenziale per i datori di lavoro che stipulano contratti di solidarietà con riduzione dell’orario di lavoro superiore al 20% . DURC Il Durc (Documento unico di regolarità contributiva), il documento sugli obblighi legislativi e contrattuali delle aziende nei confronti di Inps, Inail e Cassa edile, viene “smaterializzato”: attraverso una semplificazione dell’attuale sistema di adempimenti richiesti alle imprese per la sua acquisizione. In particolare, si prevede che la verifica della regolarità contributiva nei confronti dell’INPS, dell’INAIL (e, per le imprese operanti nel settore dell’edilizia, delle Casse edili), avvenga, da parte di chiunque vi abbia interesse, in tempo reale e con modalità esclusivamente telematiche, attraverso un’interrogazione negli archivi dei citati enti che ha una validità di 120 giorni a decorrere dalla data di acquisizione.

Città dei Mestieri e delle professioni di Roma e del Lazio - Via del Sommergibile 11 - 00122 Ostia Lido Roma Orari di apertura al pubblico: Martedì 14.30 – 17.30 - Mercoledì e Venerdì 10.00 – 13.00 Tel. 06.5672763 – 06.671073150 - municipio10@cittadeimestieri.lazio.it - www.cittadeimestieri.lazio.it città dei mestieri e delle professioni Municipio X

di Diego Recino

Movimento Difesa del Cittadino

Sicurezza sul WEB: dati a rischio!

a diff usione di Internet porta con sé numerosi campanelli dall’allarme, poiché non tutti sono attenti, o sufficientemente informati, sui rischi connessi alle attività che si compiono ogni giorno online con leggerezza. Il Pew Research Center, famoso centro demoscopico e di ricerche americano, ha effettuato un’indagine sulla sicurezza sul web, con risultati particolarmente preoccupanti che vedono i giovani i più a rischio di furto di identità. Maggiori informazioni: http://www.pewinternet.org/2013 /09/05/anonymity-privacy-and-security-online/ Di seguito una tabella che riassume le informazioni personali che gli utenti sono consapevoli si trovino disponibili on-line. Il 66% degli intervistati ha riferito che la propria immagine è disponibile sul web. E la metà (50%) dicono che la loro data di nascita è visibile.

Internet è forse la maggiore dipendenza del nuovo millennio, a causa della rapidità con cui è entrata in tutte le nostre attività quotidiane, per tutti i livelli sociali. Dai professionisti degli ambiti più diversi al giovane e giovanissimo popolo dei social, ormai trovare una tariffa vantaggiosa è alla portata di tutti. Ma la diff usione di Internet porta con sé numerosi campanelli dall’allarme, poiché non tutti sono attenti, o sufficientemente informati, sui rischi connessi alle attività che si compiono ogni giorno online con leggerezza. Quante volte ci siamo trovati a diffondere certi dati sulla rete? Generalità, codice Pin della scheda del cellulare, indirizzo dell’abitazione, coordinate bancarie per la disposizione di un bonifico o per acquistare un prodotto su un eShop, e così via. Questi sono dati personali che se intercettati dagli utenti sbagliati possono comportare enormi danni. La ricerca del Pew Research Center ha infatti documentato al situazione dei furti di identità negli Stati Uniti: gli hacker sono riusciti a rubare i dati personali, soprattutto relativi ai conti bancari e alle carte di credito, del 18% degli utenti adulti che hanno navigato in rete solo a marzo di quest’anno.

Lo stesso periodo del 2013 re- gistrava una percentuale di furti dell’11% in meno. Stessa percentuale di aumento se si considera il bacino di utenti dai 50 ai 64 anni, più inesperti forse: a marzo di quest’anno è stato colpito il 20% degli utenti, contro il 9% del 2013. Una crescita inarrestabile che però fa registrare dati preoccupanti soprattutto nella fascia di utenti più giovani. Il numero di adulti tra i 18 e i 29 anni che hanno subito furti di dati personali è stato del 15% nel marzo di quest’anno, praticamente il doppio rispetto al 7% del luglio 2013. Un aumento incredibile in pochi mesi. Questo è dovuto principalmente al fatto che i giovani passano più ore connessi e la mancanza di una sufficiente educazione ai rischi li rende bersagli più vulnerabili. A questa ricerca ha collaborato la Consumer Federation of America (CFA) e Susan Grant, Director Consumer Protection, sostiene che è “ fondamentale prendere delle banali precauzioni, come ad esempio proteggere gli account personali con password difficili da individuare e non concludere transazioni finanziarie su reti Wi-Fi pubbliche”. “I ragazzi passano moltissimo tempo online e non sembrano consapevoli dei rischi che corrono per se stessi e per gli altri – continua Susan Grant – il rischio di danni personali enormi arriva dal semplice rischio di un hacker che entra nel tuo profilo di social network, che può postare foto imbarazzanti di chiunque”. Durante lo scorso periodo natalizio, a detta dei consumatori il 50% delle 40 milioni di carte di credito rubate è stato a causa di furti dell’email o di altre frodi online. Sia che si tratti di clonazioni virtuali della carta di credito che del furto del proprio profilo Facebook, questo tipo di frodi sono estremamente dannose. Occorre quindi prestare estrema attenzione soprattutto durante attività delicate come l’e-commerce e rivolgersi sempre a siti certificati che usino sistemi di sicurezza appositi.

Maggiori info:

sportelloroma10@mdc.it twitter: @mdcroma10 Movimento Difesa Cittadino Roma X Sito: www.mdcroma10.org

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di _ David _ _Rossi _

MINIRADIOWEB _ _ _ _ _ _ _ _ _ www.miniradiow.listen2myradio.com

ANDREA BIONDI URBAN 5TET, Andrea un uomo vero e sincero prima che musicista serio ed appassionato. Il vibrafono, strumento poco conosciuto ma dal suono incofondibile e dolcissimo, è l'altare sul quale Andrea Biondi celebra i suoi brani musicali con un gruppo di doppia coppia altrettanto appassionato. Enrico Bracco, chitarra, e Daniele Tittarelli, sax, sono coppia di lunga amicizia e grande affiatamento. Valerio Vantaggi e Jacopo Ferrazza (batteria e contrabasso) sono una base ritmica di grande esperienza e affidabilità. L'album Pacman's Nemesis è sicuramente un esempio elegantissimo di come un angolo di degrado urbano, come la copertina, possa diventare un palco di elementi raffinatissimi e divertenti. Andrea Biondi percorre con umiltà, eleganza e allegria i vicoli della musica bella e un po' dimenticata con l'insostituibile supporto di compagni divertiti e divertenti. KORALIRA quando lo studio della musica di un continente come il Mediterraneo (che non è solo Africa o solo Europa o solo Oriente ma è il risultato della contaminazione mondiale delle musiche popolari, etniche, world, folkloristiche e tradizionali) diventa un progetto di divulgazione culturale. L'album Metro Lines S unisce il pianeta in una festa di suoni e armonie antiche e modernissime ed è una rappresentazione sintetica di uno spettacolo che stanno proponendo a mezzo mondo e presto avremo i risultati. Domenica Rita Buda - voce e regista, Francesco Speziale - chitarre e composizione, Pasquale Caracciolo - chitarra elettrica, Riccardo Anastasi - tastiere, Pino Mangano - basso, Tato Barresi - percussioni e tamburi a cornice e Vincenzo De Masi - batteria formano l'orchestra Koralira che si espande per lo spettacolo in forma completa con ballerini, acrobati, mangiafuoco e altri attori. TENEDLE un maestro della creazione di atmosfere frizzanti e rarefatte. Il suo album Vulcano ha in copertina un dipinto che può essere un vulcano in eruzione ma anche un elegante vestito da sera con la gonna gonfia some si usava un tempo. Un po' come il suo modo di fare musica vulcano di creatività ma con l'eleganza di tempi andati. Sensibile alle emozioni dipinge storie disegnando dettagli. Vulcano è un album che si ascolta anche in sottofondo o ad alto volume e da sempre nuove sensazioni. Molto apprezzato anche all'estero Dimitri Niccolai si è trasferito all'estero e ogni tanto torna a trovarci, sul canale You Tube di MINI Radio Web potrete trovare le interviste fatte e anche altre. GNUQUARTET il rock non si fa solo con le chitarre! Stefano Cabrera - violoncello/arrangiamenti, Francesca Rapetti - flauto, Roberto Izzo - violino e Raffaele Rebaudengo - viola formano un quartetto classico dirottato sulla cosidetta musica leggera: Pop, Rock, Jazz, World e Prog. Ma anche R&B e Soul. Un quartetto di seri professionisti che hanno scelto di lasciarsi guidare da un istinto meno Classico e più passionale. Allegri, estrosi, spregiudicati ma serissimi e rispettosi degli originali si agirano con grande disinvoltura nel mondo delle musiche non classiche con strumenti molto classici che perdono la loro austera intangibilità e iniziano a danzare con loro e con il pubblico che viene coinvolto senza che se ne accorga in un gioco nuovo. L'ultimo ep Karma GnuQuartet In Prog vede straordinarie collaborazioni: Durga McBroom-Hudson, Andrea Maddalone e Steve Hackett che ha aggiunto un consiglio in copertina. L'OFFICINA DELLA CAMOMILLA è un gruppo giovanissimo con un Francesco De Leo giovane poeta, giocoliere del linguaggio, che costruisce scene reali con accostamenti surreali di parole evocative. La band tra vintage e punk (Marco Amadio - basso, Ilaria Curioni - tastiere, Anna Viganò - chitarre e Gaetano Polignano - batteria) creano una atmosfera a metà tra favola e horror d'autore. L'Officina della Camomilla non produce sonni tranquilli ma atmosfere reali dietro un velo di mistero con un po' di incubo latente. Senontipiacefalostesso Uno è l'album pubblicato con Garrincha dischi nel 2013 ma subito dopo una raffina di 3 ep hanno riempito il web Agata, Ruspa e l'ultimo Squatter. Notevoli, da assaggiare.

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di Lorenzo Sigillo’

SPECIALMENTE ROMA EVENTI UNICI NELLA CAPITALE

In 60mila al Circo Massimo per la 15a Race for the CURE

15°

anniversario per l’incredibile Race for The Cure, la corsa più numerosa al mondo, ideata dalla Susan G.Komen, l’organizzazione non profit americana, conosciuta ovunque per la sua battaglia e ricerca contro il cancro. Sono stati circa 60mila i partecipanti della marea rosa umana al Circo Massimo, per questo evento di beneficenza che ogni anno si svolge in molte città sparse nel mondo, ma che ha in Roma un particolare appeal, grazie al suggestivo percorso che abbraccia i Fori Imperiali ed il centro cittadino della Capitale. Anche Bari e Bologna ospitano la gara che tinge di rosa le città che tocca, il colore simbolo della battaglia contro il tumore al seno, che l’organizzazione internazionale porta avanti con straordinaria forza da anni. La Komen è nata infatti dal 1982, per volontà di Nancy Goodman Brinker, sorella di Susan Goodman Komen morta di cancro a soli 33 anni, ed a cui appunto è dedicata la fondazione. Cinque chilometri di corsa competitiva, altrettanti di corsa non competitiva oppure 2 km di passeggiata, questo il semplice palinsesto sportivo tra cui scegliere, condito da un weekend al villaggio del Circo Massimo, dove è stato possibile passare una tre giorni di divertimento nel Villaggio della Salute appositamente allestito. Ma non solo spensieratezza, perché grazie all’impegno del Policlinico Gemelli e della Regione Lazio sono state effettuate 2300 consulenze e quasi 1500 prestazioni gratuite per la prevenzione dei tumori e delle malattie cardiache. Prevenzione è infatti la parola d’ordine della Komen, le diagnosi precoci sono fondamentali e la testimonianza di tante “donne in rosa”, coloro che hanno sconfitto la malattia, ne è stata la dimostrazione.

Come ogni anno la madrina storica della manifestazione è stata Maria Grazia Cucinotta, affiancata da Rosanna Banfi, che assieme hanno dato il via alle competizioni. Per dovere di cronaca, annotiamo che la 5 km è stata vinta da Fabiano Carrozza (Aeronautica Militare) in 14’39”, ma in questi casi la festa è davvero nella partecipazione di tutti. Mai come in queste occasioni, infatti, l’importante è partecipare, e quindi corsa competitiva o meno, la bellezza di correre è un qualcosa che cresce nel cuore e nello spirito; portare al limite o semplicemente scoprire la propria macchina del corpo è una bellissima emozione ad ogni età e conta poco essere il primo classificato o semplicemente percorrere la propria strada camminando. Il significato della corsa organizzata dalla fondazione Komen va insomma oltre a quello di una semplice gara, è il momento e modo giusto per riflettere: da una parte chi ha cuore e gambe che gli consentono di assaporare il movimento, dall’altra chi lotta per la vita, entrambe sfide della vita di tutti i giorni. Non solo soldi, non solo beneficenza, non solo campagna di sensibilizzazione ma un incanto quello della “Race for the Cure” ed un insegnamento fondamentale, quello di non mollare mai e di combattere fino in fondo. E se quest’anno avete perso l’appuntamento, il prossimo anno non avrete scuse per iscrivervi e con questo contribuire anche alla nobile bat aglia di Susan G. Komen.

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Dal 2000 la fondazione ha anche la sua onlus italiana, quindi si possono sempre eﬀettuare donazioni per contribuire concretamente ai progetti, tramite il sito www.komen.it o devolvere il 5x1000 alla Komen Italia il cui codice ﬁscale è 06073831007

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Scadenzario Fiscale

Anna Maria De Calisti commercialista Marta Montini consulente del lavoro

o Studio rammenta ai lettori che la scadenza del 03 giugno apre il termine per il datore di lavoro e l’ente pensionistico che presta assistenza quello di trasmettere al contribuente copia del Mod. 730 e del prospetto di liquidazione Mod. 730-3; Inoltre il 03 giugno rappresenta l’ultimo giorno utile per il dipendente o per il pensionato quello di consegnare al CAF o al professionista abilitato il Mod. 730 o la Busta contenente il Mod. 730-1 per la scelta dell’8 o del 5 per mille;

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Per la scadenza del 16 giugno c’è da affrontare i versamenti che derivano dalla dichiarazione dei redditi (Unico) Irap e acconto della cedolare secca sugli affitti, sia per le persone fisiche che per i titolari di Partita IVA che applicano gli studi di settore; Per coloro che sono titolari di Partita IVA senza studi di settore (minimi) che applicano l’imposta sostitutiva la scadenza rimane al 16 giugno; Con la scadenza del 16 giugno i titolari di immobili diversi dall’abitazione principale devono pagare l’IMU come primo acconto. I versamenti possono essere effettuati con il modello F24; Si rammenta che avendo dipendenti o collaboratori occasionali, la scadenza del 16 giugno prevede: IRPEF, Ritenuta d’acconto, contributi INPS; Inoltre, entro il 16 giugno coloro che sono titolari di Partita Iva e si trovano sotto un regime IVA mensile dovranno effettuare il versamento; Entro il 16 giugno i titolari di partita Iva tra cui artigiani, commercianti iscritti al Registro imprese dovranno versare il Diritto annuale anno 2014; Chi non ha potuto pagare omettendo imposte e ritenute (non versate o versate in misura insufficiente entro il 16 maggio 2014), con l’opportuno calcolo può ravvedersi entro il 15 giugno; Con la scadenza del 25 giugno coloro che ne sono soggetti, devono presentare gli elenchi riepilogativi Intrastat; in qualità di CAF CGN lo Studio è abilitato a fornire ulteriori servizi tra cui: 730 per coloro che sono dipendenti, collaboratori, pensionati - ISEE, RED, Detrazioni ecc. - Gestione Badanti e Colf Lo Studio ringrazia per l’attenzione dei lettori e rimane a disposizione per ogni ulteriore chiarimento. Studio De Calisti Anna Maria - Via Leonardo Mellano 72 - 00125 Roma tel. 06/52352585 cell. 3333087137 e-mail: amdec@libero.it

Numeri utili per le emergenze AMBULANZA CARABINIERI sede di ostia SEDE DI ACILIA SEDE DI CASALPALOCCO POLIZIA SEDE DI OSTIA POLIZIA MUNICIP. DI OSTIA

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118 112 06 56308127 06 52350109 06 5053553 113 06 5636011 06 67696250 -51 FAX 06 67696228 MAIL seg13.polizialocale@comune.roma.it VIGILI DEL FUOCO 115 SEDE DI OSTIA 06 5601960

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