New Entry - Edizione di Brescia - 09.02.2018

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Anno 24 - N°02 del 09/02/2018 - www.newentry.eu - brescia@newentry.eu - Pubblicità: Gianluca Boffetti 347.73.52.863 BS - MN - CR GRATUITO Il Giornale della Gente

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EDITORIALE

Bullismo e Cyberbullismo Ogni giorno mi meraviglio di come l’essere umano in modo inesorabile non ha più dignità, non ha più rispetto verso il prossimo. Parlo in particolare di questa generazione di pre-adolescenti che formano le baby-gang, ragazzi che picchiano, massacrano e insultano sia ragazzi più grandi che più piccoli, per loro tutti noi dobbiamo subire umiliazioni. Ragazzi che sentono piacere a trattare male, a picchiare e insultare... Una recente inchiesta ha mostrato che il 27% degli episodi di bullismo avviene in aula, il 14% nei corridoi e il 16% nel cortile. La scuola, cioè quello che dovrebbe essere l’ambiente educativo per eccellenza, nasconde una cultura di violenza poco presa in

considerazione dagli adulti. Infatti, all’interno della scuola, nel momento in cui gli episodi di prepotenza sono denunciati, viene segnalata un’inspiegabile indifferenza o trascuratezza. Tanto è vero che, in genere, chi è presente all’episodio non interviene per porre fine alle prepotenze. Anche chi subisce la maggior parte delle volte non denuncia e sopporta in silenzio, senza dire niente. Infatti, moltissime vittime non possono o non vogliono far conoscere le violenze subite, forse perché si vergognano, ed elaborano da sole strategie per sottrarsi al ripetersi di tali esperienze e alle loro eventuali conseguenze. Del resto, risulta che anche quando gli episodi vengono denunciati non sempre si verifica la fine

ELEZIONI POLITICHE - 4 Marzo 2018 Comunicazione preventiva per la diffusione di messaggi elettorali per: Elezioni politiche Camera dei Deputati e Senato della Repubblica. Ai sensi e per le disposizioni di cui alla Legge 22 febbraio 2000, n.28 in materia di comunicazione politica e di parità d’accesso ai mezzi d’informazione e nel rispetto delle Delibere adottate dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni; New entry di Boffetti Gianluca - Via Tresolzio,48 - 24030 Brembate di Sopra (Bg) P.IVA: 03073100160 - C.F.: BFFGLC73S17A794L in qualità di editore della testata NEW ENTRY dichiara la propria disponibilità a pubblicare sulla predetta testata messaggi elettorali tramite prenotazione degli spazi, invio del materiale, pagamento anticipato, secondo le condizioni contenute nel codice di autoregolamentazione depositato presso i propri uffici di redazione. 02 www.newentry.eu


EDITORIALE

delle prepotenze. Per indifferenza o trascuratezza i protagonisti non vengono adeguatamente puniti e si sentono quindi legittimati ad operare come avevano già in fatto in precedenza. Occorre quindi che anzitutto gli adulti si rendano conto di quest’amara realtà, che non è affatto marginale. Sembra infatti che quasi il 50% dei ragazzi dichiari di essere stato vittima, almeno una volta, di episodi di bullismo. Le statistiche rivelano anche che gli ultimi anni delle suole elementari, quelli della scuola media e i primi delle superiori sono quelli più soggetti ad episodi del genere. Le prepotenze di tipo verbale sono più numerose di quelle di tipo fisico, ma non per questo sono da sottovalutare, poiché spesso esse causano traumi psicologici gravissimi. Certe volte, infatti, per i ragazzi le sfide più grandi da affrontare giornalmente non sono i compiti o le interrogazioni, ma l’inserimento, o meno, nel gruppo dei coetanei e il nodo delle relazioni interpersonali. La conseguenza di tutto questo è che il bullismo provoca, in chi subisce questi atti di violenza, delle ferite profondissime e laceranti, difficili da rimarginare. Come se ciò non bastasse, la rete oggi ha complicato ulteriormente le cose consentendo la nascita del cyberbullismo, o bullismo online. Di cosa si tratta? Già la parola richiama uno degli strumenti moderni più utilizzati dai ragazzi, il computer, attraverso il quale i bulletti spaventano, mortificano, mettono paura ad altri ragazzi spesso umiliandoli di fronte agli altri coetanei connessi. Il cyberbullismo è un fenomeno molto pericoloso perché i ragazzi possono nascondere la loro identità, il loro volto, il loro nome, dietro lo schermo di un pc, ma arrecare comunque un forte danno alle vittime. Oggi tutti gli studenti hanno un profilo Facebook o WhatsApp, ma alcuni non utilizzano in maniera sana e semplice questi strumenti, che, al contrario, vengono usati per imporre il proprio io, per attirare l’attenzione, per sentirsi forti a discapito di coloro che vengono individuati come più deboli o diversi. Questo, ovviamente, non signfica che i social network o le chat comuni sono strumenti condannabili, ma che è importantissimo saperli utilizzare correttamente nel rispetto del buon senso ma anche della normativa

vigente, spesso ignorata da molti. Si ha l’impressione, ascoltando o leggendo fatti di cronaca nera riguardanti proprio il fenomeno del cyberbullismo, che questi ragazzi che si nascondono dietro i loro profili per far male ad altri ragazzi, sono spesso i veri deboli, vittime in primis della propria ignoranza e della propria incapacità di farsi valere in un modo sano, lasciati al loro destino da famiglie assenti o poco interessate che non li educano ad un approccio a internet positivo. Capita anche che i genitori non sappiano come i loro figli passano il tempo, cosa cercano o fanno online. Sono ragazzi che non hanno regole, che non vengono appunto controllati, che non hanno una guida e per questo, facilmente, approfittano della loro solitudine, e del loro disagio, per sfogarsi contro i più deboli. Ormai il cyber bullismo può essere paragonato ad un pugno in pieno viso ricevuto all’intervallo a scuola, perché internet, il web e i social network fanno parte della vita di ognuno di noi, soprattutto dei ragazzi, e costituiscono una sorta di mondo virtuale dove tutto è più veloce, talvolta più bello, ma anche brutale e terribile. Oggi il cyberbullismo è un argomento molto dibattuto anche nelle scuole, perché i ragazzi devono imparare ad usare consapevolmente e in modo sicuro internet e i social network, sia per la loro incolumità, per non incappare nei pericoli della rete, sia per avere la consapevolezza che il web non può sostituire una bella partita di pallone o una passeggiata con le amiche ma che, in compenso, ciò che accade online è reale e un’offesa scritta può ferire quanto o anche di più di una detta a parole. Proprio perché il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo è dilagante è stata istituita una giornata mondiale per la sicurezza in rete e la lotta al cyberbullismo, il Safer Internet Day, (7 febbraio 2018) dove non solo i ragazzi vengono informati di quello che può accadere se si usa male internet, ma anche i professori e i genitori vengono messi al corrrente della situazione e degli accorgimenti da mettere in atto per arginare la situazione. Gianluca Boffetti www.newentry.eu 03


ESPERIENZE DI VITA, EMOZIONI, RIFLESSIONI DI MARIO VENTURINI

NELLA MIA CASA: QUI SO CHI SONO... Nel viaggio, ignoti fra gente ignota, si impara in senso forte a essere nessuno. Proprio questo, permette, in un luogo amato (casa) divenuto quasi fisicamente una parte della propria persona di dire, echeggiando Don Chisciotte: QUI’SO’CHI SONO. LA CASA: frutto di enormi sacrifici e rinunce, custode di ricordi, affetti, dolori e speranze. Scrigno nel quale quotidianamente immagazziniamo sogni di vita. Palcoscenico su cui ognuno, ogni giorno, recita la propria parte. Indicibile la disperazione di chi in pochi secondi ha perso tutte le certezze: un sussulto della terra, una frana staccatasi dalla montagna amica, un’onda anomala del mare di casa, la rivolta del fiume platea dei giochi di tanti bambini: TUTTO DISTRUTTO. Sicurezze infrante come una vetrina colpita da un sasso e ridotta in mille pezzi. Ora non possono più esclamare: QUI’SO’CHI SONO. Tutte le volte che mi capita di transitare davanti ad una Casa di Riposo per anziani, mi ritorna con prepotenza nella mente, aggredendomi i timpani, una supplica quasi urlata che ogni volta mi lascia sconvolto procurandomi un’amarezza nel cuore: SIOR EL ME PORTE A CASÖ... EL ME PORTE A CASA 04 www.newentry.eu

ME... PER PIACERE... Un’invocazione, quasi una preghiera. Un grido smorzato di disperazione. Doverosa da parte mia spiegare il motivo di tanta commozione. Parecchi anni fa e per circa un lustro ho fatto parte dell’encomiabile gruppo dei Volontari soccorritori della Croce Rossa. Angeli silenziosi che sacrificando il loro tempo, mettendo a rischio parecchie volte anche l’incolumità personale, volano su un’ambulanza ululante, a soccorrere chi in quel momento si trova in difficoltà. Fra i vari compiti che ci ordinavano di eseguire, c’era l’incarico di prelevare anziani dalle Case di Riposo per ricoverarli in Ospedale o di riportarli nella loro residenze di degenza dopo le dismissioni. Inizio inoltrato di primavera. Arriviamo ad una dimora per anziani di un paese appena fuori questa provincia per riportare un ospite dismesso da un nosocomio. Traslocato il degente dal lettino sulla sedia a rotelle, spingendolo saliamo dall’apposita rampa e entriamo nell’atrio della struttura. Un’odore di disinfettante ci assale le narici, pavimenti puliti e lucidi, mobiletti bianchi e poche sedie: tutti uguali questi ambienti.


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Nell’entrata trovi sempre qualche ospite seduta compunta,mani in grembo con l’immancabile borsetta a penzoloni: si ha l’impressione che stiano aspettando qualcuno che le deve venire e prendere. Se vi capita di entrare in una di queste dimore, soffermatevi ad osservarle, senza farvi notare, e fissate negli occhi. Desolazione, quasi disperazione. Hanno quasi timore ad accennare un sorriso ma vedrete i loro visi accendersi appena gli rivolgete il saluto. Mi viene il magone. Sicuramente saranno state ragazzine diligenti e studiose, fidanzate che si illuminavano alla vista del loro amato, mogli fedeli che con grandi sacrifici avranno aiutato i mariti in casa e fuori, madri amorose che si saranno sacrificate per i loro figli e ora vedi sedute, rassegnate ad elemosinare sorrisi e saluti da estranei sperando in qualche visita in più da figli e nipoti. Che desolazione! Mentre sono concentrato in queste riflessioni, i miei colleghi volontari, sbrigate le faccende burocratiche trasportavano l’anziana nella sua camera. Per ingannare il tempo, ciondo-

lando, mi dirigo nella sala di ricreazione della struttura. Parecchie ospiti sedute ai tavolini. Non dialogano, si guardano ma penso non si vedano. In alto, collocata su una grossa mensola, una televisione accesa ma con l’audio molto basso che non riceveva l’attenzione di nessuna delle presenti. Facendo una panoramica dell’ambiente, mi sorprese un particolare: tutte erano sedute con la testa rivolta verso l’entrata e dopo attenta riflessione riuscii a capirne il motivo. Ogni volta che la porta di accesso al salone si apriva, vedevo i loro occhi accendersi per spegnersi subito dopo aver constatato che il visitatore non era un loro parente, un amico o un conoscente. Si ritiravano in loro stesse, mani giunte sul tavolivo e lo sguardo sempre fisso verso il solito punto. Mentre ero completamente assorto in queste mie misere considerazioni, mi sento tirare da dietro la giacca della divisa. Mi giro e vedo una minuscola vecchina che mi guarda con due occhi lucidi quasi imploranti. Era vestita tutta di nero con i capelli raccolti sulla nuca, molto ordinata con al braccio una

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piccola borsettina nera. Mani callose con all’anulare della sinistra una fede di ferro sottilissima, sicuramente l’originale d’oro l’aveva donato alla Patria. Mi abbasso, la saluto e gli dò la mano: la sua vista mi commuove. Cosa c’è nonnina, gli sussurro, ha bisogno di qualcosa? Vedo due occhi trasparenti e tristi riempirsi di lacrime. Balbetta qualcosa ma non riesco a comprendere ciò che mi vuole dire. Mi abbasso di più ed il mio viso è all’altezza del suo. Vedo un volto rugoso ma bellissimo, emana un profumo di boratalco. Aleggia su tutta la sua persona un forte odore di naftalina che mi porta al ricordo di mia madre. Ripeto molto lentamente la domanda - nonna ha bisogno di qualcosa? Barbugliando estrae dalla manica del golfino un piccolo fazzoletto rosso, si pulisce gli occhi, mi fa segno con un dito di fare silenzio e nel medesimo tempo volge lo sguardo prima a destra poi a sinistra come volesse accertarsi di non essere spiata. Mi fa segno di avvicinarmi di più e con uno sforzo quasi da ultimo respiro mi sussurra in un orecchio: SIÖR EL MÈ PORTE A CASÖ - EL MÈ PORTE A CASÖ ME - PER PIACERE. Tira un lungo respiro, abbassa la testa: sembrava sì vergognasse di avermi fatto una tale richiesta. La guardo. Mi fissa. Mi sento mancare e crollo letteralmente su una sedia che per fortuna era lì vicino.Balbetta. Poi tutto d’un tratto ripete con tono implorante: EL PREGHE SIÖR EL ME PORTE A CASÖ ME... Rinvengo. Le prendo la mano, la guardo e cerco di dirgli qualcosa: le parole non mi escono. Si passa il fazzoletto sugli occhi con i quali a turno mi guarda. Rimaniamo così in silenzio per parecchi secondi che mi sono sembrati infiniti. 06 www.newentry.eu

Mi scuoto: qualcuno mi sta chiamando. Il mio collega, dopo aver sbrigato tutte le incombenze, mi stava aspettando. Mi alzo, prendo la mano della nonnina e gliela stringo mentre cerco di spiegarle che non potevo fermarmi di più ma le promettevo che sarei tornato a trovarla un giorno della settimana dopo. Un largo sorriso gli comparve sulla bocca che a malapena cercava di coprirsi con il palmo della mano per il timore che mi accorgessi dei pochi denti che le erano rimasti. Mi getta le braccia al collo e mi stampa sulla guancia un grosso bacio. Usciamo dalla Casa di Riposo spingendo la carrozzina vuota. Mi giro e vedo una figurina ferma, immobile sulla porta d’entrata con la sua borsetta appesa al braccio destro e con la sinistra faceva larghi segni di saluto. Mi ero impegnato. Glielo avevo promesso. Sarei ritornato a trovarla. Mentre ci allontanavamo con l’autoambulanza l’urlo di disperazione mi inseguiva procurandomi uno stato di malessere. Nelle orecchie l’eco non mi abbandonava: SIÖR EL ME PORTE A CASÖ ME... Voleva andare a casa sua: là sapeva chi era. La settimana scivolò via come tutte le altre senza particolari avvenimenti. Mi ero quasi inconsciamente dimenticato della promessa che avevo fatto, senonchè il Lunedì successivo, giorno del mio turno di volontario soccorritore alla Croce Rossa, nell’effettuare la visita di prassi sull’ambulanza, (d’obbligo ogni volta che si assumeva il turno) il mio solito compagno di squadra mi disse di aver trovato sul sedile posteriore un fazzolettino rosso che non sapeva di chi fosse. Mi venne uno sciupön al cuore (così diceva mio nonno quando prendeva qualche spavento).


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Riconobbi subito che era il fazzolettino rosso che la nonnina adoperava ad asciugarsi gli occhi e che deve avermi messo nella tasca della divisa, di nascosto mentre mi ero abbassato per farmi dare un bacio sulla guancia. Il fatto mi mise in agitazione e per tutta la mattina non pensai ad altro anche perchè restammo in sede non avendo ricevuto, per fortuna, chiamate d’intervento. A pranzo mangiai in fretta senza farne del fatto, parola con alcuno. Nel primo pomeriggio mi misi in macchina con direzione Casa di Riposo. Nel fare retromarcia, per parcheggiare davanti alla struttura, con la coda dell’occhio sbirciai l’entrata. Seduta su una sedia appena fuori dalla porta, con la schiena diritta e lo sguardo rivolto sulla strada, vidi una figurina nera:sembrava una statua.

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Anche se non ero in divisa, nel salire le scale mi riconobbe immediatamente. Si alzò, si ricompose la lunga gonna, si passò una mano sui capelli e stringendo sempre la borsetta al petto come fosse un tesoro, mi faceva larghi gesti di saluti. Mi prese una mano e senza mollarmela mi condusse dentro. Mi fece sedere su una delle sedie che c’era all’entrata. Non mi volle portare nella sala di ricreazione perchè, penso, non voleva condividere con nessuna il privilegio di avere un amico. Vidi altre ospiti, penso sue amiche, che ci guardavano da lontano ma non si azzardavano ad avvicinarsi anche se vicino a noi c’erano altre sedie libere. Neanche le chiamava. Parlava a bassa voce. Mi disse che si chiamava Pierina ma che nella Casa la chiamavano Perina perchè era piccolina. Rimasta

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vedova molto giovane, suo marito era stato dichiarato disperso durante la ritirata di Russia. Viveva in un paese poco lontano dove aveva una piccola casa di sua proprietà che era stata la causa del litigio fra i suoi due figli cosicchè nessuno dei due veniva a trovarla per la paura di imbattersi nel fratello.Tre nipoti la omaggiavano, due volte all’anno, della loro presenza con visite che duravano al massimo dieci minuti. Non mi volle dire quanti anni aveva. Ne ho tanti... mi disse e vidi nei suoi occhi un’innata civetteria femminile. Dalla borsetta, con grande cautela, estrasse un portafogli nel quale conservava fotografie sue e di suo marito scattate durante il viaggio di nozze a Roma. Teneva come una reliqua quella fatta in gruppo con il Papa. Ero commossa. Con una mano si asciugò gli occhi e quel gesto mi fece ricordare quel fazzolettino rosso. Lo estrassi dalla tasca e nel vederlo si mise a ridere come una bambina: mi si allargò il cuore. Si alzò e mi fece segno di seguirla. Percorremmo un lungo corridoio, mi precedeva ma ogni tanto si girava per accertarsi che la seguissi. Si fermò davanti ad una porta, l’aprì con cautela, sbirciò dentro prima a destra, poi a sinistra ed entrò facendomi segno

con la mano dì seguirla. Una linda cametetta con due mezzi letti ed altrettanti armadi ad un’anta, due sedie e due comodini. Le tipiche camerette di queste strutture. La sua compagna di camera era stata ricoverata in ospedale perciò era sola. Si sedette sul suo letto facendomi segno di prendere una sedia e avvicinarmi. Aprì il cassetto del comodino, estrasse una scatola, che sicuramente aveva contenuto dei biscotti, sollevò il coperchio e fra parecchi ricordi apparve una coroncina del rosario. Me la mise in tasca, come aveva fatto con il fazzoletto, chiedendomi se potevo recitare per lei qualche AveMaria. Ritornando nell’atrio volle passare davanti alla sala di ricreazione. Tutte le ospiti che erano presenti si girarono al nostro passaggio, ma la Pierina non le degnò di uno sguardo: era orgogliosa di aver trovato un amico. Mi salutò alla stessa maniera della prima volta stampandomi un grosso bacio sulla guancia e strappandomi la promessa che sarei ritornato ancora a trovarla. Non mi rivolse più la supplica di portarla a casa. Forse la mia amicizia aveva acceso in lei la fiamma della speranza. Nello scendere le scale all’uscita, l’Ausiliaria addetta al servizio delle pulizie della struttura mi fermò per dirmi che la nonnina era da una

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settimana che mattina e pomeriggio si metteva seduta nell’entrata della Casa di Riposo con lo sguardo sempre rivolto verso la strada come se stesse aspettando qualcuno. All’inizio dell’autunno ebbi l’occasione di ritornare per un medesimo servizio. Mattino di pioggia e vento. Saliamo dallo scivolo parallelo alle scale d’entrata spingendo una carrozzina per prelevare un degente. Mi scappa l’occhio e vedo un grosso ombrello aperto appogiato sul lato dell’ultimo gradino forse in attesa di essere ripreso da un visitatore entrato per un momento. Mentre mi apprestavo scuotere il mio prima di chiuderlo, vedo l’ombrello appoggiato sollevarsi tutto d’un tratto ed uscirne da sotto una figurina tutta vestita di nero: era la Pierina. Seduta,rannicchiata sul gradino e minuta com’era non l’avevo vista sotto il grande parapioggia. Con un sorriso a bocca spalancata, senza curarsi di far vedere i pochi denti che aveva, saltando di gioia abbbracciandomi mi urlò: SIÖR I ME PORTÖ A CASÖ ME... Penso che tutti i presenti si siano girati a vedere cosa succedeva. Saltava come una ragazzina con la borsettina sul braccio sinistro e con la destra sollevava una piccola valigia. Nel frattempo un signore, sicuramente

uno dei suoi figli, salite le scale, la condusse amorevolmente alla macchina che attendeva li vicino. Prima che l’automobile si mettesse in moto, un finestrino si abbassò e comparve il bel viso che difficilmente potrò dimenticare e sentii un grido: GRAZIE SIÖR PER LE SÖ PREGHIERE, ADESS VO A CASÖ ME. Ciao Pierina, mormorai a bassa voce, mi hai dato una grande lezione. Seppi, dall’ausiliaria che ormai mi conosceva, che i figli si erano riappacificati e la portavano a casa sua. Così ora potrà dire: CHÈ SÖ CHI SÖ. Non vorrei essere presuntuoso, ma penso di esserle stato un pochino utile, sorretto dalla convinzione che se si riesce ad accendere un lume nei momenti bui di qualcuno non si è vissuti invano. Mario Venturini

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Belgio: Borrekens Castle Il castello di Borrekens, localmente noto come Kasteel de Borrekens, si trova nella foresta a nord-est della città di Vorselaar, nella provincia di Anversa, nella regione fiamminga del Belgio. È anche conosciuto come Castello di Vorselaer. Il castello di Borrekens fu costruito intorno al 1270 da un membro della famiglia Van Rotselaar che era amministratore dei duchi di Brabante. Costruirono questo castello di acqua quadrata in un’area paludosa, vicino alla strada Antwerp-Turnhout che probabilmente faceva parte della rotta commerciale per Colonia in Germania. È costruito in pietra arenaria bianca di Vilvoorde. Il castello rimase nelle mani della famiglia Van Rotselaar fino all’inizio del XVI secolo. La proprietà è poi trasferita in un Cornelis van Bergen e successivamente nelle famiglie Arensberg e Proost. Durante il 17 ° secolo il castello fu ricostruito dalla famiglia Proost. Ciò ha causato difficoltà finanziarie a questa famiglia, così hanno venduto il castello a Phillipe Lodewijk de Pret, ex sindaco di Anversa. Sua figlia sposò Karel-Philips van de Werve. La 12 www.newentry.eu

sua famiglia ricostruì il castello nella seconda metà del 19 ° secolo e le diede l’attuale aspetto neogotico. Nel 1898 la famiglia De Borrekens divenne proprietaria del castello attraverso il matrimonio. Hanno dato il loro nome al castello e lo possiedono ancora. Non sappiamo se vivano effettivamente lì. La fattoria del castello sul retro risale al 1686 ma fu ricostruita dopo un incendio nel 1920. Il castello di Borrekens è di proprietà privata e quindi non può essere visitato. Puoi comunque camminare attraverso la foresta seguendo il fossato.


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L’eyeliner, questo sconosciuto

È vero, l’eyeliner incute un po’ di timore. Fondamentalmente si ha paura di tracciare linee sconnesse, creare anti estetiche sbavature o marcare di più il tratto su un occhio rispetto all’altro. Come si può effettivamente tracciare delle linee precise? In primis applicate una matita morbida o un ombretto aiutandovi con un pennello per tracciare la linea guida e solo successivamente procedete con l’eyeliner, andando a intensificare il tratto. Il fatto di avere una traccia da seguire faciliterà l’applicazione. Tuttavia state tranquille: la vostra abilità aumenterà pian piano con l’ esperienza.

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Evitate di fare un tratto troppo spesso, specialmente se la pelle del contorno occhi è segnata o in caso di stanchezza e occhiaie. Inoltre non allungate il tratto di eyeliner all’inverosimile e non allungate il tratto all’angolo interno dell’occhio se gli occhi sono molto vicini. E soprattutto ricordate che lasciare spazio tra il tratto di eyeliner e la rima cigliare spegne immediatamente lo sguardo. Infine, non dimenticatevi assolutamente del mascara: è un prodotto must have per valorizzare la resa dell’eyeliner. Marianna Gueli Make Up Artist


SOCIETA’

Non lascerò vincere quel senso di sfiducia che manda tutto alla rovina!

Le aspettative, a volte, creano delusioni. E le delusioni, a loro volta, possono lasciar generare in noi un pizzico di cinismo. Questo è quel che può capitare quando una persona, con entusiasmo, cuore e passione decide di credere in un progetto politico, sociale, culturale per il proprio Paese e per il domani di chi lo circonda. Ora, sarebbe fin troppo facile dire che la politica fa tutta schifo, che tanto sono tutti uguali e che – come cantava De Gregori – “tutti rubano alla stessa maniera”. Sarebbe fin troppo facile, sì. E forse anche un po’ vero. E’ vero, però, anche che l’entusiasmo, il cuore e la passione non riescono mai del tutto a lasciare spazio al cinismo ed è vero anche che stare a guardare ci renderebbe complici di un mondo alla deriva, pronto a investire sul passato per

non doversi accorgere della paura di guardare al futuro. Il nostro Paese sarà presto chiamato a decidere e ognuno di noi, volente o nolente, si vedrà cadere addosso la responsabilità di cui i nostri figli, un domani, chiederanno conto. Per questo anche stavolta, in me, non lascerò vincere la paura, non lascerò vincere quel senso di sfiducia che manda tutto alla rovina. Non mi entusiasmerò, non mi butterò nella mischia di una campagna elettorale fin troppo “romanzata”, ma andrò a votare, a dire la mia, a supportare chi propone quegli ideali di speranza, fiducia, uguaglianza, diritti, unione e futuro di cui tutti, oggi più che mai, avremmo bisogno. Spero lo facciate anche tutti voi, secondo coscienza, per il bene del nostro Paese e del nostro domani. Giorgio Moranda

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SOCIETA’

Siamo morti dentro, senza ideali... Sapete cosa mi fa soffrire e arrabbiare nello stesso tempo? Questa nostra regione che puzza di morte e di metastasi. Mi si chiede di amare il mio paese. Quale? Un paese che non esiste più, che è rimasto in qualche diapositiva del passato quando ancora giocavo coi nonni in giardino. Un paese morto dentro in cui i morti camminano per strada oltre a essere sepolti? Morti dentro senza ideali che fanno una tristezza atroce. E la chiamano vita questa. Pensate sia un castigo divino? Invece credo sia la gente ad auto flagellarsi e accettare qualcosa che si potrebbe cambiare ma non si ha abbastanza rabbia dentro per farlo. Tanto tutti vivono dei propri vizi e finché ci sono quelli tutto tace. Ma dico io vi guardate attorno? Le vedete le scie in cielo che tutto sono fuorché vapore acqueo...le auto in strada sempre di più che scatarrano veleni, fate aerosol di gas letali e lo trovate normale. Si perché ormai vi hanno talmente assuefatti allo schifo che non è normale chi dissente... come me... come pochi altri. Almeno mi piacerebbe tutti potessero fare la valigia e farsi dei viaggi in luoghi puliti...un po come i bambini bielorussi che devono uscire dai loro paesini radioattivi, noi credete siamo messi meglio? Allora ditemi... vedete un futuro? Vale la pena restare e lottare per qualcosa che non si risolverà mai? Pensate che con un votino tra qualche mese cambieranno per magia le cose? Spariscono i problemi? Credo non valga nemmeno la pena di restare e provarci perché

tanto chi avrebbe potere per consentire un miglioramento manca di convinzione. Comandano soldi e raccomandazioni. Se una cosa buona la si può fare...categoricamente la si evita... Non pensate che ognuno è creato per seguire la PROPRIA strada? Non abbiamo radici come gli alberi che dove nascono devono restare... però secondo me c’è troppa pigrizia e la voglia vera di migliorarsi manca...perché sennò siamo un paese europeo che può compararsi con il terzo mondo? Questo mio scritto non farà gran differenza perché molti occhi sono volutamente ciechi, però non è giusto che ci siano sempre più persone malate. Cosa attendiamo? Una sentenza di carcinoma? Per fare una serie infinita di chemioterapia che pensiamo ci guarisca? Non sarebbe meglio tagliare il nodo alla radice? Non sarebbe meglio CAMBIARE ARIA? Almeno finché non sarà troppo tardi, fintanto che abbiamo vita, non lasciamocela togliere da chi è morto dentro. Perché solo un “essere” (chiamarli persone è troppo) spregevole e senza anima può pensare che la vita sia vivere nel cemento, nelle tonalità del grigio e del nero, lavorando, lavorando e basta e senza tempo necessario per vivere davvero. Dopo tante parole, la verità è solo questa. Quando sarete in punto di morte non penserete a quanti soldi potevate fare...penserete a tutto il tempo che vi siete lasciati sfuggire...o non è così? Laura Casarini www.newentry.eu 15


RIFLESSIONI

Tramonti d’inverno Questo inverno ci sta regalando giornate soleggiate e con temperature molto miti, forse troppo, che fanno pensare ad uno sconvolgimento meteorologico a dir poco strano. Certo, dicembre e gennaio come li stiamo vivendo ora, sono meravigliosi, ma…cosa ci aspetterà nell’immediato futuro? Intanto godiamoci questi mesi “ poco invernali”

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approfittando per fare salutari camminate, senza bisogno di imbacuccarci molto. Stupendi sono i tramonti che hanno incendiato il cielo a inizio inverno a Montichiari e in molti altri paesi, creando un effetto mozzafiato, tra tonalità molto accese che sfumavano in un buio intenso. Altrettanto magici i tramonti che si sono potuti ammirare sul lago: un cielo dalle delicate striature rosa, che con i suoi riflessi ha tinto di sfumature rosate la superficie leggermente increspata dell’acqua; in lontananza brillava la cima innevata del Baldo, creando riverberi inconsueti. Più dolce in questi casi il sopraggiungere del crepuscolo, fino a diventare lentamente blu. Lontano da noi ma non meno sorprendenti, le immagini che ci giungono dal deserto, imbiancato da nevicate e poi sferzato da venti che hanno colorato le dune di colori dall’ocra all’arancio, sullo sfondo illuminato da sprazzi di sole. Effetti veramente affascinanti, da immortalare nella memoria, per non dimenticarci quanto sia bella e misteriosa la natura, in ogni suo fenomeno. Natura che, per contro, sa ribellarsi con violenza quando gli uomini, invece di rispettarla e preservarla, la distruggono e ne sconvolgono irrimediabilmente i ritmi. Ornella Olfi


La solitudine

La solitudine esiste solamente per chi non ha vita interiore. Chi non concepisce di avere se non in contatto permanente con il rumore, un ambiente dove si parla, si chiacchiera, si urla, difficilmente incontrerà la felicità, si troverà solo con sè stesso. Ma chi si è procurato di cercare nel silenzio un altro una dimensione profonda, pensando, leggendo, scrivendo e perfino ascoltando musica, costui ha tutto il mondo dentro di sé e può ESSERE FELICE!. Quando ti senti solo, quando la tristezza si impossessa di te, come se una pesante nuvola oscurasse il cielo della tua anima, non lasciarti andare dallo scoraggiamento che ti abbatte. Considera questo stato, come un avviso, un avvertimento, per compiere un atto d’amore verso una persona che ha bisogno di un sorriso di fraternità. Prova e la tua tristezza svanirà….

Cammino veloce

RIFLESSIONI

Cammino veloce nell’aria fredda, e ad andare così la città sembra pure piccola. In poco tempo ne attraverso parti che sembravano distanti. Mi fa bene questo ritmo, mi fa sentire viva. Lascio entrare la vita che incrocio, così com’è. Sensazioni, vita in movimento. Quella fuori senz’altro, la mia scorre più silenziosa. Ho poche parole. Scorro con la vita, cammino veloce e amo quest’aria fredda. Amo le luci accese della città. Amo la sera che si porta via la giornata e dona quiete, raccoglimento, spazio per rallentare. La vita entra così com’è. In questo periodo non ho parole che la trasformano, riflessioni che la elaborano. Ho solo sensazioni che fluiscono. Ultimamente mi tornano spesso in mente questi versi di Montale, in “Portovenere”: “Quivi sei alle origini e decidere è stolto: ripartirai più tardi per assume“Tratto da “Ogni giorno la sua gioia” di Sonsa Jose Notre. re un volto.” Chissà. Intanto cammino. Nonna Grazia sguardiepercorsi

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TERRITORIO

Influenza e scarsità di sangue Il Presidente Avis Provinciale Brescia, G. Pagliarini, è intervenuto in questi giorni nelle tv locali per comunicare che, a seguito di molti avisini colpiti da influenza, in questo periodo si sono dovuti rinviare interventi chirurgici programmati, per insufficienza di scorte di sangue, soprattutto di GRUPPO 0. Per fortuna, la chiamata diretta di altri donatori, che hanno risposto puntualmente alla richiesta, ha fatto rientrare l’emergenza. Tuttavia l’inverno è ancora lungo e purtroppo è possibile che si ammalino altri donatori di sangue. Per questo ogni sezione della provincia di Brescia e, nel nostro specifico, la sezione AVIS di MONTICHIARI, invita calorosamente i donatori in buona salute, se trascorsi i 90 giorni dall’ultima donazione per gli uomini e 180 giorni per le donne, a recarsi coscienziosamente ad effettuare la donazione periodica. È importante infatti

mantenere una buona scorta di sacche di sangue, sia per gli interventi programmati, che per quelli urgenti. Nella sede Avis di Brescia si può donare tutti i giorni, a Montichiari la prossima data è venerdì 2 marzo. Grazie a tutti di cuore. Per informazioni la segreteria è aperta il sabato mattina dalle 10 alle 12. Tel: 0309651693 e-mail segreteria@avismontichiari.it Ornella Olfi

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RIFLESSIONI

In replica alla lettera pubblicata sul numero scorso dal titolo: “Difendiamo la nostra religione” Caro Gianluca, spero che tu non abbia letto con attenzione la lettera pubblicata su New Entry del 20/01/2018 dal titolo “DIFENDIAMO LA NOSTRA RELIGIONE”. Io ne sono rimasto profondamente indignato e avrei piacere averne una tua opinione. Non voglio e non è il caso di iniziare una polemica perché è molto problematico affrontare il tema della fede. Però quello che personalmente non accetto e ritengo preoccupante è l’integralismo che fa rima con fanatismo. La signora Nilde, firmataria della lettera e che non sò chi sia né dove viva, penso abbia poco della cristiana oppure che si illuda di esserlo. Tutti i cristiani sono rimasti indignati delle notizie di atti deprecabili e incommentabili nei confronti dei presepi in varie località. Sono anche frastomati di fronte alle direttive europee in riferimento ai crocefissi nei luoghi pubblici che in Italia sono state applicate alla lettera. Ma mi chiedo che seguace di Cristo può essere una che invoca e si augura che presto Dio distrugga l’umanità per la colpa di qualche vandalo? Sono convinto, a dìfferenza della pia signora, che Dio è infinitamente misericordioso e disposto al perdono e se fosse vendicativo, come lei vorrebbe, perchè non ha incenerito sul nascere criminali come Stalin, Hitler etc? Perché non ha sterminato il popolo che ha messo in croce Suo Figlio? Non ha esso forse perdonato coloro che lo hanno fatto crocifiggere? Non basterebbe cara signora chiedere che punisca tutti coloro, vivi o morti,che hanno compiuto nefandézze nei confronti dell’umanità? Vorrei inoltre ricordare che nella Genesi sta scritto che Dio non avrebbe distrutto Sodoma

e Gomorra se fra gli abitanti avesse trovato almeno dieci giusti. Se Dio ascoltasse la sua supplica lei da che parte penserebbe di trovarsi? Vorrei chiederle, ripeto non so chi sia né voglio saperlo, se è sposata ha forse dei figli? Ha per fortuna dei nipoti? Nell’esternare la sua invocazione distruttiva non ha pensato a loro? Mi consola la certezza che Dio è buono, infinitamente saggio e non presta ascolto alle suppliche strampalate. Mi permetta signora un’ultima osservazione, che non vuole essere un giudizio (me ne guarderei): è inutile pretendere che uno stato intervenga in difesa della nostra religione, i governi cambiano ma il Dio nel quale crediamo rimane per sempre, perciò guardiamoci in faccia perché l’obbligo/dovere di difendere Cristo ed il Cristianesimo ricade tutto su di noi. Dio ci ha lasciati liberi e ci sta a guardare. Visano 25/01/2018 M. Venturini.

NEW ENTRY il Giornale della Gente Quindicinale d’informazione sociale e culturale a distribuzione gratuita Decreto del Presidente del Tribunale di Bergamo n°21 del 09/03/2000 Editore e Direttore Responsabile: Gianluca Boffetti Direttore Onorario: Michele Cortinovis Redazione: Stefano G. - Giorgio M. - Katia M.

Anno 24 - N°02 del 09/02/2018

Web: www.newentry.eu Email: redazione@newentry.eu bergamo@newentry.eu brescia@newentry.eu

Sede: Brembate di Sopra (Bg) Via Tresolzio n° 48 Tel.347 73 52 863 - Fax 178 22 87 172 www.newentry.eu 19


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La festa di San Valentino - Storia e Tradizioni San Valentino, detto anche san Valentino da Terni o san Valentino da Interamna (Terni, 176 circa – Roma, 14 febbraio 273), è stato un vescovo romano, martire. Venerato come santo dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa e successivamente dalla Chiesa anglicana, è considerato patrono degli innamorati e protettore degli epilettici. La più antica notizia di san Valentino è in Martyrologium Hieronymianum, un documento ufficiale della Chiesa dei secc. V-VI dove compare il suo nome e anniversario di morte. Ancora nel secolo VIII un altro documento, Passio Sancti Valentini, ci narra alcuni particolari del martirio: la tortura, la decapitazione notturna, la sepoltura a Terni ad opera dei discepoli Proculo, Efebo e Apollonio, il successivo martirio di questi e la loro sepoltura. Nato a Interamna (oggi Terni) in una famiglia patrizia, fu convertito al cristianesimo e consacrato vescovo di Terni nel 197, a soli 21 anni. 14 Febbraio San Valentino Cena x2

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Nell’anno 270 Valentino si trovava a Roma, giunto su invito dell’oratore greco e latino Cratone, per predicare il Vangelo e convertire i pagani. Invitato dall’imperatore Claudio II il Gotico a sospendere la celebrazione religiosa e ad abiurare la propria fede, rifiutò di farlo, tentando anzi di convertire l’imperatore al cristianesimo. Claudio II lo graziò dall’esecuzione capitale affidandolo a una nobile famiglia. Valentino venne arrestato una seconda volta sotto Aureliano, succeduto a Claudio II. L’impero proseguiva nelle sue persecuzioni contro i cristiani e, poiché la popolarità di Valentino stava crescendo, i soldati romani lo catturarono e lo portarono fuori città lungo la via Flaminia per flagellarlo, temendo che la popolazione potesse insorgere in sua difesa. Fu decapitato il 14 febbraio 273, a 97 anni, per mano


SPECIALE

del soldato romano Furius Placidus, agli ordini dell’imperatore Aureliano. Secondo alcune fonti Valentino sarebbe stato giustiziato perché aveva celebrato il matrimonio tra la cristiana Serapia e il legionario romano Sabino, che invece era pagano: la cerimonia avvenne in fretta, perché la giovane era malata; e i due sposi morirono, insieme, proprio mentre Valentino li benediceva. A chiudere il cerchio della tragedia sarebbe poi intervenuto il martirio del celebrante. È commemorato nel martirologio romano il 14 febbraio, giorno in cui veniva celebrata l’antica festa di santa Febronia. Le reliquie Le sue spoglie furono sepolte sulla collina di Terni, al LXIII miglio della via Flaminia, nei pressi di una necropoli. Sul luogo sorse nel IV secolo una basilica nella quale attualmente sono custoditi, racchiusi in una teca, i resti del santo: pare che essi siano stati portati nella città dai tre discepoli del filosofo Cratone, Apollonio, Efebo e Procuro, convertiti dal futuro santo, e che per questo motivo siano stati martirizzati. Considerata l’antichità del culto, reliquie del Santo sono conservate in numerose località: -nella Chiesa della Madonna di Loreto a Rovereto; -nella cattedrale di Maria Assunta di Savona si conserva un braccio posto nell’altare della cappella in testata alla navata laterale destra; -nella chiesa medievale di San Valentino di Sadali in Sardegna; -nella chiesa Cappuccini San Daniele a Belvedere Marittimo in Calabria; -nella chiesa matrice di Vico del Gargano dove viene venerato come protettore della città e degli agrumeti; -nella chiesa Sant’Urbano “alla rocca” di Altavilla Vicentina (VI); -in un reliquiario a muro contenenti spoglie di diversi santi martiri nella chiesa di San Castrense nel comune di Monreale in provincia di Pa-

lermo; -a Ozieri, centro del Logudoro, dove le avrebbe portate, nel 1838, un frate benedettino nativo del luogo, che le avrebbe poi sepolte nella cinquecentesca chiesa dedicata ai santi Cosma e Damiano sul colle dei Cappuccini; -un vasetto con il sangue di san Valentino si troverebbe anche nella teca di vetro contenente il teschio di santa Giustina nella chiesa di San Martino a Torre d’Arese (PV); -ad Abriola, in provincia di Potenza, dove il santo, prima di morire, sarebbe stato mandato in esilio. -Ci sono reliquie di San Valentino anche a Dublino, presso la chiesa di Whitefriar, molto vicino al centro della città. Le reliquie si dice siano sta-

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SPECIALE

te donate da Papa Gregorio XVI al carmelitano irlandese John Spratt che le portó a Dublino nel 1836. Miracoli San Valentino battezza santa Lucilla, opera eseguita nel 1575 da Jacopo Bassano, oggi al Museo civico di Bassano del Grappa. Sono molte le leggende entrate a far parte della cultura popolare, su episodi riguardanti la vita di san Valentino: Una di esse narra che Valentino, graziato ed “affidato” ad una nobile famiglia, compì il miracolo di ridare la vista alla figlia cieca del suo “carceriere”: Valentino, quando stava per essere decapitato, teneramente legato alla giovane, la salutò con un messaggio d’addio che si chiudeva con le parole: « [...] dal tuo Valentino...». Un’altra, di origine statunitense, narra come un giorno il vescovo, passeggiando, vide due gio-

vani che stavano litigando ed andò loro incontro porgendo una rosa e invitandoli a tenerla unita nelle loro mani: i giovani si allontanarono riconciliati. Un’altra versione di questa storia narra che il santo sia riuscito ad ispirare amore ai due giovani facendo volare intorno a loro numerose coppie di piccioni che si scambiavano dolci gesti d’affetto; da questo episodio si crede possa derivare anche la diffusione dell’espressione piccioncini. Secondo un altro racconto, Valentino, già vescovo di Terni, unì in matrimonio la giovane cristiana Serapia e il centurione romano Sabino: l’unione era ostacolata dai genitori di lei ma, vinta la resistenza di questi, si scoprì che la giovane era gravemente malata. Il centurione chiamò Valentino al capezzale della giovane morente e gli chiese di non essere mai più separato dall’amata: il santo vescovo lo battezzò e quindi lo unì in matrimonio a Serapia, dopo di che morirono entrambi. San Valentino, olio su tela del 1707, Chiesa Parrocchiale di Pozzoleone (Vi), attribuibile al pittore Veneziano Antonio Arrigoni La festa di san Valentino WLa festa di san Valentino ricorre annualmente il 14 febbraio, ed oggi è conosciuta e festeggiata in tutto il mondo. È molto probabile che le sue origini affondino nel IV secolo, per sostituire la festa pagana dei Lupercalia, gli antichi riti pagani dedicati al dio della fertilità Luperco: questi

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riti si celebravano il 15 febbraio e prevedevano festeggiamenti sfrenati ed erano apertamente in contrasto con la morale e l’idea di amore dei cristiani. In particolare il clou della festa si aveva quando le matrone romane si offrivano, spontaneamente e per strada, alle frustate di un gruppo di giovani spogli, devoti al selvatico Fauno Luperco. Anche le donne in dolce attesa si sottoponevano volentieri al rituale, convinte che avrebbe fatto bene alla nascita del pargolo. Per “battezzare” la festa dell’amore, il Papa Gelasio I nel 496 d.C. decise di spostarla al giorno precedente - dedicato a San Valentino - facendolo diventare in un certo modo il protettore degli innamorati. Tale tradizione fu poi diffusa dai benedettini, primi custodi della basilica dedicata al santo in Terni, attraverso i loro monasteri prima in Italia e quindi in Francia ed in Inghilterra. Molte tradizioni legate al santo sono riscontrabili nei paesi in cui egli è venerato come patrono. La figura di Valentino come santo patrono degli innamorati viene tuttavia messa in discussione da taluni che la riconducono a quella di un altro sacerdote romano, anch’egli decapitato pressappoco negli stessi anni. La città del santo, Terni, invoca san Valentino come principale patrono, numerosi eventi e celebrazioni sono organizzati nel corso del mese di febbraio, il più noto è probabilmente la festa della promessa, la domenica precedente il 14 febbraio, in cui centinaia di giovani vengono a Terni in vista del loro matrimonio nei mesi seguenti. Tuttavia, san Valentino è celebrato anche in altri comuni italiani. Il bel paesino di Panchià (TN) lo festeggia come patrono della parrocchia. A Pozzoleone in provincia di Vicenza, la domenica precedente e successiva al 14 febbraio si svolge la cinquecentenaria fiera di S.Valentino, una delle fiere storiche più antiche del Veneto. In provincia di Verona il paese di Bussolengo lo invoca come santo patrono. Qui si svolge, ormai da più di

cinquecento anni, la Fiera di San Valentino nella settimana a cavallo del 14 febbraio, ed è la festa principale e caratterizzante di Bussolengo, inizialmente del bestiame, poi diventata gradualmente esposizione di numerose macchine agricole e ora anche di automobili. La festa si protrae per più di un mese grazie alla presenza, consolidata nei decenni, di un esteso Luna Park, con stand enogastronomici e altre attività che si sono aggiunte negli anni, come l’organizzazione in tensostrutture di spettacoli ed una porzione di fiera commerciale al coperto. Patrono del paese di Sadali (CA), considerato protettore dei matrimoni, san Valentino, la cui chiesa fu forse edificata da monaci bizantini, viene qui ricordato non a febbraio, ma ad ottobre e la festa sarda dura tre giorni. Il santo è anche patrono del paese lucano di Abriola (PZ) e di Vico del Gargano in provincia di Foggia. In provincia di Brescia il paese di Breno lo in-

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SPECIALE

voca come patrono ed è festeggiato a Cossirano, la frazione di Trenzano. È festeggiato inoltre

a Quero in Provincia di Belluno: in un pendio annesso all’oratorio, dopo la messa, vengono fatte rotolare delle arance che i fedeli cercano di raccogliere prima che finiscano nel canale sottostante. Si onora come patrono anche nella cittadina che dal santo trae il proprio nome San Valentino Torio (SA) e durante i festeggiamenti c’è la sagra della purpetta e’ pastenaca (polpetta di carote). In provincia di Teramo il paese di Fano Adriano lo invoca come patrono, e dove fino agli anni ‘90 veniva festeggiato la prima settimana di settembre. È anche il patrono del paesino “Chiasiellis di Mortegliano” in provincia di Udine, è raffigurato da una statua di un prete molto giovane, e si festeggia la prima domenica dopo il 14 febbraio. Festeggiato a Zoppola (Pordenone) con consegna di una candela da accendere durante i temporali che scongiura grandine e tempeste Inoltre è patrono anche della città di Limana, un paese in provincia di Belluno dove ogni anno si festeggia con una festa in piazza. È il patrono anche di Quinto di Treviso (TV) che lo festeggia con una bella festa in piazza che dura una settimana. I festeggiamenti sono dedicati ai bambini, con giostre, frittelle e tanti giochi. La festa si conclude il sabato o la domenica successivi al 14 febbraio con una bella sfilata di carri mascherati.

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è inesorabilmente avviato a quella china. Muore lentamente chi non si appassiona più a nulla, chi preferisce nero sul bianco e i puntini sulle i... Chi evita le emozioni che fanno battere il cuore. Muore... lentamente chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta la musica, chi non trova

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“grazia” in se stesso. Riflettendo, su quanto ha scritto Neruda, vi consiglio di prevenire questo terribile “morbo”. Basta un po’ di... buona volontà. Io ci sono riuscita, considerate che sono giunta a 94 primavere!. Buona fortuna a tutti. La bisnonna Grazia.

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Autismo: il Mostro del Silenzio La Pescatrice di Voci (Undicesima parte) Autrice: Daniela Vanillo

Una storia sussurrata a piccoli passi. LE PORTE DI MARIA Lei scenderà dall’auto da sola, guardandosi nello specchietto di cortesia. Mi saluterà prendendo le chiavi di casa. Parleremo dei suoi progetti dei suoi incontri e delle sue serate. Discorsi fatti di cose semplici, mentre lei si ritoccherà il trucco con aria ci-

vettuola. Le stampelle verbali le potrò bruciare, avrà voglia di uscire, di conoscere il mondo e le persone. Camminerà a testa alta e cercherà di laurearsi. Sarà piena di vita e di sogni, conseguirà la patente di guida e avrà un sacco di amici. Sono sogni ad occhi aperti e ritorno alla realtà. Attraverso le informazioni televisive, riesco ad avere la mail di un genitore che coordina gli appuntamenti dello specialista che applica la cura americana. Molto gentile ma diretto, mi spiega che anche lui ha una figlia con problematiche simili e che la cura nel suo caso, non ha prodotto gli effetti sperati. Mi spiega come funzionano gli appuntamenti che ci verranno confermati via mail. Il metodo parte dal principio che la malattia è curabile o che può migliorare in modo con-

siderevole. Portato avanti da un movimento formato dai migliori esperti dell’Autismo: medici, scienziati, ricercatori e genitori che si sforzano di capire le vere cause dell’Autismo e di trovare le cure più adatte per guarirlo. Sono convinti che sia causato da disfunzioni e danni dell’organismo, in particolare nel sistema digestivo, immunitario, metabolico. Inoltre sono convinti che, vaccini, antibiotici, metalli tossici (mercurio, piombo) non riescano ad essere espulsi. Dal risultato di alcuni esami di laboratorio si possono definire cure specifiche, al fine di ricostruire il loro delicatissimo equilibrio. Ad integrazione vengono somministrate delle terapie comportamentali (ABA) stimolazioni sensoriali e logopedia. Il professore visita vicino a Venezia e la visita è fissata. Il professore fa alcune domande e

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SPECIALE

prescrive la ricetta, la lista degli alimenti possibili e gli integratori da somministrare. Spiega con tutta sincerità che si devono ottenere dei risultati già dalla prima settimana di somministrazione e che se ciò non fosse accaduto bisognava sospendere la dieta. Uno sforzo alimentare come questo senza risultati visibili, sarebbe stato del tutto inutile. Sì, se funziona, funziona subito, altrimenti non ne vale la pena. Difficoltoso per me da sola! Affrontare il viaggio e le successive visite è pesante , ma mi piace pensare di non lasciare niente di intentato. La lista è lunga e gli orari si devono rispettare e l’ultimo paziente accompagna il dottore all’aeroporto. Con la dieta in mano parto con l’acquisto degli ingredienti. Preparo il pane che viene fatto in casa con una farina senza glutine. Il preparato arriva dall’Australia via Roma, si mischia all’acqua ed al bicarbonato per la lievitazione; infatti i lieviti non sono ammessi. Maria mi guarda, io inizio a parlarle della dieta e del fatto che poi starà molto meglio con questo pane. Lo guardiamo, il pane è nel forno, sono molto emozionata, non so come andrà ma intanto lievita come la mia speranza. Ho acquistato altri prodotti tutti senza glutine, senza zucchero, senza latte, senza lievito. Lo zucchero lo sostituisco con lo xilitolo, la farina con il grano saraceno, il prosciutto lo acquisto senza glutine e senza latte. Non possiamo andare più nei su-

permercati che non siano rivolti a celiaci. Gli integratori, zinco, magnesio ed aloe li acquisto on-line in Svizzera e a Malta. In Italia non esistono. Se esiste qualche prodotto simile, purtroppo contiene conservanti. Anch’io mangio così perché devo capire quanto sia sopportabile per una bambina di sette anni adeguarsi a questo tipo di alimentazione. Il pane è mangiabile ma con l’andar del tempo il solo profumo inibisce l’appetito. Proviamo a mangiare così per le due settimane pattuite. Osservo come si muove, guardo minuziosamente quello che succede. Osservo i piccoli cambiamenti uno fra i più evidenti è quello del saluto. Quando rientro a casa Maria viene verso di me salutandomi con una consapevole presenza, un piccolo saluto con il cenno della mano, ma sono contenta. Allora vado avanti con la dieta e gli integratori e continuo ad osservare. Nel frattempo le faccio fare degli esami. Raccolgo un campione di urina e lo spedisco a Parigi, i risultati li invieranno via mail a me ed al professore. Le conferme migliori si ottengono somministrando il metodo ai bambini piccoli. Gli esami non li posso effettuare in Italia perché li eseguono solo sugli adulti. Dopo circa tre mesi i parametri si sono stabilizzati e il residuo dei metalli rimasti nel suo organismo sono pochi. Intanto continuo a sperare.

Le stereotipie motorie come le braccia che imitano il volo degli uccelli sono cessate, il tono della voce è più alto. Di solito sembra una bimba arrabbiata, ora il suo volto è disteso e l’umore migliorato. Gli argomenti non sono più così ripetitivi e sono più vari. Il ritiro sociale è meno marcato. Credo di essere sulla buona strada e quindi continuo così fra esami e dieta per circa due anni. Aspetto che tutti questi miglioramenti si stabilizzino e che ve ne siano degli altri. È una grande fatica senza glutine, senza lievito, senza caseina, senza tutto. A tavola siamo sempre più tristi. Lei è sempre stata una mangiona, ora mi sorride di più, anche se lo fa “sotto i baffi” senza incontrare il mio sguardo. Passa il tempo ma non succede più nulla forse il prezzo da pagare per un sorriso abbozzato è per qualche saluto è troppo alto, ed arriva il giorno dell’abbandono. continua-12

L’Emozione di ascoltare la propria anima, il proprio cuore... Tu lettore sei il protagonista! Con le tue storie, le tue emozioni... Invia i tuoi scritti a: redazione@newentry.eu

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TERRITORIO

Curiosando in Libreria

Ringraziamenti alla Medicina “Non temete per noi, la nodell’Ospedale di Montichiari stra vita sarà meravigliosa” Ricoverate nel mese di gennaio nel reparto Medicina Est, siamo state seguite con tanta premura con analisi ed esami per curare le nostre patologie. Abbiamo trovato un personale attento e molto sensibili alle nostre esigenze di ammalate. Una professionalità altamente qualificata, competenza e serietà in tutte le figure presenti nel Reparto di medicina generale. Con una disponibilità umana, che da coraggio ad affrontare giorno dopo giorno, l’essere ricoverato in un ospedale per più giorni. Per questo il nostro è un grazie che viene dal profondo del cuore, che esprimiamo a tutti con tanta riconoscenza. Dai Medici, in particolare alle dottoresse Bianca Bonzi e Evelin Agliozzo, agli infermieri di ogni grado, agli ausiliari, alle signore della ditta Markas, anch’esse eccellenti ed attente alle pulizie. Il nostro grazie va anche ai Volontari della Croce Rossa di Calvisano e la Croce Bianca di Montichiari. Un insieme di positività in una struttura pubblica, che va posto in risalto come eccellenza per la cura delle persone. Con tutta stima e cordialità. Sandra e Giulia

SERVIZIO STAMPA 5.000 VOLANTINI F.to A5 a € 160,00 10.000 VOLANTINI F.to A5 a € 270,00 1.000 BIGLIETTI VISITA a € 99,00 PER INFORMAZIONI 347 73 52 863 - Gianluca 34 www.newentry.eu

Da un incontro con il professor Marcello Cesa Bianchi, fondatore dell’Istituto di psicologia di Milano: “Un tempo si pensava che la creatività appartenesse solo all’infanzia o ai geni, che in età adulta l’avessero solo gli artisti. Non è così. La creatività è in ognuno di noi a tutte le età, anche nella vecchiaia. E non riguarda solo i grandi aspetti della vita, ma anche le attività elementari, semplici che sono espressione di individualità. La creatività è la migliore arma per affrontare i tempi di crisi. Essere creativi a tutte le età costituisce un elemento di grandissima rilevanza che può aiutare a realizzare se stessi e a resistere alle difficoltà. Meglio ancora se accanto si realizza l’umorismo. Oggi l’indignazione prevale sull’umorismo e sull’ironia. Si pensa che la vita vera debba essere seria, debba avere la faccia cupa, invece solo con la capacità di sorridere, di avere senso dell’umorismo si possono cogliere degli elementi che non si potrebbero neppure immaginare”. L’umorismo è un salvavita. Sulla copertina di un libretto autobiografico del professor Marcello Cesa Bianchi compare una trottola rossa, il professore la indica come simbolo del segreto per invecchiare bene: “Finchè la trottola gira rimane in piedi. Quando si ferma è finito il gioco. Per questo non bisogna perdere le occasioni, ma continuare a muoversi, a creare, ad avere rapporti sociali”. Bisogna far girare la trottola e non fermarsi di fronte alla prima caduta. Dal libro di Mario Calabresi Si ringrazia nonna Grazia per averci inviato questo testo.


TERRITORIO

Nuova Polisportiva Comunale di Isorella

La casa dello sport mette a bando la gestione del bar La Polisportiva di Isorella, presieduta dal sig. Barbieri Emanuele, nel corso del 2017 ha visto l’approvazione di un nuovo statuto che le ha permesso di identificarsi come associazione sportiva dilettantistica e di nominare il vice presidente nella persona del sig. Claudio Fasani. I principali obiettivi prefissati sono: promuovere e patrocinare attività sportive, diffondere l’educazione delle discipline sportive, affiancando e collaborando con le Società sportive affiliate, regolamentare e gestire anche in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, l’utilizzo degli impianti sportivi del territorio. Le società sportive che gravitano attorno alla Polisportiva e che hanno aderito a questa nuova realtà sono: A.S.D. Giovani Bassa Bresciana, A.S.D. Gruppo Sport Avis Isorella, A.S.D. PiùVolley Calvisano, A.S.D. Karate Ghedi, Arci Caccia sez. Isorella e Federcaccia sez. Isorella. Il Consiglio Direttivo vede quindi la presenza, oltre che del presidente e del vice presidente, anche di un rappresentante di ogni singola società ed insieme si adottano i provvedimenti necessari ed opportuni per il buon andamento tecnico ed amministrativo. Il Consiglio Comunale di Isorella, al termine del 2017, ha riconfermato per altri cinque anni con la Polisportiva di Isorella, la convenzione per la promozione e lo sviluppo dello sport presso l’impianto sportivo comunale “Don Battista Colosio” di via Calvisano. La Polisportiva pertanto si occuperà del funzionamento e della manutenzione ordinaria degli impianti presenti che sono: un campo da calcio in erba con spogliatoio, un campo da calcio in terra battuta, un campo da tennis ed una piastra polivalente con manto in sintetico e relativi spogliatoi, due campi da bocce coperti, tribune e magazzini ed un punto ristoro/bar con relativi impianti tecnologici.

Sempre a fine del scorso anno si è concluso il rapporto per la gestione del punto ristoro/bar con le sigg. Tiziana e Marina, che si ringraziano per gli anni trascorsi insieme. Ora l’ambizione della Nuova Polisportiva e del presidente è quella di affidarsi ad una gestione dinamica e intraprendente che, oltre alla normale attività commerciale del punto ristoro/bar, possa curare e gestire direttamente anche l’attività sportiva dei campi da tennis, calcetto e bocce (servizio prenotazioni, incassi, manutenzioni, etc.) e rinsaldare il legame con le società sportive che utilizzano l’impianto. A breve verrà proposto un bando di gara che rispecchia queste aspettative, sperando che qualche amante dello sport e del nostro centro sportivo possa rispecchiarsi negli obiettivi da noi individuati. Per chi volesse ricevere ulteriori informazioni i responsabili della Polisportiva Comunale di Isorella sono a disposizione. Il Presidente Barbieri Emanuele

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SPETTACOLO & ARTE

Emma Emma Marrone nasce a Firenze il 25 maggio 1984, vive la sua prima infanzia a Sesto Fiorentino e in seguito si trasferisce con la famiglia ad Aradeo (Puglia), terra d’origine dei suoi genitori. Scopre presto la sua passione per la musica e comincia a soli 9 anni a esibirsi nelle piazze e nei locali con la band del padre. Consegue la maturità classica e all’inizio degli anni 2000 frequenta attivamente la scena musicale salentina. Nel 2009 fa il provino per entrare nella scuola di “Amici” e nel marzo 2010 vince la nona edizione del talent show di Maria De Filippi. Firma un contratto con Universal Music e pubblica il suo primo EP “Oltre” che raggiunge la prima posizione della classifica FIMI e conquista il doppio disco di platino nelle prime due settimane dall’uscita. Nell’estate 2010 è impegnata in un tour di successo in tutta Italia mentre prepara il nuovo al-

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bum “A me piace così”. A febbraio partecipa insieme ai Modà al Festival di Sanremo 2011 con il brano “Arriverà”, classificandosi al secondo posto e nello stesso mese viene pubblicato “A me piace così Sanremo Edition” (già disco di platino a fine dello stesso mese). Nel maggio 2011 canta l’inno nazionale in apertura della finale della Coppa Italia allo Stadio Olimpico di Roma. Parte “A me piace così Tour”, anticipato dall’apertura di tre date di Gianna Nannini e di due date di Vasco Rossi a San Siro. Viene premiata ai Wind Music Awards 2011 per le vendite di “A me piace così”, e per le vendite in digitale del singolo “Arriverà”. Nel settembre 2011 pubblica il nuovo album “Sarò Libera” (13 tracce prodotte da Dado Parisini e Celso Valli) che entra direttamente alla prima posizione della classifica di vendita e in poche settimane conquista il disco d’oro. Nel 2012 vince la 62esima edizione del Festival di Sanremo col brano “Non è l’inferno” scritto da Kekko Silvestre dei Modà.


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“Sarò Libera Sanremo Edition” viene certificato doppio platino e premiato ai Wind Music Awards. Il singolo “Cercavo Amore” diventa una delle hit dell’estate 2012 e il tour partito in luglio e terminato a dicembre registra sold out in tutte le date. Il 9 aprile 2013 esce l’album “Schiena”, anticipato dal singolo “Amami” di cui è autrice di testo e musica. Il disco propone undici brani e si avvale della collaborazione di Mylious Johnson, già batterista di star internazionali (Madonna e Pink). L’album è il 5° più venduto del 2013 e debutta al primo posto in classifica FIMI conquistando a dicembre il doppio disco di platino. Nel giugno 2013 viene premiata ai Wind Music Awards 2013 con il Premio cd Oro per “Schiena” e come Premio Digital Songs Platino per il singolo “Amami” e agli Mtv Awards nella categoria “Wonder Woman”. Nel settembre dello stesso anno riceve 6 nominations ai World Music Awards ed è l’unica donna candidata nella categoria

“Best Italian Act” agli MTV Music Awards. Nello “Schiena Tour” si esibisce tra novembre e dicembre nei maggiori palasport d’Italia. Nel 2014 partecipa all’Eurovision Song Contest come rappresentante dell’Italia con il brano “La mia città” e da luglio è impegnata in un tour estivo di sette date, l’“Emma limited edition”, che parte da un concerto evento all’Arena di Verona. Sul palco l’accompagnano un’orchestra di 13 elementi diretta dal Maestro Davide Di Gregorio. Nello stesso mese esce il featuring a David Bisbal per il brano “Hombre de tu vida”. A settembre duetta con Pino Daniele all’Arena di Verona al “Concerto Nero a metà”. A novembre parte il suo nuovo tour “EMMA 3.0”. Nel 2015 Carlo Conti, Direttore Artistico e conduttore della 65esima edizione del Festival di Sanremo, la sceglie come volto femminile della kermesse canora accanto ad Arisa e a Rocío Muñoz Morales. A giugno 2015 esce “Occhi profondi”, brano che in poche settimane viene certificato “oro” e raggiunge milioni di views, imponendosi di diritto tra i brani di successo dell’estate. Il 27 novembre Universal Music pubblica “Adesso”, il quinto disco di inediti che in poche settimane raggiunge il traguardo di disco di Platino e che per la prima volta l’ha vista impegnata anche nel ruolo di produttrice. “Adesso” contiene tra gli altri, i singoli “Arriverà l’amore” e “Io di te non ho paura” che hanno scalato le classifiche italiane. Emma si è consacrata in poco tempo non solo come una delle voci più amate del panorama musicale italiano, ma anche come artista versatile ed eclettica, a testimoniarlo ci sono i numeri: 13 dischi di platino, oltre 3 milioni di “like” su Facebook, oltre 2 milioni e 600 mila follower su Instagram, più di 2 milioni e 400 mila followers su Twitter, oltre 240 milioni di www.newentry.eu 37


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visualizzazioni sul canale ufficiale Youtube. L’8 marzo viene consacrata da Spotify l’Artista femminile Italiana più ascoltata in streaming. Nel 2016 ha collaborato anche con Alvaro Soler nel brano “Libre” contenuto nell’album dell’artista spagnolo, certificato disco di platino. Il 2018 è l’anno di “Essere Qui”, il sesto album di inediti, prodotto da lei insieme a Luca Mattioni e che vanta le collaborazioni musicali di Enrico “Ninja” Matta, Paul Turner, Adriano Viterbini, ed è stato mixato e registrato da Matt Howe alle Officine Meccaniche di Milano. L’album è anticipato dal primo singolo, ‘L’isola’, scritto da Roberto Angelini, Gigi Canu e Marco Baroni dei Planet Funk e in una sola settimana già ai primi posti della classifica Airplay. SCHEDA ALBUM Dalle luci dei riflettori alla luce del sole. «Essere qui» è un po’ questo: dopo molti anni di attività senza sosta, Emma si è fermata per riflettere, si è guardata attorno e poi ha cancellato dalla sua musica ogni cono d’ombra. Si capi-

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sce bene da queste undici canzoni nelle quali racconta chi è stata, chi è oggi davvero e chi sarà per sempre. L’abbiamo capito dalle premesse del singolo «L’Isola», dove nei suoni e nella vocalità si è mostrata radiosa e moderna senza scendere a patti con le banalità o con le mode del momento. Non sa tradire se stessa. Durante la creazione di un album ogni artista cerca qualcosa di nuovo da dire, una ricetta prestigiosa, una rampa di lancio. Emma ha ricercato la sua serenità. Dopo averla ritrovata, in «Essere qui» la canta a modo suo. Non è un caso che in questo album sia citato trenta volte l’amore e solo una il dolore. Il modo per raccontarsi è quello di sempre, quello che ha reso Emmanuela Marrone, Emma: uno dei nomi della musica italiana più vicini al cuore delle donne. Si capisce nel brano «Le ragazze come me», ma la profondità del mondo femminile si ritrova per accenni più o meno espliciti in ogni angolo del suo «Essere qui». È un disco (scritto e realizzato da tante donne come Amara e Alessandra Naskà) che mostra una femminilità non supereroica e caricaturale, ma concreta, carnale, riottosa e ottimista. Senza però perdere il senso della realtà. È intensa dal parlato


SPETTACOLO & ARTE

fino allo sfogo più vigoroso, lei è forte anche quando si mostra fragile. Per questo progetto Emma è di nuovo responsabile della produzione artistica ma è meno presente come autrice rispetto ad «Adesso» di fine 2015. L’eccezione è in «Sorrido lo stesso», scritta con Alessandra Flora e Giovanni Caccamo. Se non conoscete bene Emma, è importante ascoltarla perché è una sua canzone manifesto. Per il resto del disco si è affidata alle persone che l’hanno accompagnata in questi anni di carriera: tra gli altri, sentirete il ritorno di Roberto Casalino (co-autore nel 2011 di «Cercavo amore» e della bellissima «Cullami»), Roberto Angelini (autore di «Calore», e che nel nuovo disco torna tra gli autori de «L’isola») Giulia Anania (ha scritto per lei «Tra passione e lacrime»), Giuliano Sangiorgi (ha scritto nel 2015 «Facciamola più semplice»), Dario Faini e Nicco Verrienti. Leggendo la lista degli autori ci sono anche tante novità che fanno capo alle più brillanti e riconoscibili penne della musica italiana (da Davide Petrella a Davide Simonetta, passando per Federica Abbate). Emma si mette in «cordata» con tutti loro e con la sua impronta profonda rende la tracklist davvero omogenea: niente è olografico e tutto fa parte di una storia che le appartiene. Basta ascoltare «Malelingue» o «Le cose che penso» per trovare assoluta aderenza alla sua persona. Oggi Emma in «Essere qui» rinnova quel patto di costante presenza nella vita dei suoi ascoltatori facendo quello che sa fare bene: cantare l’amore e la vita, questa volta nel modo più limpido e luminoso che abbiate mai ascoltato dalla sua voce. Se ci fossero dubbi, è sufficiente ascoltare la fine di «Coraggio», accompagnata solo da un pianoforte, dove vocalizza per quasi due minuti senza l’uso di parole. «Sarò libera» cantava. Oggi è libera.

EMMA RACCONTA L’ALBUM “L’isola” Un viaggio dentro se stessi, un respiro profondo e poi il salto. Raggiungere la meta prefissata con coraggio senza mai guardare indietro ma consapevoli che ci sarà sempre qualcuno pronto a prenderci la mano e a farci sentire al sicuro. “Le ragazze come me” Un manifesto moderno per le donne della nuova generazione. Uno slogan forte come loro, sempre pronte ad amare, a combattere, a cadere e a rialzarsi. “Sottovoce” Racconta una presa di coscienza matura. Non sempre le cose vanno come vorremmo noi, ma solo chi non vive fino in fondo non sbaglia. Imparare a lasciare andare chi amiamo senza rancore è un grande atto di forza. “Mi parli piano” La complessità delle relazioni e la mancanza

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SPETTACOLO & ARTE

di comunicazione. Muri sempre più alti che ci limitano nelle nostre esternazioni e la presunzione di pensare che il tempo sarà sempre dalla nostra parte. “Effetto domino” Il sesso raccontato al massimo della sua accezione positiva e con un filo di ironia. Se a volte complica le relazioni, molto spesso invece le rende migliori. “Le cose che penso” Essere se stessi e rivelarsi al mondo nonostante le nostre fragilità. Un ritratto della mia anima e della mia voce sincera. “Portami via da te” Quanti di noi non hanno fatto di tutto per farsi amare da qualcuno? Non è sbagliato. Ci rende umani. Poi però arriva inesorabilmente la fine. “Luna e l’altra” Una canzone sensuale. Una storia fatta di sguardi che dicono tutto. Due persone che si vogliono e che si studiano sotto gli occhi indiscreti di chi li circonda. Chi cederà per primo? “Malelingue” Non è un brano contro gli odiatori. È un manuale su come affrontarli, sempre con il sorriso sulle labbra. Try to walking in my shoes. “Sorrido lo stesso” Una dichiarazione nuda e cruda di ciò che sono

CONCERTI ORE 21.00 • BERGAMO • BRESCIA Gianni Morandi 26/02/2018 Palageorge Montichiari

I biglietti per le date del tour nei palasport, prodotto e organizzato da F&P Group, saranno disponibili dalle ore 16.00 di venerdì 26 gennaio su TicketOne.it e dalle ore 16.00 di lunedì 29 gennaio nei punti vendita tradizionali. Per informazioni: www.fepgroup.it. RTL 102.5 è radio partner del tour “Essere qui Tour”.

• BRESCIA • MANTOVA • MILANO • VERONA

• VERONA Scorpions Bob Dylan 23/07/2018 27/04/2018 Arena di Verona Arena di Verona Calcutta Jovanotti 06/08/2018 15-16-18-19/05 Arena di Verona Arena di Verona Lenny Kravitz 16/07/2018 Arena di Verona

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e della strada che ho fatto fino ad oggi per andare incontro al mio grande sogno. Nonostante le mie debolezze e le difficoltà non ho mai mollato. E non lo farò mai. “Coraggio” L’amore poetico, viscerale e tormentato, l’amore che a volte salva e a volte ci fa perdere completamente la strada … ma tanto poi c’è il mare qui. ESSERE QUI Tour 16 MAGGIO – Pala Lottomatica di ROMA 18 MAGGIO – Mediolanum Forum – di ASSAGO – MILANO 19 MAGGIO – Pala Alpitour di TORINO 21 MAGGIO – Kioene Arena di PADOVA 23 MAGGIO – Nelson Mandela Forum di FIRENZE 26 MAGGIO – Pal’Art Hotel di ACIREALE – CATANIA 28 MAGGIO – Pala Partenope di NAPOLI

• MILANO Jason Derulo Negrita Angra 11/03/2018 14/04/2018 03/04/2018 Mediolanum Forum Mediolanum Forum Live Club Gianni Morandi Myles Kennedy Roger Waters 28/03/2018 17/04/2018 04/04/2018 Mediolanum Forum Magazzini Generali Mediolanum Forum Harry Styles Editors Bob Dylan 02/04/2018 22/04/2018 09/04/2018 Mediolanum Forum Teatro Arcimboldi Mediolanum Forum

CONCERTI


PLAY MUSIC

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ROCKSTAR - SFERA EBBASTA NO COMMENT - NITRO ÷ - ED SHEERAN CHOSEN - MANESKIN ORONERO LIVE - DELUXE EDITION - GIORGIA OH, VITA! - JOVANOTTI VASCO MODENA PARK - VASCO ROSSI TUTTE LE MIGLIORI - MINACELENTANO 2640 - FRANCESCA MICHIELIN AMORE CHE TORNI - NEGRAMARO

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L’ora dell’amore - Camaleonti L’ultimo valzer - Dalida 03 Due minuti di felicità- Sylvie Vartan 04 Dan dan dan - Dalida 05 Il sole è di tutti - Stevie Wonder 06 Massachusetts - Bee Gees 07 Siesta - Bobby Solo 08 Nel cuore, nell’anima - Equipe 84 09 Mama - Dalida 10 Tenerezza - Gianni Morandi 01

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RIFLESSIONI

Lettera aperta per papà Ermanno e mamma Mariella … E ci siamo… 40 ANNI di vita insieme… No, pardon, 40 da marito e moglie e 10 circa da fidanzati… Dunque, 50 anni di vita insieme… La domanda sorge spontanea oggi: “Come fate amarvi ancora così tanto? Come???”… Oggi che basta veramente un niente per lasciarsi e smetterla di vivere e di lottare insieme per un sogno comune… Come fate ogni santo giorno alzarvi dal letto e benedire con lo sguardo la persona che avete accanto? Come fate ogni notte lasciarvi cullare dal battito del suo cuore? E’ bello -sia da figlia sia da donna adulta quale sono ormai- vedere quanto amore “circoli” ancora in voi… O forse dovrei dire: AMORE! Sì, perché il vostro non è un amore qualunque ma è qualcosa di unico, forte, straordinario e

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special perché non idealizzato. Voi non avete mai idealizzato l’altro e lo avete visto e amato per come è veramente, quindi con i suoi pregi e anche con i suoi difetti. Mamma che da simpatica brontolona dal cuore grande qual’è che deve sempre “mettere i puntini sulle i” e rimbeccare papà… Papà che borbotta tra se e se quando mamma spende qualche soldino in più, e poi mamma e papà che si guardano negli occhi con gli occhi innamorati e puri, come quelli di un bambino. Papà che torna a casa tardi da lavoro per permettere a sua moglie e a sua figlia una vita sana e dignitosa e mamma che trascorre le giornate ad accudire la famiglia, a cucinare, rassettare e pulire il proprio nido. Papà che segue con passione le partite alla


RIFLESSIONI

tv e mamma che “divora” riviste e fiction. E io? Io che guardo distratte le partite con papà, che seguo i programmi tv con mamma e che leggo tanto… Io che brontolo e borbotto… Io che a quasi 36 anni li guardo con i miei occhi innamorati… Innamorati di due “vecchietti” che si preoccupano ancora per me se ritardo dieci minuti la sera e che mi aspettano alzati… Che attendono la mia chiamata al risveglio e prima di coricarsi, quando trascorro giorni fuori casa… Che mi dicono che comunque sia “quella” sarà sempre casa mia… Quelli che spesso mando “ a quel paese” quando mi sento soffocare dal loro amore… Quelli ai quali però corro a chiedere scusa perché sono il mio cardine di vita, carne della mia carne e respiro del mio respiro… Ecco, io a “quelli” vorrei oggi, ora, adesso più che mai, dire GRAZIE per avermi insegnato a lottare, a credere nel valore dei sogni e del proprio sudore… Per avermi inculcato che bisogna credere sempre in se stessi, saper perdonare e saper amare con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta mente… Ma soprattutto a “quelli” io voglio dire GRAZIE per avermi insegnato il mestiere più difficile al mondo: saper vivere…

Con tutto il mio immenso amore, “la vostra bambina” Laura Laura Gorini

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ESPERTI A VOI

Conto corrente condominiale privo di fondi: le possibili conseguenze Quello della morosità in condominio è un problema sempre più sentito che pone una serie di problematiche, per i condòmini in regola con i pagamenti e per lo stesso amministratore, non sempre di facile e pronta soluzione. Il legislatore, con la riforma del condominio (L. 220/2012), ha cercato di porre un argine a tale incresciosa e dilagante condizione predisponendo tutta una serie di obblighi - in primo luogo in capo all’amministratore - per cercare di ovviare al problema, anche se, obiettivamente, con scarsi risultati. In primo luogo impone all’ amministratore di redigere il rendiconto condominiale annuale della gestione e convocare l’assemblea per la relativa approvazione entro centottanta giorni, verificare i costi e predisporre tempestivamente le quote condominiali da versare. Tali quote devono essere riscosse entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio nel quale il credito è maturato, anche in via forzosa, con decreto di ingiunzione immediatamente esecutivo, ai sensi dell’art. 63 disp. att. Cc, e, in caso di morosità ultra semestrale, si può giungere finanche a sospendere il condomino moroso dalla fruizione dei servizi comuni suscettibili di godimento separato. L’ amministratore che si sottrae a tale obbligo, peraltro, rischia di essere revocato. La realtà, tuttavia, spesso si discosta dalla pratica, ed i buoni propositi rimangono frequentemente sulla carta in considerazione del fatto che i procedimenti giudiziari per il recupero della morosità, specie se, in difetto di pagamento delle somme ingiunte, si è obbligati a giungere alle “estreme conseguenze” con l’escussione mobiliare o immobiliare del condomino moroso, non sono 46 www.newentry.eu

affatto brevi. Per sopperire a tali esigenze, si può prevedere un “fondo cassa”, anche se sappiamo che in questo caso la giurisprudenza esige che la delibera di costituzione del fondo debba essere adottata all’unanimità. In caso di forte indebitamento, pertanto, nella persistente difficoltà di recuperare le quote condominiali, si può giungere alla paralisi della vita condominiale, con la sospensione dei servizi primari da parte dei fornitori. Nell’impossibilità di gestire normalmente la cosa comune l’amministratore può rassegnare le proprie dimissioni, ampiamente giustificate dalla circostanza per la quale il mandante (condominio) è tenuto a fornire al mandatario (amministratore) i mezzi necessari per l’esecuzione del mandato. L’amministratore dimissionario non deve fare altro che comunicare formalmente al condominio la propria volontà e, quindi, convocare l’assemblea affinché provveda alla nomina del suo sostituto. In casi di inerzia dell’assemblea, lo stesso può adire l’autorità giudiziaria affinché provveda alla nomina di un amministratore giudiziario. Frequentemente, al contrario, gli amministratori tendono a sopperire a tali mancanze di cassa compensando di “tasca propria”, per


ESPERTI A VOI

far fronte alle esigenze “quotidiane” del condominio. Tale pratica, tuttavia, spesso si dimostra imprudente, ed è legata alla difficoltà di recuperare le somme versate in favore del condominio. Di recente la Corte di Cassazione ha sostenuto che le anticipazione effettuate dall’amministratore in favore del condominio debbono ricondursi nell’alveo del contratto di mutuo, pertanto non basta dimostrare l’avvenuta consegna del danaro o di altre cose fungibili, ma occorre dimostrare che tale consegna è stata effettuata per un titolo che implichi l’obbligo della restituzione. Sarebbe auspicabile, pertanto, un ulteriore intervento legislativo teso a snellire le procedure di recupero coattivo del credito ovvero tale da facilitare l’accesso del condominio alla costituzione di fondi specifici anti-morosità. Studio Ortini

· Amministrazioni Condominiali · Gestioni Patrimoniali Studio Ortini Barbara – Associato A.N.AMM.I. Iscrizione n.: E677 -

Professione esercitata ai sensi della Legge 14 gennaio 2013 n. 4 (G.U. n. 22 del 26.01.2013)

Orario Ufficio: Lunedì: 16,00 – 19,30 - Martedì/Mercoledì/Giovedì: 16,00-19,00 - Venerdì: ore 16,00- 18,00 Ghedi (BS) Via XX Settembre n. 28/a Tel. 030.5235959 - Fax: 178.6006662 Cell. 334 74 35 833 - info@studiortini.com

Ed è Poesia

“Maschera”

Nascosta dietro ad una maschera, nulla traspare agli occhi dello spettatore, oramai il volto logorato dalle lacrime che nessuno riesce a percepire... perchè la bravura nel recitare è tale che oramai l’anima mente anche a se stessa. Scalvini Roberta

“Alba composta”

Alba composta chera, struscia, sinuosa si snoda, articolata si mesce, con l’ombre dense fattesi rarefatte, palpabili. A breve, la partenza, intima, nel silenzio di un ora di riflessione di tocco soffuso. Per mia madre, una carezza leggera, lenta, al buon Dio affido, capo chino, mani giunte. Assenza di rumori sovrano regna, indiscusso, rapido, volitivo. Milena la mamma di Vittoria e di Celeste www.newentry.eu 47


AGENDA

Sabato 17 Febbraio 2018

Sabato 17 Febbraio ore 21:00

VISANO (BS)

ACQUAFREDDA (BS)

Sabato 10 Febbraio ore 21:00

VISANO (BS)

Carnevale in palestra a Visano, ore 21.00 48 www.newentry.eu


TERRITORIO

San Biagio: Benedizione della gola e... baci San Biagio, che si festeggia il 3 febbraio, fu uno dei martiri di Sebaste in Armenia. Si racconta che, condannato alla decapitazione, abbia pregato il Signore perché gli concedesse di soccorrere gli ammalati alla gola e il suo desiderio fu accolto. Un’altra leggenda dice che, mentre lo stavano conducendo al processo, una donna gli portò il figlioletto che stava soffocando a causa di una lisca conficcata in gola e lui lo salvò. In molte Chiese bresciane il 3 febbraio, San Biagio, viene benedetta la gola con le candele bianche benedette a loro volta il giorno precedente, festa della Candelora. Un proverbio antico recita: “Per San Biaze trè ùre squase” (per S. Biagio il giorno si è allungato rispetto al solstizio d’inverno, anche se certo non di tre ore scarse). Ricordo un altro simpatico proverbio che sentivo ripetere ogni anno da mia mamma: “ A San Biaze, èl prim che sa ‘ncontra sa baze”, dove “incontra” può forse anche significare quanti sono in sintonia con le proprie convinzioni. Si dice che a Carpenedolo in questo giorno i giovani si affrettino il mattino ad uscire di casa per baciare le prime ragazze che incontrano. ( notizie tratte da uno scritto avuto dall’amico Nino). La mia amica Assunta invece mi ha inviato una romantica storiella che le raccontava in merito, tanti anni fa, suo papà: “ C’era un giovane sacrestano in una chiesetta di montagna nel bresciano che non riusciva a trovar moglie. La notte di San Biagio sognò un angelo che gli disse che il giorno successivo alla fine della prima messa avrebbe incontrato una fanciulla. Lui non credeva al sogno, sapendo che questa era una messa frequentata

solo da donne anziane, ma a messa terminata, quando il giovane sacrista uscì sul sagrato per spazzare i gradini, incontrò una graziosa fanciulla, che dopo poco tempo sposò. Se si baciarono non ci è dato sapere, però è un dato di fatto che l’incontro fortunato accadde la mattina di San Biagio. Per questo San Biagio viene invocato contro il mal di gola e la tosse e, appunto, dalle ragazze per trovare un buon marito e ragazzi per trovare una brava moglie. Tra storia, leggende e tradizioni, è bello non dimenticare detti e storielle curiose e romantiche…sperando che la mattina di S. Biagio ognuno incontri una persona gradevole, se non da baciare, almeno da salutare volentieri! Ornella Olfi

L’Emozione di ascoltare la propria anima, il proprio cuore... Tu lettore sei il protagonista! Con le tue storie, le tue emozioni... Invia i tuoi scritti a: redazione@newentry.eu

Chiama Info: 347 73 52 863 www.newentry.eu 49


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La partenza sarà agevole per una manciata di giornate che vi vedranno particolarmente abili nel gestire forma fisica, ambiente domestico e incombenze nel complesso poco impegnative. In amore qualche discussione di troppo... quindi cerca di dimostrare al tuo/a partner quanto ci tieni veramente. Basta poco...

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All’inizio, sembrerà che conti solo il lavoro. Luna e Venere, infatti, non perdoneranno facilmente cedimenti e cadute di stile, mentre voi vorreste sempre vivere alla grande... L’umiltà è sempre importante anche in amore... Cercate di dare spazio alla partner.

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Può essere che qualcuno vi faccia notare qualche difetto, o vi richieda di rientrare nei ranghi. Il periodo comunque vi regala una montagna di idee e di vivacità. Quindi niente allarmismi inutili... Qualche malanno di stagione vi procurerà delle seccature ma presto tornerai in forma come prima. 50 www.newentry.eu

Chirurgicamente sarete prontissimi e strategici, fate attenzione al circostante e ai sentimenti. Sarete ammantati di luce interiore e spericolati il fine settimana. Cercate di non fare il passo più lungo della gamba. Con gli amici mantenete l’allegria che vi contraddistingue senza alterarvi.

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04 La rigorosa Luna di inizio settimana non facilita il dialogo con chi amate, che potrebbe alzare un muro di cerebralismo, che vi renderà inquieti.Qualcuno vi incanterà coi suoi racconti di incursioni in terre lontane. L’amore lascerà spazio a qualche litigio pesante...

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Il recupero di entusiasmo procederà di pari passo con un notevole incremento di fantasia, che vi accompagnerà nel week-end. Ottima sarà la vitalità per i nativi della seconda decade: fascino ed ingegno sono vostri! Quindi si prospetta un periodo nel quale sia l’amicizia che l’amore trionfano...


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Lo spunto di inizio settimana sarà come il filo di Arianna, che vi condurrà a ripercorrere alcune tappe fondamentali della vostra vita. Può darsi che sia una visione di tipo celeste... Tutto ciò vi porterà ad essere più poetici e qualcuno apprezzerà il vostro modo di essere...

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Il denaro entra ed esce da canali misteriosi, soprattutto per i nativi della terza decade, che non riusciranno forse a gestire le spese con la consueta precisione. In amore alti e bassi come nel lavoro. Un periodo quindi insicuro dovuto più a fonti esterne che a se stessi...

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Qualche disarmonia, che potrebbe trovarsi alle prese con problematiche professionali. Rimanete concentrati e sempre vincenti. In amore badate a non fare gli spavaldi... vi potrebbe costare molto caro... Stessa cosa vale per le amicizie. Rimanete umili!!!

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Un viaggio, o persone conosciute durante uno spostamento saranno la chiave di lettura di queste giornate, che vi porteranno in un percorso dentro la vostra interiorità. Splendido momento per amore e nuove conoscenze accenderanno le tue giornate. Approfittane!!!

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Mercoledì, giovedì e domenica saranno le giornate migliori: le prime due per un recupero sentimentale e l’ultima per riprendere il dialogo con tutte le altre dimensioni. Troppi pensieri notturni... non ti fanno riposare adeguatamente quindi ti sentirai affaticato già da primo mattino.

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OROSCOPO dal 09 al 25 Febbraio 2018

Ok a tutto ciò che riguarda la cura della salute e del benessere. Il week-end sarà invece più frizzante e mondano, con ottime possibilità per chi intende ritagliarsi un ulteriore scampolo di vacanza. Per i single si consiglia di partecipare a feste organizzatedagli amici... - nuovi incontri possibili. www.newentry.eu 51


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New Entry é il luogo dove puoi esprimerti liberamente. Sfogati se sei arrabbiato. Se vuoi farti pubblicità, promuoviti. Se vuoi far ridere buttati e pubblica foto, video ed articoli. Vuoi dedicare una lettera d’amore al tuo partner? Condividi le tue emozioni, esperienze, riflessioni!

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Il denaro entra ed esce da canali misteriosi, soprattutto per i nativi della terza decade, che non riusciranno forse a gestire le spese con la consueta precisione. In amore alti e bassi come nel lavoro. Un periodo quindi insicuro dovuto più a fonti esterne che a se stessi...

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Qualche disarmonia, che potrebbe trovarsi alle prese con problematiche professionali. Rimanete concentrati e sempre vincenti. In amore badate a non fare gli spavaldi... vi potrebbe costare molto caro... Stessa cosa vale per le amicizie. Rimanete umili!!!

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OROSCOPO dal 09 al 25 Febbraio 2018

Ok a tutto ciò che riguarda la cura della salute e del benessere. Il week-end sarà invece più frizzante e mondano, con ottime possibilità per chi intende ritagliarsi un ulteriore scampolo di vacanza. Per i single si consiglia di partecipare a feste organizzatedagli amici... - nuovi incontri possibili.

Esprimi il Tuo Cuo re. la Tua Vo .. ce...

Hai passione per la il giornalismo, la cronaca, lo sport, le poesie, i racconti, la musica?!? CONTATTACI al 347 73 52 863 oppure inviaci i tuoi scritti a: redazione@newentry.eu

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Gianluca Boffetti

App Inside Italy


RIFLESSIONI

Santa Apollonia - 9 Febbraio Sant’Apollonia, nata ad Alessandria d’Egitto nel 249 ca, è stata una vergine martire cristiana. La tradizione vuole che durante un massacro di cristiani fu catturata, torturata e minacciata di essere bruciata viva. Avendo rifiutato di proferire parole sacrileghe, le furono cavati i denti e lei, temendo di non riuscire a sopportare oltre una simile tortura, si gettò nel fuoco di sua spontanea volontà. Per questo è considerata la patrona dei dentisti e invocata in tutti i malanni e dolori di denti. Festeggiata il 9 febbraio, viene raffigurata nell’iconografia con in mano una tenaglia che stringe un dente. Diffusa in Lombardia la tradizione per i bambini di mettere ogni loro dentino da latte caduto, in un piattino o sotto il cuscino. La notte passerà Santa Apollonia a prenderlo e lascerà al suo posto una moneta. Una simpatica rassicurazione per aiutare i bambini a non spaventarsi alla perdita di ogni dentino da latte che cade da solo o che, dondolante, viene tolto dai genitori, compensandoli con una mancetta. Anni fa era proprio una piccola mancia, adesso ho sentito raccontare di decine di euro per ogni dentino… anche la Santa si è aggiornata! Ornella Olfi

WORLD NEWS

Francia: Nutella scontata del 70%: scene di delirio al supermercato A conti fatti non si è rivelata un’ottima idea quella della catena di supermercati Intermarché, con sede nella Loira, di proporre ai propri clienti barattoli di Nutella da 950 grammi ad un prezzo super scontato: solo 1,41 euro, il 70% in meno del prezzo di costo. Scene di delirio, con i clienti pronti a battagliare “come animali” pur di accaparrarsi gli ambiti barattoli. Insomma, un mezzo disastro. In un supermercato di L’Horme un cliente ha rimediato un occhio nero nella baruffa.

Brescia: mi vuoi sposare? la proposta avvenuta all’Ikea Ha chiesto la mano della sua fidanzata Katia facendo proiettare un video nel negozio Ikea del centro commerciale Elnòs di Roncadelle, nel bresciano. L’insolita (e creativa) proposta è arrivata dopo nove anni di relazione. Per architettarla e metterla in pratica, Francesco Albertini si è avvalso della collaborazione degli amici e del personale del negozio, ma pure della sua mamma, che recita un ruolo da coprotagonista nel ‘film’ girato per chiedere la mano di Katia. Come racconta BresciaToday, mentre fa shopping all’Ikea con un’amica, Katia viene attirata da una commessa e fatta sedere su un divano per vedere un video dimostrativo, che ha un inaspettato protagonista: il suo fidanzato. Nel filmato si paragona il montaggio di un mobile alla costruzione di una storia d’amore. Messo alle strette dalla madre, il giovane Francesco decide che è meglio chiedere la mano della fidanzata piuttosto che armeggiare con viti e bulloni: sale in auto e parte. Alla fine della clip Francesco sbuca nella saletta dove c’è Katia, già in lacrime. In ginocchio, l’anello in mano, infine la fatidica domanda: “Mi vuoi sposare?”. La risposta, ovviamente affermativa, è stata accompagnata dagli applausi. www.newentry.eu 53


SPECIALE

Associazione Nella Casa di Dorothy Racconto di Manuela

Vorrei raccontare la mia esperienza con l’autismo perché non bisogna aver paura né di sapere né di affrontarlo. La diagnosi precoce fa la differenza e conoscere strategie adeguate permesse a noi e ai nostri figli di vivere meglio. Il vero rapporto con mio figlio è iniziato quando aveva due anni e mezzo, ovvero dopo la diagnosi e le prime indicazioni dello staff medico che ci ha seguiti in questo percorso. Nonostante mio figlio avesse, per il pediatra, uno sviluppo normale (prime parole, camminare) io mi ero resa conto che c’era qualcosa che non andava. Mio figlio preferiva gli oggetti ai suoi genitori. Quando ha iniziato a muovere i primi passi preferiva appoggiarsi al divano che camminare dando la manina ai suoi genitori; preferiva far cadere a terra la biciclettina e far girare le ruote e guardarle piuttosto che giocare a palla con il papà. Fino a due anni e mezzo Giuseppe comunicava con noi le sue esigenze con parole singole e gli unici giochi che potevo fare con lui era il solletico e il verso degli animali quando cantavo nella vecchia fattoria. Quando a un anno è andato al nido ho chiesto alla maestra se notava dei problemi ma Giuseppe appariva un bambino molto vivace e furbetto, che voleva far sempre di testa sua e che, spesso, quando lo si richiamava non rispondeva e che, anche se alcuni obiettivi non erano stati raggiunti, occorreva osservarlo l’anno successivo ma niente di che preoccuparsi. Io però vivevo da schifo, mi sentivo una pessima madre che addossa a suo figlio problemi che non ha solo perché non riesce a comunicare con il figlio. Con chiunque ne parlassi, marito compreso, ero esagerata, non avevo pazienza, il piccolo era sveglio e furbo. Solo non riuscivo ad andare nemmeno al parco giochi con mio figlio perché si spostava da un gioco all’altro, correva così velocemente e senza ascoltare nessuno, quante volte ho detto: “Giuseppe, Giuseppe, attento ti fai male, scendi, vieni qua.” Niente, niente, non si girava nemmeno. Dopo la diagnosi io e mio marito abbiamo preso consapevolezza dei limiti di nostro figlio, tante domande hanno avuto risposta. Poi già 54 www.newentry.eu

con le prime indicazioni dello staff medico che ci ha seguiti nel percorso diagnostico abbiamo imparato ad agganciarci ai giochi di nostro figlio, gli abbiamo insegnato, non senza fatica, ad indicare gli oggetti. Adesso Giuseppe fa terapia ABA, comunica con noi, risponde al suo nome (a volte dobbiamo chiamarlo tre volte, ma alla fine ce la facciamo) e alle nostre domande se riguardano il contingente, frequenta la scuola materna, seguito da una educatrice, gioca con i suoi coetanei e nel complesso riesce a rispettare le regole. Penso sempre di non fare abbastanza per mio figlio, perché la terapia va continuata nella vita quotidiana e, a volte, credo di non dedicargli abbastanza tempo. Adesso sappiamo. Per giocare con lui occorre insegnargli il gioco, ogni singolo gioco. A mio figlio non basterà mai guardare gli altri per imparare, anche se lui è molto attento agli altri (cosa non comune per bambini con questo disturbo), non riesce a seguire da solo tutti i passaggi. Ad esempio quando giocava con i bambini a nascondino gli era rimasto in mente solo che doveva contare e girarsi, non correva a cercare i bimbi nascosti e stava lì. Così ci siamo messi tutta la famiglia step by step. Prima mio marito lo guidava e io restavo nascosta finché non mi trovava, così dopo diverse volte ha capito questo passo, poi è stato il momento di capire come si vince. E così per tutti i giochi che impara. Adesso vuol giocare alla tombola degli animali, ha già imparato che deve pescare una tesserina, che deve dire ad alta voce il nome dell’animale, ma non basta... bisogna consegnare la tesserina a chi ha nel cartoncino grande lo stesso animale. Adesso ci resta da capire come si vince. Tiziana Valsecchi Siamo un gruppo di mamme e papà di bambini autistici. Abbiamo creato una associazione, a cui abbiamo dato il nome “Nella casa di Dorothy”. Qui ci scambiamo opinioni, ci confrontiamo ed ogni tanto ci incontriamo per un caffè. Se anche tu hai un vissuto simile e vuoi entrare in chat, contattaci: Valsecchi Tiziana Cell. 329 98 05 488


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ANNUNCI ECONOMICI LAVORO OGGETTI ANIMALI INCONTRI IMMOBILI VEICOLI Obbligatorio inviare l’annuncio con il codice fiscale e la provincia dove si vuole pubblicare. Se non presente, New Entry non pubblicherà l’annuncio.New Entry declina ogni responsabilità in merito al contenuto degli annunci di questa rubrica sottoscritti dagli inserzionisti. Il recapito telefonico è un servizio che non implica in

nessun modo gestione diretta da parte dell’Editore. La pubblicazione è gratuita salvo per vendita e affitti di immobili, auto e moto e rubrica Incontri. In questo caso il costo è di € 30,00 per 4 uscite. Il pagamente deve essere effetturato tramite bonifico bancario a: New Entry - Banca Credito Bergamasco - Filiale Brembate di Sopra -

Codice IBAN IT64 S 05034 52660 000 000 000 822 oppure tramite POSTEPAY N°5333171027919964 C.F. BFFGLC73S17A794L I lettori, se così si possono definire, che chiameranno i numeri relativi agli annunci pubblicati qui di seguito, per azioni di stalking saranno consideratI illecite e perseguite a norma di legge.

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Il concorso gratuito che premia le più votate. Mandaci la tua foto e puoi vincere un servizio fotografico professionale!

COME PARTECIPARE? Inviaci una tua foto al numero 347.73.52.853 oppure tramite mail a redazione@newentry.eu, potresti essere selezionata per partecipare gratuitamente. Successivamente verrà richiesta l’autorizzazione alla pubblicazione della fotografia sul nostro giornale sia in versione cartacea che on-line. New entry si impegna a non divulgare i dati personali richiesti ( a parte il nome e l’età della candidata, informazioni utili per il regolare svolgimento della gara. L’editore si riserva il diritto di pubblicare il materiale ricevuto corredato dai dati anagrafici richiesti sulla cui attendibilità e veridicità declina ogni tipo di responsibilità. (Aut. conforme legge 675/96). Per quanto riguarda le votazioni verrà considerata una sola votazione per ogni numero di cellulare e mail. La scelta degli scontri è in base all’ordine di arrivo in redazione dei partecipanti. Il premio per la vincitrice è uno scatto fotografico realizzato dalla Bisdy Communication (Leone Rech Daldosso) sita a Calvisano in Via Isorella1.

Marina - 24 anni

Alessandra- 23 anni

Votate la persona che preferite in modo da decretarne la vincitrice. 347 73 52 863

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RIDIAMOCI SOPRA

Ci sono due sposi di mezza età che discutono del loro futuro. “Che farai se io muoio prima di te?” chiede lui a lei. Lei ci pensa su e poi risponde che le piacerebbe vivere con qualche altra donna single o vedova, magari più giovane, per non sentirsi troppo vecchia e sola. “E tu caro Il marito torna a cosa faresti, invece, se morissi prima io?”. “Pen- casa dal lavoro e trova la moglie so, la stessa cosa!”. nullafacente che gli dice: ho preparato Una suora, mentre passeggia nel chiostro del “Caro, oggi non ti convento, fa all’altra: “Suor Lucia, lo sa che da mangiare. Manca la luce”. E il marito: “Ma nell’orto sono cresciute certe fave lunghe così?” cara, noi abbiamo la cucina a gas!”. E la moglie: facendole vedere la lunghezza con le mani. “Sì, ma l’apriscatole è elettrico!”. All’improvviso interviene un’altra suora sorda lì Al telefono: “Dottore, dottore, mia suocera è stavicino che esclama: “Frate chi? Frate chi?”. ta morsa dal mio serpente!”. Il dottore interviene: Il matrimonio è come un bagno molto caldo: una “Ma scusi forse non lo sa, ma io sono veterinavolta che ci si è abituati, non è più così caldo rio!”. “Infatti è il serpente che è svenuto!”. come sembra. Al telefono: “Pronto, qui parla l’istituto dei sordoDue persone robuste, cercando di uscire con- muti!”. “Miracolo!”. temporaneamente dall’ascensore, si incastrano nella porta. Il primo fa al secondo: “Ruoti, faccia Tre carabinieri vanno all’aeroporto. Vedono un da perno”. E il secondo, stizzito, risponde: “Ruoti aereo e il primo dice: “Accidenti, che aereo enorme! E chissà a che velocità arriva... secondo me lei, faccia da culo!”. fa i 200 all’ora”. Il secondo: “No, no, secondo me Colmo per un pompiere innamorato: avere un farà i 400 all’ora!”. Interviene il terzo: “Ma siete matti? Farà almeno 600 all’ora!”. Interviene nuoritorno di fiamma... vamente il primo: “Sì, sta a vedere che vola!”. Un tizio in un bar nota una donna molto elegante che, regolarmente, arriva ogni sera sola, beve Quando sono uscito dal cinema ho detto a una qualcosa e poi se ne va. Alla seconda settimana, ragazza: “Ti va di fare una passeggiata?”. Lei ha finalmente, decide di provarci. “No, grazie...”di- detto di sì e se n’è andata da sola. ce la donna”...ho deciso di mantenermi pura per l’uomo che amerò...”. “Sarà abbastanza difficile, Due medici dopo un congresso vanno a letto. immagino...” dice l’uomo. “Sì, ma a me non im- Alla fine lui dice: “Dall’abilita’ delle tue mani porta molto: l’unico che si arrabbia veramente scommetto che sei ginecologa!”. Lei: “E tu anestesista!”. “Ma come fai a dirlo?”. Lei: “Non ho per questa cosa è mio marito...”. sentito nulla!”. 58 www.newentry.eu


RIDIAMOCI SOPRA

Cartello affisso in un WC: “Dopo l’uso si prega di usare l’apposito spazzolone. “No, grazie. Preferisco la carta igienica”.

Un cantante si esibisce per beneficenza in un ospedale. Alla fine del concerto dice: “Arrivederci, e spero che miglioriate”. “Anche lei”.

A scuola Paolo alza la mano: “Signora maestra, posso andare a casa? Ho un disturbo sessuale!”. La maestra con un sorriso lo accontenta: “Vai pure Paolo”. Passano due giorni e di nuovo: “Signora maestra, posso andare a casa? Ho un disturbo sessuale!”. La maestra ci ride anche questa volta e lo manda via. Finché la terza volta quando Paolo le chiede di andarsene per un disturbo sessuale, lei lo prende in disparte e un po’ preoccupata gli dice: “Ma ne hai parlato a casa?”. “A casa? No veramente no!”. “Allora dillo pure a me, vieni. Cos’è questo disturbo sessuale?”. E Paolo: “Niente, è che a me a stare a scuola mi girano le palle”.

Un giornalista si reca in un paesino noto per la longevità di alcuni suoi abitanti, per intervistare uno di questi ultracentenari. Passeggiando per le vie del paese, il giornalista vede un vecchietto che sta piangendo e gli chiede: “Mi dica buon uomo, quanti anni ha ?”. “105 anni”. “E perché sta piangendo?”. “Mi ha picchiato il babbo!”. E il giornalista stupitissimo: “E perché suo padre l’ha picchiata?”. “Perché stavo facendo i dispetti al nonno!”.

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Un prete, dopo esser stato tutto il giorno in giro per faccende, torna a casa alle sei di sera e la perpetua gli chiede: “Ma dove sei stato?”. “Al cimitero, ma non c’era anima viva”.

... fai battere il cuore... Idee romantiche per San Valentino www.newentry.eu 59


SPETTACOLO & ARTE

Sladana Krstic Aveva solo sei anni Sladana Krstic quando disegnava le sue bambole su fogli di carta e poi si dilettava a creare per loro vestiti per poterle abbigliare come meglio poteva. La passione per la moda è nata dunque con lei. Il suo primo bozzetto ha preso vita quando era ancora una ragazzina: allora frequentava la scuola media e -dopo aver svolto i compiti- amava trascorrere il tempo a disegnare e a fare figurini di moda. Successivamente, comprendendo che era la strada artistica -in particolare quella della Moda, fosse quella che volesse percorrere dal punto di vista personale, ha deciso di iscriversi all’Istituto Artistico Di Arti Moderne e Design Di Spalato, in Croazia, diventando graphic designer. Consapevole che non si finisce mai di imparare, ha in seguito studiato a Roma stilismo, modellistica, sartoria e ricamo a mano presso la prestigiosa Accademia Altieri. Sladana possiede dunque una formazione completa che le permette di realizzare step by step ogni sua creazione, partendo dal disegno tecnico (il plat) per passare alla realizzazione del cartamodello, quindi

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alla parte di modellistica e, infine, alla realizzazione finale in sartoria, dove confeziona e rifinisce ogni suo capo. Pur amando profondamente la Moda, la Krstic non ha mai dimenticato un suo altro grande amore: la pittura. Non per nulla usa i tessuti delle sue collezioni come se fossero dei dipinti su tela. Adora, infatti, la tecnica della pittura su stoffa utlizzando -in particolare- l’uso dei colori in 3D che danno volume e tridimensionalità ai suoi abiti. Inoltre, essendo un’abile ricamatrice dotata di un notevole senso estetico, riesce a rendere ancora più preziosi i suoi tessuti e, di conseguenza, le sue creazioni, davvero uniche. I suoi sono pertanto abiti/quadri e il suo più grande desiderio è vederli indossati dalla gente. Culturalmente affascinata dalla cultura underground e dalle avanguardie, Sladana Krstic adora lo street fashion e in un look cerca sempre di combinare armoniosamente capi e colori a prima vista incompatibili tra loro. Non per nulla il suo stilista preferito è il visionario e ironico Franco Moschino. Nel luglio 2014 con l’Accademia Altieri ha contribuito alla realizzazione dei principali costumi del film di fantascienza “Andròn-The Black Labyrinth” e nel


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luglio 2015 ha partecipato alla settimana dell’Alta Moda italiana a Roma con il brand “Contrast Haute Couture” che ha lanciato con la sua amica e collega Maria Giovanna Selis e con il quale è arrivata in finale al concorso “La moda sotto le stelle” organizzato da “Glamorize”. Successivamente la troviamo nuovamente in finale a “New Italian Fashion”, presentando a Spoleto tre abiti ispirati a Andy Warhol, inventore e maestro indiscusso della Pop Art. Nel marzo e maggio 2016 ha partecipato alla trasmissione “Detto Fatto “di RAI 2 dove è stata scelta tra migliaia delle richieste a far parte della Accademia della Moda di Gianni Molaro. Nella puntata extra accademica nel maggio 2016 sempre nella trasmissione “ Detto Fatto” di RAI 2 ha vinto la sfida con altri due stilisti interpretando al meglio con i propri outfit la prevenzione con alimentazione contro le malattie. A seguito della sua vincita nello stesso programma l’estroso stilista vesuviano Gianni Molaro ha portato al Cycas Cafè di Bacoli solo otto abiti rispetto ai dieci inizialmente preventivati, in modo da consentire anche alla stilista Sladana, vincitrice del concorse dell’Accademia della Moda di “Detto Fatto” (e scelta dallo stesso Molaro) di poter presentare due capi della sua collezione. A giugno 2016 ha invece rappresentato l’ Accademia Altieri nel concorso nazionale delle nuove divise delle portalettere Poste italiane. Sempre a giugno 2016 ha sfilato con la propria collezione nel concorso internazionale Ferrari Passion Cult a Roma. Nel mese di luglio 2016 ha portato la nuova collezione #PureColorExtravagantCollection in sfilata internazionale #ITALIANFASHIONDAYINROMANIA e ha sfilato ad AltaRoma con il proprio Final Work, collezione dedicata al grande Davide Bowie. Nel mese di ottobre 2016 ha sfilato con la propria Capsule Collection a Frascati nell’evento Prima O Poi Ti Sposo nel ambito Wedding e Ceremonial, mentre nel mese successivo viene richiesta di nuovo a portare la collezione #PureColorExtravagantCollection in Romania nella sfilata internazionale #FashionNightOut. A concludere l’anno in bellezza nel mese di dicembre ci pensa la sua partecipazione in veste di ospite al FESTIVALDELLARTEAMICIZIAEDELLAPACE

Italia-Uzbekistan a Pesaro dove ha presentato la nuova collezione. L’anno nuovo si è presentato fin da subito assai produttivo e accattivante per Sladana: a gennaio ha infatti iniziato a collaborare a livello di organizzazione e di regia backstage ad Altaroma, mentre a febbraio è stata confermata come giurata nel concorso nazionale I 2 MONDI al Teatro San Paolo di Roma dove ha dato vita a un performanse inspirato alla storia di “Alice nel paese delle meraviglie”. Nel mese di febbraio 2017 ha sfilato nella cornice del bellissimo Museo Archeologico Nazionale di Napoli nell’evento “ModArte” come una dei vincitori del “Contest” dell’Accademia di moda di Gianni Molaro del programma televisivo “Detto Fatto”RAI2 , con la sua inedita collezione Farnese realizzata in tema con la collezione presente nel museo. Nel marzo 2017 veste con la sua ultima collezione le finaliste nazionali del fashion show “The Look Of The Year Castelli Romani” nella prestigiosa cornice del Teatro Aurora di Velletri.Questi - infine- i suoi più recenti impegni: 9.5.2017. Sladana comincia la collaborazione di Rubrica di Moda con il Settimanale Di Tutto. 18.05.2017 presso l’Allied Joint Force Command www.newentry.eu 61


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Naples di Lago Patria, si è tenuto l’evento “ Fashion Is Mission”, kermesse promossa da Modarte, evento ideato da Oficina delle Idee, nella persona della Presidente Rosa Praticò, insieme con l’Associazione “I Sedili di Napoli” in collaborazione di MWA-Morale and welfare Activity della Base Nato.In platea Sladana Krstic la stilista dell’accademia di “Detto Fatto” Rai2 condotta da Caterina Balivo e Gianni Molaro. 27.5.2017. Sladana Krstic e protagonista della kermesse Cosenza Fashion Week, un progetto innovativo che nasce dell’esigenza di accrescere la visiblità dell territorio coniugandolo a un grande evento di moda e a nuove tendenze stilstiche, espresse con varie forme d’arte , grazie anche agli ospiti di rillievo e famosi esperti di settore. 29.5.2017. Sladana veste la semifinalista di Miss Mondo Italia 2017 Ginevra Morganti nonche già la mascotte di Miss Italia. Il concorso e gestito da Antonio Marzano che, per il decimo anno consecutivo, ha la sua base a Gallipoli, perla del Salento. 1.6.2017.” Franco Azzinari : ieri, oggi e domani” mostra antologica inaugurata il giorno 1° giugno 2017 a Roma , Palazzo Ferrajoli , Piazza Colonna. La mostra è stata presentata dall’On.Dott. Sergio

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Zavoli. La mostra è stata curata dal Dott. Rosario Sprovieri. Stilista Sladana Krstic ha presentato la performance della Collezione Farnese inspirata al grande MANN con un piccolo assagio della sfilata che sarà sempre nella stessa sede il 9.7.2107. 9.6.2017.” Franco Azzinari : ieri, oggi e domani” mostra antologica inaugurata il giorno 1° giugno 2017 a Roma , Palazzo Ferrajoli , Piazza Colonna. La mostra è stata presentata dall’On.Dott. Sergio Zavoli. La mostra è stata curata dal Dott. Rosario Sprovieri. Stilista Sladana Krstic ha presentato intera Collezione Farnese inspirata al grande MANN, arti pittoresche e moda si sono unite in un connubio. Il vento è improvvisamente entrato nell lussuoso Pallazzo Ferrajoli, e si è mescolato con i tessuti e le magnifiche creazioni dedicate alla Vita, della stilista Sladana Krstic. 12.6.2017. Roma: Il team di Art Fabrique con Sladana Krstic. In questi anni Art Fabrique si e mossa dalla Calabria per unire le realtà del territorio nazionale ed europeo. Sladana Krstic si unisce al progetto con lo shooting della ultima Collezione Farnese A/I 2018 nella bellissima cornice della Piazza di Spagna a Roma. 12.6.2017. “Nella Jugosfera “ e il titolo del progetto presentato nell’ambito del bando Migranti del Ministero dei Beni Culturali che prevede la realizzazione di una documentazione fiction dedicata alle donne artiste e quelle che si occupano di lavori creativi, legati all’arte e cultura, che dalla ex Yugoslavia sono migrate in Italia. Sladana Krstic si presta al progetto con la performance della ultima collezione. 16.06.2017. si è tenuta l’inaugaurazione della Mostra e il Premio Internazionale alla carriera “Angeli” all’ Alexander Museum Palace di Pesaro.Il premio “ Angeli” è stato ideato e curato per amore dell’Arte , dell’eccellenza e della bellezza, col fine di riconoscere meritie talenti, pruomovendo, nei vari campi artistici e della vita stessa , i frutti della passione, dell’ingegno e dell’impegno umano. Stilista Sladana Krstic ha ricevuto il prestigioso Premio alla carriera “Angeli” che ha proposto un defilèè con le sue creazioni realizzate per il Museo Archeologico di Napoli, la Collezione Farnese.


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25.6.2017. Stilista Sladana Krstic ritira il prestigoso premio ModArte in nome della Dott.ssa Rosa Praticò nella stupenda cornice della Costiera Amalfitana ad Atrani. Nella serata della premiazione propone la sfilata per ModArte della Collezione Farnese A/I 2018. 07. 07. 2017 Sfilata presso l’ Area Contesa di Roma con la presentazione della Collezione Farnese. A sfilare le modelle appartenenti alle agenzie A Pois di Giada Falcone e di Sabina Prati Eventi Moda. Sladana Krstic torna in Romania per la terza volta nell’evento internazionale del 02. 08. 2017. “ Italian Fashion Day in Romania” e la sua storica Collezione Farnese indosseranno le modelle della prestigiosa “ Trust Models Agency”. 09. 09. 2017. Si è inaugurata in Via Le Botteghe 30, Capri, la mostra “ Azzinari : I Venti e il Mito” dove sei bellissime modelle di “A Pois eventi moda e spettacolo” hanno fatto una Perfomance davanti alle opere del vento del Maestro Azzinari : l’evento vuole ricordare il primo insediamento Greco sulle coste della Campania. La madrina della mostra ha indossato un abito di Sladana Krstic. La mostra è a cura della galleria d’arte “ Le Musa” di Myriam Peluso. QueenMood Couture di Sladana Krstic: sfila ad Alta Moda su Red Carpet a Terracina Air Show 2017 il 22 settembre nell’evento “ Air Show – PAN Frecce Tricolori 2017”, di qui la Jevents srl è promotrice in collaborazione con ‘Aereo Club Latina a la supervisione dell’Aereo Club Italia e l’Aeronautica Militare Italiana. QueenMood in occasione dell’Evento MISS LATINA ITALIA veste le due Accompagnatrici degli Ospiti d’Onore e la Presentatrice durante la serata finale del 7 ottobre 2017 a Milano nel Palazzo Lombardia. 20. 10. 2017. Sladana e nella giuria tecnica del “ Reality and fashion Show for Designer “in diretta Sky dagli studi televisivi di Italia Mia ed e un programma ideato da Emanuele Sicignano Managment , direttore artistico. 25. 11. 2017. Sladana partecipa alla mostra “ Emozioni di Arte e Moda “ in Via Margutta 90, all’interno della Galleria Area Contesa Arte con la Perfomance di Alta Moda Couture all’interno di un contesto ricco di opere d’arte e di persone appassionate nel set-

tore della mode e dell’arte. Sladana ha creato un quadro moda con le sue creazioni in una sfilata stravolgente con abiti scenici e vistosi. La collezione sfilano le modelle della Sabina Prati Eventi Moda. 04. 12. 2017 nella Cittadella (CZ) Sladana Krstic prosegue nella collaborazione con il Maestro Franco Azzinari nell’evento “ Retrospettiva Antologica – Il Mediterraneo, Mito del Vento” inaugurato dal Presidente, l’on Mario Oliviero ed realizato con il contributo della Regione Calabria. Le Madrine dell’evento di origini calabresi indossano gli abiti realizzati da Sladana. L’idea è ispirata alle clementine, ai profumi e ai colori dalla Calabria. 27. 01. 2018. Sladana partecipa all’evento Globe Fashion, sezione OFF di Cosenza Fashion Week presso la Fondazione Exclusiva sita in Via Giovanni de Castel Bolognese , 81 Roma. La sfilata fa parte nel calendario ufficiale di Alta Roma. L’evento ha l’obiettivo di puntare l’attenzione su giovani talenti della moda che dimostrano di avere una visione innovativa. Credito foto: Cesare Colognesi, Trucco: Manuela Melillo Laura Gorini www.newentry.eu 63


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