giallo! Savio Bellini
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giallo! C0 M0 Y100 K0 H56 S100 B100 R255 G237 B0 #FFED00 570–590 nm
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giallo! mostra fotografica tricromatica di Savio Bellini Organizzata da Associazione Culturale Identità Fotografica
Foto, testi e grafica Savio Bellini Allestimenti di Luca Maria Diano Savio Bellini
Bellini ©
Capua
Amaro Caffè Via Corte della Bagliva Caserta Maddaloni 2008
Marzo 2009
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In un silenzio senza tempo un'anima migra in cerca del suo tempo in cerca di una sua casa cosĂŹ vicina eppur cosĂŹ lontana tanto da disperdere nell'infinito ogni suo sguardo
Š Savio Caserta Maddaloni 2008 6
Bellini Š 7
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Nell’antica Grecia i pazzi erano tenuti a vestire il giallo in modo da rendersi riconoscibili in modo da rendersi distinguibili in modo da rendersi eccezione.
Bellini © Benevento Sant’Agata de’Goti 2008 9
Cammino. Guardo avanti, poi muovo passi. Cos'è che mi circonda? Ma oggi ho camminato tanto la stanchezza mi rallenta sino a indurmi a stare fermo. Fermo. Seduto, respiro affannosamente. Cosa mi gira intorno? Ma oggi riposo, riprendo fiato finché la stanchezza non passi li accovacciato mi osservo. Osservo. Guardo me stesso, vorrei comprendere. Cos'è che mi appartiene? Ma oggi mi sento in forma la comprensione ancora s'attarda e la vita scorre, meglio se cammino. Cammino. Inseguo quella vita non compresa. Cos'è che mi guida? Ma oggi ho ripreso a camminare questa vita continua a scorrere potrei perderla, se non cammino.
© Savio Benevento Sant’Agata de’Goti 2008 10
Bellini Š 11
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Poi trovo te e tutto cambia porgo la mano e ritrovo la strada ma sono smarrito La strada è difficile stringo forte e avrei bisogno di una guida fra tutti questi scatoloni accantonati gialli, verdi, o variamente colorati che mi aiuti a mettere confusione per trovare un senso a tutte queste parole.
Vorrei prenderti per mano e portarti a spasso tra i miei sogni ma spesso mi ritrovo smarrito e li perdo (o tento di perderli) senza sapere dove trovarli.
Bellini Š Vorrei prenderti per mano e portarti a spasso tra le mie parole ma spesso mi ritrovo smarrito e le perdo (o tento di perderle) senza sapere dove trovarle.
Benevento Sant’Agata de’Goti 2008
Vorrei prenderti per mano ...e stringerti.
Caserta Maddaloni 2008
Š Savio 14
Nella Roma del II secolo a.C. i tintori erano specializzati nell'uso di un colore e suddivisi per categorie Croceari per il giallo Violarii per il viola Officinae purpurinae per la porpora.
Bellini Š Caserta Maddaloni 2008 15
Corri, corri veloce anche senza una meta l'importante è correre non ti girare, non ascoltare.
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Š Savio
Muoviti veloce, anche oggi il sole vuole salire in alto e ne hai ancora da conquistare non puoi fermarti prima che scenda.
Corri dai non pensare e l'hai fatto, fino all'affanno trovandoti ora soltanto vecchio e senza ricordi, non un'emozione.
Caserta Maddaloni 2008
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E.Montale
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Caserta Maddaloni 2008
Portami tu la pianta che conduce dove sorgono bionde trasparenze e vapora la vita quale essenza; portami il girasole impazzito di luce.
Tendono alla chiarità le cose oscure, si esauriscono i corpi in un fluire di tinte: queste in musiche. Svanire è dunque la ventura delle venture.
Portami il girasole ch'io lo trapianti nel mio terreno bruciato dal salino, e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti del cielo l'ansietĂ del suo volto giallino.
Bellini Š
il colore piĂš facilmente distinguibile da lontano.
dipingere il proprio taxi di giallo dopo aver imparato come questo fosse
Pare che l'idea del colore sia venuta a un certo Harry N. Allen...
Gli Yellow Cabs non sono dipinti di giallo per un puro caso.
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Š Savio
Caserta Maddaloni 2008
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Bellini Š
Caserta Maddaloni 2008
Š Savio 22
Nelle scuole il giallo stimola l’apprendimento. Malati di mente, o semplicemente troppo stressati, devono evitarlo perchÊ potrebbero esserne sovreccitati.
Bellini Š Caserta San Leucio 2008 23
Ho guardato i tuoi occhi e non sapendo come spiegare ho guardato nuovamente fino a vedere attimi, piccole luci di emozioni, rischiarare una vita.
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Ho guardato il tempo ma i tuoi occhi hanno detto Tutto il tempo che passerà sarà soltanto tempo e non potrà sfiorarci e non saprà mitigarci.
© Savio
Bellini Š
Chieti Vasto 2008
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Napoli Viale della Villa Romana 2008
Giorno di pioggia notte incerta. Attimi di solitaria attesa. Limpida acqua scorri fra le mie dita facendo scivolare via ogni paura residua. Dona immensa freschezza alla mia anima rinata falla brillare di luce propria.
Bellini Š
Dormi, i tuoi sogni aspettano, terrò lontano il mondo, affinché tu possa dormire.
Dormi, nutrendo i tuoi sogni, sussurrerò magiche parole, cosicché domattina ricorderai.
Sveglia! Che la vita ti aspetta, rimarrò nell'ombra, fin quando non ti addormenterai.
© Savio Napoli Viale della Villa Romana 2008 28
Bellini Š 29
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© Savio
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Napoli Vesuvio 2007
Un passo e un altro ancora gli spazi si dilatano inizio a correre.
Un passo e un altro ancora mentre il ritmo aumenta sempre piĂš breve l'intervallo.
muovo un passo poi un altro e un altro ancora sono fermo e la mia mente cammina con me.
Lentamente tra i miei pensieri
Bellini Š Hei, sto volando!
Faccio quel passo e capisco, mi guardo e comprendo.
I passi si allungano sproporzionati fino al punto in cui giunge quel passo enorme quello dove alzi un piede e non lo poggi piĂš, e lo spazio e il tempo dilatandosi diventano uno.
In zoologia il giallo specialmente se associato al nero indica agli altri animali il pericolo è usato, per esempio, da api, vespe ed animali marini tossici o dotati di pungiglione
“
Indovina perché sono così variopinto? Esatto! Sono pericoloso!
”
© Savio Napoli Vesuvio 2009 32
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© Savio
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Caserta Capua 2008
In alcune tribÚ degli Indiani d’America era costume cerchiarsi gli occhi di giallo intenso per ipnotizzare il nemico e indossavano casacche gialle e nere come avvertimento
Bellini Š
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Nell'ingresso del suo piccolo appartamento prese dal vecchio appendiabiti in legno il suo logoro mantello fatto di silenzio lo indossò e scese le scale fino alla strada. In una città d'immensi palazzi, infinita di luci camminava per strade affollate di ogni gente gente veloce, gente felice, gente distratta... gente che non lo avrebbe mai visto.
Š Savio
Benevento Apice 2007
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Bellini Š
Š Savio Caserta Maddaloni 2008 38
Bellini Š Caserta Maddaloni 2008 39
Š Savio Caserta Maddaloni 2008 40
Caserta Maddaloni 2008
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Caserta Maddaloni 2008
Š Savio 42
Bellini Š Caserta Maddaloni 2008 43
Un giorno mi ritrovai a rovistare tra vecchie cose messe in un angolo non so da chi, non so perchĂŠ delle volte nemmeno ci interessa. La mia attenzione venne subito chiamata da un libro messo li in bella vista. Lo aprii e cominciai ad osservarlo, ne sfogliai le pagine sfiorandole una ad una passando le dita sul dorso rigido ed incurvato, sulla vecchia rilegatura ancora intatta.
Come ogni libro raccontava una storia e come ogni lettore cominciai a leggerla cercando di entrare a farne parte. Era una storia molto particolare, delle volte monotona, molto triste, altre volte invece, piena di ironia. Prime pagine vecchie e consumate. PiĂš mi addentravo nel racconto, piĂš mi allontanavo da quell'inizio piĂš quei fogli sembravano immacolati.
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Mi venne da pensare a quanto la gente possa perdere interesse nelle cose, mai addentrarsi, mai farsi coinvolgere forse per paura o magari solo per noia, a nessuno piaceva leggere quel libro ed ora si ritrovava li buttato in attesa. Fu allora che decisi, almeno io l'avrei letto ed avrei saputo come sarebbe andata a finire, in fondo l'autore se lo sarebbe meritato, visto che quella era la mia storia.
Caserta Maddaloni 2008
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Caserta Maddaloni 2008
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