Colori, ombre e riflessi:
Venezia
Edizioni Cultor
tra sogno e realtĂ
Se dovessi cercare una parola che sostituisca “musica� potrei pensare soltanto a Venezia.
Friedrich Nietzsche
Si è sempre dato per scontato che Venezia sia la città ideale per una luna di miele, ma è un grave errore. Vivere a Venezia, o semplicemente visitarla, significa innamorarsene e nel cuore non resta più posto per altro.
Peggy Guggenheim
Venezia che muore, Venezia appoggiata sul mare, Lombard la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi, Venezia, la vende ai turisti, street, che cercano in mezzo alla gente l' Europa o l' Oriente, che alzarsi alla sera il fumo - o la rabbia - di Porto Marghera... Sanguardano Francisco
California - Francesco Guccini Il simbolo di San Francisco, la strada piÚ famosa della città con le sue curve e le sue aiuole fiorite‌.
CosÏ disposte ai due lati del canale, le abitazioni facevano pensare a luoghi naturali, ma di una natura che avesse creato le proprie opere con un’immagine umana.
- Marcel Proust
Il Leone alato, rappresentazione metaforica dell’evangelista Marco, è il simbolo della città di Venezia e della sua antica Repubblica. Il leone alato è solitamente accompagnato da un’aureola, una spada e un libro sotto la zampa anteriore destra sulla quale è presente il motto: “Pax tibi Marce, evangelista meus” (Pace a te, Marco, mio evangelista). La frase completa comprenderebbe anche le parole «Hic requiescet corpus tuum» ovvero “qui riposerà il tuo corpo” che, secondo un’antichissima tradizione, un angelo in forma di leone alato avrebbe rivolto al Santo, naufrago nelle lagune, per preannunciargli che un giorno in quelle terre il suo corpo avrebbe trovato riposo e venerazione. Infatti la salma di San Marco fu portata a Venezia da due mercanti veneziani, Buono da Malamocco e Rustico da Torcello, dopo averla trafugata ad Alessandria d’Egitto. La rappresentazione di San Marco in forma di leone alato ha un suo significato nell’iconografia cristiana: il leone simboleggia la forza della parola dell’Evangelista, le ali l’elevazione spirituale, mentre l’aureola è il simbolo cristiano della santità.
La gondola nera, slanciata, e il modo in cui si muove, lieve, senza rumore alcuno, ha qualcosa di strano, una bellezza da sogno, ed è parte integrante della città dell’ozio, dell’amore e della musica.
- Hermann Hesse
Death Valley - La tavolozza dell’artista - California Ancora un luogo magico fatto di colori e di rocce calde… E’ l’“artist palette” con le sue dune che sembrano colori dalla tavolozza di un pittore.
Death Valley - La tavolozza dell’artista - California Ancora un luogo magico fatto di colori e di rocce calde… E’ l’“artist palette” con le sue dune che sembrano colori dalla tavolozza di un pittore.
I ponti di Venezia sono piĂš di 400 tra pubblici e privati la maggior parte dei quali costruiti in pietra; altri materiali utilizzati sono il legno e il ferro. I ponti collegano tra loro le 116 isole che formano la cittĂ , attraversando 176 canali.
Venezia è come mangiare un’intera scatola di cioccolata al liquore in una sola volta.
- Truman Capote
In nessun’altra città come a Venezia, ho trovato una tale unità della vita odierna con la vita che ci parla dalle opere d’arte della sua età aurea e nella quale sole e mare sono più essenziali di tutta la storia.
- Hermann Hesse
Death Valley - La tavolozza dell’artista - California Ancora un luogo magico fatto di colori e di rocce calde… E’ l’“artist palette” con le sue dune che sembrano colori dalla tavolozza di un pittore.
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Il Canal Grande, detto il “Canalazzo”, divide il centro storico della città in due parti. E’ molto più antico di Venezia e la costruzione della città sulle sue sponde si è dovuta adattare al percorso della via d’acqua principale. Il Canale si sviluppa per circa quattro chilometri ed ha la forma di una “S” rovesciata avendo come due estremi l’Innesto del Ponte della Libertà e il Bacino di S. Marco. Il Canal Grande, mediamente, è profondo 5 metri e la sua larghezza varia a seconda dei punti, dove può raggiungere un massimo di 70 metri. Lungo tutto il perimetro è possibile apprezzare le testimonianze della grandezza raggiunta dalla Repubblica di Venezia.
Death Valley - La tavolozza dell’artista - California Ancora un luogo magico fatto di colori e di rocce calde… E’ l’“artist palette” con le sue dune che sembrano colori dalla tavolozza di un pittore.
Bryce Canyon - Utah Durante una tempesta, un fulmine enorme spacca in due il cielo scuro in mezzo al Bryce canyon. “Hoodoos” e foresta insieme Il Bryce Canyon è famoso per la sua geologia, unica al mondo, costituita da una serie di anfiteatri a forma di ferro di cavallo scavati sul bordo orientale del Plateau Paunsaugunt. La forza erosiva delle acque piovane ha modellato la roccia calcarea colorata della Formazione Claron in forme bizzarre, creando canyon, aperture, pinnacoli e guglie denominate “hoodoos”. In una giornata limpida, la visibilità al Bryce Canyon National Park spesso supera le 100 miglia. Ciò è dovuto all’eccezionale qualità dell’aria e allumidità a bassa ed alta quota.
Foto scattata di sera con Canon EOS 400D - diaframma 8 - tempi 1/15 - cavalletto.
Death Valley - La tavolozza dell’artista - California Ancora un luogo magico fatto di colori e di rocce calde… E’ l’“artist palette” con le sue dune che sembrano colori dalla tavolozza di un pittore.
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Riflessi del palazzo Ducale, in piazza San Marco, in un giornoi di pioggia.
“A man who has not been in Italy, is always conscious of an inferiority, from his not having seen what it is expected a man should see.” - Samuel Johnson “The Creator made Italy from designs by Michaelangelo.”
-Mark Twain
Death Valley - La tavolozza dell’artista - California Ancora un luogo magico fatto di colori e di rocce calde… E’ l’“artist palette” con le sue dune che sembrano colori dalla tavolozza di un pittore.
Venezia è città d’arte non solo per i tesori realizzati dai grandi maestri del passato, ma pure per l’effervescente attività creativa che si esplica in tutti i campi. Sull’isola di Murano la lavorazione del vetro produce capolavori che conservano e tramandano una conoscenza raffinata da generazioni di artigiani.
La Riva degli Schiavoni prende il suo nome dai mercanti provenienti dalla Dalmazia che ai tempi della Repubblica di Venezia era chiamata anche Slavonia o Schiavonia e che qui approdavano con le loro navi mercantili. La riva costituiva parte integrante del porto commerciale e rivestiva una notevolissima importanza grazie alla sua prossimitĂ con Piazza San Marco e con il centro del potere politico.
Il ponte dei Sospiri venne realizzato nel 1600 per collegare il Palazzo Ducale al Palazzo delle Prigioni Nuove, dove si trovano anche le antiche stanze delle torture e i vecchi uffici del tribunale. All’origine del suo nome c’è la leggenda secondo la quale i prigionieri che attraversavano il ponte prima di venire rinchiusi per sempre nelle prigioni, sospiravano gettando un ultimo sguardo alla città e alla sua laguna attraverso le piccole finestrelle del ponte. Il più famoso dei prigionieri che lo attraversò fu il nobile Giacomo Casanova, la cui fuga dalle famigerate e inviolabili prigioni dei Piombi rimane la più celebre tra le sue innumerevoli avventure.
Lake Powell - Arizona Un enorme bacino artificiale creato dall’uomo in mezzo ai deserti dello Utah e dell’Arizona… Coste, rocce, e acqua cristallina, una piccola meraviglia che si insinua nelle calde atmosfere del southwest america come un diamante grezzo…. Foto scattata con Canon EOS 400D – obiettivo Sigma 20 - diaframma 22 – tempi 1/60 – multiple esposizioni -2/0/+2 con la tecnica dell’HDR.
Ero a Venezia sul Ponte dei Sospiri; un palazzo da un lato, dall’altro una prigione; vidi il suo profilo emergere dall’acqua come al tocco della bacchetta di un mago.
- George Byron
Le Zattere sono le rive (chiamate fondamente) piÚ lunghe di Venezia. Questa lunga fondamenta si chiamava un tempo la Carbonaria, per via del carbone che veniva depositato in zona. Cambiò quindi nome perchè lÏ venivano ormeggiate le zattere cariche di legname, provenienti dai fiumi.
A Venezia l’acqua non veniva ricavata accedendo a una fonte sotterranea ma esclusivamente tramite raccolta e filtraggio dell’acqua piovana, sfruttando la natura argillosa e quindi impermeabile del sottosuolo veneziano. Era necessario innanzitutto poter disporre di una superficie di raccolta sufficientemente ampia attorno al pozzo vero e proprio, verso la quale far convergere l’acqua piovana: per tale motivo i pozzi veneziani si trovano pressoché esclusivamente nei campi o nelle corti più ampie.
Ca’ d’Oro è un noto palazzo di Venezia, situato nel sestiere di Cannaregio e affacciato sul Canal Grande. La denominazione deriva dal fatto che in origine alcune parti della facciata erano ricoperte d’oro. Questa rifinitura faceva parte di una complessa policromia, oggi scomparsa, ritenuta uno dei massimi esempi del gotico fiorito a Venezia
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Pubblicato da Cultor nel maggio 2012 Il testo e le immagini relative non possono essere copiate o riprodotte, senza il permesso scritto del titolare del copyright. ‘This text and associated images may not be copied or reproduced elsewhere without the copyright holders written permission’. Copyright 2012 © Cultor - photo by E.D.G.