Nuovi acquisti ottobre 2019

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NARRATIVA Howland, Massachusetts. Mark Firth è un imprenditore edile con grandi ambizioni ma scarsa competenza negli affari, tanto da aver affidato tutti i suoi risparmi a un truffatore; lo sa bene sua moglie Karen, preoccupata per l'istruzione della figlia: sarebbe davvero oltraggioso per lei se la piccola dovesse ritrovarsi nei pericolosi bassifondi della scuola pubblica. Il fratello di Mark, nonché suo eterno rivale, è un agente immobiliare che ha mollato la precedente fidanzata sull'altare e ha una relazione con la telefonista della sua agenzia. C'è poi Candace, la sorella, che è insegnante alla scuola pubblica locale e coltiva una storia clandestina con il padre di una delle sue allieve... Gli abitanti della cittadina sono tutti accomunati dalla diffidenza nei confronti dei turisti della domenica, abitanti della grande metropoli che possono permettersi una seconda casa in provincia: gente disposta a spendere cinque dollari per un pomodoro, perché ignora il valore di un pomodoro quanto quello di cinque dollari. Sarà proprio uno di loro a far precipitare il fragile equilibrio della comunità. In seguito all'Undici Settembre, infatti, il broker newyorkese Philip Hadi, sapendo grazie a "fonti riservate" che New York non è più un posto sicuro, decide di traslocare a Howland insieme a moglie e figlia. Arriverà a tentare la carriera nella politica locale, suscitando idolatria in alcuni e odio feroce in altri... La penna affilata di Jonathan Dee, già finalista al premio Pulitzer, non risparmia nessuno: casalinghe annoiate, uomini terrorizzati dallo spettro del fallimento, bambini che festeggiano il compleanno ingozzandosi di sushi... «I provinciali», romanzo corale perfettamente congegnato, è un brillante ritratto al vetriolo dell'America di oggi.


NARRATIVA Eve Mozell è un’organizzatrice di eventi quarantaquattrenne che vive a Los Angeles. Quella da cui proviene è una famiglia di eccentrici artisti. Da tempo la madre ha lasciato il padre per un altro uomo e, ora che lui è divenuto anziano, tocca a lei farsene carico, insieme alle sue sorelle: la maggiore, Georgia, estrosa e brillante, è la direttrice di un’importante rivista e trasforma in moda qualsiasi cosa indossi o dica; la minore, Maddy, è un’attrice stralunata alle prese con una gravidanza imprevista e il conseguente licenziamento dalla soap opera in cui lavora. Il padre, con il suo alcolismo, i suoi episodi maniaco-depressivi, i suoi tentativi di suicidio e le sue assurde storie d’amore e di sesso, è un disastro. Ma Eve ha anche altri problemi: gli impegni lavorativi, le preoccupazioni per il figlio adolescente, l’angoscia per il proprio declino fisico. Per questo esistono le sorelle: nonostante le gelosie e le incomprensioni, basta alzare la cornetta del telefono per trovare un po’ di sollievo... Le carriere, gli amori e le rivalità di tre sorelle fra New York e Los Angeles: in Avviso di chiamata, romanzo che ha molto di autobiografico, l’autrice svela una serie di squisiti retroscena sulla famiglia Ephron, a partire dall’indimenticabile Nora. Da questo romanzo è stato tratto il film omonimo con Meg Ryan e Diane Keaton (anche regista).


NARRATIVA La venticinquenne Mary Ann Singleton decide di abbandonare la sonnolenta e noiosa Cleveland e le soffocanti attenzioni dei genitori per trasferirsi a San Francisco, la libera e disinibita città simbolo degli anni Settanta. Mary Ann trova un appartamento al 28 di Barbary Lane, in un condominio popolato da personaggi bizzarri, a partire dalla padrona di casa, affittacamere e coltivatrice di marijuana. Tra crisi esistenziali, problemi di cuore, droghe piÚ o meno leggere e sperimentazioni sessuali senza limiti di genere, l'eroina dei racconti di San Francisco si ritrova coinvolta in una girandola di avventure urbane dai colori psichedelici, a rincorrere trasgressioni e piaceri che solo la metropoli californiana è in grado di offrire. Pubblicati sul "San Francisco Chronicle" a partire dal 1976, questi racconti sono un classico della letteratura americana da oltre trent'anni.


NARRATIVA L'insensatezza del mondo, l'ossessione per il cibo, la macchina faticosa e perfetta del corpo femminile, lo sport nazionale dello scaricabarile, il mito della ricchezza e del potere, la scommessa del cinismo contro la bontà, i figli, tormento e beatitudine. Mattia Torre è un grande raccontatore per voce sola. Nel corso degli anni scrive monologhi per tanti attori italiani e ogni volta ci mette davanti alla sconcertata evidenza delle fragilità e delle dissonanze dell'umana esistenza. La sequenza di questi "sette atti" rivela, fuori dalla scena in senso stretto, la complessità e la felicità narrativa di un autore a cui piace misurare, fotografare, reinventare il teatro del mondo. Si esce dall'insinuante e chirurgica esattezza di queste voci con la consapevolezza di abitare una società incosciente e malata, così incosciente e così malata da suscitare il riso e una bella, non rassegnata, compassione.


NARRATIVA «Questa è la storia dei cinque anni che ho trascorso da ragazzo, con la mia famiglia, nell’isola greca di Corfù. In origine doveva essere un resoconto blandamente nostalgico della storia naturale dell’isola, ma ho commesso il grave errore di infilare la mia famiglia nel primo capitolo del libro. Non appena si sono trovati sulla pagina non ne hanno più voluto sapere di levarsi di torno, e hanno persino invitato i vari amici a dividere i capitoli con loro»: così Gerald Durrell presenta questo libro, uno dei più universalmente amati che siano apparsi in Inghilterra negli ultimi trent’anni. Ma il lettore avrà il piacere di scoprirvi anche qualcos’altro: la storia di un Paradiso Terrestre, e di un ragazzo che vi scorrazza instancabile, curioso di scoprire la vita (che per lui, futuro illustre zoologo, è soprattutto la natura e gli animali), passando anche attraverso avventure, tensioni, turbamenti, tutti però stemperati in una atmosfera di tale felicità che il lettore ne viene fin dalle prime pagine contagiato.


NARRATIVA C'è una voce insolita e stravagante dietro questo romanzo dove, a ben vedere, ci ritroviamo a sorridere senza pietà di noi stessi. Giuliano è stato abbandonato dalla moglie perché «lui e la noia sono una cosa sola». Per movimentare la propria esistenza, e quella dei suoi due figli troppo perfetti, si unisce a un gruppo di camperisti. Nella carovana c'è di tutto: vecchi pulmini Volkswagen, mezzi sovietici simili a carrarmati, roulotte con pizzi e merletti, e infine il Girolamo, un lussuoso prototipo albanese che Tito e Agnese, gli anziani e comunistissimi proprietari, dichiarano di avere vinto a una strana lotteria. Una scoperta inattesa nel freezer del veicolo trascina la comitiva in un'avventura piena di imprevisti e continui fuori rotta, di litigi e amori piú o meno consumati. Un'esperienza tenera e adrenalinica che, forse, legherà i suoi protagonisti per la vita.


NARRATIVA Ruth Anne Boatwright, per tutti Bone, dal padre ha ereditato solamente un certificato di nascita che la dichiara bastarda. A sorreggerla – in una cittadina del South Carolina segnata dalla povertà e dal degrado e in una famiglia nella quale amore, rabbia e prevaricazione fanno parte di un unico coacervo di sentimenti spesso incontrollati – è il disperato e dolcissimo rapporto che la lega alla madre, e che neanche le violenze subite dal patrigno riusciranno a spezzare. La scrittura cristallina e di inarrivabile durezza, la profondità dello sguardo gettato sull'adolescenza, il ritratto dall'interno dei «White Trash» e di un Sud quasi senza riscatto hanno fatto gridare la critica al capolavoro e hanno indotto a paragoni con classici quali "Il buio oltre la siepe" e "Il giovane Holden". In un profilo appassionato pubblicato sul "New Yorker", David Cantwell ha scritto, tra l'altro: «La storia di Bone è piena di rabbia, ma anche di generosità e di amore. Bone ha saputo descrivere senza reticenze tutte le cose mostruose che i genitori le hanno riservato, senza per questo cedere alla tentazione di rappresentarli come mostri. Grazie a questa scelta la protagonista è diventata una scrittrice, ed è stata in grado di presentare se stessa non come trash, ma come un'eroina fragile, complessa e onesta, al centro di una magnifica storia».


NARRATIVA Israele, 2015. Veterani dell'ultima guerra di Gaza ad appena ventun anni, Yoav e Uri hanno terminato il servizio militare obbligatorio nelle forze militari israeliane. Durante il tradizionale anno di riposo e recupero decidono di trasferirsi a New York, dove cominciano a lavorare per un lontano cugino di Yoav: David King, ebreo, repubblicano per convenienza, orgoglioso patriota e titolare della ditta di traslochi King. I due amici faticano a ritrovare il passo della vita civile dopo gli orrori della guerra, anche perché il lavoro consiste principalmente nel buttare giù porte negli angoli più poveri del Bronx, di Brooklyn e del Queens, sbattere fuori casa gli inquilini morosi e confiscarne i beni. Difficile insomma per Yoav e Uri evitare una sinistra sovrapposizione tra il passato in Israele e il presente nella Grande Mela. E quella che comincia come un'attività tutto sommato innocua, anche se stranamente familiare (un'altra "occupazione"), si trasforma in una situazione carica di tensione, quando entra in scena un proprietario di casa in cerca di vendetta.


NARRATIVA Fin dall'autunno del 1940, quando in una Oxford rabbuiata dalla guerra, tra cortili oscuri e veglie notturne per individuare aerei nemici, la sua bellezza abbagliante fulmina il circolo di giovani intellettuali raccolti intorno all'insicuro erede di un celebre romanziere, Evert Dax. Tutti nel gruppo ne sono allo stesso modo ammaliati. Attratti dal suo corpo statuario di canottiere quanto dall'apparente innocenza di David, recluta diciottenne in procinto di partire per il fronte, preda dei loro sguardi di esteti ma capace di approfittare di ogni loro debolezza. Aleggia ancora quell'apparizione piĂš di trent'anni dopo, quando Evert e gli amici si riuniscono nel suo decadente appartamento di storico dell'arte in una Londra non piĂš oscurata dai bombardamenti ma dagli scioperi dei minatori. E la fama conturbante di David insegue implacabile il figlio Johnny, aspirante pittore nella swinging London e poi ritrattista affermato per i nuovi ricchi della finanza e dei reality, lo perseguita nei suoi amori giovanili quanto nelle tardive trasgressioni notturne. Il suo nome sopravvive all'epoca degli scandali pruriginosi che stroncano ministri, imprenditori ed eroi di guerra, supera i tempi degli incontri clandestini nei bagni delle stazioni e nei parchi pubblici, delle passioni decennali celate dietro pudichi giri di parole, delle allusioni e dei segreti inconfessabili, per approdare nelle stanze di un amore alla luce del sole, affascinante e impenetrabile enigma sullo sfondo di tre generazioni che vivono sulla loro pelle i cambiamenti sociali e i passaggi cruciali di un secolo.


NARRATIVA "Il libro dell'acqua e di altri specchi" si apre in una città fittizia chiamata Zamana, in Pakistan. Nargise Massud sono una coppia di architetti, uniti da un'affinità elettiva con cui hanno sapientemente modulato ogni fase della loro relazione. Eppure Nargis ha nascosto per tutta la vita al marito un elemento fondante e pericoloso della sua identità: è nata cristiana, con il nome di Margaret, ma crescendo si è finta musulmana per sfuggire agli abusi e alle oppressioni. Quando Massud muore in uno scontro a fuoco, la vita di Nargis inizia a sgretolarsi. Intanto qualcuno si serve degli altoparlanti dei minareti per rivelare i segreti e le dissolutezze degli abitanti, diffondendo il terrore in un Paese in cui l'accusa di blasfemia può costare la vita. I misteriosi annunci presto diventano persecuzioni e Nargis sarà costretta a fuggire. In questo mondo al limite della distopia, diverse trame amorose si liberano come fiumi in piena e con la loro poesia fanno da contraltare all'orrore. Questo romanzo è un ritratto rivelatore dello spirito umano, una storia di corruzione e resistenza, di amore e terrore, e delle maschere che a volte è necessario indossare per salvarsi.


NARRATIVA A trentotto anni, dopo un divorzio difficile, è tornata a casa dei genitori, convinta di non avere più un futuro. Per distrarsi dai suoi problemi, decide di scrivere un libro su Ambergate, l'ospedale psichiatrico in cui aveva lavorato il padre, ormai chiuso da anni e che verrà presto demolito. Girovagando tra i corridoi di quell'enorme edificio in rovina, Sarah s’imbatte in una vecchia, polverosa valigia, abbandonata lì chissà quando da una paziente. Dentro c'è un biglietto su cui sono scritte poche righe che, sorprendentemente, la riguardano molto da vicino… Rintracciare quella paziente diventa allora una missione. Spinta da una forza che credeva di aver perduto, Sarah insegue i labili indizi lasciati da quella donna, ricostruendo la storia di un dolore così grande da essere scambiato per follia, di un amore capace di rischiarare anche le tenebre più buie, di un segreto rimasto sepolto troppo a lungo. Un segreto che potrebbe cambiare anche la vita di Sarah.


NARRATIVA Lucy non ha idea di chi sia il padre di suo figlio; Lish sogna ancora il mangiafuoco che in una sola notte d’amore le ha dato due gemelle. La casa per ragazze madri è piena di storie così. Ma dopo un mese di pioggia, ci sta una botta di vita: basta una lettera del mangiafuoco e due mamme sbarellate con cinque figli ignari si mettono in viaggio. Esilarante, gioioso, freschissimo: il primo romanzo di Miriam Toews. Siamo nel cuore di Winnipeg, dove fa sempre troppo freddo o troppo caldo: ora è ormai un mese che continua a piovere, e ci sono anche le zanzare. Con i bambini confinati al chiuso, nella casa di accoglienza per ragazze madri regna un certo nervosismo. Lucy ha diciotto anni e un figlio senza padre; Lish di figli ne ha quattro e ostenta indipendenza, ma in segreto sogna che il padre delle sue gemelle, il mangiafuoco amato per una notte e poi scomparso, prima o poi si faccia vivo. Come per incanto, cominciano ad arrivare lettere dal mangiafuoco; Lish è abbastanza folle da proporre a Lucy di prendere tutti e cinque i figli e partire per andare a cercarlo. Lucy è felice di questa novità, anche se sa fin troppo bene che non lo troveranno. Quello che ancora non sa, invece, è che quella sarà la sua estate fortunata.


NARRATIVA C'è una stanza che Emmeline ha sempre guardato con curiosità senza mai osare entrare: è lo studio del padre dove, su scaffali altissimi che sfiorano il soffitto, sono custodite tante boccette. Nessuno può avvicinarsi e toccarle. Perché non sono semplici bottigliette di profumo. Al loro interno racchiudono una piccola pergamena su cui sono impresse essenze rare: l'odore della pioggia in una mattina di temporale, il sentore del fumo nell'esatto istante in cui si libera dalla pipa, la dolcezza del miele. Emmeline ne è come ipnotizzata. Vorrebbe che il padre le raccontasse le storie legate a ciascuna preziosa ampolla e le insegnasse a catturare quei profumi speciali. Eppure, nonostante non perda occasione di riempirlo di domande, ogni volta è costretta a fare i conti con la reticenza del burbero genitore. Reticenza che gli impedisce di condividere i segreti del mestiere e, soprattutto, di aprirsi con la figlia riguardo a una madre di cui lei ignora persino l'esistenza. Finché la sua improvvisa scomparsa non cambia tutto. Per la prima volta, Emmeline sente che è arrivato il momento di scoprire se abbia altre radici. Per farlo deve trovare il modo di arrivare alle boccette che tanto la affascinano e dissipare il mistero che avvolge la creazione quelle essenze. Solo uno di quei profumi, ne è certa, potrà indicarle la strada giusta da percorrere per capire chi è davvero. Per trovare la madre che non ha mai conosciuto, ma che è sicura esistere da quale parte là, nel mondo fuori.


NARRATIVA Ci sono sogni che teniamo in fondo al cuore per paura di realizzarli. Finché non riceviamo una spinta e ci convinciamo che non ha più senso rimandare. È così anche per Molly che, a trent'anni, si sente la spettatrice di una vita che non le appartiene più. Ma proprio quando sembra aver perso ogni speranza, le viene recapitato un pacco anonimo con precise istruzioni: contiene dodici buste, Molly dovrà aprirne una al mese ed esaudire le richieste che contengono. All'inizio, crede si tratti di un errore. O peggio, di uno scherzo bello e buono. Non ha tempo di dare retta a uno sconosciuto che crede di conoscerla meglio di chiunque altro. Eppure, fare un tentativo non costa nulla e così, mese dopo mese, busta dopo busta, comincia a seguire consigli e disposizioni: si libera del lavoro di cameriera che non l'ha mai fatta sentire realizzata, si lascia cullare dal rumore del mare in una giornata d'inverno, trova il coraggio di prendere lezioni di tango a Grenoble, una cittadina che, più della ville lumière, rispecchia il suo carattere. Ben presto, si rende conto che ogni cambiamento assomiglia a uno dei sogni che ha tenuto nascosti per compiacere gli altri ed è un passo avanti verso la felicità. Le manca solo una busta, l'ultima, per tagliare il traguardo. È sicura che sia la più importante e non può negare l'emozione che le prende la gola quando la tiene tra le mani. Perché forse scoprirà chi si cela dietro il piano che le ha cambiato la vita, ma soprattutto la aiuterà a prendere la decisione più difficile: aprirsi di nuovo all'amore che dà senso all'esistenza e rende possibile qualsiasi cosa. Con «Il tuo tempo è adesso», vero e proprio fenomeno del passaparola, Carène Ponte si è guadagnata un posto nel panorama letterario internazionale. Un esordio frizzante che ci parla delle seconde occasioni della vita: possono presentarsi in modi e forme diversi, ma non bisogna lasciarsele scappare perché sono il trampolino perfetto da cui lanciarsi per ripartire da zero, ascoltando prima di tutto i nostri desideri, senza i quali non potremmo mai essere noi stessi.


NARRATIVA Questa raccolta è frutto di un’immersione appassionata nella nostra letteratura contemporanea, in particolare in una tradizione radicata, quella del racconto, che ci ha consegnato risultati straordinari, unici. Spinta dall’amore per la lingua italiana, indissolubilmente legato alla sua identità di scrittrice e di studiosa, Jhumpa Lahiri ha dato vita a un’antologia personale, di forte valore autoriale, che riunisce una grande varietà di temi e di stili. Il suo approccio dinamico e vivo nasce da un atteggiamento di scoperta e riscoperta, da un’attenzione alle voci femminili, agli autori trascurati e a quelli che hanno interpretato con virtuosismo la forma breve. A nomi indiscutibili e tuttora presenti nel nostro panorama se ne accostano altri rilevanti ma che sembrano quasi usciti dal discorso letterario, fino a vere e proprie riproposte. Poeti, giornalisti, artisti, musicisti, insegnanti, scienziati, traduttori: gli scrittori che abitano queste pagine rappresentano tante sfaccettature della società italiana, raccontando, con le loro voci originali, paesaggi, emozioni, eventi diversi. Ne esce un libro raro e affascinante rivolto a un’ampia gamma di lettori. «A cosa serve, poi, la letteratura» si chiede Jhumpa Lahiri «se non ad accogliere chiunque abbia la curiosità e la voglia di affrontarla?»


NARRATIVA Ne sono nate delle avventure straordinarie e la prima sorpresa per i lettori sarà proprio scoprire i titoli del catalogo dai quali gli autori si sono fatti conquistare. Chi sa se i litigiosi vecchietti del BarLume o i condomini della Casa di ringhiera si saranno trovati d’accordo sulla scelta del libro cui ispirarsi; e cosa avrà scovato il biblioterapeuta Vince Corso inventato da Stassi nella sua libreria. O se il giornalista Saverio Lamanna e il biologo Lorenzo La Marca, alter ego rispettivamente di Gaetano Savatteri e di Santo Piazzese, si saranno fatti influenzare dalla loro terra d’origine. E a proposito di giornalisti cosa avrà scelto lo scaltro e malinconico Dario Corbo al quale i lettori di Simi si sono già molto affezionati? A scorrere il catalogo della casa editrice è stata chiamata anche la poliziotta Angela Mazzola che Gian Mauro Costa ha piazzato alla Squadra Mobile di Palermo. A conquistare i lettori però sono in ultima analisi i misteri da sbrogliare, gli stili di vita, le visioni del mondo di personaggi che ormai godono di vita propria, figure ideali per festeggiare il mezzo secolo di vita di un’impresa culturale che non ha perso lo spirito originario: la cura artigianale per i libri, la gelosa indipendenza, la coerenza delle scelte.


NARRATIVA È una storia senza tempo quella di Emma Reyes, la pittrice colombiana la cui vivacità narrativa era tanto amata da García Márquez, che la incoraggiò a scrivere. Come senza tempo sono i ricordi d'infanzia: nelle ventitré lettere scritte dal 1969 al 1997 all'amico Germán Arciniegas, Emma racconta, con voce tenera, nostalgica e autoironica insieme, di quando era bambina. Di quando, con la sorella Helena, poco più grande e come lei figlia di una relazione illecita, viveva senza padre né madre in una stanzetta nella periferia di Bogotà e costruiva pupazzi di fango in una discarica, con i bambini del quartiere. Da lì a una casa coloniale, da una bottega del cioccolato a un teatro con una pianola, dalle cure brusche della Signorina María a quelle delle suore in un convento di clausura: il tutto tra abbandoni e scoperte, confondendo lavoro e gioco, squallore e poesia, preghiere e paure. La piccola Emma non sa nulla del mondo, ma ha un coloratissimo universo interiore di cui questo «memoir per corrispondenza», che torna in libreria in una nuova edizione, è testimonianza preziosa.


NARRATIVA Su una tela geografica di minuscole proporzioni – cinque miglia per tre di erica e roccia a picco su acque turbolente – Mhairi McPhail va in cerca di ogni documento, ogni testo, ogni lettera di Grigor McWatt, il grande bardo recentemente scomparso dell'isola immaginaria di Fascaray. Di lui la ricercatrice canadese appena sbarcata da New York nella remota Scozia delle proprie origini ha in mente di scrivere la biografia; alla sua memoria gli isolani intendono allestire un museo. L'opera e la sconfinata passione con cui il Poeta ha tramandato ogni aspetto dell'amata Fascaray, dalla fauna alla flora, dalla resistenza politica alla lingua, trovano spazio tra le pagine della vita di Mhairi e innervano il percorso della sua scoperta di sé. Ad accompagnarla nelle sue ricerche, la vigile e fresca curiosità della figlia Agnes di nove anni, assai piú pronta di lei a scoprire bellezze nelle persone e le cose, a riconoscere ciò che rimane e che conta dei foschi segreti di un tempo, delle meraviglie naturali di una terra scabra e bellissima, nonché delle imposture che il mare e il vento dell'isola a poco a poco cancellano. Come la grande letteratura da sempre ci insegna, tornare a casa significa dare inizio a un lungo viaggio pericoloso dentro un inesausto desiderio di appartenenza, affrontare ostacoli e inconvenienti, arrendersi a perdere e ritrovare altro da quello che credevamo di andare cercando. Navigare le acque della propria odissea in compagnia di qualcuno, se si è fortunati.


NARRATIVA Una casa in centro a Milano con ampio giardino in cui le sue migliori amiche possano prendere il sole nude, una cuoca dallo stretto accento lombardo e una Jaguar XJ color "verdone": questi i primi desideri che a sessant'anni Sara Brivio ha deciso di esaudire dopo aver inaspettatamente ereditato un paio di miliardi di euro dal padre. Scrittrice di scarsa fama, fino a due anni prima Sara viveva a Vigevano in un quartiere degradato, arrivava a stento a fine mese e suo marito l'aveva lasciata per un procace trentenne ivoriano. Poi l'eredità e la soddisfazione più grande: la creazione del premio Brivio. Centomila euro in palio e la ferma intenzione di ridicolizzare i soliti noti del jet set editoriale e far vincere, per una volta, gli eterni esclusi. La prima edizione le ha dato grande soddisfazione. Ora però si è candidato alla competizione letteraria Michele Castagnèr, in arte El Panteròn, scalatore di classifiche nonché l'uomo per cui tutte le signore della Vicenza bene spasimano. Sarebbe la vittima perfetta del premio, ma proprio El Panteròn sfodererà perseveranza e inventiva impreviste pur di scoprire chi si nasconda dietro la giuria del premio Brivio e provare a corromperlo con il proprio fascino da ruffiano. Ma le traversie di Sara non si limitano al premio Brivio: riuscirà a riallacciare i rapporti con la figlia che non le rivolge la parola da anni e nel contempo a evitare le minacce alla sua eredità?


NARRATIVA Nei cinque racconti di "Bestiario sentimentale" la vita degli animali, governata dagli istinti e dalle leggi implacabili della natura, si fa specchio delle relazioni tra esseri umani. Così, osservando la silenziosa esistenza dei pesci combattenti, una donna si trova a fare i conti con la crudeltà che nasce in un rapporto di coppia agli sgoccioli. Una casa invasa dagli scarafaggi diventa teatro di una guerra tra specie in cui si rispecchiano i conflitti familiari. Una gatta e la sua cucciolata offrono l'occasione per riflettere sulla maternità, quando è desiderata e quando non lo è. Un fungo e una vipera svelano rispettivamente il misterioso legame che unisce due amanti e il dolore di una passione impossibile. Attraverso le storie dei loro animali, Guadalupe Nettel, racconta in maniera magistrale la vita di uomini e donne fragili, consumati da amori non corrisposti, colti nei momenti più importanti e delicati della vita in cui decisioni irrevocabili possono cambiare il corso di un'esistenza: mancarsi per un soffio, ritrovarsi o perdersi per sempre.


NARRATIVA In una grande cittĂ del Nord Italia, un uomo insospettabile ha compiuto un efferato delitto davanti a centinaia di testimoni. Alla psicologa che dovrĂ stilare la perizia sulla sua sanitĂ mentale l'assassino racconta la sua agghiacciante storia: la storia di una ragazza che compariva su un autobus notturno sempre alla stessa ora, di una nave in bottiglia, e di un famoso medico dagli occhi freddissimi. Cosa c'entra in tutto questo un padre che, senza motivo, una notte stermina la propria famiglia nella sala da pranzo, vedendo sfuggire solo la figlia minore?


NARRATIVA Inizia tutto con uno scambio di ricette. È così che Francesca, bibliotecaria milanese, conosce Fabio, ingegnere romano. Solo che il blog è quasi del tutto femminile, per cui Fabio non ci ha pensato nemmeno un secondo e, semplicemente, si è finto una donna facendo entrare in scena Maria. Doveva essere solo un gioco, il desiderio innocente di avere accesso a un circolo di persone che condividono la stessa passione per i fornelli, ma tra i due piano piano si sviluppa un'intesa. Di mail in mail, dai consigli di cucina passano a raccontarsi le loro vite: Francesca è sposata, con una famiglia caotica da gestire e una vita fin troppo pianificata; Fabio/Maria è più sregolato, single, reduce dall'ennesimo fallimento sentimentale. Diversissimi sulla carta, hanno invece un'istintiva affinità nell'approccio ai fornelli e alla vita. All'impiattamento preferiscono la sostanza e, come parola chiave, la "semplicità": ingredienti genuini e tanta cura, in cucina come nei rapporti affettivi. Protetti dalle loro tastiere e da 632 chilometri di distanza, costruiscono un'amicizia complice e giocosa, sempre più stretta. Superano perfino un incontro a Roma in cui Fabio convince un'amica a prendere il suo posto pur di coprire la sua bugia, finché la verità emerge. Faranno pace? Si innamoreranno o resteranno amici?


NARRATIVA Giulio, trent'anni superati da poco, viene raggiunto dalla notizia della morte del padre. Famoso direttore d'orchestra, si era trasferito anni prima a Berlino, dove era stato nominato direttore della Filarmonica. Ossessionato dall'esecuzione della Nona Sinfonia diretta da Furtwängler nel 1942 per il compleanno di Hitler, aveva costretto l'orchestra a migliaia di prove estenuanti per ripeterla identica. La rivolta dei musicisti e l'accusa di nazismo che ne era seguita avevano troncato la sua carriera. Sullo sfondo di una Berlino in costante mutazione, Giulio intraprende il suo viaggio per raccogliere i pezzi della vita di quel padre scomparso improvvisamente e che aveva visto cosÏ poco dopo che aveva lasciato la madre e lui e suo fratello ancora bambini. Tocca a Giulio occuparsi di tutto e, nell'appartamento berlinese, tra gli oggetti, i libri e i file personali, quella che piano piano prende forma davanti ai suoi occhi è una nuova immagine del padre, una nuova storia.


NARRATIVA Con questo romanzo inizia il futuro di Jole e Sergio, figli di Augusto e Agnese De Boer, coltivatori di tabacco a Nevada, in Val Brenta. Vent’anni lei, dodici lui, dopo tante vicissitudini i due fratelli sono pronti ad affrontare la più grande delle sfide: lasciare la propria terra, che nulla ha più da offrire, per raggiungere il Nuovo mondo. Un’avventura epica che ha in sé l’incanto e il terrore di tante prime volte: per la prima volta salgono sul treno che li porterà fino a Genova dove, vissuti da sempre tra i profili aspri delle montagne, vedranno il mare – immenso, spaventoso eppure familiare, amico, emblema di vita e speranza. Per la prima volta la Jole e Sergio sono soli di fronte al destino e lei sa che – presto o tardi – dovrà raccontare al fratello la sorte tragica toccata ai genitori. Nella traversata che dura più di un mese, stesa su una brandina maleodorante, mentre la difterite dilaga a bordo e i cadaveri vengono gettati tra i flutti, la Jole sente ardere in sé la fiamma della speranza, alimentata dalla bellezza sconosciuta del mare e da un soffio di vento che di tanto in tanto torna a visitarla, e in cui lei è certa di riconoscere l’Anima della Frontiera, il respiro universale che il padre Augusto le ha insegnato a riconoscere. Con la forza d’animo e la grazia che conosciamo, la Jole, con i boschi e le montagne di casa sempre nella mente e nel cuore, affronta esperienze estreme che la conducono, pur così giovane, a fare i conti con temi cruciali e di bruciante attualità – il senso di colpa di chi è costretto ad abbandonare la propria terra, il rapporto tra nostalgia e identità, l’importanza di coltivare pazienza e speranza per inventarsi il futuro e continuare a vivere. Si conclude con questo romanzo la “Trilogia della Patria”, la saga della famiglia De Boer.


NARRATIVA Siamo su una montagna ostile, fa molto freddo. Giona non ha ricordi. Ha poco più di quattordici anni e vive in un villaggio aspro e desolato insieme al nonno Alvise. Il vecchio, spietato e rigoroso, è l'uomo che domina il paese e impone al ragazzo compiti apparentemente assurdi e punizioni mortificanti. In possesso unicamente di un logoro maglione rosso, Giona esegue con angosciata meticolosità gli ordini del vecchio, sempre gli stessi gesti, fino a quando, un giorno, non riesce a scappare. La fuga si rivelerà per lui un'inesorabile caduta agli inferi, inframmezzata da ricordi della sua famiglia, che sembrano appartenere a una vita precedente, e da apparizioni stravolte. In un clima di allucinata sospensione temporale, il paese è in procinto di crollare su se stesso e la terra sembra sprofondare pian piano sotto i piedi del ragazzo. La verità è quella che appare? Solo un decisivo cambio di passo consentirà al lettore di raggiungere la svolta finale e comprendere davvero che cos'è l'inverno di Giona. Filippo Tapparelli, qui al suo esordio letterario, ha scritto un giallo onirico lontano da virtuosismi stilistici e intriso di atmosfere di perturbante ambiguità, descritte con una potenza evocativa straordinaria.


NARRATIVA Girovagando in un mercato cinese, Sam incontra per caso il truffatore che gli ha rovinato la vita e trascina moglie e figlie fino a Xi'an pur di scoprire la verità su quell'uomo. O forse la verità che riguarda lui stesso? Lucy vive una luna di miele da favola con il marito Parker a Bora Bora, ma la sua felicità è meno reale di quanto non voglia credere. Rory è un assistente fotografo che realizza il sogno di vivere a New York, fino a che non entra in contatto con il lato più inospitale della città. Modelle e casalinghe, banchieri e studentesse, gente comune alla continua ricerca di sé. Che sia la scintillante Manhattan o la sperduta provincia dell'Illinois, il lontano Oriente o l'Africa keniota, i protagonisti di queste storie vogliono trovare qualcosa al di fuori della loro esperienza quotidiana. Eleganti e intensi, gli undici racconti della Città di Smeraldo affrontano grandi sentimenti: la solitudine e il bisogno, il rimpianto e il desiderio, con lo stile inconfondibile di una delle più amate scrittrici contemporanee.


NARRATIVA Il passaparola scatta solo tra persone fidate. "Il Giorno dell'Aggiustamento sta arrivando." La gente fa circolare un misterioso libro nero-blu, una sorta di pamphlet profetico, memorizzandone le direttive rivoluzionarie. Messaggi radiofonici e televisivi, cartelloni pubblicitari e il web ripetono ossessivamente gli slogan di Talbott Reynolds: si avvicina il giorno della resa dei conti per la classe dirigente e le élite culturali. Una fantomatica Lista su internet – I Meno Amati d'America – identifica i bersagli. Il popolo non sarà più sacrificato alla nazione, il surplus di giovani maschi non verrà mandato al macello nell'ennesima guerra in Medio Oriente, ma a cadere saranno le teste di politici e giornalisti, professori e notabili – anzi, per la precisione, le loro orecchie. Sinistre. Con la Dichiarazione di Interdipendenza, gli ex Stati Uniti vengono ridefiniti secondo criteri razziali, e la popolazione ridistribuita in base al colore della pelle e alle preferenze sessuali. Il simile con il simile, nei tre nuovi statinazione di Caucasia, Blacktopia e Gaysia. Non che tutto fili liscio in questa America post apocalittica, intendiamoci… A distanza di quattro anni dal suo ultimo romanzo, l'autore di Fight Club torna con un'opera spiazzante, ingegnosa, politicamente scorretta, in cui fa esattamente quello che gli riesce meglio: mettere alla berlina le assurdità della società contemporanea e smascherare le teorie complottiste che giacciono latenti nella psiche degli americani.


NARRATIVA Maddalena, Flora, Agnes, Dorotea: in modo diverso, ciascuna si renderà protagonista della sua vita rivendicando fino alle estreme conseguenze il diritto alla propria libertà, in una vertiginosa oscillazione fra temerarietà e calcolo, orgoglio e ipocrisia, bisogno di amare e sentirsi amate e cieco desiderio di riscatto. Un discorso a parte merita Ana de Mendoza, l'imperscrutabile rampolla di un'influente famiglia spagnola, il cui mistero pare racchiuso nella benda nera che porta sull'occhio. Tanto abile a tirare di scherma quanto a tessere intrighi a corte, la sfuggente Ana ha gettato attorno a sé un potente incantesimo capace di soggiogare lo stesso re. Cinzia Tani ci introduce nelle grandi corti d'Europa del XVI secolo, e lo fa con la consueta passione, svelandoci i meccanismi del potere politico, proprio mentre la Storia si appresta a celebrare il tramonto di Carlo V, l'imperatore del Sacro Romano Impero, e si fa teatro di una cruenta guerra di religione sotto la spinta di Filippo II, determinato a difendere a oltranza il cattolicesimo contro gli eretici e gli infedeli. Intanto i fratelli Acevedo, Gabriel, Manuela e Sofia, le cui vite hanno preso direzioni molto diverse, a distanza di anni dall'omicidio dei genitori sono ancora in attesa di sapere la verità. Raimunda, la governante che ha assistito al delitto, ormai anziana, è finalmente pronta a rivelare tutto ciò che è accaduto quella notte.


NARRATIVA Questa è una lunga sequenza fotografica del ventre di New York. In primo piano sono in due: Zou Lei, immigrata clandestina entrata in America dal confine messicano, musulmana, per metà cinese-han, per metà di etnia uigura, giovane donna determinata a sopravvivere cercando libertà in una terra prodiga di schiaffi; e Brad Skinner, reduce rabbioso della guerra d’Iraq, giovane uomo ferito, carico dei fantasmi partoriti nel deserto. Due solitudini che quando si incontrano, nel retro squallido di uno dei tanti ristoranti annidati nel Queens, seguono l’istinto di stare insieme. Sul fondo, mentre questa storia si abbozza, ci sono i colori delle strade post 11 settembre, sporchi e ripetitivi, i rumori rauchi delle metropolitane sopraelevate, il brusio insistente delle decine di lingue, silenzi, accenti che danno forma alla città. Aspro, a suo modo vitale, Preparativi per la prossima vita ci racconta l’America che resiste e che, al di qua di ogni rassicurante immagine da cartolina, brulica lungo i muri coperti di graffiti; un’America non schermata dalla facile velocità del cinema, che ogni giorno lotta per vedere l’alba, come Zou Lei e Skinner, due personaggi memorabili, tra i più reali e riconoscibili che la narrativa contemporanea abbia prodotto. L’esordio di Atticus Lish ha conquistato la critica più severa: un romanzo unico e importante che il New York Times ha definito «necessario».


NARRATIVA Stufa di sentirsi la spettatrice della sua vita, l'introversa Lou accetta l'incarico che il Direttore le propone: andare in un'isola del Grande Nord canadese per catalogare una biblioteca donata all'Istituto dalla famiglia Carey. Conosciuta per il suo proverbiale senso del dovere, Lou è certa di terminare il lavoro prima dell'estate. Immersa in un ambiente selvaggio, lontana dal panorama urbano che le è familiare, non appena mette piede sull'isola fa una scoperta a cui non è preparata: dietro alla casa, in un capanno, vive un orso. Con il passare dei giorni, complice la solitudine, tra lei e l'orso nasce una strana relazione, intima, inquietante e ambigua. Nonostante lo scandalo che seguì alla sua pubblicazione, «Orso» ha vinto il Governor General's Literary Award ed è considerato uno dei migliori – e più controversi – romanzi della letteratura canadese. Pubblicato nel 1975 e celebrato da Robertson Davies, Margaret Atwood e Alice Munro «Orso» è un romanzo delicato e trasgressivo, un'autentica parabola del ritorno alla natura.


NARRATIVA In un parco nel centro di Stoccolma viene trovato il cadavere di un senzatetto. Sembrerebbe un triste caso di cronaca, un uomo solo e squilibrato che non ha retto alle difficoltà della vita. Il punto è che quell'uomo sembra non essere mai esistito, nessuno è in grado di risalire alla sua identità. Oltretutto, al medico legale qualcosa non torna, e a questo punto meglio consultare Mikael Blomqvist, giornalista duro e puro alla guida della rivista d'inchiesta Millennium. Mikael decide di fare qualche ricerca, incuriosito dal caso, visto che in molti avevano sentito il morto parlare ossessivamente di Johannes Forsell, il ministro svedese della Difesa. Poteva davvero esistere un legame tra il barbone e il ministro? Mikael vuole chiedere aiuto a Lisbeth Salander, ma dal funerale di Holger Palmgren la celebre hacker sembra scomparsa. Nessuno lo sa, ma Lisbeth è a Mosca per regolare una volta per tutte i conti con la sorella Camilla, la sua gemella. Ha deciso: non sarà più una preda, ora sarà lei a dare la caccia.


NARRATIVA È la notte di Natale su un’isola remota, circondata dal mare scuro. Caterina è una vecchia signora stravagante, un’artista, che ha scelto per sé un destino di solitudine. Non vuole prendersi cura di niente e di nessuno, nemmeno di un gatto, e per questo vive reclusa nella sua casa arroccata su uno scoglio, lo spazio in cui dà vita alle sue opere d’arte. Mentre il resto del mondo festeggia davanti a una tavola imbandita, Caterina sta per andare a dormire, sola come sempre. I suoi occhi stanno per chiudersi, quando sente un rumore di vetri che si infrangono. In salotto giace una bambina, bagnata e svenuta. L’emozione di quell’improvviso contatto umano è troppo forte, e l’unica cosa che Caterina riesce a fare è stenderle addosso una coperta, sperando che la notte le sia clemente. La mattina dopo la bambina si è svegliata, ma non ricorda nulla della sua vita precedente. Sta disperatamente cercando il papà, ma di lui rammenta solo la voce e una musica lontana. Adele, come Caterina chiama la piccola, travolge l’anziana e reticente artista con tutta la vita e i colori che porta con sé. Inizia così per entrambe un’avventura che le porta fino agli angoli più remoti della terra e che cambierà irrimediabilmente le loro esistenze e i loro cuori. Clizia Fornasier ci regala un magnifico esordio letterario pieno di magia e con due protagoniste che rimangono scolpite nell’anima. Succede, a volte, che qualcuno irrompa nella tua vita senza che tu te ne accorga né che lo voglia, e che quel qualcuno finisca per riempire un vuoto che avevi deciso di non vedere. Perché l’amore non chiede permesso quando arriva dove non c’era. Ma poi diventa impossibile lasciarlo andare via.


NARRATIVA È l’estate del 1997 a Londra, l’estate del New Labour, della morte di Lady Diana e della fine della scuola per Charlie Lewis. Cinque anni terminati in un batter d’occhio e suggellati dall’immancabile ballo nella palestra della scuola, coi professori alla consolle che azzardano persino Relax dei Frankie Goes to Hollywood o Girls and Boys dei Blur, i ragazzi che si dimenano selvaggiamente e le ragazze che ancheggiano con malizia. Cinque anni in cui Charlie Lewis si è distinto per non essersi mai distinto in nulla. Né bullo né mansueto, né secchione né ribelle, né amato né odiato, insomma uno di quei ragazzi che, a guardarli nella foto di fine scuola, si stenta a ricordarli, poiché non sono associati ad alcun aneddoto, scandalo o grande impresa. Ora, però, per Charlie è giunta l’ora di definire la propria personalità, il che alla sua età è come cambiare il modo di vestire e il taglio dei capelli. Un’impresa di non poco conto, visto che, dopo aver cominciato a lavorare in nero alla cassa di una stazione di servizio per circa dodici ore la settimana, Charlie non sa che farsene di quella lunga estate. Per giunta, a casa le cose non vanno per niente bene. Sua madre se ne è andata e suo padre, un uomo mite, cade spesso preda della malinconia. Un giorno, il giovane Lewis afferra Mattatoio n. 5 di Kurt Vonnegut, scelto giusto perché c’è la parola mattatoio nel titolo, e se ne va a leggere su un prato vicino casa. Qualche pagina letta e poi si addormenta all’aria aperta, per svegliarsi qualche tempo dopo intontito dal sole e dalla meravigliosa visione di una ragazza dalla carnagione pallida e i capelli neri. È Frances Fisher, detta Fran. Viene dalla Chatsborne, una scuola per ricchi che se la tirano da artisti e indossano vestiti a fiori vintage e magliette che si stampano da soli. Fran fa parte della cooperativa del Bardo, un gruppo teatrale di ragazzi come lei che vogliono mettere in scena «una storia di bande rivali e di violenza, di pregiudizio e amore»: Romeo e Giulietta di Shakespeare. Charlie non è felice né indaffarato, e dunque si innamora perdutamente di Fran. Per stare con lei, tuttavia, deve affrontare una sfida improba: entrare a far parte della compagnia diretta da un tipo paffuto e con gli occhioni da King Charles Spaniel. Commovente, incantevole e struggente, insieme, Un dolore così dolce è una commedia amara sull’impervio passaggio all’età adulta, sul potere vivificante dell’amicizia e sulla fulminea, bruciante esperienza del primo amore.


NARRATIVA Moana Pozzi, Santa Caterina, Grace Jones, le sorelle Brontë, Moira Orfei, Tonya Harding, Marina Abramovic, Shirley Temple, Vivienne Westwood, Zaha Hadid. Morgana non è un catalogo di donne esemplari; al contrario, sono streghe per le donne stesse, irriducibili anche agli schemi della donna emancipata e femminista che oggi, in piena affermazione del pink power, nessuno ha in fondo più timore a raccontare. Il nemico simbolico di questa antologia è la “sindrome di Ginger Rogers”, l’idea sofisticatamente misogina - che le donne siano migliori in quanto tali e dunque, per stare sullo stesso palcoscenico degli uomini, debbano sapere fare tutto quello che fanno loro, ma all’indietro e sui tacchi a spillo. In una narrazione simile non c’è posto per la dimensione oscura, aggressiva, vendicativa, caotica ed egoistica che invece appartiene alle donne tanto quanto agli uomini. Le Morgane di questo libro sono efficaci ciascuna a suo modo nello smontare il pregiudizio della natura gentile e sacrificale del femminile. Le loro storie sono educative, non edificanti, disegnano parabole individuali più che percorsi collettivi, ma finiscono paradossalmente per spostare i margini del possibile anche per tutte le altre donne. Nelle pagine di questo libro è nascosta silenziosamente una speranza: ogni volta che la società ridefinisce i termini della libertà femminile, arriva una Morgana a spostarli ancora e ancora, finché il confine e l’orizzonte non saranno diventati la stessa cosa.


NARRATIVA Destinata a distruggere imperi, Mia Corvere ha solo dieci anni quando riceve la sua prima lezione sulla morte. Sei anni dopo, la bambina cresciuta tra le ombre si avvia a mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Ma le possibilità di sconfiggere nemici così potenti sono davvero esili, e Mia è costretta a trasformarsi in un’arma implacabile. Deve mettersi alla prova tra i nemici – e gli amici – più letali, e sopravvivere alla protezione di assassini, mentitori e demoni, nel cuore stesso di una setta dedita all’omicidio. La Chiesa Rossa non è una scuola come le altre, ma neanche Mia è una studentessa come le altre. Le ombre la amano. Si nutrono della sua paura.


NARRATIVA Mia Corvere, distruttrice di imperi, ha trovato il suo posto tra le Lame di Nostra Signora del benedetto omicidio, ma sono in tanti all'interno della Chiesa Rossa a pensare che non se lo meriti. La sua posizione è fragile, e non si sta affatto avvicinando alla vendetta cui agogna. Ma dopo uno scontro letale con un vecchio nemico, Mia inizia a sospettare quali siano i veri moventi della Chiesa Rossa. Al termine dei grandi giochi di Godsgrave, Mia tradisce la Chiesa e si vende come schiava per avere la possibilità di mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Sulle sabbie dell'arena, Mia trova nuovi alleati, feroci rivali e domande ancora più incalzanti sulla sua affinità con le ombre.


NARRATIVA Mia Corvere, gladiatii, schiava fuggiasca e infame assassina, sta scappando. Dopo i grandi giochi di Godsgrave, finiti con il più audace omicidio nella storia della Repubblica itreyana, Mia si ritrova braccata. Potrebbe non uscire viva dalla Città di Ponti e Ossa. Il suo mentore Mercurio è ora nelle mani dei suoi nemici. La sua stessa famiglia la vuole morta. Ma sotto la città, un oscuro segreto è in attesa. La notte sta per scendere sulla Repubblica, forse per l'ultima volta.


NARRATIVA Colter Shaw non è un poliziotto né un militare. È un tracker, un localizzatore, uno che per vivere cerca persone scomparse, a bordo di un furgone, da una parte all'altra degli States. Allenato dal padre fin da bambino a contare solo su se stesso quando lì fuori si mette male, Shaw è un vero talento nel seguire gli indizi, anche i più indecifrabili. Sa come sopravvivere in ogni situazione, anche la più estrema, perché sa quali regole rispettare e quali comportamenti non assumere. Mai. Oggi il nuovo ingaggio lo porta in California: è sparita una studentessa universitaria. Colter si mette sulle tracce del rapitore e dei suoi inquietanti messaggi che si rifanno a quelli di un popolare videogioco. Fuggi, se puoi è il primo. Ma sul sentiero di caccia cade più di una vittima e Colter viene risucchiato nel cuore nero della Silicon Valley, che non è solo ricchezza, potere, modernità scintillante. È anche un tritacarne, un ingranaggio programmato per sbriciolare chi non sa tenere il passo. È solo qui che qualcuno potrebbe concepire il gioco sadico e mortale in cui le vittime vengono lasciate in un luogo isolato, con cinque oggetti per salvarsi. Un rebus che, se non viene risolto, porta con sé l'ultimo messaggio dell'Uomo che Sussurra: Muori con dignità.


NARRATIVA Un bambino sogna a occhi aperti e immagina di far sparire l'intera famiglia, un po' per noia e un po' per dispetto, con un'immaginaria Pomata Svanilina; oppure sogna di poter togliere al gatto di casa la pelliccia, di farne uscire l'anima felina e di prenderne il posto, vivendone per qualche giorno la vita, soltanto in apparenza sonnacchiosa; oppure sogna che le bambole della sorella si animino e lo aggrediscano per scacciarlo dalla sua camera... Fin dalle prime pagine di questo libro ritroviamo il consueto campionario di immagini perturbanti che sono un po' il "marchio di fabbrica" di McEwan. Specialmente nella prima stagione della sua narrativa l'autore britannico ci aveva abituato a profondi e terribili scandagli nel microcosmo della famiglia, e in quei mondi chiusi e violenti i bambini e gli adolescenti giocavano sia il ruolo delle vittime e sia quello dei carnefici. Ne "I'inventore di sogni" McEwan ritorna sul luogo del delitto, ma lo fa con un tono e uno spirito completamente diversi, scegliendo il registro sereno e sdrammatizzante per definizione: quello del "racconto per ragazzi".


NARRATIVA Questo romanzo «divertentissimo e misterioso», come lo ha definito il New York Times, si svolge tra le case di un sobborgo residenziale americano, popolato da vite sonnecchianti e avvolte in un manto borghese di stabilità. Earl Keese, un uomo di mezza età anonimo e sovrappeso, vive qui con la moglie Enid; sono felicemente soli, perché da qualche tempo la loro figlia ventenne, Elaine, si è trasferita al college. Quando nel vicinato trasloca una giovane coppia, Harry e Ramona, la routine di Keese viene improvvisamente sconvolta: Harry è un omone all’apparenza bonario che nasconde però un lato aggressivo e calcolatore, mentre Ramona, sensuale e sicura di sé, inizia da subito a provocare Keese. Semplici eccentrici o abili impostori? Enid nonostante tutto sembra subire il carisma dei vicini, gettando ulteriormente in crisi il marito. I quattro diventano protagonisti di una rocambolesca guerriglia di piccole violenze reciproche, sotterfugi, manipolazioni e trucchetti. Incapace di distinguere tra alleati e nemici, tra realtà e allucinazione, Keese dovrà fare appello a tutte le sue risorse per non perdere la sanità mentale e resistere all’assalto dei nuovi arrivati.


NARRATIVA Il passato di Dustin Tillman è segnato da una tragedia: trent’anni prima i suoi genitori e gli zii sono stati uccisi da Rusty, il fratello adottivo. In un processo che aveva fatto scalpore per gli inquietanti legami con i culti satanici, Rusty era stato condannato all’ergastolo grazie alle testimonianze di Dustin e della cugina Kate. Ora Dustin è psicologo, vive con la moglie e i due figli una vita apparentemente serena. Finché non riceve la notizia che Rusty è stato rilasciato: tutte le accuse sono cadute. Nel frattempo un suo paziente, Aqil Ozorowski, ex poliziotto in congedo, indaga sulle morti di alcuni ragazzi annegati, convinto che siano opera di un serial killer. Inizialmente scettico, Dustin si lascia coinvolgere nell’indagine, mettendo in pericolo la sua vita e quella della sua famiglia. La volontà del male è un thriller mozzafiato, intimo e sconvolgente, che inchioda alla pagina e sovverte le regole del racconto. Con una scrittura agile e affilata, Dan Chaon ci consegna un romanzo sui fallimenti della memoria e i pericoli dell’autoinganno, dove il passato allunga le sue ombre sul presente, e il futuro non può che trasformarsi in una casa popolata di fantasmi. Questo libro è per chi si è appena svegliato da un incubo e torna a dormire per cancellarlo, per chi non ha paura dei labirinti della mente, per chi lascia fluttuare lo sguardo nell’immensità di acque profonde, e per chi cerca la verità nel suo passato, ma scopre che i ricordi non sono più affidabili dei sogni.


NARRATIVA Ben Jones è un camionista sull'orlo della bancarotta che effettua consegne lungo la statale 117 del deserto dello Utah, una terra ospitale solo per chi ha scelto di isolarsi dal mondo. Un giorno Ben incontra Claire, che si nasconde dal marito in una casa abbandonata e suona le corde di un violoncello invisibile. L'amore per Claire porta Ben a stringere amicizia con Ginny, un'adolescente incinta in rotta con la madre, e a fare i conti con il burbero affetto di Walt, il proprietario di un diner nel deserto chiuso da anni in seguito a un terribile fatto di sangue. Tra rivelazioni inaspettate, scomparse improvvise e il furto di un prezioso strumento musicale, tutti incontrano il proprio destino, cieco come le alluvioni che allagano i canyon rocciosi.


NARRATIVA Anche nel deserto dello Utah è arrivato l'inverno. Ben Jones, alla guida del suo camion, guarda la statale 117 ricoprirsi di ghiaccio mentre cerca di rimettere in ordine la sua vita: l'amata Claire non c'è più e Walt pare sempre più chiuso in se stesso e nel suo diner solitario. Ma la solitudine dura poco: una mattina all'alba, alla stazione di servizio dello scontroso Cecil, Ben trova un bambino e un cane. Su un biglietto indirizzato a lui, il gommista Pedro gli chiede di badare a suo figlio Juan; e come se non bastasse, subito dopo anche Ginny, da poco diventata mamma, gli affida la piccolissima Annabelle. Con questi insoliti compagni Ben si mette in viaggio, ignaro del mistero che si nasconde nei grandi occhi neri di Juan. Con una scrittura ironica e suggestiva, nel secondo capitolo della Serie del Deserto James Anderson racconta una storia di frontiera dalle atmosfere noir, in cui Ben Jones è costretto a difendere chi ama in un mondo in balia della violenza, dove l'unica arma davvero efficace è la gentilezza.


NARRATIVA Sono molti i segreti sussurrati di bocca in bocca a Painters Mill. Nelle case degli amish, in cui il tempo sembra essersi fermato e l'unica luce è quella delle lanterne a olio, ci sono cose che non devono essere dette ad alta voce. Mai. Lo sa bene Kate Burkholder, capo della polizia della piccola cittadina sprofondata nelle campagne dell'Ohio, un tempo amish lei stessa, prima che ogni cosa cambiasse nella sua vita. Ma il passato, per il comandante Burkholder, non è che un capitolo chiuso: Kate non crede nelle ferite aperte. Soprattutto adesso che la sua vita sembra finalmente sul binario giusto. È per questo che, sfidando il silenzio e la nota ritrosia della comunità amish, è decisa a venire a capo della morte di Daniel Gingerich, diciotto anni, bruciato vivo nel rogo di un fienile. Daniel era un ragazzo devoto al culto amish e gran lavoratore: la sua morte appare come un crudele scherzo del destino. Ma il comandante Burkholder ha il sospetto che non ci sia nulla di accidentale nella sua atroce fine. Decide così di indagare, scavando tra le bugie, i legami, il passato di quelli che lo conoscevano, arrivando a scoprire i tremendi lati oscuri della vita del giovane Daniel. E di chi, nonostante tutto, ne sta proteggendo il ricordo. Tra false piste, silenzi, congetture e rivelazioni inaspettate,il nuovo thriller di Linda Castillo è un capolavoro di suspense, atmosfera e colpi di scena, dalla penna di una vera maestra del genere.


NARRATIVA "So che non credi a chi giura amore eterno la notte di San Lorenzo sotto il cielo di una stella cadente, non credi alla cena del 14 febbraio e ai baci Perugina che sigillano un 'armistizio' dopo una lite, non credi ai fidanzati su Facebook che aggiornano continuamente il loro stato sentimentale. Non credi alle frasi fatte, non credi all'amore che sa solo di mille parole incastonate all'interno di trame da film, ma so di certo che credi a quando ti guardo, a quello ci credi. Credi agli sguardi e soprattutto alla complicità che c'è tra chi, attraverso l'ascolto del silenzio, è consapevole di amarsi." Mirko Sbarra, con questa collezione di pensieri, compone una sorta di Canzoniere moderno dedicato a tutte le donne, sua principale fonte di ispirazione insieme alla Natura. Donne bellissime anche quando non lo sanno, perché nessuno glielo dice, bellissime così come sono, nella loro unicità, quando non cercano di uniformarsi a un modello imperante. "Sei bellissima quando la sera, prima di andare a dormire, dai l'ultimo sguardo dalla finestra e cerchi nel cielo buio la luna per confidarle quel segreto che ti porti dentro. E così dai un'altra buonanotte alla vita. Sei bellissima quando ti specchi nella vetrina di un negozio e ti accorgi che stai crescendo, ma non sei cambiata. Sei bellissima e non lo sai quanto bene fai a chi ti sta intorno." Sbarra racconta l'eternità delle emozioni, l'importanza dei sogni e dei sentimenti, i bagliori dell'anima davanti all'amore: non è mai troppo tardi per credere all'amore, a patto di aver conservato dentro di sé la sincerità e lo stupore dei bambini di fronte all'infinito. "Puoi ingannare la ragione, ma il pensiero del cuore non riesci a controllarlo."


NARRATIVA Il Cairo, 1887. Quando un'ex amante gelosa distrugge la felicità di Penrod Ballantyne e della sua fidanzata Amber Benbrook, il loro sogno di costruire una famiglia svanisce. Decisa a trovare una nuova ragione per cui vivere, Amber parte per il Tigrai con la gemella Saffron e il marito di lei, Ryder Courtney, che ha individuato nelle montagne della zona una ricca vena d'argento. Ci arrivano dopo un viaggio costellato di incidenti e pericoli nel corso del quale rischiano di perdere tutto, ma proprio quando sembra che gli affari inizino a decollare la situazione politica della regione, tra le lotte per la successione al trono d'Etiopia e la politica coloniale dell'Italia, precipita e Ryder si ritrova costretto a negoziare un accordo con Menelik II, il potente re dei re. Intanto Penrod, che ha cercato invano di dimenticare Amber annullandosi nelle fumerie d'oppio della città ed è stato salvato da un vecchio amico, coglie al volo l'opportunità di riscattarsi e torna a lavorare per l'esercito inglese in qualità di agente segreto: l'Italia, sembra, ha delle mire sull'Abissinia, e si mormora che stia progettando un'invasione... Così, mentre le ombre della guerra si addensano minacciose all'orizzonte, Amber e Penrod si ritrovano schierati su fronti opposti. E forse nemmeno il destino potrà riunirli.


NARRATIVA Prima erano inseparabili: Pietro figlio dei servi, Paolo dei padroni, un'adolescenza trascorsa in comunione con la natura, nel cuore vivo di una Sardegna selvaggia. I giochi, le parole pronunciate per conoscersi o per ferire, poi Lucia, «una giovane acacia selvatica»: sono tante le vie per scoprire chi sei, chi vuoi diventare, qual è la misura esatta del tuo potere. Quando Paolo viene chiamato alle armi, per una promessa che assomiglia a un patto di sangue si arruola anche Pietro, da volontario. Il suo compito è guardare a vista l'amico fragile, sorvegliarlo, proteggerlo. Le disparità nel loro rapporto ora non è piú possibile ignorarle, s'impongono come le regole di grammatica che Paolo un tempo spiegava a Pietro: ci sono dei verbi, gli ausiliari, che permettono a tutti gli altri di spostarsi nello spazio e nel tempo. «Non lasciarmi» chiede Paolo, e Pietro forse lo tradirà o forse rispetterà la promessa, ma da quei giorni di bombe e combattimenti le loro vite, e quelle delle loro famiglie in Sardegna, cambieranno per sempre. Sino a quel mattino di gennaio in cui, ormai uomini fatti, si troveranno di nuovo uno di fronte all'altro. In una resa dei conti dove tradirsi o salvarsi può essere paradossalmente lo stesso gesto.


NARRATIVA Con l'eredità che gli ha lasciato sua madre, Charlie Friend avrebbe potuto comprare casa in un quartiere elegante di Londra, sposare l'affascinante vicina del piano di sopra, Miranda, e coronare con lei il sogno di una tranquilla vita borghese. Ma molte cose, in questo 1982 alternativo, non sono andate com'era scritto. La guerra delle Falkland si è conclusa con la sconfitta dell'Inghilterra e i quattro Beatles hanno ripreso a calcare le scene. E con l'eredità Charlie ci ha comprato una macchina. Bellissima e potente, dotata di un nome e di un corpo, la macchina ha intelligenza e sentimenti e una coscienza propri: è l'androide Adam, creato dagli uomini a loro immagine e somiglianza. La sua stessa esistenza pone l'eterna domanda: in cosa consiste la natura umana? Londra, un altro 1982. Nelle isole Falkland infuriano gli ultimi fuochi della guerra contro l'Argentina, ma per le vie della città non sventoleranno le bandiere della vittoria. I Beatles si sono da poco ricostituiti e la voce aspra di John Lennon continua a diffondersi via radio. Anche il meritorio decrittatore del codice Enigma, Alan Turing, è scampato alla morte precoce, e i suoi studi hanno reso possibili alcune delle conquiste tecnologiche di questi «altri» anni Ottanta, dalle automobili autonome ai primi esseri umani artificiali. Fra chi non resiste alla tentazione di aggiudicarsi uno dei venticinque prototipi esistenti nel mondo, dodici Adam e tredici Eve, c'è Charlie Friend. Certo, un grosso investimento per un trentaduenne che si guadagna da vivere comprando e vendendo titoli online. Ma Charlie è convinto che quel suo Adam bellissimo, forte, capace in tutto, «articolo da compagnia, sparring partner intellettuale, amico e factotum» secondo le promesse dei costruttori, gli sarà di grosso aiuto con l'affascinante ma sfuggente Miranda, la giovane vicina del piano di sopra. Per certi versi non ha torto. Il primo non-uomo ha accesso a tutto quello che si può sapere, dalla soluzione del problema matematico P e NP, all'influenza di Montaigne su Shakespeare, fino al modo di vincere le resistenze di Miranda e penetrarne il segreto. Un segreto complicato e doloroso che, quando emerge, pone ciascuno di fronte a un dilemma etico lacerante. Ma la legge piú inviolabile dell'androide recita: «Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno». E per un'intelligenza artificiale tanto sofisticata da anteporre la coscienza alla scienza, il concetto di danno può essere piú profondo e micidiale di quel che appare.


NARRATIVA L'universo ha avuto origine da un immenso respiro trattenuto. Perché non si sa, ma quale che ne sia stato il motivo, mi fa davvero piacere sia andata così, se sono vivo lo devo infatti a quel fenomeno. Tutti i miei desideri e le mie riflessioni non sono altro che vortici d'aria generati dalla successiva e graduale espirazione dell'universo. E finché questa grande espirazione non avrà termine, i miei pensieri continueranno a vivere. Nel racconto che dà il nome alla raccolta, il protagonista è uno scienziato che fa una scoperta impossibile sulla propria esistenza. E chiude proprio con un'esortazione che contiene la poetica dell'autore: «Anche se quando mi leggerai, esploratore, io sarò morto da tempo, mi congedo adesso rivolgendoti un invito: contempla la meraviglia che è l'esistenza e rallegrati di poterlo fare. Mi sento in diritto di dirtelo. Mentre scrivo queste parole, infatti, io sto facendo lo stesso.» In questo uso della fantascienza come contenitore dei sentimenti e dei pensieri umani, Chiang è degno erede di Philip K. Dick. Nelle altre otto storie che compongono la raccolta ci sono sempre personaggi fuori dall'ordinario, che sperimentano la vita in dimensioni diverse dalla nostra. Come nel Mercante e il portale dell'alchimista , il racconto che apre la raccolta, in cui un varco temporale costringe un venditore di stoffe nell'antica Baghdad a fare i conti con i propri errori e gli offre il modo di rimediare. Come in tutte le sue opere, Chiang sfiora la fantascienza immaginando mondi diversi, intelligenze artificiali, forse viaggi nel tempo (sicuramente nella memoria), e in realtà mette sul tavolo temi umanissimi: il valore della vita, l'ineluttabilità, la paura e il dolore della morte, la necessità della memoria, la ricchezza salvifica del sapere, e volere, comunicare.


NARRATIVA Per commemorare l'armistizio in un paese sconosciuto del Terzo mondo appena uscito dalla guerra, viene commissionata una nuova strada che connette le due metà dello stato fratturato. Sono incaricati del lavoro due uomini che vengono da un paese del Primo mondo, due contractor mercenari. Per ragioni di sicurezza, prima di iniziare, si sono dati degli pseudonimi numerici. Numero Quattro, quello incaricato di guidare l'avveniristica macchina asfaltatrice RS-90, si attiene a una disciplina monastica: devono fare una strada perfettamente dritta, lunga 260 chilometri, e i tempi sono stretti, il lavoro deve essere completato prima della parata celebrativa. Numero Nove, che in sella al suo quad si assicura che non ci siano ostacoli davanti e dietro, è invece in vena di avventure e curioso di ciò che lo circonda. Conosce la lingua locale, mangia le cose del posto invece di limitarsi ai frullati di proteine della razione, fa amicizia come può sulla strada e, in generale, fa di tutto per non attenersi al rigoroso protocollo previsto. Quattro capisce immediatamente che Nove è un "agente del caos", che rischia di compromettere il lavoro e che, peggio, rende più incerto il ritorno a casa. La grande protagonista de «La parata» è l'attesa. Quattro è a modo suo simile al nostro Giovanni Drogo del «Deserto dei Tartari» di Buzzati: la sua fortezza è la macchina asfaltatrice in cui passa le sue giornate e i suoi Tartari sono il collega Nove e la popolazione locale. Ma il romanzo è anche la storia di scontro vizioso fra i due protagonisti, fra Oriente e Occidente, e fra le due anime contrastanti di Quattro, quella scientifica e quella umana ed empatica. Stranieri in una terra straniera devastata dalla guerra, Quattro e Nove sono protagonisti di un'allegoria che vuole mostrare l'assurdità della loro posizione e le conseguenze della loro presenza.


ARTE Per una casualità del destino, l'Unità d'Italia corrisponde cronologicamente all'affermarsi della fotografia. Questa coincidenza temporale ha fatto sì che le fotografie abbiano registrato fin dalle origini eventi e umori di una società in divenire e abbiano contribuito alla costruzione dell'identità nazionale. Presenti nella quotidianità come nella rappresentazione ufficiale, ci offrono testimonianze, icone, memoria. La particolarità dello svilupparsi di questo racconto è che, qui, lo sguardo del fotografo incontra quello dello storico. Ciascuna immagine, selezionata dalla photo editor Manuela Fugenzi, è accompagnata dalle interpretazioni, dai commenti e dagli approfondimenti della penna di quattro grandi storici: Vittorio Vidotto, Emilio Gentile, Simona Colarizi, Giovanni De Luna. Nasce così il circuito virtuoso tra il lavoro dello storico, con i suoi strumenti di analisi capaci di scavare nel profondo di un'epoca e lo sguardo di chi era dentro un evento e lo ha immortalato per sempre in un'immagine.


CASA La vita si allunga a tavola, con gli ingredienti e i metodi di cottura giusti. In questo libro si spiega come cucinare e mangiare gli Smartfood, i cibi intelligenti capaci di frenare i geni dell’invecchiamento, combattere il sovrappeso e prevenire i mali del secolo: cancro, patologie metaboliche, cardiovascolari e neurodegenerative. È l’applicazione pratica delle teorie di nutrigenomica enunciate nel best seller La Dieta Smartfood, il volume di Eliana Liotta che ha conquistato le vette delle classifiche e l’attenzione internazionale. Smartfood è la prima dieta in Europa ad avere ricevuto l’approvazione di un grande centro clinico e di ricerca, l’Istituto europeo di oncologia (IEO) di Milano, dove lavora la coautrice Lucilla Titta, nutrizionista. E anche le ricette di questo libro vantano il marchio IEO, perché rispondono a requisiti di comprovata scientificità: nelle preparazioni sono utilizzati i 30 Smartfood, Longevity e Protective, e le tecniche che meglio preservano il contenuto delle vitamine, dei sali minerali e delle sostanze preziose degli alimenti. Ma la sfida, riuscita, è di unire la conoscenza al piacere. Chi ha detto che per nutrirsi in modo sano ci si debba privare delle gioie del palato? Basterà leggere le 100 idee di queste pagine per scoprire come sperimentare piatti che fanno bene al DNA, al corpo e ai sensi. Gli Smartfood, che si possono comprare al supermercato o nel negozio sotto casa, si combinano sulla scia di una tradizione salda, italiana: pasta e risotto, antipasti e tanti contorni di verdure, zuppe di legumi e secondi con pesce, carne bianca, uova o latticini. Dagli altri Paesi si prende il meglio, come la curcuma orientale o la quinoa sudamericana. La scienza trasloca in cucina anche per la creazione di dolci e di portate da servire nelle occasioni speciali, quali lasagne o ravioli. Per finire, i pasti che mimano il digiuno, con piatti vegetali e Longevity Smartfood per sperimentare su se stessi i benefici dell’alimentazione sulla salute e sulla durata della vita.


CASA Detto così sembra facile, quasi banale. Ma dietro c'è molto di più, c'è un percorso di crescita personale, di formazione, di riflessione che ha portato l'autore a diventare lo "chef scienziato" esperto di prevenzione che tutti noi conosciamo. E oggi per la prima volta Marco ha deciso di raccontarsi, ripercorrendo i momenti più importanti, gli incontri, gli aneddoti e i ricordi che lo hanno reso la persona che i suoi tantissimi fan conoscono e amano. E lo fa attraverso 50 ricette facili e gustose, ma sempre perfettamente bilanciate, che aiutano il nostro organismo a trovare e mantenere quel benessere emotivo e fisico che è fondamentale per la nostra salute. Il tutto, come sempre, condito da suggerimenti per rendere deliziose anche le ricette più salutari e da "pillole di scienza" che spiegano le virtù di cibi e nutrienti. Perché se c'è una cosa che Marco ha imparato in questi primi quarant'anni e che vuole trasmetterci è che una sana e corretta alimentazione è la chiave della felicità.


CINEMA Nella cittadina di Ipswich, nel Massachusetts, quattro ragazzi (Caleb, Pogue, Reid e Tyler) conosciuti come i "figli di Ipswich" sono i discendenti di una colonia formata da famiglie di streghe e stregoni. I giovani sono dotati di poteri magici che si manifestano all'età di tredici anni e che diventano sempre più potenti fino al compimento dei diciotto, al giorno dell'Ascesa al quale non tutti sopravvivono. Le loro capacità sono legate alla forza vitale: più questi ne fanno sfoggio, più invecchieranno precocemente. Inoltre la magia crea una sorta di dipendenza alla quale è difficile sottrarsi, ma i protagonisti cercano di farne il minor uso possibile anche per non attirare attenzioni indesiderate.


CINEMA "Una giornata decisiva" - Quirino Raganelli prende parte ad una gita con i colleghi della Ditta nella quale lavora, tra i quali c'è Gabriella, della quale è innamorato, e Alvaro, ex amante della ragazza. La timidezza e l'indecisione non solo impediscono a Quirino di chiarire la situazione con Gabriella, ma finiscono per metterlo alla mercé dell'intraprendenza di un'impiegata di eccezionale bruttezza."Il complesso della schiava nubiana" L'onorevole Gildo Beozi, noto per la sua esemplarità morale, viene a sapere dell'imminente uscita d'un vecchio film al quale la moglie aveva preso parte prima del matrimonio. Preoccupato dello scandalo inevitabile, pur di recuperare il film e tutto il materiale pubblicitario, finisce in un ambiente equivoco e cade in una retata della squadra del buoncostume."Guglielmo il dentone" Guglielmo Bertone, uomo di vasta cultura ed abilissimo dicitore, afflitto però da un'enorme dentatura che gli deturpa il viso, si presenta ad un concorso per il posto di lettore del telegiornale. L'impaccio e la mancanza di franchezza da parte di tutti gli esaminatori non impediranno a Guglielmo "il dentone" di battere gli altri concorrenti e di ottenere l'ambito posto.


CINEMA Thomas e gli altri ribelli non si sono ancora dati per vinti e, mentre il mondo va sempre più in malora, continuano a lottare per proteggere i propri amici, in particolare per salvare Minho e altri giovani catturati da Wicked e fuggire poi insieme a loro verso lidi migliori con una nave. Quando si accorgono che Minho non è però tra i ragazzi che hanno estratto da un treno in corsa, Thomas decide di andare nella tana del leone, in una città fortificata da Wicked per fare un ultimo tentativo di salvare l'amico. Diversi altri ribelli si rifiutano di lasciarlo andare da solo e si aggregano alla difficile missione, ma a complicare le cose è soprattutto Teresa, che dopo averli traditi è diventata una ricercatrice di Wicked e rivela una posizione ambigua verso entrambe le fazioni, che rischia di compromettere i piani ribelli.


CINEMA Alimentato dalla sua rinnovata fiducia nell'umanitĂ e ispirato dal gesto d'altruismo di Superman, Bruce Wayne chiede aiuto alla sua ritrovata alleata Diana Prince per affrontare un nemico ancora piĂš temibile. Insieme, Batman e Wonder Woman si mettono subito al lavoro per trovare e assemblare una squadra di metaumani pronti a fronteggiare questa nuova minaccia. Ma nonostante la formazione di questa alleanza di eroi senza precedenti - Batman, Wonder Woman, Aquaman, Cyborg e Flash - potrebbe essere giĂ troppo tardi per salvare il pianeta da un attacco di proporzioni catastrofiche.


CINEMA Nella Lisbona del 1938, sotto la dittatura, un anziano giornalista con la passione dei necrologi di scrittori illustri incontra due giovani impegnati nella lotta clandestina contro il regime e un medico colto e democratico che l'aiutano a uscire dalla sua neutralitĂ .


CINEMA Parodia di guerre stellari. In un pianeta retto da un repellente tiranno comincia a difettare l'aria respirabile. Allora vengono inviati nello spazio predoni senza scrupoli per derubare dell'ossigeno ai pianeti che ne hanno in abbondanza. Ma i predoni preferiscono rapire una principessa per barattarla con grandi riserve di ossigeno del suo pianeta. In soccorso della reale fanciulla arriva un avventuriero degli spazi, che libererà la bella e conquisterà il suo cuore. Discreto film di Brooks, che non ha più il genio di 15 anni fa, ma comunque molto mestiere. 


CINEMA Madrid, agosto 2007. Curro è l'unico di una banda di quattro criminali che viene arrestato per una rapina in una gioielleria. Otto anni più tardi, la sua fidanzata Ana e il loro figlio sono in attesa che lui esca di prigione. José è un uomo chiuso e solitario, che non sembra trovare il suo posto nel mondo. Una mattina di inverno si reca nel bar gestito da Ana e da suo fratello e da quel giorno la sua vita si intreccia con quella degli altri frequentatori abituali del bar, che lo accolgono come uno di loro. In particolar modo è Ana a vedere nel nuovo arrivato una speranza per la sua penosa esistenza...


CINEMA Torino, Banco dei pegni. Tre storie s'intrecciano sulla sottile linea del debito morale. Sandra, giovane trans, è appena tornata in città nel tentativo di sfuggire al passato. Stefano, assunto da poco, si scontra con la dura realtà lavorativa e assiste ai miseri maneggi nel retroscena del Banco. Michele, pensionato, per ripagare un debito si ritrova invischiato nel traffico dei pegni.


CINEMA In un'imprecisata epoca preistorica, un giovane è alla ricerca dell'assassino dei propri genitori. Lo riconosce nel potente capo di una setta che tiene soggiogati gli individui grazie a un filtro misterioso. Il film ha avuto un seguito nel 1984.


CINEMA Ben vive con la moglie e i sei figli, isolato dal mondo nelle foreste del Pacifico nord-occidentale. Cerca di crescere i suoi figli nel migliore dei modi, infondendo in essi una connessione primordiale con la natura. Quando una tragedia colpisce la famiglia, Ben è costretto suo malgrado a lasciare la vita che si era creato, per affrontare il mondo reale, fatto di pericoli ed emozioni che i suoi figli non conoscono.


CINEMA Lo scopo del testo è quello di fornire una rassegna organizzata di documenti informativi e critici sul cinema: un ricco panorama di repertori, saggi, materiali di approfondimento e di divulgazione. Il volume è indirizzato alle biblioteche piccole e grandi e agli amanti della settima arte.


CINEMA Un giudice incorruttibile è incaricato di una delicata inchiesta sulle tangenti. Riesce ad arrestare alcuni ambigui personaggi ma cade lui stesso in una trappola tesagli dai corrotti.


CINEMA Il viaggio di una ragazza - Maria - e del suo cane sono l'occasione per riscoprire Roma, invasa dai turisti e vissuta dai romani, in una frenesia che spesso si trasforma in immobilità. Karen Di Porto è la protagonista - attrice di poca fortuna e grande passione - che sbarca il lunario come incaricata da un'agenzia di case-vacanza, di ricevere i turisti stranieri, mostrare loro l'appartamento preso in affitto, regolare le pratiche burocratiche e i pagamenti. Maria affannata ma instancabile, per le strade di una Roma arroventata dal caldo estivo, portando sempre con sé sul motorino il suo cagnetto, tra i capricci dei ricchi clienti, la volgarità del datore di lavoro, le continue telefonate, l'illusione di qualche piccolo ruolo, l'incalzare della madre, le timide attenzioni dell'amico attore che se la cava ancora peggio travestito da Gesù tra i centurioni.


CINEMA “Una storia come la mia non è mai stata raccontata…” Giappone, 1929. Chiyo, una bellissima bambina di nove anni, figlia di poveri pescatori, viene comprata per lavorare in una okia, una casa d’appuntamenti dove le geishe esercitano la loro millenaria professione. Qui, schiacciata dalla gelosia delle rivali, è sottoposta ad un crudele apprendistato. La riscossa non tarda ad arrivare quando Chiyo impara le perfette arti della seduzione e delle buone maniere e fiorisce nella leggendaria geisha Sayuri. Richiesta dagli uomini più potenti dell’epoca, Sayuri si trova alla ricerca dell’amore della sua vita, proprio quando il suo mondo è destinato a crollare sotto gli inesorabili colpi della storia.


CINEMA Ogni 75 secondi nel mondo viene venduto un hamburger. Lui è l'uomo che ha fondato l'impero, lui è l'uomo che ha cambiato le regole, lui è l'uomo che ha creato McDonald's. Un biopic dal ritmo serrato su Ray Kroc, controverso e affascinante fondatore della miliardaria catena di fast food. Prima di Steve Jobs, prima di Mark Zuckerberg, il ritratto appassionante di un genio disposto a tutto pur di raggiungere il successo, magistralmente interpretato da Michael Keaton.


CINEMA Frank Kitchen è un sicario assoldato per uccidere il fratello di una brillante chirurga estetica. Il medico si vendica praticando sull'uomo un intervento di riassegnazione di genere non richiesto. Frank è così chiamato a confrontarsi con la nuova condizione di donna e con gli effetti della crudele tortura psicologica che ne ridefinisce l'identità di genere. Tuttavia lo spietato assassino, divenuto vittima della folle carnefice, si sente più forte di prima e ha già un piano per assestare la sua decisiva contro-vendetta.


CINEMA Bucarest: tre giorni dopo l'attentato contro Charlie Hebdo e quaranta dopo la morte del padre, Lary trascorre la domenica con tutta la famiglia, riunita per commemorare il defunto. Non tutto, però, va come previsto: tra segreti e bugie, costumi di carnevale sbagliati e nostalgie del regime, sbornie da smaltire e complotti da sventare, Lary si vedrà costretto ad affrontare le proprie paure, a riconsiderare il proprio posto all'interno della famiglia. E a dire la sua parte di verità .


CINEMA Loïe Fuller, adolescente irrequieta che legge Shakespeare e tira col lazo, cresce col padre nel West americano. Alla morte violenta del genitore ripara in città dalla madre, una donna timorata di dio che vorrebbe farne una bigotta. Stretta negli abiti che la madre le cuce addosso, Loïe sogna di fare l'attrice e di calcare il palcoscenico. Tra un'audizione e una delusione trova il gesto che cambierà la sua vita e la condurrà dall'altra parte dell'oceano. Sprofondata dentro un mare di seta e attrezzata con lunghe bacchette inventa una danza impalpabile e illuminata da effetti cromatici. Ma l'America non è ancora pronta ad accogliere la sua visione, traslocata a Parigi trova un mondo all'altezza del suo talento. A contatto con i teatri e i movimenti artistici perfeziona la sua performance e diventa icona indiscussa al debutto del Ventesimo secolo.


CINEMA In una piccola cittadina delle campagne coreane iniziano ad avvenire omicidi ultra-cruenti, e allo stesso tempo una strana epidemia pare far impazzire alcuni abitanti, mentre umani ferini divorano carcasse nei boschi, e un misterioso giapponese osserva tutto con misteriosa e distante partecipazione. Bisogna andare all’origine del male per riconoscerlo bene.


CINEMA Ambientata nel 1924, la quinta stagione vede il ritorno dei nostri amati personaggi nella sontuosa tenuta di Downton Abbey. Nell’affrontare nuove difficoltà, la famiglia Crawley e la sua servitù restano indissolubilmente legate. Un nuovo governo laburista annuncia cambiamenti che si ripercuoteranno su tutto il Paese e colpiranno anche la vita a Downton. Robert, Mary e Branson devono orientarsi in questa situazione di immobilità per garantire il futuro della tenuta alle generazioni future. Mentre Branson si ritrova a giocare un ruolo più decisivo che mai a Downton, non può non interrogarsi su quale sia il suo posto nel mondo. Mary sta finalmente accettando di volersi risposare, ma riuscirà mai a trovare la stessa felicità che provava con Matthew? Nel frattempo, ancora senza notizie dal suo amato Gregson, Edith soffre sotto il peso del suo terribile segreto. Ai piani bassi, la servitù sta cominciando a valutare gli effetti che i cambiamenti sociali potrebbero avere sulle loro vite lavorative. Mentre la mente di Daisy è aperta a nuove possibilità, la signora Patmore aspetta con trepidazione questi eventi nuovi e incerti. Dopo aver superato molte tempeste, Anna e Bates cominciano finalmente a fare piani per il loro futuro. Ma con una storia così dolorosa alle spalle, riusciranno mai a voltare pagina completamente, oppure i segreti passati minacceranno ancora una volta la loro possibilità di essere felici?


CINEMA La fortunata serie poliziesca BONES è ispirata al personaggio di Temperance Brennan protagonista nei romanzi dell'antropologa forense Kathy Reichs, che è anche una delle produttrici della serie televisiva. La dottoressa Temperance Brennan è un antropologa eccezionale di fama riconosciuta che lavora con il suo staff nel "Jeffersonian Institute". Una ragazza molto intelligente, ma decisamente asociale e goffa nelle relazioni interpersonali, è proprio per la sua eccezionale devozione al lavoro che Temperance viene contattata dall'FBI per aiutare un loro agente, Seeley Booth.


CINEMA Ambientato nel 79 d.C., Pompei racconta la storia di Milo, uno schiavo diventato un invincibile gladiatore che si ritrova a lottare contro il tempo per salvare la donna che ama, Cassia, la bella figlia di un ricco mercante che è stata però promessa a un corrotto senatore romano. Quando il Vesuvio esplode con un torrente di lava incandescente, Milo deve riuscire ad abbandonare l'arena e salvare la sua amata, mentre quella che un tempo era la splendida città di Pompei gli crolla attorno


CINEMA Per risolvere i crimini più contorti, l'Unità di analisi comportamentale dell'FBI, esplora i luoghi più oscuri: gli abissi delle menti criminali. Contiene 23 episodi nella 10 a stagione. I casi si verificano sempre più vicino alla squadra. L'esperta agente FBI sotto copertura Kate Callahan si unisce al team guidato dall'agente speciale supervisore Aaron Hotchner nella caccia a un serial killer che massacra le sue vittime fino a renderle irriconoscibili. David Rossi, esperto profiler, è perseguitato da una donna misteriosa proveniente dal suo passato, mentre il dottor Spencer Reid è alle prese con la morte di un mentore. Derek Morgan e Jennifer "JJ" Jareau si occuperanno di casi che evocano ricordi personali spiacevoli. Anche il tecnico informatico Penelope Garcia vedrà riaffiorare i fantasmi del suo passato quando andrà nel braccio della morte per affrontare un condannato. Sprezzanti del pericolo, le menti brillanti del BAU si addentrano senza paura nei segreti più oscuri per risolvere i crimini nel modo più inaspettato.


CINEMA Intitolato con molta semplicità "Mr. Laurel and Mr. Hardy", richiamando il modo usuale dei due comici nel presentarsi al pubblico, il libro uscì in America quando Stan Laurel, il "magro" del duo, era ancora in vita e il suo apporto al testo fu fondamentale. Stan si domandava se esistesse davvero abbastanza gente interessata a leggere una loro biografia. Eppure eccoci qui, a parlare ancora di Stan, di Oliver e di questo libro, la cui prima pubblicazione nel 1961 contribuì in modo notevole alla riscoperta della coppia da parte della critica, che fino a quel momento li aveva sempre considerati personaggi minori. Il pubblico, che invece non li aveva mai sottovalutati, grazie a questo testo scoprì di avere una grande, forte passione comune per questi due amici. Per tale motivo McCabe fondò, con il consenso e l'aiuto di Laurel, un'associazione che riunisse tutti i loro estimatori, il cui nome proviene da uno dei loro film più famosi: The Sons of the Desert, ovvero I Figli del Deserto. La sezione italiana storica dell'associazione, Noi Siamo le Colonne, ha contribuito in modo sostanziale alla cura di questo testo, chiedendo l'aiuto di molti membri del club, anche oltreoceano.


CINEMA Dove si sta dirigendo il nuovo cinema italiano? Sicuramente una delle tendenze è il ritorno alla sperimentazione dei generi cinematografici. Tantissimi i nomi di autori - da Alemà e Carrisi a Mainetti, Manetti Bros., Rovere e Sibilia tra gli altri - che si stanno confrontando con nuove forme di narrazione mantenendo sempre uno sguardo sul passato e su una certa tradizione che ha fatto grande il nostro cinema. Il volume, oltre a concentrarsi sulla nuova leva registica degli anni duemila, ripercorre all'indietro l'albero genealogico del genere italiano per arrivare alle sue radici. A dimostrazione di come esso sia stato linfa vitale nei nostri momenti migliori e un'assenza insopportabile in quelli di maggiore crisi. Senza dimenticare sia chi ha tentato la strada del genere andando in controtendenza e consentendone una rinascita, sia chi, in modi completamente diversi, ha portato avanti un discorso nobile genere-autore senza perdere in qualità .


CINEMA Il profondo dolore suscitato dal tragico epilogo della sua vita, in stridente contrasto con le esilaranti interpretazioni per le quali è diventato famoso, è la testimonianza della stima e dell'affetto che Robin è riuscito a guadagnarsi, tra i colleghi e presso il grande pubblico, sia come attore sia come persona. Già negli anni alla Juilliard School di New York, infatti, o durante la lunga gavetta come comico di cabaret, Robin ha saputo conquistarsi la simpatia dei compagni con il suo carattere estroverso e bizzarro, ma soprattutto grazie all'altruismo e all'umiltà, che sono sempre stati la sua cifra umana. Artista di eccezionale talento, ha strappato più di una risata nei panni di Mork, il tenero e stralunato alieno protagonista di una fortunatissima serie televisiva, e del padregovernante di Mrs. Doubtfire , e ha commosso le platee prestando il suo volto e la ricchezza della sua sensibilità a personaggi come il travolgente DJ di Good Mo rn ing, Vietnam , l'appassionato professore di letteratura dell' Attimo fuggente e il poco ortodosso psicologo di Will Hunting - Genio ribelle , ruolo che nel 1998 gli valse l'Oscar come miglior attore non protagonista. E anche all'apice della carriera, non ha mai fatto mancare il proprio sostegno agli amici in difficoltà – primo fra tutti Christopher Reeve, rimasto paralizzato dopo una caduta da cavallo – così come si è sempre impegnato con generosità per associazioni di beneficenza. Nessun'ombra, dunque, nella vita di Robin Williams? Attingendo a testimonianze dirette – interviste alle ex mogli, ai tre figli (Zak, Zelda e Cody) e ai più cari amici e colleghi – e a lunghe conversazioni con lui, Dave Itzkoff racconta senza reticenze l'uomo e l'artista, rivelandone, oltre alle evidenti doti, le debolezze nascoste, il bisogno quasi ossessivo di piacere a tutti, il dubbio di non meritare la popolarità ottenuta, la paura di non essere all'altezza delle aspettative del pubblico. E, più drammaticamente, la battaglia tante volte persa contro la dipendenza da alcol e droga, e la profonda depressione che lo attanagliava, aggravata negli ultimi anni dallo spettro della disabilità associata alla malattia neurodegenerativa da cui era affetto. Chissà se, con il suo gesto estremo, Robin non ci abbia voluto inconsciamente ripetere l'invito rivolto dal professor John Keating ai suoi allievi, gli intrepidi membri della setta dei poeti estinti: «Cogliete l'attimo, ragazzi. Rendete straordinaria la vostra vita…».


CINEMA L'indimenticabile Monica Vitti si racconta attraverso un percorso di immagini e documenti che ne restituiscono la vitalitĂ e la statura di grande attrice. Con le testimonianze di: Laura Delli Colli, Giancarlo Giannini, Dacia Mariaini, Carlo Molfese, Silvia Napolitano, Michele Placido, Vincenzo Salemme, Enrico Vanzina. Prefazione di Irene Bignardi.


CREDENZE A Ivana Spagna sì, è capitato tante volte di vivere episodi a cui non è mai stato impossibile dare una spiegazione razionale. Episodi che adesso, per la prima volta, ha deciso di raccontare in un libro: una raccolta di tanti piccoli episodi tra sogni premonitori, eventi “miracolosi” e visioni di entità non umane che la cantante ha vissuto. Per mettere nero su bianco quanto le è capitato tra momenti di vita quotidiana e durante le sue tournée, Ivana Spagna affronta le sue paure perché, si sa, parlare di questi episodi è sempre difficile. Il rischio che si corre è sempre quello: “Essere presi per matti. L’ho sempre temuto – confessa nella sua prefazione – ma mi sono fatta coraggio e ho deciso di iniziare a raccontare tutti i fatti strani che ho vissuto”. Fatti che, in realtà, sono più comuni di quanto si possa immaginare. “Sarà capitato anche a te” si apre con l’immagine di una bambina che le fa visita in sogno. Chi era quella bimba con il fiocco bianco sul capo? Perché, insieme alla nonna della cantante, le rivolge un saluto e le sorride? Ivana Spagna troverà risposte alle sue domande il giorno seguente, durante il concerto nella città in cui quella bambina aveva vissuto anni prima e incontrando - inaspettatamente - i suoi genitori. Seguono i racconti dei sogni premonitori con protagonista la nonna che diverse volte era riuscita a fornirle delle dritte sui numeri giocare al lotto. Numeri che poi, scoprirà la cantante, le avrebbero permesso di centrare i montepremi, se solo li avesse giocati. Una volta c’è anche riuscita. E poi ancora, Spagna parla di quei sogni che l’hanno più volte avvertita dei pericoli a cui sarebbe andata incontro dopo non molte ore e della sua capacità (seppur saltuaria) di avvertire l’arrivo di terremoti. Nel suo nuovo libro Ivana Spagna ricorda anche quegli incontri inspiegabili con entità che non sa come definire. Erano “spiriti”? Fantasmi? Cosa volevano comunicarle? Perché le hanno fatto visita? A queste domande non è mai riuscita a dare una risposta. Un racconto è dedicato anche al legame della cantante con San Pio da Pietrelcina, a cui lei e la madre erano molto devote, e a quel possibile miracolo (difficile trovare un’altra parola per definirlo) che salvò un suo amico da una morte certa dopo un terribile incidente stradale. “Sarà capitato anche a te” non è soltanto un libro sulle esperienze e gli episodi paranormali che ha vissuto Spagna. L’autrice riesce a raccontare il legame speciale con la sua famiglia, la sua profonda fede cattolica e l’amore per gli animali. Quello che viene fuori è l’autoritratto di una donna che crede nella famiglia, nei legami di amicizia sinceri, nella preghiera e nella semplicità. Un ritratto, quindi, sconosciuto a gran parte del suo pubblico e che adesso la stessa cantante svela tra le pagine di “Sarà capitato anche a te”.


ECONOMIA Con le sue materie prime, la sua forza lavoro, la sua terra, l'Africa ha finanziato e continua a finanziare gli equilibri mondiali. Ovviamente non è la sola entità geografico-territoriale che svolge questa funzione, ma di certo è la più ricca e la più facile da utilizzare. A fronte di una storia che si ripete da secoli, riusciranno gli africani nel contesto odierno a dire la loro e a non essere solo attori passivi del proprio destino? Il tema richiede di sgombrare il campo dagli stereotipi che fanno dell'Africa un continente perduto, così come dalla nuova retorica secondo la quale l'Africa sarebbe il futuro del mondo, il luogo in cui il capitale internazionale può ottenere la migliore remunerazione di sempre. Nessuna di queste visioni rispecchia la realtà, perché l'Africa è molto più complessa, come risalta dai racconti di viaggio e dalle analisi con cui Raffaele Masto ci guida in alcuni Paesi simbolo: Mozambico, Costa d'Avorio, Sud Sudan, Sierra Leone, Nigeria. Resoconti e riflessioni da cui emergono la complessità e la ricchezza culturale di un continente ancora sostanzialmente sconosciuto.


ECONOMIA Questo libro si propone di affrontare in modo rigoroso ma divulgativo i principali nodi da sciogliere dell'economia italiana. Attraverso il contributo di specialisti delle diverse materie vengono analizzati temi che sono tutti i giorni dibattuti, con più o meno competenza sui media, come i conti pubblici o la tassazione, insieme ad altri dai quali dipenderà l'assetto della struttura economica del nostro Paese come i trasporti, le liberalizzazioni, le privatizzazioni, il sistema bancario e finanziario nonché la politica industriale. Ma anche argomenti che hanno certamente un pregnante risvolto economico e una valenza sociale di primaria importanza, come la previdenza, l'università e la sanità. Prefazione di Lorenzo Infantino.


ECONOMIA Stati Uniti e Cina stanno combattendo una lotta senza esclusione di colpi per il controllo del 5G, la rete di telecomunicazioni ultraveloce e ultrapotente; e si affrontano, con altrettanta determinazione, per conquistare il primato nell'intelligenza artificiale e nella robotica. Stiamo precipitando in un secondo girone della rivoluzione digitale, che promette rivolgimenti rispetto ai quali i vent'anni alle nostre spalle sembreranno solo una pallida premessa; e per controllare le tecnologie e le industrie che sono la chiave di questo futuro è scoppiata una nuova guerra fredda tra l'America, che ha governato i decenni passati, e la Cina, che sta rivendicando la leadership per il domani. La posta in gioco è il comando tecnologico nel Ventunesimo secolo e - di fatto - il primato geopolitico. Un nuovo tipo di colonialismo ne è conseguenza: i territori e i loro abitanti diventano "miniere di dati", la materia prima da sfruttare per la supremazia nelle industrie del futuro. Tramontati gli anni della globalizzazione senza vincoli, la difesa della sovranità digitale s'impone per proteggere lo sviluppo dell'economia e la libertà degli individui.


ECONOMIA Airbnb ha contribuito a trasformare le principali città del mondo in parchi a tema per turisti e resort per ricchi. Questo libro mostra come uno dei protagonisti del cosiddetto «capitalismo digitale o delle piattaforme» – Airbnb – abbia invece ricadute concrete e devastanti sul piano dello spazio urbano, dell’abitare e della vita nella città. Airbnb è infatti uno strumento tecnologico potente che alimenta un enorme processo di trasformazione sociale: da San Francisco a New York, da Lisbona a Roma, la turistizzazione delle città produce l’espulsione di residenti e attività a favore di un turismo di transito basato sul consumo, con il conseguente stravolgimento della vita sociale, economica, relazionale, affettiva che da sempre accompagna l’abitare metropolitano. La dimensione della comunità, del vicinato e della relazione scompare per lasciare posto a un capitalismo immobiliare e della rendita di nuovo tipo. Airbnb città merce racconta alcuni casi esemplari di questo processo, ma anche, soprattutto, i nuovi movimenti sociali che insorgono contro la gentrificazione digitale delle città.


FUMETTI Questo libro contiene: mostri, misteri, un festival all'aperto, hot dog scomparsi, me e Marcus (non necessariamente in quest'ordine). E, ehm, anche supplenti particolarmente feroci, ma in compenso si ride tantissimo!


GENITORI Dall’esperienza diretta di un medico nutrizionista che aiuta ogni giorno centinaia di famiglie a crescere figli sani e forti. Pratica e chiara, oltre 200 ricette suddivise per fascia di età e per menu stagionali. Con un inserto a colori dei piatti piÚ appetitosi.


GENITORI Cosa c'è di male se su Internet uso una identità falsa? Se online viene detta una bugia su una mia amica, cosa devo fare? Come riconosco una fake news? Fake news, hater e cyberbullismo sono termini ormai entrati nel vocabolario comune. Soprattutto in quello dei ragazzi, che sono molto spesso le prime vittime dell'uso improprio dei mezzi virtuali. Partendo dal «Manifesto della comunicazione non ostile» dell'associazione Parole O_Stili, questo libro tratta tutti i nodi della comunicazione online e offline. Attraverso schemi, domande, spunti ed esempi su come affrontare le situazioni più frequenti, questo libro vuole porsi come testo di riferimento per i ragazzi, ma anche per genitori e educatori.


INFORMATICA C'è una nuova disciplina in ambito user experience che unisce la sensibilità e creatività del copywriting con i principi e i processi del design. UX writing significa progettare parole, creare micro testi che guidano nella navigazione all'interno di siti internet e applicazioni. Testi che aiutano a compiere azioni nella maniera più semplice ed efficace possibile. Per creare prodotti digitali di successo è necessario un diverso approccio alla scrittura sul web: si deve partire dalla ricerca e dalle persone, analizzare il contesto, ideare e validare i testi in sinergia con chi disegna e sviluppa il sito. La parola chiave per chi lavora in questo campo è empatia: sapersi immedesimare negli utenti, percepirne pensieri ed emozioni, alleviarne le frustrazioni. In queste pagine troverete il manifesto della materia, una proposta di metodo di lavoro, esempi pratici e qualche trucco del mestiere. I contenuti del libro sono adatti sia a chi si occupa già di copywriting e lavora in ambito comunicazione, sia a chi è appassionato di design e sviluppo del prodotto.


MUSICA

John Coltrane Both directions at once CD musica jazz


MUSICA

Bjork Utopia CD musica leggera


MUSICA

Jovanotti Oh, vita! CD musica italiana


MUSICA

Anna Calvi One breath CD musica leggera


MUSICA

Francesco de Gregori Sotto il vulcano CD musica italiana


MUSICA

Risser Eve To piano Cd musica jazz


MUSICA

Taborn Craig Daylight ghosts CD musica jazz


OVER 13 Se ti dicono che il mondo è sbagliato e non puoi fare nulla per aggiustarlo, hai due possibilità: ti rassegni a vivere una vita che non è la tua, con il dubbio di sprecare tempo prezioso, o ti rimbocchi le maniche e provi a migliorare le cose, un bambino alla volta. È quello che sceglie Nicolò, vent’anni carichi di domande, di energia e di un’inestinguibile ricerca di senso. A casa, in Italia, mancano le risposte, le prospettive di un futuro che lo riempia, così sceglie di partire. Lo zaino che si porta è leggero: è convinto di trattenersi in India, nell’orfanotrofio di Dayavu Home, per qualche mese. Ma non sa che in quell’angolo remoto di mondo la sua vita è destinata a cambiare. Perché presto scoprirà che una vacanza da “volonturista” non è quello che sta cercando. I venti bambini che incontra sono stati abbandonati dalla società ma nonostante questo, ogni giorno gli insegnano che si può sempre rinascere. E anche se Nicolò sa bene che la battaglia contro il male è persa in partenza, capisce che vale la pena di rischiare tutto per regalare un solo sorriso ai suoi ragazzini. Così decide di restare: Dayavu Home diventa la sua Casa, Joshua, direttore dell’orfanotrofio e suo mentore, un secondo Padre e i bambini la sua Famiglia. Bianco come Dio è la loro storia, il racconto che Nicolò ha scritto – prima su un blog e poi su Facebook – per raccogliere fondi destinati alla struttura e agli studi dei ragazzi. È la testimonianza semplice e sincera di una passione contagiosa che vuole cambiare il mondo, sorriso dopo sorriso.


OVER 13 John Steinbeck, grande romanziere premio Nobel per la Letteratura nel 1962, fu anche un prolifico scrittore di lettere: alla famiglia, agli amici, al suo editor, ad altri scrittori, a personaggi pubblici noti e influenti. Nella sua corrispondenza c'è una lettera indirizzata al figlio adolescente Thom, che a quattordici anni sperimenta per la prima volta l'euforia assoluta e frastornata dell'innamoramento. Steinbeck parla al figlio da pari a pari – «so che cosa provi perché lo provo anch'io e sono contento che succeda a te» – e lo consiglia con tutta la serietà che la questione merita – «non permettere a nessuno di ridurla a qualcosa di piccolo o di poco conto; l'oggetto dell'amore è il migliore, il più bello. Cerca di essere alla sua altezza». Steinbeck regala a Thom parole tenere e rassicuranti, che risuonano in chiunque le legga come una verità senza tempo, accompagnata dall'incanto delle illustrazioni di Alessandro Gottardo.


OVER 13 Palermo, 1894. Denunciati per aver manifestato contro le tasse, Michele Maggio, sua moglie Caterina e le gemelle Diana e Olivia vengono cacciati dal paradiso: un piccolo podere a Isola delle Femmine. Don Tano, spietato agente marittimo, vende loro una fazenda in Argentina e i biglietti del piroscafo, promettendo fortuna oltreoceano. Ma al momento della partenza manca un biglietto e Diana, diciassettenne anticonformista e ribelle, è costretta a rimanere da sola in Sicilia. È soltanto il primo degli inganni di Tano che, pazzo di desiderio, la riduce in schiavitù. Nel Nuovo Mondo il terreno promesso si rivela una truffa e Michele è costretto a trovare lavoro al mattatoio di Buenos Aires. La fatica delle giornate è compensata dall'incanto delle notti, trascorse al Bandoneón, un locale del porto dove, assieme ad altri emigranti, inventa il ballo del secolo: il tango. Le note sensuali della nuova danza fanno da sfondo alla passione tra Michele e una signora dei quartieri alti, che sfida le convenzioni nell'oscurità del Bandoneón. È doña Blanca Flores, la moglie del proprietario del mattatoio. Per quanto provino a sottrarsi alla forza del desiderio, i due non possono nulla, investiti da un genere d'amore dal quale non c'è scampo, perché il tango ci ritrova sempre, "il tango sa chi siamo". Intanto Diana, a Palermo, fuggita dal suo aguzzino, medita il riscatto e la vendetta contro chi l'ha abbandonata.


POLITICA Da qualche tempo nel dibattito politico, sempre piú egemonizzato dalla destra e dall'estrema destra, si parla di identitarismo, di sovranismo, di comunitarismo. L'odierna crisi planetaria della politica ha prodotto nuove categorie per interpretare lo Stato. Da una parte c'è la crisi delle democrazie liberali che fa emergere nuove o desuete categorie intorno ai concetti di nazione, Stato, patria; anche se c'è chi ragiona laicamente sull'identità nazionale come invenzione. Dall'altra parte il caso europeo è anche a sé in questa renaissance nazionalistica. E il nazionalismo italiano, per la sua storia, assume una forma ancora piú peculiare – in un Paese dove è al governo un partito come la Lega che, nato come federalista e addirittura secessionista, oggi sta invece capitalizzando tutto l'immaginario del neofascismo sulla nazione sangue e suolo . Raimo ricostruisce qui i passaggi principali di questo percorso di rinascita nazionalista con un approccio triplice: politico, storico e culturale; e traccia cosí la genesi di questa ennesima «invenzione della tradizione».


POLITICA Un dissesto sociale ed economico senza precedenti, il silenzio assordante dei partiti tradizionali, lo spettro del populismo che si aggira per il mondo. Una mappa fondamentale per orientarsi nella grave emergenza democratica che stiamo vivendo. Prima c'è stata la crisi economica. Una crisi tanto dura da far pensare agli anni della Grande Depressione. In America trenta milioni di persone hanno perso la casa. In Italia interi distretti industriali sono svaniti nel nulla. Cosí è iniziato il rancore. La rabbia di chi non ha piú niente da perdere o di chi vuole difendere quanto gli è rimasto. La paura che si prova quando non si capisce cosa sta succedendo. A questa paura, talvolta irrazionale, ma comunque rea-le, la politica ha opposto un assordante silenzio. Sentendosi ignorati molti hanno perso ogni fiducia in quei partiti dai quali in passato si erano sentiti rappresentati. E si sono rivolti a forze nuove, che alle loro preoccupazioni hanno saputo dare risposte facili e perlopiú reazionarie.


POLITICA Ovunque, tra i paesi democratici, sotto i colpi di crisi finanziarie ricorrenti, migrazioni incontrollate e crescita stagnante, si sta insinuando un dubbio sempre più persistente. E se il nostro sistema democratico, che ci ha portato progresso e stabilità, non fosse più la forma di governo migliore per affrontare i cambiamenti e le sfide del XXI secolo? È, oggi più che mai, una domanda fondamentale. Tanto più, visto che ad ogni voto si erode la partecipazione degli elettori e montano pulsioni centrifughe e populiste, in Europa e negli Stati Uniti. David Runciman, tra i più ascoltati studiosi di politica del mondo anglosassone, non pensa che la democrazia sia finita. Piuttosto, sostiene che stia soffrendo – questo sì – di una «crisi di mezza età». Sì, la democrazia è spesso disordinata, lenta e inefficace. Sì, gli elettori a volte scelgono governanti impresentabili o oltremisura. Sì, la democrazia in questo momento storico sembra particolarmente stanca e non gode di buona salute. Eppure, nonostante tutto, c’è ancora qualcosa di speciale in questo sistema imperfetto. Uno dei suoi grandi meriti è la capacità di autointerrogarsi sui propri limiti e di correggersi in corsa, come nessun’altra forma di governo. La democrazia come la conosciamo non cadrà, ci dice Runciman, per un colpo di Stato, né a causa della rivoluzione digitale, o in seguito a una catastrofe climatica o nucleare; paradossalmente sembra che l’aspirazione delle comunità umane sia sempre progressiva e che con il tempo vada sempre, inevitabilmente, ad assestarsi verso un sistema che oggi è dato per scontato. L’ondata populista, il trumpismo, le tentazioni illiberali, la reductio ad absurdum della politica, le risse su Twitter non saranno la fine della democrazia.


SCIENZE ÂŤIn nome della mia ormai pluridecennale consuetudine con le piante, ho immaginato che queste care compagne di viaggio, come genitori premurosi, dopo averci reso possibile vivere, vengano a soccorrerci osservando la nostra incapacitĂ a garantirci la sopravvivenza. Come? Suggerendoci una vera e propria costituzione su cui costruire il nostro futuro di esseri rispettosi della Terra e degli altri esseri viventi. Sono otto gli articoli della costituzione della Nazione delle Piante, come otto sono i fondamentali pilastri su cui si regge la vita delle piante, e dunque la vita degli esseri viventi tutti.Âť


SOCIETÀ È vero, negli ultimi anni il nostro mondo è cambiato in modo rapidissimo, e lo sviluppo tecno-scientifico ci ha fatto approdare in un’epoca che Slavoj Žižek, in questo suo nuovo libro, non esita a definire di postumanità. Ma la forza che soggiace a questo cambiamento è sempre la stessa, solo meno visibile e al contempo più pervasiva che mai: il capitalismo, il quale, ancora una volta, come preconizzato da Marx dimostra appieno la sua capacità di dissolvere nell’aria tutto ciò che è solido. Zizek prende in analisi tutti i nodi e le sfide del presente: l’automazione del lavoro, l’impasse costituita dal populismo da un lato e dalla sinistra moderata dall’altro, il nesso tra «progresso» tecnologico e controllo digitale, quello tra (auto)vittimizzazione e presa di parola, la minaccia ecologica nell’epoca dell’Antropocene, la virtualizzazione del denaro, la falsa libertà della Rete, le ipocrisie del politically correct, il crescente consumo di oppiacei (e il conseguente aumento su scala globale delle dipendenze): tratteggiando così un lucidissimo affresco dell’epoca postumana, colto, ironico e informatissimo. Ma può ancora avvenire un cambiamento radicale? In che direzione e con quali mezzi lavorare per favorirne l’avvento? Se aprissimo gli occhi, ci accorgeremmo che il capitalismo, lungi dall’essere in una fase trionfante, si sta in realtà trasformando in qualcos’altro. Non sappiamo ancora in cosa: ma sta a noi individuare le avvisaglie dei tempi nuovi, amplificarle, farle durare.


SOCIETÀ Nell'estate inquieta del 1988, la mattina del 14 settembre, viene ucciso a Trapani il giudice Alberto Giacomelli, che da più di un anno ha lasciato la toga per andare in pensione. È, a tutti gli effetti, un delitto «senza»: senza clamore, senza assassini (mai trovati), senza movente per lungo tempo, senza lapidi e celebrazioni. Un delitto senza memoria, inghiottito da depistaggi, omertà, ignoranza e, sullo sfondo, l'ombra cupa di Totò Riina. Giacomelli era presidente delle misure di prevenzione del Tribunale, un uomo defilato, silenzioso, sobrio. Uno che dietro il sipario decideva i destini economici di quei «galantuomini» e che aveva messo la firma su un patrimonio che, per volontà e in nome del popolo italiano, non doveva più appartenere alla mafia. Lontana dalle attenzioni dei cronisti e dalle luci degli studi televisivi, la storia di Giacomelli viene ora riconsegnata alla memoria grazie ai ricordi di chi lo ha conosciuto. Prefazione di Attilio Bolzoni.


SOCIETÀ "Questo libro non è un tentativo di prevedere il futuro. Questo libro è un tentativo di sbloccare il futuro". E per sbloccare il futuro, scrive Rutger Bregman, bisogna tornare alle utopie. Di fronte al ritorno dei nazionalismi, al divario sempre più ampio tra ricchi e poveri e allo stress che il carico di lavoro porta ogni giorno nelle nostre vite, siamo costretti a riconoscere che le nostre aspettative sullo sviluppo liberale della società occidentale si sono drammaticamente consumate, lasciandoci di fronte alla dura verità: senza utopie, tutto quello che resta è un presente senza orizzonte, il presente immobile e sterile della tecnocrazia. Ma quali sono le utopie di cui abbiamo bisogno per rilanciare la politica e trovare la strategia per una convivenza sostenibile? Secondo Bregman, è arrivato il tempo di ridurre consumi e ore di lavoro, di aprire i confini degli stati e combattere sul serio la povertà, di concedere a tutti un reddito minimo, sottraendolo alle vuote retoriche populiste che si stanno impadronendo del dibattito mediatico in tutto il mondo democratico. "Oggi la pressione e il lavoro eccessivo sono diventati uno status symbol. Avere un po' di tempo libero è considerato come essere disoccupati, non come la scelta intelligente di anteporre la vita al lavoro". Per vivere meglio, secondo Bregman, basterebbe lavorare meno. Ma come si potrebbe sopravvivere? Concedendo a tutti il reddito di base. Un pensiero utopico, che in Olanda ha dato vita a un movimento per il reddito minimo, catturando l'attenzione dei media internazionali. D'altra parte, non si tratta di un'idea nuova né stravagante: "Da troppo tempo ci alleniamo a combattere, non a divertirci", scriveva John Maynard Keynes nel 1930.


SOCIETÀ L’acqua è elemento indispensabile per la vita sulla Terra: una risorsa preziosa da sempre oggetto di contese, conflitti e depauperamento; questo libro è un atlante nel senso contemporaneo del termine: tematico e geopolitico, fortemente orientato all’information design e alla sensibilizzazione su un tema molto chiaro: il diritto all’acqua è il futuro del pianeta. In 14 capitoli si intrecciano foto di reportage d’autore, infografiche e mappe per raccontare in chiave geopolitica le maggiori criticità legate ai sistemi idrici: il ciclo dell’acqua; l’acqua intorno a noi; i grandi fiumi; i grandi laghi; mari e oceani; i cambiamenti climatici; l’acqua virtuale; agricoltura e sicurezza alimentare; una goccia elettrica; i grandi sbarramenti; water grabbing e diritti umani; salute e igiene; l’acqua in bottiglia.


SOCIETÀ Questo libro è un viaggio in luoghi in cui è possibile osservare un'Italia in movimento, che ripopola luoghi abbandonati e custodisce un bene culturale, che applica precetti di sobrietà e di ostinazione; che crede nella dignità del lavoro, che si batte contro il suo sfruttamento e ritiene che, oltre a fornire compensi economici, essa induca un cambio di passo nella propria vita, apra inedite prospettive e svolga un servizio di cui beneficia una collettività piú vasta, di cui si avvantaggiano un luogo e un territorio. Il punto di vista che anima il viaggio è essenzialmente dal basso: il mestiere del cronista detta numerose regole, fra le quali devono primeggiare l'andare a vedere, l'ascolto, il contatto diretto – insostituibili metodi di conoscenza, potenziati e non sostituiti dalla Rete. Il viaggio si nutre delle storie concrete di persone e degli spazi in cui esse agiscono, storie individuali, piú spesso collettive, di relazioni con l'ambiente, di interlocuzione e di conflitti.


SOCIETÀ "Caro Giovanni, scriverti non è facile, mettere ordine nei tanti pensieri e nelle innumerevoli cose che ho da dirti. C'è quel lieve imbarazzo tipico di quando due vecchi amici, abituati a condividere la quotidianità, fatta di cose grandi e piccole, si rincontrano dopo che per qualche anno si sono persi di vista: basta un saluto, uno sguardo, un abbraccio per ritrovare subito l'antica confidenza." Una lettera a Giovanni Falcone e una a Paolo Borsellino aprono e chiudono questo libro. L'album di una vita passata a lottare contro la mafia accanto ad amici carissimi, che sono anche simboli di impegno civile, e a contatto con boss sanguinari, che possono diventare preziosi collaboratori per la ricerca della verità. Venticinque anni dopo le stragi di Capaci e di via D'Amelio, Pietro Grasso - oggi presidente del Senato, allora magistrato in prima linea nella lotta alla mafia - torna a percorrere le strade di Palermo, l'aula del Maxiprocesso, le campagne rifugio dei latitanti e le tante, troppe scene del crimine in cui ha dovuto scorgere il cadavere di uomini dello Stato trucidati dalla mafia, di amici portati via troppo presto. La prefazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, conosciuto da Grasso durante le sue indagini sull'assassinio del fratello Piersanti, e ritrovato trentacinque anni dopo ai vertici delle istituzioni repubblicane, suggella questo libro, che non rinuncia all'emozione personale, ma vi affianca sempre l'analisi del magistrato e la prospettiva storica di chi ha molto riflettuto sul fenomeno mafioso.


SOCIETÀ Trevor è un ragazzo colored, figlio di una nera, una Xhosa, e di un pallido padre svizzero. Secondo una legge del 1927, i bianchi e i neri non posso avere rapporti sessuali in Sudafrica, almeno è stato così fino alla fine dell’apartheid. Trevor è nato solo sei anni prima che Nelson Mandela uscisse di prigione. Sua madre lo ha desiderato malgrado sapesse che avrebbe messo al mondo un “fuori legge”: è una donna che, pur essendo uno straordinario magma di contraddizioni stupendamente africane, ha l’energia, l’umorismo e la determinazione per superare qualsiasi difficoltà, miseria, segregazione, barriera. Questi sono i doni che ha trasmesso a suo figlio, cresciuto tra Johannesburg e Soweto, tra l’esser bianco e l’esser nero, ossia senza appartenere a nessuna razza in particolare e dunque con la possibilità di raccontare i meccanismi del razzismo con uno sguardo disincantato, demistificatorio, e facendo anche ridere. Ragazzino impacciato di fronte alle prime esperienze sentimentali, poi esperto di pirateria musicale e organizzatore di rumorose feste clandestine nelle townships di Johannesburg, Trevor ripercorre la sua vicenda senza alcuna retorica, sempre sul filo di un’irresistibile vena ironica che lo affranca dal ruolo di vittima e rende il suo racconto più forte di qualsiasi denuncia. Non teorizza nulla, mostra sé stesso, il “bastardo”: la sua mescolanza razziale sfida l’ingiustizia del sistema e ne mette in luce l'insostenibilità e incoerenza. Mescolarsi è la vera rivoluzione e questa storia esplosiva e “fuori legge” ne è la prova. Questa è la sua storia. L’aspettavamo da tempo.


SOCIETÀ James Schwarzenbach, un editore colto e raffinato di Zurigo, rampollo di una delle famiglie industriali più ricche della Svizzera, cugino della scrittrice Anne Marie Schwarzenbach, a metà degli anni sessanta entra a sorpresa in Parlamento a Berna, unico deputato del partito di estrema destra Nationale Aktion, e come suo primo atto promuove un referendum per espellere dalla Svizzera trecentoquarantamila stranieri, perlopiù italiani. È l'inizio di una campagna di odio contro gli emigrati italiani che dura anni e che sfocerà nel referendum del 7 giugno 1970, quando Schwarzenbach, solo contro tutti (giornali, establishment, Confindustria sono schierati su posizioni opposte), perderà la sua sfida solitaria per un pelo. Com'è stato possibile? Cosa ci dice del presente questa storia dimenticata? E come si spiega il successo della propaganda xenofoba, posto che la Svizzera avrà dal 1962 al 1974 un tasso di disoccupazione inesistente e sono stati proprio i lavoratori italiani, i Gastarbeiter richiamati in massa dal boom economico, a proiettare il paese in un benessere che non ha eguali nel mondo? Eppure Schwarzenbach, a capo del primo partito antistranieri d'Europa, con toni e parole d'ordine che sembrano usciti dall'odierna retorica populista, fa presa su vasti strati della popolazione spaesata dalla modernizzazione, dalle trasformazioni economiche e sociali e dal '68. Schwarzenbach fiuta le insicurezze identitarie e le esaspera. "Svizzeri svegliatevi! Prima gli svizzeri!" sono i suoi slogan, mentre compaiono le inserzioni "Non si affitta a cani e italiani".


STORIA L'assedio di Leningrado è uno tra i più importanti episodi della storia mondiale. L'operazione militare, fortemente voluta da Hitler, aveva come obiettivo quello di piegare la popolazione, umiliandola e offendendola in ogni modo possibile. I militari tedeschi accerchiarono la città obbligandola a un progressivo isolamento e impedendo ogni via di fuga o rifornimento. L'esercito russo affrontò feroci battaglie e gli abitanti della città subitono soprusi e violenze, ma resistettero al tentativo di conquista dei tedeschi, che durò tre anni, finché l'armata rossa distrusse le fortificazioni e cacciò il nemico nella parte meridionale della città, ponendo fine all'assedio.


TEMPO LIBERO Ho sempre pensato che il calcio non fosse un fatto solo difensivo o solo offensivo. Il calcio era saper fare tutto.» Nel calcio di Arrigo Sacchi conta lo spettacolo, non il risultato a ogni costo. Anche se ciò comporta rischiare qualcosa di più. Con questa filosofia e modo di intendere il football, il «profeta di Fusignano» è entrato nella Storia del gioco più bello del mondo e l’ha cambiata, introducendo princìpi e concetti mai visti prima, diventati scuola preziosa per i più illuminati fra i suoi successori. Così, l’allenatore più eretico di sempre – di recente nominato dalla prestigiosa rivista «France Football» primo fra gli italiani e fra i tre più grandi in assoluto, con Rinus Michels e Alex Ferguson – è riuscito a creare una squadra formidabile, passata alla Storia come quella degli «Immortali» e celebrata ufficialmente dall’Uefa come il migliore club di tutti i tempi. A trent’anni esatti dalla conquista della leggendaria Coppa dei Campioni del 1989, Sacchi racconta l’impresa che ha segnato il calcio moderno: dalla nebbia di Belgrado al 4 a 0 della finale di Barcellona, dai gol «fantasma» contro Stella Rossa e Werder Brema, al 5 a 0 al mitico Real Madrid a San Siro, vera epopea del «sacchismo». Episodi e testimonianze inediti, aneddoti gustosissimi, pagine preziose dei suoi Diari di quegli anni rimaste fino a oggi segrete e per la prima volta riprodotte integralmente: il tutto narrato grazie alla penna di Luigi Garlando, prima firma della «Gazzetta dello Sport» e autore bestseller.


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