Pof 2014 corretto6

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A N N O

S C O L A S T I C O

2 0 1 4 / 1 5

ISTITUTO COMPRENSIVO“E. MEDI” PORTO RECANATI

Piano dell’offerta formativa


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO COMPRENSIVO “ENRICO MEDI” CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE ISTRUZIONE IN ETA’ ADULTA Via Dante Alighieri,2 – PORTO RECANATI (MC) Tel. e Fax 071/9799012 Sito www.emedi.it c.f.82001030434 e-mail mcic82900e@istruzione.itp.e.c. mcic82900e@pec.istruzione.it

Finalità generali della scuola Sviluppo armonico e integrale della persona in coerenza ai principi e valori della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea. (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012)

Mission istituzionale (Quale obiettivo?) Realizzare un apprendimento significativo, puntando sul valore educativo dell’esperienza scolastica che comprende e supera l’acquisizione di conoscenze. Attraverso la loro lenta e profonda introiezione le conoscenze acquistano significato e diventano opportunità per l’assunzione di comportamenti consapevoli e responsabili, dando luogo a quel processo, progressivo e faticoso, di comprensione critica del reale.

Vision istituzionale (Dove si vuole andare?) Nuovo ruolo dell’Istituto nel contesto locale, regionale, nazionale ed europeo attraverso un rapporto di collaborazione con istituzioni, associazioni, enti, agenzie educative. In un’ottica di ampliamento di azioni interistituzionali e di costruzioni di reti la scuola intende realizzare percorsi progettuali condivisi per superare lo scollamento fra scuola etessuto sociale, culturale ed economico.

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

CHE COS’ E’ IL POF

(Ar. 3 DPR 275/1999 regolamento recante norme in material di autonomia delle istituzionui scolastiche ai sensi dell’art. 21 della legge 15 marzo 1999, n.59) Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) , secondo il regolamento dell’autonomia scolastica, è il documento fondamentale della scuola, la Carta d’Identità che la identifica dal punto di vista culturale e progettuale. Il Piano pertanto:    

Descrive l’intera realtà dell’istituto organizzato nelle diverse attività; Informa sulle caratteristiche e sull’organizzazione della scuola; Contiene quanto elaborato e condiviso dagli operatori in merito all’orientamento generale dell’azione formativa e didattica; Esplicita le line programmatiche della scuola.

Il documento, inoltre, intende sollecitare la partecipazione attiva di tutte le componenti scolastiche e sociali al fine di creare consapevolezza e condivisione di obiettivi e coordinamento di iniziative e azioni riguardo la formazione e l’istruzione dei giovani.

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A.S. 2014/15

ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO ANNO SCOLASTICO 2014/15

SCUOLA PRIMARIA “GRAMSCI MATTEOTTI”

CENTRO TERRITORIALE EDUCAZIONE ADULTI

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E.MEDI”

SCUOLA DELL’INFANZIA “G.RODARI”

CollegioDocenti

FUNZIONI STRUMENTALI

DIRIGENTE SCOLASTICA Prof.ssa Annamaria De Siena

I COLLABORATORE

II COLLABORATORE

Ins.te Adriana Mariani (Scuola Primaria)

Prof. Pennesi Aldo (Scuola Secondaria)

AREA 1 Gestione Offerta Formativa, attività di progettazione, valutazione progetti: Funzione Strumentale Ins. Santino Debora

GiuntaEsecutiva Consigliod’Istituto

COORDINATRICE PER L’INFANZIA

D.S.G.A.

Ins.te Elisa Buffarini

MONALDI ANTONIO

AREA DIDATTICA Ref. Senigagliesi Rita

AREA PERSONALE Ref. Serangeli Fabio

AREA 2Didattica Sostegno ai docenti e alunni, Continuità, Orientamento: Funzioni Strumentali Prof.ssa Senigagliesi Francesca Ins. Nalmodi Antonella Ins. Alessandrini Mariella

AREA AMMINISTRATIVA Ref. Piccioni Giuseppe

AREA 3 Gestione sito Web, Informatica scuola: Funzione Strumentale: Ins. Stella Carla C.T.P. Ref. Piccioni Mario AREA 4 Intercultura: Funzione Strumentale: Ins.Senigagliesi Angela

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A.S. 2014/15

FUNZIONI STRUMENTALI E GRUPPI DI LAVORO A.S 2014/15 Area gestione Offerta Formativa, Attività di progettazione, Valutazione progetti Primaria

docente Santino Debora

Funzione Strumentale

Infanzia

docente Buffarini Elisa

Gruppo di supporto

Primaria

docente Mariani Adriana

Gruppo di supporto

Secondaria

docente Pennesi Aldo

Gruppo di supporto

Area didattica sostegno docenti e alunni Docenti Senigagliesi F.( Secondaria) Nalmodi A. (Primaria)Alessandrini M. (Infanzia)Funzioni Strumentali

Secondaria

docenti Doffo S. Tiberi V.

Gruppo lavoro

Primaria

docenti Nalmodi M.G. Del Monte A.

Gruppo lavoro

Infanzia

docente Selmarini Chiara

Gruppo lavoro

Area Informatica - Sito Web Primaria

docente Stella Carla

Funzione Strumentale

Primaria

docente Corvatta Patrizia

Gruppo lavoro

Secondaria

docente Pennesi Aldo

Gruppo lavoro

Primaria

docente Senigagliesi Angela

Funzione Strumentale

Secondaria

docente Tiberi Valeria

Gruppo lavoro

Infanzia

docente Pandolfi Stefania

Gruppo lavoro

Primaria

docente Moroncini Paola

Gruppo lavoro

Area Intercultura

GLH d’Istituto Docenti :

Gaoni M. Paola(secondaria), Corvatta Barbara (primaria), Scocco Orietta (primaria), Schiavoni Silvia (infanzia), De Angelis Giovanna (DSA),

Genitore:

Sig. Ruscitto Leonardo

PROGETTI VERTICALI Progetto “ Ambientiamoci con gusto e in salute” Ref. Docente Senigagliesi Sofia Infanzia

docente Bratus Ornella

Gruppo di lavoro

Primaria

docente Scarafoni Lina

Gruppo di lavoro

Secondaria

docente Pennesi Aldo

Progetto Erasmus Plus

Gruppo di lavoro

Ref. Stella Carla

Collaborano i docenti che partecipano allo scambio culturale Progetto Lettura

Ref. Docente Senigagliesi Francesca

Infanzia

docente Scocco Oriana

Gruppo di lavoro

Primaria

docente Sbaffo Cinzia

Gruppo di lavoro

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A.S. 2014/15

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI UFFICI DI SEGRETERIA

GIORNO

MATTINO POMERIGGIO (tutti gli uffici)

LUNEDI’ MARTEDI’

MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ SABATO

08.30-09,00 11.30-13,00 08.30-09,00 11.30-13,00

08.30-09,00 11.30-13,00 08.30-09,00 11.30-13,00 08.30-09,00 11.30-13,00

(personale in servizio) 15,30-16,30area personale

15,30-16,30area didattica-personale 16,30-17,30area educazione adulti 15,30-16,30area didattica

15,30-16,30area

amministrativa-ata

15,30-16,30area amministrativaprogetti vari

08.30-09,00 11.30-13,00

La Dirigente Scolastica riceve per appuntamento.

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A.S. 2014/15

IL TERRITORIO

Porto Recanati è un comune di 12 264 abitanti della provincia di Macerata nelle Marche. È il più settentrionale comune costiero della provincia.

della prestigiosa “Bandiera Blu d’Europa” .Negli ultimi anni, accanto al turismo balneare , stanno emergendo nuovi tipi di offerta turistica, come quella culturale e paesaggistica. Il Castello Svevo , unica fortezza del XII secolo dei dintorni , e assurto oggi a centro culturale del paese, ospitando la Pinacoteca e la Biblioteca Comunali e nella sua corte, denominata “Arena B.Gigli”, spettacoli teatrali, musicali e cinematografici nel periodo estivo.

Il territorio, compreso tra i fiumiMusone e Potenza , è da sempre sede privilegiata dell’insediamento umano. Le prime tracce del passaggio delle popolazioni rotostoriche sono relative alla cività picena, che si è stabilita sulla collina di Montarice sin dall’VIII secolo a.C., per poi lasciare spazio , dopo la sottomissione delle genti picene da parte di Roma, alla fondazione della colonia romana di Potentia nel IIsecolo a.C. Dopo l’abbandono della città, la gestione del territorio passa ai monaci Crociferi fondatori verso il 1150 dell’Abbazia di Santa Maria in Potenza, che sorge proprio in prossimità della città romana. Il popolamento del nostro territorio continua più a nord, dove ne XII secolo nasce, per volere dell’imperatore Federico II di Svevia, il castello che a tutt’oggi rimane forse il monumento simbolo della comunità porto recanatese. Le vicende di questa porzione di territorio sono risultate da allora strettamente collegate alle vicende del porto costruito , per ragioni commerciali, insieme al castello. Fino al conseguimento della suaautonomia dal comune di Recanati, Porto Recanati ha sviluppato un’economia basata sulla pesca. A partire dalla seconda metà dell’800, si è sviluppata fortemente l’attività turistica, che oggi rappresenta il settore principale del paese a fianco di nuove e piccole realtà artigianali e commerciali. Grazie alla sua posizione geografica privilegiata al riparo del promontorio del monte Conero, alle favorevoli condizioni climatiche. Al mare pulito, Porto Recanti rappresenta oggi uno dei comuni marchigiani a più elevata presenza turistica estiva. Il nostro paese, ormai da diversi anni, viene ripetutamente insignito

Società Porto Recanati è un comune in espansione: la popolazione aumenta di anno in anno ed è anche alta l'immigrazione di cittadini extracomunitari provenienti da zone eterogenee. Emblema dell'immigrazione a Porto Recanati è l' Hotel House, imponente condominio progettato negli anni '60, che ospita quasi 2.000 persone. A fine 2006, i cittadini extracomunitari regolari (in maggioranza senegalesi e nordafricani) erano 2.069, pari al 17,91% della popolazione

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A.S. 2014/15

DOCENTI E ALUNNI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO“ENRICO MEDI”

SEZIONI: 10 SCUOLA DELL’INFANZIA “G.RODARI”

ALUNNI:274 DOCENTI:23

CLASSI:22 SCUOLA PRIMARIA “GRAMSCI-MATTEOTTI”

ALUNNI:507 DOCENTI:50

CLASSI:14 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “E. MEDI”

ALUNNI:339 DOCENTI:33

CLASSI:6 CTP/EDA ALUNNI:110 DOCENTI:6

CLASSI:52 ALUNNI:1230

TOTALE

DOCENTI:112

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

ELENCO DOCENTI IN SERVIZIO A.S.2013/14 SCUOLA DELL’INFANZIA            

ALESSANDRINI GABRIELLA ALESSANDRINI MARIA BACCI ALESSIA BRATUS ORNELLA BUFFARINI ELISA CESTOLA CLAUDIA REBICHINI FABRIZIA RUGGERI NICOLETTA SCOCCO ORIANA SELMARINI CHIARA STEFANELLI GUERRINA TOMBOLINI MARISELLA

       

GRAZIANI MARIA CRISTINA ISOLINI LINA LUCIANI CLAUDIA MIGNANELLI SABINA PANDOLFI STAFANIA PIANGERELLI MARIA DE ANGELIS GIOVANNA GALASSI NATASCIA INSEGNANTI DI SOSTEGNO SCHIAVONI SILVIA CASTELLI LUCIA CLEMENTI ROMINA

INSEGNANTE DI RELIGIONE CATTOLICA 

BUGIOLACCHI CLAUDIA

SCUOLA PRIMARIA         

ALESSANDRINI ELISA ANDREUCCI DANIELA BABBINI LORETTA BIANCUCCI JENNY BUGIANESI LUCIA BUGILACCHI CLAUDIA BUGIOLACCHI LORETTA CAMEROTA ELISABETTA CENSI CLAUDIA

        

CESARI MARGHERITA CINGOLANI LAURA COSTANTINI SIMONETTA DEL SORDO LICIA DEMINICIS ROBERTA FAVA DANIELLA GAETINI ALESSANDRA GRILLI GUERRINA MARIANI ADRIANA

       

MASTRANDREA GIOVANNA MONACHESI GIUSEPPINA MONACI SABRINA MORONCINI PAOLA NALMODI ANTONELLA NALMODI MARIA GRAZIA ORTOLANI ROSINA PANDOLFI GIUSEPPINA

             

PAOLUCCI SILVIA SANTINO DEBORA SBAFFO CINZIA SCARAFONI LINA SCOCCO ORIETTA SENIGAGLIESI ANGELA LOREDANA SENIGAGLIESI SOFIA STELLA CARLA TESEI GIOVANNA TOTARO MARIA VELLUCCI ALMERINDA VITALI ERICA CELENTANO PAOLA LIBERATORE M.ELENA

INSEGNANTI DI SOSTEGNO      

CORVATTA BARBARA CORVATTA PATRIZIA MORODO ALESSANDRA SCOCCO PAOLA TASSO EMANUELA MATTIACCI ROBERTA

INSEGNANTI DI RELIGIONE CATTOLICA  

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DEL MONTE ANTONELLA RINALDELLI NATASCIA


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

ELENCO DOCENTI IN SERVIZIO A.S.2014/15

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

LETTERE        

MATEMATICA

BRAVI MARIA CUNDARI ANGELA DOFFO SARA GIULIONI VINCENZINA NARDI GIUSEPPINA SENIGAGLIESI FRANCESCA DOFFO LETIZIA GISBUSSI FRANCESCA

     

ED.ARTISTICA

LINGUA     

 

DE SIMONE ANGIOLA MORBIDUCCI SIMONA MATASSINI M. GIUSEPPINA PETRARULO M. LUCREZIA MARINANGELI PATRIZIA

PAOLINI COREANA SERRANGELI SAURO ED.TECNICA

  

SOSTEGNO    

ALBANESI FRANCESCO ORSELLI PALMA PENNESI ALDO TIBERI VALERIA PETROLATI CRISTINA VECCHI MANUELA

VISSANI PAOLO FORESI FABIO CRUCIANI BARBARA ED.MUSICALE

ARICÒ MICHELE GAONI M.PAOLA MENGONI LUCA COLAIOCCO LARA

 

D’AMICO MANUELA CASAGRANDE SILVIA

ED.FISICA  

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PROSPERI FULVIO ZOCCHI IVANO


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

ELENCO DOCENTI IN SERVIZIO A.S.2014/15 ELENCO DOCENTI EDA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

LETTERE  

MATEMATICA

BIANCHINI FRANCESCA SORICHETTI SILENA

CECCARELLI GUIDO

INGLESE 

BORRACCETTI ANSELMO

SCUOLA PRIMARIA – ISTITUTO S.STEFANO

  

FRENQUELLI TIZIANA MENGONI MARIA GRAZIA MICUCCI MICHELA

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

CARATTERISTICHE, STRUTTURE, RISORSE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

SCUOLA DELL’INFANZIA “Gianni Rodari”

L’edificio, situato in prossimità del centro storico, è stato costruito intorno alla metà degli anni ’70 , ristrutturato negli anni ’90 e recentemente nuovamente ristrutturato con adeguamento sismico. E’ intitolato allo scrittore per l’infanzia “Gianni Rodari”. Attualmente due sezioni della scuola è ospitata presso l’edificio della scuola Primaria plesso “Gramsci - Matteotti”.

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

CARATTERISTICHE, STRUTTURE, RISORSE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO Plesso “G.Rodari ” Via Ancona

Sezione distaccata “Gramsci - Matteotti”

N. 8 sezioni

N. 2 sezioni

N. 1 salone (un angolo del salone è stato adibito ad aula speciale per bambini h)

N.1 aula laboratorio

N. 1 sala mensa

N. 1 locale servizi igienici

N. 4 piccoli locali di servizio (per fotocopiatrice; disimpegno, attrezzistica e materiali vari in uso al personale A.T.A; quadro elettrico,)

Spaziesterni

N. 8 locali per servizi igienici destinati ai bambini 

N. 1 locale per servizi igienici per bambini h.

N. 1 locale servizi igienici per il personale docente e A.T.A.

N. 1 ascensore di collegamento tra il piano terra e il piano superiore utilizzabile anche per bambini h.

N. 1 locale di servizio per i docenti ubicato al piano superiore

N. 4 locali mensa di cui 1 al piano superiore

N.1 locale smistamento mensa

N. 1 piccolo locale di servizio per il personale mensa

N. 1 sala riunioni insegnanti (piano superiore). Spaziesterni

Ampia area verde attrezzata con vari sussidi ludici fissi (in legno) e mobili (in plastica).

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Cortile (in comune con la Scuola Primaria)


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA GIORNALIERA SCUOLA DELL’INFANZIA ORE 8.00-9.30

Gioco libero con osservazione sistematica dei comportamenti relazionali dei bambini Attività di recupero e potenziamento

Colazione e uso dei servizi igienici

ORE 10.00 – 10.30

    

Attività di routine (calendario, appello, incarichi, ecc.) Attività musicali Attività espressive Attività motorie Utilizzo del salone

ORE 10.30 – 11.30

Attività previste dalla progettazione educativo – didattica annuale

ORE 11.30 – 12.00

Preparazione per ilpranzo

ORE 12.00 - 12.30

1^ Uscita dei bambini con i genitori

ORE 12.00 – 13.00

Pranzo

Gioco libero ed organizzato all’interno della sezione o in salone con osservazione sistematica dei comportamenti

Rientro pomeridiano dei bambini che non usufruiscono del pranzo e 2^ uscita dei bambini con i genitori

ORE 14.00 – 15.00

     

Laboratorio lettura e ascolto Laboratoriodrammatizzazione e animazione Laboratorio grafico, pittorico e manipolativo Attività motoria Religione Attività di recupero e potenziamento

ORE 15.00 – 15.30

Preparazione ed uscita dei bambini che usufruiscono dei pulmini.

ORE 15.30 – 16.00

Uscita dei bambini che non usufruiscono dei pulmini

ORE 9.30 – 10.00

ORE 13.00 – 14.00

ORE 13.00 -13.30

Servizio di prescuola: dalle ore 7,45 alle ore 8,00, riservato agli alunni che, per esigenze familiari debitamente documentate, anticipano l‟ingresso a scuola con personale ausiliario

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

SCUOLA PRIMARIA “GRAMSCI-MATTEOTTI”

L’edificio, situato in prossimità del centro storico, è stato costruito intorno alla metà degli anni ’70 , ristrutturato negli anni ’90 e recentemente nuovamente ristrutturato con adeguamento sismico. E’ intitolato allo scrittore per l’infanzia “Gianni Rodari”. Attualmente due sezioni della scuola è ospitata presso l’edificio della scuola Primaria plesso “Gramsci - Matteotti”.

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

RILEVAZIONE DEGLI SPAZI

SPAZI INTERNI

Aule Aule alunni diversamente abili Aula recupero linguistico (L2) Aula musica Aula per attività motoria Laboratorio scientifico (in comune con la S. Secondaria di Primo Grado) Biblioteca – Aula Multimediale Laboratorio informatico Archivio Bidellerie Sale mensa Aula LAB.LINGUISTICO

n° 25 n° 4 n° 1 n° 1 n° 1 n° 1 n° 1 n° 1 n° 1 n° 3 n° 4 n° 1

SPAZI ESTERNI

Spazio verde circostante l’intero edificio n° 4 aree giardino tra i vari settori della struttura scolastica Aula Verde OrtoDidattico

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

ORGANIZZAZIONE ORARIA SCUOLA PRIMARIA Inizio delle lezioni il 15 settembre 2014 Termine delle lezioni il 10 giugno 2015

Plesso “Gramsci - Matteotti “ a Tempo Pieno  Organizzazione su 5 giorni settimanali .  Servizio mensa  Orario pomeridiano dal lunedì al venerdì. 

7,55

Ingresso alunni

8,00 -12,15

Orario antimeridiano

12,15-14,00

Pausa pranzo

14,00-16,00

Orario pomeridiano

Orario dal lunedì al venerdì

Servizio di prescuola dalle ore 7,40 alle ore 7,55, riservato agli alunni che per esigenze familiari anticipano l’ingresso a scuola.

Plesso “Gramsci - Matteotti”a Tempo Normale  Organizzazione su 6 giorni settimanali .

7,55

Ingresso alunni

Orario dal lunedì al sabato

8,00 - 12,30

Orario antimeridiano

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A.S. 2014/15

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA TEMPO PIENO PLESSO “GRAMSCI MATTEOTTI” La scuola Primaria di Porto Recanati si presenta all’utenza con due organizzazioni temporali previste dal D.Lgs. 59/04:  

Tempo Pieno Tempo Normale

al fine di offrire maggiori opportunità, secondo le esigenze e le scelte delle singole famiglie. La diversa tipologia temporale non incide sulla qualità del servizio formativo, poiché ogni aspetto temporale comprende attività curriculari obbligatorieche rispondono principalmente all’esigenza formativa degli alunni. Sono riportate le tabelle con l’organizzazione di ogni classe per il corrente anno

TEMPO PIENO Classi

1° A-B

ORGANIZZAZIONE 

Insegnanti con divisione degli ambiti:

2° A-B

area linguistica, espressiva, storica

3° A-B

area matematica, scientifica, geografica.

4° A-B

5° A-B

Insegnanti specializzate in lingua inglese, religione cattolica, musica, motoria, operano in più classi.

Nelle classi con alunni diversamente abili è presente l’ insegnante di sostegno.

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA TEMPO NORMALE

TEMPO NORMALE Classi

ORGANIZZAZIONE

1° C-D-E

Insegnanti prevalenti o per ambiti disciplinari:

2° C-D

Area linguistica, espressiva, antropologica

3° C-D

area matematica, scientifica.

4° C-D-E

Insegnanti specializzate in lingua inglese, religione cattolica, musica, motoria, operano in più classi.

5° C-D 

Nelle classi con alunni diversamente abili è presente l’ insegnante di sostegno.

QUOTE ORARIE DELLE DISCIPLINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

Le Indicazioni Nazionali definiscono gli obiettivi specifici di apprendimento delle varie discipline ed ambiti disciplinari ma lasciano ampio spazio alla costruzione del curricolo. Le Istituzioni Scolastiche definiscono le quote orarie riservate alle diverse discipline secondo quanto previsto dalla normativa(L.148/90’)D.P.R.275/99 D.L.59/04 L. 53/03 Indicazioni Nazionali 4 Sett.2012. Il monte ore delle attività di insegnamento nella scuola primaria è così articolato:

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

I° Classe

II° Classe

III° - IV° - V° Classe

T.P.

T.N.

T.P.

T.N.

T.P.

T.N.

Lingua Italiana

10 h

10 h

9h

9h

9h

9h

Matematica

7h

7h

7h

7h

7h

7h

Lingua Inglese

1h

1h

2h

2h

3h

3h

Storia

2h

1h

2h

1h

2h

1h

Geografia

2h

1h

2h

1h

2h

1h

Scienze

2h

2h

2h

2h

2h

1h

Musica

1h

1h

1h

1h

1h

1h

Arte e Immagine

2h

1h

2h

1h

1h

1h

Scienze Motorie

1h

1h

1h

1h

1h

1h

Religione/Attività alternative

2h

2h

2h

2h

2h

2h

Mensa e dopomensa

10 h

/

10 h

/

10 h

/

40 h

27 h

40 h

27 h

40 h

27 h

Il monte ore indicato nella tabella non va inteso in modo rigido: a volte per esigenze organizzative si possono apportare delle modifiche. 

L’assegnazione degli ambiti disciplinari, la cui pertinenza è della Dirigente Scolastica, avviene sulla base delle competenze professionali e specialistiche dei Docenti, tenendo conto, tuttavia, anche della disponibilità del docente e della continuità del servizio maturata all’interno dell’organico di Istituto.

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “ENRICO MEDI”

La Scuola Secondaria di Primo Grado, situata a sud del Paese, al centro di un agglomerato urbano in forte espansione, è stata costruita nel 1970 su progetto dell’Ingegnere Bitocchi. Enrico Medi, cittadino portorecanatese a cui la scuola è intitolata, è stato un illustre scienziato, alunno di Fermi, docente di Fisica terrestre all'università di Roma, vicepresidente dell'Euratom e grande divulgatore di teorie astronomiche e geofisiche.

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

RILEVAZIONE DEGLI SPAZI

SPAZI INTERNI Aule Aula alunni diversamente abili Aula di musica Aule adibite a laboratorio artistico Aula Video Laboratorio informatico Aula di scienze Sala Professori Biblioteca Auditorium Sala mensa con annessa cucina Palestra Uffici Amministrativi Sala riunioni

n° n° n° n° n° n° n° n° n° n° n° n° n° n°

SPAZI ESTERNI Aula verde retrostante l’edificio scolastico Ampio giardino antistante l’edificio scolastico

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15 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 5 1


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA SETTIMANALE

ORE DELLE DISCIPLINE SCOLASTICHE 

Italiano

h. 6

Inglese

h. 3

Francese

h. 2

Storia

h. 2

Geografia

h. 1

Matematica

h. 4

Scienze

h. 2

Tecnologia

h. 2

Musica

h. 2

Arte e imagine

h. 2

Scienzemotorie e sportive

h. 2

Religione

h. 1

Approfondimento Geografia (Classi I e II)

h. 1

Approfondimento Ed. alla Cittadinanza (Classi III) h. 1

ORGANIZZAZIONE ORARIA

Inizio delle lezioni 15 settembre 2014;

Termine delle lezioni 10 giugno 2015;

Organizzazione su sei giorni settimanali dal lunedì al sabato

Orario dal lunedì al sabato per tutte le classi

8,10

Ingresso alunni

8,15

Inizio lezioni

13.15

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Fine lezioni


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A.S. 2014/15

ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO

DELLA RELIGIONE CATTOLICA -INFANZIA

Per i bambini che non usufruiscono delle ore di insegnamento della Religione Cattolica, è stato messo in atto il Progetto “Valore dell’incontro” (Accoglienza, collegamenti con ambiti interculturali ed interreligiosi). Tale Progetto, in cui sono coinvolti i Docenti di tutte le sezioni, volendo valorizzare le diverse situazioni individuali, si pone come finalità quella di garantire e promuovere sia la dignità sia l’uguaglianza di tutti gli studenti senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione, condizioni personali e sociali. Le attività, che verranno svolte per l’intero anno scolastico, verteranno su: 

lettura, ascolto e comprensione di narrazioni;

elaborazioni grafiche e rappresentazioni teatrali;

uso delle tecnologie informatiche.

ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA -PRIMARIA

Gli alunni che non intendono usufruire delle ore di insegnamento della Religione Cattolica seguiranno attività alternative consistenti in :  attività formative;  attività di studio e/o ricerca individuale con assistenza dell’insegnante. Finalità educative Maturazione della coscienza dei propri doveri e dirittiin un contesto favorevole al dialogo con i compagni e con l’insegnante. Presa di coscienza ,graduale e progressiva, dei rapporti di solidarietà e di reciproco rispetto tra le persone, in generale e tra i compagni , in particolare. Maturazione della capacità di cogliere il valore delle relazioni interpersonali. Obiettivi formativi/ Metodologie Migliorare l’apprendimento della lingua dello studio, sviluppando capacità di “lettura” dei documenti e l’uso consapevole delle terminologie specifiche dei vari ambiti disciplinari.

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

Gli interventi didattici saranno improntate alla collaborazione ed al rispetto delle differenze individuali. Destinatari Classi prime Classi seconde Classi terze Classi quarte Classi quinte Materiali e mezzi Libri di testo, testi vari per esercitazioni e consultazione fotocopie, utilizzo dell’aula di informatica. Verifica e valutazione Individuazione della situazione di partenza anche in basa alle indicazioni fornite dall’insegnante di classe. In itinere e a fine attività saranno effettuate osservazionie prove oggettive pervalutare gli effettivi progressi.

ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO

DELLA RELIGIONE CATTOLICA -SECONDARIA

Gli alunni che non intendono usufruire delle ore di insegnamento della Religione Cattolica seguiranno attività alternative, secondo le scelte espresse dalle famiglie, consistenti in :  attività formative;  attività di studio e/o ricerca individuale con assistenza di personale docente. Finalità educative 

Maturazione della coscienza dei propri doveri e dirittiin un contesto favorevole al dialogo con i compagni e con l’insegnante.

Presa di coscienza ,graduale e progressiva, dei rapporti di solidarietà e di reciproco rispetto tra le persone, in generale, e tra i compagni, in particolare.

Maturazione della capacità di cogliere il valore delle relazioni interpersonali.

Obiettivi formativi/ Metodologie Migliorare l’apprendimento della lingua dello studio, sviluppando capacità di “lettura” dei documenti e l’uso consapevole delle terminologie specifiche dei vari ambiti disciplinari.

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

La carente conoscenza della lingua dello studio risulta essere il principale ostacolo per l’apprendimento delle varie discipline, pertanto gli obiettivi proposti sono ritenuti fondamentali per una effettiva comprensione delle discipline e assumono peculiare rilevanza per gli alunni stranieri che, al momento del loro arrivo, si trovano a doversi confrontare con diversi usi e “registri” della nuova lingua:  l’italiano per comunicare nella vita quotidiana, la lingua concreta,la lingua del “qui e ora”;  l’italiano per studiare, lingua astratta e dei concetti, decontestualizzata, attraverso la quale apprendere i diversi insegnamenti. Il passaggio dall’una all’altra non è così automatico ed agevole. Passare alla lingua dello studio richiede tempi lunghi e metodologie specifiche:selezionare i contenuti, semplificare i testi,utilizzare strumenti audiovisivi o multimediali ecc. Strategie adatte vanno utilizzate anche nel caso di alunni stranieri soggiornanti da qualche tempo in Italia, che pur padroneggiando la lingua della comunicazione, presentino ancora difficoltà con la lingua dello studio. Gli interventi didattici saranno improntate alla collaborazione ed al rispetto delle differenze individuali. Destinatari Classi 1^-2^-3^

Risultati attesi Gli alunni dovranno dare dimostrazione di:    

comprendere e rispettare le differenze culturali saper collaborare creando situazioni favorevoli aver acquisito una maggiore competenza per quanto concerne la comprensione e l’uso dei linguaggi specifici, a partire da terminologie più semplici operare in modo progressivamente più autonomo nell’eseguire le attività assegnate.

Materiali e mezzi

Libri di testo, testi vari per esercitazioni e consultazione fotocopie, utilizzo dell’aula di informatica. Verifica e valutazione Individuazione della situazione di partenza anche in basa alle indicazioni fornite dall’insegnante di classe. In itinere e a fine attività saranno effettuate osservazionie prove oggettive pervalutare gli effettivi progressi.

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A.S. 2014/15

AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA Link delle Indicazioni Nazionali per il curriculo del 4 sett.2012. www. istruzione.it/web/istruzione/prot5559_12 Il Curriculum Trasversale si può visionare nel sito della scuola www.emedi.it

 Crescita educative  Aprirsi ai bisogni del territorio  Promozione delle potenzialità individuali  Valorizzazione delle diversità  Successo formativo

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A.S. 2014/15

PROGETTI D’ ISTITUTO AMBIENTIAMOCI CON GUSTO E IN SALUTE LETTURA ERASMUS PLUS AMBIENTIAMOCI CON GUSTO ED IN SALUTE “Quando avrete abbattuto l'ultimo albero, quando avrete pescato l'ultimo pesce, quando avrete inquinato l'ultimo fiume, allora vi accorgerete che non si può mangiare il denaro”. Toro Seduto

Premessa

La cura

dell’ambiente e della salute è un’esigenza dei nostri tempi. Con urgenza la scuola deve

promuovere

una

sensibilità

nei

confronti

dell’ambiente

per

conservarlo

e

proteggerlo

dall’inquinamento, dal degrado e dalla distruzione. Altrettanto importante è affrontare il tema dell’alimentazione per educare ad un consumo consapevole e salutare. L’Expo 2015 affronta il tema dell’alimentazione legato allo sviluppo sostenibile, mettendo in evidenza lo stretto legame tra cibo, salute e ambiente. Il Ministero dell’Istruzione nel quadro di Expo 2015 parla di promuovere nella scuola attraverso l’educazione alimentare “un concetto di qualità complessiva del cibo che, partendo dalla sicurezza, incorpori aspetti valoriali emergenti relativi a sostenibilità, etica, stagionalità dei prodotti, intercultura, territorialità” (Miur- Prot. n° 992 del 12 febbraio 2013). Il progetto è opportunità per avere accesso a luoghi, materiali ed è apertura alla collaborazione e condivisone tra classi dello stesso ordine di scuola e fra ordini di scuola nell' Istituto Comprensivo, con l’extrascuola: istituzioni, enti, associazioni pubbliche e private del territorio e con le famiglie degli alunni. Finalità L’Istituto Comprensivo attraverso percorsi, comuni ai tre ordini di scuola, di Educazione Ambientale e allo Sviluppo Sostenibile e di Educazione Alimentare e alla Salute vuole promuovere: 1- una relazione di armonia e rispetto nei confronti della natura e dell’ambiente 2- una consapevolezza alimentare e sani stili di vita che siano fonte di benessere e salu e 3- atteggiamenti, comportamenti e vivere in un mondo interdipendente

valori

28

indispensabili

per


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

Struttura del progetto e durata Il progetto si struttura in tre principali aree tematiche: 1. Alimentazione e Salute – „Le cose buone della Terra‟ 2. Biodiversità – Ambiente - Territorio 3. Sviluppo Sostenibile – „Riuso, riduco e riciclo‟ Ogni area tematica si esplicita in percorsi o microprogetti descritti nella “Programmazione annuale del progetto”. Il progetto si sviluppa negli anni scolastici 2013-2014 e 2014-2015.

Obiettivi generali Alimentazione e Salute - „Le cose buone della terra‟ - Approfondire la conoscenza, l’origine e le caratteristiche degli alimenti - Partendo dalle abitudini alimentari degli alunni, individuare criteri per una sana alimentazione basata sulla stagionalità, semplicità e varietà degli alimenti - Approfittando della varietà del menù scolastico rendere il pranzo a scuola occasione per occasione per conoscere e riconoscere gli alimenti, ma anche per assaggiare e aprirsi alla novità - Curare e seguire la crescita di alcuni alimenti vegetali per studiarne l’origine e verificare come in natura la reperibilità dei vegetali sia legata ai cicli della natura - Fornire un’educazione alimentare che aiuti ad essere consumatori consapevoli e critici nei confronti dei messaggi pubblicitari

- Incentivare stili di vita che siano fonte di benessere e salute personale Biodiversità – Ambiente - Territorio - Approfondire la conoscenza di uno o più ambienti del nostro territorio - Rafforzare la relazione con la natura e accrescerne il senso di appartenenza attraverso un processo di osservazione-conoscenza

- Favorire la comprensione del principio d’interdipendenza e cogliere in particolare lo stretto legame tra natura e uomo - Riconoscere la biodiversità nelle forme in cui si manifesta come un valore e una risorsa da proteggere Partecipare al processo di crescita delle piante nel loro ciclo di vita e al loro cambiamento nelle stagioni - Maturare il senso di responsabilità nei confronti dello stato dell’ambiente - Sperimentare la bellezza e il senso di benessere a contatto con la natura Sviluppo Sostenibile – „Riciclo, riuso e riduco‟ - Promuovere comportamenti consapevoli e responsabili verso l’ambiente nella quotidianità scolastica ( raccolta differenziata, riduzione dello spreco di energia, acqua…) - Essere consapevoli dell’impatto che la produzione di rifiuti ha sull’ambiente - Promuovere la consapevolezza che la migliore qualità della vita è legata alla qualità dell’ambiente

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

LINEE GUIDA Ideologia organizzativa Il progetto si pone nella prospettiva di imparare ad imparare e il suo processo di sviluppo si attua nelle dialettica tra continuità-gradualità-cambiamento-flessibilità-produzione: la CONTINUITA’ degli obiettivi da sviluppare in tutto il percorso dei tre ordini scolastici GRADUALITA’ nella progressione/presentazione dei contenuti e degli obiettivi Il CAMBIAMENTO nella diversificazione delle attività e delle metodologie

la FLESSIBILITA’ dei percorsi progettati, i quali, nel corso dell’anno, potranno subire adattamenti, integrazioni tenendo conto di nuove esigenze o proposte La PRODUZIONE di elaborati da condividere con l’ambiente scolastico ed extra scolastico Metodologia INTERDISCIPLINARIETA’ Le tre educazioni - Alimentare e alla Salute, Ambientale e allo Sviluppo Sostenibile - escono dai confini dei percorsi di scienze, geografia, cittadinanza e costituzione per essere trattate con diversi approcci: artistico-creativo, multimediale, laboratoriale, letterario-narrativo, matematico, socioaffettivo... Ogni docente potrà contribuirà, secondo le specificità dell’ambito di competenza, al

perseguimento delle finalità del progetto. COLLABORAZIONE INTEGRATA nella scuola: tra classi parallele e non, tra livelli di scuola, nell’affermazione di una logica di sistema del metodo per la condivisione di comuni intenti educativi; con l’extrascuola: il progetto si avvale della partecipazione e del sostegno di istituzioni, enti pubblici o privati,

che

operano

sul

territorio (Amministrazione Comunale,

Ufficio Scolastico

Regionale,Università Politecnica delle Marche, Cosmari, Cir-food, Coop. Terra e Vita,…). Diverse sono le forme di collaborazione: interventi su argomenti specifici, offerta di spazi, strumenti e attrezzature o sviluppo di percorsi autonomi in linea con le finalità del progetto;

con le famiglie: la Scuola prevede forme di condivisione : blog-giornale, Festa dell’Albero, collaborazione con il Comitato Mensa, … ed eventuali altre occasioni di interazione e partecipazione costruttiva. DIDATTICA ATTIVA e PARTECIPATA Lezione attiva e partecipata, discussione in classe con esperti, laboratori e uscite sul territorio.

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

Referente: Ins.te Sofia Senigagliesi ALIMENTAZIONE e SALUTE PERCORSO LA SALUTE VIEN MANGIANDO Asur Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione

ORDINE

CLASSI

INFANZIA

TUTTE LE CLASSI dai 5 anni ai 14 anni

PRIMARIA SECONDARIA

- Percorso teorico di educazione alimentare e salute - consumo di frutta di stagione per merenda a scuola un giorno a settimana

PRIMARIA

“TI RACCONTO I PROFUMI E I RACCONTI DI CASA MIA”

3^C 4^A-B-D-E

- Percorso triennale di educazione alimentare e ambientale che promuove il consumo di frutta e verdura a tavola.

Concorso LA RIVINCITA DEGLI AVANZI- scuola e famiglie contro lo spreco FRUTTA nelle SCUOLE

PRIMARIA

TUTTE LE CLASSI

Ministero Politiche Agricole e Alimentari

PAPPA FISH Regione Marche Comitato Mensa Amn. Comunale

3^B PRIMARIA

Provincia di Macerata

2^B 3^A

SAMPEI Ti invito a pranzo nella mia scuola CONTADINI per UN GIORNO conoscere per crescere bene

OBIETTIVI

- Educare i bambini alla diversità del gusto. - Conoscere i principi di una sana e variata alimentazione ai fini di una crescita equilibrata ed armonica

C.T.P. formazione degli adulti

ORO della TERRA A TAVOLA Legambiente

CONTENUTI-ATTIVITÀ

- Consumo di frutta - stagionalità della frutta e verdura e loro proprietà - Uscite in fattorie - Frutta Day

- Consumo di pesce fresco dell’Adriatico a mensa.

1^A-C-D-E 2^A-B

- Approfondire la filiera di produzione di alcuni alimenti visitando aziende agricole o fattorie didattiche - Classificare gli alimenti e conoscerne i principi nutritivi e le funzioni - Scoprire e valorizzare le tradizioni e i prodotti locali - Promuovere atteggiamenti di curiosità verso tradizioni alimentari di altre culture - Assumere un atteggiamento critico nei confronti dei messaggi pubblicitari

- Fish Day - Incontri con esperti laboratorio di cucina-Fish Day - Percorso di educazione alimentare condotto dai docenti di classe

PRIMARIA

- Acquisire conoscenza ed informazioni sull’origine degli alimenti e sulle caratteristiche di alcuni prodotti (biologico, stagionalità, produzione locale)

- Visita a fattorie didattiche e approfondimento di processi produttivi agro-alimentari

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- Assumere atteggiamento critico sulla preparazione e consumo di un pasto a base di pesce di acquacoltura biologica


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA PERCORSO

ORTOLANDIA

ORDINE

CLASSI

CONTENUTI-ATTIVITÀ

INFANZIA

TUTTE LE SEZIONI

“Orto e Giardino dei profumi”: piante aromatiche, ortaggi

Cea Unicam di Camerino

con Cea: 5 anni: E-F-I sezioni miste A -L

PRIMARIA

SECONDARIA

2^C-D 4^A-B

1^D-1^E

C.T.P. formazione in età adulta

INCOMINCIA A COLTIVARE – Get Growing

A.S. 2014/15

PERSONALE SCOLASTICO

- Preparazione del terreno con i genitori - Semina autunnale - Semenzaio e lombricaio - Semina primaverile - Raccolta ed essicazione di piante aromatiche - Quaderno di campagna

- Introdurre elementi di educazione alimentare, partendo dalla produzione dell’orto scolastico. - Educare alla cura e al rispetto dell’ambiente per favorire l o spirito di osservazione e la percezione dell’ambiente. - Favorire lo sviluppo di un “pensiero scientifico”. - Favorire la cooperazione e la collaborazione nel gruppo classe.

“TI RACCONTO I PROFUMI E I RACCONTI DI CASA MIA”

- Valorizzare la biodiversità culturale e favorire la socializzazione e la cooperazione tra i popoli

- lezioni teoriche e pratiche - pratica presso orto scolastico per impiantare orto estivo

- Incentivare l’avvio di orti biologici domestici qualunque sia lo spazio a disposizione (balcone, giardino …)

giochi con il corpo e il respiro, canzoni, esercizi di immaginazione, favole, mandala …

- Promuovere armonia e benessere psicofisico negli alunni. - Aumentare il livello di rilassamento. - Stimolare le facoltà di apprendimento, di attenzione e concentrazione. - Aiutare a sviluppare autostima e favorire l’espressività e l’armonizzazione con i compagni. - Rinforzare le difese immunitarie

FAMIGLIE

Corso base per realizzare un orto domestico biologico

OBIETTIVI

Embracing the Wordl

SALUTE e BENESSERE GIOCO-YOGA

INFANZIA

5 anni: A/L-I 4 anni: C-G

PRIMARIA

1^A-B-C-D-E

PRIMARIA

4^A 5^A-C-D

Esperti

YOGA DELLA RISATA

giochi ed esercizi di risata e respirazione in gruppo

Lara Lucaccioni SECONDARIA

1^B-C gruppo H

PERSONALE SCOLASTICO e GENITORI

Continua 32


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

BIODIVERSITA’ e TERRITORIO PERCORSO PAPPA FISH Regione Marche Comitato Mensa Amn. Comunale

PESCE D’AUTUNNO Organizzazione Produttori Pesca Civitanova Marche

VIAGGIO nel MONDO SOTTOMARINO: Cnr Biologa A. Spagnolo-

ORDINE PRIMARIA

SECONDARIA

PRIMARIA

CLASSI 3^B 2^B

1^A-C

4^A-B

2^B – E SECONDARIA

NAVIGAZIONE e VELA LegaNavale

TRADIZIONI MARINARE Ente Palio

BiodiversamenteMAR E Naturalista Assessorato Ambiente

Biodiversamente FIUME Naturalista Ass. all‟Ambiente

CONTENUTI- ATTIVITÀ

OBIETTIVI

- Ambiente marino, aspetti sociali e culturali del mare - Proprietà nutritive del pesce - Laboratorio di cucina

- Osservare, descrivere e analizzare il paesaggio del nostro territorio.

- Biologia marina dell’Adriatico - Educazione alimentare

-Sensibilizzare l'individuo al rispetto della natura ed alla valorizzazione del territorio, attraverso la conoscenza della biodiversità e degli ambienti naturali che ci circondano.

- Alla scoperta degli abitanti del mare

- Prendere coscienza delle modifiche che l’ambiente naturale ha subito nel tempo anche in seguito all’intervento umano e valutarne le conseguenze ambientali.

- "Sinecologia tra gli organismi marini: relazioni intra- e interspecifiche - "Un'alternativa alla pesca: la maricoltura"

PRIMARIA

4^B

SECONDARIA

1^B – D - E

- Navigazione, meteorologia, orientamento, sicurezza in mare - Uscita in mare - Secondaria

INFANZIA

4 anni: C-G

- Tradizioni marinare

PRIMARIA

4^-5^

SECONDARIA

1^B – E 2^ C

PRIMARIA

4^C

SECONDARIA

1^A - C

INFANZIA

3 anni: sez. B-H-D

PRIMARIA

3^A-B-D

SECONDARIA

1^C-D-E 3^ C

FAUNA- FLORA E PAESAGGIO Il fiume; un mosaico di Ecosistemi

DOCENTI

Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria

SECONDARIA

SECONDA RIA 1^A - C

- Visita al Museo del Mare

-Lezione frontale e uscita ambiente studiato con attività laboratoriali

Lezione frontale e uscita ambiente studiato con attività laboratoriali

Corso aggiornamento per docenti: la biodiversità delle piante e degli habitat

- Vegetazione ripariale - Attività sul campo – fiume Potenza -Produzione elaborati

Continua

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- Conoscere aspetti sociali e tradizioni culturali legate alla specificità del nostro territorio.


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PERCORSO

ORDINE

CLASSI

CONTENUTIATTIVITÀ

FESTA DELL’ALBERO

INFANZIA

TUTTE LE SEZIONI

Festa e cerimonia bandiera verde Eco-Schools in auditorium e piantumazione alberi da frutto

PRIMARIA

1^ A-B

Progetto Lettura Lettura degli alunni della secondaria alla primaria ed infanzia

- Educare e rendere gli alunni protagonisti di buone azioni per il pianeta attraverso la piantumazione di alberi.

Analisi di suoni e rumori ambientali. Costruzione di mappe sonore. Ricerca ed utilizzo del lessico specifico. Il linguaggio onomatopeico. Registrazione di suoni ambientali dal vivo e video conclusivo.

-Consolidare le capacità percettive di ascolto e analisi critica. -Promuovere l’integrazione del singolo nel territorio. -Rafforzare le proprie conoscenze e metterle in relazione con la realtà.

1°- In volo nel passato foto aeree ed immagini satellitari del nostro passato per la conoscenza del nostro territorio in età romana

- Conoscere il territorio e identificare sul terreno delle tracce di vita di culture passate.

e Cerimonia bandiera verde ECO-SCHOOLS Amministrazione Comunale

L’AMBIENTE SONORO

1^ C- D-E

SECONDARIA

1^B

SECONDARIA

1^A – B - C

Insegnante di Musica : Manuela D‟Amico

TERRITORIO E BENI CULTURALI di Porto Recanati

PRIMARIA

4^A 5^C-D

Archeologa F. Erbacci Assessorato alla Cultura SECONDARIA

1^A-B-D-E 2^C 3^ C

2°- Un fiume, un porto e un castello - la cartografia storica e i documenti di archivio alla ricerca delle modificazioni del paesaggio nel Medioevo

OBIETTIVI - Sensibilizzare gli alunni all’importanza degli alberi per la vita di tutti gli esseri.

-Fare una ricostruzione storicoarcheologica delle vicende che hanno interessato il nostro territorio (Potenzia e Castello Svevo

ECO-COMITATO Composizione: Genitori, insegnanti e alunni Dirigente Scolastica - Dsga Amministrazione Comunale Associazioni locali Programma: - Eco-Comitato -Indagine ambientale - Piano d’azione -Monitoraggio e valutazione -Integrazione curriculare -Informare e coinvolgere - Eco-codice

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SVILUPPO SO STENIBILE PERCORSO

ORDINE

CLASSI

CONTENUTI-ATTIVITÀ

OBIETTIVI

Rendere più consapevoli e coinvolgere i ragazzi nei confronti delle problematiche ambientali, per ridurre consumi, sprechi e ridurre così i costi gestionali della scuola e il suo impatto sull’ambiente. LIBRO AMBIENTE Legambiente

PRIMARIA

SECONDARIA

GIORNALE AMBIENTE Progetto Lettura Ref. Senigagliesi F.

DIFFERENZIATA e RIUSO CREATIVO Ludoteca Riù di Tolentino

PULIAMO IL MONDO Assessorato Ambiente

SVILUPPO SOSTENIBILE Ass. all’Ambiente Comari, Legambiente

Sicurezza Stradale e Inquinamento

PRIMARIA

SECONDARIA

1^B -2^C – 3^B-C cl 5^A - C- D

Lettura in classe di articoli a carattere ambientale.

1^ B- C 2^ B - 3^ B - D

INFANZIA

5 anni

PRIMARIA

2^A-B-C-D

SECONDARIA

Lettura dei libri candidati al premio ‘Libro per l’Ambiente 2015’ e partecipazione alla giuria.

cl. 5^C-D

- Processo del riciclo, classificazione materiali e procedura raccolta differenziata. - Laboratorio di riuso creativo.

1^A-B-C-D-E

PRIMARIA

4^A

SECONDARIA

3^ D

Pulizia Pineta e spiaggia con giochi a carattere ambientale

Consumo sostenibile SECONDARIA

SECONDARIA

3^A-B-C-D

- Inquinamento atmosferico - Educazione stradale con Comando Vigili Urbani di P. Recanati - Manifestazione finale presso l’ITIS di Recanati

2^A-B-C-D-E

Itis – Recanati

UN AMBIENTE VIVIBILE dall’inquinamento allo sviluppo sostenibile

- Inquinamento - sviluppo sostenibile

C.T.P. formazione in età adulta

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- Conoscere e riflettere su problematiche e temi ambientali e sociali per sviluppare un pensiero critico. - Promuovere, partendo dal contesto scolastico, comportamenti responsabili e sostenibili che evitino lo spreco e stimolino il riutilizzo, il riciclo e la riduzione di materiali di scarto e di risorse energetiche ed idriche. - Rendere gli alunni protagonisti di azioni concrete a favore dell’ambiente e di un consumo sostenibile.


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PROGETTO LETTURA - A.S. 2014-2015

QUANTE STORIE! Un progetto di promozione della lettura Istituto Comprensivo “E. Medi” via D. Alighieri, 7- Porto Recanati

Responsabile: prof.ssa Francesca Senigagliesi Collaboratori: ins. Cinzia Sbaffo, ins. Oriana Scocco Destinatari: alunni della scuola dell‟Infanzia, Primaria e Secondaria dell‟I.C. “E. Medi” Motivazione: comunicare e diffondere il piacere della lettura tramite la realizzazione di esperienze significative e ludiche da condividere anche tra i tre ordini di scuola

Finalità generali: . stimolare l‟interesse verso il libro e favorire l‟abitudine alla lettura - promuovere l‟attività di lettura come piacere fine a se stesso e come momento ludico e di socializzazione . favorire la crescita culturale e lo sviluppo affettivo, emotivo, sociale, etico degli alunni tramite la lettura

Obiettivi di apprendimento: . ampliare la conoscenza di sé, degli altri e del mondo attraverso testi narrativi ed espositivi, . favorire la capacità di espressione del proprio mondo interiore e di organizzazione del pensiero; . favorire la conoscenza di culture differenti dalla propria e promuovere atteggiamenti democratici e rispettosi; . promuovere la riflessione su se stessi e sui grandi valori che orientano le scelte nella società e nella vita; -approfondire la conoscenza di argomenti di carattere storico, scientifico, geografico, ambientale e di attualità; . potenziare le competenze linguistiche relative alla lettura e alla scrittura; . potenziare la capacità di ascolto e di attenzione; . promuovere le abilità espressive richieste dalla lettura ad alta voce; . stimolare la capacità immaginifica, la fantasia e la creatività; . promuovere il senso critico; -affinare i gusti estetico-letterari degli alunni.

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A.S. 2014/15

Metodologia La metodologia adottata e suggerita si conforma al decalogo della lettura di Pennac tratto da Come un Romanzo, 1992 e alle indicazioni di Gianni Rodari da Nove modi per insegnare ai ragazzi ad odiare la lettura in Giornale dei genitori del 1964.

Da Come un romanzo di Daniel Pennac: 1- Il diritto di non leggere (che non significa non leggere mai) 2- Il diritto di saltare le pagine ( è il libro che deve essere al servizio del lettore, non il contrario, perciò se il suddetto libro è noioso in alcuni punti, il lettore deve avere tutto il diritto di saltarli). 3. Il diritto di non finire il libro ( perché sprecare tempo a leggere un libro che non piace, quando potremmo impiegare lo stesso tempo a leggerne uno migliore?) 4. Il diritto di rileggere (lo stesso libro) 5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa (non criticare le scelte di lettura altrui e non costringere a leggere un determinato libro 6. Il diritto al bovarismo (è legittimo, oltre che liberatorio, scegliere di leggere un libro per estraniarsi dalla realtà, per vivere in un mondo migliore. In mancanza di meglio, un buon libro aiuta sempre). 7. Il diritto di leggere ovunque (cosa c‟è di male nel leggere sulla corriera, in attesa all‟ufficio postale o dal medico, sulla brandina mezza sfondata che sta in terrazzo, a testa in giù in posizione yoga oppure … lì-dove-so-io?) 8. Il diritto di spizzicare (è il diritto di sbirciare dentro un libro prima di acquistare) 9. Il diritto di leggere ad alta voce(questo è più un dovere che un diritto: il diritto dovrebbe essere “avere sempre qualcuno disposto a leggere a voce alta”. In ogni caso, non c‟è niente di meglio che leggere un libro a qualcun altro o sentirselo leggere … è magico, in una parola.) 10. Il diritto di tacere ( sulla propria lettura) perché mai dovrebbero importare le famose “impressioni” su di un libro letto? Svelarle è come rompere l‟intimità che si è creata tra libro e lettore, assolutamente da non fare.

Da Nove modi per insegnare ai ragazzi ad odiare la lettura di Gianni Rodari 1. Presentare il libro come un‟alternativa alla TV 2. Presentare il libro come un‟alternativa al fumetto 3. Dire ai bambini di oggi che i bambini di una volta leggevano di più 4. Ritenere che i bambini abbiano troppe distrazioni 5. Dare la colpa ai bambini se non amano la lettura 6. Trasformare il libro in uno strumento di tortura 7. Rifiutarsi di leggere al bambino 8. Non offrire una scelta sufficiente 9. Ordinare di leggere.

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

PROGETTO ERASMUS PLUS Il progetto europeo “UNDER THE SAME SKY: EQUAL RIGHTS, OPEN MINDS FOR ALL” intende promuovere il concetto di uguaglianza tra studenti e insegnanti d'Europa. Il suo scopo principale è quello di diffondere e far interiorizzare tale concetto utilizzando metodi e strumenti moderni e innovativi, in particolare gli strumenti TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione). L'idea alla base di questa partnership internazionale di 6 scuole primarie (Polonia, Olanda, Turchia, Slovacchia, Italia e Spagna) è di lavorare sulla sensibilizzazione alla diversità e all'uguaglianza delle persone, sviluppare la comprensione reciproca riconoscendo le necessità degli altri nelle rispettive comunità. Attraverso le attività proposte dal progetto si vuole combattere il razzismo, la xenofobia, la discriminazione di genere e la discriminazione per motivi di religione, condizione economica, età, disabilità. Questo obiettivo sarà raggiunto attraverso la creazione e la partecipazione ad almeno 36 lezioni innovative su 6 sotto-temi legati all’uguaglianza: 1. parità tra uomini e donne (uguaglianza di genere) 2. parità tra disabili e “normodotati” 3. parità tra anziani e giovani 4. uguaglianza religiosa 5. uguaglianza tra etnie diverse e gli stessi cittadini 6. parità tra poveri (senza tetto) e "normali". Così procedendo potrà essere realizzato un cambiamento significativo degli atteggiamenti nei confronti della diversità. A parte le lezioni intendiamo realizzare iniziative con gli alunni centrate su noti personaggi collegati al tema dell’integrazione e dell’uguaglianza nei loro paesi e città di origine. A completamento di quanto descritto verranno organizzati incontri in cui le medesime tematiche verranno presentate alla comunità locale attraverso i media. Gli alunni saranno introdotti a situazioni di apprendimento realistiche allo scopo di acquisire consapevolezza delle uguaglianze/differenze. Queste opportunità coinvolgeranno la comunità scolastica e costituiranno esperienze interessanti per studenti, insegnanti e genitori. Non di secondaria importanza è l’impatto linguistico per il personale e gli studenti che, grazie agli incontri e scambi, miglioreranno le proprie competenze linguistiche a vari livelli. Inoltre il personale educativo avrà modo di condividere pratiche didattiche legate all’insegnamento delle lingue introducendo cambiamenti significativi nell’insegnamento. L’uso delle TIC da parte degli alunni e degli insegnanti si consoliderà nel corso dei tre anni di progetto previsti, in quanto la comunicazione avverrà via Internet e offrirà pertanto la possibilità di utilizzare gli strumenti messi a disposizione dalla rete (TwinSpace sul portale eTwinning, "School beyond the walls"). Gli studenti cambieranno in tal modo il loro atteggiamento verso la scuola, favorendo la creatività, la fiducia, la gioia di imparare, inibendo il rischio sempre presente di un abbandono scolastico precoce. Il prodotto finale della collaborazione sarà un libro contenente almeno 36 scenari innovativi di lezioni su argomenti legati all’uguaglianza, progettati per soggetti diversi e per diverse fasce di età di alunni con commenti e set di materiali aggiuntivi. Gli scenari in formato pdf con tutti i relativi materiali potranno essere scaricati e condivisi in un blog attivo al seguente link: http://eraequal.blogspot.it/ sul sito eTwinning, sulla piattaforma Erasmus+ e sul portale "School beyond the walls" (http://horslesmurs.ning.com/). Per eventuali chiarimenti rivolgersi all’insegnante referente del progetto Carla Stella (stella4866@yahoo.it ; stella4866@gmail.com) 38


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

PROGETTI SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2014/15

AMBITI

SEZIONI Tutte le sezioni Ins. referenti : Bratus Ornella, Mignanelli Sabina

PROGETTI

FINALITA’

Feste: “UNA FESTA TIRA L’ALTRA”

Plessi: - G. Rodari - Via Argentina

Bambini di 3 anni Sezioni A-B-D-H-L Ins. referente: Buffarini Elisa

“PRIMI PASSI NELLA SCUOLA” Accoglienza ed inserimento bambini di 3 anni

Orientare i bambini a scoprire e amare i valori più autentici delle feste;

Comprendere il significato vivendo esperienze cognitive, di relazione, di ruolo, utili alla maturazione delle identità personale, allo sviluppo dell’autonomia e delle competenze.

Instaurare una cooperazione famiglia-territorio

Accogliere il bambino in maniera personalizzati perché superi ildistacco dalla famiglia e si inserisca nella scuola Rafforzare l’identità, l’autonomia ,la stima di sé e rispettare ed aiutare gli altri

fra

Plessi: - G. Rodari - Via Argentina Tutte le sezioni Ins. referente: Graziani Maria Cristina

“LA BIBLIOTECA DEL BRUCO SAGGIO”

Sperimentare il piacere della lettura

Avviare il bambino ad un uso corretto dei libri comuni anche in un ambito diverso

Sollecitare genitori e/o familiari ad utilizzare i libri nelle relazioni con i bambini.

Far sperimentare come funziona una biblioteca

Stimolare l’autonomia del bambino nella scelta del libro.

Plessi: - G. Rodari - Via Argentina

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scuola-


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

PROGETTISCUOLA DELL’INFANZIA

A.S. 2014/15 AMBITI SEZIONI Tutte le sezioni

PROGETTI

FINALITA’ Per i bambini di 4 anni:  Promuovere la cultura dellaaccoglienza per l’integrazione e la collaborazione tra i bambini genitori, docenti e collaboratori scolastici.  Stimolare nel bambino il desiderio di far parte del gruppo in modo attivo.  Promuovere ed istaurare lapercezione di essere accolto e accettato nell’ambiente scolastico. Per i bambini di 5 anni  Rafforzare l’identità, l’autonomia e la stima di sé.  Rispettare ed aiutare gli altricompagni.  Partecipare al gioco libero e guidato e a tutte le attività proposte.

ACCOGLIENZA

Ins. referente: Buffarini Elisa Plessi: - G. Rodari - Via Argentina

Genitori dei bambini che frequenteranno la nostra scuola nell’a.s. 2015-2016

Accogliere i genitori in maniera il più possibile personalizzata per superare l’iniziale diffidenza

Creare un clima informale che faciliti la conoscenza tra i genitori e le insegnanti

Presentare progetti, esperienze ed attività di routine che i bambini vivono nella scuola.

“OPEN DAY”

Ins. referente: Buffarini Elisa

 Far conoscere gli ambienti, gli arredi e i sussidi

didattici che la scuola ha predisposto per i bambini. .

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A.S. 2014/15

PROGETTI SCUOLA DELL’INFANZIA

A.S. 2014/15

AMBITI SEZIONI

Tutte le sezioni

PROGETTI

FINALITA’

“CITTADINI DEL MONDO” EDUCAZIONE INTERCULTURALE

ins. referente: Pandolfi Stefania

Sviluppare l’identità positiva, la fiducia nelle proprie possibilità e apprezzare quelle altrui.

Raccontare la propria esperienza e la propria storia personale

Riconoscere le differenze , rispettarle e apprezzarne la positività.

Esprimersi attraverso forme rappresentazione e drammatizzazione

Attivare un percorso alternativo di proposte al fine di facilitare il raggiungimento degli obiettivi, aumentando le probabilità di affrontare con successo l’ingresso alla Scuola Primaria.

Favorire un approccio graduale al nuovo ordine di scuola. Promuovere l’incontro fra gli alunni degli anni-ponte. Far vivere esperienze positive e creare situazioni favorevoli all’apprendimento.

di

Plessi: - G. Rodari - Via Argentina Sezioni 5 anni ins. referente: Alessandrini Maria

Recupero e potenziamento “VALUTARE, POTENZIARE , FACILITARE L’APPRENDIMENTO”

Plessi: - G. Rodari - Via Argentina

Sezioni: A-E-F-I-L 5 anni

Progetto Continuità 1: “IN CAMMINO VERSO LA PRIMARIA”

ins. referente: Cestola Claudia Plessi: - G. Rodari - Via Argentina

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A.S. 2014/15

PROGETTI SCUOLA DELL’INFANZIA

A.S. 2014/15 AMBITI

SEZIONI

Sezioni: A-B-H-L 5 anni Bambini del nido “LaFiaba”

PROGETTI

FINALITA’

Favorire un approccio graduale al nuovo ordine di scuola.  Promuovere l’incontro fra gli alunni degli anni-ponte.  Far vivere esperienze positive e creare situazioni favorevoli 

ProgettoContinuità 2: “DAL NIDO ALL’INFANZIA”

ins. referente: Buffarini Elisa

all’apprendimento.

Plessi: G. Rodari Via Argentina

Tutte le sezioni ins. referente: Bratus Ornella Plessi: G. Rodari Via Argentina

Tutte le sezioni Ins.referente: Buffarini Elisa

Progetto Attività alternative all’Insegnamento della Religione Cattolica “Valore dell’Incontro” (Accoglienza, collegamenti con ambiti interculturali ed interreligiosi)

Pre-Scuola Attività di accoglienza e controllo dei bambini prima dell’inizio dell’orario stabilito

Plesso : G.Rodari Tutte le sezioni Ins.Referente Pandolfi S. Sez E-F-I Sez.A-L Ins Ref Buffarini

Garantire e promuovere la dignità e l’uguaglianza di tutti gli studenti.  Rimuovere gli ostacoli di qualsiasi natura che possano impedire il pieno sviluppo della persona umana. 

Accogliere ogni bambino in maniera personalizzata perché superi il distacco dalla famiglia e si inserisca serenamente a scuola.Servezio effettuato da personale ausiliario. Migliorare l’offerta formativa e ridurre l’insuccesso scolastico

“Progetto aree a rischio” “Progetto teatro- Non solo parole”

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Rispettare singolarità bambino Integrare comunicazione verbale e non verbale Favorire maturazione , rispetto regole e creatività Favorire rilassamento corpo


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A.S. 2014/15

PROGETTISCUOLA DELL’INFANZIA

A.S. 2014/15

AMBITI

SEZIONI

Sezioni 5 anni

PROGETTI

FINALITA’

Educazione Motoria (con esperto del CONI)

Plessi: G. Rodari Via Argentina

 

ins. referente: Buffarini Elisa 

Sezioni 3 anni Sezioni 4 anni ins. referente: Buffarini Elisa

Prendere coscienza e conoscere il proprio corpo. Provare piacere nel movimento e in diverse forme di attività (correre, saltare, rotolare ecc). Controllare la forza del proprio corpo e valutare il rischio. Esercitare le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo.

Educazione Motoria (con esperto esterno)

Plessi: G. Rodari Via Argentina

Sezioni 3 anni D/H Sezioni 5 anni E/F/I Ins.referente De Angelis Giovanna

MI TUFFO NEL BLU….. gioco e divertimento in piscina

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Promuovere capacita senso percettive Sviluppare comportamenti relazionali e rispetto delle regole Conoscere ui limiti del proprio corpo e dell-acqua Acquisire sicurezza delle proprie capacita Riconoscere le parti del corpo e interiorizzarne le funzioni


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A.S. 2014/15

PROGETTI SCUOLA PRIMARIA

A.S. 2014/15

AMBITO CLASSI PROGETTI tutte le classi

“GIOCO-SPORT”

FINALITA’  

ins. referente: Bugianesi Lucia

classi 4^

Offrire occasioni di gioco-sport per ampliare il bagaglio di esperienze motorie. Favorire la lealtà e il civismo attraverso il rispetto delle regole dello sport. - Potenziare la pratica di sport di squadra per consolidare abitudini di collaborazione reciproca

“LA STRADA AMICA”

Acquisire ed interiorizzare le regole della circolazione al fine di favorire comportamenti adeguati.

“PINOCCHIO IN BICICLETTA”

Saper andare in bicicletta: adottare comportamenti per la propria e l’altrui sicurezza.

ins. referente: Nalmodi M.Grazia

classi 5^ ins. referente: Nalmodi M.Grazia

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A.S. 2014/15

PROGETTISCUOLA PRIMARIA

A.S. 2014/15

AMBITO

CLASSI Classi 5^C-D

PROGETTI “ ANNI D’ARGENTO”

FINALITA’ 

ins. referente: Senigagliesi Angela 

Classe 2^D

Collaborare con Enti/Associazioni significativi del territorio per approfondire la conoscenza del proprio paese. Sviluppo delle capacità espressive ,favorire un clima di accoglienza e collaborazione

Cooperare superando i limiti del linguaggio verbale.

Contribuire ad arricchire l’esperienza di tutti attraverso lo scambio di elementi identitari mettendo in rilievo anche gli aspetti tutti gli individui e le culture

Organizzare l’ambiente di apprendimento in funzione dell’autonomia e dell’assunzione di responsabilità di ciascuno

Ridurre il numero e l’entità di alcune lacune,determinate in caso di recente immigrazione o da situazioni in cui è opportuno un tipo di insegnamento/apprendim ento organizzato su piccolo gruppo

“PROGETTO MUS.E”

ins. referente: Senigagliesi Angela

Tutte le classi (Infanzia, Primaria, Secondaria I° Grado) Ins. Referente Senigagliesi Angela

Alunni stranieri di tutte le classi Ins Referente Senigagliesi Angela

CITTADINI DEL MONDO EDUCAZIONE INTERCULTURALE

“PAROLE COLORATE”

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A.S. 2014/15

PROGETTISCUOLA PRIMARIA

A.S. 2014/15 AMBITO

CLASSI Tutte le classi interessate ins. referenti Parmigiani Giuseppina Paci Eleonora

5^B Ins. Referente Stella Carla

PROGETTI

FINALITA’

“ATTIVITA’ ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE CATTOLICA”

Migliorare l’apprendimento della lingua dello studio, sviluppando capacità di “lettura” dei documenti e l’uso consapevole delle terminologie specifiche dei vari ambiti disciplinari.

“ UNDER THE SAME SKY"

Far sorgere la curiosità e ampliare propri orizzonti formativi con l’uso della lingua inglese (etwinning)

Tutte le classi Ins.referente Senigagliesi Angela

“COMUNICHIAMO TRA NOI” LAB.ITALIANO L2

Acquisire i livelli base della lingua italiana allo scopo di comunicare e di costruire in modo autonomo il percorso di studio

Tutte le classi Ins.responsabile Senigagliesi Angela

“PROGETTO AREE A RISCHIO”

Migliorare l’offerta formativa e ridurre l’insuccesso scolastico

Tutte le classi ins. Referente: Sbaffo Cinzia Classi 5^ T.P- T.N Ins. Referente Corvatta Barbara

“BIBLIOTECA SCOLASTICA”

“PROGETTO CONTINUITA’ EDUCATIVA PER FAVORIRE L’INTERGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI”

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Favorire la consultazione e l’utilizzo dei libri come bene comune

Promuovere l’integrazione, l’inserimento attraverso un percorsodi sensibilizzazione e conoscenza della diversità, favorire il passaggio graduale, comunicare tutte le dovute informazioni contemplate e previste dal PEI edal PDF


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A.S. 2014/15

PROGETTI SCUOLA PRIMARIA A.S. 2014/15 AMBITO

CLASSI

PROGETTI

Tutte le classi

FINALITA’

“CREATIVITA’ E COLORI”

ins. referente: Mariani Adriana

2^C-D

“PROGETTO DI ATTIVITA’ TEATRALE”

Sviluppare la creatività attraverso l’utilizzo di tecniche varie.

Acquisire atteggiamenti positivi verso l’impegno scolastico, attraverso il gioco, la fantasia e la creatività e sviluppare la capacità di scambi interpersonali

Scoprire il mondo del teatro e conoscere le tecniche dello spettacolo. Integrare i mezzi comunicativi verbali e non verbali. Diminuire la paura e la diffidenza verso la novità

5^ A-B ins. referente: Andreucci Daniela Tutte le classi interessate

  “PROGETTO DI ATTIVITA’ MUSICALE” 

ins. referente: Tesei Giovanna Tutti gli alunni che ne fanno richiesta documentata

1^ A- B –C- D-E 5^ A -B –C- D ( con Infanzia e Secondaria 1° grado

PRE-SCUOLA

 

“ATTIVITA’ ED INIZIATIVE TRA I TRE ORDINI DI SCUOLA CON LE CLASSI PONTE.”

 ins. referente: Nalmodi Antonella

4^ C-D-E Ins.ref. De Minicis Roberta

“PROGETTO MULTIMEDIALE PROTEZIONE CIVILE”

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Promuovere la musica come mezzo veicolante di messaggi. Favorire la presa di coscienza del proprio corpo attraverso il ritmo e il movimento. Favorire l’integrazione sociale delle personalità. Attività ricreativa prima dell’inizio delle lezioni

Favorire il passaggio degli alunni delle ultime classi della scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria verso il nuovo ordine di scuola in modo unitario. Valorizzare le competenze già acquisite dagli alunni.-Mettere a punto un percorso educativo comune attraverso lavori concordati e predisposti per le classi ponte.

Riconoscere le diverse tipologie di rischio trattate dalla protezione civile attraverso anche un lavoro multimediale


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PROGETTI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “E. MEDI” A. S. 2013/14 PROGETTO

CLASSI

FINALITA’

Istruzione in itinere Viaggi d’istruzione:

Classi I, II, III

Ha come obiettivi il miglioramento delle conoscenze a scopi comunicativi, l’allargamento degli orizzonti culturali, lo sviluppo dell’autonomia dell’alunno.

Classi I, II, III

I corsi favoriscono l’accoglienza, l’alfabetizzazione e l’integrazione nel contesto scolastico ed extrascolastico.

Classi I, II, III

Ha come obiettivi primari il potenziamento delle abilità comunicative e relazionali tramite l’utilizzo delle immagini; il miglioramento dell’autonomia in un contesto operativo, lo sviluppo del coordinamento visivo – motorio e della motricità; la memorizzazione di semplici procedure informatiche. Il progetto, inoltre, prevede che gli insegnanti di sostegno, su delibera del C.d.C., possano gestire gruppi di alunni in difficoltà.

Classi I, II, III

Attraverso i tre anni scolastici l’alunno segue un percorso per giungere ad una scelta consapevole della sua vita scolastica futura:  conoscere se stessi (classi prime)  sviluppare atteggiamenti positivi verso l’apprendimento, sapersi organizzare in modo finalizzato, rendersi consapevoli dei propri interessi e delle proprie attitudini (classi seconde)

ins. referente: Prof. Pennesi Aldo Comunichiamo tra noi Sostegno linguistico  Corsi di Italiano per stranieri  Italiano come L2- 1° livello a moduli ripetibili  Italiano come L2- corso annuale di supporto alle aree e alle discipline ins. referente: Prof.ssa Tiberi Valeria

Sostegno e integrazione alunni diversamente abili ins. referente: Prof.ssa Gaoni Paola

Orientamento ins. referente: Prof.ssa Senigagliesi Francesca

Famiglia, dipendenza e territorio Ins.referente Senigagliesi Franesca Pennesi Aldo

fornire uno spazio di ascolto che permetta all’adolescente di manifestare un eventuale disagio; riflettere sui fattori di rischio e di prevenzione nell’ambito della scuola della famiglia e del gruppo di pari; fornire risposte e strumenti per preservare e migliorare lo stato di salute dell’adolescente

Classi III

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A.S. 2014/15

PROGETTI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “E. MEDI” A. S. 2013/14 PROGETTO

CLASSI

Giochi sportivi studenteschi

Classi I, II, III

Si propone di favorire la lealtà e il civismo attraverso il rispetto delle regole dello sport.  potenziare la pratica dello sport di squadra per consolidare le abitudini di collaborazione reciproca.

ins. referente: Prof.ssa Fulvio Prosperi

Gare di Informatica “Olimpiadi di problemsolving”

FINALITA’

Classi II, III

Ha come finalità la promozione di attività che valorizzano l’istaurarsi di quelle competenze trasversali ai diversi contesti disciplinari, riconosciute ormai essenziali per un inserimento attivo e consapevole dei giovani nella società.

ins. referente: Prof. Pennesi Aldo,

L’ora del codice Ins. Referenti Insegnanti di Matematica Il giovane favoloso Ins Ref.Doffo Sara Creare Ponti Ins Ref. Senigagliesi Francesca Una vita da social Ins Ref. Senigaliesi Francesca

Classi I,II.III

Classi III

Ha come finalità: Avviamento al pensiero computazionale.Iniziativa a cura del MIUR.Tramite l’accesso al sito www.programmailfuturo,it saranno forniti una serie di strumenti semplici e facilmente accessibili per formare gli studenti ai concetti di base dell’informatica e del pensiero computazionale. Conoscere un personaggio letterario attraverso il cinematografico

linguaggio

Classi III

Attività riguardanti la percezione della diversità e discriminazione in coll. Con l’Università Carlo Bo di Urbino Incontri con rappresentanti di Emergency sul tema del volontariato

Classi II e III

Erasmus: Talk show sul tema uguaglianza Prevenire il cyberbullismo: incontri con la Polizi Postale

Certificazione Linguistica KET

Approfondimento /potenziamento della conoscenza delle lingue

PROGETTO INTERCULTURA Senigagliesi Francesca Pennesi Aldo

Tutte le classi

Attivita di laboratorio antimeridiane e pomeridiane rivolte ad alunni a rischio Attivita di italiano lingua 2- livello A2

Nuoto/Piscina Blu Ins.ref Prosperi Fulvio

Classi II

Sperimentare attitudini e abilita inesplorate e nuovi percorsi conoscitivi ed esperenziali che favoriscano e affinino le loro capacit’ di comunicazione e relazione

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A.S. 2014/15

PROGETTI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “E. MEDI” A. S. 2014/15 PROGETTO

CLASSI

Attività alternativa all’insegnamento della Religione Cattolica Attivita’ di studio assistito

Classi I, II, III

FINALITA’

ins. referente: Prof.Pennesi A.

Cittadini del mondo Educazione interculturale ins. referente: Prof.ssa Tiberi

Classi I, II, III

Ha come finalità il miglioramento dell’apprendimento della lingua dello studio , sviluppando la capacità di “lettura” dei documenti e l’uso consapevole delle terminologie specifice Ha come finalità: Fornire agli studenti stanieri conoscenze e competenze disciplinari nella lingua italiana per accelerare il processo di integrazione

Rivolgersi a tutti gli alunni affinchè sviluppino la cultura del rispetto delle idee e dei valori altrui.

Migliorare l’offerta formativa e ridurre l’insuccesso scolastico

L’Istituto è aperto a forme di collaborazione con enti, associazioni, istituzioni e professionalità presenti sul territorio allo scopo di realizzare iniziative condivise purchè le finalità siano coerenti con i valori espressi nel POF. Quest’ultimo, in quanto documento aperto, potrà essere in corso d’anno integrato previa approvazione da parte degli organi collegiali.

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LA RELAZIONE INSEGNAMENTO/ APPRENDIMENTO: LE METODOLOGIE DIDATTICHE

SCUOLA DELL’INFANZIA Individuazione dell’insegnamento / apprendimento Le strategie utilizzate sono:  conversazione /discussione libera e/o guidata  riflessione su esperienze personali  percorsi che favoriscono il passaggio dal pensiero concreto a quello astratto  problematizzazione  lavori di gruppo eterogenei  lavori di gruppi omogenei(di recupero e/o di consolidamento e/o potenziamento  verifiche diversificate per fasce di livello e/o individuali  drammatizzazione La scelta di mezzi e di attività adeguate diventa una necessità indispensabile per conseguire i fini proposti dalla progettazione. I mezzi che principalmente verranno utilizzati per favorire il processo di apprendimento sono i seguenti:  lavoro guidato dall’insegnante  letture(libri riviste ,materiali divulgativi…)  uscite,visiteguidate  uso di tecnologie scientifiche,audiovisive,multimediali)  attività manipolative  esperimenti di laboratorio  intervento di esperti  discussioni  produzioni di cartelloni,schemi ,grafici,ecc…  attività di animazione e drammatizzazione  allestimento di mostre in spazi appositamente individuati  ogni altra scelta funzionale all’apprendimento del singolo e della sezione I campi di intervento di tali metodi, arricchiti dall’esperienza e dalla sensibilità dell’insegnante, non sono strettamente limitati alle ore scolastiche, ma includono ogni occasione di incontro tra l’alunno e l’insegnante, in qualsiasi momento della vita scolastica. Le scelte metodologiche Le scelte metodologiche, determinate dall’interno della progettazione pianificata dalle équipe pedagogichedi sezione, hanno un fine essenzialmente formativo per trovare il modo più efficace per facilitare i processi di apprendimento e quindi garantire il successo scolastico degli alunni . Esse vanno adattate e differenziate in rapporto all’età degli alunni. Nella Scuola dell’Infanzia la programmazione educativa tiene conto degli elementi che agiscono, direttamente o indirettamente, sulla vita dei bambini in un attento lavoro che promuove un percorso direttamente o indirettamente, sulla vita dei bambini in un attento lavoro che promuove un percorso operativo e di cooperazione costruttiva con la famiglia. Sulla base diqueste considerazioni vengono prevalentemente adottate le seguenti metodologie:  

Valorizzare l’esperienza diretta dei bambini Creare ambienti di apprendimento e situazioni motivanti che sollecitino i bambini in ad operare ,a porsi domande nell’ambito delle diverse aree dei campi di esperienza Favorire una prima forma di elaborazione dell’esperienza attraverso la formulazione di ipotesi ,di congetture, di anticipazioni. In tal modo si attuano le prime sollecitazioni al pensiero scientifico.

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ATTIVITA’ DI RECUPERO – SVILUPPO – APPROFONDIMENTO Il momento del recupero è occasione di integrazione e di sviluppo della potenzialità di tutti gli alunni ed è finalizzato a creare le condizioni affinché ciascun alunno viva un’esperienza scolastica, coerente con i suoi bisogni educativi e i suoi ritmi di apprendimento. Per attività scolastiche di “sviluppo e approfondimento” si intendono quelle iniziative programmate al fine di ampliare la proposta formativa, tenendo conto degli interessi culturali ed espressivi degli alunni I laboratori della Scuola dell’Infanzia, intesi come ampliamento della proposta educativa, rappresentano un momento utile per garantire la possibilità di fare e, nel frattempo, di riflettere su ciò che stanno facendo. Nel laboratorio è possibile curiosare, provare e riprovare, concentrarsi, esplorare, cercare delle soluzioni, agire con calma senza l’assillo di un risultato ad ogni costo. Nel laboratorio…

SE ASCOLTO DIMENTICO, SE GUARDO RICORDO, SE FACCIO IMPARO BADEN POWELL

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LA RELAZIONE INSEGNAMENTO/ APPRENDIMENTO: LE METODOLOGIE DIDATTICHE SCUOLA PRIMARIA Nella Scuola Primaria le scelte metodologiche sono volte a favorire il successo scolastico di ogni alunno, ponendo una particolare attenzione nella definizione di percorsi didattici dal semplice al complesso, dal concreto all’astratto. In particolarevengonopiùfrequentementeadottate le seguentimetodologie:         

Muovere sempre dall’esperienza e dai bisogni dei bambini Valorizzare l’esperienze e le conoscenze personali e le risorse già presenti negli alunni e fornite dal contesto scolastico ed extra-scolastico Privilegiare la partecipazione attiva degli stessi nelle diverse fasi di sviluppo dei percorsi proposti Creare percorsi e situazioni che lascino spazio alla ricerca personale Curare il coordinamento tra le attività dei vari insegnanti Rispettare i ritmi e gli studi di apprendimento di ciascun bambino Creare una situazione di “benessere”, con richieste di impegno e serietà necessari per il lavoro quotidiano e, nello stesso tempo, con attività che raccolgono il gradimento degli alunni Favorireattivitàsperimentali Potenziare il lavoro individualizzato, in modo da consolidare le abilità strumentali indispensabili ai segmenti formativi successivi.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO A livello di Scuola Secondaria di Primo Grado l’azione didattica è finalizzata a considerare l’alunno come soggetto attivo di educazione e di apprendimento; pertanto ogni proposta di lavoro viene adeguata alla particolare realtà del pre-adolescente e tiene conto delle sue caratteristiche evolutive ed intellettuali. Il metodo di lavoro risponde quindi ai seguenti criteri:     

Coordinamento e coerenza tra le diverse discipline, sia in rapporto all’azione educativa che alla proposta dei contenuti Impostazione del lavoro didattico in rapporto all’analisi della situazione iniziale del singolo alunno, elaborata attraverso le prove d’ingresso e le osservazioni sistematiche Organizzazione del lavoro alle fasce di livello degli alunni, con l’attivazione di interventi mirati al sostegno, al recupero, al potenziamento delle capacità e dei comportamenti Valorizzazione delle curiosità, della creatività, della operatività espresse dagli alunni Attenzione ai diversi stili di apprendimento: la lezione frontale dovrà alternarsi ad attività di gruppo nonché alle lezioni dialogate. Si dovrà far leva sulla responsabilità individuale, sulla partecipazione attiva,sull’auto-valutazione , sul controllo del linguaggio, sulla consapevolezza degli obiettivi da raggiungere nelle diverse attività.

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Modalitàd’intervento:

  

Lezione frontale per la trasmissione dei saperi ,improntata sulla dinamicità . Attività di piccolo gruppo molto importante per la sua funzione formativa. Si basa sulla condivisione e sulla disponibilità. Interventi individualizzati come trattamento differenziato degli alunni, come strategia che consente di soddisfare le necessità di formazione di ognuno. Cooperative learning primi tentativi di studio cooperativo, motivante e più responsabilizzante. Problem solving per affrontare e risolvere situazioni problematiche ,formulando ipotesi e soluzioni. Ricerca–azione per facilitare la collaborazione, il coinvolgimento e la riflessione.

Utilizzo di: Libri, sussidi audiovisivi, apparecchiature multimediali, apparecchiature scientifiche, strumenti tecnici.

  

LIBRI

SUSSIDI AUDIOVISIVI

APPARECCHIATURE MULTIMEDIALI

APPARECCHIATURE SCIENTIFICHE

STRUMENTI TECNICI

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INIZIATIVE PER PROMUOVERE L’ACCOGLIENZA

Organizzazione: L’Istituto si impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni. Durante il mese di gennaio, periodo di iscrizione al successivo anno scolastico, la scuola organizza degli incontri rivolti alle famiglie che hanno chiesto l’iscrizione per i propri figli alle sezioni di 3 anni ,Scuola dell’Infanzia, alle classi prime sia della Scuola Primaria, che della Scuola Secondaria di primo grado. Gli incontri hanno lo scopo di presentare ai genitori il Piano dell’Offerta Formativa. l’organizzazione scolastica, le iniziative che la scuola ogni anno conferma, rinnova, o arricchisce in base alle proprie disponibilità e alle normative ministeriali. Ad ogni famiglia viene poi presentata una scheda d’iscrizione, differente per ognuno dei tre ordini di scuola, dove farà liberamente le scelte che ritiene più consone per il proprio figlio/a. Si presta particolare attenzione per i bambini che per la prima volta entrano a scuola o passano alla scuola di grado successivo. Per consentire una graduale ripresa delle attività scolastiche, in tutti i tre ordini di scuola e in tutte le classi,si attua, nella prima settimana d’inizio delle lezioni, l’orario antimeridiano, senza il servizio mensa. L’accoglienza per i bambini dei tre anni richiede da parte delle insegnantila ricerca delle migliori strategie affinché ogni bambino possa essere accolto a scuola nella maniera più possibile personalizzata. Per favorire un interscambio didattico – organizzativo le insegnanti delle sezioni interessate effettuano: 

una riunione preliminare prima dell’inizio dell’anno scolastico;

E’ stata, inoltre, elaborata una modalità organizzativa per l’accoglienza che prevede i seguenti criteri:     

Tutti i genitori dei bambini di tre anni per la prima settimane dovranno portare e riprendere il bambino a scuola personalmente oppure affidare il minore, con specifica delega( da rinnovare ogni anno) ,ad un adulto rimandando l'eventuale uso del pulmino alla seconda settimana. Nella prima settimana di frequenza è previsto il solo turno antimeridiano (8.00-13.00 senza mensa); ogni sezione dividerà i bambini in due gruppi, il primo gruppo avrà la possibilità di frequentare la fascia oraria8.00/10.00 , mentre il secondo gruppo avrà a disposizione la fascia oraria 10.30/12.30 . Nella seconda settimana tutti i bambini potranno frequentare l'intero turno antimeridiano dalle ore 8.00 alle ore 13.00 senza mensa. Nella terza settimana la fascia oraria sarà completa ,dalle ore 8.00 alle ore 16.00 con l'utilizzo del pullman. A cominciare dal primo giorno, i genitori, in accordo con le insegnanti, rimarranno all'interno della sezione il tempo strettamente necessario perché il bambino prenda confidenza con l'ambiente.

L’iscrizione e l’accoglienza alle prime classi della primaria e della secondaria di primo grado viene presentata entro i termini di legge prevista alla fine di gennaio. Nella prima settimana di luglio le famiglie vengono a conoscenza della classe di appartenenza del loro figlio /a . Nel mese di settembre, sono programmati incontri con le famiglie secondo una scansione temporale di seguito riportata: settimana prima dell’inizio delle lezioni (prime classi della Primaria); fine settembre (le altre classi della Primaria) fine settembre (tutte le classi della Scuola Secondaria di Primo Grado). Per facilitare l’ingresso e la conoscenza del nuovo ambiente della futura scuola Primaria e Secondaria sono previste iniziative, visite, scambi di materiale tra gli alunni e gli insegnanti delle classi “ponte “, secondo quanto stabilito nel Progetto Continuità.

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I servizi attivati La Scuola inoltre fornisce i seguenti servizi in collaborazione con l’Amministrazione Comunale   

Servizio di assistenza per alunni diversamente abili Servizio di sostegno linguistico per alunni extracomunitari Servizio mensa

Comitato Mensa Il Comitato mensa è composto da Sofia Senigagliesi, Tesei Giovanna, Ruggeri Nicoletta. Le funzioni del Comitato Mensa sono rivolte al monitoraggio sull’erogazione del servizio, alla rilevazione del gradimento da parte dell’utenza ed alle relative proposte migliorative. In particolare il monitoraggio sarà finalizzato ad accertare la qualità del servizio erogato dalla ditta competente rispetto a:  

quantità e qualità dei pasti, come prevista dalle tabelle dietetiche, equamente erogate a tutti gli utenti; rispetto del menù stilato e precedentemente comunicato per iscritto alle singole famiglie dei ragazzi ed esposto nei locali della mensa;  gradimento da parte dei bambini dei cibi proposti;  comunicazione tempestiva e prioritari alla D.S. di eventuali problematiche;  comunicazione tempestiva alla Ditta fornitrice in ordine ad occorrenze urgenti ed immediate. Il parere espresso dal Comitato Mensa ha valore consultivo e non vincolante ai fini della funzionalità del servizio, di cui è responsabile l’Amministrazione comunale tramite ipropriorgani Il nostro Istituto prevede il servizio di refezione scolastica per gli alunni che hanno scelto il tempo scolastico dove è inserito anche il tempo mensa . Il servizio di refezione scolastica è organizzato dall’Ente locale la cui gestione è stata affidata alla CIR DI REGGIO EMILIA  Servizio di PICCOLA RISTORAZIONE: affidato alla MCM di Carbonari Marino di Macerata (distributori automatici).  Servizio di TRASPORTI: L’Ente locale mette a disposizione delle famiglie il servizio Scuolabus gestito dalla CONTRAM che si attiva anche per le uscite didattiche di breve durata.

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ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Premessa La legge quadro 104 del1992, articolo 12, stabilisce che:”L’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità delle persone diversamente abili nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione e che l’esercizio del diritto all’educazione e all’istruzione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all’handicap”. In tale ottica la nostra scuola lavora,condividendo e raggiungendo le seguenti finalità:  Favorire l’integrazione dell’alunno diversamente abile all’interno della classe, tenendo presenti bisogni e possibilità emerse nell’interazione con i coetanei e gli adulti di riferimento  Definire pratiche condivise tra tutto il personale all’interno dell’istituto  Consentire all’alunno una maggiore partecipazione all’attività della classe, aumentandone il coinvolgimento, il grado di autostima e la motivazione personale  Facilitare l’ingresso a scuola dell’alunno e sostenerlo nella fase di adattamento al nuovo ambiente  Promuovere iniziative di collaborazione tra scuola, famiglia e Enti territoriali. FASI DELL’ACCOGLIENZA       

Al momento dell’iscrizione, la scuola effettua con l’aiuto della famiglia e degli assistenti dell’ ente locale, un’osservazione dettagliata dell’alunno per raccogliere le informazioni in modo chiaro ed omogeneo; Prima dell’inizio della scuola tutti gli insegnanti(docenti di classe/sezione e insegnante specializzato) esaminano i documenti trasmessi dalla famiglia o dalla scuola precedentemente frequentata e si scambiano le prime informazioni: DiagnosiFunzionale Criteri per facilitare il processo di inclusione( ruolo dell’insegnante di sostegno, presenza di un eventuale operaratore socio educativo, partecipazione alla vita scolastica attraverso l’uso di mediazioni, ecc.) Incontrocon la famiglia Analisi delle risorse e della situazione di partenza All’inizio della scuola tutti gli insegnanti effettuano le prime osservazioni e programmano le attività di accoglienza dell’alunno disabile, prestando particolare attenzione al coinvolgimento di tutti gli allievi, predisponendo attività che prevedono la valorizzazione di tutte le diversità viste come fonte di crescita e ricchezza per tutti. Entro il mese di novembre, dopo l’analisi della situazione di partenza e in seguito delle varie osservazioni effettuate, l’insegnante di sostegno predispone una bozza del Piano Educativo Individualizzato da condividere e integrare dagli altri docenti della classe e con tutte le componenti previste dalla normativa vigente nel primo incontro del GLH di classe.

Durante tutto l’anno scolastico gli insegnanti utilizzeranno il massimo grado di flessibilità rispetto alle caratteristiche dell’allievo disabile e alle dinamiche che si svilupperanno, modificando, quando necessario, il percorso formativo in itinere. Particolare attenzione verrà data ai momenti di passaggio tra la scuola dell’infanzia e quella primaria e tra quest’ultima e la scuola secondaria di primo grado, per garantire un percorso di crescita il più possibile sereno e significativo, sono previsti incontri tra gli insegnanti dei vari ordini di scuola per avere una visione più esaustiva dell’alunno e per approntare percorsi d’apprendimento reali e che possano essere inclusi nel progetto di vita dell’allievo.

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ACCOGLIENZA ALUNNI CON DSA

Premessa Si parla di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA) quando un bambino mostra delle difficoltà isolate e circoscritte nella lettura, nella scrittura e nel calcolo, in una situazione in cui il livello scolastico globale e lo sviluppo intellettivo sono nella norma e non sono presenti deficit sensoriali. I DSA vengono classificati a seconda delle abilità interessate dal disturbo, si distinguono quindi Dislessia (difficoltà specifica nella lettura), Disgrafia(difficoltà nella grafia), Disortografia (difficoltà che riguarda l’ortografia) e Discalculia (deficit del sistema di elaborazione dei numeri o del calcolo). La dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia possono manifestarsi tutte insieme nel bambino( ed è il caso più frequente) oppure comparire isolatamente. L’Istituto Comprensivo “E. Medi”per perseguire l’integrazione scolastica e “la politica per l’inclusione “ dei soggetti in situazione di difficoltà , si è conformato alla Nuova Direttiva Ministeriale del 27 Dicembre 2012 recante “ Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica.Tale normative pone attenzione ai bisogni educative speciali nella loro totalità andando oltre la certificazione di disabilità per abbracciare il campo dei DSA ma anche lo svantaggio sociale, culturale ,le difficoltà linguistiche per gli alunni stranieri .Le recenti direttive sanciscono il diritto per tutti gli alunni che presentano queste tipologie di difficoltà e di svantaggio ad avere un pieno ed effettivo accesso agli apprendimenti FASI DELL’ACCOGLIENZA Dopo aver acquisito la diagnosi o certificazione, effettuata dalla AUSR o dai centri accreditati, che attesta il disturbo, la scuola si attiva nel seguente modo:  Condivide la situazione diagnostica con il Dirigente Scolastico  Predispone un Piano Didattico Personalizzato,condiviso con la famiglia e eventualmente con le figure di professionisti che seguono il ragazzo ,in base al livello del disturbo, agli obiettivi, all’uso di strumenti compensativi e dispensativi, ai criteri di valutazione necessari all’allievo  Mette a punto strategie didattiche adeguate, in quanto gli alunni con DSA richiedono un imput didattico adatto alle loro caratteristiche  Applica le misure compensative e dispensative adatte al disturbo dell’alunno, tenendo presente che l’obiettivo di tali misure non è quello di “guarire” il ragazzo dal disturbo, ma di aiutarlo a ridurne gli effetti, predisponendo una modalità di apprendimento più adatta alle sue caratteristiche

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Nella Circolare Ministeriale n°8 del 6 marzo 2013 si precisa chel'individuazione dei BES e la successiva attivazione dei percorsi personalizzati sarà deliberata da tutti i componenti del team docenti - dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente scolastico, dai docenti e condiviso dalla famiglia. I compiti del GLH (previsto dall’art.15 comma 2 Legge 104/1992) già operante nella nostra scuola, verranno opportunamente ampliati includendo le problematiche relative a tutti i BES. Tale Gruppo di lavoro assumerà la denominazione di Gruppo di Lavoro per l’inclusione (GLI) e svolgerà le seguenti funzioni: 

rilevazione dei BES presenti nella scuola

raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi

confronto sui casi, consulenze e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione dei casi

rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola

elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività, riferito a tutti gli alunni con BES,

da redigere al termine di ogni anno scolastico 

promuovere iniziative di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglia ed Enti territoriali (Comune, ASL, Cooperative, Enti di formazione)

condividere la responsabilità educativa con la famiglia

ripensare le pratiche didattiche per migliorarle

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INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

“La promozione e lo sviluppo di ogni persona deve stimolare in maniera vicendevole la promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. Non basta convivere nella società, ma questa stessa società bisogna crearla continuamente insieme.” La presenza degli alunni di origine straniera è un dato importante della nostra Scuola, che ha scelto, come nel resto d'Italia, la piena integrazione di tutti, e l’educazione interculturale come dimensione trasversale e come sfondo integratore che accomuna tutte le discipline e tutti gli insegnanti. Gli alunni stranieri vengono inseriti all’interno delle normali classi scolastiche, evitando la costruzione di luoghi di apprendimento separati, in continuità con le scelte effettuate dalla Scuola nel campo dell’accoglienza, senza che questo comporti un ritardo della didattica nella classe di accoglienza, dal momento che all’apprendimento della lingua italiana (corsi di Italiano come L2) sono destinate risorse specifiche da parte del MIUR.

Intercultura … L’attività dell’uomo si svolge mediante moltissime e diverse lingue, e di conseguenza molte persone parlando non si capiscono meglio che se non usassero parole: ci conviene perciò cercare la lingua che si crede sia stata usata dall’uomo che non ebbe madre, che non prese latte, che non conobbe né l’età minorile, né l’adolescenza. In questa, come pure in molte altre questioni, Pietramala diventa una città grandissima, diventa la patria della maggior parte dei figli di Adamo. Infatti chiunque ha un modo di ragionare così brutto da credere che quello della propria nascita sia il luogo più piacevole esistente sotto il sole, costui stima anche più di tutti gli altri volgari il proprio volgare, cioè la propria lingua materna, e ritiene di conseguenza che sia lo stesso usato da Adamo. Noi invece che abbiamo per patria il mondo, come i pesci il mare, noi, che pure prima di mettere i denti abbiamo bevuto l’acqua dell’Arno e amiamo Firenze tanto da subire ingiustamente l’esilio per averla amata, noi poggiamo le spalle del nostro giudizio sulla ragione piuttosto che sul senso. Certo, in vista del nostro piacere, ossia della quiete del nostro appetito sensitivo, non esiste sulla terra luogo più ameno di Firenze. Noi abbiamo però consultato i volumi dei poeti e degli altri scrittori che descrivono il mondo nel suo insieme e nelle sue parti, e abbiamo riflettuto fra noi sulle varie posizioni delle località del mondo e sui rapporti che esse presentano con entrambi i poli e col circolo dell’equatore: abbiamo pertanto compreso, e crediamo fermamente, che vi sono molte regioni e città più nobili e più piacevoli della Toscana e di Firenze, di cui siamo nativi e cittadini, e che molte nazioni e popoli si servono di una lingua più gradevole e utile di quella degli italiani. … (Dante Alighieri, De Vulgari Eloquentia)

La nostra scuola sceglie dunque di adottare la prospettiva interculturale, ovvero la promozione del dialogo e del confronto tra le culture, secondo i seguenti principi:   

valorizzazione dell’unicità della persona biografica e relazionale di tutti gli alunni; costruzione di valori comuni, mediante la conoscenza e il rispetto delle differenze, per una Cittadinanza volta alla coesione sociale; garanzia del diritto allo studio, della parità di opportunità per la partecipazione attiva alla vita scolastica degli alunni stranieri mediante il Protocollo di accoglienza.

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Modalità d’inserimento alunni stranieri Il Protocollo d’Accoglienza, documento deliberato dal Collegio dei docenti, definisce i criteri riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni stranieri. Oltre agli aspetti amministrativi, vengono raccolte, da parte di uno o più rappresentanti della Commissione Intercultura, informazioni sull’alunno che consentiranno poi di adottare decisioni adeguate, sia sulla classe in cui deve essere inserito, sia sui percorsi di facilitazione che devono essere attivati. In particolare:    

si effettua tempestivamente un colloquio con la famiglia ; si raccoglie una serie d’informazioni sul ragazzo, sul suo percorso scolastico, sulla sua biografia linguistica anche con il colloquio con il bambino; si facilita la conoscenza della nuova scuola; si osserva l’alunno in situazione anche fino a dieci giorni, nella classe o sezione scelta secondo i criteri; dopo il periodo d’osservazione l’alunno verrà assegnato in via definitiva alla classe dalla Dirigente.

I minori stranieri soggetti all'obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all'età anagrafica, salvo che si proponga l'iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto:    

dell'ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell'alunno, che può determinare l'iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica; dell'accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell'alunno; del corso di studi eventualmente seguito dall'alunno nel Paese di provenienza; del titolo di studio eventualmente posseduto dall'alunno.

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RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA

DAL PATTO FORMATIVO AL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ PREMESSA. La formazione e l‟educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione – oltre che dell‟alunno – della Scuola, della Famiglia e dell‟intera comunità scolastica. Secondo questa prospettiva di significato, il Ministero dell‟Istruzione, dell‟Università e della Ricerca ha inteso formalizzare il valore della collaborazione Scuola-Famigliaistituendo il “Patto Educativo di Corresponsabilità”, una dichiarazione d‟intenti comune e condivisa che ogni Istituzione scolastica è tenuta ad elaborare per consolidare il rapporto con i Genitori e con gli stessi Alunni. Nella nostra Scuola Il Patto Educativo di Corresponsabilità è una prosecuzione di quello che nel precedente anno scolastico abbiamo proposto come “Patto Formativo”; insieme possono essere definiti come una nuova assunzione di impegno firmata dalle parti al momento dell‟iscrizione alla Scuola, mediante la quale viene stabilito un accordo su“come” vivere la comunità educante e formativa della Scuola, ovvero rispettando i diritti e i doveri di ogni persona la quale, entrando nella nostra Istituzione, appartiene necessariamente ad essa. Appare evidente che i destinatari naturali del patto educativo siano i Genitori, ai quali la legge attribuisce in primis il dovere di educare i figli (art. 30 Cost., eartt. 147, 155, 317 bis C.C.). La Scuola, insieme ai Genitori, collabora affinché ilPatto sia soprattutto un’alleanza di relazioni e di confronti umani rivolti al bene-essere dei loro figli e dei loro studenti. Il Genitore, sottoscrivendo la domanda di iscrizione, assume l’impegno:  ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto di corresponsabilità;  a sollecitarne l’osservanza da parte dell’ alunno/studente; ed è consapevoleche:  le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno possono dar luogo a sanzioni disciplinari;  nell’eventualitàdi danneggiamenti o lesioni a persone la sanzione è ispirata al principio della riparazione del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998, come modificato dal DPR 235/2007;  Lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti disciplina, per la Scuola Secondaria di Primo grado, le modalità d’irrogazione delle sanzioni disciplinari. Il Genitore e la Dirigente Scolastica:  

   

PRESO ATTO CHEla formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che dell’alunno, anche della scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica; TENUTO CONTO CHE la scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento, ma una comunità organizzata, dotata di risorse umane e materialidi tempi e di organismi, che necessitano di interventi complessi di gestione, di ottimizzazione, di conservazione, di partecipazione e di rispetto dei regolamenti; CONVINTI che la condivisione delle regole del vivere e del convivere può avvenire solo con una efficace e fattiva collaborazione tra la scuola e la famiglia, nel rispetto costante dei reciprochi ruoli; ESAMINATAla proposta avanzata dal Collegio dei Docentiin data 16.12.2008 e la sua deliberazione; VISTAlapresa d’atto e la deliberadel Consiglio di Istituto in data16.12.2008. RICHIAMATIi seguenti riferimenti normativi: D.P.R.n.249 del 24Giugno 1998; D.P.R.n.235 del 21 Dicembre 2007 “Regolamento recante lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola Secondaria “ Direttiva Ministeriale5843/A3del 16 Ottobre 2006 "Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità";

D.M. 16 del 05 Febbraio 2007; D.M. 30 del 15 Marzo 2007; Nota Miur n. 3602 del 31 Luglio 2008; C.M. n.4 del 15 Gennaio 2009. 62


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SOTTOSCRIVONO IL SEGUENTE PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ, quale strumento di trasparenza attraverso il quale: i Docenti esprimono la propria proposta formativa e ne sono garanti nel rispetto delle decisioni assunte dagli Organi Collegiali di competenza  gli Alunni sono progressivamente resi consapevoli e partecipi del progetto educativo e didattico che la scuola elabora per loro,  le Famiglie conoscono ed esprimono pareri sull’offerta formativa e collaborano alle attività proposte . IlGenitore, sottoscrivendo la domanda di iscrizione, assume l’ impegno ad osservare le disposizioni contenute nel presente Patto di Corresponsabilità e a sollecitarne l’ osservanza da parte dell’alunno. 

La Dirigente Scolastica, in quanto legale rappresentante dell’Istituzione Scolastica e responsabile gestionale, assume l’impegno affinché i diritti e i doveri degli studenti e dei genitori richiamati nel presente patto siano pienamente garantiti.

L’ISTITUZIONE SCOLASTICA SI IMPEGNA A :   

        

Offrire condizioni favorevoli alla crescita integrale della persona mediante un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno che sostenga il processo di formazione di ciascuno alunno, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento; Proporre iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio,al fine di favorire il successo formativo e prevenire la dispersione scolastica, oltre a promuovere il merito e incentivare le situazioni di eccellenza; Favorire la piena integrazione degli alunni diversamente abili, promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali, stimolare riflessioni e attivare percorsi volti al benessere e alla tutela della salute degli studenti; Garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati nel rispetto della privacy; Presentare in modo chiaro il Piano dell’Offerta Formativa e la suapuntuale diffusione; Garantire il rispetto dell’orario scolastico e lo svolgimento regolare delle lezioni; Tenere sotto controllo le dinamiche relazionali dei ragazzi, intervenendo per risolvere le situazioni di conflitto; Affrontare i problemi di comportamento e di relazione degli studenti evitando atteggiamenti provocatori o irrispettosi nei loro confronti; Prestare ascolto, attenzione e riservatezza ai problemi degli studenti, così da favorire l’interazione pedagogica con le famiglie; Favorire la partecipazione delle famiglie alla vita scolastica, mettendo a disposizione aule e strumentazioni necessarie; Recepire dalle famiglie le istanze volte al miglioramento scolastico; Comunicare alle famiglie tutte le notizie relative alla crescita didattica e educativa dello studente, in particolare le situazioni disciplinarmente rilevanti e/o ricorrenti che possano costituire un ostacolo al processo educativo e di apprendimento. LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:

     

Valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, oltre a un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti; Rispettare la Scuola favorendo una assidua frequenza dei propri figli alle lezioni, partecipando attivamente alle riunioni degli organi collegiali, ai colloqui generali e individuali qualora richiesti dai Docenti; e controllando quotidianamente le comunicazioni provenienti dalla Scuola e firmarle tempestivamente; Accertare, attraverso un contatto frequente con i docenti, che l’alunno rispetti le regole della scuola (non usare il cellulare, non portare soldi e oggetti di valore, avere rispetto delle cose proprie e altrui,ecc…), che partecipi attivamente e responsabilmente alla vita della scuola e curi l’esecuzione dei compiti; Verificare lo studio delle lezioni, segnalando eventuali difficoltà emerse; Attivarsi, in caso di assenza del figlio, per conoscere le attività svolte e i compiti assegnati; Collaborare alle iniziative della scuola per la loro realizzazione sul piano operativo;

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Limitare al massimo le richieste di ingressi posticipati e di uscite anticipate degli allievi ; Accompagnare fino al portone d’ingresso e riprendere il proprio figlio rispettando rigorosamente gli orari scolastici; Assicurare il controllo quotidiano del materiale scolastico necessario,ponendo particolare cura alla lettura del diario, all’abbigliamento e all’igiene personale; Condividere le sanzioni disciplinari previste dal regolamento d’Istituto ( le sanzioni, infatti, tendono al rafforzamento del senso di responsabilità del discente e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica ); Comunicare tempestivamente alla Scuola il cambio del proprio numero telefonico e/o indirizzo domiciliare.

I DOCENTI SI IMPEGNANO A:  

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Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei consigli di classe, dell’équipe pedagogica e conl’intero corpo docente della scuola. Elaborare una progettazione didattica educativa che armonizzi il progetto formativo della scuola con la specificità delle singole classi, precisando finalità, contenuti, metodologie e risultati attesi e, poi quelli raggiunti; Esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione; Motivare il proprio intervento didattico favorendo nell’alunno l’acquisizione di autonomia organizzativa; Seguire gli alunni nel loro lavoro e attivare strategie di recupero e di rinforzo in caso di difficoltà; Favorire, attraverso la formulazione dell’orario scolastico delle lezioni, un’equilibrata suddivisione delle discipline, così da richiedere agli alunni un impegno ordinato e costante; Verificare l’adempimento delle consegne, segnalando tempestivamente alle famiglie le negligenze; Partecipare in modo attivo alle riunioni scolasticheistituzionali (Consigli di Classe, riunioni dell’équipe pedagogica, commissioni) contribuendo all’individuazione di comuni strategie d’intervento; Incontrare igenitoridurante i colloqui istituzionali e ogni qualvolta dovessero sorgere esigenze particolari; Fare rispettare le regole di classe stabilite dagli organi competenti; Creare un clima sereno e positive relazioni interpersonali tra alunni ed adulti e tra alunni e alunni; Favorire l’uguaglianza e l’integrazione scolastica di tutti gli alunni; Favorire l’acquisizioneed il potenziamento delle abilità cognitive e culturali che consentono la rielaborazione dell’esperienza personale; Concordare, nel gruppo d’insegnamento, i compiti pomeridiani da assegnare per non aggravare l’alunno. GLI ALUNNI SI IMPEGNANO A:

    

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Instaurare rapporti di collaborazioneedi rispetto con i compagni, gli insegnanti e il personale della scuola; Mantenere comportamenti corretti nei modi, nelle espressioni e nell’abbigliamento che devono essere decorosi e rispettosi del luogo; Seguire attentamente le lezioni contribuendovi in maniera attiva intervenendo nei dibattitiinmodopertinente e nel rispetto delle idee altrui; Utilizzare correttamente strutture, macchinari e sussidi didattici; Condividere la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola; Non usare maiil cellulare a scuola, fermo restando la possibilità di richiedere esplicito permesso ai docenti per sopraggiunte urgenze; Chiedere di uscire dall’aula in caso di necessità e solo se autorizzati dal docente; Rispettare il materiale proprio, altrui e della scuola; Portare il materiale richiesto per leattività didattiche e l’adempimento dei propri doveri; Svolgere i compiti assegnati e le attivitàdi studio con attenzione, serietà e puntualità; Conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti; Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui; Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto; Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo; Favorire la comunicazione scuola/famiglia; Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti.

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APERTURA AL TERRITORIO

Oltre al rapporto tra scuola e famiglia è importante stabilire contatti con l’ambiente sociale, culturale ed economico in cui la scuola si trova ad agire. La nostra istituzione scolastica oltre alla collaborazione con l’Amministrazione Comunale,promuove ogni forma possibile di raccordo con le Associazioni del territorio, le Istituzioni provinciali e regionali allo scopo di mettere a disposizione degli alunni proposte didattiche ed educative ampie e al tempo stesso integrate e congruenti con le linee guida indicate nel presente Piano. Nel seguente anno scolastico i tre ordini di scuola collaborano :

Scuoladell’infanzia

Scuolaprimaria

Scuola secondaria di primo grado

Amministrazione Comunale

Amministrazione Comunale

Amministrazione Comunale

Provincia

Provincia

Provincia

Università di Macerata per tirocinio

Università di Macerata per tirocinio

Università di Macerata per tirocinio

Ministero Politiche Agricole e Ambientali

Ministero Politiche Agricole e Ambientali

Ministero Politiche Agricole e Ambientali

Parrocchia Preziosissimo Sangue e Parrocchia di San Giovanni Battista

Parrocchia Preziosissimo Sangue e Parrocchia di San Giovanni Battista

Parrocchia Preziosissimo Sangue e Parrocchia di San Giovanni Battista

Centro Educazione Ambientale (CEA) Camerino

Centro EducazioneAmbientale (CEA) Camerino

Centro Educazione Ambientale (CEA) Camerino

LiceoClassico “G. Leopardi” Recanati

LiceoClassico “G. Leopardi” Recanati

A.S.U.R

A.S.U.R

Fattoria didattica “Terra e Vita”

Lega navale –ente Palio

Cosmari- lega ambiente -ludoteca del riuso

A.S.U.R

Fattoria didattica “Terra e Vita” Ludoteca del riuso Esperti esterni per: ProgettoTeatro ,Mus.e Musica Salute Ambiente: CNR ,Cosmari-Lega ambiente, Lega navale-Ente Palio Società sportive Coni.

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Centro Nazionale Ricerche (CNR) Ancona Cosmari-Lega ambiente, Lega navale-Ente Palio ludoteca del riuso Università Politecnica delle Marche


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IL SISTEMA DI VALUTAZIONE

Ministero dell‟Istruzione, dell‟Università e della Ricerca Disposizioni Legislative in materia di Valutazione degli Apprendimenti Legge n.59 del 15.03.1997 art.21 commi9 - 10; D.P.R.n.275 del 08.03.1999 art.4, co.4- art.10 commi 1,2,3,; Legge n.53del 28.03.2003- (art. 3 – commi 1, lett. a-b-c-); D.lgs. n.59 del 19.02.2004 artt. 8-11; Legge n.176 del 25.10.2007 art.1; Legge n.169 del 30.10.2008 artt.2-3; D.P.R.n.122 del 22.06.2009 (Gazzetta Ufficiale n.191 del 19.08.2009) C.M. n. 100 dell’11.12.2008; D.M. n. 5del16.01.2009; C.M. n.10 del 23.12.2009 Mota ministeriale prot. 6051 08.06.2009; Atto di Indirizzo Ministro Istruzione 08.09.2009. La Valutazione L’attività di Valutazione costituisceparte rilevante del processo d’insegnamento-apprendimento e ha come finalità principale quella di accertare il livello di conoscenze e di abilità disciplinari raggiunto dagli alunni, articolate secondo criteri di valutazione formativa e sommativa. Il processo di valutazione delle conoscenze e delle abilità disciplinari è annuale e si conclude, alla fine di ogni fase del ciclo di Istruzione obbligatoria - ( V anno Scuola Primaria- III anno Scuola Secondaria) - mediante la certificazione delle competenze, ovvero la valutazione del livello di maturazione di competenza raggiunta dall’allievo. ( Know - how)

Principi generali Il processo di valutazione riguarda la dirigenza, il docente, lo studente, la famiglia, i quali collaborano e interagiscono per far sì che l’azione educativa-didattica si sviluppi in modo equilibrato, rispettando le fasi dell’età evolutiva degli allievi, il traguardo qualitativo degli obiettivi specifici dell’apprendimento indicati nei piani di studio e nell’offerta formativa scolastica, nonché il miglioramento del livello di competenza raggiunto secondo gli standard fissati dalle disposizioni ministeriali. La Dirigenza. Organizza, coordina, verifica e accertache l’offerta formativa dei piani di studio, le attività complementari e integrativesiano direttamentecollegate alle direttive ministeriali e coerenti con il piano dell’offerta formativa della scuola..Nell’esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche assicurano comunque la realizzazione di iniziative di recupero e sostegno, di continuità e di orientamento scolastico e professionale, coordinandosi con le iniziative eventualmente assunte dagli Enti locali in materia di interventi integrati a norma dell'articolo 139, comma 2, lett. b) del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112.Individuano inoltre le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale ed i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti dalle istituzioni scolastiche rispetto agli obiettivi prefissati. 66


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I Docenti. L’insegnante,per mezzo delle informazioni sul livello di conoscenze e abilità disciplinari raggiunto dall’alunno e sul processo evolutivo di maturazione personale, accerta e verifica l’efficienza el’efficacia delle proposte educative didattiche e adegua o modifica, se necessario, gli obiettivi e i metodi, prevedendo anche interventi di recupero e/o di potenziamento. In attuazione dell’autonomia scolastica i docenti, nelle attività collegiali, attraverso processi di confronto ritenuti più utili e idonei, elaborano, attuano e verificano, per gli aspetti pedagogico – didattici, il piano dell’offerta formativa, adattandone l’articolazione alle differenziate esigenze degli alunni e tenendo conto del contesto socio economico di riferimento, anche al fine del raggiungimento di condivisi obiettivi qualitativi di apprendimento in ciascuna classe e nelle diverse discipline. L‟attività di valutazione non riguarda unicamente il singolo docente, ma è processo di confronto, di condivisione, di risultato collettivofra i docenti componenti i diversi oo.cc.: consiglio di sezione ( Infanzia), consiglio d‟èquipe pedagogica (Primaria), Consiglio di Classe ( Secondaria di 1^ grado.) Dei relativi risultati saranno informate tempestivamente le famiglie con le modalità decise dal Collegio dei Docenti. Lo Studente La valutazionefavorisce la crescita culturale, affettiva, sociale dell’alunno e sviluppa il senso di responsabilità delle proprie azioni e scelte, attraverso un’analisi graduale deisuoi punti di forza e di debolezza; fra le finalità, è compreso il cambiamento del concetto di conoscenza in uno sviluppo di comprensione della realtà, mediante fasi e processi d’apprendimento attivo e significativo, volti alla consapevolezza di un sapere e di un saper fare adeguato alle proprie attitudini e capacità. La Famiglia La famiglia è in condizionedirendersi conto dei livelli raggiuntidal proprio figlio sia dal punto di vista dell’apprendimento sia della crescita personale in modo chiaro e trasparente e ha il diritto-dovere di collaborare con la scuola per rimuovere difficoltà e impedimenti. Fasi della valutazione Il processo valutativo è formato da tre momenti essenziali:  Valutazione diagnostica (iniziale)( Settembre-Ottobre). La valutazione iniziale o diagnostica si effettua nella prima parte dell’anno. Ha come obiettivo la verifica del livello di partenza degli alunni. In particolare,accerta il possesso dei requisiti utili ad affrontare in modo adeguato le proposte formative del successivo anno scolastico e/o diverso grado di scuola e la possibilità di predisporre eventuali attività di recupero e/o potenziamento. 

Valutazione formativa (in itinere) ( intero anno scolastico)

La valutazione formativa viene svolta in itinere, lungo l’intero arco di tempo di un anno scolastico. Ha come finalità quella di assumere indicazioni dettagliate e continue riguardo il livello di abilità disciplinari acquisito e il processo di apprendimento degli alunni, allo scopo di attivare adattamenti o modifiche all’azione didattica e di predisporre interventi di rinforzo o di miglioramento. Vengono assunte relazioni anche in attinenza all’atteggiamento dell’alunno nei confronti dell’esperienza scolastica pregressa. Nella valutazione formativa si registrano i progressi e le eventuali difficoltà incontrate.

Valutazione sommativa (finale) (1° e 2° quadrimestre).

La valutazione sommativa si effettua alla fine del 1° quadrimestre e al termine dell’anno scolastico. Ha come obiettivolavalutazionedelle conoscenze e delle abilità acquisite dallo studente, mediante l’attribuzione dei voti in decimi. La valutazione sommativa si ricava dalle prove di verifica, tenendo conto sia degli obiettivi di apprendimento sia delle condizioni di partenza degli alunni edei loro progressi raggiunti in relazione al processo di maturazione. La valutazione sommativa non è solo una registrazione dei voti ottenuti nelle singole discipline, piuttosto costituiscel’insieme di ciò che il docente ha acquisito in termini di valutazione formativa e di prove di verifica.

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Tempi di valutazione e documentazione

Valutazione iniziale:

Settembre – fine ottobre

Documentazione:

Relazione sulla“Situazione iniziale della classe” “Profilo alunni con difficoltà d’apprendimento e/o con problemi di comportamento” Scuola dell’infanzia: griglia di valutazione

Valutazione formativa:

Comprende l’intero anno scolastico.

Documentazione:

Verifiche, valutazioni e osservazioni annotate sul registro elettronico dell’insegnante

Valutazione sommativa:

Scadenza 1° quadrimestre:31 gennaio; Scrutini intermedi- 1^ settimana Febbraio; Metà febbraio consegna scheda di valutazione alle famiglie;

Scadenza 2° quadrimestre: 31 maggio Scrutini finali: fine anno scolastico. Metà giugno:consegna scheda di valutazione alle famiglie.

Documentazione:

Relazione sulla “Situazione finale sull’andamento della classe” Entro mese di Giugno Scuola dell’Infanzia: griglia di valutazione.

MODALITA’ D’INFORMAZIONE ALLE FAMIGLIE :    

Colloqui individuali; Colloqui intermedi prima della fine del 1° quadrimestre; Colloqui finali prima del termine del 2° quadrimestre. Consegna schede di valutazione intermedie e finali, profilo formativo dell’alunno.

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SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE: LE PROVE INVALSI Servizio Nazionale di Valutazione:PROVE INVALSI La legge del 28.03.2003 n. 53( art.3 let.b) e la legge del 25 ottobre 2007 n. 176 hanno introdotto una prova scritta a carattere nazionale in sede di conclusione del primo ciclo di istruzione. Obiettivo della prova è quello di verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti nelle seguenti discipline:  Italiano  Matematica Le finalità della prova nazionale sono:    

completare gli elementi di valutazione propri della scuola con elementi rilevati a livello nazionale in modo da avviare azioni per migliorare la qualità della scuola; contribuire al progressivo allineamento degli apprendimenti degli studenti a standard nazionali; favorire il completamento dell'autonomia scolastica con mirate azioni di stimolo e sostegno, verso il raggiungimento di livelli crescenti di qualità; acquisire ulteriori elementi per definire lo stato del sistema di istruzione.

La prova da somministrare, in prima attuazione, dovrà avere caratteristiche tali da consentire:     

l‟accertamento dei livelli generali e specifici di apprendimento in matematica e in italiano; la valutazione degli apprendimenti sulla base di procedure standardizzate; il monitoraggio e la valutazione dell'andamento degli apprendimenti alla fine del primo ciclo di istruzione; la somministrazione nello stesso giorno su tutto il territorio nazionale; l‟applicazione di criteri di gradualità e flessibilità.

Con la nota n.6830 del 18.10.2011, con cui sono state trasmesse le direttive n.87 e 88 del 3.10.2011, il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca ha stabilito che l’INVALSI proceda, per il presente anno scolastico, alla rilevazione obbligatorianel II e nel V anno della scuola primaria e nel I e III anno della scuola secondaria di primo grado. Per la classe III della scuola secondaria di 1^ grado il risultato della Prova Invalsi costituisce valutazione a tutti gli effetti e concorre al voto dell’esito finale dell’esame di stato per il conseguimento del diploma di conclusivodelprimo ciclo obbligatorio. Criteri e modalità di valutazione L’art. 1 comma 5del D. P. Rn. 122 del 22 giugno 2009 stabilisce: “ Il Collegio Docentidefiniscemodalità e criteri per assicurare omogeneità, equità, trasparenza della valutazione nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell’offerta formativa” La valutazione è una fase del processo formativo ed in stretta relazione a quanto insegnato è dunque opportuno tener presente quanto segue: Circoscrivere e definire quale parte dell’insieme degli obiettivi specifici di apprendimento si valuta; Valutare solo ciò che è stato insegnato e su cui si è lavorato a scuola; Rendere partecipi gli studenti sucosa verterà la prova di valutazione; Rendere partecipi gli studenti sui livelli di valutazione. La valutazione di ogni ambito o disciplina,tiene conto anche di: partecipazione; impegno; motivazione; progressi raggiunti rispetto alla situazione iniziale; costanza sia dei risultati sia degli atteggiamenti.

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SISTEMA DI VALUTAZIONE IN VERTICALE

I criteri e le procedure di valutazione si diversificano a seconda dei piani di studio curricolari dell’ordine di scuola frequentato dall’alunno e fanno riferimento agli obiettivi specifici di apprendimento, ai traguardi delle competenze e al profilo educativo culturale e professionale dello studente conseguito alla fine del primo ciclo d’istruzione emanati dagli ordinamenti ministeriali. ( Miur). Griglie di valutazione Allo scopo di assicurare omogeneità, equità e trasparenza sono state predisposte delle grigliedi valutazione, relative ad ogni ordine di scuola. Scuola dell’Infanzia La scuola dell’Infanzia,non ha suddivisioni disciplinari e fa riferimento ai campi diesperienza; propone delle tabelle relative ai risultati attesi al termine di ogni anno discuolae si esprime utilizzando i seguenti indicatori di livello: livello minimo, livello medio, livello massimo. Alla fine di ogni annovengono annotati nel registro delle insegnanti i profili formativi di ogni allievo. Al termine dei tre anni viene redatto un profilo valutativo integrale degli obiettivi raggiunti dal bambino nel corso della frequenza scolastica; tale attività è propedeutica alla formazione delle classi della scuola primaria, secondo i criteri di composizione stabiliti nel piano dell’offerta formativa. Scuola Primaria – Secondaria di 1^ grado. La valutazione degli apprendimenti disciplinari per la scuola Primaria e Secondaria 1^ Grado avviene secondo indicatori comuni (prove) stabiliti sia per la scuola Primaria che per la scuola Secondaria di 1^ Grado. In particolare sono stati stabiliti degli indicatori di valutazione per:

   

Prove scritte lingua italiana Prove scritte matematica Prove scritte lingue straniere Prove orali e metodo di studio.

Scuola dell’ Infanzia. (IndicazioniNazionali 4 sett. 2012) La scuola dell'infanzia, statale e paritaria, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all'educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e nei documenti dell'Unione Europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza. Consolidare l'identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di

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figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli. Sviluppare l'autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli. Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull'esperienza attraverso l'esplorazione, l'osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, "ripetere", con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.

Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l'altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell'ascolto, l'attenzione al punto di vista dell'altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell'ambiente e della natura. Tali finalità sono perseguite attraverso l'organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità.

Valutazione L’osservazione sistematica e la documentazione dell’esperienza didattica rappresentano le dimensioni valutative per eccellenza. Le insegnanti, pur utilizzando varie prove di verifica,di seguito indicate, adottano come medotologia valutativa l’osservazione del bambino nei momenti di gioco libero e/o guidato e nell’esecuzione di tutte le attività proposte che avvengono comunque offerte e presentate privilegiando l’aspetto ludico. Nell‟ultimo anno di frequenza( cinque anni) si passa gradatamente verso scelte metodologiche prossime al sistema educativo didattico della Scuola Primaria, facendo particolare attenzione nella scelta di proposte e metodologie che favoriscano l‟aumento graduale dell‟attenzione, dell‟interesse e della motivazione allo studio e all‟apprendimento.

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PIANI DI STUDIO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA Il corpo e il movimento

Traguardiattesi

Livelli

Indicatori di verifica Min.

Rappresentare in modo completo e strutturato la figura umana; interiorizzare e rappresentare il proprio corpo, fermo e in movimento; maturare competenze di motricità fine e globale. Muoversi con destrezza nello spazio circostante e nel gioco, prendendo coscienza della propria dominanza corporea e della lateralità, coordinando i movimenti degli arti. Muoversi spontaneamente e in modo guidato, da soli e in gruppo, esprimendosi in base a suoni, rumori, musica;

Curare in autonomia la propria persona, gli oggetti personali, l’ambiente e i materiali comuni nella prospettiva della salute e dell’ordine. Controllare l’affettività e le emozioni in maniera adeguata all’età, rielaborandola attraverso il corpo e il movimento.

 

 

Usa in modo adeguato i principali schemi motori di base. Organizza e si orienta in modo consapevole nello spazio e nel tempo

Comprende semplici sequenze ritmiche e riesce gradatamente atrasformarle in movimento Si adatta e interpreta, mediante il movimento espressivo, i diversi motivi ritmico-melodici

  

Collabora con icompagni Dimostra fiducia in sé e negli altri Rispetta le regolestabilite

Riconosce le direzioni e i livelli di movimento nello spazio e li verbalizza Conosce le diverse parti del corpo e le utilizza per creare forme e figure diverse nel movimento

 

Osserva e analizza il comportamento proprio e altrui Comprende e valutasituazioni di difficoltà e le affronta con strategie adeguate alla sua maturazione personale.

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Med.

Max.


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Immaginisuoni e colori

Competenzeattese

Indicatori di verifica

Livelli Min.

Manipola e utilizza con creatività semplici materiali e tecniche diverse

 

Confrontastili e tecniche Prova a riprodurli

Dimostra interesse per l’ascolto e la musica

Si muovein sintonia con la musica

 

Distingue la figuradallosfondo Riproduce posizioni spaziali e ne coglie le relazioni Raffigura elementi della realtà graficamente e con l’uso di altre tecniche

Affina la percezione visiva e la finezza motoria

Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizza i linguaggi del corpo

Impara ad osservare e analizzare un’ opera d’arte e si avvicina alla comprensione dei significati

 

Eseguesemplicicoreografie Coordina i movimenti in sintonia con i compagni

Descrive un’immagine e parla delle proprie sensazioni

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Med.

Max.


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I discorsi e le parole

Competenze attese

Indicatori di verifica

Livelli Min. Med. Max.

Dimostra motivazione e fiducia nell’esprimere agli altri le proprie emozioni, domande, pensieri, attraverso il linguaggio verbale

 

Raccontaesperienze e vissutipersonali Ascolta e si confronta con i compagni

Riflette sulla lingua, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica dei testi

   

Coglie la struttura fonetica delle parole Comprendela scansione sillabica a livello motorio e grafico Memorizzatesti in rima Mostra interesse per i giochi linguistici

Ascolta, comprende narrazioni, dimostra piacere per la lettura di storie

Ascolta e comprende le storie proposte

Individua i nuclei fondamentali della storia

Sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura

     

Distingue disegni e scrittura Mostra interesse per l’ascolto della lettura Produce prime scrittespontanee Legge e interpretasimboli Associa suoni onomatopeici a simboli grafici Effettualetture intuitive

Usa con padronanza la lingua, si esprime con un lessico ricco e preciso

Usa vocaboli appropriati per esprimere idee e preferenze

Individua termini corretti nel contesto di una frase

Formula ipotesi sul significato di nuovi vocaboli

Compone oralmente brevi testi(partendo da immagini)

Intervienenelleconversazioni

Pone domande e formula ipotesi

 

Comprende e usavocaboli Usaconnettivitemporali

Racconta, inventa, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega

Usa il linguaggio verbale in modo appropriato e differenziato nelle diverse attività

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La conoscenza del mondo Competenzeattese

Indicatori di verifica

Livelli Min. Med. Max.

Conosce caratteri, modi di funzionare, procedure, strategie in relazione ai fenomeni osservati

  

 Usa i sensi per ricavare informazioni

  

Individua caratteristichepercettive e opera confronti Racconta quella che ha fatto e spiega in quale modo è riuscito a vedere o capire Riconosce e descrive alcune caratteristiche di figure solide e piane Riconosce e stabilisce relazioni causa-effetto Esplora l’ambiente utilizzando i diversi canali sensoriali Scopre, conosce e verbalizza percezioni relative ai cinque sensi Dimostra disponibilità allavoro di ricerca e rielaborazione personale

Si prende cura, conosce e rispetta la natura

Comprende ed esprime rispetto per la vita di animali e piante

Rappresenta verbalmente e graficamente osservazioni ed esperienze usando segni e simboli convenzionali

Opera primi collegamenti logicidei codici matematici e linguistici ( corrispondenza numeri e lettere) Prime forme di scrittura dei numeri orientandoli in modo corretto

Classifica, ordina e misura secondo semplici criteri

Spiega con parole proprie come funzionano i numeri visibili su alcuni oggetti

Valuta quantità e riconosce i diversi usi del numero

 

Distingue le lettere e i simboli generici dai numeri Ricerca e scopre numeri scritti nella sezione, a casa, nell’ambiente che lo circonda Mette in corrispondenza gli oggetti con l’ordinale che lo rappresenta Distingue, in situazioni di gioco, raggruppamenti più o meno numerosi Comprende l’uso dei termini possibile, impossibile, ecc; Sa contare avanti e dietro sulla linea dei numeri

 

  Formula ipotesi e previsioni, spiegazioni e soluzioni

  

Si interroga per ricercare cause Si interroga per darsi spiegazioni e soluzioni Confronta le proprie opinioni con le opinioni altrui

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IL CORPO E IL MOVIMENTO DESCRITTORI: Min. Il bambino ha sviluppato sufficienti competenze motorie, relazionali, comunicative, ritmiche ed espressive che favoriscono un rapporto poco consapevole e positivo nei confronti di sé, degli altri e dell’ambiente. Med. Il bambino ha sviluppato buone competenze motorie, relazionali, comunicative, ritmiche ed espressive che favoriscono un rapporto consapevole e positivo nei confronti di sé, degli altri e dell’ambiente. Max. Il bambino ha sviluppato ottime competenze motorie, relazionali, comunicative, ritmiche ed espressive che favoriscono un rapporto assai consapevole e positivo nei confronti di sé, degli altri e dell’ambiente.

IMMAGINI,SUONI,COLORI DESCRITTORI: Min. Il bambino ha attivato sufficienti competenze espressive, costruttive, logiche, percettive, relazionali e comunicative. Sperimenta nuovi modi di usare tecniche e strumenti esprimendosi in modo poco personale e creativo. Attraverso l’esplorazione e la produzione di suoni e ritmi con semplici strumenti e la voce, la sperimentazione di tecniche grafico-pittoriche il bambino ha poco valorizzato le proprie risorse e potenzialità. Med. Il bambino ha attivato buone competenze espressive, costruttive, logiche, percettive, relazionali e comunicative. Sperimenta nuovi modi di usare tecniche e strumenti esprimendosi in modo personale e creativo. Attraverso l’esplorazione e la produzione di suoni e ritmi con semplici strumenti e la voce, la sperimentazione di tecniche grafico-pittoriche il bambino ha valorizzato le proprie risorse e potenzialità. Max. Il bambino ha attivato ottime competenze espressive, costruttive, logiche, percettive, relazionali e comunicative. Sperimenta nuovi modi di usare tecniche e strumenti esprimendosi in modo assai personale e creativo. Attraverso l’esplorazione e la produzione di suoni e ritmi con semplici strumenti e la voce, la sperimentazione di tecniche grafico-pittoriche, il bambino ha ampiamente valorizzato le proprie risorse e potenzialità.

I DISCORSI E LE PAROLE DESCRITTORI: Min. Il bambino ha sviluppato sufficienti competenze specifiche legate alla struttura del linguaggio verbale, alle sue funzioni, alla riflessione sulla lingua stessa. Per conversare, esprimersi, discutere, narrare e per giocare con la lingua utilizza frasi poco articolate e corrette. Conosce pochi libri, fiabe, filastrocche e non ne sa parlare; mostra un atteggiamento poco positivo e curioso nei confronti della scrittura e della lettura. Med. Il bambino ha sviluppato buone competenze specifiche legate alla struttura del linguaggio verbale, alle sue funzioni, alla riflessione sulla lingua stessa. Per conversare, esprimersi, discutere, narrare e per giocare con la lingua utilizza frasi articolate e corrette. Conosce libri, fiabe, filastrocche e ne sa parlare; mostra un atteggiamento positivo e curioso nei confronti della scrittura e della lettura. Max. Il bambino hasviluppato ottime competenze specifiche legate alla struttura del linguaggio verbale, alle sue funzioni, alla riflessione sulla lingua stessa. Per conversare, esprimersi, discutere, narrare e per giocare con la lingua utilizza frasi ben articolate e corrette. Conosce diversi libri, fiabe, filastrocche e ne sa parlare; mostra un atteggiamento più che positivo e curioso nei confronti della scrittura e della lettura.

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LA CONOSCENZA DEL MONDO DESCRITTORI: Min. Il bambino ha attivato sufficienti competenze matematiche, logiche, strategiche; ha poca capacità di orientarsi nello spazio e dominarlo consapevolmente. Riconosce ma non sa operare con figure geometriche tridimensionali e piane. Ha poco compreso alcuni significati e funzioni del numero che riconosce e usa minimamente in molteplici situazioni. Il bambino, attraverso l‟osservazione riesce in maniera scarsa a riconoscere la natura e la proprietà degli oggetti: verbalizza con scarsa proprietà di linguaggio le proprie esperienze e conoscenze; comprende poco l‟essenzialità dei simboli. Non sa compiere semplici operazioni con le quantità. Med. Il bambino ha attivato buone competenze matematiche, logiche, strategiche; ha capacità di orientarsi nello spazio e dominarlo consapevolmente. Riconosce e sa operare con figure geometriche tridimensionali e piane. Ha compreso alcuni significati e funzioni del numero che riconosce e usa in molteplici situazioni. Il bambino, attraverso l‟osservazione riesce a riconoscere la natura e la proprietà degli oggetti: verbalizza con proprietà di linguaggio le proprie esperienze e conoscenze; comprende l‟essenzialità dei simboli. Sa compiere semplici operazioni con le quantità. Max. Il bambino ha attivato ottime competenze matematiche, logiche, strategiche; ha molta capacità di orientarsi nello spazio e dominarlo consapevolmente. Riconosce e sa ben operare con figure geometriche tridimensionali e piane. Ha molto compreso alcuni significati e funzioni del numero che riconosce e usa in molteplici situazioni. Il bambino, attraverso l‟osservazione riesce molto bene a riconoscere la natura e la proprietà degli oggetti: verbalizza con proprietà di linguaggio le proprie esperienze e conoscenze, comprende l‟essenzialità dei simboli. Sa compiere, in modo autonomo, semplici operazioni con le quantità.

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LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

La Scuola del Primo Ciclo ( Indicazioni Nazionali 4 Sett. 2012) Il primo ciclo d'istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. Ricopre un arco di tempo fondamentale per l'apprendimento e lo sviluppo dell'identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l'intero arco della vita. La finalità del primo ciclo è l'acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. Per realizzare tale finalità la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l'accesso facilitato per gli alunni con disabilità; previene l'evasione dell'obbligo scolastico e contrasta la dispersione; valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione. In questa prospettiva ogni scuola pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli alunni e di ciascuno di essi, li accompagna nell'elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza.

Valutazione Scuola Primaria Per la classe primaeilprimo biennio (classi II e III) vengono scelte e utilizzate tipi di prove adeguate all’età e alle conoscenze e abilità disciplinari raggiunte dall’alunno. Nel secondo biennio ( classi IV e V) è opportuno modificare la struttura delle prove di verifica privilegiando prove che siano più distintamente disciplinari. Tipologiadelle prove       

Prove orali; Prove scritte; Prove di comprensione; Prove grafiche; Prove pratiche; Test oggettivi; Osservazionisistematiche.

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PIANI DI STUDIO DELLA SCUOLA PRIMARIA Scuola PrimariaLingua italiana(prova scritta)

Indicatori

Correttezza ortografica Uso della punteggiatura

Costruzione delle frasi Utilizzo delle regole grammaticali e sintattiche

Livelli di prestazione       

Scorretto, persistenza di diffusi gravi errori Scorretto con alcuni errori gravi Parzialmente corretto Prevalentemente corretto Corretto, con scarsierrori Corretto Perfettamente corretto, adeguato e pertinente con uso consapevole delle regole ortografiche

4 5 6 7 8 9 10

   

Confuso e scorretto Incerto, non lineare Impreciso in alcunipunti Adeguato, ma con qualche incertezza e imprecisione persistente Corretto e pertinente; Corretto, pertinente e puntuale. Eccellente

4 5 6 7

  

   Organizzazione del testo Coesione del testo

   

   Pertinenza al titolo del testoOrdine e proprietà di

Voto

 

linguaggio  

8 9 10

Disorganicità molto accentuata Disorganico Semplice ma non sempre organico e chiara Lineare ecomprensibile nelle sue parti Lineare e articolato Senza errori,strutturato e ben articolato Esattamente strutturato e ben articolato con spunti personali. Eccellente.

4 5 6 7 8 9 10

Non pertinente, linguaggioinadeguato Non del tutto pertinente, linguaggio e contenuti ancora non sufficienti Parzialmenteadeguatal’esposizione conmodestolivello di espressività Buon livello di pertinenza, ma con tendenza ad un’ esposizione semplice e molto lineare Pertinente.consviluppodiscreto dell’esposizione complessivamente fluida e corretta. Pertinente, con sviluppo notevole dell’esposizione espressivafluida, coerente, corretta Molto Pertinente con esposizione espressiva personale. Eccellente

4 5

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6 7

8

9

10


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Matematica (prova scritta)

Indicatori

Livelli di prestazione  

Ascoltare

    

 

Leggere

    

 

Parlare

    

Scrivere

      

Voto

Non ascolta e non comprende il messaggio Ascolta ma non comprende , o ascolta saltuariamente il messaggio Ascolta e comprende il senso globale del messaggio Ascolta e comprende in modo corretto il messaggio Ascolta e comprende in modo dettagliato il messaggio Ascolta, comprende e memorizza il messaggio Ascolta, comprende e memorizza in modo sicuro il messaggio Non legge e non comprende Legge con molti errori e comprende in minima parte il testo Legge con alcuni errori e comprende parte del testo Legge lentamente e comprende il senso generale del testo Legge correttamente e comprende il senso generale del testo Legge con corretta pronuncia e comprensione del testo Legge con corretta pronuncia comprende pienamente il testo

4 5 6 7 8 9 10

4 5 6 7 8 9 10

Non interviene e non riesce ad usare semplici espressioni neanche se guidato Interviene saltuariamentema in modo non sempre opportuno Rispondebrevemente a semplicidomande Risponde e parla usando le funzioni studiate in modo semplice e autonomo Risponde e parla applicandocorrettamente le funzioni studiate nel contesto appreso Risponde e parla applicando in modo sicuro le funzioni studiate nel contesto appreso Risponde e parla applicando correttamente le funzioni studiate in un nuovo contesto

4

Non scrive o scrive completamente errato Scrive un testo non sempre comprensibile e con errori Scrive un testo comprensibile anche se con errori Scrive un testo semplice e chiaro anche se non è sempre corretto Scrive un testo in modo per lo più corretto e lineare Scrive un testo in modo corretto e lineare Scrive un testo coerente e corretto ortograficamente e grammaticalmente

4 5 6 7

80

5 6 7 8 9 10

8 9 10


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Lingua straniera inglese

Indicatori

Livelli di prestazione  

Ascoltare

    

 

Leggere

    

 

Parlare

    

Scrivere

      

Non ascolta e non comprende il messaggio Ascolta ma non comprende , o ascolta saltuariamente il messaggio Ascolta e comprende il senso globale del messaggio Ascolta e comprende in modo corretto il messaggio Ascolta e comprende in modo dettagliato il messaggio Ascolta, comprende e memorizza il messaggio Ascolta, comprende e memorizza in modo sicuro il messaggio

Voto

4 5 6 7 8 9 10

Non legge e non comprende Legge con molti errori e comprende in minima parte il testo Legge con alcuni errori e comprende parte del testo Legge lentamente e comprende il senso generale del testo Legge correttamente e comprende il senso generale del testo Legge con corretta pronuncia e comprensione del testo Legge con corretta pronuncia comprende pienamente il testo

4 5

Non interviene e non riesce ad usare semplici espressioni neanche se guidato Interviene saltuariamentema in modo non sempre opportuno Rispondebrevemente a semplicidomande Risponde e parla usando le funzioni studiate in modo semplice e autonomo Risponde e parla applicandocorrettamente le funzioni studiate nel contesto appreso Risponde e parla applicando in modo sicuro le funzioni studiate nel contesto appreso Risponde e parla applicando correttamente le funzioni studiate in un nuovo contesto

4

Non scrive o scrive completamente errato Scrive un testo non sempre comprensibile e con errori Scrive un testo comprensibile anche se con errori Scrive un testo semplice e chiaro anche se non è sempre corretto Scrive un testo in modo per lo più corretto e lineare Scrive un testo in modo corretto e lineare Scrive un testo coerente e corretto ortograficamente e grammaticalmente

4 5 6 7

81

6 7 8 9 10

5 6 7 8 9 10

8 9 10


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Lingua Straniera Inglese Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per la lingua inglese ( I traguardi sono riconducibili al livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue del Consiglio d’Europa) L’ alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto ,in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Interagisce nel gioco ; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. Svolge compitisecondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.

Scuola primaria: Prova orale (tutte le discipline)

Indicatori

Conoscenze

Linguaggio

Livelli di prestazione       

Scarse o nulle Superficiali e/o non complete Sostanzialmenteadeguate (elementiessenziali) Adeguate Complete Complete egeneralmenteapprofondite Complete e approfondite

4 5 6 7 8 9 10

Non appropriato e articolato in modo non coerente Non sempre corretto e appropriato, Sempliceedessenziale Correttoelineare Corretto e specifico Corretto, con uso di linguaggio specifico Corretto, ricco, fluido con uso di linguaggio specifico

4

Non individua i concetti essenziali Non sempre individua i concetti essenziali, difficoltàacollegarli Individua i concetti chiave, non sempre riesce a collegarli Individua i concetti chiave ed altri aspetti significativi Individua i concetti chiave insieme ad altri significativi e stabilisce semplici collegamenti Individua i concetti chiave insieme ad altri significativi e stabilisce collegamenti adeguati Individua i concetti chiave insiemead altri significativi e stabilisce collegamenti efficaci

4 5

     

  Analisi e sintesi

Voto

    

82

5 6 7 8 9 10

6 7 8 9 10


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Cittadinanza e CostituzioneScuolaPrimaria

Indicatori di livello 

 Regole del vivere comune

Collaborare e partecipare 

    Paesaggio e ambiente di vita

  

Non comprende il valore della partecipazione e del rispetto delle regole come principio e base di una società democratica, fa molta fatica portare a termine il compito scelto o assegnato anche con aiuto Non comprende appieno il valore della partecipazione e del rispetto delle regole come principio e base di una società democratica, necessita di aiuto per portare a termine il compito scelto o assegnato Comprende il valore della partecipazione e del rispetto delle regole come principio e base di una società democratica ma fa fatica a inserirsi nel lavoro collettivo Comprende il valore della partecipazione e del rispetto delle regole come principio e base di una società democratica, sa adeguarsialle decisioni prese e al compito che gli viene assegnato Comprende il valore della partecipazione e del rispetto delle regole come principio e base di una società democratica, sa adeguarsialle decisioni prese talvolta sa proporsi per offrire soluzioni per risolvere problemi Comprende il valore della partecipazione e del rispetto delle regole come principio e base di una società democratica, sa adeguarsialle decisioni prese e spesso sa proporsi per offrire soluzioni per risolvere problemi Comprende il valore della partecipazione e del rispetto delle regole come principio e base di una società democratica, sa adeguarsialle decisioni prese e sa proporsi per offrire soluzioni per risolvere problemi Conoscenze frammentarie e lacunose in modo molto evidente Conoscenze molto superficiali e relative agli elementi di base Conoscenzeadeguate e uso molto semplice delle abilità di base Conoscenze più che adeguate e uso generalmente corretto delle abilità Conoscenze approfondite e uso corretto delle abilità Conoscenze approfondite, uso corretto delle abilità e capacità di approfondire Conoscenze molto approfondite, uso sicuro delle abilità con approfondimenti e rielaborazioni

83

Voto 4

5

6 7

8

9

10

4 5 6 7 8 9 10


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

Cittadinanza e CostituzioneScuola Primaria

Indicatori di livello     Costituzione e principi fondamentali dei diritti della persona

  

Non conosce il significato della Costituzione e dei suoi principi fondamentali Conosce in modo superficiale il significato della Costituzione e dei suoi principi fondamentali Conosce in modo globale il significato della Costituzione e dei suoi principi fondamentali Conosce in modo adeguato il significato della Costituzione e dei suoi principi fondamentali e comprende l’importanza del rispetto dei diritti e dei doveri Ha un buon livello di conoscenza del significato della Costituzione e dei suoi principi fondamentali e comprende appieno l’importanza del rispetto dei diritti e dei doveri Conosce in modo approfondito il significato della Costituzione e dei suoi principi fondamentali e comprende appienol’importanza del rispetto dei diritti e dei doveri Conosce in modo approfondito il significato della Costituzione e dei suoi principi fondamentali,comprende appieno l’importanza del rispetto dei diritti e dei doveri e sa adeguare ad essi il proprio comportamento

84

Voto 4 5 6 7 8 9 10


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

Arte e immagineScuolaprimaria

Indicatori di livello   Messaggio visivo e patrimonio artistico e culturale Lettura e comprensione

    

 Tecniche del linguaggiovisivo

     

Osserva e descrive con molta difficoltà un’immagine o un’opera d’arte Osserva e descrive in maniera superficiale un’immagine o un’opera d’arte Osserva e identifica un’ immagine o un’opera d’arte , descrivendola in modo sufficientemente adeguato Osserva gli elementi principali di un’immagine e li descrive con un discreto livello di precisione Osserva e descrive un’immagine o un’opera d’arte, identifica gli elementi del linguaggio visivo, cogliendo i particolari Osserva e descrive un’immagine o un’opera d’arte cogliendo i particolari e identifica con pertinenza gli elementi del linguaggio visivo Osserva e descrive un’immagine o un’opera d’arte cogliendo i particolari, identifica con pertinenza e in modo personalegli elementi del linguaggio visivo Conosce gli elementi e le tecniche di base del linguaggio visivo in modo scarso e produce elaborati non completi Conosce gli elementi e le tecniche di base del linguaggio visivo e produce elaborati spesso non completi Conosce gli elementi e le tecniche di base del linguaggio visivo e produce semplici immagini Conosce gli elementi e le tecniche di base del linguaggio visivoperprodurre messaggi visivi adeguatamente significativi Conosce con certezzagli elementi e le tecniche di base del linguaggio visivoperprodurre messaggi visivi significativi e personali Ha un buon livello di conoscenze degli elementi di base e delle tecniche del linguaggio visivo e produce messaggi visivi espressivi Ha ottimeconoscenze degli elementi di base e delle tecniche del linguaggio visivo, che usa in modo sicuro per produrre messaggi visivi originali e significativi

85

Voto 4 5 6 7 8 9 10

4 5 6 7 8 9 10


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

Musica Scuola Primaria

Indicatori di livello

Ritmo Esecuzione strumentale Motoria Musica d’insieme strumentale

Voto

      

gravi problemi di coordinazione motoria esecuzionescoordinata esecuzionediscreta esecuzionebuona esecuzionebuona e sicura preciso e scioltonell’esecuzione preciso e sciolto nell’esecuzione con capacità di valutare se stesso e il complesso

4 5 6 7 8 9 10

      

nonintona non intona ma riesce a muovere la voce intona in modo non costante intona in estensioneridotta intona in estensionelarga intona perfettamente intona perfettamente con espressione

4 5 6 7 8 9 10

      

conoscenze gravementecarenti conoscenze frammentarie ed incomplete conoscenze acquisite a livello essenziale conoscenze sostanzialmente acquisite conoscenze acquisite in modo completo conoscenze acquisite in modo completo e approfondito conoscenze acquisite in modo completo, approfondito e coordinate tra loro

4 5 6 7 8 9 10

      

non partecipa e dà fastidio ai compagni non partecipa partecipazione non costante, distratto buona partecipazione partecipa attentamente partecipa sempre attentamente e con entusiasmo partecipa sempre attentamente, con entusiasmo coinvolgendo i compagni

4 5 6 7 8 9 10

Prove pratiche

Voce Intonazione Prove pratiche

Conoscenzemusicaligenerali Teoria (e scrittura) Apprendimento Elaborazione (provascritta)

Partecipazioneedimpegno (osservazione)

86


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

Scienze motorie e sport Scuola Primaria

Indicatori di livello    Schemi motori e posturali

   

Capacità coordinative

      

Giochi a squadra

      

Voto

Utilizza schemi motori e posturaliin modo scorretto Utilizza schemi motori e posturali di base in modo non sempre corretto Utilizza schemi motori e posturali di base in modo sufficientemente corretto Utilizza semplici interazioni di schemi motori e posturali Utilizza schemi motori e posturali, le loro interazioni in modo combinato con un buon livello di precisione Esegue movimenti precisi e li adatta in situazioni esecutive Esegue movimenti precisili adatta in situazioni esecutive sempre più complesse

4 5

Esegue semplici progressioni motorie i modo scorretto Esegue semplici progressioni motorie in modo non del tutto corretto Eseguesemplici progressioni motorie e/o semplici composizioni Utilizza correttamente le proprie capacità motorie Utilizza correttamente le proprie capacità motorie e modula l’intensità dei movimenti Esegue consapevolmente e accuratamente varie progressioni motorie e/o composizioni Esegue consapevolmente e accuratamente varie progressioni motorie e/o composizioni, utilizzando un’ampia gamma di codici espressivi

4 5 6 7 8

Non rispetta le regole dei giochi sportivi organizzati Rispetta saltuariamente le regole dei giochi sportivi organizzati Rispetta le regole dei giochi sportivi organizzati Rispetta le regole dei giochi sportivi organizzati e collabora con i compagni Rispetta le regole e svolge un ruolo attivo e significativo nelle attività di gioco-sport individuale e di squadra Rispetta le regole e coopera positivamente nel gruppo Rispetta le regole, coopera con i compagni e si confronta con loro lealmente

4 5 6 7

87

6 7 8 9 10

9 10

8 9 10


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

Scuola Secondaria Primo Grado Criteri di valutazione: Testo scritto (Italiano)

Aderenza alla traccia

Organicità e chiarezza espositiva

      

Completa, personale ed approfondita. Completa e personale Completa, con alcuni spunti personali Adeguata, con alcuni spunti personali. Sufficientemente adeguata. Non rispetto di tutte le richieste Non adeguata

10 9 8 7 6 5 4

Elaborato ampio, ben articolato e perfettamente congruo alla traccia. Elaborato ampio, chiaro, logico e funzionale al tipo di testo Elaborato ben organizzato, ordinato nell’esposizione delle idee e funzionale al tipo di testo. Elaborato ben organizzato, ordinato, con lievi imprecisioni. Elaborato semplice ma lineare, con poche incongruenze. Elaborato non sempre lineare e chiaro, con incoerenze e ripetizioni. Elaborato con molte incoerenze, raramente viene colto il filo del discorso.

10

L’elaborato presenta completezza ideativa, riflessioni personali ed argomentazioni approfondite. L’elaborato, ampio e ricco, presenta riflessioni personali ed argomentazioni ben articolate. L’elaborato, ben articolato, presenta osservazioni personali. L’elaborato, articolato, presenta alcune osservazioni personali. L’elaborato, di semplice struttura ideativa, risulta poco personale. L’elaborato, non rispettando tutte le richieste, presenta una struttura ideativa semplice e, a volte, confusa. L’elaborato, non rispettando le richieste, presenta una struttura ideativa alquanto confusa

10

Le frasi sono ben articolate, corrette, con uso appropriato della subordinazione. Lessico adeguato, vario ed appropriato. Le frasi sono articolate, corrette, formulate in modo scorrevole. Lessico adeguato ed appropriato Le frasi sono articolate e corrette. Lessico adeguato. Le strutture morfosintattiche sono usate in modo globalmente corretto, cisonoincoesioni di lieve entità. Lessico nel complesso adeguato. Le strutture morfosintattiche sono usate in modo semplice, con uso prevalente della paratassi. Lessico generico, con imprecisioni. Le strutture morfosintattiche sono usate in modo semplice con frequenti incoesioni ed errori ortografici. Lessico impreciso. Le strutture morfosintattiche presentano frequenti incoesioni, gravi errori ortografici e di interpunzione. Lessico non adeguato.

10

     

Ricchezza di contenuto

    

Competenza morfosintattica e lessicale

 

    

88

9 8 7 6 5 4

9 8 7 6 5 4

9

8 7 6 5 4


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

Criteri di valutazione: Interrogazione orale(Italiano, storia, geografia)

Conoscenzadell’argomento

Coerenza argomentativa

      

Conoscenza ampia, completa ed approfondita. Conoscenza ampia, completa e ben organizzata. Conoscenza completa e ben organizzata. Conoscenzaabbastanza complete Conoscenzaessenziale. Conoscenza superficiale e non sempre adeguata. Conoscenzalacunosa e confusa.

10 9 8 7 6 5 4

Argomenta con coerenza, effettuando confronti e collegamenti logici ed approfonditi. Argomenta con coerenza, effettuando confronti e collegamenti logici. Argomenta con coerenza, riuscendo a stabilire validi confronti. Argomenta con coerenza, riuscendo a stabilire alcuni confronti e collegamenti. Esponein maniera semplice, effettuando confronti solo se guidato Espone in maniera alquanto semplice,anche se guidato non effettua confronti. Espone in maniera lacunosa e confusa.

10

10

  

Evidenzia capacità critiche, personali, sicure, con considerazioni appropriate e varie. Evidenzia capacità critiche sicure, con considerazioni appropriate. Evidenzia capacità critiche sicure, con considerazioni appropriate. Evidenzia capacità critiche apprezzabili, con alcune considerazioni appropriate. Evidenziasufficienticapacitàespressive. Effettua, solo se guidato, alcune considerazioni. Non è in grado di effettuare considerazioni, anche se guidato

      

Lessico vario, efficace e ricercato Lessico adeguato,ricco ed appropriato. Lessicoadeguato e ricco. Lessico adeguato, non molto vario. Lessico poco vario, ma accettabile. Lessico non sempre adeguato, generico. Lessicoinadeguato.

10 9 8 7 6 5 4

       

Capacità critiche ed espressive

Lessico correttezza formale

 

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9 8 7 6 5 4

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

Criteri di valutazione per le Scienze Matematiche (Prove scritte e orali)  

Conoscenza degli elementi specifici della disciplina

    

Individua e applica le relazioni, proprietà e procedimenti

     

Identifica e comprende il prolema, formulando ipotesi e ricercando soluzioni e verificandolo

     

Comprende e usa il linguaggio specifico

     

Ha piena padronanza degli gli elementi della disciplina, la conoscenza è approfondita, personale e trasferita nell’interdisciplinarità. Conosce gli elementi della disciplinain modo completo e approfondito e consapevole. Conosce gli elementi della disciplina in modo completo e organizzato. Conosce gli elementi della disciplina in modo abbastanza completo Conosce gli elementi della disciplina in modo non sempre completo e consapevole Conosce gli elementi della disciplinain modo parziale e superficiale Conosce gli elementi della disciplina in modo lacunoso e confuso Individua ed applica relazioni, proprietà e procedimenti in modo appropriato, sicuro e consapevole. E’ in grado di operare e correlare anche in situazioni non standardizzate. Individua ed applica relazioni, proprietà e procedimenti in modo appropriato , sicuro e consapevole Individua ed applica relazioni, proprietà e procedimenti in modo appropriato , sicuro e consapevole Individua ed applica relazioni, proprietà e procedimenti in modo corretto Individua ed applica relazioni, proprietà e procedimenti in modo per lo più corretto in situazioni semplici. Individua ed applica relazioni, proprietà e procedimenti in modo non sempre corretto e completo. Individua ed applica relazioni, proprietà e procedimenti in modo confuso e incompleto. Opera nella soluzione di problemi in modo appropriato, sicuro e personale, tenendo sotto controllo il processo risolutivo con riferimento alla situazione problematica e all’obiettivo da raggiungere, con particolare attenzione per la validità delle soluzioni prodotte. Opera nella soluzione di problemi in modo appropriato e sicuro, valuta la qualità dei procedimenti esaminati con riferimento alla possibilità di applicarli in altre situazioni. Opera nella soluzione di problemi in modo appropriato e sicuro. Opera nella soluzione di problemi in modo appropriato e autonomo in situazioni semplici Opera nella soluzione di problemi in modo corretto in situazioni standard Opera nella soluzione di problemi in modo non sempre corretto e consapevole Opera nella soluzione di problemi in modo parziale confuso e non autonomo

Comprende e usa un linguaggio specifico in modo appropriato, sicuro e consapevole. Comprende e usa un linguaggio specifico in modo appropriato e consapevole. Comprende e usa un linguaggio specifico in modo corretto e appropriato. Comprende e usa un linguaggio specifico in modo semplice ma sostanzialmente corretto. Comprende e usa un linguaggio specifico in modo semplice e con qualche imprecisione. Comprende e usa un linguaggio specifico in modo parziale e talvolta impreciso. Comprende e usa un linguaggio specifico in modo improprio e limitato.

90

10 9 8 7 6 5 4

10 9 8 7 6 5 4

10 9 8 7 6 5 4

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

Criteri di valutazione per le Scienze (Prove scritte e orali)

Conoscere gli elementi propri della disciplina

      

Osserva fatti e fenomeni anche con l’uso di strumenti

     

Formula ipotesi e le verifica anche sperimentandole

     

Comprende e usa un linguaggio specifico

      

Ha piena padronanza degli gli elementi della disciplina, la conoscenza è approfondita, personale e trasferita nell’interdisciplinarità. Conosce gli elementi della disciplinain modo completo e approfondito e consapevole Conosce gli elementi della disciplina in modo completo e organizzato. Conosce gli elementi della disciplina in modo abbastanza completo Conosce gli elementi della disciplina in modo non sempre completo e consapevole Conosce gli elementi della disciplinain modo parziale e superficiale Conosce gli elementi della disciplina in modo lacunoso e confuso Osserva fatti e fenomeni in modo preciso, organico, critico e personale. E’ in grado di osservaree correlare anche in situazioni non standardizzate. Osserva fatti e fenomeni in modo preciso,organico e critico. Osserva fatti e fenomeni in modo preciso e organico. Osserva fatti e fenomeniin modo essenziale ma significativo, Osserva fatti e fenomeni in modo parziale ma abbastanza significativo. Osserva fatti e fenomeni in modo non sempre corretto anche in situazioni semplici. Osserva fatti e fenomeniin modo superficiale e impreciso.

Formula ipotesi e le verifica in modo appropriato, sicuro e personale, tenendo sotto controllo il processo risolutivo con riferimento alla situazione problematica e all’obiettivo da raggiungere, con particolare attenzione per la validità delle soluzioni prodotte. Formula ipotesi e le verifica in modo appropriato e sicuro, valuta la qualità dei procedimenti esaminati con riferimento alla possibilità di applicarli in altre situazioni. Formula ipotesi e le verifica in modo preciso e sicuro. Formula ipotesi e le verifica in modo appropriato e autonomo in situazioni semplici Formula ipotesi e le verifica in modo semplice e in situazioni standard. Formula ipotesi e le verifica in modo impreciso e non sempre autonomo. Formula ipotesi e le verifica in modo superficiale e impreciso.

Comprende e usa un linguaggio specifico in modo appropriato, sicuro e consapevole. Comprende e usa un linguaggio specifico in modo appropriato e consapevole Comprende e usa un linguaggio specifico in modo corretto e appropriato. Comprende e usa un linguaggio specifico in modo semplice ma sostanzialmente corretto. Comprende e usa un linguaggio specifico in modo semplice e con qualche imprecisione. Comprende e usa un linguaggio specifico in modo parziale e talvolta impreciso. Comprende e usa un linguaggio specifico in modo improprio e limitato.

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10 9 8 7 6 5 4

10 9 8 7 6 5 4


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

Scuola Secondaria 1^ Grado(Lingua inglese e Lingua francese)

Indicatori

Livelli di prestazione    

Produzione orale   

 

Produzione scritta

    

Valutazione

Non riesce a comprendere ed usare semplici espressioni di uso quotidiano anche se guidato Anche se guidato, interagisce con difficoltà su semplici funzioni linguistiche Sa porre domande e sa rispondere su informazioni personali in modo generico e con lessico essenziale Risponde a domande e parla di se stesso e degli altri usando le funzioni studiate in forma semplice, ma autonoma Si esprime in modo autonomo e riesce a comprendere e utilizzare le funzioni studiate in forma generalmente corretta e con lessico adeguato Si esprime in modo autonomo e corretto su argomenti personali utilizzando il lessico e le funzioni studiate in modo appropriato Sa interagire autonomamente e con fluidità su argomenti personali che riesca a rielaborare in modo creativo. Sa usare un lessico vario ed appropriato e possiede una notevole padronanza linguistica

4

Evidenzia gravi carenze nella conoscenza del lessico e lacune nell’uso delle strutture linguistiche Riesce a scrivere semplici frasi personali che evidenziano carenze nella conoscenza e difficoltà nell’uso delle strutture linguistiche Riesce a produrre semplici testi , ma spesso usa in modo poco appropriato il lessico e presenta ancora difficoltà nell’uso di strutture linguistiche Sviluppa le idee principalidi un testo in modo chiaro anche se non dettagliato, ma non sempre usa in modo corretto il lessico e le strutture linguistiche Sviluppa in modo perlopiù corretto e lineare un testo utilizzando strutture e lessico adeguati Organizza i contenuti con coerenza utilizzando lessico e strutture appropriati Produce testi completi, coerenti e con apporti personali utilizzando un ampio repertorio lessicale e dimostrando padronanza delle strutture morfo-sintattiche

4

92

5 6 7 8 9 10

5 6 7 8 9 10


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado per la lingua inglese ( I traguardi sono riconducibili al livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue del Consiglio d’Europa) L’ alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi di lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola o nel tempo libero. Descrive oralmente situazioni,racconta avvenimenti ed esperienze personali,espone argomenti di studio. Interagiscecon uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo. Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere e messaggi rivolti a coetanei e familiari. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolatidalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomentianche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti. Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per la seconda lingua comunitaria ( I traguardi sono riconducibili al livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue del Consiglio d’Europa) L’ alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari ed abituali. Descrive oralmente e per iscritto ,in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente . Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo. Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante. Stabilisce relazioni tra semplici elementilinguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio. Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare

Scuola Secondaria 1^ Grado: Educazione alla Cittadinanza

Criteri di valutazio ne

  

Conoscenze e abilità complete e approfondite, con apporti personali. L’alunno applica in modo ottimale quanto appreso, manifestando capacità di elaborazione personale e creativa, di sintesi di elementi in una produzione originale. Comunica in modo efficace ed articolato, utilizzando un linguaggio ricco e appropriato. Conoscenze e abilità complete e approfondite. L’alunno applica con sicurezza le conoscenze acquisite a situazioni nuove, manifestando capacità di analizzare, dicogliere le relazioni e di organizzare le informazioni. Assimila le conoscenze con sicurezza. L’esposizione è chiara e corretta, ricca sul piano lessicale e sintattico. Conoscenze e abilità complete. L’alunno applica con sicurezza le conoscenze acquisite a situazioni nuove interpretando e trasponendo quanto appreso. L’esposizione è chiara e corretta, con uso di terminologia varia ed appropriata. Conoscenze e abilità essenziali consolidate. L’alunno possiede adeguate capacità di comprensione e applica le conoscenze acquisite a situazioni nuove. Comunica in modo adeguato, utilizzando un linguaggio corretto ma semplice e una terminologia discretamente varia. Conoscenze e abilità complessivamente accettabili. L’alunno applica le conoscenze acquisite a semplici situazioni note e riconoscibili, spesso in maniera lenta e meccanica. L’esposizione è semplice e sostanzialmentecorretta. Conoscenze incerte e incomplete. L’alunno dimostra di aver acquisito le conoscenze ma le applica con difficoltà e incertezza. Si esprime con unlinguaggioimpreciso e frammentario. Conoscenze frammentarie gravemente lacunose. L’alunno applica concetti, regole e procedure in maniera difficoltosa. L’esposizionerisultaesseredisorganica e stentata.

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10

9

8

7

6

5

4


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

Scuola Secondaria 1^ Grado Ed. Musicale

Voto

Livelli 

non raggiungimento di alcun obiettivo, pur in presenza di normali capacità di apprendimento; assenza di impegno e totale disinteresse per la materia

4

Raggiungimento di alcuni obiettivi in modo non pienamente sufficiente

5

Raggiungimento di alcuni obiettivi in modo accettabile

6

Raggiungimento di alcuni obiettivi in modo complessivamente discreto

7

Raggiungimento di tutti gli obiettivi in modo complessivamente più che discreto

8

Raggiungimento pieno degli obiettivi senza rielaborazione personale

9

Raggiungimento pieno degli obiettivi e rielaborazione personale dei contenuti

10

ScuolaSecondaria 1^ GradoTecnologia

Livelli

Voto

Raggiungimento pieno degli obiettivi e rielaborazione personale dei contenuti

10

Raggiungimento pieno degli obiettivi senza rielaborazione personale

9

Raggiungimento di tutti gli obiettivi in modo complessivamente più che discreto

8

Raggiungimento di alcuni obiettivi in modo complessivamente discreto

7

Raggiungimento di alcuniobiettivi.

6

Raggiungimento parziale di alcuni obiettivi.

5

Non raggiungimento degli obiettivi, pur in presenza di normali capacità di apprendimento; assenza di impegno e totale disinteresse per la materia

4

94


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ScuolaSecondaria 1^ Grado

A.S. 2014/15

EDUCAZIONE ARTISTICA

Voto

Livelli

Analizza, in modo completo ed approfondito, dimostrando significative capacità critiche, un’opera d’arte nei suoi aspetti storico-culturali ed estetici; usa con sicurezza gli elementi del linguaggio visivo (linea, colore, profondità spaziale, prospettiva, equilibrio compositivo) ed un lessico vario, ricco ed appropriato. Analizza, in modo completo ed approfondito, un’opera d’arte nei suoi aspetti storicoculturali ed estetici; usa con sicurezza gi elementi del linguaggio visivo (linea, colore, profondità spaziale, prospettiva, equilibrio compositivo) ed un lessico vario ed appropriato.Nella parte pratica, dimostrauna buona creatività compositiva e rielaborazione personale. Analizza, in modo sicuro, un’opera d’arte nei suoi aspetti storico-culturalied estetici;usa gi elementi del linguaggio visivo (linea, colore, profondità spaziale, prospettiva, equilibrio compositivo) ed un lessico appropriato e corretto.Nella parte pratica,dimostraun discreta creatività compositiva e rielaborazione personale. Sa analizzare un’opera d’arte nei suoi aspetti storico-culturalied estetici;usa gi elementi del linguaggio visivo (linea, colore, profondità spaziale, prospettiva, equilibrio compositivo) ed un lessico chiaro e corretto.Nella parte pratica, dimostra una più che sufficiente creatività compositiva e rielaborazione personale. Sa analizzare, in modo semplice,un’opera d’arte nei suoi aspetti storico-culturali; usa gi elementi del linguaggio visivo (linea, colore, profondità spaziale, prospettiva, equilibrio compositivo) ed un lessico sufficientemente corretto.Nella parte pratica,dimostraun’ equilibrata creatività compositiva grafico-coloristica e sufficiente riproduzione. Analizza, in modo frammentario, un’opera d’arte nei suoi aspetti storicoculturali;usa, stentatamente, gli elementi del linguaggio visivo (linea, colore, profondità spaziale, prospettiva, equilibrio compositivo) ed un lessico impreciso.Nella parte pratica, non raggiungealcuni obiettivi inerentiad un’ equilibrata creatività compositiva grafico-coloristica e la riproduzione non è completa. Non riesce ad analizzare un’opera d’arte usando correttamente gli elementi del linguaggio visivo (linea, colore, profondità spaziale, prospettiva, equilibrio compositivo); il lessico è impreciso e scorretto.Nella parte pratica, non sa riprodurre.

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10

9

8 7

6

5

4


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ScuolaSecondaria 1^ Grado

L’ alunno sa raccogliere ed adattare le informazione esterne ed interne per migliorare il risultato. Sa esprimere al meglio leproprie capacità nelle diverse discipline sportive.

L’ alunno ha raggiunto un livello di coordinazione complessa e ha sviluppato una più che buona capacità di uso della forza tale da rendere il gesto efficace.

L’ alunno realizza movimenti corretti a diverse velocità.Ha consolidato una buona capacità di equilibrio staticodinamico e di volo.

8

L’alunno realizza movimenti abbastanza corretti sul piano della coordinazione dinamica generale. Discreta la capacità di organizzazione spazio-temporale

7

L’ alunno sa rielaborare in modo elementare e semplice gli schemi motori di base. Carente è l’orientamento spazio tempo

6

L’alunnoincontra difficoltà nella coordinazione semplice;non conosce lo spazio ; non riconosce il tempo;

5

 

L’ esecuzione del gesto sportivo risulta efficace poiché l’alunno ha raggiunto ottimi livelli velocità ,forza e resistenza.

10

L’alunno sa resistere ad uno sforzo prolungato nel tempo. L’uso della potenza si esprime nella rapidità e nella precisione del gesto sportivo .

9

 

incompatibili

9

L’alunno presenta difficoltà l’attivitàdi educazione fisica

motorie

10

Potenziamento fisiologico

EDUCAZIONE FISICA

Schemi motori di base

A.S. 2014/15

con

L’alunno dimostra di possedere una buona resistenza alla fatica .Risponde con rapidità e controllo del gesto sul piano della forza.

4

8

L’alunno inizia a sapergestire le sue capacità condizionali in relazione allo sforzo richiesto

7

L’alunno ha sviluppato una scarsa capacità di resistenza Mediocre è la forza negli arti inferiori e superiori

6

L’ alunno non sopporta carichi di lavoro prolungati nel tempo. Si stanca facilmente .Hatempi di recupero lunghi. È molto rigido sul piano muscolare e articolare

5

L’alunno non sopporta alcun carico di lavoro sul piano delle capacità condizionali

96

4


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

Criteri di valutazione del comportamento. La legge n.53 del 28.03.2003, il D.lgs. n.59/04 art.8, comma1 e art.11, comma 2, prevedono la valutazione del comportamento sia per la Scuola Primaria sia per la Scuola Secondaria di 1^ grado. La legge n.169 del 30 ottobre 2008 e il D.P.R. n.122/ 09 introducono norme per regolamentazione del sistema di valutazione nazionale:  per la Scuola Primaria la valutazione del comportamento è espresso mediante un giudizio;  per la Scuola Secondaria di 1^ grado è previsto sia il voto e relativa descrizione;  se il voto è inferiore a sei decimi determina, solo per gli alunni della Scuola Secondaria di 1^ grado, la non ammissione alla classe successiva e all’esame conclusivo del ciclo. La Scuola non fornisce solo strumenti e condizioni di apprendimento per conoscere le discipline e i loro linguaggi specifici, ma è impegnata in un costante processo di formazione volto ad aiutare l’alunno a diventare una persona rispettosa delle regole che rendono possibile la convivenza civile in una comunità. Un comportamento adeguato si manifesta anche nel modo in cui ogni alunno si pone di fronte all‟esperienza scolastici: interesse, partecipazione, attenzione e cura nel portare avanti il proprio lavoro, allo scopo di migliorare i risultati. Scuola dell’Infanzia La Scuola dell‟Infanzia pur non essendo impegnata in una valutazione specifica del voto di condotta, concorre tuttavia, dal suo punto di vista, alla formazione della coscienza civica degli alunni, da intendersi soprattutto come una relazione positiva nei confronti di se stesso, degli altri e dell‟esperienza scolastica. Gli indicatori anche in questo caso sono tratti dai campi di esperienza. Scuola dell’Infanzia : Cittadinanza e Costituzione Competenze attese

Indicatori di verifica

Livelli Min.

Sviluppa l’identità personale, sociale e culturale

Sperimenta rapporti interpersonali basati sulla cooperazione, lo scambio, il rispetto, l’accettazione dell’altro le regole di convivenza

Si orienta nelle scelte e nei comportamenti che rispettano l’ambiente

o o o

Conosce aspetti della propria realtà familiare, scolastica e sociale Distingue tra privato e la cosa pubblica di tutti

o o

Mostra attenzione e rispetto verso l‟altro Rispetta le regole di convivenza sociale Condivide le proprie cose con gli altri

o o o

Rispetta l‟ambiente Rispetta gli animali E‟ interessato a temi ecologici

97

Med.

Max.


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2014/15

Scuola dell’Infanzia: Il sé e l’altro

Competenze attese

Indicatori di verifica

Livelli Min.

Nei confronti della scuola Riconosce e rispetta gli adulti e dimostra fiducia

o

Tiene conto delle richieste dell‟insegnante

Segue le regole di comportamento concordate e si assume responsabilità

o o o o o

Ha acquisito semplici norme di comportamento Rispetta le regole condivise e di gioco E‟ autonomo Ha autostima Ha autocontrollo

Gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri

o

Interagisce con i compagni nel gioco libero e nei giochi guidati Rispetta le diversità

o

Nei confronti con i compagni Nella relazione riflette, si confronta, tiene conto dei punti di vista altrui; dialoga e discute e progetta confrontandosi

o o o o o o

o

E„ ben inserito nel gruppo Dialoga con i compagni Ascolta Interviene Racconta Porta a termine le attività proposte Riordina e rispetta il materiale

Riconosce ed esprime sentimenti ed emozioni o o

Riferisce cosa gli piace e non gli piace, cosa sa o non sa fare, cosa sente in varie situazioni Controlla i comportamenti aggressivi e supera i conflitti

98

Med.

Max.


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Scuola dell’Infanzia :Competenze trasversali (atteggiamento nei confronti dell’esperienza scolastica)

Competenze attese

Indicatori di verifica

Livelli Min.

Memoria

o

Memorizza facilmente

o

Segue con attenzione nelle diverse situazioni didattico-educative

o o o

Ascolta con interesse spiegazione e letture Comprende e porta a termine le consegne Esegue le consegne in termini proporzionati rispetto alle difficoltà

o

Partecipa con interesse alle proposte didattiche E‟ propositivo negli apprendimenti legati alle esperienze vissute Dimostra preferenze e attitudini

Attenzione

Concentrazione Motivazione verso la scuola e l’apprendere

o o

Med.

Max.

SCUOLA INFANZIA: IL SE‟ E L‟ALTRO DESCRITTORI: Min. Il bambino ha attivato sufficienti competenze relazionali, linguistiche, comunicative e affettive legate alla socialità e allo star bene con sé stesso e con gli altri. Med. Il bambino ha attivato buone competenze relazionali, linguistiche, comunicative e affettive legate alla socialità e allo star bene con sé stesso e con gli altri. Max. Il bambino ha attivato ottime competenze relazionali, linguistiche, comunicative e affettive legate alla socialità e allo star bene con sé stesso e con gli altri. CITTADINANZA E COSTITUZIONE Min. Il bambino ha sperimentato sufficienti rapporti interpersonali basati sulla cooperazione, lo scambio, il rispetto, l‟accettazione delle regole di convivenza. Med. Il bambino ha sperimentato buoni rapporti interpersonali basati sulla cooperazione, lo scambio, il rispetto, l‟accettazione delle regole di convivenza. Max. Il bambino ha sperimentato ottimi rapporti interpersonali basati sulla cooperazione, lo scambio, il rispetto, l‟accettazione delle regole di convivenza. COMPETENZE TRASVERSALI (ATTEGGIAMENTO NEI CONFRONTI DELL‟ESPERIENZA SCOLASTICA) Min. Il bambino ha sviluppato un sufficiente livello di partecipazione e di interesse. Med. Il bambino ha sviluppato un buon livello di partecipazione e di interesse. Max. Il bambino ha sviluppato un ottimo livello di partecipazione e di interesse.

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Scuola Primaria La valutazione degli alunni terrà conto dei seguenti indicatori: Atteggiamento nei confronti del rispetto delle regole  Rispetto

delle norme che regolano la vita della scuola delle persone  Rispetto del materiale proprio e altrui  Rispetto dell‟ambiente scolastico  Rispetto

Atteggiamento nei confronti dell’esperienza scolastica  Livello

di impegno di interesse  Livello di partecipazione  Livello di collaborazione e rispetto degli impegni assunti  Livello di autonomia  Livello

Tabella N° 1

Indicatori di livello

Rispetto delle regole

o o o o o

Il comportamento è quantitativamente e qualitativamente scorretto Il comportamento non è sempre corretto talvolta va richiamato al rispetto delle regole Il comportamento è vivace,talvolta va richiamato al rispetto delle regole, me è nel complesso responsabile Il comportamento è corretto e responsabile Il comportamento è corretto, responsabile e consapevole

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Voto  Non sufficiente  Sufficiente  Buono  Distinto  Ottimo


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Tabella N° 2

Indicatori di livello

Impegno

Partecipazione Atteggiamento nei confronti dell’esperienza scolastica Interesse

Collaborazione

Autonomia

Voto

o o o o o

Scarso/discontinuo Adeguato, da sollecitare Adeguato Costante Notevole

    

Non suff. Sufficiente Buono Distinto Ottimo

o o o o o

Scarsa/da migliorare Discontinua Adeguata/ corretta Costante Attiva e responsabile

    

Non suff. Sufficiente Buono Distinto Ottimo

o o

 Non suff.  Sufficiente

o o o

Scarso Adeguato solo per alcune discipline Adeguato Continuo Notevole

o o o o o

Quasi assente/parziale Parziale da sollecitare Adeguata Attiva Costruttiva

    

o o o o o

Scarsa Parziale/Da guidare Adeguata Completa Completa ed efficace

 Non sufficiente  Sufficiente  Buono  Distinto  Ottimo

101

 Buono  Distinto  Ottimo Non suff. Sufficiente Buono Distinto Ottimo


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Scuola Secondaria 1^ grado Parametri di valutazione del comportamento degli alunni:  Frequenza e puntualità  Interesse, impegno e partecipazione  Rispetto dei doveri scolastici  Collaborazione con i compagni, i docenti e tutto il personale scolastico  Rispetto delle persone, dell‟ambiente scolastico, del regolamento d‟Istituto Griglia di valutazione del voto di condotta

Voto

10

9

8

7

Giudizio di comportamento o Interesse e partecipazione attiva alle attività didattiche, con ruolo propositivo all‟interno della classe e anche in occasione di attività svolte fuori dall‟Istituto; o Comportamento responsabile, propositivo, partecipativo e costanza nell‟assunzione di atteggiamenti positivi; o Rispetto degli altri e dei loro diritti, delle diversità, siano esse fisiche, sociali e culturali; o Rispetto degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola e dei beni altrui o Nessun richiamo verbale. o Precisione e puntualità nella frequenza scolastica. o Comportamento corretto e positivo o Costante adempimento dei doveri scolastici, partecipazione alle lezioni o Equilibrio nei rapporti interpersonali o Rispetto delle norme disciplinari d‟Istituto o Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe o Assenze o ritardi irrilevanti.

assidua

e

attiva

o Comportamento corretto,costante attenzione e partecipazione alle attività scolastiche o Svolgimento regolare dei compiti assegnati o Osservanza regolare delle norme relative alla vita scolastica (ritardi, uscita dalla classe nel cambio dell‟ora…) o Partecipazione collaborativa al funzionamento del gruppo classe o Nessuna nota disciplinare o Assenze minime o o o o o o

Moderati episodi di disturbo del regolare svolgimento delle lezioni Comportamento nel complesso corretto Rispetto delle norme disciplinari d‟Istituto Attenzione essenziale Puntualità non sempre regolare nello svolgimento dei compiti Sistematiche assenze e/o ritardi

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Voto

6

5

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Giudizio di comportamento o Frequenti note disciplinari nel registro; o Frequenti note disciplinari nel registro e raramente controfirmate dai genitori; o Ammonizioni verbali da parte della Dirigente Scolastica; o Provvedimenti di sospensione (commisurati all‟entità della trasgressione alle regole). o Frequenti e reiterati comportamenti scorretti nel rapporto con insegnanti e compagni o Interesse selettivo e partecipazione tendenzialmente passiva al dialogo educativo o Assiduo disturbo delle lezioni o Atteggiamento scarsamente responsabile durante le attività didattiche o Inadempienza rispetto agli impegni scolastici ed al possesso del materiale di lavoro, non sempre puntuale o Inadeguato rispetto degli altri e dei loro diritti, delle diversità, siano esse fisiche, sociali e culturali o Limitato rispetto degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola o Esclusione dalla gita scolastica( provvedimento disciplinare) o Note e Ammonizioni verbali e scritte firmate da parte della Dirigente Scolastica o Provvedimenti di sospensione(commisurati all‟entità della trasgressione alle regole). o Gravi episodi di violazione del regolamento scolastico, della dignità altrui, con note disciplinari controfirmate dai genitori; o Comportamento molto scorretto di ostacolo o turbativa al normale svolgimento delle lezioni o Ruolo negativo con atteggiamenti e comportamenti reiterati di opposizione immotivata, di rifiuto, di provocazione di leader negativo nell‟ambito del gruppo classe; o Continua e reiterata inadempienza rispetto agli impegni scolastici ed al possesso del materiale di lavoro o Atteggiamento irresponsabile durante le attività didattiche o Frequenti episodi di mancato rispetto dei diritti degli altri, delle diversità, siano esse fisiche, sociali e culturali ( atti di bullismo e vessazione) o Frequenti episodi di danni agli ambienti, alle strutture e ai materiali della scuola o Esclusione dalla gita scolastica( provvedimento disciplinare)

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VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

Il D.P.R. n.122/09 concernente il “Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti riguardo la valutazione degli alunni nell' Articolo 1 “Oggetto del regolamento - finalità e caratteri della valutazione” al comma 9 recita: “ I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo d’istruzione ai sensi dell’articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.” Per gli alunni che iniziano la frequenza dopo il primo quadrimestre, la famiglia deve produrre una documentazione, rilasciata dalle istituzioni competenti, della frequenza del proprio figlio nel paese di provenienza, in quanto sono oggetto di preliminare accertamento da parte del consiglio di classe e debitamente verbalizzate le circostanze che rendono possibile la valutazione dell'alunno, “ferma restando la frequenza richiesta dall’articolo 11, comma 1, del decreto legislativo n. 59 del 2004 e successive modificazioni, ai fini della validità dell’anno scolastico e per la valutazione degli alunni, le motivate deroghe in casi eccezionali, previsti dal medesimo comma 1, sono deliberate dal collegio dei docenti a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa. L‟impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o all‟esame finale del ciclo.”

La normativa esistente rafforza il ruolo e la responsabilità delle Istituzioni nella loro autonomia e dei docenti nella valutazione degli alunni. L’art. 45, comma 4, del D.P.R. n.394 del 31 agosto 1999 afferma infatti che: “Il Collegio dei Docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri il necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni per facilitare l’apprendimento della lingua italiana, utilizzando, ove possibile, le risorse professionali della scuola. Il consolidamento della conoscenza e della pratica della lingua italiana può essere realizzata altresì mediante l’attivazione di corsi intensivi di lingua italiana sulla base di specifici progetti, anche nell’ambito delle attività aggiuntive di insegnamento per l’arricchimento dell’offerta formativa”. Si fa inoltre riferimento alle indicazioni espresse dal MIUR in Linee Guida per l‟accoglienza e l‟integrazione degli alunni stranieri, Circ. min. n.24 del 01/03/2006, che sono orientate ad una valutazione più comprensiva e diluita in un arco di tempo più lungo, per rispettare i tempi di apprendimento/acquisizione delle varie discipline. “…La lingua per comunicare può essere appresa in un arco di tempo che può oscillare da un mese a un anno, in relazione all’età, alla lingua d’origine, all’utilizzo in ambiente extrascolastico. Per apprendere la lingua dello studio, invece, possono essere necessari alcuni anni, considerato che si tratta di competenze specifiche… E’ necessaria, pertanto, una programmazione mirata sui bisogni reali e sul monitoraggio dei progressi di apprendimento nella lingua italiana, acquisita via via dall’alunno straniero… Una volta superata questa fase (capacità di sviluppare la lingua per comunicare), va prestata particolare attenzione all’apprendimento della lingua per lo studio perché rappresenta il principale ostacolo per l’apprendimento delle varie discipline.”

Ogni scelta effettuata dal Consiglio di Classe deve essere riferita al Piano di Studio Personale che è costituito dall'insieme delle attività interdisciplinari e disciplinari utili per raggiungere gli obiettivi formativi congruenti. 104


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Tenendo conto degli attuali ori ntamenti della pedagogia interculturale e della linguistica, “Il Consiglio di Classe e di Interclasse, dopo aver preso in esame gli elementi sopra indicati, esprime la valutazionefacendo riferimento al Piano di Studio Personale, programmato per gli apprendimenti, in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana”. Questa formulazione verrà trascritta sulla scheda di valutazione per la Scuola Primaria, annotata nel verbale in sede di scrutinio per la Scuola Secondaria di primo grado. Per quanto riguarda la Scuola dell'Infanzia, il progetto per gli alunni stranieri prevede un'attività diffusa e quotidiana per l'acquisizione della lingua italiana e per l'integrazione. L'efficacia dell'azione didattica verrà valutata tramite conversazioni in circle-time, osservazioni sistematiche e schede strutturate.

Infine per gli esami conclusivi del Primo ciclo si fa riferimento alla C.M. 32 del 2008 recante disposizioni su Scrutini ed esami a conclusione del primo ciclo di istruzione:

Alunni con cittadinanza non italiana Una particolare attenzione merita la situazione di molti alunni con cittadinanza non italiana la cui preparazione scolastica può essere spesso compromessa da un percorso di studi non regolare e dalla scarsa conoscenza della lingua italiana. Indicazioni per le misure di accompagnamento utili agli alunni con cittadinanza non italiana per conseguire il titolo finale sono fornite dalle linee guida predisposte da questo Ministero con Circolare n° 24/2006. Pur nella inderogabilità della effettuazione di tutte le prove scritte e del colloquio pluridisciplinare previsti per l’esame di Stato, le sottocommissioni vorranno considerare la particolare situazione di tali alunni e procedere ad una opportuna valutazione dei livelli di apprendimento conseguiti, in particolare nella lingua italiana, delle potenzialità formative e della complessiva maturazione raggiunta. Sipuò dunque esprimere la valutazione in relazione all'effettivo percorso personale, esplicitando con la formulazione che la valutazione si riferisce al percorso previsto dal Piano di studio personale. Scuola primaria e Scuola Secondaria 1^ Grado

Come per gli alunni italiani si fa riferimento ai criteri per la valutazione stabiliti dal Collegio dei Docenti. I Consigli di Classe e le équipes prendono in considerazione i seguenti indicatori:

-

Il percorso scolastico pregresso; gli obiettivi congruenti raggiunti, rispetto alla situazione di partenza; i risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano L2; i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati; lamotivazione; lapartecipazione; l’impegno; la progressione e le potenzialità d’apprendimento.

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Valutazione alunni diversamente abili Legge 5 febbraio 1992, n. 104 (in GU del 17 febbraio 1992, n. 39) "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate"

Dirittoall'educazione e all'istruzione 1. Al bambino da 0 a 3 anni diversamente abile è garantito l'inserimento negli asili nido. 2. E' garantito il diritto all'educazione e all'istruzione della persona handicappata nelle sezioni di scuola materna, nelle classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e nelle istituzioni universitarie.

3. L'integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. 4. L'esercizio del diritto all'educazione e all'istruzione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all'handicap. 5. All'individuazione dell'alunno come persona handicappata ed all'acquisizione della documentazione risultante dalla diagnosi funzionale, fa seguito un profilo dinamico-funzionale ai fini della formulazione di un piano educativo individualizzato, alla cui definizione provvedono congiuntamente, con la collaborazione dei genitori della persona handicappata, gli operatori delle unità sanitarie locali e, per ciascun grado di scuola, personale insegnante specializzato della scuola, con la partecipazione dell'insegnante operatore psicopedagogico individuato secondo criteri stabiliti dal Ministro della pubblica istruzione. Il profilo indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali ed affettive dell'alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di handicap e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate nel rispetto delle scelte culturali della persona handicappata. 6. Alla elaborazione del profilo dinamico-funzionale iniziale seguono, con il concorso degli operatori delle unità sanitarie locali, della scuola e delle famiglie, verifiche per controllare gli effetti dei diversi interventi e l'influenza esercitata dall'ambiente scolastico. 7. I compiti attribuiti alle unità sanitarie locali dai commi 5 e 6 sono svolti secondo le modalità indicate con apposito atto di indirizzo e coordinamento emanato ai sensi dell'articolo 5, primo comma, della Legge 23 dicembre 1978, n. 833. 8. Il profilo dinamico-funzionale è aggiornato a conclusione della scuola materna, della scuola primaria e della scuola media e durante il corso di istruzione secondaria superiore. Gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di interclasse, dei consigli di classe e dei collegi dei docenti

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Art. 14. Modalità di attuazione dell'integrazione a) attivazione di forme sistematiche di orientamento, particolarmente qualificate per la persona handicappata, con inizio almeno dalla prima classe della scuola secondaria di primo grado; b) organizzazione dell'attività educativa e didattica secondo il criterio della flessibilità nell'articolazione delle sezioni e delle classi, anche aperte, in relazione alla programmazione scolastica individualizzata; c) garantire la continuità educativa fra i diversi gradi di scuola, prevedendo forme obbligatorie di consultazione tra insegnanti del ciclo inferiore e del ciclo superiore ed il massimo sviluppo dell'esperienza scolastica della persona handicappata in tutti gli ordini e gradi di scuola, consentendo il completamento della scuola dell'obbligo anche sino al compimento del diciottesimo anno di età; nell'interesse dell'alunno, con deliberazione del collegio dei docenti, sentiti gli specialisti di cui all'articolo 4, secondo comma, lettera l), del decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 416, su proposta del consiglio di classe o di interclasse, può essere consentita una terza ripetenza in singole classi. 16. Valutazione del rendimento e prove d'esame 

Nella valutazione degli alunni handicappati da parte degli insegnanti è indicato, sulla base del piano educativo individualizzato, per quali discipline siano stati adottati particolari criteri didattici, quali attività integrative e di sostegno siano state svolte, anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune discipline. Nella scuola dell'obbligo sono predisposte, sulla base degli elementi conoscitivi di cui al comma 1, prove d'esame corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonee a valutare il progresso dell'allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.

La valutazione viene espressa in decimi e va riferita al PEI, che costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell’alunno con disabilità. Tale documentocontiene: 

Il progetto riabilitativo a cura dei professionisti dell’ASL

Il progetto disocializzazione a cura degli enti locali

Il piano educativo personalizzatoa cura della Scuola

La valutazione dell’alunno disabile dovrà essere considerata come valutazione dei processi e non solo delle performances a livello didattico. Alunni con disabilità fisica, sensoriale ocon lieve disabilità di apprendimento Seguono la programmazione della classe, la valutazione andrà espressa con i voti senza indicazioni aggiuntive e seguirà i criteri e le modalità adottate per la classe.

Alunni con disabilità Psico-fisica il Consiglio di Classe, di Interclasse, d’intersezione elabora un Piano Educativo Personalizzato. Esso può differenziarsi dalla progettazione della classe eprevedere interventi educativi e didattici adeguati alle reali capacità e potenzialità cognitive dell’alunno. In questo caso la valutazione viene espressa con i voti, ma esclusivamente in relazione agli obiettivi prefissati nel PEI.

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Art. 14. Modalità di attuazione dell'integrazione   

attivazione di forme sistematiche di orientamento, particolarmente qualificate per la persona handicappata, con inizio almeno dalla prima classe della scuola secondaria di primo grado; organizzazione dell'attività educativa e didattica secondo il criterio della flessibilità nell'articolazione delle sezioni e delle classi, anche aperte, in relazione alla programmazione scolastica individualizzata; garantire la continuità educativa fra i diversi gradi di scuola, prevedendo forme obbligatorie di consultazione tra insegnanti del ciclo inferiore e del ciclo superiore ed il massimo sviluppo dell'esperienza scolastica della persona handicappata in tutti gli ordini e gradi di scuola, consentendo il completamento della scuola dell'obbligo anche sino al compimento del diciottesimo anno di età; nell'interesse dell'alunno, con deliberazione del collegio dei docenti, sentiti gli specialisti di cui all'articolo 4, secondo comma, lettera l), del decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 416, su proposta del consiglio di classe o di interclasse, può essere consentita una terza ripetenza in singole classi.

16. Valutazione del rendimento e prove d'esame 

Nella valutazione degli alunni handicappati da parte degli insegnanti è indicato, sulla base del piano educativo individualizzato, per quali discipline siano stati adottati particolari criteri didattici, quali attività integrative e di sostegno siano state svolte, anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune discipline. Nella scuola dell'obbligo sono predisposte, sulla base degli elementi conoscitivi di cui al comma 1, prove d'esame corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonee a valutare il progresso dell'allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.

La valutazione viene espressa in decimi e va riferita al PEI, che costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell’alunno con disabilità. Tale documentocontiene: 

Il progetto riabilitativo a cura dei professionisti dell’ASL

Il progetto disocializzazione a cura degli enti locali

Il piano educativo personalizzatoa cura della Scuola

La valutazione dell’alunno disabile dovrà essere considerata come valutazione dei processi e non solo delle performances a livello didattico.

Alunni con disabilità fisica, sensoriale ocon lieve disabilità di apprendimento Seguono la programmazione della classe, la valutazione andrà espressa con i voti senza indicazioni aggiuntive e seguirà i criteri e le modalità adottate per la classe.

Alunni con disabilità Psico-fisica il Consiglio di Classe, di Interclasse, d’intersezione elabora un Piano Educativo Personalizzato. Esso può differenziarsi dalla progettazione della classe eprevedere interventi educativi e didattici adeguati alle reali capacità e potenzialità cognitive dell’alunno. In questo caso la valutazione viene espressa con i voti, ma esclusivamente in relazione agli obiettivi prefissati nel PEI.

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Nella valutazione degli alunni diversamente abili si terrà conto in ogni caso:       

dei limiti oggettivi imposti dalla disabilità dallapersonalitàdell’alunno dall’autonomia nell’esecuzione del compito di tipo cognitivo dell’impegnomostrato dellasituazione di partenza dei condizionamenti dovuti al conteso socio-culturale di appartenenza dello stile cognitivo e di apprendimento.

Attività di orientamento e continuità per favorire l’integrazione e la frequenzadegli alunni diversamente abili nel passaggio fra i diversi ordini di scuola. Nell’ambito della continuità e orientamento la scuola organizza progettid’inserimento pianificato a favore degli alunni. Le attività coinvolgono docenti dellaScuola dell’infanzia, Primaria e Secondaria 1^ grado e 2^ grado e si concretizzano con periodi di frequenza all’interno del sistema scolastico del diverso grado di scuola. Per gli alunni che frequenteranno la Scuola Secondaria di Superiore viene rivolta una particolare attenzione nella progettazione di attività di orientamento che agevolino l’inserimento dello studente. La famiglia, l’equipe psicopedagogica,i docenti di classe e l’insegnante di sostegno partecipano collegialmente nella progettazione di tali iniziative. Alunni con disturbi specifici di apprendimento Quali sono i disturbi specifici dell‟apprendimento. I D.S.A. sono un gruppo eterogeneo di disturbi che si manifestano solamente nell’acquisizione delle abilità scolastiche quali la lettura, la scrittura ed il calcolo. La loro caratteristica principale è quindi la specificità: il disturbo riguarda uno specifico dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Disturbi Specifici Evolutivi di Apprendimento: Dislessia(difficoltà nell’imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità di lettura)  Disgrafia/Disortografia (prestazioni grafiche scadenti e particolarmente scorrette)  Discalculia (difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri). Tali disturbi possono sussistere separatamente o insieme 

Caratteristiche generali dei D.S.A.            

Compromissione significativa e persistente della funzione interessata Capacità intellettive nella norma Assenza di deficit sensoriali Assenza di danno neurologico Assenza di disturbi relazionali (primari) Presenza di normali opportunità educative Familiarità per il disturbo nel 60-70% dei casi Prevalenza accentuata nei maschi Consistente associazione tra i diversi DSA Eterogeneità dei quadri funzionali Eterogeneità dei profili di sviluppo Associazione con disturbi psicopatologici

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CM n° 28 del 15.03.2007 esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie per l’anno scolastico 2006-2007; Nota MPI 4600 del 10 maggio 2007 Circolare n. 28 del 15 marzo 2007 sull’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie per l’anno scolastico 2006-2007 – precisazioni; CM N. 4674 del 10 maggio 2007 Disturbi di apprendimento: indicazioni operative; Circolare 13925 USR Emilia Romagna del 4/9/2007; Circolare ministeriale n. 51/2009, sezione "Particolari categorie di candidati" e dall'ordinanza n. 40/2009, articolo 12, comma 7; Nota 1.03.2005 prot. 1787 - CM 10.05.2007, prot. 4674); Nota MIUR 03/02/2009 Disturbi Specifici di apprendimento: successo scolastico e strategie didattiche. Suggerimenti operativi; C.M. n. 51 del 20.05.2009; MIURAOODGOS prot. n. 5744 /R.U./U28 maggio 2009 Anno scolastico 2008/2009 - Esami di Stato per gli studenti affetti da disturbi specifici di apprendimento – DSA;. Nota Ministeriale prot. n 6051 dell’8.06.2009.; D.M. n. 5669 del 12/07/2011 e Linee guida Legge8 Ottobre 2010, n.170 (in G.U. n.244 del 18 Ottobre 2010) “Nuove norme in materia di disturbi specifici d’apprendimento in ambito scolastico” Principi generali

La scuola, dovendo non sologarantire il diritto all’istruzionefornendo i necessari supporti agli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) debitamente certificate ma ridurne anche i disagi formativi ed emozionali, dovrà adottare forme di verifica e di valutazione adeguate tenendo conto: delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni e , quindi, di quanto previsto dal Piano Educativo Personalizzato riferito ad ogni alunno;  dell’utilizzo degli strumenti compensativi e dispensativi previsti dal PEP;  dell’importanza delle prove orali rispetto alle corrispondenti prove scritte;  delle conoscenze e competenze acquisite e non delle carenze. A tal proposito la Scuola predispone un documento che può assumere il valore di PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO contenente dati, attività individualizzate, misure compensative e dispensative, forme di verifica e valutazione. 

Organizzazione delle verifiche Per la somministrazione delle verifiche verranno previsti ed utilizzati gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Gli insegnanti indicheranno, in base alla situazione di ogni alunno, quali delle seguenti modalità verranno utilizzate: Prove scritte       

tempi più lunghi per le prove scritte, testo della verifica scritta in formato digitale (laddove esistano gli strumenti), lettura del testo della verifica scritta con l’utilizzo della sintesi vocale (laddove esistano gli strumenti), riduzione/selezione della quantità di esercizi nelle verifiche senza modificare gli obiettivi, utilizzo di prove strutturate: a scelta multipla, cloze….uso di mappe, schemi, immagini, uso di tutti quegli strumenti compensativi utilizzati nella normale attività didattica (tabelle, calcolatrice…) fornitura dell’esercizio già scritto, evitando la copiatura alla lavagna. Per quanto riguarda le linguestraniere, l’alunno può ottenere:

 

la dispensa da prestazioni scritte, qualora ci siano richiesta esplicita nella certificazione, richiesta da parte della famiglia e approvazione del Consiglio di Classe; l’esonero dall’insegnamento su richiesta della famiglia e approvazione del Consiglio di Classe, solo in casi di particolare gravità, risultanti dal certificato diagnostico. Tali alunni seguiranno un percorso didattico differenziato ed in sede di esame potranno sostenere prove differenziate finalizzate solo al rilascio dell’attestazione di cui all’art. 13 del D.P.R. n.323/1998.

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Prove orali Interrogazioni  programmate anche come integrazione di verifiche scritte non soddisfacenti,  prove orali per le prove scritte nella lingua straniera,  interrogazioni orali per le materie previste solo orali,  utilizzo di mappe, schemi, immagini da utilizzare come supporto,  uso di tutti quegli strumenti compensativi utilizzati nella normale attività didattica (tabelle, calcolatrice…) Correzioneverifiche Sarà opportuno:

  

non sottolineare gli errori ortografici, non valutare gli errori ortografici, valutare le prove scritte ed orali tenendo conto del contenuto non della forma (i concetti, i pensieri e la loro coerenza, il grado di maturità, di consapevolezza e di conoscenza raggiunti dall’alunno)

Valutazione La valutazione terrà conto:   

dei personali livelli di partenza, dei progressi acquisiti, dell’impegno, delle conoscenze apprese e delle strategie usate del percorso svolto dall’alunno, di come abbia saputo migliorarsi.

D.M 12 Luglio 2011 e Linee Guida Le Linee guida presentano alcune indicazioni, elaborate sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche, per realizzare interventi didattici individualizzati e personalizzati, nonché per utilizzare gli strumenti compensativi e per applicare le misure dispensative. Esse indicano il livello essenziale delle prestazioni richieste alle istituzioni scolastiche e agli atenei per garantire il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA. Il documento presenta la descrizione dei Disturbi Specifici di Apprendimento, amplia alcuni concetti pedagogicodidattici ad essi connessi e illustra le modalità di valutazione per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA nelle istituzioni scolastiche e negli atenei. Un capitolo è poi dedicato ai compiti e ai ruoli assunti dai diversi soggetti coinvolti nel processo di inclusione degli alunni e degli studenti con DSA: uffici scolastici regionali, istituzioni scolastiche (dirigenti, docenti, alunni e studenti), famiglie, atenei. L’ultimo, è dedicato alla formazione. Sul sito internet del MIUR, presso l’indirizzo web http://www.istruzione.it/web/istruzione/dsa, è possibile visionare schede di approfondimento, costantemente aggiornate, relative alla dislessia, alla disortografia e disgrafia, alla discalculia, alla documentazione degli interventi didattici attivati dalla scuola (come per esempio il Piano Didattico Personalizzato) e alle varie questioni inerenti i DSA che si porranno con l’evolvere della ricerca scientifica. Criteri di valutazione degli alunni con disturbi specifici del comportamento(ADHD) Presentazione I bambini ed i ragazzi che presentano comportamenti di disattenzione e/o irrequietezza motoria, possono avere difficoltà nel:      

selezionare le informazioni necessarie per eseguire il compito, individuare, pianificare e controllare le sequenze di azioni complesse, necessarie all’esecuzione di compiti e problemi, mantenere l’attenzione per il tempo utile a completare la consegna, perché ad esempio molto sensibili agli elementi di distrazione presenti nell’aula, seguire le istruzioni e rispettare le regole (non a causa di comportamento oppositivo o di incapacità di comprensione), nell’utilizzare in modo adeguato le strategie di studio, regolare il comportamento che si caratterizza, quindi, in una eccessiva irrequietezza motoria, talvolta in aggressività.

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Di conseguenza, possono trovare difficoltà nel: costruire e mantenere relazioni positive con i coetanei, affrontare adeguatamente situazioni che impongono controllo delle proprie azioni o concentrazione e attenzione prolungata,  seguire i ritmi di apprendimento della classe. In alcuni alunni prevale la disattenzione, in altri l’iperattività, ma, nella maggior parte dei casi, i due problemi coesistono.  

Gli insegnanti avranno, dunque, contatti con i genitori del bambino e con gli specialisti che lo seguono, per un opportuno scambio di informazioni e per una gestione condivisa di progetti educativi appositamente studiati per lui. Organizzazione delle verifiche Gli insegnanti indicheranno, in base alla situazione di ogni alunno, quali delle seguenti modalità verranno utilizzate:       

predisposizione dell’ambiente in modo tale da ridurre al minimo le fonti di distrazione, assicurarsi che sul banco siano presenti solo gli oggetti utili per la prova, tempi più lunghi, segmentati, se necessario, in più pause, articolazioni della prova scritta in più quesiti, comunicazione chiara dei tempi necessari per l’esecuzione del compito, assicurarsi che, durante l’interrogazione, l’alunno abbia ascoltato e riflettuto sulla domanda ed incoraggiare una seconda risposta qualora tenda a rispondere frettolosamente, uso di diagrammi di flusso, tracce, tabelle, parole chiave per favorire e sviluppare la comunicazione e l’attenzione.

Valutazione La valutazione terrà conto:   

dei progressi acquisiti, dell’impegno, delle conoscenze apprese e delle strategie usate rispetto ai personali livelli di partenza, del percorso svolto dall’alunno, di come abbia saputo migliorarsi, del contenuto, evitando di considerare gli errori di distrazione, valorizzando il prodotto e l’impegno piuttosto che la forma.

Valutazione del voto di condotta In merito alla norma sancita dal D.M. 16 gennaio 2009 n.5 che riguarda “Criteri e modalità applicative della valutazione del comportamento” è auspicabile che i docenti considerino i fattori presenti nella diagnosi ADHD prima di procedere alla valutazione dell’alunno/a. Occorre, infatti, tenere conto del fatto che il comportamento di un alunno con ADHD è condizionato fortemente dalla presenza dei sintomi del disturbo.

La valutazione delle competenze I recenti documenti di legge richiedonoche la scuola attui la valutazione e la certificazione delle competenze. È un processo di certificazione che riguarda gli alunni dell’ultimo anno della scuola primaria e gli studenti delle classi terze della scuola secondaria di 1^ grado. Per la scuola primaria sono spiegate e certificate con esito scritto; mentre per la scuola secondaria occorre esprimere anche ilrelativo voto in decimi. Cos’è la competenza In una competenza si possono distinguere tre dimensioni fondamentali: la prima di natura cognitiva e riguarda la comprensione e l’organizzazione dei concetti che sono direttamente coinvolti; la seconda è di natura operativa e concerne le abilità che le caratterizzano; la terza è di natura affettiva e coinvolge convinzioni, motivazioni ed emozioni, che permettono di darle senso e valore personale” (Pellerey 2000)

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Competenze chiave Raccomandazioni del Parlamento Europeo2006 Comunicazione nella madrelingua (comunicare, acquisire ed interpretare l’informazione) Comunicazione nelle lingue straniere (comunicare, acquisire ed interpretare l’informazione) Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia (risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni)  Competenza digitale (acquisire ed interpretare l’informazione, individuare collegamenti e relazioni)  Imparare ad imparare  Competenze sociali e civiche (agire in modo responsabile ed autonomo, collaborare e partecipare)  Spirito d’iniziativa e imprenditorialità (progettare, risolvere problemi)  Consapevolezza ed espressione culturale (acquisire ed interpretare l’informazione, collaborare e partecipare, progettare, individuare collegamenti e relazioni) Il processo d’apprendimento è finalizzato dunque all’acquisizione di strumenti utiliper agirecon competenza. Sono:   

Conoscenze e abilità

Competenze

 I contenutidisciplinari(saperi)  L’elaborazione e la trasformazione dei contenuti disciplinari in azioni (saper fare)  La capacità di trasformare le conoscenze e le abilità in comportamenti adeguati nei riguardi degli altri e per la risoluzione di nuovi problemi

La competenzaintesa comecapacità di far fronte a un compito nuovo, senza una soluzione predefinita, è di conseguenza legata all’agire. E’ molto operativa, dinamica ed ècollocata in un contesto di lavoro concreto, specifico. Valutare le competenze è dunque un compito complesso e al momento difficilmente applicabile esclusivamente ad indicatori predefiniti e generalizzabili, perché riguarda anche:  

la sfera soggettiva di chi esegue un compito la contestualizzazione del compito (unicità)

Chi agisce con competenza utilizza tuttavia risorse definite trasversali, che sono strumentifondamentali del processo d’apprendimento epossono essere verificate e valutate. Criteri di valutazione degli obiettivi trasversali Gli obiettivi trasversali riguardano tutte le discipline. Possonotuttaviariferirsi :  ad una singola disciplina  ad un lavoro interdisciplinare o multidisciplinare sono rilevabili attraverso osservazioni sistematiche, colloqui e all’interno dei livelli di prestazione delle prove relative alle abilità e alle conoscenze

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Risorse cognitive trasversali

Comprensione

Imparare ad imparare

Comunicazione

Produzione (Espressione oraleElaborazione di immagini Scrittura Gestualità Multimedialità) Attivare strategie per mettere a fuoco il problema e identificare un processo risolutivo

Ascolto / Lettura (Testi di vario tipo,Immagini,Musiche, Multimedialità) Conoscere la terminologia adeguata

Metodo di studio (Testi di vario tipo,Immagini,Musiche, Multimedialità) Saper e sapersi porre problemi

Saper individuare, raccogliereinterpretare i dati

Progettare e verificare un’ipotesi risolutiva

Operare gerarchie tra le informazioniselezionate e scegliere quelle più generali

Conoscere la terminologiaadeguata

Progettare e verificare un’ipotesi risolutiva anche per modificarla

Saper individuare, raccogliere e interpretare i dati

Conoscere e saper usarela terminologia adeguata, i concetti chiave e le procedure

Saper individuare collegamenti e relazioni Saper elaborare i dati

Operare gerarchie tra le informazioni selezionate e scegliere quelle più generali

Possedere le abilità per applicare quanto conosciuto

Saper individuare collegamenti e relazioni Saperelaborareidati Si trasformano in:

Risorse cognitive disciplinari Sono relative alle varie discipline. Si distinguono in:

Conoscenze

Abilità

Insieme delle rappresentazioni del mondo, che l‟alunno consegue attraverso stimoli esterni e dal sapere disciplinare (comprensione dei contenuti e del senso di ciò che si legge, si studia o si osserva. Nelle conoscenze è prevista l‟ acquisizione dei concetti fondamentali della disciplina)

Capacità di ragionare e diapplicare in modo corretto e in vari ambitii concetti e le conoscenze acquisite.

Per la scuola dell‟infanzia: Campi di esperienza

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Risorse attinenti le abilità comportamentali Sono relative all’alunno stesso e sono intese come disponibilità personale a rapportarsi con gli altri e con l’ambiente

Relazionalità

Autonomia

Collaborazione, socializzazione, rispetto degli altri e dell‟ambiente

Autonomia, impegno, interesse, partecipazione Saper e sapersi porre problemi

Saper e sapersi porre problemi Progettare e verificare un‟ipotesi risolutiva Prendere iniziative Prendere iniziative Avanzare proposte Avanzare proposte Sapersi confrontare con gli altri Collaborare in modo costruttivo

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AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO La valutazione, ormai da diversi anni, è un tema ampiamente trattato dalla letteratura e auspicato, se non esplicitamente richiesto, dalla normativa e dai programmi d’ intervento, seppure la sua pratica non sia altrettanto diffusa. Le ragioni di questa ancor scarsa diffusione pratica della valutazione, può essere solo parzialmente riconducibile ad una mancanza di cultura della valutazione. In realtà contribuiscono fortemente altri fattori. In primo luogo aspetti concreti ed economici, che riguardano sia i costi sia l’ impegno richiesto dalla messa a punto e realizzazione di un adeguato sistema di ricerca valutativa. In secondo luogo la valutazione dei progetti rappresenta un problema complesso da affrontare per una serie di motivi 

l’ oggetto di valutazione è difficile da individuare ed afferrare perché si caratterizza come costrutto complesso e multidimensionale, e di conseguenza come pratica caratterizzata da ampi margini d’ incertezza, ambiguità e imprevedibilità, la cui progettazione non può essere concepita secondo un modello lineare di causa-effetto o in base ad orientamento realista nel quale la valutazione è concepita come analisi di una realtà “oggettiva” e le modificazioni delle variabili osservate possono essere indipendenti da chi conduce l’ indagine e dal contesto in cui avviene l’ osservato;

l’ importanza dei processi di costruzione, negoziazione e condivisione di senso nella progettazione. In questa prospettiva la valutazione diventa un elemento necessario sia per la costruzione di un senso condiviso del progetto sia per rilevare discrepanze, scissioni, scarti tra il senso e le teorie dichiarate a quelle che vengono agite. La valutazione della qualità, allora, diventa un importante strumento di ricerca a disposizione degli attori coinvolti nel progetto, che, se metodologicamente fondato, di per sé qualifica già il lavoro di prevenzione e promozione sia verificandone la validità sia contribuendo ai necessari processi di condivisione del senso e del significato ad esse sottesi. Da questi aspetti deriva che spesso l’ oggetto e le sue proprietà risultino difficili da individuare e valutare. Occorre allora assumere la valutazione come un’ attività di riflessione critica che accompagna ed integra il progetto in tutte le sue fasi, individuando indicatori e strumenti capaci di render conto non solo degli effetti del progetto ma anche del modo in cui questi vengono perseguiti. In questo senso la valutazione ha in valore fortemente strategico, in quanto si configura come attività di “riflessione” e luogo di apprendimento, che, fornendo informazioni utili ad individuare punti critici e punti di forza, aiuta a tarare l’ andamento del progetto durante il suo svolgimento, offrendo anche la possibilità di mettere in relazione intuizioni, creatività con risorse e opportunità concrete, e sostenere nuovi processi progettuali. Dall’analisi dei fattori sulla valutazione della qualità del servizio, sono stati messi a punto una checklist di indicatori quali:  la collaborazione di tutto il personale (docente, amministrativo e ausiliario) nella gestione della scuola  illavorocollegialedeidocent  la condivisione delle scelte educative e organizzative  l’ attenzione al tema della continuità e dell’ orientamento  il raggiungimento di traguardi comuni stabiliti collegialmente  l’ attenzionealla “diversità”  l’ attenzione al nostro contesto scolastico sempre più multietnico  il raccordo interdisciplinare fra i docenti come mezzo per garantire l’ unitarietà dell’ insegnamento  la ricerca di efficaci strategie di lavoro  laflessibilitàoraria  l’ apertura della scuola verso le realtà territoriali  un buon utilizzo degli spazi disponibili, il potenziamento delle risorse didattiche, scientifiche e multimediali  unbuonutizzodellerisorse  disponibilità degli insegnanti alla sperimentazione e all’aggiornamento professionale  il rapporto costante con le famiglie  Anche per l’anno scolastico 2014/15 è stato predisposto un nucleo Interno di Autovalutazione presieduto dalla D.S. con il compito di somministrare al termine dell’anno scolastico questionari riguardanti la qualità del servizio erogato e dell’offerta formativa dell’Istituto nonché la rispondenza di quest’ultima ai reali bisogni dell’utenza. Inoltre ha il compito di redigere un rapporto finale illustrativo dei risultati emersi.

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VALUTAZIONE –DIRETTIVA TRIENNALE DEL MIUR DEL 18 SETTEMBRE 2014 Migliorare i livelli di apprendimento e l‟equità del sistema, rafforzare le competenze degli studenti, anche per agevolare il loro buon esito nei successivi percorsi universitari e nel mondo del lavoro. Sono gli obiettivi della valutazione del sistema scolastico che prende il via grazie alla direttiva triennale firmata il 18 sett.2014 dal Ministro dell‟Istruzione, dell‟Università e della Ricerca, Stefania Giannini. A partire da quest‟anno scolastico tutti gli istituti (statali e paritari) saranno coinvolti in un processo graduale che manderà a regime, entro l‟anno scolastico 2016/2017, il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV). Entro il prossimo ottobre l‟INVALSI, l‟Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema di Istruzione, fornirà alle scuole gli indicatori per autovalutarsi. Conteranno, ad esempio, le competenze degli studenti, ma anche l'organizzazione e la qualità della didattica, le dotazioni scolastiche e si terrà conto del contesto socio-economico. Le scuole avranno un quadro nazionale di riferimento, corredato da dati comparativi sul sistema scolastico, e un preciso format per scrivere il loro Rapporto di autovalutazione che sarà in formato elettronico e dovrà essere reso pubblico entro luglio 2015 sia sul sito della scuola che sulla piattaforma del Miur „Scuola in Chiaro‟. Il Rapporto dovrà contenere gli obiettivi di miglioramento di ciascun istituto, uno strumento prezioso anche per le famiglie che potranno conoscere il piano di lavoro che ogni scuola metterà in campo per potenziare la propria offerta formativa. Nel corso di questo autunno il Ministero avvierà percorsi di formazione che saranno rivolti a dirigenti scolastici e docenti referenti per la valutazione di istituto. L‟INVALSI farà da supporto tecnico alle scuole. Per la predisposizione del piano di miglioramento, le scuole potranno anche avvalersi dell‟aiuto dell‟INDIRE, l‟Istituto che si occupa di ricerca nel campo della didattica. Alla fine del triennio (anno scolastico 2016/2017) le scuole diffonderanno i risultati raggiunti rispetto agli obiettivi di miglioramento programmati. A partire dall‟anno scolastico 2015/2016 nuclei di valutazione formati da ispettori ministeriali ed esperti di settore visiteranno ogni anno, per tutto il triennio coperto dalla direttiva, fino ad un massimo del 10% di istituti. Entro dicembre 2014, l‟INVALSI definirà gli indicatori per la valutazione dei dirigenti scolastici. Tali indicatori saranno inseriti in un disegno generale di valutazione della dirigenza scolastica su cui il Miur si confronterà con le organizzazioni sindacali e le associazioni professionali. Si terrà conto, ad esempio, delle competenze professionali del dirigente e dei risultati raggiunti attraverso il piano di miglioramento. A partire dall‟ottobre del 2015 l‟INVALSI produrrà ogni anno un Rapporto nazionale sul sistema scolastico tramite un‟analisi approfondita del quadro nazionale con comparazioni internazionali

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CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE CTP EDUCAZIONE PER GLI ADULTI EDA PORTO RECANATI CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE EDUCAZIONE DEGLI ADULTI PORTO RECANATI L " asciateci prendere in mano libri e penne, queste sono le nostre armi più potenti" Malala Yousafzai Si riconosce il diritto di apprendimento a tutti gli individui di ogni età e senza discriminazione di sesso, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche, socio-culturali ed economiche. Piano dell'Offerta Formativa Il CTP-EDA (Centro Territoriale Permanente-Educazione Adulti) dell'Istituto comprensivo "Enrico Medi"di Porto Recanati opera stabilmente in due sedi: Porto Recanati e Civitanova Marche e per progetti specifici negli altri Comuni di sua competenza (Ambito sociale XIV). Il CTP fa riferimento all‟OM 455 del 29 luglio 1997 che lo istituisce, al Documento Governativo del 2 marzo 2000 e alla Direttiva Ministeriale del 6 febbraio 2001. Il decreto del Presidente della Repubblica n. 263 del 29 ottobre 2012 ha emanato norme per la graduale ridefinizione, a partire dall‟anno scolastico 2013-2014, dell'assetto organizzativo e didattico dei centri provinciali per l‟istruzione degli adulti. Con la nota n. 1231 del 19 settembre 2013 il Miur ha pubblicato il documento contenente le indicazioni per i “10 passi verso i CPIA…”Progetti assistiti a livello nazionale"(art.11, comma 1 del D.P.R. 263/12). I CPIA nella Regione Marche inizieranno la loro attività a partire dall'anno scolastico 2015/16. Il Centro offre agli adulti e ai giovani italiani e stranieri opportunità di formazione lungo tutto l'arco della vita, mediante:  l'organizzazione di sportelli di accoglienza e orientamento per progettare moduli formativi per il raggiungimento delle competenze chiave di cittadinanza;  la promozione di corsi lunghi di istruzione e corsi brevi ricorrenti a carattere modulare per il raggiungimento di competenze specifiche;  la progettazione di contenuti, metodologie didattiche, sistemi di valutazione specifici, secondo i bisogni dell‟utenza e gli obiettivi definiti;  la disponibilità per il territorio di riferimento di strutture e risorse umane impegnate nelle funzioni di pianificazione, programmazione, progettazione, docenza, attività tutoriali professionali e d‟aula, di azienda e di rete ed infine il rilascio di titoli, attestazioni o certificazioni dei crediti formativi acquisiti, coerentemente con l‟evoluzione del quadro normativo. A Porto Recanati, il Centro, che lavora in rete con gli altri CTP delle Marche e con la Prefettura di Macerata, è sede di svolgimento dell'esame previsto dal D. M. 4/06/2010 per l'Attestazione del livello A2 della Lingua italiana utile per il permesso di lungo soggiorno CE (per coloro che non intendono intraprendere un percorso formativo e che ne fanno richiesta alla Prefettura).

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Sempre presso la sede di Porto Recanati è possibile partecipare alle sessioni di formazione civica e di informazione sulla vita civile in Italia ai sensi dell'art.3 del D.P.R. n. 179/2011, ovvero il Regolamento concernente la Disciplina dell'accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato italiano. PROGETTI IL CTP ha costruito nel tempo un sistema di rete come previsto nel Documento Governativo del 2.3.2000 e secondo le disposizioni contenute nel Decreto Ministeriale sull‟accreditamento delle sedi formative del 25.5.2001. Secondo la normativa, infatti, l‟offerta formativa dell‟EDA si sviluppa in progetti comuni con altri enti e agenzie con modalità organizzative stabilite insieme. La politica di offerta formativa integrata destinata agli adulti valorizza le risorse umane, materiali e finanziarie disponibili nel territorio e razionalizza gli interventi degli Enti pubblici e privati rivolti alla formazione della popolazione adulta italiana e straniera. Sono state attivate collaborazioni, mediante Protocolli d'Intesa, con - Comune di Portorecanati. - Comune di Civitanova Marche. - Centro per l‟Impiego e l'Orientamento di Civitanova Marche - IPCTP “V. Bonifazi” di Civitanova Marche - Comune di Potenza Picena - Istituto “S.Stefano” di P.Potenza Picena. - Istituto Alberghiero “Einstein Nebbia” di Loreto - ITIS "Mattei" Recanati - Regione Marche - Ufficio Scolastico Regionale. Sono in corso convenzioni con altri Comuni e Associazioni dell'Ambito sociale XIV (Morrovalle, Montecosaro) Dal marzo 2012 il CTP fa parte della rete dei CTP della Regione Marche come previsto dall‟attuazione del progetto F.E.I. denominato “ICAM”, Italiano cantiere aperto Marche, che ha per capofila la Regione Marche, settore Servizi Sociali e come partner i tredici CTP delle Marche e l'Ufficio Scolastico Regionale. Il corrente anno scolastico corrisponde alla quarta annualità del progetto. Il progetto ICAM4 prevede l'istituzione di moduli di accoglienza e orientamento nei Comuni di competenza del CTP per raccogliere i bisogni formativi di coloro che vivono sparsi in piccoli centri e che non possono spostarsi facilmente. Si organizzano poi corsi di Italiano A1 e A2, utilizzando un'aula mobile. Il progetto prevede anche unità di apprendimento sulla cultura italiana, sulle conoscenze civiche e esami per l'attestazione di livello. Tutte le fasi e gli orari dei corsi sono tarati sui bisogni lavorativi, familiari e logistici degli utenti. Ogni anno il progetto è accompagnato da un piano di formazione per i docenti interni ed esterni del CTP. Tutte le informazioni e i materiali per i corsisti sono reperibili sul sito ctpreteicam.it. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' Il CTP organizza attività soprattutto per la formazione continua a domanda individuale e per l’obbligo formativo. Le attività rientrano nel quadro delle indicazioni che, il 18 dicembre 2006, il Parlamento e il Consiglio europeo hanno approvato, circa le “competenze chiave per l’apprendimento permanente”. Sono destinatari dell'offerta formativa del centro gli adulti di qualsiasi età e condizione e i giovani, dai sedici anni in su, compresi coloro che richiedono il conseguimento del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione. Per ogni iscritto viene effettuata la negoziazione di uno specifico percorso di istruzione e formazione, con la sottoscrizione di un patto formativo da parte dell‟adulto o del genitore del minore e da parte del CTP. Anche per l‟acquisizione del titolo di studio, nella prima fase, vengono valutati dai Consigli di classe i crediti in ingresso, al fine di modulare un percorso personalizzato idoneo al conseguimento del titolo stesso. Le attività formative, di alfabetizzazione o di istruzione hanno organizzazione modulare con durata, normalmente definita in ore, rapportata ai contenuti programmati.

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Il Centro offre dunque nell'anno scolastico 2014-15 le seguenti opportunità di formazione:  corso lungo per il conseguimento del diploma conclusivo del I ciclo, titolo obbligatorio in Italia, (possono accedervi anche i minori che abbiano compiuto 16 anni) (400 ore);  corsi brevi ricorrenti di Alfabetizzazione in lingua italiana livello A1 (50+50 ore), livello A2 (50+50 ore). Al termine dei corsi si può sostenere l'esame per ottenere l'attestazione del livello raggiunto. (il livello A2 è quello richiesto per il permesso di lungo soggiorno CE);  corsi brevi (30 ore) ripetibili di Lingua straniera (Inglese) di livello di base e intermedio;  corsi brevi (30 ore) ripetibili di Informatica livello base.  corso annuale di sostegno a persone disabili nell‟Istituto S.Stefano di Porto Potenza Picena Tutti gli iscritti ai corsi sono seguiti in modo personalizzato dai docenti durante il percorso formativo stabilito dopo i colloqui previsti nella fase di accoglienza. ATTIVITA' DI ORIENTAMENTO Tra le attività del CTP ha molta importanza quella di orientamento: essa si esplica sia durante le lezioni, sia nel tempo dedicato all'accoglienza ( compilazione del fascicolo personale, patto formativo, recuperi individualizzati, ecc.). Gli incontri con i genitori degli allievi minori sono finalizzati alla comunicazione reciproca di informazioni sui bisogni del giovane, sulle modalità di scelta della scuola superiore, del tipo di corso da seguire e delle competenze da possedere per un buon inserimento nel lavoro e di eventuali problemi in itinere. Gli incontri suddetti consistono in colloqui semestrali, programmati come segue: 1. inizio corso di formazione: presentazione progetto di orientamento ed esame di eventuali problematiche, condivisione del patto di corresponsabilità. 2. in itinere: colloqui informativi. I genitori, in caso di necessità, sono ricevuti dai docenti negli orari stabiliti per l'accoglienza o previo appuntamento. ATTESTATI E CERTIFICAZIONI All'interno del fascicolo/libretto personale, sono raccolti il patto formativo e le attività effettivamente svolte, il monte ore corrispondente, le competenze raggiunte, i titoli e gli attestati acquisiti. Questi elementi costituiscono i crediti formativi individuali. Al termine dei corsi gli utenti ricevono attestati di frequenza per le attività seguite e/o certificazione dell'esame conclusivo del I ciclo. RISORSE PROFESSIONALI Il CTP dispone di 10 unità: 1 Dirigente Scolastica /Coordinatrice 6 unità di personale docente ( 2 docenti di Lettere, 1 di Inglese, 1 di Matematica, 2 maestre) 3 unità di personale non docente ( 2 collaboratori, 1 assistente amministrativo). Inoltre il CTP si avvale per la realizzazione dei corsi della collaborazione di docenti e professionisti esterni selezionati con bandi pubblici. I"nsegnare la comprensione, la pace, la tolleranza: studiare quindi l’incomprensione, il pregiudizio,ecc." Edgar Morin Iscritti ai corsi: la stima si basa sullo storico degli ultimi due anni, poichè le iscrizioni ai corsi ricorrenti vengono riaperte periodicamente. Licenza media: 110 iscritti (2 corsi) Alfabetizzazione: 35A1+45A2 per 3 corsi annuali a Porto Recanati e 2 a Civitanova Marche. Corsi ICAM4 previsione: 9 moduli da circa 20 persone ciascuno.

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CODICE DEONTOLOGICO DELLA PROFESSIONE DOCENTE

La qualità del servizio formativo è strettamente correlata alle competenze professionali di ciascun docente, ma dipende anche dalla qualità delle relazioni che si costruiscono nell’ambiente scolastico e dai valori che sono praticati da ciascuno al suo interno. Pertanto è importante che l‟insegnante si ponga come:   

figura positiva e rassicurante per gli alunni, interlocutore disponibile verso tutte le componenti sociali, promotore di un clima scolastico sereno e costruttivo teso a favorire la collaborazione, il confronto e la flessibilità.

L’insegnante costruisce la propria professionalità nell’azione, con comportamenti che la valorizzino e la tutelino dall’impoverimento e dal degrado. Il primo dovere di ogni docente è quello di approfondire aggiornare ed adeguare il proprio bagaglio di conoscenze e competenze, che sono teoriche (cultura generale di base, specifico disciplinare, tecnologie di comunicazione, didattica generale e disciplinare, conoscenza dei processi comunicativo – relazionali), operative (progettazione e pratica didattica, attività di valutazione, uso degli strumenti di verifica, uso delle tecnologie didattiche, organizzazione dei gruppi) e sociali (relazione e comunicazione. E’ altrettanto rilevante, per l’insegnante, il dovere verso l’autovalutazione, come strumento per correggere e migliorare costantemente la propria azioneeducativa. Insieme al valore del merito e delle competenze, è sancita l’importanza di salvaguardare l’autonomia della professione sia da imposizioni politiche, ideologiche o religiose, sia da eccessi normativi e burocratici. Il lavoro dell’insegnante si nutre di relazioni umane e cresce con loro. E’ dunque dovere del docente impedire che queste siano isterilite dall’ipertrofia delle regole, dalla paranoia documentativi (registri, autorizzazioni, verbalizzazioni, relazioni ecc.) e dairitualismi di una collegialità formale e inconcludente. Un richiamo forte al fatto che la valorizzazione e la salvaguardia della professione docente richiedono il superamento dell’individualismo e lo sviluppo di forme associative coerenti. Il docente non abusa del potere che la sua professione gli conferisce.

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L’insegnante rispetta i diritti fondamentali degli allievi sanciti dalla “Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia” e i valori della Costituzione, affermando innanzi tutto che nella scuola i valori vanno “praticati”. E’ nel concreto nella sua azione educativa,che devono emergere i valori della cultura, della giustizia, della tolleranza, del rispetto delle differenze Sostiene fortemente il valore del merito, che deve essere sostenuto e accompagnato da altri due valori, come complementari e non contrapposti, la solidarietà e la competizione. Ha il dovere di non appiattire l’insegnamento su di un modello standardizzato e in quanto tale astratto, ma di progettarlo ed applicarlo, tenendo conto delle inclinazioni e aspirazioni degli allievi che si hanno di volta in volta di fronte. Contribuisce alla sua socializzazione e alla sua integrazione nel gruppo-sezione e nella collettività. La valutazione finale delle conoscenze e delle competenze deve essere il più possibile obiettiva ed imparziale a prescindere da condizionamenti di carattere psicologico, ambientale, sociale, ed economico degli allievi. Il rendimento medio rimarrà un traguardo importante, ma non potranno essere trascurati né gli allievi con difficoltà, né quelli particolarmente dotati.

E’ dovere di ciascun docente contribuire a costruire relazioni feconde, improntate al rispetto e basate su un forte spirito di collaborazione. Un modo per costruire atteggiamenti di apertura e fiducia fra colleghi è la pratica dell’autovalutazione, non più solo individuale ma di gruppo.

L’insegnante s’impegna a creare un “clima” di collaborazione, impegnato e accogliente senza atteggiamenti dirigistici e autoritari, né lassisti. E’ suo dovere dimostrare un forte senso di appartenenza alla propria scuola e di diffonderne una buona immagine e di farla apprezzare alla comunità.

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E’ dovere fondamentale dei docenti adoperarsi per costruire, attraverso una varietà di comunicazioni formali ed informali, un clima collaborativi e di fiducia con le famiglie. Il docente esplicita gli obiettivi dell’insegnamento, è attento ai problemi posti dai genitori e favorisce un confronto aperto. Non accetta imposizioni attinenti alla specifica sfera di competenza tecnico-professionale della docenza. S’impegna a partecipare a tutto ciò che, al di fuori della scuola, può consentire un migliore sviluppo dell’attività formativa: collaborazione con figure professionali specialistiche nel settore dell’assistenza socio-sanitaria, con strutture culturali, ricreative e sportive, con strutture produttive e del mondo del lavoro.

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LA SICUREZZA NELLA SCUOLA

La“scuola” può e deve diventare il luogo primo e prioritario in cui si insegna e si attua la “prevenzione”. A seguito dell’entrata in vigore del D.L. 626/94 e dei successivi D.M. 382/98 ed il T.U. 81/08, la scuola è equiparata ad un ambiente di lavoro che, come tale, deve, a tutti gli effetti di legge, garantire requisiti strutturali, impiantistici e gestionali previsti dalle varie norme d’igiene e sicurezza attualmente in vigore. Il nostro Istituto,riguardo alla gestione della sicurezza, ha provveduto:  allavalutazionedeirischi,  a redigere una relazione tecnica da allegare al documento della Valutazione dei rischi,  a redigere un Piano di Emergenza e di Evacuazione,  alla designazione degli addetti alle misure di prevenzione incendi, evacuazione e primo soccorso (figure sensibili),  alla promozione di attività di Informazione e Formazione. -All’entrata di ogni Plesso, inoltre, è esposta la planimetria generale della scuola con indicati i percorsi di fuga ed il “punto di raccolta” esterno. -Lungo i corridoi,è esposta la planimetria di riferimento con l’indicazione dei percorsi di esodo. -In ogni aula, è esposta una piantina del corridoio e della relativa via di fuga, nonché le norme di esodo e gli elenchi degli alunni apri-fila e chiudi-fila. 

Giornalmente, mensilmente e semestralmente si attuano verifiche degli Impianti di Sicurezza, inoltre, viene sistematicamente aggiornato il “Registro della Sicurezza e dei Controlli”.

In ogni Plesso si effettuano prove di evacuazione d’Istituto: per tutte le classi, infatti, segue un addestramento ad uscire dalla propria aula e dal proprio corridoio secondo le modalità definite dal Piano di Evacuazione di Istituto. In ogni Plesso si attuano prove di prevenzione per emergenza sismica:gli alunni devono posizionarsi ordinatamente nelle zone sicure, precedentemente individuate.

ALTRE NORME DEL T.U. 81/2008 Art.28 comma 8-1. “La valutazione dei rischi anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro, deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell‟Accordo Europeo dell‟ 8 ottobre 2004, e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 151/2001, nonché quelli connessi alle differenze di genere, all‟età, alla provenienza da altri Paesi e quelli connessi alla specifica tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione di lavoro.” Per stress lavoro correlato (SLC) si intende la reazione di stress che il lavoratore o il gruppo lavoro possono presentare di fronte a particolari situazioni o ambienti lavorativi. Secondo quanto disposto dall’Accordo confederale 9 giugno 2008-Art. 3 - Descrizione dello stress e dello stress lavoro-correlato. “Lo stress è una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro.” Lo SCL produce effetti negativi sia sul lavoratore che sull’azienda ed è pertanto utile distinguere una dimensione individuale e una dimensione organizzativa dello stress lavoro-correlato. Periodi prolungati di stress, tra cui quello SLC, possono inficiare lo stato di salute di un individuo oltre a ridurne l’impegno, la soddisfazione per il lavoro, la prestazione e la produttività.

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Da un punto di vista organizzativo gli indicatori di SLC sono: alto assenteismo, elevato turnover del personale, abbandono precoce, difficoltà nelle relazioni aziendali, scarsi controlli qualità, alta conflittualità, problemi disciplinari, errori e infortuni, incidenti causati da errore umano, riduzione della produttività, violenze e molestie psicologiche, aumento dei costi d’indennizzo/delle spese mediche ecc..

CALENDARIO ISTITUTO COMPRENSIVO “E. MEDI” Attraverso un training cognitivo-emotivo è possibile aiutare il lavoratore stressato a diventare più competente su Scuola dell‟Infanzia “Rodari” –Scuola primaria “Gramsci – Matteotti” due livelli: Scuola Secondaria Primo Grado “E. Medi” - E.D.A.  individuale: incentivando maturazione della personalità, Anno scolastico 2014/2015valorizzazione dell'esperienza, ottimismo, ricerca degli schemi ricorrenti, valorizzazione dell'innovazione e della creatività, impegno e studio costanti, motivazione alla crescita umana e professionale, etc.  relazionale: favorendo accettazione e valorizzazione del proprio mondo interiore, propensione alla relazione, accettazione degli altri, sintonizzazione emotiva (empatia), riduzione dei conflitti, ricerca di esperienze condivise e di emozioni positive in ambito familiare, lavorativo e sociale.

INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE

L’orgnizzazione del nostro istituto di strumenti di comunicazione sia interna che esterna per garantire la massima informazione dell’utenza. L a scuola predispone appositi spazi dove sono visibili i documenti fondamentali dell’istituto. In particolare:  albi di scuola  bacheca sindacale  bacheca R.S.U. La scuola garantisce l’elaborazione, l’adozione e la pubblicazione dei seguenti documenti:  POF  Contrattazione collettiva  Sito web: www.emedi.it  Regolamento

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CALENDARIO SCOLASTICO 2014/2015 approvato dal Consiglio d’Istituto in data 28.05.2014, in considerazione delle direttive del D.Lgs del 31/03/1998 n° 112 e del DGR per la Regione Marche n° 118 del 10.02.2014 (Calendario Regionale). Inizio lezioni: (Scuola Infanzia, Primaria, Secondaria Primo Grado) con il solo orario antimeridiano 15/09/2014

Sospensione attività didattiche: Ponte Ognissanti da venerdì 31/10/2014 a sabato 01/11/2014 Vacanze natalizie da mercoledì 24/12/2014 a martedì 06/01/2015 Vacanze pasquali da giovedì 02/04/2015 a martedì 07/04/2015 Anniversario Liberazione sabato 25/04/2015 Ulteriore sospensione lezioni giovedì 30/04/2015 Festa del Lavoro venerdì 01/05/2015 Ponte 2 giugno da lunedì 01/06/2015 a martedì 02/06/2015

Termine lezioni: Scuola Primaria e Secondaria 1° grado

10/06/2015

Scuola dell’Infanzia

30/06/2015

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SOMMARIO -

PREMESSA COS’E’ IL POF ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO FUNZIONI STRUMENTALI E GRUPPI DI LAVORO ORARI RICEVIMENTO UFFICI DI SEGRETERIA IL TERRITORIO DOCENTIE ALUNNI DELL’ISTITUTO ELENCO DOCENTI IN SERVIZIO CARATTERISTICHE, STRUTTURE E RISORSE DELL’ISTITUTO ATTIVITA ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIG. CATTOLICA AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA LA RELAZIONE INSEGNANTE/APPRENDIMENTO INIZIATIVE PER PROMUOVERE L’ACCOGLIENZA INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI RAPPORTI SCUOLA/FAMIGLIA APERTURA AL TERRITORIO IL SISTEMA DI VALUTAZIONE AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO CTP-EDA CODICE DEONTOLOGICO DEI DOCENTI LA SICUREZZA NELLA SCUOLA CALENDARIO SCOLASTICO SOMMARIO

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PAG. 2 PAG. 3 PAG. 4 PAG. 5 PAG. 6 PAG. 7 PAG. 8 PAG. 9 PAG. 12 PAG. 24 PAG. 27 PAG. 51 PAG. 55 PAG. 60 PAG. 62 PAG. 65 PAG. 66 PAG. 116 PAG. 118 PAG. 121 PAG. 124 PAG. 126 PAG. 127



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