Congiuntura internazionale Produzione · Scambi · Consumi Tecnologie · Beni strumentali Schede dei Paesi leader · Dossier Brasile
marmo e pietre nel mondo
marble and stones in the world
Bil
Aldus
l
International situation Production · Interchange · Consumption Technology · Tools Profiles of leading countries · Dossier Brazil
ua
Rapporto marmo e pietre nel mondo 2013 XXIV Report marble and stones in the world 2013
XXIV Rapporto 2013 XXIV Report
ing
Carlo Montani
Euro 39,00
Carlo Montani
cop_2013.indd 1
16-09-2013 11:56:57
L’Editore ringrazia gli Enti patrocinatori della presente pubblicazione
COMUNE DI MASSA
Decorato di Medaglia d’Oro al Merito Civile
COMUNE DI PIETRASANTA
Carlo Montani Congiuntura internazionale Produzione · Interscambio · Consumi Tecnologie · Beni strumentali Schede dei Paesi leader · Dossier Brasile
XXIV Rapporto 2013 XXIV Report marmo e pietre nel mondo
PROVINCIA DI MASSA-CARRARA Decorata di Medaglia d’Oro al V.M.
PROVINCIA DI LUCCA
PROVINCIA DELLA SPEZIA
marble and stones in the world
International situation Production · Interchange · Consumption Technology · Tools Profiles of leading countries · Dossier Brazil
© 2013 Aldus Casa di Edizioni in Carrara Tutti i diritti riservati Carlo Montani XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 XXIV World Marble and Stones Report 2013 Progetto editoriale Daniele Canali Traduzione / Translation Effeemme Lingue e Didattica Centro Servizi of Mori Erika and Furia Federica, Aulla La riproduzione è consentita per utilizzi didattici o scientifici
Casa di Edizioni in Carrara
Prefazione
Con il patrocinio di
ASSOCIAÇÃO BRASILEIRA DA INDÚSTRIA DE ROCHAS ORNAMENTAIS Avenida Paulista 1.313, 8ºAnd. Sl.805 CEP 1311-200 - São Paulo-SP Brasil Tel/Fax +55 (11) 3253-9250 E-mail: contatos@abirochas.com.br http://www.abirochas.com.br
Il settore lapideo mondiale ha continuato a crescere anche nel 2012 giungendo a nuovi massimi di produzione, interscambio e consumo, e dimostrando ancora una volta la sua idoneità a perseguire obiettivi di espansione organica e razionale. Il gradiente di sviluppo del marmo e della pietra è rimasto competitivo, nonostante il carattere relativamente elastico della domanda e le condizioni di ristagno che permangono in diversi Paesi industriali, con particolare riguardo alle economie mature dell’Unione Europea. Questo Rapporto, che giunge alla XXIV edizione annuale, intende fare il punto sulla congiuntura di un’attività economica dalle grandi tradizioni d’impiego e di cultura, e nello stesso tempo di forte rilievo socioeconomico: si tratta dell’incontro ormai irrinunciabile con una serie di informazioni e di dati che costituiscono uno strumento unico di lavoro e di orientamento strategico per quanti operano nel comparto lapideo e nella programmazione delle politiche settoriali.
L’utilizzo lapideo nell’edilizia, nella grande architettura e nella tradizionale manifestazione di civiltà umana espressa dalla funeraria è una costante universale, nel senso che dura da sempre e risulta diffusa dovunque, con accelerazioni particolarmente significative negli ultimi decenni, grazie all’ottimizzazione tecnologica ed all’espansione degli scambi, in misura superiore ad ogni ragionevole previsione; oggi, i grandi Paesi produttori e distributori esportano la pietra in tutto il mondo, raggiungendo gli angoli più lontani del pianeta. Ebbene, conoscere questi fenomeni e mutuarne spunti per l’ottimizzazione delle attività settoriali è diventato un fattore strategico, assimilabile ad una moderna infrastruttura. L’ultimo mezzo secolo ha fatto registrare una crescita particolarmente significativa grazie al contenimento dei costi ed alle attenzioni per la produttività, che hanno indotto crescenti preferenze da parte della progettazione avanzata e della committenza. Il resto è stato fatto dalle politiche
6
di valorizzazione delle risorse avviate in molti Paesi, da trasporti celeri e funzionali e dalla capacità di esorcizzare l’elasticità della domanda lapidea in una straordinaria convergenza di valori decorativi, funzionali ed economici, capace di elidere le tendenze al ristagno tuttora presenti, soprattutto nel mondo occidentale. Marmi e pietre fanno parte della vita umana senza distinzioni di spazio e di tempo. Oggi, l’assunto può essere esteso alle tecnologie, il cui ruolo per lo sviluppo del comparto lapideo è fondamentale, come attestano i dati relativi a distribuzione ed interscambio di macchine e beni strumentali che trovano ampio spazio in questo Rapporto: la forza trainante degli investimenti nell’impiantistica e nella stessa ricerca di base costituisce la premessa di ulteriori ottimizzazioni della produttività e della sicurezza, e contribuisce in misura prioritaria al trend di espansione in atto da decenni, con la sola eccezione congiunturale del 2009, anno di ristagno generalizzato i cui effetti lapidei, peraltro, sono stati oggettivamente circoscritti. Le previsioni di crescita estrapolate dall’analisi delle serie storiche e dalla ripresa tangibile della domanda mondiale diventano tanto più apprezzabili nella misura in cui siano supportate da una volontà politica in grado di comprendere le potenzialità strategiche di marmi e pietre, come è già accaduto in diversi Paesi terzi, e di impostare una politica di sviluppo economico e sociale del settore che faccia salve le esigenze della promozione industriale e dell’incentivazione finanziaria alla luce di indiscutibili idoneità specifiche, nel
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
rispetto delle condizioni di lavoro e nella tutela ormai imprescindibile dell’ambiente. In questo senso, l’esempio dei grandi protagonisti di uno sviluppo lapideo quasi esponenziale, quali Cina, India, Turchia e Brasile, costituisce un modello significativo ed un paradigma di sicuro riferimento. In tale ottica specifica, il XXIV Rapporto ha voluto compiere un ulteriore salto di qualità attraverso l’analisi dettagliata delle condizioni che hanno permesso ad un grande Paese come il Brasile, esempio prioritario dell’espansione lapidea occidentale, di elidere le condizioni critiche da cui il suo slancio propulsivo era stato condizionato, e di promuovere una strategia di rinnovato sviluppo, basata sul valore aggiunto riveniente dall’export del prodotto finito che ha superato quello tradizionale del grezzo, e naturalmente, da un mercato interno in forte crescita anche sul piano della domanda qualitativa. I Paesi monitorati, che confermano il massimo storico di cento, comprendono tutte le maggiori realtà di settore, senza trascurare talune presenze minori capaci di affacciarsi sul mercato con apprezzabili contributi alla produzione od al consumo. Inoltre, qualora si tenga conto che parecchi Paesi terzi non sono in grado di rendere disponibili le informazioni statistiche di propria competenza, sia pure retrodatate, si può affermare a più forte ragione che il Rapporto esprime una descrizione esaustiva del mondo lapideo conosciuto, e nello stesso tempo, un esame oggettivo delle sue ulteriori potenzialità. L’approfondimento conoscitivo della domanda e dell’offerta nelle loro variabili di origine, tipologie produttive e sbocchi, e
Carlo Montani
nella loro evoluzione congiunturale di breve, ed a più forte ragione di lungo periodo, costituisce un fattore di rilievo strategico, anzitutto nella programmazione degli interventi settoriali, ma ad un tempo, nelle opzioni di strategia aziendale. In questo senso, il Rapporto intende confermare una struttura di servizio la cui funzione è consolidata, e costituire uno strumento di utile promozione industriale, ma nello stesso tempo, umana e civile. Il settore è stato capace di affrontare la congiuntura critica mondiale con risultati mediamente migliori rispetto alla concorrenza, ed in molti casi, rispetto agli stessi sistemi economici nazionali. E’ importante porre in evidenza questo aspetto perché
7
sottolinea che marmi e pietre possono contribuire apprezzabilmente allo sviluppo e che la loro domanda, sostenuta da fattori obiettivi come la competitività tecnologica e cromatica, evidenzia una singolare idoneità a soddisfare esigenze funzionali ed estetiche nell’ambito di una forte sinergia col fattore socio-economico. Quale ultima considerazione riassuntiva, conviene mettere nuovamente in luce che il comparto lapideo produce, distribuisce e promuove un materiale di pace, ed in quanto tale, idoneo ad interpretare al meglio le attese e gli auspici dell’uomo moderno. Ecco un motivo in più a favore della sua crescita e del suo ruolo propulsivo di lavoro e di valori.
XXIV Rapporto marmo e pietre nel mondo 2013
1. Quadro macro-economico Il prodotto lordo mondiale, secondo le ultime indicazioni del FMI, ha quasi raggiunto i 70 mila miliardi di dollari, con un rapporto nell’ordine dei diecimila dollari pro-capite (tav. 1): in entrambi i casi, grazie ad ulteriori avanzamenti tanto più apprezzabili alla luce di una congiuntura che rimane obiettivamente difficile. Le velocità di crescita sono molto diverse da un Paese all’altro, ma la tendenza alla concentrazione si va consolidando: se è vero che gli Stati ufficialmente riconosciuti nell’ambito delle Nazioni Unite sono circa duecento, è anche vero che la maggioranza assoluta del PIL mondiale compete ai primi sei: nell’ordine, Stati Uniti, Cina, Giappone, Germania, Francia e Brasile. Si deve aggiungere che i Paesi con un reddito nazionale pari ad almeno mille miliardi di dollari non sono più di quindici. Il trend di crescita è diverso da un caso all’altro: nell’ambito dei “top 15” il tasso di crescita degli ultimi sette anni presenta un’incidenza superiore al dieci per cento in ragione annua nei soli casi di Cina e India, mentre un
coefficiente competitivo rispetto alla media mondiale è stato registrato, nell’ordine, soltanto in Brasile, Turchia, Corea del Sud, Russia ed Australia (tav. 2). In altri termini, l’Europa è sostanzialmente assente nel ristretto novero dei Paesi che possono ritenersi, a buon diritto, protagonisti dello sviluppo: ne emerge un quadro macro-economico molto differenziato, tale da incidere in misura spesso decisiva sul bilancio dei singoli Stati e sulle condizioni delle rispettive industrie, anche a prescindere da un parametro importante come l’andamento dei tassi di cambio, che nel 2012 ha visto la conferma di condizioni sostanzialmente stazionarie, quanto meno nei rapporti fondamentali fra dollaro, yuan ed euro (tav. 3). Considerazioni analoghe si possono formulare per il fattore lavoro, dove le vischiosità nel processo storico di riduzione dell’orario hanno manifestato ulteriori accentuazioni, tanto da evidenziare qualche inversione significativa della tendenza di fondo (tav. 4), sia nel periodo lungo (Stati Uniti e Filippine) sia in quello breve (Giappone e Turchia): cosa che la dice lunga, fra l’altro, sul ridimensio-
10
namento del ruolo sindacale indotto da una competizione internazionale più forte, anche nei contesti economicamente meno critici. Un utile completamento del quadro macroeconomico di fondo riviene, infine, dall’analisi dei maggiori parametri sociali, con specifico riguardo ad attesa di vita, incidenza dell’imposizione fiscale, rapporto fra prodotto lordo e spesa militare, diffusione di Internet (tav. 5). Ne emergono importanti spunti di riflessione: la speranza di vita raggiunge il massimo in Giappone ed in Italia, che pure si collocano tra i Paesi più colpiti dalla congiuntura critica, mentre le maggiori quote del PIL destinate a spese per la difesa si registrano in Israele e negli Stati Uniti, dove il prelievo fiscale è relativamente ridotto mentre raggiunge i massimi in Danimarca, Svezia e nella stessa Italia. Quest’ultima, assieme a Portogallo, Grecia e Turchia figura nella retroguardia per quanto si riferisce alla diffusione del web, mentre la leadership corrispondente è appannaggio dei Paesi scandinavi, e subordinatamente, di Svizzera, Corea del Sud e Stati Uniti. Ne scaturisce un panorama in cui i fattori propulsivi e le sacche di potenziale ristagno assumono una configurazione trasversale, se non anche a macchia di leopardo, con possibili conseguenze di segno opposto sulle rispettive economie. Sta di fatto che le attese di un’espansione a tutto campo del PIL mondiale vengono ulteriormente postergate dalle permanenti difficoltà di alcune economie mature, come si verifica in Giappone, in Italia, e sia pure in misura relativa, anche negli Stati Uniti, lasciando alla cosiddetta area “BRIC” il maggiore apporto ad una crescita mondiale che resta comunque apprezzabile
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
ed in grado di avviare, se non altro a medio termine, un più ampio effetto moltiplicatore: obiettivo tanto più concreto qualora la valorizzazione delle risorse sia conforme a criteri di razionalità e di effettiva cooperazione internazionale, supportata da un incremento demografico costante e da una crescita altrettanto fisiologica della domanda.
2. Attività edilizia nel mondo La ripresa conseguita dall’economia mondiale nel corso del 2012, se non altro in alcuni Paesi trainanti, ha interessato solo marginalmente l’attività edilizia, che ha dovuto affrontare un ulteriore esercizio critico, talvolta peggiorativo: in un campione significativo di 12 consuntivi nazionali aggiornati, compresi quelli dei maggiori Stati costruttori, si è registrato un decremento complessivo nell’ordine del 10 per cento (tav. 6), dovuto in larga misura alla Cina, la cui incidenza sulle cifre globali è sostanzialmente decisiva. In effetti, in altri Paesi di notevole rilevanza settoriale, quali Stati Uniti, Giappone, Russia, Turchia e Corea del Sud, l’inversione della tendenza negativa è stata apprezzabile, mentre in Europa si è avuto un ulteriore calo, più accentuato in Spagna e nei Paesi mediterranei. L’edilizia cinese denuncia una situazione che senza essere di saturazione può definirsi di surriscaldamento, le cui avvisaglie si erano già avvertite nel 2010, anche se parvero essere state tempestivamente rimosse nell’esercizio successivo. Per le industrie operanti nell’ambito dei materiali da costruzione le conseguenze sono state ovvie,
Carlo Montani
anche se i prodotti da finitura non hanno sofferto in misura strettamente proporzionale ed immediata, dovendosi tenere conto dei tempi necessari alla conclusione dei lavori, che per alcuni maxi - cantieri sono naturalmente lunghi. Il massimo storico dell’attività costruttiva in Cina, che si era registrato nel 2009, appare difficilmente recuperabile a breve, ma questo Paese appartiene ugualmente al gruppo che vanta tuttora un indice positivo (tav. 7), assieme alle già menzionate Turchia, Corea del Sud e Russia, con particolare riguardo alla prima, capace di triplicare in otto anni il volume edificato nel 2004. Va aggiunto che la sola Cina esprime la maggioranza assoluta delle costruzioni realizzate nell’aggregato campione (tav. 8), sia pure in misura meno che proporzionale rispetto a quella complessiva. Quanto ai consuntivi turchi e coreani, è da sottolineare come quelli del 2012 abbiano coinciso coi nuovi massimi ascritti dall’edilizia di questi Paesi. Nell’Europa dei Quindici, la congiuntura critica resta di tutta evidenza: basti constatare che nel 2012 le costruzioni residenziali sono diminuite quasi dovunque, fatta eccezione per Germania, Francia, Austria e Lussemburgo (tav. 9), con decrementi particolarmente vistosi in Spagna e Portogallo (dove le prospettive di ripresa sono compromesse da una quota assai ampia di unità abitative invendute), ma anche in Italia, dove gli investimenti nell’edilizia sono diminuiti di oltre un quinto nel volgere di un quinquennio (tav. 10), con quali effetti sulle attività collegate, e sui valori professionali, è facile immaginare. Del resto, il bilancio italiano è molto negativo anche per quanto riguarda le
11
compravendite immobiliari, che negli ultimi sette anni hanno perduto il 48,3 per cento nel comparto residenziale, con punte ancora maggiori in quello commerciale (tav. 11). L’andamento dell’edilizia nei maggiori Paesi industriali corrisponde, con qualche approssimazione, a quello del prodotto lordo, sottolineando le correlazioni che sussistono fra sviluppo economico ed attività costruttiva, come è logico in un contesto che, avuto riguardo anche all’indotto, risulta in grado di determinare quote molto importanti del reddito nazionale. Ne consegue che la politica della casa, non disgiunta da quella delle infrastrutture e dei grandi lavori pubblici, costituisce un’opzione decisiva nelle strategie socio-economiche, con riflessi non marginali per l’interscambio dei materiali da costruzione e delle loro tecnologie. E’ logico che la complessità di questi problemi sia tale da doverne programmare le soluzioni più funzionali nell’ottica del medio e lungo periodo. In ogni caso, esprime la necessità di coinvolgervi sin dall’immediato tutte le forze sociali, con riguardo prioritario ai Paesi più compromessi dalla congiuntura. In tutta sintesi, serve una volontà politica consapevole, anche per quanto riguarda “l’ampio settore dei materiali da costruzione ed in primo luogo di marmi e pietre, fonte di un ampio valore aggiunto” e di contenuti socio-economici irrinunciabili.
3. Estrazione e trasformazione La crescita produttiva del settore lapideo non conosce soste, ad onta dei problemi di finanziamento degli investimenti, dei ri-
12
tardi nella realizzazione di infrastrutture, e delle sacche di ristagno tuttora presenti in alcune situazioni locali. Il 2012 non ha fatto eccezione, ascrivendo una maggiorazione del volume estratto, al lordo degli scarti di lavorazione, nell’ordine dei sette milioni e mezzo di tonnellate, con un incremento di oltre sei punti in aggiunta ai quattro dell’anno precedente, mentre nell’ottica decennale l’aumento complessivo si è ragguagliato a due terzi. Il prodotto netto delle attività trasformatrici è risultato pari a quasi 73 milioni di tonnellate, con un trend proporzionale a quello del materiale di cava (tav. 12). La suddivisione merceologica resta favorevole ai calcarei, ma la maggiore accelerazione del marmo e del travertino rispetto al granito non ha trovato ulteriore conferma. Anzi, il 2012 ha visto un buon recupero ponderale dei silicei, il cui volume estrattivo ha recuperato i due terzi di quello calcareo (tav. 13), mentre risulta sempre complementare il ruolo dell’ardesia, in flessione sia pure limitata anche nell’ambito delle cifre assolute. La produzione asiatica ha consolidato il proprio ruolo maggioritario, oltrepassando il 60 per cento di quella mondiale grazie all’apporto invero determinante di Cina, India e Turchia, mentre la quota europea si è ulteriormente ridotta scendendo ad un quinto di quella complessiva (tav. 14). Dal canto suo, la produzione teorica di lavorati riveniente dal nuovo volume estratto ha raggiunto il nuovo massimo storico, pari a 1.350 milioni di metri quadrati equivalenti, riferiti allo spessore convenzionale di cm. 2, con un aumento di 85 milioni rispetto all’anno precedente ed una crescita media di oltre 12 punti nel ragguaglio al 1995.
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
Nella struttura estrattiva è intervenuto un ulteriore impulso alla concentrazione in un numero relativamente circoscritto di Paesi: i primi quattro (Cina, India, Turchia e Brasile) hanno dato luogo a due terzi della produzione mondiale, mentre i primi dodici, che restano i soli ad avere posto sul mercato oltre un milione di tonnellate grezze, hanno confermato una quota complessiva nell’ordine di 85 punti percentuali (tav. 15). L’aumento marginale della produzione risulta particolarmente accentuato in India e Turchia, mentre nel periodo lungo, governato dalla crescita quasi irresistibile del mondo extra-europeo, assumono dimensioni talvolta icastiche i decrementi percentuali ascritti dai Paesi comunitari, con particolare riguardo, nell’ordine, ad Italia, Spagna, Grecia e Portogallo. Nell’ambito dei “top 12” il numero dei Paesi europei resta quantitativamente maggioritario, ma con una quota complessiva nell’ordine del 15 per cento, e quindi sempre più lontana da quella dei grandi protagonisti mondiali, nel cui novero trovano conferma la sesta posizione dell’Iran e l’ottava dell’Egitto, sia pure con una propensione allo sviluppo meno elevata rispetto a quelle dei quattro leader assoluti. Nell’Unione Europea, il primato produttivo è rimasto all’Italia, con una quota di circa un terzo quasi invariata anche nel lungo periodo (tav. 16), cui segue la Spagna, in ulteriore flessione produttiva al pari della Grecia, mentre il Portogallo sembra in grado di fronteggiare la congiuntura con un maggiore tasso di reattività. Dal canto loro, i Paesi dell’Europa orientale non sono estranei agli influssi condizionanti del ciclo: ad esempio, con qualche significativa contrazione del vo-
Carlo Montani
lume estratto anche in Polonia e nella Repubblica Ceca. La produzione complessiva dei manufatti è stata destinata all’edilizia nella misura di tre quarti del totale (tav. 17), confermando il suo vincolo prioritario all’attività costruttiva, mentre la quota a saldo ha trovato impiego prevalente in arte funeraria, arredo urbano ed architettura degli interni, con rinnovate preferenze per l’arredo di bagni e cucine.
4. Scambi internazionali L’interscambio mondiale del comparto lapideo ha fatto registrare, nel corso del 2012, un’ulteriore crescita, che ha consentito di superare largamente un traguardo storico importante: quello dei 50 milioni di tonnellate. Infatti, i volumi globali che bilanciano nei consuntivi dell’export e dell’import hanno avuto riguardo a 51,9 milioni di tonnellate, cui corrisponde un aumento in cifra assoluta pari a 2,3 milioni di tonnellate, ed in percentuale, a quattro punti e mezzo. Il modello input-output, assunto a base della rilevazione incrociata, evidenzia come i calcarei grezzi (blocchi e lastre a piano di sega) abbiano alimentato scambi per 14,6 milioni di tonnellate (tav. 18) con un aumento del 5,6 per cento, mentre nei silicei grezzi si è avuto un flusso pari a 12,6 milioni di tonnellate (tav. 19), con una crescita del 15,6 per cento. Mediamente, il progresso del grezzo si è ragguagliato al 9,7 per cento ed ha assorbito il 52,3 per cento del totale, recuperando la quota maggioritaria che aveva alla metà degli anni novanta, salvo perderla progressivamente a vantaggio dei lavorati:
13
in questo senso, si è compiuta un’importante modificazione strategica, completata dal buon recupero del granito. Il prodotto finito è diventato minoritario, dimostrando una scarsa propensione per ulteriori aumenti. I lavorati semplici, con un traffico di poco superiore a 3,1 milioni di tonnellate (tav. 20) hanno ascritto un decremento di circa otto punti, mentre quelli con valore aggiunto, che restano la struttura portante dell’interscambio, sono saliti a 20,3 milioni di tonnellate dai 20,1 dell’anno precedente (tav. 21), con una variazione positiva limitata ad un punto, ma comunque significativa. Il consuntivo dell’ardesia lavorata è risultato praticamente uguale a quello del 2011, confermando il precedente volume, pari a 1,25 milioni di tonnellate (tav. 22). Il totale degli scambi lapidei internazionali, al netto della quota di scarto sul volume dei grezzi, ha interessato un’aggregazione pari a 754 milioni di metri quadrati equivalenti, con un aumento di 25 milioni in cifra assoluta (tav. 23) che si è tradotto in un progresso medio del 3,4 per cento. Quanto al grado di lavorazione, è da porre in evidenza come il volume dei grezzi tradotto in lavorati abbia raggiunto due quinti di quello globale. I dati esposti dimostrano che Il settore ha consolidato bene la ripresa dell’anno precedente, anche se l’obiettivo è stato raggiunto con l’apporto determinante del grezzo, e quindi, con un apprezzabile contenimento delle strategie di valore aggiunto da parte delle economie mature. Ciò significa che i trasporti internazionali hanno dovuto programmare un carico crescente di materiali destinati a scarti di segheria e laboratorio: concettualmente, si tratta di un aggravio di
14
costo, ma all’atto pratico è stato eliso dalla naturale convenienza di potenziare le attività produttive e trasformatrici nei Paesi terzi, alla luce dei minori costi, e quindi, dei loro prezzi finali competitivi. Non a caso, è diventato sempre più apprezzabile il fenomeno delle importazioni di grezzi destinati ad essere segati e lavorati in Paesi diversi da quelli di estrazione, per alimentare fiorenti flussi del prodotto finito in uscita. Si tratta di una strategia che riguarda in modo prioritario i grandi protagonisti asiatici, quali Cina, India e Taiwan, con estensioni ragguardevoli anche altrove: ad esempio, in nuove rilevanti realtà di trasformazione industriale, come in Turchia, od in misura minore in Brasile, Libano e Polonia. Le modificazioni nella struttura merceologica dell’interscambio, che obbediscono a motivi fisiologici di carattere economico e di opportunità industriale, non elidono il ruolo fondamentale dei movimenti internazionali nel mondo lapideo. Al contrario, ribadiscono che il contributo di marmi e pietre allo sviluppo della società civile è destinato a perpetuarsi.
5. Flussi del movimento lapideo L’analisi dell’interscambio di settore per grandi aggregati geografici consente di approfondire le diverse propensioni allo sviluppo ed al consumo, di motivare le variazioni più significative, e di valutare le prospettive a breve e medio termine, assieme alle correlazioni con le variabili di base, a cominciare da prodotto lordo, attività costruttiva e condizioni demografiche.
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
Il consuntivo dell’Unione Europea, con 11,4 milioni di materiale esportato, risulta in linea con quello dell’anno precedente (tav. 24) mentre l’import ha fatto registrare acquisti per 10,1 milioni di tonnellate (tav. 25) cui corrispondono flessioni in cifra assoluta pari a due milioni di tonnellate, ed in percentuale, a ben 16 punti, quasi a sottolineare, da un lato, la tenuta della domanda estera di grezzi generalmente qualificati come quelli europei, e dall’altro, il ristagno delle attività trasformatrici nel Vecchio Continente. Tradizionalmente meno apprezzabili sono stati i movimenti del resto d’Europa, limitati a 1,25 milioni di tonnellate nell’export (tav. 26) ed oltre un milione e mezzo nell’import (tav. 27): in entrambi i casi, con indici di resistenza maggiori di quelli comunitari, e con qualche buona propensione alla crescita, come nelle esportazioni dalla Croazia o negli acquisti della Russia o della Svizzera. Carattere sempre più decisivo, invece, è quello assunto dai flussi riguardanti i maggiori Paesi lapidei extra-europei, di importanza trainante per il settore, guidati con largo vantaggio da Cina, Turchia e India nelle spedizioni, con Egitto e Brasile in ottima posizione strategica (tav. 28), mentre negli approvvigionamenti, dove la stessa Cina ha consolidato una larghissima preminenza già acquisita, hanno fatto altrettanto gli acquirenti tradizionali del grezzo, come Taiwan, e soprattutto del manufatto, come Stati Uniti, Corea del Sud, Canada e Giappone (tav. 29). Gli altri Paesi del sud-est asiatico, anche se restano assai lontani dai grandi protagonisti dell’area, esprimono una realtà complessivamente importante, attestata da 1,7 milioni di tonnellate esportate, con priorità per Vie-
Carlo Montani
tnam, Indonesia, Thailandia e Pakistan (tav. 30), e da circa 1,5 milioni di tonnellate importate, con consuntivi di maggiore spicco per Hong Kong e Singapore (tav. 31). Il quadro mondiale si completa con un ampio gruppo di altri Paesi extra-europei il cui singolo ruolo è sostanzialmente integrativo ma globalmente importante, sia nelle partenze (tav. 32) che negli arrivi (tav. 33): basti sottolineare la rilevanza delle spedizioni dall’Oman o dalla Palestina, e quella degli approvvigionamenti di Arabia Saudita e Libano. In effetti, esistono tuttora molti Paesi in grado di contribuire allo sviluppo del settore con una politica di attenta valorizzazione delle proprie risorse. In questo caso, diventa emblematico proprio il caso dello Stato palestinese, dove l’incidenza del lapideo sul prodotto interno lordo raggiunge la massima quota mondiale, stimata in diversi punti percentuali. La sintesi riassuntiva per grandi aggregati conferma che i maggiori protagonisti extraeuropei hanno ulteriormente sviluppato il proprio ruolo fondamentale, avendo espresso il 67,5 per cento dell’export mondiale (tav. 34) contro il 65,8 dell’anno precedente ed il 62,7 del 2010; ed il 54 per cento dell’import, contro il 50,3 del 2010 ed il 47,1 per cento del 2010 (tav. 35). Ciò, mentre l’Unione Europea ha perduto ulteriori punti, riducendosi rispettivamente al 22,1 ed al 19,5 per cento. In altri termini, la concentrazione delle maggiori attività settoriali va assumendo un carattere sempre più improntato alla struttura dell’oligopolio, in cui i Paesi leader esercitano un ruolo di controllo, e gli altri, di una sostanziale subordinazione programmata.
15
6. Un settore strategico E’ trascorso mezzo secolo da quando il Congresso europeo del marmo, svoltosi a Firenze nel 1964, riconobbe l’idoneità del settore ad avviare politiche di sviluppo, soprattutto nei distretti arretrati, e pervenne alla decisione di fondare un Soggetto comunitario preposto alla promozione industriale del comparto. A sua volta, è passato poco meno di un quarantennio da quando l’Organizzazione delle Nazioni Unite volle ribadire l’assunto, rivolgendo una raccomandazione specifica ai Governi interessati. Oggi, quegli auspici hanno trovato conferma nei grandi numeri, a cominciare da quelli della produzione, e prima ancora dell’interscambio, il cui ruolo propulsivo degli investimenti e dei consumi è generalmente riconosciuto. Sta di fatto che in un quarto di secolo il flusso dei movimenti quantitativi è aumentato di cinque volte e mezza, passando dai dieci milioni di tonnellate del 1989 ai 51,9 del 2012, con un tasso medio di sviluppo pari al 18,1 per cento in ragione annua (tav. 36), e con tre soli anni di interruzione del trend di ascesa, corrispondenti al 1998 ed al biennio 2008-2009 (tav. 37); tra l’altro, quest’ultimo è il solo periodo che abbia visto una momentanea interruzione nel trend di ascesa dei lavorati speciali, mentre quello dei calcarei grezzi non conosce soluzioni di continuità dall’ormai lontano 1992 (tav. 38), tanto da esprimere l’indice di variazione largamente più alto, con un progresso di ben 15 volte rispetto all’anno base. In ordine alla caratura ponderale dei singoli aggregati merceologici, basta confermare che nel 2012 si è verificato il sorpasso dei grezzi sui lavorati (tav.
16
39), con un ritorno a quote percentuali che risalivano all’inizio degli anni novanta. Nel lungo periodo, l’interscambio è salito dai 15 milioni di tonnellate che erano stati movimentati durante il 1994, ai 51,9 milioni del 2012, con maggiorazioni più o meno rilevanti estese a tutti i Paesi, con le sole eccezioni di Italia e Sudafrica (tav. 40). Al contrario, nel breve termine, nonostante il notevole incremento complessivo di cui si è detto, si sono avute flessioni dell’export in diversi Paesi, quali Germania, Francia, Finlandia, Norvegia, e lo stesso Sudafrica: tutti esempi della concentrazione a vantaggio dei maggiori protagonisti e della contrazione, anche in cifra assoluta, avvertita dagli altri. A livello disaggregato, spicca la flessione dell’export dalla Cina, che è venuta ad interrompere un lungo trend di ascesa, flettendo di tre punti percentuali a livello di quote e perdendo quasi un milione di tonnellate, verosimilmente per la forte pressione della domanda interna, attestata anche dalla permanente euforia dell’import. Nel contempo, debbono essere evidenziati i forti aumenti della Turchia, e soprattutto dell’India, che hanno notevolmente ridotto il distacco dalla medesima Cina, tuttora ampio. Non sono dissimili le considerazioni che si possono formulare per l’import (tav. 41), dove risultano nove i Paesi che abbiano approvvigionato oltre un milione di tonnellate nel corso del 2012, diversamente dall’export dove sono stati otto. Gli acquisti sono diminuiti in sette Paesi del campione in esame, ma la crescita complessiva, pari ad oltre 2,3 milioni di tonnellate, è stata assicurata dal forte progresso della Cina, e subordinatamente, da quelli di Taiwan e degli Stati Uni-
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
ti. Nel periodo lungo, invece, le cedenze più vistose hanno avuto riguardo al Giappone, ed in misura minore all’Italia. La crescita determinante dell’import, come si è detto, risulta essere proprio quella della Cina, che nel 2012 ha effettuato circa un terzo di tutti gli acquisti lapidei mondiali, incrementando di quattro punti la propria quota di mercato, a danno più o meno generalizzato di tutti gli altri Paesi; come si diceva, con la sola significativa eccezione degli Stati Uniti, la cui ripresa, peraltro, appare tuttora vischiosa.
7. Analisi dell’interscambio merceologico La composizione dei movimenti lapidei internazionali, dopo un lungo periodo di maggiori preferenze per il prodotto finito, sta rivalutando sensibilmente il grezzo, per effetto precipuo della domanda da parte dei Paesi trasformatori, prima fra tutti la Cina. Si tratta, per ovvie ragioni, di un’innovazione fondamentale, i cui effetti sono destinati a durare. In campo calcareo, l’aumento di maggiore impatto in sede di export è quello della Turchia (seguita a forte distanza da Italia, Spagna, Grecia e Portogallo), pervenuto a 5,2 milioni di tonnellate, con un’incidenza del 35,8 per cento sulla cifra mondiale (tav. 42), cui corrisponde un import cinese che ha superato il traguardo storico dei dieci milioni di tonnellate, con un apporto del 69,1 per cento al traffico complessivo di marmi e travertini grezzi (tav. 43): un fenomeno certamente imprevedibile sino a pochi anni orsono, nei
Carlo Montani
cui confronti le altre quote d’importazione mondiale diventano marginali. In campo siliceo, è da registrare il forte aumento dell’esportazione indiana, che ha superato 5,5 milioni di tonnellate, pari al 44 per cento del totale planetario ed ha incrementato il proprio vantaggio sulle spedizioni da Cina e Brasile, pur largamente superiori al milione di tonnellate cadauna (tav. 44). Specularmente, sono aumentati in modo impetuoso gli acquisti di granito grezzo da parte della stessa Cina, pervenuti a 5,8 milioni di tonnellate ed al 45,9 per cento del totale (tav. 45), mentre Taiwan ha conservato la seconda piazza con largo vantaggio sull’Italia e sulla Francia. Il Portogallo, pur aumentando la quota di mercato, ha perduto da tempo la vecchia leadership nell’export di lavorati semplici, ancora una volta a vantaggio sempre più ampio della Cina (tav. 46) cui corrispondono importazioni estese a macchia d’olio nelle economie mature, a cominciare da Germania e Francia (tav. 47). Un fatto nuovo significativo, invece, si è registrato nell’export di lavorati ad alto valore aggiunto, dove il trend di crescita della Cina si è bruscamente interrotto, con un calo di 900 mila tonnellate rispetto all’anno precedente ed una quota di mercato che, pur restando leader assoluta, è scesa dal 52,6 al 47,6 per cento. Aumenti significativi, al contrario, sono stati ascritti dalle vendite di Brasile, India e Turchia (tav. 48). Il ventaglio delle importazioni corrispondenti è molto più articolato, con sbocchi diffusi in tutti i Paesi, a cominciare da Stati Uniti, Corea del Sud, Arabia Saudita e Germania, che hanno consolidato le precedenti posizioni d’avanguar-
17
dia (tav. 49). Il panorama dell’interscambio distinto per tipologie merceologiche si completa con l’ardesia lavorata, dove la tradizionale priorità esportatrice della Spagna, seguita da Cina e Brasile, è stata ulteriormente elisa, pur conservando due quinti delle quantità spedite nel mondo (tav. 50). Dal canto loro, le importazioni restano concentrate soprattutto nell’Unione Europea, con posizioni prioritarie per Francia e Regno Unito (tav. 51). In sostanza, il 2012 ha visto un rinnovato e più convinto apporto del materiale grezzo (blocchi e lastre a piano di sega) all’interscambio lapideo, e quindi, allo sviluppo del settore. Il suo tasso di crescita, reso più significativo dalla stasi dei lavorati, ha raggiunto livelli che nelle relazioni leader sono diventati quasi esponenziali, soprattutto in campo calcareo, ed hanno costituito un volano di ulteriore espansione industriale in Paesi di antica tradizione lapidea come la Turchia, l’Iran e lo stesso Egitto, dove la fisiologica eccedenza estrattiva nei confronti della domanda estera ha indotto una crescita sia pure subordinata del consumo interno. In questo senso, il ruolo propulsivo del lapideo ha trovato ulteriori conferme nella legge del mercato globale.
8. Qualità del prodotto L’aumento dell’interscambio ha dato luogo ad effetti significativi sul piano della qualità: come è noto, la domanda estera richiede materiali di prima scelta, esenti da difetti, discrasie cromatiche, tolleranze fuori norma, e via dicendo. Ciò significa che la produzione
18
è sempre più attenta a coniugare in modo ottimale rendimenti e parametri qualitativi, con effetti estesi a macchia d’olio anche sulle commesse destinate ai mercati domestici. L’assunto vale prioritariamente per il manufatto, ma si estende al grezzo, sia per quanto riguarda la riquadratura dei blocchi e la loro programmazione su misure da telaio, sia per l’aspetto cromatico, sebbene implichi la permanenza di una significativa incidenza degli scarti sul volume estratto. Dall’export aggregato del 2012, e dal suo volume di oltre 750 milioni di metri quadrati equivalenti, al netto dei cascami di lavorazione, cui corrisponde un quantitativo paritetico di importazioni, discende che, avuto riguardo al livello produttivo del finito, il commercio estero assorbe il 55 per cento delle disponibilità quantitative totali, ragguagliate, come detto, a 1.350 milioni di metri. In altri termini, la differenza lascia al giro d’affari interno un ruolo naturalmente importante ma complementare, ed il rapporto biunivoco fra qualità ed interscambio ne risulta a più forte ragione consolidato, con effetti positivi generalizzati. La qualità del prodotto ha tratto ulteriori occasioni di ottimizzazione dal progresso tecnologico, con particolare riguardo all’aumento più che proporzionale dei lavorati ad alto valore aggiunto riveniente dalle applicazioni del controllo numerico. Ciò si traduce, fra l’altro, nella maggiore diffusione di manufatti a spessore sottile e di processi speciali come la resinatura automatica delle lastre, a sua volta promotrice di uno sviluppo dell’interscambio connesso alle economie di scala connesse al minor peso ed alla minore incidenza di un costo dei trasporti competiti-
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
vo con quello della concorrenza ceramica. In effetti, la qualità costituisce lo strumento promozionale per eccellenza, assieme al contenimento dei costi, e quindi del prezzo a carico dell’utilizzatore. Tuttavia, esistono strumenti integrativi di specifica valenza settoriale a supporto della presentazione estetica del prodotto finito, come la fruizione di un design in linea con le esigenze del gusto contemporaneo, quali emergono, fra l’altro, dai premi di architettura specialistica diffusi in parecchi Paesi a più spiccata vocazione lapidea. Lo stesso si può dire per le applicazioni di marmi e pietre nell’oggettistica e persino nella gioielleria, la cui scarsa valenza quantitativa è ampiamente compensata da valori unitari di vertice e da un buon impatto pubblicitario per gli stessi consumi tradizionali. L’iterazione dei comportamenti induce un effetto trainante a costo zero che diventa a più forte ragione comprensibile quando si prenda in esame il ventaglio mondiale delle destinazioni di un export lapideo come quelli in partenza dalla Cina o dall’Italia, diretti sostanzialmente dovunque. Nondimeno, perché questo effetto sia tangibile e soprattutto duraturo, è necessario che venga sostenuto dalla permanenza della qualità, che in un mercato internazionale fortemente selettivo come quello del marmo e della pietra assume un ruolo ineludibile. Il carattere originale ed esclusivo del prodotto di natura emargina i ricorrenti tentativi di imitazione ma ha bisogno di alti requisiti professionali per mantenere un livello qualitativo conforme alle richieste di una progettazione e di una committenza attente al prezzo, ma nello stesso tempo, alla tecnologia e
Carlo Montani
per l’appunto, alla qualità. Ne emergono, a più forte ragione, l’imperativo permanente di investire in ricerca, produttività, promozione e distribuzione, e nello stesso tempo, quello di adeguati supporti istituzionali.
9. Europa e pietra L’Unione Europea, assieme agli altri Paesi del Vecchio Continente, costituisce un aggregato di affinità culturali e di tradizioni civili in cui l’impiego di marmi e pietre è stato accolto con preferenze consolidate tuttora vive, sebbene siano temporaneamente affievolite dalle difficili condizioni congiunturali. In effetti, i partner comunitari, con l’aggiunta degli altri candidati all’ingresso nella “casa” comune, esprimono una realtà omogenea che nel comparto lapideo trova conferme molto significative nell’importanza degli scambi interni all’Unione, e nel fatto storico che la “piccola” Europa di marmi e pietre fu la prima ad avviare un’ipotesi concreta di cooperazione sin dagli anni cinquanta del secolo scorso. E’ importante sottolineare che la perdita di velocità dell’Europa settoriale non ha impedito all’esportazione di progredire, sia pure con qualche lentezza, anche negli anni più recenti, raggiungendo un aggregato pari a 11,5 milioni di tonnellate (tav. 52) e mettendo a segno l’aumento medio di un punto e mezzo in ragione annua, rispetto al 2001. Risultati analoghi si erano avuti anche nell’importazione fino al 2011, ma nell’ultimo esercizio sono stati azzerati da una flessione degli acquisti per circa due milioni di tonnellate, che ha riportato il volume com-
19
plessivo al livello dello stesso 2001, pari a dieci milioni di tonnellate (tav. 53). Nel periodo lungo, l’export europeo è cresciuto soltanto in nove Paesi, con un progresso particolarmente significativo della Grecia, che reagisce alla sua grave crisi strutturale col tentativo di valorizzare più compiutamente le proprie risorse; altrove, la fiducia nelle opportunità offerte dal lapideo è venuta meno in modo icastico, come nei casi emblematici di Romania, Slovacchia, Repubblica Ceca e Svezia e di altri Paesi che non sono stati in grado di partecipare allo sviluppo mondiale del settore con investimenti adeguati. L’importazione, invece, è aumentata in 12 Paesi, con risultati proporzionalmente maggiori in quelli dell’Europa Orientale, ma anche in Belgio e Regno Unito, mentre le flessioni più accentuate hanno avuto riguardo ad Italia e Spagna. In valore, le quote maggiori dell’interscambio europeo hanno riguardo al prodotto finito, che nel 2012 ha interessato un volume d’affari per 2,5 milioni di euro nell’export, e per 1,6 nell’import (tav. 54): in entrambi i casi, con una progressione mediamente migliore di quella registrata nei volumi. La quota maggioritaria delle spedizioni continua ad essere appannaggio dell’Italia, con un fatturato pari a quasi 1,4 milioni di euro, ed una quota di mercato nell’ordine del 55 per cento, cui seguono a forti distanze quelle di Spagna, Portogallo e Grecia. L’importazione, invece, vede prevalere gli acquisti comunitari della Germania, con Regno Unito e Francia nelle piazze immediatamente successive. La forza della concorrenza esercitata dai grandi Paesi produttori e distributori, quali Cina, India, Brasile e Turchia, ha ridimen-
20
sionato il ruolo dell’Europa ma nello stesso tempo ha rivalutato gli scambi interni dell’Unione, che per molti aspetti si può assimilare ad un grande mercato domestico, anche se caratterizzato da permanenti condizioni critiche, sia nei Paesi minori, sia in quelli di maggiore vocazione settoriale. In talune fattispecie di gestioni quasi marginali, più diffuse tra i lavorati semplici ed i manufatti di ardesia, lo scambio lapideo nell’ambito dei Paesi comunitari sta consolidando dimensioni maggioritarie che sembrano esprimere una tendenza innovatrice destinata verosimilmente ad ampliarsi. In ultima analisi, la riduzione delle quote di mercato appartenenti all’Europa, che si rileva in parecchi settori non soltanto strategici, deve considerarsi fisiologica, nella misura in cui vi corrisponde un diverso, motivato gradiente dello sviluppo altrui. In effetti, l’Europa continua a costituire un modello di sicuro riferimento per quanto si riferisce a valori professionali, creatività, ricerca; e più generalmente, alla diffusione di elevati livelli qualitativi, da cui nessuno può prescindere.
10. Italia: una ripresa marginale Lo sviluppo lapideo mondiale del 2012, che ha confermato il trend di lungo periodo sia nella produzione che nell’interscambio, ha coinvolto l’Italia in misura marginale, evidenziando la permanenza di condizioni critiche e la vischiosità di una ripresa che, peraltro, è riferita alla sola esportazione, dove si è registrato un aumento complessivo di 120 mila tonnellate, pari al 3,8 per cento (tav. 55), mentre le importazioni hanno ascritto
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
un calo di 250 mila tonnellate e la perdita di oltre 15 punti percentuali: con la sola eccezione del 2009, la più consistente dell’ultimo quindicennio (tav. 56). Le spedizioni all’estero, come accade da diversi anni, hanno visto una crescita significativa dei calcarei grezzi, ed in particolare dei blocchi di marmo, dove il progresso ha raggiunto il 7,1 per cento, mentre l’aumento del prodotto finito è stato circoscritto a meno di due punti. Il consuntivo non migliora nell’esame di lungo periodo, dove si rilevano flessioni del 10,7 per cento nell’export e del 35,9 per cento nell’import, ancora più alte nel ragguaglio ai rispettivi massimi, che restano quelli del 2000 per le partenze e del 2006 per gli arrivi. E’ inutile sottolineare come l’ampia riduzione degli approvvigionamenti grezzi vada a testimoniare una crisi permanente delle attività trasformatrici e della stessa domanda interna, con flessioni talvolta accentuate nell’utilizzo delle capacità produttive. Un risultato positivo, soprattutto per quanto si riferisce alla qualità della domanda estera, si è registrato nel valore medio del prodotto finito esportato, che ha raggiunto il nuovo massimo, sfiorando i 50 euro per metro quadrato equivalente (tav. 57), con un aumento pari a circa nove punti percentuali, che nel lungo periodo sale al 36,1 per cento. Il volume d’affari corrispondente, a sua volta, si è incrementato di oltre 11 punti, anche se resta lontano dai livelli del 2000, nei cui confronti permane un calo del 18,3 per cento. Il disaggregato regionale dell’export di manufatti, comprensivo di lavorati semplici e di ardesia, mette in luce comportamenti piutto-
Carlo Montani
sto diversi da un comprensorio all’altro: i risultati migliori sono stati conseguiti, nell’ordine, da Lazio, Puglie e Toscana, mentre si sono registrati nuovi regressi in Piemonte e Friuli-Venezia Giulia, per non dire della Sardegna, che sconta un significativo ritardo storico di verticalizzazione (tav. 58). Il consuntivo del 2012 ha confermato l’esistenza di una apprezzabile tendenza alla concentrazione: le prime due Regioni esportatrici (Veneto e Toscana), che esprimono due terzi del fatturato in uscita, hanno conservato, se non anche potenziato, un ruolo decisamente leader. L’incidenza del lapideo sull’esportazione totale italiana di beni e servizi è stata pari al 4,5 per mille, con un recupero di tre decimi che costituisce una svolta apprezzabile, non tanto in cifra assoluta, quanto perché è venuta ad interrompere il trend discendente in essere da nove anni consecutivi (tav. 59). Si deve considerare, peraltro, che proprio nel 2012 l’export globale ha conseguito un incremento piuttosto circoscritto, passando da 376 a 390 miliardi di euro, con un aumento del 3,7 per cento, notevolmente inferiore a quello del 2011. Il confronto fra il prezzo medio del lavorato italiano e quelli degli altri Paesi europei conferma l’esistenza di un significativo divario di preferenze qualitative a favore del primo (tav. 60). Tuttavia, nei confronti di alcuni concorrenti importanti, quali Spagna e Portogallo, permangono escursioni di grande ampiezza, ulteriormente accresciute nei consuntivi del 2012, che chiamano in causa forti differenze nel mix merceologico esportato e nelle opere di finitura, con ovvie conseguenze sul valore medio, ma sottolineano, ad
21
un tempo, che la competitività dell’Italia si basa in maniera ineludibile sulla qualità del prodotto e dei livelli professionali; e quindi, sulla necessità di adeguati investimenti.
11. Svolta bipolare: il caso della Cina L’economia cinese è in fase di ripensamento strategico delle opzioni di fondo, anche alla luce di un prodotto lordo che, pur crescendo in misura largamente superiore alla media mondiale, ha cominciato ad ascrivere aumenti ad una sola cifra ed a tenere d’occhio anche i decimali. Nel settore lapideo, il mercato interno ha continuato a progredire con vigore anche nel 2012, ma l’esportazione ha fatto registrare una brusca battuta d’arresto, che si è tradotta in minori spedizioni per circa 900 mila tonnellate, concentrate nei lavorati (tav. 61). Il bilancio di lungo periodo rimane largamente positivo, ma sta di fatto che si tratta della prima significativa battuta d’arresto dopo quella del 1998, ormai lontana anche sul piano psicologico (tav. 62); il fenomeno ha coinvolto in modo palese le quote valutarie del prodotto finito, che hanno perduto otto punti rispetto al massimo di cinque anni orsono (tav. 63). Nel valore, dove la trasformazione è sovrana, avendo lasciato al grezzo una quota inferiore all’uno per cento, gli effetti del regresso quantitativo non si sono avvertiti, grazie ad un ulteriore aumento nell’ordine dei 200 milioni di dollari, che ha portato il volume d’affari dell’export a 5,2 miliardi (tav. 64). Il nuovo aumento del prezzo medio spunta-
22
to dai manufatti, pervenuti ad oltre 27,50 dollari per metro quadrato equivalente, ha confermato che le imprese cinesi, ormai da qualche anno, si sono orientate ad una politica di redditività crescenti, tanto che la quotazione del lavorato spedito all’estero è più che raddoppiata (tav. 65) rispetto a quella del 2003. L’assunto trova conferma nei consuntivi disaggregati per Paesi, da cui emerge, in aggiunta, una strategia selettiva secondo le destinazioni, con un prezzo medio delle vendite cinesi negli Stati Uniti che supera di ben quattro volte quello delle spedizioni in Vietnam o nello stesso Belgio (tav. 66), con un ventaglio di ampiezza superiore alle medie altrui. Resta il fatto che tra i dodici maggiori acquirenti, ovvero quelli che nel 2012 hanno acquistato in Cina per almeno cento milioni di dollari, le cedenze sono risultate maggioritarie, con aumenti residui limitati a Giappone, Hong Kong, Arabia Saudita e Russia (tav. 66), e con sensibili regressi biennali anche nei prezzi (tav. 67). Il consuntivo bipolare della Cina emerge dal ben diverso andamento delle importazioni, in crescita del sette per cento, ed ancora una volta limitate pressoché esclusivamente ai grezzi, con un valore dei lavorati fermo a poco più di un punto (tav. 68). Va sottolineato che in questo caso, diversamente dall’export, è proseguita la flessione dei valori medi: anzi, nel caso del granito si è raggiunto il minimo storico ventennale (tav. 69): i trasformatori cinesi hanno bisogno di implementare i propri carichi di segheria per fronteggiare una domanda interna rimasta impetuosa nonostante il rallentamento dell’edilizia, ma lo fanno andando alla ricerca di opportunità
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
sempre più economiche. All’obiettivo, come emerge dai disaggregati, hanno contribuito prioritariamente, per i calcarei grezzi, la Turchia e l’Egitto, con una quota complessiva di tre quinti del totale, mentre si sono ridotti gli apporti degli altri fornitori di maggiore rilievo, quali Spagna, Italia ed Iran (tav. 70). Una concentrazione ancora più evidente si rileva nell’import dei silicei grezzi, dove India e Brasile, che figurano in testa alla graduatoria delle preferenze cinesi, hanno soddisfatto oltre il 70 per cento della domanda, con largo vantaggio su Finlandia, Norvegia e Portogallo (tav. 71). Il regresso dell’export non mette in discussione una leadership di grande ampiezza, consolidata da lunghi anni di avanzamenti. Quanto all’import, si dovrà chiarire in futuro se la contrazione dell’edilizia, visibile nei consuntivi del 2012, potrà determinare effetti proporzionali nel consumo interno, che finora non si sono avuti: la domanda di qualità è meno coinvolta nella congiuntura, mentre la pressione dell’offerta domestica, indotta dalla necessità di valorizzare i grandi investimenti effettuati nella trasformazione, si traduce in forti iniziative promozionali come la fiera settoriale di Xiamen e le altre manifestazioni cinesi a supporto del mercato.
12. Leadership asiatica La modificazione epocale di produzione, interscambio e consumi intervenuta nel mondo lapideo, e non solo in quello, si è manifestata soprattutto in Asia, in primo luogo a seguito dello straordinario effetto cinese, ma nello stesso tempo, grazie al contributo
Carlo Montani
di altre economie che al giorno d’oggi si possono definire certamente mature, come nei casi di India, Iran e Taiwan, cui si deve assimilare la Turchia, se non altro per evidenti motivazioni geografiche. Considerazioni analoghe valgono per il Giappone, la Corea del Sud e l’area del Golfo, limitatamente ad un uso lapideo in larga maggioranza d’importazione. Come il resto del mondo, anche l’Asia, per quanto riguarda la congiuntura di marmi e pietre, evidenzia una doppia velocità, nel senso che permangono Paesi dove lo sviluppo è più limitato, pur essendo apprezzabilmente significativo, come Indonesia, Kazakhstan, Pakistan, Thailandia o Vietnam, per non dire di quelli caratterizzati da condizioni maggiormente critiche, quali Corea del Nord, Filippine, Mongolia. Tuttavia, il ritmo impetuoso dell’espansione ascritta dai grandi leader è stato sufficiente a fare dell’Asia il continente leader, capace di esprimere maggioranze assolute sempre più consolidate. A distanza dalla Cina, la prima citazione compete all’India, che occupa il secondo posto nella graduatoria produttiva mondiale, avendo incrementato il proprio export di silicei grezzi sino a raddoppiarlo nel giro di sette anni, con un flusso valutario pari ad oltre 770 milioni di dollari, riveniente in buona maggioranza dal mercato cinese (tav. 72), con l’aggiunta di crescenti spedizioni dei grezzi calcarei. Non meno significative sono state le esportazioni di lavorati indiani, anche se nel 2012 hanno fatto registrare una notevole flessione in volume, bilanciata solo in parte dal buon recupero del prezzo medio (tav. 73) e da un volume d’affari cresciuto di oltre sette punti, per effetto prioritario della
23
domanda statunitense e di un buon incremento delle vendite negli Emirati (tav. 74). Decisamente impetuoso risulta, a sua volta, lo sviluppo di marmi, travertini ed altre pietre della Turchia, grazie a riserve per 14 miliardi di tonnellate, pari alla maggioranza relativa di quelle mondiali, e soprattutto, ad un’esportazione in quantità cresciuta di 18 volte rispetto al 1999 e di 14 volte nel valore corrispondente (tav. 75), con apporto maggioritario del volume grezzo, spedito per quattro quinti del totale ad una Cina sempre più ricettiva (tav. 76). Il valore del prodotto finito turco venduto all’estero è comunque superiore a quello dei grezzi, grazie ad un giro d’affari per circa 950 milioni di dollari, cui hanno contribuito in misura prioritaria gli Stati Uniti, anche per la maggiore redditività del prezzo medio, e subordinatamente i Paesi dell’area araba (tav. 77). L’importanza esportatrice dell’Iran, espressa soprattutto dal marmo e dal travertino grezzo, è stata elisa in misura relativamente significativa dai risultati del 2012, su cui ha inciso in misura decisiva la flessione della domanda cinese (tav. 78), che peraltro continua ad esprimere oltre nove decimi delle partenze e del relativo fatturato. In effetti, l’esportazione iraniana, diversamente da quella di altri Paesi, conserva un ruolo complementare, a fronte di un mercato interno che assorbe quantitativi maggioritari della produzione domestica. Lo stesso si può dire per la trasformazione del grezzo importato da Taiwan, tale da confermare a questo Paese la massima capacità segante pro-capite, se non altro a livello extra-europeo. Resta da dire del Giappone, che ormai da tempo ha ridotto quasi a zero gli acquisti del
24
materiale grezzo (tav. 79), un tempo destinati a fiorenti attività trasformatrici, mentre in quelli del prodotto finito, proveniente per la quasi totalità dalla Cina, persiste la fase riflessiva in atto da parecchi anni: nel 2012, il volume in parola risulta sostanzialmente dimezzato (tav. 80) rispetto a quello del 2005, evidenziando condizioni di un diffuso ristagno, sia nell’uso civile, sia in quello nei monumenti funerari, di particolare rilevanza storica per il mercato nipponico. Ciò, con ulteriori effetti depressivi anche sui prezzi (tav. 81).
13. Stati Uniti d’America Al mercato nordamericano, che resta leader nel mondo lapideo, si debbono specifiche attenzioni: da un lato, per le vicissitudini critiche da cui è stato caratterizzato nella congiuntura degli ultimi anni, e dall’altro, per l’importanza prioritaria che la clientela statunitense riveste per non pochi Paesi esportatori. A questo riguardo, giova premettere che il 2012, con acquisti complessivi pari a 2,6 miliardi di dollari, ha fatto registrare una ripresa del 10,7 per cento rispetto all’anno precedente (tav. 82) da aggiungere a quelle del 2010 e dello stesso 2011; tuttavia, permane un minore flusso di 1,3 miliardi, pari ad un terzo, rispetto al massimo del 2007, che evidenzia il carattere vischioso della ripresa e del recupero di una domanda effettivamente conforme alle potenzialità. La composizione dell’import conferma l’assoluta prevalenza dei lavorati speciali, la cui quota ponderale si è ulteriormente in-
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
crementata sino a raggiungere la cifra massima del 95,3 per cento, mentre ai grezzi è rimasto poco più di un punto, quasi a sottolineare l’esistenza di rinnovate difficoltà nel momento di trasformazione. Il consumo locale, secondo dati in valore di fonte interna, evidenzia un decremento di lungo periodo analogo a quello dell’import, mentre la produzione domestica, che peraltro riesce ad esprimere soltanto il 16 per cento della disponibilità teorica (tav. 83), mantiene le posizioni storiche e contribuisce ad alimentare un’esportazione in crescita, fino al massimo del 2012. Le provenienze disaggregate dell’import di manufatti confermano il primato del Brasile, con 635 milioni di dollari (tav. 84), seguito da Cina, Italia, Turchia ed India, i soli Paesi che abbiano conseguito un volume d’affari sul mercato statunitense superiore ai cento milioni. Quanto al Brasile, giova sottolineare l’ampliamento della sua quota, prevalente ormai da un triennio (tav. 85), che si è portata al 25,7 per cento del totale e che storicamente risulta inferiore soltanto a quelle che furono appannaggio dell’Italia fino all’ormai lontano 2004. In ogni caso, gli acquisti statunitensi vedono accrescere il coefficiente di concentrazione: non a caso, i primi cinque fornitori del 2012 hanno alimentato la domanda locale di lavorati esteri nella misura di 84 punti percentuali. La serie storica delle importazioni statunitensi mette in luce che il trend di crescita, in essere sin dall’inizio degli anni novanta, ha subito una brusca interruzione soltanto nel biennio 2008-2009, ma di tale impatto da indurre effetti quasi devastanti, tuttora ravvisabili nella difficile ripresa di cui si di-
Carlo Montani
ceva, ed in un consumo interno pari a 77 milioni di metri quadrati equivalenti (tav. 86), cui mancano tuttora 38 milioni di metri per recuperare il massimo del 2007. Si tratta di un obiettivo comunque perseguibile: nonostante la crisi, gli approvvigionamenti attuali degli Stati Uniti superano di circa sette volte il volume del 1992. L’attenzione che gli esportatori leader rivolgono al primo mercato lapideo mondiale anche sul piano della promozione, con significativi interventi preferenziali alle manifestazioni del settore, dimostra che la fiducia non manca, anche se la competizione si è fatta molto selettiva, chiamando in causa la necessità di combinare i fattori di successo in modo per quanto possibile ottimale: da questo punto di vista, il primato che il Brasile è riuscito ad affermare con buon vantaggio sulla stessa Cina assume un significato emblematico, in quanto attesta che il prezzo non è una variabile indipendente, ma deve coniugarsi proficuamente con qualità e valore tecnologico del prodotto. In ogni caso, è facile prevedere che il mercato statunitense continui ad essere un protagonista prioritario sulla scena lapidea mondiale, esercitando un ruolo importante nelle scelte industriali e distributive dei grandi Paesi produttori ed esportatori.
14. Infrastrutture e trasporti La produzione lapidea mondiale determina scarti di estrazione e di lavorazione che una stima ragionevole permette di valutare fra due terzi e tre quarti del volume complessivo di base. A conti fatti, sono pari a 180
25
milioni di tonnellate i cascami che nel 2012 si sono dovuti avviare a discarica, con una quota maggioritaria per quelli di cava, creando un problema vitale per il comparto e per l’equilibrio delle sue gestioni aziendali, ma nello stesso tempo, per la salvaguardia dell’ambiente e per i trasporti. La collocazione ottimale degli scarti e la loro valorizzazione costituiscono una strozzatura di grande rilevanza pratica e strategica, le cui soluzioni debbono essere individuate nell’ottica del pubblico servizio, perché la discarica, al pari di strade e ferrovie, o della stessa formazione professionale, è una vera e propria infrastruttura, Eppure, prescindendo da pur significative eccezioni che confermano la regola, come quelle riferibili al Brasile, al Portogallo od ai Paesi nordici, la questione, che investe la volontà politica dei Governi nazionali o regionali interessati, è tuttora lontana dall’essere stata posta in termini efficacemente propositivi, e meno ancora risolutivi, anche per la scarsa valenza contrattuale di un settore come il lapideo, assai parcellizzato sia sul piano industriale che su quello organizzativo. Il problema delle discariche e quello dei trasporti restano affidati, soprattutto nei Paesi ad economia di mercato, alla libera iniziativa privata, che si distingue per agilità e duttilità operativa, ma nello stesso tempo, per i limiti di spazio e di tempo legati al suo intervento, governato da criteri strettamente e necessariamente economici come quelli della gestione aziendale. La strozzatura, più evidente nelle infrastrutture, viene superata meglio nel sistema dei trasporti, con misure più adeguate al bisogno, ma nello stesso tempo, con oneri signi-
26
ficativi e tali da incidere in misura spesso decisiva sul costo finale di produzione: ciò, con particolare riguardo agli scambi internazionali, nella maggioranza dei casi ad ampio raggio. La razionalizzazione degli imballaggi, la riduzione dei tempi morti e la diffusione degli spessori sottili nelle produzioni di lavorati standard hanno certamente giovato, ma sta di fatto che marmi e pietre sono materiali con alto peso specifico, ed in quanto tali, caratterizzati dai problemi fisiologici che ne derivano, e che dovrebbero essere affrontati nell’ambito di una costruttiva cooperazione tra pubblico e privato. Oggi, le fruizioni del trasporto stradale e di quello marittimo sono complementari, soprattutto nell’interscambio. Infatti, ad ogni carico su mezzi navali e relativo scarico in arrivo corrisponde un numero quanto meno paritetico di trasporti su quelli gommati: al riguardo, tenuto conto della capacità media di ogni camionata, che soprattutto nelle cave si riferisce spesso alla sola motrice, e del volume lordo prodotto, trasformato e posto in opera, non è azzardato sottolineare l’importanza di questo indotto, a cominciare da quella economica, valutandone la consistenza in parecchie decine di milioni annui di camionate. Considerazioni analoghe valgono per i trasporti ferroviari, la cui incidenza specifica nell’ambito dell’interscambio resta complementare, ma con alcune importanti eccezioni destinate ad assumere importanza strategica, come in Sudafrica, in Mauritania, o nel traffico del grezzo fra l’Europa nord-orientale e l’Estremo Oriente; e talvolta, anche nelle economie mature, ivi compresa l’Italia, sebbene il ruolo dei suoi “treni del marmo” dai
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
porti di sbarco del grezzo ai distretti industriali di trasformazione sia stato parzialmente eliso dal regresso dell’import. In ultima analisi, le opportunità di sviluppo settoriale in termini organici e funzionali passano attraverso la soluzione dei problemi di infrastrutture e trasporto, e prima ancora, la volontà di affrontarli nella consapevolezza del ruolo strategico riconosciuto al settore lapideo.
15. Ampliamento dei consumi Specularmente alla produzione, il consumo mondiale è aumentato di circa sette punti nel corso del 2012, giungendo a 1,35 miliardi di metri quadrati equivalenti e raddoppiando il quantitativo posto in opera nel 2001, quando la superficie interessata era pervenuta a 700 milioni di metri (tav. 87). Come negli altri parametri di base, anche in questo caso si è avuta una forte tendenza alla concentrazione: i primi due Paesi, Cina e India, hanno dato luogo ad oltre un terzo del consumo planetario, contro il 15,7 per cento del 2001. Del resto, quelli in cui l’impiego lapideo è stato superiore a dieci milioni di metri sono soltanto quindici, tra cui sette europei, sei asiatici e due americani. Dopo quelli dei due leader, gli altri aumenti più significativi si riferiscono ai Paesi extraeuropei, guidati dagli Stati Uniti e dal Brasile, che figurano in terza e quarta posizione, e con forti progressi anche in Corea del Sud, Taiwan ed Arabia Saudita, mentre il Giappone risulta in rilevante controtendenza, al pari dell’Unione Europea, le cui sofferenze sono diffuse in Italia come in Spagna, in Germania
Carlo Montani
come in Portogallo, e soprattutto in Grecia, dove si sono perduti i due terzi del consumo originario (tav. 88). L’utilizzo pro-capite di marmi e pietre mette in luce variazioni di ampia consistenza rispetto alle cifre assolute. Ne emerge il primato di alcuni Paesi di fascia media, quali Belgio, Svizzera, Taiwan ed Arabia Saudita, dove il consumo unitario è riuscito a superare la media di un metro quadrato per abitante (tav. 89), mentre Cina, Giappone e India si trovano in coda alla graduatoria, per effetto di una struttura demografica opposta. Nondimeno, la crescita cinese trae motivi di specifica evidenza anche da questa variabile, con un rapporto che è cresciuto di oltre quattro volte nel giro del decennio, mentre quello mondiale non è nemmeno raddoppiato. A proposito del Belgio e della Svizzera, è il caso di aggiungere che il loro consumo pro-capite del 2012 ha superato la media mondiale, rispettivamente, di nove e di otto volte, ponendosi in controtendenza nei confronti dell’Europa in regresso: ciò, a fronte di condizioni economiche più favorevoli, ma nello stesso tempo, alla luce di sensibilità progettuali e promozionali efficacemente moderne. Come si è rilevato a proposito della produzione e dell’interscambio, la disponibilità del materiale di natura è diffusa dovunque, e quando sia eccezionalmente carente, le infrastrutture operative, a cominciare dai trasporti celeri, si fanno carico di colmare i fabbisogni. In effetti, esistono mercati sostanzialmente puntiformi in cui la mancanza oggettiva di risorse domestiche viene elisa da un’esportazione proporzionalmente significativa, come è accaduto nel 2012 per Paesi
27
come Barbados, Bermuda, Macao, Mauritius e via dicendo, dove i notevoli acquisti di lavorati dimostrano che la propensione al consumo lapideo è veramente universale. Certo, non si tratta di contributi decisivi allo sviluppo del settore, ma il loro ruolo emblematico, esteso a tante altre realtà minori, conferma che il mondo della globalizzazione è accessibile a tutti, assumendo il carattere non troppo paradossale di un enorme mercato domestico. Nell’ottica di approccio, resta l’impressione che gli spazi di crescita avvenire del settore vadano cercati, anzi tutto, oltre i confini europei, per il tramite di adeguate strategie distributive, in cui i maggiori protagonisti stanno dimostrando di saper comunque eccellere. Quanto alla via dei consumi alternativi, l’ampio ventaglio di usi non solo tradizionali nell’edilizia, nella funeraria e nell’arredo urbano, certamente competitivo rispetto alla concorrenza, non elide l’utilità di questa opzione, affidandola ad una ricerca tuttora da potenziare, e da valorizzare ulteriormente.
16. Macchine e strutture impiantistiche L’espansione mondiale di marmi e pietre ha trovato un corrispettivo fisiologico in quella degli investimenti in macchine ed impianti, sia pure con significative eccezioni nei contesti geografici tuttora in fase di ristagno: in tal senso, il caso più importante è quello dell’Europa, dove l’interscambio quantitativo delle predette tecnologie, che soddisfa una larga maggioranza della domanda, ha
28
fatto registrare, nell’ambito dei Quindici, flessioni del 12,8 per cento nell’export (tav. 90) in cui l’apporto italiano resta largamente prevalente, e dell’otto per cento nell’import, notevolmente più equilibrato (tav. 91). La velocità di crescita delle vendite complessive si è confermata quasi dovunque, con un’eccezione importante per la Francia, mentre l’andamento degli acquisti evidenzia una sostanziale stazionarietà (tav. 92). Il consuntivo europeo non cambia estendendo l’esame all’aggregato dell’export dai Ventisette riferito al valore, dove il fatturato estero dell’Unione resta superiore ai mille milioni di euro, con una quota dell’Italia superiore al 60 per cento, e con un valore medio per unità di prodotto che sale dai 9,9 euro/kg. del 2011 ai 10,4 del 2012 e progredisce in misura più accentuata nelle spedizioni italiane (tav. 93). A proposito dell’Italia, giova aggiungere che nel giro di quindici anni il valore dell’export è quasi raddoppiato, con una crescita media di sei punti, mentre nel ragguaglio all’unità di prodotto ha raggiunto il nuovo massimo di euro/kg. 9,74 ascrivendo un aumento del 20,2 per cento rispetto al 2011, cui non è estranea la diversa articolazione del mix, e del 46,9 per cento nel periodo lungo (tav. 94). A tali risultati ha fatto riscontro un calo sensibile delle quantità spedite, che nello stesso 2011, peraltro, avevano raggiunto la cifra record di 827 mila quintali. Il maggiore acquirente mondiale continua ad essere la Cina, anche se, specularmente ai segnali di rallentamento evidenziati dall’economia generale e da quella lapidea, il flusso degli acquisti si è ridotto del 26,4 per cento rispetto al massimo dell’anno pre-
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
cedente (tav. 95), con provenienze prioritarie dai Paesi contigui quali Giappone, Taiwan e Corea del Sud. In moderata ripresa, invece, sono apparse le importazioni di macchine negli Stati Uniti, anche se, analogamente a quanto è accaduto per i materiali, i rispettivi valori restano assai lontani da quelli top (tav. 96). L’interscambio di macchine è caratterizzato da condizioni peculiari di elasticità, collegate ai diversi livelli di propensione ad investire: così, può accadere che, se in India il consuntivo del 2012 è risultato in flessione rispetto ad un 2011 a sua volta ai massimi (tav. 97), con Cina ed Italia nel ruolo di fornitori più importanti, in Russia la domanda di tecnologie abbia superato largamente il vecchio massimo del 2008, dando la preferenza al macchinario prodotto in Italia, Paese leader sul piano della distribuzione e della ricerca, ed in subordine, al macchinario tedesco (tav. 98). In sensibile calo, al pari della Cina e della stessa India, è risultata anche la Turchia, che peraltro continua a manifestare una spiccata preferenza per l’impiantistica italiana (tav. 99). Dai primi venti importatori, che hanno effettuato acquisti di macchine settoriali per almeno venti milioni di dollari, sono derivati flussi in uscita per circa 1.800 milioni, con quote largamente prevalenti per Cina, Stati Uniti, Russia e Brasile: i soli Paesi che nel 2012 hanno importato macchine di taglio, trattamento delle superfici ed altre lavorazioni, per oltre cento milioni. Dal canto suo, l’Italia ha contribuito a tali importazioni nella misura di oltre un quinto (tav. 100), con punte massime del 63 per cento nelle vendite al Brasile e del 56,7 per cento in quelle
Carlo Montani
alla Turchia: quote che esprimono una maggioranza assoluta assai significativa, al pari di quelle conseguite in diversi altri Paesi di seconda fascia, quali Albania, Algeria, Armenia, Croazia, Libano, Macedonia, Malta, Moldova, Palestina, Romania, Slovenia, a conferma di una qualità generalmente riconosciuta in termini di affidabilità, rendimenti e sicurezza.
17. Beni strumentali Lo sviluppo della produzione lapidea mondiale e delle strutture impiantistiche ha dato luogo ad effetti proporzionali nell’ambito dei materiali di consumo, ed in particolare degli abrasivi e degli utensili diamantati, il cui acquisto obbedisce a logiche prevalenti di mercato puntiforme senza escludere un interscambio che, pur andando a soddisfare una componente minoritaria della domanda, tende a crescere significativamente. Del resto, trattandosi di beni strumentali spesati nella gestione ordinaria, anziché essere destinati ad investimento e quindi alla struttura patrimoniale degli utilizzatori, è normale che si vada alla ricerca dell’equilibrio ottimale fra rendimento e prezzo, ricorrendo anche all’offerta estera. Nell’Europa dei Ventisette, ad esempio, il flusso delle esportazioni di consumabili è sensibilmente aumentato nel corso dell’ultimo triennio, portandosi da 1,32 milioni di euro del 2010 agli 1,52 del 2012 (tav. 101), mentre le importazioni sono state più vischiose, consuntivando un giro d’affari per 1,06 milioni di euro (tav. 102). Tale ultimo dato conferma che la congiuntura europea del
29
lapideo è stazionaria, con alcune situazioni tuttora critiche, mentre la tendenza positiva dell’export, tanto più apprezzabile alla luce della forte concorrenza asiatica, sottintende che la propensione mondiale allo sviluppo lapideo ha assunto ulteriore forza propulsiva, capace di incidere positivamente anche sulle vendite di beni strumentali da parte dei Paesi europei. L’analisi disaggregata dell’interscambio specifico riguardante l’Unione mette in luce una notevole prevalenza delle destinazioni extra-comunitarie (tav. 103), soprattutto per le partenze da Germania, Austria e Paesi Bassi; ed a più forte ragione, un’analoga distribuzione degli approvvigionamenti (tav. 104). Nel dettaglio, si è rilevato un ulteriore progresso del primato in cifra assoluta appartenente alle spedizioni tedesche, con un notevole vantaggio su quelle italiane, mentre il ventaglio degli acquisti risulta più articolato. Nell’ambito dei grandi utilizzatori extraeuropei, un ruolo di primo piano compete agli Stati Uniti, che nel 2012 hanno importato consumabili per l’industria lapidea pari a circa 339 milioni di dollari (tav. 105), con aumenti di otto punti nei confronti dell’anno precedente e di 25 punti in quelli del 2010. In effetti, la ripresa delle lavorazioni domestiche non è stata impetuosa, ma ciò non ha impedito all’import statunitense dei beni strumentali di progredire alacremente, alla luce di un’offerta interna insufficiente, se non anche poco competitiva nei confronti di quella cinese che è rimasta leader ma ha perduto qualche punto a favore di Giappone, Germania e Italia, verosimilmente più competitivi in chiave di rendimenti.
30
Tra i Paesi che hanno visto un’accelerazione accentuata della produzione nel corso del 2012, con effetti potenzialmente proporzionali sui consumabili, si può citare l’India, se non altro a titolo di esempio: in questo caso, diversamente da quanto è accaduto negli Stati Uniti od in altri mercati occidentali, l’import di beni strumentali, pur avendo progredito fino a raddoppiare l’importo globale nel giro di un biennio (tav. 106), evidenzia cifre assolute tuttora sottostimate rispetto alle opportunità oggettive, ed in ogni caso, con un’ampia quota maggioritaria delle provenienze cinesi, quasi a sottolineare l’interesse prevalente per acquisti selezionati in base al fattore prezzo. Nell’uso dei beni in questione si manifestano comportamenti notevolmente diversi secondo l’appartenenza dell’acquirente a contesti economicamente maturi o meno, e quindi ad attenzioni difformi per le politiche di qualità e di rendimento, la cui matrice va individuata, in primo luogo, nelle escursioni nazionali tra costi della manodopera, talvolta assai ampie. Ciò spiega il protagonismo della Cina ed il successo delle sue tecnologie ordinarie conseguito nei Paesi in via di sviluppo, ma nello stesso tempo ne sottolinea i limiti oggettivi quando si tratta di affrontare i mercati più sensibili al parametro qualitativo, dove la competizione rimane aperta a risultati alternativi che non siano governati soltanto dal prezzo.
18. Stato dell’arte Lo sviluppo dell’industria lapidea mondiale, testimoniato dai grandi numeri di produzio-
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
ne, scambi internazionali e consumi, non significa che i maggiori problemi siano stati risolti. Al contrario, esistono tuttora ampie sacche di depressione tecnica, organizzativa e sociale, da cui emerge un panorama in cui abbondano i contrasti, sia nella realtà dei fatti, sia nel modo di affrontare detti problemi. Il fattore lavoro, da questo punto di vista, assume rilevanza prioritaria, e non solo per la tradizionale rilevanza nella determinazione dei costi produttivi. Basti dire che, secondo gli ultimi aggiornamenti dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), ammonterebbero ad oltre un milione, con un’incidenza del quattro per cento sul totale, i minori occupati nelle miniere a cielo aperto e nelle cave di tutto il mondo. Ovviamente, il fenomeno si presenta con intensità massima nei Paesi del terzo mondo dotati di risorse significative, come in India, Perù, Sierra Leone: ciò, sebbene sia stato messo a punto il Programma internazionale per l’eliminazione del lavoro minorile, il cui iter di recepimento da parte dei Governi interessati procede con forti vischiosità. In effetti, la Convenzione internazionale sul lavoro minorile, approvata nel 2005, ha vietato di impiegare i minori di 18 anni nel settore estrattivo, ma buona parte degli oltre 170 Paesi aderenti non ha ancora provveduto alla ratifica. Nondimeno, in alcuni Stati di rilievo lapideo prioritario sta maturando una nuova sensibilità istituzionale, come dimostrano le condanne comminate in India a seguito dello sfruttamento minorile nelle cave, e l’impegno di alcuni importatori occidentali a non acquistare il granito prodotto con manodopera minorile.
Carlo Montani
Sul versante opposto, esistono Paesi sviluppati dove la carenza di operatori qualificati, in specie per le cave, costituisce una strozzatura talmente avvertita da avere consigliato l’adozione di offerte per il reclutamento della manodopera via internet, come dimostrano quelle formulate a più riprese in Australia, con il supporto di trattamenti interessanti e competitivi. Lo stato dell’arte continua a progredire grazie ad una ricerca tecnologicamente avanzata, soprattutto in Europa, dove la collaborazione tra il mondo lapideo e quello universitario è sempre proficua. Ad esempio, un progetto del CGT (Centro di Ricerche Geologiche dell’Università di Siena) ha appena messo a punto, nell’ambito dei programmi di ottimizzazione della sicurezza nelle cave, un modello di conoscenza dell’assetto geologico e strutturale dei versanti rocciosi basato sulle tecniche del “laser scanning” e finalizzato a valutare stabilità e continuità dei giacimenti anche laddove non siano raggiungibili con metodi di campagna tradizionale, come accade in presenza di pareti verticali. Un altro problema caratterizzato da impostazioni assai diverse, secondo il grado di sviluppo dei vari Paesi, è quello della tutela ambientale, dove le pregiudiziali ecologiste rischiano di diventare paralizzanti in diverse economie mature, mentre nel terzo mondo esistono concessioni diffuse ad una “deregulation” assai discrezionale, che finisce per diventare un fattore di successo, atipico ma importante, anche se aggrava il problema degli scarti e della loro collocazione, con effetti negativi destinati a manifestarsi nel medio e lungo termine. Considerazioni analoghe valgono per il regime dei trasporti su
31
mezzo gommato, ed in particolare per i limiti di portata, dove nei Paesi del terzo mondo le deroghe sono elevate a prassi. Questi esempi dimostrano che il mondo lapideo è profondamente diviso nell’approccio e nella soluzione dei problemi, ancor più di quanto accada nel sistema economico generale: se non altro, per la sua struttura parcellizzata, che consente di eludere meglio i controlli e di perseguire criteri di competizione extra-giuridica da cui i Paesi terzi traggono condizioni di obiettivo vantaggio.
19. Mostre e fiere La promozione di marmi e pietre attraverso lo strumento fieristico appartiene a tradizioni assai consolidate: basti dire che taluni prodotti lapidei italiani vennero premiati nell’Esposizione internazionale di Parigi del 1876, e che il forte sviluppo del settore intervenuto dalla metà del ventesimo secolo in poi fu supportato dal progresso tecnico consentito dall’applicazione del diamante ai processi produttivi, dall’euforia edilizia indotta dalla ricostruzione seguita alla seconda guerra mondiale, e dalle fiere, dapprima generali, poi intersettoriali, ed infine specializzate, a cominciare dalla svolta storica degli anni cinquanta, compiutasi in Italia con la Biennale del Marmo di Vicenza, e subito dopo, con la Mostra di Sant’Ambrogio Valpolicella, prima manifestazione ad aprirsi anche alle tecnologie. Da allora, le fiere hanno proliferato, diventando un punto d’incontro ineludibile di confronti, valutazioni ed affari: dapprima in Europa, a cominciare dalla Germania e dalla
32
Grecia, e poi in tutto il mondo lapideo. Ciò, senza dire che in alcuni Paesi di grande dimensione, come Cina, Brasile, India, Stati Uniti e Turchia sono diventate più d’una, corrispondendo a molteplici esigenze di contatti e di valorizzazione dei prodotti locali. Successivamente, il mercato ha dato qualche segnale di saturazione, che è diventato più importante quando la congiuntura si è fatta critica, consigliando non pochi operatori a rastremare il numero delle partecipazioni fieristiche, con la naturale preferenza a quelle leader per generali riconoscimenti, nel cui ambito sono emerse per dimensione mondiale, numero di espositori e visitatori, e qualità delle iniziative collaterali, le manifestazioni di Verona e Xiamen. Altre fiere hanno cessato la propria attività a fronte delle mutate esigenze locali, come è accaduto in Corea del Sud, Giappone, Singapore, ed in vari Paesi dell’Europa orientale o dell’America latina; al contrario, sono emerse quelle dell’area araba, dell’Egitto, della Russia, e più generalmente, dei Paesi che a vario titolo sono protagonisti nella produzione, nella trasformazione e nell’impiego lapideo. L’opportunità di valutare ufficialmente le fiere ha trovato riscontro prioritario nella certificazione di quella veronese da parte di un Soggetto specializzato a livello internazionale, che costituisce un riferimento oggettivo di tutta evidenza, diversamente da quanto era accaduto nelle indicazioni ufficiose formulate a livello associativo. Un parametro importante dell’organizzazione fieristica riguarda la periodicità delle manifestazioni, che in campo lapideo ha optato, nella grande maggioranza dei casi, per quella annuale, ed in altri per la biennale:
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
ciò, in funzione dei flussi storici di presenze, del mix merceologico proposto e del grado di interesse effettivo ragionevolmente prevedibile. Va aggiunto che la mondializzazione accelerata ha consentito di promuovere contatti operativi ben oltre le occasioni fieristiche; che le forniture di “know-how” sono diventate un accessorio ricorrente in ogni compravendita di tecnologie; e che le mutazioni strategiche indotte dalla crisi del 2009 hanno dato luogo a scelte calibrate anche in materia fieristica, tanto più che i costi di partecipazione sono lievitati non meno di quelli produttivi o distributivi. Ne consegue che la crescita è diventata selettiva anche in questo campo, a tutto vantaggio delle manifestazioni leader, la cui specializzazione ha trovato un importante completamento negli “Awards” di architettura: a loro volta, un importante mezzo promozionale basato sugli impieghi più significativi del marmo e della pietra da parte delle grandi firme internazionali.
20. Uno sviluppo perseguibile L’estrapolazione delle serie storiche impostata sulla media produttiva degli ultimi cinque anni consente di ipotizzare che il settore lapideo possa progredire ulteriormente, iterando una tendenza positiva di lungo termine, interrotta soltanto dalla grande crisi del 2009. Anzi, poiché la media quinquennale risente negativamente di detto fattore, è ragionevole presumere che la ripresa possa essere superiore a quella aritmetica, comunque significativa perché sconta una crescita della produzione e dei consumi, da oggi al
Carlo Montani
2020, pari ad oltre 30 milioni di tonnellate nette ed a 420 milioni di metri quadrati equivalenti, in base ad un calcolo del quattro per cento composto (tav. 107). Marmi e pietre operano in un sistema selettivo dove la legge ferrea della concorrenza e della competizione appare ineludibile, ma si sono confrontati positivamente con gli altri materiali, ed in primo luogo con quello che nell’ambito delle finiture per l’edilizia può vantare le dimensioni più elevate in termini di volumi impiegati: la ceramica. Oggi, il consumo lapideo mondiale è stimabile intorno al 15 per cento di quello delle piastrelle, con un’incidenza notevolmente più alta in sede di valore; senza dire che in una prima fase del ciclo il suo tasso di sviluppo era stato inferiore, salvo recuperare sensibilmente nel corso dell’ultimo decennio (tav. 108) anche alla luce di un ventaglio d’impieghi decisamente più ampio. L’ulteriore sviluppo è perseguibile anche alla luce delle previsioni di aumento della popolazione mondiale nella prima metà del nuovo secolo, che faranno crescere gli abitanti del pianeta fino agli 8,2 miliardi del 2025 ed ai nove miliardi e mezzo del 2050, sia pure con un notevole calo della quota europea e di quella nordamericana, che ripropone l’opportunità di attenzioni prioritarie, anche dal punto di vista promozionale, ai continenti in maggiore progressione demografica come l’Asia, e subordinatamente, l’Africa e l’America Latina (tav. 109). In meno di quattro decenni, gli abitanti del globo saranno cresciuti di due miliardi e mezzo e non possono esservi dubbi sul fatto che una quota importante di questi giovani avrà bisogno di nuove abitazioni e di finiture adeguate.
33
L’esportazione mondiale di marmi e pietre è pervenuta ad un valore di circa venti miliardi di dollari (tav. 110) cui corrisponde quello paritetico dell’import, con un aumento medio superiore al venti per cento in ragione annua (tav. 111), tradotto in quote rapidamente crescenti per Cina e Turchia, ed in misura minore per India e Brasile, a danno precipuo dell’Italia (tav. 112). Laddove si tenga conto dei mercati domestici, che hanno assorbito il 45 per cento della produzione, ne consegue che, sia pure scontando il prezzo medio del fatturato interno, più basso di quello estero nella misura di circa un quinto, il giro d’affari complessivo del comparto può essere stimato in circa 35 miliardi, destinati ad incrementarsi in misura più che proporzionale rispetto ai volumi. In ultima analisi, tutti gli indicatori fondamentali convergono nel trarne il fondato convincimento che lo sviluppo del settore sia perseguibile con ragionevoli certezze, tanto più che marmi e pietre, nella storia antica e recente, hanno superato con successo momenti certamente peggiori di quello attuale. Nondimeno, è importante che vengano elise le strozzature che possono determinare condizioni di stasi o di ristagno, e che l’obiettivo sia perseguito in un’ottica di efficace cooperazione internazionale, lasciando al momento aziendale l’onere di un confronto competitivo improntato a canoni di lealtà e di “fair play” che non siano selettivi in senso patologico: assunto che vale, naturalmente, anche per la concorrenza intraspecifica, chiamata a misurarsi con marmi e pietre senza bisogno di ricorrere a strumenti opinabili anche sul piano di una promozione autentica, intesa non soltanto
34
come sostegno degli acquisti, ma prima ancora, quale investimento idoneo a perseguire obiettivi economici, umani e civili.
Conclusione La crescita mondiale del settore lapideo durante l’ultimo ventennio è stata notevolmente superiore a quella del sistema economico considerato nel suo complesso ed ha confermato, anche per questo aspetto, la sua idoneità a conseguire obiettivi importanti sul piano macro-economico, tanto più perseguibili concretamente in quanto coincidono coi programmi delle maggiori aziende che operano nel comparto. Traguardi prestigiosi ed a suo tempo impensabili come quelli che hanno portato ad un consumo globale pari a 1,35 miliardi di metri quadrati annui, senza contare l’interscambio che nel 2012, avuto riguardo ai movimenti simmetrici di import ed export, ha superato per la prima volta i cento milioni di tonnellate, sono possibili, in un pianeta largamente parcellizzato come quello di marmi e pietre, soltanto alla luce di un impegno sistematico e di un lavoro costantemente improntato alle tradizionali doti di creatività e di fantasia, esaltate dalla fiducia negli investimenti. E’ ovvio porre in evidenza che l’indotto assume un rilievo altrettanto strategico, non solo per gli apporti dell’impiantistica e dei beni strumentali, destinati a sviluppare investimenti e qualità del prodotto; ma nello stesso tempo, per una rete straordinariamente diffusa di servizi, a cominciare dai trasporti, sia stradali che marittimi, ed ora anche ferroviari.
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
L’estrapolazione di serie storiche appartenenti al lungo periodo, in cui le distorsioni derivanti da fatti esogeni estranei al ciclo congiunturale assumono un ruolo piuttosto episodico con effetti sostanzialmente transeunti, conferma che il settore può continuare a crescere in misura significativa, perché caratterizzato da un ruolo strategico e da contenuti di forte impatto economico, ma nello stesso tempo, civile e sociale. E’ appena il caso di soggiungere che queste potenzialità consentiranno di pervenire a risultati oltre le stesse attese odierne, a fronte di adeguati interventi, capaci di comprendere compiutamente detto ruolo e di operare conseguentemente. Marmi e pietre appartengono alla storia ed alla cultura del mondo, con impieghi millenari che testimoniano egregiamente i loro caratteri tecnologici di durata e di resistenza, e nello stesso tempo, quelli estetici legati alla grande architettura come all’arte plastica ed all’arredo. Nondimeno, vale la pena di rammentare che il consumo quantitativo dell’ultimo cinquantennio, grazie all’avvento del diamante industriale, alla rivoluzione tecnica ed alla democratizzazione degli impieghi, ha superato quello di tutte le epoche precedenti, dai primordi alla metà del secolo scorso: è una constatazione che merita ribadire, perché sottolinea, a prescindere da tanti altri numeri ugualmente significativi, che i materiali lapidei, ormai liberi da residui contenuti elitari, costituiscono un motore di sviluppo nel vero senso della parola. Il contributo apportato a tale espansione da circa duecento Paesi sovrani è naturalmente diverso, ma sta di fatto che la risorsa lapi-
Carlo Montani
dea è diffusa più o meno dovunque e che l’interscambio coinvolge tutti, sia pure con quote più o meno conformi alla dimensione ed alla consistenza demografica. Caso mai, cambiano le politiche nazionali o regionali di valorizzazione delle risorse, fermo restando che le strategie di maggiore impatto positivo non sono un’esclusiva irripetibile, ma costituiscono un paradigma di riferimento, in grado di essere trasferito ed applicato altrove, sia pure con gli opportuni adeguamenti. Il progresso quasi esponenziale fatto registrare dai grandi Paesi leader, e più precisamente da Cina, Turchia, India e Brasile, non è avvenuto per caso, ma alla luce di una volontà politica capace di comprendere il ruolo di sviluppo che il settore è in grado di svolgere, e di avviare una promozione a tutto campo. Peraltro, il fatto che l’industrializzazione lapidea abbia coinvolto, accanto ai maggiori protagonisti, anche Paesi dalle dimensioni ridotte, per non dire dei consumi e dell’interscambio, dimostra il carattere universale del marmo e della pietra, che la progressiva concentrazione produttiva e trasformatrice nei predetti leader mondiali può avere eliso, ma senza pregiudicare una vocazione alla crescita obiettivamente generalizzata. L’interscambio, in specie cinese, assume ca-
35
rattere significativo anche per quanto riguarda le attese dei Paesi settorialmente piccoli, che vi sono coinvolti in misura praticamente totalitaria: basti pensare che nel 2013 le loro importazioni di lavorati dalla Cina hanno interessato la cifra record di 199 Stati, fra cui Islanda, Lesotho, Swaziland, e tutti quelli del Pacifico. Ancora più significativi nell’ottica del possibile sviluppo sono gli acquisti cinesi di materiali grezzi da 74 Paesi, tra le cui provenienze minori si segnalano quelle da Cuba, Sudan, Tanzania, Zambia, e persino da Gibuti, per non dire di nuovi approvvigionamenti dei manufatti lapidei giunti nei porti cinesi da Cambogia o Myanmar: ciò significa che nel futuro del settore anche i minori hanno la possibilità di ritagliarsi uno spazio proprio. Al comparto giovano riserve diffuse dovunque, ma prima ancora, praticamente inesauribili, come attestano i risultati, talvolta straordinari, conseguiti dai programmi di ricerca svolti nei Paesi più attenti alla valorizzazione di materiali alternativi alla monocultura petrolifera, come Arabia Saudita, Brasile e Turchia: In effetti, è da una matura consapevolezza critica delle conseguenti prospettive che possono trarre origine prioritaria i necessari impegni istituzionali ed imprenditoriali per il comune sviluppo.
Preface
The world stone sector kept growing in 2012, reaching new records of production, interchange and consumption and showing once again its suitability pursuing the goals of a steady and organic expansion. The development of stone and marble has been competitive, despite the instable nature of the demand and the conditions of stasis that are still characterizing several industrial Countries, above all in the European Union. This report, that came to its XXIV annual edition, wants to take stock of the situation in this economic activity that has an important cultural tradition and a relevant social-economic impact: our document is a fundamental collection of information and data representing a unique tool for the work and orientation of those operating in the stone sector and in the planning of its politics. The use of stones in the building sector, in architecture and in the traditional expression of human civilization that is the funeral art, is an universal element: it has always
existed and it is spread everywhere, with a particularly relevant acceleration in the last decades, thanks to an optimization of technological improvements and spreading of exchanges that went beyond every optimistic forecast. Today, the leading Countries that produce and distribute stones, export it all over the world, even in the remotest corners of the planet. Knowing these phenomena and using them to improve the sector activities has become a strategic step, just like any other modern infrastructure. During the last fifty years, thanks to the reduction of costs and a particular attention towards the production, a particularly important growth was recorded. Some other important factors in this context were the politics of esteem of resources started in many Countries, the improvement in transports and the attempt to overcome the instability of the demand in the stone sector, thanks to its extraordinary combination of decorative, functional and economic value, that was able to avoid the tendency
38
to stagnation which is still present in the western world. Marble and stone are part of human life without any distinction in time or space. Today, this can be extended to the sector of technology too, whose role in the development of the stone sector is fundamental, as showed by the data regarding the distribution and interchange of machinery and instrumental goods, representing a big part of this Report. The leading force of investments in plants and in the basic research can be seen as a precondition for further improvements in productivity and safety, and it highly contributes to the growth taking place in the last decades (with the exception of the general stagnation in 2009, which, in every case, hit the stone sector only partially. The hypothesis of growth that can be deduced from the analysis of the past and from the tangible upswing of world demand become even more appreciable if they are supported by the political will of understanding the strategic potentiality of marble and stone, as happened in several Countries, as well as that of supporting politics of economic and social development for the sector, taking into account the needs of industrial promotion and financial incentive with its unquestionable specific characteristics, respecting work conditions and safeguarding the environment. In this context, China, India, Turkey and Brazil, protagonists of a massive development, the highest in the sector, should be seen as a reference. The XXIV Report has stepped up in class, through the detailed analysis of the
XXIV Report World Marble and Stones 2013
conditions that allowed a big Country like Brazil, principal example of the western expansion in the stone sector, to overcome the difficult conditions affecting it at the beginning and to promote a strategy of renewed development, based on the added value of the exportation, especially as to processed product, which has overtaken that of raw products and, obviously, thanks to its internal market which is steadily growing also in the qualitative demand. The Countries taken into account, confirming the historical maximum rate of one hundred, embrace all the major realities of the sector, as well as some minor presences, able to participate in the market with important contributions in the production and consumption. Moreover, it should be taken into account that many third Countries cannot produce the statistical information required, not even backdated, and that’s why we can say that the Report shows a detailed description of the stone sector and, at the same time, an objective evaluation of its potential. A deep knowledge of demand and offer, of its variables of origin, productive types, endings and its evolution in the short and long term, constitutes a factor of strategic importance, above all in the planning of sector intervention and, at the same time, in the options of industrial strategy. In this perspective, this Report has an useful function, providing a consolidate service of industrial and, at the same time, human and civil promotion. The stone sector was able to face the world critical situation with average results that are better than those of its competitors and in
Carlo Montani
many cases, better than those of the national economic systems themselves. It is important to underline this aspect because it means that marble and stones can substantially contribute to the economic development and that their demand, supported by objective factors like technological and chromatic competitiveness, highlights a peculiar suitability to fulfill functional and aesthetic
39
needs, in a strong synergy with the social economic factor. To sum up, it is necessary to confirm that the stone sector produces, distributes and promotes a material of peace and, for this reason, able to better fulfill the requirements and desires of the modern man. That’s just another reason to support its growing and its propulsive role in terms of work and values.
XXIV World Marble and Stones Report 2013
1. Macro-economic frame According to the last information of FMI, the world gross product almost reached 70 billion dollars, with a ratio in the vicinity of ten thousand dollars per capita (tab. 1): in both cases thanks to further advances that are even more appreciable considering the general situation that is still difficult. Each Country shows growth speeds that are really different, but we can say that the tendency to concentrate in few Countries is consolidating. The states officially recognized within the United Nations are about two hundred, but the absolute majority of world national gross product rely on the first six in this order: United States, China, Japan, Germany, France and Brazil. It must be added that the Countries with a national gross product equal to at least one thousand billion dollars are about fifteen. The trend of growth is different in each case: within the first fifteen Countries, the growing rate of the last seven years is higher than ten per cent every year only for China and India, while only Brazil, Turkey, South Korea,
Russia and Australia present a competitive coefficient as regards to the world average rate (tab. 2). This means that Europe is substantially absent in the reduced group of Countries that can be considered the protagonists of economic development. The macro-economic frame emerging from it is very varied and it affects greatly the budget of each state and the conditions of their industries, even without taking into account an important parameter like the tendency of exchange rate, that has been basically steady during 2012, at least within the fundamental relationship between dollar, yuan and euro (tab. 3). Similar considerations can apply to the work factor. Here, the marked slowness in the process of reduction of the working hours caused a significant overturn in the general tendency (tab. 4) both in the long term (United States and Philippines) and in the short term (Japan and Turkey). This is due to the reduction of the role of trade unions caused by a stronger international competition, also in economically less difficult contexts.
42
In order to get a more complete idea of the macro-economic frame, it is necessary to analyze the main social parameters, particularly life expectancy, incidence of taxation, the ratio between gross product and military expenses, Internet diffusion (tab. 5). Important causes for reflection emerge from it: the life expectancy reaches maximum levels in Italy and Japan, which are the two Countries more affected by the economic crisis, while the highest percentage of national gross product dedicated to defense belongs to Israel and United States, where the tax pressure is relatively low while it is at the highest level in Denmark, Sweden and Italy. Italy, Portugal, Greece and Turkey are in the last places as regards to web diffusion, while the Scandinavian Countries, Switzerland, South Korea and United States are on top. The context outlined is characterized by a transversal structure of propulsive and stagnation factors, with possible opposed consequences in each economic systems. The perspectives of a generalized development of world gross product are further postponed due to the permanent difficulties of some mature economies like Japan, Italy and, even though at a reduced level, the United States. The main support to the world growth is in the hands of the so called “BRIC” area, which is still able to start a wider multiplying effect, at least in the medium term. This goal is even more concrete if the exploitation of resources is realized according to principles of rationality and effective international cooperation, supported by a steady population increase as well as the demand increase.
XXIV Report World Marble and Stones 2013
2. Building activity in the world The recovery that involved the world economy during 2012, at least in some leading Countries, only partly affected the building sector, which had to face another difficult period: in a significant sample of 12 final balances including those of the major building Countries, a general decrease of about 10 per cent (tab. 6) was recorded, due mostly to China, whose incidence on the global data is decisive. The overturn in the negative tendency of some other Countries with a significant sector relevance like United States, Japan, Russia, Turkey and South Korea has been remarkable, while in Europe a further decrease occurred, more accentuated in Spain and the Mediterranean Countries. In the building industry we record a situation that if cannot be defined as saturated, can be said to be overheated. The first signs of this situation appeared in 2010, but they seemed to be eliminated in the following year. For the companies working in the field of building material, the consequences were obvious, even though the finishing materials were not affected in the short term because of the long time necessary to conclude the works, above all for huge building sites. The historical peak of the building activity in China, recorded in 2009, seems to be difficult to replay in a short time, ma China is still part of the group of Countries that can praise a positive rate (tab. 7) with Turkey, South Korea and Russia. Turkey deserves a special attention because it was able to triple the volume built in 2004 in eight years.
Carlo Montani
It must be added that China alone expresses the absolute majority of construction realized in the sample (tab. 8) even though in a non proportional measure as regards to the general one. As far as the Turkish and Korean final balance are concerned, it must be underlined that the rate of 2012 corresponded to the maximum rate reached by the building sector of these Countries. In the EU 15, the economic crisis is still evident: in 2012 the construction of residential buildings decreased almost everywhere, with the exception of Germany, France, Austria and Luxembourg (tab. 9), with particularly remarkable decrease in Spain and Portugal (here the perspectives of a recovery are jeopardized by a great amount of unsold housing units) as well as in Italy, where the investments in the building sector have decreased of more than one fifth throughout five years (tab. 10). It is easy to understand the effects that this has caused on linked activities and professional values. The Italian budget is negative also in relation to estate trade, that lost 48.3 per cent in the last seven years in the estate sector, with even higher peaks in the commercial one (tab. 11). The tendency of the building sector in the main industrial Countries corresponds, with some approximation, to that of the internal gross product, reflecting the correlation existing between economic development and building activity and that’s obvious if one bares in mind that it represents extremely relevant percentages of the national income, satellite activities included. That’s why the housing policy and the infrastructure policy as well as that of great public works
43
represent a crucial option in the social economic strategies, with important effects on the interchange of building materials and their technologies. Obviously, the complexity of these problems requires planning of the best solutions in the middle and long term and it accounts for the need of involving all the social forces since the beginning, above all in the Countries that are most affected by the economic crisis. To sum up, an aware political will is necessary, also in “the wide sector of building materials, above all marble and stone, source of a big added value” as well as of fundamental socio-economic contents.
3. Extraction and processing The productive growth of stone sector is ceaseless, despite the problems of investments funding, the delay in the realization of infrastructure and the stagnation still present in some local situations. 2012 was no exception, with an increase in the extracted volume equal to seven million and an half tons, net of processing waste, with an increase of more than six points added to the four points of the previous year, while in the decade term the total increase is of two-third. The net product of processing activities is equal to almost 73 million tons, with a tendency that is proportional to that of the quarry material (tab. 12). The division of goods is favorable to chalky material, but the major acceleration of marble and travertine as opposed to granite found no further confirmation. In 2012 there
44
was, instead, a good recovery of silicon material, whose extraction volume regained two-third of the chalky (tab. 13), while the role of slate is still secondary and partially in decline. The Asian production confirmed its fundamental role, overcoming the sixty per cent of world production thanks to the determinant support if China, India and Turkey, while the European rate has decreased, reaching one-fifth of the total amount (tab. 14). The theoretical production of finished products coming from the new volume extracted reached a new historical maximum rate, equal to 1,350 million squared meters, referred to the conventional thickness of two centimeters, with an increase of 85 million compared with the previous year and an average growth of more than 12 points as opposed to 1995. In the extraction sector a new impulse to concentration in a limited number of Countries applied: the first four (China, India, Turkey and Brazil) produced two-third of the world production, while the first twelve (the only ones to put on the market more than a million raw tons) confirmed a total rate of 85 percentage points (tab. 15). The secondary increase in the production is particularly evident in India and Turkey, while in the long term, characterized by an almost ceaseless growth of extra-European Countries, the percentage decrease of European Countries like Italy, Spain, Greece and Portugal become almost representative. Within the group of “top 12�, the number of European Countries is still quantitative relevant, but the total rate is of 15 per cent, that is far from that of world protagonists,
XXIV Report World Marble and Stones 2013
among which we find Iran at sixth position, and Egypt at eighth position, even though their tendency to development is less evident than that of the four main leaders. In the European Union, Italy keeps the productive supremacy with a portion of one-third that remains steady also in the long period (tab. 16), followed by Spain, characterized by a further productive decrease equal to that of Greece, while Portugal seems able to face the crisis with a greater reactivity. Also eastern European Countries are affected by the influences of the situation, expressed by the contraction of the volume extracted in Poland and Czech Republic. Three-quarter of the total artifact production was dedicated to the building sector (tab. 17), and it confirms the link between the stone and the building sector, while the remaining quarter was used in funeral art, street furniture and internal design, in particular furniture for bathrooms and kitchen.
4. International exchanges The world interchange in the stone sector recorded a further increase in 2012, permitting to broadly overcome an important historical goal: 50 million tons. The total volume in the final balance of import and export, in fact, reached 51.9 million tons, with an increase in the absolute amount of 2.3 million tons, four and a half percentage points. The input-output model, used as a base of the crossed survey, highlights as the raw chalky materials (rough sawn blocks and
Carlo Montani
slabs) permitted exchanges for 14.6 million tons (tab. 18) with an increase of 5.6 per cent, while the flow for raw silicon materials was equal to 12.6 million tons (tab. 19), with an increase of 15.6 per cent. On the average, the increase of raw materials reached 9.7 per cent and absorbed 52.3 per cent of the total amount, coming back to the majority rate it had at half of the ninety’s and gradually loosing it to advantage of elaborated material. That was an important strategic modification, that was completed by a good recovery of granite. The finished product became secondary, showing a scarce tendency for further increase. The simple finished products, with a flow that is barely higher than 3.1 million tons (tab. 20) recorded a decrease of about eight points, while the products with an added value, that are the supporting structure of the interchange, rose to 20.3 million ton from 20.1 of the previous year (tab. 21) with a positive variation of just one point, that is still meaningful. The balance of processed slate was basically the same as in 2011, confirming the previous volume, equal to 1.25 million tons (tab. 22). The total amount of international stone exchange, net of waste on the volume of raw material, affected 754 million square meters, with an increase of 25 millions as an absolute figure (tab. 23): an average increase of 3.4 per cent. With regards to the grade of elaboration, it must be underlined that the volume of raw materials processed reached two-fifth of the total. These data show that the stone sector confirmed its recovery, started the previous year, even if this goal was reached thank
45
to the determinant role of raw material and with a significant reduction of added value by mature economies. It means that international transport had to plan growing loads of materials dispatched to lab and sawmill waste. It is, in theory, an increase in the expenses, but from the practical point of view the rise of costs was absorbed by the natural convenience derived by strengthening of productive activities in third Countries, because of contained costs and, therefore, competitive final prices. It is not by chance that the phenomenon of the importation of raw material that are then sent to different Countries to be sawed and processed, incite important flows of finished product. This strategy concerns in particular the big Asian, like China, India and Taiwan, but it has also wider implications in new realities of industrial transformation like Turkey, Brazil, Lebanon, Poland. The modifications in the product structure of the interchange, depending on physiological reason of economic nature and industrial opportunity, do not erase the fundamental role of international interchange in the stone world. On the contrary, they just confirm that the contribution of marble and stone in the development of civil society is destined to continue.
5. Trend in the stone market The analysis of the sector interchange within big geographical areas allows to better understand the different tendencies to development and consumption, to find a reason for the most significant variations and
46
to elaborate hypothesis about short and long time perspectives, taking into account the basic variables like internal gross product, building activity and the demographic conditions. The final balance of European Union, with 11.4 millions of exported material, corresponds to that of the previous year (tab. 24), while the importation recorded purchase for 10.1 million tons (tab. 25), corresponding to a decrease equal to two million tons, 16 percentage points. On the one hand, it emphasizes the strength of the demand of raw material abroad, as the European one is usually of good quality, on the other hand, it stresses the stagnation of processing activities in the Old Continent. The movements in the rest of Europe were traditionally less significant: 1.25 million tons in exportation (tab. 26) and more than 1.5 million in importation (tab. 27). In both cases, there were more difficulties than within the European Union, with just a few exceptions like the Croatian exports, the Russian and Swiss purchases. The flow of the main extra-European Countries presents more and more significant characteristics, they are of basic importance for the sector, above all China, Turkey and India in the exportation, with Egypt and Brazil in a good strategic position (tab. 28), while in the importation, where China itself confirmed its supremacy, the traditional purchaser of raw material like Taiwan or the important purchaser of finished products like USA, South Korea, Canada and Japan (tab. 29) did the same. The other Countries of south-east Asia, though being far from the big protagonists
XXIV Report World Marble and Stones 2013
of the area, represent an important reality with their 1.7 million tons of exported product, above all Vietnam, Indonesia, Thailand and Pakistan (tab. 30) and almost 1.5 million tons of imported product, having Hong Kong and Singapore (tab. 31) the most relevant final balance. The world frame is completed by a wide group of extra-European Countries whose single role is substantially complementary, but important from a general point of view, both in exportation (tab. 32) and importation (tab. 33). The relevance of the dispatch from Oman or Palestine or the supply of Saudi Arabia and Lebanon are good examples of this tendency. There are still many Countries that would be able to contribute to the development of the stone sector through a policy of careful enhancement of their resources. The example of Palestine is here emblematic: here the incidence of the stone sector on the internal gross product is the highest at world level, corresponding to several percentage points. The analysis of wide geographical areas confirms that the main extra-European protagonists have just further developed their crucial role, representing 67.5 per cent of the world export (tab. 34) versus 65.8 per cent of the previous year and 62.7 per cent in 2010; and 54 per cent of import versus 50.3 in 2011 and 47.1 in 2010 (tab. 35). In opposition to that, the European Union lost other points, reaching 22.1 and 19.5 per cent. To sum up, we can say that the concentration of the main activities of the sector is assuming an oligopoly structure, with the leading Countries playing a role of control while the other are in a substantial subordinate position.
Carlo Montani
6. A strategic sector Fifty years passed just now, since the European Marble Congress, taken place in Florence during 1964, recognized the suitability of the sector to create development policies, above all in the underdeveloped areas, and took the decision to found an European Subject in charge of the industrial promotion of the sector. About forty years passed since United Nations Organization wanted to reiterate the concept, addressing a specific recommendation to the national and regional governments involved in the matter. Today, those premonitions were confirmed by the big figures of production and interchange, whose propulsive role in investments and consumption is broadly recognized. In twenty five years, the flow of quantitative movements increased of five times and a half, passing from ten million tons in 199 to 51.9 in 2012, with an average rate of development equal to 18.1 per cent every year (tab. 36) and with only three years of interruption of the increase trend, corresponding to 1998 and 2008-2009 (tab. 37). This two-year period is also the only one with a temporary interruption of the increase trend of special processed product, while that of raw chalky material has no continuous progress since 1992 (tab. 38) and it expresses the highest variation index, with a 15 times progress as regards to the base year. As far as the single product are concerned, in 2012 the overtaking of raw material on processed material occurred (tab. 39), with percentages equal to those of
47
the first nineties. In the long term, the interchange went from 15 million tons in 1994 to 51,9 millions in 2012, with more or less relevant increase in all the Countries, except Italy and South Africa (tab. 40). On the contrary, in the short term, despite the meaningful total increase we’ve already talked about, there was a decrease in the exportation in several Countries, like Germany, France, Finland, Norway and South Africa itself: they are all examples of the positive effect of concentration in those Countries that are the main protagonists of the decrease which affected, however, other Countries as well. If we take into account each Country individually, the decrease of China stands out, with its lost of three percentage points and almost one million tons, suspending a long ascending trend. It was caused, probably, by the strong pressure of the inner demand, confirmed also by the permanent development of the import. At the same time, the big increase of Turkey must be outlined, with that of India, both of them reducing remarkably the gap with China, which remains however wide. For the import we can record a similar situation (tab. 41), we have nine Countries that supply more than a million tons in 2012, while in the exportation they were eight. The purchase decreased in seven Countries of the examined sample, but the general growth, equal to 2.3 million tons, was assured by the strong progress of China and, to a small extent, by the progress of Taiwan and the USA. In the long period, on the contrary, the most evident decline affected Japan and Italy.
48
The most important increase in the import, as we have already said, is that of China, that realized in 2012 about one-third of all the world stone purchase, augmenting its market share of four points. If affected in a more or less generalized way all the other Countries with the exception of the USA, whose recovery seems to be still slow.
7. Analysis of the product interchange In the international stone interchange, after a period in which the finished product played a central role, it is now significantly reconsidering the raw material, due to the demand from processing Countries, China above all. This is, obviously, a fundamental innovation, whose effects are destined to last for a long time. For the chalky materials, the most significant increase in the export is that of Turkey (followed at a long distance by Italy, Spain, Greece and Portugal) equal to 5.2 million tons, with an incidence of 35.8 per cent on the world figure (tab. 42). The Chinese importation overcame the historical goal of ten million tons, with a contribution of 69.1 per cent to the overall interchange of marble and raw travertine (tab. 43): an unpredictable phenomenon until a few years ago, compared to which all the other world import rates are secondary. As far as the silicon material is concerned, the strong increase of the Indian exportation that overcame 5.5 million tons must be recorded, it is equal to 44 per cent of the world total, increasing its advantage on
XXIV Report World Marble and Stones 2013
expeditions from China and Brazil, widely higher than a million tons each (tab. 44). At the same time, China purchase of raw granite has remarkably increased, reaching 5.8 million tons and 45.9 per cent of total (tab. 45), while Taiwan preserved its second position with a broad advantage on Italy and France. Portugal, despite increasing its market share, has lost its old leadership in the export of simple finished products for a long time, once again to advantage of China (tab. 46) that exports pell-mell in the mature economies, starting from Germany and France (tab. 47). A remarkable and new phenomenon, on the other hand, was recorded in the exportation of finished products with a high added value, where the positive trend of China abruptly stopped, with a decrease of nine hundred thousand tons compared to that of the previous year and a market share that, still being the absolute leader, passed from 52.6 to 47.6. The selling of Brazil, India and Turkey, on the other hand, recorded an important increase (tab. 48). The range of corresponding importation is far more articulated, with outlets in all the Countries, from United States, South Korea, Saudi Arabia and Germany, that confirmed their previous positions of leadership (tab. 49). To conclude the overview of the interchange on the basis of the different types of products, let’s consider the role of processed slate, where the traditional prominent role of Spain in the export and those of China and Brazil suffered further limitation, still preserving two-fifth of goods sent in the world (tab. 50). On the other hand, importation is
Carlo Montani
concentrated above all within the European Union, having France and United Kingdom in the first positions (tab. 51). To conclude, 2012 recorded a renewed and more significant intervention of raw material (rough sawn blocks and slabs) in the stone interchange, participating in the development of the sector. The growth rate, that has become more remarkable due to the stagnation of the processed goods, reached levels that became almost exponential in the leader relations, above all in the field of chalky material and represented an engine of further industrial expansion in those Countries with an old stone tradition like Turkey, Iran and Egypt itself, where the exceeding extraction as compared to the foreign demand caused an increase in the internal consumption. In this case, the propulsive role of the stone sector found further confirmation in the law of global market.
8. Quality of the product The increase in the interchange caused significant effects on the quality of the products: as it is known, the foreign demand requires first choice, flawless materials, with no chromatic snags, or imperfections of every sort. That means that during the production more and more attention is paid to combine in the best way the output and the qualitative parameters, with effects that interest the products destined to domestic markets as well. This is true above all for the artifacts, but it can be applied to raw materials too, both for the square off of
49
block and their setting on the measure of the frame, and for the chromatic aspect, although it means a significant effect on the quantity of waste in the abstract volume. From the data concerning the exportation in 2012 and its volume of more than 750 million square meters, net of production waste, and its corresponding quantity in importation, we can deduce that, talking about the finished product, the foreign trade absorb 55 per cent of the total available quantity, equal to about 1.350 million meters. It means that the difference lets to the internal business an important role which is, however, secondary and the bi-univocal relation between quality and interchange is consolidated by that phenomenon and has general positive effects. The quality of the product could be enhanced also thanks to the improvement of technology, with reference to the increase more than proportional of finished product with high added value, coming from the numeric control. This is expressed also in the increasing spread of manufactured products with reduced thickness and of special processes like automatic resin treatment of slabs which also contributes to the development of the interchange within economies of scale thanks to the reduction of weight and a reduction of costs of transport, competitive with that of ceramics. Quality represents, actually, the promotional tool par excellence, as well as the limitation of costs and consequently the reduction of price for the client. Complementary tools of specific sector value can nevertheless be found to enhance the esthetic aspect of the finished product, like the use of
50
a design corresponding to the needs of contemporary style emerging from the contests of specialized architecture taking place in several Countries with an old stone tradition. The same thing can be said about the use of marble and stones for little objects or even in jewelry, whose low quantitative value is highly compensated by extreme single values and a good ad impact for the traditional consumption. The repetition of the trend leads to a zero cost driving effect becoming more and more understandable if we consider the world range of destinations of the stone exportation coming from China or Italy and sent basically everywhere. In order for this effect to be evident and long-lasting, it must be supported by the permanence of quality, playing an ineludible role in the highly competitive international market of stone. The original and exclusive nature of the product automatically restricts the recurring attempts of imitation, but it requires high professional standards in order to maintain a qualitative level in compliance to the design and a client that is careful of the prices and, at the same time, interested in the technology and quality. From this, the need comes to invest in research, productivity, promotion and distribution and, at the same time, to establish the right institutional relations.
9. Europe and stone The European Union with the other Countries of the Old Continent, is an aggregate made up of Countries with cultural affinities and civil traditions where the use of marble and
XXIV Report World Marble and Stones 2013
stones was welcomed with consolidated preferences still valid, though being temporarily abated by the difficult conditions of the present economic situation. All the Countries of the Union, in fact, as well as the candidates to make part of the EU, represent a homogeneous reality finding very significant confirmations in the stone sector like the importance of interchange within the Union and in the historical fact that the “little� Europe of stone and marble was the first to start a policy of cooperation since the fifties, during the 20th century. It is important to underline that the slowdown of stone Europe did not prevent exportation to improve, although with some difficulties, even in the recent years, reaching a goal of 11.5 million tons (tab. 52) and 1.5 points every year, compared to 2001. In the importation, the results were similar until 2011, while in the past year they were reset by a decrease in the purchase of almost two million tons, taking the general volume back to the level of 2001, equal to about ten million tons (tab. 53). In the long term, the European exportation increased only in nine Countries, with a particularly significant growth of Greece, reacting to its serious structural crisis with an attempt to improve its resources. In the rest of Europe, the confidence in the opportunities offered by the stone sector failed, for example in Romania, Slovakia, Czech Republic and Sweden, as well as other Countries, which were not able to participate to the development of the sector with adequate investments. The importation, on the contrary, increased in 12 Countries, with proportionally better results
Carlo Montani
in Eastern Europe, but also in Belgium and United Kingdom, while the most significant decrease occurred in Spain and Italy. From the point of view of the value, the highest rate of European interchange were referred to the finished product, reaching in 2012 a turnover of 2.5 million euro in the export and 1.6 million for the import (tab. 54): in both cases with an average progression which was better than that of volume. The highest amount of the expeditions is still that of Italy, with a sales volume equal to almost 1.4 million euro and a market share of 55 per cent followed at a long distance by Spain, Portugal and Greece. In the importation, on the contrary, Germany, United Kingdom and France prevail. The competition of the great production and distribution Countries like China, India, Brazil and Turkey reshaped the role of Europe and at the same time changed the situation of the interchange within the EU, that can be considered in many aspects like a big internal market, even though it is characterized by permanent critical conditions both in secondary Countries and in those with a more evident role in the sector. In some management almost marginal, more spread between simple finished products and slate artifacts, the stone interchange within European Countries is confirming important dimensions, seeming to express a new tendency destined to improve. The reduction of the market share belonging to Europe that is recorded in several sectors that are not only strategic, must be considered a natural phenomenon, when a different level of development of the other corresponds to it. Europe keeps building
51
a reference model as far as professional values are concerned as well as creativity and investigation, or, more generally speaking, as far as high qualitative levels are concerned.
10. Italy: a marginal condition The development of the stone sector in the world in 2012, that confirmed the long term trend both in the production and in the interchange, affected Italy only in a marginal way, underlining the permanence of critical conditions and the slowness of a recovery that is referred only to exportation, with a total increase of 120,000 tons, equal to 3.8 per cent (tab. 55). In the exportation, a decrease of 250,000 tons was recorded with a loss of more than 15 percentage points; 2009 was the only exception, the most significant of the last fifteen years (tab. 56). The expeditions abroad, as has happened for several years, recorded a remarkable growth of raw chalky materials, in particular of the marble blocks, where the increase reached 7.1 per cent, while the increase in the finished product was less than two points. The situation is not better in the long term analysis, with a decrease of 10.7 per cent in the exportation and 35.9 in the importation, even more important compared to its respective maximum rates which are the same as those of 2000 in the expedition and those of 2006 in the arrival. It is superfluous to highlight that this wide reduction of the purchase of raw materials is just a demonstration of the permanent crisis of the processing activities and of
52
the internal demand itself, with important slowdown in the use of productive capacity. A positive result, above all in the field of the external demand, was recorded in the average value of exported finished product, reaching a new maximum rate: almost 50 euro per equivalent squared meter (tab. 57) with an increase of about nine percentage points, reaching 36.1 per cent in the long period. The corresponding turnover increased of more than 11 points, still remaining far from the levels reached in 2000 (it shows a decrease of 18.3 per cent compared to 2000). Taking into account the single regions and their rate of exportation of artifacts, including simple finished products and slate, we can say that different areas has different situations. The best results are those of Lazio, Puglia and Tuscany, while in Piedmont and Friuli-Venezia Giulia new decreases were recorded, with an even more difficult situation for Sardinia and its delay in the process of “verticalization� (tab. 58). The final balance of 2012 confirmed the existence of a significant tendency to concentration: the first two exporting regions (Veneto and Tuscany), comprehending two thirds of the sales volume, did not improve but maintained their decisive role. The incidence of the stone sector on the total Italian exportation of products and services was equal to 4.5 per mil, with a recovery of three-tenth that represents an appreciable change, above all by virtue of the fact that it suspended the descending trend that has lasted for nine years (tab. 59). It should be borne in mind that in 2012 the global export reached a quite contained increase, passing from 376 to 390 billion euro, with an
XXIV Report World Marble and Stones 2013
increase of 3.7 per cent, notably lower than that of 2011. The comparison between the average price of Italian finished product and that of the other European Countries confirms the existence of a remarkable gap of qualitative preferences in favor of the former (tab. 60). Broad ranges are still present with regards to some important competitors like Spain and Portugal and they increased even more in the final balance of 2012. Here we note important differences in the range of products exported and in the finishing process, with obvious consequences on the average value, underlining at the same time that the competition in Italy is ineludibly based on the quality of the product and on the professional levels and, therefore, on the need of adequate investments.
11. A bipolar change: the case of China The Chinese economy is living a phase of strategic modification of the basic options, also in the light of an internal gross product that, still growing in a far greater measure compared with the world average, started to record one-figure increase, keeping an eye also to decimals. In the stone sector, the internal market kept growing strongly also in 2012, but the exportation recorded an abrupt stop, translated in smaller expeditions, equal to about 900,000 tons, concentrated on finished products (tab. 61). The long term budget is still widely positive, but we cannot deny that this is the first significant stop after that of
Carlo Montani
1998, which is now perceived as something far even from a psychological point of view (tab. 62). This phenomenon affected in an evident way also the value rates of finished product, that lost eight points compared to the maximum of five years ago (tab. 63). From the point of view of the value, where the transformation has a central role, having left a rate lower than one per cent to raw materials, the effects of quantitative decrease were not perceived, thanks to a further increase of 200 million dollars that took the turnover to 5.2 billion (tab. 64). The new increase in the average price of artifacts, reaching over 27.50 dollar per square meter, confirmed that the Chinese companies have pointed for quite a long time towards a policy of growing profitability. The quotation of finished product sent abroad, in fact, has more than doubled (tab. 65) compared to that of 2003. This is confirmed in the final balance of each Country, from where a selective strategy based on the different destination can be deduced. The average price of Chinese sales in the United States is four times that of the expeditions in Vietnam or Belgium, with a range higher than that of other verage rates. The fact remains that among the twelve main buyers, for those that purchased in 2012 in China for at least one hundred million dollar, the slowdown is remarkable, with increases limited to Japan, Hong Kong, Saudi Arabia and Russia (tab. 66) and with important twoyear decreases also in prices (tab. 67). The bipolar final balance of China comes from the different trend of importation, increased of seven per cent, once again limited almost exclusively to raw materials, with a value of the finished products of slightly more than
53
a point (tab. 68). It is to underline that in this case, differently from the export, the decrease of average value went on, reaching the historical minimum of the last twenty years (tab. 69). The Chinese producers need to implement their sawmill load to face an internal demand that is still impetuous, despite the slowdown in the building sector, but they did it through the search of cheaper and cheaper opportunities. As emerged from the single analysis, Turkey and Egypt contributed mainly for the raw chalky materials, with a general rate equal to three-fifth of the total, while the contributions of other relevant supplier reduced, like Spain, Italy and Iran (tab. 70). An even more evident concentration has to be recorded in the importation of raw silicon materials, where India and Brazil, that appear at the top of the Chinese preferences ranking, fulfilled over 70 per cent of the demand, with a large lead on Finland, Norway and Portugal (tab. 71). The decrease of the exportation brought into question a wide leadership, consolidated by a long time of growth. With regard to the importation, only the future will tell if the concentration in the building sector, evident in the final balance of 2012, will be able to cause proportional effects in the internal consumption that haven’t occurred so far. The quality demand is less involved in the present situation, while the pressure of the internal demand, induced by the need to enhance the great investment in the processing phase, is translated in important promotional activities like the sector fair in Xiamen and other Chinese event supporting the stone market.
54
12. Asian leadership The epochal change in the production, interchange and consumption that affected the stone sector (but not only this field) arose above all in Asia, in the first place because of the extraordinary Chinese effect but, at the same time, thanks to the contribution of other economies that can now be defined as mature like India, Iran and Taiwan, to which Turkey must be added, at least for obvious geographical reasons. Similar considerations can be done for Japan, South Korea and the Gulf area, for a use of stone that is above all of importation. As for the rest of the world, Asia too shows a double speed with regard to the situation of marble and stone. It means that we have some Countries in which the development is slower, even though significant, like Indonesia, Kazakhstan, Pakistan, Thailand o Vietnam, or other where the conditions are even worse like North Korea, Philippines, Mongolia. Nevertheless, the impetuous rhythm of the expansion of the main leaders was sufficient for Asia to become the leading continent, able to express absolute maximum more and more consolidated. After China, the first mention is for India, occupying the second place in the world rankings for production, having increased its exportation of raw silicon materials until doubling it within seven years with a value flow of more than 770 million dollar, coming in great part from the Chinese market (tab. 72) with the addition of growing expeditions of raw chalky materials. The exportation of Indian finished products were
XXIV Report World Marble and Stones 2013
not less significant, even though in 2012 a further decrease in volume was recorded, only partly balanced by the good recovery of the average price (tab. 73) and by a turnover that increased of more than seven points because of the primary effect of the American demand and of a good increase of the sales in the Emirates (tab. 74). Decisively impetuous is also the development of marble, travertine and other stones in Turkey, thanks to its provisions equal to 14 billion tons, corresponding to the relative maximum of the world ones and, above all, to the exportation that grew in quantity eighteen times compared to 1999 and fourteen times in the corresponding value (tab. 75), with the principal contribution of raw material, sent for four-fifth of the total to a China that is more and more receptive (tab. 76). The value of the Turkish finished product sold abroad is still higher than that of raw material, thanks to a turnover of about 950 million dollars, to which the United State have mainly contributed, also because of the main profitability of the average price and then the Countries of the Arabian area (tab. 77). The importance of Iran in the exportation, expressed above all by the marble and the raw travertine, was reduced in a relatively important way by the result of 2012, on which the decrease of the Chinese demand had a decisive weight (tab. 78). It moreover keeps representing more than nine-tenth of the sent products and the expeditions and the referred turnover. The Iranian exportation, contrary to that of the other Countries, maintains its complementary role within an internal market that absorbs the most
Carlo Montani
quantity of the domestic production. The same can be said about the transformation of raw material imported by Taiwan, confirming this Country as the most relevant in the processing per capita, at least at an extra-European level. The last Country taken into account is Japan, that reduced long ago the purchase of raw material almost completely (tab. 79). In the past, the raw material imported was used for flourishing processing activities, while in the purchase of finished products, coming almost completely from China, the reflecting phase continues: in 2012, the volume is basically halved (tab. 80) with regard to 2005, highlighting the conditions of a spread stagnation, both in the civil use and in the funeral monuments, particularly important from an historical point of view in the Japanese market. It caused further recessive effects also on prices (tab. 81).
13. United States of America The American market, leading Country in the stone sector, is worthy of a particular attention both for the difficult vicissitudes which characterized its situation in the last years and the priory importance that American customers assume for many exporting Countries. It is therefore important to say that in 2012, with total purchase of 2.6 billion dollars, recorded a recovery of 10.7 per cent with regard to the previous year (tab. 82) that must be added to those of 2010 and 2011. A minor flow of 1.3 billion, equal to one-third, is persisting, compared to the maximum
55
rate of 2007, highlighting the stagnating character of the recovery of a demand which corresponds to its actual possibilities. The composition of importation confirms the absolute predominance of special finished products, whose relative rate has further increased until the maximum figure of 95.3 per cent, while the raw material got slightly more than one point, seeming to underline the existence of new difficulties in the moment of processing. The local consumption, according to internal data, shows a decrease on the long period which is similar to that of importation, while the internal production, expressing only 16 per cent of theoretic availability (tab. 83), maintains its historical positions and contributes to improve an increasing export, until reaching the maximum rate in 2012. The products coming from the importation of artifacts confirm the first position of Brazil, with 635 million dollars (tab. 84), followed by China, Italy, Turkey and India, the only Countries which managed to get a turnover on the American market higher than one hundred millions. As far as Brazil is concerned, it must be underlined the improvement of its rate, prevalent from three years on (tab. 85), reaching 25.7 per cent of the total and that is historically lower only than those of Italy until 2004. In any case, the American purchase show an increase in the concentration coefficient: it’s not by chance that the first five supplier of 2012 had fomented the local demand of foreign works equal to 84 percentage points. The historical series of American importations underline the increasing trend, started at the beginning of the ninety’s, suffered an
56
abrupt stop only in 2008-2009, but it was so impressive that its effects were almost devastating, and that can still be seen in the difficult recovery we talked about previously and in an internal consumption equal to 77 million square meters (tab. 86). To reach the maximum rate of 2007, 38 million meters are necessary: this is a possible goal, because the United States overcome seven times the volume realized in 1992, despite the crisis. The attention paid to the first stone market by the main exporting Countries also on the promotional level, even through significant intervention even in the sector events, shows that the confidence in them is solid, even if the competition became very selective and involves the need to combine the factors of success in the best possible way. From this point of view, the supremacy that Brazil managed to establish with a good advantage on China, gains an important meaning because it shows that the price is not an independent variable but must be effectively combined with quality and technological value of the product. It is anyway easy to foresee that the American market is still the protagonist of the world stone scene , playing a role in the industrial and distributive choices of the main productive and exporting Countries.
14. Infrastructures and transport The world stone production creates extraction and processing waste rating sensibly between two-third and three-quarters of the basic total volume. In the end, the waste sent to the dump in 2012 correspond to
XXIV Report World Marble and Stones 2013
180 million tons, with a higher portion of those came from quarries, creating a critical problem for the sector and for the balance of its company management, for the protection of the environment and transport. The best arrangement for the waste and their processing are a crucial problem from a practical and strategic point of view, whose solutions must be found in the perspective of the public service because the dump, as well as roads and railways or professional formation itself, are true infrastructures. Nevertheless, a part from significant exception confirming the trend, like the cases of Brazil, Portugal or the northern Countries, the question, regarding the political will of national or regional governments, is still far from being faced in effective nor decisive terms, also because of the low contractual value of the stone sector, which is very fragmented from the industrial and organizational point of view. The problem of dumps and transport are still in the hands of the private, above all in the Countries with market economy. The private sector stands out for its operational agility and flexibility, but at the same time for its space and time problems linked to the intervention which is ruled by strictly economical principles like those of the industrial management. The problem, more evident in the infrastructures, is better solved in the transport system, with measures more adequate to the need but, at the same time, with significant costs that affect remarkably the final price of products. It is true above all for international exchanges, most of the time in a wide range. The rational use of
Carlo Montani
the packaging, the reduction of downtime and the spread of thin products in the process of standard finished products have with no doubt improved the situation but it can’t be denied that marble and stone are materials with a high specific weight and for this reason they are characterized by the physiological problem deriving from it, that should be faced in the frame of a constructive cooperation between public and private sector. Today, the use of road and sea transport are complementary, above all in the interchange. For each load travelling in a navy mean and its relative download, in fact, corresponds an equivalent number of transport on wheeled means. In this case, bearing in mind the average capacity of every truck, that above all in the quarries refers only to the tractor, and the gross volume produced, processed and put into the market, it is not risky to affirm the importance of this activity from the economic point of view, that can be rated every year in several dozen millions. For railway transport, similar considerations can be made. Their specific weight on the interchange are complementary, despite few important exceptions that will assume a strategic importance like in South Africa, Mauritania or in the traffic of raw material between north-east Europe and the Far East. Sometimes also in the mature economies, including Italy, it is the same, although the role of the “marble trains� from the disembarking port of raw material to the industrial districts of processing was partially reduced by the decrease in the importation. Ultimately, the opportunities of development of the sector in organic and functional terms
57
depend of the solution of infrastructure and transport problems and the will to face them with the awareness of the strategic role of the stone sector.
15. Growing in consumption Together with the production, the world consumption increased of about seven percentage points in 2012, reaching 1.35 billion squared meters and doubling the amount of 2001, when it reached 700 million meters (tab. 87). As for the other basic parameters, in this case there was a strong tendency to concentration: the first two Countries, China and India, produced about one-third of the planet consumption, against 15.7 per cent in 2001. After all, those in which the use of stone overcame ten million meters are only fifteen, seven of which are European, six Asian and two American. After the two leading Countries, the other significant increase affected extra-Europe Countries, captained by United States and Brazil, in third and fourth position and then South Korea, Taiwan and Saudi Arabia, while Japan follows a countertrend, as well as the European Union, whose odds affected Italy, Spain, Germany and Portugal but Greece above all, where two third of the original consumption were lost (tab. 88). The per capita use of marble and stones highlights important variations as far as the absolute figures are concerned. The supremacy of some middle range Countries like Belgium, Switzerland, Taiwan and Saudi Arabia stands out, where the unitary consumption managed to overcome of one
58
square meter per inhabitant the average rate (tab. 89), while China, Japan and India are at the bottom of the rankings, because of their opposite demographic structure. The Chinese growth was caused also by its specific nature of this variable: the population growth rate increased fourfold in the last ten years, while the world one didn’t even double. Talking about Belgium and Switzerland, it must be added that their per capita consumption in 2012 overcame the world average rate, respectively eight and nine times, with a countertrend with regard to the decreasing Europe. This happens despite more favorable economic conditions but, at the same time, thanks to a more evident sensibility of projects and a promotional activity which is effectively modern. As it was recorded for production and interchange, the availability of natural material is high everywhere and, even when it is lacking, the operative infrastructure, starting from fast transport, are able to fulfill the needs. In fact, markets with a substantially point structure exist, in which the objective lack of domestic resources is reduced by a significant exportation, as happened in 2012 for Countries like Barbados, Bermuda, Macao, Mauritius and so on, where the remarkable purchase rate of finished products show that the tendency to stone consumption is actually universal. These are not decisive contributions to the development of the sector, of course, but their emblematic role, spread to many other minor realities, confirms that the globalised world is accessible for everyone, creating a huge domestic market which is not that impossible.
XXIV Report World Marble and Stones 2013
We still have the perception that the possibilities of growth of the sector should be searched beyond the European borders, through adequate distributive strategies where the main protagonists showed to be able to stand out. As far as alternative uses of the stone are concerned, the wide range of use not only traditional in the building sector, the funeral activity and in the street furniture, which are undoubtedly competitive, d not reduce the utility of this option, with the need of further investigation in the field.
16. Machines and plants The world expansion of marble and stones found a physiological correspondent in that of investments in machines and plants, despite significant exceptions in geographical context that are still in a stagnant phase. The most important example in this sense is that of Europe, where the interchange of said technologies, satisfying in great majority the demand, recorded a decrease of 12.8 per cent of the exportation (tab. 90), where the Italian contribution is still prominent and eight per cent in the importation, remarkably more balanced (tab. 91). The growth speed of total purchase found a confirmation almost everywhere, with the important exception of France, while the trend of purchase highlights a substantial stagnation (tab. 92). The European final balance does not change even extending the analysis to the contribution of the Twenty seven Countries to the exportation referred to the value, where the foreign turnover of the European
Carlo Montani
Union is higher than one thousand million euro, with an Italian rate higher than 60 per cent and an average value per product unit passing from 9.9 euro/kg in 2011 to 10.4 in 2012 and increases in a more evident way in the Italian expeditions (tab. 93). Talking about Italy, it must be added that in the last fifteen years the value of exportation has almost doubled, with an average growth of six points, while in the analysis of each product unit, it reached a new maximum rate of 9.74 euro/kg, with an increase of 20.2 per cent with regard to 2011, involving also the different articulation of mix and 46.9 per cent in the long period (tab. 94). To these results corresponded a perceivable decrease of the quantity deliveries that reached the record figure of 827,000 quintals in 2011. The main world purchaser is still China, even though, simultaneously to the slowdown signals showed by the general economy and by the stone sector, the purchase flow was reduced to 26.4 per cent with regard to the maximum rate of the previous year (tab. 95), with the main quantities coming from near Countries like Japan, Taiwan and South Korea. A slow recovery, on the contrary, affected the importation of machines in the United States, even if, as happened for the materials, the respective values are very far from the maximum levels (tab. 96). The interchange of machines is characterized by peculiar conditions of flexibility, linked to the different levels of will to invest. It can happen that India’s final balance in 2012 was in decrease with regard to that of 2011, that was on its turn at maximum levels (tab. 97), with China and Italy playing the role of most important supplier, while in Russia the
59
demand of technologies overcame largely the old maximum rate of 2008, giving way to the machineries produced in Italy, leading Country in the distribution and research and then to the machineries produced in Germany (tab. 98). A perceivable decrease, on the same level of China and India, affected Turkey, that keeps expressing an important preference for the Italian plants (tab. 99). From the first twenty importing Countries, purchasing sector machines for at least twenty million dollar, came growing flows for about 1.800 million, with largely prevalent rates for China, United States, Russia and Brazil: the only Countries that imported in 2012 cutting machineries, for the surface processing and other processing, for more than one hundred million. Italy contributed to this importation for more than one-fifth (tab. 100), with peaks of 63 per cent in the sales to Brazil and 56.7 per cent in those to Turkey. These rates express an absolute majority which is very significant, equal to that reached by several Countries of the middle range like Albania, Algeria, Armenia, Croatia, Lebanon, Macedonia, Malta, Moldova, Palestine, Romania, Slovenia, confirming a generally acknowledged quality in terms of reliability, profit and safety.
17. Assets The development of the stone global production and the plant engineering structures created proportional effects in the consumption materials field and particularly the abrasives and diamond tools one, whose purchase follows prevailing logics
60
of a very small market without excluding an interchange which even if it satisfies a minority component of the demand, tends towards a significant increase. Anyway, since we are talking about assets paid in the ordinary management, rather than to be addressed to an investment and so to a capital structure of the users, it is normal to find an optimal balance between yield and price, appealing also to the foreign offer. In the Europe of Twenty-seven, for example, the flow of the consumable products exports is considerably increased over last three years from 1,32 millions of Euros of 2010 to 1,52 of 2012 (tab. 101), on the contrary the imports have been more sticky, achieving a turnover of 1,06 millions of Euros (tab. 102). This last datum confirms that the European stone situation is stable, with some situations which are still acute, on the contrary the positive trend of the export, much appreciable given the strong Asiatic concurrence, implies that the global inclination to the stone development assumed an additional propulsive strength, which can influence positively also the assets sales by European countries. The disaggregated analysis of the specific interchange concerning the Union highlights a remarkable prevalence of the nonEuropean destinations (tab. 103), overall for the departures from Germany, Austria and Netherlands; and all the more, an analogous distribution of the supplies (tab. 104). In detail, we observed an additional progress of the record belonging to the German forwarding, with a remarkable advantage compared to the Italian one, on the contrary the purchases array is more articulated.
XXIV Report World Marble and Stones 2013
Concerning great non-European users, United States have a primary role since in 2012 have imported consumable products for the stone industry equal to about 339 millions of dollars (tab. 105), with increases of eight points compared to the previous year and of 25 points in those ones of 2010. In fact the recovery of the domestic working has not been impetuous, but that did not prevent the increase of United States assets import, given the scarce internal offer, although less competitive than the Chinese one, which remained leader but lost some points in favour of Japan, Germany and Italy, probably more competitive concerning the yield. Among countries where the production is increased fast during 2012, with effects in theory proportional on consumable products we can mention India as example: in this case, differently from what happened in the United States or in other occidental markets, the assets import, even if it is increased doubling the global amount within two years (tab. 106), highlights absolute numbers still underestimated compared to the objective opportunities, and in any case with a wide majority quota of the Chinese provenances, underlining the prevalent interest for the selected purchases according to the price. In the use of the assets in question there are different behaviours according to the ripe economy or not of the buyer and inconsistent attentions for the quality and yield policies, whose we have to find the origin, first in the national wide excursions among the labour costs. This explains the attention-seeking of China and its ordinary technologies success obtained in the developing countries, but
Carlo Montani
meanwhile underlines its objective limits when we have to face markets more sensible to the quality, where the competition remains opened to alternative results which are not ruled by the price.
18. Art Status The development of the stone global industry, attested by big numbers of production, international exchanges and consumptions, does not mean that the greatest problems have been solved. On the contrary wide pockets of technical, managerial, and social depression still exist and a situation full of contrasts rises either in the facts reality or in the way to face the above mentioned problems. The element of job, from this point of view, assumes a priority importance, and not only for the traditional significance in the determination of the production costs. Suffice it to say that, according to the last updating of the Job International Organization, the less employed in the open mining and in the queries of all the world, would increase of over one million, with an incidence of four per cent on the total. Obviously, the phenomenon has a great intensity in the third countries which have significant resources, as in India, Peru, Sierra Leone: that, nevertheless the international programme for the child labour elimination, has been developed with sticky procedures by interested governments. In fact, the international convention about the child labour, approved in 2005, is against the use of the under eighteen in
61
the extraction field, but a great part of over 170 adherent countries did not still provided for the ratification. Nevertheless, in some States with a priority stone importance is increasing a new institutional sensibility, as showed by the sentences inflicted in India for the child exploitation in the queries and the commitment of some occidental exploiters not to buy the granite produced by child labour. On the opposite aspect, exist developed countries where scarce qualified operators, especially for queries, constitutes a so strong necking that it has recommended the adoption of offers for the recruitment of the labour by internet, as those ones formulated different times in Australia show, with the support of interesting and competing treatments. The status of the art progresses thanks to a research technologically advanced, overall in Europe, where the cooperation between stone world and the university one is always profitable. For example concerning the optimization programs of security in the queries, a project of the Geological Researches Centre of the Siena University has just developed a knowledge model of the geological and structural set-up in the rock sides founded on the techniques of “laser scanning� and oriented to value the stability and continuity of the fields also where they are not reachable by traditional campaign methods, as happens if there are vertical walls. Another problem with very different settings, according to the degree of development of various countries, is that of environmental protection, where the prejudicial ecologists
62
risk to become crippling in several ripe economies, while in the developing world there are concessions spread to a “deregulation” much discretionary, which becomes a success element, atypical but important, although aggravates the problem of waste and their placement with negative effects oriented to occur in the medium and long term. Similar considerations are applied to the tired transports, and in particular for capacity limits, where in third world countries the exceptions are high in practice. These examples show that the stone world is deeply divided in approach and in solving problems, even more than happens in general economic system: If nothing else, because of its fragmented structure, allowing you to better control and pursue extra-juridical competition criteria from which third countries take advantage.
19. Exhibitions and Fairs The promotion of marbles and stones through the fairs belongs to very consolidated traditions: suffice it to say that certain stone Italian products were awarded stone international exhibition in Paris in 1876, and that the strong growth in the sector made by mid-twentieth century onwards was supported by technical progress allowed by the application of the diamond production process, from the euphoria building induced by reconstruction after the second world war, and by the fairs, first general, then intra building, and finally specialized starting from the historic change of the fifties, occurred in Italy with the Biennial of Vicenza Marble,
XXIV Report World Marble and Stones 2013
and soon afterwards, with the Exhibition of St. Ambrogio Valpolicella (Verona), the first event opened to technologies. Since then, the fairs did really proliferate, becoming an inescapable meeting point of comparisons, reviews and business: first in Europe, starting with Germany and Greece, and then around the world. This, without saying that in some large Countries such as China, Brazil, India, Turkey and the United States have become more than one, corresponding to a lot of needs of contacts and promotion of local products. Later, the market gave some signs of saturation, which became more important when the economic situation became critical, advising a lot of operators to taper the number of trade fair participations, with the natural preference to those leaders ones for general awards, which have emerged for the world size, number of exhibitors and visitors, and the quality of the collateral initiatives, events in Verona and Xiamen. Other fairs have ceased their trading owing to the changed local requirements, as happened in South Korea, Japan, Singapore, and in various countries of Eastern Europe or Latin America; on the contrary, there were those of the Arab region, Egypt, Russia, and more generally, of the countries which in various ways are involved in the production, processing and use. The opportunity to officially the assess of leading fairs has been an important priority in the certification by a qualified Body at the international level, requested and obtained by Verona Stone Exhibition, which is an objective and absolute reference, unlike what may happen in the unofficial
Carlo Montani
indications made at a lower level. An important parameter of fair organization concerns the frequency of events that in the stone field chose, in the majority of cases, for that yearly one, and in others for the biennial: that, on the basis of historical patterns of attendance, the offered commodity mix and the degree of actual interest reasonably predictable. It should be added that the accelerated globalisation has helped to promote operational contacts far beyond trade opportunities; that the supply of knowhow have become a recurring accessory in every sale; and that strategic mutations induced by the crisis in 2009 led to calibrate options including trade, all the more that the participation costs increased not less than the productive or distributive ones. It follows that the growth has become selective in this field, for the benefit of the leaders, whose specialisation has found an important accomplishment in “Awards” of architecture: in their turn, an important promotional vehicle based on the most significant uses of marble and stone by large international brands.
20. A Feasible Development The extrapolation of historical series set on the average production of the past five years makes it possible to speculate that the stone industry can progress further, by iterating a positive long-term trend, interrupted only by the great crisis of 2009. Indeed, since the five-year average is affected negatively by this factor, it is reasonable to assume that the recovery is likely to be higher than the
63
arithmetic one, however significant because suffers an increase in production and consumption, from now to 2020, equivalent to more than 30 million net tons and 420 million square meters, according to a calculation of four per cent (tab. 107). Marble and stone operate in a selective system where the strict law of concurrence and competition is unavoidable, but compared favourably with the other materials, and first with what in the context of building finishing has higher dimensions in terms of volumes used: ceramics. Today, the stone world consumption is estimated at around 15 per cent of the tiles one, with a significantly higher incidence in value; without saying that at the beginning of its development rate was significantly lower, except to recover over the last decade (tab. 108) even given a range of much wider uses. The further development is also feasible given the forecasts of increase of the world population at the first half of the new century, that will make to grow the inhabitants of the planet up to the 2025 8,2 million and to the nine million and a half of 2050, even though with a notable decrease of the European and North American quota, which arises again the opportunity of priority attentions, also from the promotional point of view, to the continents in greater demographic increase as Asia, and subordinately, Africa and Latin America (tab. 109). In less than four decades, the inhabitants of the globe will be grown in the measure of two millions and a half and we cannot have any doubts about the fact that an important quota of these young people will need new houses and suitable finishing.
64
The world export of marbles and stones has reached a value of about twenty millions of dollars (tab. 110) to which the same import one corresponds, with a medium increase greater than twenty per cent yearly (tab. 111), translated in increasing quotas for China and Turkey, and in smaller measure for India and Brazil, causing a main damage for Italy (tab. 112). Concerning the domestic markets, that have absorbed the 45 percent of the production, even though discounting the middle price of the internal turnover, lower than the foreign one in the measure of about a fifth, the total turnover can be of about 35 millions, addressed to increase in a more proportional measure compared to the volumes. Finally, all fundamental indicators converge in affirming that the development of this field can be achieved with reasonable certainties, especially since marble and stone, in ancient and recent history, have successfully passed certainly worse moments than today. Nevertheless, it is important to annul the crunches, which can cause stagnation conditions, and that the objective is pursued with an effective international cooperation, leaving to the company moment the burden of a competitive comparison based on the canons of loyalty and “fair play” which are not selective in a pathological sense: assuming that this is applied also to the intra specific concurrence which measures against marbles and stones without needing questionable tools also on the level of a real promotion intended not only as purchases support, but even before, what adequate investment to pursue economic, human and civil aims.
XXIV Report World Marble and Stones 2013
Conclusion The global growth of the stone sector during the last two decades has been significantly higher than that of the economic system one as a whole and confirmed, even for this aspect, its suitability to achieve important goals on the macro-economic plan, much more concretely practicable because they coincide with the programs of the major companies operating in the sector. Prestigious achievements and unthinkable at the time like those ones that have led to a global consumption equal to 1.35 billion square meters annually, without counting the interchange that in 2012, considering the symmetric movements of import and export, has for the first time exceeded 100 million tons, are possible in a widely parcelled planet such as marble and stone, only on the basis of a systematic commitment and a work constantly inspired by the traditional qualities of creativity and fantasy, exalted by the trust in investments. It is obvious to underline that the upstream and downstream activities have an equally strategic importance, not only for plant inputs and assets, which are addressed to develop investments and product quality; but at the same time, for a remarkably widespread network of services, beginning with road, sea and rail transports. The extrapolation of historical series belonging to the long period in which the distortions resulting from exogenous facts unrelated to the business cycle take a role rather episodic with effects substantially ephemeral, confirms that the sector can continue to grow significantly, because it
Carlo Montani
has a strategic role and contents of strong economic impact, but at the same time, social and civil. It’s just the case to add that these capabilities will allow to achieve results over the current expectations, against adequate interventions which are able to understand the above mentioned role and to work consequently. Marbles and stones belong to the history and culture of the world, with old applications that demonstrate very well their technological features of durability and resistance, and at the same time, those aesthetic ones related to the great architecture as to plastic art and furniture. Nevertheless, we have to remember that the quantity consumption of last fifty years, thanks to the coming of industrial diamond, the technical revolution and democratization of uses, has overcome that one of all previous ages, from the beginning to the middle of the last century: it is an observation that is worth repeating, because it stresses, apart from a lot of other equally significant numbers, that stone materials, now free from residual élite contents, are a development engine in the true sense of the word. The contribution to this growth by about two hundred sovereign countries is of course different, but the fact is that the stone resource has spread more or less anywhere and that the interchange involves all with quotas more or less conform to the dimension and population size. If national or regional policies of resources exploitation change, on the understanding that the greatest positive impact strategies are not an unrepeatable exclusive, but constitute a paradigm of reference, which can be
65
transferred and applied somewhere else also with the appropriate adjustments. The almost exponential progress recorded by the big leader countries, especially from China, Turkey, India and Brazil, did not happen by chance, but given the political will, which is able to understand the development role that the sector is able to perform, and to launch an all-out promotion. Moreover, the fact that stone industrialisation has involved, near the major protagonists, even small countries, not to mention consumptions and the interchange, demonstrates the universality of the marble and stone, that the progressive concentration of production and processing in these world leaders may have annulled, but without compromising a vocation to an objectively generalized growth. The stone interchange, with a special priority reference to China, assumes a significant character in relation to the expectations of developing countries, that are totally involved in its trend: suffice it to say that in 2013 their imports of processed materials from China affected a record of 199 States, including Iceland, Lesotho, Swaziland, and every other country in the Pacific area. Even more significant in view of the possible further development are Chinese purchases of raw materials from 74 countries: at this purpose, among the smallest provenances we can see Cuba, Sudan, Tanzania, Zambia, and even Gibuti, not to mention new supplies of stone manufactured articles arrived in the Chinese ports from Cambodia or Myanmar: that means that in the sector future also smaller countries have a real opportunity to retail their space.
66
Reserves spread anywhere are good for the sector, but before that, practically inexhaustible, as the results sometimes extraordinary, achieved by research programs carried out in developing countries more attentive to the development of alternative materials to the oil monoculture, as Saudi
XXIV Report World Marble and Stones 2013
Arabia, Brazil and Turkey, attest: in fact, it is from a mature critical awareness of the consequent perspectives from which the necessary institutional and entrepreneurial commitments for the common development can originate.
Documentazione statistica Statistical documents
XXIV World Marble and Stones Report 2013
69
1. Prodotto interno lordo mondiale (000 MLD.USD) Gross world product (000 BILL.USD) COUNTRIES
TOTAL %
USD
INDEX
15.075,7
21.56
48.328
484.0
CHINA
7.298,1
10.44
5.417
45.8
JAPAN
5.866,5
8.39
45.870
459.3
GERMANY
3.607,4
5.16
44.111
441.7
FRANCE
2.778,1
3.97
44.007
440.7
BRAZIL
2.492,9
3.57
12.789
128.1
UN. KINGDOM
2.431,3
3.48
38.811
388.7
ITALY
2.198,7
3.14
36.267
363.2
RUSSIA
1.850,4
2.65
12.993
130.1
INDIA
1.826,8
2.61
1.514
15.2
CANADA
1.739,0
2.49
50.496
505.7
AUSTRALIA
1.486,9
2.13
66.371
664.6
SPAIN
1.479,6
2.12
32.077
321.2
MEXICO
1.154,0
1.65
10.146
101.6
SOUTH KOREA
1.116,2
1.60
22.424
224.5
OTHERS
17.497,6
25.03
...
...
WORLD
69.899,2
100.00
9.986
100.0
USA
(Fonte: Elaborazione dati FMI)
000 BILL
PER CAPITA
(Source: IMF data processing)
70
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
XXIV World Marble and Stones Report 2013
71
3. Cambi medi delle maggiori monete Average exchange rates: leading currencies
2. Trend del prodotto interno lordo: Paesi leader (2005=100) Trend of gross national product: leading countries (2005=100) COUNTRIES
2006
2007
2008
2009
2010
2011
AVER.
CHINA
112.2
128.6
141.0
154.0
169.9
185.8
14.3
INDIA
109.6
118.8
127.8
138.6
150.2
159.9
BRAZIL
104.0
110.3
116.0
115.6
124.3
TURKEY
106.9
111.9
112.6
107.2
SOUTH KOREA
105.2
110.5
113.1
RUSSIA
108.2
117.4
AUSTRALIA
102.7
GERMANY
YUAN/USD
YEN/USD
POUND/USD
CHF/USD
EURO/USD
YEAR
ABS.
INDEX
ABS.
INDEX
ABS.
INDEX
ABS. INDEX ABS.
INDEX
10.0
2005
8,07
100.0
118,00
100.0
0,58
100.0
1,31
100.0
0,85
100.0
127.7
4.6
2006
7,81
96.8
118,95
100.8
0,51
87.9
1,22
93.1
0,76
89.4
117.0
126.9
4.5
2007
7,30
92.5
114,00
96.6
0,50
86.2
1,13
86.3
0,68
80.0
113.5
120.6
125.0
4.2
2008
6,83
84.6
90,75
76.9
0,69
119,0
1.06
80.9
0,72
84.7
123.5
113.9
118.8
124.0
4.0
2009
6,83
84.6
92,06
78.0
0,62
106.9
1,03
78.6
0,69
81.2
107.5
110.4
111.9
114.9
117.7
2.9
103.9
107.4
108.3
102.8
106.4
109.7
1.6
2010
6,62
82.0
81,45
69.0
0,64
110.3
0,94
71.8
0,75
88.2
CANADA
102.8
105.1
105.8
102.9
106.2
108.7
1.5
2011
6,30
78.1
77,72
65.9
0,65
112.1
0,94
71.8
0,77
90.6
USA
102.7
104.6
104.3
101.1
103.5
105.4
0.9
2012
6,29
77.9
82,45
69.8
0,62
106.9
0,93
71.0
0,77
90.6
SPAIN
104.1
107.7
108.7
104.6
104.5
105.3
0.9
FRANCE
102.6
105.0
104.3
101.6
103.2
104.9
0.8
UN. KINGDOM
102.6
106.3
108.7
101.1
102.9
103.7
0.6
JAPAN
101.7
103.9
102.8
97.1
101.6
101.1
0.2
ITALY
102.3
103.9
102.6
97.0
98.9
99.2
-0.2
(Fonte: Elaborazione dati FMI)
(Source: IMF data processing)
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
72
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
4. Ore di lavoro/settimana nei maggiori Paesi Week labour hours: leading countries
73
5. Significativi parametri sociali nei Paesi leader (2011-2012) Social main parameters in leading countries (2011-2012)
Countries
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2012/06
Singapore
50,5
50,4
50,2
49,4
50,5
50,2
50,1
99.2
Turkey
53,8
51,9
51,8
50,2
50,2
50,0
51,2
95.2
Philippines
43,7
43,9
44,4
43,4
44,4
47,3
47,3
Hong-Kong
48,0
48,0
46,5
48,0
48,0
46,3
Japan
43,5
42,9
42,4
40,9
42,2
Greece
42,8
42,6
42,4
42,1
USA
40,0
40,0
39,8
Poland
41,6
41,5
Italy
39,0
Germany
37,5
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
XXIV World Marble and Stones Report 2013
COUNTRIES
Taxation: GNP %
Military Expense
Life average
Internet
INDEX MLD.USD % GNP YEARS INDEX MILL.US. % INH.
Denmark
48,2
200.8
4,5
1.4
77,96
95.1
4,8
85.9
Sweden
46,4
193.3
6,1
1.3
80,62
98.3
8,4
92.4
108.0
Italy
43,5
181.3
37,4
1.7
82,00
100.0
30,1
49.2
46,0
95.8
Belgium
43,2
180.0
5,7
1.2
78,92
96.2
8,1
77.8
42,2
42,3
97.2
Finland
43,1
179.6
3,8
1.3
78,66
95,9
4,7
89.4
42,2
41,9
41,8
97.7
Austria
42,8
178.3
3,7
0.9
79,21
96.6
6,1
74.8
39,0
41.9
40,4
40,6
100.5
France
41,9
174.6
67,3
2.3
80,53
98.2
45,3
69.5
41,0
40,6
40,2
40,4
40,0
96.2
Norway
41,0
170,8
6,1
1.3
79,78
97.3
4,6
97.2
39,9
39,6
38,9
39,2
39,2
38,6
98.9
Netherlands
39,1
162.9
12,6
1.4
79,11
96.5
14,9
88.3
37,8
38,1
36,8
37.7
38,0
36,9
98.4
Hungary
39,1
162.9
1,9
1.2
73,32
89.4
6,2
61,9
Luxembourg
37,5
156.3
0,4
0.7
79,03
96.4
0,5
90.9
Germany
37,5
156.3
48,0
1.3
78,95
96.3
65,2
79.9
Portugal
35,2
146.7
4,9
2.0
77,87
95.0
5,2
48.0
Poland
34,3
142.9
10,9
2.0
75,19
91.7
22,5
58.4
Un. Kingdom
34,3
142.9
69,3
2.5
78,70
96.0
51,4
82.0
Israel
31,4
130.8
14,3
7,0
79,78
97.3
5,3
70.4
Canada
31,1
129.6
20,6
1.3
80,20
97.8
27,0
79.2
Spain
30,7
127.9
19,4
1.2
79,78
97.3
29,1
62.2
Switzerland
30,3
126.3
4,1
1.8
80,59
98.3
6,2
80.5
Greece
29,4
122.5
13.9
3.6
79,38
96.8
5,0
46.2
Japan
28,1
117.1
46,9
0.9
82,02
100.0
99,2
78.4
Australia
27,1
112.9
20,1
1.8
80,62
98.3
17,0
78.3
South Korea
25,6
106.7
27,1
2.8
79,10
96.5
39,4
80.9
Turkey
24,6
102.5
19,0
2.2
74,30
90.6
35,0
44.4
USA
24,0
100.0
663,2
4.3
78,06
95.2
245,0
78.2
---
---
1.738,0
2.5
65,82
80.3
2.095,0
30.2
(Source: Comtrade data processing)
World
(Fonte: OCSE/SIPRI/CIA WORLD/IWS)
(Source: OCSE/SIPRI/CIA WORLD/IWS)
74
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
75
Turkey
France
Poland
Germany
Australia
Portugal
South Korea
Total
YEAR
China
Japan
Russia
Turkey
France
Portugal
South Korea
Total
31
30,6
20,1
29,4
7,3
35,2
13,2
9,3
3,6
...
‘00
...
85,3 104,8
77,5
73,9 147,8
94,5
80,2 178,7
97,8 178,8
94,7
...
‘01
...
157
104
32
30,5
20,3
27,5
8,8
24,2
10,2
9,4
6,2
...
‘01
...
85,3 100,0
80,0
73,7 749,3
88,4
96,7 122,8
75,6 180,8 163,2
...
‘02
...
165
102
33
35,0
13,5
26,0
8,1
20,7
12,1
10,2
7,5
...
‘02
...
89,7
98,1
82,5
84,5
99,3
83,6
89,0 105,1
89,6 196,2 197,4
...
‘03
...
168
102
36
38,1
13,2
27,2
13,6
22,3
12,7
7,2
5,2
...
‘03
...
91,3
98,1
90,0
92,0
97,1
87,5 149,5 113,2
94,1 138,5 136,8
...
‘04
289
184
104
40
41,4
13,6
31,1
9,1
19,7
13,5
5,2
3,8 754,4
‘04
100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
‘05
333
161
108
43
43,7
20,1
34,9
9,5
17,6
13,7
5,2
3,2 792,9
‘05
115,2
87,5 103,8 107,5 105,6 147,8 112,2 104,4
89,3 101,5 100,0
‘06
360
165
112
51
48,7
20,6
36,1
9,6
18,0
12,1
4,5
4,4 842,0
‘06
124,6
89,7 107,7 127,5 117,6 152,9 116,1 105,5
91,4
89,6
‘07
396
125
83
60
53,4
25,7
36,4
11,1
13,1
12,7
6,0
6,1 828,5
‘07
137,0
67,9
79,8 150,0 129,0 189,0 117,0 122,0
66,5
94,1 115,4 160,5 109,8
‘08
398
93
95
64
51,2
41,9
30,7
13,8
12,6
12,1
6,1
6,4 824,8
‘08
137,7
50,5
91,3 160,0 123,7 308,1
98,7 151,6
64,0
89,6 117,3 168,4 109,3
‘09
481
66
63
58
33,1
32,4
29,2
12,7
12,5
11,6
7,1
6,1 809,7
‘09
166,4
35,9
60,6 145,0
80,0 238,2
84,2 139,6
63,5
85,9 136,5 160,5 107,3
‘10
368
55
67
60
19,3
28,8
28,4
9,3
13,8
10,7
4,7
5,2 656,2
‘10
127,3
29,9
64,4 150,0
46,6 175,0
91,3 102,2
70,1
79,3
90,4 136,9
87,0
‘11
399
48
69
47
14,1
39,5
32,8
10,1
16,7
12,5
3,5
8,1 700,3
‘11
138,1
26,1
66,3 117,5
34,1 290,4 105,4 110,9
84,8
92,6
67,3 213,2
92,8
‘12
325
53
73
48
7,6
43,9
28,1
11,3
15,8
12,2
2,1
8,5 627,9
‘12
112,5
28.8
70.2 120.0
18.4 322.8
80.2
90.4
40.4 223.7
83.2
(Fonte: ONU Monthly Bulletin)
(Source: UNO Monthly Bulletin)
(Fonte: Elaborazione dati ONU)
90.4 124.2
Australia
Spain
109
Germany
Russia
157
Poland
Japan
...
Spain
USA
‘00
USA
China
7. Attività edilizia residenziale nel mondo (indici 2004=100) Residential building in the world (index 2004=100)
YEAR
6. Attività edilizia residenziale nel mondo (medie mensili x 1000 abitazioni) Residential building in the world (monthly average x 1000 dwellings)
XXIV World Marble and Stones Report 2013
84,2 105,1
86,6 115,8 111,6
(Source: UNO data processing)
76
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
8. Attività edilizia residenziale nel mondo (2012) Residential building in the world (2012) COUNTRIES
DWELLINGS ABS. FIG.
77
9. Unione Europea (15): investimenti in costruzioni (∆% quantità) European Union (15): building investment (∆% quantity)
MILL. PEOPLE % ABS. FIG.
XXIV World Marble and Stones Report 2013
AV.INHAB. x 1000 % ASB. FIG.
±∆%
2011
COUNTRIES
RESID.
2012
OTHER
TOTAL
RESID.
OTHER
TOTAL
CHINA
3.900
51.7
1.321,3
58.1
2,95
-11.2
AUSTRIA
3.8
1.9
2.6
0.5
0.7
0.6
JAPAN
876
11.6
127,8
5.6
6,85
+106.3
BELGIUM
-1.5
10.6
-0.5
-2.6
2.5
-1.5
USA
636
8.4
301,6
13.3
2,11
-36.4
DENMARK
8.7
-6.0
1.7
-2.0
13.4
4.9
RUSSIA
576
7.6
142,0
6.2
4,06
+22.3
FINLAND
4.4
0.0
2.4
-1.4
-1.1
-1.3
TURKEY
527
7.0
73,0
3.2
7,22
+117.5
FRANCE
0.8
-1.4
-0.3
2.5
-1.3
0.6
FRANCE
337
4.5
61,5
2.7
5,48
-65.1
GERMANY
6.3
5.1
5.8
2.4
0.2
1.4
GERMANY
190
2.5
82,4
3.6
2,31
-30.4
GREECE
-23.6
-19.1
-21.4
-11.0
-4.0
-7.4
POLAND
136
1.8
38,1
1.7
0,57
+7.5
IRELAND
-28.0
-6.5
-15.9
-13.0
-6.9
-9.2
AUSTRALIA
146
7.,9
21,0
0.9
6,95
+109.3
ITALY
-2.9
-7.9
-5.3
-4.5
-7.7
-6.0
SOUTH KOREA
102
1.4
48,5
2.1
2,10
-36.7
LUXEMBOURG
0.0
5.4
3.7
9.0
2.0
4.1
SPAIN
91
1.2
44,9
2.0
2,03
-38.9
NETHERLANDS
6.3
2.9
4.6
-7.5
-2.3
-4.9
PORTUGAL
25
0.3
10,6
0.5
2,36
-28.9
PORTUGAL
-14.0
-10.4
-11.5
-14.3
-11.0
-12.0
7.542
100.0
2.272,7
100.0
3,32
-
SPAIN
-4.9
-11.2
-8.1
-4.0
-14.2
-9.1
SWEDEN
12.8
6.0
8.9
-1.0
2.0
0.7
UN.KINGDOM
5.7
-4.2
-0.8
-1.0
-1.6
-1.4
TOTAL EU (15)
1.1
-2.0
-0.5
-0.6
-2.5
-1.6
SUB-total (Fonte: Elaborazione dati ONU)
(Source: UNO data processing)
(Fonte: Elaborazione dati ANCE/CE)
(Source: ANCHE/EC data processing)
78
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
10. Italia: investimenti in costruzioni (∆% quantità) Italy: building investment (∆% quantity) 2010
2011
79
11. Italia: trend delle vendite immobiliari Italy: building sales trend
GROUPS
2008
NEW RESIDENTIAL
-3.7
-18.7
-12.4
-7.5
-12.3
-44.4
-8.9
RESTRUCT
3.5
3.1
1.1
0.5
0.8
9.3
1.6
TOTAL RESIDENTIAL
-0.4
-8.1
-5.1
-2.9
-4.5
-19.4
-3.2
PRIVATE NOT RES.
-2.2
-10.7
-5.4
-6.0
-7.1
-27.9
-4.7
PUBLIC NOT RES.
-7.2
-7.0
-11.5
-10.5
-8.5
-37.5
-6.3
TOTAL NOT RES.
-4.4
-9.1
-8.1
-7.9
-7.7
-32.1
-5.4
BUILDING TOTAL
-2.4
-8.6
-6.6
-5.3
-6.0
-25.8
-4.3
(Fonte: Elaborazione dati ANCE)
2009
XXIV World Marble and Stones Report 2013
2012
progr.
aver.
SHOPS YEAR
(Source: ANCE data processing)
OFFICES
RESIDENTIAL
INDUSTRIAL
UN.
index
UN.
index
UN.
index
UN.
index
2005
56.660
100.0
22.648
100.0
858.476
100.0
17.397
100.0
2006
54.061
95.4
21.913
96.8
869.307
101.3
17.436
100.2
2007
51.281
90.5
21.262
93.9
808.828
94.2
16.830
96.7
2008
45.095
79.6
17.865
78.9
684.033
79.7
15.276
87.8
2009
39.192
69.2
16.147
71.3
615.154
71.7
12.783
73.5
2010
36.296
64.1
15.434
68.1
619.183
72.1
11.692
67.2
2011
34.899
61.6
14.470
63.1
598.225
69.7
12.477
71.7
2012
26.281
46.4
10.624
46.9
444.017
51.7
10.021
57.6
(Fonte: Elaborazione dati ADE)
(Source: ADE data processing)
80
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
000 tons 000 cub. mt.
YEAR
GROSS QUARRYING
QUARRYING WASTE 1
RAW PRODUCTION
81
13. Industria lapidea mondiale: produzione storica World stone industry: historical production outline
12. Industria lapidea mondiale: produzione netta World stone industry: net production PAR.
XXIV World Marble and Stones Report 2013
PROCESSING WASTE 1
PROCESSED PRODUCTION
CALCAREOUS YEARS
SILICEOUS
OTHER
TOTAL
000 tons
%
000 tons
%
000 tons
%
000 tons
%
2003
153.750
78.750
75.000
30.750
44.250
1926
1.175
65.6
175
3.3
440
24.6
1.790
10.1
2004
166.500
85.250
81.250
33.300
47.950
1976
13.600
76.4
3.400
19.1
800
4.5
17.800
100.0
2005
174.750
89.500
85.250
34.950
50.300
1986
13.130
60.5
7.380
34.0
1.190
5.5
21.700
122.0
2006
190.250
87.500
92.750
38.000
54.750
1990
26.450
56.8
17.625
37.9
2.425
5.2
46.500
261.2
2007
212.000
108.500
103.500
42.500
61.000
1997
27.650
55.8
19.350
39.1
2.500
5.1
49.500
278.0
2008
215.000
110.000
105.000
43.000
62.000
1998
29.400
57.6
19.000
37.3
2.600
5.1
51.000
286.5
2009
213.750
100.250
104.500
42.850
61.650
1999
31.300
57.4
20.350
37.3
2.850
5.3
54.500
306.2
2010
228.000
116.500
111.500
45.715
65.785
2000
34.500
57.3
21.700
36.3
3.450
5.9
59.650
335.1
2011
237.200
121.200
116.000
47.560
68.440
2001
38.500
53.2
23.250
35.8
3.250
5.0
65.000
365.2
2012
252.500
129.000
123.500
50.630
72.870
2002
39.000
57.8
25.000
37.0
3.500
5.2
67.500
379.2
2003
57.000
29.200
27.800
11.400
16.400
2003
42.500
56.7
28.500
38.0
4.000
5.3
75.000
421.3
2004
61.650
31.550
30.100
12.300
17.800
2004
43.750
53.9
33.000
40.6
4.500
5.5
81.250
456.5
2005
64.750
33.150
31.600
12.950
18.850
2005
46.750
34.8
34.000
39.9
4.500
5.3
85.250
478.9
2006
70.450
36.100
34.350
14.100
20.250
2006
53.350
37.5
34.300
37.5
4.600
5.0
92.750
521.1
2007
78.500
40.200
38.300
15.750
22.550
2007
60.500
58.5
37.500
36.2
5.500
5.3
103.500
581.5
2008
79.600
40.700
38.900
15.950
22.950
2008
62.000
58.0
38.000
36.5
5.700
5.5
105.000
589.9
2009
79.150
40.450
38.700
15.900
22.300
2009
60.350
58.2
38.000
36.4
5.650
5.4
104.500
587.0
2010
84.450
43.150
41.300
12.350
28.950
2010
63.230
58.5
40.500
36.3
5.750
5.2
111.500
626.4
2011
87.850
44.900
42.950
17.600
25.350
2011
68.500
59.0
41.700
36.0
5.800
5.0
116.000
651.6
2012
93.500
47.800
45.700
18.700
27.000
2012
72.250
58.5
45.750
37.0
5.500
4.5
123.500
693.8
(Fonte: Elaborazione propria)
(1) - Compresi materiali di risulta destinati a sottoprodotti (granulati e polveri)
(Source: own data processing)
(1) - Waste material destined for granules, powders and similar uses are included
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
82
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
14. Produzione mondiale e rese teoriche (2012) World quarrying production and theorical yield (2012) ZONES
000 tons
XXIV World Marble and Stones Report 2013
15. Maggiori produzioni mondiali e rese teoriche (2012) Leading quarry production and theorical yield (2012) mill. eq. sq. mt. / cm. 2
abs. figures
shares
total
waste
net
COUNTRIES
22.500
18.2
416
171
245
2.500
2.0
46
19
27
25.000
20.2
462
190
272
NORTH AMERICA
4.000
3.2
74
30
44
LATIN AMERICA
11.000
8.9
204
83
SUB-TOTAL
15.000
12.1
278
CHINA
38.000
30.8
INDIA
17.500
OTHERS ASIA SUB-TOTAL
EU/27 OTHERS EUROPE SUB-TOTAL
AFRICA OCEANIA WORLD (Fonte: Elaborazione propria)
83
1996
2012
2012/96
000 tons
shares
000 tons
shares
index
CHINA
7.500
16.1
38.000
30.8
506.7
INDIA
3.500
7.5
17.500
14.2
500.0
TURKEY
900
1.9
11.500
9.3
1278.0
BRAZIL
1.900
4.1
7.500
6.1
394.7
121
ITALY
8.250
17.7
7.250
5.8
87.9
113
165
IRAN
2.500
5.4
7.000
5.7
280.0
703
288
415
SPAIN
4.250
9.1
5.250
4.3
123.5
14.2
323
132
191
EGYPT
1.000
2.2
3.000
2.4
300.0
19.500
15.7
361
148
213
PORTUGAL
1.950
4.2
2.750
2.3
141.0
75.000
60.7
1.387
568
819
USA
1.350
2.9
2.500
2.0
185.2
8.000
6.5
148
60
88
GREECE
1.800
3.9
1.400
1.1
77.8
500
0.5
10
4
6
FRANCE
1.150
2.5
1.100
0.9
95.7
123.500
100.0
2.285
935
1.350
SUB-TOTAL
36.050
77.5
104.750
84.8
290.6
OTHERS
10.450
22.5
18.750
15.2
179.4
WORLD
46.500
100.0
123.500
100.0
265.6
(Source: own data processing)
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
84
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
16. Unione Europea: produzione di cava (000 tonn) European Union: quarrying production (000 tons) QUANTITY COUNTRIES
SHARES
2010
2011
2012
2001
2012
AUSTRIA
400
450
400
350
1,7
1.6
BELGIUM
900
800
850
800
3,8
3.6
BULGARIA
200
250
250
250
0,8
1.1
CZECH REP.
500
200
150
150
2,1
0.7
FINLAND
600
600
650
600
2,5
2.7
1.250
1.150
1.250
1.100
5,2
4.8
700
650
750
650
2,9
2.9
1.600
1.650
1.500
1.400
6,7
6.2
100
150
100
100
0,4
0.4
8.400
7.800
7.500
7.250
35,0
32.2
600
650
600
550
2,5
2.4
PORTUGAL
2.400
2.750
2.650
2.750
10,0
12.2
ROMANIA
100
200
150
150
0,4
0.7
SLOVAKIA
150
50
50
50
0,6
0.2
SLOVENIA
50
150
200
250
0,2
1.1
5.000
5.750
5.500
5.250
20,8
23.3
SWEDEN
350
350
250
200
1,5
0.9
UN.KINGDOM
200
300
300
250
0,8
1.1
OTHERS
400
350
400
400
1,7
0.9
24.000
24.250
23.500
22.500
100,0
100.0
GERMANY GREECE IRELAND ITALY POLAND
SPAIN
TOTAL EU-27 (Fonte: Elaborazione propria)
85
17. Industria lapidea mondiale: produzione netta di lavorati e principali applicazioni del manufatto World stone industry: net finished production and main uses of processed material
2001
FRANCE
XXIV World Marble and Stones Report 2013
(Source: own data processing)
‘000 sq. m/2 Applications
‘000 net tons
‘95
‘12
175.750
rivestimenti esterni external wall cladding
Index
‘12
‘95
‘12
432.000
9.500 23.350
38.0
32.0
245.8
55.500
108.000
3.000
5.840
12.0
8.0
194.7
scale steps
18.500
40.500
1.000
2.190
4.0
3.0
219.0
rivestimenti interni internal wall cladding
27.750
162.000
1.500
8.750
6.0
12.0
583.3
lavori speciali special works
46.250
270.000
2.500 14.600
10.0
20.0
584.0
323.750 1.1012.500
17.500 54.730
70.0
75.0
312.7
3.650
10.0
5.0
146.0
3.750 11.670
15.0
16.0
311.2
2.920
5.0
4.0
233.6
30.0
25.0
243.2
100.0 100.0
291.9
pavimenti floors and paving
Subtotale edilizia Subtotal building
‘95
%
arredo urbano civil external uses
46.250
67.500
arte funeraria memorial art
69.375
216.000
altri impieghi other uses
23.125
54.000
subtotale usi diversi Subtotal other uses
183.750
337.500
7.500 18.240
total
462.500
1.350.000
25.000 72.970
(Fonte: Elaborazione propria)
2.500
1.250
(Source: own data processing)
27
11 167 586
58
317
TOTAL
14
25 231
31
197
Others
0
0
0
6
Brazil
0
0
0
6
Mexico
0
3
0
4
USA
8
9
1
3
China
0
10
1
12
Iran
0
-
0
0
5
India
0
10
41
5
5
Egypt
0
33 100
0
30
Turkey
0
3
2
6
Greece
0
0
0
0
3
Belgium
0
0
1
0
11
15
Portugal
1
9
11
25
1
0
0
0
1
0
34
0
0
1
0
1
1
0
2
1 0
10
0
1
0
5 0
-
12
4
28
3
0
0
0
0
0
0
0
3
1
0
15
-
4
27
2
0 32
0
0
0
0
0 0
11
0
0
0
0
0
8
0
0
0
2
0
2
0
3
0
-
8
3
4
11
0
0
0
0
1
0
1
0
0
0
0
2
2
2
3
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
52
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
90
5
0
0
0
0
1
0
5
1
0
0
7
0 0
55
0
2
0
0
0
0
0
0
0
Hong-Kong
1
0
8
6
0
1
47
Taiwan
46
2
9
0
62
6
0
1
0 1
21 335
17 135 212
726 167 460 297 115 252
USA Brazil Others TOTAL
(Fonte: Elaborazione propria)
0
10 Canada
10
0
0
2
1
30
1
0
6
7
0
0
0
0
39
13
1
0
14
98
44
0
11
2
3
0
0
4
31
26
6
0
0
China
16
0
1
0
1
23
9
3
24 Finland
2
12
0
0
3
3 Sweden
4
0
-
2
1
12
87
18
27 Norway
0
0
-
3 3
159
7
0 Netherlands
0
35 162 34
0 - 101
16
1
Portugal
0
Belgium India
52
0 Belgium
6
Spain
0
5
Netherlands
2
0
0
0
80
27
0
0
0
9
0
2
0
0
0
0
8
Un.Kingdom
84 128
1
0
0
0
22
13
0
0
0
1
-
5
0
0
1
36
5
Austria
71
0
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
1
9
4
51
24
Switzerland
44 162
31
0
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
6
5
S.Arabia
8
2
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
Singapore
40
19
0
0
0
20
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Singapore
India
0
Hong-Kong
302
101
1
0
560
778
36
20
-
60 1704 5773
0
42
0
0
78
320
7
187
0
0
133
6
0
0
17
152 3631
24
5
0
10
0
0
0
5
1
0
5
Taiwan
8 1098
6
0
2
0
0
0
0
2
0
0
0
China
1 2 1 0 0 9 0 2 0 2 4 0 2 27
0 0 0 0 0 0 0 0 0 3
0 2
0 1 0 0 0 0 0 1 0
0 137 0
0
0 0 0
2 143
0 2 0 0 0 1 2 0 0 1 0 0 0 0 7
865
1
42
0
-
565
75
2066
4181
401
0
396
940
8
1
74
5
0
0
0
52
13
0
0
0
0
0
0
1
1
1
0
0
43
0
0
0
0
42
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
81
4
2
37
-
5
12
2
0
0
1
0
0
0
0
0
0
18
1
1853
10
66
145
118
618
229
2269
5227
525
21
522
1364
30
214
1379
2505 14590
425
1
4
1
9
20
117
130
716
110
5
48
295
0
7
0
8
82
38
84
48
5
33
20
94
0
75
365
30
8
10
36
9 2255
1
0
0
0
5
3 1319
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
158
12576
1979
1142
101
70
1413
5537
355
399
99
319
35
126
374
250
48
171
(Source: own data processing)
104
2
0
-
30
8
51
9
0
0
1
0
0
0
1
1
0
Others
607
XXIV World Marble and Stones Report 2013
South Africa
10
7 Portugal
0
1 31
Spain
-
2 10
0
France
21
29 0
Germany
Italy -
Germany Italy
EXPORT
France
IMPORT
South Korea
Total
(Source: own data processing)
0
0
0
0
139
4
1
0
1
401
76 292 10080
0
0
0
0
4
1
26
0
29 103
0
0
8
0
0
5
3
Japan
19. Input-Output dell’interscambio quantitativo ‘12 (‘000 tonn.): silicei grezzi (cod. 25.16) Input-Output of quantity trade ‘12 (‘000 tons): raw siliceuos products (code 25.16)
(Fonte: Elaborazione propria)
0
0
0
0
0
1
1
8
0
1
1 0
3
15
Spain
0
0
0
0
0
-
0
5
0
0
-
9
Italy
France
0
1
0
0
0
45
1
4
Germany
0
6
France
9
5
Spain
0
3
Portugal
0
4
Belgium
0
3
Netherlands
5
1
Un.Kingdom
1
1
Austria
Germany
4
52 210
1
16
Switzerland
-
S.Arabia
5
Lebanon
Kuwait
Italy
China Canada
EXPORT
South Korea
Australia
IMPORT Japan
18. Input-Output dell’interscambio quantitativo ‘12 (‘000 tonn.): calcarei grezzi (cod. 25.15) Input-Output of quantity trade ‘12 (‘000 tons): raw calcareous products (code 25.15) Canada
USA
USA Others
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
Total
86 87
6
0
0
77 0
25 52 33
1 5 55 408 0
0
0
China Canada
10 82
5 8
0
0
0
20
0
0
0
1
0
0
0
0
Portugal Belgium
76
0
0
0
43
-
34
0
1
1
0
7
0
0
0
-
60
30
0
0
5
0
Netherlands
35
1
0
0
7
0
0
0
2
0
0
0
26
75
0
0
0
0
0
20
0
0
0
0
Un.Kingdom
3 351 235 123
1
0
0
0
0 160 126
0
0
0
0
0
0
-
2
0
0
0
Austria
1
1
0
0
0
0
0
0
0
0
1
7
0
8
60
25
Switzerland
62 103
1
2
0
0
5
1
0
0
12
0
0
0
0
0
35
6
Hong-Kong
2
0
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Taiwan
25
23
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
China
2
2
0
0
0
-
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
South Korea
4
0
0
0
0
0
0
0
0
1
1
Japan
12
14
0
0
Canada
36
3
0
2
-
27
4
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
85 0
28 2 92 0 0
0 0 7 9
4 48 2 0
66 502 0
9
0 1 0 2 37
221 842 322
Turkey Egypt India Iran Taiwan China Canada USA Mexico Brazil Others TOTAL
5
0
0
0
0
23
10
62
0
Spain
0
0
2
Portugal
0
0
49
0
12
0
-
8
5
5
3
0
0
14
1
1
0
0
0
17
0
0
39
1
15
0
43
5
1
0
6
4
Netherlands
3 188 110
1
0
0
0
2 236
0
0
1
0
0
1
2
-
Belgium
11
Un.Kingdom
2
3
1
0
0
53
0
1
61
6
60
0
4
15
7
2
4
11
S. Arabia
Switzerland Austria
15
0
0
0
0
76
0
0
16
1
11
1
0
4
1
4
18
14
0
75
27
1
1
5
4
32
27
5
1
0
0
0
70
2
0
0
0
0 342
0
0
1
0
2 222
1
1
6
5
9
35
36 101 151
Kuwait
50
0
0
0
0
62
0
2
11
3
11
2
0
1
5
1
0
42
Lebanon
97
0
0
0
0
80
0
0
22
63
21
0
0
9
7
0
0
13
63
3
0
1
0
63
0
0
-
7
7
5
0
2
2
0
0
25
1
0
0
0
2
1
0
0
2
0
0
7
Hong-Kong
-
0
9
0
3
0
0
0
0
0
0
3
36
0
0
0
0
1
0
0
0
0
333
64
78
83
105
199
400
8
24
147
15
1
0
350
70
3
4
93 601 3145
0
0
7
2
8
3
0
0
5
0
1
10
0
0
9
1
1
1
0
2
2
0
0
5
1
0
2
0
50
0
0
4
0
13
2
0
1
0
- 2080 789
22
2
59
29
27
4
0
0
12
0
0
77
13 210
0
0
0
0
57 169 236
1
0
5
0
10
15
0
0
2
0
0
12
Taiwan
88 30 532 242 230 183 167 973 190 312 178 138 183 264 445 2170 826
5
2
0
0
0
37
0
0
11
3
15
1
0
35
- 18
1
2
6
India
149
10 1041
5
11
53
35
30
63
96
3
7
31
81
3 247
1
-
4
5
77
0
0
0
0
1
0
0
2
0
0
Canada
USA
314
697
75
-
168
585
25
0
240
7
449
8
0
13
68
5
2
184
Australia
3
90
515
86
868
279
75
115
397
41
40
512
Others
12
0
0
0
0
886 2152
590
85
304
170
9663
59
107
1460
254
1928
341
211
363
614
107
118
1484
127
1
246
1
92 3929
0
6
20
2
42
0
0
0
2
0
0
15
Total (Source: own data processing)
794 2840 191 7915 20306
254
37
8
35
-
105
2
0
190
0
43
1
0
2
7
0
0
110
XXIV World Marble and Stones Report 2013
(Fonte: Elaborazione propria)
0
2
2 Greece
15
70
1 Belgium
64
4 3
Portugal
16
10 13
Spain
-
6 32
France
5
- 110 1
37
Germany Germany
Italy
EXPORT
Italy
France
IMPORT
Singapore
Total
(Source: own data processing)
10 151
5
0
0
0
5 119
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
China
21. Input-Output dell’interscambio quantitativo ‘12 (‘000 tonn.): lavorati speciali (cod. 68.02) Input-Output of quantity trade ‘12 (‘000 tons): special finished products (code 68.02)
(Fonte: Elaborazione propria)
94 735 412
5
Others TOTAL
21
0
Brazil
USA
India
Turkey
Poland
0
14
45
36
0
Czech Rep.
0
8
24
0
Netherlands
0
67
0
7
Belgium
Portugal
5
-
0
88
0
3
-
-
-
0
14
18
Italy 0
18
Germany
0
0
France
7 113
Spain
France
Germany
Italy
EXPORT
Spain
IMPORT USA
20. Input-Output dell’interscambio quantitativo ‘12 (‘000 tonn.): lavorati semplici (cod. 68.01) Input-Output of quantity trade ‘12 (‘000 tons): simple finished products (code 68.01)
Others South Korea
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
Japan
88 89
1 -
0 -
0 0
19
0 0 0 0 14 0 0 4 2
0 0 0 0 0 7 0 0 4 4 17 112 237
Portugal Belgium Norway Turkey India China Canada USA Brazil Others TOTAL
2
0
3
3
0
0
0
2
5
0
0
4
0
0
0
0
5
Belgium
33
7
5
0
3
2
0
0
0
-
0
14
0
2
0
Netherlands
0
0
2
Un.Kingdom
9
31
0
2
16
1
0
0
0
0
12 169
0
9
0
0
0
0
0
0
3
0
0 108
0
0
0
Switzerland
6
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
3
2
Singapore
2
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Hong-Kong
3
0
0
0
0
3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Taiwan
8
0
0
0
0
8
0
0
0
0
0
0
0
0
0
China
3
3
0
0
0
-
0
0
0
0
0
0
0
0
0
South Korea
2
0
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Japan
11
2
0
0
0
9
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Canada
38
12
-
6
55
11
0
3
0
0
6
0
0
1
880 3.4 1.070 3.6 1.252 3.8 1.256 3.5 1.369 3.4 1.568 3.4 1.500 3.3 1.242 3.1 1.306 2.7 1.254 2.5 1.251
2.5
(Source: own data processing)
220,2 100.0 307,3 100.0 338.7 100.0 356.2 100.0 376.7 100.0 444.5 100.0 488.8 100.0 541.6 100.0 628.4 100.0 705.8 100.0 682,9 100.0 320,6 100.0 716.2 100.0 728.9 100.0 753,5 100.0
Mill. eq. sq. mt.
(Fonte: Elaborazione propria)
15,083 100.0 20.805 100.0 22.751 100.0 24.102 100.0 25.381 100.0 29.586 100.0 31.847 100.0 36.058 100.0 41.368 100.0 46.232 100.0 45.193 100.0 41.078 100.0 48.498 100.0 49.550 100.0 51.868 100.0
GENERAL TOTAL
Mill. eq. sq. mt. 135.7 (61.6) 195,8 (63.7) 220,6 (65.1) 227.3 (63.8) 243.2 (64.6) 296.6 (66.7) 317.8 (65.0) 361.2 (66.7) 431.3 (68.6) 490.8 (59.5) 462,4 (67.7) 420,0 (67.7) 455.7 (63.6) 458.7 (62.9) 457,0 (60.6)
4.0
7,337 48.7 10.585 50.9 11.926 52.4 12.289 51.0 13.149 51.8 16.034 54.2 17.180 52.3 19.527 54.2 23.311 56.4 26.532 57.4 24.993 55.3 22.703 55.3 24.633 50.8 24.793 50.0 24.702 47.7
967
Total
887 4.3 1.086 4.7
581 3.9
68.03
XXIV World Marble and Stones Report 2013
6.1
%
2012 000 tons
5,029 33.4 7.214 34.7 7.845 34.5 8.651 35.9 9.610 37.9 11.758 39.7 13.202 40.2 14.582 40.5 18.138 43.8 21.150 45.8 19.791 43.8 18.375 44.3 20.026 41.3 20.124 40.6 20.306 39.1
%
2011 000 tons
68.02
2010
1,727 11.4 2.484 11.9 2.995 13.2 2.671 11.1 2.659 10.5 3.206 10.8 2.726 8.3 3.689 10.2 3.804 9.2 3.814 8.2 3.702 8.2 3.262 7.9 3.301 6.8 3.415 6.9 3.145
2009
68.01
2008
84,5 (34.8) 111,55 (36.3) 118.1 (34.9) 128.9 (36.2) 133.5 (35.4) 147.9 (33.3) 171.0 (35.0) 180.4 (33.3) 197.1 (31.4) 215.0 (30.5) 220,5 (32.3) 200,6 (32.3) 260.5 (36.4) 270.2 (37.1) 296.5 (39.4)
2007
Mill. eq. sq. mt.
2006
7,746 51.3 10.220 49.1 10.825 47.6 11.813 49.0 12.232 48.2 13.552 45.8 15.667 47.7 16.531 45.8 18.057 43.6 19.700 42.6 20.200 44.7 18.375 44.7 23.865 49.2 24.757 50.0 27.166 52.3
2005
Total
2004
6,356 42.1 7.901 38.0 7.754 34.1 8.576 35.6 8.426 33.2 8.346 28.2 10.237 31.2 10.266 28.4 10.563 25.5 11.429 24.7 10.816 23.9 8.909 21.7 10.531 21.7 10.945 22.1 12.576 24.2
2003
25.16
2002
000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons %
1,390 9.2 2.319 11.1 3.071 13.5 3.237 13.4 3.806 15.0 5.206 17.6 5.430 16.5 6.265 17.4 7.495 18.1 8.271 17.9 9.384 20.8 9.466 23.0 13.334 27.5 13.812 27.9 14.590 28.1
%
2001
25.15
2000
1251
176
110
8
15
000 000 000 000 tons % tons % tons % tons
1999
95
35
4
1
13 456
2
1
0
0
362
21
3
11
9
14
497
1
14
10
CODES
1994
7
3
8
4
2
60
0
9
3
Others
8 225
1
0
0
0
0
1
0
0
0
Total
(Source: own data processing)
17 132
4
2
4
-
6
1
0
0
0
0
0
0
0
0
USA
23. Industria lapidea mondiale: andamento storico e tipologie dell’interscambio World stone industry: historical outline and types of import-export
(Fonte: Elaborazione propria)
3
5
2
2
Spain
5
90 215
0
France
0
0
Germany
Italy -
0
2
Germany
Italy
EXPORT
Spain
France
IMPORT Australia
22. Input-Output dell’interscambio quantitativo ‘12 (‘000 tonn.): Ardesia (cod. 68.03) Input-Output of quantity trade ‘12 (‘000 tons): slate (code 68.03)
Grezzi/Raw
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
LAVORATI/PROCESSED
90 91
92
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
24. Interscambio lapideo per Paesi e tipologie (000 tonn./2012): export UE/27 Stone exchange for Countries and types (000 tons/2012): export EU/27
XXIV World Marble and Stones Report 2013
93
25. Interscambio lapideo per Paesi e tipologie (000 tonn./2012): import UE/27 Stone exchange for Countries and types (000 tons/2012): import EU/27 25.15
25.16
68.01
68.02
68.03
TOTAL
AUSTRIA
3
44
62
183
4
296
566
BELGIUM
27
252
351
532
34
1.196
1
66
BULGARIA
9
2
-
24
-
35
-
-
-
CYPRUS
1
-
1
34
1
37
83
46
-
138
CZECH REP.
1
14
9
37
3
64
6
1
7
-
14
DENMARK
1
51
82
23
7
164
-
-
-
3
-
3
ESTONIA
-
1
1
10
1
13
-
399
-
17
-
14
FINLAND
-
18
20
18
1
57
30
48
24
107
1
210
FRANCE
25
460
412
322
237
1.456
GERMANY
214
171
147
118
14
664
GERMANY
58
167
735
842
112
1.914
GREECE
525
10
1
341
2
879
GREECE
64
27
2
46
-
139
HUNGARY
-
-
-
2
1
3
HUNGARY
4
12
3
26
-
45
IRELAND
-
21
-
18
6
45
IRELAND
1
14
9
44
13
81
1.379
158
149
1.484
10
3.180
317
726
94
221
17
1.375
LATVIA
-
-
-
11
-
11
LATVIA
-
32
6
4
-
42
LITHUANIA
-
1
-
3
-
4
LITHUANIA
-
72
9
17
1
99
LUXEMBOURG
-
3
1
1
1
6
LUXEMBOURG
2
27
38
89
5
161
MALTA
-
-
-
-
-
-
MALTA
-
3
-
10
-
13
13
35
105
2
2
157
NETHERLANDS
32
84
235
242
12
605
1
114
78
5
-
198
POLAND
4
429
52
243
5
733
PORTUGAL
522
374
400
363
14
1.673
PORTUGAL
28
115
3
30
2
178
ROMANIA
2
1
2
2
-
7
ROMANIA
4
5
15
87
1
112
SLOVAKIA
-
-
4
-
-
4
SLOVAKIA
3
2
-
36
1
42
SLOVENIA
4
-
-
23
-
27
SLOVENIA
1
3
4
19
1
28
1.364
250
8
614
497
2.733
34
297
20
88
19
458
SWEDEN
-
99
1
2
1
103
1
22
51
31
1
106
UN. KINGDOM
-
6
3
5
13
27
UN.KINGDOM
16
128
123
230
169
666
Total EU-27
4.168
1.904
1.209
3.612
572
11.465
Total EU-27
636
3.007
2.337
3.488
647
10.115
25.15
25.16
68.01
68.02
68.03
TOTAL
AUSTRIA
61
67
3
17
-
148
BELGIUM
21
126
199
211
9
BULGARIA
32
6
-
27
CYPRUS
-
-
-
CZECH REP.
-
9
DENMARK
-
ESTONIA FINLAND
COUNTRIES
FRANCE
ITALY
NETHERLANDS POLAND
SPAIN
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
COUNTRIES
ITALY
SPAIN SWEDEN
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
94
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
26. Interscambio lapideo per Paesi e tipologie (000 tonn./2012): export altri Europa Stone exchange for Countries and types (000 tons/2012): export other Europe
95
27. Interscambio lapideo per Paesi e tipologie (000 tonn./2012): import altri Europa Stone exchange for Countries and types (000 tons/2012): import other Europe
25.15
25.16
68.01
68.02
68.03
TOTAL
Albania
21
72
1
11
-
105
armenia
3
6
-
21
-
belarus
-
-
-
1
bosnia
1
2
2
croatia
365
26
georgia
-
iceland
COUNTRIES
XXIV World Marble and Stones Report 2013
25.15
25.16
68.01
68.02
68.03
TOTAL
Albania
5
3
-
12
-
20
30
armenia
-
1
-
13
-
14
-
1
belarus
2
13
-
19
-
34
8
-
13
bosnia
8
14
-
28
-
50
10
26
-
427
croatia
3
6
2
50
-
61
2
1
-
-
3
georgia
-
20
1
28
-
49
-
-
-
-
-
-
iceland
-
-
-
1
-
1
52
-
1
10
-
63
macedonia
3
2
-
17
-
22
moldova
-
-
-
-
-
-
moldova
-
1
-
9
-
10
montenegro
6
-
-
2
-
8
montenegro
1
2
-
11
-
14
norway
1
319
3
1
11
335
norway
1
24
-
50
7
82
russia
4
11
4
16
-
335
russia
5
129
89
418
8
649
serbia
1
-
-
5
-
6
serbia
1
6
-
14
-
21
switzerland
1
36
1
6
-
44
52
162
103
167
6
490
ukraine
-
71
57
51
-
179
1
2
-
40
1
44
455
545
80
158
11
1249
82
385
195
877
22
1561
macedonia
total (Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
COUNTRIES
switzerland ukraine total (Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
96
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
28. Interscambio lapideo per Paesi e tipologie: extra-europei leader (000 tonn./2012). Export Stone exchange for Countries and types: leading extra-european (000 tons/2012). Export
XXIV World Marble and Stones Report 2013
97
29. Interscambio lapideo per Paesi e tipologie: extra-europei leader (000 tonn./2012). Import Stone exchange for Countries and types: leading extra-european (000 tons/2012). Import
COUNTRIES
25.15
25.16
68.01
68.02
68.03
TOTAL
COUNTRIES
25.15
25.16
68.01
68.02
68.03
TOTAL
AUSTRALIA
1
39
-
5
-
45
AUSTRALIA
1
9
41
191
13
255
10
1.142
70
886
110
2.218
24
2
-
72
-
98
4
70
4
170
15
263
143
81
36
794
17
1.071
CHINA
118
1.413
1.041
9.663
362
12.597
CHINA
10.080
5.773
2
4445
3
16.303
EGYPT
2.269
2
-
254
-
2.525
EGYPT
68
2
1
29
1
101
INDIA
229
5.537
333
1.460
21
7.580
INDIA
586
36
1
178
1
802
IRAN
617
6
1
107
-
731
IRAN
2
2
-
165
1
170
JAPAN
4
17
-
1
-
22
JAPAN
2
43
151
826
11
1.033
SOUTH AFRICA
-
355
-
35
1
391
SOUTH AFRICA
-
6
-
59
6
71
SOUTH KOREA
3
3
-
2
-
8
SOUTH KOREA
7
74
10
2.170
2
2.263
TAIWAN
3
4
-
59
1
67
TAIWAN
292
1.704
25
264
8
2.293
TURKEY
5.227
778
64
1.928
3
8.000
TURKEY
4
37
4
315
1
361
145
101
3
304
8
561
27
104
93
2.840
132
3.196
8.630
9.467
1.516
14.874
521
35.008
11.236
7.873
364
8.348
196
28.017
BRAZIL CANADA
USA TOTAL (Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
BRAZIL CANADA
USA TOTAL (Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
98
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
30. Interscambio lapideo per Paesi e tipologie: altri Sud-Est asiatico (000 tonn./2012). Export
Stone exchange for Countries and types: others South-East Asia (000 tons/2012). Export 25.15
25.16
68.01
68.02
68.03
TOTAL
AFGHANISTAN
2
1
39
-
-
42
BHUTAN
-
107
-
3
-
110
HONG-KONG
6
17
-
7
-
123
23*
7
121
-
-
-
MALAYSIA
31
6
MALDIVES
-
XXIV World Marble and Stones Report 2013
99
31. Interscambio lapideo per Paesi e tipologie: altri Sud-Est asiatico (000 tonn./2012). Import
Stone exchange for Countries and types: others South-East Asia (000 tons/2012). Import 25.15
25.16
68.01
68.02
68.03
TOTAL
-
-
25
-
-
25
BHUTAN
11
2
-
-
-
13
30
HONG-KONG
76
60
2
183
3
324
-
274
INDONESIA
83
47
1
68
-
199
-
-
-
MACAO
-
-
-
18
-
18
2
86
3
128
MALAYSIA
8
96
-
31
-
135
31
-
2
-
33
MALDIVES
-
-
-
-
-
-
179
-
-
1
20
-
-
5
-
25
-
-
-
-
-
-
NORTH KOREA
-
-
-
-
-
-
195
-
-
3
-
228
PAKISTAN
2
-
-
51
-
53
PHILIPPINES
17
-
-
43
-
60
PHILIPPINES
-
5
-
126
2
133
SINGAPORE
1
2
-
17
-
20
SINGAPORE
27
40*
1
138
2
208
SRI LANKA
-
4
-
15
-
19
SRI LANKA
19
4
-
4
-
27
THAILAND
44
177
3
3
2
229
THAILAND
1
12
1
184
-
198
VIETNAM
18
2
220
42
58
340
VIETNAM
8
16
-
62
2
88
616
370
271
373
63
1.693
255
282
30
870
9
1.446
COUNTRIES
INDONESIA MACAO
NEPAL NORTH KOREA PAKISTAN
TOTAL (Fonte: Elaborazione propria)
* Non è compreso l’export di silicei poveri a Singapore
180
(Source: own data processing) * Poor siliceous stone export to Singapore is not included
COUNTRIES
AFGHANISTAN
NEPAL
TOTAL (Fonte: Elaborazione propria)
* Non è compreso l’import di silicei poveri da Indonesia
(Source: own data processing) * Poor siliceous stone import to Indonesia is not included
100
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
32. Interscambio lapideo per Paesi e tipologie: altri extra-europei (000 tonn./2012). Export
Stone exchange for Countries and types: other extra-european (000 tons/2012). Export COUNTRIES
25.15
25.16
68.01
68.02
68.03
TOTAL
XXIV World Marble and Stones Report 2013
101
33. Interscambio lapideo per Paesi e tipologie: altri extra-europei (000 tonn./2012). Import
Stone exchange for Countries and types: other extra-european (000 tons/2012). Import COUNTRIES
25.15
25.16
68.01
68.02
68.03
TOTAL
ALGERIA
1
-
-
-
-
1
ALGERIA
106
7
-
93
-
206
BOTSWANA
-
-
-
-
-
-
BOTSWANA
-
1
-
1
-
2
CAPE VERDE
-
-
-
-
-
-
CAPE VERDE
-
-
1
2
-
3
GHANA
-
-
-
-
-
-
GHANA
-
1
-
4
4
9
GUINEA
-
-
-
-
-
-
GUINEA
-
21
-
-
-
21
MAURITIUS
-
7
-
-
-
7
MAURITIUS
-
-
-
35
7
42
SENEGAL
-
21
-
-
-
21
SENEGAL
-
-
-
2
-
2
TUNISIA
95
-
-
10
-
105
TUNISIA
90
14
-
22
-
126
UGANDA
-
-
-
-
-
-
UGANDA
-
-
-
4
-
4
ZIMBABWE
-
79
-
-
-
79
ZIMBABWE
-
-
-
-
-
-
ARGENTINA
28
3
3
15
1
50
ARGENTINA
-
7
-
45
2
54
BARBADOS
-
-
-
-
-
-
BARBADOS
-
-
-
25
-
25
BERMUDA
-
-
-
-
-
-
BERMUDA
-
-
1
5
-
6
BOLIVIA
-
-
-
-
-
-
BOLIVIA
-
-
-
3
-
3
CHILE
-
-
-
-
-
-
CHILE
6
1
1
18
13
39
COLOMBIA
1
-
-
4
-
5
COLOMBIA
14
4
-
39
1
58
4
2
-
4
-
10
66
96
1
85
-
248
PARAGUAY
-
-
-
-
-
-
PARAGUAY
SALVADOR
-
-
-
-
-
-
SALVADOR
AZERBAIJAN
-
1
-
-
-
1
AZERBAIJAN
GUATEMALA MEXICO
LEBANON KAZAKHSTAN
GUATEMALA
-
-
-
5
-
5
MEXICO
8
30
2
165
5
210
-
-
-
5
1
6
4
1
-
2
-
7
2
13
10
71
-
96
23
-
-
18
-
41
LEBANON
167
6
2
312
1
488
1
11
-
3
-
15
KAZAKHSTAN
-
-
25
-
-
25
3
-
2
52
8
65
379
48
1
184
4
616
OMAN
PALESTINA
-
3
1
175
-
179
PALESTINA
-
2
1
104
-
107
SAUDI ARABIA
-
13
28
135
8
184
SAUDI ARABIA
90
8
60
973
15
1.146
N. CALEDONIA
-
-
-
-
-
-
N. CALEDONIA
105
-
-
1
-
106
N. ZEaLAND
-
-
-
1
-
1
N. ZEaLAND
-
1
3
16
2
22
SAMOA
-
-
-
-
-
-
SAMOA
-
-
-
1
-
1
SUB-TOTAL
598
284
34
634
13
1.563
588
117
108
2.023
59
2.895
OTHERS
123
6
35
655
71
890
OTHERS
1.793
912
111
4.700
318
7.834
TOTAL
721
290
69
1.289
84
2.453
TOTAL
2.381
1.029
219
6.723
377
10.729
OMAN
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
SUB-TOTAL
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
34. Interscambio lapideo mondiale (000 tonn./2012): export World stone exchange (000 tons/2012): export PAR.
ABS. FIGURES
TOTAL
25.15
25.16
68.01
68.02
68.03
EUROPE/27
4.168
1.904
1.209
3.612
572
11.465
455
545
80
158
11
1.249
8.630
9.467
1.516
14.874
521
35.008
SOUTH EAST ASIA
616
370
271
373
63
1.693
OTHERS EXTRA/EU
721
290
69
1.289
84
2.453
14.590
12.576
3.145
20.306
1.251
51.868
28.6
15.1
38.4
17.8
45.7
22.1
3.1
4.3
2.5
0.8
0.9
2.4
LEADING EXTRA/EU
59.2
75.3
48.2
73.2
41.6
67.5
SOUTH EAST ASIA
4.2
2.9
8.6
1.8
5.0
3.3
OTHERS EXTRA/EU
4.9
2.4
2.3
6.4
6.8
4.7
100.0
100.0
100.0
100.0
100.0
100.0
LEADING EXTRA/EU
TOTAL EUROPE/27 OTHERS EUROPE SHARES
PROCESSED
COUNTRIES/ZONES
OTHERS EUROPE
TOTAL (Fonte: Elaborazione propria)
103
35. Interscambio lapideo mondiale (000 tonn./2012): import World stone exchange (000 tons/2012): import RAW PAR.
(Source: own data processing)
COUNTRIES/ZONES
PROCESSED
TOTAL
25.15
25.16
68.01
68.02
68.03
636
3.007
2.337
3.488
647
10.115
82
385
195
477
22
1.561
11.236
7.873
364
8.348
196
28.017
SOUTH EAST ASIA
255
282
30
870
9
1.446
OTHERS EXTRA/EU
2.381
1.029
219
6.723
377
10.729
14.590
12.576
3.145
20.306
1.251
51.868
EUROPE/27
4.4
23.9
74.3
17.2
51.7
19.5
OTHERS EUROPE
0.6
3.1
6.2
4.3
1.8
3.0
LEADING EXTRA/EU
77.0
62.6
11.6
41.1
15.7
54.0
SOUTH EAST ASIA
1.7
2.2
1.0
4.3
0.7
2.8
OTHERS EXTRA/EU
16.3
8.2
6.9
33.1
30.1
20.7
100.0
100.0
100.0
100.0
100.0
100.0
EUROPE/27 OTHERS EUROPE ABS. FIGURES
RAW
XXIV World Marble and Stones Report 2013
LEADING EXTRA/EU
TOTAL
SHARES
102
TOTAL (Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
104
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
World stone trade: historical outline
World stone trade: quantity (000 tons) Years Calcareous Siliceous
Processed materials Total Simple
105
37. Interscambio lapideo mondiale: variazioni storiche
36. Interscambio lapideo mondiale: quantità (000 tonn.) Raw materials
XXIV World Marble and Stones Report 2013
Special
Slate
GENERAL Total TOTAL
Raw materials Years Calcareous Siliceous
Processed materials Total Simple
Special
Slate
Total
GENERAL TOTAL
1989
988
4.140
5.128
1.260
2.904
425
4.589
9.717
1990
-7.4
+9.2
+6.0
+5.3
+4.2
+5.4
+4.6
+5.3
1990
915
4.519
5.434
1.327
3.025
448
4.800
10.234
1991
+14.7
+9.9
+10.7
+5.4
+0.3
5.1
+2.2
+6.7
1991
1.050
4.968
6.018
1.398
3.035
471
4.904
10.922
1992
-4.8
+1.5
+0.4
+6.6
+26.7
+6.6
+19.0
+8.8
1992
1.000
5.043
6.043
1.490
3.845
502
5.837
11.880
1993
+7.4
+3.5
+4.1
+9.3
+9.2
+9.2
+9.2
+6.6
1993
1.074
5.218
6.292
1.628
4.200
548
6.376
12.668
1994
+29.4
+21.8
+23.1
+6.1
+19.7
+6.0
+15.1
+19.1
1994
1.390
6.356
7.746
1.727
5.029
581
7.337
15.083
1995
+0.5
-5.2
-4.2
+10.2
+11.5
+10.8
+11.1
+3.2
1995
1.396
6.024
7.420
1.903
5.606
644
8.153
15.573
1996
+9.8
+8.9
+9.1
+19.7
+11.8
+8.7
+13.4
+11.3
1996
1.533
6.562
8.095
2.278
6.267
700
9.245
17.340
1997
+29.6
+14.5
+17.4
-1.4
+6.5
+9.9
+4.8
+10.7
1997
1.987
7.515
9.502
2.245
6.675
769
9.689
19.191
1998
+4.3
-9.3
-6.8
-4.6
+2.9
+6.0
+1.4
-2.7
1998
2.073
6.785
8.858
2.142
6.866
815
9.823
18.681
1999
+11.9
+16.4
+15.4
+16.0
+5.1
+8.8
+7.8
-11.4
1999
2.319
7.901
10.220
2.484
7.214
887
10.585
20.805
2000
+32.4
-1.9
+5.9
+20.6
+8.7
+22.4
+12.7
+9.4
2000
3.071
7.754
10.825
2.995
7.845
1.086
11.926
22.751
2001
+5.4
+10.6
+9.1
-10.8
+10.3
-11.0
+3.0
+5.9
2001
3.237
8.576
11.813
2.671
8.651
967
12.289
24.102
2002
+17.6
-1.7
+3.5
-0.4
+11.1
-9.0
+7.0
+5.3
2002
3.806
8.426
12.232
2.659
9.610
880
13.149
25.381
2003
+36.8
-0.9
+10.8
+20.6
+22.4
+21.6
+21.9
+16.6
2003
5.206
8.346
13.552
3.206
11.758
1.070
16.034
29.586
2004
+4.3
+22.6
+15.6
-15.0
+12.3
+17.0
+7.1
+11.0
2004
5.430
10.237
15.667
2.726
13.202
1.252
17.180
32.847
2005
+15.4
+0.3
+5.5
+35.3
+10.5
+0.3
+13.7
+9.8
2005
6.265
10.266
16.531
3.689
14.582
1.256
19.527
36.058
2006
+19.6
+2.9
+9.2
+3.1
+24.3
+9.0
+19.4
+14.7
2006
7.495
10.562
18.057
3.804
18.138
1.369
23.311
41.368
2007
+10.4
+8.2
+9.1
+0.3
+16.6
+14.5
+13.8
+11.8
2007
8.271
11.429
19.700
3.814
21.150
1.568
26.532
46.232
2008
+13.5
-5.4
+2.5
-2.9
-6.4
-4.3
-5.8
-2.2
2008
9.384
10.816
20.200
3.702
19.791
1.500
24.993
45.193
2009
-0.9
-17.6
-9.0
-11.9
-8.0
-17.2
-9.2
-9.1
2009
9.466
8.909
18.375
3.262
18.199
1.242
22.703
41.078
2010
+40.9
+18.2
-29.8
+1.2
+10.0
+5.1
+8.5
+18.1
2010
13.334
10.531
23.865
3.301
20.026
1.306
24.633
48.498
2011
+3.6
+3.9
+3.7
+3.5
+0.5
-4.0
+0.6
+2.2
2011
13.812
10.945
24.757
3.415
20.124
1.254
24.793
49.550
2012
+5.6
+14.9
+9.7
-7.9
+0.9
-0.2
-0.4
+4.7
2012
14.590
12.576
27.166
3.145
20.306
1.251
24.702
51.868
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
106
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
38. Interscambio lapideo mondiale: indici
Years Calcareous Siliceous
107
39. Interscambio lapideo mondiale: quote
World stone exchange: index
Raw materials
XXIV World Marble and Stones Report 2013
World stone trade: shares Processed materials
Total
Simple
Special
Slate
Total
GENERAL TOTAL
Raw materials Years Calcareous Siliceous
Processed materials Total
Simple
Special
Slate
Total
GENERAL TOTAL
1989
100.0
100.0
100.0
100.0
100.0
100.0
100.0
100.0
1989
10.2
42.6
52.8
13.0
29.9
4.3
47.2
100.0
1990
92.6
109.2
106.0
105.3
104.2
105.4
104.6
105.3
1990
8.9
44.1
53.0
13.0
31.8
4.2
47.0
100.0
1991
106.3
120.0
117.4
111.0
104.5
110.8
106.9
112.4
1991
9.6
45.5
55.1
12.8
27.8
4.3
44.9
100.0
1992
101.2
121.8
117.8
118.3
132.4
118.1
127.2
122.3
1992
8.4
42.5
50.9
12.5
32.4
4.2
49.1
100.0
1993
108.7
126.0
122.7
129.2
144.6
128.9
138.9
130.4
1993
8.5
41.2
49.7
12.9
33.2
4.2
50.3
100.0
1994
140.7
153.5
151.0
137.1
173.2
136.7
159.8
155.2
1994
9.2
42.1
51.3
11.4
33.3
4.0
48.7
100.0
1995
141.3
145.5
144.7
151.0
193.0
151.5
177.7
160.3
1995
9.0
38.7
47.7
12.2
36.0
4.1
52.3
100.0
1996
155.2
158.5
157.8
180.8
215.8
164.7
201.5
178.5
1996
8.8
37.8
46.6
13.1
36.1
4.2
53.4
100.0
1997
201.1
181.5
185.3
178.2
229.9
108.9
211.1
197.5
1997
10.3
39.2
49.5
11.7
34.8
4.0
50.5
100.0
1998
209.8
163.9
172.7
170.0
236.4
191.8
214.1
192.3
1998
11.0
36.3
47.3
11.5
36.8
4.4
52.7
100.0
1999
234.7
190.8
199.3
197.1
248.4
208.7
230.7
214.1
1999
11.1
38.0
49.1
11.9
34.7
4.3
50.9
100.0
2000
310.8
187.3
211.1
237.6
270.1
255.5
259.9
234.1
2000
13.5
34.1
47.6
13.2
34.5
4.7
52.4
100.0
2001
327.6
207.1
230.4
212.0
297.9
227.5
267.8
248.0
2001
13.4
35.6
49.0
11.1
35.9
4.0
51.0
100.0
2002
385.2
203.5
238.5
211.0
330.9
207.1
286.5
261.2
2002
15.0
33.2
48.2
10.5
37.9
3.4
51.8
100.0
2003
526.9
201.6
264.3
254.4
404.9
251.8
349.4
304.5
2003
17.6
28.2
45.8
10.8
39.7
3.6
54.2
100.0
2004
549.6
247.3
305.5
216.3
454.6
294.6
374.4
338.0
2004
16.5
31.2
47.7
8.3
40.2
3.8
52.3
100.0
2005
634.1
248.0
322.4
292.8
502.1
295.5
425.5
371.1
2005
17.4
28.4
45.8
10.2
40.5
3.5
54.2
100.0
2006
758.6
255.1
352.1
301.9
624.6
322.1
508.0
425.7
2006
18.1
25.5
43.6
9.2
43.8
3.4
56.4
100.0
2007
837.1
276.1
384.2
302.7
728.3
368.9
573.2
475.8
2007
17.9
24.7
42.6
8.2
45.8
3.4
57.4
100.0
2008
949.8
261.3
393.9
293.8
681.5
352.9
544.6
465.1
2008
20.8
23.9
44.7
8.2
43.8
3.3
55.3
100.0
2009
958.1
215.2
358.3
258.9
626.9
292.2
494.7
422.7
2009
23.0
21.7
44.7
7.9
44.3
3.1
55.3
100.0
2010
1349.6
254.4
465.4
262.0
689.6
307.3
530.8
499.1
2010
27.5
21.7
49.2
6.8
41.3
2.7
50.8
100.0
2011
1398.0
264.4
482.8
271.0
693.0
295.1
540.3
510.0
2011
27.9
22.1
50.0
6.9
40.6
2.5
50.0
100.0
2012
1476.7
303.8
529.8
249.6
699.2
294.4
538.3
533.8
2012
28.1
24.2
52.3
6.1
39.1
2.5
47.7
100.0
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
306 2.0 255 1.7
2.218 14.7 2.268 13.7 3.156 15.2 4.095 18.0 4.692 19.5 5.700 22.5 6.992 23.6 7.534 22.9 8.896 24.7 10.338 25.0 11.533 25.0 11.793 26.1 11.733 28.6 12.496 25.8 13.507 27.3 12.597 24.3 1.197 7.9 1.724 9.2 1.888 9.1 2.307 10.1 2.294 9.5 2.431 9.6 3.192 10.8 3.875 11.8 4.044 11.2 4.522 10.9 5.571 12.1 5.426 12.0 5.311 12.9 5.005 10.3 5.200 10.5 7.580 14.6 520 3.4 266 1.8 637 4.2
3.278 21.7 4.357 23.3 25.7 25.7 4.904 21.6 5.612 23.2 5.445 21.5 6.834 23.1 7.434 22.6 8.020 22.2 9.925 24.0 11.276 24.4 11.306 25.1 8.941 21.6 11.844 24.6 10.777 21.7 10.431 20.1 15.083 100.0 18.681 100.0 100.0 100.0 22.751 100.0 24.102 100.0 25.381 100.0 29.586 100.0 32.847 100.0 36.058 100.0 41.368 100.0 46.232 100.0 45.193 100.0 41.078 100.0 48.498 100.0 49.550 100.0 51.868 100.0
Norway China India South Africa USA Brazil Others TOTAL
336 1.6
947 4.6
249 1.2
376 1.8
243 1.1
960 4.2
297 1.3
340 1.5
658 2.9
376 0.8
359 0.9
748 1.5
257 0.5
812 1.6
354 0.7
879 1.7
210 0.4
253 1.0
903 3.7
315 1.3
325 1.3
267 1.1
936 3.7
352 1.4
326 1.3
267 0.9
742 2.5
362 1.2
338 1.1
276 0.8
687 2.1
412 1.3
352 1.1
364 1.0
660 1.8
365 1.0
385 1.1
371 0.9
620 1.5
330 0.8
385 0.9
387 0.8
551 1.2
379 0.8
380 0.8
287 0.6
513 1.1
311 0.7
319 0.7
369 0.9
380 0.9
350 0.9
241 0.6
449 0.9
403 0.8
412 0.8
331 0.7
475 0.9
406 0.8
369 0.7
431 0.8
561 1.1
391 0.8
335 0.6
416 0.8
2.241 14.9 1.735 9.3 1.744 8.4 1.738 7.6 1.805 7.5 1.755 6.9 1.674 5.7 1.680 5.1 1.735 4.8 1.563 3.8 1.459 3.2 1.238 2.7 1.223 3.0 1.037 2.1 1.015 2.0 1.033 2.0 837 5.5 1.429 7.6 1.796 8.6 1.471 6.4 1.459 6.1 1.458 5.7 1.048 3.5 1.768 5.4 1.896 5.3 1.938 4.7 1.608 3.5 1.484 3.3 1.312 3.2 1.597 3.3 2.169 4.4 2.293 4.4 118 0.8 205 1.4 184 1.2 140 0.9
731 4.8 1.320 7.1 1.640 7.9 1.815 8.0 2.006 8.3 2.083 8.2 2.871 9.7 3.273 10.0 3.727 10.3 4.943 11.9 5.277 11.4 3.956 8.8 3.147 7.7 3.389 7.0 2.929 5.9 3.196 6.2 5.254 34.8 5.895 31.5 6.525 31.4 7.721 33.8 7.551 31.3 8.753 34.5 10.051 34.0 11.078 33.7 13.124 36.4 13.926 33.7 16.819 36.3 17.969 39.9 16.645 40.4 19.294 39.8 18.251 36.8 18.864 36.4 15.083 100.0 18.681 100.0 20.805 100.0 22.751 100.0 24.102 100.0 25.381 100.0 29.586 100.0 32.847 100.0 36.058 100.0 41.638 100.0 46.232 100.0 45.193 100.0 41.078 100.0 48.498 100.0 49.550 100.0 51.868 100.0
Taiwan China South Korea Singapore Canada USA Others TOTAL
456 2.0
511 2.1
495 2.0
459 1.8
193 0.8
469 1.6
651 2.2
205 0.7
529 1.6
931 2.8
181 0.6
176 0.4
177 0.4
140 0.3
539 1.5
575 1.4
620 1.3
594 1.3
994 2.8 1.336 3.2 1.387 3.0 1.185 2.6
156 0.4
109 0.2
113 0.2
717 1.4
570 1.4
516 1.1
502 1.0
991 2.4 1.238 2.6 1.186 2.4
128 0.3
829 1.7
490 0.9
666 1.3
178 0.3
458 0.9
(Fonte: Elaborazione propria)
198 1.1
148 0.8
189 1.0
180 0.9
227 1.1
276 1.3
190 0.8
164 0.7
444 2.0
178 0.7
190 0.8
198 0.8
135 0.6
219 0.7
173 0.6
307 0.9
210 0.6
423 1.2
276 0.8
464 1.1
272 0.7
596 1.3
283 0.6
505 1.1
423 0.9
542 1.3
370 0.9
308 0.6 932 1.9 1.071 2.1
196 0.4
(Source: own data processing)
547 1.1
396 0.8
705 2.9 1.541 6.1 1.857 6.3 1.824 5.6 1.833 5.1 2.110 5.1 2.526 5.5 2.528 5.6 2.470 6.0 2.518 5.2 2.653 5.3 2.263 4.4
908 4.8 1.202 5.8 1.741 7.7 2.196 9.1 2.546 10.0 3.410 11.5 4.197 12.8 4.554 12.6 6.007 14.5 7.245 15.7 8.207 18.2 8.166 19.9 12.312 25.4 13.582 27.4 16.303 31.4
486 2.3
436 1.8
203 0.8
858 2.1
933 2.8 1.093 3.0 1.340 3.2 1.331 2.9 1.286 2.8 1.095 2.7 1.256 2.6 1.337 2.7 1.456 2.8 973 3.8 1.553 5.3 1.344 4.1 1.430 4.0 1.573 3.8 1.653 3.6 1.273 2.8
926 3.1
Japan
391 2.1
341 1.5
153 0.7
843 3.7 1.073 4.5
751 3.0
372 2.5
278 1.3
130 0.6
795 3.8
944 4.5 1.082 4.8 1.049 4.4
XXIV World Marble and Stones Report 2013
267 1.4
122 0.7
713 3.8
834 4.5
Switzerland
2012
251 1.7
2011
Un. Kingdom
2010
44 0.3
2009
Portugal
2008
377 2.5
2007
Spain
2006
782 5.2
2005
France
2004
1.864 12.4 2.400 12.8 2.386 11.5 2.223 9.8 2.416 10.0 1.871 7.4 2.478 8.3 1.911 5.8 1.795 5.0 2.407 5.8 2.596 5.6 2.098 4.6 1.967 4.8 1.762 3.6 2.339 4.7 1.914 3.7
2003
Germany
2002
1.683 11.2 2.132 11.4 2.196 10.5 2.359 10.4 2.324 9.6 2.170 8.5 2.271 7.7 2.681 8.2 2.483 6.9 2.738 6.6 2.655 5.7 2.307 5.1 1.594 3.9 1.698 3.5 1.629 3.3 1.375 2.7
2001
Italy
2000
000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons %
1999
(Source: own data processing)
COUNTRIES
1998
Quantity exchange variation in leading importer Countries
41. Variazioni dell’interscambio quantitativo nei principali Paesi importatori
(Fonte: Elaborazione propria)
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
1994
365 0.8
246 0.6
985 4.1 1.470 5.8 2.065 7.0 2.633 8.0 3.045 8.4 4.041 9.8 4.736 10.2 4.886 10.8 4.868 11.9 6.603 13.6 7.165 14.5 8.000 15.4
404 1.0
266 0.6
898 4.8 1.020 4.9 1.084 4.8 1.222 5.1 1.412 5.6 1.508 5.1 1.800 5.5 2.157 6.0 2.536 6.1 2.475 5.4 1.990 4.4 1.651 4.0 2.226 4.6 2.170 4.4 2.218 4.3
364 1.9
867 4.6
236 1.3
301 1.6
426 2.0
349 1.0
285 0.6
664 1.3
Finland
469 2.5
377 1.1
255 0.6
814 1.6
214 1.4
370 1.3
225 0.6
731 1.5
Turkey
340 1.3
237 0.7
737 1.8
1.002 6.6 1.064 5.7 1.133 5.4 1.217 5.3 1.217 5.0 1.054 4.2 1.046 3.5 1.147 3.5 1.235 3.4 1.335 3.2 1.532 3.3 1.266 2.8 1.089 2.7 1.381 2.8 1.411 2.8 1.673 3.2
277 1.1
181 0.6
855 1.9
Portugal
331 1.5
194 0.8
785 1.7
1.409 9.3 1.586 8.5 1.659 8.0 2.028 8.9 1.861 7.7 1.843 7.3 2.213 7.5 2.460 7.5 2.442 6.8 2.403 5.8 2.635 5.7 2.445 5.4 1.968 4.8 2.468 5.1 2.597 5.2 2.733 5.3
251 1.2
248 1.0
642 1.6
Spain
267 1.4
241 1.1
749 2.1
196 1.3
234 1.1
534 1.6
Greece
228 1.2
405 1.4
179 1.2
420 1.7
France
348 1.4
Germany 411 1.8
285 1.9
Italy 340 1.6
3.121 20.7 3.508 18.7 3.429 16.5 3.635 16.0 3.550 14.7 3.191 12.6 3.071 10.4 3.089 9.4 3.122 8.7 3.261 7.9 3.342 7.2 3.154 7.0 2.835 6.9 3.144 6.5 3.062 6.2 3.180 6.1
COUNTRIES
244 1.3
1994 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % tons tons tons tons tons tons tons tons tons tons tons tons tons tons tons tons
Quantity exchange variation in leading exporter Countries
40. Variazioni dell’interscambio quantitativo nei principali Paesi esportatori
108 109
2.7
0.5 2.7
0.5
3.3
0.5
810 10.8
250
35
2001
9.7
3.1
0.3
735
313
28
45 6 42 261
153 11.0 54 96 79 131 19
413 29.5
Germany Greece Hong-Kong Italy Lebanon Netherlands Spain Switzerland Taiwan United States Others
4.9
1.9
3.0
2.3
5.6
667
63
169
103
112
98
154
522
17
9.7 1364
3.5
0.1
9.3
3.6
0.1
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
000 tons
%
2010
000 tons
%
2011
000 tons
%
2012
(Source: own data processing)
3.7
1.9
2.0
2.4
68
129
94
153
72
106
2.2
4.2
3.1
5.0
2.3
3.5
368 12.0
114
59
62
73
3.9
0.4
1.2
3.5
3.9
4.1
2.7
5.0
2.1
3.3
152
107
92
169
30
79
368
112
139
36
29
4.0
2.8
2.4
4.4
0.8
2.1
9.7
2.9
3.6
0.9
0.8
67
148
88
334
97
100
431
129
183
47
37
1.3
2.8
1.7
6.4
1.8
1.9
8.3
2.5
3.5
0.9
0.7
61
183
132
140
47
89
495
125
225
47
31
1.1
3.4
2.4
2.6
0.9
1.6
9.1
2.3
4.1
0.9
0.6
38
186
120
206
18
96
470
112
236
32
21
0.6
3.0
1.9
3.3
0.3
1.5
7.5
1.8
3.8
0.5
0.3
38
195
107
209
40
86
608
75
259
56
20
0.5
2.6
1.4
2.8
0.5
1.1
8.1
1.0
3.5
0.7
0.3
18
230
113
261
76
96
678
39
316
119
20
0.2
2.8
1.4
3.2
0.9
1.2
8.2
0.5
3.8
1.4
0.2
55
233
104
307
149
110
664
17
228
87
26
0.5
2.5
1.1
3.3
1.6
1.2
7.1
0.2
2.4
0.9
0.3
21
202
105
93
156
100
402
101
189
58
22
0.2
2.1
1.1
1.0
1.6
1.0
4.2
1.0
2.0
0.6
0.2
18
261
90
54
66
138
427
168
141
60
20
0.1
2.0
0.7
0.4
0.5
1.0
3.2
1.3
1.1
0.4
0.1
812 25.1 1.260 33.1 1.769 34.0 1.679 30.9 2.317 37.0 2.404 32.1 1.829 22.1 2.312 24.6 2.884 30.8 3367 25.3
125
132
89
163
69
106
431 13.3
125
12
39
114
0.1
1.8
0.4
0.5
0.3
0.7
2.5
1.1
0.8
0.5
0.2
27
292
52
34
32
167
317
76
64
58
25
0.2
2.0
0.4
0.2
0.2
1.1
2.2
0-5
0-4
0-4
0-2
3472 25.1 3366 23.1
10
249
55
65
44
97
351
155
117
73
24
746 24.3 1.020 31.5 1.233 32.4 1.776 34.1 2.176 40.1 2.413 38.5 3.398 45.3 4.476 54.1 5.092 54.3 5.133 54.2 8.524 63.9 8.100 65.9 10.080 69-1
28 1.027 33.4
2.7
7.3
4.4
4.8
4.2
6.6
310 13.4
113
44
70
54
362
481
8
8.4 1340
3.6
0.1
9.5
4.2
1.6
3.6
1.5
2.5
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
1.396 100.0 2.319 100.0 3.071 100.0 3.237 100.0 3.806 100.0 5.206 100.0 5.430 100.0 6.265 100.0 7.495 100.0 8.271 100.0 9.384 100.0 9.466 100.0 13.334 100.0 13.812 100.0 14590 100.0
1.4
9.4
5.7
6.9
3.9
18.
3.0
0.4
3.2
2.3
32
France
4.7
65
478
10
7.8 1117
3.3
0.3
617
229
525
214
9.3 1379
6.2
0.5
3.4
2.4
365
XXIV World Marble and Stones Report 2013
Total
2000
906
293
27
000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % China
COUNTRIES
1999
3.5
0.3
956 11.6
286
28
850
65
470
327
9.9 1287
6.1
1.2
3.1
1.8
0.7
0.1
955 25.1 1.462 28.1 1.280 23.6 1.715 27.4 2.101 28.0 2.700 32.6 3.340 35.7 2.643 27.8 3850 28.9 3775 27.3 4049 27.8
World exchange of raw calcareous stones (code 25.15): import (000 tons)
1995
817
166
411
234
100
21
0.4
624 16.4 1.148 22.0 1.363 25.1 1.569 25.0 2.130 28.4 1.718 20.8 2.184 23.3 3.198 33.8 4680 35.1 5012 36.3 5227 35.8
985 15.7
169
31
5.5
2.1
2.5
1.4
1.0
0.2
61
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
43. Interscambio mondiale di calcarei grezzi (cod. 25.15): import (000 tonn.)
(Fonte: Elaborazione propria)
732 22.7
371 11.5
149
29
518
203
233
128
129
23
0.5
1.396 100.0 2.319 100.0 3.071 100.0 3.237 100.0 3.806 100.0 5.206 100.0 5.430 100.0 6.265 100.0 7.495 100.0 8.271 100.0 9.384 100.0 9.466 100.0 13334 100.0 13812 100.0 14590 100.0
6.1
881 31.8
187
1.9
0.7
785 15.1 1.024 18.9
101
34
6.3
2.3
2.5
1.2
1.0
0.1
74
Total
473 20.3
5.3
2.1
598 15.7
80
0.8
595
218
239
116
101
18
0.8
226 16.2
124
2.3
481 14.9
76
29
6.9
2.5
2.9
1.5
1.1
1.4
971 11.7 1.007 10.7 1.075 11.4 1321
568
210
240
120
105
128
103
Others
4.4
454 14.8
2.8
1.9
5.2
2.3
3.8
885 11.8
389
173
282
1.2
1.4
2.1
1.7
62
359 15.5
87
63
5.8
1.9
3.7
786 12.5
364
117
230
93
118
198
163
Turkey
6.7
3.2
1.3
9.0
6.4
2.9
4.5
1.2
1.5
3.0
1.7
94
75
40
490
345
159
243
78
110
248
156
Spain
7.6
2.7
5.2
3.3
688 13.2
268
174
4.7
1.4
1.2
2.1
1.3
106
62
5.3
3.6
706 18.5
201
138
244
75
74
156
108
Portugal
4.9
6.3
755 23.3
205
3.5
5.0
1.0
2.1
1.2
1.1
68
3.5
769 25.0
107
114
191
54
112
75
81
Philippines
616 26.5
44
2.6
4.2
1.4
0.8
1.1
1.1
588 42.1
101
80
136
54
42
62
72
Italy
1.5
2.5
5.7
1.7
1.4
2.2
1.8
21
59
174
54
54
115
99
Iran
3.9
4.0
1.6
1.7
2.6
1.8
54
93
49
55
99
91
India
2.4
2.0
1.6
3.7
2.0
34
47
50
120
77
Greece
1.9
4.7
3.9
2.3
26
110
119
75
Germany
2.3
4.6
2.4
32
108
74
Croatia
1.1
4.0
15
92
Belgium
5.0
70
Austria
COUNTRIES
1995 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons %
World exchange of raw calcareous stones (code 25.15): export (000 tons)
42. Interscambio mondiale di calcarei grezzi (cod. 25.15): export (000 tonn.)
110 111
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
181 3.0 141 2.3 678 11.3 574 9.5 61 1.0
Portugal South Africa Spain United States 169 2.0
295 3.5
716 8.6
312 3.7
344 4.1
178 1.7
329 3.2
660 6.4
310 3.0
394 3.8
216 2.1
193 1.9
311 3.0
637 6.2
380 3.7
351 3.4
205 2.0
136 1.3
327 3.1
573 5.4
333 3.2
294 2.8
189 1.8
151 1.3
349 3.1
506 4.4
469 4.1
311 2.7
197 1.7
118 1.1
383 3.5
464 4.3
254 2.3
298 2.8
170 1.6
366 3.4
98 1.1
217 2.4
338 3.8
138 1.5
330 3.7
162 1.8
324 3.6
122 1.2
296 2.8
363 3.4
212 2.0
395 3.8
175 1.7
229 2.2
308 2.9
130 1.2 101 0.8
271 2.5 250 2.0
352 3.2 355 2.8
248 2.3 374 3.0
344 3.1 319 2.5
162 1.5 158 1.3
154 1.4 171 1.4
413 3.8 399 3.2
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
176 2.9 203 3.4 272 4.5 117 1.9
736 12.2 1.426 18.0 1.146 14.8 1.150 13.4 1.051 12.5 45 0.7
937 15.6 1.648 20.9 1.585 20.4 1.979 23.1 2.313 27.5 1.958 23.5 2.846 27.8 2.912 28.4 2.356 22.3 3.526 30.8 3.474 32.1 2.752 30.8 3240 30.8 2814 25.7 2730 21.7 6.024 100.0 7.901 100.0 7.754 100.0 8.576 100.0 8.426 100.0 8.346 100.0 10.237 100.0 10.266 100.0 10.562 100.0 11.429 100.0 10.816 100.0 8.909 100.0 10.531 100.0 10945 100.0 12576 100.0
South Korea Spain Switzerland Taiwan United States Others Total
(Fonte: Elaborazione propria)
263 3.3
183 2.3
502 6.4
140 1.8
125 1.6
252 2.0
Netherlands
258 2.4
315 4.1
151 1.9
527 6.8
67 0.9
142 1.8
267 3.4
349 4.5
332 4.3
310 3.6
210 2.4
665 7.8
44 0.5
155 1.8
231 2.7
527 6.1
290 3.4
301 3.6
195 2.3
653 7.7
52 0.6
94 1.1
135 1.6
372 4.4
201 2.4
200 2.0
898 8.8
38 0.4
78 0.8
69 0.7
386 3.8
203 2.0
154 1.5
890 8.7
50 0.5
358 3.5
54 0.5
187 1.8
196 1.9
160 1.5
735 7.0
58 0.5
445 4.2
45 0.4
265 2.5
205 1.9
178 1.6
801 7.0
66 0.6
279 2.4
48 0.4
303 2.7
312 2.7
374 4.5
331 3.3
303 3.0
408 3.9
241 2.1
640 7.7 1.134 11.0 1.262 12.3 1.256 11.9 1.014 8.9
185 2.2
943 11.3
63 0.8
63 0.8
84 1.0
386 4.6
224 2.7
262 2.4
904 8.4
169 1.6
546 5.0
41 0.4
359 3.3
30 0.3
243 2.2
337 3.1
125 1.4
759 8.5
154 1.7
425 4.8
112 1.3
180 2.0
32 0.4
784 8.8
184 2.1
297 3.3
164 1.5
329 3.0
31 0.3
92 0.1
16 0.1
868 7.9
308 2.8
330 3.0
162 1.3
297 2.4
74 0.6
84 0.7
43 0.3
726 5.8
167 1.3
460 3.7
155 1.4
104 0.8
(Source: own data processing)
215 2.0
990 9.4 1601 14.6 1.704 13.5
179 1.7
485 4.6
80 0.8
42 0.4
18 0.2
883 8.4
186 1.8
297 2.8
XXIV World Marble and Stones Report 2013
362 4.6
180 1.7
818 13.6
176 2.0
Japan
223 2.1
1.698 28.2 1.701 21.5 1.830 23.6 1.726 20.1 1.608 19.1 1.589 19.0 1.800 17.6 1.547 15.1 1.660 15.7 1.538 13.5 1.187 11.0
456 4.0
Italy
416 5.3
471 4.5
407 6.8
274 2.7
Germany
269 3.4
288 2.8
244 4.1
272 3.2
834 10.8 1.078 12.6 1.244 14.7 1.565 18.8 1.966 19.2 2.079 20.3 2.498 23.7 2.667 23.3 3.041 28.1 2.929 32.9 3.736 35.5 3979 36.4 5773 45.9
207 2.5
France
596 7.5
211 2.5 53 0.8
209 2.7
China
270 3.4
318 5.3
Belgium
COUNTRIES
1999
000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons %
1995
World exchange of raw calcareous stones (code 25.15): import (000 tons)
(Source: own data processing)
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
45. Interscambio mondiale di silicei grezzi (cod. 25.16): import (000 tonn.)
(Fonte: Elaborazione propria)
6.024 100.0 7.901 100.0 7.754 100.0 8.576 100.0 8.426 100.0 8.346 100.0 10.237 100.0 10.266 100.0 10.562 100.0 11.429 100.0 10.816 100.0 8.909 100.0 10.531 100.0 10945 100.0 12576 100.0
166 2.0
298 3.5
905 10.7
370 4.4
323 3.8
175 2.1
357 3.1
207 2.3
Total
168 2.0
299 3.5
885 10.3
310 3.6
286 3.3
155 1.8
283 2.7
301 2.7
1.264 21.0 1.962 24.8 1.501 19.4 1.927 11.5 2.010 23.9 1.982 23.7 2.747 26.8 2.216 21.6 2.858 27.1 2.800 24.7 2.650 24.6 1.902 21.5 2865 27.2 2352 21.5 2287 18.2
158 2.0
375 4.8
937 12.1
199 2.6
265 3.4
185 2.2
337 3.3
325 2.8
Others
198 2.5
353 4.5
921 11.7
216 2.7
235 3.0
131 1.7
225 2.2
312 3.0
70 0.6
Norway
193 2.4
173 2.1
342 3.3
58 0.5
588 5.6 1310 12.0 1413 11.2
76 0.7
178 3.0
183 2.2
324 3.2
379 4.3
68 0.8
Italy
140 1.6
313 3.8
713 6.6
57 0.5
1.077 17.9 1.437 18.2 1.762 22.7 1.659 19.3 1.812 21.5 2.110 25.3 2.553 24.9 2.492 24.3 2.934 27.8 3.773 33.0 4.136 38.2 3.960 44.4 3720 35.3 3970 36.3 5537 44.0
147 1.9
303 3.6
942 8.2
73 0.6
India
157 2.0
295 3.4
960 9.1
115 1.1
214 3.6
314 4.0
189 1.8
776 9.3 1.279 12.5 1.569 15.3
190 1.9
Germany
352 4.5
801 9.5
162 1.9
786 8.8 1182 11.2 1181 10.8 1142 9.1
265 4.4
916 11.8 1.289 15.0
88 1.0
906 8.4
Finland
818 10.4
253 3.0
832 8.1 1.044 10.2 1.248 11.8 1.176 10.3
722 12.0
245 3.2
819 9.8
China
228 2.9
880 10.3 1.012 12.0
65 1.1
804 10.4
Canada
831 10.5
604 10.0
000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons %
1999
Brazil
COUNTRIES
1995
World exchange of raw calcareous stones (code 25.15): export (000 tons)
44. Interscambio mondiale di silicei grezzi (cod. 25.16): export (000 tonn.)
112 113
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
11 0.6 232 12.2
1.903 100.0 2.484 100.0 2.995 100.0 2.671 100.0 2.659 100.0 3.206 100.0 2.726 100.0 3.689 100.0 3.804 100.0 3.814 100.0 3.702 100.0 3.262 100.0 3.301 100.0 3415 100.0 3145 100.0
Others Total
299 10.0
33 1.1 598 22.4
10 0.4
526 19.7
339 12.7
28 1.1
353 13.3
411 12.8
10 0.4
354 11.0
202 6.3
12 0.3
397 10.8
45 1.2
11 0.3
441 11.6
153 4.0
195 5.1
13 0.3
440 11.5
101 2.6
218 5.7
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
...
...
3 0.1 333 10.6
91 2.8
47 1.4
78 2.5
21 0.6
28 0.8
8 0.3
2009
2010
2011
2012
(Source: own data processing)
517 15.8 897 27.2 929 27.2 508 16.2
13 0.4
398 12.2 359 10.9 368 10.8 400 12.7
69 2.1
212 3.7 215 6.5 180 5.3 105 3.3
296 15.6 134 7.0 43 2.3 26 1.4 86 4.5 9 0.5 140 7.4
1.903 100.0 2.484 100.0 2.995 100.0 2.671 100.0 2.659 100.0 3.206 100.0 2.726 100.0 3.689 100.0 3.804 100.0 3.814 100.0 3.702 100.0 3.262 100.0 3.301 100.0 3415 100.0 3145 100.0
Netherlands Norway Sweden Switzerland Taiwan Others Total
(Fonte: Elaborazione propria)
278 11.2
89 3.6
95 3.8
43 1.7
45 1.8
221 8.9
214 8.6
524 17.5
97 3.2
98 3.3
56 1.9
54 1.8
241 8.0
210 7.0
219 8.2
90 3.4
97 3.6
67 2.5
51 1.9
287 10.7
214 8.0
69 2.6
345 13.0
104 3.9
92 3.5
68 2.6
66 2.5
357 13.4
198 7.4
97 3.6
310 9.7
125 3.9
76 2.4
55 1.7
60 1.9
473 14
183 5.7
115 3.6
427 15.7
166 6.1
62 2.3
38 1.4
72 2.6
435 16.0
29 1.1
124 4.5
828 22.4
153 4.1
124 3.4
53 1.4
88 2.4
586 15.9
21 0.6
211 5.7
...
938 24.7
151 4.0
133 3.5
...
92 2.4
403 10.6
185 4.8
151 4.0
846 22.2
374 9.8
796 20.9
118 3.1
133 3.5
48 1.3
70 1.8
408 10.7
184 4.8
140 3.7
978 25.6
397 10.4
144 3.8
748 20.2
147 4.0
133 3.6
54 1.5
131 3.5
373 10.1
153 4.1
161 4.3
907 24.5
334 9.0
156 4.2
45 1.4
... 82 2.6 64 1.9 51 1.6
...
58 1.8
37 1.1 25 0.8
(Source: own data processing)
753 23.1 800 24.2 797 23.3 762 24.2
50 1.5
126 3.9 107 3.2 116 3.4 103 3.3
58 1.8
101 3.1 122 3.7
290 8.9 391 11.8 317 9.3 235 7.5
25 0.8 134 4.1 136 4.0 151 4.8
156 4.8 132 4.0 136 4.0 94 3.0
865 26.5 615 18.6 930 27.2 735 23.4
255 7.8 357 10.8 314 9.2 412 13.1
118 3.6 101 3.1 115 3.4 82 2.6
318 9.7 344 10.4 354 10.4 351 11.2
99 2.9 62 2.0
Japan
55 1.8
735 19.9
314 8.5
138 3.6
302 8.2
95 2.9
XXIV World Marble and Stones Report 2013
56 2.2
757 27.8
237 8.7
160 4.3
282 7.4
147 4.5
25 1.3
194 6.0 869 32.7 1.237 38.6
143 5.4
120 4.4
281 7.4
103 2.8
Italy
174 6.5
98 3.1
306 8.3
116 3.0
865 45.5 1.019 41.0 1.124 37.5 1.021 38.2
240 8.0
120 4.5
167 6.1
112 2.9
Germany
186 7.5
145 5.4
179 5.6
110 3.0
98 5.1
90 3.0
125 4.7
92 3.4
France
61 2.5
147 5.5
101 3.2
50 2.6
130 4.3
75 2.8
Denmark
112 4.5
90 3.4 106 5.6
76 2.5
Belgium
65 2.6
25 1.3
Austria
COUNTRIES
2000
...
168 5.2 160 4.8 153 4.5 149 4.7
...
000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons %
1999
World exchange of simple processed stones (code 68.01): import (000 tons)
1995
18 0.5
447 12.1
83 2.2
168 4.5
180 4.9
385 14.1 1.165 31.5 1.172 30.8 1.094 28.8 1.301 35.1
20 0.7
393 14.4
93 3.4
267 7.2
208 5.5
...
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
47. Interscambio mondiale di lavorati semplici (cod. 68.01): import (000 tonn.)
(Fonte: Elaborazione propria)
306 12.3
15 0.6
665 22.2
172 6.5
278 10.2
201 5.3
...
24 0.8
83 2.6
Spain
598 24.1
221 8.3
195 6.1
198 5.4
509 13.3
32 0.9
65 1.9
156 4.8 149 4.5 205 6.0 147 4.7
34 1.0
57 1.7
490 25.7
236 7.9
119 4.5
210 7.7
480 12.6
239 6.5
30 0.9
75 2.3
Portugal
245 9.9
127 4.8
208 6.5
485 13.2
176 4.6
35 0.9
91 2.5
152 8.0
78 2.6
223 8.4
306 11.2
155 4.1
30 0.8
106 2.8
70 2.2
846 22.8 1.442 44.2 1.038 31.4 103 32.3 1.041 33.1
95 2.9 101 3.1 102 3.0
178 5.5 179 5.4 200 5.9 199 6.3
Poland
122 4.9
221 8.3
226 7.1
209 5.7
23 0.6
113 3.0
558 14.6
113 3.1
181 4.9
58 3.0
231 7.7
145 5.5
153 5.6
20 0.5
73 2.0
419 11.0
148 3.9
213 5.6
Netherlands
213 8.6
151 5.7
112 3.5
20 0.7
126 4.6
250 6.8
135 3.5
306 8.0
232 12.2
123 4.1
113 4.2
16 0.5
166 5.2
198 7.3
130 3.5
438 11.9
Italy
99 4.0
80 3.0
23 0.9
161 6.1
852 26.6
121 4.4
423 15.5
31 1.6
137 4.6
28 1.0
204 7.6
591 22.2
90 2.8
364 11.4
India
79 3.2
20 0.7
208 6.9
205 7.7
62 2.3
330 12.4
26 1.4
16 0.6
188 7.6
770 25.7
56 2.1
244 9.1
Germany
104 5.5
Czech Rep.
354 14.3
40 1.3
155 5.2
5 0.3
418 22.0
China
33 1.3
216 8.7
France
8 0.4
136 7.1
Brazil
Belgium
COUNTRIES
1999
000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons %
1995
World exchange of simple processed stones (code 68.01): export (000 tons)
46. Interscambio mondiale di lavorati semplici (cod. 68.01): export (000 tonn.)
114 115
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
46 0.8
Canada 153 2.1
104 1.4
108 1.6
178 2.3
168 2.1
125 1.6
235 2.7
201 2.3
125 1.4
223 2.3
240 2.5
113 1.2
189 1.6
467 4.0
150 1.3
170 1.3
661 5.0
185 1.4
160 1.1
767 5.3
206 1.4
319 1.8
927 5.1
223 1.2
170 0.8
917 4.3
252 1.2
2008
2009
660 11.8 1.085 15.0
5.606 100.0 7.214 100.0 7.845 100.0 8.651 100.0 9.610 100.0 11.758 100.0 13.202 100.0 14.582 100.0 18.138 100.0 21.150 100.0 19.791 100.0 18.199 100.0 20.026 100.00 20124 100.0 20306 100.0
Total
724 8.4
443 5.1
502 3.4
529 2.9
661 3.1
332 1.6
2001
525
323
554
303
125
8.4 1772
2.6
1.6
0.4
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
614
363
85
2010
2011
2012
95 1.7 365 6.5 66 1.2 108 1.9
791 14.1 1.217 16.9 1.438 16.7 1.483 15.4 2.264 19.3 2.691 20.4 3.080 21.1 4.180 23.0 4.727 22.4 3.411 17.2 2.804 15.4 2.804 15.4
1.681 30.0 2.282 31.6 2.914 37.0 2.938 34.0 3.418 35.6 3.983 33.9 4.557 34.5 5.163 35.4 6.461 35.6 8.876 42.1 9.664 48.7 8.646 52.5 10.540 52.6 9907 49.2 10622 52.3 5.606 100.0 7.214 100.0 7.845 100.0 8.651 100.0 9.610 100.0 11.758 100.0 13.202 100.0 14.582 100.0 18.138 100.0 21.150 100.0 19.791 100.0 18.199 100.0 20.026 100.0 20124 100.0 20306 100.0
Saudi Arabia South Korea Spain United States Others Total
(Fonte: Elaborazione propria)
170 2.4
125 1.7
353 4.9
121 1.7
144 1.8
358 4.6
391 5.0
145 1.8
448 4.7
125 1.3
447 3.8
115 1.8
457 3.5
266 2.0
248 1.9
426 2.9
332 2.3
240 1.6
589 3.2
402 2.2
302 1.7
158 0.9
511 2.4
427 2.0
275 1.3
135 0.6
485 2.5
285 1.4
272 1.4
156 0.8
669 3.7
242 1.3
234 1.3
240 1.3
226 2.6
130 1.4
250 2.1
263 2.0
270 1.9
537 2.9
490 2.3
348 1.8
283 1.6
655 7.6 1.423 14.8 1.784 15.2 1.745 13.2 1.715 11.8 1.991 11.0 2.434 11.5 2.467 12.5 2.315 12.7
414 4.8
182 2.1
126 1.1
238 1.6
748 4.1
748 4.1
973 4.8
242 1.2
826 4.1
221 1.1
183 0.9
842 4.1
322 1.6
88 0.4
(Source: own data processing)
3004 15.0 2581 12.8 2840 14.0
214 1.1 262 1.3
2340 11.7 2487 12.4 2170 10.7
513 2.6 807 4.0
242 1.2 317 1.6
869 4.3 846 4.2
243 1.2 255 1.3
265 1.3 260 1.3
809 4.0 905 4.5
309 1.5 354 1.8
445 2.2
Netherlands
90 0.9
241 1.8
763 3.9
256 1.3
48 0.2 499 2.5
987 17.6 1.135 15.7 1.222 15.6 1.322 15.3 1.383 14.4 1.378 11.7 1.540 11.7 1.628 11.2 1.307 7.2 1.204 5.7 1.034 5.2 1.138 6.3
91 1.1
203 1.7
734 5.0 1.073 6.0 1.073 5.1
263 1.2
101 0.6
Japan
100 1.3
212 2.2
597 4.5
424 2.3
70 0.4
532 2.6
XXIV World Marble and Stones Report 2013
126 1.7
192 2.2
675 5.7
245 1.7
95 0.4
630 3.1 644 3.2
57 1.0
211 2.7
480 5.0
166 1.3
106 0.6
528 2.9
Italy
323 4.5
710 8.2
170 1.5
60 0.4
580 2.9
306 5.5
540 6.9
122 1.3
53 0.4
640 3.0
Hong-Kong
738 10.2
164 1.9
65 0.6
583 3.2
754 13.4
143 1.8
64 0.7
451 3.1
Germany
168 2.3
90 1.0
378 2.9
141 2.5
139 1.8
298 2.5
France
241 3.3
232 2.4 159 2.8
229 2.6
China
218 2.8
96 1.7
215 3.0
14.7
9.5
3.0
1.8
0.4
(Source: own data processing)
13.0 2994
8.8 1928
2.8
1.5
0.6
Belgium
COUNTRIES
2000
457 2.5
234 1.3
87
000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons %
1999
World exchange of processed stones (code 68.02): import (000 tons)
1995
510 2.6
267 1.3
105 0.6
796 6.8 1.080 8.2 1.281 8.8 1.646 9.1 2.651 12.5 2.360 11.9 1.471 8.1 1.677
470 3.6
306 1.7
151 0.8
928 9.7 1.299 11.0 1.246 9.4 1.391 9.5 2.202 12.1 2.966 14.0 2.567 13.0 2.735 15.0 2.926 14.6 2624
543 5.7
524 4.5
285 2.0
198 0.9
7.3
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
49. Interscambio mondiale di lavorati speciali (cod. 68.02): import (000 tonn.)
(Fonte: Elaborazione propria)
917 11.7
290 3.7
456 4.7
292 2.2
172 0.9
7.2 1484
7.2
1.7
0.5
Others
238 3.3
493 5.1
270 2.3
140 1.0
7.4 1450
341 5.7 1460
1.6
170
123 2.2
448 5.7
248 2.6
128 1.0
327 5.3 1146
1.6
0.5
Turkey
396 5.5
302 3.5
118 1.0
322
110
371 6.6
263 3.4
139 1.5
113 0.6
885 4.9 1.023 4.8 1.038 5.2 1.114 6.1 1065
121 0.6
0.6
Spain
242 3.4
108 1.2
839 5.8
112 0.5
128
213 3.8
112 1.4
742 5.6
118 0.7
111 0.6
Portugal
103 1.4
605 5.1
113 0.8
133 0.7
115 2.1
266 2.8
127 1.0
145 0.7
Mexico
324 3.7
112 0.9
119 0.7
2.357 42.0 2.370 32.9 2.471 31.5 2.356 27.2 2.076 21.6 1.976 16.8 2.150 16.3 1.912 13.1 1.965 10.8 1.948 9.2 1.784 9.0 1.420 7.8 1478
312 4.0
121 1.3
78 0.5
Italy
267 3.7
132 1.5
80 0.6
47.6
0.8
4.4
1.0
168 3.0
150 1.9
85 0.7
170
886
211
526 9663
0.8
3.8
1.1
India
153 2.1
90 0.9
154
761
221
155 2.8
110 1.3
0.6
3.9
1.1
Greece
114 1.5
126
778
213
%
2012 000 tons
92 1.6
117 1.6
119 0.7
610 3.4
206 1.1
%
2011 000 tons
49.3 2.7 9.504 52.2 10378 51.8 10577
143 0.7
744 3.8
217 1.1
%
2010
France
1.203 21.5 1.878 26.0 2.297 29.3 3.098 35.8 4.167 43.4 5.167 43.9 5.871 43.9 6.908 47.4 8.727 48.1 9.775 46.2
55 1.0
Brazil
China
48 0.9
Belgium
COUNTRIES
1999
000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons
1995
World exchange of processed stones (code 68.02): export (000 tons)
48. Interscambio mondiale di lavorati speciali (cod. 68.02): export (000 tonn.)
116 117
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
464 72.0 10 1.6 10 1.6 5 0.8 27 4.2
644 100.0 100.0 1.086 100.0 967 100.0 880 100.0 1.070 100.0 1.252 100.0 1.256 100.0 1.369 100.0 1.568 100.0 100.0 1.500 100.0 1.242 100.0 1.306 100.0 1254 100.0 1251 100.0
Spain Taiwan Un. Kingdom United States Others Total
53 4.9
15 1.4
15 1.4
18 1.7
718 66.1
18 1.7
49 5.1
14 1.4
13 1.3
25 2.6
578 59.8
17 1.8
28 3.2
22 2.5
9 1.0
23 2.6
463 52.6
17 1.9
31 3.5
45 4.2
18 1.7
16 1.5
27 2.5
597 55.8
10 0.9
24 2.2
73 5.8
20 1.6
20 1.6
30 2.4
617 49.3
8 0.6
23 1.8
115 9.2
70 5.6
12 1.0
25 2.0
25 2.0
632 50.3
5 0.4
21 1.7
111 8.8
128 9.3
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
324 20.8
16 1.0
2008
103 6.6
7 0.5
18 1.2
1 0.1
628 41.9
7 0.5
13 0.9
30 2.0
13 0.9
7 0.5
10 0.8
52 4.0
13 1.0
12 1.0
10 0.8
16 1.3
15 1.2
5 0.4
11 0.9
10 0.8
21 1.7
14 1.1
1 0.1
2009
8 0.6
15 1.2
1 0.1
8 0.6
13 1.0
1 0.1
86 6.5 124 9.9 188 15.0
6 0.5
21 1.6
2 0.2
2010
2011
2012
(Source: own data processing)
65 5.2
9 0.7
24 1.9
1 0.1
546 44.0 509 39.0 504 40.2 497 39.7
6 0.5
10 0.8
30 2.4
19 1.5
2 0.2
6 0.9 229 35.6 155 24.1 10 1.6 18 2.8 -
4 0.6 11 1.7 51 7.9 50 7.8 60 9.3 644 100.0
Canada France Germany Ireland Netherlands Saudi Arabia South Africa Switzerland Taiwan Un. Kingdom United States Others Total
92 10.4
62 7.0
18 2.0
5 0.6
10 1.1
287 26.4
99 9.1
95 8.7
15 1.4
9 0.8
11 1.0
10 0.9
19 1.7
37 3.4
158 14.5
294 27.1
14 1.3
38 3.5
887 100.0 1.086 100.0
155 17.5
(Fonte: Elaborazione propria)
-
32 3.6
12 1.4
33 3.7
143 16.1
267 30.1
11 1.2
47 5.3
967 100.0
159 16.4
118 12.2
124 12.8
7 0.7
7 0.7
10 1.0
11 1.1
20 2.1
40 4.1
119 12.3
307 31.7
7 0.7
38 3.9
-
182 17.0
134 12.5
170 15.9
7 0.7
7 0.7
4 0.4
10 0.9
17 1.6
50 4.7
133 12.4
301 28.1
9 0.8
46 4.3
288 23.0
167 13.3
212 16.9
16 1.3
8 0.6
1 0.1
10 0.8
39 3.1
36 2.9
124 9.9
296 23.6
13 1.0
42 3.4
291 23.2
170 13.5
218 17.4
15 1.2
8 0.6
2 0.2
7 0.6
14 1.1
48 3.8
107 8.5
317 25.2
16 1.3
43 3.4
290 21.2
227 16.6
209 15.3
10 0.7
8 0.6
8 0.6
17 1.2
22 1.6
52 3.8
142 10.4
317 23.2
18 1.3
49 3.6
522 33.4
173 11.0
210 13.4
10 0.6
10 0.6
9 0.6
8 0.5
36 2.3
61 3.9
123 7.8
339 21.7
16 1.0
51 3.2
515 34.4
175 11.7
206 13.7
7 0.5
9 0.6
11 0.7
10 0.7
33 2.2
39 2.6
98 6.5
333 22.2
20 1.3
44 2.9
24 1.8
42 3.2
23 1.8 17 1.4
41 3.3 34 2.7
-
7 0.6
8 0.6
10 0.8
-
17 1.3
17 1.3
7 0.6
7 0.6
7 0.6
8 0.6
6 0.5
6 0.5
17 1.3 15 1.2
23 1.8 12 1.0
18 1.4 13 1.0
92 7.0 123 9.8 112 9.0
428 34.5 491 37.6 413 32.9 490 39.2
116 9.3 134 10.3 130 10.4 132 10.6
170 13.7 191 14.6 187 14.9 169 13.5
7 0.6
8 0.6
11 0.9
6 0.5
35 2.8
22 1.8
112 9.0
270 21.7 273 20.9 258 20.6 237 18.9
15 1.2
44 3.4
(Source: own data processing)
880 100.0 1.070 100.0 1.252 100.0 1.256 100.0 1.369 100.0 1.568 100.0 1.500 100.0 1.242 100.0 1.306 100.0 1254 100.0 1251 100.0
153 17.4
129 14.7
135 15.3
10 1.1
8 0.9
-
12 1.4
12 1.4
6 0.7
114 13.0
256 29.1
7 0.8
38 4.3
XXIV World Marble and Stones Report 2013
-
50 7.8
Belgium
COUNTRIES
1999
... 17 1.1
...
656 41.9
7 0.4
18 1.1
56 3.6
13 0.8
2 0.2
000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons %
1995
World exchange of processed slates (code 68.03): import (000 tons)
8 0.6
13 0.9
18 1.3
726 53.0
9 0.7
21 1.5
50 3.7
11 0.8
1 0.1
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
51. Interscambio mondiale di ardesia (cod. 68.03): import (000 tonn.)
(Fonte: Elaborazione propria)
32 3.6
26 2.9
15 1.7
45 5.1
536 60.4
10 1.1
33 3.4
77 7.2
10 0.8
2 0.1
15 1.2
340 57.4 412 31.5 402 32.1 362 28.9
22 1.8
16 2.5
33 3.0
70 8.0
10 0.8
3 0.2
409 27.3
26 2.0
Norway
37 4.2
46 4.8
10 0.9
4 0.3
162 10.3
36 2.9
36 5.6
30 2.8
10 1.1
4 0.3
146 10.7
50 3.3
Italy
26 2.9
13 1.3
4 0.4
103 8.2
69 4.4
154 12.4 160 12.2 120 9.6 110 8.8
5 0.8
13 1.2
5 0.6
120 9.6
21 1.5
220 14.7
India
10 1.1
6 0.6
85 7.9
35 2.8
228 14.5
7 1.1
4 0.4
86 9.8
32 2.6
215 15.7
Germany
6 0.7
75 7.8
34 3.2
203 16.2
9 1.4
70 6.4
28 3.2
180 14.4
France
69 7.8
19 2.0
123 11.5
35 5.4
30 2.8
88 10.0
China
25 2.8
79 8.2
8 1.2
69 6.4
Canada
50 5.6
12 1.9
Brazil
COUNTRIES
1999
000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons %
1995
World exchange of processed slates (code 68.03): export (000 tons)
50. Interscambio mondiale di ardesia (cod. 68.03): export (000 tonn.)
118 119
120
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
52. Interscambio lapideo di lungo periodo/UE (000 tonn.): export Stone exchange in the long period/ue (000 tons): export COUNTRIES
XXIV World Marble and Stones Report 2013
121
53. Interscambio lapideo di lungo periodo/UE (000 tonn.): import Stone exchange in the long period/ue (000 tons): import
2001
2009
2010
2011
2012
12/01
COUNTRIES
AUSTRIA
131
314
224
158
148
112.9
BELGIUM
615
707
580
591
566
BULGARIA
46
53
65
60
-
2
-
CZECH REP.
277
144
DENMARK
28
ESTONIA
2001
2009
2010
2011
2012
12/01
AUSTRIA
254
379
327
388
296
116.5
92.0
BELGIUM
649
1091
1180
1325
1196
184.3
66
143.5
BULGARIA
46
54
42
47
35
76.1
1
-
-
-
69
67
55
37
-
120
130
138
49.8
CZECH REP.
27
60
58
52
64
273.0
20
17
8
14
50.0
DENMARK
209
253
200
242
164
78.5
-
2
3
15
3
-
ESTONIA
-
13
9
13
13
-
FINLAND
325
241
331
431
416
128.0
FINLAND
37
52
42
22
57
154.1
FRANCE
248
246
257
354
210
84.7
FRANCE
1049
1095
126
1337
1456
138.8
GERMANY
348
737
731
814
664
190.8
GERMANY
2416
1967
1762
2339
1914
79.2
GREECE
277
359
748
812
879
317.3
GREECE
72
415
328
217
139
193.1
HUNGARY
5
1
3
3
3
60.0
HUNGARY
55
60
52
43
45
81.8
IRELAND
49
35
33
40
45
91.8
IRELAND
87
117
113
91
81
93.1
3550
2835
3144
3062
3180
89.6
ITALY
2324
1594
1698
1629
1375
59.2
LATVIA
-
-
7
5
11
-
LATVIA
-
24
93
8
42
-
LITHUANIA
-
1
2
3
4
-
LITHUANIA
-
32
32
58
99
-
LUXEMBOURG
1
12
11
3
6
600.0
56
259
245
228
161
287.5
MALTA
-
-
-
-
-
-
-
14
14
13
13
-
NETHERLANDS
171
315
408
419
157
91.8
NETHERLANDS
713
903
758
742
605
84.9
POLAND
326
168
207
199
198
60.7
POLAND
255
508
544
779
733
287.4
PORTUGAL
1217
1089
1381
1411
1673
137.5
PORTUGAL
203
128
109
113
178
87.7
ROMANIA
26
11
20
12
7
26.9
ROMANIA
16
107
98
129
112
700.0
SLOVAKIA
10
1
1
5
4
40.0
SLOVAKIA
20
48
52
110
42
210.0
SLOVENIA
13
9
9
34
27
207.7
SLOVENIA
7
43
42
53
28
400.0
1861
1968
2468
2597
2733
146.9
SPAIN
1073
858
829
717
458
42.7
245
208
236
94
103
42.0
SWEDEN
127
112
115
127
106
83.5
UN. KINGDOM
31
44
62
126
27
87.1
UN. KINGDOM
436
991
1238
1186
666
152.8
TOTAL EU-27
9.800
9.522
11.068
11.387
11.465
116.9
TOTAL EU-27
10.131
11.248
11.341
12.063
10.115
99.8
CYPRUS
ITALY
SPAIN SWEDEN
(Fonte: Elaborazione dati Eurostat)
(Source: Eurostat data processing)
CYPRUS
LUXEMBOURG MALTA
(Fonte: Elaborazione dati Eurostat)
(Source: Eurostat data processing)
122
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
Countries
123
55. Italia: export lapideo (000 tonn.) Italy: stone export (000 tons)
54. Interscambio lapideo di lavorati (cod. 68.02): UE-27 (mill. euro) Stone exchange of processed stone (cod. 68.02): EU-27 (mill euros) EXPORT
XXIV World Marble and Stones Report 2013
IMPORT
Years
Raw 25.15
25.16
Processed Total 68.01 68.02
TOTAL
68.03
Total
Vol.
Index
Δ%
2.503
36
2.763
3.563
100.0
-
205
2.415
36
2.656
3.508
98.5
- 1.5
809
213
2.370
37
2.620
3.429
96.2
- 2.3
131
900
231
2.471
33
2.735
3.635
102.0
6.0
755
185
940
221
2.356
33
2.610
3.550
99.6
- 2.3
2002
706
155
861
223
2.076
31
2.330
3.191
89.5
- 10.1
2003
688
175
863
208
1.976
24
2.208
3.071
86.2
- 3.8
2004
490
216
706
210
2.150
23
2.383
3.089
86.7
0.6
2005
786
205
991
198
1.912
21
2.131
3.122
87.6
1.1
12,3
2006
885
189
1.074
201
1.965
21
2.187
3.261
91.5
4.5
20,5
18,7
2007
971
197
1.168
208
1.948
18
2.174
3.342
93.8
2.5
108,1
110,0
98,7
2008
1.007
170
1.177
180
1.784
13
1977
3.154
88.5
- 5.6
5,8
2,5
2,7
4,1
9,4
5,9
5,4
8,3
6,9
2009
1.075
162
1.237
168
1.420
10
1.598
2.853
79.6
-10.1
2,5
2,5
2,6
11,1
14,1
12,7
2010
1.321
175
1.496
160
1.478
10
1.648
3.144
88.2
10.9
0,2
...
...
4,3
4,8
4,1
2011
1.287
162
1.449
153
1.450
10
1.613
3.062
85.9
-2.6
NETHERLANDS
50,1
40,4
54,4
107,0
100,6
100,5
2012
1.379
158
1.537
149
1.484
10
1.643
3.180
89.3
+3.8
POLAND
15,9
15,7
18,6
102,4
98,5
88,5
PORTUGAL
159,3
156,7
168,5
21,5
19,7
17,9
ROMANIA
3,7
4,0
3,0
25,0
29,7
28,5
SLOVAKIA
32,8
42,2
12,0
15,2
15,9
27,1
SLOVENIA
13,4
21,1
10,3
16,8
14,7
15,5
268,4
289,6
318,5
82,9
56,5
44,4
1,6
2,1
2,6
14,7
16,6
16,4
UN. KINGDOM
13,4
9,5
9,6
192,5
168,0
181,0
TOTAL EU-27
2.203,4
2.291,9
2.469,5
1.699,2
1.609,0
1.627,9
2010
2011
2012
2010
2011
2012
AUSTRIA
16,8
20,8
24,0
92,6
97,4
106,4
1997
596
204
800
224
BELGIUM
94,7
86,6
82,9
185,8
181,4
169,3
1998
635
217
852
BULGARIA
6,9
7,0
7,7
9,0
10,0
7,8
CYPRUS
0,2
0,6
0,2
23,4
19,3
16,1
1999
616
193
CZECH REP.
15,2
36,4
47,5
23,3
44,2
46,0
2000
769
DENMARK
8,9
6,7
7,1
21,9
21,0
18,5
2001
ESTONIA
3,4
4,2
6,4
5,9
6,9
7,9
FINLAND
37,2
36,0
29,8
7,7
9,0
9,0
FRANCE
59,0
54,6
58,3
178,3
166,6
175,4
GERMANY
83,8
90,5
96,2
347,8
336,9
353,5
GREECE
87,8
108,8
105,8
29,0
15,7
17,0
HUNGARY
24,0
12,3
19,6
38,4
20,0
IRELAND
7,7
8,3
8,5
26,7
1.187,3
1.224,6
1364,0
LATVIA
1,8
1,3
LITHUANIA
6,4
LUXEMBOURG MALTA
ITALY
SPAIN SWEDEN
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
(Fonte: Elaborazione dati Eurostat)
(Source: Eurostat data processing)
124
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
56. Italia: import lapideo (000 tonn.) Italy: stone import (000 tons) Years
Raw
XXIV World Marble and Stones Report 2013
125
57. Italia: export lapideo di lavorati (cod. 68.02) Italy: processed stone export (cod. 68.02) Processed
TOTAL
25.15
25.16
Total 68.01 68.02 68.03
1997
334
1.692
2.026
46
68
4
1998
317
1.692
2.009
49
69
1999
310
1.701
2.011
56
2000
368
1.830
2.198
2001
431
1.726
2002
368
2003
Total
Vol.
Index
Δ%
118
2.144
100.0
-
5
123
2.132
99.4
126
3
185
2.196
55
100
6
161
2.157
69
91
7
1.608
1.976
97
90
431
1.589
2.020
115
2004
495
1.800
2.295
2005
470
1.547
2006
608
2007
YEARS
Quantity
Value
Average price
000 tons
Index
mill. e
Index
e/ton
e/sq.mt./2
Index
2000
2.471
100.0
1.668,9
100.0
675,4
36,50
100.0
- 0.6
2001
2.356
95.3
1.584,5
94.9
672,5
36,35
99.6
102.4
3.0
2002
2.076
84.0
1.548,8
92.8
746,1
40,33
110.5
2.359
110.0
7.4
2003
1.976
80.0
1.661,5
99.6
840,8
45,45
124.5
167
2.324
108.4
- 1.5
2004
2.150
87.0
1.530,3
91.7
711,8
38,47
105.4
7
194
2.170
101.2
- 6.6
2005
1.912
77.4
1.452,0
87.0
759,4
41,05
112.5
126
10
251
2.271
105.9
4.7
2006
1.965
79.5
1.566,2
93.8
797,0
43,08
118.0
124
248
14
386
2.681
125.0
18.1
2007
1.948
78.8
1.564,0
93.7
802,9
43,90
118.9
2.017
211
240
15
466
2.483
115.8
- 7.4
2008
1.784
72.2
1.447,7
86.7
811,5
43,84
120.2
1.660
2.268
151
302
17
470
2.738
127.7
10.3
2009
1.420
57.5
1.116,9
66.9
786,5
42,52
116.5
678
1.538
2.216
140
275
24
439
2.655
123.8
- 3.0
2010
1.478
59.8
1.187,5
73.5
829,5
43,42
119.0
2008
664
1.187
1.851
161
272
23
456
2.307
107.6
- 13.1
2011
1.450
58.7
1.224,6
73.4
844,6
45,65
125.1
2009
402
784
1.186
156
234
18
408
1.594
74.3
-30.9
2012
1.484
60.1
1.364,0
81,7
919,1
49,68
136.1
2010
427
883
1.310
132
243
13
388
1.698
79.2
6.5
2011
351
868
1.219
136
255
19
410
1.629
76.0
-4.1
2012
317
726
1.043
94
221
17
332
1.375
64.1
-15.6
(Fonte: Elaborazione dati Eurostat)
(Source: Eurostat data processing)
(Fonte: Elaborazione dati Eurostat)
(Source: Eurostat data processing)
126
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
58. ITALIA: export disaggregato di lavorati lapidei (cod. 68.01/02/03) ITALY: disaggregated export of processed stones (cod. 68.01.02.03) 2011
2012
XXIV World Marble and Stones Report 2013
59. Italia: export lapideo ed export totale (Valore) Italy: stone and total export (Value) 12/11
Stone Codes
REGIONI
mill. Euro
%
mill. Euro
%
∆%
YEARS
VENETO
424,8
33.3
459,7
32.7
8.2
2000
157,4
TOSCANA
396,5
31.2
455,3
32.4
14.8
2001
LOMBARDIA
110,0
8.6
122,3
8.7
11.2
SICILIA
79,0
6.2
84,9
6.0
7.5
TRENTINO-A.A.
60,6
4.8
67,9
4.8
12.0
PIEMONTE-V.A.
44,6
3.5
43,3
3.1
LAZIO
30,6
2.4
39,8
FRIULI-V.G.
34,4
2.7
EMILIA-ROMAGNA
28,7
PUGLIA LIGURIA
Global export
68.02
68.03
Stone
Index
56,8
45,4
1.668,9
21,2
1.949,7
100.0
260.413
0.75
153,5
46,3
43,6
1.584,5
21,7
1.849,6
94.9
272.990
0.69
2002
162,6
46,2
42,6
1.548,8
22,3
1.822,5
93.5
269.064
0.68
2003
162,9
57,5
45,3
1.661,5
17,9
1.945,1
99.8
264.616
0.73
-3.0
2004
164,6
68,4
40,4
1.530,3
14,7
1.818,4
93.3
284.413
0.64
2.8
30.1
2005
151,6
55,3
37,6
1.452,0
13,0
1.709,5
87.7
299.923
0.57
33,6
2.4
-2.3
2006
172,5
49,2
37,9
1.566,2
13,1
1.838,9
94.3
332.013
0.55
2.3
29,6
2.1
3.1
2007
188,6
46,5
40,8
1.564,0
11,1
1.851,0
94.9
364.744
0.51
16,8
1.3
20,0
1.4
19.0
2008
198,4
45,3
35,5
1.447,7
8,7
1.735,6
89.0
369.016
0.47
16,7
1.3
17,1
1.2
2.4
3,0
0.2
3,0
0.2
...
2009
204,4
38,8
32,6
1.116,9
6,2
1.398,9
71.7
290.800
0.47
26,8
2.2
29,3
2.2
9.3
2010
259,9
41,8
32,3
1.187,5
6,8
1.528,3
78.4
336.750
0.45
1.272,5
100.0
1.405,8
100.0
10.5
2011
288,3
39,5
34,9
1.224,6
6,7
1.594,0
81,8
375.829
0.42
2012
305,1
40,9
35,2
1.364,0
6,6
1.751,8
89.8
389.725
0.45
ALTRE
(Fonte: Elaborazione dati Veronafiere)
(Source: Veronafiere data processing)
25.15 25.16
Sector export
68.01
SARDEGNA
TOTALE
127
(Fonte: Elaborazione propria)
Total Stone sh.
(Source: own data processing)
128
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
60. Valori medi dell’interscambio lapideo storico (cod. 68.02) nei maggiori Paesi europei (Euro/mq. eq./2) Average value of historical stone exchange (cod.68.02) in the leading EU countries (Euro/sq. mt./2) Year
Italy
France
Germany
Spain
Portugal import
129
61. Cina: export lapideo. Cifre assolute (000 tonn.) China: stone export. Absolute figures (000 tons) YEARS
25.15
25.16
68.01
68.02
68.03
Total
1994
13
925
375
870
22
2.205
1995
15
722
418
1.203
35
2.393
1996
39
875
732
1.398
51
3.095
1997
49
1.006
489
1.540
49
3.130
1998
35
709
274
1.477
73
2.568
1999
37
818
354
1.878
69
3.156
export
import
export
import
export
1991
40,00
36,70
44,43
33,68
43,78
36,22
26,81
34,20
40,05
26,32
2000
36,50
29,68
54,97
30,70
41,20
35,35
26,32
24,70
33,62
20,48
2001
36,35
29,78
58,27
29,50
51,73
30,60
24,00
31,95
34,76
15,95
2002
40,33
28,32
56,65
36,81
52,86
31,57
24,81
31,24
36,00
20,16
2000
42
916
770
2.297
70
4.095
2003
45,45
22,81
54,59
32,00
57,56
22,32
23,35
17,84
34,27
18,22
2001
25
1.289
205
3.098
75
4.692
2004
38,47
16,55
57,30
33,89
52,27
26,22
22,43
27,89
33,08
15,30
2002
55
801
591
4.167
86
5.700
2005
41,05
18,48
59,51
25,78
35,90
22,81
22,38
29,95
32,10
1762
2003
112
776
852
5.167
85
6.992
2006
43,08
21,50
37,73
28,38
45,40
24,27
24,32
29,30
33,24
19,62
2004
66
1.279
198
5.871
120
7.534
2007
43,40
20,92
32,18
29,84
41,08
23,22
23,73
31,24
30,27
15,57
2005
66
1.569
250
6.908
103
8.896
2006
86
960
419
8.727
146
10.338
2008
43,84
21,19
32,00
32,26
41,78
23,08
30,59
17,42
32,32
17,40
2007
96
942
558
9.775
162
11.533
2009
42,52
21,07
31,70
30,43
44,68
21,52
30,58
14,18
28,37
15,52
2008
69
713
846
9.756
409
11.793
2010
43,42
23,96
24,95
30,85
40,84
21,95
27,73
21,07
26,36
17,15
2009
68
379
1.442
9.504
340
11.733
2011
45,65
23,31
26,80
25,44
43,33
20,13
31,48
21,65
27,95
39,30
2010
80
588
1.038
10.378
412
12.496
2012
49,68
26,90
29,45
29,44
44,06
22,69
34,64
27,27
25,10
36,16
2011
115
1.310
1.103
10.577
402
13.507
2012
118
1.413
1.041
9.663
362
12.597
(Fonte: Elaborazione propria)
import export import export
XXIV World Marble and Stones Report 2013
(Source: own data processing)
(Fonte: Elaborazione dati ICE)
(Source: ICE data processing)
130
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
XXIV World Marble and Stones Report 2013
131
63. Cina: export lapideo. Quote per tipologie (%) China: stone export. Shares for types (%)
62. Cina: export lapideo. Indici (quantitĂ ) China: stone export. Index (quantity) YEARS
25.15
25.16
68.01
68.02
68.03
Total
YEARS
25.15
25.16
68.01
68.02
68.03
Total
1994
100.0
100.0
100.0
100.0
100.0
100.0
1994
0.59
41.95
17.00
39.45
1.01
100.0
1995
115.4
78.1
111.5
138.3
159.1
108.5
1995
0.63
30.17
17.47
50.27
1.46
100.0
1996
300.0
95.0
195.2
160.7
231.8
140.4
1996
1.26
28.27
23.65
45.17
1.65
100.0
1997
376.9
108.8
129.6
177.0
222.7
142.0
1997
1.56
32.14
15.53
49.20
1.57
100.0
1998
269.2
76.6
73.1
169.8
331.8
116.5
1998
1.36
27.61
10.67
57.52
2.84
100.0
1999
284.6
88.4
94.4
215.9
313.6
185.7
1999
1.17
25.92
11.21
59.50
2.20
100.0
2000
323.1
99.0
205.3
264.0
318.2
185.7
2000
1.03
22.37
18.80
56.09
1.71
100.0
2001
192.3
139.4
54.7
356.1
340.9
212.8
2001
0.53
27.47
4.37
66.03
1.60
100.0
2002
423.1
86.6
157.6
479.0
390.9
258.5
2002
0.96
14.05
10.36
73.11
1.52
100.0
2003
861.5
83.9
227.2
593.9
386.4
317.1
2003
1.60
11.10
12.19
73.93
1.21
100.0
2004
507.7
138.3
52.8
674.8
545.5
341.7
2004
0.88
16.98
2.63
77.93
1.58
100.0
2005
507.7
169.6
66.7
794.0
468.2
403.4
2005
0.74
17.64
2.81
77.65
1.16
100.0
2006
661.5
103.8
111.7
1003.1
663.6
468.8
2006
0.83
9.29
4.04
84.42
1.42
100.0
2007
738.5
101.8
148.8
1123.6
736.4
523.0
2007
0.83
8.17
4.83
84.76
1.41
100.0
2008
530.8
77.1
225.6
1121.4
1859.1
534.8
2008
0.59
6.05
7.17
82.73
3.46
100.0
2009
523.1
41.0
384.5
1092.4
1545.5
532.1
2009
0.58
3.23
12.29
81.00
2.90
100.0
2010
615.4
63.6
276.8
1192.8
1872.7
566.7
2010
0.64
4.71
8.31
83.05
3.29
100.0
2011
884.6
141.6
294.1
1215.7
1827.3
612.6
2011
0.85
9.70
8.16
78.31
2.98
100.0
2012
907.7
152.8
277.6
1110.7
1645.4
571.3
2012
0.93
11.22
8.26
76.71
2.88
100.0
(Fonte: Elaborazione dati ICE)
(Source: ICE data processing)
(Fonte: Elaborazione dati ICE)
(Source: ICE data processing)
132
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
64. Cina: export lapideo (mill. USD) China: stone export (mill. USD) YEARS
XXIV World Marble and Stones Report 2013
133
65. Cina: prezzi medi dell’interscambio lapideo (export) China: stone exchange average prices (export)
25.15
25.16
68.01
68.02
68.03
Total
1994
3,4
68,9
15,8
341,2
5,8
435,1
1995
4,2
57,9
21,2
528,4
13,9
625,6
1996
6,2
65,4
19,7
597,1
17,9
706,3
1997
4,8
49,5
28,2
639,0
18,8
740,3
1998
3,1
43,9
23,9
568,1
22,6
661,6
1999
3,8
39,2
16,4
608,4
21,0
2000
4,7
49,5
53,8
708,6
2001
3,8
38,7
15,7
2002
10,2
43,1
2003
9,4
2004
25.15 YEARS
25.16
68.01
68.02
68.03
Total
USD/ index USD / index USD/ index USD/ index USD / index USD/ cub.mt. cub.mt. sq.mt. sq.mt. sq.mt. ton.
index
1994
700,6 100.0
201,2 100.0
2,28 100.0 21,19 100.0 14,24 100.0 197,3 100.0
1995
751,7 107.3
216,8 107.8
2,74 120.2 23,74 112.0 21,52 151.1 261,5 132.5
1996
429,3
61.3
202,0 100.4
1,46
688,8
1997
262,2
37.4
132,8
66.0
3,12 136.8 22,43 105.9 20,75 145.7 236,5 119.9
20,2
836,8
1998
237,9
34.0
167,4
83.2
4,71 206.6 20,79 98.1 16,74 117.6 257,7 130.6
849,1
18,8
926,1
1999
274,1
39.1
129,6
64.4
2,51 110.1 17,51 82.6 16,42 115.3 218,3 110.6
32,2
1.031,9
21,6
1.139,0
2000
305,1
43.5
145,8
72.5
3,78 165.8 16,68 78.7 15,61 109.6 204,3 103.5
40,1
11,6
1,249,6
20,7
1.331,4
2001
413,6
59.0
121,3
60.3
4,15 182.0 14,82 70.0 13,57 95.3 197,4 100.1
8,8
42,2
15,2
1.535,6
27,9
1.627,7
2005
8,8
52,1
17,1
2.064,9
28,7
2.171,6
2002
498,9
71.2
145,2
72.2
2,94 128.9 13,38 63.1 13,55 95.2 199,8 101.2
2006
10,4
51,8
22,6
2.654,1
48,5
2.787,4
2003
225,6
32.2
139,6
69.4
0,73
2007
12,6
34,3
16,0
3.160,5
111,8
3.335,2
2004
358,4
51.2
89,1
44.3
4,16 182.4 14,13 66.6 12,57 88.3 216,3 109.6
2008
11,3
32,2
27,0
3.648,7
124,6
3.843,8
2005
361,1
51.5
89,6
44.5
3,70 162.3 16,15 76.2 15,04 105.6 261,4 132.5
2009
10,4
19,9
48,7
3.380,7
102,8
3.562,5
2006
327,2
46.7
145,6
72.4
2,91 127.7 16,44 77.5 17,96 126.1 269,6 136.7
2010
8,8
24,8
61,2
3.870,6
131,6
4.097,0
2007
354,5
50.6
98,3
48.9
1,55
67.9 17,48 82.5 37,32 262.1 289,2 146.5
2011
9,7
28,6
67,6
4.762,8
139,3
5.008,0
2008
442,1
63.1
122,0
60.6
1,72
75.4 20,22 95.4 16,47 115.6 325,9 165.2
2012
9,6
35,3
91,9
4.920,9
151,3
5.209,0
2009
419,5
58.7
141.7
70.5
1.82
79.8 19.23 90.8 16.34 114,7 303.6 153.9
2010
297,0
42,4
113,9
56,6
3,19 139,9 20,16 95,1 17,26 121,2 327,8 166,1
2011
277,7
32.5
59,0
29.3
3,31 145.3 24,34 114.8 18.73 131.5 370.7 187.9
2012
219,6
31,3
67,5
33,5
4,25 186.5 27,52 129.9 22.58 158,6 413,5 209,6
(Fonte: Elaborazione dati ICE)
(Source: ICE data processing)
(Fonte: Elaborazione propria)
64.1 23,09 109.0 19,02 133.5 228,2 115.7
32.1 13,07 61.7 13,17 92.5 190,4
96.5
(Source: our data processing)
134
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
66. CINA: export disaggregato di lavorati speciali (cod. 68.02) CHINA: diosaggregated export of processed stones (code 68.02) 2011 COUNTRIES
000 USD
XXIV World Marble and Stones Report 2013
67. CINA: export disaggregato (cod. 68.02). quote e variazioni prezzi. CHINA: disaggregated export (code 68.02). shares and price difference.
2012
mill. tons. USD/sq.mt. 000 USD
135
2011
mill. tons. USD/sq.mt.
2012
±∆% av. price
COUNTRIES
value
quantity
value
quantity
‘11
‘12
SOUTH KOREA
829.245
2.193,8
20,43
789.593
2.080,0
20,52
SOUTH KOREA
17.41
20.74
16.05
21.52
-16.1
-25.4
JAPAN
660.319
1.024,7
34,83
695.316
962,9
39,03
JAPAN
13.86
9.69
14.12
9.96
43.1
41.8
USA
617.612
449,1
74,33
541.837
481,6
60,80
USA
12.97
4.25
11.01
4.98
205.4
120.9
GERMANY
201.574
665,7
16,37
192.039
549,4
18,90
GERMANY
4.23
6.29
3.90
5.68
-32.7
-31.3
84.316
223,3
20,41
136.159
232,7
31,63
HONG-KONG
1.77
2.11
2.77
2.41
-16.1
14.9
SAUDI ARABIA
110.923
311,9
19,23
133.128
354,3
20,31
SAUDI ARABIA
2.33
2.95
2.71
3.67
-21.0
-26.2
NETHERLANDS
117.645
379,9
16,74
118.992
335,5
30,45
NETHERLANDS
2.47
3.59
2.42
3.47
-31.2
10.6
VIETNAM
126.362
514,6
13,27
112.045
392,8
15,42
VIETNAM
2.65
4.87
2.28
4.06
-45.5
-44.0
TAIWAN
139.179
250,4
30,04
111.375
236,4
25,47
TAIWAN
2.92
2.37
2.26
2.45
23.4
-7.4
RUSSIA
87.584
210,4
22,50
106.854
235,9
24,48
RUSSIA
1.84
1.99
2.17
2.44
-7.6
-11.0
BELGIUM
110.921
471,1
12,73
102.913
366,8
15,17
BELGIUM
2.33
4.45
2.09
3.80
-47.7
-44.9
EMIRATES
108.449
208,8
28,07
101.608
185,5
29,61
EMIRATES
2.28
1.97
2.06
1.92
15.3
7.6
OTHERS
1.568.689
3.673,3
23,08 1.779.042
3.250,0
29,58
OTHERS
32.94
34.76
36.15
33.63
-5.2
7.5
TOTAL
4.762.818
10.577,0
24,34 4.920.901
9.663,8
27,52
TOTAL
100.0
100.0
100.0
100.0
=
=
HONG-KONG
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
136
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
68. Cina: import lapideo (mill. USD) China: stone import (mill. USD) YEARS
XXIV World Marble and Stones Report 2013
137
69. Cina: prezzi medi dell’interscambio lapideo (import) China: stone exchange average prices (import)
25.15
25.16
68.01
68.02
68.03
Total
1994
6,6
4,4
2,8
57,2
0,3
71,3
1995
10,1
11,6
0,9
99,5
0,8
1996
16,4
19,7
1,1
117,4
1997
24,3
45,6
1,1
1998
33,3
53,4
1999
86,8
2000
25.15
25.16
68.02
TOTAL
YEARS
USD/cub. mt.
index
USD/cub. mt.
index
USD/ sq.mt.
index
USD/ton.
index
122,9
1994
686,6
100.0
839,7
100.0
41,79
200.0
604,9
100.0
2,3
156,9
1995
419,0
61.0
590,0
70.3
33,82
80.90
435,6
72.0
133,0
0,9
204,9
1996
528,7
77.0
842,4
100.3
21,09
50.5
345,6
57.1
3,4
128,8
0,7
219,6
1997
496,3
72.3
533,0
63.5
14,18
33.9
231,0
38.2
115,1
0,3
81,3
0,3
283,8
1998
561,3
81.8
456,6
54.4
16,90
40.4
241,9
40.0
188,4
166,7
5,4
39,3
0,5
400,3
1999
647,7
94.3
521,6
62.1
18,23
43.6
236,1
39.0
2001
216,2
199,7
0,7
31,9
0,2
448,7
2000
681,7
99.3
539,7
64.3
15,30
36.6
229,9
38.0
2002
212,7
211,7
0,4
15,9
0,1
440,8
2001
572,1
83.3
503,5
60.0
19,15
45.8
204,3
33.8
2003
287,7
278,2
0,3
17,8
0,1
584,1
2002
465,8
67.8
459,5
54.7
13,45
32.2
173,3
28.6
2004
348,7
372,1
0,4
22,8
0,5
744,5
2003
437,3
63.7
480,4
57.2
14,78
35.4
171,3
28.3
2005
387,6
405,5
0,9
23,0
0,2
817,2
2004
432,6
63.0
511,0
60.8
23,25
55.6
177,4
29.3
2006
535,5
485,4
0,8
24,8
0,2
1.046,7
2005
433,6
63.2
526,6
62.7
20,76
49.7
179,4
29.7
2007
718,1
511,3
0,5
22,4
0,5
1.252,8
2006
425,5
62.0
524,6
62.5
12,63
30.2
174,2
28.8
2008
868,7
644,2
0,2
27,0
1,4
1.541,5
2007
433,2
63.1
517,6
61.6
12,72
30.4
172,9
28.6
2009
860,6
566,2
0,2
23,3
0,3
1.450,6
2008
460.6
67.1
572,0
68.1
20,83
19.8
187,8
31.1
2010
1.487,0
739,9
0,7
28,0
0,2
2.225,8
2009
452.5
65.9
521.9
62.2
28,05
67.1
177,6
29.4
2011
1.630,6
815,3
0,5
33,3
0,5
2.480,2
2010
471,0
68,6
534,7
63,7
31,53
75.5
183.2
30.3
2012
1.663,9
947,9
0,6
28,7
0,7
2.641,8
2011
483,8
70.5
553,2
65.9
36,07
86.3
182.6
30.2
2012
445,6
64.9
443,5
52.8
34,87
83.4
162,1
26.8
(Fonte: Elaborazione dati ICE)
(Source: ICE data processing)
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: our data processing)
138
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
70. Cina: importazioni disaggregate di grezzi calcarei (cod. 25.15) China: disaggregated import of calcareous raw stones (cod. 25.15) 2009 COUNTRIES
2010
2011
XXIV World Marble and Stones Report 2013
139
71. Cina: importazioni disaggregate di grezzi silicei (cod. 25.16) China: disaggregated import of calcareous raw stones (cod. 25.16) 2012
2009
mill. USD
share
mill. USD
share
mill. USD
share
mill. USD
share
COUNTRIES
TURKEY
336,99
39.2
659,81
44.4
658,05
40.4
760,20
45.7
EGYPT
129,31
15.0
177,60
11.9
206,60
12.7
227,69
13.7
SPAIN
79,02
9.2
122,51
8.2
163,02
10.0
146,48
8.8
ITALY
85,98
10.0
125,99
8.5
143,54
8.8
133,70
IRAN
71,30
8.3
118,83
8.0
102,27
6.3
PORTUGAL
31,96
3.7
52,98
3.6
56,08
PAKISTAN
13,01
1.5
28,34
1.9
GREECE
45,68
5.3
81,43
GERMANY
5,92
0.7
INDONESIA
13,76
INDIA
2010
2011
2012
mill. USD
share
mill. USD
share
mill. USD
share
mill. USD
share
INDIA
258,42
45.7
340,65
46.0
378,96
46.5
458,32
48.3
BRAZIL
112,60
19.9
180,34
24.4
165,11
23.9
211,15
22.3
FINLAND
21,64
3.8
37,39
5.1
52,91
6.5
60,73
6.4
8.0
NORWAY
43,59
7.7
53,81
7.3
46,54
5.7
50,54
5.3
111,13
6.7
PORTUGAL
12,60
2.2
23,15
3.1
25,28
3.1
34,52
3.6
3.4
64,33
3.9
SAUDI ARABIA
30,49
5.4
12,06
1.6
21,20
2.6
21,47
2.3
58,89
3.6
64,32
3.9
ANGOLA
6,31
1.1
7,27
1.0
7,99
1.0
21,13
2.2
5.5
81,36
5.0
42,40
2.5
SPAIN
7,51
1.3
9,91
1.3
16,39
2.0
17,24
1.8
23,63
1.6
43,52
2.7
23,75
1.4
SOUTH AFRICA
15,06
2.7
17,30
2.3
13,69
1.7
13,40
1.4
1.6
19,23
1.3
26,42
1.6
16,55
1.0
AUSTRALIA
3,95
0.7
6,95
0.9
7,82
1.0
9,05
1.0
10,85
1.3
17,61
1.2
16,69
1.0
4,02
0.2
USA
9,73
1.7
10,19
1.4
12,89
1.6
9,01
1.0
OTHERS
36,98
4.3
59,02
4.0
74,19
4.5
69,29
4.2
OTHERS
43,91
7.8
40,88
5.5
36,53
4.5
41,40
14.0
TOTAL
860,76
100.0 1.630,63
100.0
1.663,63
100.0
TOTAL
565,81
100.0
739,90
100.0
815,31
100.0
947,96
100.0
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
100.0 1.486,98
(Source: Comtrade data processing)
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
140
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
72. India: esportazione di silicei grezzi (cod. 25.16) India: raw siliceous stone export (cod. 25.16) COUNTRIES
2005
2006
2007
2008
XXIV World Marble and Stones Report 2013
141
73. India: esportazione di lavorati speciali (cod. 68.02) India: processed special stone export (cod. 68.02) 2009
2010
2011
2012 YEAR
QUANTITY
VALUE
AV. PRICE
000 tons
index
mill. USD
index
USD/ sq.mt./2
index
2005
770
100.0
575,0
100.0
40,37
100.0
33.737
2006
979
127.1
700,8
121.8
38,70
95.8
33.902
29.715
2007
1.038
134.8
772,1
134.3
40,21
99.6
35.005
29.394
29.706
2008
1.114
144.7
785,2
136.6
38,10
94.4
14.529
17.707
26.775
25.195
2009
1.064
138.2
683,0
118.8
34,70
86.0
18.778
12.352
8.016
14.840
14.251
2010
1.145
148.7
842,2
146.5
39,76
98.4
6.206
4.769
3.185
4.383
5.886
7.649
2011
1.600
207.8
840,3
146.1
28,39
70.3
8.115
10.484
4.963
6.307
6.832
8.069
6.956
2012
1.460
189.6
901,0
156.7
33,36
82.6
19.315
20.486
19.851
17.953
4.585
7.906
7.321
4.728
4.260
5.089
6.670
3.873
4.534
4.159
3.926
3.212
Others
42.388
83.759
88.810
49.886
78.150
60.905
71.126
67.181
Total
395.785
571.047
653.253
532.818
474.705
506.578
680.030
772.334
China
125.644
193.893
223.497
244.612
219.252
257.852
381.114
474.995
Un. Kingdom
42.803
74.934
98.166
33.813
52.432
52.862
62.977
75.009
Hong-Kong
22.409
32.230
32.980
39.832
35.376
30.513
34.700
Taiwan
21.641
28.616
32.435
25.118
19.679
20.438
Italy
70.037
90.140
90.709
70.330
24.324
Belgium
18.624
19.682
24.939
18.891
USA
18.810
9.537
18.506
France
4.000
4.566
Germany
5.854
Spain Netherlands
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
142
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
XXIV World Marble and Stones Report 2013
74. India: esportazione di lavorati speciali. 000 USD (cod. 68.02) India: processed special stone export. 000 USD (cod. 68.02) COUNTRIES
2005
2006
2007
2008
259.362
285.697
283.013
Germany
31.304
41.722
46.367
58.296
Un. Kingdom
30.936
42.407
60.751
Emirates
24.790
39.511
Belgium
18.404
Italy
143
75. Turchia: export lapideo totale Turkey: total stone export
2009
2010
2011
2012
208.307 139.921
158.076
193.800
214.972
57.044
54.845
63.995
59.984
49.056
45.848
42.305
46.796
51.763
42.187
51.264
44.642
39.546
39.331
24.884
34.272
33.340
33.216
35.601
14.527
21.626
17.353
22.243
31.554
Netherlands
23.381
24.570
24.571
28.339
Canada
18.172
22.154
22.703
China
13.345
14.056
Australia
13.799
Spain
YEAR
QUANTITY
VALUE
AVERAGE VALUE
000 tons
index
mill. USD
index
USD/ton
index
1999
446
100.0
137,2
100.0
307,6
100.0
2000
520
116.5
189,0
137.8
363,5
118.2
2001
985
220.9
223,1
162.6
266,5
73.6
45.032
2002
1.469
329.4
303,0
220.8
206.3
67.1
35.990
33.853
2003
2.065
463.0
430,7
313.9
208,5
67.8
35.514
38.149
29.981
2004
2.635
590.8
626,1
456.3
273,6
77.2
27.550
27.791
30.730
27.235
2005
3.045
682.7
734,5
535.3
241,2
78.4
24.284
20.595
22.279
28.410
24.994
2006
4.041
906.1
1027,4
748.8
254,2
82.6
19.383
25.507
20.795
130.036
20.762
20.001
2007
4.631
1038.3
1242,5
905.6
268,3
87.2
11.332
12.334
12.291
10.400
12.279
9.675
9.825
2008
4.951
1110.0
1402,1
1021.9
283,2
92.1
13.085
22.535
19.089
11.504
6.489
10.173
7.285
7.635
2009
4.868
1091.5
1222,7
891.2
251,2
81.7
Others
113.660
150.370
190.068
260.824 244.964
273.638
325.355
375.712
2010
6.603
1480.5
1585,8
1155.8
240,2
78.1
Total
575.035
700.864
772.091
785.255 683.018
842.233
840.278
900.987
2011
7.175
1608.7
1690,9
1232.4
235,7
76.6
2012
8.000
1793.7
1897,5
1383.0
237,2
77.1
USA
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
144
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
76. TURCHIA: export lapideo di calcarei grezzi (cod. 25.15) TURKEY: raw calcareous stone export (cod 25.15) 2011
XXIV World Marble and Stones Report 2013
145
77. TURCHIA: export lapideo di lavorati (cod. 68.02) TURKEY: processed stone export (cod 68.02) 2012
2011
COUNTRIES
000 USD
mill. USD
USD/ton.
000 USD
mill. USD
USD/ton.
CHINA
3.547,5
630,4
177,7
4.180,9
779,9
186,5
INDIA
119,3
31,9
267,4
176,4
47,4
TAIWAN
79,3
17,0
214,4
103,3
SYRIA
697,6
24,9
35,7
ITALY
40,8
10,4
INDONESIA
19,7
HONG-KONG
000 USD
mill. USD
USD/ton.
000 USD
mill. USD
USD/ton.
USA
423,9
236,0
30,09
448,9
251,4
30,27
268,7
IRAK
297,3
78,3
14,24
356,2
97,1
14,73
22,6
218,8
SAUDI ARABIA
173,3
61,9
19,31
222,1
84,9
20,66
323,3
9,9
30,6
UN.KINGDOM
67,8
45,0
35,88
65,7
45,1
37,10
254,9
30,4
9,3
305,9
FRANCE
77,4
41,7
29,12
82,2
41,5
27,29
5,3
269,0
29,0
6,9
237,9
EMIRATES
52,4
29,0
29,92
66,1
41,3
33,77
25,1
5,9
235,1
29,1
6,5
223,4
CANADA
51,0
43,2
45,79
43,1
36,5
45,78
EGYPT
74,6
4,7
63,0
98,6
6,1
61,9
ISRAEL
84,9
34,7
22,09
86,4
34.0
21,27
LEBANON
22,1
3,2
144,8
32,8
4,8
146,3
AZERBAIJAN
29,6
24,1
44,00
37,0
25,6
37,40
THAILAND
21,5
5,1
237,2
15,9
4,1
257,9
AUSTRALIA
37,8
22,1
31,60
42,9
24,6
31,00
BRAZIL
8,4
4,0
476,2
6,5
3,1
476,9
RUSSIA
31,6
21,2
36,26
28,5
22,6
42,86
SPAIN
13,3
3,2
240,6
13,9
2,9
208,6
LYBIA
13,5
6,3
25,22
44,9
18,5
22,27
GREECE
52,5
4,9
93,3
27,8
2,9
93,5
GERMANY
32,1
16,3
27,45
37,7
16,6
23,80
JORDAN
50,0
1,7
34,0
64,3
2,6
34,2
TURKMENISTAN
20,8
15,2
39,50
17,3
12,3
38,43
VIETNAM
8,8
2,0
22,7
8,0
2,2
21,3
GEORGIA
9,6
5,4
30,41
9,4
10,1
58,07
OTHERS
88,3
15,7
177,8
86,7
1,7
211,0
OTHERS
364,6
183,4
27,19
339,7
180,0
28,64
TOTAL
4.868,8
770,3
158,2
5.226,9
18,3
177,6
TOTAL
1.767,6
863,8
26,42
1.928,1
942,1
26,41
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
COUNTRIES
2012
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
1.378
TAIWAN
5.977 11.109
OTHERS TOTAL
172.381
65.956
1.392
-
29
872
630
29.096
7.147
6.284
28.317
32.658
tons
49.386
3.664
23
20
1.453
426
326
525
1.415
962
4.639
35.933
000 USD
2006
567.787
28.976
185
309
5.929
1.200
5.147
4.326
22.092
9.467
42.587
447.569
tons
147.371
1.334
289
226
454
281
1.083
737
3.953
2.144
5.158
131.712
000 USD
2011
849.307
2.118
2.008
1.344
1.495
1.204
5.425
4.194
20.644
11.564
22.482
776.929
tons
111.496
1.382
118
165
540
320
1.011
1.110
1.253
1.721
2.884
100.992
000 USD
2012
93,4
‘96
97,2
‘97
60,1
‘98
19,7 84,4
31,2
1,3
41,1 123,2
0,3 20,9
85,5 541,8 1.157,1 807,5 638,6 547,1 416,2 361,8 266,8 230,7 135,8
Others Total
(Fonte: Elaborazione dati ICE/Contrade)
24,6
19,3
62,5
22,9
16,3
51,1
71,8
20,0
40,5
51,6
15,7
20,9
47,7
29,9
15,0
7,8
58,0
56,7
11,0
10,8
20,8
9,0
44,7
9,2
9,0
25,5
6,5
33,5
3,7
5,4
28,1
4,5
3,6
3,5
10,0
4,5
3,6
1,1
3,6
3,2
2,7
10,5
Finland
22,7
46,7
11,9
6,5
20,2
3,0
48,9
18,0
49,4
35,3
0,5
Brazil
3,7
22,7
22,4
43,4
2,0
0,2
36,9
43,1
54,3
3,1
Canada
63,1
41,9
62,8
4,1
68,7
11,3
2,5
1,1
2,8
2,5
2,4
10,5
0,7
17,5
17,4
‘04
53,9
6,1
1,8
0,5
3,8
2,2
6,7
4,4
0,3
16,9
11,6
‘05
45,0
8,5
0,7
1,0
2,6
1,8
1,2
3,8
0,4
14,5
10,5
‘06
72.6
329.1
34.3
73.7
79.3
131.2
95.7
140.7
32.6
87.8
55.1
72.7
val.
48,2
13,9
0,6
6,0
1,3
0,5
1,2
2,3
2,7
10,6
9,1
‘07
21,0
3,2
0,3
2,2
0,2
0,7
0,4
0,7
0,1
5,4
7,8
‘09
18,3
3,7
0,2
0,1
0,2
0,6
0,5
0,3
0,1
5,3
7,3
‘10
15,7
3,2
0,2
0,3
0,4
0,5
0,5
1,0
1,1
4.2
4,3
‘11
17,2
2,5
0,3
0,4
0,4
0,5
0,8
0,2
2,0
4,6
5,5
‘12
(Source: ICE/Comtrade data processing)
30,1
5,8
0,4
1,5
0,8
0,7
1,1
2,0
0,3
8,8
8,7
‘08
XXIV World Marble and Stones Report 2013
17,1
69,2
62,6
4,4
0.9
69,9
94,7
8,0
Portugal
93,9
7,9
4,6 129,1 266,0 128,1
93,2
13,0
19,8
19,7
‘03
South Korea
64,5
26,2
30,0
24,3
‘02
44,8
32,0
36,7
31,0
‘01
South Africa
29,0
57,4
44,6
‘00
-
94,4
57,3
‘99
United States
61,4 254,1 255,1 211,5 156,3 120,8
2,1
China
‘95 8,7 171,8 232,7 118,9
‘90
India
‘80
‘70
Countries
75.7
103.6
40.8
73.0
118.9
113.8
93.3
150.6
31.7
80.3
55.9
76.7
quant.
(Source: Comtrade data processing)
617.043
6.970
688
991
1.186
1.580
5.190
5.902
6.722
10.151
12.391
565.272
tons
2012/11
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
79. Giappone: importazioni di grezzi silicei. Provenienze degli acquisti in quantità (000 tonn.) Japan: imports of siliceous raw materials. Origin of purchases by quantity (000 tons)
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
58
-
LEBANON JAPAN
5
AFGHANISTAN
122
302
MALAYSIA
TURKEY
270
INDIA
26
1.670
ITALY
BANGLADESH
1.301
000 USD
2001
CHINA
COUNTRIES
78. IRAN: export di calcarei grezzi (cod. 25.15) IRAN: raw calcareous stone export (cod. 25.15)
146 147
825,7 868,9 845,5 911,9 930,3 1.135,3 1.222,4 1.321,6 1.383,0 1.377,6 1.540,0 1.628,0 1.307,3 1.203,5 1.034,0
(Fonte: Elaborazione dati ICE/contrade)
Total
297,0
891,5
969,8 1.091,4
(Source: ICE/Comtrade data processing)
17,7 15,0 17,2 61,8 40,6 36,9 Others
6,8
20,5
44,8
21,4
36,6
43,0
43,7
36,8
33,0
37,4
32,0
24,0
16,5
0,5 0,8 1,2 3,4 14,7 51,5 South Korea
158,1
86,2
86,5
27,6
27,9
10,3
7,0
5,3
5,0
5,2
2,3
1,4
1,1
1,1 0,9 0,9 1,6 Taiwan
2,4
6,9
6,4
6,6
2,2
9,9
8,2
6,4
6,0
4,5
3,0
1,2
1,1
1,3
1,1
1,8 1,5 1,3 3,7 6,1 5,9 Portugal
1,1
6,7
0,8
1,3
1,2
3,7
4,9
5,8
7,0
4,7
4,4
2,4
1,5
2,2 1,9 2,1 7,5 16,5 13,6 5,4 Spain
5,0
10,4
6,8
3,1
12,0
21,8
14,9
15,0
13,5
7,2
3,7
1,7
5,0 5,2 5,5 17,2 37,6 41,7 19,9 Italy
76,5
46,7
32,5
13,6
33,0
46,7
39,6
29,0
23,1
15,6
8,5
5,0
8,6 7,1 6,1 9,2 10,8 12,9 32,7 India
6,5
30,5
32,2
10,4
12,7
13,1
11,2
12,0
9,9
8,9
9,6
6,5
788,8 983,1 1.202,9 1.132,0 813,1 999,5 1.084,8 1.084,8 1.175,4 1.254,8 1.260,0 1.533,0 1.202,9 1.132,0 937,1 China
40,6
683,6
759,8
850,8
‘08 ‘07 ‘06 ‘05 ‘04 ‘03 ‘02 ‘01 ‘00 ‘99 ‘98 ‘97 ‘96 ‘95 ‘89 Countries
80. GIAPPONE: importazioni di lavorati speciali. Provenienze degli acquisti in quantità (000 tonn.) JAPAN: import of special finished products. Origin of purchases by quantity (000 tons)
‘09
‘10
‘12
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
‘11
148
XXIV World Marble and Stones Report 2013
149
81. GIAPPONE: maggiori importazioni di prodotti lapidei (quantità, valori e prezzi) JAPAN: leading imports of stone products (quantity, value and prices) Siliceous raw materials YEARS ‘000 tons
mill. yen
yen/ton
Special processed products pr./ind. ‘000 tons
mill. yen
yen/ton
pr./ind.
1989
1.191,8
31.083
26.080
100.0
297,0
50.468
169.925
100.0
1990
1.157,1
34.509
29.824
114.3
305,8
55.533
181.600
106.9
1991
1.160,4
33.601
28.956
111.0
358,5
59.262
165.305
97.3
1992
1.0474
28.815
27.521
105.5
414,3
55.140
133.092
78.3
1993
1.011,2
22.693
22.442
86.1
450,6
44.591
98.960
58.2
1994
1.078,1
24.550
22.771
87.3
593,5
50.632
85.310
50.2
1995
807,5
18.201
22.540
86.4
891,5
63.752
71.510
42.1
1996
683,6
16.433
25.732
98.7
969,8
71,876
74.114
43.6
1997
574,1
17.019
31.108
119.3
1.091,4
82.958
76.010
44.7
1998
416,2
11.895
28.580
109.6
930,3
71.983
77.376
45.5
1999
361,8
7.763
21.457
82.3
1.135,3
75.433
66.443
39.1
2000
266,8
5.930
22.226
85.2
1.222,4
77.377
63.300
37.2
2001
230,7
5.021
21.764
83.5
1.321,6
92.177
69.747
41.0
2002
135,8
3,422
25,200
96,6
1.383,0
97.252
70.320
41.4
2003
84,4
2.137
25.310
97.0
1.377,6
85.843
62.312
36.7
2004
68,7
1,730
25.180
96.5
1.540,0
80.850
52.500
30.9
2005
53,9
2.156
40.000
153.4
1.628,0
87.148
53.530
31.5
2006
45,0
1.951
43.397
166.4
1.307,3
84.098
64.330
37.9
2007
48,2
2.024
41.995
161.0
1.203,5
83.170
69.170
40.6
2008
30,1
1.178
39.145
150.1
1.034,0
92.672
89.625
52.7
2009
21,0
733
34.891
133.8
911,9
85,073
93.292
54.9
2010
18,3
669
36.570
140.2
868,9
84,478
97,223
57.2
2011
15,7
548
34.912
133.8
845,5
82.202
92.850
54.6
2012
17,2
477
27,697
106,2
825,7
71.727
86.868
51.1
(Fonte: Elaborazione dati ICE/Comtrade)
(Source: ICE/Comtrade data processing)
150
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
82. STATI UNITI. Import di marmi e pietre (000 USD) USA: total stone import (000 USD)
INDEX
151
83. STATI UNITI: produzione lapidea interscambio e consumo (mill. usd) usa: stone production eximport and domestic use (mill. usd)
2007
2008
2009
2010
2011
2012
25.15
14.857
8.226
4.131
3.518
4.651
25.16
60.116
50.022
23.149
24.023
68.01
18.371
17.911
12.932
68.02
3.635.053
3.072.005
68.03
154.705
TOTAL
year
production
import
availabil.
export
dom. use
7.757
2007
346
2.540
2.886
74
2.812
22.673
22.366
2008
326
2.150
2.476
66
2.410
8.392
10.260
18.367
2009
328
1.350
1.678
48
1.630
1.945.882
2.160.842
2.230.816
2.471.059
2010
323
1.500
1.823
55
1.768
123.271
75.209
75.365
74.563
74.199
2011
323
1.590
1.913
66
1.847
3.883.102
3.271.435
2.061.303
2.272.140
2.342.963
2.593.748
2012
340
1.700
2.040
90
1.950
25.15
0.38
0.25
0.20
0.15
0.20
0.30
2007
100.0
100.0
100.0
100.0
100.0
25.16
1.55
1.53
1.12
1.06
0.97
0.86
2008
94.2
84.6
85.8
89.2
85.7
68.01
0.47
0.55
0.63
0.37
0.44
0.71
2009
94.8
53.1
58.1
64.9
58.0
68.02
93.61
93.90
94.40
95.10
95.21
95.27
2010
93.4
59.1
63.2
74.3
62.9
68.03
3.99
3.77
3.65
3.32
3.18
2.86
2011
93.4
62.6
66.3
89.2
65.7
TOTAL
100.00
100.00
100.00
100.00
100.00
100.00
2012
98.3
66.8
70.7
121.6
69.4
25.15
100.00
55.37
27.81
23.68
31.31
52.21
25.16
100.00
83.21
38.51
39.96
37.72
37.20
68.01
100.00
97.50
70.39
45.68
55.85
99.98
68.02
100.00
84.51
53.53
59.45
61.35
67.98
68.03
100.00
79.68
48.61
48.72
48.20
47.96
TOTAL
100.00
84.24
53.09
58.50
60.32
66.80
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
var.
ABS. FIGURES
codes
INDEX
SHARES
ABS. FIGURES
par.
XXIV World Marble and Stones Report 2013
(Fonte: Elaborazione dati USGS)
(Source: USGS data processing)
152
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
XXIV World Marble and Stones Report 2013
84. USA: importazioni di lavorati (cod. 68.02). Paesi di origine (mill. USD) USA: import of processed stones (code 68.02). Origin Countries (mill. USD)
153
85. USA: importazioni di lavorati (cod. 68.02). Paesi di origine (quote di mercato) USA: import of processed stones (code 68.02). Origin Countries (shares)
COUNTRIES
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
COUNTRIES
Brazil
104,4
150,6
209,7
310,2
451,1
617,0
631,8
507,0
308,2
553,7
564,6
634,6
Brazil
7.9
10.3
12.2
14.1
16.9
19.6
19.7
18.5
15.8
25.6
25.3
25.7
China
75,6
100,5
139,7
229,3
330,4
432,0
507,4
479,9
406,4
416,4
411,0
467,7
China
5.7
6.9
8.1
10.5
12.4
13.7
15.7
17.5
20.9
19.3
18.4
18.9
Italy
499,2
498,5
535,3
589,8
611,5
644,3
617,1
524,8
394,1
303,1
320,7
371,6
Italy
37.9
34.2
31.0
26.8
22.9
20.5
19.0
19.2
20.3
14.0
14.3
15.0
Turkey
83,2
123,8
182,8
258,7
364,3
424,3
441,8
352,2
257,5
278,6
304,4
321,5
Turkey
6.3
8.5
10.6
11.8
13.7
13.5
13.7
12.9
13.2
12.9
13.6
13.0
India
93,3
112,8
151,8
214,2
261,2
310,6
297,1
266,3
186,5
232,8
247,7
276,6
India
7.1
7.7
8.8
9.7
9.8
9.9
9.2
9.7
9.6
10.8
11.1
11.2
Canada
95,9
90,9
83,3
92,8
90,0
96,9
102,6
96,9
77,0
75,3
79,9
91,6
Canada
7.3
6.2
4.8
4.2
3.4
3.1
3.2
3.5
4.0
3.5
3.6
3.7
Mexico
96,0
101,0
106,0
115,2
130,1
149,4
145,2
107,9
65,1
69,4
70,9
71,3
Spain
8.1
7.3
6.9
6.7
5.6
4.8
4.1
3.6
3.2
2.8
3.0
2.9
106,5
106,3
119,6
147,1
149,4
149,9
133,1
98,3
62,4
60,1
67,0
63,6
Mexico
7.3
6.9
6.2
5.2
4.9
4.8
4.5
3.9
3.3
3.2
3.2
2.6
Taiwan
22,1
25,2
30,6
47,9
46,4
58,3
52,3
37,8
30,6
32,7
29,6
31,4
Taiwan
1.7
1.7
1.8
2.2
1.7
1.9
1.6
1.4
1.6
1.5
1.3
1.3
Portugal
12,5
11,0
11,4
15,4
18,7
19,5
22,2
27,4
15,4
15,1
17,1
15,7
Portugal
0.9
0.8
0.6
0.7
0.7
0.6
0.7
1.0
0.8
0.7
0.8
0.6
Israel
19,3
23,2
23,9
26,8
33,3
36,2
42,2
34,7
17,8
13,2
13,3
15,1
Israel
1.5
1.6
1.4
1.2
1.3
1.2
1.3
1.3
0.9
0.6
0.6
0.5
6,4
8,2
12,7
17,6
22,5
28,2
30,1
27,4
14,2
13,8
13,2
13,3
Peru
0.5
0.6
0.7
0.8
0.8
0.9
1.0
1.0
0.7
0.6
0.6
0.5
France
24,7
20,6
22,4
22,1
22,4
18,3
23,2
22,5
20,4
11,0
11,5
12,7
Greece
1.3
1.3
1.0
0.9
0.8
0.7
0.8
0.8
0.8
0.4
0.5
0.5
Greece
16,8
18,8
17,3
19,5
21,1
21,6
25,6
23,0
16,3
9,7
11,1
12,0
France
1.9
1.4
1.3
1.0
0.8
0.6
0.7
0.8
1.0
0.5
0.5
0.5
9,9
8,6
12,2
14,0
8,3
10,7
10,8
11,7
4,8
4,1
6,6
3,8
Germany
0.8
0.6
0.7
0.6
0.3
0.3
0.3
0.4
0.2
0.2
0.3
0.2
50,5
56,4
64,6
80,6
106,7
127,4
142,4
119,1
69,2
71,8
62,2
68,6
Others
3.8
3.9
3.7
3.7
4.0
4.1
4.3
4.4
3.7
3.3
2.8
2.8
Spain
Peru
Germany Others Total
1.316,1 1.456,7 1.723,3 2.201,3 2.667,2 3.144,8 3.224,9 2.736,9 1.945,9 2.160,8 2.230,8 2471,1
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
Total
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
154
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
Years
abs. fig.
Yearly variation index
abs. fig.
2011
Domestic use
± D%
ml.sq.mt.
155
87. USA: importazioni di lavorati (cod. 68.02). Volumi e valori medi USA: import of processed stones (code 68.02). Quantity and average value
86. USA: importazioni di lavorati (cod. 68.02). Evoluzione storica USA: import of processed stones (code 68.02). Historical outline Mill. USD
XXIV World Marble and Stones Report 2013
± D%
2012
Index
COUNTRIES
extra EU
intra EU
extra EU
intra EU
AUSTRIA
27.335
38.887
66.222
6.07
25,1
27.324
23.560
BELGIUM
3.430
5.022
8.452
0.77
10,3
8.232
BULGARIA
1,646
451
2.097
0.19
8,4
48
-
48
...
TOTAL share
euro/ kg
share
euro/ kg
50.884
4.84
28,3
13.125
21.357
2.03
8,4
1.964
256
2.220
0.21
12,6
8,0
-
-
-
-
-
4,8
1.879
6.966
8.845
0.84
12,1
27,1 113.490
51,364
164,854
15.68
27,6
TOTAL
1992
376,6
100.0
–
–
20,50
–
100.0
1993
372,5
98.9
-4,1
-1.1
20,35
-0.7
99.3
1994
414,7
110.1
42,2
11.3
22,57
10.9
110.1
1995
458,2
121.7
43,5
10.5
28,84
27.8
140.7
CZECH REP.
2.770
8,167
10,937
1.00
1996
517,6
137.5
59,4
13.0
25,29
-12.3
123.4
DENMARK
1.446
520
1.966
0.18
1997
631,5
167.7
113,9
21.9
32,10
26.9
156.6
ESTONIA
76
35
111
0.01
8,5
201
44
245
0.02
9,8
1998
825,2
219.1
193,7
30.7
35,41
10.3
172.7
FINLAND
1.394
145
1.539
0.14
24,0
2.394
675
3.069
0.29
26,2
1999
958,4
254.4
133,2
16.1
41,92
18.4
204.5
FRANCE
4.862
6.711
11.573
1.06
14.3
3.249
5.052
8.301
0.79
15,0
2000
978,7
259.8
20,3
2.1
46,63
11.2
227.5
122.493
55,113
177.606
16.29
27,1 113.490
51,364
164.854
15.68
27,6
GREECE
721
878
1.599
0.15
2,8
834
242
1.076
0.10
2,8
2001
1.316,1
349.5
337,4
34.4
53,45
14.6
260.7
HUNGARY
664
767
1.431
0.13
5,1
1.683
1.904
3.587
0.34
6,7
2002
1.456,7
386.7
40,6
10.7
58,46
9.4
285.2
IRELAND
674
5
679
0.06
7,5
112
230
342
0.03
9,2
2003
1.723,3
457.6
266,6
18.3
70,89
21.3
345.8
ITALY
526.102 143.674
669.776
61.41
8,1 494,919 137.613
632,532
60.17
9,7
2004
2.201,3
584.5
478,0
27.7
79,12
11.6
386.0
LATVIA
2005
2.667,2
708.2
465,9
21.2
87,97
11.2
429.1
2006
3.144,8
835.1
477,6
17.9
107,35
22.0
523.7
2007
3.224,9
856.3
80,1
2.5
115,14
7.2
561.6
2008
2.736,9
726.7
-488,0
-15.1
88,02
-23.5
2009
1.945,9
516.7
-791,0
-28.9
70,91
2010
2.160,8
573.7
214,9
11,0
2011
2.230,8
592.3
70,0
2012
2.471,1
656.2
240,3
(Fonte: Elaborazione propria)
CYPRUS
GERMANY
230
260
790
0.07
16,8
635
404
1.039
0.10
7,7
2.155
1.199
3,354
0,31
7,4
2.389
470
2.859
0.27
7,2
LUXEMBOURG
96
6,852
6.948
0.64
5,9
405
4.671
5,076
0.48
5,1
MALTA
10
-
10
...
...
-
-
-
-
-
NETHERLANDS
5.129
12.999
18.128
1.66
13,9
15.027
13.483
28,510
2.71
5,1
429.4
POLAND
2.542
768
3.310
0.30
5,8
2.624
1.443
4.067
0.39
6,4
-19.4
345.9
PORTUGAL
4.113
553
4.666
0.43
4,4
3.652
461
4.113
0.39
5,6
74,17
4.6
361.8
ROMANIA
55
433
488
0.04
3,3
333
734
1.067
0.10
7,3
3.2
71,20
-4.0
347.3
SLOVAKIA
245
45
290
0.03
13,1
259
37
296
0.03
15,6
10.8
76,90
8.0
375.1
SLOVENIA
1.608
823
2.431
0.22
7,6
1.848
601
2.449
0.23
6,6
SPAIN
32.330
23.928
56.258
5.16
6,9
41.707
18.039
29.746
5.68
5,0
SWEDEN
14.788
12.197
26.985
2.47
20,7
17.724
12.066
29.790
2.83
20,5
UN. KINGDOM
11.079
2.809
13.888
1.27
16,5
10.617
2.826
13.443
1.28
14,8
9,9 754.455 296.725 1.051.180
100.00
10,4
(Source: own data processing)
LITHUANIA
Total eu/27
768.339 322.243 1.090.582 100.00
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
156
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
XXIV World Marble and Stones Report 2013
89. Consumo lapideo mondiale (2001=100) World stone use (2001=100)
88. Consumo lapideo mondiale (mill. mq. eq./2) World stone use (mill. sq. mt./2) 2001
2007
2008
2009
2010
2011
2012
COUNTRIEs
Vol.
China
73,3 10.3 163,6 14.5 178,1 15.5 214,6 18.8 268,9 22.1 305,9 24.2 358,0 26.5
India
36,9
5.2
70,9
6.2
83,1
7.3
82,5
7.2
87,2
7.2
94,5
7.5 104,6
7.7
USA
50,8
7.2 111,9
9.9
88,0
7.7
71,0
6.2
74,2
6.1
71,2
5.6
76,9
5.7
Brazil
12,3
1.7
26,1
2.4
41,5
3.6
42,1
3.7
42,8
3.5
49,7
3.9
51,2
3.8
Italy
59,8
8.4
63,9
5.7
65,4
5.7
59,3
5.2
59,8
4.9
57,2
4.5
49,5
3.7
South Korea
25,4
3.6
50,4
4.5
50,1
4.4
47,8
4.2
49,6
4.1
52,5
4.2
44,4
3.3
France
26,2
3.7
30,8
2.7
29,2
2.5
26,1
2.3
29,3
2.4
29,6
2.3
32,0
2.4
Germany
43,1
6.1
42,1
3.7
32,3
2.8
30,9
2.7
27,8
2.3
37,2
2.9
31,5
2.3
Taiwan
19,3
2.7
22,8
2.0
21,7
1.9
19,2
1.7
22,9
1.9
27,6
2.2
29,4
2.2
Saudi Arabia
14,9
2.1
15,4
1.4
16,7
1.5
15,9
1.4
18,0
1.5
20,4
1.6
28,9
2.1
Spain
45,1
6.4
49,2
4.4
44,9
3.9
39,5
3.5
39,1
3.2
32,6
2.6
24,9
1.8
Japan
34,5
4.9
28,6
2.5
24,2
2.1
25,0
2.2
21,3
1,8
20,3
1.6
21,2
1.6
Belgium
10,5
1.5
18,9
1.7
15,9
1.4
16,1
1.4
20,2
1.7
21,9
1.7
19,4
1.4
Un. Kingdom
8,5
1.2
23,3
2.1
20,3
1.8
17,0
1.5
20,9
1.7
19,2
1.5
15,9
1.2
Switzerland
10,6
1.5
12,7
1.1
12,5
1.1
12,1
1.1
11,3
0.9
11,8
0.9
11,3
0.8
Portugal
9,4
1.3
12,1
1.1
11,6
1.0
11,7
1.0
11,1
0.9
9,9
0,8
8,0
0.6
Netherlands
8,5
1.2
12,8
1.1
13,1
1.1
9,3
0.8
6,1
0.5
5,4
0.4
7,7
0.6
14,3
2.0
17,6
1.5
15,8
1.4
13,8
1.2
11,9
1,0
7,8
0.6
5,0
0.4
Greece
%
Vol.
%
Vol.
%
Vol.
%
Vol.
%
Vol.
%
Vol.
%
Others
206,4 29.1 356,9 31.5 381,7 33.3 386,1 33.9 394,6 32.4 390,3 30.8 430,2 31.8
World
709,5 100.0 1.129,7 100.0 1.146,1 100.0 140,0 100.0 1217,0 100.0 1265,0 100.0 1.350,0 100.0
(Fonte: Elaborazione propria)
157
(Source: own data processing)
COUNTRIEs
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
CHINA
158,7
175.6
223.2
243.0
292.3
366.8
417.3
488.4
BRAZIL
147.2
192.7
212.2
337.4
342.3
348.0
404.1
416.2
INDIA
149.6
136.4
192.1
225.2
223.6
236.3
256.1
283.4
SAUDI ARABIA
94.6
120.0
103.4
112.1
106.7
120.8
136.9
194.0
UN. KINGDOM
209.4
268.2
274.1
238.8
200.0
245.9
225.9
187.1
BELGIUM
135.2
176.2
180.0
151.4
153.3
192.4
208.6
184.8
SOUTH KOREA
157.5
172.0
198.4
197.2
188.2
195.3
206.7
174.8
TAIWAN
135.2
137.8
118.1
112.4
99.5
118.6
143.0
152.3
USA
173.2
211.4
220.3
173.2
139.7
146.1
140.2
151.4
FRANCE
110.7
121.4
117.6
111.5
99.6
111.8
113.0
122.1
SWITZERLAND
107.5
116.0
119.8
117.9
114.2
106.6
111.3
106.6
NETHERLANDS
158.8
162.4
150.6
154.1
109.4
71.8
64.7
90.5
PORTUGAL
114.9
133.0
128.7
123.4
124.5
118.1
105.3
85.1
ITALY
104.2
108.4
106.9
109.4
99.2
100.0
95.7
82.8
GERMANY
75.4
94.4
97.7
74.9
71.7
64.5
86.3
73.1
JAPAN
99.1
89.6
82.9
70.2
72.5
61.7
58.8
61.4
SPAIN
115.1
114.4
109.1
99.5
87.6
86.7
72.3
55.2
GREECE
106.3
111.9
123.1
110.5
96.5
83.2
54.5
35.0
OTHERS
135.7
141.4
172.9
184.9
187.1
191.2
189.1
208.4
WORLD
131.1
142.7
159.2
161.5
160.6
171.5
178.3
190.0
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
Italy
Spain
Greece
Portugal 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Belgium 1.029 1.397 1.765 1.802 1.518 1.537 1.929 2.102 1.862
Switzerland 1.493 1.599 1.656 1.708 1.681 1.627 1.519 1.585 1.518
Taiwan 891 1.087 1.168 1.002 953 843 1.005 1.205 1.283
Saudi Arabia 779 736 772 662 716 682 375 871 1.233
South Korea 556 877 877 1.023 1.017 970 889 1.098 928
1.040 1.084 1.102 1.088 1.113 1.010 1.055 985 852
938 1.188 1.182 1.147 1.102 1.112 1.018 943 840
1.147 1.319 1.174 1.119 1.021 898 1.006 757 578
France 447 496 522 505 480 429 482 489 529
Netherlands 543 864 847 786 803 570 772 340 485
1.367 1.451 1.439 1.583 1.426 1.245 1.073 702 450
Germany 525 396 494 511 392 375 337 450 381
Un. Kingdom 144 304 379 387 338 283 348 322 308
Brazil 78 112 129 142 225 228 232 267 275
China 60 94 98 125 137 165 206 227 265
USA 190 329 362 377 297 240 251 230 238
Japan 273 271 242 223 189 195 166 159 166
India 38 58 63 65 76 75 79 86 113
Others 72 98 107 137 140 139 142 140 154
World 117 153 165 184 187 186 195 202 215
(Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing)
74 141 1.592 3.912 164 –
Denmark Finland France Germany Greece Ireland
56
378
6.349
2.115
108
183
1.872
5
166
4.470
1.651
84
64
1.018
1.771
38
1.267
5.065
1.404
165
369
1.664
1.509
2002
14
571
4.365
1.966
125
176
1.666
1.344
2003
23
382
7.247
1.922
221
337
1.999
2.369
2004
–
588
7.610
2.696
362
285
1.766
1.834
2005
22
1.158
7.105
2.645
306
253
674
2.085
2006
167 2.657 201 810
Portugal Spain Sweden Un. Kingdom
896
261
7.479
397
1.445
609
277
3.729
559
949
707
431
4.871
2.647
795
606
1.173
3.565
520
701
900
471
5.636
513
1.115
1.177
580
5.217
614
919
1.834
508
4.928
627
1.213
1.095
860
3.454
1.897
685
2.375
1.343
4.479
4.841
1.649
63.004
89
638
14.719
7.311
311
325
1.206
2.781
2007
27
177
5.128
534
153
224
778
1.266
89
359
5.725
758
19
229
943
1.484
2.521
843
8.112
4.557
3.289
644
476
7.884
699
1.144
1.087
1.210
9.349
1.136
987
64.459 45.203 68.251
-
316
19.184
4.022
157
289
756
3.076
844
1.302
8.080
1.070
1.299
82.739
90
576
6.541
811
64
244
819
2.633
(Fonte: Elaborazione dati Eurostat)
(Source: Eurostat data processing)
67.552 69.379 76.231 75.436 66.966 87.003 92.352 89.321 82.703 105.071 111.581 64.337 91.626 107.112
760
Netherlands
Total EU/15
20
240
3.621
1.863
160
76
1.792
1.743
2001
52.035 48.888 57.304 56.756 48.920 68.141 69.345 65.070 60.464
3.843
Belgium
2.241
2000
93.352
907
1.456
11.924
740
1.609
64.946
32
384
5.981
554
117
353
2.551
1.798
2012
XXIV World Marble and Stones Report 2013
Italy
1.196
Austria
1999
2011
2006 2010
2005
2009
2001
2008
COUNTRIEs
1998
90. Consumo lapideo mondiale pro-capite (mq. eq./2 x 1000 abitanti) World stone use per capita (sq.mt./2 x 1000 inh.)
COUNTRIEs
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
91. Interscambio di tecnologie per la pietra: esportazioni UE/15: quantità (tonn.) International exchange of stone technology: EU/15 export : quantity (tons)
158 159
XXIV World Marble and Stones Report 2013
161
(Source: Eurostat data processing)
93. Export di tecnologie settoriali UE: valore (000 euro) Stone technology export from EU: value (000 euros) 2011
2012
COUNTRIES
Euro/ kg extra EU intra EU
total
share
Euro/ kg
23.560
50.884
4.84
28,3
8.232
13.125
21.220
2.03
8,4
8,4
1.964
256
2.220
0.21
12,6
...
8,0
-
-
-
-
-
10.937
1.00
4,8
1.879
6.966
8.845
0.84
12,1
520
1.966
0.18
27,1
954
459
1.413
0.13
4,0
76
35
111
0.01
8,5
201
44
245
0.02
9,8
Finland
1.394
145
1.539
0.14
24,0
2.394
675
3.069
0.29
26,2
France
4.862
6.711
11.873
1.06
14,3
3.249
5.052
8.301
0.79
15,0
122.493
55.113
177.606
16.29
27,1
113.490
51.364
164.854
15.68
27,6
Greece
721
878
1.599
0.15
2,8
834
242
1.076
0.10
2,8
Hungary
664
767
1.431
0.13
5,1
1.683
1.904
3.587
0.34
6,7
Ireland
674
5
679
0.06
7,5
112
230
342
0.03
9,2
526.493
143.674
669.776
61.41
8,1
494.919 137.613
632.532
60.17
9,7
530
260
790
0.07
16,8
635
404
1.039
0.10
7,7
2.155
1.199
3.354
0.31
7,4
2.389
470
2.859
0.27
7,2
Luxembourg
96
6.852
6.948
0.64
5,9
405
4.671
5.076
0.48
5,1
Malta
10
-
10
...
,,,
-
-
-
-
-
Netherlands
5.129
12.999
18.128
1.66
13,9
15.027
13.483
28.510
2.71
5,1
Poland
2.542
768
3.310
0.30
5,8
2.624
1.443
4.067
0.39
6,4
Portugal
4.113
553
4.666
0.43
4,4
3.652
461
4.113
0.39
5,6
Romania
55
433
488
0.04
3,3
333
734
1.067
0.10
7,3
Slovakia
245
45
290
0.03
13,1
259
37
296
0.03
15,6
Slovenia
1.608
823
2.431
0.22
7,6
1.848
601
2.449
0.23
6,6
Spain
32.330
23.928
56.258
5.16
6,9
41.707
18.039
59.746
5.68
5,0
Sweden
14.788
12.197
26.985
2.47
20,7
17.724
12.066
29.790
2.83
20,5
Un. Kingdom
11.079
2.809
13.888
1.27
16,5
10.617
2.826
13.443
1.28
14,8
Total EU/27
768.339
322.243 1.090.582 100.00
9,9
754.455 296.725 1.051.180 100.00
10,4
extra EU
intra EU
total
share
Austria
27.335
38.887
66.222
6.07
25,1
27.324
Belgium
3.430
5.022
8.452
0.77
10,3
Bulgaria
1.646
451
2.097
0.19
48
-
48
Czech rep.
2.770
8.167
Denmark
1.446
Estonia
Cyprus
Germany
Italy Latvia Lithuania
(Fonte: Elaborazione dati Eurostat)
100.0 24.897 32.550 29.947 100.0 29.333 22.107 30.216 32.943 22.768 26.518 28.370 26.407 26.048 47.574 Total EU/15
5.918 9.388 1.268 Un. Kingdom
2.770
1.776
2.557
2.758
2.039
3.696
4.456
2.801
3.175
6.132
19.9
5.2
1.063 954 1.008 352 Sweden
362
814
532
268
446
436
472
619
2.236
2.6
3.2
1.492 1.844 2.305 3.711 Spain
8.132
6.089
9.488
4.380
4.528
3.985
4.546
2.421
7.581
16.2
8.2
1.032 550 645 1.521 Portugal
2.789
2.601
2.637
2.090
1.475
1.230
946
1.202
1.936
2.3
3.2
1.440 844 1.423 931 Netherlands
1.207
782
990
1.070
1.194
1.188
1.483
911
2.892
2.4
6.7
5.611 4.887 5.305 1.467 Italy
1.584
1.647
2.185
1.370
1.588
1.892
1.789
1.873
3.222
6.1
9.7
116 174 85 Ireland
290
98
462
399
284
342
675
233
347
380
0.2
1.1
186 420 1.456 754 Greece
1.286
739
1.529
933
1.284
1.086
977
1.466
4.019
6.4
5.8
5.079 5.516 4.217 4.523 Germany
4.772
5.711
5.180
4.023
4.075
4.336
6.080
5.364
6.490
12.7
20.6
4.712 5.000 3.494 3.142 France
2.758
3.738
3.744
3.032
4.370
4.362
3.132
4.126
4.123
17.4
17.4
362 376 Finland
336
222
253
227
275
276
211
201
298
1.373
3.1
1.2
209
714 601 509 229 Denmark
256
360
348
367
547
894
606
1.210
921
0.8
2.0
953 883 1.948 2.552 Belgium
1.876
3.082
1.688
1.802
1.853
2.855
2.505
2.244
3.632
6.9
12.6
1.269 1.113 1.025 3.1 3.0 2.637 792 636 764 844 835 1.238 829 Austria
915
1.381
2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 COUNTRIEs
92. Interscambio di tecnologie per la pietra: importazioni UE/15: quantitĂ (tonn.) International exchange of stone technology: EU/15 import : quantity (tons)
2008
2009
2010
2012
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
2011
160
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
(Fonte: Elaborazione dati Eurostat)
000 â‚Ź Index
â‚Ź/ kg. Index
1998 52.035 100.0 344.712 100.0 6,63 100.0
1999 48.888 94.0 339.398 98.5 6,94 104.7
2000 57.304 110.1 414.476 120.2 7,23 109.0
2001 56.756 109.1 408.677 118.5 7,20 108.6
2002 48.920 94.0 360.838 104.7 7,38 111.3
2003 68.141 131.0 460.174 133.5 6,75 101.8
2004 69.345 133.3 504.457 146.3 7,27 109.7
2005 65.070 125.0 503.267 146.0 7.73 116.6
2006 60.464 116.2 501.091 145.4 8,29 125.0
2007 63.004 121.0 549.967 159.5 8,73 131.7
2008 64.459 123.9 593.279 172.1 9,20 138.7
2009 45.203 83.0 393.400 114.1 8,70 131.3
2010 68.251 131.2 613.147 177.8 8,98 135.4
2011 82.739 159.0 669.776 194.3 8,10 122.1
2012 64.946 124.8 632.532 183.5 9,74 146.9
(Source: Eurostat data processing)
11.873 2.462
USA Australia
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
5.2
14.394
20 4.5 114.245
...
12.150
137
3.400
24.5
...
2.7
0.3
2.1
4.4
...
...
0.2
1.6
32.068
40
676
1.077
11.809
5.3
...
0.1
0.2
2.0
2.7
5.2
5.7
16.0
(Source: Comtrade data processing)
35.924
329
205
1.275
13.401
16.285
31.510
34.650
96,477
474.296 100.0 467.343 100.0 316.890 100.0 453.624 100.0 818.642 100.0 603.427 100.0
24.386
6
...
...
2.7
27.9
6.5
8.3
8.9
Total
6.7
-
99
45
8.537
52.835
68.089
23.4 228.696
18.8
2.3
72.597
16.9
31.178
-
0.1
...
3.1
85.485
10.518
42.3 106.113
6.2
11.3
2.5
10.6 101.766
Others
...
414
136
14.482
19.420 30.6 134.188
6.8
35.898
11.222
86.578
7
0.1
0.5
2.5
30.7 142,840
31.758
8.1
6.6
6.2
Canada
176
145.843
Switzerland
6.4
38.059
20.833
27.950
XXIV World Marble and Stones Report 2013
Spain
30.255
Italy
13.1
5.5
7.5
45.9
62.194
25.678
23.610
31.6 277,069
Germany
9.5
9.7
16.8 258.713
45.445
45.397
76.204
South Korea
7.1
18.8 33.681
59.702 Taiwan
30.9
111.182
Japan
23.4 144.188
000 usd Share 000 usd Share 000 usd Share 000 usd share 000 usd share 000 usd share
Av. Price
COUNTRIES
2012
Index
2011
000 kg.
2010
YEAR
2009
Value
2008
Quantity
2007
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
95. China: import di tecnologie settoriali (cod. 84.64) China: stone technology import (cod. 84.64)
162 163
94. Italia: export di tecnologie settoriali Italy: stone technology export
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
9.0
17.483
8.2
8.3
1.2
1.5
1.5
1.9
2.4
2.6
5.2
7.4
8.8
8.9
(Source: Comtrade data processing)
16.074
5.9
8.760
6.3
10.016
2.520
0.9
320.900 100.0 286.893 100.0 162.286 100.0 152.225 100.0 198.632 100.0 206.223 100.0
26.353
1.811
2.0
2.978
1.0
1.630
TOTAL
8.1
0.2
3.002
0.7
25.874
562
1.295
9.3
14.136
1.2
1.918
OTHERS
0.4
0.6
3,003
2.8
1.251
1.759
5.610
2.2
3.374
0.7
1.102
S. KOREA
0.7
1.2
3.928
2.4
2.177
3.307
4.823
1.9
2.890
0.8
1.258
SPAIN
0.5
0.8
4.903
2.3
1.482
2.349
4.589
2.1
3.261
1.1
UKRAINE
1.9
1.7
1.866
6.005
4.782
5.315
2.6
UN. KINGDOM
0.8
5.258
3.2
4.914
1.6
2.538
2.597
0.9
2.539
10.655
4.0
ISRAEL
0.8
7.968
1.7
2.627
12.2
19.888
2.690
12.0
34.439
15.218
10.2
SWEDEN
4.8
20.259
15.1
23.057
14.3
23.284
15.334
5.7
16.311
18.046
13.0
SWITZERLAND
5.3
25.915
8.0
12.222
5.5
8.977
17.095
10.1
28.863
18.445
13.1
TAIWAN
7.7
25.952
6.9
10.553
11.6
18.815
23.2
24.614
11.8
33.736
47.842
16.7
27.1
JAPAN
15.9
33.257
12.8
19.489
18.7
30.393
55.863
23.1
51.105
45.821
28.9
43.964
25.0
40.601
2012 000 USD Share
GERMANY
28.9
24.5
2011 000 USD Share
92.856
70.190
2010 000 USD Share
ITALY
21.5
61.703
2009 000 USD Share
77.820
24.2
2008 000 USD Share
CHINA
COUNTRIES
000 USD Share
2007
96. USA: import di tecnologie settoriali (cod. 84.64) USA: stone techology import (cod. 84.64)
164 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 XXIV World Marble and Stones Report 2013
COUNTRIES
usa
spain
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
165
97. INDIA: import di tecnologie settoriali (cod. 84.64). 000 USD INDIA: stone techology import (cod. 84.64). 000 USD 2007 2008 2009 2010 2011 2012
CHINA 18.635 40.919 13.342 21.088 38.855 32.226
ITALY 31.680 40.407 12.119 31.343 44.294 29.625
israel 3.665 2.276 2.051 4.608 4.830 7.864
germany 7.704 6.161 17.312 6.329 12.634 5.852
japan 371 2.659 4.365 2.084 1.615 3.271
belgium 735 205 177 65 1.019 2.874
2.224 1.321 176 3.191 3.009 2.343
105 271 16 337 521 2.016
netherlands 135 860 16 36 1.133
switzerland 3.009 1.319 1.077 2.717 599 983
others 5.651 8.818 4.538 6.936 6.116 5.323
total 73.797 104.491 56.033 78.714 113.528 93.510
(Source: Comtrade data processing)
166
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
98. RUSSIA: import di tecnologie settoriali (cod. 84.64) 000 USD RUSSIA: stone techology import (cod. 84.64) 000 USD COUNTRIES
XXIV World Marble and Stones Report 2013
167
99. TURCHIA: import di tecnologie settoriali (cod. 84.64) 000 USD TURKEY: stone techology import (cod. 84.64) 000 USD
2007
2008
2009
2010
2011
2012
ITALY
16.207
44.925
11.591
14.744
29.858
36.646
GERMANY
13.326
27.651
10.077
9.033
13.594
CHINA
10.381
19.908
8.152
13.487
POLAND
2.080
7.352
1.338
SWITZERLAND
8.464
8.005
AUSTRIA
9.008
JAPAN
2007
2008
2009
2010
2011
2012
ITALY
42.797
36.365
16.205
21.008
71.719
38.688
22.879
CHINA
7.513
12.496
3.602
7.633
15.411
17.514
15.295
17.528
GERMANY
19.482
10.752
9.025
2.030
8.738
3.164
1.158
2.536
6.266
USA
273
1.751
371
823
1.116
2.559
1.086
1.353
2.637
4.664
AUSTRIA
1.859
4.927
785
1.132
637
1.316
3.330
295
866
2.854
2.760
FRANCE
6.657
1.338
985
1.347
1.722
1.309
1.124
1.118
207
855
2.986
1.588
SPAIN
2.567
1.781
962
1.508
989
895
669
1.727
624
1.151
835
1.014
SOUTH KOREA
465
511
219
447
798
795
CZECH REP.
3.850
522
116
264
514
989
JAPAN
2.200
1.182
465
810
664
305
SPAIN
1.433
1.731
660
529
673
890
SWITZERLAND
868
477
236
225
815
262
OTHERS
8.417
11.669
3.191
4.119
7.233
47.793
2.624
1.315
797
2.172
1.569
1.401
74.959
127.938
37.337
47.559
79.015
143.017
87.305
72.895
33.652
39.135
104.178
68.208
USA
TOTAL
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
COUNTRIES
OTHERS TOTAL
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
168
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
100. Tecnologie per la pietra: importazioni leader e quote di provenienza italiana (2012) Stone technology leading imports and italian shares (2012) TOTAL COUNTRIES
000 USD
FROM ITALY tons
000 USD
Share
XXIV World Marble and Stones Report 2013
101. Beni strumentali per la pietra: export totale UE (valore) Instrumental goods for stone: export total EU (value) 2010 COUNTRIES
USD/kg
169
2011
2012
mill. Euro
share
mill. Euro
share
mill. Euro
share
AUSTRIA
182,4
13.8
225,6
15.2
229,5
15.1
CHINA
603.427
...
31.510
5.2
...
BELGIUM
22,6
1.7
25,4
1.7
25,6
1.7
USA
206.223
...
47.842
23.2
...
BULGARIA
3,8
0.3
4,6
0.3
5,0
0.3
RUSSIA
143.016
10.975
36.646
25.6
15,88
-
-
-
-
-
-
BRAZIL
100.711
7.055
62.984
63.0
15,95
CZECH REP.
18,5
1.4
20,1
1.4
27,6
1.8
INDIA
93.509
...
29.625
31.7
...
DENMARK
7,3
0.6
2,2
0.1
2,6
0.2
ESTONIA
0,3
...
0,4
...
0,5
...
GERMANY
91.331
5.079
23.917
26.2
20,56
FINLAND
5,5
0.4
6,3
0.4
6,8
0.4
THAILAND
70.569
...
5.265
7.5
...
FRANCE
47,5
3.6
49,2
3.3
52,3
3.4
TURKEY
68.208
7.476
38.688
56.7
11,47
436,7
33.0
491,8
33.2
503,1
33.0
CANADA
64.232
...
15.116
23.5
...
GREECE
2,8
0.2
1,7
0.1
0,5
...
VIETNAM
62.238
...
23.150
37.2
...
HUNGARY
4,6
0.3
4,4
0.3
6,3
0.4
IRELAND
24,8
1.9
19,6
1.3
21.5
1.4
POLAND
36.140
2.127
7.598
21.0
23,82
ITALY
221,2
16.7
233,5
15.8
243,5
16.0
SWITZERLAND
36.109
1.306
6.624
18.3
25,19
LATVIA
0,9
0.1
0,9
0.1
1.5
0.1
AUSTRALIA
32.621
2.741
15.102
46.3
17,26
LITHUANIA
2,0
0.2
2,0
0.1
2,6
0.2
UN. KINGDOM
31.434
5.918
8.117
25.8
19,01
15,1
1.1
12,6
0.9
9,1
0.6
INDONESIA
27.635
5.631
4.065
14.7
15,16
-
-
-
-
-
-
NETHERLANDS
64,3
4.8
89,3
6.0
90,0
5.9
MEXICO
27.324
...
5.495
20.1
...
POLAND
74,4
5.6
80,1
5.4
86,7
5.7
IRAN
25.220
4.204
6.890
27.3
8,14
PORTUGAL
8,0
0.6
9,3
0.6
12,3
0.8
MALAYSIA
24.641
...
2.215
9.0
...
ROMANIA
1,0
0.1
0,7
...
0,8
0.1
BELGIUM
22.849
953
8.645
37.8
13,72
SLOVAKIA
0,9
0.1
0,8
0.1
1,0
0.1
ALGERIA
20.159
1.892
10.049
49.8
12,97
SLOVENIA
57,8
4.4
66,0
4.5
67,1
4.4
SPAIN
52,7
4.0
60,2
4.1
61,1
4.0
1.787.626
...
389.543
21.8
...
SWEDEN
41,4
3.1
43,8
3.0
40,5
2.7
UN.KINGDOM
27,7
2.1
30,7
2.1
25,3
1.7
TOTAL EU-27
1.323,9
100.0
1.481,0
100.0
1.524,8
100.0
SUB-TOTAL (Fonte: Elaborazione esclusiva)
(Source: own data processing)
CYPRUS
GERMANY
LUXEMBOURG MALTA
(Fonte: Elaborazione dati Eurostat)
(Source: Eurostat data processing)
170
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
102. Beni strumentali per la pietra: import totale UE (valore) Instrumental goods for stone: import total EU (value) 2010 COUNTRIES
mill. Euro
mill. Euro
2012 share
171
103. Beni strumentali per la pietra: export UE (mill. euro) Instrumental goods for stone: export EU (mill. euros)
2011 share
XXIV World Marble and Stones Report 2013
mill. Euro
EXTRA-EU share
COUNTRIES
2010
2011
INTRA-EU 2012
2010
2011
2012
AUSTRIA
51,8
5.3
68,0
6.3
68,9
6.5
AUSTRIA
56,9
71,7
76,2
125,5
153,9
153,3
BELGIUM
35,5
3.6
41,8
3.9
39,8
3.8
BELGIUM
4,0
3,6
4,3
18,6
21,8
21,3
BULGARIA
5,2
0.5
6,0
0.6
6,4
0.6
BULGARIA
2,5
2,7
3,2
1,3
1,9
1,8
CYPRUS
0,9
0.1
1,0
0.1
0,7
0.1
CYPRUS
-
-
-
-
-
-
CZECH REP.
35,1
3.6
40,8
3.8
44,1
4.2
CZECH REP.
2,7
3,8
4,3
15,8
16,3
23,3
DENMARK
13,9
1.4
10,9
1.0
13,0
1.2
DENMARK
1,4
0,8
1,2
5,9
1,4
1,4
ESTONIA
3,9
0.4
3,0
0.3
3,0
0.3
ESTONIA
0,1
0,1
0,2
0,2
0,3
0,3
FINLAND
16,1
16.5
16,6
1.5
16,6
1.6
FINLAND
2,8
3,1
3,3
2,7
3,2
3,5
FRANCE
109,0
11.1
111,3
10.4
108,9
10.3
FRANCE
10,2
10,4
14,1
37,3
38,8
38,2
GERMANY
251,0
25.7
276,9
25.9
278,0
26.3
GERMANY
176,3
203,4
219,3
260,4
288,4
283,8
9,7
1.0
8,2
0.8
6,2
0.6
GREECE
2,2
1,3
0,3
0,6
0,4
0,2
HUNGARY
15,5
1.6
18,5
1.7
18,8
1.8
HUNGARY
1,8
1,5
1,9
2,8
2,9
4,4
IRELAND
5,7
0.6
10,4
1.0
6,7
0.6
IRELAND
5,7
4,0
4,7
19,1
15,6
16,8
ITALY
91,1
9.3
91,4
8.5
85,8
8.1
ITALY
126,2
128,6
140,7
95,0
104,9
102,8
LATVIA
2,3
0.2
3,1
0.3
3,6
0.3
LATVIA
0,3
0,2
0,9
0,6
0,7
0,6
LITHUANIA
4,0
0.4
4,6
0.4
5,0
0.5
LITHUANIA
1,7
1,6
2,4
0,3
0,4
0,2
10,2
10.4
10,0
0.9
6,9
0.7
LUXEMBOURG
1,5
1,4
1,4
13,6
11,2
7,7
0,5
...
1,4
0.1
1,1
0.1
MALTA
-
-
-
-
-
-
NETHERLANDS
49,3
5.0
58,3
5.4
62,0
5.9
NETHERLANDS
16,6
28,6
30,4
47,7
60,7
59,6
POLAND
53,5
5.5
59,8
5.6
57,3
5.4
POLAND
28,4
30,2
34,5
46,0
49,9
52,2
PORTUGAL
20,5
2.1
17,3
1.6
18,9
1.8
PORTUGAL
3,4
3,6
6,5
4,6
5,7
5,8
ROMANIA
21,3
2.2
22,2
2.1
22,8
2.2
ROMANIA
0,2
0,2
0,2
0,8
0,5
0,6
SLOVAKIA
15,1
1.5
17,4
1.6
17,5
1.7
SLOVAKIA
0,2
0,3
0,3
0,7
0,5
0,7
SLOVENIA
7,4
0.8
8,2
0.8
8,1
0.8
SLOVENIA
30,6
36,2
37,8
27,1
29,8
29,3
SPAIN
61,8
6.3
67,1
6.3
64,9
6.1
SPAIN
12,8
16,7
16,3
39,9
43,5
44,8
SWEDEN
34,1
3.5
36,5
3.4
34,8
3.3
SWEDEN
23,6
25,4
22,8
17,8
18,4
17,7
UN.KINGDOM
53,7
5.5
60,4
5.6
57,7
5.5
UN.KINGDOM
11,0
11,8
10,6
16,7
18,9
14,7
TOTAL EU-27
978,1
100.0
1.071,1
100.0
1.057,5
100.0
TOTAL EU-27
523,1
591,2
639,8
800,8
889,8
885,0
GREECE
LUXEMBOURG MALTA
(Fonte: Elaborazione dati Eurostat)
(Source: Eurostat data processing)
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
172
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
104. Beni strumentali per la pietra: import UE (mill. euro) Instrumental goods for stone: import EU (mill. euro) EXTRA-EU
XXIV World Marble and Stones Report 2013
173
105. Beni strumentali per la pietra: import USA (cod. 68.04) Instrumental goods for stone: import USA (cod. 68.04) INTRA-EU
2010
2011
COUNTRIES
2010
2011
2012
2010
2011
2012
COUNTRIES
mill. USD
AUSTRIA
19,5
29,2
29,6
32,3
38,8
39,3
CHINA
65.130
24.1
69.977
22.3
61.484
18.1
BELGIUM
8,6
11,7
11,8
26,9
30,1
28,0
JAPAN
33.221
12.3
40.802
13.0
44.161
13.2
BULGARIA
1,3
1,3
1,6
3,9
4,7
4,8
GERMANY
28.834
10.7
34.850
11.1
41.829
12.3
CYPRUS
0,1
0,1
0,1
0,8
0,9
0,6
ITALY
23.536
8.7
25.608
8.2
30.454
9.0
CZECH REP.
5,0
5,5
6,4
30,1
3,53
37,7
SOUTH KOREA
23.271
8.6
26.290
8.4
30.204
8.9
DENMARK
1,8
1,6
1,8
12,1
9,3
11,2
MEXICO
13.451
5.0
16.555
5.3
19.329
5.8
ESTONIA
0,5
0,6
0,6
3,4
2,4
2,4
AUSTRIA
11.918
4.4
18.212
5.8
19.329
5.7
FINLAND
3,4
3,2
3,0
12,7
13,4
13,6
CANADA
12.626
4.7
13.127
4.2
14.251
4.2
FRANCE
23,9
22,6
21,6
85,1
88,7
87,3
SWEDEN
8.018
3.0
5.843
1.9
7.750
2.3
114,8
118,9
123,4
136,2
158,0
154,6
ISRAEL
6.630
2.4
6.664
2.1
6.983
2.1
GREECE
1,0
0,7
0,2
8,7
7,5
6,0
TAIWAN
7.511
2.8
6.258
2.0
6.665
2.0
HUNGARY
2,8
3,3
3,3
12,7
15,2
15,5
SWITZERLAND
5.404
2.0
5.956
1.9
6.438
1.9
IRELAND
2,2
4,8
2,3
3,5
5,6
4,4
ITALY
25,7
24,8
24,3
65,4
66,6
61,5
OTHERS
30.923
11.4
43.111
13.8
49.030
14.5
LATVIA
0,5
0,5
0,5
1,8
2,6
3,1
TOTAL
270.473
100.0
313.253
100.0
338.763
100.0
LITHUANIA
1,3
1,5
1,6
2,7
3,1
3,4
LUXEMBOURG
5,1
4,2
2,5
5,1
5,8
4,4
MALTA
0,1
0,7
0,5
0,4
0,7
0,6
NETHERLANDS
16,6
20,5
22,5
32,7
37,8
39,5
POLAND
17,9
15,6
17,7
35,6
44,2
39,6
PORTUGAL
1,6
1,6
1,7
18,9
15,7
17,2
ROMANIA
3,3
3,3
3,1
18,0
18,9
19,7
SLOVAKIA
0,7
0,9
1,0
14,4
16,5
16,5
SLOVENIA
1,3
1,4
1,8
6,1
6,8
6,3
SPAIN
15,8
15,7
16,2
46,0
51,4
48,7
SWEDEN
10,0
10,6
11,0
24,1
25,9
23,8
UN.KINGDOM
18,4
19,7
19,3
35,3
40,7
38,4
TOTAL EU-27
303,3
329,4
329,4
674,8
746,5
728,1
GERMANY
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
share
mill. USD
2012 share
mill. USD
share
(Source: Comtrade data processing)
174
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
106. Beni strumentali per la pietra: import India (cod. 68.04) Instrumental goods for stone: import India (68.04) 2010 COUNTRIES
2011
XXIV World Marble and Stones Report 2013
175
107. Ipotesi di sviluppo mondiale di produzione ed impieghi Forecast of world development in stone production and uses 2012
Production
Uses
mill. USD
share
mill. USD
share
mill. USD
share
YEARS
Gross
Waste
Net
CHINA
26.798
43.9
34.695
39.4
55.288
43.2
1996
46.500
19.070
27.430
507,5
100.0
JAPAN
6.175
10.1
12.345
14.0
13.704
10.7
THAILAND
5.420
8.9
8.721
9.9
11.268
8.8
1997
49.500
20.300
29.200
540,2
106,4
GERMANY
5.409
8.9
6.145
7.0
10.095
7.9
1998
51.000
20.910
30.090
556,7
109.7
ITALY
1.842
7.5
5.318
6.0
7.088
5.5
1999
54.500
22.345
32.155
595,0
117.2
USA
1.174
3.0
3.379
3.8
4.437
3.5
2000
59.650
24.450
35.200
651,0
128.3
SWEDEN
2.620
1.9
2.069
2.3
3.750
2.9
SWITZERLAND
1.522
4.3
3.467
3.9
3.598
2.8
2001
65.000
26.650
38.350
709,5
139.8
12
2.5
2.325
2.6
2.991
2.3
2002
67.500
27.675
39.825
736,7
145.2
1.014
...
719
0.8
2.223
1.7
2003
75.000
30.750
44.250
818,6
161.3
865
1.7
2.259
2.6
1.881
1.5
2004
81.250
33.300
47.950
886,3
174.6
3.575
1.4
1.301
1.5
1.765
1.4
OTHERS
61.035
5.9
5.315
6.0
9.792
7.7
2005
85.250
34.950
50.300
930,5
183.3
TOTAL
61.035
100.0
88.058
100.0
127.880
100.0
2006
92.750
38.000
54.750
1.012,3
199.5
2007
103.500
42.500
61.000
1.129,7
222.6
2008
105.000
43.000
62.000
1.146,1
225.8
2009
104.500
42.850
61.650
1.140,0
224.6
2010
111.500
45.715
65.785
1.217,0
239.8
2011
116.000
47.560
68.440
1.265,0
249.3
2012
123.500
50.630
72.870
1.350,0
266.0
2015
133.500
54.760
78.740
1.456,5
287.0
2020
162.500
66.650
95.850
1.773,2
342.5
AUSTRA PHILIPPINES TAIWAN SOUTH KOREA
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
(Fonte: Elaborazione propria)
mill.sq.mt. (1) Index (2)
(Source: own data processing)
(1) Spessore convenzionale di cm. 2 (produzione x mq. 18.5/tonn) Conventional thickness of cm. 2 (production x 18.5 sq. mt./ton) (2) Tasso di sviluppo del 4% annuo (media storica dell’ultimo quinquennio) Compound growth rate equal to 4% per year (Historical average of production over the last five years)
176
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
108. Consumi mondiali di ceramica e lapidei World uses of ceramic tiles and stone
1990
2.150
100.0
1995
3.650
2000
par.
AREA
1950
1975
2000
2025
2050
ASIA
1.402
2.406
3.672
4.853
5.459
AFRICA
221
406
794
1.408
2.020
LATIN AMERICA
167
322
519
684
769
EUROPE
547
676
727
768
757
NORTH AMERICA
172
243
314
415
484
13
21
31
44
55
2.522
4.074
6.057
8.172
9.544
55.6
59.0
60.6
59.4
57.2
AFRICA
8.8
10.0
13.1
17.2
21.2
LATIN AMERICA
6.6
7.9
8.6
8.4
8.1
21.7
16.6
12.0
9.4
7.8
NORTH AMERICA
6.8
6.0
5.2
5.1
5.1
OCEANIA
0.5
0.5
0.5
0.5
0.6
100.0
100.0
100.0
100.0
100.0
index
%
285
100.0
13.2
170.0
462
162.1
12.7
5.320
247.4
651
228.4
12.2
2005
6.500
302.3
930
326.3
14.3
2006
7.090
329.8
1.012
355.1
14.2
2007
7.800
362.7
1.130
396.5
14.5
OCEANIA
2008
8.150
379.1
1.150
403.5
14.1
WORLD
2009
8.510
395.8
1.140
400.0
13.4
ASIA
2010
8.640
401.7
1.217
427.0
14.0
2011
8.750
407.0
1.265
443.9
14.5
2012
9.250
430.2
1.350
473.7
14.6
(Fonte: Elaborazione propria da fonti varie)
mill. sq. mt./2
stone/tiles
(Source: own processing on various sources)
ABS. FIGURES
index
stone
SHARES
mill. sq. mt.
177
109. Popolazione mondiale: dati storici e prospettive (mill.) World population: historical outline and possible development
ceramic tiles YEAR
XXIV World Marble and Stones Report 2013
EUROPE
WORLD (Fonte: Elaborazione dati ONU)
(Source: UNO data processing)
178
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
110. Export lapideo mondiale: valore (mill. USD) Stone world export: value (mill. USD)
XXIV World Marble and Stones Report 2013
179
111. Export lapideo mondiale: valore (index) Stone world export: value (index)
YEARS
CHINA
ITALY
TURKEY
INDIA
BRAZIL
OTHERS
TOTAL
YEARS
CHINA
ITALY
TURKEY
INDIA
BRAZIL
2001
926,1
1.603,4
223,1
424,5
227,6
1.925,3
5.330
2001
100.0
100.0
100.0
100.0
2005
2.171,5
2.150,4
734,5
882,7
776,7
2.634,2
9.350
2005
234,5
134,1
329.2
2006
2.787,4
2.206,6
1.027,4
991,6
911,5
3.135,5
11.060
2006
301,0
137.6
2007
3.335,2
2.537,6
1.242,5
1.363,0
1.093,0
3.628,7
13.200
2007
360,1
2008
3.843,8
2.551,2
1.402,1
1.455,1
954,5
5.063,3
15.270
2008
2009
3.562,5
1.902,5
1.222,7
1.367
715,7
5.309,2
14.080
2010
4.097,0
2.023,6
1.585,8
1.182,4
955,2
6.506,0
2011
5.008,0
2.218,8
1.690,9
1.380,8
996,4
2012
5.209,0
2.274,1
1.897,5
1.926,9
1.057,8
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
OTHERS
TOTAL
100.0
100.0
100.0
207.9
341,3
136.8
175.4
460.5
233,6
400.5
162.9
207.5
158.3
556.9
321.0
480.2
188.5
247.6
415.1
159.1
628.5
342.8
419.3
263.0
286.5
2009
384.7
118.7
548.1
322.2
314.5
275.7
264.2
16.350
2010
442.4
126.2
710.8
278.5
419.7
337.9
306.8
6.665,1
17.960
2011
540.8
138.4
757.9
325.3
437.8
346.2
337.0
6.994,7
19.360
2012
562.5
141.8
850.5
453.9
464.8
363.3
363.2
(Source: Comtrade data processing)
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
180
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
112. Export lapideo mondiale: valore (shares) Stone world export: value (shares) YEARS
CHINA
ITALY
TURKEY
INDIA
BRAZIL
OTHERS
TOTAL
2001
17.4
30.1
4.2
8.0
4.3
36.0
100.0
2005
23.2
23.0
7.8
9.4
8.3
28.3
100.0
2006
25.2
20.0
9.2
9.0
8.2
28.4
100.0
2007
25.2
19.2
9.4
10.3
8.3
27.6
100.0
2008
25.1
16.7
9.2
9.5
6.3
33.2
100.0
2009
25.3
13.5
8.7
9.7
5.1
37.7
100.0
2010
25.1
12.4
9.7
7.3
5.8
39.7
100.0
2011
27.9
12.4
9.4
7.7
5.5
37.1
100.0
2012
26.9
11.7
9.8
9.9
5.5
36.2
100.0
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
Appendice critica
La documentazione posta a base del Rapporto, al pari di quelle utilizzate nelle edizioni precedenti, è stata oggetto di una complessa ricerca ad ampio spettro, basata integralmente su fonti ufficiali per quanto riguarda l’interscambio, mentre le produzioni ed i consumi sono valutati alla luce di stime ragionate (in alcuni casi con la collaborazione di Soggetti locali). Ciò, nell’ambito di criteri omogenei di rilevazione, elaborazione ed interpretazione, in modo da garantire il carattere omogeneo, e quindi comparabile, dei dati statistici. Le fonti da cui sono desunti, con ogni possibile aggiornamento, i dati propedeutici di carattere macro-economico, sono quelle degli Organi competenti, quali Fondo Monetario Internazionale, OCSE ed ONU, mentre le informazioni sulla congiuntura dell’edilizia nei maggiori Paesi industriali sono di provenienza ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili). Quanto alla produzione estrattiva, le cifre dell’Europa rivengono dall’elaborazione di precedenti stime ufficiose di fonte Eurostat,
calibrate in funzione dell’interscambio di materiali e di tecnologie, mentre quelle di altri Paesi leader, fermo restando il modulo già illustrato, sono state utilmente confrontate con le valutazioni di fonte USGS (Servizio Geologico degli Stati Uniti): in alcuni casi, le sole disponibili, e comunque attendibili in tema di evoluzione storica, in specie per diversi Stati del terzo mondo. I dati produttivi del Brasile, oggetto di approfondimento specifico nel “Dossier” presente in appendice, sono omogenei a quelli dei Rapporti precedenti, previa indicazione delle maggiori quantità estratte, relative a materiali per uso strutturale, di cui alle rilevazioni dell’Associazione lapidea brasiliana (Abirochas). La natura monografica del documento assume carattere esaustivo con una serie di rilevazioni esclusive circa l’interscambio di tecnologie e di beni strumentali, ed una comparazione tra prezzi medi dei manufatti lapidei esportati, in un’ottica di benchmark. Il volume globale dei lavorati è stato oggetto di rilevazioni conformi a quelle storiche,
182
con coefficienti invariati relativi alle perdite di lavorazione, pur essendo ragionevole presumere un aumento della produttività media collegato alle più recenti ottimizzazioni tecnologiche: stante l’impossibilità di effettuarne un’elaborazione probante, si è optato per la formula più idonea dal punto di vista della comparabilità omogenea, confermando la tradizionale quota di perdita nella misura di due quinti del carico di segheria, al netto del rispettivo interscambio grezzo. Le cifre in quantità e valori riferite al traffico internazionale del settore provengono, per quanto di competenza e salvo eccezioni, dall’Organizzazione statistica dell’ONU (Comtrade), e per l’Europa dei Ventisette, da Eurostat: in qualche caso, come quelli riguardanti alcuni Paesi asiatici, con gli aggiustamenti resi necessari dalla diversa articolazione del calendario (al riguardo, si deve comunque aggiungere che i consuntivi dell’India sono stati utilmente perequati a quello occidentale). Alla provenienza delle fonti è fatto riferimento specifico nelle note in calce alle tavole. Come negli anni precedenti, stanti l’importanza determinante della Cina nel panorama lapideo mondiale, ed il livello decisivo delle sue quote di produzione, interscambio e consumo, i consuntivi dell’export ed import di questo Paese sono stati verificati, tramite la collaborazione dell’ufficio ICE di Pechino, con i dati ufficiali di fonte locale. Anche per questo, in qualche caso di significativa differenza negli incroci dell’interscambio, il dato cinese è stato oggetto di motivata preferenza. Il riferimento ai valori deve ritenersi complementare, in specie nel giudizio di lungo
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
periodo, mentre il fattore quantitativo permette confronti omogenei e conseguenti valutazioni strategiche non influenzate dai problemi di cambio e dagli oneri extragestionali. Sulla base di una prassi consolidata, sono stati espunti dai flussi di movimentazione, e dalle stesse stime produttive, volumi talvolta cospicui di materiali correnti, che in alcune situazioni raggiungono livelli di grande ampiezza ma di scarso valore unitario: ancora una volta, i casi più significativi in partenza riguardano Cina, Croazia, Danimarca, Indonesia, Malaysia, Norvegia, Pakistan, e per quanto concerne i consumi, Paesi Bassi, Regno Unito e Singapore, oltre a diverse realtà africane ed asiatiche. Del pari, nelle rilevazioni riguardanti l’Italia, diversamente da altre fonti si è ritenuto di prescindere dalle cifre riguardanti i sottoprodotti (granulati e polveri), che soprattutto nell’export sono di forte rilevanza quantitativa ma di apporto valutario sostanzialmente marginale. Il modello standard nella rilevazione degli scambi lapidei, tanto più importante perché interessa la maggioranza del fatturato mondiale, resta il sistema input-output. Vi permangono notevoli problemi di elaborazione, interpretazione e perequazione dei dati, relativi ai tradizionali codici a quattro cifre (calcarei grezzi, silicei grezzi, lavorati semplici, manufatti con valore aggiunto, ardesia lavorata): ebbene, nei casi non infrequenti di escursioni apprezzabili, si è optato, sempre in linea di omogeneità con le rilevazioni precedenti, per considerare prevalente il dato di maggiore affidabilità o consistenza.
Carlo Montani
In questo senso, una fattispecie di particolare e perdurante ampiezza, tale da suggerire l’opportunità di un accenno specifico, riguarda l’export di grezzi calcarei dall’Egitto verso la Cina, in cui il dato di partenza è largamente sottostimato rispetto a quello di arrivo corrispondente. Al riguardo, nell’ipotesi che il primo possa essere condizionato dall’incidenza parziale di spedizioni in regime di sottofatturazione, si è ritenuto più attendibile il consuntivo dell’import corrispondente, confermato dalle verifiche di cui si è detto, a proposito dell’interscambio cinese. Nelle classificazioni originarie del prodotto finito, ed in qualche caso anche del grezzo, come in quelli rispettivi di India e Sudafrica, esistono riferimenti a carattere disomogeneo suffragati dai valori medi: cosa che ha consentito di apportare i necessari correttivi, ferma restando la cifra complessiva dei volumi scambiati dal Paese in riferimento. Il fenomeno ha richiesto qualche aggiustamento anche nei casi, peraltro minimi, di escursioni abnormi da un esercizio all’altro. Discrasie talvolta rilevanti possono sussistere nei dati in valore riferiti a flussi dell’interscambio tra Paese esportatore e Paese importatore: al riguardo, casi ragguardevoli sono rilevabili nell’import cinese di grezzi, a fronte del relativo export calcareo dalla Turchia, o di quello siliceo da India e Brasile, fermo restando il rispetto delle tendenze evolutive di base. Le motivazioni di queste differenze possono essere riferibili al diverso valore doganale di carico od all’attribuzione imprecisa del codice di riferimento. Ferma restando la maggiore congruità comparativa dei dati in volume, nel caso di escursioni in valore tra dati cor-
183
rispondenti di Paesi leader, cui si fa cenno nei testi e nei documenti statistici, si è preferito mantenere invariata l’informazione originaria, dando atto della differenza. Le schede dei maggiori Paesi settoriali sono conformi al modulo in uso nei Rapporti pregressi. Al riguardo, l’astrazione più significativa riguarda, sin dal primo Rapporto del 1990, gli scarti di segheria e di laboratorio. In mancanza di riferimenti certi, detti scarti sono stati assunti in una quota percentuale unitaria, riveniente da esperienze storiche, dando luogo ad una sovrastima del prodotto a favore dei Paesi meno sviluppati dove la quota di cascami è verosimilmente più alta; ovvero, a qualche sottostima nel caso di quelli caratterizzati da livelli competitivi di produttività o dalla maggiore presenza di lavorati semplici, dove lo scarto è verosimilmente inferiore. Comunque sia, si tratta di escursioni contenute che non inficiano il giudizio di sintesi quale emerge dalle schede. L’utilizzazione del sistema input-output per le tecnologie, ed in particolare per macchine, impianti e beni strumentali, rimane impraticabile, tanto più che per molti Paesi le unità di misura quantitativa non hanno carattere omogeneo, in quanto sono riferite al numero di pezzi anziché al peso. In ogni caso, il numero dei Paesi monitorati, compreso il controllo di quelli minori, è stato oggetto di un utile potenziamento comparativo, in modo da ampliare anche per queste tipologie il ventaglio delle rilevazioni. L’apporto dei Paesi di terza fascia, aventi rilevanza significativa ma complementare, è riportato globalmente nella tradizionale definizione aggregata di “others”: ciò, iterando le maggiorazioni convenzionali
184
applicate al subtotale dei Paesi rilevati singolarmente nei modelli input-output. Tali maggiorazioni sono ragguagliate al tre per cento del subtotale stesso, che è rimasto invariato come da modulo applicato nei precedenti Rapporti. Ciò, con le sole eccezioni dei lavorati semplici (codice 68.01) e dell’ardesia (codice 68.03), dove il notevole incremento di flussi tra Paesi terzi, nell’ambito di una movimentazione merceologica relativamente contenuta rispetto a quelle dei grezzi calcarei (codice 25.15), dei grezzi silicei (codice 25.16), e dei lavorati speciali (codice 68.02), ha suggerito la ragionevole opportunità di aggiornare la predetta maggiorazione convenzionale, elevandola ad una quota doppia. Circa la componente propedeutica a carattere macro-economico, è congruo precisare che alcuni consuntivi, con riferimento prio-
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
ritario a quelli del prodotto interno lordo, sono stati tratti dalle informazioni disponibili all’atto di predisposizione del Rapporto (aprile 2013): pertanto, le cifre esposte sono suscettibili di qualche scostamento, peraltro marginale, rispetto ai correttivi ufficiali apportati in tempi posteriori dai rispettivi Governi o dalle Istituzioni economiche competenti. Quanto ai problemi organizzativi e giuridici del lavoro, con riguardo prioritario a quello minorile nelle cave, ed alle prospettive di collaborazione internazionale di settore, anche a livello associativo, stante la carenza di fatti innovativi rilevanti, si rinvia alle considerazioni specifiche del Rapporto precedente.
Critical Appendix
The documentation of the report like those used in previous editions, has been the subject of a complex spectrum research, based entirely on official sources regarding the interchange, while the productions and consumptions are assessed given the reasoned estimates (in some cases with the cooperation of local subjects). This, in the context of homogeneous criteria for detection, processing and interpretation in order to ensure the homogeneous character, and then comparable, of statistic data. The sources from which they are derived, with every possible updating, macroeconomic preparatory data are those of the competent bodies, such as the International Monetary Fund, OECD and the UN, while the information on the building situation in the major industrial Countries come from ANCE (National Association of building constructors). As regards the mining production, Europe numbers come from earlier unofficial estimates processing of Euro-stat source, calibrated according to the exchange of
materials and technologies, while those ones of other leading Countries, considering the form already showed, have been usefully compared with estimates of USGS (Geological Service of the United States): in some cases, the only available and reliable in terms of historical evolution in particular for different States of third world. Brazil production data, object of close examination in the “Dossier” in the Appendix, are consistent with those of previous Reports, prior indication of greater quantities extracted concerning materials for structural use, referred to Brazilian stone Association surveys (Abirochas). Monographic nature of the document is exhaustive with exclusive gathering about the interchange of technology and assets, as well as a comparison among the average prices of exported stone manufactured articles, in a benchmark point of view. The global volume of finished products has been object of gathering in accordance with historical one, with the same coefficients relating to the losses, although reasonable
186
to assume an increase of average productivity linked to the latest technological optimizations: given the impossibility to perform a convincing process, we opted for the most appropriate formula in terms of homogeneous comparability, confirming the traditional share of loss in the measure of two fifths of the sawmill load, net of the corresponding raw interchange. The numbers in quantities and values related to the field international traffic come from statistical organisation of the UN (Comtrade), and for the Europe of twentyseven, from Euro-stat: in some cases, such as those relating to some Asian countries, with the adjustments that the articulation of different calendar made necessary (concerning that we have to add that the final balances of India have been usefully adjusted to the Occidental one). The specific reference to the provenance is in the notes at the bottom of the tables. As in previous years, given the importance of China role in the stone world, and the decisive level of its production quotas, interchange and final consumption, the import and export final balances of this country have been verified, through the cooperation of the ICE Office of Beijing with the official data of the local source. For this reason, in some cases of significant difference in crossings of the interchange, the Chinese datum has been the favourite one. The reference to the values must be considered complementary, especially in long-term rating, while the quantitative factor allows homogeneous comparisons and consequent strategic evaluations not influenced by exchange problems and extra-
XXIV Report World Marble and Stones 2013
managerial charges. On the basis of an established procedure, volumes sometimes substantial of current materials, that in some situations reach levels of large extent but of low unit value, have been erased from handling flows and the same production estimations: once again, the most significant cases concern China, Croatia, Denmark, Indonesia, Malaysia, Norway, Pakistan, and with regard to the consumption, Netherlands, United Kingdom and Singapore, in addition to several African and Asian realities. Similarly, in gathering concerning Italy, differently from other sources we did not consider the numbers about by-products (granules and powders), which especially in export have a strong quantitative significance but a currency contribution essentially marginal. The standard model in the detection of the stone exchanges, all the more important because it affects the majority of the world turnover, remains the input-output system. There, significant problems of processing, interpretation and adjustment of data concerning the traditional four-digits codes (raw calcareous, raw siliceous, simple finished products, manufactured articles with surplus value, finished slate) remain: well, in cases of common appreciable excursions, we opted, always homogeneously with the previous gathering, to consider mainly the datum of greater reliability or consistency. In this sense, a case of particular and continuing extent, that suggests the opportunity of a specific mention concerns the export of raw calcareous stones from Egypt to China, where the starting datum is widely underestimated compared to the
Carlo Montani
corresponding arrival one. Concerning that, assuming that the first can be conditioned by a partial occurrence of forwarding in under invoicing system, we considered more reliable the final balance of the corresponding import, confirmed by above-mentioned controls about the Chinese exchange. In the original classifications of the finished product and in some cases even of the raw one, like in those ones of India and South Africa, there are inconsistent references supported by average values: it allowed to correct them even if the global numbers of volumes exchanged from the reference country remained. The phenomenon needed some adjustment also in the smaller cases of abnormal excursions from one financial year to another one. Discrepancies may sometimes exist in value data related to the interchange flows between the exporting country and the importing one: in this regard, important cases are detectable in Chinese import of raw materials, against the corresponding limestone export from Turkey, or siliceous one from India and Brazil, respecting the basic development trends. The reasons for these differences may be referred to different customs load value or the imprecise attribution of the reference code. Considering the greater consistency of data in volume, in the case of value excursions among corresponding data of leader countries, to which we refer in texts and statistic documents, we preferred to maintain the original information, acknowledging the difference. The dossiers of the leading sector countries are in accordance with the form in use in
187
previous reports. In this respect, the most significant abstraction involves sawmill and laboratory scraps since the first report of 1990. Without reliable references, these scraps have been adopted in a unit percentage quota coming from historical experiences, creating an overstatement of the product in favour of the least developed countries where the share of waste is likely to be higher; that is, any underestimation in the case of those ones characterized by competing levels of productivity or by the increased presence of simple finished products, where the gap is likely to be lower. However, these are contained excursions which do not affect the synthesis judgement which emerges from the files. The use of input-output system for technologies, and in particular for machinery, equipment and assets remains unfeasible especially since in a lot of countries the quantitative units are not homogeneous, as they are related to the number of pieces rather than to the weight. In any case, the number of monitored countries, including the supervision of those smaller ones, had a useful comparative enhancement in order to expand the array of gathering also for these types. The contribution of third countries, which had a significant relevance but complementary, is reported globally in the traditional aggregate definition of “others�: this, by iterating the conventional surcharges applied to the subtotal of countries individually detected in input-output models. These surcharges correspond to three per cent of the same subtotal, which remained unchanged as we
188
can see in the applied form in the previous reports. This, with the only exceptions of simple finished products (code 68.01) and slate (68.03), where the increase of flows among third countries, within the context of a commodity handling relatively contained compared to the raw calcareous stones (25.15), raw siliceous (25.16), and the special processed products (68.02), suggested the reasonable opportunity to update the abovementioned conventional surcharge, elevating it to a double share. About preparatory macro-economic component, it is appropriate to clarify that some actual final balances, with priority to
XXIV Report World Marble and Stones 2013
those ones of the gross domestic product, have been taken from the information available at the time of preparation of the report (April-May 2013): therefore, the numbers presented are subject to some variations, however marginal, compared to the official corrections made in latter times by their respective Governments or economic institutions. As regards the organisational and legal issues of the work, with a priority regard to the child labour in the quarries, and the prospects for international cooperation in the field, including associative level, given the deficiency of innovative relevant facts, please refer to the specific considerations of the previous report.
Schede dei maggiori Paesi 1994-2012
Nelle tavole che seguono viene riportato, con riferimento storico ad uno spazio ventennale, il compendio omogeneo della dinamica settoriale per un maxi-gruppo di 24 Paesi leader, divisibili in tre aggregati dalle caratteristiche affini. Si tratta di schede facilmente consultabili che permettono di analizzare in maniera immediata ma compiutamente sintetica la congiuntura di lungo e di breve periodo, estrapolandone valutazioni probanti anche in ordine alle potenzialità di sviluppo. Questi Paesi esprimono oltre quattro quinti della produzione mondiale che il comparto lapideo ha conseguito nel 2012, ed un volume ancora più significativo dell’interscambio, dando luogo ad un campione ampiamente esaustivo. Il primo gruppo si riferisce ai Paesi che hanno conseguito livelli produttivi superiori al milione di tonnellate in ragione annua: Brasile, Cina, Francia, Grecia, India, Italia, Portogallo, Spagna, Turchia. Il secondo comprende quelli che si sono distinti per l’ampiezza del consumi, con riguardo prioritario
a quelli d’importazione: Canada, Corea del Sud, Germania, Giappone, Stati Uniti, Taiwan. L’ultimo gruppo aggrega altri Paesi di apprezzabile consistenza produttiva o distributiva: Australia, Austria, Belgio, Finlandia, Norvegia, Polonia, Russia, Singapore, Sudafrica. Dal punto di vista geografico, l’aggregato comprende undici Paesi europei, sette asiatici e tre americani, mentre gli altri appartengono al resto del mondo. L’incidenza ponderale di ciascun Paese, secondo logica, è nettamente diversa: basti ricordare che la Cina, nell’attuale congiuntura lapidea, esprime circa un terzo della produzione mondiale e dell’import, nonché un quarto dei consumi e dell’export. L’andamento storico dei processi industriali di estrazione e trasformazione mette in evidenza la diversa propensione allo sviluppo di ciascun Paese, confermando che il trend di crescita più consistente è stato quello dei Paesi extra-europei, e segnatamente di quelli asiatici. Nondimeno, le potenzialità di espansione sono comuni a tutti, perché la
190
domanda mondiale è stata costantemente in aumento, con la sola eccezione del 2009. I volumi prodotti sono stimati in base alla metodologia illustrata nell’Appendice critica, mentre quelli relativi all’interscambio hanno carattere ufficiale, con qualche correzione integrativa contestuale all’applicazione del modello input-output. Come nei precedenti Rapporti, la quota attribuita agli scarti di segheria e di laboratorio, stante l’impossibilità di rilevazioni analitiche, rimane unificata nella misura convenzionale di due quinti. Ciò comporta l’esistenza di possibili eccedenze del manufatto destinato all’impiego, in favore dei Paesi caratterizzati da livelli più avanzati di produttività, ma il fenomeno appare circoscritto perché lo sviluppo tecnologico è diffuso dovunque. Il dato finale di ciascuna tavola riguarda il consumo domestico apparente di ciascun Paese, espresso sia in peso, sia in metri quadrati equivalenti allo spessore convenzionale di cm. 2 utilizzando la formula di trasformazione con criteri ugualmente omogenei. Nella fattispecie, può sussistere qualche minusvalenza in termini di metri quadrati effettivi, soprattutto nei Paesi che hanno impieghi nella funeraria o nell’arredo urbano superiori alla media, quali Germania e Giappone. Non si è tenuto conto dei materiali correnti destinati ad uso strutturale, che alimentano taluni flussi importanti di produzione, interscambio e consumo: a quelli più significativi si è fatto riferimento nel testo.
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
Indice delle schede Australia Austria Belgio / Belgium Brasile / Brazil Canada Cina /China Corea del Sud / South Korea Finlandia / Finland Francia / France Germania / Germany Giappone / Japan Grecia / Greece India Italia / Italy Norvegia / Norway Polonia / Poland Portogallo / Portugal Russia Singapore Spagna / Spain Sudafrica / South Africa Taiwan Turchia / Turkey USA
Dossiers of the leading Countries 1994-2012
The following tables show, with twenty year historical reference, the homogeneous compendium of the sector dynamics for a maxi-group of the main 24 leaders countries, divisible into three similar aggregates. We are talking about dossiers that you can easily consult and that allow to analyze immediately but fully synthetic the long and short economic situation, extracting convincing assessments also according to the developments capabilities. These countries are expressing over fourfifths of world production that the stone sector has achieved in 2012, and an even more significant volume of interchange, giving rise to a largely comprehensive sample. The first group refers to the countries that have achieved production levels exceeding one million tons yearly: Brazil, China, France, Greece, India, Italy, Portugal, Spain, Turkey. The second one includes those who excelled for the extent of consumption, with priority to those ones concerning import: Canada,
South Korea, Germany, Japan, United States, Taiwan. The last group aggregates other countries of significant production or distribution consistency: Australia, Austria, Belgium, Finland, Norway, Poland, Singapore, South Africa. Geographically, the aggregate includes eleven European countries, seven Asian and three American countries, while others belong to the rest of the world. The ponderal incidence of each country according to the logic, is markedly different: suffice it to recall that China, in the current stone situation, expresses about one third of world production and import, as well as a quarter of consumption and export. The historical trend of industrial extraction and transforming processes highlights the different attitude to the development of each country, confirming that the most consistent growth trend was that one of non-European countries, in particular Asian ones. Nevertheless, the capabilities to expand are common to all, because global
192
demand is constantly increasing, with the sole exception of 2009. The volumes produced are estimated according to the methodology described in the Appendix, while those ones relating to the interchange have an official nature, with some supplementary corrections contextual to the application of the input-output model. As in previous reports, the quota attributed to sawing and processing waste, given the impossibility of analytical findings, remains unified in a conventional measure of twofifths. This implies the existence of possible surplus of the manufactured article addressed to the use, in favour of the countries with the most advanced levels of productivity, but the phenomenon appears limited because the technological development has spread everywhere. The final datum of each table relates to the apparent domestic consumption of each country, expressed both in weight, both in square meters equivalent to the conventional thickness of 2 cm using the formula of transformation with homogeneous criteria, too. In this case, there may be some loss in terms of real square meters, especially in countries that have uses in the funerary or street furniture above the average, such as Germany and Japan. We did not consider the current materials intended for structural use, feeding certain important flows of production, consumption and interchange: we referred to the most significant ones in the text.
XXIV Report World Marble and Stones 2013
Index of the Dossiers Australia Austria Belgium Brazil Canada China South Korea Finland France Germany Japan Greece India Italy Norway Poland Portugal Russia Singapore Spain South Africa Taiwan Turkey USA
Documentazione statistica dei maggiori Paesi 1994-2012
Leading Countries statistical documents 1994-2012
5 130 17 113 46 67 40 107 5 102 1.890
4 129 14 115 47 68 41 109 5 104 1.920
(Fonte: Elaborazione propria)
Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
250 86 336 72 264 108 156 141 297 14 283 5.240
250 87 337 65 272 112 160 146 306 10 296 5.470
1994
1995
125
1995
125
1994
114. AUSTRIA (000 tons)
(Fonte: Elaborazione propria)
Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
113. AUSTRALIA (000 tons)
5.400
292
15
307
139
168
116
284
99
383
83
300
1996
2.220
119
3
122
39
83
58
141
18
159
9
150
1996
5.740
310
22
332
172
160
110
270
121
391
41
350
1997
2.160
117
11
128
45
83
57
140
20
160
10
150
1997
6.050
327
16
343
147
196
135
331
103
434
34
400
1998
2.180
118
23
141
53
88
62
150
13
163
13
150
1998
6.120
331
22
353
163
190
131
321
109
430
30
400
1999
2.240
121
13
154
69
85
59
144
12
156
6
150
1999
6.620
358
29
387
196
191
133
324
110
434
34
400
2000
2.480
134
7
141
49
92
64
156
56
212
12
200
2000
7.190
389
13
408
216
192
134
326
112
438
38
400
2001
2.420
131
4
135
42
93
64
157
14
171
21
150
2001
6.570
355
22
377
185
192
133
325
106
431
31
400
2002
3.030
164
4
168
60
108
76
184
15
199
24
175
2002
8.510
460
28
488
238
250
173
423
174
597
97
500
2003
3.180
172
5
177
58
119
83
202
13
215
15
200
2003
7.800
421
109
530
226
304
212
516
176
692
92
600
2004
4.230
229
3
232
105
127
89
516
26
242
17
225
2004
8.670
469
56
525
261
264
183
447
128
575
75
500
2005
4.700
254
4
258
113
145
100
245
26
271
21
250
2005
8.490
459
55
514
249
265
184
449
179
628
78
550
2006
5.270
285
5
290
141
149
103
252
32
284
34
250
2006
9.300
503
63
566
291
275
192
467
247
714
114
600
2007
5.84
316
6
322
154
168
116
284
27
311
11
300
2007
8.560
461
50
511
258
253
175
428
268
696
96
600
2008
7.060
382
3
385
222
163
113
276
33
309
34
275
2008
6.790
367
4
371
204
467
116
283
48
331
331
325
2010
8.380
453
5
458
260
198
138
336
50
386
36
350
2011
1.920
104
5
109
41
68
47
115
14
129
4
125
2012
7.920
428
39
467
288
179
125
304
185
489
39
450
2010
7.380
399
39
438
288
150
104
254
185
439
39
400
2011
7.180
388
20
408
249
159
110
269
128
397
47
350
2012
(Source: own data processing)
8.160
441
62
503
325
178
124
302
252
554
54
500
2009
(Source: own data processing)
6.010
325
3
328
166
162
112
274
34
308
8
300
2009
890 162 728 298 430 252 682 186 496 9.180
830 157 673 276 397 177 574 163 411 7.600
1995
190
180
1994
700
1995
650
1994
1996
9.430
510
190
700
269
431
300
731
134
865
165
700
1996
629
210
839
354
485
337
822
176
998
248
750
1998
596
329
925
376
549
381
930
159
1.089
289
800
1999
597
285
882
386
496
344
840
237
1.077
227
850
2000
567
345
942
414
528
367
895
240
1.135
235
900
2001
1997
1998
1999
2000
2001
9.650 11.620 11.030 11.040 10.500
522
269
791
311
480
334
814
131
945
245
700
1997
598
523
1.121
523
598
416
1.014
234
1.248
298
950
2003
632
616
1.248
587
661
460
1.121
200
1.321
321
1.000
2004
770
654
1.424
800
624
433
1.507
208
1.265
315
950
2005
999
542
1.541
913
628
436
1.064
288
1.352
502
850
2006
1.020
477
1.497
973
524
365
889
391
1.280
480
800
2007
920
410
1.330
926
404
280
684
417
1.101
251
850
2008
871
396
1.267
888
379
263
642
311
953
203
750
2009
1.090
414
1.504
1.016
488
338
826
176
1002
202
800
2010
1.184
430
1.614
1.039
575
400
975
161
1.136
286
850
2011
1.048
419
1.467
917
550
382
932
147
1.079
279
800
2012
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
(Source: own data processing)
9.350 11.060 11.690 14.240 18.480 18.870 17.020 16.110 20.160 21.900 19.390
505
450
955
395
560
389
949
178
1.127
227
900
2002
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
Produzione di cava 1.980 1.950 1.900 2.000 1.950 2.100 2.250 2.500 2.750 3.200 4.000 4.500 5.500 5.750 6.400 6.000 6.750 7.250 7.500 Quarry production Import grezzo 2 2 8 6 6 3 4 3 2 6 7 9 11 14 21 16 3 24 26 Raw import Disponibilità grezzo 1.982 1.952 1.908 2.006 1.956 2.103 2.254 2.503 2.752 3.206 4.007 4.509 5.511 5.764 6.421 6.016 6.753 7.274 7.526 Raw availability Export grezzo 584 620 637 778 759 833 807 886 1.022 828 838 1.057 1.259 1.182 913 792 1.187 1.187 1.152 Raw export Carico di lavoro 1.398 1.332 1.271 1.228 1.197 1.270 1.447 1.617 1.730 2.378 3.169 3.452 4.252 4.582 5.508 5.224 5.566 6.087 6.374 Work load Sfrido di lavoro 573 546 521 503 491 520 593 663 709 975 1.300 1.415 1.743 1.879 2.258 2.142 2.282 2.496 2.613 Processing waste Produzione manufatti 825 786 750 725 706 750 854 954 1.021 1.403 1.869 2.037 2.509 2.703 3.250 3.082 3.284 3.591 3.761 Finished production Import lavorati 7 9 34 55 63 51 47 48 38 33 35 42 49 77 70 51 68 80 72 Finished import Disponibilità finiti 832 795 784 780 769 801 901 1.002 1.059 1.436 1.904 2.079 2.558 2.780 3.320 3.133 3.352 3.671 3.833 Finished availability Export lavorati 53 62 87 121 140 187 277 336 390 680 962 1.100 1.277 1.293 1.077 859 1.039 983 1.066 Finished export Consumo interno 779 733 697 659 629 614 624 666 669 756 942 979 1.281 1.410 2.243 2.274 2.313 2.688 2.767 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 14.410 13.560 12.900 12.190 11.640 11.360 11.540 12.320 12.380 13.980 17.430 18.120 23.700 26.090 41.500 42.070 42.800 49.730 51.200 Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
116. BRAZIL (000 tons)
(Fonte: Elaborazione propria)
Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
115. BELGIUM (000 tons)
65 246 101 145 44 189 56 133 2.460
98 218 89 129 74 203 32 171 3.160
(Fonte: Elaborazione propria
6.730
364
344
708
294
414
287
701
119
820
170
650
2006
595
160
755
443
312
218
530
69
599
99
500
2009
618
156
774
422
352
245
597
78
675
125
550
2010
98 7.342 3.378 3.964
6.575 3.137 3.438
69
55
62
111
102
74
104
5.737
6.104
6.136
6.189
6.287
7.261
6.954
8.842
9.624 11.601
9.292 10.495 11.011 11.286
14.533
11.828
26.361
52
16.537
12.082
28.619
503
28.116
19.538
47.654
1.425
49.079
13.079
36.000
2011
19.354
11.066
30.420
450
30.870
21.452
52.322
1.531
53.853
15.853
38.000
2012
(Source: own data processing)
63.600 73.340 82.160 106.130 113.520 116.310 128.650 163.580 178.050 214.620 268.860 305.930 358.000
4.441
4.844
9.285 11.841 12.325 13.548 16.246 19.337 20.635 22.887
69
26.309 161
9.216 11.772 12.270 13.486 16.135 19.235 20.561 22.783
9.371 11.215 13.370 14.290 15.832 7.244
8.527
782
6.414
8.181
1.038
18.283
6.405
1.046
5.040
1.635
8.133
4.458
1.345
7.143
44.592
888
5.896
10.872 12.284 15.621 19.953 20.797 22.857 27.350 32.605 34.851 38.615
856
4.492
668
1.314
4.142
447
958
3.341
45.260
2010
11.830 13.598 16.477 20.841 22.142 24.492 28.396 33.643 35.633 39.062
2009
12.260
2008
8.062
2.477
963
189
1.152
857
295
205
500
74
574
224
350
2012
(Source: own data processing)
1.580
2.098
867
179
1.046
782
364
246
610
60
550
150
400
2011
9.510 11.000 11.430 16.040 17.800
514
192
710
371
339
235
574
60
634
134
500
2008
33.000
2007
9.970
539
244
783
371
412
286
698
77
775
325
450
2007
10.250 11.500 14.000 17.500 18.000 20.000 22.500 26.500 27.500 31.000
2006
6.680
361
201
562
171
391
272
663
189
852
252
600
2005
2005
5.100
276
206
482
143
339
235
574
190
764
164
600
2004
2004
3.050
165
226
391
79
312
216
528
162
690
140
550
2003
2003
2.480
134
253
387
66
321
223
544
88
632
132
500
2002
2002
1.950
104
256
360
52
308
214
522
254
776
126
650
2001
2001
2.260
122
209
331
93
238
163
401
246
647
97
550
2000
2000
2.240
121
178
299
81
218
152
370
229
599
99
500
1999
1999
2.330
126
155
281
101
180
125
305
242
547
97
450
1998
1998
2.510
136
115
251
85
166
115
281
196
477
77
400
1997
1997
2.970
161
88
249
68
181
126
307
74
381
81
300
1996
1996
311
316
1995
61
66
1994
250
1995
250
1994
Produzione di cava 6.500 7.250 7.500 7.750 8.150 9.000 Quarry production Import grezzo 40 118 147 363 476 958 Raw import Disponibilità grezzo 6.540 7.368 7.647 8.113 8.626 9.958 Raw availability Export grezzo 938 737 914 1.055 744 855 Raw export Carico di lavoro 5.602 6.631 6.733 7.058 7.882 9.103 Work load Sfrido di lavoro 2.297 2.719 2.760 2.894 3.252 3.732 Processing waste Produzione manufatti 3.350 3.912 3.973 4.164 4.630 5.371 Finished production Import lavorati 78 164 307 524 432 244 Finished import Disponibilità finiti 3.383 4.076 4.280 4.688 5.062 5.615 Finished availability Export lavorati 1.045 1.656 2.181 2.075 1.824 2.301 Finished export Consumo interno 2.238 2.420 2.099 2.613 3.238 3.314 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 43.250 44.770 38.840 48.300 59.900 61.310 Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
118. CHINA (000 tons)
(Fonte: Elaborazione propria)
Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
117. CANADA (000 tons)
287 118 169 5 174 22 152
218 89 129 5 134 21 113
1994
1995
1996
155
22
177
8
169
117
286
267
1997
164
24
188
10
178
124
302
354
656
1998
153
26
179
11
168
116
284
275
559
9
1999
141
24
165
15
150
103
253
352
605
5
600
1999
2000
167
26
193
18
175
123
298
314
612
12
600
2000
2001
184
30
214
30
184
128
312
295
607
7
600
2001
23
173
22
151
104
255
303
558
8
550
2002
25
162
18
144
100
244
313
557
7
550
2003
2002
2003
2.530
265
285
553
6
550
1998
2.090 2.810 2.870 3.030 2.830 2.610 3.090 3.400 2.780
552
503
3
650
1997
137
2
3
550
1996
150
550
1995
500
1994
2004
2.590
140
28
168
29
139
96
235
324
559
9
50
2004
2005
2.830
153
43
196
38
158
110
268
342
610
10
600
2005
2006
2.560
138
73
211
37
174
121
295
312
607
7
600
2006
2007
3.030
164
55
219
53
166
115
281
325
606
6
600
2007
208
34
242
67
175
120
295
207
502
2
500
2009
189
23
212
35
177
122
299
308
607
7
600
2010
141
18
159
17
142
100
242
413
655
5
650
2011
2008
2790
151
17
168
39
129
90
219
399
618
18
600
2012
2009
2010
2011
2012
(Source: own data processing)
3.580 3.850 3.500 2.610
194
10
204
51
153
106
259
301
560
10
550
2008
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
Produzione di cava 1.050 1.100 1.150 1.200 1.250 1.200 1.200 1.250 1.200 1.250 1.300 1.250 1.150 1.200 1.150 1.100 1.150 1.250 1.100 Quarry production Import grezzo 369 276 252 283 305 323 405 404 230 261 234 217 225 332 363 319 317 354 485 Raw import Disponibilità grezzo 1.419 1.376 1.402 1.483 1.555 1.523 1.605 1.654 1.430 1.511 1.534 1.467 1.375 1.532 1.513 1.419 1.467 1.604 1.585 Raw availability Export grezzo 78 80 97 141 94 95 103 104 76 76 133 123 110 108 97 103 93 207 78 Raw export Carico di lavoro 1.341 1.296 1.305 1.342 1.461 1.428 1.502 1.550 1.354 1.435 1.401 1.344 1.265 1.424 1.416 1.316 1.374 1.393 1.507 Work load Sfrido di lavoro 550 531 535 550 600 585 616 636 555 588 574 551 518 584 580 589 563 571 618 Processing waste Produzione manufatti 791 765 770 792 861 843 886 914 799 847 827 793 747 840 836 777 811 822 889 Finished production Import lavorati 413 468 407 512 429 621 677 645 521 665 699 876 1.115 999 923 776 939 926 971 Finished import Disponibilità finiti 1.024 1.233 1.177 1.304 1.290 1.464 1.563 1.559 1.320 1.512 1.526 1.669 1.862 1.839 1.759 1.553 1.750 1.748 1.860 Finished availability Export lavorati 101 106 101 131 124 139 138 144 118 105 104 102 145 177 169 143 164 147 132 Finished export Consumo interno 1.103 1.127 1.076 1.173 1.166 1.325 1.425 1.415 1.202 1.407 1.422 1.567 1.717 1.662 1.580 1.410 1.586 1.601 1.728 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 20.400 20.850 19.910 21.700 24.570 24.510 26.360 26.180 22.240 26.030 26.310 28.990 31.760 30.750 29.230 26.080 29.340 29.620 31.970 Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
120. FRANCE (000 tons)
(Fonte: Elaborazione propria
Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
119. FINLAND (000 tons)
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
(Fonte: Elaborazione propria)
91 1.491 535 956 392 564 48 612 344 268 4.960
161 1.661 483 1.178 483 695 56 751 329 422 7.810
(Source: own data processing)
1.400
2012 1.500
2011
(Source: own data processing)
Produzione di cava 1.700 1.750 1.800 1.850 1.750 1.650 1.700 1.600 1.500 1.450 1.400 1.350 1.400 1.250 1.300 1.250 1.650 Quarry production Import grezzo 7 6 30 50 52 68 82 50 175 229 291 312 355 542 355 284 209 Raw import Disponibilità grezzo 1.707 1.756 1.830 1.900 1.802 1.718 1.782 1.650 1.675 1.679 1.691 1.662 1.755 1.792 1.655 1.534 1.859 Raw availability Export grezzo 51 34 49 98 84 95 175 137 213 251 246 234 284 252 254 245 424 Raw export Carico di lavoro 1.656 1.722 1.781 1.802 1.718 1.623 1.607 1.513 1.462 1.428 1.445 1.428 1.471 1.540 1.401 1.289 1.435 Work load Sfrido di lavoro 679 706 730 739 704 665 659 620 600 585 592 585 603 631 574 528 588 Processing waste Produzione manufatti 977 1.016 1.051 1.063 1.014 958 948 893 862 843 853 843 868 909 827 761 847 Finished production 751Import lavorati 1 2 5 14 19 15 59 22 34 52 81 93 114 153 149 114 119 Finished import Disponibilità finiti 978 1.018 1.056 1.077 1.033 973 1.007 915 896 895 934 936 982 1.062 976 875 966 Finished availability Export lavorati 145 155 185 207 183 156 156 140 127 119 131 115 120 113 122 131 324 Finished export Consumo interno 833 863 871 870 850 817 851 775 769 776 803 821 862 949 854 744 642 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 15.410 15.960 16.110 16.100 15.730 15.120 15.750 14.340 14.230 14.360 14.850 15.190 15.950 17.550 15.800 13.760 11.880 Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
122. GREECE (000 tons)
(Fonte: Elaborazione propria)
Produzione di cava 650 700 650 700 750 750 750 700 650 700 750 850 700 750 750 600 650 750 650 Quarry production Import grezzo 514 452 445 451 534 486 411 566 408 433 433 219 321 422 330 242 246 381 225 Raw import Disponibilità grezzo 1.164 1.152 1.095 1.151 1.284 1.236 1.161 1.266 1.058 1.133 1.183 1.269 1.021 1.172 1.080 842 896 1.131 875 Raw availability Export grezzo 207 240 149 137 136 204 196 194 227 227 300 415 376 477 482 452 463 481 385 Raw export Carico di lavoro 957 912 946 1.014 1.148 1.032 965 1.072 831 906 883 854 645 695 598 390 433 650 490 Work load Sfrido di lavoro 392 374 388 416 471 423 395 440 340 372 362 350 264 285 245 160 178 267 200 Processing waste Produzione manufatti 565 538 558 598 677 609 570 632 491 534 521 504 381 410 353 230 255 383 290 Finished production Import lavorati 1.350 1.774 1.730 1.688 1.866 1.901 1.822 1.850 1.463 2.045 1.478 1.576 2.086 2.174 1.768 1.725 1.516 1.958 1.689 Finished import Disponibilità finiti 1.915 2.312 2.288 2.286 2.543 2.510 2.392 2.482 1.954 2.579 1.999 2.080 2.467 2.584 2.121 1.955 1.771 2.341 1.979 Finished availability Export lavorati 78 92 100 111 108 136 215 154 183 178 234 324 266 308 373 285 268 333 279 Finished export Consumo interno 1.837 2.220 2.188 2.175 2.435 2.374 2.177 2.328 1.771 2.401 1.765 1.756 2.201 2.276 1.748 1.670 1.503 2.008 1.700 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 33.980 41.070 40.480 40.240 45.050 43.920 40.270 43.060 32.760 44.420 32.650 32.490 40.720 42.100 32.340 30.900 27.810 37.150 31.450 Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
121. GERMANY (000 tons)
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
622 18.122 5.766 12.356 5.066 7.290 180 7.470 1.814 5.656
474 14.474 4.035 10.439 4.280 6.159 112 6.271 1.165 5.106
2010
2011
2012
(Source: own data processing)
94.460 104.600
17.500
2012 14.000
2011
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
Produzione di cava 7.650 8.000 8.250 8.500 8.350 8.250 8.500 8.400 8.000 7.850 7.650 7.500 7.650 7.750 7.900 7.500 7.800 7.500 7.250 Quarry production Import grezzo 1.624 1.959 1.830 2.026 2.009 2.011 2.198 2.157 1.976 2.020 2.295 2.017 2.268 2.216 1.851 1.186 1.310 1.219 1.043 Raw import Disponibilità grezzo 9.274 9.959 10.080 10.526 10.359 10.261 10.698 10.557 9.976 9.870 9.945 9.517 9.918 9.966 9.751 8.686 9.110 8.719 8.293 Raw availability Export grezzo 659 766 804 800 852 809 900 940 861 863 706 991 1.074 1.168 1.177 1.237 1.496 1.449 1.537 Raw export Carico di lavoro 8.615 9.193 9.276 9.726 9.507 9.452 9.798 9.617 9.115 9.007 9.239 8.526 8.844 8.798 8.574 7.449 7.614 7.270 6.756 Work load Sfrido di lavoro 3.532 3.769 3.803 3.988 3.898 3.875 4.018 3.943 3.737 3.693 3.788 3.495 3.626 3.607 3.515 3.054 3.122 2.980 2.769 Processing waste Produzione manufatti 5.083 5.424 5.473 5.738 5.609 5.577 5.780 5.674 5.378 5.314 5.451 5.031 5.218 5.191 5.059 4.395 4.492 4.290 3.987 Finished production Import lavorati 59 85 116 118 123 185 161 167 194 251 386 466 470 439 456 408 388 410 332 Finished import Disponibilità finiti 5.142 5.509 5.589 5.856 5.732 5.762 5.941 5.841 5.572 5.565 5.837 5.497 5.688 5.630 5.515 4.803 4.880 4.700 4.319 Finished availability Export lavorati 2.442 2.625 2.634 2.763 2.656 2.620 2.735 2.610 2.330 2.208 2.383 2.131 2.187 2.174 1.977 1.598 1.648 1.613 1.643 Finished export Consumo interno 2.700 2.884 2.955 3.093 3.076 3.142 3.206 3.231 3.242 3.357 3.454 3.366 3.501 3.456 3.538 3.205 3.232 3.084 2.676 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 49.950 53.350 54.670 57.220 56.910 58.130 59.310 59.780 59.980 62.100 63.900 62.270 64.760 63.940 65.450 59.300 59.800 57.150 49.500 Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
124. ITALY (000 tons)
(Fonte: Elaborazione propria)
Produzione di cava 3.000 3.250 3.500 4.000 4.250 4.600 5.200 6.000 6.500 8.500 9.500 10.000 11.500 13.000 13.500 13.200 13.250 Quarry production Import grezzo 11 19 32 42 23 20 18 35 55 60 55 70 141 172 202 286 374 Raw import Disponibilità grezzo 3.011 3.269 3.532 4.042 4.273 4.620 5.218 6.035 6.555 8.560 9.555 10.070 11.641 13.172 13.702 13.486 13.624 Raw availability Export grezzo 985 1.131 1.168 1.737 1.349 1.496 1.842 1.773 1.950 2.284 2.712 2.609 3.058 3.983 4.454 4.163 3.886 Raw export Carico di lavoro 2.026 2.138 2.364 2.305 2.924 3.124 3.376 4.262 4.605 6.276 6.843 7.461 8.583 9.189 9.248 9.323 9.738 Work load Sfrido di lavoro 831 877 970 945 1.200 1.280 1.384 1.748 1.888 2.574 2.805 3.059 3.519 3.767 3.790 3.822 3.993 Processing waste Produzione manufatti 1.195 1.261 1.394 1.360 1.724 1.844 1.992 2.514 2.717 3.702 4.038 4.402 5.064 5.422 5.458 5.501 5.745 Finished production Import lavorati – 1 – – 1 1 1 4 12 13 15 18 68 97 96 106 86 Finished import Disponibilità finiti 1.195 1.262 1.394 1.360 1.725 1.845 1.993 2.518 2.729 3.715 4.053 4.420 5.132 5.519 5.564 5.607 5.831 Finished availability Export lavorati 212 199 178 333 375 392 465 521 481 908 1.163 1.435 1.415 1.590 1.072 1.148 1.119 Finished export Consumo interno 983 1.063 1.216 1.027 1.350 1.453 1.528 1.997 2.248 2.807 2.890 2.985 3.717 3.832 4.492 4.459 4.712 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 18.190 19.670 22.490 19.000 24.970 26.880 28.270 36.940 41.590 51.930 53.460 55.220 68.760 70.900 83.100 82.500 87.170 Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
123. INDIA (000 tons)
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
(Fonte: Elaborazione propria)
Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
174 72 102 46 148 22 126
110 45 65 33 98 8 90
121
26
147
40
107
74
181
235
142
20
162
43
119
83
202
218
420
149
21
170
47
123
86
209
215
424
24
146
13
159
50
109
76
185
236
421
21
400
1999
150
27
177
61
116
80
196
270
466
16
450
2000
169
26
195
59
136
97
233
289
522
22
500
2001
193
26
219
74
145
100
245
326
571
21
550
2002
195
14
209
74
135
94
229
348
577
27
550
2003
208
13
221
86
135
93
228
399
627
27
600
2004
238
11
249
111
138
96
234
354
588
38
550
2005
228
31
259
124
135
93
228
299
527
27
500
2006
191
64
255
79
176
121
297
315
612
12
600
2007
16
311
165
146
101
247
303
550
50
500
2008
13
247
127
120
83
203
337
540
40
500
2009
4.510
244
15
259
152
107
75
182
397
579
29
550
2010
5550
300
23
323
156
167
116
283
346
629
29
600
2011
4.670
252
15
267
57
210
145
355
320
675
25
650
2012
(Source: own data processing)
4.320
186
247
416
20
400
1998
1.670 2.330 2.240 2.630 2.760 2.740 2.780 3.120 3.570 3.610 3.850 4.400 4.220 3.530 5.450
360
357
16
400
1997
234
10
7
400
1996
(Source: own data processing)
295
350
1995 350
1994
126. NORWAY (000 tons)
(Fonte: Elaborazione propria)
Produzione di cava 500 550 500 450 400 400 350 300 250 200 250 300 300 250 200 300 250 200 250 Quarry production Import grezzo 1.171 875 707 576 455 391 300 262 163 103 95 78 62 61 43 40 25 23 45 Raw import Disponibilità grezzo 1.671 1.425 1.207 1.026 855 791 650 562 413 303 345 378 362 311 243 340 275 223 295 Raw availability Export grezzo 2 – 2 2 5 11 18 27 30 38 53 63 56 47 43 47 47 21 Raw export Carico di lavoro 1.671 1.423 1.207 1.024 853 786 639 544 386 273 307 325 299 255 196 297 228 176 274 Work load Sfrido di lavoro 685 583 495 420 350 323 262 223 158 112 126 133 122 105 80 122 93 72 113 Processing waste Produzione manufatti 986 840 712 604 503 463 377 321 228 161 181 192 173 150 116 175 135 104 161 Finished production Import lavorati 1.070 1.298 1.826 1.509 1.280 1.353 1.438 1.543 1.592 1.571 1.585 1.657 1.501 1.398 1.195 1.183 1.012 992 988 Finished import Disponibilità finiti 2.056 2.138 2.538 2.113 1.783 1.816 1.815 1.864 1.820 1.732 1.766 1.849 1.674 1.548 1.311 1.358 1.147 1.096 1.149 Finished availability Export lavorati 2 1 1 3 2 13 5 2 2 1 1 2 2 4 5 6 2 1 1 Finished export Consumo interno 2.054 2.137 2.537 2.110 1.781 1.803 1.810 1.862 1.818 1.731 1.765 1.847 1.672 1.544 1.306 1.352 1.149 1.095 1.148 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 38.000 39.530 46.930 39.040 32.950 33.360 33.480 34.450 33.630 32.020 32.650 34.170 30.930 28.560 24.160 25.010 21.250 20.260 21.240 Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
125. JAPAN (000 tons)
113 563 49 514 210 304 15 319 241 78 1450
100 500 45 455 185 270 12 292 220 72 1330
(Fonte: Elaborazione propria)
Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
1.950 49 1.999 247 1.752 718 1.034 19 1.053 707 346 6.400
2.000 34 2.034 259 1.775 728 1.047 10 1.057 743 314 5.810
1994
1995
450
1995
400
1994
128. PORTUGAL (000 tons)
(Fonte: Elaborazione propria)
Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
127. POLAND (000 tons)
7.710
417
634
1.051
28
1.023
710
1.733
269
2.002
52
1.950
1996
1240
67
258
325
17
308
213
521
54
575
125
450
1996
9.970
539
613
1.152
30
1.122
780
1.902
301
2.203
53
2.150
1997
1630
88
257
345
23
322
223
545
85
660
160
500
1997
9.560
517
595
1.112
46
1.066
741
1.807
469
2.276
76
2.200
1998
2330
126
252
378
28
350
243
593
51
644
194
450
1998
8.670
469
842
1.311
46
1.265
878
2.143
291
2.434
84
2.350
1999
2740
148
278
426
38
388
269
657
51
708
208
500
1999
9.140
494
931
1.425
71
1.354
942
2.296
286
2.582
82
2.500
2000
3790
205
270
475
45
430
300
730
57
787
237
550
2000
631
604
1.235
72
1.163
808
1.971
450
2.421
121
2.300
2002
6050
327
218
545
73
472
328
800
80
880
330
550
2002
620
633
1.253
118
1.135
789
1.924
413
2.337
87
2.250
2003
8100
438
239
677
85
592
412
1004
93
1097
597
500
2003
626
688
1.314
77
1.237
858
2.095
459
2.554
104
2.450
2004
6570
355
207
562
101
461
321
782
89
871
371
500
2004
586
686
1.272
71
1.201
835
2.036
549
2.585
85
2.500
2005
5090
275
206
481
123
358
250
608
104
712
262
450
2005
673
752
1.425
104
1.321
918
2.239
583
2.822
72
2.750
2006
6700
362
193
555
202
353
245
598
124
722
272
450
2006
629
108
737
300
437
304
741
67
808
308
500
2008
584
90
674
253
421
293
714
76
790
240
550
2009
683
84
767
302
465
323
788
80
868
218
650
2010
821
92
913
398
515
358
873
108
981
381
600
2011
729
83
812
300
512
356
868
115
983
433
550
2012
653
777
1.430
75
1.355
942
2.297
755
3.052
102
2.950
2007
629
719
1.348
58
1.290
895
2.185
547
2.732
82
2.650
2008
632
638
1.270
36
1234
857
2.091
451
2.542
92
2.450
2009
601
691
1.292
30
1.262
877
2.139
690
2.829
79
2.750
2010
8.030
434
777
1.211
35
1.176
818
1.994
896
2.890
143
2.750
2012
(Source: own data processing)
9.850
532
682
1.214
32
1.182
820
2.002
729
2.731
81
2.650
2011
(Source: own data processing)
9940 11640 10800 12640 15190 13.500
537
140
677
249
428
298
726
93
819
319
500
2007
9.380 11.670 11.470 11.580 10.840 12.450 12.080 11.640 11.690 11.120
507
823
1.338
71
1.267
879
2.146
386
2.532
132
2.400
2001
4850
262
248
510
52
458
318
776
77
853
253
600
2001
50 700 16 684 280 404 45 449 8 441
15 665 22 643 264 379 31 348 10 338
(Fonte: Elaborazione propria)
Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
511
7
518
59
459
319
778
10
788
88
700
1996
464
3
467
62
405
280
685
8
693
43
650
1997
384
10
394
39
355
247
602
9
611
11
600
1998
340
9
349
35
314
218
532
14
546
46
500
1999
369
8
377
54
323
224
547
8
555
55
500
2000
400
3
403
89
314
319
533
9
542
42
500
2001
413
3
416
94
322
223
545
10
555
55
500
2002
436
3
439
121
318
221
539
13
552
52
500
2003
475
5
480
150
330
229
559
13
572
72
500
2004
407
21
428
59
369
257
626
8
634
34
600
2005
413
6
419
44
375
261
636
13
649
49
600
2006
396
4
400
73
327
226
553
13
566
16
550
2007
393
1
399
69
330
229
559
10
569
19
550
2008
23 9 14 146 160 30 130
52 21 31 128 159 27 132
161
26
187
163
24
17
41
6
137
20
157
137
20
14
34
6
40
116
14
130
112
18
13
31
5
36
36
121
8
129
112
17
11
28
7
35
35
-
1999
140
7
147
127
20
14
34
3
37
37
-
2000
125
8
133
113
20
14
34
17
51
51
-
2001
103
9
112
97
15
11
26
12
38
38
-
2002
116
12
128
67
61
43
104
2
106
106
-
2003
137
10
147
64
83
58
141
5
146
146
-
2004
178
12
190
71
119
82
201
4
205
205
-
2005
189
11
200
103
97
68
165
4
169
169
-
2006
198
15
213
113
100
67
167
3
170
170
-
2007
10
323
173
150
104
254
4
250
250
-
2008
12
327
143
184
128
312
5
317
317
-
2009
858
20
878
515
363
251
614
15
629
129
500
2012
5.290
286
10
296
156
140
97
237
3
240
240
-
2010
5.180
280
14
294
153
141
98
239
4
243
243
-
2011
4.090
221
17
238
141
97
67
164
3
167
167
-
2012
(Source: own data processing)
5.830
8
4
47
40
-
1998
2.440 2.410 2.980 2.530 2.150 2.240 2.590 2.310 1.910 2.150 2.530 3.290 3.500 3.660 6.160
31
56
47
-
1997
696
18
714
395
319
220
539
9
548
98
450
2011
(Source: own data processing)
315
31
56
-
1996
701
16
717
375
342
238
580
9
589
89
500
2010
8.270 12.970 12.870 15.870
447
7
454
154
300
207
507
8
515
15
500
2009
333
-
-
1994
1995
6.250 8.160 9.450 8.580 7.100 6.290 6.830 7.400 7.640 8.070 8.790 7.530 7.640 7.330 7.360
650
1995
650
1994
130. SINGAPORE (000 tons)
(Fonte: Elaborazione propria)
Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
129. RUSSIA (000 tons)
2 852 678 174 71 103 5 108 30 78 1.450
2 652 518 134 54 80 2 82 20 62 1.150
1994
1996
3.630
196
65
261
8
253
175
428
775
1.203
3
1.200
1996
1997
3.640
197
55
252
10
242
168
410
845
1.255
5
1.250
1997
1998
3.680
199
27
226
11
215
148
363
840
1.203
3
1.200
1998
1999
4.010
217
26
243
19
224
155
379
921
1.300
–
1.300
1999
2000
4.490
243
23
266
23
243
170
413
937
1.350
–
1.350
2000
2001
5.440
294
18
312
7
305
212
517
885
1.402
2
1.400
2001
2002
4.460
241
31
272
8
264
183
447
905
1.352
2
1.350
2002
2003
5.160
279
25
304
34
270
187
457
717
1.174
24
1.150
2003
2004
5.090
275
27
302
31
271
189
460
660
1.120
20
1.100
2004
2005
5.020
271
23
294
34
260
179
439
637
1.076
16
1.050
2005
2006
5.640
305
47
352
90
262
182
444
573
1.017
17
1.000
2006
2007
5.920
320
45
365
90
275
190
465
506
971
21
950
2007
2008
5.610
303
48
351
88
263
183
446
465
911
11
900
2008
322
40
362
69
293
203
496
363
859
9
850
276
53
329
62
267
185
452
353
805
5
800
338
36
302
65
237
164
401
355
756
6
750
2009
2010
2001
2012
(Source: own data processing)
5.090 5.950 5.100 6.250
275
64
319
41
278
192
470
339
809
9
800
2009 2010 2011 2012
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
Produzione di cava 1.450 1.400 1.400 1.350 1.250 1.500 1.400 1.250 1.000 750 700 650 500 400 350 300 350 350 300 Quarry production Import grezzo 164 204 213 197 113 144 82 46 94 66 57 90 79 71 46 125 90 41 81 Raw import Disponibilità grezzo 1.614 1.604 1.613 1.547 1.363 1.644 1.482 1.296 1.094 816 757 740 579 471 396 425 440 391 381 Raw availability Export grezzo 179 122 76 72 57 62 25 63 9 5 7 12 5 5 6 12 10 5 6 Raw export Carico di lavoro 1.435 1.482 1.537 1.475 1.306 1.582 1.457 1.233 1.085 811 750 728 574 466 390 413 430 386 375 Work load Sfrido di lavoro 588 608 630 605 535 648 597 505 445 332 308 298 235 191 160 169 176 158 154 Processing waste Produzione manufatti 847 874 907 870 771 934 860 728 640 479 442 430 339 275 230 244 254 228 221 Finished production Import lavorati 41 73 165 233 76 132 362 659 1.447 1.791 1.767 1.743 2.031 2.455 2.482 2.345 2.428 2612 2182 Finished import Disponibilità finiti 888 947 1.072 1.103 847 1.066 1.222 1.387 2.087 2.270 2.209 2.173 2.370 2.730 2.712 2.589 2.682 2.840 2.403 Finished availability Export lavorati 121 94 73 51 33 31 27 16 10 7 9 10 8 7 3 4 3 2 2 Finished export Consumo interno 767 853 999 1.052 814 1.035 1.195 1.371 2.077 2.263 2.200 2.163 2.362 2.723 2.709 2.585 2.679 2.838 2.401 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 14.190 15.780 14.480 19.460 15.060 19.150 22.100 25.360 38.420 41.860 40.700 40.020 43.690 50.380 50.120 47.820 49.620 52.500 44.420 Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
1995
850
1995
650
1994
132. south korea (000 tons)
(Fonte: Elaborazione propria)
Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
131. SOUTH AFRICA (000 tons)
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
(Source: own data processing)
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
Produzione di cava 300 300 350 400 400 350 300 300 250 250 300 300 300 350 350 300 350 300 300 Quarry production Import grezzo 778 867 1.009 1.554 1.273 1.595 1.275 1.282 1.158 788 1.317 1.448 1.451 1.244 1.137 961 1.251 1.850 1.996 Raw import Disponibilità grezzo 1.078 1.167 1.359 1.954 1.673 1.945 1.575 1.582 1.408 1.038 1.617 1.748 1.751 1.594 1.487 1.261 1.601 2.150 2.296 Raw availability Export grezzo 2 17 35 26 29 41 48 21 14 9 9 9 7 16 6 5 7 9 7 Raw export Carico di lavoro 1.076 1.150 1.324 1.928 1.644 1.904 1.527 1.561 1.394 1.029 1.608 1.739 1.742 1.578 1.481 1.256 1.608 2.141 2.289 Work load Sfrido di lavoro 441 470 543 790 674 781 626 640 572 422 660 713 715 647 607 515 660 878 938 Processing waste Produzione manufatti 635 680 781 1.138 970 1.123 901 921 822 607 948 1.026 1.027 931 874 741 948 1.263 1.351 Finished production Import lavorati 59 88 110 160 156 201 196 177 300 260 451 458 487 364 347 351 346 319 267 Finished import Disponibilità finiti 694 768 891 1.298 1.126 1.324 1.097 1.098 1.122 867 1.399 1.484 1.514 1.295 1.221 1.092 1.294 1.582 1.648 Finished availability Export lavorati 38 42 99 192 147 139 79 57 55 77 71 75 76 63 49 57 52 87 60 Finished export Consumo interno 656 726 792 1.106 979 1.185 1.018 1.041 1.067 790 1.328 1.409 1.438 1.232 1.172 1.035 1.242 1.495 1.588 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 12.140 13.430 14.650 20.460 18.110 21.920 18.840 19.250 19.740 14.620 24.570 26.070 26.600 22.800 21.680 19.150 22.980 27.650 29.380 Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
134. TAIWAN (000 tons)
(Fonte: Elaborazione propria)
Produzione di cava 4.050 4.200 4.250 4.350 4.600 5.000 5.850 5.500 5.350 5.750 6.250 6.300 6.000 6.000 5.800 5.200 5.750 5.500 5.250 Quarry production Import grezzo 321 368 435 473 565 614 680 828 822 1.277 1.038 1.096 944 1.062 853 518 539 394 331 Raw import Disponibilità grezzo 4.371 4.568 4.685 4.823 5.165 5.614 6.530 6.328 6.172 7.027 7.288 7.396 6.944 7.062 6.653 5.718 6.289 5.894 5.581 Raw availability Export grezzo 616 668 635 757 693 712 829 780 896 1.080 1.353 1.296 1.137 1.305 1.289 952 1.414 1.611 1.614 Raw export Carico di lavoro 3.755 3.900 4.050 4.066 4.472 4.902 5.701 5.548 5.276 5.947 5.935 6.100 5.807 5.757 5.364 4.766 4.875 4.283 3.967 Work load Sfrido di lavoro 1.540 1.600 1.660 1.667 1.834 2.010 2.337 2.275 2.163 2.438 2.433 2.500 2.380 2.360 2.200 1.955 1.998 1.756 1.627 Processing waste Produzione manufatti 2.215 2.300 2.390 2.399 2.638 2.892 3.364 3.273 3.113 3.509 3.502 3.600 3.427 3.397 3.164 2.811 2.877 2.527 2.340 Finished production Import lavorati 57 114 106 90 148 181 163 245 151 276 306 334 629 591 420 340 290 323 127 Finished import Disponibilità finiti 2.272 2.414 2.496 2.489 2.786 3.073 3.527 3.518 3.264 3.785 3.808 3.934 4.056 3.988 3.584 3.151 3.167 2.850 2.467 Finished availability Export lavorati 793 846 862 836 893 947 1.199 1.081 947 1.133 1.017 1.146 1.266 1.330 1.156 1.016 1.054 1.086 1.119 Finished export Consumo interno 1.479 1.568 1.634 1.653 1.893 2.126 2.328 2.437 2.317 2.652 2.791 2.788 2.790 2.658 2.428 2.135 2.113 1.764 1.348 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 27.360 29.000 30.230 30.580 35.020 39.330 43.070 45.080 42.870 49.060 51.630 51.580 51.620 49.180 44.920 39.500 39.100 32.630 24.940 Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
133. Spain (000 tons)
641 262 379 7 386 125 261
553 227 326 5 331 110 221
2001
2002
1994
1995
2003
2004
2005
2006
32
49
52
58
49
59
68
112
170
220
1996
275
217
492
18
474
330
804
141
225
204
276
410
789 1.266 1.538
1997
315
286
601
20
581
403
1998
401
244
645
41
604
420
1999
501
242
743
36
707
491
775
725
841 1.137
39
42
61
87
2000
401
244
575
680
2001
2002
629
170
712
874
1287 1.706
1999 2.580
133
1866 2.410
1296 1.675
3162 4.085
1758 2.335
1035
1725
2764
241
2523
1754
4277
2906
7183
183
1324
1639
2963
240
2723
1893
4616
3312
7928
128
7800
2008
2010
2011
2012
71
73
41
1.821
1.495
3.316
253
3.063
2.129
5.192
3.373
1.611
1.731
3.342
275
3.067
2.132
5.199
4.872
1.551
1.925
3.476
276
3.200
2.223
5.423
5.250
1.592
1.995
3.587
320
3.267
2.269
5.536
6.005
8.565 10.071 10.673 11.541
65
8.500 10.000 10.600 11.500
2009
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
(Source: own data processing)
3.750 11.640 13.170 16.160 19220 24500 33.690 29.800 28.700 29.450
473
799 1.095
645 1.153 1.087 1.272 1.724
41
904 1.114 1.045 1.211 1.637
628
984 1.024 1.198 1.532 1.889 1.770 2.052 2.774
148
945 1.132 1.249 1.402 1.808 2.299 2.559 3.318 4.312 4.920 6.420
45
7000
2007
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
Produzione di cava 1.200 1.300 1.350 1.500 1.650 1.700 1.750 1.850 2.000 2.250 2.300 2.400 2.250 2.000 1.950 1.800 1.850 2.350 2.500 Quarry production Import grezzo 94 64 179 231 214 326 383 435 453 441 392 341 446 259 317 146 233 165 131 Raw import Disponibilità grezzo 1.294 1.364 1.529 1.731 1.864 2.026 2.133 2.285 2.453 2.691 2.692 2.741 2.696 2.259 2.267 1.946 2.083 2.515 2.631 Raw availability Export grezzo 208 87 170 207 249 226 179 191 188 192 204 282 210 202 166 133 177 188 246 Raw export Carico di lavoro 1.086 1.277 1.359 1.525 1.565 1.800 1.954 2.094 2.265 2.499 2.488 2.459 2.486 2.057 2.101 1.813 1.906 2.327 2.385 Work load Sfrido di lavoro 445 524 557 624 642 738 801 859 929 1.024 1.020 1.008 1.019 843 861 743 781 955 978 Processing waste Produzione manufatti 641 753 802 900 923 1.062 1.153 1.235 1.336 1.475 1.468 1.451 1.467 1.214 1.240 1.070 1.125 1.372 1.407 Finished production Import lavorati 637 856 678 933 1.106 1.314 1.432 1.716 1.903 2.430 2.881 3.386 4.497 5.018 3.639 3.001 3.156 2.764 3.065 Finished import Disponibilità finiti 1.278 1.609 1.480 1.833 2.029 2.376 2.585 2.951 3.239 3.905 4.349 4.837 5.964 6.232 4.879 4.071 4.281 4.136 4.472 Finished availability Export lavorati 58 50 113 98 115 110 64 62 79 73 72 82 161 185 121 236 572 287 315 Finished export Consumo interno 1.220 1.559 1.367 1.735 1.914 2.266 2.521 2.889 3.160 3.832 4.277 4.755 5.803 6.047 4.758 3.835 4.009 3.849 4.157 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 22.570 28.840 25.290 32.100 35.410 41.920 46.630 53.450 58.460 70.890 79.120 87.970 107.350 111.870 88.020 70.950 74.170 71.210 76.900 Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
2000
7.530
132
104
1999
4.090 4.830 5.090 5.830 3.420 3.420 3.420 10.700
773
657
1998
407
23
7
1997
900 1.100 1.200 1.350 1.750 2.250 2.500 3.250 4.200 4.750 6.200
1996
578
750
1995
650
1994
136. UNITED STATES (000 tons)
(Fonte: Elaborazione propria)
Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt.
PARAMETERS
135. TURKEY (000 tons)
218
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
137. Paesi leader: evoluzione della disponibilità lorda (000 tonn.) Leading countries: gross availability trend (000 tonn.)
XXIV World Marble and Stones Report 2013
219
138. Paesi leader: evoluzione del consumo (000 tonn.) Leading countries: net consuption trend (000 tonn.)
COUNTRIEs
1994
2001
2009
2010
2011
2012
COUNTRIEs
1994
2001
2009
2010
2011
2012
AUSTRALIA
68
93
162
167
198
189
AUSTRALIA
104
131
325
367
453
429
AUSTRIA
160
192
178
178
150
159
AUSTRIA
296
389
442
441
399
388
BELGIUM
397
528
379
488
575
550
BELGIUM
411
567
871
1.090
1.184
1.048
BRAZIL
825
954
3.082
3.284
3.591
3.761
BRAZIL
779
668
2.274
2.313
2.688
2.767
CANADA
129
308
312
352
364
295
CANADA
171
104
595
618
867
963
3.350
7.244
22.783
26.309
28.116
30.870
2.238
3.964
11.601
14.533
16.537
19.354
FINLAND
129
184
175
177
142
129
FINLAND
113
184
208
189
141
151
FRANCE
791
914
777
811
822
889
FRANCE
1.103
1.415
1.410
1.586
1.601
1.728
GERMANY
565
632
230
255
383
290
GERMANY
1.837
2.328
1.670
1.503
2.008
1.700
GREECE
977
893
761
847
695
594
GREECE
833
775
744
642
422
268
INDIA
1.195
2.514
5.501
5.745
6.159
7.290
INDIA
983
1.997
4.459
4.712
5.106
5.656
ITALY
5.083
5.674
4.395
4.492
4.290
3.987
ITALY
2.700
3.231
3.205
3.232
3.084
2.676
986
321
175
135
104
161
JAPAN
2.054
1.862
1.352
1.149
1.095
1.148
NORWAY
65
136
120
107
167
210
NORWAY
90
169
234
244
300
252
POLAND
270
458
421
465
515
512
POLAND
72
262
584
683
821
729
1.047
1.267
1.234
1.262
1.182
1.176
PORTUGAL
314
507
632
601
532
434
379
314
300
342
319
515
RUSSIA
338
400
447
701
696
858
SINGAPORE
31
20
184
140
141
97
SINGAPORE
132
125
315
286
280
221
SOUTH AFRICA
80
305
278
293
267
237
SOUTH AFRICA
62
294
275
322
276
338
SOUTH KOREA
847
728
244
254
228
2.182
SOUTH KOREA
767
1.371
2.585
2.679
2.838
2.401
2.215
3.173
2.811
2.877
2.527
2.340
SPAIN
1.479
2.437
2.135
2.113
1.764
1.348
TAIWAN
635
921
741
948
1.263
1.351
TAIWAN
656
1.041
1.035
1.242
1.495
1.588
TURKEY
326
1.114
3.063
3.067
3.200
3.267
TURKEY
221
578
1.821
1.611
1.551
1.592
USA
641
1.235
1.125
1.125
1.372
1.407
USA
1.220
2.889
3.835
4.009
3.849
4.157
CHINA
JAPAN
PORTUGAL RUSSIA
SPAIN
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
CHINA
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
Dossier Brasile / Brazil
Brasile: leader occidentale della pietra
1. Considerazioni generali 2. Parametri di base 3. Produzione e verticalizzazione 4. Export: punto di forza
5. Tecnologie 6. Utensili e accessori 7. Struttura competitiva 8. Prospettive di crescita
Considerazioni generali
luppo brasiliano è di forte rilievo, perché la sua incidenza sul prodotto lordo nazionale si ragguaglia a circa 50 miliardi di dollari, pari al 4,5 per cento, con proiezioni ampiamente positive in alcuni settori strategici di prima categoria, caratterizzati dall’esistenza di riserve accertate praticamente inesauribili: è il caso, fra gli altri, del minerale di ferro, del caolino e dell’uranio, ma sono almeno 32 la risorse del sottosuolo che possono contare su riserve importanti, la cui idoneità ad impostare politiche di ulteriore espansione è suffragata da attendibili rilevazioni locali ed internazionali. Nel comparto dei materiali di seconda categoria, coltivati essenzialmente in attività di cava, i volumi delle riserve disponibili sono oggetto di valutazioni non meno positive, suffragate da una produzione nazionale che negli ultimi anni è stata caratterizzata da un elevato tasso di crescita cui hanno contribuito in modo decisivo non soltanto l’ampiezza delle risorse, ma nello stesso tempo, l’alto livello qualitativo, sia dal punto di vista tecnologico che da quello cromatico;
Lo sviluppo economico del mondo contemporaneo, nonostante i problemi significativi indotti dalla congiuntura internazionale, continua a procedere velocemente, ed il prodotto lordo aumenta in tutti i maggiori Paesi industriali. Un contributo fondamentale alla crescita è fornito dal Brasile, il cui apporto al PIL mondiale si colloca nell’ordine dei quattro punti percentuali, con un tasso di crescita che nel consolidato degli ultimi sei anni è stato pari al 28 per cento, cui corrisponde una media del 4,6 per cento in ragione annua: si tratta del risultato migliore in assoluto, con le sole eccezioni della Cina e dell’India che esprimono, peraltro, un prodotto lordo procapite di gran lunga inferiore. In tale ottica, è possibile affermare che il processo di espansione economica del Brasile sta esprimendo una leadership occidentale tale da consentire previsioni ampiamente favorevoli, quanto meno nel breve e nel medio termine. L’apporto dell’industria mineraria allo svi-
224
e naturalmente, la propensione ad investire, tanto nella fase estrattiva in senso stretto, quanto in quelle a valle, con particolare riguardo alla verticalizzazione del granito e dell’ardesia, fino al momento distributivo e promozionale. Il ruolo della pietra nello sviluppo economico del Brasile è di grande impatto economico e sociale. La produzione netta annuale viene stimata in una “forchetta” che oscilla fra sette milioni e mezzo e dieci milioni di tonnellate, avuto riguardo al fatto che siano computati, o meno, i materiali di pregio per uso strutturale, ma in entrambi i casi si colloca al quarto posto della graduatoria quantitativa mondiale, dopo Cina, India e Turchia, confermando senza ombra di dubbi che il Brasile è leader lapideo dell’Occidente. Due terzi del volume produttivo sono concentrati negli Stati di Espirito Santo e Minas Gerais, ma le risorse sono ampiamente diffuse su tutto il territorio federale, dove hanno già dato luogo ad importanti iniziative di valorizzazione, in specie negli Stati di Bahia e di Cearà. In alcuni casi, la crescita è stata quasi esponenziale, avvalendosi anche del contributo di investimenti esteri, sia nel comparto estrattivo sia in quelli di trasformazione e della stessa produzione di beni strumentali per l’industria lapidea. La forza del consumo domestico e della domanda internazionale, indotta da un manufatto la cui competitività è attestata da adeguate analisi comparative, ha fatto il resto, permettendo al comparto lapideo del Brasile di superare la tendenza al ristagno innescata dalla crisi del 2009 e di pervenire a nuovi massimi nei consuntivi più recenti di produzione e distribuzione.
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
Parametri di base Il comparto lapideo brasiliano si distingue per la disponibilità di una struttura operativa poliedrica e duttile, in grado di corrispondere alle esigenze di una domanda di beni durevoli come quella dei materiali per edilizia, resa relativamente elastica dal fattore estetico e quindi, dalla concorrenza internazionale, che il Brasile è in grado di fronteggiare con successo alla luce di un ventaglio produttivo particolarmente ampio e di referenze tecnologiche documentate ai massimi livelli scientifici. Le stime più recenti di fonte imprenditoriale accreditano il Paese di mille tipologie di prodotto con relativa nomenclatura, estratte in almeno 1400 cave, che secondo altre fonti salgono a 1800. Le cave risultano coltivate da 900 Aziende in possesso di un’occupazione media pari a venti unità, con squadre di circa dieci addetti per ciascun punto di cava, notevolmente superiore allo standard europeo. Dal punto di vista merceologico, prevalgono in modo netto il granito, le quarziti e gli altri silicei, con un aggregato nell’ordine dei sei milioni di tonnellate, seguiti da calcarei, ardesie e materiali diversi. Quanto alle attività di trasformazione, le stesse fonti valutano in duemila le Aziende ivi operanti, circa un terzo delle quali sono esportatrici abituali. Tale ampio complesso industriale conta sulla collaborazione di 32 mila addetti, con una media di 16 unità per Azienda, anch’essa notevolmente più alta di quella europea. In altri termini, il livello occupazionale diretto di cava e di laboratorio assomma a 50 mila unità, destinato quanto meno a raddoppiare laddove si tenga conto
Carlo Montani
dell’indotto, con riguardo prioritario ad artigianato, distribuzione e servizi. In effetti, le unità lavorative globali sono stimate nell’ordine delle 120 mila. L’industria lapidea brasiliana è particolarmente giovane, cosa che contribuisce a spiegare l’alta propensione all’investimento. I primi telai cominciarono ad operare nello scorcio conclusivo del secolo decimo nono, grazie all’apporto determinante dell’emigrazione italiana ed all’avviamento degli impieghi nell’edilizia residenziale e civile che inducevano una modifica fondamentale dei precedenti utilizzi strutturali nelle costruzioni militari ed in quelle religiose. Tuttavia, l’impulso ad una rapida crescita si è manifestato soltanto negli ultimi decenni del secolo scorso, con la diffusione di trasporti internazionali celeri e con la scoperta del granito grezzo da parte dei mercati europei, e poi di quello lavorato, da parte dei consumatori nordamericani. Valutazioni tendenziali circa la produttività del lavoro possono essere formulate con margini circoscritti di errore soprattutto per le cave, dove il rapporto fra occupazione e volume estratto consente di fare riferimento ad un volume di 500 tonnellate per addetto, certamente competitivo rispetto a quello dei Paesi in via di sviluppo; non altrettanto nei confronti di quelli europei maggiori, ma dovendosi tenere conto di una larga prevalenza silicea della produzione brasiliana. Resta da aggiungere che le condizioni medie di lavoro, agevolate da programmi significativi di
225
formazione soprattutto negli Stati con maggiore vocazione settoriale, sono quelle di un moderno Paese tecnicamente organizzato ed attento alla tutela della professionalità in tutte le sue forme. La dimensione geografica del Brasile, che è pari a quella di un continente, sottolinea la rilevanza prioritaria dei costi di trasporto, e quindi delle infrastrutture di servizio: sia ai fini del percorso, talvolta assai impegnativo, dal luogo di cava a quello di lavorazione, e poi dell’impiego nel mercato interno; sia ai fini delle destinazioni oltremare, che coprono una larghissima maggioranza dell’export, muovendo dai tradizionali porti d’imbarco del grezzo e del prodotto finito. A questo riguardo è congruo sottolineare che l’incidenza di detta variabile sulla competitività del prodotto lapideo brasiliano è più alta della media internazionale, costituendo un condizionamento oggettivo per le produzioni maggiormente periferiche, ma eliso dalla qualità.
Produzione e verticalizzazione Il volume estratto, come evidenziato in premessa, riviene da buona parte degli Stati brasiliani, anche se la sua concentrazione, nella misura di tre quarti del totale, si colloca nei soli Espirito Santo, Minas Gerais, Bahia e Cearà. E’ quanto emerge dall’aggiornamento delle stime ufficiali di Abirochas (1) per il 2013, relative all’aggregato di mate-
(1) - Le stime dell’Associazione brasiliana di settore, necessariamente elastiche in un contesto di grande ampiezza geografica e talvolta di notevoli difficoltà della rilevazione statistica, sono suffragate da altre fonti scientifiche, tra cui si segnala quella del Servizio Geologico statunitense (USGS), di notevole utilità per la va-
226
riali per uso decorativo nell’edilizia civile e nelle opere di struttura, con l’integrazione di quelle concernenti la prima trasformazione, con riguardo prioritario alla produzione di lastre da telaio (tav. 1). Il confronto tra condizione produttiva di cava e verticalizzazione mette in luce con tutta evidenza un divario importante, sia nel rapporto fra estrazione e trasformazione, sia nelle dotazioni di taglio primario. Da una parte, è facile osservare che nel solo Stato di Espirito Santo, cui vengono accreditati due quinti dell’estrazione netta, si concentra la maggioranza assoluta della capacità produttiva a valle; dall’altra, che oltre quattro quinti delle prime trasformazioni avvengono con telai di prima generazione, caratterizzati da ammortamenti in fase di completamento, lasciando ai mezzi diamantati il residuo 18 per cento. Si deve tenere presente che accanto ad un numero relativamente minoritario di Soggetti produttivi a ciclo integrale, in grado di operare in modo regolare sia sui mercati internazionali sia in un mercato interno caratterizzato da dimensioni straordinarie, anche in Brasile esiste una base artigianale assai ampia, costituita da imprese con potenzialità di investimento necessariamente limitate: un fattore che, da un lato, consente al prodotto lapideo di promuovere impieghi capillari ma idonei ad assicurare l’evasione di commesse ridotte dal punto di vista dimensionale, e dall’altro sottolinea la necessità ad agevolare gli investimenti anche nelle strutture produttive minori.
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
L’esame dei dati di cava e di quelli di laboratorio conferma che in Brasile esiste una notevole concentrazione estrattiva collegata alla presenza geografica delle risorse ed alla disponibilità di infrastrutture, non disgiunta da una concentrazione ancora più consistente delle segherie e dei laboratori. Ciò sottolinea che le potenzialità di sviluppo sono particolarmente diffuse e richiama l’attenzione sul fatto che nelle economie mature, non meno che nei Paesi terzi, esiste un ricorrente problema promozionale, tanto più urgente alla luce del trend di crescita della domanda mondiale. L’incidenza della produzione brasiliana su quella planetaria vede punte maggiori per il granito e l’ardesia, mentre incidenze minori competono a marmo, travertino, quarzite, basalto ed arenaria. La quota mondiale spettante al Brasile è andata crescendo sensibilmente nel lungo periodo, avvantaggiandosi della disponibilità di nuove strutture trasformatrici del siliceo a condizioni competitive, e conseguentemente del maggiore spazio conquistato dal granito in prestigiosi impieghi civili e commerciali. Negli ultimi anni, tale processo ha subito qualche rallentamento fisiologico, ma senza pregiudizi per cifre assolute e preferenze funzionali ormai consolidate. In effetti, dal 1994 ad oggi, il Brasile ha visto quintuplicare la sua produzione lapidea di cava, non diversamente da quanto è accaduto per quella mondiale; nel caso, anche alla luce delle più moderne tecnologie di trasformazione del granito. Giova ripetere, pe-
lutazione delle produzioni minerarie in molti Paesi terzi, comprese quelle dei materiali di seconda categoria.
Carlo Montani
raltro, che il massimo apporto alla crescita è venuto dai Paesi asiatici e che lo sviluppo brasiliano è stato notevolmente superiore a quello occidentale, evidenziando anche da questo punto di vista la propensione a svolgere un ruolo leader in grado di trovare utile ed esaustivo completamento in un’articolazione più omogenea della produzione e della verticalizzazione.
Export: punto di forza L’esportazione lapidea dal Brasile, fatta eccezione per il regresso del 2009 comune a molti Paesi leader, è stata contraddistinta da un trend di ascesa superiore alla pur significativa media mondiale, che nel 2012 ha portato ad un nuovo massimo, assai vicino a quello assoluto del 2007 (il divario residuo si pone nell’ordine di tre punti percentuali), ed al superamento della soglia non soltanto simbolica del miliardo di dollari (tav. 2). Componente maggioritaria di questo importante flusso valutario è il fatturato del prodotto finito, che nell’aggregato totale, comprensivo dei manufatti semplici e dei lavorati in ardesia, supera i tre quarti del volume d’affari realizzato dalla pietra brasiliana sui mercati esteri. In volume, invece, resta lievemente maggioritaria la spedizione dei grezzi, con partenze per 1,15 milioni di tonnellate a fronte dei 2,21 dell’export globale. Dal canto loro, le importazioni sono quasi ininfluenti, col risultato che anche il saldo attivo dell’interscambio assomma alla medesima cifra di un miliardo. Il ritmo impetuoso assunto dalla concorrenza internazionale, con particolare riferimen-
227
to a quella asiatica, non ha impedito al Brasile di conservare il ruolo di leader lapideo dell’Occidente, ed in taluni casi di migliorarlo sensibilmente, sia nelle cifre assolute che nei valori medi per unità di prodotto. In particolare, se nel 2012 si è registrata una contrazione frizionale nelle spedizioni e nel giro d’affari del grezzo, i lavorati hanno visto un notevole incremento, che ha permesso di recuperare i massimi del 2006 e del 2007, e di superarli nel prezzo medio, pari ad oltre 45 dollari per metro quadrato equivalente, riferito allo spessore convenzionale di due centimetri (tav. 3). Soltanto l’ardesia non è ancora riuscita ad elidere gli effetti della recente congiuntura critica. Le destinazioni dell’export lapideo brasiliano restano assai concentrate confermando una struttura comportamentale ormai consolidata. Quelle del granito grezzo sono dirette per nove decimi del valore in quattro soli Paesi (Cina, Italia, Taiwan ed Hong - Kong), lasciando al resto del mondo ruoli sostanzialmente episodici (tav. 4), mentre quelle del finito vedono una forte ripresa della domanda statunitense, vicina a riportarsi sul massimo storico del 2007. Va aggiunto che i primi sei mercati di sbocco del lavorato sono americani, cosa che ribadisce il forte vincolo di collaborazione continentale (tav. 5), con una prassi oggettivamente tipica. Tuttavia, il ventaglio delle destinazioni minori è molto ampio, sottolineando le ampie potenzialità di sviluppo distributivo che si aprono per l’avvenire del valore aggiunto brasiliano. Gli Stati Uniti continuano a ricevere i tre quarti delle vendite di prodotti finiti in valore, mentre quelle sui mercati europei, che peraltro sono molto aperti alla concorrenza
228
cinese e indiana, restano assolutamente marginali (tav. 6). Non va trascurato, invece, un discreto flusso di approvvigionamenti, segnatamente di materiali calcarei, proprio dall’Europa ed in particolare da Spagna, Italia e Grecia, con apporti sinora minoritari da Cina, Turchia e India (tav. 7). Tuttavia, il fenomeno si mantiene circoscritto, con una configurazione sostanzialmente elitaria, propensa ad integrare il volume dei consumi domestici, in specie con varietà di marmo e travertino indisponibili a livello di produzione locale. Resta da accennare all’ardesia, che negli ultimi sette anni ha ridotto il valore dell’export nella misura di un terzo (tav. 8) pur potendo contare su un ventaglio distributivo maggiormente variegato in cui prevalgono le tradizionali destinazioni dell’Europa settentrionale quali Regno Unito, Paesi Bassi e Germania, mentre fra quelle sudamericane in lusinghiera controtendenza si va affermando il Cile.
Tecnologie Il dato da cui emerge in maniera più evidente la propensione allo sviluppo settoriale del Brasile è quello che si riferisce all’import di macchine ed impianti per le lavorazioni della pietra, che nel 2012 ha superato i cento milioni di dollari (tav. 9) collocandosi al terzo posto nel mondo, dopo Cina e Russia. Diversamente da quanto accade in molti Paesi acquirenti, la maggioranza assoluta degli acquisti dall’estero è di provenienza italiana, a conferma di una scelta media in chiave di qualità, intesa come durata, sicurezza ed
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
alte prestazioni unitarie. L’analisi quantitativa conferma l’assunto con cifre a più forte ragione significative, mettendo in luce che, a parte l’Italia e la Cina, sua maggiore concorrente, gli altri fornitori hanno consegnato quote frizionali (tav. 10). La graduatoria per Paesi, che non vede apprezzabili risultati nemmeno nell’ambito americano (tav. 11), trova un’importante integrazione nell’analisi dei valori medi per unità di prodotto, dove il prezzo pagato per la tecnologia italiana è pervenuto nel 2012 al massimo storico di circa 1600 dollari per quintale, superiore del 12 per cento a quello complessivo, e soprattutto, pari al triplo di quello degli acquisti dalla Cina, fermi a 550 dollari per quintale (tav. 12). Le importazioni dall’Italia, sempre nel 2012, hanno avuto riguardo a macchine di segheria e fresatura quanto al 41,2 per cento del valore ed a macchine di lucidatura o trattamento alternativo delle superfici quanto al 20,2 per cento, mentre la differenza a saldo è stata costituita dalle altre tecnologie: si tratta di un ventaglio omogeneo a quello degli anni precedenti, distribuito in tutti i momenti essenziali del processo produttivo, a conferma del carattere organico assunto dall’investimento medio. Del resto, anche nel 2009, l’anno più critico della congiuntura settoriale, l’import di macchine aveva fatto registrare un rallentamento contenuto. Non debbono costituire motivo di sorpresa i valori medi molto alti degli acquisti dalla Germania, ed in misura minore dagli Stati Uniti, perché fanno riferimento, come detto, a movimentazioni quantitative assai ridotte. Scarsa consistenza riveste l’export di tecnologie, che nel 2012 si è attestato su un valore
Carlo Montani
di circa 1,4 milioni di dollari, pari a poco più di un centesimo dell’import, con destinazioni maggioritarie nei Paesi dell’America Latina, guidati da Bolivia, Perù, Argentina e Paraguay (tav. 13). Le escursioni da un anno all’altro, come è accaduto nel caso delle vendite in Colombia, sono piuttosto significative, alla luce dei limitati quantitativi dell’interscambio specifico. In effetti, le produzioni locali di macchine sono state soppiantate, ormai da tempo, da quelle d’importazione ed in primo luogo dalle italiane, rese competitive dal ruolo della ricerca e dalla garanzia di rendimenti elevati; tuttavia, il ruolo dell’export, sebbene complementare, resta apprezzabile nel quadro del suo apporto allo sviluppo settoriale degli altri Paesi latino-americani. La collaborazione tecnologica fra il Brasile e l’Italia, che in tempi relativamente recenti era stata suffragata da accordi di natura istituzionale, ed in epoche più lontane dal già ricordato apporto degli emigranti pionieri, trova completamento attuale soprattutto nelle forniture di “know-how” senza esclusione di quelle professionali in senso stretto, specialmente durante le fasi di avviamento e di collaudo impiantistico; e nella politica di servizio perseguita dalle Case italiane, con particolare riguardo alla tempestività degli interventi di manutenzione straordinaria e di fornitura dei ricambi. Ne è scaturito un rapporto di consolidata fiducia reciproca idoneo a proseguire nel lungo termine.
Utensili e accessori Nel campo della tecnologia integrata per la pietra, un comparto che in Brasile è stato
229
interessato da rapida crescita è quello dei materiali di supporto alle lavorazioni, con particolare riguardo agli utensili diamantati ed agli abrasivi, dove la crescita fisiologica della domanda ha dato luogo a sviluppi significativi delle produzioni domestiche, cui hanno contribuito ancora una volta gli investimenti esteri, estesi ad importanti iniziative a ciclo continuo come nel caso delle lame; e prima ancora, ad una crescita degli acquisti d’importazione, il cui volume d’affari del 2012 è stato pari al quadruplo delle corrispondenti esportazioni. Fra gli approvvigionamenti dall’estero primeggiano quelli da Cina, Italia e Stati Uniti, che esprimono i due terzi del totale (tav. 14) con una propensione allo sviluppo più accentuata per il prodotto italiano, affermatosi in modo specifico nei confronti di quello tedesco. Al momento, la leadership cinese sembra comunque inattaccabile, anche se la sua quota di mercato è stazionaria, risultando pari ad un terzo della domanda complessiva. Il fatto che non esista, diversamente da quanto accade per le macchine, un fornitore estero leader in senso assoluto, attesta che gli operatori brasiliani seguono con attenzione selettiva l’offerta dei mercati alla luce di un’esigenza, del resto diffusa dovunque, di coniugare al meglio il fattore economico e la qualità di prodotto in termini di rendimento. In ogni caso, giova evidenziare che la totalità degli acquisti proviene da Paesi industrialmente avanzati, nel cui novero è d’uopo considerare, ormai da tempo, anche la Cina. Il ventaglio delle esportazioni costituisce una conferma del grado di espansione consegui-
230
to dalle produzioni brasiliane di beni strumentali per la pietra (tav. 15). La stragrande maggioranza del volume d’affari riguarda le spedizioni nei Paesi latino-americani, guidati da Argentina, Cile, Bolivia, Ecuador e Perù, in cui si concentra circa metà delle vendite. Tutti questi Paesi, nel corso dell’ultimo triennio, hanno evidenziato propensioni più o meno accentuate all’aumento degli acquisti che deve ritenersi proporzionale a quello dei rispettivi comparti lapidei, con un progresso particolarmente elevato nel caso di Panama. Invece, gli altri acquirenti, sia pure con volumi relativamente ridotti, tra cui si distinguono Stati Uniti ed Austria, hanno ridimensionato le proprie quote di consumabili brasiliani. A differenza di quanto accade nel mercato lapideo, sia grezzo che lavorato, ed in quello delle macchine, l’interscambio dei beni strumentali copre la minoranza del fabbisogno, in quanto la maggior parte dei marmisti, con riguardo prioritario a quelli di consistenza artigianale, trova fisiologicamente opportuno approvvigionarsi presso i produttori locali, dove è più facile programmare acquisti minuti secondo le esigenze legate alle piccole commesse immediate ed all’opportunità di pagamenti elastici. Nondimeno, l’offerta più qualificata, proposta dai Paesi leader, trova sbocchi crescenti quando la domanda è sistematica ed il flusso delle consegne può essere organizzato in maniera programmata, come accade anche in Brasile nell’ambito delle attività produttive e trasformatrici più avanzate. Del resto, l’alto livello tecnologico della produzione lapidea, imposto da mercati assai esigenti e selettivi ed in primo luo-
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
go da quello statunitense, ma nello stesso tempo da una domanda interna abituata ad impieghi “top” (compresi quelli del marmo d’importazione), rende necessaria la disponibilità di strutture impiantistiche e di beni strumentali altrettanto funzionali e capaci di garantire un’offerta ottimale, esente da difetti, discrasie cromatiche, tolleranze fuori misura, imballaggi perfettibili, ed all’insegna di tempestività esecutiva e puntualità di consegne: in una parola, della qualità.
Struttura competitiva Il settore lapideo del Brasile costituisce una componente importante del sistema produttivo e distributivo, in modo speciale nei distretti leader, dove alimenta un indotto altrettanto significativo. L’assunto trova conferma nell’analisi dell’export, con particolare riguardo a quello del prodotto finito e del valore aggiunto, dal punto di vista della competitività internazionale: negli ultimi sette anni, il prezzo medio spuntato dagli operatori brasiliani è aumentato del 3,2 per cento in ragione annua, mentre quello dell’India, maggiore concorrente specifico nella linea di benchmark riferita ai lavorati di granito, è sceso del 2,5 per cento (tav. 16). Le letture di questo dato possono essere effettuate in un’ottica differenziata. Da una parte, ne emerge la capacità dell’industria brasiliana di mettere a segno una migliore redditività delle proprie vendite, mentre dall’altra trova conferma la propensione della concorrenza ad elidere la sua, promuovendo una politica di quotazioni progressivamente ridotte. Ciò si deve, fra l’altro, alla
Carlo Montani
diversità delle destinazioni prevalenti: per il Brasile, quella statunitense, molto selettiva dal punto di vista della qualità richiesta ma più disponibile nei confronti di prezzi ad essa proporzionali; per l’India, quelle dell’Europa e del Giappone, certamente più attente al fattore economico (2). L’analisi, sebbene meno omogenea sul piano merceologico, avuto riguardo alla diversa composizione del mix esportato, può estendersi al confronto con la Cina e coi maggiori esportatori europei, ma è necessario tenere conto che i prezzi dell’export cinese, pur avendo fruito di una rivalutazione più alta, erano partiti da livelli di base particolarmente bassi tanto da rimanere sempre competitivi nei confronti di tutti i concorrenti. Quanto all’Europa, è da notare che l’adeguamento storico del prezzo medio brasiliano risulta paritetico rispetto a quello dell’Italia, massima esportatrice del Vecchio Continente, e notevolmente competitivo nei confronti della Spagna. Un altro parametro che mette in rilievo l’importanza ponderale del settore è dato dall’incidenza dell’export lapideo su quello complessivo, che nel caso del Brasile si è ragguagliata al 4,4 per mille del 2012, per-
231
dendo parecchi punti rispetto al massimo del 2006, che era stato del 7,6 per mille (tav. 17). Anche in questo caso, si nota un comportamento assai simile a quello della medesima incidenza italiana, che nel 2012 è risultata pari al 4,5 per mille contro il 7,3 fatto registrare nel 2003. Nonostante la tendenza riflessiva, si tratta di incidenze che si collocano ai massimi livelli mondiali, unitamente a quelle della Turchia e di qualche realtà minore come la Palestina. Del resto, il fatto che la velocità di crescita dell’export globale sia inferiore a quella dell’export lapideo è una realtà statistica che non si traduce necessariamente in giudizio di valore: altri comparti strategici, come quelli dei derivati dal petrolio o di alcuni beni di largo consumo, sono in grado di progredire più celermente per ragioni fisiologiche. Tuttavia, è lecito chiedersi quale avrebbe potuto essere il tasso di crescita del lapideo nell’ipotesi di supporti finanziari e promozionali più adeguati al suo ruolo strategico (3). Negli anni più critici per la congiuntura economica internazionale, con riguardo prioritario al 2009, l’export lapideo del Brasile ha
(2) - L’esportazione di lavorati ad alto valore aggiunto dall’India e dalla Cina, diretti in Europa, è stata oggetto di importanti rilievi storici circa l’inadeguatezza dei prezzi rispetto ai costi, tradottasi persino nell’avviamento di una procedura antidumping in sede UE, poi ritirata, ma idonea a sottolineare il disagio dell’industria lapidea operante nelle economie mature a fronte di una competizione che in ogni caso resta un fenomeno fondamentale nella modifica dei vecchi equilibri strategici. (3) - In alcuni Paesi lapidei, il settore della pietra è stato dichiarato di importanza strategica uguale a quella dei materiali minerari di prima categoria, innovando in maniera determinante una vecchia ed ormai anacronistica posizione di subordine: tra gli altri, ciò è avvenuto proprio in India (ed in realtà minori quali Bulgaria o Nigeria), in accoglimento di raccomandazioni ufficiali rivolte da tempo ai Governi interessati (cfr. ONU, The development potential of dimension stone, a cura di Asher Shadmon, New York 1976).
232
sofferto più di quanto sia accaduto a quello totale, senza dire che la ripresa è stata relativamente meno veloce. Ciò conferma che la domanda rimane condizionata da alcune sacche di permanente elasticità, ovvero di maggiore sensibilità alle fluttuazioni del ciclo; e ribadisce la necessità di opportune misure incentivanti.
Prospettive di crescita Nel 2012 la produzione lapidea brasiliana, assunta in 7,5 milioni di tonnellate quanto a graniti, marmi, travertini, ardesie ed altri silicei per uso civile e commerciale (4) è stata destinata ad export grezzo nella misura di 1,15 milioni di tonnellate, e per la quota rimanente, ad attività di lavorazione che hanno dato luogo a scarti per circa 2,60 milioni di tonnellate. Ne è conseguita una disponibilità di lavorato pari a 3,76 milioni, a sua volta destinata ad export di valore aggiunto, quanto a 1,06 milioni, ed a consumo interno, quanto a 2,70 milioni (5). In altri termini, il mercato domestico assorbe oltre un terzo della disponibilità lorda iniziale e porta un contributo fondamentale all’equilibrio gestionale del comparto lapideo brasiliano, tanto più che la sua incidenza è andata
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
sensibilmente crescendo col passare degli anni (tav. 18). Il vecchio assunto secondo cui il consumo interno esercita un ruolo di rilievo perché idoneo ad assorbire le seconde scelte che non siano adatte all’esportazione, se può conservare qualche residuo motivo di attualità complementare nella strategia del grezzo, è certamente superato nella politica del manufatto, dove il fattore qualità assume carattere inderogabile anche nella vendita interna, caratterizzata da esigenze del momento progettuale analoghe a quelle della committenza estera. In Brasile, l’integrazione distributiva tra esportazione e mercato interno costituisce un imperativo di razionalità organizzativa e di una moderna politica di servizio a supporto del cliente, dovunque esso operi. Si tratta di una filosofia imprenditoriale adeguata ai tempi, che trova completamento nell’offerta di una formazione professionale e tecnologica d’avanguardia ed in strumenti promozionali aggiornati, tra cui si ricordano le manifestazioni settoriali di Vitoria e Cachoeiro, quella intersettoriale di San Paolo, e le forti presenze brasiliane alle fiere estere più importanti, come quella di Verona. Nell’ultimo ventennio, il mondo lapideo ha progredito alacremente ma il Brasile non è stato da meno, con un tasso di sviluppo pro-
(4) - La produzione effettiva è notevolmente superiore laddove si tenga conto delle altre pietre per impieghi strutturali, come il basalto, l’arenaria ed alcune tipologie di quarzite, nel qual caso la produzione medesima si colloca oltre i nove milioni di tonnellate. Tali materiali integrativi sono destinati in larghissima maggioranza al mercato interno e quindi ad incrementare il consumo domestico in misura proporzionale ai rispettivi rendimenti: la stima aggregata, nella fattispecie, sale ad oltre 70 milioni di metri quadrati equivalenti. (5) - Il consuntivo ufficiale è lievemente più alto perché tiene conto delle importazioni, che nell’ultimo esercizio hanno avuto riguardo a 72 mila tonnellate di manufatti, cui corrispondono 1,3 milioni di metri quadrati nel ragguaglio allo spessore convenzionale di cm. 2.
Carlo Montani
duttivo pari ad oltre il 15 per cento in ragione annua. Nel periodo lungo, il progresso è stato ancora più visibile: basti pensare che alla metà del secolo decimo nono la produzione planetaria ammontava a pochi milioni di tonnellate, con una presenza episodica del Brasile; e che in tempi precedenti la domanda lapidea del Paese, rigidamente elitaria, veniva soddisfatta quasi integralmente dall’importazione, soprattutto di marmo italiano. Si è così compiuta una grande rivoluzione non soltanto industriale, ma prima ancora umana e civile, che ha coinciso con un’impetuosa democratizzazione degli impieghi lapidei, oggi irreversibile, e con tutta l’aria di poter continuare indefinitamente. L’effetto più tangibile e di maggiore rilevanza socio-economica è stato quello occupazionale, e prima ancora, della rivalutazione psicologica del mestiere. Le cifre della
233
manodopera impiegata nelle cave, nelle segherie e nei laboratori sono importanti in assoluto, ma lo diventano a più forte ragione quando si tenga conto dell’indotto, a cominciare da quello delle piccole unità di finitura che nella loro espressione globale assicurano la più ampia copertura della domanda ed un numero maggioritario dei 120 mila posti di lavoro, attuale patrimonio professionale del Brasile lapideo. Non basta. Il successo della pietra nell’architettura contemporanea e l’affermazione dei suoi valori culturali costituiscono un buon motivo, in Brasile come altrove, per confidare che lo stile di vita dell’uomo contemporaneo possa trovare ulteriori spunti di progresso grazie all’impiego lapideo, ed avvalersi costruttivamente della prerogativa di materiale di pace, riconosciuta ad ogni pietra.
Brazil: western stone leader
1. General considerations 2. Core parameters 3. Production and industrial development 4. Export: strong point
5. Technologies 6. Tools and accessories 7. Competing structure 8. Growth perspectives
General considerations
product levels to about 50 billion dollars, equal to 2,3 percent, with projections widely positive in some strategic fields of first category, characterized by the existence of verified reserves virtually endless: it is the case, among the others, of the iron mineral, kaolin, and uranium, but there are at least 32 mineral resources which can count on important reserves, whose the suitability to set up additional expansion policies is born out by reliable national and international gathering. In the group of second category materials, essentially worked in the quarry activity, the volumes of the available reserves are object of estimation not less positive, born out by a national production which the last years has been characterized by a high growth rate. Regarding natural stones, not only the resources volume but also their high quality level either from the technological point of view or the chromatic one; and naturally the inclination to invest, both in the extraction stages strictly and in the downstream ones, with particular consideration of the granite, quartzite and slate processing development,
The economic development of the contemporaneous world, although, the relevant problems caused by the international situation, goes on fast, and the gross product increases in all greatest industrialized countries. A fundamental contribution to this growth is given by Brazil, whose contribution to the global GDP (gross domestic product) places in the order of four points percentage, with an increase rate that in the consolidated balance of the last six years has been equal to 28 percent, an average of 4,6 percent corresponds to it yearly: it is the best result, except China and India which express a definitely lower procapita gross product. From this point of view, we can affirm that the Brazil economic expansion process is expressing an occidental leadership which allows expectations widely favourable at least in the short and medium term. The contribution of the mining industry to the Brazilian development is very important, because its incidence on the national gross
236
up to the distribution and promotion, contribute to this growth, decisively. The role of the stone in the economic development of Brazil has a big social and economic impact. The yearly net production is estimated in a “fork” which swings between seven million and a half and ten million of tons, considering the fact that the valuable materials for structural use are calculated or not, but in both cases it puts at fourth place of the global quantitative list, after China, India and Turkey confirming without any doubts that Brazil is the Occident stone leader. Two third of the productive volume are concentrated in the States of Espírito Santo and Minas Gerais, but the resources are widely spread over all federal territory, where they have already created important initiatives of improvement, especially in the States of Bahia and Ceará. In some cases the growth has been almost sky-high, making also use of the foreign investments contributions, either in the extraction section or the transformation and assets production for the stone industry ones. The power of the domestic consumption and the international demand induced by a manufactured article whose competitiveness is verified by comparative adequate analysis, allowed to the Brazil stone section to overcome the inclination to the stagnation triggered off by the crisis of 2009 and to arrive to new maximum results in the more recent balance sheets of distribution and production.
Core parameters The Brazilian stone section distinguished
XXIV Report World Marble and Stones 2013
itself for the availability of a ductile and polyhedral operating structure which can correspond to the needs of a durable goods demand as the materials for building one, made relatively elastic by the aesthetic factor and so by the international concurrence that Brazil can face with successfully given a productive array particularly wide and technological references documented at the scientific maximum levels. The most recent estimations of a business source credit the Country of thousand types of product with the corresponding nomenclature, extracted in about 1500-1600 quarries, that according to other sources rise to 1800. The quarries are worked by 900 companies which have a medium occupation equal to twenty units, with teams of about ten operators per each point of quarry, remarkably greater than the European standard. From the commodity point of view, the granite, the quartzite, the slate and other siliceous materials prevail widely with an aggregate in the order of six million tons, followed by calcareous, sandstones and different materials. Concerning the transformation activities, the same sources estimate in two thousand the companies which work there, about a third of them are usual exporters. This wide industrial complex counts on the cooperation of 32 thousand workers with an average of 16 workers per company, an average remarkably greater than the European one. In other words the job level of quarry and laboratory amounts to 50 thousand workers, which should double where we have to consider the suppliers, focusing on the craftsmanship, distribution and services. Indeed, the global working units
Carlo Montani
are estimated in the order of 120 thousand. The Brazilian stone industry is particularly young, that explains the high inclination to the investment. First frames began to work towards the end of the tenth ninth century, thanks to the decisive contribution of the Italian immigrants and to the start up of the uses in the residential and civil building that induced a fundamental change of the previous structural uses in the military building and in the religious ones. However, the impulse to a fast growth manifests only the last ten years of the previous century with the spread of international fast transports and the discovery of the raw granite by the European markets and then the finished one by the North American consumers. Trend estimations about the productivity of the job can be formulated with fault limited margins overall for quarries, where the ratio between job and extracted volume allows to refer to a volume of 500 tons per operator, certainly competitive compared to that one of the developing countries; but not compared to the European major ones, but considering the wide siliceous prevalence of the Brazilian production. We have to add that the job medium conditions facilitated by significant programs of training overall in the States with a greater sector vocation, are those ones of a modern country technically organized and that pays attention to the safeguard of the professionalism in all its shapes. The geographical dimension of the Brazil,
237
equal to one continent, highlights the main relevance of the transport freight and so of service facilities: either for the way sometimes difficult from the quarry to the working place or for the use in the internal market; or for overseas destinations, which cover a wide majority of export, moving from the traditional ports of embarkation some raw material and some finished one. Concerning that we have to highlight that the incidence of this variable on the competitiveness of the Brazilian stone product is higher than the international average, constituting an objective conditioning for the productions greatly marginal, but detached from the quality.
Production and industrial development The extracted volume as highlighted in the introduction comes overall from the Brazilian states, even if its concentration, in the measure of three fourth of the total, places only in Espírito Santo, Minas Gerais, Bahia and Ceará. It comes from the updating official estimations of Abirochas (1) for 2013, concerning the aggregate of materials for decoration use in the civil building and in the structure works with the integration of those ones concerning first transformation considering mainly the production of slabs for frame (tab. 1).
(1) – The appraisals of the sector Brazilian Association, necessarily elastic in a contest of great geographical range and sometimes with remarkable difficulties of the statistic survey, are supported by other scientific sources, among them the United States Geological Service one (USGS), which helps to evaluate the mining productions in a lot of third countries, including the second category materials one.
238
The comparison between quarry productive condition and processing industry focuses on an important gap either in the ratio between extraction and transformation, or in the supplies of primary cutting. From one side, we can easily observe that in the EspĂrito Santo State, in which two fifth of the net extraction are given to, the majority of the downstream productive capacity concentrates; on the other side that over four fifth of the first transformations are through first generation frames, characterized by depreciations during the finishing stage, leaving to the diamond means the remaining 18 percent. We have to consider that next to a number relatively lower of productive full cycle subjects, which are able to work regularly either on the international markets or in an internal one characterized by extraordinary dimensions, also in Brazil an enough handmade basis exists and is made up of companies which have investments capabilities necessarily limited: a factor that, from one side allows the stone product to promote widespread uses which assure the outstanding of orders reduced from a dimensional point of view and on the other side it highlights the need to facilitate the investments also in the lower productive structures. The exam of the quarry and laboratory data confirms that in Brazil exists a remarkable extractive concentration connected to the geographical existence of resources and to the availability of facilities and a more consistent concentration of sawmill and laboratories. It highlights that the capabilities of development are particularly spread and attracts the attention on the fact that in the ripe economies, as in the third
XXIV Report World Marble and Stones 2013
countries, exists a recurring promotional problem more urgent given the growth trend of the global demand. The Brazilian production incidence on the planetary one sees major tops for the granite and the slate, on the contrary lower incidences concern marble, travertine, quartzite, basalt and sandstone. The global quota due to Brazil grew sensibly in the long period, taking advantage of the availability of new transforming structures of the siliceous with competitive conditions and consequently of the major space conquered by the granite in valuable civil and commercial uses. Last years, this process has had some physiological slowdown, but without any prejudices for absolute numbers and functional preferences almost consolidated. Indeed, since 1994 Brazil has seen that its quarry stone production is quintupled not differently from what happened for the global one; given the more modern transforming technologies of granite. We have to repeat, that the maximum contribution to the growth came from the Asiatic countries and that the Brazilian development has been remarkably greater than the occidental one, highlighting also from this point of view the inclination to carry out a leader role which completes itself usefully and exhaustively in a more homogeneous articulation of production and processing industrial system.
Export: strong point The Brazil stone export, except for the recession of 2009 common to a lot of leader
Carlo Montani
countries, has been marked by a rise trend greater than the significant global average, that in 2012 has brought to a new record, enough near to the absolute one of 2007 (the remaining gap is in the order of three points percentage), and to the overcoming of the not only symbolic threshold of the billion of dollars (tab. 2). Majority component of this important currency flow is the turnover of the finished product that in the total aggregate, included of simple manufactured articles and the finished products in slate, overcomes three fourth of the turnover realized by the Brazilian stone on the foreign markets. On the contrary, in the volume, the forwarding of raw materials with departures for 1,15 million tons against 2,21 of the global export, remains lightly greater. For their part, the imports are irrelevant, with the result that the credit balance of the interchange amounts to the same number of a billion. The international concurrence impulse, referring to the Asiatic one particularly, did not prevent Brazil from having the Occident stone leader role and in some case to improve it sensibly either in the absolute numbers or in the medium values per unit of product. In particular, if in 2012 we registered a frictional contraction in the forwarding and in the turnover of raw materials, the finished products saw a remarkable increase which allow to recover the records of 2006 and 2007, and to overcome them in the medium price, equal to over 45 dollars per square meter, referred to the conventional thickness of two centimetres (tab. 3). Only slate has not annulled the recent critic situation effects, yet.
239
The Brazilian stone export destinations remain well concentrated confirming a behavioural structure almost consolidated. The raw granite ones are addressed for nine tenth of the value only to four countries (China, Italy, Taiwan and HongKong), leaving at the rest of the world roles substantially occasional (tab. 4). On the contrary, the finished product ones see a strength recovery of the American demand, near the historical record of 2007. We have to add that first six end markets of the finished product are American. It confirms the strong obligation of continental cooperation (tab. 5), with a standard procedure. However, the lower destinations array is very wide, highlighting the great capabilities of distribution development that open to the future of the Brazilian surplus value. The United States continue to receive three fourth of finished products sales in value, on the contrary those ones on the European markets, which are very opened to the Chinese and Indian concurrence, remain absolutely marginal (tab. 6). We must not neglect a decent flow of supplies notably of calcareous materials, just from Europe and particularly from Spain, Italy and Greece, with contributions up to now lower from China, Turkey and India (tab. 7). However, the phenomena remains limited, with an elite configuration, inclined to integrate the volume of the domestic consumptions, especially with ranges of marble, and travertine not available at the local production level. We also have to mention the slate, which reduced the export value of one third the last seven years (tab. 8) even if it could count on
240
a distributive array greatly varied where the traditional destinations of northern Europe such as United Kingdom, Netherlands and Germany prevail, on the contrary among the south American ones Chile is affirming in a gratifying opposing trend.
Technologies The element from which the inclination to the sector development of Brazil obviously emerges is that one refers to the import of machines and plants which need to work the stone, that in 2012 overcame one hundred million dollars (tab. 9) placing at third place in the world after China and Russia. Differently, from what happens in a lot of buyer countries, the absolute majority of the purchases abroad come from Italy, in confirmation of a medium choice from a quality point of view, interpreted as duration, safety and other unit performances. The quantity analysis confirms it with significant numbers focusing on the fact that the other suppliers delivered frictional quotas except Italy and China its major competing country (tab. 10). The list per countries, which does not see any appreciable results in the American area (tab. 11), integrates in the analysis of medium values per unit of product, where the price paid for the Italian technology has reached in 2012 the historical record of about 1600 dollars per 100 kg., higher of 12 percent than the global one, and overall, equal to the triple of the purchases one from China, with 550 dollars per 100 kg. (tab. 12). The imports from Italy, always in 2012,
XXIV Report World Marble and Stones 2013
concerned sawmill and milling machines for 41,2 percent of the value and polishing or alternative treatment machines of the surfaces for 20,2 percent, on the contrary the full difference has been made up by other technologies: it is an array unified to that one of previous years, distributed in all essential moments of the production process, in confirmation of the organic feature assumed by the medium investment. Anyway, also in 2009, the most critical year of the sector situation, the machines import had registered a contained slowdown. Very high values of the purchases from Germany and in a lower measure of the United States have not to surprise us because refer, as above mentioned, to quantitative handling very reduced. The technologies export , that in 2012 attests on a value of about 1,4 million dollars, equal to little more of a penny of the import, with majority destinations in the countries of Latin America, guided by Bolivia, Peru, Argentina and Paraguay (tab. 13) is rather considerable. The excursions from one year to another one, as happened for the sales in Colombia, are rather significant, given the limited quantities of the specific interchange. Indeed, the local productions of machines have been displaced, for a long time, by the import ones and first by the Italian ones, made competitive by the role of the research and by the guarantee of high yields; however, the role export, although complementary, remains appreciable in the context of its contribution to the sector development of the other Latin-American countries. The technological cooperation between
Carlo Montani
Brazil and Italy, that recently was been born out by institutional agreements, and in the past by the already mentioned contribution of the emigrant pioneers, completes itself overall in the supplies of “know-how� without excluding strictly the professional ones, especially during the start up and plant engineering test stages; and in the service policy pursued by Italian labels, with particular attention to the timeliness of the emergency maintenance and spare parts supply investments. It created a relationship of mutual consolidated trust able to continue in the long run.
Tools and accessories In the field of the integrated technology for the stone, Brazil has had a fast growth of working support materials with particular attention to the diamond articles and abrasives, where the physiological growth of the demand has created significant developments of the domestic productions, in which foreign investments contributed to, extended to important initiatives with continuing cycle as in the case of blades; and first, to an import purchases growth, whose turnover of 2012 has been equal to quadruple of corresponding exports. Among the supplies from abroad, those ones from China, Italy and United States excel and express two third of the total (tab. 14) with an inclination to the development more marked for the Italian product, become apparent especially compared to the German one. However, at the moment, the Chinese leadership seems to be unchallengeable,
241
even if its market quota is stable, being equal to one third of the global demand. Differently from what happens for machines, since a foreign leader does not exist, the Brazilian operators follow with a selective attention the markets offer given the need all over the world to unify economy and the product quality in terms of yield. In any case we have to highlight that all purchases come from the developed countries, included China for a long time. The exports array constitutes a confirmation of the expansion degree obtained by the Brazilian productions of assets for the stone (tab. 15). The vast majority of the turnover concerns the forwarding in the LatinAmerican countries, guided by Argentine, Chile, Bolivia, Ecuador and Peru, where there are about half of the sales. All these countries during the last three years have highlighted inclinations more or less marked to the increasing of purchases which must be proportional to the corresponding stone sections, with a higher progress for Panama. On the contrary, other purchasers, with volumes relatively reduced, among them United States and Austria distinguished themselves, have put their quota of Brazilian consumables in its right perspectives. Differently from what happens in the stone market, either raw or finished one, and in the machines one, the interchange of the assets covers the minority of needs since the majority of marble cutters, with a particular attention to the handcrafts consistence one, lays in supplies of them by local producers, where it is easier to plan small purchases according to the needs connected to small prompt orders and to the opportunity of
242
flexible payments. Nevertheless the more qualified offer proposed by the leader countries finds new growing outlets when the demand is systematic and the deliveries flow can be organized in a planned way, as in Brazil in the production and transforming more advanced activities. Besides, the technological high level of the stone production, imposed by the selective and exigent markets and first by the American one, but at the same time by an internal demand used to “top” uses (including the imported marble) , makes necessary the availability of all plant engineering structures and assets which are functional and guarantee an optimal offer, without any faults, chromatic difference, tolerances out measure, perfectible packages, a timeless carrying out and punctuality deliveries: in one word of quality.
Competitive structure The Brazil stone field constitutes an important component of the production and distribution system, especially in the leader areas where feeds significant suppliers as much. We can see that in the export analysis, with particular attention to the finished product and surplus value one, from the point of view of the international competitiveness: the last seven years
XXIV Report World Marble and Stones 2013
the medium price fetched by the Brazilian operators is increased of 3,2 percent yearly, on the contrary the India one, great competing country especially in the benchmark referred to the granite finished products, is decreased of 2,5 percent (tab. 16). The reading of this datum can be executed from a differentiated point of view. From one side, the Brazilian industry reaches a better profitability of own sales, on the contrary on the other side the concurrence inclination annuls it, promoting a quotations policy progressively reduced. It happens for the difference of the destinations: for Brazil, the American one, very selective from the point of view of the demanded quality but more available towards the prices proportional to it; for India the European and Japan ones, which pay a lot of attention to the economic factor (2). The analysis, although homogeneous, concerning the commodity, paying attention to the different composition of the exported mix, can extend to China and major European exporters, but it needs to consider that prices of the Chinese export, even if they have benefited from a higher revaluation, were started from low levels so much that they remain always competitive towards all competing ones. Concerning Europe, we have to note that the historical adjustment of the Brazilian medium price is equal to the
(2) – The high surplus value finished products export from India and China to Europe, has been object of important historical surveys about the prices unsuitableness compared with costs, resulted even in the start up of an anti-dumping procedure at EU, after withdrawn, but suit to highlight the disadvantage of the stone industry working in the ripe economies against a competition that anyway remains a fundamental phenomenon in the modification of the old strategic balances.
Carlo Montani
Italy one, greater exporter of the old country, and remarkably competitive towards Spain. Another parameter which highlights the weight importance of the field is given by the incidence of the stone export on the global one, that concerning Brazil reached 4,4 percent of 2012, losing different points compared to 2006, that was been of 7,6 percent (tab. 17). Also in this case, we note a behaviour similar to the Italian incidence that in 2012 was equal to 4,5 percent against 7,3 registered in 2003. In spite of the reflexive trend, we are talking about incidences that place at global maximum levels together with Turkey and some lower reality like Palestine. Moreover, the fact that the growth velocity of the global export is lower than the stone export, is a statistic reality which does not concern the value necessarily: other strategic sections like those derivative ones from the oil or some great consumption goods, can progress fast for physiological reasons. However, we can demand ourselves what could have been the stone growth rate if there have been financial and promotional supports more adequate to its strategic role (3). In the most critical years of the international
243
economic situation, with particular attention to 2009, Brazil stone export suffered more than what is happened to the total one without saying that the recovery has been relatively less fast. It confirms that the demand remains conditioned by some pockets of permanent elasticity, in other words of a greater sensibility to the fluctuation of the cycle; and restate the necessity of adequate incentive measures.
Growth perspectives In 2012 the Brazilian stone production, assumed in 7,5 million tons concerning granites, marbles, travertine, slates and other siliceous materials for civil and commercial use (4) has been addressed to a raw export of 1,15 million tons, and for the remaining quota, to working activities which create spare parts for about 2,60 million tons. So we have had a finished product availability equal to 3,76 million, in turn addressed to the export of surplus value concerning 1,06 million, and to an internal consumption concerning 2,70 million (5). In other words, the domestic market absorbs
(3) – In some stone countries, the stone section has been declared having a strategic importance like the first category mining materials one, making innovations in an old and almost anachronistic alternative position, in a decisive manner: among the others, it happened just in India (and in minor realities such as Bulgaria or Nigeria), accepting the official advices given to interested Governments for a long time (UNO, The development potential of dimension stone, edited by Asher Shadmon, New York 1976). (4) – The real production is notably greater where we consider the other stones for structural uses, as basalt, sandstone and some types of quartzite, when the same production places over nine million tons. These integrative materials are addressed overall to the internal market and help to increase the domestic consumption proportionally to the corresponding yields: the aggregated estimate, in the matter in question, rises to over 70 million square meters. (5) – The official balance is lightly higher because considers the imports which in the last financial year
244
over one third of the starting gross availability and takes a fundamental contribution to the managerial balance of the Brazilian stone section, so that its incidence is growing sensibly as the years go (tab. 18). The old assumption according to which the internal consumption has a significance role because can absorb the second choices that are not suitable for the export, if it can conserve some residual reason of complementary news in the raw material strategy, it will be of course overcome in the product policy, where the quality factor assumes a binding feature also in the internal sale, characterized by needs of the planning moment analogous to the foreign costumers. In Brazil, the distribution integration between export and internal market constitutes an imperative of an organization rationality and of a modern service policy which supports the customer anywhere works. It is an entrepreneurial attitude adapted to times that completes in the offer of a professional training and a stateof-the-art technology, among them the sector events of Vitoria and Cachoeiro, the San Paolo inter-sector and the strong Brazilian presences at the most important foreign exhibitions like the Verona one. The last twenty years, the stone world progresses in a busy manner but Brazil has not been any less, with a production development rate equal to over 15% yearly. In the long run, the progress has been more
XXIV Report World Marble and Stones 2013
visible: in fact in the middle of the tenth ninth century the planetary production amounted to few million tons with an occasional presence of Brazil and that previously the country stone demand strictly select was satisfied almost completely by the import of Italian marble. So there has been a great revolution not only industrial but first again human and civil which coincided with a strong democratization of the stone uses, today unchangeable, and with the aim to continue indefinitely. The most tangible effect and with a greatest socio-economic importance has been the occupational one, and first again, the work psychological appreciation. The numbers of the labour used in the quarries, sawmills and laboratories are very important and become more important when we talk about activities, starting from the little finishing units which assure the widest covering of the demand and a greater number than 120 thousand work places, current professional assets of the stone Brazil. It is not enough. The success of the stone in the contemporary architecture and the affirmation of its cultural values constitutes a good reason, in Brazil, as anywhere, to confide that the lifestyle of the contemporary human being can find additional progress starting points thanks to the stone use, and avails itself in a constructive manner of the peace material prerogative given to each stone.
concerned 72 thousand tons of products, in which 1,3 million square meters correspond to, considering the conventional thickness of two centimetres.
Brasile Documentazione statistica 2012
Brazil Statistical documents 2012
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
000 tons
%
ESPIRITO SANTO
3.600
40,0
1.100
6
75
6
52,0
71,2
minas gerais
2.000
22.2
22
4
-
-
2,5
3.4
bahia
700
7.8
18
16
-
6
3,0
4.1
cearà
570
7.8
18
16
-
6
5,0
6.8
paraiba
430
4.8
9
-
1
2
0,6
0.8
goiàs
280
3.1
8
-
-
-
0,7
1.0
rio de janeiro
200
2.2
8
-
3
-
1,0
1.4
alagoas
150
1.7
9
-
-
-
0,5
0.7
paranà
130
1.4
8
1
2
-
1,5
2.1
pernambuco
130
1.4
6
-
1
-
...
...
santa catarina
130
1.4
8
-
5
-
1,4
1.9
r.g do norte
120
1.3
2
1
-
2
0,2
0,3
r.g do sul
120
1.3
16
-
2
-
2,5
3.4
piauì
100
1.1
-
-
-
-
...
...
sao paulo
100
1.1
15
-
4
-
1,5
2.1
others
240
2.9
22
3
-
1
0,6
0.8
BRAZIL
9.000
100.0
1.276
31
93
23
73,0
100.0
(Fonte: Elaborazione dati Abirochas) (1) Sono compresi materiali per uso strutturale
(Source: Abirochas data processing) (1) Materials with use in structure only are included
types
net prod. standard diamond diamond diamond capacity multibl. multibl. multiwire multidisk gangsaws gangsaws sawings sawings mill. sq. % mt.2 (un.) (un.) (un.) (un.)
codes
absolute figures
shares
av. value
000 tons
USD
quantity
value
USD/ton
25.14
3.255
1.312.983
0.15
0.12
403,37
25.15
3.588
9.729.638
0.16
0.92
2.711,54
25.16
1.141.725
234.081.328
51.56
22.13
204,97
TOTAL
1.148.568
245.123.949
51.87
23.17
213,42
68.01
69.776
23.948.158
3.15
2.27
343,21
68.02
886.361
738.019.429
40.03
69.77
832,64
68.03
109.529
50.697.761
4.95
4.79
462,87
TOTAL
1.065.666
812.665.348
48.13
76.83
762,59
total export
2.214.234
1.057.755.297
100,00
100,00
477,72
25.14
1
814
-
-
-
25.15
23.763
12.762.363
24.06
20.98
537,07
25.16
2.418
1.485.111
2.44
2.44
614,19
TOTAL
26.182
14.248.288
26.50
23.42
544,20
68.01
309
159.359
0.31
0.26
515,72
68.02
72.156
46.272.592
73.05
76.07
641,29
68.03
135
149.054
0.14
0.25
1.104,10
TOTAL
72.600
46.581.005
73.50
76.58
641,61
total import
98.782
60.829.293
100.00
100.00
615,79
RAW
gross production 1
PROCESSED
STATES
247
2. Brasile: interscambio lapideo totale (2012) Brazil: total stone exchange (2012)
RAW
1. Brasile: produzione di cava e verticalizzazione per Stati (2012) Brazil: quarrying production and processing development for States (2012)
XXIV World Marble and Stones Report 2013
PROCESSED
246
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
248
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
Year
sp. processed (68.02)
249
4. Brasile: esportazione di silicei grezzi (cod. 25.16) Brazil: raw siliceous stone export (code 25.16)
3. Brasile: maggiori esportazioni di pietra. Cifre assolute. Brazil: leading stone exports. Absolute figures. raw siliceous (25.16)
XXIV World Marble and Stones Report 2013
sp. pr. slate (68.03)
000 tons 000 USD USD/ton 000 tons 000 USD USD/s. mt. 000 tons 000 USD USD/s. mt.
value (000 USD) COUNTRIES
2006
2007
2008
2009
index (‘06=100) 2010
2011
2012
‘11
‘12
186.3
192.4
2005
1008
155.694
154,5
768
522.683
36,79
192
65.584
18,46
China
74.662
67.870
75.395
73.851 115.581 139.129 143,653
2006
1248
200.274
160,5
927
711.257
41,47
215
80.924
20,35
Italy
66.478
62.251
51.424
26.189
47.373
52.539
40.740
79.0
61.3
2007
1176
194.417
165,3
917
754.406
44,47
229
94.244
22,25
Taiwan
11.887
13.139
9.813
9.110
17.679
17.046
19.486
143.4
163.9
2008
886
178.020
200,9
742
625.630
45,58
214
113,100
28.57
Hong-Kong
11.027
11.264
8.595
9.934
15.304
14.059
9.647
127.5
87.5
2009
786
135.536
172,4
610
486.307
43,09
154
65.322
22.93
Spain
17.985
17.114
9.059
3.064
5.440
5.026
5.686
27.9
31.6
2010
1171
219.195
187,2
777
633.481
44,07
160
69.375
23,44
Belgium
5.355
5.397
4.277
2.197
4.021
4.960
3.203
92.6
59.8
2011
1181
246.979
209,1
761
651.588
46,28
120
57.429
25,86
France
2.590
2.958
3.089
1.581
2.423
2.720
2.190
105.0
84.6
2012
1142
234.081
205,0
886
738.019
45,03
110
50.698
24,91
682
912
1.323
870
1.084
1.424
1.659
208.8
243.3
1.938
1.007
719
281
340
619
719
31.9
37.1
Indonesia
437
...
383
12
403
92
640
21.1
146.5
Poland
335
481
289
692
545
548
352
163.6
105.1
Germany
337
320
337
577
231
160
302
47.5
89.6
1.952
4.372
442
1.768
541
-
216
0.0
11.0
436
591
324
653
336
218
212
50.0
48.6
Greece
1.105
393
231
265
475
94
72
8.5
6.5
Others
3.068
6.348
12.320
4.492
7.419
8.345
5.304
272.0
172.9
200.274
194.417
178.020
135.536 219.195 246.979 234.081
123.3
116.9
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
Argentina Canada
Turkey USA
Total
(Fonte: Elaborazione dati Abirochas/Comtrade)
(Source: Abirochas/Comtrade data processing)
250
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
XXIV World Marble and Stones Report 2013
5. Brasile: esportazione di lavorati speciali (cod. 68.02)
6. Brasile: maggiori esportazioni di lavorati speciali (quote)
Brazil: processed special stone export (code 68.02)
Brazil: leading special stone exports (shares)
VALUE (000 USD) 2007
2008
2012
‘11
‘12
616.409
622.226
491.960
357.508 493.595 500.996 571.518
81.3
92.7
Canada
20.579
26.775
30.079
23.895
39.232
38.010
41.081
184.7
199.6
Mexico
10.998
15.104
16.372
15.201
18.831
18.915
22.035
172.0
200.3
Venezuela
7.197
17.646
16.709
17.272
7.175
12.752
15.245
177.2
211.8
Colombia
3.135
4.123
4.487
5.408
5.963
7.901
8.535
252.0
272.2
Argentina
2.635
4.625
4.128
4.445
5.328
6.696
7.430
254.1
282.0
Germany
4.615
4.647
3.387
4.899
3.769
3.339
3.769
72.4
81.7
Un. Kingdom
1.948
2.250
2.838
2.287
1.993
2.464
2.649
126.5
136.0
Israel
1.526
1.120
1.150
1.008
1.121
1.838
2.424
120.4
158.8
Italy
3.978
5.629
4.116
2.691
4.026
3.207
2.1863
80.6
54.9
Chile
1.876
1.863
2.392
1.455
1.785
1.958
2.080
104.4
110.9
Spain
4.435
3.948
5.224
4.030
2.725
2.825
1.854
63.7
41.8
Libya
1.340
1.630
2.203
3.427
2.858
343
1.756
25.5
131.0
Belgium
3.583
3.549
1.761
1.194
1.036
916
441
25.6
12.3
South Africa
1.973
1.763
642
472
325
644
268
32.6
13.6
Others
25.030
37.508
38.182
41.115
43.719
48.784
54.751
194.9
218.7
Total
711.257
754.406
625.630
486.307 633.481 651.588 738.019
91.6
103.8
USA
(Fonte: Elaborazione dati Abirochas/Comtrade)
2009
INDEX (‘06=100)
2006
COUNTRIES
251
2010
2011
(Source: Abirochas/Comtrade data processing)
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
86.66
82.48
78.63
73.51
77.92
76.89
77.44
Canada
2.89
3.55
4.81
4.91
6.19
5.83
5.57
Mexico
1.55
2.00
2.62
3.13
2.97
2.90
2.99
Venezuela
1.01
2.34
2.67
3.55
1.13
1.96
2.07
Colombia
0.44
0.55
0.72
1.11
0.94
1.21
1.16
Argentina
0.37
0.61
0.66
0.91
0.84
1.03
1.01
Germany
0.65
0.62
0.54
1.01
0.59
0.51
0.51
Un. Kingdom
0.27
0.30
0.45
0.47
0.31
0.38
0.36
Israel
0.21
0.15
0.18
0.21
0.18
0.28
0.33
ITALY
0.56
0.75
0.66
0.55
0.64
0.49
0.30
Others
5.39
6.65
8.06
10.64
8.29
8.52
8.26
100.00
100.00
100.00
100.00
100.00
100.00
100.00
COUNTRIES USA
Total
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
252
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
7. Brasile: importazioni di lavorati speciali (cod. 68.02) Brazil: processed special stone import (cod. 68.02) COUNTRIES
2010
2011
XXIV World Marble and Stones Report 2013
253
8. Brasile: esportazione di ardesia lavorata (cod. 68.03) Brazil: processed slate export (code 68.03) 2012
COUNTRIES
VALUE (000 USD)
INDEX (’06=100)
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
‘11
‘12
Un. Kingdom
16.517
20.481
23.640
16.641
17.868
12.176
12.522
73.7
75.8
Netherlands
4.670
7.365
9.890
7.227
6.750
6.385
4.000
136.7
85.7
13.624
12.082
10.586
5.013
6.071
5.600
6.154
41.1
45.2
Germany
6.457
6.801
7.536
4.855
5.429
5.582
4.181
86.4
74.6
Belgium
4.279
4.190
3.718
4.339
4.067
4.064
2.754
95.0
64.4
Spain
11.475
14.788
11.129
5.835
5.655
3.816
2.270
33.3
19.8
4.1
Chile
1.991
2.670
4.206
2.840
4.888
3.771
5.074
189.4
254.8
867
1.9
Italy
3.977
4.813
5.069
3.563
3.740
2.598
2.098
65.3
52.8
0.7
367
0.8
France
1.036
1.652
2.471
1.245
1.411
1.346
1.350
129.9
130.3
295
0.5
322
0.7
797
958
1.008
978
1.557
1.280
882
160.6
110.7
0.1
94
0.2
269
0.6
1.268
1.580
1.747
1.112
1.548
1.225
1.048
96.6
82.6
858
1.088
1.196
1.058
1.422
973
686
113.4
80.0
259
0.7
189
0.4
256
0.6
Portugal
1.856
1.996
2.990
1.572
1.019
875
569
47.1
30.7
-
-
58
0.1
180
0.4
Norway
1.353
1.449
1.244
794
575
740
446
54.7
33.0
OTHERS
1.757
4.5
5.874
10.9
1.073
2.3
Ireland
4.241
3.865
2.753
1.803
1.148
500
368
11.8
8.7
Total
39.322
100.0
53.983
100.0
46.273
100.0
Others
6.525
8.466
23.917
6.447
6.227
6.498
5.659
99.6
86.7
Total
80.924
94.244 113.100
65.322
69.375
57.429
50.698
71.0
62.6
000 USD
share
000 USD
share
000 USD
share
SPAIN
14.368
36.5
14.145
26.2
12.982
28.1
ITALY
8.288
21.1
11.812
21.9
10.446
22.6
GREECE
8.653
22.0
10.381
19.2
8.137
17.6
CHINA
2.842
7.2
5.757
10.7
7.285
15.7
PORTUGAL
1.220
3.1
2.307
4.3
2.201
4.8
TURKEY
1.135
2.9
1.864
3.5
1.888
INDIA
321
0.8
850
1.6
URUGUAY
320
0.8
357
OMAN
113
0.3
HONG-KONG
46
INDONESIA COLOMBIA
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
USA
Colombia Canada Mexico
(Fonte: Elaborazione dati Abirochas/Comtrade)
(Source: Abirochas/Comtrade data processing)
254
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
9. Brasile: importazione di tecnologie settoriali. valore (ooo USD)
255
10. Brasile: importazione di tecnologie settoriali. quantitĂ (tons)
Brazil: stone technology import. value (000 USD) COUNTRIES
XXIV World Marble and Stones Report 2013
Brazil: stone technology import. quantity (tons)
2007
2008
2009
2010
2011
2012
COUNTRIES
2007
2008
2009
2010
2011
2012
ITALY
22.315
32.394
20.063
29.235
52.978
62.984
ITALY
3.265
2.357
1.489
2.124
3.893
3.948
CHINA
1.447
2.766
3.659
9.010
10.993
12.387
CHINA
446
704
930
1.705
2.095
2.264
JAPAN
294
2.482
650
2.027
5.156
5.836
ARGENTINA
46
105
96
269
239
140
GERMANY
780
4.180
6.305
3.102
6.651
4.695
JAPAN
4
83
7
60
134
132
2.502
2.815
2.568
3.074
2.851
3.676
USA
43
56
43
69
60
83
USA
131
1.107
1.501
1.428
1.218
2.224
GERMANY
30
80
86
62
242
53
AUSTRIA
125
1.014
761
780
984
1.959
SPAIN
21
18
93
35
110
41
5600
1.192
1.138
3.200
2.826
1.552
AUSTRIA
19
35
46
33
24
39
SWITZERLAND
387
929
2.235
1.942
1.398
971
FRANCE
21
29
22
27
21
31
SPAIN
225
541
877
635
1.719
945
SWITZERLAND
10
42
44
62
27
17
OTHERS
1.477
3.088
6.243
1.234
2.403
3.482
Others
79
142
262
36
211
307
Total
30.183
50.508
46.000
55.667
89.177
100.711
3.984
3.651
3.118
4.482
7.056
7.055
FRANCE
ARGENTINA
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
Total
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
256
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
11. Brasile: importazione di tecnologie settoriali (quote valore)
XXIV World Marble and Stones Report 2013
257
12. Brasile: importazioni di tecnologie settoriali. valori medi (USD/kg)
Brazil: stone technology import (value shares)
Brazil: stone technology import. average value (USD/kg)
2007
2008
2009
2010
2011
2012
ITALY
73.93
64.14
43.62
52.52
59.41
62.53
2007
6,83
3,24
10,87
26,00
30,46
7,56
CHINA
4.79
5.48
7.95
16.19
12.33
12.30
2008
13,74
3,93
11,35
52,25
19,77
13,83
JAPAN
0.97
4.91
1.41
3.64
5.78
5.79
2009
13,47
3,93
11,85
73,30
34,90
14,75
GERMANY
2.58
8.28
13.71
5.57
7.46
4.66
2010
13,76
5,28
11,90
50,03
20,70
12,42
FRANCE
8.29
5.57
5.58
5.52
3.20
3.65
2011
13,61
5,25
11,82
27,48
30,30
12,63
USA
0.43
2.19
3.26
2.57
1.37
2.21
2012
15,95
5,47
11,09
88,58
26,79
14,28
AUSTRIA
0.41
2.01
1.65
1.40
1.10
1.95
2007
100,0
100.0
100.0
100.0
100.0
100.0
ARGENTINA
1.66
2.36
2.47
5.75
3.17
1.54
2008
201.2
121.3
110.5
201.0
64.9
182.9
SWITZERLAND
1.28
1.84
4.86
3.49
1.57
0.96
2009
197.2
121.3
115.4
281.9
114.6
195.1
SPAIN
0.75
1.07
1.91
1.14
1.93
0.94
2010
201.5
163.0
115.9
192.4
68.0
164.1
Others
4.89
6.11
13.57
2.22
2.69
3.46
2011
199,3
162.0
144.9
105.7
99.5
167.1
100.00
100.00
100.00
100.00
100.00
100.00
2012
233,5
168,8
108.0
340.7
88,0
188.9
Total
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
par.
index
absolute figures
COUNTRIES
year
ITALY
(Fonte: Elaborazione propria)
CHINA
ARGNTINA
GERMANY
USA
TOTAL
(Source: own data processing)
258
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
13. Brasile: export di tecnologie settoriali (cod. 84.64) Brazil: stone technology export (cod. 84.64) 2010
COUNTRIES
2011
2012
share
USD
share
USD
share
372.123
25,8
328.793
9.8
315.311
22.6
INDIA
-
-
-
-
214.039
PERU
114.974
8.0
193.365
5.8
ARGENTINA
41.337
2.9
278,880
PARAGUAY
72.887
5.1
GERMANY
17.465
POLAND ECUADOR COLOMBIA
259
14. Brasile: importazione di beni strumentali per la pietra (cod. 68.04) Brazil: import of instrumental goods for stone (cod. 68.04)
USD
BOLIVIA
XXIV World Marble and Stones Report 2013
COUNTRIES
2010
2011
2012
000 USD
share
000 USD
share
000 USD
share
CHINA
31.810
30.3
46.405
34.8
48.346
33.8
15.3
ITALY
19.810
18.9
22.413
16.8
31.700
22.2
156.564
11.2
USA
7.634
7.3
10.972
8.2
12.675
8.9
8.3
138.576
9.9
GERMANY
11.619
11.1
10.761
8.1
8.346
5.8
114.353
3.4
129.769
9.3
PORTUGAL
2.192
2.1
3.460
2.6
6.479
4.5
1.2
2.310
0.1
107.500
7.7
ARGENTINA
3.097
3.0
3.313
2.5
4.607
3.2
25.546
1.8
34.988
1.0
58.303
4.2
POLAND
3.313
3.2
5.991
4.5
4.456
3.1
4.786
0.3
137.631
4.1
45.008
3.2
SPAIN
4.112
3.9
4.209
3.2
4.213
2.9
19.5 1.113.309
33.1
42.228
3.0
JAPAN
3.087
2.9
5.117
3.8
3.615
2.5
AUSTRIA
3.266
3.1
4.067
3.1
3.529
2.5
280.157
CUBA
2.624
0.2
-
-
41.502
3.0
ITALY
19.586
1.4
558.442
16,6
-
-
SOUTH KOREA
4.069
3.8
2.577
1.9
2.601
1.8
SPAIN
-
-
328.901
9.8
-
-
SWITZERLAND
3.939
3.7
4.880
3.7
2.420
1.7
488.634
33.9
270.809
8.1
148.319
10.6
Others
7.019
6.8
9.134
6.9
9.839
6.9
100.0 1.397.119
100.0
Total
104.967
100.0
133.299
100.0
142.826
100.0
OTHERS Total
1.440.119
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
100.0 3.361.781
(Source: Comtrade data processing)
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
(Source: Comtrade data processing)
260
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
15. Brasile: esportazioni di beni strumentali per la pietra (cod. 68.04) Brazil: export of instrumental goods for stone (cod. 68.04) COUNTRIES
2010
2011
2012
share
000 USD
share
000 USD
share
ARGENTINA
5.400
19.8
5.522
17.2
5.886
16.9
CHILE
4.363
16.0
4.910
15.2
5.309
15.3
BOLIVIA
1.857
6.8
2.319
7.2
2.926
8.4
ECUADOR
2.505
9.2
2.924
9.1
2.877
8.3
PERU
1.509
5.5
2.328
7.2
2.696
7.8
PARAGUAY
2.096
7.7
2.589
8.0
2.380
6.9
COLOMBIA
313
3.3
1.217
3.8
1.695
4.9
28
0.1
835
2.6
1.606
4.6
2.359
8.6
1.308
4.1
1.464
4.2
658
2.4
713
2.2
1.329
3.8
1.457
5.3
1.854
5.8
1.081
3.1
726
2.7
892
2.8
950
2.7
Others
3.470
12.7
4.787
14.9
4.538
13.1
Total
27.341
100.0
32.198
100.0
34.737
100.0
USA VENEZUELA AUSTRIA URUGUAY
(Fonte: Elaborazione dati Comtrade)
261
16. Esportazioni di lavorati in pietra (cod.68.02). Indici di variazione del prezzo medio. Special processed stone export (cod. 68.02). Average prices historical variation
000 USD
PANAMA
XXIV World Marble and Stones Report 2013
(Source: Comtrade data processing)
year
USD/sq. mt.2
Euro/sq. mt.2
BRAZIL
INDIA
CHINA
ITALY
SPAIN
2005
100.0
100.0
100.0
100.0
100.0
100.0
100.0
2006
112.7
95.8
101.8
104.9
108.7
103.5
126.4
2007
120.9
99.6
108.2
105.7
106.0
94.3
114.4
2008
123.9
94.4
125.2
106.8
136.7
100.7
116.4
2009
117.1
86.0
119.1
103.6
136.6
88.4
124.5
2010
119.8
98.5
124.8
105.8
123.9
82.1
113.8
2011
125.8
95.0
150.7
111.2
154.1
87.1
120.7
2012
122.4
82.6
170.4
121.0
154.7
78.2
122.7
(Fonte: Elaborazione propria)
PORTUGAL GERMANY
(Source: own data processing)
262
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
17. Brasile: export totale e lapideo Brazil: total and stone export year
total export
XXIV World Marble and Stones Report 2013
263
18. Brasile: consumo domestico di pietra ornamentale Brazil: dimension stone domestic use stone export
shares %
mill. USD
index
mill. USD
index
Brazil
cfr. Italy
2002
60.362
100.0
338,8
100.0
0,56
0.68
2003
73.084
121.1
429,4
126.7
0.59
2004
96.475
159.8
601,0
177.4
2005
118.308
196.0
790,0
2006
137.470
227.7
2007
160.649
2008
year
absolute figures
shares
mill. sq. mt.
index
sq. mt./pc.
ind./pc
World
net prod.
2001
12,3
100.0
78
100.0
1.7
26.6
0.73
2005
18,1
147.2
112
143.5
1.9
23.5
0.62
0.64
2006
23,7
192.7
129
165.3
2.3
23.3
233.2
0.67
0.57
2007
26,1
212.2
142
182.1
2.4
24.5
1.045,1
308.5
0.76
0.55
2008
41,5
337.4
225
288.5
3.6
35.0
286.1
1.093,5
322.7
0.68
0.51
2009
42,1
342.3
228
292.3
3.7
37.9
197.942
327.9
954,5
281.7
0.48
0.47
2010
42,8
348.0
232
297.4
3.5
34.3
2009
152.995
253.5
724,1
213.7
0.47
0.47
2011
49,7
404.1
267
342.3
3.9
37.1
2010
201.915
334.5
959,2
283.1
0.48
0.45
2012
51,2
416.2
275
352.6
3.8
36.9
2011
256.040
424.2
999,8
295.1
0.39
0.42
2012
242.580
401.9
1.057,8
312.2
0.44
0.45
(Fonte: Elaborazione dati Abirochas)
(Source: Abirochas data processing)
(Fonte: Elaborazione propria)
(Source: own data processing)
Ringraziamenti
L’Editore, consapevole del ruolo di utile consultazione offerto dal Rapporto quale strumento di lavoro professionale, sente il dovere di ringraziare i Soggetti che hanno consentito di realizzare questa nuova edizione. In primo luogo, intende esprimere la propria gratitudine all’Unione Europea ed all’Organizzazione delle Nazioni Unite per avere reso disponibile un patrimonio fondamentale di dati statistici, attraverso i rispettivi servizi di supporto specialistico, Eurostat e Comtrade. Lo stesso dicasi per la fornitura delle informazioni macro-economiche introduttive, da parte del Fondo Monetario Internazionale e dell’OCSE; per quelle in materia di attività edilizia, a cura dell’Associazione Nazionale
Costruttori Edili; e per la verifica dei dati relativi all’interscambio cinese tramite l’Ufficio ICE di Pechino. Un ringraziamento speciale deve essere rivolto ad Abirochas, l’Associazione di categoria del comparto lapideo brasiliano, per la significativa sponsorizzazione del Dossier e per le informazioni statistiche in materia estrattiva e distributiva. Analoghe espressioni sono indirizzate ai vari sponsor istituzionali e privati per la rinnovata fiducia nei confronti dell’iniziativa, con riguardo prioritario all’Ente Fiere di Verona, a Confindustria Marmo-Macchine ed ai Gruppi aziendali che hanno onorato questo XXIV Rapporto mondiale con il proprio prestigioso Marchio.
Acknowledgements
The editor is aware of the role of the useful consultation offered by the report as a tool for professional work, feels a duty to thank people who helped to make this new edition. Firstly, he intends to express its gratitude to the European Union and the United Nations having made available a wealth of statistical data, through their respective specialist support services, Euro-stat and Comtrade. The same applies to the provision of introductory macro-economic information from the International Monetary Fund and the OECD; for those in building sector, by the Building National Association; and for the verification of data concerning the Chinese
interchange via the ICE Office in Beijing. Special thanks should be directed to Abirochas, the Association of Brazilian stone sector category, for the significant sponsorship of Brazil Dossier and for statistical information regarding the distribution and mining. Similar expressions are addressed to various institutional and private sponsors for the renewed confidence in the initiative with a special priority regard to the Organization of Verona Fiere, to Confindustria Marmomacchine, and to the corporate Groups that have honoured this XXIV World Report with their prestigious brand.
Indice dei nomi geografici Geographical Names Index
A
C
Africa 33, 47, 57, 63, 187, 190, 191, 192
Cambodia 65
Albania 29, 59
Cambogia 35
Algeria 29, 59
Canada 14, 46, 189, 190, 191, 192
America 24, 32, 33, 55, 62, 63, 229, 240
CearĂ 224, 225
Arabia Saudita 15, 17, 22, 26, 27, 35
Chile 240, 241
Argentina 229, 230, 240
China 38, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 62, 64, 65, 190, 191, 192, 235, 236, 239, 240, 241, 242
Armenia 29, 59 Asia 22, 23, 33, 46, 54, 63 Australia 9, 31, 41, 61, 189, 190, 191, 192
Cile 228, 230
B
Cina 6, 9, 10, 11, 12, 14, 16, 17, 18, 19, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 30, 32, 33, 35, 182, 183, 189, 190, 223, 224, 227, 228, 229, 231
Bahia 224, 225, 236, 237
Colombia 229, 240
Barbados 27, 58
Corea del Nord 23
Belgio 19, 22, 27, 189, 190
Corea del Sud 9, 10, 11, 14, 17, 23, 26, 28, 32, 189, 190
Belgium 51, 53, 57, 58, 190, 191, 192 Bermuda 27, 58 Bolivia 229, 230, 240, 241 Brasile 3, 6, 9, 12, 14, 17, 19, 22, 24, 25, 26, 28, 32, 33, 35, 181, 183, 189, 190, 223, 224, 225, 226, 227, 228, 229, 230, 231, 232, 233 Brazil 3, 38, 41, 44, 45, 46, 48, 51, 53, 55, 56, 57, 59, 62, 64, 65, 66, 185, 187, 190, 191, 192, 235, 236, 237, 238, 239, 240, 241, 242, 243, 244 Bulgaria 231, 243
Croatia 59, 186 Croazia 14, 29, 182 Cuba 35, 65 Czech Republic 44, 50 D Danimarca 10, 182 Denmark 42, 186
270
E Ecuador 230, 241 Egitto 12, 14, 17, 22, 32, 183 Egypt 44, 46, 49, 53, 62, 86, 89, 186 Emirates 54 Emirati 23 Espirito Santo 224, 225, 226 Estremo Oriente 26
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
Greece 42, 44, 48, 50, 51, 57, 62, 190, 191, 192, 239 H Hong - Kong 227 I Iceland 85
Europe 41, 42, 46, 50, 51, 57, 58, 60, 61, 62, 185, 186, 239, 240, 242
India 6, 9, 12, 14, 16, 17, 19, 22, 23, 24, 26, 27, 28, 30, 32, 33, 35, 38, 41, 44, 45, 46, 47, 48, 51, 53, 54, 55, 57, 58, 59, 60, 61, 62, 64, 65, 182, 183, 186, 187, 189, 190, 191, 192, 223, 224, 228, 230, 231, 235, 236, 239, 242, 243
European Union 37, 44, 46, 49, 50, 57, 58
Indonesia 15, 23, 46, 54, 182, 186
Europa 9, 10, 11, 12, 14, 19, 20, 26, 27, 29, 31, 32, 228, 231
Iran 12, 17, 22, 23, 44, 49, 53, 54 F
Islanda 35
Far East 57
Israel 42
Filippine 9, 23
Israele 10
Finland 47, 53, 190, 191, 192
Italia 10, 11, 12, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 24, 26, 28, 29, 31, 33, 182, 189, 190, 227, 228, 229, 231
Finlandia 16, 22, 189, 190 Firenze 15 Florence 47 France 41, 43, 47, 48, 49, 51, 58, 190, 191, 192
Italy 42, 43, 44, 47, 48, 50, 51, 52, 53, 55, 57, 59, 60, 62, 64, 186, 190, 191, 192, 239, 240, 241, 243
XXIV World Marble and Stones Report 2013
271
Lesotho 35, 65
Pakistan 15, 23, 46, 54, 182, 186
Libano 14, 15, 29
Palestina 15, 29, 231
Lussemburgo 11
Panama 230, 241
Luxembourg 43
Paraguay 229, 240 Parigi 31
M
Paris 62
Macao 27, 58
Pechino 182
Macedonia 29, 59
Peru 61, 240, 241
Malaysia 182, 186
Philippines 41, 54
Malta 29, 59
Piemonte 21
Mauritania 26, 57
Poland 44, 45, 190, 191, 192
Mauritius 27, 58
Polonia 13, 14, 189, 190
Minas Gerais 224, 225, 236, 237
Portogallo 10, 11, 12, 16, 17, 19, 21, 22, 25, 27, 189, 190
Moldova 29, 59 Mongolia 23, 54 Myanmar 35, 65 N Netherlands 60, 186, 240 New York 231, 243 Nigeria 231, 243 North Korea 54
Francia 9, 11, 16, 17, 19, 28, 189, 190
J
Norvegia 16, 22, 182, 189, 190 Norway 47, 53, 186, 190, 191, 192
G
Japan 41, 42, 46, 47, 53, 54, 55, 57, 58, 59, 60, 62, 190, 191, 192, 242
Germania 9, 11, 16, 17, 19, 26, 29, 31, 189, 190, 228
K
Portugal 42, 43, 44, 48, 51, 52, 53, 56, 57, 190, 191, 192 Puglie 21 R Regno Unito 17, 19, 182, 228 Repubblica Ceca 13, 19 Romania 19, 29, 50, 59, 161 Russia 9, 10, 11, 14, 22, 28, 32, 41, 42, 53, 59, 62, 189, 190, 192, 228, 240 S
O
Sardegna 21
Oman 15, 46
Saudi Arabia 46, 48, 53, 57, 66
Germany 41, 43, 47, 48, 51, 57, 59, 60, 62, 190, 191, 192, 240
Kazakhstan 23, 54
Giappone 9, 10, 14, 16, 22, 23, 26, 27, 28, 29, 32, 189, 190, 231
L
Pacific 65
Singapore 15, 32, 46, 62, 182, 186, 189, 190, 191, 192
Gibuti 35, 65
Lazio 21, 52
Pacifico 35
Slovacchia 19
Grecia 10, 12, 16, 19, 27, 32, 189, 190, 228
Lebanon 45, 46, 59
Paesi Bassi 29, 182, 228
Slovakia 50
Siena 31, 61 P
272
Slovenia 29, 59 South Africa 47, 57, 187, 190, 191, 192 South Korea 41, 42, 46, 48, 54, 57, 59, 62, 190, 191, 192 Spagna 10, 11, 12, 16, 17, 19, 21, 22, 26, 189, 190, 228, 231 Spain 42, 43, 44, 48, 51, 52, 53, 57, 190, 191, 192, 214, 239, 243 Stati Uniti 9, 10, 14, 16, 17, 22, 23, 24, 25, 26, 28, 29, 30, 32, 181, 189, 227, 228, 229, 230
XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013
Turchia 6, 9, 10, 11, 12, 14, 16, 17, 19, 22, 23, 24, 28, 29, 32, 33, 35, 183, 189, 190, 224, 228, 231 Turkey 38, 41, 42, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 51, 53, 54, 55, 59, 62, 64, 65, 66, 187, 190, 191, 192, 236, 239, 243 Tuscany 52 U Unione Europea 5, 12, 14, 15, 17, 19, 26
Sudafrica 16, 26, 183, 189, 190
United Kingdom 49, 51, 186
Sudan 35, 65
United States 41, 42, 48, 53, 55, 56, 57, 59, 60, 62, 185, 191, 237, 239, 240, 241
Svezia 10, 19 Svizzera 10, 14, 27 Swaziland 35, 65 Sweden 42, 50 Switzerland 42, 57, 58 T Taiwan 14, 16, 17, 23, 26, 27, 28, 45, 46, 47, 48, 54, 55, 57, 59, 189, 190, 191, 192, 227, 239 Tanzania 35, 65 Thailand 46, 54 Thailandia 15, 23 Toscana 21
USA 46, 47, 48, 190, 192, 218, 219 V Veneto 21, 52 Verona 32, 62, 232, 244 Vicenza 31, 62 Vietnam 14, 22, 23, 46, 53, 54 X Xiamen 22, 32, 53, 62 Z Zambia 35, 65
N.B. - Non sono elencati i nomi geografici delle tavole fuori testo. R. - The geographical names reported in the statistical tables are not listed.
Sommario XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 Prefazione 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20.
Quadro macro-economico Attività edilizia nel mondo Estrazione e trasformazione Scambi internazionali Flussi del movimento lapideo Un settore strategico Analisi dell’interscambio merceologico Qualità del prodotto Europa e pietra Italia: una ripresa marginale Svolta bipolare: il caso della Cina Leadership asiatica Stati Uniti d’America Infrastrutture e trasporti Ampliamento dei consumi Macchine e strutture impiantistiche Beni strumentali Stato dell’arte Mostre e fiere Uno sviluppo perseguibile
5 9 10 11 13 14 15 16 17 19 20 21 22 24 25 26 27 29 30 31 32
Conclusione
34
Documentazione statistica
67
Appendice critica Schede dei maggiori Paesi 1994-2012 Dossier Brasile
181 189 221
Ringraziamenti
265
Indice dei nomi geografici
269
Table of contents XXIV World Marble and Stones Report 2013 Preface
37
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20.
41 42 43 44 45 47 48 49 50 51 52 54 55 56 57 58 59 61 62 63
Macro-economic frame Building activity in the world Extraction and processing International exchanges Trend in the stone market A strategic sector Analysis in the product interchange Quality of product Europe and stone Italy: a marginal condition A bipolar change: the case of China Asian leadership United States of America Infrastructure and transport Growing in consumption Machines and plants Assets Art Status Exhibitions and Fairs A Feasible Development
Conclusion
64
Statistical documents Critical Appendix Leading Countries files 1994-2012 Dossier Brazil
67 184 191 221
Acknowledgements
267
Geographical Names Index
269
Aziende sponsor del XXIV Rapporto Companies sponsoring the XXIV Report
Il XXIV Rapporto Marmi e Pietre nel Mondo 2013 è su World Stone Magazine e su MarbleintheWorld Data Bank
www.marbleintheworld.com XXIV World Marble and Stones Report 2013 is on World Stone Magazine and on MarbleintheWorld Data Bank
www.worldstonemagazine.com La rivista internazionale del settore lapideo The international magazine of the stone sector
Datemi della materia e con essa io creerò un mondo (Immanuel Kant)
R.E.D. Graniti S.p.A. Via Dorsale, 12 · 54100 Massa (MS) Italy · tel. +39 0585 88471 · fax +39 0585 884848 · info@redgraniti.com · www.redgraniti.com
www.gasparimenotti.com
www.thetis.tv
MADE IN ITALY
The Gaspari World re re ore ore MoT MoInnovation echnology M Design M Customer Care
Visit us at
26/29 SETTEMBRE 2012 | VERONA | ITALY HALL 2 | STAND C6/D6
GASPARI MENOTTI
Discover the Gaspari World
Gaspari Menotti S.p.A. | Viale Zaccagna, 18/F | 54033 - CARRARA (MS) - IT | Tel.: +39 0585 64551 | Fax.: +39 0585 645555 | gaspari@gasparimenotti.com
Oltre ad inventare il filo diamantato e le lame diamantate per telai di segagione, siamo stati pionieri anche nella produzione di fili diamantati per macchine multifilo. Fedele all’orgoglioso retaggio, Diamant Boart è oggi il marchio leader nello sviluppo, nella produzione e nella commercializzazione di utensili per l’industria lapidea con una gamma completa di soluzioni professionali.
www.diamantboart.com
We invented the diamond gang saw blades and the diamond wire, and we were a pioneer in the production of wires for multi-wire machines. True to its proud past, Diamant Boart is today the leading brand for the development, production and marketing of a complete range of tools for the stone industry.
C
M
Y
CM
MY
CY
CMY
K
Crema Marfil Crema Marfil marble from Levantina’s Coto quarry is internationally recognized as the very best and most beautiful cream marble available in the world. Its rich golden colour, magnificient polishing finishes, excellent physical qualities and impact resistance make it the preferred choice for all architects and project owners.
AutovĂa Madrid - Alicante s/n. 03660. Novelda. Alicante. Spain. t +34 965 609 184 f +34 965 609 109 info@levantina.com www.levantina.com
QS6000D
QS4000D TCI360VH
Dazzini Macchine srl
Viale Zaccagna, 6 - 54036 Carrara - Italy Tel. +39 0585/50226 - Fax. +39 0585/855874 dazzini@dazzinimacchine.com
www.dazzinimacchine.com
DAZZINI MACCHINE
CARRARA-ITALY
Giallo Veneziano Quarry ESPIRITO SANTO, BRAZIL
www.gmcspa.com
QUARRIES & BLOCKS
www.redgraniti.com
Una grande esperienza al vostro servizio
54033 Carrara (MS) Italy, Via del Bravo 12 Ph. 0039 0585 74420 Cell. 0039-335 5347796 Fax. 0039 0585 74647 Website: www.maxmarmicarrara.it E-mail: info@maxmarmicarrara.it
Pieghiamo la pietra per voi
ALL YOUR PROJECTS COME TRUE WITH OUR BRAND.
Associazione italiana Costruttori e Utilizzatori di macchine e attrezzature varie per la lavorazione delle pietre naturali
Estrazione Extraction
Italian Association of manufacturers and users of machinery and other equipment for natural stone processing Associazione Italiana MARMOMACCHINE: Corso Sempione, 30 - 20154 Milano (Italy) - Tel. +39 02 31 53 60 r.a. www.assomarmomacchine.com
Lavorazione Processing
La FURRER nasce nel 1939 per escavare, lavorare, trasformare e commercializzare in tutto il mondo i prodotti lapidei di produzione nazionale ed estera. Sino ad oggi l'azienda FURRER non ha conosciuto soluzioni di continuitĂ nella fornitura di materiali grezzi, semilavorati e a misura d'architetto.
Distribuzione Distribution
Cut-to-size Cut-to-size
Posa in opera Installation
Furrer was established in 1939 to operate in the stone industry from the quarrying up to the finished transformed product and the trading all over the world. Until nowadays Furrer has carried on the supply of rough, semi-finished and cut-to-size stones.
FURRER C A R R A R A
F U R R E R S PA - V I A C O V E T T A , 2 - 5 4 0 3 3 C A R R A R A I T A LY - T E L . + 3 9 . 0 5 8 5 . 8 5 8 4 9 4 - F U R R E R @ F U R R E R . I T
C A R R A R A - R O M A - AT E N A L U C A N A - L E C C E - C I V I TA N O VA M A R C H E
Colorado Calacata Quarry
PANTONE 5425 C
QUARRIES & BLOCKS
www.redgraniti.com