30.08-02.09/09
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vedro’ 09
Centrale Fies, Dro - 30 agosto / 2 settembre 2009
veDrò nasce dall’esigenza della generazione dei trenta-quarantenni di ragionare e discutere attorno al futuro dell’Italia. È il tentativo di rispondere alla domanda di partecipazione e intervento espressa da attori grandi e piccoli della vita del Paese, dal mondo dell’impresa a quello della politica e delle istituzioni, dall’accademia e dalla ricerca alle pubbliche amministrazioni, alle professioni, alla cultura e all’arte. veDrò nasce dunque per riconoscerci e ritrovarci, partendo da ambiti di attività molto diversi, senza alcuna gerarchia precostituita e in base a un nonschema: libero e aperto.
direzione creativa e progettazione grafica
pag. 3
sommario
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programma
pag. 7
Working group 01
pag. 8
Un buon affare Crisi, guadagno, economia ed etica 02
pag. 10
Opere di bene Dal credit crunch al green new deal 03
pag. 12
Da Wall Street a Vicolo Corto
le banche: imputate o alleate? Anomalie e schizofrenie del sistema economico-finanziario 04
pag. 14
La guerra dei mondi Cooperazione, coesione e dialogo 05
pag. 16
Tutta salute
tra salute percepita e malattia immaginaria 06
pag. 18
di Gene in meglio Agricoltura e alimentazione al tempo degli OGM 07
pag. 20
Hanno ammazzato Pasolini Cultura, politica e potere 08
pag. 22
World wild web le regole “in rete”: legge o giungla? 09
pag. 24
Let’s have a dream Progetto di social dreaming / WOrkinG GrOuP sPeriMentAle 10
pag. 26
Noi ci vediamo benissimo
Progetto veDrò 0-12 / WOrkinG GrOuP sPeriMentAle pag. 28
I RELATORI DI VEDRO’09
pag. 40
SORRISI DI REGIME Mostra fotografica di Orazio Mezzio
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vedro’ 09
PROGRAMMA
I lavori di veDrò 09 saranno ripresi e trasmessi su www.luiss.tv 4
domenica 30 agosto h 18.00
Arrivo dei partecipanti a Riva del Garda
h 19.30
Aperitivo, degustazione di vini e olii I Greco e cena presso l’Hotel Du Lac et du Parc di Riva del Garda
lunedi,31 agosto h 9.00
Trasferimento alla Centrale Fies di Dro
h 9.30
Plenaria di introduzione – Benedetta Rizzo presidente dell’Associazione veDrò I libri in Italia tra 10 anni – Gian Arturo Ferrari direttore generale della Divisione libri di Mondadori, vicepresidente della casa editrice Einaudi, presidente della casa editrice Piemme e presidente di Mondadori Electa
Storia e storie: l’Italia vista sullo schermo con Mimmo Calopresti regista, Carlo degli Esposti produttore, Enrico Lo Verso attore, Valentina Lodovini attrice, Domenico Procacci produttore, Antonio Scurati scrittore modera Andrea Purgatori giornalista e sceneggiatore h 12.00
Apertura dei lavori nei working group (wg)
h 13.30
Pranzo
h 14.30
Ripresa dei lavori nei wg
h 17.30
Sessione plenaria: modera Gaia Tortora giornalista
h 18.30
Il Revisionista, lui contro tutti – Giampaolo Pansa a confronto con i vedroidi Chiusura dei lavori e trasferimento in albergo
h 20.00
Partenza dagli alberghi per il Castello del Buonconsiglio (Trento). Cena e visita (facoltativa) della mostra Egitto mai visto: collezioni inedite dal Museo egizio di Torino
MARTedi,1 settembre h 9.00
Trasferimento alla Centrale Fies di Dro
h 9.30
Ripresa dei lavori nei wg
h 14.00
Chiusura dei lavori nei wg. Pranzo
h 15.30
Sessione Plenaria Walter Tobagi. Giornalista. – Registrazione di Omnibus con Antonello Piroso
h 17.30
Partenza delle navette per il centro sportivo. Sport per rilassarci insieme: calcio, calcetto e basket.* Arbitra la partita di calcio Gianluca Paparesta
h 21.00
Partenza delle navette dagli alberghi per la centrale Fies di Dro. Dinner party veDrò Live – Luca Carboni e Riccardo Sinigallia in concerto Dj set con Trinity
Mercoledi,2 settembre h 10.00
Plenaria conclusiva modera Giovanni Floris giornalista Il controcanto – Enrico Bertolino Presentazione del Rapporto veDrò09 I lavori del nuovo millennio con Monica Fabris sociologa, Alberto Castelvecchi editore Noi ci vediamo benissimo – I ragazzi di veDrò 0-12 Conclusioni – Enrico Letta
h 13.00
Chiusura dei lavori. Pranzo
* coloro che non partecipano al pomeriggio sportivo saranno riaccompagnati negli alberghi
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WORKING GROUP
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Un buon affare Crisi, guadagno, economia ed etica
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Un buon affare Crisi, guadagno, economia ed etica
coordinatore
Monica Fabris sociologa, è presidente di GPF
relatori
Annamaria Artoni vicepresidente di Artoni Trasporti Niccolò Branca presidente e amministratore delegato della holding del Gruppo Branca International Carlo Alberto Carnevale Maffè docente di Strategia aziendale, SDA Bocconi School of Management Luca De Biase giornalista, ideatore e direttore di Nòva24 Mauro Del Rio presidente di Buongiorno Spa Massimiliano Magrini amministratore delegato di Google Italia Michel Martone professore ordinario di Diritto del lavoro, Università di Teramo Marco Morganti amministratore delegato di Banca Prossima Giulio Napolitano professore ordinario di Diritto pubblico, Università degli Studi di Roma III Enrico Pazzali amministratore delegato di Fiera Milano Folco Terzani scrittore e documentarista
L’attuale crisi economico-finanziaria ha riposto al centro dell’attenzione la questione dell’etica dell’economia e della validità dei principi ispiratori del capitalismo (post)moderno. Il dibattito innescato dall’esplosione delle bolle – finanziaria, immobiliare, mediatica, etc – non si è fermato all’analisi dell’efficacia delle regole che dovevano presiederne il buon funzionamento. L’ipotesi che i fenomeni degenerativi in atto siano da attribuire alla mancanza di regolamentazione ha infatti trovato immediata smentita nella quantità di fattori che ne hanno minato l’efficacia alla base. Si va diffondendo la tesi per cui non siano sufficienti buone regole, ma sia necessario un salto culturale capace di modificare il terreno su cui esse trovano applicazione.
L’attuale paradigma di riferimento, basato sulla radicale discontinuità tra mondo no profit e for profit, risponde a una dicotomia largamente superata dall’evoluzione di contesto cui stiamo assistendo. Non esistono imprese etiche e sociali e imprese economiche ed egoistiche. Oltre questa demarcazione e al confine di essa risiedono nuove sperimentazioni che legano il mondo della produzione e del mercato all’orizzonte del benessere e dello sviluppo, ricongiungendo mezzi e fini. La questione etica, sganciata dal piano teorico e calata in quello esperienziale, diviene un driver di innovazione che scatena processi alternativi liberando nuove risorse. Il WG ha l’obiettivo di indagare questi temi anticipandone possibili evoluzioni attraverso case history di successo.
Una riflessione di questa portata va al di là del dominio stretto dell’economia e prescinde dalle sue questioni classiche come la contrapposizione tra posizioni liberiste e keynesiane. Richiede piuttosto un approccio visionario per tentativi ed errori, alla ricerca di una traduzione del contenimento etico dell’economia da questione astratta a soluzione concreta, ancorata al primato della sostenibilità e a nuove logiche di business virtuose. Richiede anche il superamento di una distinzione tra dimensione “sociale” e performance economica in funzione di un approccio integrato.
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Opere di bene Dal credit crunch al green new deal
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Opere di bene Dal credit crunch al green new deal
coordinatore
Luca Dal Fabbro amministratore delegato di E.On Energia
relazioni introduttive Giovanni Castellucci amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Paride De Masi presidente di Italgest Mauro Moretti amministratore delegato di Ferrovie dello Stato relatori
Alessandro Beulcke presidente di Allea & Aris Alberto Biancardi direttore generale della Cassa Conguaglio Settore Elettrico Stefano da Empoli presidente dell’Istituto per la Competitività Francesco Delzio executive vice president del Gruppo Piaggio Fulvio Fontini professore associato di Economia politica, Università degli Studi di Padova Simone Mori direttore Affari Regolamentari e Corporate Strategy di Enel Massimo Ricci direttore della Divisione Mercati, Autorità per l’energia elettrica e il gas Carlo Stagnaro direttore Ricerche e Studi dell’Istituto Bruno Leoni Luisa Todini presidente della Todini Costruzioni Generali Edoardo Zanchini responsabile Energia Legambiente
Gli ultimi anni sono stati certamente più che interessanti per chi si è trovato a gestire l’evoluzione e l’adattamento dei sistemi infrastrutturali ed energetici in tutto il mondo. La corsa al rialzo e poi l’elevatissima volatilità del prezzo del petrolio e, più in generale, delle materie prime hanno ancora una volta riproposto con forza il tema dell’evoluzione dei sistemi energetici, dei trasporti e logistici. L’urgenza di iniziare finalmente a pensare al “Beyond Petroleum” (dual fuel, energie rinnovabili, risparmio energetico, auto elettrica, ritrovata centralità del trasporto pubblico e di una logistica efficiente e integrata) si alimenta anche con la ormai indiscussa centralità del tema del global warming come sfida condivisa da opinioni pubbliche e policymakers. In questo senso, un (non necessariamente negativo) effetto collaterale dell’attuale situazione di credit crunch e di crollo degli investimenti di medio-lungo termine dei paesi produttori nello sviluppo di nuove riserve petrolifere e di materie prime è un certo consenso sul fatto che prezzi alti e volatili di petrolio & Co. sono qui con noi per restare, senza illusioni di un ritorno a epoche caratterizzate da bassi prezzi ed elevati sprechi. Sia nel settore energetico in senso stretto che in quello logistico e dei trasporti lo sviluppo della decarbonizzazione è strettamente legato allo sviluppo e alla modernizzazione delle infrastrutture esistenti. Reti elettriche di trasporto e distribuzione, gasdotti, stoccaggi e ferrovie per poter veramente consentire e assecondare uno sviluppo sempre più “Beyond Petroleum” hanno bisogno di significativi investimenti, sia quantitativi (nuove linee elettriche, alta velocità) sia qualitativi (smart grids, market coupling, logistica integrata). I passi da compiere per identificare e realizzare una nuova politica delle infrastrutture sembrano essere almeno di tre tipi:
insediare le nuove infrastrutture e come aumentarne il grado di accettabilità da parte dei cittadini e, più in generale, delle comunità locali; b) crisi e infrastrutture: come la crisi ha cambiato (se lo ha fatto) la selezione del tipo, dimensione, etc. di infrastruttura da realizzare; con crisi ci si riferisce ovviamente a quella macro che sta investendo le economie su scala mondiale, ma anche all’emergenza ambientale o, comunque, a tutti quei fattori esogeni che portano mutamenti strutturali a un sistema economico e industriale (nel caso dell’energia, questi mutamenti possono essere identificati anche dai nuovi obiettivi di riduzione delle emissione di CO2 e di incremento delle produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili che derivano da Kyoto e dalle direttive comunitarie); c) programmazione, regolazione e mercato: come rendere compatibili meccanismi di scelta decentrati, tipici di un settore liberalizzato e di mercato, con le necessità di programmazione e regolazione; i settori energetici e infrastrutturali sono caratterizzati da decisioni che hanno tipicamente un impatto di medio e lungo periodo; queste decisioni devono tenere conto di molti interessi e molti fattori e né il mercato puro né, tanto meno, la programmazione pura sono sufficienti; il problema è trovare la linea di confine fra i rispettivi ambiti, al fine di evitare che gli investitori abbiano inutili vincoli alle loro decisioni e, al tempo stesso, le esigenze della comunità, locale e nazionale, siano tenute nel dovuto conto. Il gruppo di lavoro esaminerà i tre tipi di problemi appena delineati prendendo a riferimento nella prima sessione le infrastrutture e nella seconda l’energia. La terza sessione sarà dedicata alla omogeneizzazione degli spunti e delle idee raccolte nelle prime due sessioni.
a) accettabilità degli investimenti: come rendere meno difficoltoso e spezzettato il processo di selezione dei luoghi dove
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Da Wall Street a Vicolo Corto le banche: imputate o alleate? Anomalie e schizofrenie del sistema economico-finanziario
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Da Wall Street a Vicolo Corto
le banche: imputate o alleate? Anomalie e schizofrenie del sistema economico-finanziario
coordinatore
Isabella Falautano responsabile Corporate Communication, Research e Public Affairs di Axa Mps
relatori
Franco Baronio amministratore delegato Banca Popolare di Verona - San Geminiano e San Prospero Francesco Boccia professore di Finanza pubblica e deputato della Repubblica Piero Crivellaro responsabile delle Relazioni Istituzionali CRIF Spa Stefano Fassina economista, direttore di Nens, Nuova economia nuova società Luigi Fiorentino segretario generale dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato Oscar Giannino giornalista ed economista Marco Magnani presidente dell’Associazione Cavalieri del Lavoro Patrizio Messina responsabile per l’Italia del dipatimento di Banking&finance Studio legale internazionale Orrick Andrea Paci professore di Economia e Gestione delle Imprese, Facoltà di Economia, Università degli Studi di Firenze Anna Puccio advisor strategie e corporate governance Accenture Mobile Operative Services
È passato circa un anno dall’esplosione della più pesante crisi economico-finanziaria degli ultimi decenni: fioccano le comparazioni con la “grande crisi” e la “grande depressione” e si parla di “grande recessione globale”, con un acceso dibattito su cause e concause, rimedi locali e globali. Sul banco degli imputati la finanza è divenuta il principale bersaglio. Un paio di anni fa lavorare in una banca d’investimento era tra i mestieri più ambiti dai giovani talenti. Ora dare del banchiere o del finanziere a qualcuno non ha necessariamente il connotato positivo del passato. Esistono responsabilità oggettive della finanza, ma soprattutto di una finanza, pervasiva e globale, “geneticamente modificata”. Sugli editoriali e tra gli economisti cresce il confronto tra chi vede i germi della crisi nella finanza e chi invece quale concausa individua anche gli squilibri dell’economia globale. Nulla quaestio sulle responsabilità – evidenti ed innegabili – del sistema finanziario, l’idea del gruppo di lavoro è quella di uscire dalle logiche usuali di “sparare nel mucchio”, ma adottare un approccio più “laico” nell’affrontare il tema. Partendo anche dalle stesse definizioni di ambito: parliamo di banche? Di finanza? Quale, locale o globale? Di strumenti finanziari alternativi e sigle quali CDS e CDO? La finanza non è un ectoplasma alieno. Se la finanza spende vuol dire che qualcuno ha investito in strumenti finanziari. Qual è il ruolo degli investitori istituzionali? Dove erano durante la crisi? Perché il Papa si scaglia contro gli hedge funds? In altre parole: vittime o carnefici? Accontentandoci ora per semplicità del termine “finanza”, se questa è il malato nella crisi attuale, ci proponiamo di individuare le cause della malattia, focolai di infezione presenti in altri soggetti, proponendo possibili terapie per un futuro in cui la finanza e le banche recuperino un ruolo positivo nella società e nell’economia ed i cittadini diventino i primi vaccini naturali per una finanza sostenibile. Vogliamo aiutare Dr. Jekyll a liberarsi di Mr. Hyde, senza costringerlo ad atti estremi.
Soprattutto il confronto e il dibattito si articolerà lungo un percorso a tappe lungo alcune provocazioni: La schizofrenia tra economia finanziaria e reale Come risolvere la schizofrenia finanza/economia reale e ricostruire un circuito virtuoso di alimentazione? Come ripartire dall’economia locale, reale/finanziaria, senza chiudersi in localismi o neoprotezionismi? Piccolo è bello? La dissociazione tra mercato globale e regole nazionali Stato “a tempo” o diverso rapporto Stato-mercato? Come costruire risposte globali - anche a livello regolamentare - a problemi globali? Lo strabismo degli indicatori numerici: l’etica dell’efficienza Come dare sostanza ad una nuova “etica dell’efficienza”? Come “umanizzare” la finanza, riportando al centro la responsabilità di ciascuno nell’agire economico? La miopia dello shortermismo Con quali strumenti e azioni riportare considerazioni di lungo periodo al centro dell’agire economico? Quali incentivi e disincentivi? Le anomalie di una finanza geneticamente modificata Quali soluzioni? Vietando come in Francia alle banche i derivati per gli enti locali? Regolamentando hedge funds e CDS? O lasciando alla finanza la possibilità di re-auto-regolamentarsi? Cosa può significare “NO GMF” (No genetically modified finance)? La sindrome della sfiducia Come rifondare un patto fiduciario con i consumatori e le imprese quale base di un vero ruolo sociale della finanza? Quali azioni e passi da parte degli operatori privati? Sapere è potere: la malattia dell’ignoranza finanziaria Come fornire ai cittadini – in particolare ai giovani, i consumatori del futuro, gli strumenti per diventare consumatori consapevoli e owner autentici della finanza?
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La guerra dei mondi
Cooperazione, coesione e dialogo
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La guerra dei mondi
Cooperazione, coesione e dialogo
coordinatore
Lelio Alfonso docente di Informatica e Giornalismo, Università di Parma
relatori
Roberto Arditti direttore de Il Tempo Francesco Rocca commissario straordinario della Croce Rossa Italiana Francesco Galtieri policy specialist United Nations Development Operations Coordination Office (DOCO), New York Riccardo Luna direttore di Wired Efraim Medina Reyes scrittore e artista colombiano Roberto Menotti senior research fellow, responsabile Programmi internazionali Aspen Institute Italia, consulente editoriale di Aspenia e Aspenia online
Dijana Pavlovic attrice e mediatrice culturale Alessandro Politi direttore dell’Osservatorio Scenari Strategici e di Sicurezza di Nomisma Giorgio Starace ambasciatore, consigliere diplomatico del Ministero dell’Agricoltura Tobia Zevi delegato del presidente della Provincia di Roma per la Solidarietà e la Cooperazione internazionale
Nel mondo delle fughe globali (dai Paesi, dalle responsabilità, dalla solidarietà), le forme di coesione e cooperazione soffrono innanzitutto di una grave mancanza: quella del dialogo. Guerre, conflitti ed emergenze sono sempre più spesso prese a pretesto per rivendicare la non diretta responsabilità nel sostegno o nel coinvolgimento. E, di conseguenza, il ruolo dei “mediatori positivi” viene trasformato in quello di “inopportuni provocatori”. Nel frattempo, cresce il peso delle Ong, veri e propri avamposti della coscienza nei Paesi del terzo e quarto mondo, mentre la coscienza collettiva è scossa da immagini e storie che però non riusciamo a fare uscire dallo schermo e trasformare in stimoli reali. Il working group si propone di varcare le seguenti frontiere di dialogo:
L’occidente ha paura del terzo e quarto mondo solo a causa della crisi economica? Le istituzioni e le organizzazioni internazionali sono superate o da rifondare? Conta più l’aiuto concreto e immediato o un progetto di sviluppo condiviso? Le Ong si stanno trasformando in forze politiche per necessità o scelta? Quali sono i veri confini del bisogno? Immigrazione, criminalità, terrorismo: una logica sequenza o un illogico alibi?
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Tutta salute
tra salute percepita e malattia immaginaria
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Tutta salute
tra salute percepita e malattia immaginaria
coordinatore
Emanuele Caroppo medico chirurgo, psichiatra, Ph.D, è professore a contratto di Psicobiologia presso il corso di laurea triennale in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma
relatori
Barbara Carfagna giornalista del tg1 Massimo Fini direttore scientifico dell’IRCCS San Raffaele Pisana Dario Focarelli capo economista della Direzione Economia e Finanza di ANIA; adjunct professor presso la Tanaka Business School, Imperial College London
Fabio Pammolli professore ordinario di Economia e Gestione delle Imprese, Università di Firenze;
direttore della Scuola di Dottorato IMT e del CERM; Visiting Professor presso il Dipartimento di Fisica di Boston University
Angelos Papadimitriou presidente di GlaxoSmithKline Pietro Pietrini professore ordinario presso il Dipartimento di Patologia Sperimentale, Biotecnologie Mediche, Infettivologia
ed Epidemiologia, Università di Pisa; presidente del Comitato scientifico della Organization for Human Brain Mapping Giovanni Pizza professore di Antropologia, Università degli studi di Perugia Renata Polverini segretario nazionale dell’UGL Valentina Possenti membro del Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della Salute (CNESPS) dell’Istituto Superiore di Sanità Patrizia Ravaioli direttore generale della Croce Rossa Italiana Marco Sartori presidente dell’Inail
Nei paesi a welfare system sviluppato si può ritenere con sufficiente certezza che negli anni futuri quella sanitaria sarà tra le voci del welfare che incideranno di più sul PIL. Sebbene per via della variabilità dei suoi lati domanda/ offerta la spesa sanitaria rimane difficile da quantificare con esattezza in proiezione, è possibile ipotizzare che in assenza di significative modifiche di governance strutturale nei prossimi quarant’anni l’incidenza sul PIL arrivi a raddoppiare. Per far fronte a questo scenario, come evidenziato dagli esperti, si impongono importanti interventi di policy che raggiungano l’obiettivo di un’embricatura tra stabilità finanziaria, sostenibilità e adeguatezza/equità delle prestazioni passando per il confronto con la riorganizzazione federalista dello Stato, il rinnovamento degli strumenti di regolazione di domanda/offerta e lo sviluppo del coverage privato. In Italia l’assegnazione alle Regioni della responsabilità del Servizio Sanitario Nazionale, l’aziendalizzazione delle USL e l’adozione dei DRG non hanno riformato il sistema sanitario come ci si attendeva e i benchmark introdotti sono rimasti meri indicatori di performance e non sono mai assurti a modello di best practice obbligatoria per le Regioni come sarebbe stato invece indispensabile. Ma affinché una riforma del sistema sanitario raggiunga gli obiettivi prefissati, non ci si può limitare ad una pur fondamentale riorganizzazione dell’offerta poiché in tal caso si correrebbe il rischio di abusare del reticolo di razionalità livellatrici di de Certau e imbibire le istituzioni di saperi e tecniche “razionali” che ne influenzeranno più o meno visibilmente il funzionamento senza il riscontro di una radicata consapevolezza (sia lato domanda che lato offerta) della necessità e del perché procedere in un modo anziché non in un altro. Si può ipotizzare quindi che una riforma sanitaria nel suo dispiegarsi non possa esimersi dal valutare
attentamente anche tutte le caratteristiche della domanda e dal dedicarsi, proprio come per il lato offerta, ad attuare una governa mentalità che corregga eventuali aberrazioni orientando e controllando la condotta degli individui tramite pratiche istituzionali volte a rendere “migliore” la domanda stessa ri-lanciando la cultura della salute. Cultura della salute che deve permeare quindi tanto il lato domanda che quello offerta e divenire elemento integrante e spontaneo del “senso comune”. Il WG si porrà l’obiettivo di analizzare il concetto vigente di salute (lato domanda e lato offerta) su cui attualmente in Italia poggia l’organizzazione del sistema sanitario, i suoi punti di forza, le debolezze, le prospettive a breve e lungo termine, la sostenibilità e gli eventuali correttivi da adottare per evitare in futuro il collasso del sistema sanitario stesso e proporrà un modello di sanità sostenibile che, poggiando su un paradigma sistemico, investa molto sulle strategie d’implementazione della salute (lato domanda) e non soltanto sul miglioramento delle capacità di cura della malattia (lato offerta). Nello specifico il WG prenderà in considerazione dapprima il concetto di salute esaminando similitudini e differenze tra la salute percepita sul piano individuale e quella promossa dal senso comune con tutti i suoi derivati mediatici e pubblicitari. Necessariamente il WG si soffermerà a riflettere sulle possibili strategie d’interazione tra sanità pubblica e sanità privata, sulla spesa farmaceutica, sulla formazione del personale sanitario e attenzione verrà anche dedicata all’aspetto fondamentale del controllo dei processi facendo riferimento in questo caso anche al rapporto esistente tra Enti di ricerca e Università da un lato e strutture cliniche territoriali dall’altro valutando quanto gli ambiti di ricerca sanitaria siano prossimi alle esigenze del territorio o siano scollati da questo ponendosi una domanda: è il prodotto da vendere che definisce la salute e crea la malattia o viceversa? 17
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di Gene in meglio
Agricoltura e alimentazione al tempo degli OGM
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di Gene in meglio Agricoltura e alimentazione al tempo degli OGM
coordinatori
Vincenzo Lenucci responsabile del Servizio Affari Internazionali della Confagricoltura Ernesto Carbone avvocato, esperto di politiche agricole
relatori
Roberto Defez ricercatore presso il Cnr di Napoli Fede e Tinto conduttori radiofonici e giornalisti Manuela Kron direttore Corporate Affairs Nestlè Mauro Rosati direttore di Qualivita
Perché dopo millenni di pratica agricola oggi l’alimentazione propone più problemi che soluzioni? Ci conviene mappare tutte le diversità agricole o accettare il dominio prossimo venturo della monocultura? Ha ancora senso battersi per la qualità del cibo? Qual è il sistema produttivo che ci garantisce di più se ci interessa un determinato fascio di qualità? È possibile immaginare uno standard di cibo elevato ad un prezzo ragionevole? A quali condizioni? Si può trovare un equilibrio fra tutela ambientale e qualità dei prodotti? Quale confine c’è fra una lavorazione tradizionale e l’edibilità di un cibo? La qualità utile è davvero un obiettivo perseguibile? Il sistema europeo delle Denominazioni di origine e delle Indicazioni di origine (Dop e Igp), che coinvolge 27 nazioni e più di 480 milioni di consumatori, rappresenta la chiave di volta di questo mondo?
rischio è che il confronto sia condizionato da atteggiamenti ideologici e campagne mediatiche che alimentano il pregiudizio a scapito del pragmatismo e delle stesse evidenze scientifiche. Così si ha da un lato chi si erge a difensore dei consumatori da ogni possibile rischio, dall’altro coloro che difendono l’opportunità di preservare la distintività del nostro patrimonio agroalimentare, ritenendo che questa prospettiva debba coniugarsi con la possibilità di sostenere uno degli ambiti considerati maggiormente interessanti e promettenti per la ricerca agricola. Promuovere un dibattito scevro da elementi pregiudiziali e focalizzato sulle opportunità insite nell’attività di ricerca e sperimentazione sulle colture ogm risulta oggi più che mai auspicabile, di fronte ai grandi cambiamenti che coinvolgono lo stesso rapporto tra consumi e risorse disponibili.
E poi la questione al centro del dibattito politico di molti paesi: la sperimentazione e la coltura di prodotti Ogm. Le superfici e le produzioni ogm nel mondo stanno, infatti, progressivamente aumentando. Un incremento che coinvolge sia i paesi in via di sviluppo sia quelli emergenti e industrializzati.
A che punto è la sperimentazione sugli Ogm in Italia? I protocolli di emissione, dopo lungo lavoro di elaborazione (Ministeri, regioni, organi tecnici) sono stati respinti dal Ministero dell’Ambiente con motivazioni generiche. Salvo eccezioni (Toscana, Marche) le regioni non hanno definito le aree sperimentali. Il Ministero dell’Ambiente non ritiene quindi di dar seguito alle richieste. Ma cosa accade nel resto del mondo? 43 emissioni sperimentali solo nel 2008 in Spagna, Francia, Germania, Danimarca, Romania, Polonia, Svezia, Belgio, Slovachia. In Italia 0.
In taluni contesti, e in particolare in quello italiano, da anni il tema ha assunto una rilevanza straordinaria all’interno del dibattito scientifico, ma soprattutto di quello politico. Il
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Hanno ammazzato Pasolini Cultura, politica e potere
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Hanno ammazzato Pasolini Cultura, politica e potere
coordinatore
Pier Luigi Petrillo docente di Diritto pubblico comparato, Università di Siena
relatori
Luca Beatrice critico d’arte e curatore; insegna Storia dell’arte all’Accademia di Brera; curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2009 Massimo Bergami professore ordinario di Organizzazione aziendale e gestione delle risorse umane Alma Mater Studiorum Università di Bologna Filippo Facci giornalista Mediaset, editorialista de Il Giornale Alessandro Fusacchia Ufficio Sherpa G8, Presidenza del Consiglio dei ministri, insegna politica estera europea al Master Affaires européennes dell’Istituto di studi politici di Parigi Luca Josi presidente di Einstein Multimedia Eric Jozsef giornalista di Libération Angelo Mellone editorialista de Il Tempo e de Il GIornale; insegna Comunicazione politica alla LUISS Guido Carli Stefano Menichini direttore Europa Andrea Romano direttore di Italiafutura; professore associato di Storia contemporanea all’Università Tor Vergata di Roma; scrive su il Sole 24 Ore Andrea Salerno direttore editoriale Fandango Alessandro Schiesaro professore ordinario di Scienze umanistiche, Università La Sapienza, Roma
e consigliere giuridico del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali
Si dibatte da sempre del rapporto tra politica e cultura. Ovvero: del ruolo politico e della funzione sociale degli intellettuali. Mentre la Russia prerivoluzionaria coniava il termine intellighenzia per indicare il ceto intellettuale che rivendicava i valori democratici e riformisti, nella Francia divisa dall’Affaire Dreyfus, Clemenceau ed Emile Zola utilizzavano il termine intellectuels per indicare i sostenitori dell’innocenza di Alfred Dreyfus. Dagli illuministi del XVIII secolo - i primi che sentirono la necessità di impegnarsi - a Kant, che insisteva sulla funzione pubblica dell’intellettuale, agli esponenti del positivismo, per i quali gli intellettuali erano posti a difesa dell’indipendenza della scienza da ogni intromissione, il dibattito non si è più arrestato. Anche negli anni più recenti numerose sono stati gli interventi sui rapporti tra potere politico e cultura. Ricordiamo solo quelli di Norberto Bobbio, che rivendicava un’autonomia relativa della cultura rispetto alla politica, dal momento che “la cultura non può né deve essere ridotta integralmente alla sfera del politico”; di Indro Montanelli, che sottolineava come l’intellettuale italiano, sin dal Rinascimento, fosse sempre stato al servizio del potere, esprimendo o una cultura raffinata e d’élite o una destinata a magnificare il suo “signore”; dell’editore Giuseppe Laterza, che sul rapporto tra politica e intellettuali scriveva: “Oggi questo circuito intellettuale si è molto indebolito, esiste ancora ma conta molto meno, perché c’è una segmentazione del sapere e dei circuiti. Inoltre, il linguaggio politico e la comunità politica, che una volta erano un potente veicolo per la saggistica, sono oggi in crisi. Da anni ormai il dialogo tra politica e cultura si è interrotto, anche a sinistra, con risultati dirompenti”. Con “egemonia culturale” si indica, invece, un concetto avanzato per la prima volta da Antonio Gramsci per descrivere il dominio culturale di un gruppo “in grado di imporre ad altri gruppi, attraverso pratiche quotidiane e credenze condivise,
i propri punti di vista fino alla loro interiorizzazione, creando i presupposti per un complesso sistema di controllo”. Esso fu formulato con l’intento di spiegare perché le rivoluzioni comuniste nei paesi industrializzati non si fossero verificate: la scuola obbligatoria e i mezzi di comunicazione di massa (strumenti culturali egemonici della borghesia) avevano contaminato la testa dei lavoratori con le sirene del nazionalismo, del consumismo e della competizione sociale. Così, i lavoratori, invece di soddisfare i bisogni collettivi attraverso una rivoluzione di massa, avevano ceduto a un’etica individualista ed egoistica. Proprio alla luce di tale riflessione, la domanda provocatoria da farsi è semplice: chi esercita oggi, con quali strumenti, con quali “fiancheggiatori” organici, il ruolo egemonico immaginato da Gramsci? E qual è l’identikit più convincente del moderno intellettuale nell’era della società liquida? È ancora possibile un rapporto sistemico tra politica e cultura? Cosa contribuisce a creare cultura in un paese? E chi sono oggi gli intellettuali? Chi partecipa a creare il senso comune, a formare i modelli di pensiero, a definire le priorità? Gli scrittori? Gli artisti? Gli editori? I giornalisti? Gli anchormen? I cantanti? I conduttori dei “programmi del sabato sera”? Qual è il loro peso? Che influenza sono destinati ad avere nella vita politica e sociale del paese? I nostri modelli culturali di riferimento sono autoctoni o di importazione? In India, in Cina, in Australia, così come in Francia, in Florida o in Russia, campeggia la M di McDonald’s. La “texasizzazione” del mondo – ovvero l’esportazione del “modello Dallas” – proseguirà o è destinata a esaurire la sua spinta propulsiva? Cambieranno in futuro i grandi paesi esportatori di cultura? E, last but not least: ma siamo proprio sicuri che in un mondo globalizzato, “aperto” e interconnesso sia ancora possibile parlare di egemonia culturale?
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World wild web le regole “in rete�: legge o giungla?
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World wild web le regole “in rete”: legge o giungla?
coordinatore
Alberto Castelvecchi editore aliberticastelvecchi
relatori
Arturo Artom presidente Artom Innovazione Giulia Bongiorno presidente della Commissione Giustizia della Camera dei deputati Paola Concia deputato della Repubblica e membro dell’Intergruppo parlamentare 2.0 Massimo Micucci presidente di Reti Spa Marco Pancini European Policy Counsel di Google Guido Scorza direttore dell’Istituto per le Politiche dell’Innovazione, blogger e giurista Max Senges coordinatore della Dynamic Coalition Internet Rights and Principles dell’IGF
Fin dalla sua diffusione nei primi anni Novanta dello scorso secolo, Internet è stata l’oggetto di ogni possibile proiezione immaginaria: Terra Promessa della trasformazione sociale oppure Terra di Nessuno del diritto della sopraffazione? Porto Sicuro della nuova conoscenza oppure Baia dei Pirati priva di ogni regola etica? Oggi che l’economia del web ha assunto proporzioni davvero planetarie, molti appetiti e molte tensioni collettive ruotano intorno al concetto di «libertà», «permissivismo», «apertura», «accessibilità», «liceità» e «protezione della proprietà intellettuale». Qual è la strada migliore per garantire la crescita e lo sviluppo di un mezzo che offre al nostro Paese opportunità immense e ancora poco esplorate, sia sul piano occupazionale sia sul piano civile e politico? Di quali tutele e di quali «filtri» dispone oggi la collettività, per difendersi da usi illegittimi e illegali della rete? La proposta di lavoro e di confronto da cui parte il nostro WG è molto semplice: buona parte delle leggi esistenti (Codice Civile e Codice Penale, disposizioni e normative vigenti sul commercio, ecc.) sono perfettamente in grado di tutelarci anche rispetto alla rete. Internet non può essere considerato un mezzo di comunicazione come tutti gli altri, è vero, ma nessun ricorso a legislazioni straordinarie e restrittive deve cambiarne il potenziale di trasformazione e di arricchimento per le nostre vite e la nostra società. Conviene piuttosto che ci chiediamo: qual è lo stato della democrazia on line, oggi, alla luce di quello che vediamo accadere in Cina o in Iran? Qual è il confine tra autodisciplina e liceità arbitraria? Che differenza c’è fra Internet e gli altri mezzi di comunicazione? Come si può tutelare la libertà di pensiero e di espressione, senza in-
coraggiare la pirateria e l’illegalità? Quali sono le leggi che devono essere applicate ad Internet? Qual è il confine fra necessità di sicurezza online e diritto di espressione? C’è chi propone di far approvare tutti i contenuti pubblicati su Internet dal Ministero dell’Interno, c’è chi dice di combattere la pedopornografia online, ma alcuni sospettano che in realtà vogliano tagliare la connessione ai pirati, c’è chi afferma in occasioni ufficiali che Internet è come il Voodo... ma chi si preoccupa veramente di verificare qual è il reale stato della democrazia online? Internet non può certamente essere assimilato agli altri mezzi di comunicazione tradizionale, non solo perché è tecnicamente difficile assicurare il controllo di tutti i contenuti prodotti e caricati dagli utenti, ma anche perché si finirebbe per affidare ad un soggetto privato il compito di definire i limiti della libertà di espressione. Su Internet come nel mondo reale sono necessarie regole precise e appropriate in grado di garantirne l’esistenza e svilupparne le potenzialità. Ma Internet ha bisogno di leggi, o come ha proposto Stefano Rodotà, di “codici di autodisciplina di nuova generazione, che non sono il prodotto esclusivo degli interessi di settore, ma nascono dalla collaborazione tra questi e soggetti pubblici”? Quale è la strada migliore per garantire la crescita e lo sviluppo di un mezzo che offre al nostro paese opportunità immense e ancora troppo spesso inesplorate? Come conciliare il massimo di libertà di espressione con la tutela degli interessi degli utenti?
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Let’s have a dream Progetto di social dreaming WOrkinG GrOuP sPeriMentAle
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Let’s have a dream Progetto di social dreaming / WOrkinG GrOuP sPeriMentAle
coordinatore
Nerina Garofalo formatrice e consulente per il mercato delle imprese e della PA, è host di Social dreaming avendo completato il training per conduttori erogato dal Social Dreaming Institute UK di Londra
Il Social Dreaming è una forma di lavoro creativo di gruppo, elaborato dai ricercatori del Tavistock Institute of Human Relations di Londra (a partire dal 1982). Esso serve a esplicitare la conoscenza e il pensiero sociale detenuti in forma latente dalle collettività e dalle organizzazioni. In altri approcci metodologici il sogno viene letto come narrazione edipica del dramma personale dell’individuo (Freud), o come manifestazione di archetipi universali dell’inconscio collettivo (Jung), o come descrizione dei disturbi di comunicazione della relazione familiare (Watzlawick). Nel Social Dreaming invece si dichiara che noi sogniamo in maniera «sociale»: buona parte dell’immaginario e delle proiezioni imbrigliati nel linguaggio del sogno descrivono il nostro ruolo nelle organizzazioni e mostrano le nostre aspettative collettive. Mettono in scena, insomma, quel «We Have a Dream» che è alla base di ogni cambiamento e di ogni trasformazione sociale, organizzativa e politica. Alla base del metodo sta il concetto di Matrice – Social Dreaming Matrix – ovvero un gruppo che può andare dai 6 ai 100 individui (in media 20). Una volta che un sogno viene esplicitato e messo a disposizione del gruppo (voiced in the Matrix), cessa di essere «proprietà individuale»: da questo momento esso appartiene alla Matrice, che lo sviluppa con un meccanismo di libere associazioni. Nella definizione di Wilfred Bion (Experiences in the Group, 1961) e di Gordon Lawrence, il metodo della Social Dreaming Matrix consente di rendere esplicito il vissuto delle organizzazioni, perché noi non interroghiamo l’Edipo, bensì la Sfinge. La Sfinge rappresenta tutte le cose non dette, le aspettative e le dinamiche di desiderio, e anche il potenziale di co-
noscenza detenuto, ma non pienamente esplicitato da un gruppo. L’ipotesi di lavoro con cui presentiamo il Social Dreaming a veDrò – «veDream» – è questa: una matrice di sogno sociale «non è» un gruppo, né un’organizzazione, né una società. Ma in ogni gruppo o società sono annidate delle matrici: si tratta di individuarle e «sbloccarle», perché solo questo mette in movimento energie collettive e di «consenso profondo alla trasformazione», potentissime. E questo può avvenire anche in collettività molto grandi e complesse, come dimostra eloquentemente la vicenda elettorale di Barack Obama.
IMPORTANTE L’adesione al gruppo gruppo di esperienza «veDream» è rigorosamente a numero chiuso e comporta la disponibilità a lavorare insieme senza allontanarsi e senza interferenze o intermittenze, per non compromettere la buona riuscita del seminario. L’incontro è condotto dalla dr.ssa Nerina Garofalo, socia fondatrice di socialdreaming.it avendo completato il training per conduttori erogato dal Social Dreaming Institute UK di Londra.
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Noi ci vediamo benissimo Progetto veDrò 0-12 WOrkinG GrOuP sPeriMentAle
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Noi ci vediamo benissimo
Progetto veDrò 0-12 / WOrkinG GrOuP sPeriMentAle
responsabili gruppo Luca Raffaelli giornalista, saggista, sceneggiatore italiano, autore di trasmissioni televisive,
è considerato uno dei massimi esperti italiani di adolescenza, oltre che di fumetti e animazione
Alessandra Casadio Politi insegnante elementare da circa dieci anni, ha lavorato a Roma nella scuola con la più alta percentuale di bambini migranti, realizzando vari progetti per il Polo Intermundia
Si dice sempre che i bambini sono il nostro futuro. La cosa è vera in parte, almeno quanto è vero che il nostro presente è anche il loro presente. Insomma, il “vedrò” ce l’hanno anche loro, magari sulla punta della lingua. Quello che di solito dichiarano in pubblico, sui giornali e alla televisione, è quasi sempre tutto quello che noi adulti siamo contenti di sentire (perché in questo modo anestetizziamo le nostre responsabilità): proclami contro la guerra e l’inquinamento, a favore della pace e di un mondo più pulito. Ma cosa accade invece se si cerca di entrare appena un po’ più a fondo nei loro pensieri bambini? Quali problemi (astratti o concreti) sono da risolvere ora? Quali cambiamenti pensano come fondamentali per il loro futuro? Per questo si riuniranno. Il loro compito è trovare le parole per darci una lezione. Non si accettano obiezioni.
veDrò 0-12 è un working group i cui protagonisti sono i ragazzi. Vi partecipano circa quindici figli di vedroidi, di un’età compresa tra i 7 e i 12 anni, più due fuori quota, un sedicenne e un ventenne. Tutti coordinati da Luca Raffaelli e Alessandra Casadio Politi. Oltre ai due coordinatori, è prevista la presenza di personale di assistenza per i ragazzi. I posti, per ragioni di opportunità e di sicurezza, sono molto limitati. Nel caso foste interessati vi preghiamo di procedere quanto prima all’iscrizione inviandoci una email in cui specificate nome, cognome, età e classe frequentata da vostro figlio o da vostra figlia. Le prenotazioni saranno accettate fino a esaurimento posti.
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i relatori di veDro’ 09: ecco chi sono
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Lelio Alfonso
Massimo Bergami
Lelio Alfonso, giornalista, è senior consultant in Institutional Relations at Rcs Mediagroup. È docente di Informatica applicata al giornalismo presso l’Università di Parma. Si è laureato in Scienze politiche all’Università di Genova. È stato vicedirettore della Gazzetta di Parma. Dal 2006 al 2008 è stato il responsabile per la comunicazione istituzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Massimo Bergami è professore ordinario di Organizzazione Aziendale presso l’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna. È stato Visiting Professor presso la University of Michigan, la University of Florida, la New York University e l’Università Bocconi. È stato consigliere del ministro della Difesa dal 1996 al 1998 e ha collaborato con il ministro dell’Industria dal 2000 al 2001. Si occupa di identità organizzativa e di gestione del cambiamento organizzativo. È Consigliere Delegato di Alma Graduate School.
Roberto Arditti Roberto Arditti è direttore de Il Tempo. Giornalista, è laureato in Discipline Economiche e Sociali all’Università Bocconi di Milano ed è stato uno degli autori storici della trasmissione Porta a Porta della rete televisiva italiana Rai Uno. Durante il governo Berlusconi II è stato portavoce del Ministro dell’Interno Claudio Scajola. Si occupa prevalentemente di politica interna e politica internazionale. Nel novembre del 2007 pubblica il suo primo libro “Obiettivi Quasi Sbagliati”, editore Sperling & Kupfer, dedicato a 13 storie di vittime del terrorismo degli “anni di piombo”.
Arturo Artom Arturo Artom è fondatore e presidente di Netsystem, l’azienda italiana dell’ADSL via satellite, e di Muvis, l’azienda che ha introdotto “Wi-Dom”, la domotica wireless, nella tecnologia dell’illuminazione. Nel 1993 Artom ha fondato e guidato Telsystem, la prima azienda in Italia a fornire un servizio alternativo di fonia e dati per gruppi chiusi di utenti business. Negli anni successivi Artom è stato direttore del servizio telefonico a lunga distanza di Infostrada, direttore della Divisione Corporate di Omnitel (dove ha creato la RAM divenuta lo standard per le comunicazioni cellulari aziendali), amministratore delegato di Viasat. A fine 2004 crea Artom Innovazione Italia, fondo costituito per stimolare gli investimenti in iniziative imprenditoriali che coniughino made in Italy e tecnologia. Oggi si definisce un venture capitalist e vive tra Milano e la Silicon Valley.
Anna Maria Artoni Anna Maria Artoni, imprenditrice, è vice presidente e consigliere delegato di Artoni Group, azienda operante nel settore dei trasporti e della logistica. È presidente di Network Extension srl società operante nel settore ICT. È membro indipendente del consiglio di amministrazione di Saipem spa, di RCS Quotidiani spa, della Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza. Da maggio 2005 è presidente di Confindustria Emilia Romagna, membro del Direttivo e della Giunta Nazionale. È componente del consiglio direttivo di Assonime. Inoltre è consigliere di amministrazione della Luiss Guido Carli e fa parte dell’advisory board di Alma Graduate School di Bologna. Dopo aver ricoperto diversi incarichi nel movimento dei Giovani Imprenditori, è stata eletta presidente nazionale Giovani Imprenditori e vice presidente di Confindustria per il triennio 2002-2005.
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Franco Baronio Franco Baronio è direttore generale della Banca Popolare di Verona - San Geminiano e San Prospero. Nel 2007 assume il ruolo di consigliere di Banca Aletti, Bipitalia Ducato e Credito Bergamasco. Attualmente è membro del Consiglio di Gestione del Gruppo Banca Popolare di Verona - San Geminiano e San Prospero e amministratore delegato della Banca Popolare di Verona – S. Geminiano e S. Prospero. Dal 2007 è consigliere di Popolare Vita Spa e amministratore nella Società Avipop Assicurazioni. Da febbraio 2008 è consigliere dell’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane e componente del Consiglio Generale del Consorzio Patti Chiari. Da dicembre 2008 è consigliere di Agos Spa. Laureatosi presso l’Università Bocconi di Milano, dal 1992 percorre la sua carriera all’interno della società internazionale di consulenza Bain & Company Italy sino a diventarne partner e vicepresidente nel 2001. All’interno della società, matura un’estesa esperienza professionale nel settore bancario, realizzando progetti di ristrutturazione, di riorganizzazione e di sviluppo all’interno di numerose banche e di società finanziarie nazionali e internazionali.
Luca Beatrice Luca Beatrice insegna Ultime tendenze delle arti visive all’Accademia di Brera di Milano. È critico di Arte contemporanea e curatore. Nel 2009, con Beatrice Buscaroli, è stato il curatore del Padiglione Italia della biennale di Venezia - Arti visive. Ha realizzato monografie e cataloghi di mostre personali di importanti artisti italiani e internazionali, soprattutto delle ultime generazioni e ha pubblicato volumi e saggi sulla giovane arte italiana. Collabora con Juventus Channel in qualità di opinionista e di studioso e con i quotidiani Libero, La Stampa, Tuttosport, con il settimanale Torino7 de La Stampa e con le riviste Linus, Arte, Rumore Giudizio Universale e Hurrà Juventus.
Enrico Bertolino Enrico Bertolino (Milano 1960), “formattore”, dopo una laurea in economia alla Bocconi, inizia la sua attività nel settore bancario, nella divisione Coordinamento Risorse, Marketing e Sviluppo Prodotti Finanziari in Italia e a Londra (Standard Chartered Bank, Hong Kong Bank). Nel 1996 esordisce in televisione su Italia 7 con lo spettacolo Seven Show. Nel 1997 debutta su Italia 1 con Zelig – Facciamo cabaret e, poco dopo, in Ciro, il figlio di Target. Di queste trasmissioni diventerà anche autore e conduttore, fino al 1999, anno in cui passa alla Rai. Su Raidue nel 1999 è in Festa di classe e poi in Convenscion. Dal 2001 al 2003 è ospite fisso de Le Iene Show, successivamente presenta Bulldozer, nel 2007 è protagonista della sit-com Piloti, con Max Tortora. Attualmente conduce Glob – L’Osceno del villaggio su Raitre. Fa parte dei comici di Zelig. Oltre all’attività artistica, Enrico Bertolino si occupa della formazione sulla comunicazione e della spettacolarizzazione di eventi formativi e convention aziendali: in una parola di Info ed Edutainment, con interesse sul Distance Learning e sul Media Training. Ha seguito numerosi progetti di miglioramento del servizio, di razionalizzazione di strutture organizzative e sviluppo risorse umane, seguendo in modo particolare gli aspetti legati alle problematiche relazionali e comunicazionali. Opera tutt’ora in progetti per lo sviluppo manageriale, del Fattore Umano ed è relatore nei corsi sulle Tecniche di Presentazione e Public Speaking (ha partecipato a stage di aggiornamento Effective Presentation Skills, organizzati dall’American Management Association) in USA, Belgio, Danimarca, UK.
Alessandro Beulcke È presidente di Allea e di Aris. La sua storia professionale inizia nel 1990 in Von Klier Associati, società di Corporate Image del Gruppo Olivetti. Dal 1993 al 1996 opera in diversi ambiti della comunicazione: dalla gestione di manifestazioni corporate di alcune società tra cui Infostrada, ItaliaOnline e Bull, all’ambito editoriale con Gruppo Bramante e Mondadori. Nel 1997 entra nella società di relazioni pubbliche PDC, di cui diventa, l’anno dopo, Responsabile Sviluppo. Nel 2000 entra nel Consiglio di amministrazione della società, contribuendo al posizionamento e alla crescita della stessa. Successivamente acquisisce una parte delle quote societarie divenendone Partner. Nel 2002, uscito dalla società, fonda Allea, società di comunicazione e public affairs di cui è presidente. È inoltre presidente di Aris – Agenzia di Ricerche Informazione e Società, associazione no profit attiva nella ricerca e su importanti progetti di divulgazione in materia di ambiente, energia, infrastrutture e trasporti, tra cui il Nimby Forum e l’annuale Festival dell’Energia di Lecce.
Alberto Biancardi Alberto Biancardi è direttore generale di Cassa conguaglio per il settore elettrico e responsabile dell’area energia e infrastrutture di Arel. Esperto di regolazione economica, è stato dirigente presso Enel spa e presso la società Acquirente unico Spa, una delle società istituite ai sensi del decreto legislativo n. 79/99 di liberalizzazione del settore dell’energia elettrica. In passato ha fatto parte Segreteria tecnica del ministro dell’Industria, del commercio e dell’artigianato. Dal maggio 1997 al dicembre 1999, ha lavorato presso l’Autorità per l’energia elettrica e il gas, in qualità di assistente di uno dei tre commissari e dal 1993 al 1997 presso l’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Dal luglio 1989 al marzo 1993, ha svolto la sua attività al “Ceric - Centro di ricerche per l’industria chimica”, società del Gruppo Eni. Dall’aprile 1988 al giugno 1989 ha lavorato presso l’ufficio di Pianificazione Strategica del Gruppo Fininvest, nell’Area Comunicazione, (Divisioni televisione, cinema e spettacolo, editoria).
Francesco Boccia Francesco Boccia è deputato della Repubblica e professore di Finanza Pubblica. Dopo il Master in Business Administration all’università Bocconi diviene ricercatore alla London School of Economics dove si occupa di Local Government Financing System. Nel 1998 rientra in Italia alla Liuc, l’Univesità Cattaneo di Castellanza (Varese), dove fonda e dirige fino al 2005 il Cerst, Centro di ricerca per lo sviluppo del territorio e insegna Economia delle Amministrazioni pubbliche in qualità di professore associato. Nel 2002 è visiting professor presso la University of Illinois di Chicago. Dal 2004 al 2006 è as-
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sessore all’Economia del Comune di Bari. Dal 2006 al 2008 è capo del Dipartimento economico della Presidenza del Consiglio dei ministri. Nello stesso periodo è commissario liquidatore della Città di Taranto.
Giulia Bongiorno Giulia Bongiorno è presidente della Commissione Giustizia della Camera dei deputati. Avvocato penalista patrocinante in Cassazione, è stata eletta deputata alle elezioni politiche del 2006 nelle file di Alleanza nazionale ed è stata rieletta nel 2008 nelle liste del Popolo della libertà. Ha fatto parte, a soli 28 anni, del collegio di difesa di Giulio Andreotti nel processo relativo alle accuse di associazione mafiosa in qualità di assistente del difensore principale in entrambi i processi contro di lui. È una delle fondatrici, con Michelle Hunziker, dell’associazione Doppia Difesa, a sostegno delle donne vittime della violenza fisica e psicologica.
Niccolò Branca Niccolò Branca è presidente e amministratore delegato della holding del Gruppo Branca International Spa, presidente di Fratelli Branca Distillerie Srl e di Fratelli Branca Destilerias Sa. Negli anni Ottanta è stato direttore commerciale e della comunicazione di Fratelli Branca Distillerie; dal 1990 al 1998 è stato tra i founders e presidente di una società finanziaria poi divenuta Banca Ifigest Spa e direttore della collana “Saggezza, Scienza e Tecnica” della casa editrice Cardini. Sempre negli anni Novanta ha ricoperto la carica di consigliere per la New Investment Company Spa, società finanziaria e di M&A. Niccolò Branca è consigliere di Federvini e Tamburi Investment Partners Spa (TIP), merchant bank indipendente quotata in Borsa.
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Mimmo Calopresti Mimmo Calopresti è regista, sceneggiatore e attore cinematografico. Inizia la sua carriera all’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD) per il quale realizza, nel 1985, il video A proposito di sbavature che vince il primo premio al Festival Cinema Giovani di Torino. In seguito realizza diversi documentari e cortometraggi, fra cui Fratelli minori (1987) e Alla Fiat era così (1990). All’inizio degli anni Novanta inizia la sua collaborazione con la Rai, per la quale realizza Paolo ha un lavoro (1991) e Paco e Francesca (1992). Sempre per l’AAMOD realizza 1943 - La scelta e 43’45 - Pace e libertà. L’esordio cinematografico avviene nel il 1995, quando realizza La seconda volta, con Valeria Bruni Tedeschi, Marina Confalone e Nanni Moretti. La sceneggiatura si aggiudica il Premio Solinas e la pellicola, che racconta dell’incontro fra una vittima delle Brigate Rosse e un’ex brigatista, viene presentato nella Sezione Ufficiale del Festival di Cannes. Nel 1998 realizza La parola amore esiste, sempre con Valeria Bruni Tedeschi e Marina Confalone, affiancate da Fabrizio Bentivoglio, Massimo Sonetti e Gerard Depardieu. Il film vince il Nastro d’Argento come Miglior Soggetto Originale. Nel 1999 firma il documentario per la TV Tutto era Fiat, seguito da Preferisco il rumore del mare (2000). Nel 2001 è chiamato a far parte della giuria del Festival di Cannes e, nello stesso anno, partecipa al documentario Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno di Laura Betti. Negli anni successivi si cimenta anche come attore in tre film: Le parole di mio padre (2002) di Francesca Comencini, tratto dal romanzo di Italo Svevo La coscienza di Zeno, La felicità non costa niente (2003) accanto a Vincent Perez, Valeria Bruni Tedeschi, Francesca Neri e Laura Betti, e nell’opera prima da regista di Valeria Bruni Tedeschi, È più facile per un cammello... Membro della giuria al Festival di Venezia nel 2004, nel 2006 firma il suo ultimo documentario Volevo solo vivere che affronta il tema dell’Olocausto. Nel 2007 dirige L’abbuffata, di cui cura anche il soggetto. Nel 2008 presenta alla Mostra del Cinema di Venezia il documentario La fabbrica dei tedeschi, sull’incidente di Torino alla fabbrica Thyssen Krupp.
Ernesto Carbone Avvocato, a lavorato per la Presidenza del Consiglio dei Ministri,la Commissione Europea e il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. É stato capo delle relazioni istituzionali di Alma Graduate School, responsabile degli affari legali e societari Nomisma S.p.A. e direttore generale della Fondazione Governare Per. Attualmente è vice presidente di ISMEA, fa parte del gruppo di esperti per la definizione di programmi di sviluppo in Libano previsti dalla missione UNIFI ed è consigliere della Presidenza della Commissione Agricolura del Parlamento Europeo.
Barbara Carfagna Barbara Carfagna è giornalista del tg1. In Rai dal 1995, ha lavorato nella redazione di Raidue “L’altra Edicola”, e in varie redazioni di Format (Mixer e Mixer giovani) diretto da Giovanni Minoli. Dal 1998 al tg1 ha collaborato con la redazione Prima-tg1, rotocalco quotidiano condotto da David Sas-
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soli, Tv7, Frontiere, Speciale Tg1. Dal 2004 è nella redazione cronaca, dal 2007 conduce l’edizione notturna del tg1 e la rubrica Italia Italie sull’immigrazione. Ha collaborato con diversi quotidiani e settimanali tra cui la cronaca di Roma de Il Giornale, Diario della settimana di Enrico Deaglio, Sette del Corriere della Sera. Laureata in Lettere e Filosofia, diploma di ottavo anno di violino al Conservatorio di S.Cecilia in Roma, ha svolto attività concertistica e insegnato violino e musica.
Carlo Alberto Carnevale Maffè Carlo Alberto Carnevale Maffè è docente di Strategia Aziendale presso la SDA Bocconi School of Management, coordinatore del Master in Strategia Aziendale, docente del Master in Business Administration e del Master in Fashion Experience & Design Management presso lo stesso Istituto. Insegna al “Media MBA” della Steinbeis University di Berlino e al “Master in Intelligence” della University of Malta, e ha svolto attività di docenza presso la Graduate School of Business della Columbia University, la Stern School of Business della New York University e la Scuola Superiore S. Anna di Pisa. È editorialista di MF – Milano Finanza e collabora regolarmente a diverse testate giornalistiche e televisive nazionali e internazionali, quali Il Sole 24 Ore, Bloomberg, CNBC International/Class CNBC, Reuters. È membro del comitato scientifico di Assodigitale, Associazione Italiana Operatori Media Digitali, e delle riviste “IR TOP” e “Wireless” e dell’editorial review board di “Economia & Management”.
Emanuele Caroppo Emanuele Caroppo, medico chirurgo, psichiatra, Ph.D, dirigente medico psichiatra dell’U.O. Centro di Salute Mentale – III Area territoriale ASL RMB, Prof. a c. di Psicopatologia – facoltà di Medicina e Chirurgia “Agostino Gemelli” – Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Presso la stessa Universita’ è Coordinatore scientifico del Master universitario di II livello “Migrazione, Cultura e Psicopatologia”. È Tesoriere della Società Italiana di Psichiatria – Sezione Lazio e vice segretario della Società Italiana di Traumatologia e Gestione dello Stress. È autore e curatore di vari articoli scientifici pubblicati su riviste nazionali e internazionali e di vari libri tra cui il Trattato Italiano di Psichiatria Culturale e delle Migrazioni.
Alessandra Casadio Politi Alessandra Casadio Politi è insegnante elementare da circa dieci anni e ha lavorato a Roma nella scuola con la più alta percentuale di bambini migranti, realizzando vari progetti per il Polo Intermundia. Pianista, insegna anche propedeutica musicale e danze popolari. Precedentemente si è occupata di organizzazione teatrale, recensioni musicali e adattamento dialoghi per i documentari. Ha collaborato alla traduzione di “Armorica” itinerari magici di Corto Maltese in Bretagna il “paese del mare”, ed. Lizard.
Giovanni Castellucci Giovanni Castellucci è Amministratore Delegato di Atlantia SpA e di Autostrade per l’Italia SpA. Laureato con lode in Ingegneria Meccanica presso l’Università di Firenze nel 1984, ha in seguito conseguito il Master in Business Administration presso la SDA Bocconi di Milano. Dal 1988 inizia la sua lunga esperienza alla Boston Consulting Group (BCG), dapprima come Consulente, Case Leader e Manager delle sedi di Parigi (fino al 1991) e di Milano (dal 1991) ed a partire dal 1994, fino al 1999, come Partner del Gruppo e responsabile dell’Italian Consumer Service e Pharma Practices. Nel 2000 è nominato Amministratore Delegato del Gruppo Barilla. Solo un anno dopo, è chiamato dalla famiglia Benetton ai vertici del Gruppo Autostrade, di cui è nominato Direttore Generale. Dal 2005 assume anche la carica di Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia, mantenendo la responsabilità di Direttore Generale del Gruppo. Dal 2006 diviene Amministratore Delegato del Gruppo Autostrade oggi Atlantia S.p.A. È anche vicepresidente e consigliere di Impregilo S.p.A.
Alberto Castelvecchi Alberto Castelvecchi (classe 1962), linguista, filologo per formazione, è editore di aliberticastelvecchi con Francesco Aliberti e già fondatore editore nel 1993 di alberto castelvecchi editore, specializzata in nuove tendenze e culture emergenti. Scrittore di saggistica, scouting letterario con Castelvecchi literary agency, docente di corsi di editoria per Oblique, Herzog, Luiss, è responsabile comunicazione della Fondazione Parco Biomedico San Raffaele, insegna storia dell’editoria all’Università della Tuscia di Viterbo, è consulente di direzione alla Luiss. Cresciuto a Bangkok, ha compiuto studi di filologia e linguistica. Dopo il servizio militare nei Carabinieri, ha lavorato alla Rai, occupandosi di programmi culturali per Radio Tre e Radio Due. Ha collaborato al Messaggero e a la Repubblica. Ora
scrive su Riformista, Panorama e riviste di settore. È tra i promotori del network generazionale veDrò.
Paola Concia Paola Concia è deputato della Repubblica e manager sportiva. È vicepresidente di D52, rete di donne a sostegno della parità di genere ed è tra le fondatrici di Emily in Italia, associazione che promuove la presenza delle donne nella vita pubblica. È inoltre presidente di Agensport Lazio. È noto il suo impegno per i diritti civili, in particolare per gay, lesbiche, bisessuali e transgender. Nel giugno 2009 è protagonista con il parlamentare Pd Jean Lonard Touadi di una campagna Arci contro le discriminazioni e il razzismo.
Piero Crivellaro Piero Crivellaro, classe 1975, lavora a Roma per Crif Spa (multinazionale specializzata nella gestione dei sistemi di informazioni creditizie e di supporto decisionale per il settore bancario e finanziario) come responsabile delle Relazioni Istituzionali. In passato ha lavorato come economic researcher allo European Institute della London School of Economics e come senior policy advisor per la Coldiretti (Bruxelles e Roma). Collabora con vari centri di formazione e Università ed è autore di diverse pubblicazioni e articoli sulla finanza agevolata e il credito alle imprese. Negli ultimi anni si sta specializzando nel credito al consumo e nell’utilizzo delle informazioni creditizie da parte dei consumatori. Ha un Master in Organizzazione e sviluppo economico conseguito presso l’Università di Bologna e ha frequentato un Executive Course sulla Negoziazione alla JFK School of Government dell’Harvard University.
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Stefano da Empoli Stefano da Empoli è presidente dell’Istituto per la Competitività I-COM. Ricercatore di Economia politica nell’Università di Roma Tre, ha conseguito un Master in Economia presso il CORIPE Piemonte e un Master of Arts in Economia presso la George Mason University (USA). Ha fondato e diretto dal 2002 al 2005 l’Osservatorio sulla Politica Energetica della Fondazione Einaudi (OPEF). È membro del comitato scientifico dell’Associazione italiana degli economisti dell’energia e dell’Osservatorio sulla Convenzione europea presso il Ministero per le Politiche Comunitarie. Ha svolto attività di consulenza per il Ministero dei Beni Culturali.
Luca Dal Fabbro Luca Dal Fabbro dal 2008 è amministratore delegato di E.On Energia. Tra il 2001 e il 2007 è stato responsabile marketing di Enel Spa div. Mercato e consigliere di Amministrazione di Enel Energia Spa, direttore generale e consigliere delegato di Enel Energia Spa e responsabile Marketing, Sviluppo e Structuring di Enel Trade Spa. Tra il 1997 e il 2001 è stato direttore Business Development Italia per Enron Capital & Trade (Londra), responsabile Business Development e Vendite Medio Oriente e assistente dell’amministratore delegato per Techint, Tenaris Group, Milano. Ha lavorato anche in Coopers & Lybrand Management Consultants, in CTIP Spa, Pechino (e Hanoi) e in Procter & Gamble Company, Bruxelles European Headquarters.
Luca De Biase Luca De Biase, 46 anni, è giornalista e responsabile di Nòva24 del Sole 24 Ore e di Nòva24Review. Collabora con La Stampa e Panorama, è professore a contratto all’Università di Padova, dove insegna Giornalismo online, e allo Iulm di Milano, dove tiene il corso avanzato di Giornalismo. È amministratore di Walue, società di consulenza creativa per progetti editoriali che utilizzano i nuovi media digitali interattivi. È partner di Walueurope, content provider e società di progettazione focalizzata sull’Europa. È presidente e amministratore delegato di Skillpass, società di formazione. È autore di diversi libri tra i quali “Edeologia: critica del fondamentalismo digitale” (Laterza), “Il mago d’ebiz” e “In nome del popolo mondiale” (Fazi). La sua ricerca si concentra sulla linea dell’intersezione tra innovazione tecnologica, storia culturale, prospettive sociali ed economiche dei nuovi media.
Paride De Masi Paride De Masi è presidente e amministratore delegato di Italgest. Laureato honoris causa in Economia e Commercio, è esperto di energia da fonti rinnovabili. È vice presidente operativo con delega allo sviluppo di Actelios Spa – Gruppo Falck, presidente del consiglio di amministrazione di Eta Srl – Gruppo Marcegaglia, coordinatore nazionale Energia da fonti rinnovabili di Confindustria, presidente del Comitato Energia Confindustria Puglia. È inoltre docente di Economia dell’Ambiente presso l’Università Europea di Roma.
Carlo degli Esposti Carlo Degli Esposti è fondatore e presidente di Palomar Endemol. Ha prodotto con Palomar alcuni grandi successi televisivi, come il Commissario Montalbano e La dottoressa Giò, Perlasca, Cefalonia e Il tunnel della libertà. Ha curato la produzione di numerosi programmi televisi per la Rai e TMC. Nel 1992 esce dal gruppo VIDEA per assumere in prima persona la gestione della Palomar. Ha prodotto la serie televisiva Davvero ed e` coproduttore del film Peggio di così si muore (1995). Progetta gli studi televisivi Centro Produzione Videa e dirige fino al 1992 la produzione del gruppo realizzando, tra gli altri, i film Kamikazen di Gabriele Salvatores, La bugiarda di Franco Giraldi, Americano Rosso di Alessandro D’Alatri e Se ci sarà un giorno di Franco Rossi. Dal 1977 al 1985 ha lavorato come direttore di produzione e produttore esecutivo per il cinema e la televisione, realizzando, tra gli altri, i film Panagulis Zei di Giuseppe Ferrara e La neve nel bicchiere di Florestano Vancini. Nel 1986 fonda la Palomar che nel 1988 confluisce nella VIDEA, di cui è co-fondatore insieme a Sandro Parenzo.
Roberto Defez Roberto Defez è ricercatore presso il Cnr di Napoli. Dopo una laurea in Scienze Biologiche all’Università di Napoli (1980), è stato borsista presso il laboratorio del dottor Philippe Brachet, direttore dell’Unità di Differenziamento Cellulare dell’Institut Pasteur di Parigi (1981-1984). Dal 1979 al 1980 è stato borsista CEE nel laboratorio del dottor Jean Denarié all’Institut National pour la Recherche Agronomique, Versailles, Francia. Dal 1985 al 1987 borsista Pierrel, s.p.a. presso il laboratorio del professor Maurizio Iaccarino. Nel 1987 vince il concorso CNR per titoli ed esami nel ruolo di ricercatore. Nel 2001 vince il concorso nel ruolo di primo ricercatore CNR. È autore di numerose pubblicazioni in materia.
Mauro Del Rio Mauro Del Rio è presidente di Buongiorno Spa. Dopo essersi laureato in Ingegneria, ha iniziato la carriera come ricercatore al Cefriel, istituto del Politecnico di Milano, dove ha preso un Master in Information Technology nel 1988. È stato Senior Strategy manager alla Andersen Consulting (oggi Accenture) e in Ote Telecomunicazioni, il ramo italiano di Marconi Group, si è occupato di ricerca e sviluppo nell’ambito delle prime sperimentazioni fatte sullo standard GSM. Oggi è presidente di Buongiorno spa, l’azienda che si occupa di contenuti che vengono fruiti tramite i telefoni cellulari, come musica, giochi e film. Del Rio fonda la Buongiorno nel febbraio del 1999. Nel 2003 lo sbarco in Borsa e l’avvio di una strategia di sviluppo a livello internazionale che, attraverso acquisizioni e partnership, lo porterà ad avere l’Europa, gli Stati Uniti, il Messico e progressivamente sempre piu’ l’Asia e l’America Latina come mercati di riferimento.
Francesco Rocca Francesco Rocca è un avvocato specializzato in diritto penale. Fino al 2007 è stato, per poco più di un anno, capo del Dipartimento socio-assistenziale della Croce Rossa Italiana. Nel 2008 ha ricoperto il ruolo di direttore del Dipartimento delle Politiche sociali del Comune di Roma e il 30 ottobre dello stesso anno è stato nominato commissario straordinario della Croce Rossa Italiana.
Francesco Delzio Francesco Delzio, executive vice president del Gruppo Piaggio, è responsabile degli affari istituzionali e delle relazioni esterne del gruppo Piaggio, presidente dell’Associazione Laureati Luiss e consigliere d’amministrazione dell’Università, vice presidente dell’Ancma, membro del Direttivo di Federmeccanica e dell’Unione Industriali di Pisa. Nato a Bari ed “emigrato” a Roma subito dopo la maturità, si è laureato con lode in giurisprudenza, master in giornalismo presso la Scuola Rai di Perugia, Italian Young Leader secondo il Dipartimento di Stato Usa. Ha lavorato come giornalista professionista in Rai (Radio Rai, Rai International) e come analista economico e sociale in Luiss Guido Carli, dove ha coordinato il Laboratorio per le Modernizzazioni. Componente dei comitati scientifici di Glocus e di Symbola-Fondazione delle qualità italiane. Per sette anni direttore dei Giovani Imprenditori di Confindustria, è autore del libro “Politica ground zero” (Rubettino).
Monica Fabris Monica Fabris, sociologa, è presidente di GPF. Laureata in Filosofia all’Università Statale di Milano, nel ‘96 ha conseguito un dottorato di ricerca in Filosofia Morale all’Università di Vienna e nel ‘98 una specializzazione in Psicologia all’Università di Milano. Dal 1992 è diventata responsabile dell’area qualitativa di GPF, l’istituto di ricerca e consulenza strategica fondato da Giampaolo Fabris nel 1982. Dal 1998 al 2007 è stata membro del board
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direttivo e responsabile area di ricerche sul Brand (Brand care System) della società. Nel 2007 è diventata presidente di GPF, che di recente è entrata a far parte del gruppo Reti. Esperta di Psicologia dinamica applicata alla metodologia della ricerca sociale, ha collaborato con la cattedra di Teoria e Tecniche della pubblicità allo Iulm e tenuto seminari all’Università Statale di Milano. Si è occupata dei temi della convergenza ed è stata tra la prime ad interessarsi ai consumi in India e Oriente, quando ancora non si intuivano le potenzialità di crescita dei nuovi mercati.
Filippo Facci Filippo Facci è giornalista e scrittore. Ha iniziato la sua attività professionale collaborando giovanissimo a L’Unità, a La Repubblica, per poi approdare a L’Avanti, quotidiano del Partito Socialista Italiano, dove si occupa di seguire l’inchiesta su Tangentopoli. Dal 1994 scrive per Il Giornale, per L’Opinione, per Il Tempo e nel 1998 torna a Il Giornale con una rubrica quotidiana sulla prima pagina (“Appunto”). Collabora attualmente anche con Il Riformista e con Grazia, mentre in passato ha collaborato con Il Foglio. Per qualche anno, su Il Giornale e sul Foglio, scrive anche critiche e reportage di musica classica poi raccolti in un libro. Ha partecipato alle trasmissioni Parlamento In, L’antipatico e dal marzo 2008 tiene una rubrica politica nel programma Mattino Cinque su Canale 5. È spesso ospite di trasmissioni e talk show di argomento politico.
Isabella Falautano Isabella Falautano è responsabile Corporate Communication, Research e Public Affairs di AXA MPS, la joint venture tra il gruppo assicurativo francese AXA ed il Monte dei Paschi di Siena. Si occupa da sempre di temi economici internazionali, dagli studi in relazioni Internazionali e al master in Economia Internazionale all’attività professionale presso l’Istituto Affari Internazionali e la World Bank. Consulente di istituzioni nazionali, è attiva in numerosi network internazionali: German Marshall Fund, BMW/Quandt Foundation, Bertelsmann Foundation, Consiglio Italia-Stati Uniti, The Geneva Association. È autrice di articoli e saggi su internazionalizzazione, commercio internazionale, finanza. È tra i promotori del network generazionale veDrò.
Stefano Fassina Stefano Fassina, economista, direttore di Nens, Nuova economia nuova società, è responsabile finanza pubblica ed economia internazionale del Pd, componente del comitato scientifico della rivista Il fisco ed editorialista de L’Unità. È stato consigliere economico del governo ombra del Pd, consigliere economico del viceministro dell’Economia e delle finanze Vincenzo Visco. Dal 2000 al 2005 è stato economista presso il Fondo Monetario Internazionale (Washington dc), nel 1999 consulente dell’Inter American Development bank (Washington dc). Dal 1999 è inoltre dirigente del Dipartimento Affari economici della Presidenza del Consiglio dei ministri. Nel 2008 ha pubblicato “Governare il mercato” (con Vincenzo Visco, Donzelli editore).
Fede e Tinto Fede&Tinto, Federico Quaranta e Nicola Prudente (“l’Inutile Tinto”), gestiscono ormai da sei anni “l’eno-gastronomia dell’etere” di rai radio2 , meglio conosciuta come “Decanter”. Negli storici studi di via Asiago 10, a Roma, ospitano direttori di testate giornalistiche, scrittori, cuochi, attori, cantanti, editori di guide specializzate, giornalisti e naturalmente gli ascoltatori di Radio 2 in un interscambio di pensieri eno-gastronomici tipico di un convivio moderno. Fede&Tinto sono anche in tv, dal 2005, con “Linea Verde-Orizzonti”, su rai uno, e scrivono su numerosi giornali nazionali (La Stampa, Wine Passion, Vie del Gusto, Apicius, Aroma, La Madia Travelfood, Gente e Viaggi, etc). Hanno ricevuto importanti riconoscimenti quali il Premio Bellavista, l’Onorificenza dell’Ordine Dinastico del Barolo, la nomination per l’Oscar del Vino 2006 dell’AIS, la Menzione Speciale al Premio Veronelli di Class Editori e il Tastevin dell’Associazione Nazionale Stampa Agroalimentare. Nel 2008 sono entrati anche nel “Guinness dei Primati” per aver brindato, insieme a 11.000 persone, con un calice alto 2.50mt in piazza del duomo a Spoleto. Fede&Tinto sono anche ideatori di “Orgoglio mediterranea”, la prima giornata dedicata alla dieta mediterranea.
Gian Arturo Ferrari Gian Arturo Ferrari è direttore generale della Divisione Libri del Gruppo Mondadori dall’aprile 1997. Ricopre inoltre la carica di vicepresidente della casa editrice Einaudi dal luglio 2004, di presidente della casa editrice Piemme dal 2003 e di presidente di Mondadori Electa dal 2002. Gian Arturo Ferrari, nato a Gallarate (VA) nel 1944, si è laureato in Lettere Classiche all’Università di Pavia. Si è dedicato all’insegnamento universitario dal 1974 al 1989 come
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Professore Incaricato di Storia della Scienza e poi Associato di Storia del Pensiero Scientifico presso l’Università di Pavia. Ferrari ha avuto inoltre diverse esperienze in ambito editoriale, prima come assistente dell’ editore presso la casa editrice Boringhieri e poi come Direttore Libri alla Rizzoli.
Massimo Fini Massimo Fini è direttore scientifico dell’IRCCS San Raffaele Pisana. Laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Medicina interna, è stato direttore sanitario della Casa di cura Villa Patrizia di Roma, primario responsabile del reparto di lungodegenza presso la Casa di cura San Raffaele di Roma, primario responsabile nel reparto di medicina geriatrica presso la Casa di cura Madonna della Letizia di Velletri (Roma) e direttore del Dipartimento di Scienze Internistiche della Tosinvest Sanità di Roma. Ha insegnato per la II Università di Roma “Tor Vergata” presso le scuole di Specializzazione in Nefrologia, Specializzazione in Geriatria, Specializzazione in Cardiologia e Specializzazione in Medicina del Lavoro. È stato docente di Epidemiologia patologica e clinica delle malattie sociali e docente nel Master in Economia, Metodologie di Geriatria, presso l’Università degli Studi di Roma“TorVergata”e presso la Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica Riabilitativa della I Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. È vice presidente della Società Italiana di Riabilitazione di Alta Specializzazione (SIRAS), membro componente del Comitato Ordinatore per la Predisposizione degli Statuti di tre istituende reti di ricerca nelle materie cardiovascolari, neurologiche e oncologiche. È componente della Commissione per la valutazione, la programmazione e la verifica degli aspetti economico-finanziari dell’attività di ricerca scientifica, componente della Unità di Crisi (U.C.) finalizzata a predisporre le misure di emergenza per fronteggiare i pericoli derivanti dalla influenza da nuovo virus. È membro del Comitato Scientifico progetto CCM, dal titolo “Modelli innovativi per la presa in carico del paziente anziano fragile nella transizione dall’ospedale al territorio e dal territorio all’ospedale: case management e qualità della vita” e membro del Gruppo di Lavoro del Ministero per la stesura di Linee guida sull’utilizzo di apparecchiature elettromedicali nel settore della Medicina Fisica e Riabilitativa.
Luigi Fiorentino Luigi Fiorentino è segretario generale dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato dal 2007. Dal 2005 al 2007 è stato capo di Gabinetto dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. È stato capo del Dipartimento per le risorse umane e strumentali presso la Presidenza del Consiglio dei ministri (dal 2004 al 2005), capo del Dipartimento per le risorse strumentali (2002-2004) e direttore del Servizio centrale per gli affari generali, la qualità dei processi e dell’organizzazione del Ministero dell’Economia e delle finanze (1998-2002). Dal 1998 al 2000 è stato anche vice capo di Gabinetto dei ministri del Tesoro, del bilancio e della programmazione economica Ciampi e Amato. Insegna Metodi e modelli per l’organizzazione e la gestione delle pubbliche amministrazioni presso la Facoltà di Ingegneria gestionale dell’Università di Roma Tor Vergata. Dal giugno 2006 coordina l’Osservatorio sulle esternalizzazioni nell’ambito dell’Istituto di Ricerche sulla Pubblica Amministrazione – IRPA. È stato Jemolo Fellow presso il Nuffield College di Oxford, ha scritto su varie tematiche di diritto amministrativo e collabora con numerose riviste specializzate, tra le quali il Giornale di Diritto Amministrativo e la Rivista trimestrale di Diritto Pubblico.
Giovanni Floris Giovanni Floris, (1967) giornalista Rai, è conduttore e autore del programma Ballarò. Ha studiato Scienze politiche alla Luiss di Roma, dove è stato allievo dell’ex ministro della Difesa, Antonio Martino, di Luciano Pellicani, di Dario Antiseri e di Domenico Fisichella. Si laurea nel 1991 con una tesi in Sociologia politica. Successivamente ha lavorato nello studio del giuslavorista Gino Giugni, ha collaborato con diverse riviste, per poi frequentare il corso biennale della Scuola di giornalismo Radiotelevisivo di Perugia. Superata la prova di idoneità professionale, fu assunto dal Giornale Radiorai nel 1996, dove fu inviato e conduttore. Come conduttore lavora a Baobab, notizie in corso, Senza Rete, Radioanch’io, oltre a condurre più volte le edizioni del mattino ed i fili diretti speciali. In particolare, si trovava a New York all’epoca dei fatti dell’11 settembre. Dopo quella esperienza, fu nominato corrispondente per la Rai dagli Usa, con sede a New York, dove si trasferì. Dopo un anno, nel 2002, divenne conduttore del nuovo talk-show Ballarò. È autore di diversi saggi, tra cui Monopoli (Rizzoli 2005), Mal di Merito (Rizzoli 2007), La Fabbrica degli Ignoranti (Rizzoli 2008), Separati in patria (Rizzoli 2009).
Dario Focarelli Dario Focarelli è capo economista della Direzione Economia e Finanza di ANIA, referente del Comitato Consultivo Scientifico ANIA, coordinatore del Comitato di Coordinamento Area Fisco, Amministrazione, Bilanci e Borsa ANIA e mem-
bro dell’Economics and Finance Committee del CEA. Dal 2006 è adjunct professor, presso Tanaka Business School, Imperial College London. Dal 1988 è stato al Servizio Studi della Banca d’Italia dove si è occupato di ricerca e analisi congiunturale sul mercato finanziario, le banche e le assicurazioni; dal 1996 al 1999 è stato capo dell’Ufficio Intermediari creditizi; dal 1999 fino al 2003 è stato condirettore della Direzione Monetaria e Finanziaria. È stato membro del Panel Consultivo del CEIOPS, il Comitato che raccoglie gli istituti di vigilanza europei sulle assicurazioni e i fondi pensione (2004-2008), docente a contratto nell’ambito del corso Economia e finanza delle assicurazioni all’Università La Sapienza di Roma (2003-2008), Committee on the Global Financial System (BIS) Basilea (2002-2003), rappresentante italiano nel Working Group Investimenti diretti esteri degli intermediari finanziari nei paesi emergenti, Commissione europea (2001-2002) e membro della delegazione italiana per la country review dell’Italia.
Fulvio Fontini Fulvio Fontini è professore associato di Economia Politica presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova, dove insegna Economia Politica ed Economia dei Mercati Finanziari. Ha svolto in precedenza attività di ricerca presso l’ISTAT, l’Università di Siena e l’Universität des Saarlandes, Saarbrücken (Germania) ed è stato ricercatore presso l’Università di Firenze. Oltre all’attività didattico/istituzionale, ha svolto attività di consulenza e collaborazione scientifica. In particolare, dal marzo 2000 al giugno 2001 ha fatto parte della Segreteria Tecnica del ministro dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato; ha collaborato inoltre con l’Autorità per la Valutazione e il Controllo dei Servizi Pubblici Locali del Comune di Roma e con Cispel Toscana.
Alessandro Fusacchia Alessandro Fusacchia, classe 1978, è membro dell’Ufficio Sherpa G8 istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. In passato ha lavorato come ghost-writer nel gabinetto del ministro del Commercio internazionale e per le Politiche europee (Emma Bonino), nel gabinetto del presidente della Commissione europea (Romano Prodi) a Bruxelles, e presso il segretariato dell’Organizzazione mondiale del commercio a Ginevra. Ha un PhD in scienze politiche e sociali dell’Istituto universitario europeo di Fiesole, e insegna politica estera europea al Master in Affaires européennes dell’Istituto di studi politici di Parigi. I suoi ultimi articoli sono apparsi sulla Rivista Italiana di Scienza Politica, su Affari esteri, Equilibri, e Perspectives on European Politics and Society. È membro di Transatlantic Network 2020 e della Fondazione EYPROM. Nel 2008 ha pubblicato il romanzo “Niente di personale” (con Davide Rubini, Editions Biliki).
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1999 è responsabile della pagina sull’economia del Foglio, poi si trasferisce al Riformista come vicedirettore. Dal 2005 è vicedirettore di Finanza&Mercati e comincia anche una collaborazione con Libero. Dal 3 maggio 2007 è direttore di Libero Mercato, allegato economico-finanziario di Libero, carica che ha interrotto di recente. È membro del comitato scientifico della Fondazione ItaliaUsa. Nell’aprile 2009 apre Chicago-blog.it, in collaborazione con l’istituto Bruno Leoni, nel quale insieme con altri collaboratori e giornalisti esamina le principali questioni politico-economiche dell’attualità. Da fine giugno 2009 conduce una trasmissione su Radio 24 dal titolo Nove in punto, la versione di Oscar.
Luca Josi Luca Josi è presidente di Einstein Multimedia Group. Nel 1991 diventa segretario dei Giovani Socialisti ed entra nella direzione del PSI. È giornalista professionista dal 1994. Nello stesso anno, con Andrea Olcese, fonda la Einstein Multimedia (poi Einstein Multimedia Group: produzioni televisive, contenuti per la telefonia mobile ed eventi).
Eric Joszef Eric Jozsef è giornalista di Libération. Nato a Parigi, è arrivato in Italia nel 1992 per lavorare all’Accademia di Francia a Roma (Villa Medici). È corrispondente in Italia da 17 anni del quotidiano francese Liberation. Collabora inoltre, fin dalla prima uscita, dieci anni fa, al quotidiano di Ginevra Le Temps. Ha scritto nel 2001 il libro “Main basse sur l’Italie, la résistible ascension de Silvio Berlusconi” (Edizioni Grasset). Eric Jozsef è stato autore per Arte, canale culturale franco-tedesco a vocazione europea di servizio pubblico, del documentario Gene(s)rations dedicato agli avvenimenti accaduti nel 2001 a Genova durante il G8, al quale ha partecipato come inviato. È stato negli anni 2002-2004 presidente dell’Associazione Stampa Estera. Nel 2008 ha pubblicato il libro Les années Cavaliere, de Berlusconi à Berlusconi (Edizioni Du Cygne) e per Arte è autore del documentario Halte à la Mafia. Collabora con varie testate italiane. È stato il divulgatore mondiale dell’avvincente storia della focacceria di Altamura, tanto che il suo servizio è divenuto ispiratore di articoli che hanno fatto il giro del mondo.
Manuela Kron Manuela Kron è direttore Corporate Affairs del Gruppo Nestlé in Italia, responsabile per la Comunicazione Istituzionale, Media relations e Public Affairs, coordinando le attività comuni alle principali aree di business (Food, Nutrition, Water, PetCare, Professional). In precedenza è stata responsabile della Comunicazione di Colgate – Palmolive Italia e direttore della Comunicazione, Media e Relazioni Esterne per Comieco/Sistema Conai, (Consorzio di Filiera Recupero e Riciclo Imballaggi).
Francesco Galtieri
Vincenzo Lenucci
Francesco Galtieri è policy specialist in materia di riforma delle attività umanitarie e di sviluppo dei Programmi, Fondi e Agenzie specializzate dell’ONU, United Nations Development Operations Coordination Office (DOCO), New York. Dottorando di ricerca in Sistemi politici e sociali dell’Africa contemporanea presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, ha insegnato presso l’Institut Superieur pour l’Informatique et la Gestion di Ouagadougou (Burkina Faso), è stato lecturer ad ESSEC Business School di Parigi e ha ricoperto le funzioni di capo dell’Ufficio del coordinatore Residente dell’ONU in Burkina Faso e coordinatore del Programma UN Volunteers in Burkina Faso. Autore di un libro sul disarmo chimico e batteriologico nell’area del Mediterraneo, ha pubblicato diversi articoli in materia di diritto internazionale e di cooperazione internazionale su riviste scientifiche italiane ed estere.
Vincenzo Lenucci è in Confagricoltura dal 1989. Attualmente è responsabile della Segreteria Tecnica della Presidenza e Direzione generale nonché del Servizio Affari Internazionali della Confederazione con competenze per le relazioni tra Ue e Paesi Terzi, per gli accordi internazionali; politica agraria comunitaria ed internazionale; internazionalizzazione delle imprese. 43 anni, laureato con lode in Scienze Agrarie - indirizzo Tecnico-Economico presso l’Università degli Studi di Napoli, ha conseguito l’abilitazione alla professione di dottore agronomo. Ha partecipato in qualità di relatore/docente a incontri, convegni, seminari di formazione - anche a livello internazionale - inerenti le materie trattate e ha svolto incarichi di consulenza per Centri studi e Istituti di ricerca. Collabora con periodici specialistici di settore ed è il coordinatore del Consiglio di Rappresentanza dell’Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura).
Nerina Garofalo Nerina Garofalo è partner di Piazza Copernico Srl e socio fondatore dell’Associazione culturale SocialDreaming.it. Formatrice e consulente di narratività, ha pubblicato articoli e studi di ricerca, fra cui l’intervento “I blog e la pratica del racconto come esperienza di relazione” (nel volume “L’innovazione necessaria”, a cura di Arturo Di Corinto, Il Secolo della Rete, 2006) e, nel giugno 2007, lo Speciale di “Formazione & Cambiamento” (WebMagazine Formez) sul Social Dreaming -. In ambito creativo, ha pubblicato, a gennaio 2008, per la collana Format edita da La Clessidra (Novi Ligure) “La circoncisione delle parole”. Cura due blog di poesia e rassegna letteraria.
Oscar Giannino Oscar Fulvio Giannino è giornalista ed economista. Dopo una laurea in Giurisprudenza e dopo essersi specializzato in Economia (anche attraverso studi negli Stati Uniti), inizia la propria carriera giornalistica sul quotidiano del Pri La Voce Repubblicana. Nel 1995 lavora al mensile Liberal, tre anni più tardi è vicedirettore della testata, che nel frattempo è diventata settimanale. Nel
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Enrico Letta Enrico Letta (Pisa, 1966) è deputato del PD. Laureato in Diritto Internazionale all’Università di Pisa, consegue il dottorato di ricerca in Diritto delle comunità europee alla Scuola Superiore S. Anna. A 25 anni è presidente dei Giovani del Partito Popolare europeo. Nel 1990 conosce Beniamino Andreatta e diventa ricercatore dell’Arel, l’Agenzia di ricerche e legislazione di cui è segretario generale dal 1993. Nello stesso anno segue Andreatta come capo della sua segreteria al Ministero degli Esteri, nel governo Ciampi. Proprio Ciampi lo chiama nel 1996 al Ministero del Tesoro come segretario generale del Comitato per l’euro. Dal gennaio 1997 al novembre 1998 è vicesegretario del Partito popolare italiano. Nel novembre del 1998, con il primo governo D’Alema, diventa, a 32 anni, ministro per le Politiche Comunitarie. Risulta, all’epoca, il più giovane ministro della storia repubblicana e batte Andreotti, ministro a 35 anni. Nel 2000 è ministro dell’Industria, Commercio e Artigianato nel secondo governo D’Alema. Incarico che conserva, con il governo Amato, per il quale è anche ministro del Commercio con
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l’Estero fino al 2001. Nel 2001 diventa deputato per la prima volta e s’iscrive alla Margherita. Nel giugno 2004 rassegna le dimissioni dalla Camera e, da capolista dell’Ulivo, viene eletto deputato europeo per la circoscrizione Italia Nord-Est. Nella XV Legislatura torna deputato della Repubblica italiana e tra il 17 maggio 2006 e l’8 maggio 2008 è sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Prodi. Nel 2007 si candida alla segreteria del neonato Partito democratico ottenendo, con le primarie del 14 ottobre, oltre l’11% dei consensi. Nelle elezioni del 13 e 14 aprile 2008, capolista PD nella Circoscrizione Lombardia 2, viene eletto alla Camera dei Deputati. Poche settimane Walter Veltroni lo chiama a far parte del governo ombra del PD in qualità di responsabile Welfare. Dal 2004 è vicepresidente di Aspen Institute Italia. Ha svolto attività di insegnamento e di ricerca presso la Scuola superiore S. Anna di Pisa e l’Haute Ècole de Commerce di Parigi. È tra gli ideatori e promotori di veDrò.
Enrico Lo Verso Enrico Lo Verso, attore, figlio di un ingegnere e di un’insegnante, dopo diversi corsi di teatro, inizia a recitare in diverse produzioni teatrali, finché non debutta al cinema nel 1998 con una piccola parte nel film Atto di dolore, a cui seguono ruoli maggiori (Ragazzi nervosi, Nulla ci può fermare, Donna d’onore). Nel 1991 il regista statunitense Michael Lehmann lo sceglie per il film Hudson Hawk, il mago del furto al fianco di Bruce Willis e nel 1992 interpreta il fortunato ruolo del carabiniere Antonio nel film Il ladro di bambini, di Gianni Amelio. Per il ruolo inizialmente era stato scelto Antonio Banderas, all’epoca ancora poco conosciuto, mentre Lo Verso avrebbe soltanto dovuto doppiarlo. Amelio rimase colpito dall’attore siciliano tanto da affidargli l’intera parte, e di sceglierlo come protagonista per altri due suoi film Lamerica (1994) e Così ridevamo (1998). Lo Verso recita anche ne La scorta, di Ricky Tognazzi e in Farinelli, Voce regina, di Gérard Corbau, che gli da’ popolarità anche in Francia. Lo Verso veste poi i panni del celebre brigante Carmine Crocco ne Li chiamarono…briganti! di Pasquale Squitieri, film che subì pesanti critiche perché considerato “politicamente scorretto”, tanto da essere ritirato subito dalle sale cinematografiche. Dagli anni Duemila Lo Verso ha diviso la propria carriera di attore fra televisione e cinema, lavorando in pellicole come Hannibal di Ridley Scott, L’educazione fisica delle fanciulle, di John Irvin, Salvatore, questa è la vita, di Gian Paolo Cugno e Milano-Palermo: il ritorno, di Claudio Fragasso, oltre che in fiction come Mosè, I miserabili, Mogli a pezzi.
Valentina Lodovini Valentina Lodovini, di origine umbra, a 19 anni decide di intraprendere l’attività di attrice e nel 2001 si iscrive al corso per interpreti del Centro Sperimentale di cinematografia di Roma. Tra i suoi lavori, ricordiamo i film Ovunque sei (2004), regia di Michele Placido, L’amico di famiglia (2005), regia di Paolo Sorrentino, A casa nostra (2006), regia di Francesca Comencini. Nel 2008 ottiene la nomination al david di Donatello per l’interpretazione di Mara nel film di Carlo Mazzacurati La giusta distanza (2007). Nell’ottobre dello stesso anno appare nella miniserie tv Coco Chanel. Nel 2009 appare sul grande schermo con Fortapàsc, regia di Marco Risi, film su Giancarlo Siani, giornalista de Il Mattino, ucciso nel 1985 dalla camorra, e con Generazione mille euro, regia di Massimo Venier.
Riccardo Luna Riccardo Luna, 44 anni, giornalista, scrittore, editore, a febbraio ha lanciato la versione italiana della rivista Wired, di cui è direttore.
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Marco Magnani Marzo Magni è presidente dell’Associazione dei Cavalieri del lavoro e dirigente di Mediobanca. Dopo una laurea in Economia politica alla Sapienza di Roma, si è trasferito negli Stati Uniti, a New York, dove ha conseguito un master in Business administration alla Columbia University di New York e dove è diventato (appena ventinovenne) senior vice president nel gruppo di Mergers & Acquisition di Jp Morgan. Oggi è advisor del gruppo di Mergers & Acquisition di Mediobanca. È membro degli Amici di Aspen Institute Italia, del Young Leaders Council for the United States and Italy, del New York Athletic club e dell’University club di New York. Inoltre, ed è nel Consiglio d’amministrazione di Intercultura.
Massimiliano Magrini Massimiliano Magrini è amministratore delegato di Google Italia. Dal 1994 al 1996 ha ricoperto la figura di Account, incaricato delle iniziative speciali in Publitalia 80 (Gruppo Mediaset), per poi passare in Rusconi Editore e successivamente a Il Sole 24 ore con il ruolo di Vertical Account Manager per il settore Finance. Dopo una breve esperienza maturata in Spray Network come director, Sales & Business Development, nel 2001 assume la carica di country manager del motore di ricerca Altavista Italia e, nel 2002, diventa amministratore delegato di Google Italia.
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Michel Martone Michel Martone, 35 anni, è professore ordinario di Diritto del lavoro presso la Luiss di Roma e l’Università degli studi di Teramo. Avvocato del Foro di Roma, è capo redattore della rivista Argomenti di diritto del lavoro. Collabora con la redazione della rivista Il diritto del lavoro e fa parte del comitato scientifico della Rivista degli infortuni e delle malattie professionali. Scrive sulle riviste Formiche e Aspenia e sui quotidiani Il Riformista e Il Sole 24 Ore. Rappresenta l’Italia nel Consiglio di Amministrazione di EuroFound.
Efraim Medina Reyes Efraim Medina Reyes scrittore ed artista colombiano, è nato nel 1967 a Cartagena e vive a Bogotà. Nel 1988 ha esordito con Seis informes e nel 1995 ha vinto il Premio nazionale per il racconto con la raccolta Cinema albero. Oltre al suo romanzo più famoso, C’era una volta l’amore ma ho dovuto ammazzarlo ha scritto La sessualità della pantera rosa e la raccolta di poesie intitolata Pistoleri/puttane e dementi (Greatest Hits). Ha inoltre diretto il film Esercizio dell’anima e scrive per il teatro. Ha scatenato molte polemiche quando ha sparato a zero sulla tradizione novellistica latinoamericana, Gabriel Garcia Marquez comoreso. Di sé dice: “Misuro 1m e 87 cm, peso 83 chili, sono nato a Città Immobile nel 1967 e vivo tra la Colombia e l’Italia. Scrivo libri, faccio parte della band 7 Torpes, ho scritto e diretto film come Guardando per tre ore uno scimpanzé. Tra i 13 e i 15 anni ho combattuto quattordici volte come boxeur amateur, perdendo sempre (il mio unico record perfetto). Sono stato giurato del Festival Internazionale del Cinema di Venezia e del Festival Internazionale del Cinema di Cartagena. Dirigo la multinazionale Fracaso Ltda”.
Angelo Mellone Angelo Mellone è editorialista de Il Giornale, Il Messaggero e di E-Polis. Ha conseguito il dottorato in sociologia della comunicazione all’Università di Firenze, e svolge attività di ricerca in scienza politica presso la Luiss di Roma. Ha pubblicato diversi saggi di analisi dei partiti e di comunicazione politica su riviste italiane e internazionali. Autore dei libri L’Apparenza e l’Appartenenza. Teorie del marketing politico (con Bruce I. Newman dell’Università di Chicago) e Dopo la Propaganda (2008). Nel 2007 pubblica un racconto su Rino Gaetano apparso nell’antologia Vite Ribelli. Ha scritto anche Dì Qualcosa di Destra. Da “Caterina va in città” a Paolo Di Canio (2006), considerato una piccola bibbia dell’immaginario della nuova destra, e Cara Bombo... Berlusconi spiegato a mia figlia (2008).
Stefano Menichini Stefano Menichini è direttore di Europa. Giornalista e scrittore, comincia a lavorare a il manifesto a 19 anni. Trascorrerà nella redazione del giornale comunista diciotto anni, iniziando come diffusore militante per passare a cronista politico, caposervizio, caporedattore centrale, editorialista. Nel 1997 lascia il manifesto. Diventa capo, fino al 2000, dell’Ufficio per la comunicazione istituzionale del comune di Roma, durante la seconda giunta Rutelli. Dal 2000 al 2001 è consulente per la comunicazione e responsabile delle attività in rete della Presidenza del Consiglio (Governo Amato II). Nel 2003, partecipa alla fondazione del quotidiano Europa, organo della Margherita, e ne diventa vicedirettore, con direttore Nino Rizzo Nervo. Quando quest’ultimo lascia per diventare consigliere d’amministrazione della Rai (2005), Menichini diventa direttore del quotidiano. Ha scritto libri sulla nascita del movimento politico dei Verdi, sulle politiche economiche e sociali del governo Berlusconi e Quindici parole, con Francesco Rutelli.
Roberto Menotti Roberto Menotti è senior research fellow International Programs presso l’Aspen Institute Italia ed è consulente editoriale della rivista Aspenia. Fino a luglio 2002 è stato vicedirettore del Centro Studi di Politica Internazionale (CeSPI). È membro del comitato editoriale di Limes e di The International Spectator. Ha insegnato alla Luiss Guido Carli, alla John Cabot University e alll’Università di Roma La Sapienza, oltre ad aver svolto lectures per centri accademici e di ricerca, tra i quali il Nato Defence College e Wilton Park. Dal 2003 ha svolto regolarmente incarichi di consulenza per il CeMiSS (Centro Militare di Studi Strategici). È Membro del Gruppo di riflessione strategica istituito dal ministro degli Affari Esteri nel 2007. Tra le pubblicazioni, Mediatori in armi (Guerini 1999) e XXI secolo: fine della sicurezza? (Laterza 2003). Ha pubblicato su Politica Internazionale, Rivista Italiana di Scienza Politica, Teoria Politica, Limes, Turkish Policy Quarterly, Middle East Quarterly, Journal of International Relations and Development (con Sonia Lucarelli), Survival e Europe’s World (con Marta Dassù).
Patrizio Messina
Simone Mori
Patrizio Messina è avvocato, partner dello studio legale internazionale Orrick, di cui è Responsabile del Dipartimento di Banking & Finance Italiano dal 2004 e componente del consiglio d’amministrazione europeo dal 2006. È esperto di mercati finanziari e opera nel campo della finanza straordinaria d’impresa assistendo imprese e banche in operazioni finanziarie nazionali ed internazionali. Dal gennaio del 2008 è, inoltre, Segretario della Commissione italiana dell’European Securitisation Forum, associazione della Financial Markets Association (SIFMA). È autore di pubblicazioni in tema di mercati e finanza.
Simone Mori è direttore Affari Regolamentari e Corporate Strategy di Enel e dal 2004 coordina le politiche del gruppo in materia di regolamentazione in Italia ed all’estero. Laureato in fisica e con un MBA, dal 1996 lavora presso la Holding di Enel, dove ha seguito il processo di riorganizzazione aziendale e di riallineamento strategico del gruppo nell’ambito della liberalizzazione del mercato elettrico e dell’avvio della privatizzazione di Enel. In seguito si è occupato di regolamentazione dei mercati di elettricità e gas naturale, interagendo con le principali istituzioni nazionali ed europee. È inoltre vicepresidente del Gruppo Energia di Assolombarda, coordinatore della Commissione Mercato di Assoelettrica e membro della Commissione Energia di Confindustria. È fellow del German Marshall Fund of United States e dello Young Leader Program del Consiglio Italia-Stati Uniti.
Massimo Micucci Massimo Micucci è presidente di Reti Spa, amministratore unico di Reti España, presidente di Reti Media Affairs e siede nel consiglio di amministrazione della joint venture GPF&CFI. È anche consigliere della Finanziaria di servizi multicard QN. Nel 2000 fonda con Claudio Velardi e Antonio Napoli la Reti Srl dove si occupa di Sviluppo, IT e TLC. Dal 1998 al 2000 è consigliere del presidente del Consiglio per il Coordinamento e svolge consulenze su IT e new tecnology. Dal 1996 al 1998 è consulente Marketing Strategico e cura le relazioni istituzionali per diverse società di informatica e software engineering. È stato inoltre amministratore unico della C. & C. Immagine e Comunicazione Srl. (1994-1995), presidente e poi consulente della Networld SpA (19911993), vicepresidente de l’IPALMO, Istituto per l’America Latina e il Medio Oriente (1990-1993), responsabile per il Pci e poi per il Pds della politica internazionale (1989-1993). Esperto di cooperazione con i paesi in via di sviluppo, organizza due conferenze nazionali sul tema e pubblica saggi e articoli su numerosi giornali su temi internazionali (conflitti locali, Medio oriente, Africa australe, Corno d’Africa) e tra il 1982 e il 1993 compie numerosissime missioni soprattutto nei paesi dell’Africa e del Medio Oriente.
Mauro Moretti Mauro Moretti è amministratore delegato di Ferrovie dello Stato. Si è laureato con lode in Ingegneria Elettrotecnica all’Università di Bologna nel 1977 e nello stesso anno vince il concorso pubblico per i ruoli direttivi della allora Azienda Autonoma Ferrovie dello Stato. Da allora la sua carriera professionale si svolge tutta all’interno del gruppo, ricoprendo numerosi incarichi in diversi settori di attività ed in varie Società del Gruppo Ferrovie dello Stato. Dal 2001 fa parte del Consiglio di Amministrazione di Ferrovie dello Stato che nel luglio dello stesso anno darà vita a Rete Ferroviaria Italiana, della quale diviene amministratore delegato. Dal 2001 al 2006 è amministratore delegato di rete Ferroviaria italiana e dal 2003 è presidente del Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani. Dal settembre 2006 è amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Spa. Pochi mesi dopo il suo insediamento ai vertici della compagnia ferroviaria, in una relazione al Parlamento italiano ha descritto come catastrofica e sull’orlo del fallimento la situazione dell’azienda e il 21 aprile 2009 dichiara che Ferrovie dello Stato chiude il 2008 con un utile di 15-20 milioni di euro, primo risultato positivo nella storia di FS. Il 21 gennaio 2009 viene eletto presidente della Community of European Railway and Infrastructure Companies e il 31 marzo dello stesso anno viene eletto all’unanimità vicepresidente dell’Union internationale del chemin de fer.
Marco Morganti Marco Morganti è amministratore delegato di Banca Prossima. Nasce a Macerata nel 1959 e si laurea in Filologia Rinascimentale a Firenze nel 1983. I primi passi professionali seguono alcune fra le vocazioni di Firenze: turismo, arte e cultura. Partner di una società di studi di economia del turismo diretta da Piero Barucci; segretario generale del Centro di Studi Turistici di Firenze; Responsabile RE e Comunicazione della Biennale Internazionale dell’Antiquariato; entra nel Gruppo Editoriale Giunti, dove per sette anni è Assistente dell’Editore. Nei tre anni successivi è Segretario Generale del Gruppo e Amministratore Delegato della società di consulenza e sviluppo Giunti Consulting. Nel 2000 viene chiamato in Poste Italiane ad occuparsi di progetti culturali e sociali. Nel 2003 segue Corrado Passera in Banca Intesa, sviluppando i primi progetti “sociali” di accesso al credito (prestiti agli studenti universitari, start up di asili nido, interventi sull’usura, microcredito agli immigrati e ai cassintegrati) come responsabile di una struttura unica nel panorama bancario: il Laboratorio Banca e Società. Dal 2005 è membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Lombarda Antiusura. Dal giugno 2006 inizia a studiare il progetto della prima banca europea esclusivamente dedicata al nonprofit. Banca Prossima apre i battenti il 5 novembre 2007, con Marco Morganti come Amministratore Delegato. Dal 2009 è membro del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Istud e del Consiglio Direttivo di SRM (Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno).
Giulio Napolitano Giulio Napolitano è professore ordinario di Istituzioni di diritto pubblico nell’Università Roma Tre. Ha studiato e tenuto seminari presso il Max Planck Institut di Heidelberg e alla School of Law della New York University. Presiede l’organo di vigilanza sulla parità di accesso alla rete di Telecom Italia e fa parte della commissione per la preparazione dei global legal standard.
Andrea Paci Andrea Paci è professore ordinario di Economia e Gestione delle Imprese nella Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Firenze, è presidente del Corso di Laurea Magistrale in Governo e Direzione d’Impresa dell’Università degli Studi di Firenze. Docente nella Facoltà di Economia di Corporate governance e di Economia e gestione delle imprese e docente nella Facoltà di Lettere di Management delle imprese culturali, è componente della Deputazione Generale della Fondazione del Monte dei Paschi di Siena e del Comitato amministrativo dell’ISAE - Istituto di Studi e Analisi Economica. Tra il 2006 e il 2008 è stato consigliere economico del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri e vicepresidente dell’Istituto per la Promozione Industriale. È stato vicepresidente (1999-2007) e consigliere di amministrazione (1995-2007) della Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno Spa e componente della Commissione di studio sui Distretti produttivi del Ministero dell’Economia e delle Finanze (2006) e del Collegio sindacale del Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale Spa (2000-02).
Fabio Pammolli Fabio Pammolli è professore ordinario di Economia e Management presso l’Università di Firenze, Direttore dell’Imt - Istituzioni Mercati Tecnologie - Alti Studi di Lucca e direttore del Cerm (Competitività Regolazione Mercati) di Roma. Laureato in Economia all’Università di Pisa si è specializzato alla Scuola Superiore Sant’Anna, alla Northeastern University di Boston e alla Stanford University. Le sue ricerche sono improntate soprattutto allo studio dello sviluppo delle aziende, l’analisi economica delle aziende farmaceutiche, di biotecnologia e del settore sanitario e la macroeconomia della sanità.
Marco Pancini Marco Pancini è European Policy counsel per Google Italia. Nato a Roma, laureatosi presso l’Università degli Studi di Milano, avvocato dal 2000, ha svolto l’attività forense per quattro anni ed è stato consulente legale - dal 1998 al 2001 - dell’Agenzia di pubblicità Milano & Gray (Gray Advertsing Group). Nel 2002, dopo aver partecipato come consulente legale alla startup di iBazar, il primo sito di aste online lanciato in Italia, viene nominato Legal manager di eBay.
Giampaolo Pansa Giampaolo Pansa, giornalista e scrittore, ha lavorato a La Stampa (per la quale dopo il disastro del Vajont scrisse un reportage da Longarone che iniziava con la frase “Scrivo da un paese che non esiste più”), Il Giorno, Il Corriere della Sera, Panorama. Ha lavorato a lungo a La Repubblica, di cui è stato vicedirettore, ed è stato condirettore de L’Espresso, per il quale ha anche tenuto la rubrica il Bestiario. Pansa è stato per anni uno dei rappresentanti della linea editoriale di Repubblica, vicina alla sinistra di opposizione, senza risparmiare critiche anche al Partito Comunista Italiano. Note inoltre alcune sarcastiche definizioni che Pansa ha dedicato a politici italiani, come quella di Parolaio rosso, per Fausto Bertinotti o quella di Dalemoni, allusiva al cosiddetto inciucio tra Massimo D’Alema e Silvio Berlusconi ai tempi della Bicamerale. Negli ultimi anni ha iniziato a pubblicare una serie di saggi nei quali si è concentrato su episodi oscuri della Resistenza italiana, raccontando le violenze compiute da partigiani comunisti nei confronti di fascisti, partigiani bianchi e talvolta anche cittadini comuni durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale. Tra i suoi saggi sul tema, Il sangue dei vinti, Sconosciuto 1945, La grande bugia. Dopo
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la pubblicazione de Il sangue dei vinti, Pansa è stato accusato da qualche collega di aver gettato fango sulla Resistenza. Tra questi Giorgio Bocca, anch’egli collaboratore di Repubblica e de L’Espresso. Il suo libro successivo, La grande bugia, è dedicato proprio alle reazioni suscitate da Il sangue dei vinti. Durante le presentazioni del libro viene violentemente contestato da alcuni giovani dei centri sociali, tanto da dover annullare una buona parte delle tappe del tour promozionale. I gendarmi della memoria è invece un atto di accusa contro quanti, a suo avviso, non accettano alcuna forma di ripensamento o di autocritica su quel periodo. Del 2009 esce Il Revisionista, un testo a metà tra un’autobiografia e un libro storico, un viaggio nella nell’Italia dell’ultimo secolo e nella vicenda personale dell’autore. A inizio ottobre 2008 ha lasciato L’Espresso dopo 31 anni, per approdare al quotidiano Il Riformista. Tra le numerose altre pubblicazioni di Pansa ricordiamo Carte false (Rizzoli, 1986), dedicato ai “peccati e peccatori del giornalismo italiano”, e Questi anni alla Fiat, racconto autobiografico di Cesare Romiti (all’epoca amministratore delegato della Fiat) che si dipana sul canovaccio delle oltre mille domande preparate da Giampaolo Pansa (all’epoca vicedirettore di Repubblica).
Angelos Papadimitriou Angelos Papadimitriou è presidente GlaxoSmithKline e presidente del Comitato tecnico per gli Investitori esteri in Italia. Nato ad Atene nel 1966, laurea in Economia ed Ingegneria Informatica alla Brown University MBA Harvard Business School. Ha rcoperto gli incarichi di presidente e amministratore delegato di GlaxoSmithKline Spa, responsabile del Gruppo GlaxoSmithKline per la macro-regione Sud-est Europa (Austria, Grecia, Israele e la fascia dei paesi dell’Est adriatico), responsabile del settore Oncologico di GlaxoSmithKline in Europa, vicepresidente di Farmindustria, vicepresidente di Confindustria Verona con delega all’Internazionalizzazione; presidente del Comitato Tecnico Investitori Esteri di Confindustria, consigliere di Amministrazione di PerInnovare di Confindustria Verona e consigliere di Amministrazione di Confindustria Verona.
Dijana Pavlovic Dijana Pavlovic è un’attrice serba naturalizzata italiana di etnia rom. Nata in Serbia nel 1976 vi ha vissuto fino al 1999, anno di conseguimento della sua laurea presso la Facoltà delle arti drammatiche di Belgrado. Da anni promuove la cultura e la letteratura rom e svolge anche il ruolo di mediatrice culturale nelle scuole. Dal 2007 sostiene insieme ad associazioni, comitati ed esponenti della società civile, la Rete Nopattodilegalità che mira a contrastare il Patto di legalità e socialità del Comune di Milano, secondo il quale i cittadini rom vengono sottoposti a un doppio regime legale. Inoltre ha favorito la costituzione di un tavolo che elabora una piattaforma di intervento sulla questione rom e coinvolge associazioni e vari sindacati milanesi.
Enrico Pazzali Enrico Pazzali amministratore delegato di Fiera Milano dopo aver ricoperto dal gennaio 2007 la carica di Direttore Generale. Dal luglio 2008 è membro del consiglio di amministrazione di Sogei Spa, società di Information e Communication Technology del ministero dell’Economia e delle Finanze. Negli ultimi anni è stato Direttore Centrale Organizzazione e Personale, Patrimonio e Sistemi Informativi per la Regione Lombardia (2005-2006) coordinando le direzioni delle seguenti aree: Organizzazione e Personale; Gestione del Patrimonio Immobiliare; Acquisti; Sistemi Informativi; Sicurezza. Dal 2002 al 2005 Pazzali ha fatto parte del Gruppo Poste Italiane occupando la carica di Direttore Centrale Marketing Strategico e Business Development, e Responsabile Marketing. Per Poste Italiane ha ricoperto anche il ruolo di consigliere di amministrazione nella società Postecom Spa; è stato Direttore Vendite Corporate – area Nord/ Ovest per Omnitel-Vodafone (2000-2002). Dal 1997 al 2000 ha ricoperto l’incarico di Direttore Vendite e Responsabile per lo Sviluppo Locale di Alleanze Strategiche con le principali società creatrici di software applicativi (Microsoft e SAP) per Compaq Spa. Per conto di Compaq Spa, Pazzali ha rivestito anche il ruolo di membro nei consigli di amministrazione del Consorzio per la creazione del BioParco Tecnologico di Torino e di COREP (Consorzio per la Ricerca e l’Educazione Permanente) di Torino (1999-2000). Dal 1995 al 1997 Pazzali è stato Responsabile per lo Sviluppo e l’Implementazione dell’Automazione delle Stazioni di Servizio per Shell Italia Spa. Dal 1990 al 1995 ha svolto incarichi commerciali all’interno della società Bull HN Information Systems Italia.
Pier Luigi Petrillo Pier Luigi Petrillo è docente di Diritto pubblico comparato all’Università di Siena. Vincitore, per meriti, di borse di ricerca dell’Accademia dei Lincei, della Camera dei Deputati, del Senato della Repubblica, del CNR, della Luiss Guido Carli, della British Royal Academy, del Governo del Canada, è stato visiting researcher e tenuto lezioni presso la Columbia University di New York, la Edin-
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burgh Law School (Scozia), l’Universita di Taskent (Uzbekistan), la Prima Universita di Teheran (Iran), la Mac Gill University di Montreal (Canada). Dal 2002 al 2006 ha lavorato su tematiche costituzionali presso la Segreteria generale della Presidenza della Repubblica italiana; dal 2006 al 2007 è stato direttore degli affari comunitari e internazionali del Gabinetto del ministro dell’Ambiente e consulente della Presidenza del Consiglio dei ministri; dal 2007 a maggio 2008 è stato, presso il medesimo Ministero, vice capo dell’ufficio legislativo e direttore dell’osservatorio parlamentare; da maggio 2008 a marzo 2009 è stato direttore della task force Unesco del Ministero dell’Ambiente. Da aprile 2009 è consigliere giuridico del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, vice capo dell’Ufficio legislativo e direttore dell’Unita’ per il Supporto e l’Analisi Parlamentare. È coordinatore del gruppo di lavoro UNESCO del Gabinetto del ministro delle Politiche agricole. È membro della Commissione Nazionale Unesco, dell’International Society for Iranian Studies e dell’Aspen Institute. È autore di diversi saggi in diritto ambientale, diritto parlamentare e diritto pubblico comparato.
Pietro Pietrini Pietro Pietrini è professore ordinario di Biochimica clinica e biologia molecolare clinica alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa, nonché direttore del Dipartimento di Medicina di laboratorio e Diagnostica molecolare dell’Aoup. È presidente del Comitato scientifico della Organization for Human Brain Mapping, la più importante organizzazione internazionale per lo studio delle basi cerebrali delle funzioni mentali nell’uomo mediante le moderne metodologie di esplorazione funzionale del cervello. Le ricerche condotte dal gruppo guidato dal professor Pietrini, accolte dalle più prestigiose riviste scientifiche internazionali, hanno portato nuova luce sulle basi molecolari delle funzioni mentali in condizioni fisiologiche e sugli eventi che si verificano in pazienti che vengono colpiti da disturbi psichiatrici e neurologici.
Giovanni Pizza Giovanni Pizza è ricercatore presso la Sezione Antropologica del Dipartimento Uomo & Territorio della Università degli studi di Perugia e docente di Antropologia Medica e di Migrazioni: processi e dinamiche culturali. Ha svolto ricerche sul campo in Campania e attualmente ha due terreni di ricerca in Puglia e in Romania. In Puglia sta svolgendo una ricerca sulla reinvenzione del tarantismo e le politiche culturali del Salento. In Romania sta svolgendo una ricerca sui rituali connessi allo sciamanismo e alla possessione. Ha svolto presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi il D.E.A (diplome d’Études approfondies) in Anthropologie Sociale et Ethnologie e presso la Sapienza Università di Roma, Dipartimento di studi glottoantropologici, il dottorato di ricerca e il postdottorato in Scienze Etnoantropologiche. È stato per due anni docente presso il Dipartimento di studi glottoantropologici e discipline musicali della Sapienza Università di Roma.
Antonello Piroso Antonello Piroso (Como, 1960), giornalista, è direttore del tg de la7 e autore e conduttore di Omnibus e di Niente di personale. Piroso diventa giornalista professionista nel 1987, dopo aver fatto diverse esperienze come intrattenitore nei villaggi-vacanza all’inizio degli anni ottanta e aver frequentato l’Istituto per la Formazione del giornalismi di Milano. Le sue prime collaborazioni come freelance sono del 1985 con Prima comunicazione, la Repubblica, Capital e Panorama. Dal 1990 al 1998 lavora a Panorama. Dal 1998 lavora per la tv come autore televisivo di programmi Rai di prima serata, quali La Casa dei sogni, I cervelloni, Domenica In, Quiz show, nonché di programmi Mediaset quali Iva show e Non è la Rai. Come co-conduttore di Eva Robin’s debutta nel 1991 nel programma Primadonna è inviato per Il Guinnes dei primati, Verissimo, Target e Striscia la notizia. Cura anche alcuni programmi radiofonici sull’emittente RTL 102.5. Nel 2002, anno del suo arrivo a La7, conduce Niente di personale, rubrica satirica sull’informazione, all’interno del contenitore mattutino Omnibus. Nella stagione 2006 - 2007, Niente di personale diviene un contenitore serale in onda il venerdì sera. Dal 2003 Piroso è il conduttore del dibattito sul Tema del giorno all’interno di Omnibus, di cui è ancora autore e conduttore. Nel settembre 2005 viene nominato vicedirettore del tg de la7, di cui diventa direttore nel 2006. Dal settembre 2007 è direttore dell’informazione News e Sport La 7. Per La7 ha ideato anche i settimanali Cognome e nome e Reality. Nel 2007 dedica tre ore in prima serata al ricordo delle vittime del terrorismo degli anni di piombo, nel 2008 alle vittime della criminalità organizzata (mafia, camorra, ‘ndrangheta), nel 2009 alle vittime degli incidenti sul lavoro. Per le elezioni politiche del 2008 conduce una maratona elettorale di 18 ore consecutive. Il 1 settembre 2008 La7 trasmette lo speciale Dove eravamo rimasti? in memoria di Enzo Tortora (registrato a veDrò), monologo di 90 minuti in cui Piroso ripercorre la vicenda giudiziarie del noto presentatore e che gli è valso il 17esimo premio, dopo il Flaiano e il Premiolino.
Alessandro Politi
Anna Puccio
Alessandro Politi è analista indipendente di problemi strategici e d’intelligence e si occupa di consulenza in affari internazionali e strategici. È direttore dell’Osservatorio Scenari Strategici e di Sicurezza di Nomisma dove si occupa di analisi strategico-economica ed è responsabile per il rapporto annuale Prospettive economiche e strategiche Nomos & Khaos. Dal 1994 al 1997 lavora come ricercatore presso l’Institut d’Etudes de Sécurité dell’Unione dell’Europa Occidentale (IES-UEO). Dal 1997 al 2001 è consulente del Ministero della Difesa. Commentatore strategico per importanti testate giornalistiche, tra cui il Messaggero e Il Sole 24 Ore, è autore di numerosi libri e saggi. Laureatosi in Storia Militare presso l’Universita’ di Pisa è diplomato alla Scuola Normale Superiore di Pisa.
Anna Puccio è Advisor Strategie e Corporate Governance (Accenture Mobile Operative Services). È Consigliere d’Amministrazione Indipendente di aziende quotate (Buongiorno S.p.a. e It Holding S.p.a.) È membro di NedCommunity Associazione italiana dei Non-Executive Directors. È membro della redazione di www.Meritocrazia.Corriere.it Laureata in Economia aziendale a Ca’Foscari, Venezia, è stata amministratore delegato di SonyEricsson Italia (2005-2006), VP Europa e Amministratore Delegato per l’Italia di Zed-Telia Sonera (20012004). Ha lavorato per 11 anni (1990-2001) come manager nel marketing e nella pianificazione strategica della multinazionale Procter & Gamble Corp, di cui 7 anni all’estero (Germania, Gran Bretagna, Svizzera), fino alla nomina nel 1999 a Direttore Marketing Europa nella Divisione Beauty Care presso i Quartier Generali europei a Ginevra, Svizzera. Ha iniziato la sua carriera negli Stati Uniti in Microsoft nel 1988.
Renata Polverini Renata Polverini è segretario generale dell’Unione Generale del Lavoro (UGL). Fin da giovanissima si è dedicata all’impegno sindacale nella CISNAL e poi nell’UGL. Nel 1996 è divenuta responsabile delle relazioni internazionali e comunitarie e dal settembre 1998 rappresenta l’UGL nel gruppo II del CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo). Nello stesso anno entra in Segreteria Confederale ed assume la carica di segretario generale della Federazione del Terziario. Dal 1999 al 2005 ha ricoperto l’incarico di vice segretario generale della Confederazione, occupandosi, fra l’altro, delle principali vertenze unitarie degli ultimi anni, dall’Alitalia alla Fiat di Melfi, dalla Thyssen-Krupp di Terni al rinnovo del contratto per il pubblico impiego.
Valentina Possenti Valentina Possenti è ricercatrice a contratto presso l’Unità di Formazione e Comunicazione del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (CNESPS) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), Roma. Conseguito il master II livello universitario in Economia pubblica con indirizzo in Economia e Gestione dei Servizi Sanitari (La Sapienza), ha maturato un’esperienza professionale quinquennale nel campo della ricerca in sanità pubblica, sia nazionale sia internazionale. Dal 2006 ricercatrice a contratto presso l’Unità di Formazione e Comunicazione del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (CNESPS) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) di Roma, è coinvolta in progetti legati alla sorveglianza degli stili di vita nel campo dell’epidemiologia e della prevenzione dei fattori di rischio delle maggiori malattie croniche. E in particolar modo nelle attività connesse all’ambito della comunicazione a carattere scientifico, alla popolazione come anche ad altre tipologie di target (tecnici, istituzionali, etc).
Domenico Procacci Domenico Procacci (Bari 1960) è un produttore cinematografico italiano fondatore della casa di produzione Fandango. Ha iniziato l’attività nel 1987, producendo il film Il grande Blek (Giuseppe Piccioni) e, successivamente, l’opera prima di Sergio Rubini, La stazione. Nel 1989 fonda la Fandango, progetto culturale, iniziato con produzione cinematografica ed estesosi nel corso degli anni a editoria (Fandango Libri, 1998), musica (RadioFandango, 2001), web tv, radio web, distribuzione cinematografica (Fandango distribuzione, 2000), gestione caffè letterali e sale cinema. Nel 1998 Procacci produce il film scritto e diretto da Luciano Ligabue Radio Freccia, che ottiene il David per il miglior attore protagonista, il davide per il migliore regista esordiente, due Nastri d’argento per il miglior regista esordiente e per la miglior canzone. Nel 1998 vede la luce la Fandango libri, con autori quali Alessandro Baricco, Edoardo Albinati, Filippo Timi, Davide Enia. Tra gli stranieri l’opera completa di John Cheever, e Cecenia di Anna Politkovskaja. Nel 1999 Gabriele Muccino realizza il film Come te nessuno mai. Nel 2000 prende avvio la Fandango Distribuzione; primo titolo ad essere prodotto e distribuito è Il partigiano Johnny, di Guido Chiesa. Nel 2001 nasce l’etichetta discografica RadioFandango, che pubblica le colonne sonore dei film Fandango. Il 2002 è l’anno della rivelazione di due giovani talenti: Emanuele Crialese, che con il film Respiro vince la Settimana della critica al Festival di Cannes e ottiene uno strepitoso successo di critica e di pubblico, e Matteo Garrone, autore de L’imbalsamatore, film presentato a Cannes. Nel 2003 il successo di Gabriele Muccino viene confermato con il suo quarto film Ricordati di me. Un anno dopo Matteo Garrone porta sugli schermi Primo amore. Nel 2004 Procacci produce Le conseguenze dell’amore di Paolo Sorrentino che viene presentato in Concorso a Cannes ed è il film rivelazione (quattro Nastri d’Argento, cinque Premi David di Donatello). Tra gli ultimi film prodotti: L’amico di famiglia di Paolo Sorrentino, Lascia perdere Johnny di Fabrizio Bentivoglio, La giusta distanza di Carlo Mazzacurati, Caos calmo di Antonello Grimaldi, Il passato è una terra straniera di Daniele Vicari, Un giorno perfetto di Ferzan Ozpetek, e Gomorra di Matteo Garrone.
Andrea Purgatori Andrea Purgatori è inviato speciale del Corriere della Sera. Giornalista professionista dal 1974, ha conseguito il Master of Science in Journalism alla Columbia University, New York City, nel 1980. Da inviato speciale del Corriere della Sera si è occupato di terrorismo (delitto Moro), di stragi (Ustica), dei conflitti in Libano (1982), dello scontro Iran/Irak (1984/1988) della Guerra del Golfo (1991), delle rivolte in Tunisia e Algeria. È stato coautore de La Piovra 5, de Il cuore del problema (1992) e di A un passo dalla guerra (1995). Per il cinema ha realizzato le sceneggiature di Spettri (1986), Maya (1987), Panama Sugar (1990), Il muro di gomma (1991, in concorso al Festival di Venezia), Nel continente nero (1992), Il giudice ragazzino (1994, in concorso al Festival di Berlino). Ha invece scritto per la tv La madre inutile (RaiDue, 1996, in concorso al Premio Italia), Vite blindate (RaiUno, 1997). Ha realizzato servizi televisivi per Dossier, Spazio Sette, Focus (RaiDue 1978/1988); in video ha condotto Confini (RaiTre, 1996). Ha collaborato anche con la Bbc world service (commenti dal 1985) e con la Radio svizzera italiana (commenti, dal 1997). Ha ottenuto il Nastro d’argento 1992 per il miglior soggetto con Il muro di gomma, il Premio Hemingway di giornalismo nel 1993, il Premio Cinema per la pace (Per Il muro di gomma, nel 1993), il Premio Crocodile - Altiero Spinelli per il giornalismo nel 1992, il Premio Cinema e società (per Nel continente nero, 1993), il Globo d’oro per la miglior sceneggiatura (per Il giudice ragazzino, 1994). Nella stagione ‘97/98 ha ideato e condotto il programma d’attualità Uno di notte.
Luca Raffaelli Luca Raffaelli, giornalista, saggista, sceneggiatore italiano, autore di trasmissioni televisive, è considerato uno dei massimi esperti italiani di adolescenza, oltre che di fumetti e animazione. È direttore artistico dei “Castelli Animati”, festival internazionale del cinema d’animazione, e di “Romics”, festival del fumetto e dell’animazione di Roma. Dal1994 cura la rubrica Nuvolette su Lanciostory e da diversi anni scrive di animazione e fumetti su XL, il mensile di La Repubblica per cui ha anche curato la collana de I classici del fumetto, “I classici del fumetto serie oro”, “L’enciclopedia delle strisce” e ora la collezione storica a colori di Tex, di cui scrive tutte le introduzioni ai volumi. Sempre nel 1994 ha pubblicato il saggio “Le anime disegnate. Il pensiero nei cartoon da Disney ai giapponesi”, divenuto un testo di riferimento per chiunque si occupi di animazione in Italia, e nel 1997 “Il fumetto”, in cui passa in rassegna i diversi formati in cui si propone la nona arte, tracciandone la storia centenaria. Ha inoltre pubblicato due libri per bambini, “Un fantasma in cucina” e “Gianga e Perepè” (Mondadori). Come sceneggiatore, tra gli altri lavori, ha collaborato nel 2002 con Giulio Cingoli e Dario Fo al lungometraggio animato Johan Padan a la descoverta delle Americhe, e nel2003 al primo film d’animazione italiano in 3D, L’apetta Giulia e la signora Vita. Ha lavorato anche per la televisione, come regista, conduttore e autore (Mattina 2, Tele+bambini, Go-cart). Mina nel Cd “Lochness” ha inciso “Ninna Pa”, una sua canzone.
Patrizia Ravaioli Patrizia Ravaioli è direttore generale della Croce Rossa Italiana. Già docente in Economia Aziendale presso le Università di Firenze e Pisa, si è occupata per molti anni di Innovazione nella Pubblica Amministrazione. Inizia la propria attività come consulente e formatore alla Scuola di Pubblica Amministrazione di Lucca. Dirigente al Comune di Cascina (PI) torna ad occuparsi di Management Consulting in CONSIEL (Gruppo Finsiel-Telecom Italia), in cui prende la responsabilità della Business Unit della Pubblica Amministrazione Locale. Fino all’ottobre 2006 lavora in Enterprise Digital Architects, società nata da una riorganizzazione del gruppo Ericsson. Nel 2006 viene nominata direttore generale della Lilt, Lega Italiana per la Lotta contro i tumori. È autrice di numerosi articoli apparsi su Il Sole 24 Ore e di diverse pubblicazioni tra cui ricordiamo l’ultima sulla “Pianificazione strategica e balanced Scorecard negli enti locali”
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(editore Franco Angeli, 2007). Ha condotto la trasmissione Radio 3 Mondo. È presidente dell’Associazione Pimby e membro del Comitato Nazionale del Forum Italiano di Europa Donna.
Massimo Ricci Massimo Ricci è direttore della Divisione Mercati, Autorità per l’energia elettrica e il gas. Milanese, laurea in Ingegneria elettrica all’Università di Pavia e Dottorato di ricerca in Ingegneria Elettrotecnica presso l’Università di Pisa, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità in sei anni di attività presso l’Autorità. Ha inoltre svolto attività di consulenza nei settori dell’energia elettrica e del gas e, in precedenza, come responsabile di attività di trading di energia elettrica e gas nel settore privato. Ha collaborato con il CESI (Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano) per la realizzazione di modelli di simulazione per la pianificazione e l’esercizio dei sistemi elettrici, e per l’esecuzione di studi e analisi dei sistemi elettrici in ambito nazionale ed internazionale. È autore di diverse pubblicazioni in materia energetica.
Andrea Romano Andrea Romano (classe 1967), è direttore di Italiafutura e professore associato di storia contemporanea all’Università Tor Vergata di Roma. Dopo essere stato il direttore della Fondazione Italianieuropei, è stato chiamato dalla casa editrice Einaudi come editor di storia e attualità e responsabile della saggistica. È stato editorialista de La Stampa. Oggi scrive su il Sole 24 Ore. Dopo la laurea a Pisa, ha conseguito un dottorato di ricerca in Crisi e trasformazioni della società a Torino e ha svolto attività di ricerca a Mosca, Parigi e New York. Ha lavorato sulla formazione del sistema staliniano, indagando in particolare i rapporti tra partito bolscevico e società rurale nel passaggio della collettivizzazione delle campagne attraverso il prisma dell’Armata Rossa. Dal 2003 si occupa di storia del socialismo contemporaneo, in particolare nel caso italiano e britannico, studiando le trasformazioni della cultura politica della sinistra europea nel campo dell’economia e della politica internazionale. Per Mondadori ha pubblicato Compagni di scuola. Ascesa e declino dei postcomunisti (2007), The Boy. Tony Blair e i destini della sinistra (2005), Lo Stalinismo. Un’interpretazione storica (2002).
Mauro Rosati Mauro Rosati è segretario generale della Fondazione Qualivita. Dal 2006 al 2008 è stato consigliere particolare del ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali in materia di promozione dei prodotti agroalimentari presso il Ministero, è membro del comitato nazionale di valorizzazione dei prodotti agroalimentari presso il medesimo Ministero. È autore dell’Atlante annuale Qualivita – Prodotti agroalimentari italiani DOP IGP STG.
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Andrea Salerno Andrea Salerno è direttore editoriale alla Fandango di Domenico Procacci. Giornalista e autore televisivo, ha lavorato e collaborato con diverse testate (il manifesto, Reset, l’Espresso) e con le emittenti radio due e radio tre. Dal 1998 al 2007, in quanto responsabile del nucleo produttivo satira di rai tre, ha firmato numerosi programmi tra i quali Per un pugno di libri (dal 1997), Il caso Scafroglia (2002), La Superstoria (2006-2007), La Mostra della Laguna (1998-1999), L’ottavo nano (2000-2001) e Parla con me (dal 2004), questi ultimi tre cofirmati e presentati e da Serena Dandini. Ha inoltre pubblicato numerosi libri.
Marco Sartori Marco Sartori è presidente dell’Inail. Nato a Busto Arsizio nel 1963 e laureatosi in Scienze politiche, con tesi in Storia dei movimenti sindacali, Sartori è deputato nella XI e XII legislatura e svolge l’attività parlamentare nella Commissione Lavoro, di cui diviene presidente durante la XII legislatura. Relatore della legge di Riforma delle pensioni (n. 335/8 agosto 1995), nel settembre 1995 è a Pechino in rappresentanza della Camera dei deputati alla Quarta conferenza mondiale delle donne. Capo segreteria del ministero del Welfare ed esperto presso il Gabinetto del ministro, Sartori è stato componente del Nucleo di valutazione della spesa previdenziale (dal 2002 al 2006) e vicecommissario nella procedura di amministrazione straordinaria Volare – Air Europe Airlines (dal 2004 al 2005). Dal 2002 è consigliere di amministrazione di Italia Lavoro spa. Ne diviene presidente nel 2005.
Alessandro Schiesaro Alessandro Schiesaro è professore ordinario di Scienze umanistiche, Università La Sapienza, Roma e responsabile della Segreteria tecnica per l’Università del ministro dell’Istruzione. Si è formato alla Scuola Normale di Pisa, a Berkeley e a Oxford. Dal 1989 al 1996 ha insegnato negli Stati Uniti, da ultimo come ordinario a Princeton. Nel 1995 è stato chiamato alla cattedra di Letteratura latina nell’Università di Londra, dove ha diretto per quattro anni il Department
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of Classics del King’s College. Dal 2003 insegna Letteratura latina nella Facoltà di Scienze Umanistiche de La Sapienza. Oltre ad articoli su Lucrezio, Virgilio, Seneca, Apuleio, Leopardi, ha scritto Simulacrum et imago. Gli argomenti analogici nel de rerum natura (Pisa 1990), e The Passions in Play. Thyestes and the Dynamics of Senecan Drama (Cambridge 2003), e curato in collaborazione Mega Nepios, Il destinatario nell’epos didascalico (Pisa 1994) e The Roman Cultural Revolution (Cambridge 1998). Fa parte del comitato scientifico degli Studi Italiani di Filologia Classica e di Dyctinna -Revue de poétique latine. Dal 2000 è editorialista del Sole-24 ore.
Guido Scorza Guido Scorza, avvocato, blogger e direttore dell’Istituto per le Politiche dell’Innovazione, è docente presso il Master di diritto delle nuove tecnologie della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna, presso il Master in Sicurezza dei sistemi e delle reti informatiche dell’Università La Sapienza di Roma, presso la Scuola Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri e presso il Corso di Laurea in tecnologie informatiche dell’Università La Sapienza. Si occupa prevalentemente l’insegnamento delle materie connesse alla tutela giuridica del software, alla proprietà intellettuale nella società dell’informazione, ai contratti ad oggetto informatico nonché al diritto della concorrenza e dei consumatori in internet. Collabora con le riviste Computer Business Review, Internet Magazine e Quale computer. Esercita la professione legale presso lo Studio Mazzetti, Rossi e Associati del quale è socio e presso il quale si occupa, prevalentemente, di questioni connesse al diritto civile, industriale e della concorrenza con particolare riferimento alle problematiche dell’Information society.
Antonio Scurati Antonio Scurati (Napoli, 1969), scrittore, ha studiato a Parigi e negli Stati Uniti. È docente e ricercatore all’Università di Bergamo e coordina il Centro studi sui linguaggi della guerra e della violenza. Sempre presso l’Università di Bergamo insegna Teorie e tecniche del linguaggio televisivo. Ha pubblicato il saggio Guerra. Narrazioni e culture nella tradizione occidentale (2003, finalista al Premio Viareggio). Il suo romanzo Il Sopravvissuto (Bompiani, 2005) ha vinto la XLIII edizione del Premio Campiello. Nel 2006 è stato pubblicato in una nuova versione il suo romanzo d’esordio, Il rumore sordo della battaglia. Nel 2006, presso Bompiani, è uscito il saggio La letteratura dell’inesperienza. Scrivere romanzi al tempo della televisione, una riflessione su media, letteratura e umanesimo. Collabora con il settimanale Internazionale. Nel 2007 viene pubblicato Una storia romantica. Nello stesso anno realizza per Fandango il documentario La stagione dell’amore, un film che indaga sul tema dell’amore nell’Italia contemporanea riprendendo l’inchiesta realizzata nel 1965 da Pier Paolo Pasolini in Comizi d’amore. Nel 2009 con Il bambino che sognava la fine del mondo (Bompiani) arriva secondo (per un voto) al Premio Strega.
Max Senges Max Senges è il coordinatore della Dynamic Coalition Internet Rights and Principles dell’IGF, una coalizione globale di tutti gli operatori del mondo della comunicazione, ma aperta a chiunque ritenga che debbano esistere dei protocolli standard di informazione, gestione dei dati e della privacy, per qualsiasi sito internet o social network. Ha un Phd & Master on the Information Society, Open University of Catalonia. Dal 2008 è consulente dell’Open University of Catalonia e di Rheingold Associates sull’uso strategico delle online communities e altri usi ‘sociali’ dei media. Tra i numerosi incarichi ricoperti, ricordiamo che è stato consulente e ricercatore di Google, membro dell’Advisory Board di Illuminate Consulting Group e per lo stesso gruppo consulente per online community, social media e IT governance. È stato anche consulente di strutture e pratiche di IT governance per l’Università di Berlino. Nel 2004 ha lavorato presso lo United Nations Development Programme (UNDP) sulla messa a punto e implementazione del Practice Workspace per lo UNDP e per lo United Nations Office for Project Services (UNOPS) sulla pianificazione e supporto del Knowledge Networking Project con particolare focus su Enterprise Content Management and Online Collaboration Tools.
Carlo Stagnaro Carlo Stagnaro (classe 1977) è direttore ricerche e studi dell’Istituto Bruno Leoni. È ingegnere per l’ambiente e il territorio e ha conseguito un dottorato in “Economics, Markets, Institutions” presso IMT Alti Studi di Lucca. Si occupa di politiche energetiche, ambientali e di liberalizzazioni, e cura il rapporto annuale dell’IBL “Indice delle liberalizzazioni”. I suoi articoli sono stati pubblicati, tra l’altro, sul Wall Street Journal Europe, Oil & Gas Journal, Management delle Utilities, Limes. Fa parte della redazione delle riviste Energia e Aspenia. È membro del comitato scientifico del Festival dell’Energia e della Fondazione Veronesi. Scrive per Il Foglio ed è editorialista del Secolo XIX. Il suo ultimo libro è “Il mercato del gas naturale” (2009), con prefazione di Alessandro Ortis.
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Giorgio Starace
Edoardo Zanchini
Giorgio Starace, ambasciatore, è consigliere diplomatico del ministro dell’Agricoltura. Diplomatico di carriera dal 1985, è stato secondo segretario commerciale in Guatemala (1989), primo segretario commerciale e consigliere a Pechino (1992), consigliere per gli Affari Internazionali presso il Ministero delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali (1996), consigliere alla Rappresentanza permanente d’Italia presso l’ONU, New York (1999), primo consigliere a New Delhi (2002), consigliere diplomatico del ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (2006). È ministro plenipotenziario dal 2008.
Edoardo Zanchini è responsabile nazionale dei settori urbanistica e trasporti di Legambiente. Architetto, dottore di ricerca in pianificazione territoriale e urbana presso l’Università di Roma La Sapienza. È anche Ricercatore dell’Università di Pescara. Ha coordinato i concorsi “Paesaggi del vento” e “Paesaggi costieri”. È autore di diverse pubblicazioni in materia di energia, trasporti, territorio. Ha curato, tra l’altro, i volumi Dall’Abusivismo al Parco (2000) e Rapporto Ambiente Italia 2001 (con D. Bianchi, 2001).
Folco Terzani
Tobia Zevi è dottorando di ricerca in Studi di Storia linguistica e letteraria italiana presso l’Università di Roma 3. È incaricato del Presidente per la Solidarietà e la Cooperazione internazionale presso la Provincia di Roma, per conto di Nicola Zingaretti. Ha collaborato e scritto articoli per vari quotidiani e riviste: “l’Unità”, “Il Foglio”, “Left” e “Avvenimenti”. Alla fine del 2003 entra nell’Unione dei giovani ebrei d’Italia (Ugei), di cui diventa presidente nel 2005 (riconfermato nel 2006). In questa veste si impegna soprattutto su alcune questioni del nostro tempo: il dialogo tra le religioni (in particolare quello con l’Islam), la laicità dello Stato, i modelli d’integrazione, il tema dell’immigrazione e della cittadinanza. Questo lavoro porta all’inizio del 2007 all’istituzione da parte dei Ministri Amato e Melandri della “Consulta giovanile per il pluralismo religioso e culturale”, di cui Zevi è membro. Dal marzo 2008 è consigliere della Comunità ebraica di Roma e coordinatore del Consiglio. È membro dell’assemblea nazionale dei Giovani del PD. Tra il 2007 e il 2009 è stato Responsabile Welfare del Forum nazionale dei Giovani. In questa veste ha seguito la vicenda che ha portato alla firma del Protocollo sul Welfare del 23 luglio 2007.
Folco Terzani, scrittore e documentarista, nasce a New York nel 1969. Il padre Tiziano studiava cinese alla Columbia University. Ad appena un anno arriva in Italia, a Milano, dove Tiziano è stato assunto al Giorno di Italo Pietra. Nel ‘72, con la mamma Angela e la sorellina Saskia, è a Singapore, base di Terzani per i suoi spostamenti in Vietnam per conto del settimanale tedesco Spiegel. Nel marzo del 2004 (Tiziano Terzani sarebbe mancato il 28 luglio), Folco torna in Italia chiamato dal padre per un libro testamento, “La fine è il mio inizio” (Longanesi), che raccoglie le conversazioni avute con il padre negli ultimi mesi.
Luisa Todini Luisa Todini è presidente della Holding Todini Finanziaria Spa e vice presidente della Federazione industria europea delle costruzioni. Dal 1994 e il 1999 è stato membro del Parlamento europeo. Dal 1999 al 2005 ha presieduto la Todini Costruzioni Generali. È consigliere di amministrazione della Luiss Guido Carli e da aprile 2004 co-presidente del Foro di Dialogo Italo-Russo. Da dicembre 2008 è anche presidente del Comitato Leonardo - Italian Quality Committee nonché vice presidente dell’ Istituto per la Promozione Industriale.
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Tobia Zevi
WebTv Luiss La WebTv Luiss nasce nel settembre 2008 come laboratorio didattico per i linguaggi audiovideo e il web 2.0, e come nodo di sviluppo per nuove professioni. In redazione si incontrano gli studenti delle facoltà Luiss con professionisti ed esperti, docenti e artisti. Dalla formazione all’informazione il passo è breve: la sfida è quella di elaborare nuovi format e nuove produzioni – dagli eventi all’intrattenimento ai video-tutorial per la Business Community e per il mondo istituzionale.
ASSOCIAZIONE veDro’:ecco chi sIAMO Benedetta Rizzo
Riccardo Capecchi
Benedetta Rizzo, dopo una laurea in Scienze politiche alla Luiss Guido Carli di Roma conseguita nel 1992, collabora con la cattedra di Relazioni Internazionali della stessa università e cura il libro La politica estera italiana dal dopoguerra ad oggi, edito da Laterza, firmando i capitoli relativi al ruolo dell’Italia nel processo di integrazione europeo. Dal 1994 al 1998 svolge attività di ricerca presso diversi istituti (lo IAI, il Cespi, l’Ipalmo, di cui diventa vicedirettore) ed è responsabile della segreteria del Comitato per il cinquantenario dell’Organizzazione delle Nazioni Unite presso il Ministero degli Affari Esteri. Dal 1997 lavora nella redazione di Limes, la rivista italiana di geopolitica, che lascia per assumere il ruolo di segretaria particolare del Ministro per le Politiche comunitarie prima e di responsabile degli affari internazionali al Ministero dell’Industria e del Commercio con l’Estero poi. Dopo una parentesi in azienda a Milano (Responsabile degli Affari istituzionali e della Comunicazione della società di telecomunicazioni di Elserino Piol Two-net), rientra a Roma come ricercatrice presso l’Ufficio studi dell’Arel, Agenzie di ricerche e legislazione. Dopo una nuova esperienza istituzionale, come capo della Segreteria del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, rientra in Arel nel 2008. Dal 2005 è presidente dell’Associazione veDrò.
Riccardo Capecchi è responsabile delle strategie commerciali e del bid management per il segmento business del Gruppo Poste. Laureato in giurisprudenza, ha svolto alcune esperienze di perfezionamento all’estero come responsabile dei rapporti internazionali per il movimento scout italiano. Advisor per le relazioni istituzionali in Poste Italiane, è stato assistente del presidente e responsabile dei rapporti con governo e parlamento e ha rivestito diversi ulteriori incarichi all’interno del gruppo in qualità di amministratore di società del gruppo (Poste solidali, Postecom, EGI real estate). Dopo un’esperienza di civil servant nella pubblica amministrazione come dirigente dello Stato, è rientrato nel Gruppo Poste. Sotto il profilo associativo, è stato consigliere Isle, tra i promotori del primo referendum elettorale e della prima lista civica romana. È nel gruppo dei fondatori di veDrò con responsabilità di budget e foundraising.
Marco Meloni
Emanuela Lantieri Emanuela Lantieri, 31 anni, ha lavorato all’ufficio stampa e booking di DnaMusic e Radio Gagarin. Scrive per alcune testate specializzate in musica indipendente. Nel 2005 è entrata a far parte del team di veDrò e attualmente è responsabile della community e dell’organizzazione degli eventi.
Marco Meloni, 38 anni, avvocato specializzato in Diritto dell’Unione europea, è ricercatore all’Arel. Attualmente è segretario generale di TrecentoSessanta e Consigliere regionale della Sardegna. È tra i fondatori dell’Associazione veDrò, della quale è tesoriere.
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vedro’09 presenta
SORRISI DI REGIME MOSTRA FOTOGRAFICA DI ORAZIO MEZZIO in esposizione al Ponte di controllo, 1o piano
testo di testimonianze di
Tiziano Terzani Giuseppe Matarazzo Lanfranco Norcini Pala
Foto a Nord del 38º parallelo. Gli scatti raccolgono i sorrisi “ufficiali” della popolazione, la potenza evocativa dalle opere governative e il dietro le quinte delle parate di regime. Era il 1989, quando il mondo occidentale festeggiava i 200 anni della rivoluzione francese e il muro di Berlino scricchiolava al vento della Perestrojka sovietica. Mentre si stava riscrivendo la storia del XX secolo, una pattuglia di italiani (adesso 30-40 enni), boicottò il 13º ed ultimo festival internazionale dei giovani comunisti di Pyongyang, bloccando l’imponente manifestazione inaugurale in segno di protesta per il sostegno coreano alla repressione studentesca cinese. Negli occhi dei manifestanti brillava l’immagine della carovana dei blindati minacciosi su piazza Tienanmen, fermata da un loro coetaneo armato solo delle sue idee democratiche! A venti anni di distanza, presentiamo il nostro omaggio al silenzioso eroismo degli studenti cinesi, offrendo ai visitatori un singolare reportage fotografico stimolato dall’eco di quei concitati momenti, … per non dimenticare, per non vanificare quanto è stato, e, soprattutto, per non lasciare soli i giovani che in tutto il mondo, ancora oggi, anelano ad un futuro di libertà, fraternità, uguaglianza!
Orazio Mezzio, laureato nel 1993 in Scienze politiche a Catania con una tesi sulle origini del movimento politico dei cattolici. Nel 1986 è stato eletto nel consiglio nazionale di Gioventù Aclista. Consigliere provinciale di Siracusa nel 1994, nel 1995 ha lasciato la direzione de “Il focolare”, mensile della provincia cappuccina di Siracusa, a seguito dell’elezione a Sindaco di Sortino (SR). Mandato che ha ricoperto eccezionalmente per tre tornate elettorali consecutive. Ha svolto incarichi nelle associazioni regionali e nazionali degli enti locali (Anci, Uncem, Aiccre) e partecipato alla fondazione dell’associazione nazionale delle Città del Miele e dell’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei”. Ha pubblicato testi di Storia e di impegno civile (la prima rassegna stampa antiracket della provincia di Siracusa); al termine della esperienza amministrativa è ritornato all’attività pubblicistica presentando con Giuseppe Matarazzo, per i tipi della Rubbettino: “Politica, le idee contano ancora?”, inserito nella collana di studi di Anci Sicilia.
sUPER MARIO, 1981
Donkey Kong, 1981
pac man, 1980
space invaders, 1978
The Legend of Zelda, 1986
burgertime, 1982
QBERT, 1982
frogger, 1981
tetris, 1984
BUBBLE BOBBLE, 1986
NEXT LEVEL Associazione veDrò - Piazza Grazioli, 18 - 00186 Roma - tel 06 6892279 - fax 06 68212739 - organizzazione@vedro.it
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