tensione insediativa
tensione insediativa
2014_tesi di laurea_tensione insediativa realatore: Prof. Remo Dorigati corelatore: Prof. Renato Juarez Corso progetto individuale
Il rapporto che esiste tra l’architettura e le risorse del territorio su cui nasce, mi ha spinto ad effettuare questa indagine. In particolare la mia attenzione si è soffermata sulle relazioni che esistono nel territorio in cui vivo e abito; sulla tensione d’insediamento che esiste tra l’architettura e il suolo. L’inizio di questo percorso coincide con la ricostruzione mentale di un paesaggio originario, privo dell’uomo; un paesaggio caratterizzato da ciò che la natura ha creato: la conformazione del terreno, il dislivello, le rocce, la terra, la rete idrica, i prati, i boschi e gli elementi che li animano. Uno stato primordiale. Il passaggio logico successivo è l’inserimento del concetto di uomo e di insediamento dove il ruolo chiave è rivestito dalla sussistenza. Fondamentalmente ho rilevato come l’atto insediativo sia stato generato dalla necessità primaria dell’uomo, di sopravvivere adattandosi alle risorse che il luogo può offrire. Si sente come l’insediamento fisico, sociale ed economico siano stati modellati da persone il cui obiettivo primario è stato quello di cogliere dal territorio energie vitali con un processo di spesa minima e rendita essenziale. Dato uno stato originario, naturale, l’abilità dell’uomo sta nel percepire in esso energie in potenza e trasformarle in risorse utilizzabili concretamente. Da qui emergono delle gestualità fisiche: la volontà di includere la risorsa, inseguirla, catturarla, governarla; cogliere le leggi naturali che la muovono per ricavarne un modello interpretativo e applicativo. A livello socio-economico tutto questo si traduce in agricoltura, allevamento, caccia e pesca; a livello architettonico in recinto, radura, capanno, roccolo, muro di contenimento, strada, dimora, cortile, stalla e orto. Da qui lo studio si è proposto di rilevare, a livello territoriale, le concentrazioni di tali presenze, e come esse siano in rapporti di attrazione/opposizione tra le stesse e con la materia naturale(cacciati, pescati, coltivati, raccolti, allevati). Dinamiche e tensioni che fanno parte di un più ampio processo di trasformazione del paesaggio. Quello che ho riscontrato è una sorta di staticità di tale relazione; è in questo senso che il mio obiettivo si pone di attivare una nuova dinamica. Alla base sta il concepimento di un’architettura che risolva l’esigenza del racconto(conservazione), di rapporto diretto con il suolo e l’esigenza di evoluzione(nuove dinamiche). Valorizzare le azioni di rapporto uomo-suolo proponendo una funzione da una parte conservativa, dall’altra applicativa. Un piccolo museo e un laboratorio di cucina. Perchè un museo e perchè una cucina? Un museo per raccontare la storia dell’insediamento, le modalità, e gli elementi motori di tale processo. D’altra parte, il concetto di cucina, perché può essere considerato come il prodotto finale di tutta questa tensione. Nel piatto si può cogliere l’atto finale di un flusso continuo. In questo modo nasce un rapporto tra le risorse del suolo e l’architettura.
a sinistra scena di caccia al cinghiale, allevatore con vitelli
a destra Bione, planimetria storica
a sinistra Piano di Lo’, l’area di progetto
a destra l’area di progetto, il monolite integro, il monolite scolpito
L’operazione architettonica è scultorea; l’elemento monolitico poggia gravemente sul suolo e viene tagliato, scolpito e modellato ai fini di rappresentare la funzione ospitata: museo della tradizione e cucina di sperimentazione. L’idea è conservazione, monolite, ma anche fuoco. Da qui, la ricerca, attraverso un procedere plastico, di una forma archetipale che rimandasse a questi principi.
a sinistra scultura
a destra il monolite, il museo, la cucina, pianta piano terra, pianta piano ipogeo
L’insediamento vero è proprio è un monolite poggiato sul suolo, scolpito ai fini di rappresentare la funzione ospitata. L’idea è monolite, ma anche fuoco, elemento centrale del progetto tradizionale e innovativo di cucina. L’elemento ingrediente viene raccolto per essere modellato, plasmato e trasformato in prodotto finale, simbolo di tutto il percorso relazionale tra uomo e suolo.
a sinistra sezioni
a destra atmosfera
a sinistra atmosfera esterna