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/Senza Titolo colore / volume / materia / astrazione

/ Tecniche Fotografiche / prof. Paola Binante / Daniele De Rosa / 2010 - 2011



/ Introduzione Il progetto vuole esprimere, tramite il mezzo fotografico, un concetto attraverso la composizione di un dittico. L’ elemento comune è il colore, che diventa il ponte tra due immagini e le lega in maniera univoca. Ho deciso di indagare il colore sotto il punto di vista della materia e del volume. Il colore è un elemento che definisce e costruisce volumi; li esalta e li mette in evidenza di fronte ai nostri occhi. Spesso veniamo attratti dalla potenza del colore e avvicinandoci molto ne scopriamo la “natura”, il dettaglio, anche il suo legame con il tempo e possiamo percepirne la materia più “primitiva”.


/A. Burri > rosso plastica > sacco > cretto


/ Ricerca Durante la fase di ricerca mi sono concentrato su artisti e fotografi che hanno tentato di esprimersi attraverso “risonanze”. Queste “risonanze” determinano la possibilità di comunicare attraverso delle astrazioni date dalla materia e create da volumi. Mi sono soffermato su lavori che avevano trattato il dettaglio; il soggetto o l’ambiente che creando nuovi punti di vista e nuove percezioni. Ciò che mi ha ispirato di più sono i lavori di Alberto Burri, Ugo Mulas, Franco Vaccari e Maria Magdalena Campo-Pons


/U. Mulas > verifica n.5 L’ ingrandimento


Alberto Burri instaura nelle sue opera un forte legame con la materia, mostrandone i dettagli e scoprendo una forma figurativa e al tempo stesso astratta, tanto da potercisi perdere. L’ingrandimento di Ugo Mulas nella verifica n.5 trasforma qualcosa che inzialmente ci appare come un insieme, in un’unità ben definita che però si trasforma ulteriormente diventando irriconoscibile. In sostanza il suo è un “trittico” di avvicinamento alla materia. Del lavoro di Franco Vaccari mi hanno colpito in maniera particolare i suoi interventi sui materiali di archivio e le possibilità date dall’avvicinamento del mezzo fotografico che riesce a decontestualizzare scene ed elementi altrimenti resi invisibili dall’ambientazione inzialmente fotografata secondo schemi completamente differenti. Il lavoro di Maria Magdalena Campos - Pons (vedi pagina successiva), è molto interessante in relazione al colore e all’interazione tra la figura umana e la materia.



/Maria M. Campos-Pons > Abridor des Caminos


*prove di seguito ci sono alcune realizzate durante

le ore di “ripresa in esterno�.


/ Ripresa in esterno In seguito alla fase di ricerca, mi sono dedicato alla ripresa in esterno. In particolare ho fatto diverse prove di dittico nel tentativo di esprimere il concetto che avevo in mente. Inizialmente i miei soggetti erano elementi naturali e quotidiani. Il concetto che tentavo di sviluppare era quello della scoperta. In questa fase del progetto ho tentato di indagare quella realtà quotidiana fatta di oggetti, elementi e ambienti che ci accompagnano ogni giorno e che sempre più sottovalutiano e non analizziamo realmente. La scoperta di questi elementi è data dal mezzo fotografico che dopo aver “visto” il soggetto, gli si avvicina improvvisamente, in maniera brusca; invade il suo “universo”, lo decontestualizza, lo rende astratto e in quel momento gli attribuisce una nuova importanza. La forza del dittico è quella di mantenere ancora forte il legame con l’elemento originale attraverso l’accostamento visivo. A questo punto del progetto, però, il risultato non mi rendeva soddisfatto, sapevo di poter andare ancora più in profondità. Ho deciso di prendere come soggetto una figura umana e rappresentare questo processo di scoperta applicato a sé stessi: una nuova conoscenza e coscienza di sé stessi.











/ Progetto Il colore mette in evidenza la figura umana, ne ridisegna i volumi. La materia di cui è composto il colore diventa una caratteristica del corpo; lo rappresenta e lo completa. Avvicinandoci riscopriamo i dettagli. I colori disegnano curve, forme, crea delle ombre, a tratti si sfalda e fa intravedere cosa c’ è sotto. Le imperfezioni divengono nuove interpretazioni; ciò che un attimo prima era figurativo e ben definito, si trasforma, perde la sua espressione naturale, ci confonde e ci rende schiavi di un “Senza Titolo”.




ISIA urbino Triennio in Progettazione Grafica e Comunicazione Visiva 1째anno / 2010 - 2011 Tecniche Fotografiche prof. Paola Binante Daniele De Rosa


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