Dolomiti Friulane by Daniele Marson Editore

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LuCIaNO GaudENzIO

Dolomiti Friulane LE

VOCI

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SILENzIO

UNESCO wOrld NatUral HEritagE

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daniele marson editore

Il Campanile e la luna: il profilo dell’ombra e la luce della notte The Campanile and the moon: the profile of shadows and the light of the gloaming. u pag.5 Colori di un tramonto primaverile dalla Forcella Val di Brica. Il Pramaggiore si dispiega, tra pareti, detriti di falda e lembi di nevaio. The colours of a spring sunset, viewed from Forcella Val di Brica. Mount Pramaggiore extends amidst rock faces, scree slopes and snowfields.

© 2012 Daniele Marson Editore Via della Liberazione 6 • Budoia - PN - Italy daniele marson editore Tel. e fax + 39 0434 654322 mail: edizioni@danielemarson.com http://www.danielemarson.com Stampa - Printed by: Gruppo Editoriale Zanardi - Maniago PN ISBN 978-88-97123-03-3 Foto - Photos: © Luciano Gaudenzio Testi - Text: © Michele Zanetti Traduzioni - Translation: © Catherine Bolton Tutti i diritti di riproduzione anche parziale del testo e delle immagini sono riservati in tutto il mondo. All rights reserved even partial reproduction of texts and pictures in the world. Si ringrazia per la collaborazione grafica Annalisa Gaudenzio. We are grateful to Annalisa Gaudenzio for her assistance with the graphics.

Volume realizzato con il sostegno di: This volume has been published with the support of:

Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia e il patrocinio di: and has been sponsored by:

Provincia di Pordenone

Fondazione Dolomiti - Dolomiten Dolomites - Dolomitis UNESCO

DOLOMITI FRIULANE LE

VOCI

DEL

SILENZIO

V O I C E S OF S I L E N C E UNESCO WORLD NATURAL HERITAGE THE

fotografie • photos

LUCIANO GAUDENZIO testi • text

MICHELE ZANETTI

daniele marson editore

INDICE INDEX

PREFAZIONE

INTRODUZIONE

Foreword

Introduction

18 ARCHITETTURE DI DOLOMIA

Forme, luci e cromatismi delle montagne del Parco

MUSICHE LIQUIDE

A PASSO DI DANZA

Dolomitic architectures. Forms, lights and colours of the mountains of the park

Le acque del Parco, fra riflessi e guizzi di luce

Liquid music.The waters of the park, amidst reflections and sparkling light

Il fluire delle stagioni, tra passaggi di nuvole, fioriture e nevicate

Dance steps.The flow of the seasons: clouds, blossoms, snow

POLLINI E PROFUMI

Fiori e foreste dimenticate nelle valli e sulle rocce del Parco

Pollens and scents. Flowers and forgotten forests in valleys and on crags

116 VOCI DEL SILENZIO

Aquile, stambecchi e timide vipere tra voli di farfalle

The voices of silence. Eagles, Alpine ibexes and shy vipers amidst fluttering butterflies

144 MEMORIE RITROVATE

La presenza dellâ&#x20AC;&#x2122;uomo e i suoi antichi presidi

Rediscovered memories.The human presence and ancient settlements

158 PROVE TECNICHE DI FUTURO

Il Parco Naturale Regionale delle Dolomiti Friulane

Preparing for the future.The Regional Natural Park of the Friulian Dolomites

172 BIBLIOGRAFIA - INDICE DELLE SPECIE

Selected bibliography - Index of the flora and fauna described in the text or illustrated in the photographs

Il Duranno dalla Busa dei Vediei. Aliti di nuvole accarezzano la montagna.

Mount Duranno from Busa dei Vediei. The breath of the clouds wreathes the mountain.

PREFAZIONE di Umberto Sarcinelli

Miliardi di foraminiferi, di coralli, di conchiglie depositati sul fondo del mare in milioni di anni. Fratture immense nella crosta terrestre che si uniscono, si scontrano, si sovrappongono. Terremoti di inimmaginabile potenza, sollevamenti titanici di rocce e terre, sabbie compresse da poderose forze. E poi vento, come carta abrasiva, e acqua, che tutto scioglie e trasporta e ricolloca. Caldo e freddo, ghiaccio e sole, che modellano lentamente. Quindi batteri, che trasformano e creano… Ecco le Dolomiti Friulane, come le conosciamo noi ora. E che si trasformano giorno dopo giorno, secondo leggi che scopriamo sempre più vere. Quello che vediamo adesso, in questo istante, domani sarà diverso. Leggermente, perché le stagioni si susseguono con ritmi che finora nemmeno il più potente dei computer e il modello matematico più sofisticato è in grado di prevedere. Inevitabilmente, perché l’entropia tende a spianare le montagne, a riportare le vette e le guglie più ardite, al livello più basso. Ancora acqua, vento e tempo, inesorabili demolitori. Istante dopo istante le Dolomiti cambiano, o meglio, continuano la loro storia fatta di trasformazioni, di mutazioni, di evoluzioni. Anche noi le cambiamo, con la nostra presenza, la nostra vita, la nostra attività. E allora perché farle diventare una leggenda? Dal momento che sono così belle, ma effimere, anche se a una scala temporale non umana? Perché sono uno stato d’animo, un rifugio dello spirito. Rocce, acqua e materia organica si combinano per casualità e selezione naturale, senza scopo e senza fine. Con una grandiosità e bellezza straordinarie. Nel nostro cervello le limitate frequenze che captiamo con gli occhi costruiscono meravigliosi scenari che sono essenza primordiale per le nostre reti neuronali. C’è un sentimento antico come la vita che queste montagne ci trasmettono. Forse non molti lo percepiscono, pochi lo capiscono, ma molti lo avvertono, come un rumore di sottofondo che ci fa sentire parte di un mondo meraviglioso. E il libro che vi apprestate a sfogliare è un piccolo-grande contributo per farci sentire protagonisti di tutto questo.

Gli Spalti di Toro sul versante veneto dalle vicinanze del Rifugio Tita Barba. La luna sorge su un sipario grandioso di pareti scolpite e cesellate dal tempo.

The Spalti di Toro on the Veneto side, around the Tita Barba refuge. The moon rises over a magnificent backdrop of rock faces sculpted and chiselled by time.

FOREWORD by Umberto Sarcinelli

Billions of foraminifera, corals and shells deposited on the sea floor over the course of millions of years. Immense fractures in the Earthâ&#x20AC;&#x2122;s crust that converge, clash, overlap. Earthquakes of unimaginable power, the titanic upthrust of rocks and soil, sands compressed by immense forces. And then wind, like emery paper, and water that dissolves, transports and repositions everything. Heat and cold, ice and sun, that slowly sculpt. Then bacteria, which transform and create... These are the Friulian Dolomites as we know them today. And that are transformed, day after day, according to laws that, as we have discovered, are increasingly true. What we see now, at this very instant, will be different tomorrow. Slightly, because the seasons follow one another at a pace that not even the most powerful computer or the most sophisticated mathematical model can predict. Inevitably, because entropy tends to flatten mountains, to lower peaks and the most daring spires. Then there is more water, rain and time: inexorable demolishers. Second by second, the Dolomites are changing or, rather, they continue their history of transformation, mutation, evolution. We too change them, with our presence, our lives, our activities. And so why turn them into legend, given that they are so beautiful yet ephemeral, even if on a time scale that is not human? Because they are a state of mind, a refuge for the spirit. Rocks, water and organic matter are combined randomly and through natural selection, endlessly and without any purpose. And with extraordinary grandeur and beauty. In our minds, the limited frequencies we can capture visually construct marvellous scenarios that are a primordial essence for our neural networks. These mountains offer us a sentiment as old as life itself. Perhaps not many people notice it and few understand it, but many can sense it like an undertone that makes us feel part of a marvellous world. And the book you are about to peruse is a big little contribution to help us feel weâ&#x20AC;&#x2122;re players in all of this.

La luce del mattino accarezza le foglie giovani del bosco di faggio. La parete est del Duranno rifulge di toni dorati. The morning light caresses the new leaves of the beech

forest. The east face of Mount Duranno glistens with gold.

La luce del tramonto stende ombre lunghe sul Campuròs, sovrastato dalla Cime di Lavinal, di Pàlas e del Pic di Mea.

The sunset casts long shadows over Campuròs, dominated by the summits of Lavinal, Pàlas and Pic di Mea.

INTRODUZIONE di Michele Zanetti

Dolomiti: un termine che è giacimento di contenuti scientifici e di infinite suggestioni. Un termine che evoca l’immagine di strutture litiche imponenti e di architetture ardite, di cromatismi mutevoli e luminosi e di leggende antiche. Nessun’altra regione montana del pianeta risulta così universalmente nota, così celebrata, così sognata, così rappresentata come le Dolomiti. E tuttavia le stesse Dolomiti, ovvero l’area alpina in cui i Monti Pallidi sono racchiusi come in uno scrigno lasciato in eredità agli uomini da un passato geologico lontano milioni di anni, non sono tutte uguali. Esse esprimono infatti una personalità molteplice, differenziata; quasi a riaffermare un primato della bellezza che, lungi dall’essere univoco, si esprime con volti diversi nei diversi luoghi. Volti che mutano coniugandosi con le molteplici culture di un ricco arcipelago di comunità umane, con le diverse e stupefacenti espressioni della naturalità alpina, con le atmosfere cromatiche e musicali delle stagioni in perenne divenire e delle differenti altitudini. Sbaglierebbe, dunque, chi avesse l’ingenuità di pensare che le Dolomiti esprimono monotonia; ed è per questo che siamo qui ad offrire al Lettore suggestioni nuove. Per questo ci apprestiamo ad accompagnarlo in questo viaggio virtuale, per immagini ed emozioni, attraverso le valli, sui versanti e sui crinali di vetta delle splendide Dolomiti Friulane. Di questo “mondo a parte” che si è svelato ai visitatori soltanto in tempi recenti e che ancora attende di essere scoperto, vissuto e interiorizzato nelle sue espressioni più suggestive e segrete. La nostra sarà un’avventura cognitiva ed emozionale originale, che consentirà di cogliere la bellezza e la ricchezza del volto e dell’anima vivente di queste montagne. Ma che consentirà, al tempo stesso, di perdersi nello splendore delle immagini che ne celebrano la bellezza, fatta di cromatismi leggeri e di silenzi ancestrali. Musiche liquide, pollini e profumi, voci sussurrate del silenzio e memorie ritrovate, saranno i motivi narrativi che trasformeranno le immagini in suggestioni vive. Le stesse che consentiranno a chi già conosce questi monti di ritrovarli e di percepirne il fascino come fosse la prima volta; e a quelli cui sono ancora sconosciuti, di scoprire un regno leggendario, in cui avventurarsi alla ricerca delle misteriose dimensioni della loro anima selvatica.

INTRODUCTION by Michele Zanetti

Dolomites: the term is a trove of scientific contents and infinite suggestions, one that evokes the image of imposing stone structures and daring architectures, of luminous, ever-changing colours and ancient legends. No other mountain region on the planet is so well known, so celebrated, so dreamed about and so eloquently represented as the Dolomites. Yet the Dolomites themselves – the Alpine area in which the “pale mountains” are enclosed, as if in a precious casket left as a legacy to mankind by millions of years of geological history – are not all alike. They express a multifaceted and differentiated personality, almost as if to assert the supremacy of a beauty expressed by various faces in different places rather than vaunting just one aspect. These faces change, converging with the multiple cultures of a rich archipelago of human communities, with the diverse and astonishing expressions of Alpine naturalness, and the chromatic and musical atmospheres of the constantly changing seasons and different altitudes. In short, anyone ingenuous enough to think that the Dolomites are monotonous is wrong, and this is why we’d like to offer readers new insights. This is why we’re accompanying our readers on this spiritual journey, through images and emotions, crossing the valleys, climbing the slopes and going to the highest peaks of the magnificent Friulian Dolomites. This is a “separate world” that has been revealed to outsiders only in recent eras and that is still waiting to be discovered, experienced and internalized in its most secret and evocative expressions. Ours is a unique mental and emotional adventure that will allow us to grasp the beauty and richness of the face and living soul of these mountains. At the same time, however, it will also allow us to immerse ourselves in the splendour of images celebrating its beauty, composed of light colours and ancestral silences. Liquid music, pollen and scents, the murmuring voices of silence, and rediscovered memories are the leitmotifs that will transform these images into vivid impressions. These sensations will help those already familiar with these mountains to rediscover them and experience their allure as if it were the very first time, and those who have never seen them before to discover a legendary kingdom in which to venture in search of the mysterious dimensions of their untamed spirit..

Enrosadira sulla Croda Cimoliana dalla Forcella del Campanile. Un monumento alla luce sâ&#x20AC;&#x2122;innalza da un mare di pietra. Enrosadira on the Croda Cimoliana from Forcella del

Campanile. A monument to light rises from a sea of stone.

Riflessi cromatici dellâ&#x20AC;&#x2122;autunno alpino sui veli di ghiaccio del Lago Meluzzo, in Val Cimoliana. Riverberi di luce, veli di brina e gelidi arabeschi nel trapasso delle stagioni. The colours of the Alpine autumn are reflected on the veils of ice of Lake Meluzzo, in Val Cimoliana. Shimmering light, frost and frozen

arabesques mark the changing seasons.

Dolomiti Friulane le

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silenzio

THE VO I C E S O F S I L E N C E uneSCo worlD natural Heritage

€ [I] 45,00