Paradise lost

#101

C A N N I B A L I

PARADISE LOST IL SOLE MI È OSCURO E SILENZIOSO COME LA LUNA Joh n Milton

UNA NOTTE DI INVERNO MENTRE IL VENTO ALZAVA SPETTRI DI NEVE E PARLAVA CON LA VOCE DEI MORTI

BUSSARONO ALLA MIA PORTA

SOLO UNA FALCE DI LUNA

ILLUMINAVA IL VISO AFFILATO DELL'UOMO

PERDONAMI SIGNORE, NON HO UN POSTO DOVE STARE E IL FREDDO MI ARRIVA FINO ALLE OSSA

LO FECI ACCOMODARE VICINO AL CAMINETTO

E CONDIVIDENDO LA GRAPPA MI DISSE

TI RACCONTO LA STORIA DI UN UOMO E DELLA SUA FAMIGLIA

MI RACCONTÃ’ DEI SUOI TEMPI FELICI

DIECI ANNI FA INCONTRAI UNA RAGAZZA

DELL'AMORE CHE PROVAVA

DOLCE E ALLEGRA CON OCCHI LUCENTI COME GEMME

PER LA SUA DONNA

E PER LORO FIGLIA

COUP DE FOUDRE CI SPOSAMMO IN PRIMAVERA

CHE CRESCENDO DIVENTAVA SEMPRE PIÙ BELLA

ERA IL RITRATTO DELLA MADRE CON GEMME LUCENTI NEGLI OCCHI

NON AVEVO IDEA DI QUANTA FELICITÀ POTESSE PORTARE L'AMORE

MA NEMMENO AVEVO IDEA DI COSA AVESSE IN SERBO LA VITA

MI PARLÒ DEL SUO PARADISO

MA TUTTE LE UMANE COSE PROCEDONO VERSO LA FINE. TUTTE

CHE TROPPO PRESTO MANCÒ

DI QUESTO PUOI STARNE CERTO

LA TRISTEZZA SI IMPOSSESSÒ DELLA DONNA E SI RIVERSÒ ANCHE NELLE VENE DELLA FIGLIA

MI RACCONTÒ CHE IN QUELLA IMMENSA AMAREZZA

UNA MATTINA MI SVEGLIAI E LA TROVAI CHE PIANGEVA E CONTINUÒ COSÌ PER MOLTI GIORNI

IN CASA NON VOCI DI BIMBI NÉ RISA NÉ GRIDA GIOCOSE

AVVERTIVA IL PRESAGIO DI UN GIORNO PEGGIORE

POTEVA FORSE ESSERE QUELLA UNA QUALCHE TERRIBILE PREMONIZIONE?

SAPESSI QUANTE VOLTE MI SONO FATTO QUESTA DOMANDA

QUEL GIORNO PEGGIORE

ARRIVÒ MENTRE LUI

MI DISSE, ERA FUORI CASA

COME SE LEI AVESSE GIÀ VISTO

LA SUA ULTIMA NOTTE

IMMERSA NEL SANGUE

VENNE CON LA MANO OMICIDA

QUELLA MANO ROSSA

QUEL COLTELLO DA CUCINA

QUEGLI OCCHI FAMELICI

NON RISPARMIÒ NESSUNO

DA QUELLA NOTTE

LO SCOPO DELLA SUA VITA

ERA TROVARE QUELL’UOMO

NON LO HANNO MAI PRESO

NE HA COMMESSI ALTRI

SO CHE COLPIRÀ ANCORA

SAPEVA CHE ANCORA UCCIDEVA ASSETATO DI SANGUE COL QUALE SCRIVEVA SUI MURI BIANCHI

VIVO SOLO PER LA VENDETTA

VERSI DI POESIE

MI DISSE CHE LA FRASE CHE GLI RISERVÃ’ PARLAVA DI UN PARADISO PERDUTO

ADDIO CAMPI FELICI DOVE LA GIOIA REGNA SOVRANA IN ETERNO SALUTE A VOI ORRORI, SALUTE A VOI

MI CHIESE SE AVEVO UNA STANZA

SE POTEVO OSPITARLO

SOLO PER QUELLA NOTTE

FUORI ULULANO I LUPI

SO CHE MI PUOI CAPIRE

SEI UN UOMO DI FAMIGLIA

MENTRE IL SUO SGUARDO SCRUTAVA LE PARETI BIANCHE DELLA MIA BAITA

SAREBBE PER ME UNA MANNA POTER RESTARE

F I N E