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Rivolto 11/12 - 09- 2010

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Per il Cinquantesimo anniversario della costituzione della Pattuglia Acrobatica Nazionale

Frecce Tricolori

“Un volo lungo cinquant’anni”

Acquista questo volume unico, realizzato dalle stesse Frecce Tricolori, con foto inedite e un formato a doppia pagina di ben 88 cm per 30. 128 pagine che descrivono “Un volo lungo cinquant’anni”. Una pubblicazione ufficiale dell’Aeronautica Militare per il 50° della P.A.N. Un progetto editoriale della De Agostini in collaborazione con la Aviator Edizioni.Testi a cura del giornalista e scrittore aeronautico David Cenciotti. Prezzo al pubblico € 39,50 - Disponibile da Settembre 2010

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esi e mesi di preparazione hanno portato a quello che il pubblico di Rivolto ha ora sotto gli occhi. Tutto è stato concepito e studiato in funzione di un grande spettacolo per celebrare la cinquantesima stagione della Pattuglia Acrobatica Nazionale “Frecce Tricolori”. L’Aeronautica Militare ha fatto uno sforzo logistico che parte da lontano e coinvolge, attraverso il coordinamento del Comando Squadra Aerea – uno dei suoi comandi di vertice - responsabile dell’organizzazione dell’evento, enti e reparti di tutta la Forza Armata, con in testa il 2° Stormo, il “padrone di casa”. Ogni singolo aspetto è stato studiato nei minimi particolari, e tutto dovrà svolgersi secondo un piano prestabilito, nulla è lasciato al caso. Oggi gli amici delle Frecce Tricolori e gli appassionati del volo assisteranno a un grande spettacolo di alta acrobazia per

celebrare una ricorrenza importante non solo per le Frecce Tricolori ma per tutta l’Aeronautica Militare. Il pubblico di Rivolto, quello a casa che seguirà la diretta internet o le trasmissioni RAI dedicate all’evento, sarà testimone e partecipe di un traguardo importante che è patrimonio tutto italiano, conseguito con la serietà, l’impegno, la professionalità e il sacrificio anche estremo di centinaia di aviatori che hanno raccolto ed esaltato la tradizione del volo acrobatico, affermatasi alla fine degli anni 20 in una giovane Regia Aeronautica. Regia Aeronautica che delineava con vigore la sua identità di protagonista dello sviluppo tecnologico e culturale di un intero Paese. Di quello stesso Paese, a cinquant’anni dalla loro costituzione, le Frecce Tricolori rappresentano oggi in tutto il mondo, con orgoglio e senso di responsabilità, le capacità, la cultura, la fantasia e lo stile. (tratto da Rivista Aeronautica)

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PROGRAMMA GENERALE MANIFESTAZIONE AEREA RIVOLTO 2010

AERONAUTICA MILITARE AB.212 (Passaggio Bandiera)

AERONAUTICA MILITARE R.S.V. - MB.339

PATTUGLIA ISKRY - POLONIA E’ il team acrobatico delle Forze Aeree Polacche

JORDANIAN FALCONS - GIORDANIA Rappresenta la squadra nazionale acrobatica della Giordania.

PATRULLA AGUILA - SPAGNA E’ il team acrobatico dell'Aeronautica Spagnola

AERONAUTICA MILITARE R.S.V. - C.27J SPARTAN

AERONAUTICA MILITARE R.S.V. - TORNADO

PATROUILLE SUISSE - SVIZZERA E’ il team acrobatico delle Forze Aeree Svizzere

KRILA OLUJE TEAM - CROAZIA E’ il team acrobatico delle Forze Aeree Croate

PATROUILLE DE FRANCE (PAF) - FRANCIA E’ il team acrobatico dell'Aeronautica Francese

AERONAUTICA MILITARE R.S.V. - AMX

AERONAUTICA MILITARE R.S.V. - EFA 2000 TYPHOON

FINMECCANICA - M.346

AERONAUTICA MILITARE FRECCE TRICOLORI


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PROGRAMMA GENERALE MANIFESTAZIONE AEREA RIVOLTO 2010 IL PROGRAMMA DI DOMENICA 12 SETTEMBRE VEDE TUTTI I PARTECIPANTI DI SABATO 11 INSIEME AL TEAM:

Alla manifestazione saranno presenti anche piloti delle seguenti formazioni acrobatiche senza partecipare al programma di volo. Black Eagles - Formazione acrobatica dell'Aeronautica della Repubblica della Corea Blue Impulse - Formazione acrobatica dell'Aeronautica Giapponese

RED ARROWS - REGNO UNITO E’ il team acrobatico delle Forze Aeree Inglesi

Silver Falcons - Formazione acrobatica dell'Aeronautica del Sud Africa.


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UN VOLO LUNGO CINQUANT’ANNI

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e Frecce Tricolori hanno raggiunto il non trascurabile traguardo della 50a stagione. Sì, è passato mezzo secolo da quando lo Stato Maggiore dell’Aeronautica individuò nella pattuglia della 4a Aerobrigata “Cavallino Rampante” il nucleo originario dal quale sarebbe nato il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico Pattuglia Acrobatica Nazionale “Frecce Tricolori”.

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In quel lontano 1960 il “Cavallino Rampante” ricopriva il ruolo di pattuglia di riserva del team titolare dei “Getti Tonanti” della 5a Aerobrigata nel rispetto della pratica di affidare a turno ai reparti da caccia dell’Aeronautica la responsabilità di preparare una rappresentativa acrobatica. Gli F86E Sabre erano i velivoli utilizzati nelle prime esibizioni del nuovo reparto, appartenenti a quei caccia della serie “80”


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che hanno svolto un ruolo chiave negli anni difficili ma esaltanti della ricostruzione della nostra forza aerea. Ecco, questo brevissimo cenno alla storia degli esordi per sottolineare come una ricorrenza che riguarda un singolo reparto dell’Aeronautica Militare, non può non coinvolgere l’intera Istituzione perché è ulteriore occasione per riflettere sui valori, sulle tradizioni, sulle motivazioni che sono alla base della missione da svolgere. La Pattuglia Acrobatica Nazionale è una tessera dell’ampio mosaico rappresentato da tutte le realtà che compongono l’Aeronautica Militare e che contribuiscono a svolgere il compito primario dell’A.M., cioè di garantire, insieme con le altre Forze Armate dello Stato, la difesa e la sicurezza del Paese, sia sul territorio nazionale sia dando apporto in modo incisivo allo svolgimento delle missioni fuori dei confini nazionali. Le Frecce Tricolori sono una realtà molto evidente, sono il reparto più visibile e conosciuto dell’Aeronautica

Militare, con il suo operato la PAN consente di comunicare ad un pubblico vasto proprio quel complesso d’ingredienti che opportunamente miscelati danno il prodotto finale Aeronautica Militare. Le Frecce Tricolori esprimono in modo inequivocabile quei valori, quelle caratteristiche e quelle peculiarità che sono patrimonio culturale di una Forza Armata, certamente, ma anche e soprattutto di un’intera Nazione.Ardimento, capacità, disciplina, affiatamento, spirito di appartenenza, generosità, sofisticata creatività e, soprattutto, senso dello Stato, su questi pilastri poggia il lavoro di tutti giorni del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico - Pattuglia Acrobatica Nazionale, il team acrobatico dell’Aeronautica Militare capace di stendere il tricolore più lungo del mondo. (Testo tratto dal libro Frecce Tricolori “Un volo lungo cinquant’anni”)

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STORIA DI UN PASSATO GLORIOSO

ra il novembre 1929 quando i sergenti Citi e Brizzolari, a bordo di due velivoli Fiat CR.20 del 1° Stormo Caccia, effettuarono alcuni passaggi a bassa quota sull'aeroporto di Campoformido realizzando una serie di looping a distanza, allora, proibitiva ala contro ala. I due piloti volevano mettere in evidenza in modo così spettacolare che un volo tanto spericolato era in realtà un esigenza della caccia, avrebbe permesso di ottenere il massimo nel combattimento aereo. Il colonnello Rino Corso Fougier, loro comandante, sposò in pieno quella tesi e la rappresentò ai superiori riuscendo a convincerli. Nacque così la stagione epica del volo acrobatico militare. Le prime pattuglie furono inizialmente individuate nell'ambito dei reparti da caccia: alla pattuglia del 1° Stormo seguì, nel '36, la formazione del 4° Stormo e poi quella del 6° e del 53° Stormo, che suscitarono da subito ammirazione e apprezzamento, in Italia e all'estero. Dopo la 2a Guerra Mondiale, in perfetta concordanza con la rinascita dell'Aeronautica, manifestazioni nazionali e internazionali fecero da ribalta a compagini alate leggendarie, l'acrobazia collettiva riprese dunque rapidamente quota. Negli anni '50, l'Italia veniva rappresentata dalla pattuglia del "Cavallino Rampante" della 4a Aerobrigata equipaggiata con De Havilland DH-100 "Vampire"; dai "Getti Tonanti", della 5a Aerobrigata dotata di Republic F84G "Thunderjet"; dalle "Tigri Bianche" della 51a Aerobrigata, con gli stessi velivoli; dal "Cavallino Rampante" della 4a Aerobrigata con i North American F-86 E "Sabre"; dai "Diavoli Rossi" della 6a Aerobrigata con i Republic F-84 F "Thunderstreak"; dai "Lancieri Neri" della 2a Aerobrigata su velivoli "Sabre" e infine di nuovo dai "Getti Tonanti" della 5a Aerobrigata con gli F-84 F . Gli innumerevoli impegni della nostra formazione acrobatica rendevano però sempre più difficile mantenere la formula dell’alternanza tra i reparti da caccia. Si rendeva perciò necessaria la costituzione di una pattuglia "dedicata". Nel 1960 la pattuglia titolare era quella dei "Getti Tonanti"con i suoi F-84F, come pattuglia di riserva il "Cavallino Rampante" montata sugli F-86E. Questa pattuglia formò il nucleo del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico "Frecce Tricolori" che nel 1961 lo Stato Maggiore dell'Aeronautica costituì con sede stabile sull'Aeroporto di Rivolto. Le "Frecce Tricolori" erano ben evidenti sulla livrea del "Sabre": fondo blu con le strisce tricolori sul ventre delle superfici orizzontali e fregio sul fianchi che rappresentava un rombo celeste allungato con decorazione in nero e rosso all’interno, quindi le tre saette tricolori della PAN. Nel 1964 le "Frecce Tricolori" acquisiscono una nuova macchina, il velivolo Fiat G.91 PAN e una diversa livrea: i rombi sulla fusoliera furono sostituiti da tre frecce stilizzate con i colori nazionali e la deriva fu contraddistinta da numeri individuali di colore giallo. La versione PAN del G.91, di esclusiva dotazione della Pattuglia Acrobatica, si differenzia dal G.91R per i comandi "desensibilizzati" con smorzatori di beccheggio (pitch damper), e per un impianto per i fumi colorati. Nel gennaio 1982 giungono a Rivolto i primi Aermacchi MB 339 A/PAN che equipaggiano ancora oggi le Frecce Tricolori.

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Canadair F-86E 1961 - 63

1961

Fiat G-91 PAN 1964 - 81

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Aermacchi MB.339 PAN dal 1982

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DIVENTARE PILOTA DELLE FRECCE TRICOLORI

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gni anno due nuovi piloti entrano a far parte delle Frecce Tricolori al termine di un processo di selezione che valuta sia le capacità di pilotaggio dei candidati sia le qualità caratteriali e la predisposizione al lavoro di gruppo. I nuovi ufficiali hanno un identikit pressoché standard: sono giovani tra i 26 e i 28 anni di età, prestano servizio presso i reparti della linea da combattimento dell’Aeronautica Militare e hanno un bagaglio di circa 1.000 ore di volo. Gli aspiranti Pony, dopo una prima valutazione e

scrematura operata dal Comando Squadra Aerea dell’A.M., trascorrono una settimana, generalmente tra marzo e aprile, a Rivolto, per la selezione finale. Durante questo periodo, oltre alle capacità di pilotaggio, vengono valutate le altre qualità fondamentali per chi sarà chiamato a volare e vivere in perfetta simbiosi con gli altri componenti del team. Nelle Frecce Tricolori i piloti stanno sempre insieme, assumono quindi un’importanza chiave doti come lo spirito di sacrificio, l’umiltà, la velocità di ambientamento e la capacità di fare gruppo.

IN PIEDI DA SINISTRA: Ten. Pil. PIERCARLO CIACCHI - Secondo gregario destro - PONY 5; Cap. Pil. DARIO PAOLI - Supervisore addestramento - PONY 11; Ten. Pil. MARCO ZOPPITELLI - Primo fanalino PONY 6; Ten.Col. Pil. MARCO LANT - Comandante - PONY 0; Cap. Pil. JAN SLANGEN - Capoformazione PONY 1; Magg. Pil. SIMONE CAVELLI - Solista - PONY 10. ACCOSCIATI DA SINISTRA: Ten. Pil. FILIPPO BARBERO - Secondo fanalino - PONY 9; Cap. Pil. STEFANO CENTIONI - Terzo gregario destro - PONY 8; Cap. Pil. FABIO MARTIN - Primo gregario destro - PONY 3; Cap. Pil. MIRCO CAFFELLI - Primo gregario sinistro - PONY 2; Cap. Pil. FABIO CAPODANNO Secondo gregario sinistro - PONY 4; Cap. Pil. GAETANO FARINA - Terzo gregario sinistro – PONY 7.

Questa è la "formazione a Diamante" da cui è possibile individuare la posizione di ogni pilota in volo. Pony 0, il Comandante, è a terra per dirigere, coordinare e controllare le fasi di volo.

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IL PROGRAMMA

ACROBATICO

Figure introdotte nel 2008

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PATROUILLE DE FRANCE ACROBATIQUE

Scheda tecnica Alpha Jet: • • • • • • •

La PATROUILLE DE FRANCE ha origini che risalgono agli inizi degli anni ’50 anche se i primi esperimenti di acrobazia collettiva in Francia sono datati 1931. Con l’avvento degli aviogetti, le Escadre de Chasse dell’aeronautica francese formarono le prime pattuglie di reparto e fu proprio durante l’esibizione in Algeria del quartetto di F-84G della 3e EC di Reims-Champagne che il commentatore Jacques Noetinger coniò il nome “Patrouille de France”. Nei dieci anni successivi, furono quattro i reparti a tenere alto il nome della Patrouille

RED ARROWS

volando con l’Ouragan e con il Mystère IV: la 12 e la 4 e la 2 e e la 7 e Escadre. Le pattuglie cessarono di esistere nel 1964, vittime delle riduzioni di budget che interessarono l’Armée de l’Air. Restava ancora in vita dal 1937 la pattuglia dell’Accademia di Salon-de-Provence, su velivolo Fouga Magister, che per decisione del Ministro della Difesa, il 10 febbraio 1964, si trasformò ufficialmente nella Patrouille de France. Il team operò con i sei Magister fino all’introduzione, nel 1981, dell’Alpha Jet che da allora equipaggia la pattuglia francese.

Scheda tecnica BAE Hawk • • • • • • •

Le RED ARROWS (Frecce Rosse), ufficialmente note come Royal Air Force Aerobatic Team, sono la pattuglia acrobatica della Royal Air Force con sede a RAF Scampton, nel Lincolnshire. La formazione fu costituita nel 1965 come un team "all-RAF", cioè completamente incorporato nella forza aerea britannica. Dal 1966 la pattuglia vola in forma-

apertura alare: 9.16 m; lunghezza: 11.85 m; altezza: 4.19 m; peso massimo al decollo: 7,250 kg; impianto propulsivo: 2×SNECMA Turboméca Larzac; velocità massima: 916 km/h; equipaggio: 1-2 piloti;

apertura alare: 9.94 m; lunghezza: 12.43 m; altezza: 3.98 m; peso massimo al decollo : 9,100 kg; impianto propulsivo: one Rolls-Royce Adour Mk 151; velocità massima: 1,028 km/h; equipaggio: 1-2 piloti;

zione di nove velivoli, il cui caratteristico “diamante”, marchio di fabbrica delle Red Arrows, campeggia anche nel distintivo del team. Le Red Arrows, che dal 1979 sono equipaggiate con l’addestratore BAE Hawk, sono state protagoniste di oltre 4.000 manifestazioni in 53 paesi in tutto il mondo.

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PATRULLA AGUILA

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Scheda tecnica Casa C-101 • • • • • • •

La PATRULLA AGUILA (Pattuglia Aquila) è il team acrobatico dell'aeronautica spagnola con sede nella base aerea di San Javier nella regione di Murcia in Spagna. La formazione è piuttosto “giovane” essendosi formata ufficialmente il 4 luglio 1985 con istruttori dell’Accademia Aeronautica di Santiago de la Ribera, alla cui insegna (un’aquila

PATROUILLE SUISSE

che sovrasta i colori della bandiera di Spagna) si ispira anche il nome del team. Il mezzo impiegato fin dalla fondazione è il Casa C-101, cui venne applicata la caratteristica livrea giallo/rosso/argento in occasione dei giochi olimpici di Barcellona, nel 1992. La Patrulla Aguila, l’unica ad utilizzare i fumi gialli, vola in formazione di 7 velivoli.

Scheda tecnica Northrop F-5E Tiger II • • • • •

• • Fondata nel 1964 la PATROUILLE SUISSE è la formazione ufficiale di volo acrobatico su aviogetto delle forze aeree svizzere e l’unica in Europa ad essere equipaggiata con aerei supersonici. La pattuglia è basata a Dubendorf e vola in formazione di sei velivoli. Tutti i membri della Patrouille Suisse sono piloti militari di professione e svol-

apertura alare: 10.60 m; lunghezza: 12.25 m; altezza: 4.25 m; peso massimo al decollo: 5,600 kg; impianto propulsivo: Garrett TFE731-2-2J; velocità massima: 770 km/h (417 knots ); equipaggio: 1-2 piloti

apertura alare: 8.13 m; lunghezza: 14.45 m; altezza: 4.0 8 m; peso massimo al decollo: 11,187 kg; impianto propulsivo: 2× General Electric J85GE-21B turbojet; velocità massima: 1.745 km/h; equipaggio: 1-2 piloti.

gono il loro addestramento unicamente durante la stagione estiva. Il display dura all'incirca 18 minuti e termina con il caratteristico lancio di flare (artifizi luminosi utilizzati per ingannare i missili a guida IR). Nel 1994 è stato acquisito il nuovo velivolo più veloce e più manovrabile del precedente Hawker Hunter: il Northrop F-5E Tiger II.

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KRILA OLUJE

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Scheda tecnica Pilatus PC-9 • • • • • • •

KRILA OLUJE (Ali della Tempesta) è il nome del team acrobatico aviazione croata. Il suo compito è la dimostrazione del livello di capacità, disciplina, lavoro di gruppo e qualità della preparazione dell'aeronautica militare croata e delle forze armate croate. La pattuglia è composta da istruttori della base aerea di Zemunik, dove vengono addestrati i pilo-

apertura alare: 10,12 m; lunghezza: 10,17 m; altezza: 3.26 m; peso massimo al decollo: 3,20 0 kg; impianto propulsivo: Turboelica Pratt&Whitney da 950 hp; Velocità massima: 576 km/h; equipaggio: 1-2 piloti.

ti militari croati. Il Team ha in dotazione il Pilatus PC-9M, si esibisce in formazione di sei velivoli e si addestra spesso su Zara, dove effettuò la prima uscita ufficiale della sua storia il 23 giugno 2004, prima ancora della fondazione ufficiale della pattuglia, che avvenne solo nella primavera dell’anno successivo.

ROYAL JORDANIAN FALCONS

Scheda tecnica Extra EA300S • • • • • • •

La pattuglia dei ROYAL JORDANIAN FALCONS, formata per ordine diretto del re Hussein di Giordania, pilota militare con esperienza maturata presso il RAF College di Cranwell (Gran Bretagna), rappresenta una delle formazioni acrobatiche più apprezzate e famose del Medio Oriente. Tradizionalmente equipaggiata con velivoli a elica, il team utilizza cinque Extra EA300S del 1992. La pattuglia ha avuto diverse sedi e quella attuale si trova presso l'aeroporto internazionale di Amman. I Falcons hanno partecipato

apertura alare: 7,39 m; lunghezza: 6,95 m; altezza: 2.62 m; peso massimo al decollo: 952 kg; impianto propulsivo: Lycoming AEIO-540 L1B5 da 30 0 HP; velocità massima: 40 8 km/h; equipaggio: 1-2 piloti;

ad airshow ed eventi acrobatici in Europa, Nord America, Asia, Medio Oriente e Nord Africa. Il team è frutto di una cooperazione civile-militare: i piloti sono tutti appartenenti alla Royal Jordanian Air Force mentre gli aerei sono di proprietà della Royal Jordanian Airlines. È militare anche il C-130 Hercules che supporta la pattuglia nei trasferimenti presso le località di svolgimento delle manifestazioni aeree.

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TEAM ISKRY

Scheda tecnica TS-11 Iskra: • • • • • • •

Il TEAM ISKRY è la pattuglia acrobatica dell’aviazione polacca che trae origine dalla formazione acrobatica “Rombik” (Diamante) fondata il 16 febbraio 1969 presso la base di Radom. Equipaggiata con quattro velivoli TS-11 Iskra, la pattuglia “Rombik” fu disattivata nel 1981 per tornare ad esibirsi nel 1984 ed

apertura alare: 10,06 m; lunghezza: 11.15 m; altezza: 3.50 m; peso massimo al decollo: 3.840 kg; impianto propulsivo: 1 × WSK SO-3 turbojet, 9.81 kN; velocità massima: 720 km/h; equipaggio: 1-2 piloti

assumere solo nel 1989 l’attuale nome di “Iskry” (Scintille).Tra il 1993 e il 1998 il team è cresciuto fino a comprendere nove piloti venendo successivamente ricollocato presso il 1° Centro di Formazione in Dęblin. Attualmente la formazione utilizza sette aerei.

AB-212 con successo le situazioni di emergenza più complesse.

Grazie all’effettiva e generalizzata capacità d’impiego di giorno, di

notte e in condizioni meteo marginali, con l’utilizzo di visori notturni, gli AB-212 e i loro equipaggi rappresentano, come gli HH-

3F, un punto fermo nelle missioni più complesse e di difficile gestione.

Recentemente anche gli AB-212, nella configurazione ICO

U

(Implementazione Capacità Operativa) provvisti di protezione

passiva dell’equipaggio, di armamento difensivo e di contromisunitamente agli HH-3F, anche gli AB-212 permettono all’Aeronautica Militare di assicurare, ai fini del servizio di ricer-

ca e soccorso, la copertura della Penisola e delle acque territoriali. Il livello addestrativo degli equipaggi e le caratteristiche

delle macchine in dotazione fanno dell’Aeronautica, anche in questo campo d’azione, l’unica componente in grado di gestire

re antimissile a guida infrarossa, sono stati rischierati in teatro operativo a supporto del contingente ISAF (International Security Assistance Force) dislocato in Afghanistan. Oltre che con il

15° Stormo di Pratica di Mare, gli AB-212 sono in servizio con il

21° Gruppo del 9° Stormo di Grazzanise e con le Squadriglie

Collegamento e Soccorso di Milano Linate, Istrana, Grosseto, Decimomannu e Perdasdefogu.

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EUROFIGHTER 2000

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roteggere lo spazio aereo nazionale da qualunque violazione, ventiquattr’ore al giomo, 365 giorni all’anno: questa è la Difesa Aerea, da sempre il compito primario, la ragion d’essere dell’Aeronautica Militare. Una missione svolta in modo silenzioso e continuo sin dalla costituzione dell’Arma Azzurra, ma che ha assunto nell’epoca del dopo 11 settembre un ruolo di primissimo piano e a 360 gradi per fronteggiare una minaccia che può prendere le sembianze più subdole e tragicamente fantasiose. In quest’ottica l’Aeronautica Militare ha riconsiderato negli ultimi tempi la filosofia d’impiego di alcuni suoi mezzi e reparti e si è dotata di un caccia dell’ultima generazione: l’Eurofighter 2000 Typhoon. Con questo velivolo, che è un concentrato di tecnologia e sapienza ingegneristica, la Difesa Aerea ha acquisito ulteriore efficacia e maggiore credibilità. Dal dicembre 2005 il Typhoon svolge il servizio d’allarme, ovvero è parte attiva di quel dispositivo che, in una manciata di minuti, assicura il decollo dei caccia dell’Aeronautica Militare per intercettare e identificare qualunque traccia aerea sospetta rilevata. Sul piano industriale l’Eurofighter 2000 costituisce il più avanzato aereo da combattimento mai sviluppato in Europa. Importante anche il valore industriale del programma con

Alenia Aeronautica che partecipa per il 19,5% alla realizzazione del Typhoon, realizzato per le forze aeree di Italia, Germania, Gran Bretagna e Spagna, ma ordinato anche dall’Austria e dall’Arabia Saudita, primo cliente non europeo dell’Eurofighter, e selezionato dalla Grecia. Alenia Aeronautica in particolare è incaricata dell’assemblaggio finale dei 121esemplari italiani. Le responsabilità di Alenia includono la progettazione e la produzione dell’ala sinistra, della fusoliera posteriore e dei piloni alari, oltre alla progettazione del sistema di navigazione, dell’armamento, del controllo delle utility, della propulsione e dei sistemi di alimentazione secondari per tutti i velivoli.. EU R OFIGH TER 2000 T YP HOON apertura alare 10,95 m - lunghezza 15,96 m- altezza 5,28 m - superficie alare 50 mq - peso a vuoto 10.995 kg - peso massimo al decollo 23.000 kg - impianto propulsivo: 2 turbofan Eurojet EJ200 da 60kN (13.490 lb) a secco e 90kN (20.000 lb) con postbruciatore - velocità massima 2 mach - tangenza operativa 13.000 m - autonomia massima 3.600 km - raggio d’azione oltre 1.350 km - equipaggio: 1-2 piloti - armamento: 1 cannone Mauser cal. 27 mm, fino a 6.500 kg di carichi esterni (serbatoi ausiliari, missili aria-aria a guida radar e infrarossa, ecc.)

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h i b l i è i l “ n i c k n am e ” a t t r i b u i t o n e g l i an n i 9 0 a l m o n o r e a t t o r e A MX , f r u t t o d e l la c o l la b o r a z io ne i n d u s t r i a l e t ra I t a l i a e B r a s i l e , s v i l u p p a t o c o m e c ac c i a b o m b a r d i e r e e r i c o g n i t or e i n v e r s i on e m o n o p o s t o e b i p o s t o ( A M X - T ) , c on q u e s t ’ u l t i m a i m p i e g a t a s o p r a t t u t t o c om e v e l i v ol o d a a d d e s t r a m e n t o e O C U ( O p e r a t i o n a l C o n v e r s i o n U n i t ) , p u r p ot e n d o c o n t a r e s u c a p a c i t à o p e r a t i v e a s s i m i l ab i l i a q u e l l e d e l “ s i n g l e - s e at e r” . P e r a c c r e s c e re l e p o t e n z i a l i t à d ’ i m p i e g o d e l l a f l o t t a A M X – r ap p r e s e n t a t a at t u al m en te d a i g r u p p i d i v o l o d el 32° S t or m o d i Amen dola e del 51° S tormo di Istrana – l’Aeron au tica M i l i t ar e h a s v i l u p p a t o s p e c i f i c i p ro g r a m m i ad d e s t ra t i v i p e r o p e r a r e c on l ’ a u s i l i o d i v i s o r i n o t t u r n i e p i ù r e c e n t e m e n t e h a a v v i a t o l ’ a m m od e r n a m e n t o d e l v e l i v o l o c o n l ’ o b i e t t i v o t r a l ’ a l t r o d i d ot a r e i l G h i b l i d i m u n i z i o n a m e n t o p i ù m od e r n o e p r e c i s o .

AMX

AM X I N T E RN A T I O N A L AM X G H I B L I

apertu ra a la re 9 ,97 m – l un gh ezz a 13,23 m – al tezz a 4 ,55 m – pes o ma ss imo al decollo 13.0 0 0 kg – impia nto propul si vo u n tu rbof an Roll s-Royce Avi o RB.168 -8 0 7 S pe y da 5.0 0 0 kg /s – v eloci tà mas si ma 94 0 km/ h (0 ,86 ma ch ) – ta ng en za 13.0 0 0 m au tonomi a 3.60 0 km (tra sfe rimen to) – equ ipag gi o 1 pi lota /1-2 pi loti * – a rma men to: 1 ca nno ne ca l. 20 mm, fi no a 3.80 0 kg di ca ri chi e ste rn i (se rba toi au si lia ri, pod da ricogn iz ion e, mis sil i aria -aria AIM-9 L S idewin de r, ecc.). * AMX-T

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C-27J SPARTAN

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l C-27J Spartan, la nuova e avanzata versione del G222, sarà il velivolo che permetterà nel nuovo millennio all’Aeronautica Militare italiana di effettuare con efficacia missioni di trasporto tattico, trasporto cargo e sanitario, aviolancio di materiali e paracadutisti, pattugliamento marittimo, ricerca e soccorso antincendio. Tra il 2005 e il 2007, 12 velivoli con relativo supporto logistico sono stati consegnati dall’Alenia all’Aeronautica Militare. La nostra è la seconda Forza Aerea, dopo la Grecia (12 velivoli acquistati), ad aver deciso l’acquisizione del velivolo. Anche altri paesi (Australia, Svizzera, Malesia e Polonia) hanno espresso interesse per il nuovo aereo, che in Italia sostituirà il G222 in seno alla 46a Brigata Aerea di Pisa, affiancando i C130J, e che permetterà alla Forza Armata e all’Italia di poter contare su una rinnovata componente di trasporto. Il C-27J è in grado di decollare e atterrare da piste non preparate lunghe meno di 500 metri, con un peso massimo al decollo di 30.000 kg, rendendolo efficace anche nelle operazioni di protezione civile. Gli Spartan dell’Aeronautica Militare, in forza alla 46a Brigata Aerea di Pisa, sono stati recentemente impegnati fuori i confini nazionali per assolvere il delicato compito del trasporto aereo tattico in zona di operazioni. Il C-27J è, inoltre, costantemente utilizzato in missioni umanitarie e di soccorso: proprio il 6 aprile 2009, a causa del catastrofico terremoto che ha colpito l’Abruzzo, uno di questi velivoli ha effettuato un trasporto di urgenza di 19 feriti prelevati presso l’aeroporto aquilano di Preturo.

ALENIA AERONAUTICA (GMAS) C-27J SPARTAN apertura alare 28,70 m - lunghezza 22,70 m - altezza 9,60 m peso massimo al decollo 31.800 kg - impianto propulsivo: 2 turbine Rolls-Royce AE2100d2 da 4.700 sHP - velocità massima 590 km/h - autonomia 5.950 km a 500 km/h - raggio d’azione oltre 1.350 km - equipaggio: 2 piloti, 1 specialista.

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TORNADO

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l Tornado è un velivolo da combattimento bireattore, biposto, con ala a geometria variabile e capacità “ognitempo” che l’Aeronautica Militare ha acquisito a partire dal 1982. Tramontato il rischio di un confronto militare globale, la probabilità di utilizzare un velivolo come il Tornado, la cui efficacia è stata accresciuta dall’acquisizione di sistemi d’arma d’avanguardia, riguarda essenzialmente le cosiddette “operazioni di risposta alle crisi”, interventi cioè nelle fasi più virulente di un confronto militare con lo scopo di attivare il processo di progressiva stabilizzazione e di svolgere quell’azione di deterrenza che permettono, insieme, di garantire dal cielo la sicurezza delle Forze di superficie e di spegnere, sul nascere, possibili “ritorni di fiamma”. Il ruolo di questi velivoli va quindi inquadrato unicamente con finalità strumentali alla vocazione pacifica del nostro Paese. Nella versione standard IDS, in dotazione al 6° Stormo di Ghedi e al 36° di Gioia del Colle, il Tornado può essere impiegato come cacciabombardiere e ricognitore. Il 50° Stormo di Piacenza, invece, è equipaggiato

con la variante IT-ECR, specializzata nella soppressione delle difese aeree avversarie mediante l’impiego di missili aria-superficie AGM-88 HARM (High-speed Anti Radiation Missile). Del Tornado IDS è in atto un programma MLU (Mid-Life Update) volto ad estenderne la vita e le capacità operative. Caratteristiche tecniche: • • • • • • • • • •

apertura alare min./max: 13,91/8,60 m; lunghezza: 16,70 m; altezza: 5,95 m; peso massimo al decollo: 28.000 kg; impianto propulsivo: due turbofan Turbo Union RB-199 Mk-103 da 7260 kg/s con postbruciatore; velocità massima: a bassa quota circa 1480 km/h (1,2 mach); tangenza: 15.000 m; autonomia: 3800 km (trasferimento); equipaggio: 1 pilota, 1 navigatore; armamento: 2 cannoni cal. 27 mm (1 su IT-ECR), fi no a 9000 kg di carichi esterni (serbatoi ausiliari, pod da ricognizione e designazione bersagli, missili aria-aria AIM-9L Sidewinder ecc.).

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MB.339CD

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na volta conseguito il brevetto, i piloti militari prescelti per la linea da caccia svolgono un corso preoperativo presso il 61° Stormo di Galatina con l’MB339CD (nella foto velivolo più indietro) − versione del 339 aggiornata e migliorata nell’avionica − per poi continuare l’addestramento presso i gruppi di conversione operativa dei velivoli da combattimento che saranno chiamati a impiegare. Sempre sul CD passano anche i navigatori, di rientro dagli Stati Uniti, prima di transitare sui Tornado dei gruppi operativi. Il 36° Stormo di Gioia del Colle, invece, impiega l’MB-339CD per compiti di Difesa Aerea. Oggi, infatti, ogni forma di volo può diventare un potenziale pericolo per la sicurezza dei cittadini e l’inviolabilità dei nostri cieli. Da qui i nuovi compiti operativi assegnati agli MB-339CD che, come gli elicotteri HH-3F, risultano particolarmente efficaci

per il contrasto di minacce aeree a bassa velocità quali quelle che potrebbero essere utilizzate in un eventuale attacco terroristico. Caratteristiche tecniche: • • • • • • • • • •

apertura alare: 11,22 m; lunghezza: 11,24 m; altezza: 3,99 m; peso massimo al decollo: 6350 kg; impianto propulsivo: un turbogetto Rolls-Royce Viper Mk-632 da 1814 kg/s; velocità massima: 0,77 mach (a 9150 m); tangenza: 13.000 m; autonomia: 2037 km (con 2 serbatoi subalari); equipaggio: 1-2 piloti; armamento: fino a 2040 kg di carichi esterni (pod per mitragliatrici o cannone cal. 30 mm, serbatoi ausiliari, missili aria-aria a guida infrarossa AIM-9L Sidewinder

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l velivolo è nato dal programma congiunto di Aermacchi e Yakolev di produrre un nuovo addestratore avanzato a metà anni 90, lo Yak-130. A causa delle divergenza dei 2 partner, il programma si è diviso e Aermacchi a deciso di riprogettare il velivolo con soli dispositivi occidentali e utilizzando leghe leggere per la struttura del velivolo. Il primo volo del velivolo, denominato M346, è avvenuto nel 2004. E' stato prodotto un secondo prototipo con vari miglioramenti e il 3 velivolo, un preserie, e allegerito di quasi 7 quintali rispetto al primo prototipo. Il 24 e 25 gennaio 2008 il secondo prototipo ha effettuato i primi rifornimento in volo, il primo prototipo è privo della sonda, di tipo "buddy-buddy" da un Tornado IDS del 6° strormo di Ghedi. Il 10 aprile 2008 è avvenuto il roll-out del primo velivolo M346 in configurazione industriale, prima noto come LRIP00 e 3 in assoluto, con il primo volo previsto nel giro di poche settimane. Il velivolo monta il carrello definitivo in sostituzione del provvisorio, proveniente dall'AMX, dei primi 2 prototipi. La struttura è stata alleggerita di circa 380-390 kg grazie all’eliminazione di un longherone alare ed alla diversa spaziatura delle ordinate in fusoliera, ma anche con un maggior uso di parti in compositi e in titanio. Altri 120 kg sono stati risparmiati con la standardizzazione dei sistemi. Aggiungendovi i 160 kg derivanti dalla rimozione dei vari impianti di prova, il risparmio complessivo è nell’ordine dei 700 kg. Sotto il profilo aerodinamico, l’aerofreno dorsale è stato spostato avanti di un’ottantina di centimetri a seguito dei dati ottenuti dai voli dei prototipi. Inoltre è avvenuto il potenziamento del Flight Control System, con computer progettati da Alenia SIA e Selex Communications e software delle leggi di controllo sviluppato all’interno di Alenia Aermacchi. Il 19 novembre 2008 è stato annunciato dal produttore dei motori Honeywell la firma con Aermacchi di un contratto del valore di 52 milioni di $ (41,5 milioni di €) per un primo lotto di motori in numero imprecisato. Le turboventole verranno prodotte e assemblate nello stabilimento di Brindisi di Avio che è responsabile della progettazione della trasmissione comando accessori e del sistema di scarico oltre ad aver curato l’adattamento del motore alla cellula M-346. Al termine di un concorso pubblico, nel 2009 è stato reso pubblico da Alenia che l'M346 si chiamerà Master. Il 25 febbraio 2009 al salone IDEX gli Emirati Arabi Uniti (UAE) ha annunciato di aver scelto l'M-346 come macchina da addestramento avanzato e attacco leggero per un totale di 48 velivoli per una cifra ancora da stabilire visto che le trattative non sono ancora terminate. Al salone parigino di Le Bourget di metà giugno 2009 è stata annunciata l'acquisto da parte di AM di 6 aerei con un'opzione per ulteriori 9 aerei e che il contratto relativo al supporto logistico è in via di definizione. ARMAEREO ha reso noto che l'aereo è stato classificato come T-346A

M-346

Caratteristiche tecniche: • • • • • • • • • • •

• •

Dimensioni: lungo 11,5 m, larghezza alare 9,72 m e alto 4,98 m Superficie alare: 23,5 m2 Motore: 2 turboventole Honeywell ITEC F124-GA-200 da 27,2kN (prive di postbruciatore) Velocità massima: 1,2 Mach in picchiata, 1.083 Km/h livellato a 1525 m (5000 ft) Carburante: 2.000 kg nei serbatoi interni, sonda per il rifornimento Autonomia: 1.889 km, 2.537 Km con 2 serbatoi esterni Peso massimo al decollo: 6.700 kg in adestramento, 9.500 Kg con armamento Corsa per il decollo: 330 m Pista per l'atterraggio: 590 m Peso a vuoto: 4.625 kg Armamento: Predisposizione per un cannone da 30 mm DEFA. Dispone 8 punti di attacco subalari, rispettivamente da 1.050 Kg, 550 Kg, 300 Kg e 150 Kg (sul wingtip) e 1centrale da 600 Kg. E' pre disposto per missili AIM-9L Sidewinder a guida IR, bombe Mk.82, Mk.83, Mk.84, missili anticarro MAVERIK, missili Brimstone, conte nitori per razzi da 70 mm, Rockeye Raggio d'operazione: 185 Km per 20 minuti di adestramento di com battimento aereo con pod e 2 AIM-9L Massima accelerazione: +8/-3

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Periodico di Aeronautica e Spazio iscritto al n. 47/20 0 7 del registro della stampa presso il tribunale di Roma Editore: Associazione IDEAE - Direttore Responsabile: Alessio Piano - Vicedirettore: David Cenciotti Via Gianfilippo Usellini, 434 - 0 0 125 Roma - tel. +39 0 6.52440 791- fax +39 0 6.892.80 4.66 www. airplanesmagazine.it - e-mail: info@airplanesmagazine.it - Cod.Fisc. e Part. Iva: 0 93393210 0 3 Testi e Redazionali: Aeronautica Militare, Brochure PAN, Alessio Piano, David Cenciotti, Alberto Moretti Foto: Frecce Tricolori, Troupe Azzurra, David Cenciotti, Giovanni Maduli, Antonio Tambone Progetto grafico ed impaginazione: Fabio Simonelli Anno 4° - numero 11 - settembre 20 10 Finito di stampare nel mese di settembre 20 10 presso gli stabilimenti dell’azienda tipografica Cantelli Rotoweb s.r.l. Via Saliceto 22 Castel Maggiore (BO) - www. cantelli.net

Come ricevere in Abbonamento la rivista “Airplanes”

Visitando il sito www.airplanesmagazine.it o www.aviatorzone.com oppure invia una mail di richiesta a: info@airplanesmagazine.it o scrivi a: Edizioni Aviator - Via G. Usellini, 434 - 00125 - Roma Informazioni Utili Abbonamento: La rivista Airplanes "The Italian Aviation Magazine" ha una cadenza bimestrale (gennaio/febbraiomarzo/aprile-novembre/dicembre). Durante gli Air Show, dove partecipano le Frecce Tricolori Italiane (da maggio a settembre/ottobre), seguirà nelle varie città, con un minimo di 12 uscite, le loro esibizioni. E' possibile sottoscrivere due tipi di abbonamento: Classic € 40,00 Abbonamento Annuale. Si ricevono tutte le uscite via posta.Web Abbonamento Annuale. Si ricevono tutte le uscite al proprio indirizzo mail del pdf della rivista - € 15,00. Se desideri sottoscrivere l'abbonamento annuale alla rivista Airplanes, puoi utilizzare le seguenti modalità: Internet: compila ed invia via mail, unitamente alla documentazione relativa all'avvenuto pagamento, l'apposito coupon, presente sul sito www.airplanesmagazine.it per la rapida attivazione. Fax: compila in ogni sua parte il coupon di abbonamento, stampalo ed invialo al numero 06.892.804.66, unitamente alla documentazione relativa all'avvenuto pagamento.

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