Frangenti
Prefazione
Questa raccolta è una selezione delle ottantanove poesie originariamente riunite sotto il titolo di “Frangenti”. Scritte tra il settembre del 2003 e l’ottobre del 2004, rappresentano il frutto di una ricerca dove la volontà di giocare ancora con rime e parole è superata da una maggiore necessità di sintesi e di analisi. La pretesa di affiancare versi lirici ad altri di critica sociale, relativi ai maggiori eventi del periodo in questione, ha richiesto un uso più accorto del verso libero e una maggiore attenzione al lessico, fino a trattare le parole come veri e propri elementi costruttivi.
Il concetto fondamentale alla base di questo lavoro è la consapevolezza della velocità e della crescente complessità del mondo in cui viviamo. Un mondo segmentato, difficile, dove non c’è armonia e che può essere rappresentato nei suoi molteplici aspetti solo da istantanee, brevi e penetranti. Nella selezione qui proposta viene ripercorso un breve viaggio di esperienze, concetti, luoghi e avvenimenti. Le riflessioni su politica, scienza e società si alternano a personali introspezioni oniriche, come se queste fossero l’ultima, strenua difesa del territorio umano contro l’invasione della tecnologia. Le parole sono dunque tanto più necessarie quanto rarefatte e l’occasionale ricorso a immagini tecniche nel parlare di sentimenti non è altro che un modo per preservare l’umana fragilità nascondendola sotto false spoglie, prima che venga cancellata dai ritmi forsennati dell’industria o dimenticata in luoghi poco frequentati, lontana dall’occhio dei media e dalla forza distruttiva delle armi.
14 agosto 2013
Frangenti
Tokyo Stock Exchange Due coniugazioni intere del verbo essere si sovrapposero ma appena quotate crollarono in avere. 7 settembre 2003
Rivoluzione Pensare il nuovo e poi riempirlo dargli colore sempre si sogna eppur si muore. 7 settembre 2003
Resurrezione Preghiere al quarzo gocciolano sugli schermi non polvere torneremo ma sabbia e poi silicio. 8 settembre 2003
Orologi Relazioni svizzere famiglie di ingranaggi comunicazioni segrete per traffici illeciti di sincronie. 9 settembre 2003
Preludio invernale Verdi agonie di nature morte. Il profumo di mele non ha pi첫 credenziali nella pioggia. 9 settembre 2003
Uprising Oltrepassato dalla coscienza ho dovuto rifondarmi per esistere ancora dopo la tua luce. 9 settembre 2003
Anima Un sottomarino vincerebbe la fossa ma lass첫, oltre il blu, non vogliono racconti. Risposte. 9 settembre 2003
Lumache Trasparenti traversate abbracciano il verde cuore del mondo. La vita in un bacio lascivo d’acquea immanenza. 9 settembre 2003
Il pettine In un rito domestico dita nere di insetto dividono onde cercando delicatamente l’ultimo nodo. 11 settembre 2003
Alba Dita di luce dispiegano l’origamo del mondo ma ricordo chi era l’ala del cigno. 10 ottobre 2003
Grotta smeralda Il barcarolo sferzò l’acquea penombra e gridò smeraldi! affiorarono dal fondo ci invasero di luce. Sorridesti. 12 ottobre 2003
Noi Lucidi testimoni finimmo per accettare il torbido destino delle diadi. 17 ottobre 2003
Strada Statale 9 Amplessi congestionati appannano d’incenso le vetrate spioventi di mobili alcove metalliche. Scambiatevi un segno di pace? 11 novembre 2003
Esperienza Barattare una candela con la chiave che apre il buio. 30 novembre 2003
Biblioteca Lamine di memoria attraversate da corridoi forse un radiatore per raffreddare l’autoreferenza. 30 novembre 2003
Genoma Noi non possediamo il brevetto dei nostri corpi eppure sappiamo amare quale strabiliante know how. 26 dicembre 2003
Prima vera 2004 Tra brividi verdi sprigionammo dal nero tormentati dall’ambiguità di nutrire speranze e brucare erba. 12 febbraio 2004
Elettrocardiogramma Salti verdi di rane invisibili che gracidano felici sul cucuzzolo di un battito. 29 febbraio 2004
Autobus Una ciurma d’esuli per un viaggio cosÏ breve che non vale la pena cedere il posto a reciproche nostalgie. 1 marzo 2004
After Eight Spacco in bocca cioccolato quadrato. RegolaritĂ fondanti svaniscono lascive in un mo menta. 21 aprile 2004
Domino Kossovo, Afghanistan, Iraq… quante tessere ancora? Nel domino del dominio forse è inscritta l’ultima ora. 28 aprile 2004
Spaesaggio Di fronte ai valori ti inginocchi o ti siedi guardando fuori capirai che è impossibile restare in piedi. 5 maggio 2004
Fotocamera digitale Solo nella cantina oscura della memoria la felicitĂ stagionata diventa bellezza e tu, o perfezione, ti disperi. 6 maggio 2004
L’opinione Arma personale filosofia dirigibile nel salotto abituale che s’incendia sul pilone della pagina di un giornale. 6 maggio 2004
Antigone Col velo delle lacrime si vede pi첫 chiaro: possibile riuscire a essere uguali solo nel dolore? 6 maggio 2004
Perla Un granello di sabbia la tua parola che evince il mio blu e scivola nella mia mente come in un’ostrica. 15 maggio 2004
Interludio Ăˆ l’era nostra un incubo tecnico che tenta la morte: smetti di ballare sali sulla giostra. 29 maggio 2004
Accendino Dalle tue dita scaturì l’emozione. Solo la fiamma esiste il fuoco è già astrazione. 29 maggio 2004
Cecenia Tornare a Mosca con nel cuore caviale uova nere di colpe schiuderanno oscuri pesci di male. 29 maggio 2004
Self portrait Ascolto acido allo specchio le scuse del mio fabbro: fu l’ultima martellata a storzarti il labbro. 3 giugno 2004
Iraq Desertico miraggio nell’arsura del vero: il sangue diviene blu la sabbia verde e l’oro nero. 3 giugno 2004
La mia droga Iniettandoti in vena passerai per il mio cuore una dose minima, non letale che basti al sollievo di stare male. 23 agosto 2004
Due Agli antipodi la tensione della coppia: identitĂ non doppia. 9 ottobre 2004
Io Con la coda dell’occhio oltre il confine oscuro del bordo dello specchio 9 ottobre 2004