"Nuove Scuole" - Relazione

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Nuove Scuole


Scuole elementari Maria Immacolata

La seguente relazione presenta l’edificio delle Scuole Elementari “Maria Immacolata”, il suo stato attuale e i cambiamenti avvenuti nel corso degli anni a livello sociale e storico sull’abitato e la città di Alghero, nonché architettonico sia sull’edficio che sull’abitato.

Davide Innocenzi

Scienze dell’Architettura e del Progetto | Design Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica Università degli Studi di Sassari Fondamenti di Restauro Michael Heinz Groblewski Bruno Billeci Maria Dessì


Indice

Inquadramento territoriale Evoluzione dell’abitato Regesto Realizzazione e trasformazioni dell’edificio Modifiche Descrizione delle funzioni Descrizione architettonica e stato di conservazione


Inquadramento territoriale



Evoluzione dell’abitato

Centro matrice 1940-45 1954-55 1977-78 2000



Regesto

1102

La famiglia genovese Doria dà inizio alla costruzione della fortezza di Alghero.

1353

Alghero viene occupata dagli aragonesi ma dopo qualche giorno gli algheresi si sollevano trucidando la guarnigione aragonese e restituendo la città ai Doria.

1354

Dopo quattro mesi di assedio, gli aragonesi riottengono il possesso della città.

1355

Re Pietro IV dispone il ripopolamento di Alghero con famiglie provenienti dalla Catalogna, dichiara la città unita alla corona di Aragona conferendole il nuovo emblema.

1360

Re Pietro IV trasferisce dall’Aragona una numerosa comunità ebraica.

1492

La comunità ebraica viene messa al bando in tutti gli stati spagnoli.

XV secolo

Vengono costruiti prima la chiesa e il convento di San Francesco, poi la cattedrale di Santa Maria.

1501

Re Ferdinando il Cattolico eleva Alghero al rango di città.

1582

Un caso non seguito di peste porta Alghero a subire gravi perdite in termini sia di vita umane che economici.

1589

Dopo un ripopolamento in seguito alla peste, Alghero conta 4.000 abitanti.

1627

Si registrano circa 5.000 abitanti.

Prima metà del XVII secolo

Numerose invasioni di cavallette provenienti dall’Africa provocano enormi danni ai raccolti e vittime per la fame.

1652 1708

Con la pace di Utrecht la Sardegna passa sotto la dominazione austriaca.


1717

Gli spagnoli rioccupano la Sardegna. Alghero cade dopo tre giorni di assedio.

1818

Con il trattato di Londra, la Sardegna viene restituita all’Austria.

1720

1722

Per timore del colera, viene costruito un lazzaretto in località Capo Galera per gli eventuali infettati.

1739

1845 1846

Nuovo censimento: la città conta 8.716 abitanti.

1855

Scoppia un’epidemia di colera: le numerose vittime vengono sepolte nella fortezza di Montalbano e nell’allora cimitero negli attuali pressi della Mercede, demolito a metà del Novecento.

1862

Inaugurato il teatro civico.

1899

Erminio Sella ed Edgardo Mosca fondano l’azienda viticola Sella e Mosca.

1912

Entra in funzione l’acquedotto di Alghero.

1920

Arriva in città l’illuminazione pubblica.

1933 1934

Si avvia il primo lotto di lavori che prevede la costruzione di Fertilia, alla cui progettazione collabora l’ingegnere Fausto Cella.

1936

Il Comune di Alghero nomina progettista l’ingegnere Fausto Cella e fa richiesta all’Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale di un mutuo per la costruzione della scuola. La richiesta viene respinta.

1938

Viene inaugurato l’aeroporto, nato inizialmente solo come militare.

1939

Iniziano i lavori per la costruzione della colonia penale di Tramariglio.

1943

Alghero viene bombardata in due successive incursioni che causano un centinaio di morti e diverse conseguenze a livello urbano ed architettonico.

1946

L’iter per la costruzione riprende con la nomina dello stesso progettista in qualità di revisore del progetto in base alla nuova normativa edilizia.


1951

La scuola risulta funzionante a metà. Il corpo di accesso centrale e l’ala di sinistra contenente 10 aule ospitano gli studenti per il primo anno scolastico del 1952-1952.

1954

Anni ‘90

Viene aggiunta la rampa di accesso per persone con disabilità.

1997

Tramite una convenzione fra la dirigenza scolastica, il Comune e un’associazione sportiva, viene concessa a quest’ultima l’area esterna a sinistra dell’ingresso per la costruzione (a spese dell’associazione) di un campo sportivo di cui possono usufruire nelle ore mattutine gli studenti.

2000

Vengono collaudati l’impianto elettrico e antincendio in seguito ad un adeguamento. Viene installato l’ascensore.

2017-2019

Oggi


Realizzazione e trasformazioni dell’edificio

Di seguito si va esponendo in forma discorsiva la storia del fabbricato. Grazie ad una ricerca incrociata fra i documenti disponibili nell’Archivio Storico Comunale, gli archivi del Comune di Alghero e i racconti di chi ha frequentato la scuola nel corso degli anni è stato possibile ricostruire l’intero processo progettuale, costruttivo ed i cambiamenti che hanno reso l’edificio così come lo vediamo oggi. In seguito ad un forte incremento demografico e vista la sempre più evidente carenza di spazi dedicati all’istruzione si rese necessario nei primi anni ‘30 del Novecento disporre la costruzione di un secondo edificio scolastico che sarebbe andato ad affiancare l’allora unico edificio scolastico disponibile, le Scuole del Sacro Cuore di via Vittorio Emanuele. Nel 1936 il Comune di Alghero commissionò al già noto per la collaborazione al centro di Fertilia ingegnere Fausto Cella la progettazione dell’edificio. Nello stesso tempo si fece richiesta per un mutuo nazionale per la costruzione dello stabile. Non essendo accettato ed essendo il periodo complesso a causa della Guerra, il progetto subì una pausa per i successivi dieci anni. Allora una revisione sulla base delle nuove normative sulla sicurezza degli edifici scolastici venne affidato allo stesso progettista. Vista la forte esigenza degli spazi educativi, vennero concentrati gli sforzi per costruire metà della scuola al fine di aprirla già per l’anno scolastico 1951-52. Durante le attività scolastiche si continuò a costruire l’ala destra, dando il via alle attività a pieno regime nell’anno scolastico 1954-55. A questo punto l’edificio è già completo in ogni sua parte e risulta identico allo stato attuale, fatta eccezione per gli adeguamenti per la sicurezza e l’accessibilità. Da notare infatti prima l’installazione della rampa per persone con disabilità motorie, poi nel 2000 dell’ascensore, il ridimensionamento dei bagni per garantire una completa accessibilità. Non è possibile ricostruire la completa evoluzione del piano seminterrato in quanto dagli anni ‘80 è affidata ad associazioni esterne all’Amministrazione. Fino ad allora ha ospitato la mensa e l’alloggio del custode. Gli spazi esterni hanno subito pochi cambiamenti. Negli anni ‘90 venne assegnata parte dell’area esterna ad un’associazione sportiva che si è fatta carico dell’allestimento di un campo sportivo che oggi risulta in uno stato decadente.


Modifiche

Piano terra rialzato


I due piani in uso dall’istituzione scolastico non presentano particolari alterazioni allo stato originale. Di seguito sono indicate le demolizioni e le costruzioni di nuovi volumi. Si evidenzia inoltre come nell’atrio di ingresso siano stati eliminati gli infissi frontali alle porte di accesso e aggiunte porte taglia fuoco sui lati con conseguente variazione minima dei vani porta Gli infissi sono in corso di sostituzione in tutto l’edificio. Al momento i nuovi infissi sono presenti solo nel prospetto di via Sassari, mentre gli altri presentano infissi non originali databili intorno agli anni ‘70.


Descrizione Funzioni

Primo piano

Piano terra rialzato

Piano interrato


Si identificano le funzioni dell’edificio nelle seguenti categorie: spazi educativi (aule e laboratori), mensa, amministrazione scolastica e servizi igienici. Gli ambienti del piano interrato in uso all’istituzione scolastica sono al momento inutillizati. Gli ambienti interrati restanti sono in concessione ad associazioni esterne.


Descrizione architettonica

Di seguito si presentano la distrubuzione spaziale e gli elementi strutturali ed architettonici. Di tutti questi fattori che di fatto sono parte della fabbrica architettonica si presenta inoltre lo stato di conservazione, se rilevante.

Spazi

Dal corpo centrale di accesso, comprendente i vani scala, si sviluppano, rispettivamente uno a destra e uno a sinistra, due volumi lineari ospitanti cinque aule ciascuno. I due volumi si concludono con elementi di testa più grandi dove si trovano i servizi igienici. I volumi laterali sono composti da un corridoio illuminato che affaccia su via Giovanni XXIII da cui si accede alle aule che affacciano su via Sassari. L’accesso al corpo centrale avviene tramite tre portoni identici fra loro, accessibili da una scalinata che permette il superamento del dislivello dovuto al seminterrato. Sul lato destro della scalinata è posta una rampa di accesso per persone con disabilità motorie. Il tutto è sormontato da una struttura aggettante non usufruibile. I vani scala sono illuminati da aperture che coprono entrambi i piani fuori terra. Il resto dell’edificio, oltre al piano seminterrato, è illuminato da due tipologie di finestre: una composta da una serie di quattro aperture - pensata per i bagni - ed un’altra singola a doppio battente per tutti gli altri spazi.

Struttre e tecniche costruttive

La struttura è composta verticalmente da elementi portanti e tamponamenti in muratura. Orizzontalmente i solai presentano una struttura latero-cementizia fatta di travi con armatura metallica e pignatte. In seguito a sopralluogo si nota che nelle aree umide destinate ai servizi igienici sono interessate da fenomeni di sfondellamento. Il Responsabile del progetto di manutenzione straordinaria riferisce che siano in preventivo lavori a contenimento di questi fenomeni tramite l’installazione di un sistema di travi, travetti e controssoffiti nelle aree interessate.


Elementi architettonici

Le facciate non presentano particolari decorazioni ad eccezione di cornici in travertino per le aperture, un cornicione su tutta la copertura, ed un marcapiano fra il seminterrato ed il piano terra. Sono evidenti i lavori di restauro eseguiti recentemente sui cornicioni. Le cornici delle apertura presentano talvolta alcune lesioni o delle mancanze. Inoltre il marcapiano ha risentito su un piano di percezione visiva dell’installazione della rampa di accesso per persone con disabilità motorie. Colorazioni applicate alla rampa sono proseguite senza criterio su parte del marcapiano.




Bibliografia

Breve storia di Alghero. (2018, 1° marzo). Disponibile 20 Novembre, 2019, da https://www.storiedialghero.it/storia-di-alghero-in-pillole/ Budruni, A. (2010). Storia di Alghero. Cagliari, Italia: Edizioni del Sole. Chessa, M. (1981). Racconti Algheresi (2ª ed.). Alghero, Italia: La Celere. Dessì, M., & Billeci, B. (n.d.). Sardegna Cultura - Catalogo beni culturali. Disponibile 20 Novembre, 2019, da http://catalogo.sardegnacultura.it/ card/208525/ La rivolta popolare di Alghero, in un documento inedito del 1945. (2018, 1° maggio). Disponibile 20 Novembre, 2019, da https://www.storiedialghero. it/la-rivolta-popolare-di-alghero-in-un-documento-inedito-del-1945/ Manno, G. (1827). Storia della Sardegna. Torino, Italia: Alliana e Paravia. MARIA IMMACOLATA 51 [Post su blog]. (n.d.). Disponibile 20 Novembre, 2019, da https://blog. libero.it/mariaimmacolata/10436990.html


Si ringraziano la Dirigenza Scolastica dell’Istituto Comprensivo n. 2, il personale dell’Archivio Storico Comunale e dell’Ufficio Opere Pubbliche del Comune di Alghero, in particolare il Geom. Salvatore Chelo, senza la cui disponibilità e generosità questo lavoro non sarebbe stato possibile.


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