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Domenica 18 aprile 2010 1 e

Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno LXVI - Numero 16

DOMANI SECONDA USCITA

FORMULA 1 IN CINA LA QUARTA GARA DELLA STAGIONE (DIRETTA RAI). C’E’ IL RISCHIO PIOGGIA

Ore 9: Alonso prova a svegliare la Ferrari

«I Love vino», scegli acquista e conserva Tutto ciò che volete sapere in un dvd, un libro e una web card

Lo spagnolo è terzo dietro a Vettel e Webber con la Red Bull. Massa 7o. Scintille tra Schumi e Rosberg Pagine 26-27-29 ALLIEVI, IANIERI e DEGL’INNOCENTI

A 12,99 e, PIU’ IL QUOTIDIANO

CORSA SCUDETTO Alle 18.30 la sfida con la Lazio

MILAN A MARASSI CON HUNTELAAR Claudio Ranieri, 58 anni, e José Mourinho, 47

DOMENICA S CAPITALE INSIDE e FOTOPRESS

La Roma deve vincere il derby per tornare a +1 sull’Inter Ranieri con il tridente: «In campo con zero sentimenti» Giallorossi con Totti-Toni-Vucinic. Reja, al primo derby della vita, tenta lo sgambetto con la coppia Rocchi-Floccari. L’Inter aspetta buone notizie dalla Lazio e prepara il martedì di Champions con il ritrovato Eto’o.

Servizi alle pagine 2-3-5-6-8

il commento UNA GIORNATA (QUASI) DECISIVA di LUIGI GARLANDO

INGHILTERRA CITY K.O. CON LO UNITED, ORA A -1 DAL CHELSEA SCONFITTO

Il bacio tra Scholes e Neville inguaia Mancini e Ancelotti

Leonardo sposta il futuro: «Conta soltanto la Samp» Pagina 10 BOCCI

JUVE DOPO LA SCONFITTA DI SAN SIRO

Buffon tra patto e dubbi Ora guarda all’estero Pagina 12 BRAMARDO

SERIE A

34a giornata

Gioia Chievo, ciao Livorno PARTITE

CLASSIFICA

Chievo-Livorno 2-0 Inter-Juventus 2-0 Oggi ore 15 Atalanta-Fiorentina (0-2) Bari-Napoli (2-3) Cagliari-Palermo (1-2) Catania-Siena (2-3) Parma-Genoa (2-2) Sampdoria-Milan (0-3) Udinese-Bologna (1-2) Lazio-Roma 18.30 (0-1)

Inter* Roma Milan Palermo Sampdoria Juventus* Napoli Parma Fiorentina Genoa

70 68 64 54 54 51 49 46 46 45

Bari Chievo* Cagliari Catania Udinese Lazio Bologna Atalanta Siena Livorno*

43 41 40 39 38 37 35 31 29 26

*Una partita in più

Pagina 18 GALAVOTTI e PISAPIA

SERIE B OK GROSSETO E CITTADELLA

Lecce frena col Brescia Cesena resiste al Toro

Scholes, autore del gol vittoria al 93’, baciato da Neville EPA

Pagine 19-20-21

In questa domenica di ceneri islandesi, la Roma sente puzza di bruciato. Sa bene che il derby incendia gli animi e scioglie le gerarchie come plastica: la Lazio non è la squadra 31 punti sotto, è lo sfidante dagli occhi feroci che cerca il k.o. per redimere una carriera. Se la Roma non vince, rischia di mandare in fumo il sogno. L’Inter di venerdì si farebbe sorpassare di nuovo? SEGUE A PAGINA 2

IL ROMPI PALLONE di Gene Gnocchi

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Leonardo trova l’accordo con il Milan. Berlusconi gli ha concesso di assistere agli allenamenti.

LA NUVOLA ANCHE IL MOTOMONDIALE E’ A RISCHIO

TENNIS DOMINA A BARCELLONA

In Europa non si vola

Schiavone supera Vinci nella finale tutta italiana

E il Barça (ieri 0-0) non sa come venire a Milano Pagine 9 e 39 ANGIONI, DELL’ARTI e RICCI

Pagina 35 MARTUCCI

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DOMENICA 18 APRILE 2010

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PRIMO PIANO

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Scudetto

ORE 18.30 STADIO OLIMPICO

IL GRAN PREMIO DI ROMA La sfida con la Lazio può decidere il campionato: ecco cosa c’è dietro il nuovo duello (a distanza) tra Inter e Roma, che tra il 2005 e il 2008 si sono già contesi 3 titoli SEGUE DALLA PRIMA

dContro la Juve, i nerazzurri hanno cambiato pelle. Per la prima volta nel dopo-Calciocaos si sono ritrovati a inseguire nel girone di ritorno. Hanno accettato l’onta come il toro accetta banderillas nella carne e si sono scagliati con rabbia sulla Juve in dieci. Tarzan-Maicon che si percuote il petto e Mourinho che zompa in campo a pugni chiusi segnalano una metamorfosi. L’Inter svogliata e cicalona, che tanto ha sperperato in campionato non c’è più. In passato perdeva regolarmente punti alla vigilia di un match di coppa, venerdì non ha solleva-

to gli occhi dal prato per sbirciare il mega-Barça in arrivo. C’è da immaginare che nelle ultime quattro giornate (più morbide che per la Roma) l’Inter confermerà quest’anima borchiata. Ha cambiato pelle. Gita La lepre ha dimostrato di saper rincorrere, il cacciatore è in grado di scappare? La Roma deve rispondere nel derby. La splendida cavalcata giallorossa verso il sogno è cominciata con lo spirito di uno scherzo da borgata. Il giorno della presentazione a Trigoria, Ranieri ricordava: «Un anno e mesi fa la Roma era a 30 minuti dallo scu-

detto. Torniamo a credere di lottare per le prime posizioni». Ma lo diceva più che altro per sollevare un ambiente depresso dalle sconfitte e dall’addio di Spalletti. Anche in coda all’entusiasmante filotto di 23 risultati utili prevaleva uno spirito da italiani in gita: «Non succede, ma se succede...». Ora che il casello-scudetto è visibile in fondo al rettilineo, sul pullman giallorosso è calato un silenzio denso di responsabilità. Sentimenti La Roma che inseguiva oggi gioca da capolista. Un’altra vita, un’altra pelle. L’ha scoperto subito, nel secon-

do tempo ansioso contro l’Atalanta. Per costituzione tattica e fisica, la Roma è squadra da guerriglia, da assalto al potere, più che da governo. L’Inter dei giganti e dello scudetto, al contrario, si piazza a centrocampo e detta legge. Ranieri, che alla vigilia del golpe arringava: «Azzanniamoli!», ieri era molto più cauto. «Potrebbero anche tornarci davanti. Si deciderà all’ultima giornata». «Pensiamo a noi stessi». «Nel derby è favorito chi sta dietro». «Mi aspetto una partita difficile». Braccino? Mani avanti? Anche opportuna cautela in una piazza a rischio di autocombustione. Alla sua presentazione, Ranieri ri-

+2

Il vantaggio dell’Inter sulla Roma L’Inter, dopo la vittoria sulla Juve, ha 2 punti di vantaggio sulla Roma, che deve ancora giocare oggi alle 18.30. Tiferà per la Lazio di Reja, che però in carriera non ha mai sconfitto la Roma: in 9 confronti ufficiali, 2 pareggi e 7 vittorie giallorosse. Nelle 9 sfide, la Roma ha sempre segnato: 24 gol. Che sia l’ora di sfatare il tabù?

cordò: «Sono partito a 14 anni in Curva Sud. Ero nel Dodicesimo Giallorosso, facevo le trasferta». Perfino il più calmo, sir Ranieri, ha un lembo di anima ultrà. Dovrà ricordarsene e magari zompare alla Mourinho per trasmettere scosse, se la Roma si farà paralizzare dalle nuove responsabilità. Basta chiedere «zero sentimenti» per ottenere nervi saldi?

Beautiful Inter e Roma hanno cambiato pelle, ma restano ben riconoscibili: sono gli splendidi duellanti che, tra il 2005 e il 2008, si sono contesi 3 scudetti, 4 coppe Italia, 3 Supercoppe. Un’appassionante telenovela di trionfi, coriandoli e polemiche. Sempre loro, faccia a faccia, come neanche Ridge e Brooke a «Beautiful». In questa domenica di ceneri islandesi una puntata da non perdere: la Lazio che negò uno scudetto all’Inter (5 maggio) ci riprova con la Roma. Luigi Garlando

P L’ATTESA

La domenica dell’Inter che tifa Lazio

A destra (foto SANTI), la squadra dell’Inter schierata venerdì sera nel Derby d’Italia contro la Juventus, vinto dai nerazzurri per 2-0. Ora però la formazione di Mourinho aspetta il risultato del derby romano che potrebbe rafforzare il primato in classifica

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LA CURIOSITA’

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Il derby di Ranieri 23 da lupo ad agnello «Favoriti? Ma va»

I NUMERI

La danza di Mourinho dopo il gol con la Juve LAPRESSE

Da oggi al 5 maggio il destino di Mou 3 volte all’Olimpico (incubi compresi) dRispunta l’Olimpico di Roma al centro dell’universo Inter. Stadio dei sogni, stavolta, o stadio di nuovi incubi? In una manciata di giorni l’impianto del Coni sarà monitorato tre volte dai cuori nerazzurri. Stasera c’è un derby di fondamentale importanza nella lotta scudetto e tutti gli interisti si schiereranno idealmente al fianco dei laziali, gemellati da antica data. Dopo di che le parti cambieranno. Gli interisti caleranno in massa per sostenere la propria squadra impegnata proprio contro quella di Reja. E ciò accadrà il 2 maggio, cioè all’indomani della semifinale di ritorno di coppa Campioni a Barcellona. Quel giorno, se tutto filerà per il verso giusto la Lazio dovrebbe essere già in salvo anche in virtù del punto o dei punti strappati stasera ai cugini: in tal caso non vorrà mica replicare... il padre di tutti i dispetti, cioè il successo del 5 maggio 2002? A proposito: la terza visita romana ci sarà proprio il 5 maggio, finale di coppa Italia. Che l’Inter ha già prenotato e la Roma deve prenotare il 21 aprile a Udine: una straordinaria occasione per cancellare l’amarezza di quello scudetto perso da Ronaldo, Vieri, Seedorf, Recoba...

partite la striscia della Roma di Ranieri con 17 vittorie e 6 pareggi. Giallorossi a segno in 21 di queste gare

24

gare senza perdere per la Roma di Capello nel 2001-02 (dalla 4a alla 27a) con 15 vittorie e 9 pareggi

30

partite senza k.o. è la striscia record della Roma di Liedholm, dalla 9a del 1980-81 all’8a del 1981-82; 15 vittorie e 15 pari

«Zero vantaggi, la Lazio ha l’acquolina in bocca. Niente ansia: voglio una Roma senza sentimenti» MASSIMO CECCHINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMAdTrovare la formula giu-

sta per il cocktail del derby romano è arte di raro equilibrio. Ranieri propone la sua affidandosi a tanta pretattica, buone dosi di saggezza, un po’ di Kipling, una spruzzata di Pacino, un tocco di scaramanzia e un aroma testaccino. Una precauzione però è d’obbligo: servire gelido, perché il Divo Claudio ha le idee chiare: «Voglio una Roma senza sentimenti». Sfavoriti Non facile, soprattutto quando l’allenatore vede una sciarpa azzurra in sala stampa e commenta: «Mannaggia, proprio di quel colore...». Risate quasi liberatorie, visto il veleno che circola nelle vene di una città ammalata di calcio. Attenzione, però: Ranieri non sarà mai uno zemaniano, di quelli destinati a predicare invano come sia «una partita come tutte le altre». «No, è una partita diversa: siamo primi e c’è il derby. Dobbiamo vincere». Dall’alto della posizione in classifica non ci dovrebbe essere corsa. «E invece la squadra

Claudio Ranieri, 58 anni, allena la Roma dalla 3a di campionato FOTOLINE

che sta meglio in classifica non è la favorita. E poi i tifosi laziali sono andati a Formello e hanno chiesto di salvare la stagione nel derby. Per questo stavolta non ci sono favoriti. La loro formazione? Giocano sempre col 3-5-2, ma a Bologna hanno vinto col 4-3-3. Magari a Reja viene l’acquolina in bocca...».

Dubbio attacco Questo lascia pensare che la formula tridente (che ha fruttato le ultime 5 vittorie consecutive) non sarà affatto smontato, soprattutto dopo il successo dell’Inter. «Totti sta sempre meglio e con Toni danno forza fisica, esperienza e qualità, ma la formazione è da decidere. L’Inter? Da quando siamo partiti abbia-

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mo pensato sempre e solo a noi stessi. È un campionato bellissimo. Non ci dobbiamo fermare a sorridere e a stringere mani. Possiamo riprendere i nerazzurri, andare davanti, possono ripassarci. Non è che se vinciamo il derby le altre si arrenderanno. Il campionato si deciderà all’ultima giornata contro il Chievo». Emozioni & Pressioni Proprio per cercare tranquillità, Ranieri ha voluto isolare la Roma. «Abbiamo tenuto lontano i nostri tifosi proprio per stare sereni, ma loro lo capiscono. Devono starci vicino e continuare a soffiarci dietro. Avremo altre gare complicate e ci sarà bisogno di loro. Le mie emozioni? Belle. A Roma se vai male non esci di casa, se vai bene non esci di casa: insomma non esci mai. Ma faccio questo mestiere proprio per le emozioni che mi trasmette. La formula giusta per il derby? Dobbiamo essere senza sentimenti. Ce la giochiamo noi, punto e basta». Kipling & Pacino Impressioni? Ranieri vorrebbe una Roma fredda e calda. Da un lato stempera, citando Rudyard Kipling e la sua celebre poesia «Se» («Vittoria e sconfitta sono due facce di una stessa medaglia»), dall’altro invece non nega di tenere discorsi d’assalto alla Al Pacino in «Ogni maledetta domenica» («ma li vengo a dire a voi?»). Come dire, l’equilibrio è un filo sottile da percorrere alla vigilia di una sfida del genere. «anche se vorrei che fosse una festa, una bella serata di sport con famiglie e bambini», Per questo risponde con rara onestà quando gli si ricorda le «citazioni» di alcuni giocatori laziali fatte a inizio settimana nei confronti di Totti. «Lo avrei fatto anche io a parti invertite. Fa parte del gioco del derby». Un gioco duro. In cui alla fine alla fine, inevitabilmente, qualcuno si farà male.

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SERIE A IL DERBY DELLA CAPITALE

Roma al tridente

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OLIMPICO MILLE AGENTI A LAVORO

GLI ALTRI

Perché vedere

LAZIO-ROMA I giallorossi devono vincere per riconquistare il primato, la Lazio vuole blindare la salvezza e fare lo sgambetto ai rivali Olimpico, ore 18.30

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Luca Toni Attaccante, 32 anni, 11 presenze e 5 reti in campionato con la Roma. Domenica non ha gradito l’esclusione con l’Atalanta. È in prestito gratuito dal Bayern Monaco

STEFANO BOLDRINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMAdTridente: per forza e

per amore. La Roma è pronta ad affrontare il derby con i tre attaccanti. Le tre belle gioie: Totti, Vucinic, Toni. Toni dimagrito dopo una settimana di dieta speciale, Vucinic tirato a lucido dopo una settimana di buon lavoro. Totti fresco di barbiere e con i capelli «stirati». Non sarà tridente classico, nella formula zemaniana: sarà, probabilmente, un tridente mascherato, alla Capello. Totti trequartista. Toni alla Batistuta. Vucinic alla Delvecchio. L’aria è questa: dopo una settimana di esperimenti e in cui Ranieri ha ballato tra 4-2-3-1, 4-4-2 e 4-4-1-1, si è tornati alla casella di partenza. Dopo la vittoria dell’Inter sulla Juve, la Roma non ha chance. Deve conquistare i tre punti e basta: il resto significa, probabilmente, addio ai sogni di scudetto.

Il retroscena La settimana non era cominciata nel migliore dei modi per Ranieri. L’allenatore di San Saba ha dovuto fare i conti con il malumore di Toni, escluso dalla formazione iniziale nella gara con l’Atalanta. Toni ci è rimasto male per essere stato informato nella riunione tecnica e non prima. Ranieri, però, da questo punto di vista è di una limpidezza assoluta: fa sempre così. Il malessere di Toni è durato lo spazio di una giornata. È intervenuto il dirigente Montali, c’è stato un chiarimento — civilissimo — tra Ranieri e il giocatore. È tornato subito il sereno. Ora, a pensare male — si fa peccato, ma spesso ci si azzecca —, si potrebbe dedurre che il ritorno di Toni dall’inizio sia una conseguenza di quanto è accaduto ad inizio settimana. Sbagliato: Ranieri intende puntare su Toni nella formazione di partenza perché vuole affrontare la Lazio in un certo modo. Sarà una partita per cuori for-

EIDON

Claudio Lotito (a destra) col ministro Matteoli LAPRESSE

Lotito ci sarà Sensi indecisa Lippi in tribuna ALESSANDRO CATAPANO DAVIDE STOPPINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA dInutile aspettarsi una scena da clasico

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Francesco Totti, 33 anni, abbraccia Mirko Vucinic, 26. Insieme hanno segnato 21 gol in questo campionato ANSA

Totti-Toni-Vucinic Ranieri parte così Poi la carta Menez

Jeremy Menez Trequartista ed esterno offensivo, 22 anni, 19 presenze e 1 gol in questo campionato. Acquistato nel 2008 dal Monaco per 10,5 milioni di euro EIDON

Con Luca è tornato il sereno dopo il malumore per l’esclusione iniziale nella gara con l’Atalanta

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ti, dove si farà, spesso, a sportellate. Toni è un giocatore di peso e di sostanza, uno che può colpire ed affondare l’avversario in tanti modi.

i gol del tridente giallorosso Vucinic 11 reti, Totti 10, Toni 5: è il bilancio del trio d’attacco della Roma. Toni è arrivato solo a gennaio, Totti ha saltato diverse gare per problemi fisici

La carta Menez Il francese, titolare contro l’Atalanta, dovrebbe partire dalla panchina. Sembra un paradosso: Menez è in grandi condizioni di forma. In settimana si è allenato alla grande: Ranieri è stato tentato fino all’ultimo momento a puntare ancora su di lui. Il ragazzo, però, sarà l’arma di riserva: Ranieri potrebbe lanciarlo nel

secondo tempo, per sfruttare a dovere una delle doti migliori di Menez, la velocità. Con Jeremy cambia la partita della Roma: palla a terra, scambi in velocità, tecnica al potere. Ranieri ha preparato questo derby studiando due Rome, due varianti, due formule. Si parte con Toni, ma poi c’è Menez. Così sarà anche contento il popolo, che reclama Toni dall’inizio. Se non dovesse funzionare, nessuno potrà dire che Ranieri non ci ha provato. E in ogni caso, c’è sempre la carta Menez.

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spagnolo, con i due presidenti contriti, ma vicini. Claudio Lotito sarà regolarmente schierato al suo posto, al centro della tribuna Autorità. Rosella Sensi, invece, non dovrebbe muoversi dal centro del divano di casa, nel salotto di Villa Pacelli. Il marito le terrà la mano. Lei ai derby in «trasferta» non ci va. Stavolta, però, Rosella è più combattuta: non sa se farsi contagiare dall’euforia da primato o mantenere la cabala. Ieri ha fatto sapere che deciderà solo all’ultimo momento, come Ranieri con la formazione. È più no che sì, comunque. La Roma sarà rappresentata dalla madre, la signora Maria. Lei è più forte di ogni scaramanzia. Sicurezza Stadio pieno per quanto hanno consentito le autorità: molti biglietti non sono stati stampati per ragioni di ordine pubblico, e almeno duemila seggiolini in tribuna Tevere (dove saranno schierati steward e poliziotti) resteranno vuoti per creare una zona cuscinetto tra le due tifoserie. Fuori, lavoreranno più di mille agenti che da ieri hanno cominciato la bonifica dell’Olimpico. Due elicotteri vigileranno dal cielo. Monitoraggio sui soliti luoghi caldi: Ponte Milvio, Largo De Bosis, la Farnesina, Piazza Mancini e la «Palla». Si temono scontri tra le due tifoserie e agguati comuni alle forze dell’ordine. Perfino regolamenti di conti tra ultrà della stessa fede. I cancelli dello stadio verranno aperti alle 15.30, per consentire un accurato controllo ai tornelli. Vippame Al derby ci vengono tutti, tifosi veri, tifosi occasionali, sportivi. Tribuna Autorità gonfia di personalità. I politici Paolo Bonaiuti (fiorentino), Rocco Crimi, Maurizio Gasparri, Fabrizio Cicchitto e Sergio D’Antoni (romanisti), Francesco Rutelli (laziale). L’ambasciatore Usa David H. Thorne. Il c.t. azzurro Marcello Lippi, il presidente del Coni Petrucci, il numero uno Figc Abete. Immancabili, attori e attricette: Max Giusti, Enrico Montesano, Pino Insegno, Anna Falchi, Daniele Pecci. Ilary Blasi con le sorelle: lei coniuge Totti, loro lazialissime.

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SERIE A IL DERBY DELLA CAPITALE

Reja gioca d’attesa «Claudio, che dici?»

QUI FORMELLO

Lotito porta il prete a cena con la squadra

«Lazio favorita? Non scherziamo. A noi basta il pari...» Ma se vince farà come Rossi che si tuffò nel Fontanone DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO CIERI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

FORMELLO (Roma)dL’emozione

del debuttante, i nervi saldi del tecnico meno giovane della serie A. Arriva il derby, il primo della sua lunga e variegata carriera, e Edy Reja fa fatica a conciliare le due anime che convivono in lui. C’è quella del neofita, dell’uomo «che ha sempre seguito in tv il derby romano per lo spettacolo unico che offre in campo e sugli spalti», ma c’è anche quella del tecnico decano del campionato che si preoccupa di sottolineare «come la troppa passione possa generare nervosismo. E invece, per vincere il derby, è fondamentale restare lucidi». Ranieri, che dici? E, magari, fare anche un po’ di pretattica. A Ranieri che vede la Lazio favorita, il tecnico biancoceleste risponde per le rime: «Ma non scherziamo! Basta vedere la classifica per capire chi è favo-

rito. Ranieri piange per mettere le mani avanti, ma la realtà è un’altra. E poi a noi potrebbe andare bene anche un pareggio, soprattutto se l’Atalanta non vince con la Fiorentina». Sarà vero? Difficile. Reja, che nella sua carriera non ha mai battuto la Roma (sette sconfitte e due pareggi nei nove precedenti con Vicenza e Napoli) è certamente più sincero quando ammette: «Sarebbe troppo bello vincere il derby. Ci avvicineremmo sensibilmente alla salvezza e faremmo contenti i nostri tifosi che ci chiedono lo sgambetto alla Roma». Una libidine che in settimana Reja si è detto pronto a festeggiare con qualcosa di simile a quello che fece Delio Rossi dopo il 3-0 del 2006 (tuffo nel Fontanone del Gianicolo). Come trasformare il sogno in realtà? Il tecnico ha le idee chiare: «Serve la partita perfetta, dobbiamo aggredire la Roma sin dall’inizio e cercare di sfruttare gli spazi che lasceranno». Soprattutto se i giallorossi dovessero giocare col tridente. «Ranieri spera in una Lazio a tre

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I NUMERI

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le vittorie di Reja contro la Roma. Il tecnico ha collezionato 7 sconfitte e 2 pareggi nei 9 precedenti con Vicenza e Napoli

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i successi di Lotito nei derby. Per il presidente anche 3 pareggi e 4 sconfitte nelle 11 sfide con la Roma

DAVIDE STOPPINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA dScelte fatte, con la be-

punte? Anch’io gli consiglio il tridente, anzi fossi in lui giocherei con quattro attaccanti, anche con Menez...» Gli altri deb Sarà invece una Lazio col 3-5-2, abbottonata e pronta a far male in contropiede. In attacco ci sarà Rocchi a far coppia con Floccari, anche lui debuttante come il tecnico. «Può essere per noi decisivo — osserva il tecnico —. Essendo arrivato a Roma da pochi mesi dovrebbe sentire meno il peso del match. Anche se questi sono ragionamenti che spesso lasciano il tempio che trovano». L’altro esordiente laziale in un derby è il brasiliano Dias. Andrà invece in panchina l’altro possibile debuttante Biava (che quest’anno ha già segnato alla Roma col Genoa): Radu è infatti recuperato. In panchina ci sarà pure Zarate. Ma pronto ad entrare in campo nella ripresa. E’ una sfida da affrontare con passione, ma anche con lucidità. E Reja è convinto che la carta-Zarate sia meglio giocarla a partita in corso.

nedizione divina. Il jolly Edy Reja se lo tiene in mano, pronto a calarlo nel secondo tempo. Nessuna sorpresa nella rifinitura: Reja ha provato il 3-5-2 con Rocchi, che poi è la formazione iniziale, e anche il 4-3-3 con Zarate, la soluzione di riserva nel caso la Lazio dovesse andare sotto nel risultato.

Edy Reja, 64 anni, ha firmato con la Lazio fino al 2011 FOTOLINE

Il prete La squadra ha preparato il derby in serenità. L’unico sopra le righe era Firmani, affamato in campo anche ieri pomeriggio. Il ritiro è scattato un giorno in anticipo rispetto al solito: ieri sera i giocatori hanno ingannato il tempo giocando a biliardo e guardando in tv un altro derby, quello di Barcellona. L’autogestione? Per una volta è finita in soffitta. Ieri sera a cena con la squadra c’erano anche il presidente Lotito e il d.s. Tare. E non solo: Lotito ha invitato a Formello pure un prete. È la seconda volta che accade nella gestione Reja. Chissà, magari per vincere il derby serve anche una spintarella da lassù.

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DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

fDopo la vittoria sulla Juve, l’Inter pensa alla

SERIE A

semifinale di Champions con il Barcellona

SETTIMANA DA TRIS

Così Eto’o è diventato una sentenza

P

10 APRILE

13 APRILE

16 APRILE

Campionato: Fiorentina-Inter 2-2 Samuel Eto’o segna su cross da destra di Balotelli: è il gol del temporaneo 2-1, prima della doccia fredda di Kroldrup SANTI

Coppa Italia: Fiorentina-Inter 0-1 Eto’o porta l’Inter in finale: è il suo primo gol in Coppa Italia, così ha segnato in tutte quattro le manifestazioni PEGASO

Campionato: Inter-Juventus 2-0 Maicon aveva aperto la pratica Juve, Eto’o la chiude così al 92’: 16˚ gol stagionale, tiene l’Inter in corsa per lo scudetto SANTI

Primavera Eto’o il gol è di moda «Così ora sfido il dio del calcio» Sei reti in poco più di un mese, tre nelle ultime tre gare: «Messi è il migliore, ma sto bene e la mia Inter vuole sognare»

ANDREA ELEFANTE FILIPPO MARIA RICCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO d Collezione Samuel

Eto’o, primavera 2010. Qualche piccola variazione, ma la brochure è molto simile alle precedenti: certi «pezzi» mica passano di moda. Quando arriva marzo, è come se il camerunense si vestisse di nuovo. Come se sentisse un profumo nuovo nell’aria: respira aria di gol a pieni polmoni, e non gli dà alla testa.

Tre su tre Il catalogo di quest’anno: Eto’o torna dalla coppa d’Africa a fine gennaio, rientra il 7 febbraio e in un mese gioca da titolare quattro volte su sette (una sola gara intera). Gol segnati: zero. Poi viene Catania, 12 marzo: tre sberle in faccia, più quelle di Mourinho la mattina successiva. Da quel giorno, solo il giudice sportivo (Inter-Bologna) toglie al camerunense una maglia da titolare: 10 partite su 11, sei gol segnati in un mese esatto, tre nelle ultime tre gare. Fiorentina, Fiorentina, Juventus: una sentenza. Altra maglia, stessa media La media è 0.60 gol a partita e ricorda molto quella delle cinque stagioni passate al Barcellona. Comprese tutte le competizioni, da marzo in poi fanno 42 gol in 75 partite: media 0.56. Siamo lì, appunto. E volendo andare ancora più indietro nel tempo, i conti tornano lo stesso: nella stagione 2002-2003, con la maglia del Maiorca, Eto’o segnò 11 gol fra aprile e giugno; 9 fra marzo e maggio l’anno successivo.

Eto’o e l’occasione speciale per sbloccarsi dopo quasi tre mesi: il gol vittoria di Londra PEGASO

Si sono dati il cambio Non può essere solo un caso, e non lo è. Questione di fisico, di motivazioni, ovvero di predisposizione a giocare le partite che contano, quando la stagione detta i suoi verdetti. Ed è fin troppo facile individuare nei gol segnati nelle finali di Champions vinte nel 2006 e 2009 i suoi picchi di carburazioni primaverili. Tant’è: all’Inter tutto questo non dispiace di sicuro. Anche perché il came-

runense e Milito stanno dimostrando di essere un tandem affidabile e ben assortito pure in questa circostanza. Il compagno d’attacco si è un po’ inceppato? No problem: Eto’o si è fatto contagiare dalla puntualità dell’argentino, che dopo aver trascinato la squadra per mesi ha segnato solo un gol nelle ultime cinque partite, a dispetto di occasioni che un tempo avrebbe santificato inesorabilmente. Il dio del calcio e il sogno Solo un momento di appannamento, probabilmente. Ma intanto c’è Eto’o che cammina spedito verso la forma migliore. Lo ha confessato lui stesso venerdì notte, dopo aver dato il colpo di grazia alla Juventus: «Corro, gioco per gli altri, segno: insomma mi sento bene, anche se non mi sentirete mai dire che sono al massimo, perché c’è sempre modo di migliorare: per me il massimo non esiste». Esiste volare alto, però:

Arriva marzo e il camerunense decolla: è sempre stato così, anche quando giocava con Maiorca e Barcellona «Se ci fosse un dio del calcio, in questo momento sarebbe Messi. E se esiste la squadra più forte del mondo, quella adesso è il Barcellona: però tutto può succedere e quello che l’Inter vuol far succedere è che si avveri un sogno. Nella vita, per fortuna, sognare è lecito». Meglio in quattro Giocando come gioca l’Inter, anche di più: «Adattarsi a giocare in un modo così diverso non è stato facile. Ho avuto qualche problema soprattutto all’inizio, con il rombo, ma ora va meglio: quando attacchiamo siamo sempre almeno in quattro, e questo aiuta». Eto’o se n’è accorto la sera di Stamford Bridge, e non si è più fermato.

L’INTRIGO UN NOME DI DONNA RICAMATO SULLA TOMAIA RILANCIA IL GOSSIP SULLA FIDANZATA DI MARIO

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I PERIODI D’ORO DI SAMUEL

2009-2010 6 gol dal 7 marzo all’altro ieri, in 11 partite

2008-2009 10 gol dall’11

marzo a fine stagione, in 18 partite

2007-2008 8 gol dal 16 marzo a fine stagione, in 14 partite

2006-2007 7 gol dal 16 marzo a fine stagione, in 13 partite

2005-2006 10 gol dal 4 marzo a fine stagione, in 18 partite

2004-2005 7 gol dal 5 marzo a fine stagione, in 12 partite

QUI APPIANO

Mourinho prepara la sorpresa Cambio di modulo per presidiare il centrocampo APPIANO GENTILE ( Como) dAlla Pinetina è scattata l’operazione Barça. In un clima di ritrovato ottimismo i giocatori di Mourinho si sono divisi in due gruppi. Di puro recupero il lavoro di quelli utilizzati contro la Juve, molto più intenso l’allenamento per Materazzi, Cordoba, Quaresma, Mariga, Muntari, Balotelli, Arnautovic. Tra queste pedine José Mourinho potrebbe pescare la sorpresona di martedì. Gli spifferi provenienti dagli spogliatoi parlano di una variazione di modulo rispetto al confronto col Chelsea e alle uscite più recenti. Il tecnico portoghese punterebbe a infoltire il centrocampo rimettendo Maicon all’ala destra, com’era accaduto a Firenze in coppa Italia. Quella che sembrava una decisione estemporanea sarebbe stato in realtà un vero e proprio esperimento in funzione Champions. Di conseguenza il modulo anti Barça potrebbe essere il 4-1-4-1 con Cordoba, Lucio, Samuel, Zanetti sulla linea difensiva, Cambiasso davanti alla difesa e poi Maicon, Stankovic, Motta e Sneijder piazzati dietro Eto’o o Milito. In alternativa c’è il 4-3-1-2 con Stankovic-Cambiasso-Motta linea mediana, Maicon terzino e Sneijder trequartista.

Tre giorni a Roma In vista del doppio impegno del 2 e 5 maggio (Lazio e finale di coppa Italia) si sta riflettendo sulla convenienza di fare un maxi ritiro a Roma. ni.ce.

MOU, C’E’ UN RINFORZO...

Un mistero rosa sulle scarpe di Balotelli MILANO dC’è un mistero rosa nell’ultima esibizione di Mario Balotelli. Più che un apostrofo, ricamato sopra il simbolo delle scarpette che indossa, c’è una scritta indelebile e inequivocabile. Maria Elena. Ma come, ha già spedito Betty in tribuna? Sì, Betty, la modella greca con la quale tra litigi e riappacificazioni si frequenta da un annetto, come certificato sui giornali specializzati in gossip, anche di recente. Non a caso, la dedica sull’ultimo gol di Superma-

rio, (al Bologna il 3 aprile) gridata ai quattro venti, era appunto per Betty. E allora questa Maria Elena da dove spunta? Indagine Eliminato il dubbio che possa trattarsi del nome del modello, le indagini portano a Mondello, il luogo in cui Balotelli ha trascorso l’estate 2009 in mezzo a vecchi amici e new entry. Tra le quali ci sarebbe appunto questa ragazza, citata dal giocatore in una inter-

La scarpa di Balotelli con il nome di Maria Elena BOZZANI

vista estiva («la Repubblica») come un’amica speciale. Sì, insomma, la fidanzata. Quella, per lo meno, in carica a giugno. Una modella. I giovani, si sa, amano esplorare di frequente nuove frontiere e quindi può essere benissimo che Betty l’abbia soppiantata. Ma allora perché c’è ancora il nome della ex sulle scarpette? É il paio più comodo? Il più fortunato? O vale, con un piccolo adattamento, l’antico detto «chi lascia la scarpa vecchia per la nuova...».

Si avvicina Inter-Barça e sul sito nerazzurro spunta un rinforzo d’eccezione: Beppe Baresi, vice di Mou, è chiamato Franco. Forse perché il fratello milanista sa come si batte il Barça?...

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9 R #

EURORIVALI

Guai Barça Stop nel derby e rebus viaggio Guardiola teso Solo 0-0 con l’Espanyol. E oggi l’arrivo in Italia: volo per Pisa o Roma, ma c’è l’ipotesi pullman ESPANYOL BARCELLONA

0 0

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 ESPANYOL (4-2-3-1) Kameni 6; Chica 6,5, Víctor Ruiz 7, Pareja 6,5, Didac Vila 7; Forlín 6,5, Baena 6,5; Luis García 5,5, Verdú 6,5 (dal 34’ s.t. Ivan Alonso 6), Callejón 7 (dal 40’ s.t. Ben Sahar s.v.); Osvaldo 7. PANCHINA Cristian Alvarez, Pillud, Roncaglia, Moises, Corominas. ALLENATORE Pochettino 7 BARCELLONA (4-2-1-3) Valdés 7; Dani Alves 5, Piqué 7, Milito 6 (dal 12’ s.t. Henry 5), Puyol 6,5; Busquets 5,5, Touré 5,5 (dal 12’ s.t. Keita 6,5); Xavi 6; Pedro 5 (dal 37’ s.t. Ibrahimovic 6), Messi 6,5, Maxwell 6. PANCHINA: Pinto, Marquez, Chgrynskyi, Bojan. ALLENATORE Guardiola 6. ARBITRO Undiano Mallenco 6,5 ESPULSO Dani Alves (B) al 17’ s.t. per doppia ammonizione. AMMONITI Osvaldo (E), Luis Garcia (E), Milito (B) Baena (E), Keita (B). NOTE Spettatori 39.000 circa. Tiri in porta 4-2. Tiri fuori 3-2. Angoli 3-4. In fuorigioco 3-1. Recuperi 1’ p.t.; 3’ s.t.

Zlatan Ibrahimovic ha giocato gli ultimi 8’ minuti del derby REUTERS FILIPPO MARIA RICCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BARCELLONA dAncora una volta

aveva ragione Guardiola. «Per loro è la partita dell’anno, noi ne abbiamo tante altre». E così è stato: l’Espanyol ha giocato con spirito, passione, intensità e cuore ed è riuscito ad inchiodare sullo 0-0 il Barça nel primo derby disputato a Cornellà regalando interessante materiale didattico all’Inter e ottimismo al Madrid.

Senza reti Per la prima volta da novembre, gara col Rubin, il Barcellona non ha fatto gol. In campionato per trovare un’altra gara senza reti dei blaugrana bisogna tornare indietro di 25 giornate. La cosa produce alcuni effetti immediati: addio alla possibilità di superare quota 100 punti, vantaggio sul Real che sale a 4 lunghezze che però stasera dopo la sfida col Valencia potrebbero ridursi a 1. La Liga non è ancora riaperta ma è decisamente meno chiusa. Tra Barcellona ed Espanyol ci sono 46 punti, Messi da solo ha segnato un gol in più di tutti i rivali insieme ma in casa i cugini poveri non prendevano gol da 6 partite e hanno allungato la striscia. Come? Imbrigliando, asfissiando, picchiando, innervosendo gli applauditi rivali, spogliati del loro abito migliore, il possesso palla. Cambi Barcellona tutto nuovo: Puyol fa il terzino sinistro dietro a Maxwell, Xavi fa il 10 da-

vanti a Busquets e Touré e in appoggio a Messi, confermato al numero 9 con Pedro alla sua destra. Nel primo tempo il Barcellona crea una sola occasione, traversa di Pedro con un tiro-cross al 9’ e Messi di vede una sola misera volta. L’Espanyol crea poco di più ma ha il merito di togliere il pallone agli avversari, cosa non facile e inusuale, e Valdes deve superarsi al 45’ smanacciando sul palo un tiro a colpo sicuro di Osvaldo.

LA SITUAZIONE

Catalani a +4 Oggi Real-Valencia 33a GIORNATA. Ieri: Siviglia-Sporting Gijon 3-0, Espanyol-Barcellona 0-0, Villarreal-Atletico Madrid 2-1. Oggi: Malaga-Valladolid, Tenerife-Getafe, Xerez-Racing Santdner, Deportivo-Almeria, Athletic Bilbao-Saragozza, Real Madrid-Valencia, Maiorca-Osasuna. CLASSIFICA Barcellona* 84, Real Madrid 80, Valencia 59, Siviglia* 54, Maiorca 52, Villarreal 49, Athletic Bilbao 48, Getafe 47, Deportivo 43, Atletico Madrid 40, Osasuna 38, Sporting Gijon*, Almeria, Espanyol* 37, Racing 35, Saragozza 33, Malaga 32, Tenerife 29, Valladolid 28, Xerez 26. *Una partita in più.

Altri cambi L’entrata di Henry e Keita dopo un’ora di gioco fa arretrare Maxwell, con Puyol che scala al centro. Henry va a fare il centravanti con Messi alle spalle e Xavi vicino a Busquets. L’espulsione di Alves, 5 minuti dopo per doppia ammonizione, costringe però a un nuovo ribaltone: Puyol a destra, Busquets difensore centrale. In difficoltà e con un uomo in meno il Barça si sveglia e prende in mano il gioco, senza però tirare mai in porta. La difesa dell’Espanyol è attenta, l’entrata di Ibrahimovc forse tardiva, il quarto 0-0 della stagione chiude una striscia di 7 vittorie consecutive in Liga. Il viaggio In tema Inter va registrata la preoccupazione di Guardiola per un viaggio che la nube vulcanica ha reso complicato: il Barcellona ha deciso di anticipare a oggi la partenza. A mezzogiorno allenamento, poi tutti all’aeroporto in cerca del primo volo per l’Italia: Pisa, Roma, magari Bologna, e da qui a Milano. Ma, se l’opzione aereo sarà impraticabile, trasferta in pullman da Barcellona. «Sono preoccupato, non è certo la maniera ideale per recuperare dopo una gara come questa – ha detto Guardiola – ma la Uefa non accetta rinvii e allora in qualche modo arriveremo». I 4.000 tifosi del Barça che hanno comprato il biglietto per San Siro saranno più creativi, affidandosi a macchine, autobus, treni e navi.

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DOMENICA 18 APRILE 2010

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fL’allenatore rossonero fa il punto dopo le

SERIE A Perchè vedere

SAMPDORIA-MILAN I rossoneri credono ancora nello scudetto, la squadra di Delneri è in piena lotta per un posto nella prossima Champions League. Marassi ore 15

DAL NOSTRO INVIATO

ALESSANDRA BOCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANELLO (Va) dSe le parole

fossero cose la fine della storia sarebbe già scritta, perché le parole che dice Leonardo sono identiche a quelle sentite tante volte negli ultimi anni di Milan. C’è il desiderio di non sbilanciarsi con le dichiarazioni che ha accompagnato i tormenti di Kakà e c’è il richiamo al sentimento e ai rapporti speciali fiorito tante volte sulla bocca di Carlo Ancelotti. Più in là di questo, per ora, non è lecito andare. «Io penso alla partita, non vado oltre la Sampdoria e non ho niente da dire o da chiarire». Questo il riassunto della filosofia di Leonardo. «Oltre alla partita nulla conta in questo momento. Io non sto qui a pensare al mio futuro e alla mia carriera. Non vedo motivo di parlare ancora di un contratto che c’è. E poi quello che mi lega alle situazioni non è un contratto: sono venuto al Milan con un triennale e ormai sono in questo club da 13 anni, e allora?». E allora, per rendere completo il quadro «io sono lo stesso del luglio 2009, la situazione è la stessa». Il punto è questo: la situazione. Che è la stessa appunto, con un anno di più sulle spalle di tutti. Acquisti Il nodo è il futuro del Milan, un futuro al quale Leonardo sostiene di non pensare, un futuro che adesso, con la linea di austerità decisa dal proprietario Berlusconi, sembra orientato al verde, ma i giovani non sono tutto. «Tanti grandi club cercano di avere un bacino di giovani e Filippo Galli sta lavorando bene, per avere successo servono i giovani e servono gli acquisti. Adesso però questi ragazzi hanno almeno la prospettiva del debutto in prima squadra. Questo è fondamentale», dice Leonardo. Invece sugli acquisti del Milan del futuro non c’è certezza. «Neppure per Galliani è il momento di pensare ad altre cose. Ora dobbiamo concentrarci, la partita di Genova è molto, ma molto importan-

tante voci sulla sua posizione

Filosofo Leonardo «Penso all’oggi» «Basta chiacchiere sul mio futuro, la partita con la Sampdoria è troppo importante per la nostra stagione»

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te. Servono risposte. Servono punti per consolidare una posizione che non bisogna dare per scontata, perché nessuna posizione lo è». Neppure la sua per il prossimo luglio, ma appunto su questo Leonardo, com’è logico nel finale di stagione, non si sbilancia.

HA DETTO Sulla partita Servono punti per consolidare una posizione che non bisogna dare per scontata, perché nessuna posizione lo è

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Su Galliani Il nostro rapporto è speciale, è un rapporto di affetto e stima. Che resterà eterna

Leonardo, 40 anni, saluta. Sarà l’addio a fine stagione? IMAGE SPORT

Sentimenti «Con Galliani ho un rapporto speciale, c’è stima e affetto fra noi. Ma non bisogna confondere i ruoli con i rapporti. Io e lui siamo liberi di fare quello che vogliamo, la stima resterà eterna». Se le parole fossero cose e contratti («non c’è nulla da dire ancora, io sono qui a lavorare a Milanello, vi pare che possa aver rescisso un contratto?») sarebbe tutto già deciso, visto, detto. In realtà non è così e non c’è certezza neppure sul nome del possibile erede. Marcello Lippi ha una coppa del Mondo alla quale pensare e non è detto che abbia voglia di allenare ancora un club (soprattutto non un club con budget ristretto), Filippo Galli ha appena cominciato a metter mano al settore giovanile, sta facendo bene e non sarebbe logico spostarlo dopo un anno. Ieri Massimiliano Allegri ha passato la sua prima vigilia di campionato da disoccupato a casa, a Livorno, dopo quasi due stagioni. Se gli chiedono se ha sentito il Milan si mette a ridere.

IL BRASILIANO SPERA ANCORA

Dinho, rush finale per convincere il c.t. Dunga MILANELLO (Va) Non ci spera più, forse, ma arrendersi non avrebbe senso. L’11 maggio il c.t. della Seleçao Carlos Dunga darà la lista dei convocati per il Sudafrica e Ronaldinho ha tempo quattro settimane per convincere l’inflessibile

allenatore, che di fatto ha già chiuso la porta a lui e Pato («Non ci saranno sorprese nella mia lista»). Dunga finora non ha tenuto conto delle pressioni dei media che vorrebbero vedere il milanista nell’elenco mondiale, ma Dinho ha sempre una spinta supplementare nel finale di

stagione: «Ronaldinho in ribasso? Su di lui le aspettative sono altissime e se non è da dieci pensate che è in ribasso. Io lo vedo fisicamente molto bene. E poi lui è determinante o rischia di esserlo tutte le volte», lo ha incoraggiato Leonardo. al.bo.

w

I DUBBI DEL TECNICO

I NUMERI

3

I pareggi del Milan nelle ultime tre partite a San Siro. L’ultima vittoria è del 14 marzo contro il Chievo (1-0)

4

I punti del Milan nelle ultime 3 trasferte: 0-0 all’Olimpico contro la Roma, k.o. a Parma (1-0) e vittoria a Cagliari (2-3)

3

I gol del Milan nelle ultime 3 trasferte: a secco contro Roma e Parma; Borriello, Huntelaar e autorete di Astori a Cagliari

Klaas-Jan Huntelaar, 26 anni ANSA

Huntelaar è favorito su Mancini La punta olandese dovrebbe ancora giocare a destra 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANELLO (Va) dUn problema

di assetto tattico, ma anche di ritorni da gestire. Leonardo ha perso per questa settimana Mathieu Flamini, un giocatore che sarebbe stato ancora più importante vista la squalifica di Pirlo, ma ritrova Daniele Bonera per la difesa e Amantino Mancini per l’attacco, e torna l’eterno dubbio di queste settimane: giocherà Huntelaar? Progressi Sembra sempre l’olandese l’uomo in bilico e la buona media-gol non cambia molto le cose: Klaas-Jan è stato utilizzato negli ultimi tempi sulla destra del tridente e Leonardo gli fa sempre tanti complimenti, ma neppure questo basta a rendere più salda la posizione dell’olandese. «Ci ha risolto partite importanti, si è adattato a giocare in un modo che non è il migliore per lui: la sua annata è stata molto positiva», ha detto Leonardo. Ma con Mancini in ripresa gli si offre la possibilità di schierare un vero esterno, e non è detto che il tecnico, convinto dei progressi atletici del brasiliano, non la colga. «Dovremo fare una valutazione generale, vedere anche gli uomini che possiamo schierare negli altri settori del campo». Traduzione: Leonardo ha un dubbio. Ma Huntelaar sembra in lieve vantaggio sul brasiliano, più adatto a essere schierato a partita iniziata. al.bo.

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SERIE A

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fIl centrocampista pronto a regalare il viaggio al fratello se dovesse giocare i preliminari

«Per la Champions rinuncio alle vacanze» Palombo e la stagione doriana: «Questa Samp non è un miracolo, i punti conquistati sono tutti meritati» DAL NOSTRO INVIATO

ALESSIO DA RONCH 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BOGLIASCO (Ge) d«Pensandoci be-

ne è la prima volta che con la Samp posso sfidare il Milan in questo modo, con il solito grande rispetto, ma senza timore. Eppure questo è un gran Milan». La «strana» sensazione di Angelo Palombo non è figlia di un momento d’oro. Dietro la consapevolezza delle propria forza, che ha fatto crescere la Sampdoria, c’è uno sviluppo maturato anno per anno e vissu-

to passo dopo passo dal capitano. «Avevo scelto questa destinazione otto anni fa senza dubbi e non ho mai avuto rimpianti. Sono cambiate tante cose, da quella Sampdoria in serie B a questa, tutte in meglio».

no può dire che ci sia un solo punto non meritato nella nostra classifica». E’ la più bella Sampdoria in cui ha giocato?

«Anche con Novellino avevamo mostrato un gran gioco. Diciamo che questa è una Sampdoria che si cura meno dell’avversario e prova maggiormente a imporre le sue idee di gioco».

E siete al secondo sprint che vale una Champions.

«La cosa più bella è che questa stagione non è frutto di un miracolo. Non si tratta di un’annata speciale, dove tutto è andato bene. Abbiamo avuto infortuni e colpi di sfortuna, come classifico alcuni errori arbitrali. Nessu-

Cinque sfide per la Champions, quale cancellerebbe?

Angelo Palombo, 28 anni, centrocampista della Sampdoria LAPRESSE

«Nessuna, saranno tutte belle da vivere. Certo, quattro sono

difficilissime e solo quella con il Livorno lo sembra di meno. Beh, se proprio dovessi farlo cancellerei quella di Roma». Cosa darebbe per conquistare questo traguardo?

«Per il preliminare dovrei rinunciare alle vacanze, che ho già prenotato. Le regalerei a mio fratello. Ma non vorrei che adesso un eventuale quinto posto dovesse diventare un insuccesso. Guardate investimenti sul mercato e monte ingaggi: vedrete che in ogni caso saremo stati grandissimi».

SFIDA PER L’EUROPA

Il Parma in emergenza Genoa, quanti «nemici» Perché vedere

PARMA-GENOA Il Parma arriva dall’emozionante successo sul Napoli, il Genoa deve rifarsi dopo il derby perso. Inseguono l’Europa League Tardini, ore 15

SANDRO PIOVANI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dÉ una sfida a eliminazione sulla strada per l’Europa. Parma e Genoa non possono permettersi sbagli, né concedersi pause per pensare ai tanti problemi Per trasformare il sogno europeo in realtà il Parma può solo vincere. Fin qui la teoria. La pratica parla di una formazione decimata da infortuni (Paloschi, Zenoni e Morrone) e squalifiche (Valiani e Biabiany), con un centrocampo da inventare visto che Dzemaili, recuperato dopo l'infortunio, «ha mezz'ora nelle gambe» come ha spiegato Guidolin. A dire il vero il Parma è ormai abituato a queste emergenze, superate grazie ai mille volti che il tecnico ha saputo dare alla squadra: gli emiliani cambiano senza problemi sistema di gioco. «Anche questa volta abbiamo provato diverse soluzioni»: conferma Guidolin. Che potrebbe rimandare il debutto, dal primo minuto, della coppia Crespo-Bojinov: «Non so quando, ma succederà».

Amici-nemici I rossoblù scoprono di avere un problema in più da affrontare in queste ultime sfide stagionali. Ogni domenica proporrà un nemico speciale: oggi Crespo, la prossima settimana Floccari, entrambi al Genoa all’inizio di questo campionato e ceduti a gennaio. Poi in sequenza: Meggiorini, acquistato l’estate scorsa e prestato al Bari, Borriello, il bomber dal primo anno in Serie A nell’era Preziosi, infine Mascara, uno dei primi acquisti del presidente rossoblù. Insomma, oltre alla delusione per il derby perso, ai tanti infortuni — ieri si sono fermati anche Moretti e Sculli che sono in dubbio — quanti vecchi amici diventeranno irriducibili nemici?

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SERIE A

fDopo la sconfitta contro l’Inter in casa

bianconera si analizza il momento delicato

L’ALLARME L’ALLENATORE BIANCONERO SI PREOCCUPA DOPO IL TREDICESIMO K.O. STAGIONALE

Zac: «Evitiamo il tracollo psicologico» «L’arbitro Damato a San Siro ha fatto ammonizioni a casaccio»

TORINO d«Lo devo sostituire,

quello lo devo sostituire». Troppo tardi, Zac. Le intenzioni del tecnico rivolto al secondo in panchina, Stefano Agresti, non tengono conto della rapidità di Momo Sissoko di perdere pal-

la, recuperare sull’avversario e commettere il fallo. Una, due volte in venti minuti alla terza, per un’entrata su Zanetti, il secondo giallo è ineccepibile. Il primo no, però. E su quel giallo, ingiusto secondo i biancone-

ri, l'Inter ha costruito la vittoria. Alberto Zaccheroni anche a mente fredda fa fatica a trovare la parlantina sciolta tanta è ancora la rabbia. Dalla società bocche cucite. Tocca a Zac schiumare rabbia per tutti. «Se-

condo voi è stata una partita cattiva? Sono stati distribuite delle ammonizioni a casaccio, Samuel è stato ammonito al terzo fallo da dietro e a quel punto l'arbitro ha estratto dei cartellini di avvertimento. Si ammonisce se il fallo c'è, non per dare dei segnali a casaccio come la prima ammonizione di Sissoko». Ormai è fatta. Domani pomeriggio si ritorna al centro sportivo di Vinovo, con la speranza che Palermo e Samp non

allunghino. «Io non voglio mollare, ci proveremo fino all’ultimo ma non è facile, ora devo evitare il tracollo psicologico» aggiunge Zaccheroni. Contro il Bari Felipe Melo e Sissoko squalificati. Una Juve particolarmente nervosa nella stagione, ben 9 i cartellini rossi tra campionato e coppe, 114 i gialli, in prima fila ancora Felipe Melo con 14 cartellini, seguito da Sissoko con 10 e Marchisio con 9. f.bra.

INTERVENTO DECISIVO

Così SuperGigi ha fermato il Principe

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E’ il 46’ del secondo tempo, Gianluigi Buffon ipnotizza Milito che, lanciato da Muntari, spreca un’ottima occasione per il raddoppio. Ci penserà, un minuto più tardi, Eto’o BOZZANI

Mistero Buffon Il patto con la Juve rischia di saltare

Gianluigi Buffon, 32 anni, gioca nella Juventus dal 2001 GIGLIO

Nel 2006 gli assi si accordarono con il club: in B, poi di nuovo grandi. Ma ora Gigi guarda all’estero FRANCESCO BRAMARDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO dUn gol ancora e saranno 300. Cifra tonda: una media di 0,88 gol a partita. Subiti, però. Da Gigi Buffon in nove stagioni a guardia della porta bianconera. Nove stagioni, una vita per un calciatore. E, a 32 anni, una carriera al bivio: dritto fino al 2013 con la Juve o svoltare prima che sia troppo tardi all’ul-

timo incrocio, per il Manchester, quello di Mancini? Il dubbio non è solo di Gigi, ma anche della società alla quale Supergigi ha passato la palla, deluso per la sconfitta di San Siro eppure lucido da cogliere la fine del silenzio stampa per mandare un messaggio in codice. Con la zona Champions, il quarto posto fortemente a rischio, è scontata la domanda sulla permanenza del numero 1 in bianconero anche la prossima stagio-

ne. «Il fatto che io resti o meno non dipende dal piazzamento della squadra. Venti giorni fa la società ha fatto un comunicato, e lì c'è scritto il mio futuro. Basta leggere tra le righe». Già, leggere tra le righe. Ci proviamo. Il comunicato al quale allude Gigi in verità sono due righe del vicedirettore Roberto Bettega pubblicate sul sito internet della società: «Gigi non si tocca, resterà alla Juventus».

x parole

IL COMUNICATO Il fatto che resti o no non dipende dal piazzamento della squadra. Venti giorni fa la società ha fatto un comunicato e lì c’è scritto il mio futuro Patto Le parti, società e giocatore, ne hanno parlato un paio di settimane fa: Gigi ha dato il suo benestare al trasferimento se il club riceve un'offerta «irrinunciabile». Negli ultimi due anni sono cambiati gli scenari del calcio mercato, il Milan e l'Inter che lo avevano corteggiato nel 2006

ora non possono rilanciare. Oggi la Spagna, ad eccezione di Real e Barcellona, ben coperti nel ruolo, non può offrire 35 milioni alla Juve e 4,5 al portiere azzurro. Resta l'Inghilterra. Meglio: due club inglesi, i due Manchester (il City in particolare) che da un anno corteggiano il numero 1 della Juve. C'è poi un patto non scritto «firmato» con la società nell’estate 2006, al momento della discesa in B, che Gigi e i compagni Camoranesi, Trezeguet e Del Piero potrebbero far valere. E' un patto di riconoscenza, l'impegno della Juve ad accontentare in caso di mancati traguardi dopo tre anni quei giocatori che hanno contribuito alla salvezza del club a fronte di sacrifici economici e fedeltà alla maglia. Scudetto Del Piero chiuderà la stagione prossima la carriera in bianconero, ma Gigi, Camoranesi e Trezeguet hanno altre mire e le offerte non mancano. «Pensiamo alle ultime quattro gare, a salvare la dignità - il commento di Buffon - Purtroppo la zona Champions non dipende più da noi, ma da chi ci precede in classifica. La nostra stagione non finisce a San Siro: possiamo dare ancora tanto. Lo scudetto? Ho degli amici nella Roma, auguro a Totti e compagni di togliersi una bella soddisfazione».

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DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

CALCIOPOLI

fSempre alta tensione sul processo

mentre si discute ancora dello scudetto 2006 VERSO L’UDIENZA DI MARTEDÌ

P

«Nuove prove? È possibile»

IN AULA

I protagonisti al tribunale di Napoli L’EX DESIGNATORE E L’AVVOCATO

UNA GIORNATA DA TUTTO ESAURITO

Paolo Bergamo a Napoli con il suo avvocato Silvia Morescanti IPP

Un momento dell’udienza di martedì con l’aula gremita DE LUCA

d«Potrebbero esserci delle altre novità». Cioè, una specie di supplemento di intercettazioni. La difesa di Moggi aspetta che martedì anche formalmente sia dichiarata l’ammissibilità delle 74 telefonate «non valutate». Ma non esclude di irrobustire l’elenco, anche perché dovrebbe essere formalizzata una richiesta in questo senso della difesa dell’ex designatore Pierluigi Pairetto. La difesa di Moggi ha allegato anche un’altra lista, quella dei 3400 contatti fra i centralini dei club di serie A e i telefonini dei soggetti istituzionali intercettati (dai designatori al vicepresidente federale Mazzini), censiti fra le 171 mila intercettazioni. È scontato il sì del Tribunale visto che i pm non si sono opposti, anche se in aula c’è stato il no di una delle parti civili (il Bologna) e dell’ex addetto agli arbitri del Milan Leonardo Meani, visto che la sua difesa teorizza la «non intercettabilità» delle sole chiamate del suo assistito, fuori dall’ipotesi di reato di «associazione per delinquere».

In Procura convinti: dall’altra parte c’erano arbitri La difesa: «No, si trattava di un giornalista»

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MOGGI A «VENTURA FOOTBALL CLUB» IERI SU RADIO 1

Non era il sistema Juve, era un modus vivendi Carraro non solo parlava, ma dava indicazioni. Tutto finirà quando diranno che Moggi non ha fatto niente

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MOGGI E PAIRETTO AL TELEFONO 11 AGOSTO 2004

MOGGI: E per il Trofeo Berlusconi Pieri, mi raccomando. PAIRETTO: Non l’abbiamo ancora fatto. M.: Lo facciamo dopo dai. P.: Vabbè lo si fa poi quello. Pieri arbitrerà’ il trofeo Berlusconi il 28 agosto

VALERIO PICCIONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dLa battaglia delle schede svizzere. Con contorno di utenze slovene o del Liechtenstein. È uno dei capitoli più importanti della sfida Procura-Difesa di Moggi nel processo di calciopoli. Nell’ultima udienza, per esempio, dopo il pressing stringente dell’avvocato Paolo Trofino sul colonnello Auricchio, «non ha mai pensato che potessero servire (le schede) per trattative riservate sul mercato?», il pm Stefano Capuano ha contrattaccato chiedendo allo stesso investigatore il numero dei contatti Moggi-schede attribuite ai designatori. «Sono stati 450».

«Un giornalista» Ma gli avvocati sono convinti che l’impianto accusatorio sia un castello di carta. «Lo stesso Auricchio ha ammesso che si tratta solo di sue ipotesi», dice l’avvocato Prioreschi, della difesa dell’ex dirigente juventino. Ma le intercettazioni ambientali indirette, quelle in cui Moggi lascia il telefonino italiano per rispondere a una chiamata su un’altra utenza e si mette a parlare di Milan, di Fiorentina-Bologna e di ammonizioni? «Sono cose vecchie. E ripeto, sono sempre ipo-

tesi, frutto di supposizioni personali, questa è la verità. I pm dicono che Moggi parla con gli arbitri, ma per noi si tratta di un giornalista». «Branca non c’entra» Il testimone chiave del fronte schede svizzere, il rivenditore Teodosio De Cillis (è nel suo negozio di Chiasso che sono state acquistate le schede per Moggi), è già stato sentito. Ma su questo la di-

Oltre alle 74 intercettazioni bis i legali dell’ex d.g. bianconero stanno sempre lavorando su altre telefonate «non valutate» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Schede svizzere: battaglia su Moggi Con chi parlava? Il Moggi di ieri e quello del 2004

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Ancelotti e gli altri Martedì il calendario dell’udienza è ricco. Anche se sulla testimonianza di Ancelotti c’è un dubbio: riuscirà a raggiungere Napoli o la cenere vulcanica bloccherà anche lui? Deporranno anche i due investigatori che lavorarono alle prime intercettazioni, quelle di Torino volute dal pm Guariniello, un lavoro che fu una delle basi dell’inchiesta di calciopoli. Luciano Moggi, 72 anni, imputato a Napoli DE BENEDICTIS

v.p.

Il rivenditore: «Quelle schede non le hanno comprate altri dirigenti del calcio. Soltanto Bertolini per Moggi» fesa ha dato battaglia anche martedì scorso parlando di «acquisizione senza rogatoria internazionale» e ricordando che anche Marco Branca figura fra i clienti di De Cillis. Che sbotta al telefono: «Basta. Ripeto che ho consegnato tutto spontaneamente. Ho tanti clienti nel calcio. Comprano telefonini, ma nessuno, né Branca né altri - almeno fra quelli che io conosco ha mai acquistato mezza scheda. Solo Bertolini per Moggi».

L’INTERVENTO GIANFELICE: «PAPA’ L’AVREBBE VOLUTO TENERE»

Facchetti jr. e il titolo da lasciare «Era solo una provocazione» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dGianfelice Facchetti rettifica la sua posizione sullo scudetto 2006 con una intervista radiofonica a Simona Ventura e una più dettagliata al sito dell’Inter. «La mia proposta di restituirlo era provocatoria e comunque istintiva. Papà l’avrebbe tenuto e commentando la mia provocazione avrebbe sentenziato: "hai detto una cavolata". Non è che io non ritengo legittimo quello scudetto che ci è stato assegnato. Però il risarcimento morale non è secondo me contenuto in quello scudetto. Capisco i tifosi che se lo vo-

Gianfelice Facchetti ha 35 anni ANSA

gliono tenere stretto. Capisco chi si è sentito preso in giro. Capisco la squadra e chi per anni ha giocato contro tante cose. Ma il mio era un discorso che trascendeva il tifo. Un voler essere superiore a determinate cose. Le nuove intercettazioni? C’è stata una pressione mediatica molto forte, che ha mascherato i fatti. E una notevole superficialità nel riportare i fatti. Il caso è stato montato ad arte. La difesa delle persone imputate si sta giocando il tutto per tutto. I media cavalcano l’onda e tritano dentro tutto, prendendo per oro colato qualsiasi cosa. Così si scrivono fesserie».

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DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

fIn caso di vittoria di Lazio e Bologna la

SERIE A

squadra di Ruotolo scenderebbe in B

Il Chievo in porto Livorno affonda Pellissier-Abbruscato in gol, salvezza ipotecata I toscani potrebbero retrocedere già oggi DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO GRIMALDI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

VERONA dDue mezze sentenze. Attese, in parte già scritte, e confermate sul campo. Nel bene e nel male. Premessa: non era il vero Chievo – lo dicono i tre punti conquistati nelle precedenti sette partite – eppure ieri ha avuto bisogno solo di due fiammate per ritrovare il successo e sancire al tempo stesso la resa quasi definitiva del Livorno (scende già oggi se vincono Lazio e Bologna; se la Laizo pareggia bisognerà poi attendere lo scontro diretto coi toscani), che ha dimostrato sin dall’inizio di crederci poco o nulla. E, questo, aiuta a comprendere almeno in parte il tracollo dei toscani, nonostante Ruotolo, abituato a ben altre battaglie calcistiche, abbia provato a darle una nuova fisionomia tattica. Invano.

La chiave Un guizzo di Pellissier e, proprio in chiusura, quando i padroni di casa erano

Sergio Pellissier, 31, primo a destra festeggiato dai compagni LAPRESSE

CHIEVO

2

LIVORNO

0

CHIEVO (4-3-1-2) Sorrentino; Sardo, Morero, Mandelli, Mantovani; Luciano ( 12’ s.t. Bentivoglio, 41’ s.t. Jokic), Rigoni, Marcolini; Pinzi; De Paula (19’ s.t. Abbruscato), Pellissier. PANCHINA Squizzi, Granoche, Iori, Frey. ALLENATORE. Di Carlo.

LIVORNO (3-5-1-1) De Lucia; Perticone, Knezevic, Galante; Marchini (13’ s.t. Di Gennaro), Raimondi, Moro, Bergvold (34’ s.t. Simeoni), Vitale; Pulzetti (1’ s.t. Danilevicius); Tavano. PANCHINA Bardi, Prutsch, Bernardini, Modica. ALLENATORE Ruotolo.

GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0

AMMONITI Luciano (C), Moro (L), Rigoni (C) e Perticone (L) g.sc. NOTE paganti 2.347, inc. 11.220,50; abbonati 6.962, quota 53.966,36. Tiri in porta 5-1. Tiri fuori 7-6. Angoli 8-3. In fuor. 2-0. Rec.: 1’ p.t., 3’ s.t.

MARCATORI Pellissier al 27’ p.t.; Abbruscato al 43’ s.t. ARBITRO Rosetti di Torino.

di nuovo in affanno, il bis di Abbruscato. Due a zero e salvezza quasi matematica in tasca contro un avversario che non ha quasi mai provato ad entrare in partita. Il primo (ed unico) tiro in porta per il Livorno è arrivato dopo ottantuno minuti. Se uno avesse davvero coscienza di giocarsi la vita, giocherebbe in maniera diversa. Invece, con un 3-5-1-1 che si trasformava spesso in una difesa a cinque, gli ospiti si sono chiusi bene, senza riuscire però mai a colpire. Morale della storia: sino a quando il Chievo non ha alzato il ritmo, la cerniera difensiva ha retto a dovere. Ma al Chievo è bastato un taglio di Luciano per Pellissier per far alzare bandiera bianca al Livorno, alle prese (oltre a defezioni importanti) con l’ultima grana della maxi-multa proposta dalla società. Strada in discesa L’analisi di Di Carlo è stata onesta («negli ultimi tempi avevamo mollato inconsciamente»), ma al di là dei meriti di giornata («sull’uno a zero ci siamo abbassati un po’ troppo, dimostrando però di sapere soffrire»), ieri si è avuta la prova che la sua squadra ha rallentato la marcia per necessità, e non certo per un calo mentale. Le gambe, insomma, non girano più come una volta. Il Livorno di oggi paga invece gli effetti di una stagione dannata e di un calvario iniziato ormai molto tempo fa. Provare a rialzare la testa solo a metà della ripresa, quando mancano cinque gare dalla fine, è la dimostrazione di come i toscani (con poche eccezioni) si fossero arresi da tempo. Troppo.

LE PAGELLE

di FI.GRI.

CHIEVO 6

LIVORNO 5

SORRENTINO 6 Quasi inoperoso. Un solo intervento, ma non si fa sorprendere.

DE LUCIA 6 Incolpevole sui gol, ottimo riflesso su Mandelli.

SARDO 5,5 Discontinuo, rischia grosso in almeno due occasioni. MORERO 5,5 Un paio di indecisioni che potevano costare care. MANDELLI 6 Cerca il gol. In fase di copertura sbaglia poco. MANTOVANI 6 Attento. Si propone anche per impostare l’azione. LUCIANO 6 Serve l’assist dell’uno a zero. Ha buone idee, ma non le concretizza. BENTIVOGLIO 5,5 Fatica ad entrare in partita (Jokic s.v.).

h

IL MIGLIORE

6,5 RIGONI 6,5

Eccellente visione di gioco. Molta sostanza, anche quando la squadra rallenta. MARCOLINI 6 Brillante per buona parte della gara.

PERTICONE 5 Troppe amnesie, rischia parecchio. KNEZEVIC 5 Errore fatale nell’azione del secondo gol. GALANTE 6 Attento, sfrutta l’esperienza anche quando le cose si mettono male. MARCHINI 6 Testa e gambe, per un tempo cerca di sfondare sulla destra. DI GENNARO 5,5 Davanti a lui si apre qualche varco, ma non lo sfrutta.

h

IL MIGLIORE

6 RAIMONDI

Tenace, attento, concreto. Sfiora il gol di testa ed impegna Sorrentino nel finale. MORO 5 Troppo individualista, così non funziona. BERGVOLD 5,5 Un paio di fiammate, anche se non possono certo bastare (Simeoni s.v.).

PINZI 6 Fa sempre la cosa giusta, senza strafare.

VITALE 6 Buone progressioni sulla fascia, gli servirebbe più fiducia.

DE PAULA 5 Giornata davvero da dimenticare.

PULZETTI 5,5 Si sbatte, corre, senza risultati apprezzabili.

ABBRUSCATO 6 Firma il gol che chiude la partita. E questo basta.

DANILEVICIUS 5 Molto movimento, però fatica a trovare la porta TAVANO 5 Inconsistente. Non è incisivo. Pericoloso soltanto su punizione.

PELLISSIER 6 Rientro pesante. Sblocca il risultato, però sbaglia troppo davanti alla porta. All. Di CARLO 6 Trova tre punti fondamentali per la classifica. E questo basta.

All. RUOTOLO 6 Fa quel che può, ma la nave è ormai alla deriva.

TERNA ARBITRALE: ROSETTI 6,5 Direzione attenta, il comportamento corretto in campo lo aiuta. Giachero 6,5 - Comito 6,5.

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DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

fI sardi hanno una nuova conduzione tecnica

SERIE A

I siciliani hanno problemi in trasferta

Il Cagliari dei misteri sfida l’euroPalermo

PRIMAVERA

Picchia guardalinee A Gallipoli sospesa la gara coi rosanero Buccarella, espulso, colpisce con un pugno il collaboratore: in arrivo una maxi squalifica

Debutto top secret per Melis-Festa Rossi non si fida: «Certi cambi pagano» Perché vedere

CAGLIARI-PALERMO Nel Cagliari debutta la coppia di allenatori Melis-Festa. Il Palermo lotta per il 4˚ posto che vale il preliminare Champions. Sant’Elia ore 15

ALESSIO D’URSO MARIO FRONGIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

d Motivazioni eccezionali. Una sfida, un romanzo. La corsa Champions del Palermo lanciato a cento all’ora, l’orgoglio e l’attaccamento alla maglia del Cagliari di Giorgio Melis e Gianluca Festa, il duo tecnico scelto dal presidente Massimo Cellino dopo il clamoroso esonero di Max Allegri. Al Sant’Elia i rossoblù a caccia di punti salvezza (gli attuali 40 po-

15 R

trebbero non bastare) misurano le ambizioni dei rosanero quarti e braccati innanzitutto dalla Sampdoria. Debutto Sulla panchina del Cagliari Melis e Festa vivranno un pomeriggio di passione. E’ il loro esordio in serie A: il primo di Carbonia, il secondo di Monserrato, centro dell’hinterland cagliaritano, proveranno emozioni uniche nel dirigere la squadra che li ha visti nascere. Il più esperto Delio Rossi, alla guida del Palermo, non si fida: «Sardi in crisi? No, ho visto le ultime due gare e devo dire che non è una formazione che ha fatto male, sia con il Milan in casa, sia con la Juve a Torino. L’esonero di Allegri? Il cambio di allenatore spesso paga, se non in tempi brevi, quasi sempre in tempi lunghi, inoltre quando ci sono i valori ri-

PASQUALE MARZOTTA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

GALLIPOLI (Lecce) dAggressione ad un guardali-

dal primo minuto il 19enne Hernandez, in evidenza nelle ultime settimane. Prima convocazione per il Primavera Ardizzone.

nee e partita sospesa nel campionato Primavera. Sembra incredibile, ma è quanto accaduto in Gallipoli-Palermo, gara valida per l’undicesima giornata di ritorno del girone C. L’episodio si è verificato al 44’ del primo tempo quando l’attaccante della squadra di casa Michele Buccarella, appena espulso dall’arbitro Cervellara su segnalazione di un assistente ha perso letteralmente la testa aggredendo il collaboratore di linea (Decio Savelli) e colpendolo con un pugno. Sospensione immediata della gara e fuga della terna arbitrale negli spogliatoi, in attesa dell’arrivo della polizia.

Fiducia Rossoblù e rosanero (senza tifosi al seguito) col sacro furore addosso. Rossi, che venerdì ha incontrato con tutta la squadra il presidente Maurizio Zamparini, aggiunge: «Stiamo bene, sia come testa che come gambe. Una squadra non può cambiare totalmente pelle in trasferta rispetto alle gare casalinghe. L’identità deve sempre essere unica. E' sempre il tecnico che alla fine prende le decisioni».

Reazioni Un gesto sciagurato che non può avere giustificazioni anche se Buccarella, che rischia oltre che una maxi squalifica anche il Daspo (cioè il divieto di accesso agli stadi) ci prova. «L’assistente ha offeso mia madre» ha detto l’attaccante. Per il Gallipoli parla il responsabile del vivaio Sergio Mello: «Un gesto che si commenta da solo, ma allo stesso tempo va condannata l'istigazione dell'assistente Savelli nei confronti del giovane. Mi dicono che si sia macchiato anche di un gestaccio verso i tifosi». Amaro commento del tecnico del Palermo, Rosario Pergolizzi: «Sia da genitore sia da allenatore provo una grande amarezza».

s

IN RITIRO

Delio Rossi, 50 anni, allenatore del Palermo vuole la Champions ANSA

mette in discussione tutto e c'è sempre voglia di farsi vedere da parte di tutti...».

R

Massimo Cellino, presidente del Cagliari, ieri ha seguito la squadra

Scelte Il Cagliari dei due punti nelle ultime nove gare ha fame di risultato. E ieri Cellino ha seguito in ritiro la squadra. Melis e Festa fanno i conti con Lopez, Canini e Conti out, ma recuperano in extremis Astori (farà coppia con Ariaudo) al centro della difesa. Scontata la conferma del 4-3-1-2 con Parola in regìa. Invece il tecnico del Palermo Rossi, privo di Bovo, Tedesco e Blasi oltre che degli infortunati di lunga data Simplicio e Bresciano, sembra orientato a schierare stavolta

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DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

SERIE A

fI viola sfidano l’Atalanta, ma tiene

E Prandelli s’arrabbia «Nazionale? Bastaaaa!» L’allenatore della Fiorentina disturbato da voci insistenti

Cesare Prandelli, 52 anni, allena la Fiorentina dal 2005-2006 FFT

sempre banco il futuro dell’allenatore

Perché vedere

ATALANTA-FIORENTINA L’Atalanta terzultima si gioca molte speranze di salvezza, la Fiorentina insegue un posto in Europa League Azzurri d’Italia, ore 15

MATTEO DALLA VITE GUIDO MACONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dBraccia larghe. Vocale allargatissima. «Baaaasta - esaspera il concetto Prandelli -, basta parlare di Nazionale. Leggo che il giorno dopo la fine del campionato mi faranno una proposta: per me il 17 maggio è la giornata più importante, ma perché si sposa mio figlio Nicolò». Conta quella firma sul registro, insomma, non altri autografi che le nuove ondate dei rumors potrebbero vedere azzurri. Prandelli aggiunge «parliamo solo di Fiorentina» e pone un obiettivo che sa di priorità. «Per quanto mi riguarda, raggiungere l’Europa League è molto importante: è il completamento della stagione; giocare certe partite è un’esperienza super che tutti vogliono rifare». Insomma: i conti si faranno a fine maggio. Che sia rinnovo in viola, proposta federale o mantenimento del contratto in essere.

Messaggio e nido A Bergamo, un campionato fa, Jovetic battezzò il gol italiano: fu la sua prima rete (su rigore) nella nostra Serie A. A Bergamo, Prandelli ha vissuto 15 anni: ha plasmato giovani, ha vinto un Via-

reggio e uno scudetto Primavera, ha posto le basi dell’allenatore che è. «Ricordi straordinari, non dimentico il mio vissuto, ma noi dobbiamo pensare a vincere e all’Europa. Come sta la squadra? Ha recepito perfettamente il messaggio di carica di Andrea Della Valle che, con sincerità contagiosa, ci è sempre vicino. E ha recepito anche il coro della Curva Fiesole dopo l’eliminazione contro l’Inter: quel "Grazie lo stesso" ha un grande significato, ora sta a noi essere all’altezza di un messaggio così». Partita da montagne russe. «L’Atalanta? Gara di una difficoltà enorme, si gioca la A, è squadra che sa andare in gol con 12 uomini diversi. Va ribattuto ogni colpo su colpo». Nel Mondo Atalanta è cresciuto anche Riccardo Montolivo, baby leader nelle giovanili nerazzurre e ora capitano viola: l’Europa della Fiorentina passa dal... nido di Cesare e Monto. Chi gioca? Nido atalantino che vive il match più da salvezza che ci sia. Lino Mutti ha un dubbio: «Consigli o Coppola? Stanno bene entrambi, deciderò». Pare in vantaggio Coppola, che dunque potrebbe tornare in campo dopo quasi tre mesi (24 gennaio l’ultimo match, contro il Genoa). Se così sarà, Consigli pagherà l’errore su Vucinic. Mutti punta al bersaglio grosso: «Giochiamo con coraggio e proviamo a battere la Fiorentina». Infine parla anche di Calciopoli: «Era un pentolone nel quale bollivano tante cose, bisognerebbe metterci sopra un bel coperchio e rispettare chi non c’è più e la sua memoria».

s

HANNO DETTO

V

Mutti «L’Atalanta dovrà fare la partita. Della Fiorentina temo l’organizzazione di gioco»

IL NAPOLI A BARI

Mazzarri piange «Mi mancano quattro titolari» Perché vedere

BARI-NAPOLI Il Bari è salvo e può coltivare micro-pensieri europei. Il Napoli gioca per il 4˚ posto, che dà diritto al preliminare di Champions. L’ultima vittoria del Bari sul Napoli risale al 25 gennaio 1998 (2-0). San Nicola, ore 15

MIMMO MALFITANO FRANCO CIRICI

V

Marchionni «Anche se è un po’ staccata, la Fiorentina vuole un posto in Europa. Ci proveremo»

dNel Napoli mancheranno 4 titolari: Cannavaro, Aronica, Maggio e Quagliarella. «Quasi il 50 per cento della squadra», spiega Walter Mazzarri, che non può perdere altri punti dopo i tre lasciati al Parma. Ai suoi ha chiesto una prestazione di carattere, proprio per superare l’handicap delle tante assenze. In difesa mancheranno Cannavaro e Aronica. In compenso, però, ritornerà Santacroce, la cui ultima partita è datata 23 settembre 2009, a San Siro, contro l’Inter. «É chiaro che non sarà al massimo, così come Dossena che siederà in panchina. Sugli esterni Campagnaro e Zuniga», ha spiegato l’allenatore napoletano. In attacco non giocherà Quagliarella, squalificato per 3 giornate: al suo posto Denis, reduce da un infortunio.

«A noi ne mancano 8» Giampiero Ventura, allenatore del Bari: «La nostra emergenza non fa più notizia, ma stavolta ci mancano otto giocatori. Eppure se saremo quelli del primo tempo di Siena, potremo far bene anche contro il Napoli. Loro hanno un solo risultato a disposizione, se puntano alla zona Champions. Noi invece ci teniamo a rafforzare l'immagine offerta finora».

A CATANIA VIA ROMA

Siena, odissea viaggio E forse si torna in treno Perché vedere

CATANIA-SIENA Il Catania è quasi al sicuro, il Siena di Malesani insegue una salvezza impossibile. Opposte tendenze a confronto Cibali, ore 15

CARUSO-LORENZINI dLa super nube che ha bloccato l'Europa ha colpito anche il Siena, trasformando il viaggio verso Catania in un'odissea. La squadra ha impiegato dieci ore per raggiungere la Sicilia. Il charter, previsto dallo scalo se-

nese di Ampignano, è stato prima posticipato, poi cancellato. Così i bianconeri si sono trasferiti in pullman a Fiumicino e, dopo aver passato altri 40 minuti in pista, sono partiti per la Sicilia, dove il Siena è atterrato alle 19. La squadra potrebbe tornare a Siena in treno. Torna Morimoto Battendo il Siena il Catania conquisterà la certezza matematica di disputare i quinto campionato consecutivo di serie A. Per questa partita Mihajlovic, oltre a Martinez dovrà rinunciare anche a Mascara (squalificato). Si rivedrà in campo Morimoto.

TOTO’ CAPOCANNONIERE VUOLE ALLUNGARE

L’Udinese gioca anche per bomber Di Natale Perché vedere

UDINESE-BOLOGNA Il Bologna, più dell’Udinese, cerca i punti della salvezza: se l’Atalanta vincesse, un pari potrebbe diventare poca cosa Friuli, ore 15

MEROI-DI SCHIAVI

dVincere (per conquistare matematicamente la salvezza) e aiutare Di Natale a vincere la classifica dei cannonieri. Eccoli qui i due obiettivi dell'Udinese contro il Bologna. Venerdì sera

Milito è rimasto a secco e Di Natale, al momento con quattro lunghezze di vantaggio (23 contro 19), potrebbe piazzare l'allungo decisivo. Di Natale punta così a emulare Bierhoff e Amoroso che salirono sul trono dei bomber nel 1998 e nel 1999. Ansia e incertezza Le cinque sconfitte consecutive pesano, nel Bologna si avvertono ansia e incertezza. Il patron Renzo Menarini ha puntellato il futuro confermando Baraldi, mentre Colomba invoca una reazione. In attacco le solite tre punte: Adailton dietro alla coppia Zalayeta-Di Vaio.

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SERIE A a

34

ATA N R GIO

La guida CLASSIFICA SERIE A SQUADRE

PT

PARTITE G V N P

RETI F S

INTER

70 34 20 10 4 65 30

ROMA

68 33 20 8 5 59 36

MILAN

64 33 18 10 5 54 33

PALERMO

54 33 15 9 9 49 41

SAMPDORIA

54 33 15 9 9 41 38

JUVENTUS

51 34 15 6 13 49 49

NAPOLI

49 33 12 13 8 44 40

PARMA

46 33 12 10 11 35 41

FIORENTINA

46 33 13 7 13 46 39

GENOA

45 33 12 9 12 52 53

BARI

43 33 11 10 12 40 41

CHIEVO

41 34 11 8 15 31 34

CAGLIARI

40 33 11 7 15 50 51

CATANIA

39 33 9 12 12 38 38

UDINESE

38 33 10 8 15 43 49

LAZIO

37 33 8 13 12 31 36

BOLOGNA

35 33 9 8 16 36 50

ATALANTA

31 33 8 7 18 32 44

SIENA

29 33 7 8 18 35 57

LIVORNO

26 34 6 8 20 22 52

■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE

A parità di partite giocate, la nostra classifica tiene conto nell'ordine di: 1) punti negli scontri diretti; 2) differenza reti negli scontri diretti; 3) differenza reti globale; 4) gol segnati; 5) ordine alfabetico.

17 R

fIn attesa del super derby dell’Olimpico,

il clou è a Genova: la Samp ospita il Milan

ATALANTA (4-4-2) FIORENTINA (4-4-1-1)

BARI (4-4-2) NAPOLI (3-4-2-1)

OGGI ORE 15 - ANDATA 0-2 PREZZI da 14 a 110 euro TV Sky Calcio 4 HD; Premium Calcio 3; Dahlia 2 Calcio

4

77

5

13

CAPELLI

BIANCO

MANFREDINI

PELUSO

79

17

22

20

F. PINTO

GUARENTE

PADOIN

VALDES

9

90 TIRIBOCCHI

15

5

90

14

ALVAREZ

GAZZI

11 8 GILARDINO JOVETIC 6 VARGAS 19

16

GOBBI

FELIPE

5

9

3

31

ARIAUDO

AGOSTINI

8 BIONDINI

18 PAROLA 7 COSSU

22

6

ALVAREZ SILVESTRE

23

33

TERLIZZI

CAPUANO

19

5

27

RICCHIUTI

CARBONI

BIAGIANTI

32

30

13

11

15

MATRI

RAGATZU

IZCO

LOPEZ

MORIMOTO

10

90

9 DENIS

7 LAVEZZI

5

14

77

2 GRAVA

63 LARRONDO

MICCOLI

GARGANO PAZIENZA CAMPAGNARO

1 FREY

13

RINAUDO SANTACROCE

6 HERNANDEZ PASTORE 9 11 8 NOCERINO LIVERANI MIGLIACCIO 42 3 24 16 BALZARETTI GOIAN KJAER CASSANI

32

18

7

MACCARONE

GHEZZAL

REGINALDO

22 TZIOLIS 29

3 DEL GROSSO

ARBITRO Bergonzi di Genova (D’Agostini-Lanciani; Doveri)

8 VERGASSOLA 9

87

CRIBARI MALAGÒ

46 SIRIGU

26 DE SANCTIS

ARBITRO Romeo di Verona (Padovan-Tonolini; Tommasi)

10 LAZZARI

6

23

29

13 ASTORI

CASTILLO

16 ZUNIGA

30

DE VEZZE ALLEGRETTI

14 PISANO

10

17

GAMBERINI DE SILVESTRI

21 PARISI

21 ANDUJAR

BARRETO

HAMSIK

18 15 32 MONTOLIVO ZANETTI MARCHIONNI

19

BELMONTE A. MASIELLO BONUCCI

PRIMAVERA

OGGI ORE 15 - ANDATA 2-3 PREZZI da 10 a 100 euro TV Sky Calcio 6 HD; Dahlia 4 Calcio

22 MARCHETTI

1 GILLET

taccuino

CATANIA (4-3-3) SIENA (4-2-3-1)

OGGI ORE 15 - ANDATA 1-2 PREZZI da 10 a 50 euro TV Sky Calcio 3 HD; Dahlia 3 Calcio

OGGI ORE 15 - ANDATA 2-3 PREZZI da 18 a 35 euro TV Sky Sport 1 HD, Sky Calcio 2; Premium Calcio 2

32 COPPOLA

AMORUSO

CAGLIARI (4-3-1-2) PALERMO (4-3-1-2)

ROSI

85 CURCI

ARBITRO Gava di Conegliano Veneto (Viazzi-Liberti; Guida)

ARBITRO Rocchi di Firenze (Cariolato-De Luca; Pinzani)

ATALANTA

BARI

CAGLIARI

CATANIA

Coppola potrebbe spuntarla su Consigli, per il resto squadra fatta. PANCHINA 1 Consigli, 30 Canzian, 21 Radovanovic, 15 De Ascentis, 74 Volpi, 70 Ceravolo, 72 Doni. All. Mutti. BALLOTTAGGI Coppola-Consigli 55-45%. DIFFIDATI Amoruso, Bianco, Chevanton, Garics, Talamonti, Valdes. SQUALIFICATI Pellegrino (1). INDISPONIBILI Barreto (1 mese), Bellini (1 sett.), Talamonti (1 sett.), Chevanton (3 settimane), Garics (1 sett.), Zanetti (1 sett.). ALTRI Rossi, Caserta, Gabbiadini.

Parisi ed Allegretti sulla fascia sinistra. PANCHINA 25 Padelli, 27 Stellini, 17 S. Masiello, 4 Almiron, 11 Koman, 99 Sforzini, 8 Gosztonyi. All. Ventura. BALL. Parisi-S. Masiello 70-30%, Allegretti-Koman 70-30%. DIFF. Bonucci, Donati, Gazzi, A. Masiello. SQUAL. nessuno. INDISP. Donda (stag. finita), Ranocchia (stag. finita), Rivas (stag. finita), Kamata (stag. finita), Kutuzov (3 sett.), Langella (3 sett.), Sestu (1 sett.), Donati (1 sett.), Meggiorini (1 sett.), Pisano (2 sett.). ALTRI Lamberti, Diamoutene, Visconti.

Astori, recuperato in extremis, e il Primavera Ragatzu, dal 1’. PANCHINA 4 Lupatelli, 15 Marzoratti, 4 Dessena, 20 Barone, 27 Jeda, 23 Larrivey, 9 Nené. All. Melis-Festa. BALLOTTAGGI Lazzari-Dessena 60-40%, Matri-Nené 60-40%. DIFFIDATI Agostini, Jeda. SQUALIFICATI Canini (1), Conti (1). INDISPONIBILI Lopez (1 settimana), Agazzi (stagione finita). ALTRI Di Laura, Vigorito, Verachi, Nainggolan, Dametto, Brkljaca.

Prima panchina per Barrientos. PANCHINA 30 Campagnolo, 2 Potenza, 14 Bellusci, 4 Delvecchio, 8 Ledesma, 10 Barrientos, 26 Sciacca. All. Mihajlovic. BALLOTTAGGI Terlizzi-Bellusci 80-20%, Morimoto-Ledesma 80-20%, Alvarez-Potenza 80-20%. DIFFIDATI Andujar, Biagianti, Capuano, Maxi Lopez, Ricchiuti. SQUALIFICATI Mascara (1). INDISP. Llama (stagione finita), Augustyn (stagione finita), Martinez (2 settimane). ALTRI Kosicky, Barrientos, Marchese, Spolli, Russo.

FIORENTINA

NAPOLI

PALERMO

SIENA

Torna Gamberini (assente dal 14/02); Vargas, Jovetic, Montolivo non al meglio. PANCHINA 90 Seculin, 25 Comotto, 2 Kroldrup, 28 Bolatti, 24 Santana, 22 Ljajic, 39 Keirrison. All. Prandelli BALLOTTAGGI De Silvestri-Comotto 51-49%, Zanetti-Bolatti 60-40%, Gamberini-Kroldrup 51-49%. DIFFIDATI Comotto, Kroldrup, Marchionni, Vargas, Zanetti. SQUALIFICATI Mutu (sospeso in attesa di giudizio). INDISPONIBILI Pasqual (5 giorni), Donadel (5 giorni), Avramov (5 giorni), Natali (10 giorni). ALTRI Masi, Miranda.

Campagnaro e Zuniga copriranno le fasce. In difesa rientra Santacroce. Convocato il baby Iuliano (’93). PANCHINA 1 Iezzo, 8 Dossena, 33 Rullo, 21 Cigarini, 18 Bogliacino, 91 Maiello, 9 Hoffer. All. Mazzarri. BALLOTTAGGI Denis-Hoffer 80-20%. DIFFIDATI Lavezzi, Pazienza. SQUALIFICATI Quagliarella (3), Aronica (1), Cannavaro (1). INDISPONIBILI Aronica (2 settimane), Maggio (2 settimane). ALTRI Iuliano.

Blasi out per una gastroenterite, al suo posto il Primavera Ardizzone. PANCHINA 28 Benussi, 89 Celustka, 27 Calderoni, 95 Ardizzone, 14 Bertolo, 7 Cavani, 20 Budan. All. Rossi. BALLOTTAGGI Hernandez-Cavani 60-40%. DIFFIDATI Blasi, Bovo, Bresciano, Cavani, Goian, Miccoli, Migliaccio. SQUALIFICATI Carrozzieri (fino al 5/4/2011). INDISP. Mchedlidze (fuori rosa), Bresciano (1 mese), Simplicio (1 mese), Bovo (3 sett.), Tedesco (3 giorni), Blasi (4 giorni). ALTRI Brichetto, Adamo, Davì, Morganella.

Siena d'attacco a Catania, con la conferma dello schema 4-2-3-1. PANCHINA 31 Pegolo, 6 Terzi, 88 Odibe , 24 Jajalo, 23 Jarolim, 12 Ekdal, 11 Calaiò. All. Malesani. BALLOTTAGGI Larrondo-Calaiò 70-30%, Malagò-Odibe 60-40%, Reginaldo–Ekdal 60-40%. DIFFIDATI Codrea, Ghezzal, Maccarone, Rosi, Tziolis, Vergassola. SQUALIFICATI Pratali (1). INDISPONIBILI Parravicini (1 settimana), Fini (1 settimana). ALTRI Jaakkola, Buchel, Filipe, Ivanov, Brandao, Codrea, Rossi, Rossettini, Ficagna.

Milan e Juventus cadono in casa dQuesti i risultati della 24a giornata del campionato Primavera. GIRONE A Grosseto-Fiorentina 0-3; Juventus-Empoli 0-1; Livorno-Genoa 0-2; Modena-Siena 1-3; Parma-Piacenza 1-0; Sampdoria-Cagliari 3-1; Sassuolo-Torino 1-1. CLASSIFICA Sampdoria 53; Juventus 51; Genoa 47; Parma 45; Empoli, Fiorentina 42; Siena 39; Piacenza 31; Torino 30; Cagliari 23; Sassuolo 22; Livorno 19; Modena 16; Grosseto 12. GIRONE B Atalanta-Bologna 2-0; Brescia-AlbinoLeffe 3-0; Cesena-Vicenza 1-0; Cittadella-Padova 1-3; Mantova-Chievo 0-1; Milan-Udinese 1-3; Triestina-Inter 1-3. CLASSIFICA Inter* 53; Milan 48; Atalanta, Chievo 45; Brescia 43; Udinese 42; Mantova 35; Cesena 33; AlbinoLeffe 31; Bologna 23; Triestina 21; Padova 18; Cittadella* 11; Vicenza 10. * Una partita in meno GIRONE C Bari-Lazio 1-1; Catania-Napoli 1-0; Crotone-Ascoli 2-2; Frosinone-Salernitana 0-3; Gallipoli-Palermo 0-1; Lecce-Ancona 3-2; Roma-Reggina 2-1. CLASSIFICA Roma 59; Palermo 53; Catania 48; Lazio 45; Bari, Salernitana 43; Reggina 41; Napoli 35; Ascoli 26; Lecce 22; Crotone 20; Ancona 17; Frosinone 15; Gallipoli 5.

ARBITRI

Saccani si è dimesso dopo 11 anni di carriera dMassimiliano Saccani, 42 anni, si è dimesso dalla Can A e B. L’arbitro di Mantova in ogni caso avrebbe concluso la carriera a fine stagione. In undici anni ha diretto 133 partite di A e 105 di B.

CALCIO A 5

PROSSIMO TURNO 35˚ giornata Sabato 24 aprile INTER-ATALANTA (1-1) (ore 18) PALERMO-MILAN (2-0) (ore 20.45) Domenica 25 aprile, ore 15 BOLOGNA-PARMA (1-2) FIORENTINA-CHIEVO (1-2) GENOA-LAZIO (0-1) JUVENTUS-BARI (1-3) LIVORNO-CATANIA (1-0) NAPOLI-CAGLIARI (3-3) UDINESE-SIENA (1-2) ROMA-SAMPDORIA (0-0) (ore 20.45)

PARMA (4-5-1) GENOA (3-4-3) OGGI ORE 15 - ANDATA 2-2 PREZZI da 15 a 90 euro TV Sky Calcio 5 HD; Dahlia 5 Calcio

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OGGI ORE 15 - ANDATA 0-3 PREZZI da 15 a 60 euro TV Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio 1; Dahlia Sport

83 MIRANTE 5 ZACCARDO

24 PACI

JIMENEZ 11

9

LANZAFAME

ANTONELLI 3

14

GALLOPPA 77

7

CASTELLINI

6 LUCCHINI

13 ROSSI

3 ZIEGLER

14

9

8

ACQUAFRESCA

PALACIO

24

77

26 BOCCHETTI

OGGI ORE 15 - ANDATA 1-2 PREZZI da 15 a 150 euro TV Sky Calcio 7 HD; Dahlia 1 Calcio

77 SEMIOLI

17 PALOMBO 99 A. CASSANO

16 POLI

18 GUBERTI

10

21

20

ZAPATER

MESTO

3 15 DAINELLI PAPASTATHOPOULOS 73 SCARPI

ARBITRO Banti di Livorno (Giordano-Ghiandai; Tozzi)

22 80 RONALDINHO BORRIELLO

32

2 88

20

ISLA

INLER

ASAMOAH

11

10

11

9

HUNTELAAR

DI VAIO

10 SEEDORF

32 20 ABATE

ARBITRO Rizzoli di Bologna (Di Liberatore-Papi; Peruzzo)

CASARINI 23 LANNA

PASQUALE

3

SANCHEZ DI NATALE

23 8 AMBROSINI GATTUSO 77 33 25 ANTONINI T. SILVA BONERA 1 DIDA

26

LUKOVIC

85

OGGI ORE 18.30 - ANDATA 0-1 PREZZI da 20 a 155 euro TV Sky Sport 1 HD, Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio e HD

7

80 28 26 DIAS STENDARDO RADU BROCCHI MAURI 2 32 24 5 11 LICHTSTEINER LEDESMA KOLAROV

PEPE

MORAS

20

9

FLOCCARI

ROCCHI

9

25

VUCINIC

ZALAYETA ADAILTON 26 24

MUDINGAYI 18 13

16

BUSCÈ

PORTANOVA 1 VIVIANO

d(g.l.g.) La Marca vince la stagione

86 MUSLERA

24

FERRONETTI ZAPATA

Stagione regolare Vince la Marca

LAZIO (3-5-2) ROMA (4-3-1-2)

22 HANDANOVIC

8 ZAURI

PAZZINI

SCULLI

MORETTI MILANETTO

UDINESE (4-3-3) BOLOGNA (4-3-1-2)

30 STORARI

15 6 DELLAFIORE LUCARELLI

CRESPO

MARCATORI 23 RETI: Di Natale (5) (Udinese) 19 RETI: Milito (4) (Inter) 15 RETI: Gilardino (1) (Fiorentina); Miccoli (5) (Palermo) 14 RETI: Pazzini (2) (Sampdoria) 13 RETI: Matri (3) (Cagliari); Borriello (1) (Milan) 12 RETI: Barreto (4) (Bari); Pato (Milan); Hamsik (2) (Napoli); Eto’o (2) (Inter) 11 RETI: Vucinic (1) (Roma); Maccarone (1) (Siena) 10 RETI: Adailton (1) (Bologna); Floccari (2) (4 con il Genoa) (Lazio); Cavani (1) (Palermo); Totti (4) (Roma) 9 RETI: Tiribocchi (Atalanta); Di Vaio (2) (Bologna); Martinez (1) (Catania); Ronaldinho (4) (Milan); Quagliarella (Napoli); Floro Flores (Udinese); Pellissier (Chievo) 8 RETI: Nené (1) (Cagliari); Mascara (5) (Catania); Balotelli (Inter); C. Lucarelli (2) (Livorno); Bojinov (Parma)

SAMPDORIA (4-4-1-1) MILAN (4-2-1-3)

7

DE ROSSI

84

17

RAGGI

RIISE

ARBITRO Morganti di Ascoli Piceno (Copelli-Ayroldi; Calvarese)

30

10 TOTTI

TONI

20

PIZARRO PERROTTA 5 29 77

JUAN

regolare, ma non finisce l’ultima di campionato dopo il 12-0 del primo tempo, nella ripresa Napoli non ha il numero di giocatori necessari e la partita viene sospesa. Risultati della 24a giornata: Marca-Napoli sospesa; Cagliari-Montesilvano 1-4; Pescara-Atiesse 7-5; Bisceglie-Lazio 4-4; Arzignano-Napoli Barrese 3-11; Kaos-Luparense 3-2; Napoli Vesevo-Augusta 5-5. Classifica: Marca 61; Montesilvano 59; Luparense 56; Bisceglie 43; Augusta 41; Napoli Vesevo 37; Lazio, Kaos 33; Pescara 32; Napoli Barrese 29; Atiesse 28; Cagliari 24; Arzignano 14; Napoli 6.

BURDISSO

CASSETTI

27 JULIO SERGIO

ARBITRO Tagliavento di Terni (Calcagno-Maggiani; Baracani)

PARMA

SAMPDORIA

UDINESE

LAZIO

Out anche Morrone oltre a Paloschi e Zenoni (infortunati) e agli squalificati Valiani e Biabiany. PANCHINA 1 Pavarini, 34 Gigli 8 Lunardini, 10 Dzemaili, 16 Baccolo, 90 Pasi, 86 Bojinov. All Guidolin.

Poli, reduce da un problema alla caviglia, preferito a Tissone.

Infortunio alla spalla per Belardi, in panchina il giovane Romo.

BALLOTTAGGI Crespo-Bojinov 55-45%. DIFFIDATI Dzemaili, Lucarelli, Lunardini, Mirante, Paci, Paloschi. SQUALIFICATI Biabiany (1), Valiani (1). INDISPONIBILI Paloschi (5 giorni), Zenoni (2 mesi), Morrone (da valutare). ALTRI Russo, Traore.

PANCHINA 21 Guardalben, 22 Cacciatore, 5 Accardi, 12 Tissone, 7 Mannini, 20 Padalino, 11 Scepovic. All. Delneri. BALLOTTAGGI Guberti-Mannini 70-30%, Poli-Tissone 70-30%. DIFFIDATI A. Cassano, Padalino, Pazzini. SQUALIFICATI Gastaldello (1). INDISPONIBILI Castellazzi (2 settimane), Pozzi (2 mesi). ALTRI Soriano, Elsneg, M. Cassano, Regini, Franceschini, Testardi.

PANCHINA 1 Romo, 80 Domizzi, 4 Cuadrado, 14 Sammarco, 19 Badu, 83 Floro Flores, 9 Corradi. All. Marino. BALLOTTAGGI Inler-Sammarco 55-45%. DIFFIDATI Basta, Coda, D’Agostino, Domizzi, Ferronetti, Handanovic, Lukovic, Sammarco, Zapata. SQUAL. nessuno. INDISP. Coda (stag. finita), D'Agostino (stag. finita), Basta (1 sett.), Belardi (2 sett.). ALTRI Siqueira, Obodo, Zimling, Geijo, Lodi.

Radu c’è, Rocchi favorito su Zarate. PANCHINA 88 Berni, 25 Biava, 87 Diakite, 4 Firmani, 33 Baronio, 10 Zarate, 74 Cruz. All. Reja. BALLOTTAGGI Rocchi-Zarate 80-20%. DIFFIDATI Baronio, Cruz, Floccari, Foggia, Kolarov, Ledesma, Rocchi. SQUAL. nessuno. INDISP. Bizzarri (stag. finita), Foggia (5 giorni), Manfredini (10 giorni), Matuzalem (stag. finita), Meghni (2 sett.). ALTRI Bonetto, Dabo, Del Nero, Hitzlsperger, Inzaghi, Makinwa, Scaloni, Siviglia.

GENOA

MILAN

BOLOGNA

ROMA

Sculli e Moretti a riposo, ma convocati. PANCHINA 32 Amelia, 40 Tomovic, 13 Fatic, 22 Gucher, 11 El Shaarawy, 18 Boakye, 10 Palladino. All. Gasperini. BALL. Scarpi-Amelia 60-40%, Moretti-Fatic 60-40%, Sculli-Palladino 60-40%. DIFF. Acquafresca, Bocchetti, Dainelli, Gucher, Palacio, Suazo, Zapater. SQUAL. Criscito (1). INDISP. Kharja (2 sett.), Juric (10 giorni), Jankovic (stag. finita), Suazo (3 sett.), Rossi (2 sett.). ALTRI Cofie, Terigi, Lazarevic, Polenta, Ragusa, Bertoncini, Frison, Perin, Aleksic.

Torna Bonera al centro della difesa. PANCHINA Abbiati, 59 Albertazzi, 44 Oddo, 18 Jankulovski, Zambrotta, Mancini, 9 Inzaghi. All. Leonardo. BALLOTTAGGI Abate-Zambrotta 60-40% , Huntelaar-Mancini 60-40%. DIFFIDATI Ambrosini, Borriello, Seedorf, Thiago Silva. SQUALIFICATI Pirlo (1). INDISPONIBILI Favalli (1 sett.), Kaladze (1 sett.), Nesta (2 sett.), Onyewu (stag. finita), Beckham (stag. finita), Flamini (3-4 giorni), Pato (1 settimana). ALTRI Roma, Adiyiah, Verdi.

Mudingayi ha lavorato col gruppo e quindi è disponibile. PANCHINA 15 Colombo, 21 Zenoni, 6 Britos, 5 Mutarelli, 30 Modesto, 20 Gimenez 11 Succi. All. Colomba. BALLOTTAGGI nessuno. DIFFIDATI Guana, Lanna, Modesto, Portanova. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Guana (1 mese), Mingazzini (1 mese). ALTRI Lavecchia, Marazzina, Bassoli, Santos, Appiah, Savio, Pisanu.

Ranieri medita sull’impiego (o meno del tridente), così come sul modulo. Tutti gli attaccanti sono in preallarme. PANCHINA 32 Doni, 5 Mexes, 22 Tonetto, 33 Brighi, 11 Taddei, 19 Baptista, 94 Menez. All. Ranieri. BALLOTTAGGI Toni-Taddei 60-40%, Toni-Menez 60-40%. DIFFIDATI Vucinic. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI nessuno ALTRI Artur, Lobont, Andreolli, Faty, Motta, Cerci

DONNE

Torres scatenata Il Bardolino insegue d(g.l.g.) E’ rimasto solo il Bardolino

ad inseguire una Torres scatenata che ha vinto 7-0 a Venezia con tripletta della Panico. Risultati della 18a giornata: Bardolino-Tavagnacco 3-1; Reggiana-Lazio 3-1; Roma-Chiasiellis 5-1; Venezia-Torres 0-7; Brescia-Torino 0-1; Fiammamonza-Atalanta 2-0. Classifica: Torres 50; Bardolino 44; Tavagnacco 41; Reggiana 33; Roma 27; Lazio, Torino 23; Venezia 16; Chiasiellis Atalanta, Brescia 13; Fiammamonza 9.

TOTOCALCIO E TOTOGOL

Colonne vincenti del concorso n. 39 dTOTOCALCIO Colonna vincente del concorso n. 39: 1-2-1-1-2-X-1-X-2-X-2-X-2-1. Quote: nessun 14; ai 13 (sono 14): e 6.042; ai 12 (267): e 316; ai 9 (234): e 339. TOTOGOL Colonna vincente del concorso n. 39: 9-11-6-4-2-13-14. Quote: nessun 7 e nessun 6; ai 5 (sono 11): e 495; ai 4 (119 ): e 54.

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18 R

DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

fINGHILTERRA / 35a giornata

MONDO

Distanze ridotte al vertice della classifica

Chelsea ko, tutto aperto LA SITUAZIONE E oggi l’Arsenal a Wigan 35a GIORNATA Manchester City-Manchester Utd 0-1, Sunderland-Burnley 2-1, Stoke City-Bolton 1-2, Fulham-Wolverhampton 0-0, Blackburn-Everton 2-3, Birmingham-Hull City 0-0, Tottenham-Chelsea 2-1 Oggi Wigan-Arsenal, Portsmouth-Aston Villa. Lunedì Liverpool-West Ham CLASSIFICA Chelsea 77; Manchester Utd 76; Arsenal 71; Tottenham 64; Manchester City 62; Liverpool 56; Aston Villa 55; Everton 54; Birmingham 47; Fulham, Stoke City e Blackburn 43; Sunderland 41; Bolton 35; Wolverhampton 34; Wigan 32; W.Ham 31; Hull City 28; Burnley 27; Portsmouth 15* *9 punti di penalizzazione MARCATORI 26 GOL: Rooney (Manchester Utd). 25 GOL: Drogba (Chelsea). 23 GOL: Bent (Sunderland). 22 GOL: Tevez (Manchester City)

Paul Scholes esulta per il suo 149o centro con lo United: il ManCity è sconfitto AP

IL DERBY DI MANCHESTER

Scholes beffa il ManCity United a meno 1 LUCA PISAPIA

MANCHESTER CITY MANCHESTER UTD

0 1

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Scholes 48' s.t. MANCHESTER CITY (4-2-3-1) Given 6,5; Onuoha 6, Kompany 6,5, Toure 7, Bridge 5,5; Barry 5,5, De Jong 6 (33’ st Ireland 5); Johnson 5,5 ( 20' st Vieira 5,5), Tevez 7, Bellamy 6; Adebayor 6 (29' st Wright-Phillips 6,5). PANCHINA Nielsen, Zabaleta, Boyata, Santa Cruz. ALL Mancini 6 MANCHESTER UTD (4-3-3) Van der Sar 6; Neville 6,5, Vidic 7, Evans 6,5, Evra 6,5; Fletcher 6,5, Scholes 7, Gibson 5,5 (14' st Nani 6,5); Valencia 6,5 (35' st Obertan 5), Rooney 5,5 (29' st Berbatov 6) Giggs 6. PANCHINA Kuszcak, Rafael, O'Shea, Carrick. ALL Ferguson 6,5 ARBITRO: Atkinson (Yorkshire) 6 NOTE spettatori 47.019. Ammoniti: Kompany, Johnson (C) Evra (U). Tiri in porta: 5-3. Tiri fuori: 8-13. Angoli: 7-5. Fuorigioco: 2-3. Recuperi: 1'-3'

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MANCHESTERdPer la terza vol-

ta sono i minuti di recupero ad essere fatali al Manchester City nel derby. Dopo il gol di Owen all’andata, e quello di Rooney in semifinale di Carling Cup, è un colpo di testa di Scholes, 3 minuti dopo il 90’, a lanciare lo United all’inseguimento del Chelsea e ad arrestare la volata del City verso la Champions. Gol festeggiato con un bacio (sulla bocca!) di Neville all’autore della rete. La squadra di Mancini scivola a -2 dal Tottenham con un calendario più difficile degli avversari. «Non sono preoccupato, decisivo sarà lo scontro diretto in casa contro il Tottenham (il 5 maggio, recupero prima dell’ultima giornata ndr) — dice Mancini —. Sono solo dispiaciuto: non meritavamo di perdere».

GERMANIA 31ª GIORNATA

Il Bayern ne fa sette Lo Schalke insegue PIERFRANCESCO ARCHETTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dNon era strettamente necessario un ampliamento della differenza reti, dato che il Bayern partiva da +9 sullo Schalke 04. C’erano anche i rischi per infortuni ed energie buttate in vista della semifinale di Champions contro il Lione, mercoledì. Perché allora il Bayern si è accanito contro l’Hannover, andando perfino al 91’ a cercare il gol (trovato) del 7-0? «Perché ci siamo divertiti, abbiamo fatto felice anche il pubblico e non ci è costa-

Arjen Robben, 26 anni, Bayern AP

Tevez non basta La sconfitta sarà anche arrivata in extremis ma certifica la superiorità territoriale dello United e l’incapacità del City di approfittare di un Rooney a mezzo servizio, con un solo giorno di allenamento per via della caviglia malandata. È a centrocampo che il City soccombe: già nel primo tempo per ben due volte Bridge si fa scappare Valencia, i cui cross sono sprecati da Rooney (41’) e Giggs (45’). Per il City soltanto una punizione di Tevez bloccata da Van der Sar (9’). Scholes, rinnovo e gol Le squadre si allungano e fioccano le occasioni: Nani sfiora il palo (71’), Barry tenta un dribbling di troppo prima di reclamare un rigore per intervento di Neville (74’), Berbatov di testa gira a lato (82’). Poi, in pieno recupero, Bridge tira sul portiere e sul ribaltamento di fronte Ireland si dimentica di Scholes che arriva tutto solo all’appuntamento col cross di Evra. E il 35enne centrocampista, il giorno dopo avere firmato il rinnovo per un altro anno, infila con dolcezza il suo 149o gol in maglia United. «A quel punto non me lo aspettavo più il gol — gongola sir Alex Ferguson — ora speriamo che qualcuno ci faccia un favore». E in serata il Tottenham esaudisce il suo desiderio. to troppa forza», dice Van Gaal. Maggior spasso per gli attaccanti: tripletta di super Robben, compreso il 7-0 a rivali stremati; doppiette di Müller e Olic. Lo Schalke 04 sistema il Borussia Moenc., con Rakitic (due) e Farfan. A tre turni dalla fine resta a -2. La differenza reti, decisiva in caso di parità, sale a +14 per il Bayern. Ma il 7-0 all’Hannover ha avuto anche altri scopi. 31a GIORNATA Colonia-Bochum 2-0; Friburgo-Norimberga 2-1; Amburgo-Mainz 0-1; Schalke 04- Borussia M. 3-1; Stoccarda-Leverkusen 2-1; Wolfsburg-Werder 2-4; Bayern-Hannover 7-0. OGGI: Borussia Do.-Hoffenheim; Eintracht-Hertha. CLASSIFICA Bayern 63; Schalke 04 61; Leverkusen e Werder 54; Borussia Do. 52; Stoccarda 50; Amburgo 48; Wolfsburg 46; Eintracht, Mainz 44; Borussia M., Colonia 37; Hoffenheim 34; Bochum, Norimberga, Friburgo 28; Hannover 27; Hertha 22.

Gareth Bale sigla il temporaneo 2-0 per il Tottenham: finirà 2-1, Chelsea k.o. AP

IL DERBY DI LONDRA

Il Tottenham è scatenato Carletto trema LONDRAdL’impero colpisce ancora. Lo scozzese Ferguson fa lo sgambetto in extremis a Mancini nel derby di Manchester, e Harry Redknapp, portabandiera dei tecnici inglesi di Premier, manda al tappeto Ancelotti. Sabato nero per le panchine italiane, il Tottenham smonta il Chelsea e sorpassa il City di Mancini al quarto posto, zona Champions. «Abbiamo giocato una brutta partita — chiosa Ancelotti — ma siamo ancora primi».

Rischio Drogba Il Chelsea rischia tutto il secondo tempo in 10, perché Ancelotti (uscito Mikel per Ballack al 33’) azzarda gli altri due cambi all’intervallo. Drogba resta in campo, ma è come non ci fosse. Il danno è già fatto. I Blues vanno subito in balia degli Spurs, più rapidi, diretti e incisivi. La banda bassotti Cole e Deco si fa arrestare da Modric e Huddlestone, ma è l’arbitro a indirizzare il match assegnando un rigore al Tottenham per un fallo di mano di Terry, dubbio anche dopo 5 moviole. Defoe, cilecca fissa dal dischetto, stavolta fulmina Cech (15’). Malouda trova l’1-1 ma è fuorigioco (38’).

In riserva Primi, per un punto solo, e a corto di carburante e ossigeno. La sesta sconfitta è la più dura per Carletto che non può più sbagliare domenica 25 a Stamford Bridge con lo Stoke, il 2 maggio a Liverpool e il 9 con il Wigan in casa. E deve sperare che il Tottenham non faccia sconti al Manchester Utd, sa-

Grande Bale Poi il mancino Bale, 20 anni, gallese, polverizza Ferreira per il 2-0 (di destro!) come aveva fatto con l’Arsenal. Alla ripresa il Chelsea resta davvero in 10 (67’), per la seconda ammonizione di Terry, nervoso e falloso. Cech sventa una goleada, Lampard trova la rete quando è troppo tardi (92’).

GIANCARLO GALAVOTTI

TOTTENHAM CHELSEA

2 1

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Defoe (T) rigore al 14’, Bale (T) 44’ pt, Lampard (C) 47’ st TOTTENHAM (4-4-2) Gomes 6,5; Kaboul 6, Dawson 7, Bassong 6,5, Assou-Ekotto 6; Bentley 6, Huddlestone 6,5, Modric 6,5, Bale 7,5; Defoe 6,5 (dal 33’ st Gudjohnsen sv), Pavlyuchenko 6 (dal 50’ st Crouch sv). PANCHINA Alnwick, Walker, Rose, Livermore, Townsend. ALL Redknapp 7. CHELSEA (4-3-2-1) Cech 7; Ferreira 4,5 (dal 11’ st Ivanovic 6), Alex 6,5, Terry 4,5, Zhirkov 6; Deco 5, Mikel 5,5 (dal 33’ p.t. Ballack 5), Lampard 6,5; J.Cole 5 (dalI’11’ s.t. Anelka 5,5), Malouda 6; Drogba 5. PANCHINA Hilario, A.Cole, Kalou, Sturridge. ALL Ancelotti 5. ARBITRO: Dowd (Staffordshire) 5,5 NOTE: spettatori 35.814. Espulsi: Terry (C) 22’ st per doppia ammonizione. Ammoniti: Alex, Deco, Zhirkov (C), Huddlestone e Pavlyuchenko (T). Tiri in porta 8-4. Tiri fuori 15-9. In fuorigioco 5-1. Angoli 13-4. Recuperi 1’-5’

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

FRANCIA 33a GIORNATA

Il Marsiglia è inarrestabile Bleus: scandalo a luci rosse PARIGI (a.g.) Il Marsiglia sempre più vicino allo scudetto. La squadra di Deschamps si impone sul Boulogne con il solito carattere: vantaggio di Valbuena (44’), pareggio di Blayac (37’ st) e raddoppio al 93’ di Taiwo, su rigore. L’Auxerre però non molla: travolto il Lorient 4-1. Il Bordeaux rimane invece giù dal podio, rimediando solo un pareggio (2-2) in casa contro il Lione che gli ha soffiato la semifinale di Champions League: mercoledì c’è il Bayern Monaco. Intanto, 4 nazionali francesi, tra cui uno di spicco che gioca in un club europeo, sarebbero coinvolti in un’inchiesta sullo sfruttamento di

bato all’Old Trafford, dopo aver punito a 72 ore di distanza Arsenal e Chelsea con un identico 2-1. Squassato 7-1 l’Aston Villa senza Drogba, e 2-1 lo United con l’ivoriano di riserva, Ancelotti gli ridà fiducia ma non viene ricambiato. Drogba ha un’ernia inguinale, che minaccia di bloccarlo un attimo prima che l’arbitro fischi la ripresa.

una prostituta minorenne. 33a GIORNATA Boulogne-Marsiglia 1-2; Rennes-Nancy 0-0; Nizza-Lens 0-0; Grenoble-Sochaux 2-2; Auxerre-Lorient 4-1; Valenciennes-Le Mans 0-1; Bordeaux-Lione 2-2. Oggi: Montpellier-Tolosa; Lilla-Monaco; St Etienne-Psg. CLASSIFICA Marsiglia 68; Auxerre 63; Lione 59; Montpellier 58; Bordeaux 57; Lilla 55; Rennes 51; Lorient 50; Monaco 49; Psg, Valenciennes 44; Nancy 43; Tolosa 42; Lens 39; Sochaux 38; Nizza 37; St Etienne 35; Le Mans 28; Boulogne 24; Grenoble 16.

taccuino RUSSIA

Spalletti pari MOSCA d Pareggio a Tomsk (0-0) per lo Zenit di Luciano Spalletti. 6a GIORNATA Tomsk-Zenit 0-0, Cska-Lokomotiv 1-1, Amkar-Rubin 0-1, Alania-Novosibirsk 2-1 . CLASSIFICA (prime pos) Rubin 12; Spartak, Cska e Zenit 11; Tomsk 9.

BRASILE

Adriano in campo RIO d(m.can.) Guarito dalla lombalgia, finito il fidanzamento con Joana Machado, riecco Adriano in campo dov’era sceso l'ultima volta il 28 marzo. Il suo Flamengo affronta il Botafogo. Adriano ha giocato soltanto 11 delle 22 partite del suo club tra campionato di Rio e Libertadores nel 2010, segnando comunque 12 reti.

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DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

19 R

SERIE B 36a GIORNATA LA SORPRESA DEL NORDEST

LE PAGELLE di G.LO.

TORINO 6 SERENI 6 Lasciato allo sbaraglio nell’azione del pari. RIVALTA 5 Spinge poco. LORIA 5,5 Partecipa alla dormita collettiva sull’1-1. IL MIGLIORE h 6,5 OGBONNA Prodezza da centravanti di razza. D’AMBROSIO 5,5 Cambia ruolo e fascia. Meglio in altre occasioni.

Angelo Ogbonna, 21 anni, esulta dopo il vantaggio granata PEGASO

Luca Ceccarelli, 27 anni, fa festa: è suo il pari del Cesena PEGASO

RUBIN 5,5 Entra nel momento critico, si perde Ceccarelli.

Torino al rallentatore Cesena, pari pesante Ogbonna gol, poi Ceccarelli: solo Bisoli può essere felice 1 1

TORINO CESENA

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Ogbonna (T) al 2’, Ceccarelli (C) al 31’ s.t. TORINO (4-4-2) Sereni; Rivalta, Loria, Ogbonna, D’Ambrosio; Leon (dal 28’ s.t. Rubin), Barusso, Genevier (dal 39’ s.t. Coppola), Gasbarroni; Bianchi, Pià (dal 35’ s.t. Salgado). PANCHINA Morello, Zoboli, Scaglia, Arma. ALLENATORE Colantuono. CESENA (4-3-1-2) Tardioli; Ceccarelli, Volta, Biasi, Lauro; Schelotto, De Feudis, Parolo (dal 12’ s.t. Djuric); Colucci (dal 41’ s.t. Franceschini); Greco (dal 26’ s.t. Malonga), Giaccherini. PANCHINA Teodorani, Petras, Piangerelli, Segarelli. ALLENATORE Bisoli. ARBITRO Valeri di Roma. AMMONITI D’Ambrosio (T), Pià (T), Bianchi (T), Genevier (T), Lauro (C), Colucci (C), Barusso (T), Rivalta (T) e Parolo (C) per gioco scorretto; Loria (T) per c.n.r.; Sereni (T) per proteste. NOTE paganti 7.224, incasso di 85.270 euro; abbonati 9.434, quota di 95.710 euro. Tiri in porta 1-5. Tiri fuori 8-5. In fuorigioco 1-0. Angoli 5-7. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.

w

DAL NOSTRO INVIATO

GUGLIELMO LONGHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

I NUMERI

TORINO dForse si sono divertiti

1

di più i 15 mila che sono andati a sentire Vasco Rossi, a poche decine di metri dall’Olimpico. Perché il confusionario Torino (un solo tiro in porta, il gol!) e il coraggioso Cesena non riescono a partorire uno spettacolo esaltante. L’arbitro, poi, ci mette del suo: una mattanza di cartellini gialli. E così in alto resta tutto come prima, ma il pareggio, il secondo di fila, per Colantuono è un’ammissione di colpa, per Bisoli il giusto premio.

i gol segnati in campionato dal difensore del Torino, Ogbonna, e dall’esterno del Cesena, Ceccarelli

34

Che brutto Il primo tempo è di rara bruttezza. Il Toro dovrebbe fare la partita, e ci prova con un 4-4-2 che in teoria si dovrebbe trasformare in 4-2-4. In realtà nè Leon nè Gasbarroni riescono a sfondare sulle fasce, Bianchi fa molto movimento ma Pià non lo assiste girando a vuoto. E dalle parti dei mediani non c’è lucidità: Genevier non ha guizzi, Barusso, che ha anche il compito di frenare Colucci, sbaglia troppo. La difesa del Cesena, la migliore del campionato, non ha grandi problemi a reggere l’urto. Bisoli non fa barricate, figuriamoci: Parolo e De Feudis hanno il compito di far ripartire l’azione, Schelotto di correre, Colucci di mettersi al servizio di Greco e Giaccherini, bravi a

gli anni dall’altro 1-1 nelle sfide a Torino tra granata e Cesena: l’altra volta, nel 1976, quel pari valse l’ultimo scudetto del Torino

LEON 6,5 Discreto movimento sulla fascia, propizia il gol.

BARUSSO 5 Un mezzo disastro, anzi uno intero. GENEVIER 5 Non si fa vedere. (Coppola s.v.). GASBARRONI 5,5 Qualcosa nel primo tempo. Troppo poco. BIANCHI 6 Così così. Diffidato, salterà Crotone.

incrociarsi per non dare punti di riferimento. Per 45’ vince l’equilibrio perché la partita s’incarta subito e nessuno capisce come cambiarne il destino: il Cesena confeziona almeno un’occasione (tiro di Giaccherini al 42’, bravo Sereni a respingere). Il resto è nervosismo e calcio approssimativo. Da una sfida al vertice era lecito aspettarsi di più. La svolta Il gol arrivato all’inizio del secondo tempo cambia subito l’inerzia della gara: angolo di Leon da sinistra, Ogbonna s’inserisce bene, salta più alto di Parolo e batte Sereni. A quel punto, scatta la reazione del Cesena. Interviene Bisoli: fuori Parolo, dentro Djuric. E’ il modulo più offensivo che si possa azzardare: tre attaccanti di ruolo, più Colucci, più Schelotto. Con il solo De Feudis a fare da diga davanti alla difesa il Cesena si sbilancia e rischia. Intanto, Colantuono si copre: fuori Leon, entra Rubin che va a fare il terzino sinistro, mentre D’Ambrosio sale a occupare la fascia destra di centrocampo. Il Cesena si riorganizza, spinge e trova il sacrosanto pareggio su un’altra palla inattiva: angolo dalla sinistra, la palla attraversa l’area, Volta la spizzica, arriva Ceccarelli, che solo sulla destra, batte Sereni. Colantuono ci ripensa e mette un’altra punta: Salgado. Ma è troppo tardi. La vita spericolata? L’ha scelta Bisoli.

PIÀ 6 Cerca spazi complicati in una difesa molto ben addestrata. (Salgado s.v.). All. COLANTUONO 5 Ok il modulo è giusto, ma il gioco non va.

CESENA 7 TARDIOLI 6 Non fa rimpiangere Antonioli. CECCARELLI 6,5 Un gol di straordinaria importanza. VOLTA 6,5 Una sicurezza. BIASI 6 Se la cava bene. LAURO 6,5 Spinge per 45’, poi si calma. SCHELOTTO 6 Il ruolo di interno lo frena. DE FEUDIS 6 Regge l’urto quasi da solo.

CLASSIFICA

DJURIC 6 Chiamato a dare peso all’attacco. Utile.

h

IL MIGLIORE 6,5 COLUCCI

Prezioso lavoro dietro le punte. Il sostituto ideale di Do Prado. (Franceschini s.v.). GRECO 6 Bravo a incrociarsi con Giaccherini. MALONGA 5,5 Resta ai margini. GIACCHERINI 6 La spalla giusta per Greco e poi Djuric. All. BISOLI 7 Scelte di cuore e di coraggio. Premiato. TERNA ARBITRALE VALERI 5,5 Un numero incredibile di gialli, spesso fuori luogo. Innervosisce tutti. Faverani 6 - Stefani 6

MARCATORI PARTITE

ANCONA-ASCOLI

1-2

CITTADELLA-TRIESTINA

2-0

EMPOLI-PADOVA

4-0

LECCE

FROSINONE-VICENZA

0-1

LECCE-BRESCIA

2-2

MANTOVA-GALLIPOLI

1-0

MODENA-ALBINOLEFFE

1-1

SQUADRE

PUNTI

IN CASA

RETI

FUORI

TOTALE

V

N

P

V

N

P

64

11

5

2

6

8

CESENA

59

10

4

4

5

BRESCIA

59

12

2

4

5

GROSSETO

57

9

7

2

CITTADELLA

57

10

7

SASSUOLO

55

7

5

G

IN CASA

F

S

FUORI

Diff. TOTALI Reti

F

F

V

N

P

4

36 17

13

6

25 18 33 25 58 43 15

10

3

36 15

14

7

30 13

6

7

36 17

8

11 30 16

5

8

5

36 14

15

1

5

5

8

36 15

6

7

8

2

35 14

14

S 11

S

44 24 20

19 24 49 40

9

7

34 24 24 27 58 51

7

12

9

25

11

13

8

21

19 25 15 46 34 12

26 18 20 15 46 33 13

24 26 49 37

12

PIACENZA-SASSUOLO

domani, ore 19

TORINO

55

7

6

5

8

4

6

36 15

10

11

REGGINA-CROTONE

domani, ore 21

EMPOLI

52

13

5

0

1

5

12 36 14

10

12 45 14

11

3-4

CROTONE (-2)

50

8

6

3

6

4

8

10

11

25 17

19 23 44 40

4

1-1

ANCONA (-2)

50

11

4

3

4

3

11

36 15

7

14

31

18 28 49 44

5

ASCOLI

50

8

6

4

5

5

8

36 13

11

12 27 24 22 23 49 47

2

PIACENZA

46

7

5

5

5

5

8

35 12

10

13

SALERNITANA-GROSSETO TORINO-CESENA

PROSSIMO TURNO 37ª giornata Venerdì 23 aprile, ore 20.45 CESENA-EMPOLI Sabato 24 aprile, ore 15.30 ALBINOLEFFE-FROSINONE ASCOLI-PIACENZA BRESCIA-REGGINA CITTADELLA-MANTOVA CROTONE-TORINO GALLIPOLI-SALERNITANA GROSSETO-LECCE SASSUOLO-ANCONA VICENZA-PADOVA Lunedì 26 aprile, ore 20.45 TRIESTINA-MODENA

(0-2) (2-2) (1-2) (0-4) (3-1) (2-1) (3-1) (2-3) (2-2) (2-1) (0-2)

35 14

16

28 56 42 14

15

15

15 20 30 35 -5

16

15 22 30 38 -8

MODENA

46

7

5

6

5

5

8

36 12

10

14

15

ALBINOLEFFE

46

5

6

7

6

7

5

36 11

13

12

18 22 28 23 46 45

VICENZA

44

4

11

3

6

3

9

36 10

14

12

17

REGGINA

43

6

4

7

6

3

9

35 12

7

16 24 25 17 23 41 48

FROSINONE

43

7

6

5

5

1

12 36 12

7

17 23 26 20 32 43 58 -15

TRIESTINA

42

9

3

6

2

6

10 36 11

9

16 19

17

15 27 34 44 -10

MANTOVA

41

8

8

3

1

6

10 36

9

14

13 26 19

12 27 38 46 -8

PADOVA

40

7

6

5

2

7

9

36

9

13

14

19

17 28 36 42 -6

GALLIPOLI

37

5

4

9

4

6

8

36

9

10

17

16 32 18 26 34 58 -24

SALERNITANA (-6)

17

4

4

10

1

4

13 36

5

8

23 20 27 14 36 34 63 -29

16

14

1

19 22 36 38 -2 -7

Tre promozioni in A. Play off tra 3ª, 4ª, 5ª e 6ª se il distacco tra 3ª e 4ª è meno di 10 punti. Quattro retrocessioni in C1. Eventuale spareggio tra quart’ultima e quint’ultima se ci sono meno di 5 punti di differenza.

Bellazzini e Pettinari: è quarto Triestina sempre più nei guai DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA TOSI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CITTADELLA (Pd) dE’ ufficiale: anche il Cittadella è iscritto alla volata per la A. La squadra di Foscarini dimostra buona gamba e grande fiducia in queste ultime tappe del campionato e intanto completa la sua lunga rincorsa alla prime posizioni. Con l’ottava vittoria (Triestina ultima vittima) nella striscia di 11 risultati utili, i granata entrano per la prima volta nella griglia playoff e hanno nel mirino la promozione diretta.

Cittadella esemplare Gioco veloce e una buona dose di fortuna aiutano i padroni di casa che sanno colpire sempre le debolezze altrui. Infilarsi nei larghi spazi della lenta difesa triestina, spesso fuori sincrono sui fuorigioco, non è difficile per un velocista come Bellazzini, match-winner della gara. Il gol del vantaggio è tanto scolastico quanto esemplare nell’esecuzione: palla in verticale sulla trequarti, stop di petto a seguire di Dalla Bona, finta di Ardemagni che fa il buco per Carteri, rapido passaggio laterale per l’accorrente Bellazzini e sinistro vincente. Nella ripresa il 2-0 è quasi in fotocopia: Bellazzini fugge sulla sinistra, dal fondo assiste Ardemagni che viene respinto da Calderoni ma sul tap-in Pettinari infila comodo il 2-0 finale. Triestina al palo Mastica amaro Arrigoni, il quarto k.o. di fila è causato dagli errori e dalla jella che ci vede benissimo: per tre volte i legni respingono gli assalti di Pasquato e Della Rocca. E però la squadra è troppo leggera e perforabile per recriminare, mentre i cambi non convincono. Lo spettro della retrocessione è molto vicino. Tre allenatori non hanno risolto le lacune strutturali.

PAROLO 5,5 Sorpreso sul gol.

SERIE B 36ª GIORNATA RISULTATI

Gran Cittadella La A nel mirino

24 RETI Pinilla (8, Grosseto). 23 RETI Bianchi (4, Torino). 22 RETI Eder (10, Empoli). 21 RETI Antenucci (3, Ascoli). 19 RETI Mastronunzio (5, Ancona); Caracciolo (7, Brescia). 17 RETI Ardemagni (3, Cittadella). 15 RETI Coralli (2, Empoli). 14 RETI Corvia (4, Lecce). 13 RETI Noselli (Sassuolo). 12 RETI Iunco (4, Cittadella); Marilungo (Lecce); Moscardelli (1, Piacenza). 11 RETI Bernacci (3, Ascoli); Ginestra (4, Crotone; 5 con 2 nel Gallipoli); Santoruvo (1, Frosinone); Sgrigna (3, Vicenza). 10 RETI Cellini (3, AlbinoLeffe); Colacone (Ancona). 9 RETI Possanzini (Brescia); Bonvissuto (3, Crotone); Troianiello (Frosinone); Nassi (Mantova); Di Nardo (Padova); Brienza (1) e Pagano (1, Reggina); Testini (3, Triestina). 8 RETI Do Prado (4, Cesena); Bruno (Modena); Dionisi (Salernitana); Martinetti (Sassuolo). 7 RETI Ruopolo (AlbinoLeffe); Miramontes (Ancona); Gabionetta (1, Crotone); Pichlmann (3, Grosseto); Di Michele (Lecce; 4 nel Torino); Caridi (6, Mantova); Catellani (Modena); Bjelanovic (Vicenza). 6 RETI Perico (AlbinoLeffe); Lupoli (Ascoli); Bellazzini (Cittadella); Baclet (Lecce); Soncin (1, Padova); Caputo (Salernitana); Godeas (2, Triestina).

CITTADELLA-TRIESTINA

2-0

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Bellazzini al 25’ p.t.; Pettinari al 16’ s.t. CITTADELLA (4-4-2) Pierobon 6,5; Pisani 6, Nocentini 6, Cherubin 6, Marchesan 6; Pettinari 6,5, Dalla Bona 6,5, Magallanes 6, Carteri 6,5 (dal 25’ s.t. G. Volpe 6); Ardemagni 6, Bellazzini 7 (dal 30’ s.t. De Gasperi s.v.; dal 34’ s.t. Musso s.v.). PANCHINA Villanova, Manucci, Curiale, Oliveira. ALLENATORE Foscarini 7. TRIESTINA (4-3-2-1) Calderoni 6; Nef 5, Cottafava 5, Scurto 5, Sabato 5; Gorgone 6 (dal 33’ s.t. Sedivec s.v.), D’Aversa 5, Princivalli 5 (dal 17’ s.t. Pani 5); Pasquato 6,5 (dal 17’ s.t. Godeas 5,5), Testini 6; Della Rocca 5,5. PANCHINA Dei, F. Volpe, Stankovic, Brosco. ALLENATORE Arrigoni 5. ARBITRO Stefanini di Prato 6. GUARDALINEE Conca 6 - Fiore 6. AMMONITI Cherubin (C), Cottafava (T), Nocentini (C), Scurto (T), Della Rocca (T) e Pisani (C) per g.s.; Pani (T) per prot. NOTE paganti 922, incasso di 14.585 euro; abbonati 1.718, quota 7.907 euro. Tiri in porta 5-7 (due pali e una traversa). Tiri fuori 5-6. In fuorigioco 5-4. Angoli 5-5. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.

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il punto di NICOLA BINDA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

La variabile Eder e il 10 a De Canio C’è un tipetto brasiliano con la faccia furba e simpatica che bussa alle porte dei playoff. Si chiama Eder, sta segnando con un ritmo impressionante (9 gol solo nelle ultime due settimane) e può essere la variabile del finale. Mentre il Cittadella si sta sempre più meritando il posto negli spareggi, ecco avanzare l’Empoli, che se in trasferta andasse la metà di come corre in casa, sarebbe a ridosso del Lecce. Già, la capolista: se si merita un 10, è per la gestione del primo posto. Spettacolo, bel calcio e divertimento sono un’altra cosa, i tanti gol non bastano, ma in quanto a saggezza e padronanza De Canio è davvero il numero 1. Per le emozioni, restiamo con gli occhi al derby di Ancona, vinto dall’Ascoli dopo una gara da urlo e in una cornice eccellente. Stampato e distribuito da NewspaperDirect

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DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

SERIE B 36a GIORNATA

Il Lecce scappa, il Brescia c’è Capolista avanti con Marilungo e Corvia, ma rispondono Taddei e Possanzini: tregua nella ripresa GIUSEPPE CALVI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

LECCE dPotrebbe passare per un pareggio spettacolare, che peraltro avvicina soprattutto il Lecce ma anche il Brescia al traguardo della promozione. Invece, alla fine, il 2-2, maturato nel primo tempo, scontenta tutti, protagonisti in campo e spettatori. Schiacciato e in doppio svantaggio, Iachini esalta la grande reazione della sua pattuglia e addirittura si lamenta, a ragione, per la rete annullata a Kozak, sul 2-2. Troppa grazia sarebbe, però, stata per il Brescia, tant’è che De Canio evidenzia le 5 limpide palle-gol sprecate dai suoi giocatori. E il pubblico? Si diverte, per un’ora gradisce l’altalena del gioco; poi magari considera un boccone amaro il pareggino gestito per mezz’ora. Così, ci scappa anche qualche fischio, ingeneroso, appurato che i giallorossi guidano la classifica da quasi 5 mesi.

Errori e gol Agevolata da difensori avversari di... sasso, va avanti la squadra di De Canio, con un avvio perentorio: non solo i gol di Marilungo (incorna-

ta, e Zambelli dove è?) e Corvia (svarioni del tandem Mareco-Berardi) nei primi 7’, ma anche le occasionissime fallite, pure per la bravura del portiere Arcari, dai due stessi attaccanti al 16’ e al 19’. Poi, all’improvviso, sulla giostra dei gol, belli e impossibili, prende posto il Brescia, che in 11 minuti agguanta il pareggio. Al 31’, complice un’uscita maldestra di Rosati, fa centro Taddei, di testa, su tiro-cross di Baiocco; e al 42’ Possanzini, arrivato solo soletto al limite dell’area, s’inventa un ve-

GLI ALLENATORI

Iachini è felice De Canio impreca LECCE (t.g.) Iachini, tecnico del Brescia, accetta il pari: «Il primo gol ci ha choccato, poi abbiamo preso le giuste misure, sfiorando anche la vittoria con quel gol annullato». Replica De Canio: «Sono rammaricato. Sul 2-0 abbiamo avuto tante occasioni per chiudere la gara, senza riuscirci».

SFIDA SENZA STORIA ESPULSI DUE OSPITI

lenoso destro a giro che il portiere forse vede in ritardo. Dopo 45’ di emozioni, la ripresa vive su due conclusioni dell’intraprendente Angelo e sul gol di Kozak (10’), annullato per inesistente fuorigioco di Possanzini (Angelo era oltre la sua linea).

BRESCIA

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-2 MARCATORI Marilungo (L) al 2’, Corvia (L) all’8’, Taddei (B) al 31’, Possanzini (B) al 42’ p.t. LECCE (4-3-1-2) Rosati 5; Angelo 6,5, Ferrario 5,5 (dal 40’ s.t. Terranova s.v.), Fabiano 5,5, Mesbah 6,5; Munari 5,5, Vives 6 (dal 36’ s.t. Bertolacci s.v.), Giacomazzi 6; Di Michele 6 (dal 30’ s.t. Defendi s.v.); Corvia 6,5, Marilungo 6,5. PANCHINA Petrachi, Belleri, Bergougnoux, Baclet. ALLENATORE De Canio 6. BRESCIA (3-4-2-1) Arcari 7; Martinez 5,5, Mareco 5, Berardi 5,5; Zambelli 5,5 (dal 27’ s.t. Rispoli 6), Saumel 6, Budel 6,5, Dallamano 6; Taddei 6,5 (dall’8’ s.t. Kozak 6), Baiocco 6 (dal 41’ s.t. Manzoni s.v.); Possanzini 7. PANCHINA Viotti, De Maio, Vass, Lopez. ALLENATORE Iachini 6.

La chiave Angelo e Mesbah dettano ritmi e assist, la partenza lanciata del Lecce si trasforma in un nuovo incubo per il Brescia, che non a caso è la squadra più bucata nei primi 15 minuti (12 reti su 40 incassate). Giacomazzi e compagni non sanno, però, chiudere il conto. Il Lecce accetta l’andamento lento imposto da Budel, fine architetto per qualche inserimento, inefficace, di Zambelli e Dallamano. Brescia cinico Mortifera percentuale di realizzazione — 2 gol su 2 tiri in porta nel primo tempo — il Brescia resiste ai nuovi tentativi degli avversari, cercando nella ripresa soprattutto di nascondere il pallone, come un pugile che si rifugia nell’angolo per evitare di incrociare i guantoni.

2 2

LECCE

Andrea Bertolacci (a sinistra), 19 anni e Libor Kozak, 20 anni LAPRESSE

IL COLPO TANTE EMOZIONI E TRE DOPPIETTE

ARBITRO Russo di Nola 5. GUARDALINEE Manganelli 5 - Barbirati 5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Mareco (B) e Saumel (B) per gioco scorretto; Baiocco (B) per proteste. NOTE paganti 6.448, incasso di 53.805 euro; abbonati 2.503, quota di 18.441,39 euro. Tiri in porta 5-3. Tiri fuori 3-1. In fuorigioco 2-8. Angoli 6-7. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.

ZONA SALVEZZA MORIERO, 17 K.O. E FIDUCIA

Empoli di lusso Grosseto a fatica Lampo di Sgrigna Il Padova a picco Decide Pichlmann Il Vicenza riparte Eder mette a segno altri due gol. I veneti sbagliano un altro rigore con Soncin GIACOMO CIONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

EMPOLI (Firenze) d«El segna sempre lu», era lo striscione della curva interista per Ganz. Adesso anche a Empoli dovrebbero coniare qualcosa del genere per Eder. In due settimane il brasiliano ha fatto 9 gol: 2 in casa col Lecce, uno a Reggio Calabria, 4 con la Salernitana e altri 2 col Padova. Ora è a quota 22. Il record empolese di Tavano (19 in B 2004-05) è già lontano. Non solo, l’Empoli si conferma miglior attacco casalingo nei campionati professionistici in Italia, con 45 gol.

Errore pesante E il Padova? Non pervenuto. I veneti andranno in ritiro e a fine gara con Sabatini hanno chiesto scusa ai tifosi infuriati: il 4-0 del Castellani è la peggior prestazione stagionale. Chiudono in nove, ma a fine primo tempo avrebbero anche avuto l’occasione per rimettersi in carreggiata. Bassi però ha parato sul 2-0 il rigore di Soncin, errore (dopo quello di Vantaggiato a Salerno) che ha chiuso virtualmente la gara. In precedenza Coralli aveva fallito due occasioni davanti a Cano su assist di Eder. Poi i due si sono dati il cambio. Sui passaggi del primo due volte il brasiliano si è trovato in condizioni di battere a rete da un paio di metri, o forse meno, dalla porta.

Nota negativa Nella ripresa la squadra di Campilongo dilaga: con Petrassi espulso, Fabbrini ha quasi il via libera sulla sinistra. Il talento azzurro fa espellere anche Trevisan che gli para letteralmente un tiro destinato all’incrocio. Dal dischetto Coralli segna il 3-0 (Eder più Coralli totalizzano 37 gol in B quest’anno). Nel finale anche Musacci partecipa alla goleada. Nota negativa per l’Empoli il rosso a Saudati che a bordo campo si fa espellere per proteste.

EMPOLI PADOVA

4 0

GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Eder al 20’ e al 41’ p.t.; Coralli su rig. al 37’, Musacci al 44’ s.t. EMPOLI (4-3-1-2) Bassi 7; Antonazzo 6,5, Angella 6,5, Stovini 6,5, Iacoponi 6 (dal 33’ s.t. Kokoszka s.v.); Marianini 6, Valdifiori 6,5, D’Amico 6; Vannucchi 6,5 (28’ s.t. Musacci 6,5); Eder 8 (18’ s.t. Fabbrini 6,5), Coralli 7. PANCHINA Pelagotti, Mancosu, De Giorgio, Saudati. ALLENATORE Campilongo 7. PADOVA (4-3-1-2) Cano 5,5; Petrassi 5, Cesar 5, Faisca 5, Trevisan 4,5; Bovo 6, Morosini 5,5, Cuffa 6 (dal 20’ s.t. Jidayi 5); Rabito 6 (dall’8’ s.t. Di Nardo 5,5); Soncin 5 (dall’8’ s.t Bonaventura 5,5), Vantaggiato 6. PANCHINA Agliardi, Giovannini, Cotroneo, Patrascu. ALLENATORE Sabatini 5. ARBITRO Ciampi di Roma 6,5. GUARDALINEE Italiani 6 – Ponziani 6. ESPULSI Petrassi (P) al 24’ s.t. per doppia ammonizione (per g.s.), Saudati (E) dalla panchina al 33’ s.t. per proteste, Trevisan (P) al 36’ s.t. per c.n.r. AMMONITI Vantaggiato (P) per c.n.r.; Cesar (P) e Vannucchi (E) per g.s. NOTE paganti 726, inc. 2.828,50 euro; abbonati 2.238, quota 11.513 euro. Tiri in porta 4-4. Tiri fuori 3-1. In fuorigioco 2-0. Angoli 1-4. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 0.

La Salernitana va sotto 0-2, poi si porta sul 3-2, ma alla fine è sconfitta DAL NOSTRO INVIATO

GAETANO IMPARATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SALERNO dPrendete il pallotto-

liere, gioca la Salernitana. Martedì 5-2, sabato 3-4 col Grosseto in una gara dai grandi numeri: tre doppiette (Pichlmann, Caputo e Vitiello), una traversa (Tricarico da 20 metri), minimo 6 azioni-gol (4 ospiti). Ma non pensiate a fuochi d’artificio, solo un cadenzato slow che il Grosseto sfrutta bene. La chiave Decide molto Job, quando osa fa quel che vuole: schioda lo 0-0 (si beve Pippa e crossa per la testa di Pichlmann) e infila la palla che taglia l’area per l’austriaco, abile a chiudere poggiando di piatto, facile, il quarto gol (in fuorigioco?). In mezzo c’è il raddoppio di Vitiello (stop e rasoiata su angolo); Dionisi che beffa Caparco - su palla lunga di Caputo - abile, proprio lui, a sradicare la sfera dai piedi d’un avversario mandandola in rete con un rasoterra (2-2). Ancora Caputo si avventa, di testa, su un pallone impennatosi per il tiro di Dionisi (20’ s.t.). Vantaggio campano pareggiato da Vitiello, che sfrutta un’ingenuità difensiva del giovane Robertiello. Il contorno Nell’insalata di gol ci sono Esposito e Capone che

ne mangiano due, facili facili. C’è la Salernitana che s’aggiusta con Pepe dietro le punte. C’è il Grosseto che trova il ruggito finale inserendo Alfageme, con una marcia in più, utile a spaccare la difesa e creare varchi. Ma c’è pure una fase intermedia (scandalosa) che vede i maremmani passare dallo 0-2 al 3-2, un approccio difensivo da film horror, roba da strappare patentini e iscrizione all’albo. Rimediano Job e Pichlmann in una classica stramba gara di fine stagione.

SALERNITANA GROSSETO

3 4

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-2 MARCATORI Pichlmann (G) al 4’, Vitiello (G) al 16’, Dionisi (S) al 18’ p.t.; Caputo (S) al 13’ e al 20’, Vitiello (G) al 21’, Pichlmann (G) al 32’ s.t. SALERNITANA (4-3-1-2) Robertiello 6,5; Balestri 5,5, Stendardo 5 (dal 25’ s.t. Agresta 5,5), Bastrini 5,5, Pippa 5; Capone 5 (dall’11’ s.t. Merino 6), Tricarico 6,5, Soligo 5,5; V. Pepe 6; Dionisi 7,5, Caputo 7,5 (42’ s.t. Orlando s.v.). PANCHINA Polito, Pastore, Carcuro, Cartone. ALLENATORE Cerone 6. GROSSETO (4-4-2) Caparco 6; Turati 6, Conteh 5,5, Melucci 5,5, Federici 6,5; Job 7,5, Vitiello 7, Consonni 6,5, Vitofrancesco 6 (dal 22’ s.t. D’Alessandro 6,5); Esposito 5,5 (dal 28’ s.t. Alfageme 6,5), Pichlmann 7,5 (dal 39’ s.t. Asante s.v.). PANCHINA Acerbis, Maraucci, Crescenzi, Fautario. ALLENATORE Sarri 6,5. ARBITRO Gallione di Alessandria 5,5. GUARDALINEE Iori 5 - Meli 6. AMM. Stendardo (S), Balestri (S), Dionisi (S), Melucci (S) e Agresta (S) g.s. NOTE paganti 261, incasso di 3.404 euro; abbonati 3.850, quota di 31.530,60 euro. Tiri in porta 5 (con una traversa)-9. Tiri fuori 5-7. In fuorigioco 5-3. Angoli 3-7. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.

Il ritorno di Maran porta bene. Crollo del Frosinone: i playout a un punto MAURIZIO DI RIENZO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

FROSINONE dIl ritorno di Maran

in panchina porta bene al Vicenza che al Matusa s’impone per 1-0. La differenza tra Frosinone e Vicenza la fa, però, Sgrigna che al 32’ del secondo tempo controlla un lungo rilancio effettuato da Di Cesare, supera Semenzato e, un paio di metri dentro l’area, lascia partire un tiro d’interno destro che s’insacca sulla sinistra del portiere di casa. Grazie alla vittoria i veneti conquistano tre punti d’oro per la salvezza e inguaiano ulteriormente i ciociari.

Intraprendenza Il primo affondo è proprio della squadra di Moriero, che al 2’ porta scompiglio nell’area avversaria con un colpo di testa di Brivio che per poco non beffa Russo. Il Vicenza non riesce a contrastare efficacemente gli attacchi dei padroni di casa, ma all’11’ una girata di testa di Sgrigna si perde d’un soffio sulla traversa. Il Frosinone accelera, al 19’ Santoruvo colpisce di testa a botta sicura, ma Russo ribatte d’istinto con i pugni. E’ al 31’, però, che i ciociari costruiscono la più limpida delle occasioni. Assist di Caetano per Basso che tira prontamente: sulla respinta di Russo ci prova Santoruvo con una violenta conclusione, ma Di Cesare salva sulla linea.

Gli ospiti soffrono l’intraprendenza dei gialloblù che a 6’ dal riposo vanno vicini al vantaggio: tiro improvviso di Basha dalla distanza, Russo si salva in due tempi. Calo fisico Nella ripresa il Frosinone cala sul piano fisico, mentre il Vicenza cresce. Al 7’ Bjelanovic grazia Frattali che, però al 32’ nulla può sul tiro a girare di Sgrigna, il migliore degli ospiti. Diciassettesima sconfitta per il Frosinone, ma Moriero resta in sella.

FROSINONE VICENZA

0 1

GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Sgrigna al 32’ s.t. FROSINONE (4-2-3-1) Frattali 6; Semenzato 5, Maietta 6, Giubilato 6, Bocchetti 6 (dal 23’ s.t. Del Prete 5); Basha 6, Bolzoni 5,5; Troianiello 5, Caetano 5 (dal 32’ s.t. Mazzeo s.v.), Basso 5,5; Santoruvo 5,5. PANCHINA Sicignano, Scarlato, Ascoli, Cariello, Aurelio. ALLENATORE Moriero 5. VICENZA (4-4-2) Russo 6; Minieri 6, Di Cesare 6,5, Giani 6, Brivio 6; Madonna s.v. (dal 21’ p.t. Gavazzi 5), Braiati 5,5, Botta 6, Rigoni 5,5 (dal 43’ s.t. Ferri s.v.); Sgrigna 7, Bjelanovic 5,5 (dal 13’ s.t. Margiotta 6). PANCHINA Cicioni, Di Matteo, Gatti, Misuraca. ALLENATORE Maran 6. ARBITRO De Marco di Chiavari 6. GUARDALINEE Costa 6 - Fittante 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Minieri (V), Maietta (F) e Braiati (V) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.690, incasso di 5.982,70 euro; abbonati 2.351, quota di 22.665 euro. Tiri in porta 3-5. Tiri fuori 4-1. In fuorigioco 1-3. Angoli 4-7. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 3’.

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DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

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SERIE B 36a GIORNATA ANCONA ASCOLI

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GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Antenucci (As) al 25’ p.t.; Cristante (An) al 45’, Giorgi (As) al 47’ s.t. ANCONA (4-4-2) Da Costa 5,5; Schiattarella 6 (dal 43’ s.t. Mustacchio s.v.), Cosenza 5, Cristante 5,5, Zavagno 4,5; Surraco 6 (dal 35’ s.t. Gerardi 6), Catinali 6,5, De Falco 6, Miramontes 6 (dal 17’ s.t. Pisacane 6); Colacone 5,5, Mastronunzio 5,5. PANCHINA Schena, Mirchev, Milani, Camillucci. ALLENATORE Salvioni 5,5. ASCOLI (4-4-2) Guarna 7,5; Gazzola 6, Silvestri 5,5, Micolucci 5, Giallombardo 5,5; Pesce 6,5 (dal 33’ s.t. Giorgi 7), Di Donato 6,5, Luci 7, Amoroso 6,5 (dal 17’ s.t. Marino 6); Lupoli 6 (dal 12’ s.t. D’Agostino 4,5), Antenucci 7. PANCHINA Frezzolini, Ciofani, Tiboni, Mattila. ALLENATORE Pillon 7. ARBITRO Trefoloni di Siena 5. GUARDALINEE G. Bianchi 5,5 - Masotti 5,5. ESPULSI Zavagno (An) al 3’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto), Cosenza (An) e Micolucci (As) al 15’ s.t. e D’Agostino (As) al 31’ s.t. per gioco scorretto, Cristante (An) al 49’ per doppia ammonizione (entrambe per g.s.). AMMONITI Giallombardo (As), Gazzola (As) e Luci (As) per gioco scorretto; Guarna (As) e Giorgi (As) per c.n.r.; Tiboni (As) per proteste. NOTE paganti 3.501, incasso di 42.697 euro; abbonati 4.520, quota di 17.607 euro. Tiri in porta 8 (con una traversa)-5 (con un palo). Tiri fuori 4-3. In fuorigioco 7-5. Angoli 7-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 6’.

Un derby pazzesco Ascoli nella storia Cinque espulsi, mille emozioni: Giorgi segna nel recupero e l’Ancona cade in casa dopo 77 anni DAL NOSTRO INVIATO

NICOLA BERARDINO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ANCONA dUn vero derby ricco

di emozioni. Dopo 77 anni l’Ascoli passa in campionato ad Ancona e vendica la sconfitta dell’andata. Gol-partita per il delirio dei 1.900 tifosi bianconeri al 47’ della ripresa: a segno l’ascolano Luigi Giorgi, appena due minuti dopo il pareggio di Cristante. Un palo e una traversa. Un rigore reclamato dall’Ancona (mani di Silvestri su tocco di Gerardi nel finale). Cinque espulsi nell’infelice giornata dell’arbitro Trefoloni, che a inizio ripresa lascia correre qualche fallo di troppo e la partita degenera anche in una rissa. La chiave L’Ancona cercava punti per inseguire i playoff, l’Ascoli per avvicinarsi alla salvezza. A fine partita, le due squadre so-

L’esultanza dei giocatori dell’Ascoli dopo il 2-1 di Giorgi LAPRESSE

no appaiate a quota 50. La differenza è stata nell’approccio. La formazione di Pillon è scesa in campo come per giocare a scacchi, quella di Salvioni come per mettersi davanti a un flipper. Così l’Ascoli ha colpito al 25’

LA SFIDA SALVEZZA L’ATTACCANTE ENTRA E AFFOSSA IL GALLIPOLI

A Pellicori bastano 7’ Il Mantova si rialza ALBERTO SOGLIANI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MANTOVA dNella sfida senza

appello vince il Mantova che guadagna tre punti di platino nella corsa alla salvezza ed esce dal terzultimo posto. Ma il Gallipoli gioca bene, tiene a lungo in scacco i padroni di casa e paga a caro prezzo l’errore commesso su palla inattiva in occasione del gol pesantissimo di Pellicori.

La chiave Gara, come prevedibile, governata inizialmente dalla tensione: è però il Mantova ad avvertire di più la responsabilità di vincere ad ogni costo. Il Gallipoli invece, giunto a Mantova in treno e ridisegnato da Ezio Rossi in modo speculare ai locali con difesa a 4 e Mounard dietro le punte, si vede subito che è più libero mentalmente e prova le giocate

senza paura. Solo dopo la mezz’ora con un tiro di Tarana la squadra di Serena esce dal guscio ed al 39’ Nassi, ben servito da Carrus, colpisce di testa la sua prima traversa di giornata. Locali che sembrano alzare il ritmo ad inizio ripresa, con Nassi (2’) che ancora di testa manda la sfera sulla parte alta della traversa. Il Gallipoli però risponde colpo su colpo e con Filkor (7’, tiro alto di poco) sfiora il vantaggio. Serena prova a mettere l’ariete ed è subito ripagato: al primo angolo battuto dal Mantova, Caridi pesca bene Pellicori (17’) che di testa mette dove Koprivec non può arrivare. La partita si spacca ma il Gallipoli non si arrende: ci provano senza precisione Di Carmine (22’), Pallante (24’) e Viana (43’) mentre il Mantova fatica a ripartire. Fino al fischio di Brighi che arriva come una liberazione.

MANTOVA GALLIPOLI

p.t. con Antenucci (già al 1’ palo in girata): il suo 21˚ gol. L’Ancona ha reagito sfornando azioni in serie fino alla traversa di Cosenza (41’). Tanta frenesia ed errori di mira tra le prodezze di Guarna. La squadra di Pillon

non perde la testa quando si deve rintanare. E resta lucida e reattiva fino all’ultimo assalto. Quando Giorgi si infila in area, scambia con Antenucci e si va a prendere i tre punti del derby. Al secondo gol l’Ascoli poteva arrivarci prima: al 5’ s.t. con una botta di Luci sventata da Da Costa, poi al 26’ quando Antenucci supera fuori area il portiere ma calcia incredibilmente a lato. Espulsioni Il primo cartellino rosso è per Zavagno (seconda ammonizione) al 3’ s.t. Dodici minuti dopo la miccia della gara è accesa da un intervento di Guarna fuori area su Colacone, giudicato in fuorigioco. Mischione di fuoco con Cosenza e Micolucci espulsi. Al 31’ il rosso per D’Agostino (fallaccio su Catinali) riequilibria i conti in campo: 9 contro 9. Al 49’ viene, infine, cacciato Cristante (secondo giallo). In inferiorità numerica gli allenatori si arrabbattano per tenere in piedi le due squadre. Al 45’ della ripresa la capocciata di Cristante su corner di Catinali dà il pareggio all’Ancona. Ma ci sono sei minuti di recupero e Di Donato scova il varco giusto per sganciare Giorgi che va segnare proprio sotto la curva ascolana. Un vero derby fino all’ultimo respiro, con un brutto contorno: un carabiniere è rimasto ferito a un occhio da un petardo durante la partita. Le sue condizioni non sono gravi.

I POSTICIPI Il Sassuolo va a Piacenza Derby a Reggio Si giocano domani due posticipi: ecco come si stanno preparando le quattro squadre. ORE 19: PIACENZA-SASSUOLO PIACENZA Allenamento ritardato ieri per adattarsi all'inizio della partita delle ore 19. Resta fuori Paro (dovrebbe tornare martedì), in difesa dovrebbe rientrare Tonucci, Sambugaro si sposta al centro della mediana. SASSUOLO A parte Rea, gruppo al completo. Pioli deve rinunciare a Masucci, Noselli e Donazzan ma recupera Polenghi, Riccio e Quadrini, tutti sono titolari, insieme forse a Zampagna, in ballottaggio con Martinetti. ARBITRO Giannoccaro di Lecce. ORE 21: REGGINA-CROTONE REGGINA Carmona e Cacia squalificati, Lanzaro è alla prese con una distorsione alla caviglia; in preallarme Costa. In mezzo Barillà o Vigiani, rientra Brienza e fa coppia con Bonazzoli o Pagano. Su 13 incontri sullo Stretto 11 vittorie amaranto e due pareggi. Biglietti per donne e under 18 a 1 euro. CROTONE Lerda dispone di tutta la rosa tranne Galeoto (problemi muscolari). Il tecnico dovrebbe ripropone gli 11 che hanno cominciato contro il Modena. ARBITRO Mazzoleni di Bergamo.

FESTIVAL DEGLI ERRORI PLAYOUT VICINI PER ENTRAMBE

1 0

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Pellicori al 17’ s.t. MANTOVA (4-3-1-2) Bellodi 6,5; Lanzoni 6,5, Notari 6,5, Gervasoni 6, Lambrughi 6; Spinale 6,5, Carrus 6 (dal 21’ s.t. Ronaldo 6), Tarana 6; Locatelli 6 (dal 34’ s.t. Salviato s.v.); Caridi 6, Nassi 6 (dal 10’ s.t. Pellicori 7). PANCHINA Handanovic, Abate, Fissore, Malatesta. ALLENATORE Serena 6,5. GALLIPOLI (4-3-1-2) Koprivec 6,5; Daino 6,5, Sosa 5,5, Tagliani 6,5, Pallante 6,5; Pederzoli 6,5 (dal 29’ s.t. Della Penna 5,5), Viana 6, Filkor 6,5; Mounard 6 (dal 6’ s.t. Mancini 6,5); Di Carmine 6,5, Artistico 6 (dal 16’ s.t. Paez 6). PANCHINA Garavano, Scaglia, Depetris, Galeotti. ALLENATORE Rossi 6,5 ARBITRO Brighi di Cesena 6,5. GUARDALINEE Vicinanza 6,5 – Bianchi 6. AMMONITI Viana (G), Mounard (G), Locatelli (M), Gervasoni (M) e Pallante (G) per g.s.; Caridi (M) per c.n.r. NOTE paganti 1.610, incasso di 8.050 euro; abbonati 4.075, quota di 32.936,38 euro. Tiri in porta 6 (con due traverse)-3. Tiri fuori 1-4. In fuorigioco 2-4. Angoli 2-7. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.

Modena-AlbinoLeffe pareggio rischioso PAOLO REGGIANINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MODENA dPoteva vincere il Modena (rigore sbagliato da Pinardi, traversa di Troiano). Poteva vincere l’AlbinoLeffe (imperdonabili errori in zona gol di Cellini e Cia). Finisce invece in pareggio la sfida salvezza tra due squadre che adesso dovranno prestare molta attenzione per non essere risucchiate nel vortice dei playout. D’altronde quando non vinci da sette (Modena) e otto gare (AlbinoLeffe), capisci già dove sta il problema. Colpa di certe amnesie difensive, come quelle degli emiliani cha hanno lasciato solo a centro area Garlini, abile nell’anticipare un Narciso non esente da colpe. Forse meno gravi rispetto rispetto a quelle provocate da Piccinni: salto a vuoto sul pari di Bruno, fallo da rigore (non proprio nettissimo) sullo stesso at-

taccante e conseguente espulsione a venti minuti dalla fine. E nel festival degli errori, c’è pure il rigore calciato fuori da Pinardi sull’1-1, seguito a ruota dalle palle gol mancate da Cellini (15’ s.t.), Cia (48’ s.t.), ma anche da Troiano e Bianco. Indicazioni confortanti Ci sono anche aspetti positivi. Ad esempio la ritrovata condizione di Bruno, tornato decisivo, con il gol del pari, e almeno due opportunità di testa fallite di poco. Un bilancio positivo, che ha in buona parte rimediato al primo tempo quasi imbarazzante del Modena. Tuttavia anche per l’AlbinoLeffe, che al Braglia aveva vinto le ultime quattro partite, non mancano confortanti indicazioni, se non altro per quelle ripartenze sempre efficaci, giocate in velocità e con ordine, ma non finalizzate in modo adeguato.

1 1

MODENA ALBINOLEFFE

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Garlini (A) al 25’ p.t.; Bruno (M) al 19’ s.t. MODENA (5-3-2) Narciso 5; Bianco 6, Diagouraga 5,5 (dal 24’ s.t. Rickler s.v.), Gozzi 5,5, Perna 6 (dall’8’ s.t. Cortellini 6,5), Tamburini 6; Pinardi 5, Luisi 6, Troiano 5; Bruno 7, Catellani 6. PANCHINA Alfonso, Koffi, Giampà, Napoli, Girardi. ALLENATORE Apolloni 5,5. ALBINOLEFFE (3-4-1-2) Pelizzoli 7; Cioffi 6, Passoni 6, Piccinni 4,5; Garlini 6,5, Hetemaj 5,5, Foglio 5,5 (dal 33’ s.t. Cristiano s.v.), Previtali 6 (dal 43’ s.t. Sala s.v.); Laner 6,5; Cellini 4,5 (dal 23’ s.t. Cia 5,5), Ruopolo 6. PANCHINA Layeni, Geroni, Torri, Maino. ALLENATORE Mondonico 6. ARBITRO Nasca di Bari 6. GUARDALINEE Forconi 6 - Cini 6. ESPULSO Piccinni (A) al 27’ s.t. per gioco scorretto. AMMONITI Perna (M), Piccinni (A), Pinardi (M), Bianco (M) e Cioffi (A) per gioco scorretto; Pelizzoli (A) per proteste. NOTE paganti 1.178, incasso di 6.581; abbonati 3.796, quota di 32.274 euro. Tiri in porta 5-2. Tiri fuori 8-7. In fuorigioco 2-4. Angoli 6-2. Recuperi: p.t. 0, s.t. 4’.

SERIE D 30 a GIORNATA f Savona, Pisa e forse Montichiari: oggi è il giorno della promozione. Girone I: c’è Avellino-Messina

(ore 15)

GIRONE A

GIRONE B

GIRONE C (34a) GIRONE D (34a) GIRONE E

GIRONE F

GIRONE G

GIRONE H (34a) GIRONE I

ACQUI-SAVONA Minelli di Varese ALBESE-PRO SETTIMO Marini di Roma CASALE-CHIERI Chiffi di Padova LAVAGNESE-CUNEO 3-0 Giocata ieri RIVOLI-DERTHONA Silvestri di Isernia SESTRESE-SARZANESE Quitadamo di Modena SETTIMO-ENTELLA Cifelli di Campobasso VALLE D'AOSTA-AQUANERA Della Valle di Albenga VIGEVANO-BORGOROSSO Petroni di Roma CLASSIFICA Savona p. 72; Entella e Casale 59; Albese 51; Sarzanese 49; Aquanera 41; Acqui 40; Borgorosso, Settimo e Lavagnese* 38; Cuneo* 34; Chieri 33; Vigevano 32; Rivoli (-1) 29; Sestrese 27; Pro Settimo 26; Derthona 23; Valle d'Aosta (-1) 14. (* una gara in più).

ALZANOCENE-INSUBRIA Calabrese di Lecco BORGOSESIA-PONTE S. PIETRO Brasi di Seregno CANTU' SAN PAOLO-DARFO De Stefano di Brindisi CARATESE-VOGHERA Trasarti di Teramo COLOGNESE-OLTREPO’ Bucchino di Torino FIORENZUOLA-SESTESE Battistino di Torino PIZZIGHETTONE-RENATE Rasia di Bassano del Grappa SOLBIATESE-OLGINATESE Brodo di Viterbo TRITIUM-CARAVAGGIO Falzone di Palermo CLASSIFICA Tritium p. 68; Renate 49; Colognese, AlzanoCene e Darfo 47; Pontisola 45;Insubria 44; Voghera 41; Pizzighettone, Olginatese e Cantù San Paolo 39; Solbiatese 33; Fiorenzuola 32; Sestese 28; Caratese 27; Borgosesia 26; Caravaggio e Oltrepò (-1) 20.

BELLUNO-MONTECCHIO Bertazzoli di Chiari DOMEGLIARA-ALBIGNASEGO Diomaiuta di Albano ESTE-VILLAFRANCA Iacobone di Nichelino JESOLO-PORFIDO ALBIANO Avoni di Imola MANZANESE-PALAZZOLO Rossi di Rovigo MONTICHIARI-MONTEBELLUNA Zinzi di Catanzaro SANVITESE-CONCORDIA Cretti di Lovere VENEZIA-PORDENONE Ghersini di Genova VEROLESE-UNION QUINTO Ceccarelli di Rimini VIRTUS VECOMP-TAMAI Marinelli di Tivoli CL. Montichiari 76; Venezia 65; Este 63; Jesolo 60; Quinto, Monteb., Tamai 54; Pordenone 52; Albign. 45; Villafranca 44; Vecomp, Concordia 43; Verolese 42; Sanvitese 41; Domegliara 39; Belluno 31; Palazzolo 24; Albiano 22; Manzan. 21; Montecchio 13.

ATLETICO TRIVENTO-CHIETI Verdenelli di Foligno CAMPOBASSO-RECANATESE Moro di Latina CASOLI-ATESSA VDS Loiodice di Matera CENTOBUCHI-ELPIDIENSE D'Adamo di Vasto L'AQUILA-RENATO CURI Martinelli di Roma LUCO CANISTRO-BOJANO Lacagnina di Caltanissetta MIGLIANICO-CIVITANOVESE Frizza di Perugia R. MONTECCHIO-MORRO D'ORO Cocchiara di Piacenza SANTEGIDIESE-O. AGNONESE Spinelli di Terni CLASSIFICA L'Aquila e Chieti p. 57; Santegidiesee Atessa VdS 53; Civitanovese 52; A. Trivento (-1) 46; Recanatese(-1) e O. Agnonese 45; Campobasso 40; Casoli 39; Bojano (-2) 36; Centobuchi35; Miglianico 33; L. Canistro 32; Morro d'Oro 30; R. Curi 28; Real Montecchio 13; Elpidiense 12.

ARZACHENA-FLAMINIA Bertasi di Verona ASTREA-CASTELSARDO Vitulano di Livorno BOVILLE ERNICA-GAETA Opromolla di Salerno BUDONI-LATINA Dal Borgo di Verona CYNTHIA-FONDI Fiore di Barletta MOROLO-TAVOLARA Raciti di Acicatena POMEZIA-SANLURI Fabbrini di Livorno (differita RaiSport Più ore 20.30) RONDINELLE-RIETI Lacalamita di Bari VITERBESE-SELARGIUS Bovini di Ragusa CLASSIFICA Fondi p. 57; Pomezia 52; Flaminia 50; Sanluri 49; Gaeta 47; Selargius 46; Viterbese e Latina 41; Rondinelle 40; Budoni 36; Tavolara 34; Castelsardo, Cynthia e Astrea 32; Rieti 30;Boville Ernica eArzachena 28; Morolo 26.

ANGRI-NEAPOLIS Valente di Roma FASANO-FRANCAVILLA S. Martelli di Lanciano FORZA E CORAGGIO-ISCHIA Pannacci di Gubbio (a Sarno, p.c.) FRANCAVILLA F.-OSTUNI Lemma di Barletta MATERA-GROTTAGLIE Calogiuri di Lecce PIANURA-S. ANTONIO ABATE Pellegrini di Roma PISTICCI-TURRIS Rizzo di Siena POMIGLIANO-CASARANO Pancaldo Trafirò di Barcellona PdG SIBILLA BACOLI-BITONTO Gosti di Perugia CL. Neapolis* p. 70; Pianura* 64; Casarano* 61; S.Antonio 56; Forza e C.* 55; Pomigliano 52; Casertana 49; Francavilla S.* 48; Matera* 45; Grottaglie* 43; Angri* 39; Turris* 38; Ostuni* 37; Bitonto 29; Ischia* 28; Sibilla* 27; Pisticci 26; Francavilla F.* 24; Fasano* 20. (* una gara in meno).

CARPI-CHIOGGIA Losito di Pesaro CASTELLANA-CASTELFRANCO Ferrari di Mestre CASTELLARANO-ADRIESE Baldicchi di Città di Castello MEZZOLARA-BOCA PIETRI Paolini di Ascoli PISA-PONTEDERA Castrignanò di Brindisi PONSACCO-BORGO A BUGGIANO Urselli di Taranto ROSIGNANO-RICCIONE Bellero di Casale Monferrato ROVIGO-FOSSOMBRONE Colarossi di Roma RUSSI-CASTEL SAN PIETRO Mainardi di Bergamo SANTARCANGELO-CECINA Crescenzi di San Benedetto del Tr. CL. Pisa 72; Fossombr., Santarcang. 57; Carpi 56; Chioggia 55; Russi, Rovigo 50; Rosignano49;Castelf.47;Mezzolara, Cecina 41; Pontedera, Borgo (-1) 38; Riccione, Ponsacco 37; Castellana 35; Adriese 32; Castel SP 28; Boca 25; Castellar. 23.

DERUTA-SCANDICCI Tassotti di Fermo FORTIS JUVENTUS-GUIDONIA Lanza di Nichelino GAVORRANO-ORVIETANA D'Albore di Caserta G. CITTA' DI CASTELLO-FORCOLI Giacomozzi di Fermo MONTEVARCHI-SANSEPOLCRO Zappatore di Taranto PONTEVECCHIO-CALENZANO Dei Giudici di Latina SANGIMIGNANO-C. RIGONE Cangiano di Napoli SESTESE-MONTEROTONDO Roca di Foggia SP. TERNI-MONTERIGGIONI Farinelli di Roma CLASSIFICA Gavorranop. 55;G. Città di Castello 51; Monterotondo 48; C. Rigone e Guidonia 45; Deruta 44; Sansepolcro 41; Forcoli 40; Sestese 39; Montevarchi (-1) e Scandicci 38; Orvietana37; Pontevecchio 36; Monteriggioni 34; F. Juve 33; Calenzano 32; Sangimignano 28; Sp. Terni 25.

ADRANO-TRAPANI Ambrogio di Cosenza AVELLINO-MESSINA Casaluci di Lecce HINTERREGGIO-CASTROVILLARI Bottari di Messina MAZARA-NISSA Pollaci di Palermo MILAZZO-ACICATENA Vaccher di Pordenone PALAZZOLO-SAPRI Reni di Pistoia ROSARNO-VIGOR LAMEZIA Strocchia di Nola ROSSANESE-SAMBIASE Pierro di Nola VIRIBUS UNITIS-MODICA Giovani di Grosseto CLASSIFICA Milazzo p. 56; Trapani e Rosarno 52; Avellino e Vigor Lamezia 50; Rossanese 48; Sapri e Modica 46; Nissa 42; Sambiase 40; Hinterreggio 38; Mazara 35; Messina 34; Palazzolo (-2) 33; Viribus Unitis 28; Acicatena 21; Adrano (-1) 20; Castrovillari (-1) 17.

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PRIMA DIVISIONE

fIl primo verdetto stagionale è atteso nel

girone A, che assegna la promozione diretta

Novara, è un giorno storico Oggi a Benevento può festeggiare la serie B e il record di imbattibilità questo punto lo vogliamo, per come è andato l’anno ci darebbe fastidio perdere adesso» spiega il capitano Raffaele Rubino. L’a.d. Massimo De Salvo va sul sodo: «San Siro è stata una festa, il record è dei ragazzi. A me interessa chiudere in fretta il discorso serie B. E’ stato un campionato emozionante». Lo sarà anche questa giornata, viste le premesse.

NICOLA BINDA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dDa San Siro al Santa Colomba, dalla festa con il Milan in Coppa Italia alla partita di Benevento che può voler dire serie B. E non solo. Se la squadra di Attilio Tesser non perde, eguaglia il record della categoria di 31 giornate senza sconfitte, come la Ternana di Gigi Delneri 1997-98. Non se la prenderà, il tecnico della Samp: lui a Novara ha giocato e allenato ed è rimasto un po’ tifoso.

Quanta serie C E’ un giorno che Novara aspetta da 33 anni, più di una generazione. Tanti tifosi di oggi, soprattutto quelli che partono all’alba su quattro pullman per Benevento, non erano nati in quella primavera del 1977 che ha scritto l’uscita dalla serie B: da allora per gli azzurri ci sono stati un anno di serie C, 9 di C1, 21 di C2 e 2 di Prima divisione. Sempre lì, come il solo Prato, con una sola retrocessione nei dilettanti (1989-90) evitata grazie a un

I giocatori del Novara in festa dopo un gol al Foligno di domenica: dopo 33 anni la serie B è vicina LIVERANI

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ripescaggio. Adesso l’uscita dalla Lega Pro è inevitabile. De Salvo Basta un pareggio, ma il Novara potrebbe anche perdere, se le squadre a 54 non vincono. Tuttavia quel record d’imbattibilità è lì: «A

30

Partite senza sconfitte Il record in questa categoria è della Ternana 1997-98 con 31 partite: oggi il Novara lo può eguagliare

In città Mentre la squadra è volata in Campania venerdì, scongiurando il blocco degli aereoporti, De Salvo farà un tentativo in extremis per partire in mattinata, magari in macchina (da casa sua a Verano Brianza fino a Benevento sono 807 km), oppure in treno: «Male che vada, andrò a Novara in piazza con i tifosi». Sì, perché l’euforia collettiva ha portato il Comune a organizzare un maxi-schermo in piazza Martiri per la diretta della partita, mentre in piazza delle Erbe ci sarà un punto per ascoltare la radiocronaca. Il centro di Novara sarà tutto azzurro.

GIRONE A 31a GIORNATA f Volata per il secondo posto: è un turno pro Arezzo e Cremonese

y

COSA SERVE PER LA B

Ecco cosa serve al Novara per fare festa a Benevento con tre gare ancora da giocare.

Vince

E’ promosso: i tre inseguitori possono solo restare a -12.

Pareggia

E’ promosso: i tre inseguitori possono solo salire a -10.

Perde

E’ promosso solo se i tre inseguitori non vincono: al massimo arrivano a -11.

Saltano 4 gare per caos aerei e una rinuncia Giornata difficile per la Seconda divisione, visto che oggi saltano ben quattrp partite. Vediamo perché. GIRONE A Come raccontiamo nelle pagine di «Altri mondi» a proposito degli aereoporti chiusi, la Lega Pro ha rinviato le partite delle squadre sarde: si tratta di Olbia-Carpenedolo, Valenzana-Alghero e Villacidrese-Feralpi Salò, che (visti i tempi ristretti) saranno recuperate mercoledì 21 con inizio alle ore 15. GIRONE C L’Igea conferma di non voler giocare oggi con la Normanna: l’ha ribadito il massimo dirigente Rendina. Allo stadio ci sarà un rappresentante della società per consegnare all’arbitro un documento ufficiale. I giocatori continuano a dirsi disposti a giocare, ma non hanno nemmeno l’allenatore dopo il divorzio da Campolo. L’Igea perderà a tavolino e avrà un’ammenda e un punto di penalizzazione: la retrocessione è aritmetica.

(ore 15) ILaPROGRAMMA 31 GIORNATA

AREZZO

BENEVENTO

CREMONESE

FOLIGNO

LECCO

VIAREGGIO

NOVARA

FIGLINE

VARESE

PERUGIA

AREZZO (4-4-2) Mazzoni; Cannarsa, Pecorari, Figliomeni, Sereni; Erpen, Venitucci, Miglietta, Croce; Maniero, Chianese. (Giusti, Laverone, Rizza, De Oliveira, Bazzoffia, Essabr, Fofana). All. Galderisi. VIAREGGIO (4-3-3) Ravaglia; Carnesalini, Fiale, Benassi, Barsotti; Falivena, Reccolani, Mandorlini; Cristiani, Eusepi, Guadalupi. (Babbini, Briotti, Panariello, Pizza, Fommei, Marolda, Costantino). All. Rossi. ARBITRO Pasqua di Tivoli (Atta Alla-Pavesi) (andata 0-1)

BENEVENTO (4-2-3-1) Gori; Pedrelli, Cattaneo, Landaida, Palermo; Vacca, De Liguori; Castaldo, Clemente, D’Anna; Evacuo. (Corradino, Ignoffo, Cejas, Ciarcià, La Camera, Germinale, Bueno). All. Acori. NOVARA (4-3-1-2) Fontana; Gheller, Lisuzzo, Centurioni, Tombesi; Drascek, Porcari, Rigoni; Motta; Rubino, Bertani. (Ujkani, Ludi, Gemiti, Juliano, Evola, Ventola, Gonzalez). All. Tesser. ARBITRO Barbiero di Vicenza (Scatano-Fortarezza) (0-2)

CREMONESE (4-4-2) Paoloni; A. Bianchi, Viali, Cremonesi, Malacarne; Pradolin, Fietta, Zanchetta, Nizzetto; Musetti, Coda. (G. Bianchi, Sales, Galuppo, Tacchinardi, Carotti, Villar, Varricchio). All. Venturato. FIGLINE (4-3-1-2) Pardini; Mugnaini, Peruzzi, Bettini, D’Elia; Campolattano, Consumi, Guerri; Fanucchi; Villafane, Frediani. (Novembre, Ghinassi, Duravia, Pasquini, Redomi, Cosentini, Fioretti). All. Torricelli. ARBITRO Giacomelli di Trieste (Cologno-Mosca) (3-3)

FOLIGNO (3-4-2-1) Rossini; Gregori, Furiani, Ambrogioni; Gallozzi, Borgese, Sciaudone, Rossi; Giacomelli, Calderini, Cavagna. (Tomassini, Nori, Fondi, Pencelli, Turchi, Fedeli, Virdis). All. Fusi. VARESE (4-4-2) Moreau; Pisano, Dos Santos, Camisa, Armenise; Carrozza, Buzzegoli, Osuji, Zecchin; Ebagua, Neto Pereira. (Grandclement, Grillo, Corti, Gambadori, Aloe, Tripoli, Del Sante). All. Sannino. ARBITRO Tidona di Torino (Tronci-Leonetti) (0-2)

LECCO (4-4-2) Orlandi; Cortese, Mandorlini, Mateo, Bartolucci; Antonioni, Arrigoni, Corrent, Guglieri; Sau, Ciano. (Pansera, Pedotti, Ciasca, Galli, Buda, Marconi, Veronese). All. Magoni. PERUGIA (3-4-1-2) Benassi; Taccucci, Urbano, Bonomi; Stamilla, La Vista, Forò, Lacrimini; Cazzola; Federici, Paponi. (De Marco, Pagani, Raimondi, Sansotta, Fiordiani, Perrulli, Martini). All. Zaffaroni-Buzzi. ARBITRO Barbeno di Brescia (Bisceglia-Paiusco) (1-2)

LUMEZZANE

MONZA

PAGANESE

SORRENTO

LA SITUAZIONE

COMO

PERGOCREMA

ALESSANDRIA

PRO PATRIA

LUMEZZANE (4-4—2) Trini; Formiconi, Mei, Emerson, Pini; Pintori, Calliari, Grippo, Bradaschia; Galabinov, Daud. (Alberti, Checcucci, Romeo, Zanardini, Nicola, Faroni, Lauria). All. Menichini. COMO (3-4-3) Zappino; Conti, Gonnella, Goretti; Maggioni, Riva, Salvi, Franco; Zerzouri, Cozzolino, Filippini. (Malatesta, Rudi, Bruno, Ardito, Kalambay, Prandelli, Fragiello). All. O.Brevi-Strano. ARBITRO Zanichelli di Genova (Alassio-Antico) (1-2)

MONZA (3-4-1-2) Westerveld; Tuia, Cudini, Fiuzzi; Campinoti, Prato, Eramo, Oualembo; Iacopino; Viola, Russo. (Marcandalli, Scaccabarozzi, Anghileri, Barjie, Zebi, S. Seedorf, C. Seedorf). All. Cevoli. PERGOCREMA (4-3-3) Rossi Chauvenet; Lolaico, Pianu, Blanchard, Federici; Ghidotti, Cazzola, Galli; Gherardi, Ferrari, Le Noci. (Colombi, Zaninelli, Uliano, Romano, Brambilla, Florean, Tavares). All. Rastelli. ARBITRO De Faveri di San Donà (Russo-Vitali) (1-2)

PAGANESE (4-4-2) Pantanelli; Panini, Ingrosso, Esposito, Gambi; Izzo, Maisto, Memushaj, Sciannamè; Ibekwe, Tortori. (Saraò, Grimaldi, Cucciniello, Macrì, Vicedomini, Giglio, Lasagna). All. Palumbo. ALESSANDRIA (4–3–1–2) Servili; Ciancio, Signorini, Cammaroto, Moracci; A. Buglio, Briano, Damonte; Volpara; Motta, Fantini. (Cicutti, Schettino, Pucino, Ghosheh, Longhi, Rosso, Artico). All. F. Buglio. ARBITRO Peretti di Verona (Cinque-Quadrano) (0-1)

SORRENTO (3-5-2) Marconato; Di Nunzio, Fernandez, Lo Monaco; Vanin, Greco, Raggio Garibaldi, Fialdini, Angeli; Paulinho, Carlini. (Criscuolo, Masiero, Gallo, Silvestri, Arcidiacono, Esposito, Pignalosa). All. Simonelli. PRO PATRIA (4-3-3) Caglioni; Del Grosso, Rinaldi, Chiecchi, Bruccini; Palermo, Cristiano, Serafini; Urbano, Ripa, Sarno. (Giambruno, Marci, Nocciola, Chiodini, Rudi, Kulli, Napoli). All. Di Fusco. ARBITRO Merchiori di Ferrara (Parisse-Fiorucci) (2-2)

(ORE 15)

girone A

La classifica nel girone A dopo 30 giornate: Novara p. 66; Arezzo, Cremonese e Varese 54; Lumezzane 48; Benevento 46; Perugia (-2) e Alessandria 40; Figline (-1) 39; Sorrento e Monza 36; Como 33, Foligno e Viareggio 32; Pergocrema 31; Pro Patria 29; Lecco 28; Paganese 24. Così domenica 25 (ore 15): AlessandriaLumezzane (1-2); Como-Sorrento (0-0); Figline-Arezzo (2-3); NovaraCremonese (2-0); PergocremaPaganese (0-3); Perugia-Benevento (1-3); Pro Patria-Foligno (1-1); VareseMonza (1-3); Viareggio-Lecco (0-0).

GIRONE B 31a GIORNATA f Verona senza tifosi a Ferrara: il Portogruaro prepara lo scatto

SECONDA DIVISIONE

(ore 15)

CAVESE

PESCARA

PESCINA

PORTOGRUARO

RAVENNA

ANDRIA

REGGIANA

GIULIANOVA

FOGGIA

MARCIANISE

CAVESE (3-4-3) Russo; D’Orsi, Cipriani, Nocerino; Bacchiocchi, Spinelli, Favasuli, Radi; Schetter, Turienzo, Insigne. (Pane, Lagnena, Scartozzi, Maiorano, Berretti, Bernardo, Cruz). All. Stringara. ANDRIA (4-4-2) Spadavecchia; Pierotti, Pomante, Sibilano, Ceppitelli; Chiaretti, Paolucci, Mezavilla, Doumbia; Sy, Anaclerio. (Locatelli, Losito, Polverini, Iennaco, Rizzi, Lacarra, Dionigi). All. Papagni. ARBITRO Ruini di Reggio Emilia (Grispigni-Cipolloni) (andata 0-1)

PESCARA (4-4-2) Pinna; Zanon, Sembroni, Mengoni, Petterini; Soddimo, Tognozzi, Coletti, Dettori; Ganci, Sansovini. (Bartoletti, Medda, Olivi, Vitale, Gessa, Carboni, Zizzari). All. Di Francesco. REGGIANA (4-4-1-1) Tomasig; D'Alessandro, Girelli, Zini, Mei; Nardini, Saverino, Maschio, Viapiana; Alessi; Ingari. (Manfredini, Mallus, Castiglia, Romizi, Ferrari, Temelin, Morelli). All. Dominissini. ARBITRO Del Giovane di Albano Laziale (Orlandi-Bruni) (1-2)

PESCINA (4-4-2) Bifulco; Locatelli, Molinari, Birindelli, Pomponi; Capparella, Bettega, De Angelis, Rebecchi; Cipolla, Bettini. (Merletti, Di Bella, Suriano, Cesar, Caccavallo, Negro, Dall’Acqua). All. Cappellacci. GIULIANOVA (4-3-3) Dazzi; Sosi, Vinetot, Garaffoni, Migliore; Censori, Pucello, Del Grande; Schneider, Maritato, Campagnacci. (Gasparri, Lieti, Faragalli, Rinaldi, Mariani, Dezi, Carratta). All. Bitetto. ARBITRO Bagalini di Fermo (Surano-Della Rocca) (0-0)

PORTOGRUARO (4-3-1-2) Rossi; Cardin, Gargiulo, Madaschi, Gotti; Espinal, Puccio, Pondaco; Cunico; Marchi, Altinier. (Marcato, Fusciello, Mattielig, Deinite, Scapuzzi, Bocalon, Romano). All. Calori. FOGGIA (4-1-4-1) Milan; Carbone, Burzigotti, Di Dio, Sgambato; Agnelli; Millesi, Colomba, Mancino, Desideri; Morini. (Bindi, Torta, D’Agostino, Velardi, Trezzi, Caraccio, Ceccarelli). All. Ugolotti. ARBITRO Irrati di Pistoia (Donini-Avellano) (1-2)

RAVENNA (4-4-2) Rossi; Rizzo, Ciuffetelli, Fasano, Sabato; Rossetti, Fonjock, Sciaccaluga, Toledo; Gerbino Polo, Piovaccari. (Menegatti, Biserni, Cavagna, Giordano, Correa, Packer, Scappini). All. Soda. MARCIANISE (4-3-3) Fumagalli; Piscitelli, Porpora, Filosa, Tomi; Alfano, D’Ambrosio, Della Ventura; Manco, Poziello, Galizia. (Mezzacapo, D’Apice, Murolo, Montanari, Di Napoli, Tedesco, Ciano). All. Boccolini. ARBITRO Squizzato di Verona (Lunardon-Pasquali) (1-0)

RIMINI

SPAL

TARANTO

TERNANA

LA SITUAZIONE

POTENZA

VERONA

LANCIANO

COSENZA

RIMINI (4-3-3) Pugliesi; Catacchini, Vitiello, Lebran, Regonesi; Marchi, Frara, Giacomini; Nolé, Longobardi, Tulli. (Tornaghi, Rinaldi, Ischia, Baccin, Malaccari, Morante, Kirilov). All. Melotti. POTENZA (3-5-2) Della Corte; Chiavaro, Taccola, Langella; Berardi, Profeta, De Simone, Evaneglisti, Frezza; Magliocco, Prisco. (Di Matteo, Barbato, Giannusa, Mazzetto, Nappello, Manno, Aquino). All. Capuano. ARBITRO Bergher di Rovigo (Cannistrà-Princig) (1-2)

SPAL (4-4-2) Capecchi; Ghetti, Zamboni, Bortel, Smit; Quintavalla, Bedin, Schiavon, Rossi; Cipriani, Valtulina. (Ioime, Gaspari, Licata, Migliorini, Marongiu, Bazzani, Meloni). All. Notaristefano. VERONA (4-3-3) Rafael; Cangi, Ceccarelli, Anselmi, Pugliese; Russo, Esposito, Pensalfini; Berrettoni, Selva, Farias. (Ingrassia, Massoni, Campagna, Garzon, Dalla Bona, Di Gennaro, Ciotola). All. Remondina. ARBITRO Baratta di Salerno (Levato-Granella) (1-1)

TARANTO (4-4-2) Bremec; Imparato, Migliaccio, Prosperi, Colombini; Di Roberto, Giorgino, Rajcic, Cuneaz; Ferraro, Falconieri. (Barasso, Magnusson, Taulo, Quadri, Crovetto, Russo, Corona). All. Passiatore. LANCIANO (4-4-2) Aridità; Vastola, Antonioli, Oshadogan, Mammarella; Turchi, Di Cecco, Amenta, Sansone; Colussi, Zeytulaev. (Bellucci, Coppini, Colombaretti, Perfetti, Aquilanti, Sinigaglia, Improta). All. Pagliari. ARBITRO Merlino di Udine (Napolano-Servilio) (1-1)

TERNANA (4-4-2) Cunzi; Perney, Bertoli, Tedeschi, Imburgia; Concas, Di Deo, Costantini, Piccioni; Noviello, Perna. (Piacenti, Procida, Camillini, Confalone, Negrini, Alessandro, Balistreri). All. Giorgini. COSENZA (3-5-2) Gabrieli; Musca, Porchia, Scognamiglio; Bernardi, De Rose, Giardina, La Canna, Chianello; Danti, Biancolino. (Ameltonis, Amico, Fanucci, Marsili, De Pascalis, Olivieri, Scotto). All. Glerean. ARBITRO Corletto di Castelfranco Veneto (Battista-Morelli) (0-1)

La classifica nel girone B dopo 30 giornate: Verona e Portogruaro p. 51; Pescara 49; Reggiana 46; Ternana 45; Rimini 42; Cosenza 40; Spal e Taranto 38; Cavese e Ravenna 37; Marcianise (-1) e Lanciano 36; Andria e Foggia (-1) 35; Pescina e Potenza* 31; Giulianova 29. (*condannato all’ultimo posto). Così domenica 25 (ore 15): Andria-Pescina (1-1); Cosenza-Ravenna (1-3); Foggia-Pescara (0-0); Giulianova-Cavese (2-2); LancianoRimini (0-0); Marcianise-Ternana (3-0); Potenza-Portogruaro (0-1); ReggianaSpal (1-1); Verona-Taranto (0-0).

CANAVESE-ALTO ADIGE Aureliano di Bologna LEGNANO-SAMBONIFACESE Vallorani di San Benedetto del Tronto MEZZOCORONA-PRO VERCELLI Citro di Battipaglia OLBIA-CARPENEDOLO Rinviata a mercoledì 21 PAVIA-RODENGO Zonno di Bari PRO BELVEDERE-PRO SESTO Di Stefano di Alghero SPEZIA-CROCIATI NOCETO Mangialardi di Pistoia VALENZANA-ALGHERO Rinviata a mercoledì 21 VILLACIDRESE-FERALPI SALO' Rinviata a mercoledì 21 CLASSIFICA Feralpi Salò e Alto Adige p. 53; Alghero (-1) e Spezia 52; Rodengo (-1) e Pavia 48; Legnano (-2) 45; Crociati Noceto 38; Canavese 37; Sambonifacese (-1) e Pro Vercelli 36; Valenzana e Carpenedolo 35; Olbia 34; Mezzocorona 33; Villacidrese 31; Pro Belvedere 24; Pro Sesto (-2) 19.

girone B BASSANO-FANO Donati di Ravenna BELLARIA-POGGIBONSI De Meo di Foggia COLLIGIANA-SANGIUSTESE Moretti di Bari GUBBIO-PRO VASTO Stefanini di Livorno ITALA SAN MARCO-CELANO Giorgetti di Cesena LUCCHESE-PRATO Ostinelli di Como (diretta su RaiSportPiù) NOCERINA-CARRARESE Fogliano di Perugia SACILESE-SAN MARINO Aversano di Treviso SANGIOVANNESE-GIACOMENSE Pairetto di Nichelino CLASSIFICA Lucchese p. 60; San Marino 55; Fano 52; Prato 46; Gubbio e Sangiovannese 45; Bassano 44; Itala San Marco 40; Sangiustese 39; Celano 37; Giacomense 36; Pro Vasto 35; Nocerina 34; Sacilese 32; Bellaria e Carrarese 29; Colligiana (-1) 28; Poggibonsi 27.

girone C BARLETTA-BRINDISI D'Alesio di Forlì CATANZARO-GELA Colasanti di Siena CISCO ROMA-MONOPOLI Russo di Milano IGEA-NORMANNA Saia di Palermo (a porte chiuse) ISOLA LIRI-VICO EQUENSE De Benedictis di Bari JUVE STABIA-SCAFATESE Santonocito di Abbiategrasso MANFREDONIA-SIRACUSA Ceccarelli di Terni NOICATTARO-MELFI Affinito di Frattamaggiore VIBONESE-CASSINO Lo Castro di Catania CLASSIFICA Juve Stabia p. 66; Catanzaro (-3) 61; Cisco Roma 56; Siracusa 51; Brindisi 50; Barletta (-1) 49; Cassino 47; Gela 45; Melfi 43; Monopoli 37; Manfredonia 36; Normanna 34; Scafatese e Isola Liri 32; Noicattaro 28; Vico Equense e Vibonese (-1) 23; Igea (-2) 11.

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26 R

DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

FORMULA 1 GP CINA DAL NOSTRO INVIATO

Sebastian Vettel, 22 anni, ha vinto 6 GP in carriera ANSA

PINO ALLIEVI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SHANGHAI (Cina) dÈ la Formula 1 della caccia ai fantasmi. La prima gara dell’anno è stata dedicata alla ricerca affannosa di qualcosa di irregolare sulla Mercedes. Che non c’era. Poi è arrivato il momento di un inesistente correttore d’assetto sulla Red Bull. Ma in tutte e tre le corse sinora disputate è sempre aleggiato il mistero McLaren, ossia quella strana soluzione aerodinamica che fa volare in rettilineo le macchine di Button e Hamilton. E infatti ieri quando le vetture, a fine prove, sono state bloccate al parco-chiuso, la zona off limits in cui sono vietati interventi di qualsiasi tipo, la prima cosa che Vettel e Webber — i dominatori delle qualifiche — hanno fatto, è stata quella di andare a ficcare le loro teste dentro gli abitacoli delle McLaren. Per vedere se esista e dove sia esattamente posizionato il «tubo» dello scandalo, nel quale passa l’aria che va all’alettone. Un condotto che si presume sia nascosto nella zona dove poggiano le gambe dei piloti. E' stata una scena ridicola, tanto più che in qualifica le McLaren avevano deluso, mentre erano favoritissime: ma che cosa sarebbe la F.1 senza sospetti, segreti e incongruenze?

Delusione Ma il sistema McLaren, sul quale tutti indagano, deve essere terribilmente complicato se la stessa squadra inglese non riesce mai a farlo funzionare quando serve. Sinora sono state più le delusioni che i sorrisi. Però, nel dubbio, i rivali sono già partiti con tentativi di imitarne il concetto. Lo ha fatto la Sauber, con risultati da cancellare, stanno procedendo Ferrari, Mercedes, Williams che forse debutteranno a Barcellona, ci sta provando con cautela la Red Bull. Ma proprio la Red Bull, che invece ha una macchina tanto sofisticata quanto convenzionale, continua a esprimersi invece con i risultati. Quella di ieri è stata la quarta pole del team austriaco, motorizzato Renault e registrato in Inghilterra, in 4 gare. La RB6 di Vettel, pilota sensazionale sul giro secco, e Webber (2˚ a 3 decimi) ha il vantaggio di mandare subito in temperatura le gomme, quindi di garantirsi una grande aderenza. Poi è rapida nei cambi di direzione ed è efficace sia nelle curve lente sia in quelle veloci. È la miglior macchina del momento con la Ferrari lievemente inferiore per il fatto di non riuscire a dare il meglio in qualifica. E i 4 decimi

Vettel

I TEMPI

7. VETTEL

1’36"317

Seb va più forte dell’ala magica

8. KUBICA

1’36"348

9. SCHUMACHER

1’36"484

Tutti cercano di imitare la McLaren, ma domina ancora la Red Bull. Gara a rischio pioggia

Bene pure la F10 con Alonso 3o a 4 decimi e Massa 7o, ma con un errore che gli è costato una probabile seconda fila

che Alonso (terzo) ha rimediato ieri da Vettel ne sono la dimostrazione. Errore Altro discorso il 7˚ tempo di Massa (a 6 decimi dal leader), dovuto a un errore nelle ultime due curve. Senza la sbavatura, Felipe sarebbe stato in seconda fila, lo ha ammesso lui stesso. Invece sarà Rosberg con la Mercedes ad affiancare, col

QUALIFICHE 1 1. HAMILTON

1’35"641

2. ROSBERG

1’35"952

3. WEBBER

1’35"978

4. ALONSO

1’35"987

5. MASSA

1’36"076

6. BUTTON

1’36"122

10. ALGUERSUARI

1’36"618

11. BARRICHELLO

1’36"664

12. SUTIL

1’36"671

13. BUEMI

1’36"793

14. PETROV

1’37"031

15. KOBAYASHI

1’37"044

16. HULKENBERG

1’37"049

17. DE LA ROSA

1’37"050

ELIMINATI 18. LIUZZI

1’37"161

19. GLOCK

1’39"278

20. TRULLI

1’39"399

21. KOVALAINEN

1’39"520

22. DI GRASSI

1’39"783

23. SENNA

1’40"469

24. CHANDHOK

1’40"578

QUALIFICHE 2

4˚ tempo, un Alonso assetato di successo. Bravissimo Nico, che a pari materiale sta mandando in confusione Schumacher (9˚). In terza fila ci sono le McLaren-Mercedes di Button e Hamilton, con improvvisi problemi di aderenza. Ottavo tempo per Kubica con la Renault, una sorpresona visto che il team francese pensava che il polacco si sarebbe piazzato attor-

1. HAMILTON

1’34"928

2. WEBBER

1’35"100

3. ROSBERG

1’35"134

4. ALONSO

1’35"235

5. VETTEL

1’35"280

6. MASSA

1’35"290

7. BUTTON

1’35"443

8. KUBICA

1’35"550

9. SUTIL

1’35"665

10. SCHUMACHER

1’35"715

Webber, 33 anni, Vettel, 22, Alonso, 28

ELIMINATI

EPA

14. PETROV

1’36"311

15. KOBAYASHI

1’36"422

no al 14˚ posto. La partenza, come sempre sarà decisiva. E se Alonso dovesse riuscire a infilarsi tra le due Red Bull la gara potrebbe prendere una piega affascinante, per Maranello. Però il meteo annuncia una elevata possibilità di pioggia. Con Vettel che sul bagnato vola. E a quel punto il risultato diventerebbe davvero una puntata alla roulette.

11. BARRICHELLO

1’35"748

12. ALGUERSUARI

1’36"047

13. BUEMI

1’36"149

16. HULKENBERG

1’36"647

17. DE LA ROSA

1’37"020

QUALIFICHE 3 1. VETTEL

1’34"558

2. WEBBER

1’34"806

3. ALONSO

1’34"913

4. ROSBERG

1’34"923

5. BUTTON

1’34"979

6. HAMILTON

1’35"034

7. MASSA

1’35"180

8. KUBICA

1’35"364

9. SCHUMACHER

1’35"646

10. SUTIL

1’35"963

DELUSIONE LEWIS SOGNAVA LA POLE, SI È RITROVATO SESTO

FERRARI COLLECTION

AD ABU DHABI

Hamilton: «Un mistero le mie prove»

Venerdì in edicola la 158 F1 di Surtees

Grosjean (Ford) mattatore sulle Gt

costati decimi preziosi. Deluso anche Button, in crisi con le gomme: «Non sono mai riuscito a fare un giro perfetto. Le gomme o non erano in temperatura all’inizio del giro o tendevano a surriscaldarsi sul finire». Poi non commenta un possibile allarme cambio, con lui e Hamilton che si sono lamentati via radio perché più volte, cambiando marcia, si è accesa la spia della folle. «Non è niente di preoccupante, non è successo durante un giro veloce, ma solo in uno di lancio».

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SHANGHAI d Da grande candida-

to alla pole a misero sesto sulla griglia. Preceduto, per la terza volta in quattro gare, da Jenson Button. Lewis Hamilton aveva l’aria parecchio demoralizzata al termine delle qualifiche «perché, dopo essere stata perfetta in Q1 e Q2, la macchina in Q3 spanciava molto e scivolava. Non capisco, fino a quel momento ero stato davanti facilmente». Lewis però non ha parlato di due piccoli errori alla curva numero 11 che gli sono

Mark Webber sbircia l’abitacolo della McLaren di Lewis Hamilton COLOMBO

p.i.

Torna Ferrari Collection, con nuovi modellini. Venerdì a 9,99 euro più la Gazzetta c’è la 158 F1 bianco-blu del team Nart con cui John Surtees nel 1964 disputò 2 GP.

L’ex pilota della Renault F.1 Romain Grosjean (Ford Gt 40) protagonista ad Abu Dhabi nella prima tappa del Mondiale GT1. Il francese, in coppia con Thomas Mutsch, ha vinto la Champion Race, dopo essere arrivato 2˚ in quella di qualificazione. Sul podio Zuber-Hennerici (Corvette Z06) e Piccini-Hirschi (Aston Martin). Quarta la Maserati di Bartels-Bertolini. La svizzera Natasha Gachnang, cugina di Buemi (Toro Rosso); rimasta senza freni in prova, è stata operata per ridurre le fratture alla gamba destra.

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DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

4

SINTESI ALLE 19.05 SU RAI 2

Stamani a Shanghai (5.451 m) si corre il GP di Cina, 4ª gara (su 19) del Mondiale 2010. Sono in programma 56 giri (305,066 km).

In TV

«Sono un uccellino in confronto a Schumi» Sebastian: «Ridicolo paragonarmi a una leggenda» Ma Horner gli rende omaggio: «Una pole incredibile» MARCO DEGL’INNOCENTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SHANGHAI dTerza pole position in 4 gare, senza parlare della vittoria in Malesia. Ma Sebastian Vettel continua a rifiutare l’etichetta di «nuovo Schumacher». Pur se il «vecchio» è distante da lui di oltre un secondo ed otto posizioni in griglia.

Nessun paragone «Di fronte a Michael sono ancora un uccellino senza piume», sorride il tedeschino della Red Bull, che aggiunge: «Certamente, almeno in Germania, la grandezza di Schumacher è intoccabile. Sì, sono tedesco, ma sarebbe ridicolo paragonarmi, al livello in cui sono, a qualcuno come lui. Michael è una leggenda ed io non mi considero una superstar. Questa è una definizione che si adatta più ad un politico famoso o alle pop star. Io mi vedo solo come un pilota, uno che è diventato quello che sognava di essere da bambino. E sono contento ed orgoglioso di

che ci sia ancora una lotta tra quattro team, ma io credo proprio che sia così. Io quest’anno mi sono ritirato una volta ed un’altra sono arrivato in fondo con molta fortuna. No, non parliamo più così di me, è ancora molto presto. Troppo». Modesto Tornando alla sua qualifica, il tedesco continua a far soltanto professione di modestia: «Non so come ce l’abbia fatta, il merito maggiore va al mio team. La macchina al mattino non andava perfettamente, Webber era un po’ più veloce di me. Ma i meccanici hanno persino rinunciato al pranzo

Vettel: «Non so come ci sono riuscito. Merito dei meccanici, hanno rinunciato pure al pranzo per mettere a posto la macchina»

essere qui, in questo ambiente». Un semplice pilota che, adesso, è davvero il personaggio del momento in F.1, l’uomo da battere, ma che continua a fare professione di modestia:

«No, non sono assolutamente l’uomo da battere. Abbiamo corso solo 4 gare, dobbiamo restare con i piedi per terra. Può ancora succedere di tutto. Ho letto che qualcuno non pensa

Sebastian Vettel, 22 anni, ha conquistato quest’anno tre pole in 4 gran premi EPA

per mettere a punto la vettura. Abbiamo fatto dei cambiamenti e nella terza qualifica ho compiuto due giri molto buoni. Quindi, non posso che essere soddisfatto». Anche il direttore sportivo della Red Bull, Chris Horner, gli rende merito, quasi incredulo: «Non so proprio come ce l’abbia fatta a realizzare questa pole incredibile». Un’impresa alla Michael Schumacher. Ma quello della Renault e della Ferrari e dei sette titoli mondiali. Di cui Sebastian Vettel non vuole ancora considerarsi l’erede.

FERRARI LO SPAGNOLO DOPO IL GIRO CAPOLAVORO

Alonso: «Più di così non si può fare» Il d.t. Costa: «Novità di aerodinamica per colmare il divario dalla Red Bull» DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO IANIERI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SHANGHAI d«Siamo alle spalle di quella che al momento è la macchina migliore» sorride quasi sollevato Stefano Domenicali. Per il numero uno della Ferrari ai box, è chiaro: i miracoli non esistono e più di così, al momento, dalla F10 in qualifica non si può pretendere. «È difficile lottare per la pole con questa Red Bull. In Bahrain avevo fatto un giro perfetto e mi ero preso un decimo» dice Felipe Massa. E Alonso: «Abbiamo

espresso tutto il nostro potenziale, in una situazione normale questo è il massimo che possiamo fare». Al termine dell’ennesimo giro con il coltello tra i denti Fernando ribadisce però di essere «molto contento per

Fernando Alonso, 28 anni, in azione sulla pista di Shanghai COLOMBO

essere riuscito, ed è la terza volta quest’anno, ad afferrare il terzo posto sulla griglia. E con le previsioni di pioggia era fondamentale riuscire a partire tra i primi 4-5».

è molto, molto gentile con le gomme, una ottima cosa in visione gara. In qualifica forse ci manca un po’ di grip, ma con questa filosofia la Ferrari ha vinto tanti campionati e gare».

Filosofia Soprattutto, era fondamentale mettersi alle spalle quella McLaren che faceva paura nelle libere ma solo sesta con Lewis Hamilton. «Non è un mistero che la nostra auto vada meglio con il pieno e sul passo» spiega Fernando, che approva le novità aerodinamiche: profilo estrattore nuovo nella parte centrale, parte iniziale del fondo scalinato con doppio fondo, come sulla Renault, divergenti sotto il muso e feritoie davanti alle ruote posteriori di ispirazione McLaren. «La squadra sta facendo uno sforzo enorme — riconosce lo spagnolo —. La macchina in generale è buona,

Qualifica «Sono sempre i soliti tre decimi da Vettel — dice il d.t. Aldo Costa —. Stiamo lavorando soprattutto a livello aerodinamico per ridurre il margine. Sul passo di gara siamo messi bene, forse un po’ meglio delle Red Bull». Al via Alonso sarà solo a tentare un attacco al duo Red Bull, l’altra rossa di Massa è 7ª: «Ho fatto un errore all’ultima curva e ho buttato due decimi» dice Felipe, che al mattino aveva avuto noie alla frizione. «Nulla di importante» rassicura il brasiliano, chiamato a una gara d’attacco per difendere la leadership mondiale.

La gara, che scatta alle 9, sarà trasmessa in diretta su Rai 1 dalle 8.55 e poi su Rai 2 dalle 9.50. Sintesi alle 19.05 su Rai 2. Aggiornamenti in tempo reale su www.gazzetta.it

Classifica Piloti

1. Massa (Bra-Ferrari) 39 punti 2. Alonso (Spa-Ferrari) 37 punti 3. Vettel (Ger-Red Bull) 37 punti 4. Button (GB-McLaren) 35 punti 5. Rosberg (Ger-Mercedes) 35 punti

Classifica Costruttori

1. Ferrari 76 punti 2. McLarenMercedes 66 punti 3. Red Bull-Renault 61 punti 4. Mercedes 44 punti

27 R

LE ALTRE GARE DEL WEEKEND RALLY/1 Loeb torna davanti Raikkonen è sesto (g.r.) Niente frenate tattiche, questa volta. Nessuno dei protagonisti del Rally di Turchia, quarto appuntamento iridato 2010, alza volutamente il piede per lasciare a qualcun altro l’onere di aprire le danze nell’ultima tappa e il risultato è che i primi quattro della classifica chiudono la giornata raggruppati in 22"2. Davanti a tutti, Sébastien Loeb che precede Petter Solberg , Mikko Hirvonen e Dani Sordo: tre Citroën contro l’unica Ford rimasta agli avanposti dopo che Jari-Matti Latvala ha lasciato manciate di minuti per strada, arrancando per tutta la mattinata dopo essersi esibito in un improbabile numero acrobatico. Non è stato l’unica vittima: costretto a fermarsi per sostituire un pneumatico tagliato pure Sébastien Ogier, che è così scivolato dal primo al quinto posto. Scende il giovane francese e sale Kimi Raikkonen, suo compagno nel Junior Team della Citroën, che è risalito in sesta posizione. Oggi gran finale con 3 prove speciali da ripetere due volte per un totale di 114 km.

RALLY/2 Re (Citroën) vince il Valle d’Aosta (s.r.) Facile vittoria di Felice Re (Citroën), navigato da Mara Bariani, a Saint Vincent nel Rally della Valle d’Aosta, 2ª prova del Trofeo Asfalto. Il pilota di Saronno ha dominato 8 speciali su 9. Alle sue spalle il vincitore del Ciocco, Pedersoli (Ford), staccato di 1'27". Proprio nell’ultimo tratto, vincendolo, il bresciano ha superato Musti (Peugeot). Hanno lottato per il podio pure Porro (Ford) e Silva (id.), rispettivamente 4˚ e 5˚. Pedersoli e Re si dividono ora la prima posizione nella generale con 18 punti. Prossimo appuntamento: 7-8 maggio Targa Florio.

SUPERSTARS Piove a Imola Tris per le Audi 4x4 (a.s.) Tre Audi davanti a tutti nelle qualifiche della seconda gara Superstars che si disputa oggi a Imola: aiutati dalla pioggia, che ha favorito le trazioni integrali delle loro Rs4, Alberto Cola ha centrato la pole, davanti a Ermanno Dionisio e Roberto Papini. Dietro le Bmw M3 E92 di Gianni Morbidelli, Thomas Biagi, Luca Cappellari e Stefano Gabellini. Soltanto nono tempo per Johnny Herbert (Chevrolet Lumina). Ma l’inglese ha una giustificazione più che valida perché è arrivato al Santerno in auto da Londra a causa del blocco aereo causato dal vulcano islandese. Herbert ha preceduto il leader della classifica Luigi Ferrara (Mercedes C63) che ha rotto il differenziale nelle libere. Oggi il via della gara alle 9.

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DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

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DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

FORMULA 1 GP CINA

Michael è un caso Scintille con Nico «I 7 decimi da Rosberg? Aveva un’ala diversa» Il compagno: «Non è vero, perché dici così?» MARCO DEGL’INNOCENTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SHANGHAI (Cina) dSette decimi

da Nico Rosberg. Nono tempo, mentre il più giovane compagno di squadra è pur sempre in seconda fila. «La distanza tra noi non è mai stata così grande», ammette deluso Michael Schumacher. E la sensazione è che stavolta ci sia un abisso. E che siamo già ad una tappa importante nella storia del ritorno di Schumi alla F.1. Differenza Michael, pochi minuti dopo la qualifica, trova subito una giustificazione: «Nico ha montato la vecchia ala posteriore, io quella nuova. Forse la scelta giusta è stata la sua. A questo punto, però, io so da dove vengono questi 7 decimi, quindi ci posso stare. Ma certo è un peccato. Abbiamo un’ottima macchina, pare persino meglio della McLaren. Sarebbe stato bello se anch’io fossi riuscito a sfruttarla». Replica Tutto chiaro? Niente affatto. Già a caldo Rosberg re-

Michael Schumacher, 41 anni, sinora ha raccolto solo 9 punti ANSA

Poi Schumi ammette: «Avevo ricevuto una informazione errata, ora dobbiamo capire dove ho perso tutto questo tempo»

agisce: «Avevamo la stessa ala posteriore, quella nuova. Non capisco perché Michael dica cosi». Tocca alla portavoce di Schumacher Sabine Kehm, provare a togliere dall’imbarazzo il proprio datore di lavoro: «Era stato programmato che Nico usasse l’ala vecchia, Michael non sapeva che aveva deciso diversamente».

29 R

MOTO Spiegazione Davvero il sette volte campione del mondo non sapeva cosa montava il collega? Norbert Haug, responsabile Mercedes, taglia corto e alla domanda se le due vetture avessero la stessa ala risponde sintetico: «Era la stessa specifica». Tradotto: sì. Poi è Nico Rosberg che ripete: «Dopo le libere, poiché non ero molto contento di come andava la vettura, avevamo discusso dell’eventualità di tornare, per la qualifica, alla vecchia ala. Cosa che poi non abbiamo fatto ed è stato bene così. Ma era stata solo una discussione, tutto qui». Resa A quel punto anche Schumacher corregge il tiro. E quando gli si domanda di nuovo dove ha perso quei 7 decimi allarga le braccia: «Sostanzialmente in tutte le uscite dalle curve lente. È stato così per l’intero fine settimana e devo capire perché». E la famosa ala posteriore, vecchia o nuova, dunque, non c’entra proprio niente: «Nelle nostre riunioni c’era stato detto che Nico avrebbe avuto una soluzione differente, ma alla fine non è stato così ed io non avevo avuto quest’informazione. Per questo in un primo momento avevo pensato che la ragione di tanta differenza di tempo fosse quella. Il fatto è che Nico ha fatto un gran bel lavoro». Davvero, lo scolaro ha già superato l’insegnante? In un angolo, Ross Brawn, il responsabile del team, colui che ha convinto Schumacher a tornare alla corse, abbozza un sorriso: «Per il momento».

w

I NUMERI

4

In tutte le prime quattro gare del Mondiale Nico Rosberg ha sempre preceduto Schumi in qualifica

3

Su 12 sessioni di libere Michael ha preceduto Nico 3 volte: 2 in Australia (venerdì pomeriggio e sabato) e una Malesia (sabato)

1"1

Il distacco inflitto da Rosberg a Schumi in Malesia nelle prove ufficiali: è stato il divario più ampio

DOPO L’INCIDENTE

Valentino a riposo salta l’allenamento MAURIZIO BRUSCOLINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

TAVULLIA (Pesaro-Urbino) dNessuno ha visto in giro Valentino Rossi. Dopo la caduta di giovedì in allenamento a Predappio (Forlì) con la Yamaha 450 da cross, che gli è costata uno stiramento alla spalla destra, il campione ha preferito stare a riposo. Saltato anche il tradizionale appuntamento alla «cava», una sorta di rito propiziatorio che si ripete il sabato prima dei GP. Ma il destino sembra comunque favorire il pesarese visto il possibile rinvio del GP del Giappone di domenica, a causa dell’eruzione del vulcano in Islanda che ha paralizzato gli aeroporti d’Europa (a pag. 39 l’approfondimento su questa vicenda). In questo caso avrebbe più tempo per recuperare, fino al GP di Spagna del 2 maggio.

TRICOLORE A VALLELUNGA

Aprilia record con Sandi Le Ducati ora inseguono (p.g.) L’Aprilia spaventa la Ducati nel tricolore Superbike. Nelle qualifiche a Vallelunga (Roma) Noale ha piazzato Federico Sandi, 19 anni, e Fabrizio Pellizzon davanti alle Ducati di Polita e Borciani. La RSV4 ha abbassato di 7 decimi il record italiano. Il 61enne Enzo Chiapello ha colto il 30˚ tempo a 6"744 dalla pole. Sempre nella Superbike un addetto all’antincendio è stato investito ed è in rianimazione. Le altre pole: Stock 1000 Bussolotti (Honda), 19 anni; Stock 600 Massei (Yamaha), 18; Supersport Dionisi (Honda), 26; 125 il giapponese Gondo. Oggi gare dalle 14 su SportItalia (in chiaro) e dalle 16.45 su Nuvolari. Ingresso 20 euro donne e under 14 gratis.

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DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

CICLISMO CAMPIONI E BAMBINI A RAPALLO 1

L’INIZIATIVA RAI

2

3

1 Il presidente della Rai, Paolo Garimberti. 2 Gianfranco Comanducci, vicedirettore generale Rai. 3 Andrea Lucchetta con i bambini della sua squadra. 4 Davide Cassani mostra il trofeo Franco Ballerini. 5 Miguel Indurain tra Claudio Pasqualin (a sinistra) e Antonio Rossi. 6 La squadra vincitrice (Batman) capitanata da Cassani GIULIANI

Venti team per una giornata di festa

V

C’era anche Indurain

4

6

5

Batman vola e conquista «Cartoons on the Bike» AIla squadra guidata da Cassani il trofeo in memoria di Ballerini

DAL NOSTRO INVIATO

CLAUDIO GREGORI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

RAPALLO (Genova) «Cartoons on the bike» ha regalato emozioni. C’è stato anche il brivido. Ivan, 6 anni, è caduto all’ultima curva, a 300 metri dal traguardo. La squadra si è fermata. Ivan, a terra, piangeva. Non voleva ripartire più. Massimiliano Lelli, il capitano, lo ha sollevato, lo ha preso in braccio e, pedalando, l’ha portato al traguardo. La squadra di Topolino lottava per la vittoria con quella di Batman. Così è finita seconda. I baci di mamma Isabella hanno rinfrancato Ivan, che è salito sul podio con gli undici compagni. «Mi fa male il fianco», ha detto. Però ha confidato: «Avrei voluto essere con Ben 10, ma è stato bello anche con Topolino. Ho provato una sensazione nuova sul podio». Le pupille scintilla-

vano nei cerchi blu degli occhiali, mentre rivelava: «Da piccolo anche papà mi aveva sollevato in bici e sono pure caduto». Amicizia Batman, si sa, non ha superpoteri come Superman, usa l’intelligenza e il sapere. Non è stato lui ad atterrare Ivan. La bici è scuola. Comprende la caduta. Insegna a superare il dolore. Produce amicizia e solidarietà. La squadra di Topolino è stata tutta per Ivan. Che non è stato il solo a cadere. Guido Barilla è caduto dopo 700 metri. Si è rialzato e ha trascinato la sua squadra, Ben 10. Gigi Sgarbozza, vincitore di tappa al Giro e alla Vuelta, anzi ha confessato: «Mi ha spinto in salita». Festa E’ stata un’iliade bella. La pioggerellina l’ha resa più ardua. I bambini l’hanno trasformata in festa. Partenza dalla Piazzetta di Portofino, dopo

26,8 chilometri, la Ruta e 377 metri di dislivello, arrivo a Rapallo sul lungomare. Un percorso da favola con vista sul golfo del Tigullio. Un’organizzazione degna di un Mondiale. Venti le squadre, in ciascuna un campione, un manager, un cicloamatore e nove ragazzi e bambini che si aggiungevano lungo il percorso: l’ultimo, il più piccolo, a 800 metri dal traguardo. Cipollini&Lilliput Quello della squadra dei Cuccioli aveva 5 anni, i capelli rossi e un bel nome greco: Filippo. Vuol dire "che ama i cavalli". La sua biciclettina era un pony. Sembrava uscito da Lilliput, mentre pedalava furiosamente accanto a Cipollini, però al traguardo ha detto fiero alla mamma: «Ora sono io il campione». Invece Fabio, sei anni e mezzo, ha confidato a Blardone: «Anch’io sono bravo a sciare». In corsa c’erano otto bambini

della scuola intitolata a Franco Ballerini. Vengono dal quartiere San Paolo di Bari. Un quartiere difficile. Lì la bici è un’ala. Anche per Alessio, 8 anni, un bimbo in affido. Dopo la gara ci ha detto: «La mia bici volava». Per Ballerini «Cartoons on the bike» ha regalato la levità. C’erano anche i suoceri di Ballerini e ci siamo guardati intorno per cercare Franco. Non lo abbiamo visto. Ma c’era. Ha vinto Batman davanti a Topolino, Cocco Bill (Macchi), Ben 10 (Barilla), I Cuccioli (Cipollini), Pimpa (Indurain), Pocoyo (Di Centa), Psico Vip (Bugno). Ultimo Lazy Town (Antonio Rossi). Certo, la squadra di Batman, guidata da Cassani, avrà l’onore di fare l’ultima tappa del prossimo Giro d’Italia, la cronometro che si conclude all’Arena di Verona. Ma anche Ivan e Alessio hanno vinto. Ha vinto il sorriso.

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DOMENICA 18 APRILE 2010

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CICLISMO AMSTEL GOLD RACE

Ora le Ardenne C’è Pozzato nel trio Italia

di LUIGI PERNA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Ci affidiamo ai «solisti» Ma non basta Che cosa succede al ciclismo italiano? La domanda suona martellante da almeno una stagione e mezzo. L’anno scorso siamo rimasti all’asciutto nelle grandi classiche come non succedeva da un ventennio, cioè dall’era che precedette Bugno e Chiappucci. Il 2010 è cominciato con la stessa antifona: la Sanremo a Freire, Fiandre e Roubaix a Cancellara, per noi «zero tituli». E ora arrivano le (amate) Ardenne, terreno di caccia storicamente prediletto dagli italiani.

Cunego e Nibali le altre speranze. Un’avventura il viaggio in Olanda: Valverde non ci è arrivato MARCO PASTONESI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dL’Amstel vera è già stata disputata. Ieri. Un’odissea per evitare la colossale nuvola di cenere provocata dal vulcano islandese e per presentarsi, in tempo, alla partenza dell’Amstel ufficiale, quella di oggi. Filippo Pozzato, per esempio: «Joaquim Rodriguez parte da Barcellona, io da Nizza, tutti e due in aereo — racconta —. C’incontriamo all’aeroporto di Zurigo e andiamo a noleggiare un’auto per proseguire il viaggio fino a Maastricht. "Siete fortunati — mi dice un’impiegata — ne abbiamo ancora una". Una Toyota Yaris. "Con tutto il rispetto — le faccio — non possiamo affrontare 650 km così e poi correrne 260 in bici". "Mi dispiace — sospira — non ne ho altre". "Scherza? Se c’è da pagare — le assicuro — pago, anzi, paghiamo". Poi ho un’idea: "Aspetti due minuti". Cambio compagnia e rimedio almeno una Citroen C5. Poi, fermi un’ora e mezzo per un incidente e una mezzoretta per la cena, in hotel arriviamo a mezzanotte».

Raccolti per strada C’è chi è arrivato in ammiraglia, in furgone, in pullmino. Senza distinzioni di squadra. Cadel Evans (Bmc) e Oscar Freire (Rabobank) hanno diviso macchina e chilometri, da casa, visto che abitano in Svizzera, a tiro di voce. Haimar Zubeldia (RadioShack) si è unito agli ex compagni dell’Euskaltel. Marco Pinotti (Htc-Columbia) è stato raccolto a Lomazzo da una pattuglia della Liquigas. Il record della distanza è stato stabilito dallo statunitense Chris Horner e dal lituano Tomas Vaitkus (entrambi Ra-

dioShack): da Gerona, Catalogna, 1400 chilometri. Alcuni non ce l’hanno proprio fatta: come Brad Wiggins (Sky), Alejandro Valverde e Leon Luis Sanchez (la loro Caisse d’Epargne si schiera con soli tre atleti su otto: e questo grazie a un condono generale per la calamità naturale), Carlos Sastre (Cervélo) e Sergio Paulinho (RadioShack). Assente, ma per propria volontà dopo la doppietta Fiandre-Roubaix («Sono stanco morto»), Fabian Cancellara. Su di morale Lampre e Liquigas sono al completo. Damiano Cu-

LA GUIDA Rai3 dalle 15.05 Al via anche Evans e Gilbert La 45a Amstel Gold Race scatta da Maastricht e arriva sul muro di Cauberg (257,3 km). Al via in 176, i migliori: 1 Ivanov, 3 Kolobnev, 4 Mazzanti, 5 Pozzato, 6 Rodriguez, 18 Roche, 21 A. Davis, 24 Gasparotto, 25 Grivko, 26 M. Iglinskiy, 52 Capecchi, 55 Felline; 61 Casar, 66 Vaugrenard (Fra), 73 Hesjedal, 75 Maaskant, 82 Cunego, 83 Gavazzi, 86 Pietropolli, 88 Spezialetti, 92 Finetto, 94 Kreuziger, 95 Nibali, 96 Quinziato, 97 Santaromita, 104 Gilbert, 112 Cataldo, 113 Sy. Chavanel, 121 Boom, 122 Freire, 123 Gesink, 125 Martens, 126 Nuyens, 135 Froome, 138 Viganò, 141 Albasini, 143 Martin, 145 Pinotti, 157 Wegmann, 162 Horner, 168 Zubeldia, 174 Fuglsang, 175 A. Schleck, 176. F. Schleck, 177 N. Sörensen, 178 Voigt; 183 Evans, 185 Kroon, 231 Carrara, 235 Leukemans, 236 Marcato. In tv: diretta Rai3 dalle 15.05, Eurosport dalle 15.15.

nego ha goduto del privilegio di fare il viaggio in macchina invece che su un pullmino, insieme con Francesco Gavazzi, David Loosli prelevato per strada in Svizzera, e il d.s. Brent Copeland. «Speriamo che ne valga la pena — scherza Cunego, che ha vinto l’Amstel nel 2008 —. La scomodità del trasferimento l’abbiamo smaltita con un paio d’ore di allenamento. Non sono al meglio dopo l’attacco di gastroenterite, ma non mi tiro indietro. E se non avessi sufficienti forze, c’è sempre Gavazzi, che è in condizione e, dopo la vittoria su Freire al Giro dei Paesi Baschi, anche su di morale. Comunque l’Amstel mi servirà per puntare poi alla Freccia Vallone e alla Liegi». Bisogna limare Vincenzo Nibali e soci hanno spezzato il viaggio in due parti, dormendo in un albergo di Strasburgo. «È stata una vigilia anomala — commenta il siciliano, che un anno fa, proprio all’Amstel, ha dato un saggio delle sue possibilità nelle classiche delle Ardenne —. Sto bene, vengo da un periodo di preparazione in altura, l’unica incertezza potrebbe essere l’assenza dalle corse da quasi un mese. Ma sono tranquillo, fiducioso, determinato». E come lui, anche il gemello Roman Kreuziger. Quanto a Pozzato, «ho corso l’Amstel dal 2003 al 2006, e so che cosa significano questi strappi. Dopo la Roubaix non ho fatto granché, ma la condizione c’era già, l’unico problema era recuperare le energie bruciate. L’Amstel è una corsa nervosa, e mi piace. C’è da limare, e questa non è la mia specialità. Ma ho la fortuna di poter contare su una squadra forte e adatta a questa corsa». (ha collaborato Nicolò Licata)

POZZATO, LA SUGGESTIONE Filippo Pozzato, 28 anni, può essere una delle sorprese dell’Amstel, che non corre dal 2006: il 7˚ posto alla Roubaix, dopo il forfeit al Fiandre per un virus gastrointestinale, gli ha ridato morale BETTINI

CUNEGO E NIBALI, LE INCOGNITE Damiano Cunego, 28 anni, e Vincenzo Nibali, 25: il veronese non è nella forma del 2008, quando vinse, ma è sempre da temere; il siciliano si sente in condizione anche se non corre una gara dalla Sanremo BETTINI

Il 21enne veronese vince tra i pro’ dopo soli sette giorni Visconti si arrabbia d Gli sono bastati sette giorni, al Giro di Turchia, per farsi conoscere. Un prologo, sei tappe ed ecco servita la prima vittoria di Elia Viviani, neopro’ della Liquigas-Doimo con un curriculum da talento della pista: sei titoli europei e sette tricolori. Ieri, nella Finike-Antalya di 114 km, il 21enne veronese l’ha spuntata allo sprint facendo arrabbiare il rivale Giovanni Visconti, che gli ha urlato in faccia

Da sinistra Elia Viviani, 21 anni, e Giovanni Visconti, 27, BETTINI

dopo l’arrivo ritenendosi vittima di una manovra scorretta. La Isd-Neri ha fatto ricorso, i giudici hanno esaminato il film della volata per mezz’ora, poi

hanno deciso che il leggero cambio di linea di Viviani non era da sanzionare. Mentre una caduta causata dal treno della Htc-Columbia per Greipel ha condizio-

Inutile rimpiangere le abbuffate dei tempi d’oro, come le Liegi-Bastogne-Liegi di Argentin (4), Bartoli (2) e Bettini (2). Meglio non rimpiangere (visto poi com’è andata) i successi di Rebellin e Di Luca tra Amstel, Freccia e Liegi. Tocca aggrapparsi alle speranze (Nibali pronto per la maturità), alle mezze certezze (Cunego debilitato) e alle suggestioni (il ritorno di Pozzato per riscattare Fiandre e Roubaix). Sperando che qualcuno sfati il sortilegio che dura dall’ottobre 2008: ultimo trionfo di Cunego al Lombardia. Serve il colpo di prestigio individuale: a livello di squadre, il ciclismo globalizzato parla ormai altre lingue e ha spostato il suo baricentro. I Paesi nordici e angloamericani (Columbia, Sky, Garmin, RadioShack, Saxo Bank, Rabobank) vanno a un’altra velocità. Non solo a livello organizzativo. La Spagna è l’unica che tiene il passo. L’Italia, leader per tradizione, si è invece impoverita: sempre meno soldi dagli sponsor (restano Liquigas e Lampre nel ProTour) e scarso ricambio di corridori al vertice. Basterà da solo il «trio» Nibali-Cunego-Pozzato?

VUELTA CASTILLA E LEON

GIRO DI TURCHIA BATTUTO IN VOLATA VISCONTI CHE RESTA LEADER, TERZO GRENDENE

La prima volta di Viviani

W

il punto

nato lo sprint. Visconti, già vincitore di due tappe e ieri 2˚ davanti a Grendene, si è però consolato con la conferma della maglia di leader e oggi ad Alanya (ha 29" su Van Garderen) può conquistare la corsa turca. Ex portiere Per la Liquigas, invece, la scoperta di un altro giovane da valorizzare, dopo Sagan e Oss. «Sono felice di avere dimostrato di essere all’altezza», ha detto Viviani. Portiere di calcio mancato, da ragazzino era seguito da Chievo e Verona. La sua è una famiglia di sportivi: il padre navigatore di rally, i due fratelli promesse del calcio. Ma Elia — che si definisce uno sprinter alla Cavendish e sul comò tiene le biografie di Armstrong e Pantani — ha scelto la bici a 9 anni. E ora sogna le classiche e i Giochi di Londra 2012. lu.pe.

Contador domina la crono e ipoteca il terzo trionfo Alberto Contador prenota il terzo successo alla Vuelta Castilla e Leon, che si conclude oggi a Santiago de Compostela. Solo terzo classificato il giorno prima sul suo terreno preferito nella tappa con arrivo sull’Alto del Morredero, ieri il fuoriclasse spagnolo ha dominato la cronometro di Pontferrada, ristabilendo le gerarchie. Sempre in testa sin dai primi metri, il re delle grandi corse a tappe ha chiuso i 15,1 km di gara in 20’30", rifilando 33" allo sloveno Janez Brajkovic, compagno di Armstrong a RadioShack, e 54" all’altro spagnolo Igor Anton, il basco dell’Euskaltel che era leader della classifica proprio in virtù del successo di venerdì. Anton adesso è 2˚ a 41" dal leader

dell’Astana, seguito da Mosquera (che è a 1’20" da Contador) e da Brajkovic (a 1’30"): difficile, per non dire impossibile, che Contador (1˚ nelle edizioni 2007 e 2008 e 2˚ nel 2009 dietro a Leipheimer), possa lasciarsi sfuggire il sesto successo stagionale, dopo aver già conquistato una tappa e la classifica finale sia alla Volta Algarve sia alla Parigi-Nizza e prima di presentarsi all’appuntamento con Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi.

CANTELE AL MASCHILE In assenza di gare femminili nel calendario nazionale, oggi Noemi Cantele sarà al via di una corsa juniores maschile a Olgiate Olona (Varese). Con lei anche Laura Bozzolo e Veronica Alessio.

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DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

NUOTO PRIMAVERILI A RICCIONE w LA GUIDA

SUPERSTAR

Luca va, Fede travolgente Morini se la gode

P

I NUMERI

2

LUI NEI 400 MISTI

LEI NEGLI 800 SL

L’ALLENATORE

Luca Marin, senza baffi, conquista il titolo dei 400 misti e il pass per gli Europei di Budapest in 4’17"92 (IPP)

Manca l’atteso duello con la Filippi, Federica domina gli 800 sl in 8’27"54, record personale e dimostrazione che la gara può diventare centrale per Londra (LAPRESSE)

Dopo la vittoria negli 800 sl, Fede si merita un bacio dal tecnico Morini, che la segue da novembre (IPP)

Pellegrini e Marin pomeriggio al bacio Fede lo vede vincere i 400 misti, poi si lancia negli 800 sl che domina: ecco la giornata perfetta degli innamorati DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO ARCOBELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

RICCIONE dSi danno il cambio,

si danno un bacio in camera di chiamata, si tolgono un peso: il sabato del piccolo villaggio del nuoto è racchiuso alle cinque della sera tra i 400 misti e gli 800 stile libero, tra Luca Marin e Federica Pellegrini. Ha fatto bene chi ha programmato prima la gara più completa maschile e poi quella del mezzofondo rosa. Perché al cuore non si comanda, e quando c’è di mezzo l’amore è preferibile la prudenza. Non ha tradito (in acqua) il bel Luca senza più baffi, e allora Fede ha potuto sperimentarsi sollevata. «Ho sofferto più a vedere la sua gara che a fare la mia, mi sono presentata ai blocchi senza l’IPod tanto ero rasserenata». Nell’incrocio dei destini di queste selezioni europee, a rischiare di più era ovviamente il siciliano, a volte incostan-

Luca Marin, 24 anni e Federica Pellegrini, 21: stanno insieme dal 2008 SEA&SEE

te, ma in fondo unico riferimento internazionale azzurro rimasto in questa specialità. Promessa Luca è passato dal bronzo mondiale del 2007 alle finali senza medaglia dei Giochi di Pechino e di Roma 2009: occasioni difficili da cui era comunque uscito insoddisfatto se

è vero, ed è vero, che quando il 2 settembre si era presentato per la ripresa degli allenamenti a Verona, il compianto Alberto Castagnetti non aveva usato mezze frasi: «Stavolta mi prometti davvero di impegnarti?». Adesso, con la vittoria ottenuta in 4’17"92 a Luca viene spontaneo ricordarlo: «Lo faccio an-

che per lui», dunque anche per Stefano Morini, l’allenatore attuale che secondo Federica ha dato all’amato «la giusta fiducia per rilanciarsi». E che non gli ha ancora messo a posto la frazione a delfino chiusa in un minuto netto («Non potevo rischiare di forzare») ma che gli sta dando i passi giusti per tornare a completare quella strana alchimia di uno specialista che miscela come nessuno i quattro stili. «A dorso ho recuperato, a rana ho cercato di nuotare sciolto, nel crawl mi cominciavano a mancare le forze». Ma aveva un margine sufficiente per toccare primo. Duello mancato Sarebbe stato un altro 800, sarebbe stata forse un’altra Pellegrini se avesse avuto al fianco la miglior interprete italiana, Alessia Filippi. Per Federica questa distanza resta solo un gioco anche dopo l’8’27"54 che è il quinto tempo mondiale stagionale e rappresenta comunque un passo avanti rispetto al primo test di Berlino (8’31"07) nonché il personale (aveva 8’29"01 dal 2007). Sembrava un’altra Federica, con quella bracciata più rotonda, controllata forse incosciamente ancora condizionata dal passaggio troppo veloce del giorno prima nei 400. Moro le aveva chiesto costanza, due segmenti regolari da 4’13", e lei ha fedelmente eseguito. La prospettiva ambiziosa sarebbe due parti da 4’06", ma «questa gara resta solo un gioco, non so ancora se sono pronta per disputarli a livello internazionali». L’allenatore rimanda ogni decisione al dopo Settecolli e Parigi.

Le medaglie mondiali di Luca Marin nei 400 mx: argento 2005, bronzo 2007 col record italiano di 4’09"88

6

Medaglie «pesanti» della Pellegrini: un oro olimpico, 2 ori mondiali, un argento olimpico, un argento e un bronzo iridati

11

I record mondiali della Pellegrini tra i 200 e i 400 sl: il primo nel 2007 ai Mondiali, l’ultimo nel 2009 agli Europei in corta

Magnini ha la febbre: oggi no ai 100 stile libero Le nozze prima degli Europei. Francesca Segat vince i 200 misti e si qualifica per Budapest: il 29 maggio la finanziera d’argento nei 200 farfalla del 2006, si sposerà con il suo allenatore Andrea Palloni. Primo titolo italiano assoluto per la fiorentina del ’93 Chiara Masini Luccetti nei 100 sl. Per un centesimo Luca Pizzini dopo i 100 si prende i 50 rana, mentre nella prova doppia femminile Chiara Boggiatto si conferma la migliore e Ilaria Scarcella è ultima. Oggi i 100 sl perdono Filippo Magnini, bloccato dalla febbre a 38. Risultati (4ª g., 50 m). Finali. Uomini, 50 rana: 1. Pizzini (Carabinieri) 28"21; 2. Scozzoli e Toniato 28"22; 4. Gemo 28"35; 5. Sommaripa e Pesce 28"43. 100 farf.: 1. Belotti (Aniene) 53"46; 2. Pizzamiglio 53"67 (batt. 53"55); 3. Iacobone 53"83; 4. Pellizzon 54"01; 5. Benatti 54"19; 6. Villa 54"41. Giovani: Lucatello 55"40 (rec. ital. ragazzi, prec. 55"46 Romani del 2008). 400 mx: 1. Marin (Ispra) 4’17"92 (1’00"00, 2’04"21, 3’17"47; 2. Turrini 4’21"89; 3. Dioli 4’22"06; 4. Pelizzari 4’24"01; 5. Gremizzi 4’25"76; 7. Rosolino 4’26"32. 4x200 sl: 1. Aniene 7’20"17 (Lestingi 1’49"14, Cassio 1’51"08, Di Giorgio 1’50"29, Belotti 1’49"66); 2. Carabinieri 7’20"80 (1ª f. Sciocchetti 1’49"76); 3. Ispra Swim Planet 7’25"68 (1ª f. Maglia 1’48"85). Donne, 100 sl: 1. Masini Luccetti (Esseci) 56"06; 2. Di Pietro 56"09; 3. Ferraioli 56"30; 4. Zoccari 56"61; 5. Buratto 56"82. 800 sl: 1. Pellegrini (Aniene) 8’27"54; 2. De Memme 8’39"55; 3. Consiglio 8’39"92; 4. Bruni 8’42"55; 5. De Biasi 8’45"66. 100 rana: 1. Boggiatto (Nuoto Livorno) 1’09"74; 2. Valentini 1’09"90; 3. Guzzetti 1’10"36; 4. Plos 1’10"71; 5. Fabbri 1’10"77. 200 farf.: 1. Giacchetti (Aniene) 2’11"19; 2. Meschiari 2’11"97; 3. Polieri 2’12"13; 4. Albenzi 2’12"90; 5. Riccobono 2’13"92. 200 mx: 1. Segat (Fiamme Gialle) 2’13"95; 2. Dal Rio 2’17"24; 3. Pirozzi 2’18"20; 4. Pompili 2’18"45; 5. Leoni 2’19"25. 4x100 sl: 1. Aniene 3’47"61 (Tecchio 57"33, Giacchetti 58"53, Gemo 57"02, Pellegrini 54"73; 2. Team Veneto 3’48"17; 3. Esercito 3’49"38. OGGI (batt. 9.30, finali 16.30, dir. Rai Sport Più): 100 dorso U, 200 dorso D, 200 farf. U, 200 rana D e U, 00 sl D, 1500 sl U, 50 far. D, 100 sl U.

RUGBY Il quindicesimo turno del Super 10

Treviso vince lo scontro al vertice con Viadana e torna in fuga TREVISO

39

ROVIGO

20

PRATO

24

BANCA MONTE PARMA

20

ROMA

19

VIADANA

33

PLUSVALORE GRAN PARMA

15

PADOVA

19

L’AQUILA

19

VENEZIA

19

MARCATORI: p.t. 2’ c.p. Woodrow, 18’ c.p. Goosen, 20’ c.p. Woodrow, 23’ c.p. Goosen, 27’ m. Benvenuti tr. Goosen, 32’ cp. Woodrow, 36’ c.p. Goosen, 42’ m. Ghiraldini tr. Goosen, 45’ c.p. Woodrow; s.t. 7’ e 19’ c.p. Goosen, 28’ m. Johannson tr. Law, 30’ m. Law tr. Law, 34’ c.p. Goosen, 40’ m. Filippucci tr. Goosen, 49’ m. Krause tr. Law. BENETTON TREVISO: Williams; Mulieri, Galon, Vilk, Benvenuti (23’ s.t. McLean); Goosen, Picone (38’ p.t. Botes, 43’ s.t. Semenzato); Kingi, Zanni, R. Barbieri (23’ s.t. Filippucci); Vermaak (27’ s.t. E. Pavanello), A. Pavanello; Di Santo (12’ s.t. Cittadini), Ghiraldini, Allori (12’ s.t. Rizzo). All. Smith. MPS VIADANA: Pace; Law, Harvey, Cox, Pratichetti (33’ s.t. Sepe); Woodrow (17’ s.t. Johannson), Canavosio (23’ s.t. Wilson); Sole, Krause, Erasmus; Geldenhuys (19’ s.t. Del Fava), Hohneck; Garcia, Santamaria (15’ s.t. Ferraro), Sciamanna (18’ s.t. Milani). All. Bernini. ARBITRO: De Santis. NOTE: p.t. 23-12. Spett. 2500. Gialli: 8’ p.t. Law, 44’ p.t. Di Santo, 26’ s.t. Rizzo. Calci: Goosen 9 su 9 (24 punti), drop 0 su 1; Woodrow 4 su 4 (12 punti); Law 3 su 3 (6 punti). Uomo del match: Vilk. Punti: Treviso 4; Viadana 1. TREVISO — (e.sp.) Va a Treviso lo scontro al vertice, ma Viadana al 9’ di recupero trova il bonus che le permette di restare in scia e davanti di due punti a Rovigo. Partita combattuta, impeccabili i calciatori: 16 su 16, con Goosen infallibile da ogni angolazione. Gran meta del 19enne Benvenuti sotto gli occhi di Mallett. Intanto ieri a Milano, Garcia è stato operato alla spalla destra: fuori 4 mesi e Vermaak, seriamente infortunatosi al braccio destro, è stato sottoposto ad accertamenti clinici.

MARCATORI: p.t. 4’ m. Van der Merwe tr. Bustos, 11’ m. Ravalle tr. Bustos, 14’ m. Dunbar tr. Tebaldi, 18’ c.p. Bustos; s.t. 17’ m. Vezzosi, 22’ c.p. Bustos, 33’ c.p. Tebaldi. FEMI CZ ROVIGO: Calanchini; Sartoretto (16’ s.t. De Gaspari), Pedrazzi (42’ s.t. Bocchino), Pizarro, Pratichetti; Bustos, Basson; Abadjè, Immelman (42’ s.t. E. Lubian, 46’ s.t. Damiano), Van der Merwe (40’ p.t.-7’ s.t. De Marchi); Tumiati (16’ s.t. Barion), Reato; Ravalle (29’ s.t. De Marchi), Mahoney, Boccalon. All. Casellato. GRAN PARMA: De Marigny; Vezzosi, Pedersen, Mortali, Castagnoli (23’ s.t. Onori, 38’-42’ s.t. Cigarini); Gerber, Tebaldi; Dunbar, Cattina, A. Barbieri; Artese, Contini; Evans, Manici, Goegan (7’ s.t. Rizzelli). All. Mey. ARBITRO: Damasco. NOTE: p.t. 17-7. Spett. 1200. Gialli: 3’ p.t. Artese, 38’ p.t. Boccalon, 45’ s.t. Mahoney. Calci: Bustos 4 su 6 (10 punti); Tebaldi 2 su 4 (5 punti). Uomo del match: Ravalle. Punti: Rovigo 4; Parma 1.

MARCATORI: p.t. 3’, 9’ e 16’ c.p. Mercier, 26’ m. Stanojevic tr. Wakarua, 28’ m. Faggiotto tr. Mercier, 36’ m. Petillo tr. Wakarua; s.t. 6’ c.p. Wakarua, 25’ m. Burton tr. Wakarua, 40’ c.p. Mercier. CONSIAG PRATO: Wakarua; Stanojevic, Von Grumbkov, Galante, Mafi; Burton, Villagra; Purll, Petillo (40’ s.t. Giacci), Cristiano; Beccaris (15’ s.t. Biagi), Treloar; Narvaez (17’ s.t. Borsi), Giovanchelli, Poloni (29’ s.t. Goti). All. A. De Rossi. PADOVA: Spragg; Faggiotto, Ambrosio, Bertetti, Patrizio; Mercier, N. Leonardi; Ansell, Galatro, Bezzati (17’ s.t. Derbyshire); Fletcher (23’ s.t. Filippini), G. Padrò; Chistolini, Gatto, Costa Repetto. All. Presutti ARBITRO: Mancini. NOTE: p.t. 14-16. Spettatori. 1000. Gialli: 16’ p.t. Burton, 17’ s.t. Mercier. Calci: Wakarua 4 su 4 (9 punti), drop 0 su 1; Burton drop 0 su 1; Mercier 5 su 7 (14 punti), drop 0 su 1. Uomo del match; Mafi. Punti: Prato 4; Padova 1.

ROVIGO — (ro.ro.) Vittoria sofferta per Rovigo che recrimina per una meta non concessa nel recupero. Avvio brillante dei rossoblù che con Van der Merwe e Ravalle segnano belle mete in poco più di 10’. Ma poi i rodigini lasciano il controllo al Gran che, dopo la marcatura di Dunbar, sfrutta la maggiore potenza con il pack e mette in difficoltà i padroni di casa. Dopo aver mancato di poco una meta nel finale del primo tempo, la formazione parmense riduce le distanze con una marcatura di Vezzosi. Nelle battute conclusive il Gran Parma con un’azione di Rizzelli, arriva oltre la linea, ma l’arbitro Damasco ravvisa un in avanti e annulla la meta.

PRATO — (ri.te.) L’Europa è più vicina per la matricola Prato, vittoriosa su Padova che adesso rischia i playoff con i pratesi a soli due punti di ritardo. Sempre in vantaggio fino al 17’ della ripresa, i patavini sono stati superati dopo essere rimasti in 14 per il giallo inflitto dall’arbitro Mancini a Mercier per un fallo professionale. Al 25’ Leonardi viene contratto da Burton che va in meta, ma l’uomo del match è l’imprendibile Mafi, tornato al meglio dopo il lungo infortunio, mentre Wakaura torna a essere preciso dalla piazzola (4 su 4). Prato nel finale sfiora la quarta meta; Padova al 40’ con Mercier mette a segno il penalty che vale il punto di bonus.

MARCATORI: p.t. 25’ m. Di Massimo tr. Fraser, 30’ e 34’ c.p. Irving, 37’ c.p. Fraser, 39’ c.p. Irving; s.t. 3’ c.p. Fraser, 5’ e 9’ c.p. Irving, 15’ c.p. Fraser, 25’ m. Thrower, 31’ c.p. Fraser. BANCA MONTE PARMA: Thrower; Quartaroli, Iannone, Emerick (36’ s.t. Fiorani), R. Pavan (35’ s.t. G. Pavan); Irving, Ireland; Vosawai (42’ s.t. Mannato), Favaro (30’ s.t. Minto), Mandelli; Lewaravu, Tveraga; Nebbett (23’ s.t. Romano), Giazzon, Coletti (3’ s.t. De Marchi). All. Sgorlon. FERLA L’AQUILA: Nitoglia; Rosa, Di Massimo (39’ s.t. Lorenzetti), Myring, Rebecchini; Fraser, Roccuzzo (26’ s.t. Menè); Castany, Zaffiri, Vaggi (10’ s.t. Leonardi); Llanos, Purdy; Bustos (39’ s.t. Bocchini), Cerqua (8’ s.t. Gatti), Pietrosanti (29’ s.t. Subrizi). All. Di Marco-Cavallo. ARBITRO: Marrama. NOTE: p.t. 9-10. Spett. 800. Calci: Irving 5 su 8 (15 punti); Fraser 4 su 7 (14 punti); Thrower 0 su 1 drop. Uomo del match: Ireland. Punti: Parma 4; L'Aquila 1.

MARCATORI: p.t. 3’ c.p. Duca, 22’ e 30’ c.p. Freschi, 32’ m. Zorzi tr. Duca; s.t. 6’ m. Freschi tr. Freschi, 10’, 20’ e 25’ c.p. Duca, 29’ e 35’ c.p. Freschi. FUTURA PARK ROMA: Buso (41’ s.t. Skeen); Manozzi, Valcastelli (26’ s.t. Vannini), Gauthier, Reid; Freschi, Toniolatti; Bernabò, Persico, Aldridge; Boscolo (1’ s.t. Pegoretti), German (32’ s.t. Murrazzani); Vigne Donati, Martino (1’ s.t. D’Apice), Rawson. All. Pratichetti. CASINO’ DI VENEZIA: Zorzi (32’ s.t. Candiago); Perziano, Ziegler, Van Niekerk, Faldati; Duca (40’ s.t. Pilat), Lucchese; Palmer, Paschini (32’ s.t. V. Candiago), E. Candiago; Van Jaarsveld, Ursache (1’ s.t. Wium); Levaggi (1’ s.t. Assi), Gianesini, McGovern (30’ s.t. Cafaro). All. Canale. ARBITRO: Dordolo. NOTE: p.t. 6-10. Spettatori 600. Gialli: 8’ p.t. Martino, 22’ p.t. Van Nierkerk, 20’ s.t. German. Calci: Freschi 5 su 7 (14 punti); Duca 5 su 7 (14 punti), 0 su 1 drop. Uomo del match: Freschi. Punti: Roma 2; Venezia 2.

PARMA — (ma.p.) Nello scontro diretto per l'Europa, Parma interrompe una serie di cinque k.o. consecutivi e batte L'Aquila grazie al piede di Irving e alla meta di Thrower arrivata dopo un'invenzione di Ireland. I quattro punti valgono il sorpasso al 6˚ posto ai danni dei neroverdi, che pure avevano aperto il tabellino con la meta di Di Massimo, pronto ad avventarsi su un errore di trasmissione tra Vosawai e Ireland dalla base di una mischia a favore all'interno dei 22 di Parma. Poi diventa una sfida a distanza tra il piede di Fraser e quello di Irving. La meta di Thrower scava il solco decisivo.

ROMA – (g.l.g.) Torna di moda il campo della Capitolina viste le vicissitudine del Tre Fontane chiuso per motivi burocratici e per la mancanza di acqua. Da uno spareggio in chiave salvezza esce un pareggio che scontenta tutti. Roma gioca di più, ma spreca tanto; Venezia, pur soffrendo la superiorità della mischia avversaria, si dimostra più pratica e cinica, almeno quando avanzi. In una partita bloccata, protagonisti sono i calciatori: Duca e Freschi chiudono pari, a parte la prodezza dell’apertura romana che tocca anche la meta che aveva fatto sperare Roma nella vittoria.

SUPER 10 RISULTATI QUINDICESIMO TURNO

ROVIGO-GRAN PARMA ROMA-VENEZIA PRATO-PADOVA TREVISO-VIADANA RUGBY PARMA-L’AQUILA

20-15 19-19 24-19 39-33 20-19

LA CLASSIFICA SQUADRE PT

TREVISO VIADANA ROVIGO PADOVA PRATO

52 49 47 40 38

PARTITE V N

P

F

S

10 10 8 8 9

0 0 2 0 0

5 5 5 7 6

429 236 360 214 313 274 323 300 308 260

RUGBY PARMA 33 6

0

9 284 315

L’AQUILA ROMA

32 7 30 6

0 1

8 309 350 8 303 341

VENEZIA

21 3

2 10 250 431

GRAN PARMA

20 4

1

10 242 400

Quattro punti a vittoria, due a pareggio, zero a sconfitta; uno di bonus a chi segna almeno quattro mete, uno a chi perde con sette o meno punti di scarto. Prime quattro alle semifinali, ultima retrocessa.

PROSSIMO TURNO Sabato 24 aprile, ore 16 L’AQUILA-ROVIGO 23/4, ore 19, dir. RaiSport Più GRAN PARMA-TREVISO PADOVA-ROMA VIADANA-RUGBY PARMA VENEZIA-PRATO

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DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

a conquistare la corona Wbc ad interim

Spada non sa pungere Zbik domina ai punti Spesso fuori misura, l’italiano si è dovuto inchinare al campione tedesco dopo una rivincita con poco spettacolo 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dIl terzetto non accoglie un nuovo eletto: Benvenuti, Antuofermo e Kalambay, i tre italiani che sono riusciti a cingere la corona dei medi, una delle più prestigiose della boxe, non vengono raggiunti nell’empireo da Domenico «Vulcano» Spada, che alla Bordeland Halle di Magdeburgo si inchina nettamente a Sebastian Zbik nella rivincita della sfida andata in scena nel luglio scorso al Nurburgring.

Brutto inizio Il tedesco, che in quell’occasione conquistò il titolo ad interim per il Wbc dopo un match molto equilibrato che l’italiano probabilmente non aveva perso, stavolta deborda e fa suo il verdetto senza discussioni (117-110, 116-111, 116-111). E se allora aveva sofferto il ritmo di Spada e la sua scherma un po’ arruffona ma continua, nella circostanza mostra di aver appreso la lezione e, salvo un paio di round, domina dall’alto di una

#

fA Magdeburgo il medio romano non è riuscito

BOXE

RICCARDO CRIVELLI

33 R

tecnica superiore e di notevoli doti di anticipo, soprattutto con il diretto destro e il montante quando l’italiano prova ad accorciare la distanza. Uno Zbik più preciso e concentrato rispetto al primo episodio, che nei primi tre round costruisce subito un buon vantaggio impedendo all’allievo di Eugenio Agnuzzi di trovare la misura, favorito anche dalla scarsa mobilità sul tronco del rivale, incapace di dare rapidità alla sua azione.

IL FRANCESE

Mormeck ora è manager (r.g.) I due vice-campioni olimpici francesi di Pechino, ora professionisti, il piuma Khedafi Djelkir (5) e il leggero Douda Saw (3) sono passati nella nuova scuderia di Jean Marc Mormeck, 37 anni (34-4) ex mondiale massimi leggeri dal 2002 al 2007.

Domenico Spada, 29 anni, ha perso il terzo match EPA

Speranza Il match, che in realtà non decolla mai, offrendo uno spettacolo a dir poco rivedibile, sembra volgere dalla parte di «Vulcano» a metà del 4˚ round, quando Zbik esce segnato sopra l’occhio sinistro da un corpo a corpo e fiaccato nella convinzione da un paio di bordate finalmente incisive del gitano di Roma. Spada ne approfitta, stavolta attacca con criterio portando colpi in serie e si aggiudica la 5ª e la 6ª ripresa. «Vulcano» spento Un fuoco di paglia, perché già nel 7˚ round il canovaccio cambia: la boxe di Domenico torna a farsi sconclusionata, i suoi tentativi a testa bassa cozzano contro i colpi di sbarramento del campione, che proprio in questa ripresa infila il suo diretto più bello, un destro che piega le gambe di Spada. Da lì, è un lento declinare verso una soluzione scontata, nonostante gli incitamenti all’angolo del manager Salvatore Cherchi, che prova a scuotere senza fortuna il suo pupillo. Uno Spada quasi irriconoscibile, bocciato e ridimensionato ma con l’età (29 anni), la voglia e la tenacia per risalire in fretta, purché riesca a rendere più varia ed incisiva la sua scherma. Zbik, che molto onestamente a fine incontro ha sussurrato al rivale che si è trattato di un match decisamente brutto, ora può sognare una sfida con Pavlik o Martinez, che si sono affrontati nella notte per la vera cintura Wbc. Anche se un pugile così sparagnino e poco votato all’attacco possiede un appeal pari a zero per i palati americani.

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L’ANNUARIO 2010

I NUMERI

3

Gli italiani iridati dei medi: Benvenuti (1967-70), Antuofermo (1979-80), Kalambay (Wba, 1987-88)

3

Le sconfitte in carriera di Spada (30 vittorie), tutte maturate in Germania: una con Oral e due con Zbik

29

Le vittorie in carriera di Sebastian Zbik, che è ancora imbattuto da professionista: sono 10 i successi prima del limite

E’ in libreria l’Annuario della boxe Italiana 2010, giunto alla 7a edizione. Il libro, 196 pagine, costa 18 euro (più spese postali) e contiene la cronologia dei titoli italiani professionistici dal 2005 al 2009; tutti i record completi dei pugili professionisti italiani in attività con molte foto; l’elenco degli incontri mondiali ed europei disputati nel 2009; un’inedita parte storica con i record di tutti i campioni italiani dei pesi gallo; primati e curiosità della boxe dilettantistica e professionistica; il record dei migliori pugili italiani dilettanti e la lista completa di tutti i pugili italiani dilettanti in attività con società di appartenenza, categoria di peso, dati anagrafici e record. Per informazioni: demetrio.romano@fastwebnet.it o 334–3681662.

IPPICA Il Parioli apre la stagione italiana

Roma: primo GP dell’anno Worthadd, tesi di laurea Il 3 anni di Caruso è il più affascinante tra i pretendenti alla vittoria dIl galoppo entra nel vivo. Oggi a Roma è il giorno del Parioli, prima pattern del 2010 in Italia. Questa corsa era gruppo 1 fino al 1995, poi è stata retrocessa a gruppo 2 e dal 2007, purtroppo, è «scaduta» a gruppo 3. D’altronde con gli anni la presenza degli stranieri è stata sempre meno qualitativa e così il provvedimento del comitato pattern è stato inevitabile.

Oggi a Roma Alle Capannelle (l’inizio del convegno è alle 14.15) di cavalli esteri neanche l’ombra e così sarà un affare tra i nostri. Il più affascinante è Worthadd, un allievo di Vittorio Caruso che ha dato spettacolo a San Siro nel Gardone, vinto di quanto ha voluto. Worthadd avrà in sella Mirco Demuro, a cui manca ancora la vittoria nel Parioli. Gli avversari sono tanti e insidiosi. C’è Marshade, rientrato con un secondo nel Pisa dietro quell’Air Crew che potrebbe recitare ruolo importante anche oggi. E poi ci sono Spirit of Fortune, a segno nel Daumier, e Tauman, il compagno di allenamento e scuderia di Worthadd. Nel convegno da vedere anche il Carlo Chiesa, gruppo 3 sui 1200 metri per le femmine, il Botticelli e il Natale di Roma.

Worthadd ha vinto due delle tre corse fin qui disputate DE NARDIN

GP RENZO ORLANDI

Volata a Modena Ghiaccio atteso Oggi al Ghirlandina (inizio alle 14.40) c’è il GP Renzo Orlandi. Favorito Ghiaccio del Nord. 6ª corsa - 17 - GP Orlandi m 1600: 1 Italiano (G. Di Nardo); 2 Illinois (G. Lombardo jr); 3 Fusetta (Tamborrino); 4 Leroy Giò (A. Farolfi); 5 Irina (R. Vecchione); 6 Linda di Casei (A. Gocciadoro); 7 Irambo Jet (Ciulla); 8 Ghiaccio del Nord (Bellei); 9 Island Effe (Gubellini); 10 Iamm’ e Press (Andreghetti). IN SVEZIA L’Olympiatravet (m 2140) a Goteborg è stato vinto da Copper Beech (Lugauer) in 1.11.6, solo 5˚ Torvald Palema.

5ª corsa - 16.30 - Premio Parioli (gr.3) - e 187.000, m 1600: 1 Air Crew (58 C. Fiocchi); 2 Back Hunting (58 G. Bietolini); 3 Collesano* (58 M. Esposito); 4 Golden Stamp (58 P. Borrelli); 5 Good For All (58 S. Sulas); 6 Marameo (58 C. Demuro); 7 Marshade (58 F. Branca); 8 Rio Black (58 G. Temperini); 9 Rosendhal (58 M. Monteriso); 10 Spirit of Fortune (58 D. Vargiu); 11 Super Dubai* (58 S. Diana); 12˚ Tauman (58 U. Rispoli); 13 Twice in Woods (58 M. Belli); 14˚ Worthadd (58 M. Demuro).

Ieri a Milano Ieri tre listed a San Siro. Nel Filiberto, corsa di preparazione al Derby, male Ladiesandgentlemen (solo settimo) e successo di Kidnapping (F. Branca) davanti a Big Creek. Nel Certosa (m 1000) primo piano di Ekin (G. Marcelli) e nello Zanoletti di Aoife Alainn (F. Branca).

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DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

PALLAVOLO

donne: semifinali senza equilibrio

Villa-Bergamo Quando una fiaba sfida la storia La neopromossa batte Jesi, le regine d’Europa piegano Pesaro: oggi una finale tutta lombarda PESARO BERGAMO

0 3

NOTE - Durata set: 24’, 27’, 22’; totale 73’. Scavolini: battute sbagliate 8, vincenti 1, muri 6, seconda linea 7, errori 18. Foppapedretti: b.s. 5, v. 1, m. 8, s.l. 1, e. 16.

JESI

DAL NOSTRO INVIATO

VALERIA BENEDETTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

RIMINI dLa lunga favola di Villa Cortese si regala la prima finale della stagione. Oggi la matricola ambiziosa del campionato (che potrebbe essere la prima squadra di Milano e provincia a vincere la Coppa Italia) sfida la storia della pallavolo femminile: la Foppapedretti Bergamo, fucina della Nazionale italiana che in bacheca di Coppe Italia ne ha già 5 (e se vince oggi raggiunge Ravenna a quota sei), oltre a scudetti e coppe europee in quantità, buon ultima la Champions conquistata a Cannes non più di un paio di settimane fa.

Crisi Pesaro Nella prima semifinale la Scavolini rinuncia mestamente a difendere il titolo di Coppa. Quella vista ieri al 105 Stadium è una brutta (e triste) copia della squadra spumeggiante che ha vinto 2 scudetti e fatto sognare le Marche. La crisi aperta con l’eliminazione dalla Champions (sempre ad opera di Bergamo) e l’esonero del tecnico Vercesi, non sembra dietro le spalle (in arrivo multe per le giocatrici?). Carolina Costagrande non si nasconde: «Scandalose, non c’è altra definizione. Tutto quello che avevamo fatto bene in allenamento qui non è venuto». Vedi ricezione, vedi attacco al 35% di squadra, vedi battuta prevedibile, vedi la Skowronska che sembrava capitata in campo per caso. E così, con un secondo set regalato dopo essere state avanti 17-12 e un terzo non giocato la gara si è conclusa nel peggiore dei modi per Pesaro.

(21-25, 22-25, 16-25) SCAVOLINI PESARO: S.Usic 9, Garzaro 1, Skowronska 9, Costagrande 13, Guiggi 7, Ferretti 1; Wijnhoven (L), Marinkovic 2, Saccomani 1, Boscoscuro. N.e. Mari, Usic M. All. Marchesi FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Del Core 11, Arrighetti 11, Ortolani 2, Piccinini 21, Fürst 7, Lo Bianco 2; Merlo (L), Serena, Bosetti 3. N.e. Fanzini, Gujska, Carrara, Zambelli. All. Micelli. ARBITRI: Castagna e Cipolla

VILLA CORTESE

TIM SPONSOR UFFICIALE DELLA LEGA PALLAVOLO SERIE A

fA Rimini le final four della Coppa Italia Seat

3 0

(25-18, 25-20, 25-15) MC-CARNAGHI VILLA CORTESE: Secolo 11, Anzanello 10, Aguero 14, Cruz 9, Durisic 8, Berg 1; Cardullo (L), Lanzini, Hasalikova. N.e. Nicora, Pinese, Luciani, Bosetti C. All. Abbondanza. MONTE SCHIAVO BANCA MARCHE JESI: Negrini 6, Bown 7, Dall’Igna, Sokolova 14, Calloni 5, Rinieri 7; Mazzoni (L), Cerioni 1, Tirozzi 1. N.e. Mataloni, Devetag. All. Nesic. ARBITRI: Gnani e Satanassi

Fenomeno Picci Con i suoi 21

17.30

NOTE - Spett. 3800. Durata set: 25’, 25’, 21’; tot. 71’. Carnaghi: battute sbagliate 4, vincenti 5, muri 10, seconda linea 3, errori 12. Monte Schiavo: b.s. 7, v. 2, m. 3, s.l. 3, e. 22.

La gioia di Sara Anzanello, 29 anni, centrale del Villa Cortese TARANTINI

FINALE SU SKY SPORT 2 Oggi a Rimini la finale della 32ª Coppa Italia donne è alle 17.30, con diretta tv su Sky Sport 2 e su Sky Sport 2 HD Arbitrano Sobrero e Padoan

punti merita una menzione speciale in una gara che Bergamo ha giocato con lucidità e determinazione. Quando la palla brucia lei c’è, con la sua classe e la sua ormai, infinita esperienza. E non è poco. Menzione anche per Lucia Bosetti, entrata per una Ortolani in serata storta, come aveva fatto al posto della Picci in semifinale di Champions. Anche lei quando serve c’è. «L’inizio non è stato facile dopo quindici giorni senza gare - spiega il tecnico Micelli -. Ma da quella finale di Champions è uscita fuori la consapevolezza di poter raggiungere ogni traguardo, non solo perché ci chiamiamo Foppapedretti, ma perché siamo forti».

Villa Cortese cerca un trofeo mai arrivato a Milano; la Foppapedretti può eguagliare le sei Coppe di Ravenna Marche giù Neanche Jesi ce l’ha fatta ad agguantare la sua terza finale. Sokolova e compagne non sono mai entrate in partita. Desolata Simona Rinieri: «Non ha funzionato nulla. Neanche la ricezione che per tutto l’anno è stato il nostro punto di forza». La gara effettivamente è stata a senso unico. Aguero e compagne sono entrate subito forte in partita, piazzando break pesanti (10-5 nel primo set), difendendo molto e rimanendo sempre padrone del gioco. Stratosferica a muro Sara Anzanello con 7 punti finali. L’esperienza di Sokolova e Rinieri non è bastata a raddrizzare una gara che è sembrata segnata. «Dopo 3 settimane senza gare sapevamo di dover partire subito forte per non rischiare di farci sorprendere - spiega la schiacciatrice Manuela Secolo, una delle più lucide in campo -. La finale con Bergamo? Penso che vedremo molte difese. Siamo due squadre simili in questo». In palio una Coppa, da record chiunque la vinca.

PLAYOFF UOMINI Ecco le semifinali Cuneo contro l’incubo Treviso Oggi (ore 18) via alle semifinali playoff (serie al meglio di 5). TRENTO-MACERATA (niba-m.g.) Terza semifinale scudetto consecutiva per Trento che, però, l'affronterà senza il regista Raphael. La prossima settimana il brasiliano sosterrà nuove visite al metacarpo del mignolo destro. Al suo posto in regia Zygadlo. Macerata con 300 tifosi al seguito per un’impresa: espugnare il Pala Ghiaie dove non vince dal 2006. Marchigiani al completo per l’ottava partecipazione ad una semifinale playoff. Arbitri: Barbero e Rapisarda CUNEO-TREVISO (g.sca.-e.sp.) Ieri prevendita straordinaria e oggi apertura anticipata dei botteghini (15,30): facile prevedere un ambiente caldo per lo scontro numero 74 nella storia tra i due club (47 vittorie Sisley, in stagione però tre 3-1 per Cuneo). Tutti a disposizione per Cuneo (recuperato anche il secondo libero Pieri). Treviso ha svolto l’ultimo allenamento a Cuneo nel pomeriggio, sempre senza Kohut, che difficilmente rientrerà nelle prossime gare. Sei volte contro nei play off, Treviso ha sempre eliminato i piemontesi. Arbitri: Pasquali e Sampaolo Tv: diretta RaiSport Più

ALTRE NOTIZIE A PAGINA 37

&

PLAYOFF A-2

Via ai quarti con Bologna-Ravenna Playoff di A-2, oggi (18) gara-1 dei quarti (al meglio di 3): BCC Castellana-Padova; Samgas Crema-Globo Sora; BolognaMarcegaglia Ravenna; M. Roma-Codyeco S.ta Croce (20.30). Playout: 18 gara-2 Mantova-Bassano (serie 1-0)

GINNASTICA Europei di ritmica in Germania

Cade un cerchio maledetto Le farfalle sono d’argento ILARIA BRUGNOTTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BREMA (Germania) dLa Nazionale di ginnastica ritmica sfiora per pochi decimi di punto la storica doppietta, dopo la vittoria del campionato del Mondo in Giappone, nel 2009. A Brema le ragazze di Emanuela Maccarani, assistita da Eva D'Amore e dalla coreografa Klara Kodra, si devono accontentare del secondo gradino del podio, lasciando il posto sulla vetta d'Europa alle storiche rivali della squadra russa, che bissano il successo degli Europei di Torino del 2008. Le Farfalle d'oro (Elisa Santoni, Elisa Blanchi, Daniela Masseroni, Anzhelika Savrayuk, Romina Laurito e Giulia Galtarossa) hanno commesso una perdita d’attrezzo nel primo esercizio ai cinque cerchi, dovuta a una mancanza di sincronizzazione nei movimenti, ma da vere campionesse, hanno cercato immediatamente il riscatto nel secondo

li dovuta all'eruzione del vulcano islandese, hanno affrontato in macchina il lungo viaggio. Tanti sacrifici ripagati dal nuovo successo di questa squadra che, dal 2003 a oggi, ha vinto quasi sessanta medaglie e ha trasformato la scuola italiana in un modello. Anche l’allenatrice Emanuela Maccarani è apparsa sorridente e soddisfatta: «Abbiamo centrato l'obiettivo che ci eravamo prefissate - ha spiegato - riuscendo a migliorare di una posizione, rispetto a Torino». Poi racconta il retroscena dell’errore: «Nelle sale di allenamento non ci sono le sotto-pedane e così sono tre giorni che non proviamo i salti come avremmo voluto. Salti che sono funzionali alla riuscita del movimento che abbiamo sbagliato. Sono dispiaciuta, non per il risultato, che secondo me sarebbe rimasto invariato, ma per le ragazze e per l'impegno che ci mettono».

Una figura della prova ai 5 cerchi della nazionale azzurra DI GIUSTO

esercizio ai tre nastri e due funi, dimostrando ancora una volta grande carisma e determinazione. Perfezione mancata «Siamo arrivate a questo appuntamento cariche e motivate - ha spiegato il capitano Elisa Santoni - e

non potevamo fallire. Siamo dispiaciute per l'imprecisione ai cerchi, ma le nostre sono composizioni difficili e quando si cerca la perfezione l’errore è sempre in agguato». A sostenere le Farfalle sono arrivati in tanti, qui a Brema. I tifosi, in barba alle cancellazione dei vo-

SU GAZZETTA.IT EA VIDEOINTERVIST ACCARANI EMANUELA MON E ELISA SANT I

Gazzetta.it

y OGGI

L’ORO VA ALLA RUSSIA

Così ieri Concorso generale a Squadre: 1.Russia 54,500 (5 cerchi: 27.100; 3nastri/2funi: 27.400); 2. Italia 53.925 (26.600+ 27.325); 3. Bielorussia 53.600 (26.600+ 27.00) 4. Germania 52.150 (26.025+ 26.125) ; 5. Spagna 51.925 (25.950+ 25.975)

Finali specialità di squadra e la Bertolini insegue le Olimpiadi della Gioventù

(i.b.) Oggi alla «Bremen Arena» sono in programma le finali di specialità di squadra: 5 cerchi e 3 nastri/2 funi. Le Farfalle d’oro sono presenti in entrambe le competizioni, dopo aver ottenuto il secondo punteggio in tutte e due le fasi di qualifica. L'individualista italiana Veronica Bertolini, della Società San Giorgio ’79 di Desio, protagonista ieri sera nella finale di specialità alla palla riservata alle ginnaste juniores, è impegnata nella gara di qualificazione per la prima edizione delle Olimpiadi della Gioventù che si terranno a Singapore nel mese di agosto. La ginnasta allenata da Elena Aliprandi deve conquistare uno dei sei posti disponibili (non più di uno per nazione) per l’importante appuntamento estivo, riservato esclusivamente agli atleti nati nel 1995. Alla fine della competizione il consueto Galà: la squadra nazionale italiana ha preparato per l’occasione una coreografia sulle note di un «Cha Cha Cha». In serata la cerimonia di chiusura.

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DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

fColpo azzurro in Spagna, finale maschile

TENNIS

tutta iberica nel torneo di Montecarlo

Schiavone Un uragano nel derby d’Italia a Barcellona

s

Francesca, qual è il segreto della più anziana delle prime 20 del mondo e delle vincitrici dei tornei 2010?

«Amo il tennis e, prima di essere un’atleta, sono una persona. Eppoi tante cose insieme: esperienza, sistema d’allenamento cambiato e crescita personale. A Tirrenia, sto lavorando bene con Renzo (Furlan), Corrado (Barazzutti) e Stefano (Barzacchi). A Barcellona ero sola, ma sotto coach telefonico...». A Barcellona non ha lasciato un set alle avversarie.

«Ho giocato bene sin dall’inizio, ho fatto una bellissima partita nei quarti, contro Carla (Suarez Navarro) e, in finale contro Roberta (Vinci), che aveva un problema alla caviglia, sono stata

s

Dominio in un’ora A Barcellona (220mila dollari) la Schiavone (foto Hubac) ha dominato il derby con la Vinci: solo un’ora di gioco. Finale: SCHIAVONE b. VINCI 6-1 6-1

12 SANDRA CECCHINI

«E’ difficile, tanti cadono, da favoriti, io no». Vincere un 200 mila dollari non dà scatti: resta 17 del mondo.

«I conti della classifica si fanno a fine anno. Ma ho vinto bene 5 partite di fila, e questo vale tantissima fiducia».

(lu.mar) Nadal contro la storia. Nessuno nell’era Open ha vinto un torneo per 6 anni di fila. Prima dell’era Open c’erano riusciti Richard Sears, 7 di fila ai Campionati degli Usa (1881-1887), William Renshaw 6 a Wimbledon (1881-1886) e Bill Tilden, 6 ai Campionati Usa (1920-1925)

R

9 FLAVIA PENNETTA

Se vince su tutte le superfici, il risultato dipende dal suo spirito?

Adesso vince anche da numero 1 del tabellone.

NESSUNO HA VINTO UN TORNEO 6 ANNI DI FILA

R

brava soprattutto io a giocare molto veloce e a variare molto».

«Io vivo di momenti belli, quest’ultimo è il momento più bello del momento, e vivo bene così. Ho vinto sull’erba di Wimbledon, sul cemento di New York, indoor a Mosca, sulla terra di Barcellona... Non ho preferenze di campi, semmai di sogno: vincere nel Tempio e nella Cattedrale, Wimbledon e il Roland Garros».

L CLIC

45 VITTORIE DI 14 AZZURRE

Francesca piega la Vinci e conquista il 3o torneo senza perdere un set: «Sono in gran forma, adesso la Fed Cup» dDopo Flavia, Francesca. E, dopo Francesca, le semifinali di Fed Cup. Per il tennis donne è una festa alla settimana: dal successo della Pennetta al torneo di Marbella, a quello della Schiavone nella finale-derby con Roberta Vinci a Barcellona, e quindi alla sfida con le ceche di sabato e domenica a Roma. Sempre sulla terra rossa, sempre con il pronostico favorevole, che le azzurre rispettano, contro avversarie non trascendentali. Con prove di forza e personalità che, purtroppo, non si riscontrano mai, fra i colleghi connazionali, nemmeno a livello di tornei Challenger.

35 R

R

5 Raffaella Reggi

3 Rita Grande, Silvia Farina e Francesca Schiavone 2 Roberta Vinci e Sara Errani 1 Federica Bonsignori, Katia Piccolini, Marzia Grossi, Gloria Pizzichini, Tathiana Garbin e Mara Santangelo

E sabato c’è un’altra semifinale di Fed Cup, verso una più che possibile quarta finale negli ultimi 5 anni.

«Due tornei vinti di fila, Flavia e io, con Sara (Errani) e Roberta (Vinci) che confermano di essere competitive: il nostro team è ricco di grandi atlete. Ora cercheremo di fare ancora il massimo. Anche se le pressioni ci sono, giocando in casa». v.m.

Fernando Verdasco, 26 anni, è il numero 12 del mondo e ha vinto 4 tornei AP

Il rampante Verdasco contro la fame di Nadal Rafa stende Ferrer e vede la luce (a Roma ’09 l’ultima vittoria). Il connazionale batte Djokovic e attacca DAL NOSTRO INVIATO

VINCENZO MARTUCCI

DJOKOVIC, SI RIDE

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MONTECARLO dChi fa 42 errori

gratuiti e perde 6-2 6-2 ha diritto a un alibi: quello di Novak Djokovic è «un’allergia». Non si sa se al polline o ai tre spagnoli con i quali condivideva le semifinali sulla terra del Principato. Così, sfugge allo schiaccia-sassi Nadal, ma finisce sotto il treno Verdasco. Sorride comunque, il serbo. E sorride il mancino spagnolo di riserva, Verdasco, alla prima finale di un grande torneo, da quando va a scuola da Gil Reyes (il meccanico dei muscoli di Andre Agassi a Las Vegas). Purtroppo per loro, sorride anche Rafa che, «giocando meglio dell’anno scorso», è alla fine del calvario, dopo 11 mesi senza vincere un torneo (da Roma, a maggio): «Quest’anno sto correndo di più, gioco più aggressivo, vado meglio con il dritto e pure col rovescio. E sono molto più cal-

(v.m.) Benvenuti al «Montecarlo Player Show». Il classico appuntamento dei tennisti, con mattatori il solito Djokovic, scatenato imitatore di Sampras nel battibecco a Indian Wells con Agassi sulla tirchieria, ma anche lo spagnolo Lopez, da sempre obiettivo degli sfottò dei colleghi, che si vendica facendo il verso all’amico Rafa Nadal nel chiacchierato video sexy con Shakira (alias l’argentino Eduard Schwank), facendolo sbellicare dalle risate, in prima fila.

mo. Anche perché, sulla terra, tutto mi diventa più facile». Di più, il più grande terraiolo della storia, si sente vicinissimo a un altro straordinario record, dopo i 4 Roland Garros e gli 81 match consecutivi vinti sul rosso: oggi, confortato dai 9 successi in 9 precedenti con Verdasco, diventerà il primo tennista dell’era Open a firmare 6 volte di fila un torneo. Per di più di qualità e tradizione come Montecarlo. Anche se, con la stessa serenità con cui rispetta la fila a colazione e saluta per primo, declama: «Essere di nuovo in finale è un sogno. Ma non mettetemi altra pressione, devo concentrarmi su Verdasco: ha un gran potenziale, è concentrato e gioca a livello molto alto dall’anno scorso in Australia». Umiltà è forza. FINALE OGGI ALLE 14.15 Masters 1000 di Montecarlo (2.227.500 euro, terra), semifinali: Verdasco (Spa) b. Djokovic (Ser) 6-2 6-2; Nadal (Spa) b. Ferrer (Spa) 6-2 6-3. Oggi, finale, ore 14.15: Verdasco (Spa, n. 12) c. Nadal (Spa, 3), precedenti, Nadal 9-0 (4-0 su terra).

PALLANUOTO La decima giornata di ritorno

Latina ferma Recco Imperia s’infuria dUn pareggio pesante, pesantissimo. Nella penultima giornata della stagione regolare, il Latina fa un mezzo miracolo fermando i campioni della Pro Recco: i laziali restano in corsa per la salvezza, la squadra di Pino Porzio abbandona definitivamente le speranze di primato e anzi deve guardarsi ora dal Brescia, che nello scontro diretto potrebbe operare il sorpasso al secondo posto. Il sorprendente 11-11 fa infuriare l’Imperia, atteso proprio dal Latina nella decisiva gara dell’ultimo turno: «È un risultato incredibile che ci mette nei

guai» commenta il tecnico Stefano Piccardo. Ma Porzio scaccia le ombre: «Non siamo neanche sicuri del secondo posto... La verità è che noi abbiamo giocato molto male e il Latina molto bene. E non meritavamo neanche il pareggio». L’anticipo: Imperia-Posillipo 5-11. Classifica: Savona 56; Pro Recco 52; Brescia 50; Posillipo 36; Florentia 32; Lazio 26; Bogliasco, Roma 20; Imperia 19; Nervi 17; Latina 16; Sori 15. Prossimo turno (24/4): Nervi-Florentia, Pro Recco-Brescia (23/4), Savona-Sori, Lazio-Posillipo, Latina-Imperia, Bogliasco-Roma.

LATINA

11

LAZIO

PRO RECCO

11

SAVONA

(5-2, 3-5, 0-2, 3-2) LATINA: Antonino, Mauti, Kovacs 1, Di Patti 3, Iosep 1, Grossi 1, Proietti, Mandolini 4, Lo Cascio, Simeoni, Tullio, Guidaldi 1, Sattolo. All. Scannicchio. PRO RECCO: Tempesti, Premus 1, Figari 1, Mangiante, Giorgetti, Felugo 1, Di Costanzo, Figlioli 1, Benedek 2, A.Calcaterra 1, Udovicic 3, Molina 1 rig., Gennaro. All. Porzio. ARBITRI: Collantoni e Monnis. NOTE: sup. num. Latina 7 (4), Recco 14 (4). Usc. 3 f. Simeoni 3˚ tempo, Kovacs e Iosep 4˚ tempo. Antonino ha parato un rigore di Udovicic nel 4˚ tempo. LATINA Impresa del Latina contro il Recco. Trascinata da Mandolini (4 gol) e dalle parate di Antonino, la squadra di Scannicchio conquista un punto che potrebbe valere la salvezza. Manuela Pascucci

8 10

(4-3, 2-2, 1-2, 1-3) LAZIO: Violetti, Budjen, Sebastianutti, Innocenzi 2, Latini 2 (1 rig.), Di Rocco, Faiella, Vittorioso 2, Romiti, Ragosa, Delas 2, Pappacena, Gazzarini. All. Ciocchetti. SAVONA: Pastorino, Varellas, F.Mistrangelo, Giacoppo 1, Damonte, Rizzo 2, M.Janovic 3, Angelini 2, M.Lapenna, D.Fiorentini, Aicardi 1, G.Fiorentini 1, Conti. All. C.Mistrangelo. ARBITRI: Bensaia e D.De Meo. NOTE: sup. num. Lazio 9 (3), Savona 8 (2). Usc 3 f. Budjen 22’32". Esp. C.Mistrangelo per proteste. ROMA Per poco la Lazio non fa lo scherzo al Savona che conquista la vittoria solo nel finale grazie a due reti di Janovic. Lazio brillante per tutta la partita. Con questa vittoria, i liguri sono aritmeticamente primi nella stagione regolare. Gianluca Scarlata

BRESCIA

11

ROMA

9

BOGLIASCO

6

NERVI

10

(2-0, 4-4, 2-1, 3-1) LAKE ISEO BRESCIA: Volarevic, Paskvalin, Presciutti 3, Fresia, Jelaca 1, R.Calcaterra 1, Mammarella, Pederzoli, Binchi 2, N.Gitto, Rath 3 rig., Astarita 1, Boccali. All. Bovo. BOGLIASCO: Mina, Magalotti, A.Di Somma, Fodor 2, Congiu 1, R.Di Somma 1, Camilleri, Boero, Bettini 1, Mugnaini, Vergano, Dufour 1, Capanna. All. Del Galdo. ARBITRI: Taccini e Gianneo. NOTE: sup. num. Brescia 5 (2), Bogliasco 12 (3). Usc. 3 f. Magalotti, Jelaca 4˚ t. BRESCIA Il Brescia gestisce con sicurezza la gara col Bogliasco, e con i tre punti si avvicina alla Pro Recco. Nella squadra di Bovo, dopo quasi un mese di assenza per l'operazione al setto nasale, è rientrato Presciutti. Subito protagonista con una tripletta. Diego Trapassi

(2-3, 2-2, 2-2, 3-3) ROMA: Onida, Pompeo, Tafuro, Mas.Mirarchi, Angelini, Primorac, C.Mirarchi 2, Krstonosic 6, Leporale, Gatto, Africano, Botto, Maddaluno 1. All. Mau.Mirarchi. ELLEVI NERVI: Moses, Nicche, Fossati, Nyeki 3, D’Alessandro, E.Caliogna, Spigno, Ottazzi, Cavo, Paganoni 1, A.Caliogna 3, Perez 2, Celia 1 rig. All. Baldineti. ARBITRI: Gomez e Saeli. NOTE: sup. num. Roma 3 (3), Nervi 6 (3). Usc 3 f. Gatto 30’22". ROMA Priva di Gerini, la Roma viene sconfitta in casa dal Nervi, bravo a conquistare il vantaggio nel primo tempo. Per il resto, si è vista una partita molto equilibrata. Ai giallorossi non bastano le 6 reti di Krstonosic. Tra i liguri, belle prove di Nyeki e di Alessandro Caliogna. g.s.

SORI FLORENTIA

10 8

(1-2, 1-1, 5-2, 3-3) SORI: Vio, Ercolano 1 rig., Luongo 2, Giorgi 1, Marziali, Nora 1, Parisi 4; Morachioli, T.Morena, Cotella 1, C.Di Fulvio, Digiesi. N.e. Gola. All. Risso. FLORENTIA: Minetti, Radu 2, Ninfa, Pagani 2, B.Popovic 1 rig., Sottani, Gobbi 1; F.Lapenna 2, Bruschini, Rauzino, A.Di Fulvio, Mugelli, Cocchi. All. D.Popovic. ARBITRI: Severo e Ferri. NOTE: sup. num. Sori 8 (4), Florentia 8 (3). Usc. 3 f. Morena 26’53", Giorgi 28’39". Espulso per proteste Marziali a 20’46". A 31’48" Vio para un rigore a Pagani. SORI (Genova) Colpo di coda del Sori. I liguri, pur rimanendo in ultima posizione, sono ancora teoricamente in corsa per la salvezza, mentre la Florentia deve dire addio al quarto posto, conquistato aritmeticamente dal Posillipo. Andrea Ferro

DONNE

Setterosa vincente Nell’amichevole di Avezzano (L’Aquila), il Setterosa ha battuto il Canada 7-5 (1-2, 2-1, 3-1, 1-1), con ricavato devoluto in beneficenza all'associazione «Help Handicap». In mattinata, le azzurre avevano partecipato ai funerali del preparatore atletico Ennio Barigelli.

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36 R

DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

BASKET GLI ANTICIPI DI SERIE A

Roma presuntuosa Varese la punisce Punti salvezza per la Cimberio, che domina con la difesa La Lottomatica chiude a 7 la serie positiva casalinga ROMA VARESE

64 71

(15-21, 31-38; 49-51) LOTTOMATICA ROMA: Giachetti 13 (2/5, 1/1), Jaaber 12 (5/9, 0/5), Datome 2 (1/1, 0/4), Dragicevic 6 (2/3, 0/4), Crosariol 6 (2/6); Vitali, Winston 18 (5/6, 1/5), Gigli 7 (3/5, 0/1), N.e.: Tonolli, Toure, De La Fuente. All.: Boniciolli. CIMBERIO VARESE: Gergati 7 (1/3, 1/3), Childress 6 (1/2, 1/3), Morandais 6 (0/4, 2/3), Slay 9 (4/8, 0/1), Tusek 12 (3/6, 2/4); Thomas 13 (5/5, 0/5), Martinoni 3 (1/1), Cotani (0/2), Galanda 15 (3/6, 3/6). N.e.: Passera, Antonelli, McGrath. All.: Pillastrini. ARBITRI: Sabetta, Seghetti, Gori. NOTE - T.l.: Rom 18/24, Var 8/11. Rimb.: Rom 36 (Gigli, Crosariol, Dragicevic 6), Var 38 (Morandais, Galanda, Slay 6). Ass.: Rom 14 (Giachetti, Gigli 3), Var 15 (Childress 10). Progr.: 5’ 7-9, 15’ 20-29, 25’ 39-45, 35’ 57-59. Usc. 5f. Morandais 38’24 (62-64). Spett.: 4148.

ROMA dLa Lottomatica perde

Presunzione Presuntuosa come non mai, Roma sbaglia canestri incredibili. Così Varese, con un’ottima difesa e raddoppi continui sul pick’n roll manda in tilt il sistema della Lottomatica. Tanto che dopo 6’33 i lombardi sono già avanti 7-16, mentre dall’altra parte Roma chiude con 0/6 dall’arco dopo 10’ (e 2/11 all’intervallo). Gli altri problemi di Roma sono la totale assenza di Ibrahim Jaaber per 30 minuti e la copertura dell’asse centrale. Pil-

Lo sloveno di Varese Marko Tusek, 34 anni, tra Andrea Crosariol, 25, e Tadija Dragicevic, 24 CASTORIA

LA 26a GIORNATA DI SERIE A ALLE 18.15

lastrini si gioca subito la carta Marko Tusek, ma Andrea Crosariol (che non è un mostro di velocità) non gli concede nulla. Così Varese cambia, va dentro Galanda e per Roma sono dolori. Jack gioca lontano dall’area e il risultato sono due triple consecutive (11-19) e tanti spazi liberi sotto canestro in cui si infilano Ronald Slay e Thomas. Così Varese vola a +13 (22-35 con Nicolò Martinoni al 16’13), mentre Roma riesce a rientrare a cavallo dell’intervallo con un parziale di 6-0 (31-38) più frutto della rabbia (e di Kennedy Winston) che non della fluidità di gioco (39% al tiro dopo 20 minuti). Se Roma è a lungo presuntuosa, Varese è determinata ed

+

Ore 12 su Sky Cremona-Milano CREMONA-MILANO (ore 12) (a.r.) Cremona recupera gli acciaccati Sklavos (polpaccio) e Rowland (distorsione caviglia). Esaurito al PalaRadi. AJ senza Finley. Arbitri: Chiari, Pozzana, Barni. Diretta Sky Sport2. CANTÚ-FERRARA (p.t.-m.c.) Ngc con Ortner e Mian in forse per l’influenza. Carife senza Grundy fermo almeno due settimane (stiramento) e con Schultze in dubbio (caviglia). Arbitri: Cerebuch, Giansanti, Crescenti. PESARO-BIELLA (cam.ca.-ga.p.) ScavoSpar senza

CLASSIFICA

Siena 44 (23 partite giocate); Cantù 30 (24), Bologna (24); Montegranaro (23), Caserta (23), Milano (23) 28; Roma (25) 26; Avellino (23) 22; Treviso (24) 20; Teramo (24), Biella (24), Varese (24, penalizz. -2) 18; Pesaro (24), 16; Cremona 14; Ferrara 12.

Dopo l’esclusione dalla serie A e il conseguente annullamento di tutte le partite giocate, il Consiglio Fip ha dichiarato «lo stato di morosità della Nuova Amg Sebastiani Basket e fissato nel 17 maggio 2010 il termine per l’adempimento delle obbligazioni dovute. In caso di mancato adempimento alla società verrà revocata l’affiliazione con effetto immediato».

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Cinciarini. Angelico al completo con l’esordio di Trey Johnson. Arbitri: Facchini, D’Este, Caiazza. MONTEGRANARO-SIENA (f.pa.-g.n.) Sigma con Tsaldaris bloccato da un virus influenzale. Mps al completo. Arbitri: Cicoria, Filippini, Martolini. CASERTA-AVELLINO (l.b.-l.z.) Pepsi al completo. Avellino con Porta che ha parzialmente recuperato l’infortunio all’alluce del piede sinistro. Al seguito 350 tifosi. Arbitri: Paternicò, Taurino, Capurro. Diretta Sky Sport2. RIPOSA Teramo.

umile. E il risultato dei due fattori sta tutto nella differenza a rimbalzo (15-22 dopo 20’) e nelle seconde opportunità al tiro (6-12). Corta Ma Varese è corta e così Roma riesce a rientrare, passando anche avanti al 33’ (55-53). Sembra lo stesso film della partita con Montegranaro, ma stavolta la Lottomatica non ha la stessa lucidità (2/20, 10% finale dall’arco). Varese, invece, trova un grande Thomas nel finale e la voglia di capitalizzare una partita che ha meritato di vincere. E che non fosse giornata per Roma lo dimostrano i liberi decisivi (sul 62-64) falliti da Jacopo Giachetti, quelli che avrebbero forse cambiato il match.

LA DECISIONE AL VIA DAL 2011

Un nuovo campionato Fip tra LegaDue e A Dilettanti Nel Consiglio finito ieri, la Fip ha deliberato la nascita di un nuovo campionato dilettanti che sarà gestito direttamente dalla Federazione e partirà dalla stagione 2011-12 ponendosi tra la LegaDue e la A dilettanti, «fermo restando il diritto sportivo». In attesa di conoscere le modalità che saranno proposte dal Settore agonistico della Fip al Consiglio del 5 giugno, tre punti sono stati fissati: l’obbligo di avere 6 under

L’ALTRO COLPO ESTERNO UNA PARTITA PESSIMA

UNA SOLA SCENDE IN LEGADUE

NAPOLI

ANDREA PUGLIESE

in casa dopo 7 vittorie consecutive, vittima della sua presunzione e dell’ottima organizzazione difensiva di coach Stefano Pillastrini. Varese, invece, porta a casa due punti che vogliono dire salvezza ormai praticamente certa. A portarla in porto, questa volta ci hanno pensato un Jack Galanda senza fine, l’intelligenza di Randolph Childress (10 assist) e un Jobey Thomas chirurgico nel finale, quando Roma ha provato l’ultimo assalto, riuscendo anche a passare in testa (55-53 al 33’).

y

(età da stabilire) su 10 uomini a roster, recuperare piazze importanti nel rispetto di parametri economici stabiliti (con fideiussioni) e società che favoriscano la pratica nei settori giovanili. È ipotizzabile che al termine dei campionati 2010-11, dalla A Dilettanti alcune squadre siano promosse in LegaDue e altre entrino nel nuovo campionato con una o più delle retrocesse dalla LegaDue.

Sotto canestro Diego Fajardo, 34 anni, e Michele Maggioli, 32 CIAMILLO

La Virtus fa il minimo Treviso, è fallimento 50 61

TREVISO BOLOGNA

(10-7, 34-28; 39-49) BENETTON TREVISO: Dixon 4 (0/2, 1/8), Gentile 3 (0/3, 1/2), Rivers 9 (3/6, 1/6), Motiejunas 3 (1/4), Nicevic 12 (6/12, 0/1); Kus 2 (0/3, 0/2), Wallace 9 (3/5, 0/3), Taylor 2 (1/1, 0/1), Hackett (0/1 da 3), Hukic 6 (2/6 da 3). N.e.: De Nicolao, Sandri. All.: Repesa. CANADIAN SOLAR BOLOGNA: Collins 2 (1/2, 0/4), Koponen 3 (0/2, 0/6), Moss 13 (3/3, 1/5), Hurd (0/1 da 3), Maggioli 15 (2/3, 3/4); Moraschini, Prato 9 (2/3, 1/3), Sanikidze 9 (4/6, 0/2), Fajardo 6 (2/4, 0/2), Vukcevic 4 (1/3 da 3). N.e.: Spizzichini, Fontecchio. All.: Lardo. ARBITRI: Sahin, Mattioli, Biggi. NOTE - T.l: Tre 7/9, Bol 15/22. Rimb: Tre 39 (Nicevic 10), Bol 45 (Fajardo 9). Ass: Tre 13 (Dixon 5), Bol 10 (Koponen 5). Progr.: 5’ 6-5, 15’ 22-14, 25’ 39-36, 35’ 47-54. Usc. 5f: Gentile 36’24" (47-56). Spett. 3861.

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA TOSI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

TREVISO d Povero basket, se questo è lo sport che Treviso e Virtus Bologna, un tempo belle regine e oggi brutte ancelle, credono di interpretare al meglio delle loro povere forze. Invece le due (ex) grandi calpestano il loro blasone con una prova mortificante per cifre e qualità dei giocatori. Alla fine può consolarsi la Virtus con la vittoria che la rimette in corsa per il 2o posto mentre Treviso, ormai fuori dai playoff, certifica col k.o. casalingo a quota 50 punti (record negativo nei tempi moderni), il fallimento della stagione su tutti i fronti. Eppure Bologna all’inizio fa veramente pena, bastano questi

numeri per capire dove abbia la testa: sui primi 8 possessi, le V nere fanno 0/4 al tiro e 4 perse. Al 2/12 bolognese al 10’ fa da contraltare l’altrettanto orribile 4/18 trevigiano. In aggiunta, non si contano i palloni buttati e le cattive letture su ambo i lati del campo. Treviso s’illude scattando sul 22-14 fino al 39-30 (tripla di Gentile jr) poi muore lì, uccisa dai propri limiti, ovvero 8’ senza segnare e scelte offensive cervellotiche, e dal break esterno di 19-0 trainato da Moss e Maggioli. Brocco Gli americani decidono in negativo. Hurd, difeso dal taglio più per principio che per meriti (vogliamo sperare) da Sabatini, si conferma sul podio degli Usa più brocchi degli ultimi 30 anni di storia virtussina tanto che la mossa di tenerlo in panca 32’ si dimostra vincente: per fortuna di Lardo, l’ex reatino è influenzato; Moss ha qualche bagliore, Collins non illumina, sparando a salve con Koponen. Ma quelli di Treviso fanno peggio: Dixon sbaglia tutto, Wallace fa solo a sportellate, Rivers svolazza. Male Hackett e Kus, malissimo Motiejunas. Nella ripresa Bologna fa almeno il necessario per sopravvivere con difesa e rimbalzi, reggendo bene coi lunghi. Le percentuali dicono tutto: 19/66 (29%) finale per Treviso, 20/53 (36%) per Bologna. Non è basket e Repesa lo sa: «Ci siamo suicidati sbagliando troppi tiri aperti — sospira il coach di Treviso —. Mai visto in carriera tanti errori. Il problema è soprattutto psicologico, temo che adesso centrare i playoff sia impossibile». Lardo si accontenta dei due punti: «Abbiamo giocato male, noi siamo questi».

taccuino Brindisi in serie A Anticipo della 28 giornata in LegaDue: Veroli-Sassari 85-74. Con il k.o. di Sassari, Brindisi è già in serie A. Oggi (18.15): Jesi-Udine; Latina-Casale M.; Pavia-Rimini; Vigevano-Venezia; Scafati-Brindisi; Imola-Reggio E.; Pistoia-Casalpusterlengo. Class.: Brindisi 40; Sassari 36; Reggio E., Veroli 34; Casale M., Udine, 32; Vigevano 30; Pistoia 28; Casalpusterlengo, Rimini, Scafati, Imola 24; Jesi, Venezia 20; Pavia 18; Latina 14. a

Donne: Venezia o.k. Gare-3 dei quarti: Schio-Comense 80-54 (Masciadri 15; Smith 14); Ve-

nezia-Priolo 71-68 (Jokic 16; Haynie 18). Semifinali Venezia-Taranto, Schio-Faenza. al meglio di 5 partite da mercoledì. Playout gara-3: Parma-Napoli 87-66, Parma salva, Napoli-Livorno per restare in A-1.

Finale Valencia-Alba A Vitoria, semifinali di Eurocup: Valencia-Panellinios 92-80 (De Colo 20; Devin Smith 29); Alba Berlino-Bilbao 77-70 (Chubb 27; Warren 14). Oggi finale alle 20.45.

Nba: Cavs facile In gara-1 del 1o turno di playoff a Est, i Cavs dominano i Bulls. Cleveland-Chicago 96-83 (James 24, WIlliams 19; Rose 28, Deng 12). Alle 21 Lakers-Thunder su SportItalia 2.

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DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI ATLETICA / DOMANI NELLA MARATONA PIU’ ANTICA DEL MONDO VINTA NEL ’90

Bordin a Boston 20 anni dopo «E’ stata la mia gara più bella»

Boston, 16 aprile 1990: l’arrivo trionfale di Gelindo Bordin a Boston. Sotto Bordin, 51, oggi GRAZIA NERI-COLOMBO PIERANGELO MOLINARO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

d«Non pensavo, ma questo ritorno mi fa effetto, sono forse più emozionato di vent’anni fa». Gelindo Bordin, 51 anni, ora affermato manager (è direttore marketing della Diadora), torna a Boston 20 anni dopo il suo capolavoro. Quel 16 aprile 1990 era già campione olimpico (Seul 1988), ma dimostrò come una grande vittoria può essere progettata nei minimi particolari. Lasciò scappare no-

EQUITAZIONE: WORLD CUP

Doping? Escluso il leader Ward

GINEVRA (Svi) —Finale di World Cup di salto sconvolta dall’esclusione del leader McLain Ward. Sapphire, cavalla dell’americano due volte oro olimpico e leader della Coppa che oggi (col nostro Chiaudani in gara) assegna il titolo, è stata fermata per ipersensibilità all’anteriore sinistro. La causa? forse il doping: Ward rischia la radiazione dopo la squalifica del ’99 per aver messo dei pezzetti di plastica nelle fasce del cavallo. Suo padre fu radiato dopo la morte di 4 cavalli.

ve africani, guidati dallo scatenato tanzaniano Juma Ikangaa, li riprese tutti e andò a vincere solitario in 2h08’19", un primato italiano che ha resistito sette anni, sino all’arrivo di Stefano Baldini. Allora Gelindo previde di passare a metà in 1h03’40"; passò in 1h03’40"5. Un metronomo. Nostalgia «Certo la vittoria olimpica è stata importante, ma quella è stata forse la mia gara più bella — ricorda Gelindo —: questa volta è un’altra storia. Gli orga-

TIRO A VOLO

Coppa del Mondo da oggi a Pechino La Coppa del Mondo per la seconda tappa del 2010 torna a Pechino, dove un anno fa si celebrarono le discusse (per la vicenda dei piattelli siliconati) finali. Per gli azzurri del double trap che hanno saltato Acapulco, è l’esordio stagionale. Oggi si comincia con le finali dello skeet donne. La nazionale di fossa doveva partire ieri, ma è bloccata in Italia per la nube del vulcano islandese Skeet (c.t. Francesco Fazi): Andrea Filippetti, Luigi Lodde, Andrea Sacchetti, ladies Adriana Fattorini, Virginia Orlando, Katiuscia Spada. Double Trap (c.t. Mirco Cenci): Francesco D’Aniello, Daniele Di Spigno, Claudio Franzoni (più, fuori classifica, Alessandro Chianese). Fossa olimpica (c.t. Albano Pera): Massimo Fabbrizi, Erminio Frasca, Valerio Grazini, ladies Marina Moioli, Celeste Pozzi, Jessica Rossi.

LA GARA

Favoriti stavolta Merga e la Kosgei Boston, la più antica maratona del mondo, domani celebra la 114ª edizione. L’uomo da battere sarà l’etiope Deriba Merga, vincitore lo scorso anno e l’avversario più temibile dovrebbe essere il marocchino Abderrahim Goumri. Fra le donne attesa pure qui la campionessa uscente, la keniana Salina Kosgei.

ATLETICA

Mar dei Caraibi Bolt si dà al golf

MONTEGO BAY (Giam) — Usain Bolt (foto Afp) ha scoperto il golf. Il giamaicano s’è cimentato sulla costa del mar dei Caraibi, al Cinnamon Hill Golf Course di Montego Bay nel The Mojo 6 Jamaica Lpga Invitational, torneo esibizione riservata a 16 proettes: al termine del penultimo giorno comandavano Cristie Kerr, Amanda Blumenherst e la sudcoreana Na Yeon Choi con 13 punti. Quarti con 12,5 Christina Kim e la svedese Anna Nordqvist. Montepremi di un milione di dollari.

nizzatori mi hanno invitato perché sono l’unico vincitore di Boston che ha conquistato anche il titolo olimpico. Avevo già affrontato la maratona due anni fa a Torino per celebrare Seul. Conclusi in 3h05’. Farei la firma per concludere nello stesso tempo... Ma l’importante è non fare figuracce davanti a tutta questa gente. So che mi aspettano al traguardo». La lezione Una carriera, quella di Gelindo, forse finita troppo presto, a 33 anni, con un infortunio a un ginocchio all’Olimpiade di Barcellona 1992. «Quel menisco mi ha cambiato la vita, ho lasciato lo sport e mi sono buttato nel lavoro. Lo sport però mi ha insegnato a lavorare con il cuore per inseguire degli obiettivi. Mah, forse potevo curarmi e continuare, ma quell’infortunio mi ha aiutato a prendere una strada nuova con decisione». Una carriera di successo, prima in Fila e ora in Diadora. Nostalgia? «No, ogni stagione della vita ha la sua storia, non vivo nel passato». Il piano Ma con la maratona non si scherza. «Ho ripreso ad allenarmi (quando posso...) a dicembre. Ho corso la mezza maratona di Prato e domenica scorsa i 12 km finali nella staffetta a Milano. So anche che Boston è bastarda: la leggera discesa dalla partenza di Hopkinton per oltre metà percorso ti porta ad andare forte, ma così ti freghi. Poi, prima di entrare in città c’è l’Hearthbreak Hill, la collina dell’infarto. Questa volta l’affronterò con molto più rispetto. Ma sarà una corsa nei ricordi di quel giorno fantastico. Sì, sono emozionato».

NUOTO: NEI 200 SL

ATLETICA

Oggi Schwazer-Brugnetti VILLAR DORA (To) — Oggi (ore 11.15) a Villar Dora, ultimo test per Alex Schwazer prima della Coppa del Mondo di marcia di Chihuahua (Mex), il 15-16 maggio. Sui 10 km anche Brugnetti, De Luca, Cafagna, Giupponi e Adragna. Fermo invece Rubino per un problema muscolare. Fra le donne (ore 10) Orsini, Giorgi e Ferraro. SALADINO OK (si.g.) Debutto stagionale di Irving Saladino, olimpionico 2008 del lungo, che a Panama City ha saltato 8.19. Nei 100, 10"24 di Alonso Edward (-0.2). AUSTRALIANI (si.g.) Ai campionati australiani di Perth, 45"17 di Ben Offereins nei 400. Sorprendente vittoria nell’asta donne con 4.40 della non ancora 16enne Liz Parnov, figlia di coach Alex che allena tra gli altri Steve Hooker (in gara oggi). STRADA ITALIANA (d.m.) Oggi (ore 9) alla mezza di Genova, Emma Quaglia. Alla Nove Miglia di Bra (Cn, ore 9, km 14.4) Mostafa Errebbah. A Roma (ore 9.30) l’Appia Run (km 13). Alla Tuttadritta Torino-Stupinigi (ore 10, km 10) anche il sindaco del capoluogo Sergio Chiamparino. Alla maratona di Napoli (ore 9) i keniani V. Kipchirchir, S. Kandie e P. Kipketer. MARATONE Oggi, alla maratona di Vienna, i keniani Felix Limo (2h06’14" a Rotterdam 2004) e l’iridato di Osaka 2007, Luke Kibet. Doppietta etiope a Deagu (S.Cor). Uomini: Chimsa (Eti) 2h08’45"; Young-Yun 2h09’31". Donne: Ejayas (Eti) 2h29’17".

BASEBALL

Rimini e Nettuno pari (m.c.) Botta e risposta tra Rimini e Nettuno nel clou del 3˚ turno. Laziali vittoriosi in gara 1 e replica romagnola ieri. 3˚ turno. Gara 1. Bologna-Catania 10-0 (7˚). Punti, Catania 000.000.0: 0 (2bv-3e); Bologna 000.063.1: 10 (10-3). Lanc.: v. Matos (2bv-9so), p. Ferreras. Parma-Grosseto 11-1 (7˚). Punti, Grosseto 000.001.0: 1 (5-2); Parma 200.033.3: 11 (13- 4). Lanc.: v. Martinez, p. Figueroa. Rimini-Nettuno 2-3. Punti, 001.000.020: 3 (8-2); Rimini 100.100.000: 2 (6-2). Lanc.: v. Wilson, p. Serrano, s. Leal. Gara2. Godo-San Marino 0-3. Punti, San Marino 000.100. 020: 3 (9-0); Godo 000.000.000: 0 (5-1). Lanc.: v. Da Silva, p. Forte. Parma-Grosseto 0-7 (5˚, pioggia). Punti, Grosseto 200.05: 7 (9-0); Parma 000.00: 0 (5-2). Lanc.: v. Cooper, p. Burlea. Rimini-Nettuno 7-4. Punti, Nettuno 000.400.000: 4 (7-0); Rimini 300.013.00X: 7 (10-0). Lanc.: v. Di Roma, p. Hernandez, s. Schiavoni. Note: triplo Carvajal. Classifica: San Marino, Rimini 750 (6-2); Bologna 714 (5-2); Parma 625 (5-3); Nettuno, Grosseto 500 (4-4); Catania 143 (1-6); De Angelis 0 (0-8). Oggi, ore 10.30: rec. gara2, gara3 Bologna-Catania.

CANOA

Il giovane Agnel scende a 1’46"35 (al.f.) Il 17enne Yannick Agnel è il nuovo primatista francese dei 200 sl: in semifinale ai trials di St. Raphael nuota 1’46"35, 19/100 meglio di quanto ottenuto da Leveaux il 22/4/2008 a Mulhouse con costume gommato. Fred Bousquet accede alla finale dei 100 farfalla, ma non si qualifica agli Europei in questa specialità non avendo nuotato il tempo limite nelle batterie. Uomini: 100 fa Subirats (Ven) 52"77 (sem.). Donne: 200 sl Muffatt 1’58"31 (sem.); 200 ra Alekseeva (Rus) 2’28"38, Babou 2’29"54; 100 fa Vandenberg (Usa) 59"17, Mongel 59"20. D’ARCY INFORTUNATO (al.f.) L’australiano Nick D’Arcy salterà il ritiro della Nazionale a Canberra a causa di un infortunio a un ginocchio che lo terrà fermo 10 giorni.

SELEZIONE AZZURRA Pronostici rispettati a Mantova nella 1ª giornata delle selezioni per la squadra per la 1ª di Coppa del Mondo di velocità (Vichy, 7-9/5). Nel K1 500 uomini Ricchetti batte Benassi e Scaduto, nel K1 500 vince Stefania Cicali. Michele Zerial davanti a Pra Floriani nel K1 200. Oggi 200 e 1000 uomini. Poi le convocazioni.

FOOTBALL EFAF E IFL Ieri in Efaf Cup: Lazio-Coira (Svi) 41-62; L’Hospitalet (Spa)-Parma rinviata. In Ifl: Ancona-R. Emilia 13-40. Classifica: Parma 3-0; Bergamo, R. Emilia 3-1; Catania 2-1; Roma, Bolzano 2-2; Milano 0-2; Ancona, Bologna 0-3.

HOCKEY GHIACCIO NAZIONALE (m.l.) Con la conclusione della serie scudetto, la rosa della Nazionale che prepara i Mondiali s’è arricchita dei giocatori di Asiago (6) e Renon (1), indiacati con *: ora sono 38. Portieri (4): Tragust; Hell; D. Bellissimo*; Russo. Difensori (13): Marchetti; Gallace; Larkin; Plastino*; Borgatello; Johnson; Hofer; Helfer; De Marchi*; Strazzabosco*; Willeit; Runer; Ambrosi. Attaccanti (21): Fontanive; Iannone; M. De Toni; Scandella; Felicetti; Margoni; De Bettin; Parco*; Bernard; Souza; Insam; Gander; Iori; R. Ramoser; Egger; Ansoldi*; M. Tessari; Pittis; Zisser; Pichler; Oberrauch. PLAYOFF NHL Così venerdì nei quarti di

Conference dei playoff Nhl. Eastern: Pittsburgh-Ottawa 2-1 (serie 1-1); New Jersey-Philadelphia 5-3 (serie 1-1); Buffalo-Boston 2-5 (1-1), ieri. Western: Chicago-Nashville 1-4 (0-1); Phoenix-Detroit 4-7 (1-1); San Jose-Colorado 6-5 t.s. (1-1).

HOCKEY IN LINE SEMIFINALI (m.l.) Semifinali (su 3). Oggi. Gara-1: Vicenza-Asiago (ore 18.30). Martedì: Ferrara-Edera Trieste.

HOCKEY PISTA

Coppe, italiane ko (m.nan.) Niente da fare per il Follonica nel ritorno dello spareggio per le Final Six di Eurolega: i toscani perdono in casa del Porto 5-2 nonostante un ottimo 1˚ tempo (avanti 2-0 con doppietta di Velasquez). Disfatta per Giovinazzo nel ritorno dei quarti di Cers: dopo la vittoria 4-1 all’andata, a Igualada (Spa) ha perso 8-0 e dice addio al sogno delle Final Four.

HOCKEY PRATO

Italdonne battuta KAZAN (Rus) — Comincia con una sconfitta l’Italdonne nel torneo di qualificazione ai Mondiali di Rosario (Arg), 29/8-11/9: a Kazan, la Russia padrone di casa si impone 3-2. Per le azzurre a segno Tiddi e Faustini. Oggi alle 14.30 italiane il Galles. CAMPIONATO (g.l.g.) La nube islandese fa rinviare il clou Roma-Brà e Cus Catania-Cernusco. Risultati (13˚ turno): Amsicora-Villafranca 5-0; Suelli-Butterfly 3-1; Bonomi-Bologna 0-0. Classifica: Roma, Suelli 25; Butterfly, Bologna 24; Bra 23; Cernusco 17; Bonomi, Cus Catania 13; Amsicora 8; Villafranca 7.

IPPICA

Roma: tris 5-4-17 9ª corsa - m 1600: 1 Martina Om (G. Carpentieri) 1.14.9; 2 Masurin Jet; 3 Maui dei Bessi; 4 Medoc Blue; Tot.: 12,18; 3,34, 2,69, 2,04 (89,55). Quota: e 309,55 alle 768 comb. 5-4-17. SECONDA TRIS 20-2-14 Ad Albenga (m 1600): 1 Laika Ek (F. Martinelli) 1.15.8; 2 Iradidio; 3 Gabbiano; 4 Linus del Cigno; Tot.: 3,55; 2,03, 7,56, 4,12 (175,68). Quota tris: e 1.939,13 alle 82 comb. Col rit. (n˚ 18) e 54,93. OGGI SI CORRE A Milano (g. 14.30), Montecatini (15.15), Torino (14.55), Treviso (g. 14.25), Chilivani (11.20) e Siracusa (11.30).

LOTTA EUROPEI Poca fortuna per gli azzurri agli Europei di Baku (Aze) nella prima giornata di greco-romana: nei 55 kg Manea subito fuori da Zeinalov (Est), nei 66 Corriga subisce un infortunio a un gomito contro Vachadze (Rus) e non partecipa ai ripescaggi, nei 74 Scaramuzzi perde 8-0 da Pyshkov (Ucr). Kg 55: 1. E. Aliyev (Aze); 2. Mankiev (Rus); 3. Ragymov (Ucr), Modos (Ung). 60: 1. H. Aliyev (Aze); 2. Balitskyy (Ucr); 3. Kuramagomedov (Rus), Sokol (Cro). 66: 1. Vachadze (Rus); 2. Panait (Rom); 3. Guenot (Fra), Lorincz (Ung). 74: 1. Kikiniou (Bie); 2. Mursaliyev (Aze); 3. Pyshkov (Ucr), Bacsi (Ung).

PALLAMANO SEMIFINALI Semifinale gara-2 (su 3): Bologna-Casarano 33-31 (serie 1-1). Playout: Ancona-Teramo 31-30 (1-1); Siracusa-Secchia 28-30 (1-1). Donne (gara-1): Salerno-Vigasio 29-25; Teramo-Sassari 29-28.

PALLAVOLO A-2 DONNE (m.l.) Oggi la 29ª e penultima di stagione regolare. Ore 18: Chieri–Carpi; Vicenza–Verona; Club Italia–Parma; Volta Mantovana–Donoratico; San Vito–Roma; Aprilia–Pontecagnano; Forlì–Busnago; Ancona–Loreto. Classifica: Aprilia 73; Parma, Chieri, Carpi 60; Volta M. 54; Busnago, San Vito 45; Pontecagnano 42; Verona 40; Vicenza 39; Donoratico 37; Loreto 35; Ancona, Roma 27; Forlì 26; Club Italia 2.

TENNIS WOZNIACKI KO La danese Caroline Wozniacki si ritira in semifinale a Charleston (Usa, 700.000 dollari, terra) dopo un infortunio alla caviglia destra contro la Zvoraneva. Semifinali: Zvoraneva (Rus) b. Wozniacki (Dan) 5-2 rit; Stosur (Aus) b. Hantuchova (Slk) 6-3 7-6 (2). Quarti: Stosur (Aus) b. Shuai Peng (Cina) 6-4 6-1; Zvonareva (Usa) b. Oudin (Usa) 7-5 6-2.

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DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

ALTRI MONDI

si terranno ugualmente i funerali di Lech Kaczynski, fOggi il presidente della Polonia morto in un incidente aereo.

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LECH KACZYNSKI MORTO IL 10 APRILE

Molti i leader mondiali assenti a causa del blocco dei voli

IL FATTO DEL GIORNO 5 DOMANDE 5 RISPOSTE

Stop ai voli Ma la nube quando andrà via? In Islanda il vulcano continua ad eruttare. Ceneri pericolose per gli aerei e anche per la salute GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Il bollettino delle ceneri spedite in cielo dal vulcano islandese Eyjafjallajokul (nella foto Reuters gli effetti a Eyjafgoll) è lunghissimo, l’allarme piuttosto preoccupato sia per i traffici sia per la salute sia per le conseguenze sull’ambiente.

1L’Italia è coinvolta o no?

È coinvolta l’Italia settentrionale, i cui aeroporti sono stati chiusi fino a domani mattina (ore 8) per ordine dell’Enac. Per intenderci: chiusi Milano, Torino, Venezia, ma anche Bologna e Firenze e scali limitrofi. Fiumicino e Ciampino restano aperti, ma solo ieri sono stati cancellati 198 voli, 171 a Fiumicino e 27 a Ciampino. Il destino di Roma è simile a quello di tutti gli scali periferici rispetto alla nube che sovrasta l’Europa centro-settentrionale: i voli destinati al Continente, o che per giungere a destinazione devono comunque attraversare lo spazio oscurato dalle ceneri, sono soppressi, migliaia di persone bivaccano in tutto il mondo. Si dice che il vulcano continuerà a eruttare ancora per quattro-cinque giorni, ma la sensazione è che nessuno sappia davvero quanto potrà durare questo fenomeno, peraltro spetta-

colare. L’emergenza ha riguardato tutti, anche i potenti. La Merkel, che era negli Stati Uniti per il vertice sulla sicurezza nucleare, invece di tornarsene direttamente in Germania è dovuta atterrare a Roma, qui prendere un pullman per Bolzano dove ha dormito con il suo seguito di 60 persone. Stamattina proseguono tutti per Berlino, ma non si sa come arriveranno a Cracovia per i funerali del presidente polacco Kaczynski. Nella tarda serata, invece, L'Eliseo ha comunicato che il presidente francese, Nicolas Sarkozy, è stato costretto a rinunciare, In giornata aveva già rinunciato Obama e pare scontata anche l'assenza di Silvio Berlusconi. Problemi anche per Tremonti, che ha anticipato il ritorno da Madrid, dove aveva partecipato alla riunione dell’Ecofin. A Berlusconi è stato concesso un Roma-Milano per i funerali di Vianello. Sono invece sotto stress le ferrovie di tutta Europa, prese d’assalto dai viaggiatori rimasti a piedi. L’Eurostar, il treno che passa sotto il tunnel della Manica, è stato prenotato da 10 mila persone in più. I danni per le compagnie aeree sono giganteschi: 200 milioni di dollari al giorno di mancati ricavi.

2 Che cosa rischia la nostra salute?

LA RISCOPERTA DELLA ROTAIA

Corsa dagli aeroporti alle stazioni La strana giornata dei passeggeri tra bivacchi e caccia ai biglietti

Sui tavoli delle redazioni sono arrivati comunicati contradditori. Il nostro ministero scrive che «non ci sono rischi» e che «non è necessario il ricorso a dispositivi di protezione individuale». Assicura che le istituzioni preposte stanno monitorando la situazione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, per bocca del portavoce Daniel Epstein, è di opinione diversa. Afferma che gli esperti «sono preoccupati», garantisce che «seguono la situazione da vicino».

3 Se le ceneri sono sospese a paQuanta gente a Fiumicino Il caos a Fiumicino, con centinaia di persone in coda: nel principale scalo romano e a Ciampino, rimasti aperti, sono stati cancellati più di 460 voli e ci sono stati pesanti ritardi. È partito, però, Benedetto XVI, diretto a Malta ANSA

recchi chilometri d’altezza, dov’è il pericolo per la salute?

Le ceneri contengono zolfo, l’Oms invita chi vive nelle zone contaminate a restarsene a casa. Leonardo Fabbri, della clinica delle malattie respiratorie, ha ricordato che situazioni simili in Ecuador, Hawaii e anche a Messina provocarono un aumento di visite al Pronto Soccorso. Si parla di un incremento possibile di infarti e crisi ischemiche.

4 Quali altre sostanze sono conLe biglietterie di Termini prese d’assalto Tanti passeggeri dirottati nelle stazioni ferroviarie. A Termini e alla Stazione Centrale di Milano lunghe file alle biglietterie, comprese quelle automatiche. Attivate 10 corse speciali in più (6 Roma-Milano e 4 Roma-Venezia) ANSA

tenute nelle ceneri?

Il silicio è il nemico numero uno dei motori, una delle ragioni principali del blocco. Il comandante dell’Alitalia, Fabio

DISAGI IL GP DI GIAPPONE DI DOMENICA PROSSIMA IN DUBBIO: I PILOTI NON PARTONO. TANTI RINVII NEI CAMPIONATI NAZIONALI

A terra pure lo sport: rischia il Motomondiale CARLO ANGIONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dPartite rinviate, trasferte in macchina o treno, Motomondiale a rischio. Il nuvolone di cenere partito dall’Islanda ferma i cieli e «colpisce» anche lo sport, in Europa e in Italia soprattutto, ma anche in Oriente. Il GP di moto del Giappone, in programma il 25 aprile, rischia di saltare: Valentino Rossi e colleghi dovrebbero partire per Motegi tra domani e martedì, la decisione sarà presa oggi. La nube ha toccato anche il calcio. E mentre il Barcellona non sa ancora come arrivare a Milano per la Champions (ne parliamo a pagina 9), qualche inconve-

niente l’hanno vissuto ieri, tra i club di serie A, Siena e Fiorentina. I bianconeri dovevano partire dal piccolo scalo di Ampugnano, ma il volo è stato cancellato, e allora sono andati in pullman a Roma e da lì sono partiti in charter per Catania. I viola, attesi a Bergamo, hanno raggiunto in treno Milano e poi sono arrivati a destinazione in

Nella Lega Pro di calcio spostate le partite delle tre squadre sarde. Bloccati gli azzurri della ginnastica

pullman. In B, il Brescia, dopo il 2-2 di Lecce di ieri, è andato a Roma in aereo e ha proseguito in pullman. Peggio è andata in Lega Pro, dove sono stati cambiati 4 arbitri e sono state rinviate le partite delle squadre sarde: Olbia-Carpenedolo, Valenzana-Alghero e Villacidrese-Feralpi Salò, tutte e tre del girone A di Seconda divisione, si giocheranno mercoledì alle 15. In Prima, l’Alessandria è andata a Pagani in pullman e lo stesso ha fatto il Foggia con destinazione Portogruaro, mentre la Pro Patria è arrivata a Sorrento grazie al Frecciarossa. Gli altri Ieri, nel basket non è stata giocata la sfida tra Alghero e

Carlos Sastre: per lo spagnolo, oggi, niente Amstel Gold Race AP

Valentino Rossi: oggi si decide se il GP di Giappone si farà LAPRESSE

Allori, ha spiegato: «Le particelle vengono risucchiate dai velivoli a velocità elevata e le palette delle turbine si erodono. La nube ha lo stesso effetto della carta vetrata: può provocare dei danni importanti anche sui finestrini e sul parabrezza della cabina di pilotaggio che potrebbe completamente opacizzarsi». L’effetto abrasivo delle particelle di silicio, che hanno forma irregolare, può prodursi anche nell’organismo umano, se si respirano. C’è poi l’effetto tossico dei fluoruri. L’ultima eruzione di Eyjafjallajokull avvenne tra il 1821 e il 1823. L’intera Islanda venne impestata da questi fluoruri, con una catena di avvelenamenti che partì dai terreni dove brucava il bestiame e finì negli stomaci umani.

5 Mi sta dicendo che l’eruzione potrebbe durare due anni?

Non si sa, nelle ultime ore secondo il governo islandese l’intensità dell’eruzione «è sembrata diminuire». La più potente eruzione vulcanica del XX secolo, quella del monte Pinatubo (Filippine) del 1991, produsse abbastanza ceneri e gas da abbassare la temperatura media globale di mezzo grado per due anni. Sarebbe lo stesso, o sarebbe peggio, se Eyjafjallajokull andasse avanti a lungo? Al momento non ce lo dice – e forse non lo sa – nessuno.

Bolzano (A2 femminile); nell’hockey prato, rinvio per Cus Catania-Cernusco 2000 e Roma-Bra; nel softball, per Caserta-Legnano; nel rugby per Verona-Amatori Catania. Niente trasferta in Catalogna per i Panthers Parma di football (dovevano giocare ieri in Efaf Cup a Barcellona); 200 tifosi del Giovinazzo di hockey pista, invece, non sanno come tornare dalla Spagna dopo la sconfitta a Igualada. Problemi per la Amstel Gold Race, in programma oggi: non ci saranno gli spagnoli Sastre, Valverde e Sanchez, più l’inglese Wiggins, fermi per la chiusura dei cieli olandesi. Non sono partiti per gli Europei di Birmingham (Gbr), invece, gli azzurri della ginnastica artistica, e il torneo è slittato di 24 ore. Stessa sorte per il tiro a volo: l’Italia doveva andare in Cina per la Coppa del Mondo, ma è finita in Umbria ad allenarsi.

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DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

ALTRI MONDI

Nel 2009 sono stati 40 mila i nuovi italiani: 23 mila hanno fottenuto la cittadinanza per residenza, 17 mila grazie al matrimonio. Nelle domande accolte, in testa gli albanesi

Emergency scende in piazza: «Liberateli» A Roma hanno protestato in 50 mila per i tre italiani arrestati. Karzai: «L’inchiesta sarà trasparente» MARCO IARIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dIl bianco, simbolo della pace, era il colore dominante alla manifestazione di ieri in piazza San Giovanni in Laterano, a Roma. Secondo gli organizzatori, in 50 mila hanno risposto all’appello di Emergency per chiedere la liberazione dei tre operatori arrestati in Afghanistan, Matteo Dell’Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani. Gente proveniente da tutta Italia. Un gruppo di napoletani si è incatenato provocatoriamente. In molti hanno protestato contro la guerra della Nato ai talebani. Sul palco le canzoni di Fiorella Mannoia, Niccolò Fabi, Daniele Silvestri, e gli interventi, tra gli altri, di Moni Ovadia e Lella Costa.

Montatura Gino Strada, il fondatore di Emergency, ha detto: «Da oggi mettete degli stracci bianchi a tutte le finestre perché non vogliamo terrorismo, violenza e guerra. Sono convinto che la montatura sui

Alcuni manifestanti incatenati per solidarizzare con gli arrestati REUTERS

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GINO STRADA FONDATORE DI EMERGENCY

Da oggi mettete degli stracci bianchi a tutte le finestre perché non vogliamo terrorismo e guerra. Sono convinto che la montatura sui tre operatori cadrà. L’Onu è al nostro fianco

tre operatori cadrà. Pure l’Onu sta lavorando per la liberazione». Il presidente afghano Hamid Karzai ha assicurato un’inchiesta «chiara e trasparente» all’ambasciatore italiano Attilio Massimo Iannucci, inviato del ministro degli Esteri Frattini e ricevuto ieri nel palazzo presidenziale di Kabul. Oggi si discuterà del caso nella riunione del consiglio afghano di sicurezza nazionale.

w NOTIZIE TASCABILI

ERA CASSINTEGRATO

Azienda chiama ma è troppo tardi Si è già ucciso Si è ucciso impiccandosi nel garage di casa a Marmorta di Molinella (Bologna), Aveva 44 anni, era un operaio in cassa integrazione e viveva con la moglie, anch’essa senza lavoro da un anno, e alle due figlie di 6 e 13 anni. A scoprire il corpo sono stati il cognato e un vicino. L’uomo era arrivato da Matera in Emilia più di dieci anni fa. «Può essere successo solo per colpa del lavoro, non avevamo nessun altro problema» ha detto la moglie ai giornalisti. M.F. (queste le sue iniziali) era assunto alla Nuova Renopress di Budrio, azienda che produce ricambi per auto e che dal 2008 ha difficoltà: la cassa integrazione era a rotazione, ma lui, addetto ai forni, riusciva anche a lavorare più di altri. Per guadagnare qualcosa, inoltre, l’uomo cantava di sera nei locali della zona. Proprio venerdì mattina una delle aziende a cui aveva inviato il curriculum ha chiamato a casa dell’operaio per proporre un colloquio, ma era già tardi; in casa c’erano già i carabinieri e il 118, M.F. aveva accompagnato la figlia più piccola a scuola, poi è sceso in garage, ha preso una corda che la bimba utilizzava per giocare e si è impiccato.

STANGATA IN ITALIA

IL PREMIER FRENA SULLE RIFORME

+3,9

Berlusconi e lo scontro con Fini: «Il mio governo andrà avanti» «La maggioranza resisterà, il governo continuerà, sono cose superabili». Così Silvio Berlusconi il giorno dopo l’ultimatum lanciato a Gianfranco Fini, che minaccia di creare un gruppo autonomo. Per i finiani, «parlare di scissione o elezioni anticipate è incomprensibile». Riguardo alle riforme, il premier dice: «Quelle costituzionali non sono le più importanti».

La crescita delle tariffe Secondo Unioncamere, nel 2009 le tariffe sono cresciute del 3,9% rispetto all’anno prima

VENERDÌ NOTTE NEL RIONE SAN DONATO

+131

Torino, lite e sparatoria in strada Freddato per aver difeso il nipote

Il boom delle assicurazioni Dal ’96 al 2009 il costo delle assicurazioni in Italia è cresciuto del 131,3% (35,3 nell’area euro)

È stato ucciso per strada mentre cercava di difendere il nipote in un litigio. Roberto Palumbo, 41 anni, è morto l’altra notte nel quartiere San Donato di Torino, colpito al torace da alcuni proiettili di pistola sparati da uno sconosciuto. Il nipote, Michele Sannino, 36 anni, che lo aveva chiamato in soccorso, è stato a sua volta ferito alle gambe e alla testa ed è ricoverato in ospedale.

+20

IN VIAGGIO VERSO MALTA

Il Papa: «Chiesa ferita dai propri peccati»

L’aumento delle locali Le tariffe amministrate localmente sono cresciute del 20% negli ultimi 5 anni

«La Chiesa è stata ferita dai nostri peccati». Papa Benedetto XVI (nella foto Ansa), durante il viaggio aereo che l’ha portato ieri a Malta, ha parlato indirettamente dello scandalo pedofilia che sta scuotendo in queste settimane la Chiesa cattolica, senza mai citare la parola «abuso». Parlando della popolazione maltese, ha detto: «So che Malta ama Cristo e ama la sua Chiesa che è il suo corpo, e sa che anche se questo corpo è ferito dai nostri peccati, il Signore ama questa Chiesa e il suo Vangelo è la vera forza che purifica e guarisce».

I DATI DELLA SOCIETÀ DI PSICOGERIATRIA

Lo sballo degli anziani: 2,5 milioni a rischio abuso di alcol e droghe Anche ai nonni piace lo sballo. Spesso soli, con problemi di salute e difficoltà economiche, circa 2 milioni e mezzo di over 65 italiani sono a rischio abuso di alcol, medicinali e droghe. Secondo i dati presentati al congresso della Società di psicogeriatria, un milione di anziani beve ogni giorno due o più bevande alcoliche e circa 10 mila consumano coca, marijuana e amfetamine.

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3

La combinazione vincente: 30 54 66 67 76 90 (Jolly:14; SuperStar: 5) Nessun vincitore con punti 6 (jackpot: e 61.661.956,29) Nessun vincitore con punti 5+ Ai 14 vincitori con punti 5: e 44.940,90 Ai 1.443 vincitori con punti 4: e 439,05 Ai 60.343 vincitori con punti 3: e 20,85

QUOTE SUPERSTAR: Nessun vincitore con punti 6, 5+ e 5; ai 4 vincitori con punti 4: e 43.905; ai 260 vincitori con punti 3: e 2.085; ai 4.688 vincitori con punti 2: e 100; ai 31.006 vincitori con punti 1: e 10; ai 70.248 vincitori con punti 0: e 5; Montepremi di concorso: e 4.194.483,76

10 E LOTTO La combinazione vincente: 6 8 10 13 16 18 19 26 30 32 36 45 47 48 62 68 72 73 75 78

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DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

fLa bara trasferita a Roma, l’attore sarà sepolto

ALTRI MONDI DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASTONESI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SEGRATE (MI)dIl campetto. Sta

dietro la chiesa dedicata a Dio Padre, a Milano 2, quella dove si è tenuto il funerale. Campetto da calcio, a nove, erba sintetica, reti alle porte, lungo un lato — come si usava un secolo fa — c’è un terrapieno, lungo l’altro sei panchine da parco. Fino a un paio di anni fa, il sabato, Raimondo Vianello entrava in campo, maglietta e pantaloni della tuta (e prima ancora braghette corte su gambe da fenicottero, con fascia elastica a un ginocchio), si piazzava sulla trequarti, non giocava a zona ma a zolla, al massimo camminava, aveva il diritto di ricevere palloni e il potere di smistarli, protetto da una sorta di immunità fisica. Perché era Vianello, perché aveva 85 anni, perché andava preservato. Come se anche da quell’attenzione potesse dipendere l’incantesimo della sua immortalità. Ieri, sulle reti metalliche che delimitano il campetto, c’erano un lenzuolo bianco, con le scritte in neraz-

x

nella tomba di famiglia al cimitero del Verano

x l’avventuroso

L’ADDIO A

HANNO DETTO

Raimondo

di REINHOLD MESSNER 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Tanta gente ieri ai funerali di Vianello. Berlusconi accarezza la Mondaini: commozione in diretta tv 1

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3

4

Non si prendeva sul serio. «Vuoi parlare con me?» mi chiedeva al telefono. E se io rispondevo «No, con Sandra», lui: «Meno male»

Tridimensionale Il funerale di Vianello è stato tridimensionale: dentro la chiesa, famigliari, amici, autorità; fuori, tra la chiesa e il campetto, la gente; e alla tv, in diretta. Dentro, facce conosciute: Pippo Baudo, Giancarlo Magalli, Alba Parietti, Gerry Scotti, Marco Columbro, il sindaco Letizia Moratti, Fedele Confalonieri. Fuori, facce da bar, da autobus, da Inps, da supermercati, e un megaschermo con le immagini televisive che coprivano il dentro e il fuori. Alle 11.14, quando è arrivato anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, la Messa è potuta comincia-

S

Letizia Moratti Il suo legame con Sandra è stato un esempio di famiglia italiana. Un personaggio che rimarrà nel nostro cuore e nelle nostre case

S

PIPPO BAUDO COLLEGA E AMICO DI RAIMONDO E SANDRA

zurro «Ciao Raimondo» e «Curva Nord Milano», una bandiera dell’Inter e un vessillo della Lazio campione d’Italia. L’incantesimo si è spezzato. Era solo un’illusione.

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re: suonata e cantata. Monsignor Carlo Faccendini ha spiegato perché tanta gratitudine per Vianello: «Ha fatto ridere, e sorridere, per più di 50 anni, l’intera Italia. Con eleganza e garbo. Con ironia e distacco. Mai volgare». Baudo: «Sdrammatizzava, sorrideva, non si prendeva mai sul serio. "Vuoi parlare con me?" mi chiedeva quando gli telefonavo. E se io

In alto, Sandra Mondaini con Silvio Berlusconi, Raimond e Gianmarco, i figli della famiglia filippina adottata dai Vianello (1); sopra, Sandra (2), Pippo Baudo, Giancarlo Magalli e il sindaco di Milano Letizia Moratti (3); Marco Columbro e Memo Remigi (4); Jerry Scotti (5) e il ricordo degli interisti (6) ANSA/LAPRESSE rispondevo "no, con Sandra", lui commentava: "Meno male"». E Raimond, uno dei ragazzi filippini adottati: «Quante partite di calcio viste in tv, insieme, soprattutto all’ultimo. E com’erano divertenti i suoi commenti sui giocatori». Microfonata Ma se Vianello lascia il campetto con leggerezza, Sandra Mondaini ci rima-

6

Giancarlo Magalli Rimpiango di non aver lavorato con lui. Anni fa mi disse che era quasi disponibile a tornare in Rai sebbene fosse molto riconoscente a Mediaset

Pasaban fa tredici La Oh la supererà? La basca Edurne Pasaban ieri ha raggiunto la vetta del suo 13˚ Ottomila, l’Annapurna (8.091 m), con tre compagni, Asier Izaguirre, Álex Txicón e Nacho Orviz. Con loro c’erano anche il portoghese Joao Garcia e lo sherpa Ningma, al loro 14˚ Ottomila. Ora devono scendere dai campi alti. Forse in 24 ore saranno al campo base. Perché Edurne ha fretta. Le manca soltanto lo Shisha Pangma, in Cina, per completare la raccolta delle 14 montagne più alte della Terra. La basca vorrebbe essere la prima donna a riuscirci. Perciò dovrà precipitarsi in Tibet. La sud coreana Miss Oh, che già dall’anno scorso è a quota 13, ora è a sua volta pronta per salire l’Annapurna. Le due si incroceranno probabilmente al campo base, dove si sono già incontrate giorni fa. La coreana tenterà la salita in vetta entro una settimana. Ha iniziato più tardi l’acclimatamento, rispettando i canonici tempi di salita in tarda primavera, mentre la Pasaban, obbligata a inseguire, ha osato anticipare il suo tentativo sfidando il freddo e i forti venti. Ma la sudcoreana è rallentata anche dalla fama. Nel suo Paese è un idolo e vorrebbe toccare la vetta in diretta tv. Per questo, sono ben 25 coloro che la accompagneranno nel tentativo. Un rischio enorme sulla più pericolosa fra le vie normali degli 8.000, per via delle scariche di ghiaccio dai suoi immensi seracchi, Anche se fu la prima a essere salita, nel 1950. Miss Oh avrà il vantaggio di trovare la via preparata dai baschi. E, se le giungeranno notizie della Pasaban già in parete allo Shisha, farà uno sprint senza aspettare le telecamere. Maltempo permettendo.

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ne nel dolore, nello strazio, nella lacerazione. Smagrita, ferita, incerottata, costretta su una sedia a rotelle e crudelmente microfonata, la donna della vita di Vianello ha urlato, senza rassegnazione, il suo amore. Berlusconi le ha accarezzato viso, capelli, spalle. Ma la Mondaini era, ormai, soltanto due mani tese verso la bara e verso il passato.

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DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

dite la vostra

LETTERE ALLA GAZZETTA Gli effetti di Calciopoli

La grandezza di Vianello e il suo amore per lo sport e per Sandra Voglio dedicare un pensiero personale al caro Raimondo Vianello, entrato nelle case e nei cuori di noi tutti e destinato a rimanerci. Sono una ragazza di 22 anni e da quando sono piccola guardavo sempre Casa e Cascina Vianello. Vedevo quella coppia così speciale, come nella vita reale non ne avevo mai viste e mi divertivo, ne ero affascinata. Forse non capivo tutto, ma restavo lì a guardare. Pensavo: che bello, che immagine serena. E da un po’ più grandicella pensavo: guardali, battibeccano, ma non possono fare a meno l’uno dell’altro... E’ semplicemente fantastico: non si annoiano e sono sereni. Per me era ed è tuttora come quando guardo una foto troppo bella per non essere ritoccata. Sembrava utopia ma era tutto vero e questo mi incantava e ha fatto di Sandra e Raimondo (nella foto LaPresse) i miei modelli. Non nel senso che appendevo poster ovunque e scrivevo i loro nomi nei quaderni anziché fare appunti a scuola, bensì un esempio che nel mio inconscio si faceva largo: vorrei essere così anch’io. E da interista non potevo che

IL TEMPO

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nutrire un particolare affetto per Raimondo, così educato e pacato, ma altresì convinto nel suo tifo da vero sportivo. Spesso mi sono chiesta come sarebbe se tutti sostenessimo le nostre squadre del cuore in questo modo, con la retorica e le battute puntigliose da Lord di altri tempi (o forse di tempi mai realmente esistiti) e non da burini vandali e maleducati, sempre pronti a offendere e ad avere l'ultima parola. Non voglio davvero pensare come possa sentirsi la cara Sandra. Io sento un magone tremendo, soprattutto per lei e mi vengono i brividi: se sto così io non voglio davvero pensare a come possa stare lei. A vedere certe belle storie di simbiosi e rispetto reciproco ho quasi paura: come si fa se poi tutto questo ci viene a mancare? Sicuramente Raimondo avrebbe saputo cosa dire e come dirlo.

Questo Inter 2-Juve 0 non posso non pensarlo dedicato a lui. Laura Colm Risponde Enrica Speroni La morte di Vianello ha molto colpito, nonostante l’età la faccia rientrare nel naturale chiudersi di una vita intensamente vissuta. Ci hanno scritto tanti lettori e spesso c’era un pensiero affettuoso per la moglie, proprio come nella lettera di Laura che si domanda: Raimondo e Sandra, sottobraccio per 50 anni, e ora? Lo smarrimento dell’assenza, anche in chi l’ha conosciuto solo da telespettatore. Vianello ha incantato per ironia e garbo, ha amato lo sport e proprio perché lo amava l’ha sempre rispettato. Anche da tifoso (dell’Ancona, del Venezia e della SaMo), al di là della maglia nerazzurra indossata per un derby del cuore.

Sono un vostro lettore da quando ho imparato a leggere, e devo dire che mi rattrista moltissimo vedere quotidianamente scritto sulla «Gazzetta» di questo ciclone mediatico chiamato Calciopoli. Ma lo sport, quello vero, quello con la esse maiuscola, che fine ha fatto? Io sono stato un giocatore mediocre di pallacanestro, ma devo dire che quando giocavo ci mettevo l’anima, e per me contava solo il vero gioco, la rivalità con le squadre del paese vicino, gli sfottò fra giocatori e soprattutto il divertimento. Questo è vero sport! Mi fa male pensare che oggi sia tutto fasullo; e se fa male a me, che ho quasi 39 anni, e ai giovani di oggi che effetto può fare? Non pensiamo che tutto quello che sta accadendo possa essere devastante per i ragazzi e per lo sport? Alessandro Pertile

agonistico ci deve in primo luogo trasmettere, o peggio ancora diffidare di tutto. E mi creda — glielo dico per esperienza diretta — ho conosciuto tanti sportivi che pur guadagnando centinaia di migliaia di euro, erano mossi nello svolgere la loro attività innanzitutto dalla passione. L’importante è non dimenticarsi mai che si tratta di uomini: con i loro limiti e le loro grandezze.

Diego, e prima di lui Palladino, Miccoli, Di Vaio... Il legame tra l’ambiente bianconero e Del Piero è troppo viscerale perché un’altra seconda punta o mezza punta possa imporsi prima che Ale si ritiri.

L’Ajax e il Barça Consiglio all’Inter Vedo analogie tra l’Ajax che dominava in Europa a metà Anni 90 e questo Barça. Anche allora uno squadrone di valore assoluto annichiliva gli avversari con il possesso palla e ottimi giocatori (ma senza un campione stratosferico come Messi). La Juve capì che l'unico modo per batterli era non farli ragionare, aggredendoli anche nella loro area. L’impresa riuscì ai rigori, ma riuscì. L'Inter dovrebbe seguire lo stesso canovaccio.

La Juventus e i giovani L’articolo di Paolo Condò sul nostro calcio che non crede nei giovani rispecchia veramente la differenza tra Spagna e Italia. Vivo da molti anni in Spagna, sono tifoso juventino e penso che proprio il mio club sia un esempio di tempo perduto puntando su gente matura e poco su giovani come Criscito e Palladino, bocciati troppo in fretta, o Giovinco, al quale non è mai stata data la chance della continuità.

Luca Funghi

Risponde Fabio Licari Non basta il possesso palla, o il gioco che si svolge per vie preferibilmente laterali, per legittimare un’analogia assoluta tra quell’Ajax e questo Barcellona. Che schiera una difesa a quattro (e non a tre), un centrocampo molto più raffinato con Xavi regista e Iniesta rifinitore (e non ha bisogno di un aggressore come Davids), due attaccanti veri molto larghi (e non ali come Finidi) e soprattutto Messi, la variabile che sconvolge, nel bene e nel male, qualunque piano tattico. Anche sull’aggressione «alta» andrei un po’ cauto: l’eventuale contropiede di questo Barça mi sembra molto più letale di quello dell’Ajax.

Michele Orfino

Risponde Nino Minoliti Caro Pertile, tutti vorremmo che le pagine del giornale fossero sempre e soltanto riempite con le imprese dei vari Messi, Eto’o, Ronaldinho, Totti, Rossi, Alonso, Gallinari, Contador, Pellegrini, Federer e via elencando... Ma lo sport, come tutta la società, della quale è parte integrante, si confronta quotidianamente (e non potrebbe essere diversamente) con le debolezze umane e con gli errori e le miserie che quelle producono. Il che non significa dover rinunciare a quel senso di gioia e di divertimento che il fatto

Risponde Paolo Condò Negli ultimi anni il vivaio della Juve ha prodotto diversi buoni giocatori e due talenti, Marchisio che si sta godendo - e Criscito, perso in modo assurdo. Mi assicurano che tra i campioni di Viareggio almeno quattro ragazzi Marrone, Pinsoglio, Giandonato e Immobile - abbiano un discreto futuro, e se Ferrara e Zaccheroni avessero avuto più coraggio sarebbero stati utili anche nel difficile presente. Lei dice Giovinco, ma il discorso riguarda anche

www.meteo.it

a cura del Col. Giuliacci

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DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

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TV E RADIO I FILM DI STASERA

The Day After...

Prigione di vetro

Grande, grosso e... Che - L’argentino

Catch a Fire

SpiderMan

sDi R. Emmerich, con J. Gyl-

sDi D. Sackheim, con L. Sobieski

sDi e con C. Verdone (Ita, 2008)

sDi S. Soderbergh, con B. Del To-

sDi P. Noyce, con T. Robbins

sDi S. Raimi, con T. Maguire

DRAMMATICO Canale 5, alle 21.30

THRILLER Canale 5, alle 23.40

COMMEDIA Sky Cinema Hits, alle 23.05

DRAMMATICO Sky Cinema 1, alle 21

DRAMMATICO Premium Cinema, alle 21

AZIONE Sky Cinema 1, alle 23.15

lenhaal (Usa, 2004) Le ricerche di Jack Hall indicano che il riscaldamento può cambiare il clima...

(Usa, 2001) La casa dei Glass, Erin e Terry, è una villa che somiglia a una fortezza di vetro...

ro (Usa, 2008) Fidel Castro s’imbarca alla volta di Cuba: con lui c’è anche Ernesto Che Guevara

Le storie di diversi personaggi, alcuni dei quali già «visti» nel glorioso Bianco, rosso e Verdone...

(Gbr, 2006) Nel Sudafrica dell’apartheid, Patrick Chamusso subisce un’ingiusta condanna...

(Usa, 2002) Rimasto orfano in tenera età, Peter Parker cresce nel Queens con zia May e zio Ben...

RADIO

IN CHIARO RAIUNO 6.30 8.55 9.50 12.20 13.30 14.00 15.30 16.30 18.50 20.00 20.35 20.40 21.30 23.45 0.50 1.10 1.15 2.10

UNOMATTINA AUTOMOBILISMO: F1 GP DELLA CINA SANTA MESSA LINEA VERDE TG1 FOCUS DOMENICA IN - L'ARENA DOMENICA IN - 7 GIORNI TG 1 L.I.S. L' EREDITÀ TELEGIORNALE RAI TG SPORT SOLITI IGNOTI TUTTI PAZZI PER AMORE 2 Fiction SPECIALE TG1 TG1 - NOTTE CHE TEMPO FA APPLAUSI SETTE NOTE

RAIDUE 7.00 9.50 11.30 13.00 13.45 17.05 18.05 19.05 20.00 20.30 21.00 22.35 0.30 1.00 1.20

TG2- MATTINA AUTOMOBILISMO: F1 GP DELLA CINA MEZZOGIORNO IN... TG2 GIORNO - MOTORI QUELLI CHE IL CALCIO E... STADIO SPRINT RAI SPORT 90° MINUTO AUTOMOBILISMO: F1 GP DELLA CINA SECONDO CANALE TG2 -20.30 N.C.I.S. CODICE ROSSO Telefilm RAI SPORT LA DOMENICA SPORTIVA DOMENICA SPRINT TG2 PROTESTANTESIMO

RAITRE 7.45 8.15 8.50 9.25 11.45 12.55 13.25 14.00 15.05 16.50 19.00 20.10 21.30 23.20 23.35 0.35 0.45

È DOMENICA PAPÀ CARTONI ANIMATI SADDLE CLUB L'UOMO DI PAGLIA TGR - TG3 - RAI SPORT RACCONTI DI VITA PASSEPARTOUT TG REGIONE - TG3. CICLISMO: AMSTEL GOLD RACE IL TASSINARO TG3 - TG REGIONE - BLOB CHE TEMPO CHE FA REPORT Attualità TG3 - TG REGIONE GLOB, L'OSCENO DEL VILLAGGIO TG3 TELECAMERE

CANALE 5 6.00 7.55 8.00 8.50 10.00 13.00 13.40 18.50 20.00 20.40 21.30 23.35 1.30 2.00

PRIMA PAGINA TRAFFICO TG5 - MATTINA LE FRONTIERE DELLO SPIRITO VERISSIMO TG5 DOMENICA CINQUE CHI VUOL ESSERE MILIONARIO TG5 STRISCIA LA DOMENICA THE DAY AFTER TOMORROW Film PRIGIONE DI VETRO TG5 NOTTE STRISCIA LA DOMENICA

ITALIA 1 7.00 11.50 12.25 13.00 14.15 16.10 18.05 18.30 19.00 19.30 21.30 0.30 3.10 3.55

CARTONI ANIMATI GRAND PRIX STUDIO APERTO GUIDA AL CAMPIONATO SWARMED - LO SCIAME DELLA PAURA LUPIN III - LA LAMPADA DI ALADINO LE AVVENTURE DI LUPIN III STUDIO APERTO MR. BEAN M.I.B.-MEN IN BLACK LA PUPA E IL SECCHIONE Reality LE INSOLITE SOSPETTE THE NORTH SHORE REUNION

RETE 4 6.30 7.10 9.25 10.00 11.00 11.30 12.00 13.30 13.55 15.30 18.55 19.35 21.30 23.25 1.25 1.40 3.20

TG4 TELEFILM ARTEZIP S. MESSA PIANETA MARE TG4 - TELEGIORNALE MELAVERDE PIANETA MARE ATTENTI A NOI DUE 1983 LA BIBBIA TG4 - TELEGIORNALE COLOMBO QUARTO GRADO Attualità CONTRO CAMPO TG4 BELLE AL BAR IL QUARTIERE DEI LILLÀ

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CALCIO 12.30 POMEZIA - SANLURI

DI ANTONIO CAPITANI

23/9 - 22/10

Bilancia 7,5 La Luna vi miracola. Così, il commercia frutta, gli incontri, anche suini, promettono bene, lo shopping è azzeccato. Bene anche lo sport.

Serie A. Sky Calcio 1, MP Calcio 1 e Dahlia Sport

15.00 UDINESE - BOLOGNA Serie A. Sky Calcio 7 e Dahlia 1 Calcio

Serie D. Raisport Più

14.15 SATURN SPARTAK MOSCA Russian Premier League. Sky Calcio 9

14.30 TWENTE - FEYENOORD Campionato olandese. Sportitalia

14.30 WIGAN - ARSENAL Premier League. Sky Sport Extra e Sky Calcio 8

15.00 ATALANTA - FIORENTINA Serie A. Sky Calcio 4, MP Calcio 3 e Dahlia 2 Calcio

15.00 BARI - NAPOLI Serie A. Sky Sport 1, Sky Calcio 2 e MP Calcio 2

15.00 CAGLIARI - PALERMO Serie A. Sky Calcio 3 e Dahlia 3 Calcio

17.00 PORTSMOUTH ASTON VILLA Premier League. Sky Sport Extra, Sky SuperCalcio e Sky Calcio 8

17.30 EINTRACHT FRANCOFORTE HERTHA BERLINO Bundesliga. Sky Calcio 9

Serie A. Sky Calcio 6 e Dahlia 4 Calcio

15.00 PARMA - GENOA Serie A. Sky Calcio 5 e Dahlia 5 Calcio

AUTOMOBILISMO 8.55

Serie A. Sky Sport 1, Sky Calcio 1 e MP Calcio

19.00 ATHLETIC BILBAO SARAGOZZA Liga. Sky Sport 3, Sky SuperCalcio e Sky Calcio 8

21.00 REAL MADRID VALENCIA Liga. Sky Sport 1, Sky SuperCalcio e Sky Calcio 1 Campionato brasiliano. Sportitalia

21/3 - 20/4

Finale 3°-4° posto. Eurosport 2

20.30 EUROCUP

11.25 SUPERSTAR INTERNATIONAL SERIES2

BILIARDO 11.00 MONDIALE

Da Silverstone, Gran Bretagna Eurosport 2

14.00 WORLD SERIES BY RENAULT

Gara 2. Da Imola. Sky Sport 2

16.00 SUPERSTAR INTERNATIONAL SERIES2 Gara 2. Da Imola. La7

BASKET 12.00 VANOLI CREMONA ARMANI JEANS MILANO Serie A maschile. Sky Sport 2

18.15 PEPSI CASERTA AIR AVELLINO

Campionato brasiliano. Sportitalia 2

Serie A maschile. Sky Sport 2

0.30

Da Sheffield, Gran Bretagna Eurosport 2

21.00 MONDIALE Da Sheffield, Gran Bretagna Eurosport

CICLISMO

MOTOCICLISMO 10.00 24 ORE DI LE MANS Dalla Francia. Eurosport

8ª tappa. Eurosport 2

Da Le Mans, Francia. Eurosport 2

13.15 CIV VALLELUNGA Superbike, 125 e Supersport. Sportitalia 2

Eurosport e Raitre

14.00 24 ORE DI LE MANS

GOLF 7.00

PGA European Tour. Sky Sport 3

21.00 DETROIT RED WINGS PHOENIX COYOTE

NUOTO 9.30

Playoff NHL. ESPN America

ASSOLUTI PRIMAVERILI

Dalle 14, «dentro» 105 Sport, si parla di golf e tennis: Fabiana ospita Chicco Molinari e Flavia Pennetta (nella foto)

Radio Monte Carlo Music & Sports Dalle 14, Bragatto e Mancini parlano di basket, di F.1 e del torneo di tennis di Monte Carlo (nella foto, Rafael Nadal)

16.30 ASSOLUTI PRIMAVERILI Da Riccione. Raisport Più

PALLAMANO 16.15 VALCEA GYORI AUDI ETO KC Champions League femminile. Eurosport 2

Virgin Radio

TENNIS 14.15 MASTERS 1000 MONTECARLO

Virgin Rock Live

Sky Sport 3

Andrea Rock presenta l’esibizione live degli Ac/Dc (nella foto), da Mosca, con For Those About To Rock (We Salute You)

19.15 WTA CHARLESTON Eurosport

VOLLEY 16.00 FOPPAPEDRETTI BERGAMO MC-CARNAGHI VILLA CORTESE

Da Le Mans, Francia. Eurosport

VOLVO CHINA OPEN

HOCHEY GHIACCIO

105 Sport

11.00 24 ORE DI LE MANS

15.00 GIRO DI TURCHIA 15.05 AMSTEL GOLD RACE

OTTAWA SENATORS PITTSBURGH PENGUINS

Radio 105

7.00 OMNIBUS WEEK-END 10.30 L’ISPETTORE TIBBS 11.25 SUPERSTAR INTERNATIONAL SERIES - GARA 1 12.30 TG LA7 - SPORT 7 13.05 HARDCASTLE & MCCORMICK 14.05 L’ISPETTORE BARNABY 16.00 SUPERSTAR INTERNATIONAL SERIES - GARA 2 17.00 CUORE D’AFRICA 18.00 IL FARO IN CAPO AL... 20.30 S.O.S. TATA 21.30 CROZZA ALIVE Varietà 23.40 REALITY 0.35 SPORT 7 1.05 TG LA7 1.30 COMMISSARIATO DI NOTTURNA

Playoff NHL. Sky Sport 3

17.30 MONDIALE

Gara 2. Da Alcaniz, Spagna Eurosport 2

14.00 FERRARI CHALLENGE

Playoff NHL. ESPN America

Da Sheffield, Gran Bretagna Eurosport

Gara 1. Da Imola. La7

12.30 FIA FORMULA 2

24.00 PHILADELPHIA FLYERS NEW JERSEY DEVILS

Finale 1°-2° posto. Eurosport 2

FERRARI CHALLENGE Gara 1. Da Imola. Sky Sport 2

21.00 SANTOS - SAN PAOLO 23.30 SANTO ANDRE – GREMIO PRUDENTE

18.15 EUROCUP

F1 GP DELLA CINA Raiuno

9.15

18.30 LAZIO - ROMA

15.00 CATANIA - SIENA

OROSCOPO LE PAGELLE

15.00 SAMPDORIA - MILAN

LA 7

Finale Coppa Italia femminile. Sky Sport 2

18.00 BRE BANCA LANNUTTI CUNEO SISLEY TREVISO

Da Riccione. Raisport Più

Serie A1 maschile. Semifinale. Playoff. Gara 1. Raisport Più

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

24/8 - 22/9

La domenica diverte. Anche per via dell’identità di vedute che si crea con chi vi sta attorno. E riuscite pure a essere diplomatici: notiziona…

La sostanza del periodo è ottima. Forse la terza decade è confusina, ma nessun guaio serio s’appropinqua. L’immagine brilla, l’ormone strilla…

IL MIGLIORE. Intuito, buona fama e motivazione vi portano sul podio più alto. Ma potete anche seminare con successo. Pruriti trasgressivi…

L’aiuto degli altri sarà puntuale e utile. Forse c’è un po’ di malinconia (tipica della domenica), subito superata, grazie anche alle suinità…

La Luna garantisce serenità; shopping e lavoro si svolgono regolarmente. Un’amicizia che traballa vi fa però reagire da rottweiler: smettetela.

Luna sfigomoscia. Come il vostro umore. La vostra resa fisica. E come il sudombelico. Insomma, non è una giornatona. State su, se potete.

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

Ariete 7

Scorpione 6La domenica fa un po’ schifetto. Il lavoro non appassiona, il sex è una fetenzìa, lo sport non premia. Il buonumore ritornerà solo martedì.

Toro 6+

Gemelli 8

Cancro 7-

Vergine 5,5

Leone 7

Sagittario 5,5

22/12 - 20/1

Capricorno 6-

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

DIEGO MILITO

Potreste abbandonarvi a conclusioni tutte vostre, oggi. E tutte sfigo-oriented. Ussignùr, state su. Perché ogni cosa si supera. L’amor annoia.

L’attaccante argentino dell’Inter, ex Racing Avellaneda, Genoa e Saragozza, è nato a Bernal il 12 giugno 1979

Quisquilie e minutaglie abbondano, sex e amore avvincono come un documentario sulla pera spadona. Manco vi sembra domenica…

I miracoli sono lontani, ma gli zebedei, un pochino, si risollevano. E i problemi vengono visti diversamente. Non fate i matti allo stadio.

Negare l’accesso ai vostri spazi più privati è legittimo. Ma la scontrosità da facoceri non premia. Ricordatelo. Fortuna vigile.

Pesci 6

Acquario 7-

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44 R

DOMENICA 18 APRILE 2010

LA GAZZETTA SPORTIVA

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