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Martedì 31 agosto 2010 1 e

OGGI CHIUDE IL MERCATO

Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 114 - Numero 204

ROBINHO AL MILAN SE BORRIELLO DICE JUVE

PARMA Preso Candreva in prestito UDINESE Pressing su Maresca BRESCIA Operazione difesa ecco Zebina

Società d’accordo, ma il rossonero vuole il prolungamento. Scambio Grosso-Kaladze e Traoré per Delneri

Robinho, 26 anni a sin. Borriello, 28 anni

3 BOCCI, BRAMARDO, DELLA VALLE, LAUDISA, OLIVERO e DI FEO ALLE PAGINE 10-11-17

POSTICIPO A BOLOGNA FINISCE 0-0. DA 4 ANNI I NERAZZURRI PARTONO COL PARI

INTER DOVE SEI?

Buffon

Benitez: «Spero ancora in un rinforzo» Non basta l’orgoglio della ripresa per piegare una squadra senza allenatore, ma con un gran cuore. Traversa di Eto’o e paratone di Viviano. Oggi l’assalto di Branca per Inler o Ledesma?

«Balotelli e Cassano trascineranno la nuova Italia» Parla il portiere: «Torneremo a vincere con un mix giovani-esperti» 3 GARLANDO A PAGINA 15

3 DA PAGINA 2 A PAGINA 8

SERIE A CLASSIFICA MILAN 3 BARI 3 PARMA 3 NAPOLI 1 SAMPDORIA 3 FIORENTINA 1 CHIEVO 3 BOLOGNA 1 GENOA 3 CAGLIARI 1

1 a GIORNATA CESENA INTER PALERMO ROMA CATANIA

IL ROMPI PALLONE di Gene Gnocchi

1 1 1 1 0

NAZIONALE IN RITIRO A COVERCIANO

4

JUVENTUS UDINESE BRESCIA LAZIO LECCE

0 0 0 0 0

FantAntonio in dubbio Cigarini per Marchisio La delusione di Samuel Eto’o, 29 anni, dopo un’occasione fallita: l’Inter non passa a Bologna GETTY IMAGES

3 CECCHINI e VERNAZZA A PAGINA 14

SPAGNA CRITICHE DELLA STAMPA AL TECNICO

IL PERSONAGGIO SCELTO COME NUOVO C.T.

IN EDICOLA IL PRIMO DVD

Mourinho sotto tiro dopo lo 0-0 del Real

Dall’Italia al Giappone La seconda vita di Zac

Che ridere con Fantozzi

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Pippo Inzaghi è sempre arzillo. Domenica ha segnato un gol e si è fidanzato 3 RICCI A PAGINA 21 con le 500 hostess di Gheddafi.

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MARTEDÌ 31 AGOSTO 2010

LA GAZZETTA DELLO SPORT

SERIE A POSTICIPO 1a GIORNATA w Testata Samuel-Di Vaio IL FILM DELLA GARA

L’Inter 4 V si sveglia tardi 13 I NUMERI

Sneijder prova da fermo

di fila i pari dell’Inter alla prima giornata di campionato. In precedenza tre 1-1: 2007 Udinese in casa, 2008 Sampdoria in trasferta, 2009 Bari al Meazza. Poi i nerazzurri sono sempre diventati campioni d’Italia

Crea le palle-gol solo nella ripresa È pari a Bologna

La squadra campione d’Italia è sparita: lenta e prevedibile, quando trova il tiro esalta Viviano DAL NOSTRO INVIATO

BOLOGNA

ALBERTO CERRUTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BOLOGNA dMeglio della Juven-

tus, ma peggio del Milan. Dopo la Supercoppa vinta contro la Roma e quella persa contro l'Atletico Madrid, l'Inter debutta in campionato con uno 0-0 contro il Bologna e si aggrappa alla scaramanzia. Con un 1-1 contro l'Udinese aveva incominciato l'ultima volta Mancini. Con altri due 1-1 contro Sampdoria e Bari era partito Mourinho e alla fine erano arrivati tre scudetti. Stavolta dentro il pareggio non ci sono più gol, ma soprattutto non c'è più la squadra e questo deve preoccupare perché l'Inter sembra sparita. E' vero che dopo un primo tempo inguardabile nel secondo offre almeno una reazione, ma sembra frutto della rabbia più che del gioco. Perché nell'Inter, a parte Sneijder, tutti i protagonisti del-

GIUDIZIO 77 4-1-4-1

4-2-3-1

Viviano; Esposito, Portanova, Britos, Rubin; Mudingayi; Garics (dal 45’ s.t. Siligardi), Casarini, Ekdal (dal 17’ s.t. Della Rocca), Gimenez (dal 23’ s.t. Meggiorini); Di Vaio.

Julio Cesar; J. Zanetti, Lucio, Samuel, Chivu; Mariga, Cambiasso; Pandev (dal 16’ s.t. Coutinho), Sneijder, Eto’o; Milito (dal 36’ s.t. Biabiany).

PANCHINA Lupatelli, Moras, Cherubin, Paponi.

AMMONITI Esposito, Casarini e Mudingayi per gioco scorretto.

la stagione scorsa sono in grave ritardo: da Milito a Pandev, da Eto'o a Lucio. Con l'aggiunta dell'ultimo arrivato Benitez che aspetta troppo a fare le sostituzioni, senza nemmeno ricorrere al terzo cambio. Viviano per Prandelli Le vittorie spesso sono il frutto di episodi e in questo senso i tifosi dell'Inter hanno il diritto di temere che quest'anno il venticello sia cambiato, perché ripensando alle occasioni create nella ripresa il gol della settima vittoria consecutiva a Bologna ci stava ecco-

P

POSSESSO PALLA

CONTRASTI VINTI

INTER 65%

TIRI IN PORTA

BOLOGNA 14

INTER 20

IIIIII IIII INTER 6

BOLOGNA 4

IIIIII

PRIMO TEMPO

SECONDO TEMPO

14’ Gimenez sbaglia il pallonetto a porta vuota dopo una respinta di Lucio.

14’ Sneijder calcia a giro e Viviano risponde. 27’ Sneijder: punizione e miracolo di Viviano. 29’ Eto’o al volo, Viviano sfiora: traversa.

41’ Gimenez sbaglia il controllo di petto su un cross di Di Vaio e calcia alto di destro.

43’ Sneijder calcia teso: Viviano non trattiene la palla, poi recupera su Cambiasso.

me. Se non è arrivato, la colpa in chiave nerazzurra è soprattutto di Viviano che al 28' della ripresa respinge da campione una punizione di Sneijder, dimostrando di meritare la fiducia di Prandelli, intenzionato a promuoverlo titolare.

posto dell'infortunato Maicon. Ma è troppo poco per risvegliare una squadra spenta, malgrado il ritorno all'ultimo modulo della stagione scorsa, il collaudato 4-2-3-1 con Sneijder al centro del tridente completato da Pandev ed Eto'o a supporto dell'unica punta, Milito. L'Inter è lenta, confusa, incapace di far valere la sua superiorità tecnica. Persino Lucio e Samuel concedono spazi invitanti a Di Vaio e compagni. Ma i problemi maggiori sono in fase di costruzione, dove soltanto Sneijder prova ad accendere la luce con ac-

Inter lunga La terza sorpresa in altrettante gare ufficiali di Benitez si chiama Mariga, preferito all'invisibile Stankovic dell’invisibile Inter di Montecarlo come spalla di Cambiasso, visto che Zanetti è risucchiato nel vecchio ruolo di terzino destro al

PRIMO TEMPO

Scontro testa contro testa Samuel-Di Vaio: ha la peggio l’interista che perde sangue dall’arcata sopraccigliare. Il difensore nerazzurro proseguirà la gara con una vistosa fasciatura GETTY IMAGES

Samuel Eto’o, 29 anni, guarda incredulo Emiliano Viviano, 25. Il portiere ha parato il suo tiro con la testa e poi la palla sbatte sulla traversa IPP

celerazioni che nessuno sfrutta. E proprio l'olandese dopo 42' trova il varco giusto per impegnare per la prima volta l'attentissimo Viviano. Nella ripresa si vede un'Inter furiosa, ma ancora più lunga, anche se attorno a Sneijder non c'è nessuno in grado di fare la differenza, nemmeno i giovani Coutinho e Biabiany inseriti quasi per disperazione al posto di Pandev e Milito. SECONDO TEMPO

Bologna generoso Precettato provvisoriamente sulla panchina tolta a Colomba, il tecnico della primavera Magnani prova a contenere l'Inter con un 4-1-4-1 in cui Mudingayi fa il buttafuori davanti alla difesa, con particolare attenzione a Sneijder. Gimenez si abbassa sulla sinistra senza dimenticarsi, quando serve, di affiancare Di Vaio come seconda punta. E proprio l'uruguaiano si rivela il tiratore più pericoloso, ma due volte alza troppo la mira al mo-

INTER 6

MOMENTI CHIAVE

40’ Sneijder batte un angolo, Viviano esce male e si innesca una mischia sotto porta.

Samuel Eto’o, 29 anni: neanche lui è riuscito a piegare la resistenza del Bologna GETTY IMAGES

TIRI FUORI

46’

Super punizione di Sneijder, Viviano c’è: sul solito, fenomenale, destro a giro dell’olandese, il portiere del Bologna si supera con un grande intervento in volo a mezza altezza IPP

AMMONITI Sneijder e Mariga per gioco scorretto.

NOTE spettatori 28.439, di cui 9.963 abbonati. Incasso totale 763.181 euro, quota abbonati di 139.116 euro. Angoli 2-7. In fuorigioco 4-2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 6’

PRIMO TEMPO

Gimenez spaventa l’Inter a inizio gara: Julio Cesar abbozza un’uscita, Lucio respinge male e la punta del Bologna sbaglia incredibilmente il pallonetto di sinistro a porta vuota PHOTOVIEWS

29’

PANCHINA Castellazzi, Cordoba, Materazzi, Santon, Stankovic.

ARBITRO Valeri di Roma.

III

volta di un Bologna-Inter alla prima di campionato: i tre precedenti erano finiti tutti 1-0. Un successo rossoblù e due nerazzurri, l’ultimo risale all’1 ottobre 1978 (gol di Muraro)

ESPULSI nessuno.

ESPULSI nessuno.

BOLOGNA 35%

4a

ALLENATORE Benitez.

ALLENATORE Magnani.

BOLOGNA 3

Primo tempo inguardabile per i nerazzurri e nella ripresa la reazione è frutto della rabbia più che del gioco

0 0

INTER

le gare utili dell’Inter contro il Bologna tra campionato e Coppa Italia; l’ultimo successo rossoblù in casa (2-1) risale al 10 febbraio 2002, poi 2 pari e 11 vittorie interiste

14’

A parte Sneijder, tutti i protagonisti della stagione scorsa sono in grave ritardo: da Milito a Pandev, da Eto’o a Lucio mento del dunque. Il Bologna soffre meno del previsto, grazie a una copertura aggressiva in mezzo al campo, anche se nel primo tempo inquadra la porta soltanto con un colpo di testa di Portanova. Costretto a subire la reazione dell'Inter, il Bologna ha il merito di difendersi con ordine nella ripresa, ma alla fine deve ringraziare soprattutto Viviano. Il vero numero 1 di una squadra da assolvere per la grande generosità. E allora in bocca al lupo al nuovo allenatore, che avrà la fortuna di non ripartire da zero.

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MARTEDÌ 31 AGOSTO 2010

LA GAZZETTA DELLO SPORT

3 R

IL CASO MENTRE E’ TUTTO PRONTO PER L’ARRIVO DI MALESANI

Di Vaio fa l’allenatore «Mudingayi non esce» ANDREA TOSI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BOLOGNA dIn attesa dell’inve-

stitura del successore di Colomba, con Malesani che rimane favorito (ieri c’è stato un contatto ravvicinato sfociato in un accordo di massima su base annuale), è toccato al debuttante Paolo Magnani guidare il Bologna diventando il re per una notte del Dall’Ara. «Ho vissuto una grande emozione occupando la panchina sulla quale si è seduto Renzo Ulivieri, il mio idolo — dice il responsabile della Primavera —. Un’esperienza difficile da descrivere tanto che sono andato in trance nell’episodio della mancata sostituzione di Mudingayi. Mi sembrava che Gabi avesse i crampi, per fortuna è intervenuto Di Vaio impedendo che commettessi un errore. Marco ha salvato tutto, devo ringraziarlo come ringrazio tutti i giocatori che hanno fatto una grande partita dopo due giorni molto movimentati».

Marco Di Vaio, 34 anni, anche ieri ha trascinato il Bologna con la sua grinta, anche se non è riuscito ad andare in rete NEWPRESS

Coach Di Vaio Da lontano Di Vaio precisa: «Ci tengo a dire che non ho nessuna intenzio-

Allarme Rafa «Spero in un rinforzo nell’ultimo giorno» «Ma ora non è facile trovare. Abbiamo anche poche punte. Ma qui abbiamo fatto 15 tiri...» LA MOVIOLA di Cont.

2

Sneijder di mano Poteva starci il secondo giallo

Al 27’ Sneijder colpisce alle spalle Casarini: l’intervento non è cattivo, ma l’ammonizione ci può stare. Meritatissimo il giallo a Esposito al 36’: ostruzione dopo una grande giocata di Sneijder. Al 1’ del secondo tempo l’episodio più dubbio: Sneijder, sempre lui, tocca di mano. Sembra esserci volontarietà, ma Valeri non se la sente di estrarre il secondo giallo. Al 14’ Mudingayi colpisce l’olandese dell’Inter, l’arbitro concede il vantaggio e alla prima interruzione lo ammonisce. Al 16’ Milito, lanciato in porta, è fermato per fuorigioco ma sembra in posizione regolare. Corretti anche gli altri due gialli: Mariga per una piccola reazione e Casarini per una trattenuta.

DAL NOSTRO INVIATO

MATTEO DALLA VITE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BOLOGNA dRafa ha la faccia del

bambino nel giorno di Natale: si aspetta il regalo di fine mercato. Chissà se arriverà. Rafa spera, e nel frattempo gioca con la cabala. «Lo so, lo so: e l’idea mi piace» dice Benitez. L’idea è quella che ad ogni pareggio alla prima giornata, beh, l’Inter risponde sempre con lo scudetto. «Non sono superstizioso, ma spero veramente possa succedere questo». Rafa ha le guance rossissime, gongola per una ripresa più energica poi riesce a sorridere comunque davanti a un risultato che può essere un calmante solo in proiezione scaramantica. «Abbiamo fatto 15 tiri in porta fuori casa, giocato sui due versanti, cambiato gioco: appena Milito, Eto’o e anche Snejder avranno più energie vedrete che rivedremo l’Inter che vogliamo». Morale, siamo sulla strada giusta. «Sì — aggiunge —, ma ci vuole tempo: il Bologna, poi, si è dimostrato organizzato, e il loro portiere ha fatto proprio belle parate».

Deluso o gennaio Intanto, oggi chiude il mercato. La faccia di Inler è alla barriera di Milano? «Se Inler mi piace? Questa è una domanda per Branca. Se il fatto che arrivi qualcuno dal mercato è una necessità o una speranza? Bisogna avere speranza e fiducia. Abbiamo parlato, Moratti, Branca e io. Vediamo, speriamo. Se non riusciremo a fare qualcosa oggi cercheremo di aggiustare qualcosa a gennaio. Non è facile ora trovare giocatori da massimo livello. Pochi attaccanti in rosa? E’ vero. Deluso se non arrivasse nessuno? Vediamo vediamo». E sorride. Era da vincere Ma all’Inter serve qualcosa adesso. Vero è che il secondo tempo ha proposto scintille e spinta e voglia ed energia («La squadra ha dimostrato di voler vincere» dice Rafa), ma è altrettanto vero che il primo tempo è stato ancora vuoto, ancora come una gomma un po’ sgonfia. Rafa in quel primo tempo è lì che scrive: ma cosa scriverà in quella prima frazione di pochissimo?

Già, forse il pochissimo. «Manca ancora freschezza — dice Rafa —: nel primo tempo non c’eravamo ancora, mentre nella ripresa abbiamo fatto tutte le cose che ci eravamo detti, i ragazzi mi hanno seguito. Certo, però, che alla fine dovevamo vincerla questa partita». Due settimane Lo aveva messo in preventivo, Rafa. Aveva messo in preventivo che ogni inizio da tre anni è sudato, è faticoso è impelagato. Lo è stato anche questo, perché è vero che Eto’o ha fatto vibrare la traversa ma è altrettanto vero che il Bologna ha avuto occasioni zuccherate. E Milito? No, non è stato scaricato. «L’ho tolto perché era stanco - ecco l’analisi di Benitez -, ma lui mi è piaciuto, è chiaro che ci serve il miglior Milito ed è chiaro che va aspettato. Dopo il Mondiale bisogna attendere e avere pazienza. Lui e Sneijder hanno fatto decisamente meglio rispetto alla partita di Supercoppa: manca solo brillantezza e velocità, ma per il resto sono contento del carattere mostrato e della reazione. Questa è una squadra diesel: serve tempo. Quanto? Almeno due settimane per vedere se la squadra va meglio: però ripeto, la reazione della squadra oggi per me conta più di tutto». Per ora va così.

ne di fare l’allenatore o di sostituirmi a lui. C’è stato un errore di comunicazione, Mudingayi e Magnani non si sono capiti, perciò sono dovuto intervenire perché non aveva senso che Gabi uscisse, era troppo importante che rimanesse in campo a reggere il pressing dell’Inter». Anche il presidente Porcedda può festeggiare un esordio felice: «É un punto d’oro dopo tanti giorni complicati. Il merito è Magnani al 100 per cento. Sul mercato arriveranno un altro paio di giocatori. Potevamo anche vincere. Se giochiamo così possiamo toglierci tante soddisfazioni».

x CLASSIFICA HA DETTO

SERIE A SQUADRE

PT G

Sulla partita Abbiamo cambiato spesso versante. Sono contento perché i ragazzi mi seguono

Q

Rafael Benitez, 50 anni: come il suo predecessore Mourinho esordisce in Serie A con un pareggio

PARTITE V N P

RETI F S

MILAN

3

1

1

0

0

4

0

PARMA

3

1

1

0

0

2

0

SAMPDORIA

3

1

1

0

0

2

0

CHIEVO

3

1

1

0

0

2

1

BARI

3

1

1

0

0

1

0

GENOA

3

1

1

0

0

1

0

FIORENTINA

1

1

0

1

0

1

1

NAPOLI

1

1

0

1

0

1

1

BOLOGNA

1

1

0

1

0

0

0

CAGLIARI

1

1

0

1

0

0

0

CESENA

1

1

0

1

0

0

0

INTER

1

1

0

1

0

0

0

PALERMO

1

1

0

1

0

0

0

ROMA

1

1

0

1

0

0

0

CATANIA

0

1

0

0

1

1

2

JUVENTUS

0

1

0

0

1

0

1

UDINESE

0

1

0

0

1

0

1

BRESCIA

0

1

0

0

1

0

2

LAZIO

0

1

0

0

1

0

2

LECCE

0

1

0

0

1

0

4

■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE A parità di partite giocate, la nostra classifica tiene conto nell'ordine di 1) punti negli scontri diretti; 2) differenza reti negli scontri diretti; 3) differenza reti globale; 4) gol segnati; 5) ordine alfabetico.

PROSSIMO TURNO 2ª giornata Sabato 11 settembre INTER-UDINESE (ore 18) CESENA-MILAN (ore 20.45) CAGLIARI-ROMA (ore 20.45) Domenica 12 settembre, ore 15 BRESCIA-PALERMO (ore 12.30) CATANIA-PARMA GENOA-CHIEVO JUVENTUS-SAMPDORIA LAZIO-BOLOGNA LECCE-FIORENTINA NAPOLI-BARI (ore 20.45)

MARCATORI 2 RETI: Pato (Milan) 1 RETE Donati (Bari); Ricchiuti (Catania); Moscardelli e Pellissier (1) (Chievo); D'Agostino (Fiorentina); Mesto (Genoa); Inzaghi e Thiago Silva (Milan); Cavani (Napoli); Bojinov e Morrone (Parma); Cassano (1) e Guberti (Sampdoria)

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MARTEDÌ 31 AGOSTO 2010

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5 R

SERIE A POSTICIPO 1a GIORNATA LE PAGELLE

di ANDREA ELEFANTE

BOLOGNA RUBIN CHE POLMONI, EKDAL GEOMETRICO

a6

h 7,5

Magnani

Viviano

Ha una pratica urgente da sbrigare, giusto non provare ad inventare nulla. Certo, se davvero stava togliendo Mudingayi...

A Sneijder aveva già detto no due volte però la terza, quando va a cancellargli quella punizione, è un miracolo. Una mezza incertezza solo alla fine, ma rimedia.

6

6,5

6

6,5

7

Esposito

Portanova

Britos

Rubin

Mudingayi

Imprigionare Eto’o per un tempo gli dà coraggio: poi ne perde un po’ solo nella ripresa.

Sempre in anticipo, mura due volte Milito. Alla distanza rincula, e organizza la resistenza.

Più rude di Portanova, ma in un modo o nell’altro, soprattutto di testa, ci arriva sempre.

Polmoni e attenzione, toglie aria a Pandev e Coutinho. In affanno solo su Sneijder.

6

6,5

6

Casarini

Ekdal

Gimenez

Gioca di posizione, senza rischi: c’è da farsi il mazzo e lui corre e rincorre chiunque.

Geometrico, con scariche di qualità e il coraggio di provarci appena si può: non ha ancora i 90 minuti.

Parte esterno, schizza verso il centro: velenosetto, ma ha due chance e non le usa benissimo.

6 Attesa, spazi chiusi e ripartenze: o la va o la spacca, e va.

L’ALLENATORE

INTER SAMUEL RINGHIA, MARIGA NON È LUCIDO

5,5 S

IL MIGLIORE

5,5

L’ALLENATORE

Una scossa nella ripresa: più nervi che gioco, e un po’ di sfortuna.

h 6,5

IL MIGLIORE

Benitez

Sneijder

Può essere vero che il tempo di lavorare e gambe più fresche gli daranno ragione. Ma forse Biabiany ieri andava rischiato prima.

Nervoso, ancora senza l’intuizione sposta-equilibri, però è vivo e i piedi sono sempre quelli: nati per costruire pericoli, soprattutto su punizione.

6

6

5,5

6

6

5

Garics

Julio Cesar

Zanetti

Lucio

Samuel

Chivu

Mariga

Il fiato sul collo di Sneijder, però mica solo quello: strapotere fisico e coraggio per 3.

Un po’ incerto in fase difensiva, ma dà sempre una mano. E se può, prende e tira (Siligardi s.v.)

Un colpo di testa di Portanova, una punizione centrale di Di Vaio, e poi stop: solo dettagli.

Sta «schiscio» perché Gimenez sgomma velenoso, azzarda qualcosina nella ripresa.

Uno che non sta ancora bene: insicuro per 45’, quasi ci scappa il pasticciaccio brutto con JC.

Zoppica un paio di volte anche lui, ma sta sul pezzo ringhiando con il mestiere.

Garics non è Reyes, né Aguero: si permette di mettere qualche pallone in mezzo.

Se lucidità e senso tattico fossero all’altezza dei mezzi fisici... Ancora non lo sono.

6

6

6

6

5

6

5,5

5,5

Di Vaio

Della Rocca

Meggiorini

Cambiasso

Pandev

Eto’o

Milito

Coutinho

Biabiany

Si sbatte fra Lucio e Samuel: chance tendenti allo zero, generosità a chili. E fa pure l’allenatore...

Servono fiato e gambe? Si piazza in mezzo al ring e fa mucchio pure lui.

Lascia Di Vaio davanti e fa su e giù, per andare a arginare con gli altri l’onda Inter che sale.

Costretto al triplo lavoro: tener su la diga, fare un po’ d’ordine e «coprire» Mariga.

Per mezzora non ne tiene una, poi dà un paio di scosse, ma raccoglie un colpo di testa e poco più.

Cresce nella ripresa, quando si avvicina alla porta: una volta prende la traversa, l’altra perde l’attimo.

Finisce stremato: rimedia solo un tiro centrale, il meglio lo dà quando si allarga, o di sponda.

Ti aspetti la marcia in più, ma partendo così defilato finisce pure lui risucchiato nel vortice.

Quando entra, il Bologna ha già chiamato l’ammucchiata: così è dura trovare spazi.

6

s.v.

TERNA ARBITRALE: VALERI 5,5 Lascia giocare molto, resta il dubbio di quel fallo di mano di Sneijder, graziato (era già ammonito) Maggiani 5,5; Manganelli 6

IL BILANCIO DOPO LA PRIMA GIORNATA

Tessera del tifoso Maroni: «Debutto ok» Resta l’emergenza Si attende una rete centralizzata che velocizzi il progetto MARCO IARIA VALERIO PICCIONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dTessera del tifoso, buona la prima. Esulta il ministro Maroni: «Ci sono stati più spettatori di un anno fa». Gli fa eco il presidente della Lega di A, Beretta: «Il meccanismo è partito bene». Lo sottolinea il comunicato con cui dal Viminale si sintetizza l’esito del tavolo tecnico di ieri alla presenza del capo della Polizia, che parla di «un diffuso consenso, che ha contributo a creare un clima di serenità nella prima di campionato». Il problema delle tessere ritardatarie c’è ancora — 402.352 rilasci su 593.150 — e il piano di emergenza continua: chi non ha ricevuto ancora la card potrà entrare presentando documento di identità e cedola di richiesta.

Polemica sparita E lo scapaccione di sabato, quando l’Osservatorio aveva accusato le società per i ritardi nella consegna? In 48 ore, è sparito tutto. Le parole di ieri del Viminale sono piene di complimenti verso i club: «Viva soddisfazione e sincera gratitudine è stata espressa per l’impegno che le società sportive hanno profuso per l’avvio del campionato».

Gli ingressi riservati per la tessera

Circolarità Ma qualche problema resta. E non di poco conto. In particolare, quello della «circolarità», cioè della definizione di una banca dati nazionale. Si è ancora lontani da un sistema che a ogni latitudine calcistica «legga» il chip della tessera ai tornelli e dia a tutti i possessori il via libera in ogni stadio con una verifica esclusivamente informatica. Questo è uno dei punti controversi. Nel vademecum diffuso dalla Polizia è riassunto dalla domanda: «Amo seguire il calcio, ma non sono un tifoso di nessuna squadra. Posso scegliere casualmente a quale squadra "legarmi" o devo avere una tessera per ogni squadra?». Risposta: «È sufficiente una sola tessera, ma chiaramente ogni club potrà privilegiare i propri tifosi». Infine, per 3-4 club di Lega Pro il numero di abbonamenti (un abbonato è obbligato ad avere la card) e quello di tessere del tifoso stranamente non combacia.

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MARTEDÌ 31 AGOSTO 2010

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SERIE A POSTICIPO 1a GIORNATA DAL NOSTRO INVIATO

LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BOLOGNAdSono Gokhan Inler

e Cristian Ledesma i possibili colpi last minute dell’Inter. Rafa Benitez infatti ha chiesto un centrocampista centrale e nell’immediato dopo partita ha ribadito la sua speranza, senza dare indizi ma di fatto chiedendo uno sforzo al club. Il mercato estivo chiude alle 19 di oggi, entro quel momento Marco Branca lavorerà per accontentarlo. Senza fare follie, però. Colpo di coda Di sicuro il colpo non potrà arrivare da un club estero, i tempi sono troppo ristretti. Per Inler l’Udinese chiede addirittura 20 milioni, ma l’Inter potrebbe affondare il colpo. Vano il tentativo di proporre Muntari, tra l’altro un ex. Ci si potrebbe riprovare in-

x ha detto MARCO BRANCA

Non servono colpi a sensazione, ci si rinforza anche non prendendo giocatori superflui

SU IBRAHIMOVIC Con lui il Milan si è avvicinato ma le sue frasi sono ripetitive anche se qualcuno è contento di sentirle

Mercato

DOPO PARTITA

Julio Cesar applaude Viviano «Fantastico»

Last minute: idee Inler e Ledesma

Milito ammette: «Sono ancora un po’ indietro di condizione» DAL NOSTRO INVIATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BOLOGNAdPiccoli progressi per Diego Milito che

Lo svizzero costa 20 milioni, Branca insiste: «Niente pazzie» serendo nella trattativa alcuni giovani. Da non trascurare la pista Ledesma. É vero che ha appena rinnovato sino al 2015 con la Lazio. Ma nel contratto firmato nei giorni scorsi è stata inserita una clausola rescissoria da 9 milioni pagando la quale l’Inter aggirerebbe il problema dei pessimi rapporti con Lotito. Non va dimenticato infatti che il presidente biancoceleste nello scorso gennaio non ha digerito il passaggio a costo zero di Pandev in nerazzurro. Allora l’Inter fece un tentativo anche per lo stesso Ledesma, salvo mollare poi la presa all’ultimo.

Branca pensiero Più difficile arrivare a Palombo. Il nazionale piace molto sia a Branca sia a Benitez, ma la Sampdoria difficilmente si priverà di lui. Sondato anche il terreno per Asamoah e Poli, che però Udinese e Sampdoria non paiono intenzionate a cedere se non in presenza di una proposta indecente. Quella che l’Inter non intende fare, come ha spiegato ieri Marco Branca a Sky: «Le frasi di Ibra? Ripetitive, ma forse qualcuno è contento di sentirle. Il Milan si è avvicinato, ma noi non dobbiamo rincorrere nessuno. Anzi. Non servono colpi a sensazione, le grandi squadre si fanno anche non

prendendo giocatori superflui - ha detto il d.t. nerazzurro -. Per dare fiducia a chi c’è: abbiamo buoni giovani che vogliamo valorizzare, come Biabiany, Coutinho e Mariga (non a caso tutti utilizzati ieri a Bologna, ndr. ). Se non ci sono opportunità che si incastrano, non ha senso operare».

Gokhan Inler, 26 anni, centrocampista svizzero all’Udinese dalla stagione 2007-08

dopo lo 0-0 di Bologna racconta le proprie sensazioni: «Fisicamente piano piano sto ritrovando la condizione, oggi (ieri) mi sono sentito abbastanza bene, ho provato altre sensazioni. Sto pagando un po’ il fatto di essere arrivato più tardi, è difficile mettersi a posto così presto. Adesso dobbiamo lavorare, l’importante è sentirmi meglio e piano piano cerchiamo di stare meglio tutti. Anche la squadra soprattutto nel secondo tempo è cresciuta, continuiamo così». Questo il commento di Julio Cesar: «Dobbiamo essere contenti di questo pareggio, anche se i tre punti sarebbero serviti. E’ stato bravissimo Viviano anche sulla punizione. Ora torno in Brasile anche se non vado in Nazionale, vado a rivedere mamma e papà e starò insieme a loro lì. Il 3 settembre è anche il mio compleanno».

LAPRESSE

Scuse Coutinho Anche il baby talento nerazzurro allarga le braccia: «Mi dispiace di aver fallito un’occasione per segnare. Ci attende un duro lavoro, dobbiamo migliorare». Rientrata nella notte in treno da Bologna, l’Inter tornerà a lavorare soltanto giovedì pomeriggio e a ranghi ridottissimi. Gran parte dei giocatori andrà nelle rispettive nazionali. Il gruppo tornerà al completo soltanto da mercoledì 8, quindi Benitez avrà a disposizione appena un paio di allenamenti prima dell’esordio casalingo, sabato 11, contro l’Udinese.

Rivas in Grecia Intanto si lavora anche in uscita, Rivas è vicinissimo al Panathinaikos. Oggi si chiuderà con la formula del prestito. Più difficile piazzare Mancini. Il brasiliano ex Roma ha detto no al Rennes e sta valutando un’offerta del Benfica.

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INGHILTERRA - BULGARIA

1.33 4.55 8.75

Qualificazione Europei di calcio 3 settembre 2010

ESTONIA - ITALIA

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SERIE A POSTICIPO 1a GIORNATA

C’è Sneijder: crea, corre e tira L’olandese fa la partita, ma sulla sua strada trova prima Mudingayi e poi un super Viviano MANLIO GASPAROTTO

IL DUELLO

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dTiene palla, la lavora, la fa girare, la butta via raramente. Ma l’Inter non supera il Bologna, organizzato al volo da Paolo Magnani con l’aiuto, la collaborazione — evidente nel finale, quando gli «nega» un cambio: la sostituzione di Mu-

I nerazzurri toccano il doppio dei palloni del Bologna, la lentezza della manovra finisce per avvantaggiare i rivali dingayi — di Marco Di Vaio. Un brutto esordio per Rafael Benitez. L’Inter è lentissima nel primo tempo, quando macina 273 passaggi e mantiene una supremazia territoriale netta (54,70%) che però frutta la miseria di un solo tiro in porta, con Wesley Sneijder, non proprio irresistibile. I campioni d’Europa migliorano nettamente nella ripresa perché velocizzano la loro azione, senza modificare il modello: aumentano sia i passaggi (con altri 293 si arriva a 566) sia il controllo del gioco (56,35%) così nella seconda parte del match arrivano pure le occasioni, che però esaltano la reattività di Viviano.

A centrocampo questi due dominano i 90’ Wesley Sneijder cerca di costruire gioco, di pescare i compagni in area, ma prova anche la conclusione rete. Dall’altra parte Mudingayi gli si oppone con forza. Entrambi protagonisti di un duello che marca la partita

OO

G. MUDINGAYI

W. SNEIJDER

28 ANNI

26 ANNI

MEDIANO

TREQUARTISTA

TIRI IN PORTA

0 3 PASSAGGI POSITIVI

41 62 AMMONIZIONI

1 1 PALLONI RECUPERATI

5 9 LANCI

2 3

Gabi Dall’altra parte, il Bologna cerca di restare cortissimo. Scatena solo Di Vaio da attaccante puro e tiene il resto della squadra quasi sempre dietro la linea della palla. Il tutto tenuto insieme da un Gabi Mudingayi che è quasi ovunque e chiude il match con ottime percentuali — macchiate però negli ultimi minuti, proprio quando il tecnico avrebbe voluto sostituirlo, da qualche errore di troppo —. La sfida tra il belga nato a Kinshasa e l’olandese che insegue il Pallone d’oro marchia a fuoco la partita. Linee orizzontali Le azioni dell’Inter sono un reticolo di passaggi (dopo una ventina di minuti siamo a 134) che costruiscono una manovra in orizzontale. E l’assenza di Maicon a destra pesa, la squadra si sbilancia solo a sinistra cercando Eto’o, ma quando il camerunese non riesce a sfondare i campioni d’Italia non trovano Pandev dalla parte opposta e finiscono per sbattere sul muro organizzato centralmente dal Bologna, che si copre e riparte nei pochi spazi che Mariga non riesce a chiudere. Gli emiliani fanno gioco toccando la metà dei palloni dei rivali e diversamente dall’Inter si rendono pericolosi in un paio di occasioni. Inversione L’Inter cambia marcia nella ripresa, meno spagnoleggiante e più europea, rapida e decisa, ma è il Bologna che ha preso coraggio e tiene botta sino in fondo.

PASSAGGI DELL’INTER

566

La squadra di Benitez ha costruito gioco attraverso una fitta ragnatela di passaggi, gestiti principalmente da Chivu e Cambiasso (60 ciascuno), anche se Sneijder (foto Lingria) è stato il giocatore che ha giocato più volte il pallone arrivando a 106 tocchi, contando anche le tre punizioni che ha tirato verso la porta di Viviano

CONTRASTI VINTI DAL BOLOGNA

18

Il Bologna è riuscito a gestire partita e risultato pur chiudendo in svantaggio il conto dei contrasti vinti (18 contro 24) anche se Mudingayi (foto IPP) ha lottato come un leone a centrocampo con 5 palloni recuperati (come Rubin, Casarini e Gimenez, la resistenza del Bologna è in queste cifre) e 5 intercettazioni.

FALLI COMMESSI DAL BOLOGNA

20

L’iniziale lentezza della manovra dell’Inter ha contenuto anche il numero dei falli del Bologna, che si è fermato a 20. Esposito, Casarini e Meggiorini i più «cattivi» con tre falli a testa, i primi due sono stati anche ammoniti (come Mudingayi). Dalla parte opposta 16 i falli commessi dall’Inter, con Samuel a quota 4 (tartassato Di Vaio, 5 falli subiti).

TIRI IN PORTA

3-6

L’Inter chiude in vantaggio la sfida dei tiri arrivati a bersaglio, ma — ovviamente — controllati dai portieri. I nerazzurri erano riusciti a centrare la porta di Viviano solo una volta nel primo tempo con Sneijder, che è rimasto il migliore tra i cecchini nerazzurri (4 conclusioni). Bologna al tiro con Portanova, Di Vaio e Gimenez in 90’

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SERIE A IL MERCATO

Borriello tiene in ansia MARCO STORY

C’è l’accordo con il Milan S non ancora col bomber

Che stagione al Genoa ai tempi di Belen

Anche la Roma sul rossonero E intanto Marotta prende L’ESPLOSIONE nel vivaio del Milan, dopo l’esterno Traoré dall’Arsenal Cresciuto varie esperienze nel 2007-08 fa una

inseguire la maglia della Nazionale. Poterlo fare in una squadra a forti tinte azzurre come la Juve, potrebbe essere un ulteriore vantaggio. Ottimismo, quindi, ma non al punto da dare per scontata la conclusione positiva della trattativa. Ecco Traoré Intanto la Juve ha chiuso per il prestito dall’Arsenal di Armand Traoré, terzino sinistro franco-senegalese di 20 anni. Marotta e Paratici stanno cercando di strappare allo Stoccarda il difensore centrale Serdar Tasci, nazionale tedesco di origini turche, 23 anni. Lo Stoccarda non intende cederlo e la Juve potrebbe decidere di tesserare il 23enne francese del St. Etienne Yohan Benalouane (ieri vicino alla firma con il Cesena). Tra le alternative c’è anche Stefano Lucchini della Sampdoria, pupillo di Delneri. Basta aspettare qualche ora: stasera sarà tutto chiaro.

grande stagione al Genoa LAPRESSE G.B. OLIVERO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dIeri sera Marco Bor-

riello è andato a letto da giocatore del Milan, ma stamattina potrebbe essersi svegliato da giocatore della Juve. Notte piena di pensieri quella dell’attaccante rossonero che ieri è sembrato prima vicinissimo alla Juve e poi all’improvviso molto lontano da un trasferimento che potrebbe cambiare per l’ennesima volta la sua carriera (ad alimentare i suoi dubbi anche il pressing della Roma: ieri Rosella Sensi ha parlato sia con Galliani che con il giocatore). E anche quella di Robinho, destinato ad arrivare al Milan ma solo se Borriello accetterà di vestire la maglia bianconera.

La cronaca Che l’obiettivo di Beppe Marotta, Fabio Paratici e Gigi Delneri fosse Borriello era ormai chiaro da due giorni. Le prime voci sull’interessamento della Juve erano nate venerdì scorso, quando l’infortunio muscolare di Amauri aveva costretto la dirigenza bianconera a cercare un’altra punta. E ieri la trattativa è entrata nel vivo. A metà pomeriggio Juve e Milan hanno raggiunto l’accordo per una

cessione in prestito (oneroso: 2 milioni) con diritto di riscatto di Borriello a favore dei bianconeri (13 milioni). Marco, intanto, ha iniziato un lunghissimo colloquio con il suo agente Tiberio Cavalleri per decidere il futuro. Borriello e il procuratore sono poi stati raggiunti da Marotta e Paratici. E nel corso della chiacchierata è emerso il nodo della questione. C’è l’accordo tra la Juve e il Milan, ma non c’è l’ok di Borriello. Il contratto dell’attaccante con il Milan scade nel 2012 e Marco vuole adesso prolungarlo fino al 2015 alzando anche lo stipendio da 3 a 4 milioni annui (in pratica vuole guadagnare quanto Amauri). E in tarda serata le parti non avevano ancora trovato la soluzione. Mentre Borriello andava a letto ancora da giocatore rossonero, Beppe Marotta tornava a Torino pronto a ripresentarsi stamattina a Milano. Cauto ottimismo Anche se la trattativa non è semplice, prevale un cauto ottimismo che poggia su basi solide. La Juve ha bisogno di un centravanti e Borriello è l’ideale per qualità tecniche e fisiche. La punta rossonera, dopo l’arrivo di Ibrahimovic, sa che gli spazi al Milan per lui si sono ridotti. Troppo per poter

OGGI SU GAZZETTA.IT

Tutto il mercato in diretta e videochat dalle 15,30

CON BELEN L’attaccante ha avuto una lunga storia d’amore con la showgirl Belen Rodriguez, 25 LAPRESSE

IN AZZURRO Inserito nella lista dei 28 preconvocati per il Mondiale 2010, è stato poi escluso dai 23 LAPRESSE

MILANO Il mercato chiude stasera alle ore 19 e Gazzetta.it seguirà le contrattazioni in tempo reale. I cronisti assicureranno un’informazione tempestiva sul deposito dei contratti. Ma non finisce qui. Alle ore 15.30 è in programma la videochat di chiusura. Inviate le vostre domande al nostro esperto, Carlo Laudisa, che insieme a Nathalie Goitom risponderà su tutti i temi più importanti e alle vostre maggiori curiosità sui retroscena delle ultime ore. In programma anche dei collegamenti con gli inviati all’hotel Executive di Milano, scenario delle ultime ore del calciomecato. Da lì vi aggiorneremo passo dopo passo su tutte le trattative conclusive dalla hall e dai box delle società situate al primo piano dell’albergo milanese.

y

ATTACCO NUOVO IN 72 ORE

La stagione della Juve si era aperta in Europa League senza novità in attacco: con Delneri c’erano Amauri, Trezeguet, Del Piero, Diego più l’infortunato Iaquinta.

25-8

La Juve si prepara a giocare con lo Sturm Graz, ma Diego non è convocato: passa al Wolfsburg. Di Natale dice no alla Juve

26-8

Amauri si infortuna contro lo Sturm Graz: un mese di stop

27-8

Quagliarella arriva a Torino, fa le visite mediche e firma il contratto con la Juve

28-8

Trezeguet viene ceduto all’Alicante

LA SCHEDA

O

MARCO BORRIELLO 28 ANNI ATTACCANTE

Nel 2009-10 ha segnato 14 gol Marco Borriello (foto ITALYPHOTOPRESS) è nato a Napoli il 18 giugno 1982. E’ alto 180 cm e pesa 73 kg. Ha giocato con Treviso, Triestina, Empoli, Reggina, Sampdoria, Genoa e Milan. Nell’ultima stagione con la maglia rossonera in campionato ha segnato 14 gol in 29 partite. Quest’anno è rimasto a secco nella prima giornata giocata contro il Lecce (61 minuti giocati).

AL FOTOFINISH I DIFENSORI SI INVERTONO LE MAGLIE

L’ATTESA DEI BIANCONERI

Oggi lo scambio Grosso-Kaladze

Chiellini felice, ma a metà: «Servirebbe un difensore»

bito dell’affare Borriello, i due club si sono accordati su uno scambio di prestiti: Grosso al Milan e il georgiano in bianconero.

La Juve cede Zebina al Brescia e Camoranesi allo Stoccarda FRANCESCO BRAMARDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO dUn altro pezzo di storia recente della Juve si sgretola. Il muro della vecchia guardia, in silenzio, è quasi ridotto a macerie. Via Trezeguet, ieri è stata la volta di Mauro German Camoranesi e Jonathan Zebina. Intanto arriva Kaladze dal Milan. Ieri sera, nell’am-

Fabio Grosso, 32 anni IANUALE

German Camoranesi, dopo una trattativa lampo, è partito alla volta della Germania in compagnia del proprio agente, Sergio Fortunato. Una formalità le visite mediche che lo attendono prima della firma con il club tedesco che a giugno ha riscattato Cristian Molinaro, che ha convinto Camoranesi a preferire il club tedesco alla Liga spagnola. Camoranesi si legherà allo Stoccarda per due anni per 1,6 milioni di eu-

ro oltre al bonus di 1 milione percepito dalla Juve. «Camo» saluta la Signora dopo otto stagioni, 228 presenze e 32 reti. Ha vinto tre scudetti (due revocati), due Supercoppe italiane e un campionato di Serie B. Ha conquistato la maglia azzurra da oriundo vincendo in Germania il Mondiale con la Nazionale di Lippi. Zebina Rescissione del contratto anche per Zebina a fronte di una buona uscita che integrerà l’ingaggio proposto dal Brescia. Sei anni di Juve hanno significato per Zebina più ombre che luci anche a causa di qualche bisticcio di troppo con la dirigenza e la tifoseria.

FIRENZE Sguardi interrogativi, curiosità, qualche domanda. Ovvio, neppure la Nazionale è impermeabile al mercato che sta consumando gli ultimi fuochi. Se Pirlo liquida con un sorridente «lo sapevo» la caccia del suo Milan a Robinho, più pensieroso appare Quagliarella per l’arrivo di Borriello alla Juventus. Tra l’altro, ricevuta la notizia, lo stesso ex napoletano fa il misterioso, mostrando a Pirlo un messaggio che gli è appena arrivato sul cellulare. Chi sorride e basta è Leonardo Bonucci: «Borriello? Bene, con lui siamo in una botte di ferro». Maggiormente articolata, invece, è la soddisfazione di Giorgio Chiellini. «Con il suo arrivo saremo sicuramente più forti — spiega il bianconero — ma quand’è che si compra anche un difensore? Se la situazione resta questa, a fine stagione giocherei una sessantina di partite...». Insomma, quasi un appello a non pensare solo al reparto offensivo. La Juventus risponderà? ma.cec.

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MARTEDÌ 31 AGOSTO 2010

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la Juve e Robinho Il brasiliano è affare fatto Ma Galliani deve vendere Per la punta del City c’è già l’aereo pronto per Milano Huntelaar: sì Schalke

ROBINHO

ATTACCANTE 26 ANNI

Ultimi 6 mesi in prestito al Santos Robinho (foto GETTY) è nato a Sao Vicente (Brasile) il 25 gennaio 1984. E’ alto 172 cm e pesa 60 kg. Inizia nel Santos, poi gioca nel Real Madrid e nel Manchester City. A fine gennaio 2010 torna in prestito al Santos fino a luglio. Nell’ultima mezza stagione al City ha giocato 10 partite (0 gol) in Premier.

Aereo pronto A una certa ora ieri sera da Manchester davano tutto per fatto. Anche tra i giocatori rossoneri c’è stato un vero e proprio passa parola. Addirittura Adriano Galliani ha dato mandato d’inviare un aereo privato per portare in tempo il brasiliano a Milano. E in effetti la partenza è fissata per le 8.30 di stamattina. Quindi Robinho è pronto ad unirsi a Ronaldinho, Pato e Thiago Silva con grande entusiasmo. Evidentemente, però, tutto dipende dalla scelta di Marco Borriello, visto che Galliani è netto: «Robinho arriva solo se

CARLO LAUDISA claudisa@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dRobinho è pronto, il Milan pure. Come il Manchester City, del resto. La formula? Ricalca quella appena adottata per Ibra: quindi con condizioni vantaggiose per i rossoneri. Il brasiliano ha rotto da tempo con l’ambiente, non a caso è appena rientrato dal prestito al Santos. In queste settimane al club di Mansour sono arrivate offerte dal Fenerbahce e dal Besiktas, ma il giocatore non ha mai preso in seria considerazione le ipotesi turche.

La rivelazione Proprio la scorsa settimana aveva gelato quelle voci con una dichiarazione molto netta: «O vado in Spagna o in Italia». E non bluffava. In effetti il presidente del

Barcellona, suo estimatore, lo avrebbe ingaggiato volentieri. Alla fine, però, Guardiola ha preferito altre soluzioni. E ciò ha permesso al Milan di tornare in corsa dopo i contatti di un mese fa. Non va dimenticato, infatti, che il club di Berlusconi aveva già pensato a lui durante la trattativa per il passaggio di Ronaldinho ai Galaxy di Los Angeles. Un precedente che ha pesato non poco in queste ore. Il blitz Così ieri pomeriggio, dopo aver definito nella sede del Milan i dettagli del nuovo contratto di Zlatan Ibrahimovic con i rossoneri, l’agente Mino Raiola ha preso l’ennesimo aereo per l’Inghilterra. Dopo aver passato un’estate a Manchester per l’affare Balotelli il procuratore italo-olandese ha stretto importanti contatti anche per Robinho. Tanto è vero

Caso olandese Anche sul fronte Huntelaar ieri c’è stato molto da lavorare. Lo Schalke 04 s’è dimostrato molto determinato nella trattativa per Klaas Huntelaar. Il d.s. rossonero Ariedo Braida ieri è volato di buon’ora in Germania per chiudere un affare apparso sin dall’inizio molto complicato. Il centravanti olandese anche ieri ha tenuto duro. Convinto direttamente da Magath (dopo un lungo corteggiamento) l’attaccante, però, ha preteso delle condizioni economiche significative. Perciò il Milan ha dovuto penare sino a tarda sera per avere un sì che porterà nelle casse di via Turati una contropartita economica di 14 milioni di euro. L’olandese alla fine ha ceduto e Adriano Galliani ha potuto mettere a segno una cessione importante.

Da Pelé a Dunga, tutti lo votano

ALESSANDRA BOCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dAveva 15 anni quando Pelé lo vide e disse: «Quel ragazzino sembra me». Bello, se non fosse che una cosa così rischia di schiacciarti la vita. E Robinho è stato proprio sul limite, come tanti talenti rovinati da aspettative troppo grandi. Ma questo è il passato. Ora Robinho è il giocatore che è stato

più utilizzato nella nazionale di Dunga e che anche il nuovo c.t. brasiliano Mano Menezes stima moltissimo. Dalle accuse di violenza sessuale a Manchester all’affetto gioioso dei brasiliani: la risalita di Robinho è cominciata da un pezzo. Con il Santos ha passato il momento buio, con il Milan potrebbe completare l’opera. Progressi In Brasile si aspetta il momento dell’accordo: Robinho, descritto come un Ronaldinho più disciplinato, anche dal punto di vista tattico, sarebbe il cambio ideale del duo del Milan. Può giocare a destra o a sinistra, è veloce, ha un dribbling favoloso e dopo

Robinho, 26 anni, con il City AFP

essere stato per anni famoso per i gli assist si è migliorato in zona gol. Il destro è il piede preferito e il suo modo di calciare somiglia tanto alle rasoiate di Kakà, del quale è amico fraterno, inseparabile in nazionale, come Elano. Robinho è amico di Kakà, ma non altrettanto religioso. Sposato con Vivian (si sono fidanzati quando avevano 16 anni), ha un figlio, Robson junior, e una smisurata passione per la musica. Come Ronaldinho, ama il samba ed è un accanito suonatore di bonghi. Probabile che nella villa di Galliate Lombardo abbiano già aggiunto un posto a tavola.

IL PATRON CHE ENTUSIASMO

HA DETTO

V

Su Allegri «Non mi ricorda nessuno degli allenatori che lo hanno preceduto, non si possono fare paragoni tra persone diverse. Però mi piace perché è aperto. I ragazzi lo hanno accolto molto bene

Berlusconi: «Ronaldinho rossonero per sempre» Su Allegri : «C’è sintonia totale, abbiamo le stesse idee» FABIANA DELLA VALLE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dCi sono serate che vorresti non finisse-

parte Borriello...».

ROBINHO E’ STATO IL PIU’ PRESENTE CON L’EX CT DELLA SELECAO E HA LA STIMA DI O REI

Cadute e risalite del folletto del City, che con il Santos è tornato in vetta

x

I rossoneri incassano 14 milioni dai tedeschi per la cessione dell’attaccante olandese

LA SCHEDA

O

che ha avuto un mandato per trattarne la cessione sia al Barcellona che al Milan. Ed è il motivo per cui il Milan s’è affidato alla sua consulenza per definire i dettagli dell’affare. E Adriano Galliani ha diretto le operazioni da via Turati in una giornata incandescente

ro mai, quando l’adrenalina cancella il sonno e il film delle emozioni passa e ripassa davanti agli occhi. Sarà per questo che dopo la grande abbuffata di San Siro Silvio Berlusconi ha ancora voglia di parlare di Milan, di Ibrahimovic e del calcio che piace a lui. Ma anche di chi arriverà (Robinho) e di chi di sicuro non partirà (Ronaldinho).

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Silvio Berlusconi, 73 anni, proprietario del Milan dal 1986 REUTERS

Pace fatta È da poco passata l’una e mezzo, Giannino, il ristorante classico del dopo partita, è ancora pieno di gente quando il premier abbandona la festa. Dentro ci sono Emilio Fede, Adriano Galliani, Ariedo Braida, Massimiliano Allegri e altri fedelissimi, fuori tanti curiosi e una trentina di tifosi ancora euforici per i quattro gol al Lecce e la passerella di Zlatan. Uno dei ragazzi della Sud s’avvicina per consegnare al patron rossonero la maglia della curva, Berlusconi ringrazia, fa per salire in macchina, risponde al coro «C’è solo un presidente» con una battuta («Voi gioite e vi amareggiate, ma alla fine il grano lo metto sempre io»), però non resiste al richiamo di taccuini e tv. L’inizio è una carezza ad Allegri e l’ennesima bacchettata ai suoi predecessori: «A Max ho detto che abbiamo cominciato bene e dobbiamo continuare così. Chi mi ricorda? Nessuno, non è possibile fare confronti tra tecnici diversi. Però mi piace perché è aperto, ha le stesse idee della società e i ragazzi l’hanno accolto molto bene. Con lui c’è sintonia totale, quella che non c’era con l’ultimo Ancelotti e con Leonardo. Sono legato a entrambi da ottimi rapporti personali, ma non ero d’accordo con il loro modo di far giocare il Milan». Dinho non si tocca Basta parlare del passato, meglio il presente con Ibra, Robinho e Ronaldinho ma quasi certamente senza Borriello. «Robinho non dipende da noi, l’intenzione del Milan c’è. Dove può giocare? Abbiamo tante possibilità e poi è meglio avere tre giocatori per due ruoli». Sullo svedese ha già detto di tutto e di più, però aggiunge che «con il suo arrivo l’attacco è il migliore che il Milan abbia avuto dai tempi di Van Basten». A Borriello lascia una porta aperta, a Ronaldinho no: «Marco sa che c’è questa situazione e sceglierà in base a quello che ritiene più giusto per la sua carriera. Non ho mai forzato nessuno dei miei ragazzi. Ronaldinho è in assoluto il numero uno nella storia del calcio. Finirà la sua carriera al Milan, nessun problema per il contratto». Chiusura su Pato: «Può giocare dappertutto ma non all’ala destra». Allegri prenda appunti.

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MARTEDÌ 31 AGOSTO 2010

LA GAZZETTA DELLO SPORT

SERIE A

fLa punta è già ripartito per la Scandinavia: da oggi è al lavoro con la nazionale

Trentamila in luna di miele con Ibra Tifosi in festa, abbonamenti in aumento. E Zlatan va in Svezia a scaldare i muscoli per la Serie A rimpinguare il basso numero di abbonati. La campagna languiva a livelli di record negativo e l’arrivo del campione svedese ha smosso le acque. Ieri 1.137 tifosi hanno comprato l’abbonamento al campionato e 2.749 alla Champions League. Il totale ha superato quota 30mila: 21.945 gli abbonati al campionato e 9.205 alla Champions.

ALESSANDRA BOCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dChi lo conosce bene

dice: «E’ sempre così. Quando Zlatan arriva in un club nuovo c’è sempre la luna di miele, e i primi tempi è allegro e disponibile». E poi? Come sarà Zlatan fra 4 o 5 mesi? Avrà ancora stampato in faccia il sorriso di questi giorni o avrà il mal di pancia che lo tormentava nelle ultime settimane interiste? Sarà ancora innamorato di ambiente e compagni («Ronaldinho, Pato e Inzaghi, che spettacolo») o penserà già che Allegri è un filosofo? Per ora Zlatan è andato in Svezia contento: da oggi si allena con la nazionale, prima partita di qualificazione agli Europei venerdì a Stoccolma contro l’Ungheria, seconda martedì a Malmoe contro San Marino. L’ideale per scaldare i muscoli per il ritorno in serie A. Boom Fiduciosi e innamorati, quattromila tifosi sono andati a

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Zlatan Ibrahimovic è nato a Malmoe (Svezia) il 3 ottobre 1981. Ha giocato con Malmoe, Ajax, Juve, Inter, Barcellona. Nella foto è con la sua nuova maglia rossonera IMAGESPORT

Promesse Ieri Zlatan ha fatto le visite mediche nell’ospedale di Gallarate e ha messo piede per la prima volta a Milanello, dove c’erano ad aspettarlo alcuni membri dello staff tecnico. Poco dopo le quattro del pomeriggio ha lasciato il centro sportivo diretto all’aeroporto di Malpensa. Prima di andarsene in Svezia però ha rinnovato e circostanziato le promesse di domenica sera. «Vinceremo tutto», aveva dichiarato sul tappeto rosso di San Siro. Questa volta è stato più preciso: «Spero di fare più di 25 gol, ma l'importante è comunque vincere, e contro il Lecce i miei compagni hanno giocato già molto bene: bravi Pato e Ronaldinho, ma ho rivisto anche il solito Inzaghi,

che è entrato e ha fatto subito gol». Affetto Ibra è contento perché si sente in famiglia. «Avevo voglia di giocare subito, ma Adriano mi ha detto che non potevo perché non c’era tempo di tesserarmi». Lo chiama così, Adriano, mica dottor Galliani.Ibra è di casa e dice che è per merito di chi lo ha accolto: «I tifosi sono stati fantastici, mi sono sentito il benvenuto e sono felice». Tanto da pensare già in grande, ma non ancora al Pallone d'oro. «Sono cose che mi interessavano di più da giovane». Ieri alle nove di sera Zlatan era a Stoccolma, in un albergo di Östermalm, zona molto chic. Il c.t. Hamren ha salutato così il suo capitano: «Non ho avuto tempo di parlare con lui ma mi immagino che sarà un stanco dopo tutto quello che è successo». Stanco ma felice, come si suol dire. (ha collaborato Jennifer Wegerup)

Venerdì gioca con la nazionale contro l’Ungheria, poi contro San Marino. «Con questo Milan spero di fare almeno 25 gol»

GAZZATOWN

La maglia c’è e forse avrà il numero 11 MILANO E’ effetto Ibra, non soltanto sugli abbonamenti: domenica sera a San Siro si sono visti già tanti tifosi con la maglia del campione svedese, per la quale avevano arbitrariamente scelto il numero 11. L’attaccante di Malmoe in realtà non ha ancora deciso che numero avrà, e per farlo aspettava anche di capire quali maglie potessero restare libere dopo le ultime operazioni di mercato (l’11 era di Huntelaar, il 22 di Borriello che lo ha ereditato da Kakà). Da domani Ibra potrà scegliere, ma la maglia con il suo nome si può comprare già anche su Gazzatown.it. Poi sarà possibile personalizzarla con il numero scelto da Zlatan. Che probabilmente, ora che Huntelaar ha accettato lo Schalke, si orienterà sull’11, classico per un attaccante. Ma non è detto che Ibra non preferisca qualcosa di più «esotico».

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SERIE A

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fAltri problemi per la squadra bianconera dopo il brutto esordio in campionato

Juve stop: si ferma anche Marchisio Martinez fuori un mese, l’azzurro due settimane. E la caduta di Bari fa nascere qualche dubbio G.B. OLIVERO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dSe è nei momenti diffi-

cili che si valutano le qualità di un gruppo, il prossimo mese chiarirà molte cose sulle virtù caratteriali e tecniche della nuova Juve. Il giorno dopo la sconfitta di Bari è stato, se possibile, ancora peggiore della prima domenica di campionato. Dopo aver perso la partita del debutto, Delneri perde anche due pezzi importanti. Martinez L’attaccante uruguaiano era rassegnato già domenica sera a Bari: il dolore al ginocchio sinistro, che si era girato in modo innaturale dopo una botta, lo preoccupava molto. E gli esami diagnostici hanno confermato il pessimismo iniziale: la risonanza magnetica presso la clinica Fornaca ha evidenziato una distrazione di primo grado del legamento collaterale me-

un recupero nel giro di 10-15 giorni nella speranza che gli accertamenti odierni non allunghino i tempi. Se l’ottimismo sarà confortato dai fatti, Marchisio potrebbe eventualmente saltare per precauzione la sfida con la Sampdoria di domenica 12 settembre ma sarebbe disponibile per la sfida casalinga di coppa contro il Lech Poznan giovedì 16: una presenza fondamentale anche perché Alberto Aquilani non può giocare in Europa League. Dopo Bari E a proposito di Aqui-

lani, queste due settimane di lavoro saranno fondamentali per il suo inserimento in squadra. Visto il momento difficile di Marchisio e Sissoko, Delneri ha bisogno in fretta del miglior Aquilani che può dare brillantezza, personalità, iniziative e tiro al centrocampo bianconero. La partita di Bari ha evidenziato molte lacune: la perforabilità dei terzini, la lentezza nella costruzione della manovra, la scarsa penetrazione sulle fasce e, di conseguenza, un gioco prevedibile e macchinoso. In realtà, rispetto all’anno scorso, si è

Jorge Martinez, 27 anni ANSA

Claudio Marchisio, 24 anni PIERANUNZI

vista una squadra organizzata e determinata nel tentativo di rimonta anche in una giornata palesemente negativa. Buoni segnali che, insieme alle attenuanti della mancanza di un centravanti classico (sempre presente nelle prime quattro gare stagionali) e dell’inferiorità numerica per circa mezzora a causa dell’infortunio di Martinez, fanno sperare che quello di Bari sia solo stato un passaggio a vuoto nel processo di crescita della squadra. Che però deve dare risultati concreti fin dalla prossima partita.

Il centrocampista potrebbe recuperare per l’esordio in Europa League, dove non può giocare Aquilani diale. La prognosi per il completo recupero agonistico è di 30 giorni. Questo significa che Martinez salterà almeno quattro partite di campionato (Sampdoria, Udinese, Palermo e Cagliari) e due di Europa League (Lech Poznan e Manchester City). Considerando che il 3 ottobre c’è Inter-Juve, non esattamente la gara ideale per rientrare, e subito dopo è in programma la sosta si può ipotizzare di vedere Martinez in campo il 17 ottobre con il Lecce. Marchisio Probabilmente meno lunghi saranno i tempi di recupero per il centrocampista. Marchisio ieri è stato sottoposto a un’ecografia da Enrico Castellacci, responsabile sanitario della Federazione. La diagnosi è di lieve distrazione muscolare al bicipite della coscia sinistra. Lo staff medico della Juve visiterà oggi il giocatore, ma si ipotizza

PARTNERSHIP

La Juve si lega a MSC Crociere TORINO MSC Crociere sarà Official Supplier della Juventus per la stagione 2010-11. «La nostra compagnia e la Juve hanno molte cose in comune — dice Pierfrancesco Vago, amministratore delegato di MSC Crociere —, non solo perché esportano il meglio del made in Italy nel mondo, ma anche per i loro valori comuni come gioco di squadra, sana competizione e spirito di gruppo». «Questa partnership — commenta Jean-Claude Blanc, a.d. della Juve — si inserisce perfettamente nella strategia che mira alla pianificazione di solide sinergie con partner di eccellenza».

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NAZIONALE x HA DETTO

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su Capello Ha ragione: in Italia, nel quotidiano, è difficile fare calcio per la pressione di certe tifoserie

IL C.T. AZZURRO SI PREPARA ALLA DOPPIA SFIDA

«Esperimenti? No Pazzini più avanti tra gli attaccanti» Prandelli «Sì alla tessera del tifoso. In Italia c’è ancora troppa violenza» SEBASTIANO VERNAZZA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Cassano arriva oggi ma resta in dubbio Chiamata per Cigarini

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su Sirigu Lui e Viviano sono sullo stesso livello, la differenza la farà la testa: voglio un portiere senza paura

Lombalgia per il sampdoriano, è mistero su Balotelli R su Della Valle di avermi Al posto di Marchisio, largo al centrocampista del Siviglia Dicesalvato dalla DAL NOSTRO INVIATO

MASSIMO CECCHINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

FIRENZE d Chissà cosa pensa Cesare Prandelli quando «Milano 25, il Taxi della solidarietà» — l’associazione fiorentina di Caterina Bellandi che assiste bambini affetti da tumore — lo coinvolge in un’iniziativa colorata come i clown che folleggiano sull’erba di Coverciano per strappare sorrisi ai piccoli malati. In quel momento i problemi di una Nazionale che perde pezzi e accresce ansie sembrano piccole cose, ma il calcio metabolizza tutto e quindi l’attualità medica vede in vetrina altro: Cassano, Marchisio e Balotelli, con tutte le ricadute sulle formazioni che contro Estonia e Far Oer andranno a caccia della prima vittoria del nuovo corso.

Dubbio Cassano Cominciamo dall’attaccante della Samp, che già domenica sera era sceso in campo in condizioni precarie. Un paio di botte alla schiena hanno fatto il resto e così Gastaldello e Palombo hanno assicurato come «Antonio a fine gara non ce la faceva neppure a salire sul pullman». Non a caso il dottor Baldari, responsabile dello staff medico doriano, ha subito avvertito il suo omologo azzurro, il professor Castellacci, spiegando come il giocatore non era in grado di affrontare il viaggio. Perciò rinvio di 24 ore, a stamattina, dopo che ieri Cassano prima si è sottoposto ad esami clinici (lombalgia acuta la diagnosi) e poi si è fatto massaggiare a lungo dal fisioterapista Cannas. «Antonio ha avuto un blocco della schiena nell’area rachidea — ha detto Castellacci —. Quando lo vedrò valuteremo la situazione». Anche con Prandelli c’è stata una lunga telefonata, che ha lasciato il c.t. ottimista. «Penso che resti, l’ho sentito motivato». Impressioni? Il rischio che torni a

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LE SCELTE

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De Rossi Il c.t. si è informato con la Roma sul centrocampista, che ora rischia il posto

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Gilardino A Firenze con le Far Oer spazio per i tre viola: oltre al Gila, dentro Montolivo e De Silvestri

Juve? Forse ci sono stati malintesi: avremo modo di guardarci negli occhi

casa c’è ancora, in ogni caso per l’Estonia il recupero è difficilissimo. L’obiettivo perciò potrebbero essere le Far Oer. Cigarini e Balotelli Se gli accertamenti per Pepe, Cassani e De Silvestri (tutti acciaccati) hanno dato esito negativo, niente da fare invece per Marchisio, che accusa un piccola lesione al bicipite femorale della gamba sinistra. Lo juventino già ieri sera è tornato a Torino ed è a rischio per il prossimo match contro la Sampdoria. Al suo posto Prandelli ha chiamato Luca Cigarini, ora al Siviglia, il 13o volto nuovo (su 32 convocati) dell’era Prandelli. Più misterioso, invece, il discorso legato a Balotelli. Se il c.t., a chi gli chiedeva di un possibile intervento al menisco per l’iperestensione alla gamba destra, ha risposto come il City «stia valutando se basta una terapia che mantenga il tono muscolare o se servono altre vie». Insomma, brividi per il nuovo corso azzurro oppure voglia del City di preservare un acquisto costoso dalle esigenze della Nazionale? Da valutare. De Rossi rischia Da tutto questo frullato, si capisce che l’Italia venerdì sarà assai diversa da quella vista all’esordio con la Costa d’Avorio. Col rientro di Pirlo il c.t. sembra pensare ad un 4-3-3, con De Rossi (ieri ha avuto un lungo colloquio con Prandelli in campo) che in avvio rischia il posto causa il momento poco brillante, su cui il c.t. ha chiesto anche informazioni alla Roma. In avanti, contro l’Estonia dovrebbe toccare a Pazzini, mentre contro le Far Oer a Gilardino e ai viola Montolivo e De Silvestri. Scelta anche politica, visto che si gioca a Firenze e pare tornare il rischio che una fetta di ultrà continui la ormai storica contestazione alla Nazionale, che sembrava superata. Insomma, malinconie da calcio italico.

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su Sacchi Mi ha telefonato sabato: no, non mi ha dettato la formazione, abbiamo solo parlato di calcio giovanile

«Sono allo stesso livello, se la giocano alla pari. La differenza la farà la testa, io voglio un portiere che non abbia paura, che non senta la pressione». Il modulo: 4-2-3-1 o 4-3-3?

DAL NOSTRO INVIATO

Antonio Cassano, 28 anni, si tocca la schiena durante la partita con la Lazio: ieri gli esami, per lui una lombalgia acuta ANSA

Il portiere: Sirigu o Viviano?

FIRENZE dTre settimane fa, per l’amichevole con la Costa d’Avorio, la prima partita dell’era di Cesare Prandelli, tutti a parlare di Cassano e Balotelli. L’Italia sono loro, la nuova Nazionale e bla bla. Ieri a Coverciano non sono pervenuti né l’uno né l’altro, e tutti a chiedersi chi giocherà tra Pazzini e Gilardino. Conversione a U imposta dalla sfiga. Su Cassano il c.t. non si arrende: «Gli ho parlato, l’ho sentito motivato. Ha mal di schiena, ma verrà qui. Conto che rimanga con noi». Su Balotelli regala una notizia: «So che al Manchester City stanno cercando di curarlo con terapie che consentano di evitare l’intervento (al ginocchio destro, ndr)».

Prandelli, quale Italia sarà?

«Niente esperimenti, servono risultati. Ordine tattico ed equilibrio, lo spettacolo non è una priorità. La condizione è quella che è. In questo periodo vanno forte i giocatori piccolini (e qui si può fare esercizio di dietrologia: non sarà che in caso di rinuncia a Cassano il c.t. convocherà Giovinco del Parma?, ndr)». Cassano o Pazzini?

«Amauri, Borriello, Gilardino e Pazzini sono le nostre punte centrali. Stavolta i primi due non ci sono. Pazzini è più avanti nella preparazione e ha gambe migliori, però può essere sufficiente che uno garantisca 60-70 minuti tirati».

«I centrocampisti dovranno adattarsi all’uno o all’altro (in realtà tutto dipende da Cassano: senza FantAntonio il 4-3-3 pare inevitabile, ndr)». La seconda partita di questa mini-serie si giocherà martedì 7 a Firenze contro le Far Oer. Domenica i tifosi viola hanno cantato cori anti-Nazionale: «Contro l’Italia, noi siamo contro l’Italia».

«Da Firenze mi aspetto una risposta importante e la avrò. I cori non si ripeteranno». Diego Della Valle ha detto di averla «salvata» dalla Juve.

«Forse ci sono stati malintesi e sono state riportate chiacchiere non vere. Avremo l’occasione di parlare e di guardarci negli occhi». La tessera del tifoso?

«In certi momenti le regole rigide vanno accettate. È da quarant’anni che commentiamo episodi di violenza. E mi riferisco a ogni tipo di violenza: fisica, verbale, psicologica». Fabio Capello disse che in Italia comandano gli ultrà.

«Non aveva e non ha tutti i torti. In Italia, nel quotidiano, è difficile fare calcio per la pressione di certe tifoserie». Ha parlato con Robi Baggio, nuovo presidente del Settore Tecnico, e con Arrigo Sacchi, nuovo coordinatore delle giovanili azzurre?

«Baggio lo incontrerò presto. Sacchi mi ha telefonato sabato. Una bella chiacchierata, il solito Arrigo: innovatore, intenso».

Alla Fiorentina i suoi rapporti con Pazzini non erano buoni.

Le ha dettato la formazione?

«Mai stati problemi. E Pazzini mi sembra maturato».

«No, abbiamo parlato di calcio giovanile».

IL PROGRAMMA

LUTTO IN ARGENTINA

Giovedì si parte per l’Estonia

È morto Varallo: era l’ultimo superstite del Mondiale 1930

FIRENZE La Nazionale è da ieri in ritiro a Coverciano per preparare le prime due partite di qualificazione all’Europeo del 2012. Gli azzurri affronteranno l’Estonia venerdì 3 settembre a Tallinn (ore 20.30 italiane, le 21.30 locali; diretta su Raiuno) e martedì 7 giocheranno a Firenze contro le Far Oer (ore 20.50, sempre in diretta su Raiuno). Oggi e domani due allenamenti al giorno (quelli del pomeriggio a porte chiuse). Giovedì mattina l’ultima seduta prima della partenza per l’Estonia, con volo charter da Pisa, alle 16.30 circa. Il rientro sabato mattina, su Pisa (e da qui trasferimento a Coverciano in vista delle Far Oer).

LA PLATA (Argentina) È morto all’età di 100 anni Francisco Varallo, l’ultimo superstite tra i giocatori che parteciparono alla prima edizione dei Mondiali di calcio nel 1930. L’ex attaccante argentino si è spento a La Plata per cause non chiarite nell’annuncio diffuso dal suo ex club, la squadra locale del Gimnasia y Esgrima. Varallo, che scese in campo nella finale di Montevideo vinta dall’Uruguay per 4-2, con 194 gol realizzati in sole 222 partite è il secondo marcatore di sempre nella storia del Boca Juniors (il primo è Martin Palermo). In quel Mondiale giocò quattro partite su cinque, saltando solo la

semifinale, e segnando anche una rete contro il Messico. La sua prolificità e la potenza del tiro gli valsero il soprannome di Canoncito (cannoncino). Varallo era nato a La Plata il 5 febbraio 1910 da una famiglia di origini italiane. Aveva cominciato la carriera nel Gimnasia: l’esordio in prima squadra nel 1928, dopo che una settimana prima, con la terza formazione del club, aveva segnato 9 reti in una sola gara. Nel 1994 la Fifa lo ha insignito con l’Ordine al merito. A La Plata c’è anche una via a lui intitolata.

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L’INTERVISTA

Buffon «Soffriamo due anni E in Brasile a vincere»

x ha detto

«Nel 2014 torneremo in alto se mixiamo gioventù ed esperienza Balotelli è l’unico fuoriclasse»

SU PRANDELLI

Ha meritato la guida dell’Italia per i valori di uomo e di tecnico. Che vergogna quella suoneria anti-Lippi

QUATTRO MOMENTI DEL PORTIERE 1

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1. Gli inizi con la maglia del Parma RICHIARDI; 2. Con i capelli insolitamente rasati durante la sua prima stagione juventina OMEGA; 3. Mentre bacia la Coppa del Mondo vinta in Germania nel 2006 NEWPRESS; 4. Insieme alla compagna, Alena Seredova LAPRESSE no era un’altra cosa.

«Il Muro di Berlino si è costruito nel tempo. Io, Zambrotta, Cannavaro e Nesta abbiamo giocato molto assieme. Diamo tempo anche a questo muro».

SUI COLLEGHI

Che cosa guadagna Prandelli con il recupero di Pirlo?

La categoria si riprende. Sirigu è il miglior giovane; Marchetti non può perdere un anno, merita un’altra piazza

SU CASSANO

«Un valore aggiunto. Uno che ti spalanca la porta con un’idea, uno che se sei in difficoltà gli passi la palla e respiri, un leader di campo. Per una Nazionale giovane, insomma, tanta roba».

Con noi, fuori dal campo, ognuno può vivere la sua goliardia, ma non saremo di sicuro l’Armata Brancaleone

Però questa è l’Italia di Cassano e Balotelli. Ha esagerato Prandelli a responsabilizzare tanto la coppia? Si rischiano gelosie?

«L’avete voluto voi. Sono i due rinfacciati alla gestione precedente: pubblicità mediatica. Non credo che Prandelli abbia esagerato. Sono due giovani di qualità. Se hanno voglia di combattere, possono trascinare davvero».

Gianluigi Buffon, 32 anni, ha esordito in azzurro il 29 ottobre 1997 in Russia-Italia 1-1 AFP LUIGI GARLANDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dGigi Buffon, mattone d’oro del Muro di Berlino, sta rimettendosi a posto la schiena. Prandelli gli ha già dato la fascia della sua Nazionale. Per questo, alla vigilia dei primi punti in gioco, il portierone per la prima volta parla da capitano azzurro. Carico. Soccorre Marchetti, incorona Balotelli, loda Cassano, affida le chiavi a Pirlo, applaude Prandelli, il c.t. che ci voleva. Gigi Buffon, l’abbiamo lasciata con i pugni chiusi a bordo campo mentre cercava di rianimare l’Italia che si squagliava contro la Slovacchia.

«Dietro quegli undici ragazzi c’era un popolo intero. Soffrivo per Lippi e per uno staff che ci aveva dato tanto, per i giocatori esperti che stavano per chiudere con l’azzurro, per i giovani che cercavano un futu-

ro. Era giusto stringere i pugni». Ora vendono una suoneria anti-Lippi che fa: «Vergogna».

«Quando l’ho sentita, non ci volevo credere. Roba da Repubblica delle Banane. Triviale, riprovevole. Mi auguro che tutti gli sportivi la pensino come me e non la comprino». Prandelli ha già guadagnato credito e simpatia.

«Dopo la spaccatura con Lippi, chiunque fosse arrivato avrebbe riscosso un bonus. Detto questo, Prandelli lo merita per i valori di uomo e di tecnico. Era il più indicato per il ruolo». Prandelli le ha promesso immediatamente la fascia.

«Mi ha telefonato il giorno che mi sono operato. Mi ha trasmesso stima e fiducia in un momento non facile. Non ci siamo più sentiti. È giusto che

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I NUMERI

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vittorie ottenute da Buffon con la maglia dell’Italia, l’ultima in Italia-Cipro 3-2, lo scorso 14 ottobre

la confidenza nasca in modo naturale, nel tempo». Capitano, passiamo in rassegna la squadra. Sirigu sembra tosto.

«La categoria si sta riprendendo alla grande. Sirigu è il giovane che ha fatto meglio, Marchetti mi piace tantissimo. Curci viene da una grande stagione. Mettiamoci anche Viviano, Amelia, Mirante, Abbiati, De Sanctis, Storari... Siamo coperti». L’azzurro Marchetti fa il terzo a Cagliari.

«Mi spiace perché è un ragazzo d’oro. Merita una piazza che gli vada più a genio. Non può permettersi di perdere un anno. Nessuno ci guadagna da questa battaglia per questioni di principio». Avrà davanti una difesa juventina: Motta, Bonucci, Chiellini, l’ex Molinaro. Il Muro di Berli-

Da capitano dovrà intervenire quando si tireranno i panini a tavola?

«L’importante è che rispettino le regole in campo. Fuori possono anche vivere con goliardia la loro età, nel rispetto di tutti. Prandelli ha già fissato dei paletti. Non saremo l’Armata Brancaleone». Un giorno a Coverciano lei pronosticò il Pallone d’oro per Cassano, che però nelle sfide calde ha faticato spesso a dimostrarsi decisivo.

«Antonio è maturato definitivamente come uomo. Non dico che faccia cose esemplari, ma le fa normali ed è già tanto... Decisivo? Non ho mai pensato che a decidere possa essere un calciatore solo». Balotelli italiano nero?

«Lo specchio dell’Italia che incontriamo per strada e nelle scuole. A me interessa solo che sia attaccato alla maglia come ha dimostrato all’esordio. Andando a Manchester, Mario ha fatto la scelta migliore, che lo aiuterà a maturare e a crescere giocando con continuità. Non troppo, però, visto che in Europa League ci sparerà contro...».

Amauri si è dovuto fermare. Come l’ha visto dopo l’esordio azzurro?

«Emozionato e alleggerito. Si è tolto un peso». Negli anni lei ha richiamato spesso la Nazionale a uno spirito da «squadra operaia». Ora Prandelli propaganda l’Italia «del sorriso e della qualità», che attacca e diverte. Si può?

«Non saremo mai troppo spagnoli, ma non possiamo chiudere gli occhi davanti a ciò che hanno insegnato squadre come la Spagna e davanti all’esigenza del calcio moderno: qualità e coraggio. Ma non dimentichiamo che la Spagna ha 4-5 giocatori di altissimo livello». Noi?

«Balotelli è l’unico che ha potenzialità da fuoriclasse». Riassumiamo, capitano. Come siamo messi?

«Così. Eravamo abituati a dare per scontata una qualificazione agli Europei. Ora se la otteniamo, sarà lecito festeggiarla. Ma se in questi 2-3 anni riusciremo a realizzare il giusto mix tra l’ottimo serbatoio dei giovani e l’esperienza dei Pirlo e dei De Rossi, allora ritroveremo una Nazionale pronta per i traguardi maggiori». In Brasile per vincere nel 2014?

«Sì, se il mix riesce, in Brasile ce la giochiamo con tutti». Capitano, immagini di essere nello spogliatoio di Tallinn. L’Italia di Prandelli sta per scendere in campo. Prima battaglia da 3 punti. Gli azzurri la stanno ascoltando.

«Ragazzi, l’eredità di questa maglia è pesante. Onoratela. Dimenticate i personalismi, sul campo esiste solo la Nazionale. Date tutto perché l’azzurro che avete addosso è unico». E lei, Buffon, quando se lo rimette addosso? Il 25 marzo per Slovenia-Italia?

«Sì, ci vediamo là».

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SERIE A

Cavani va di fretta: si è già preso Napoli «Due gol in coppa e uno alla prima in campionato: un sogno Sono contento perché so di aver fatto felice un’intera città» MIMMO MALFITANO

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ANTICIPI E POSTICIPI

2 GIORNATA INTER, MILAN E ROMA IN CAMPO SABATO A

La Lega di Serie A ha ufficializzato anticipi e posticipi dalla 2a alla 9a giornata d'andata.

2a GIORNATA

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Sabato 11 settembre

NAPOLI dIl gol ha la forza di cambiare uno stato d’animo, di riconciliarti col calcio e, perché no?, di aiutare a dimenticare. Le tre reti che Edinson Cavani ha realizzato nelle ultime due partite (Elfsborg, doppietta, e Fiorentina) hanno determinato qualcosa d’importante: come un colpo di spugna, hanno soppiantato Fabio Quagliarella dal pensiero dei tifosi. Proprio ieri sera il presidente De Laurentiis ha detto: «Quagliarella è il passato. Cavani è il futuro e anche il presente». Niente più lacrime, dunque, per l’attaccante passato alla Juve, ma solo tanta indifferenza. Sembra tutto così lontano, ma il fenomeno Cavani s’è materializzato appena quattro giorni fa, nella notte di Boras, quando la sua doppietta è servita al Napoli per battere l’Elfsborg e per approdare alla fase a gironi d’Europa League.

Gol pesanti Un’emozione forte che l’ambiente napoletano ha vissuto con grande trasporto. Un qualcosa poi che è cresciuto domenica sera, quando l’attaccante uruguaiano ha portato in vantaggio i suoi, con la complicità del signor Gervasoni di Mantova che ha convalidato un non gol, contro la Fiorentina. «Ho gioito tanto, perché so di aver fatto felici i miei compagni e un’intera città. Ho sempre immaginato come sarebbe stato il mio primo gol con la maglietta del Napoli, ma mai avrei creduto di farne addirittura tre e, per giunta, in Europa e all’esordio

ore 18 INTER-UDINESE ore 20.45 CESENA-MILAN ore 20.45 CAGLIARI-ROMA

ANTONELLO CAPONE

3 GIORNATA

MILANO dQuest’estate va forte

Sabato 18 settembre

ore 18 FIORENTINA-LAZIO ore 20.45 MILAN-CATANIA Domenica 19 settembre

ore 12.30 BARI-CAGLIARI ore 20.45 SAMPDORIA-NAPOLI

4a GIORNATA Martedì 21 settembre

ore 20.45 LAZIO-MILAN Giovedì 23 settembre

ore 20.45 JUVENTUS-PALERMO

5a GIORNATA Sabato 25 settembre

ore 18 MILAN-GENOA ore 20.45 ROMA-INTER Domenica 26 settembre

Edinson Cavani, 23 anni, valutato 17 milioni: 2 per il prestito oneroso e 15 per il riscatto obbligatorio INSIDEFOTO

Il presidente De Laurentiis: «Quagliarella ormai è il passato. Il futuro è Cavani che è anche il presente». L’uruguaiano: «Faremo di tutto per migliorare il 6˚ posto dell’ultima stagione»

in campionato contro una squadra forte come quella viola», ha spiegato Cavani. Obbiettivi Non è stata casuale la scelta di venire a Napoli. Avrebbe potuto accettare le proposte di alcuni club europei, ma ha preferito vestire la maglietta azzurra. Da queste parti ha deciso di fermarsi a lungo, perché lui vuole fare qualcosa d’importante. «L’ambiente è esigente e noi faremo di tutto per migliorare il sesto posto ottenuto nella passata stagione. É chiaro, però, che ogni campionato ha la sua storia, fatta di episodi che spes-

so indirizzano i risultati ed il rendimento di una squadra. La mia impressione, però, è che questo Napoli sia davvero forte e competitivo», ha osservato l’ex attaccante del Palermo che per dedicarsi totalmente al lavoro ha messo un po’ da parte la sua fede in Gesù, un qualcosa che ne scandisce il tempo quotidiano. «Per adesso, vorrei provare a fare il calciatore, a dedicarmi interamente alla professione. Poi, quando smetterò di giocare mi proporrò per iniziative a favore della religione», ha svelato il giocatore che andrà a vivere sulla collina di Posillipo.

ore 12.30 CESENA-NAPOLI ore 20.45 JUVENTUS-CAGLIARI

6a GIORNATA Sabato 2 ottobre

ore 18 UDINESE-CESENA ore 20.45 PARMA-MILAN Domenica 3 ottobre

ore 12.30 LECCE-CATANIA ore 20.45 INTER-JUVENTUS

7a GIORNATA Sabato 16 ottobre

ore 18 MILAN-CHIEVO ore 20.45 ROMA-GENOA Domenica 17 ottobre

ore 12.30 CAGLIARI-INTER ore 20.45 BARI-LAZIO

8a GIORNATA ore 20.45 FIORENTINA-BARI

Roma, spunta una società interessata all’acquisto

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMAdI soliti noti. La Roma si

rimette al lavoro oggi pomeriggio e per Claudio Ranieri, intristito dal pareggio con il Cesena, nessuna novità: Behrami sembra destinato a restare un sogno e la truppa è sempre ottima ed abbondante. La Roma degli indesiderati è fedele al suo motto: nessuno li vuole e allora tutti insieme appassionatamente a Trigoria. Per Baptista, è sfumato lo Schalke 04. Per Doni, niente Benfica: se il portiere brasiliano fosse finito in Portogallo, la Roma avrebbe arruolato Marchetti, in disgrazia a Ca-

Un’occhiata alle coppe e l’altra alle esigenze tv

ore 12.30 BRESCIA-PALERMO ore 20.45 NAPOLI-BARI a

IL CASO TORNA D’ATTUALITÀ LA VENDITA DEL CLUB GIALLOROSSO

STEFANO BOLDRINI

Mesto esulta: suo il primo gol di A

Domenica 12 settembre

Sabato 23 ottobre

Fa capo a un gruppo multinazionale. Le condizioni della famiglia Sensi

I CRITERI DI SCELTA

gliari. Vacanze romane anche per Cicinho: nonostante l’ottimismo del suo procuratore, Riccardo Sarti, nessuno ha bussato alla porta della Roma. Il Torino non vuole Loria. Morale: le uniche operazioni in uscita, oggi, dovrebbero riguardare Greco a Padova e Barusso a Livorno. La vendita del club Il direttore sportivo Daniele Pradè sbarca oggi a Milano. È restato a Roma, negli ultimi due giorni, perché per chiudere un’eventuale operazione internazionale meglio gli uffici di Trigoria che il caos del calciomercato. Oggi è il giorno degli affari last minute e, all’ultimo momento, potrebbe scapparci qualche colpo a sorpresa. Pradè però lo esclude anche se, da buon credente, non mette limiti alla divina provvidenza. Altri limiti, decisamente più terreni, sembrano destinati a segnare le giornate del-

Rosella Sensi BARTOLETTI

Domenica 24 ottobre

la Roma e ieri, sulla scia di un paio di lanci di agenzia dell’Adnkronos, è tornata d’attualità la questione societaria. I due dispacci hanno messo in evidenza altrettante questioni. La prima: la Banca d’affari Rotschild, advisor scelto da Unicredit per curare la vendita del club, avrebbe ricevuto una lettera con manifestazione d'interesse da parte di una società che fa capo ad un gruppo multinazionale. La seconda: Unicredit e la famiglia Sensi hanno dato a Rothschild l'input per trovare un acquirente che «valorizzi l'asset e abbia un progetto serio per il futuro della società». L’agenzia Adnkronos è controllata dal 1999 da Giuseppe «Pippo» Marra, amico storico dei Sensi. Basta scorrere alla lettera i due lanci per capire l’attivismo di ieri: si vuole far sapere che ci sono investitori interessati alla Roma e si vuole ricordare che, nelle pieghe dell’accordo del 26 luglio, la Roma va venduta auspicabilmente ad un acquirente credibile, possibilmente danaroso e preferibilmente senza guai in arrivo. È un avviso ai naviganti, soprattutto ai salotti della finanza romana, e anche una discesa in campo: Adnkronos sarà la sentinella dei Sensi in questa fase cruciale.

ore 12.30 PARMA-ROMA ore 20.45 INTER-SAMPDORIA Lunedì 25 ottobre

ore 20.45 NAPOLI-MILAN

9a GIORNATA Venerdì 29 ottobre

ore 20.45 GENOA-INTER Sabato 30 ottobre

ore 18 ROMA-LECCE ore 20.45 MILAN-JUVENTUS Domenica 31 ottobre

ore 12.30 PALERMO-LAZIO ore 20.45 CATANIA-FIORENTINA

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

lo spritz, ma il cocktail che la Lega Serie A ha preparato per gli anticipi e i posticipi da qui a ottobre deve risultare altrettanto fresco e gradevole, anche se la preparazione è un po’ più laboriosa. Beretta, Brunelli, Sky, Mediaset Premium e Dahlia hanno shakerato il calendario tenendo il ritmo di queste esigenze: favorire le squadre italiane impegnate in Champions ed Europa League; soddisfare le esigenze delle tv italiane che chiedono incontri di forte appeal; tenere conto delle richieste delle tv straniere che la domenica a pranzo domandano squadre seguite da tanti italiani all’estero o con campioni locali (il Giappone ha proposto: Cesena e Catania a go go perché ci sono i nostri); far girare in tv un po’ tutte le squadre; decidere per un periodo abbastanza lungo per consentire i piani di volo di tifosi e di tutto ciò che gira intorno, ma anche stare in campana per vedere l’andamento del campionato e quindi proporre i veri attori del momento. E allora cocktail fino ad ottobre e non per tutta l’andata: a fine settembre tutti si rivedranno e classifica, calendario e ascolti alla mano si rimetteranno a shakerare per decidere fino a dicembre. Al di là del «monday night» di ieri, obbligato dall’impegno dell’Inter di venerdì scorso in Supercoppa europea, sarà Napoli-Milan del 25 ottobre la prima gara che si giocherà di lunedì sera con scambio con la B che si prenderà il posto del sabato alle 18. Ci saranno altri 7-8 «monday-night». Sarà Genoa-Inter del 29 ottobre il primo «friday night»: l’Inter che gioca di martedì in Champions ha chiesto e ottenuto di scendere in campo il venerdì prima in campionato. Avremo il venerdì da A altre 6-7 volte. Cin cin.

taccuino CONTRATTO COLLETTIVO

Scontro Aic-Lega dIl direttivo dell’Assocalciatori

ha espresso «dissenso» sulle proposte della Lega A sull’accordo collettivo, confermando lo stato di agitazione e ha dato mandato al presidente Campana di chiedere ad Abete di convocare le parti.

il Pizzighettone (2-0 al Real Leno).

LUTTO

E’ morto Ghioni dE’ morto a 72 anni Livio Ghioni,

ex calciatore (Milan, poi Como e Monza), allenatore e manager. I funerali oggi alle 10 a Cormano (Mi).

PRECISAZIONE

A VESCOVATO

Striscione a San Siro

Il Cannavò al Chievo

dLo striscione «Ciao Massimo-

dIl Chievo ha vinto il 2˚ trofeo

Candido Cannavò (Giovanissimi ’96-97): 1-0 ai supplementari sulla Cremonese). Allievi ’94-95: vince

ne» esposto a San Siro dalla curva Sud non era riferito a Massimo Moratti ma era per ricordare un tifoso scomparso, Massimo Vignali.

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MARTEDÌ 31 AGOSTO 2010

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCATO

Executive di Milano: trattative fino alle 19

Cesena: ok Budan e Rozenhal, idea Benalouane Palermo, tutto su Perez. Bologna: assalto a Biglia I PROTAGONISTI DELLA PENULTIMA GIORNATA 2

3

Il tabellone GLI AFFARI DELLE 20 DI SERIE A BRESCIA

5

CALVI-DI FEO-LAFFRANCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dPenultima giornata di mercato, i grandi colpi arrivano a centrocampo. Il Parma si regala Candreva: trattativa conclusa nel pomeriggio, arriva in prestito con diritto di riscatto dall’Udinese. E i friulani si sono piombati subito su Maresca, che ha rescisso con l’Olympiacos: la trattativa con il giocatore si è protratta fino alla notte di ieri senza trovare un accordo, stamane potrebbe esserci la stretta decisiva ma altri club sono alla finestra (tra questi il Bologna, se non prende né Perez né Biglia). Per Fabbrini e Angella dall’Empoli, invece, è fatta. Affarone in mezzo anche per il Chievo: arriva Gelson Fernandes dal St. Etienne (prestito con diritto di riscatto), protagonista con la Svizzera ai Mondiali, che chiude le porte all’affare (che era già praticamente fatto) Sammarco. E potrebbe chiudere anche il Palermo con Diego Perez: oggi ultimo assalto dei rosanero, in netto vantaggio sul Bologna e sulle altre squadre a cui è stato offerto.

Punto Lecce Ufficializzati gli acquisti di Ofere (Malmoe), Rispoli e Coppola (Parma), ieri il Lecce ci ha riprovato per Rinaudo, ma oggi il Napoli dovrebbe darlo al Bari; in alternativa piacciono Rivas e Santacroce, su cui c’è anche il Genoa. Dai rossoblù il Lecce vorrebbe in prestito una punta tra Rudolf (c’è pure il Bologna) e Hallenius (che i rossoblù però vogliono tenere in Svezia fino a gen-

Brescia: Daprela c’è, Angelo quasi, assalto inglese per Caracciolo Samp: Stankevicius a Valencia, idea Mauri Lazio: oggi Santa Cruz naio), e in attacco si continua a trattare con la Samp per Marilungo (ci sono pure Chievo e Napoli, ma se parte sarà solo in prestito) ma in pole ora è balzato Jeda (Cagliari), anche perché per Antenucci ieri il Catania chiedeva ancora 4 milioni (offerta di 2,8 dei salentini; no anche al Cesena, che ci ha riprovato con 2 milioni per la metà). Rivoluzione Brescia Il leader Bega resta (contratto prolungato fino al 2012), in difesa arrivano Zebina (ha rescisso con la Juve) e Daprela (quinquennale). Può arrivare un altro difensore: Mandelli, Cribari o Loria. Assalto inglese a Caracciolo: ci hanno provato West Ham e Liverpool, il Brescia chiede 12 milioni (affare difficile, se parte si va su Rosenberg del Werder Brema). A centrocampo obiettivi Mutarelli e Costa (Porto), a destra vicino lo svincolato Angelo. Mosse Lazio In attesa dell’ufficializzazione di Santa Cruz (arriva oggi a Roma), la Lazio potrebbe prendere ancora un difensore (idea Barzagli dal Wolfsburg) e un centrocampista se ne parte un altro. L’indiziato è Mauri, su cui è piombata la Sampdoria (Lotito nicchia,

1 Antonio Candreva, 23 anni, nuovo centrocampista del Parma PLP 2 Enzo Maresca, 30 anni, regista: lo vuole l’Udinese AFP 3 Gelson Fernandes, 23 anni, ultimo colpo del Chievo AFP 4 Jeda, 31 anni, attaccante del Cagliari: prova a prenderlo il Lecce AP 5 Lucas Biglia, 24 anni, centrocampista dell’Anderlecht: vicino al Bologna EPA

ma oggi l’affare può sbloccarsi). In uscita, ufficiale Pintos al Getafe. Sondaggio del Tottenham su Zarate: la richiesta di Lotito (30 milioni), però, ha fatto desistere gli inglesi. Mercato Bologna Ufficiale l’arrivo di Juan Cruz (Atl. Madrid), al Bologna servono rinforzi. Oggi appuntamento con il Genoa per chiedere il prestito di uno tra Jankovic e Rudolf. Il Bologna poi ha preso tempo per la cessione di Moras al Cesena. A centrocampo offerta di 4 milioni per Biglia (Anderlecht), può esserci un rilancio per Maresca, ancora speranze di avere in extremis Perez; si spera sempre che la Roma lasci partire Okaka. Altre trattative La Samp manda Stankevicius al Valencia (prestito con diritto di riscatto). Il Chievo oggi dovrebbe completare l’attacco con Paolucci (prestito secco), mentre Mantovani interessa a Napoli, Sampdoria (se parte Ziegler) e Genoa. Cesena: oggi verranno annunciati gli arrivi di Budan (Palermo) e Rozenhal (Amburgo, ieri notte nuovo assalto a buon fine), tentativo anche per Benalouane (che potrebbe anche arrivare a metà con la Juve), vive le piste Mandelli e Terlizzi in difesa, stallo per Jimenez (che rifiuta di allungare con la Ternana). Il Catania ha rifiutato un’offerta del Rubin Kazan per Maxi Lopez. Genoa: offerto Nené (Cagliari) ma non interessa, piace Santacroce (possibile scambio con Modesto al Napoli), Vanden Borre a un passo dall’Hapoel Tel Aviv.

BARI

BOLOGNA

ARRIVI

PARTENZE

ARRIVI

PARTENZE

7

9

14

11

Arrivi Romero (c, Udinese), Ghezzal (a, Siena), Pulzetti (c, Livorno), Raggi (d, Bologna), Rinaldi (d, Rimini), D’Alessandro (c, Grosseto), M. Rossi (d, Samp). Partenze Ranocchia (d, Genoa fp), Bonucci (d, Juve), Meggiorini (a, Bologna), Kamata (a) e Carobbio (c, Siena), Allegretti (c) e Statella (c, Grosseto), Donda (c, Godoy Cruz), Sforzini (a, Cluj). Obiettivi Rinaudo (d, Napoli), Danilo (d, Palmeiras), Rhodolfo (d, Paranaense).

Arrivi Paponi (a, Perugia), Esposito (d, Livorno), Meggiorini (a, Bari), Lupatelli (p, Cagliari), Siligardi (c, Piacenza), Morleo (d, Crotone), Ekdal (c, Juve), Cherubin (d, Cittadella), Krhin (c, Inter), Ramirez (c, Penarol), Garics (d, Atalanta), Gavilan (a, Betis), Rubin (d, Torino), Cruz (d, A. Madrid). Partenze Savio (a, M. 1860), Raggi (d, Bari), Lanna (d), Appiah (c, Cesena), Guana (c, Chievo), Adailton (a, Vaslui), Mingazzini (c), Zenoni (d), Marazzina (a), Colombo (p), Lavecchia (c, sv.). Obiettivi Biglia (c, Anderlecht), Maresca (c, Olympiacos).

CAGLIARI

CATANIA

ARRIVI

PARTENZE

ARRIVI

PARTENZE

ARRIVI

PARTENZE

11

5

8

7

4

2

Arrivi Sereni (p, Torino), Scagila (c, Torino, fp), Zoboli (d, Torino fp), Gorzegno (c, Sassuolo fp), Kone (c, Iraklis), Feczesin (a, Debrecen, fp). Juan Antonio (a, River P.), Eder (a, Empoli), Diamanti (a, West Ham), Zebina (d, Juve), Daprela (c. West Ham). Partenze Rispoli (c, Parma), Kozak (a, Lazio, fp), Paghera (c, Verona, p), Saumel (c, Torino, fp), Viotti (p, Triestina). Obiettivi Costa (c, Porto), Mutarelli (c, Bologna).

Arrivi Pinardi (c, Modena), Martignoni (d, Locarno), Biasi (d, Cesena), Magliocchetti (d, Triestina), Perico (d) e Laner (c, AlbinoLeffe), Acquafresca (a, Genoa), Pelizzoli (p, AlbinoLeffe). Partenze Marzoratti (d, Empoli), Dessena (c, Sampdoria fp), Lupatelli (p, Bologna), Larrivey (a, Colon), Lopez (d), Barone (c) e Parola (c, svincolati). Obiettivi -

Arrivi Antenucci (a) e Pesce (c, Ascoli, fp), Martinho (c, Paulista), Gomez (c, San Lorenzo). Partenze Martinez (a, Juventus), Moretti (d, Ascoli). Obiettivi Paolucci (a, Juventus).

CESENA

CHIEVO

FIORENTINA

ARRIVI

PARTENZE

ARRIVI

PARTENZE

ARRIVI

PARTENZE

10

6

11

5

3

2

Arrivi Nagatomo (d, Tokyo), Caserta (c) e Pellegrino (d, Atalanta), Moscatiello (c, Fulham), Ighalo (a, Granada), Bogdani (a, Chievo), Von Bergen (d, Hertha B.), Appiah (c, Bologna), Tachtsidis (c, Aek), Cavalieri (p, Liverpool). Partenze Volta (d, Samp), Biasi (d, Cagliari), Bucchi (a, Napoli fp), Franceschini (d) e Tardioli (p, svinc.), Do Prado (a, Southampton).

4

#

fOggi ultimo giorno di mercato all’AtaHotel

Candreva a Parma Fernandes al Chievo Udinese su Maresca Lecce, sprint Jeda 1

17 R

Arrivi D’Agostino (c, Udinese), Boruc (p, Celtic), Cerci (c. Roma). Partenze Gobbi (c, Parma), Keirrison (a, Barcellona). Obiettivi -.

Obiettivi Antenucci (a, Catania), Rozenhal (c, Amburgo), Budan (a, Palermo), Benalouane (d, St. Etienne).

Arrivi Cesar (d, Grenoble), Jefferson (p, Lecce), Memushaj (c, Paganese), Bogliacino (c, Napoli), Moscardelli (a, Piacenza), Guana (c, Bologna), Calliari (c, Lumezzane), Silvestri (p, Modena), Andreolli (d, Roma), Thereau (a, Charleroi), Fernandes (c, St. Etienne). Partenze Yepes (d, Milan), Bogdani (a, Cesena), Hanine (c, Crotone), Iori (c, Livorno), Malagò (d, Triestina). Obiettivi Paolucci (a, Juventus), Marilungo (a, Sampdoria).

GENOA

INTER

JUVENTUS

ARRIVI

PARTENZE

ARRIVI

PARTENZE

ARRIVI

PARTENZE

11

9

6

7

11

7

Arrivi Ranocchia (d, Bari), Rudolf (a, Debrecen), Toni (a, Roma), Eduardo (p, Braga), Chico (d, Almeria), Destro (a, Inter), Zuculini (c, Hoffenheim), Veloso (c, Sporting L.), Zigoni (a, Milan), Rafinha (d, Schalke 04), Hallenius (a, Hammarby). Partenze Amelia (p, Milan), El Shaarawy (a, Padova), Aleksic (a, Crotone), Lazarevic (c) e Cofie (c, Torino), Papastathopoulos (d, Milan), Zapater (c, Sp. L.), Acquafresca (a, Cagliari), Bocchetti (Rubin). Obiettivi Afellay (c, Psv).

Arrivi Biabiany (a, Parma), Castellazzi (p, Samp), Coutinho (a, Vasco da Gama), Faraoni (d, Lazio), Obinna (a, Malaga fp), Mancini (a, Milan fp). Partenze Arnautovic (a, Werder), Quaresma (c, Besiktas), Toldo (p, f.c.), Donati (d, Lecce), Destro (a, Genoa), Krhin (c, Bologna), Balotelli (a, Manchester City). Obiettivi Sculli (a, Genoa), Inler (c, Udinese).

LAZIO

LECCE

Arrivi Bonucci (d, Bari), Martinez (a, Catania), Pepe (c, Udinese), Storari (p, Sampdoria), Lanzafame (a, Parma), Motta (d, Roma), Krasic (c, Cska Mosca), Aquilani (c, Liverpool), Quagliarella (a, Napoli), Traorè (d, Arsenal), Kaladze (d, Milan). Partenze Cannavaro (d, Al Ahli), Caceres (d, Barcellona fp), Immobile (a, Siena p), Giovinco (a, Parma), Poulsen (c, Liverpool), Camoranesi (c, Stoccarda), Zebina (d, Brescia). Obiettivi Borriello (a, Milan).

MILAN

ARRIVI

PARTENZE

ARRIVI

PARTENZE

ARRIVI

PARTENZE

7

8

14

7

6

4

Arrivi Gonzalez (c, Nacional), Bresciano (c, Palermo), Cribari (d, Siena fp), Kozak (a, Brescia fp), Garrido (d, Man. City), Hernanes (c, San Paolo) Santa Cruz (a. Manchester. City) Partenze Hitzlsperger (c, West Ham), Makinwa (a, Larissa), Faraoni (d, Inter), Siviglia (d), Baronio (c), Dabo (c) e Cruz (a, sv.), Kolarov (d, M. City). Obiettivi Pocognoli (d, Az Alkmaar), Almeida (a) e Hunt (c, Werder B.).

Arrivi Olivera (a, Peñarol), Donati (d, Inter), Brivio (d, Vicenza), Sini (d, Roma), Diamoutene (d, Bari fp), Benassi (p, Perugia), Gustavo (d, V. da Gama), Reginiussen (d, Schalke 04), Grossmuller (c, Danubio), Piatti (c, Indep.), Chevanton (a, Siviglia), Ofere (a, Malmoe), Rispoli (d, Brescia), Coppola (c, Torino). Partenze Terranova (d, Frosinone), Baclet (a, Vicenza), Angelo (d) e Belleri (d, sv.), Mazzotta (d, Pescara), Jefferson (p, Chievo), Marilungo (a, Samp). Obiettivi Jeda (a, Cagliari).

NAPOLI

PALERMO

Arrivi Amelia (p, Genoa), Yepes (d, Chievo), Papastathopoulos (d, Genoa), Boateng (c, Portsmouth), Ibrahimovic (a, Barcellona), Grosso (d, Juventus). Partenze Dida (p) e Favalli (d, svincolati), Mancini (a, Inter fp), Zigoni (a, Genoa). Obiettivi Robinho (a, Manchester City).

PARMA

ARRIVI

PARTENZE

ARRIVI

PARTENZE

ARRIVI

PARTENZE

10

7

11

8

10

7

Arrivi Cavani (a, Palermo), Blasi (c, Palermo fp), Vitale (d, Livorno fp), Pià (a, Torino fp), Bucchi (a, Cesena fp), Dalla Bona (c, Verona fp), Dezi (c, Giulianova), Lucarelli (a, Parma), Sosa (a. Estudiantes), Yebda (c. Portsmouth). Partenze Hoffer (a, Kaiserslautern), Bogliacino (c, Chievo), Navarro (p, Arg. Jr) , Contini (d, Saragozza), Datolo (c, Espanyol) Cigarini (c, Siviglia), Denis a, Udinese). Obiettivi -

Arrivi Kasami (c, Bellinzona), Maccarone (a, Siena), Pinilla (a, Grosseto), Glik (d, P. Gliwice), Garcia (d, Ros. C.), Rigoni (c, Vicenza), Darmian (d, Padova), Munoz (d, Boca Juniors), Ilicic (c) e Bacinovic (c, Maribor), Joao Pedro (c, Atl. Mineiro). Partenze Simplicio (c, Roma), Bresciano (c, Lazio), Kjaer (d, Wolfsburg), Blasi (c, fp) e Cavani (a, Napoli), Morganella (d, Novara), Bertolo (c, Saragozza), Succi (a, Padova). Obiettivi Perez (c, Monaco), Behrami (c, West Ham).

Arrivi Paonessa (c, Vicenza), Paletta (d, Boca Juniors), Portin (d, Ascoli), Diniz (d, Livorno), Marques (c, Espanyol), Pisano (d, Torino), Giovinco (c, Juve), Gobbi (c, Fiorentina), Danilo (c, Benfica) Candreva (c, Udinese). Partenze Lanzafame (a, Juve), Biabiany (a, Inter), Jimenez (c, Ternana), D. Zenoni (d, svincolato), Lunardini (c, Triestina), Lucarelli (a, Napoli), Castellini (d, Roma). Obiettivi -

ROMA

SAMPDORIA

UDINESE

ARRIVI

PARTENZE

ARRIVI

PARTENZE

ARRIVI

PARTENZE

7

6

6

5

11

5

Arrivi Simplicio (c, Palermo), Adriano (a, Flamengo), Rosi (d, Siena), Cicinho (d, San Paolo fp), Loria (d, Torino fp), G. Burdisso (d, Rosario Central), Castellini (d, Parma). Partenze Motta (d, Juventus), Toni (a, Genoa), Tonetto (d, svinc.), Artur (p, Braga), Sini (d, Lecce), Andreolli (d, Chievo). Obiettivi Behrami (c, West Ham), Marchetti (p, Cagliari), Rubinho (p, Palermo).

Arrivi Curci (p, Siena), Volta (d, Cesena), Dessena (c, Cagliari fp), Marilungo (a, Lecce fp), Rossini (d, Sassuolo), Da Costa (p, Ancona). Partenze Castellazzi (p, Inter), Storari (p, Juventus), Guardalben (p) e D. Franceschini (c, svincolati), M. Rossi (d, Bari). Obiettivi Mauri (c, Lazio), Mantovani (d, Chievo).

Arrivi Abdi (c, Le Mans), Beleck (a, Panthakikos), Benatia (d, Clermont), Vydra (a, Barik Ostrava), Surraco (d, Ancona fp), Candreva (c, Juventus fp), Monzon (d, Boca Juniors), Denis (a, Napoli), Armero (d. Palmeiras), Fabbrini (a, Empoli), Angella (d, Empoli). Partenze D’Agostino (c, Fiorentina), Pepe (c, Juventus), Romero (c, Bari), Alemao (a, Vicenza), Lukovic (d, Zenit). Obiettivi Maresca (c, Olympiacos).

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MARTEDÌ 31 AGOSTO 2010

LA GAZZETTA DELLO SPORT

25€ Inter maglia Campioni d’Europa

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MARTEDÌ 31 AGOSTO 2010

LA GAZZETTA DELLO SPORT

19 R

MILAN

JUVE

INTER

L’INIZIATIVA

Tutta la stagione in tasca Campionato e Coppa Le guide 2010-11 delle tre grandi Mercato, personaggi, appuntamenti, date di Inter, Milan e Juve in un libro imperdibile MAURO CASADIO

dLa stagione è iniziata, ma siete sicuri di sapere proprio tutto sulle vostre squadre preferite? La Gazzetta vi dà un aiuto decisivo con le guide di Inter, Milan e Juve, le tre squadre più amate dagli italiani, che saranno in edicola ai primi di settembre a e7,99 più il prezzo del quotidiano. Un'occasione imperdibile per tutti i tifosi che vogliono rimanere al passo con le squadre del cuore.

Affari Ovviamente, la parte più ghiotta sarà riservata alle novità nelle rose e in panchina. Se i campioni d'Italia e d'Europa finora non si sono mossi molto (ma occhio: il mercato chiude oggi alle 19…), il Milan e la Ju-

ve hanno dato vita a piccole, grandi rivoluzioni. Il colpo Ibrahimovic ha scosso pesantemente gli ultimi giorni di trattative, lanciando i rossoneri in una splendida dimensione, ai piani altissimi a livello europeo. E allora ecco che nella guida milanista verrà dato ampio spazio a tutti i retroscena che hanno portato Ibra da Barcellona a Milano: il grande lavoro di Galliani, gli incontri nella città catalana, il summit a Montecarlo con il procuratore dello svedese Mino Raiola. La Juve ha risposto al club di via Turati con una mitragliata di grandi acquisti che coprono ogni settore del campo: Bonucci in difesa, Aquilani e Krasic a centrocampo, Quagliarella in attacco sono nomi che fanno paura.

I tre volumi saranno disponibili in edicola già ai primi di settembre con la Gazzetta dello Sport al prezzo di 7,99e

Anche in panchina le tre grandi hanno scelto la linea del cambiamento: tutte si sono infatti affidate ad allenatori nuovi. Benitez all'Inter al posto di Mourinho, Allegri al Milan, Delneri chiamato a risollevare la Juve dopo l'ultima annata disastrosa. I ritratti dei tre allenatori, accompagnati da ampie schede e dalle foto più belle, saranno un' altra delle parti portanti delle tre guide. Ogni squadrone ha i propri giocatori-simbolo, che saranno sviscerati in speciali focus. Curiosità, aneddoti, dietro le quinte, frasi celebri dei vari Sneijder, Del Piero, Ronaldinho. E poi ancora i giovani più promettenti, le nuove maglie, le quotazioni della Magic. Non solo numeri Come ogni annuario che si rispetti, anche le tre «Guide alla stagione» dedicheranno grandissimo spazio alle statistiche, ai numeri, ai dati sia individuali sia di squadra. Andate a scoprire, giocatore per giocatore, le rose ai raggi x. E poi ancora le statistiche della scorsa stagione, il campionato analizzato partita per partita, il cammino dei tre team nelle competizioni europee (Champions per Inter e Milan, Europa League per la Juve). La ciliegina sulla torta, che metterà alla prova anche i tifosi più agguerriti, è la sezione dei quiz: 50 quesiti facili, difficili e difficilissimi sugli universi interista, milanista e juventino. Chi vi può dare di più?

144

Le pagine di ogni volume con un maxiposter centrale La stagione di Inter, Juve e Milan in 144 pagine: la guida uscirà in edicola ai primi di settembre e conterrà anche, al centro, un maxiposter staccabile con tutto il calendario di Serie A.

50

I quiz a cui rispondere per sapere se si è veri tifosi Cinquanta domande, cinquanta risposte per «misurare» il tuo tifo. Storia, gol, vittorie, serie positive: c’è un po’ di tutto, compreso qualche trabocchetto, per divertirsi anche con gli amici.

39

Le pagine dedicate a tutti i giocatori della rosa Tutti i giocatori della rosa di prima squadra di Inter, Juve e Milan raccontati attraverso i numeri e le squadre della carriera. Che può essere lunghissima, ma anche soltanto ai primi passi.

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20 R

MARTEDÌ 31 AGOSTO 2010

LA GAZZETTA DELLO SPORT

fAncora un italiano sulla panchina di una

MONDO

nazionale straniera. Questa volta in Oriente

Dalla Juve al Giappone Zac nuovo imperatore del Sol Levante Dopo Magro c.t. della scherma, l’Italia «tira» nel calcio Obiettivo: Brasile 2014. Ma prima c’è la Coppa d’Asia LUCA CALAMAI

non ha voluto ripensarci.

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dUn mese fa ha aperto la porta al mondo. «Con la Juve è finita una fase della mia carriera. Dopo aver allenato le tre grandi d’Italia sono pronto per altre sfide. Ho la valigia in mano». La Japan Football Association ha raccolto l’invito. Alberto Zaccheroni è il nuovo cittì dei Blue Samurai. Contratto per due anni (si parla di 1.800.000 euro d’ingaggio) con opzione per le due stagioni successive. L’obiettivo è conquistare la qualificazione per i mondiali che si disputeranno nel 2014 in Brasile. Nella patria del calcio. Il Giappone è uscito con un sei in pagella dal Sudafrica. Eliminazione negli ottavi, ai calci di rigore, a opera del Paraguay. Il cittì Takeshi Okada, un allenatore cresciuto in casa, aveva consegnato le dimissioni il giorno stesso del ritorno a Tokyo. E

Concorrenza Zac ha battuto una concorrenza agguerrita. A cominciare da Marco Van Basten e Koeman: campioni-allenatori pieni di fascino e di immagine. Gli ultimi «ostacoli» sono stati Josè Pekerman ex cittì dell’Argentina e soprattutto l’ex tecnico del Real Madrid, Pellegrini. Ma i dirigenti della federazione erano intrigati dall’opzione Italia. L’ultima moda dello sport giapponese visto che, uno dei nostri migliori tecnici, Magro è diventato cittì della scherma nipponica. I risultati mediocri ottenuti nei pochi mesi passati alla guida della Juve non hanno frenato la candidatura dell’allenatore romagnolo. Ha pesato di più lo scudetto vinto con il Milan. A proposito, proprio Zaccheroni, pochi mesi fa, aveva suggerito ai dirigenti rossoneri di acquistare Keisude Honda, una delle novità del

Alberto Zaccheroni, 57 anni, c.t. del Giappone ANSA

mondiale in Sudafrica. L’attaccante del Cska Mosca sarà uno dei leader dei nuovi Samurai. Presentazione L’allenatore italiano (il sesto straniero alla guida della nazionale) verrà presentato oggi a Tokyo e non andrà in panchina il 4 settembre per l’amichevole contro il Paraguay, rivincita del mondiale, il 4 settembre a Yokohama. E, quasi certamente, seguirà dalla tribuna anche la successiva gara contro il Guatemala. Il motivo? Occorrono dei tempi tecnici per entrare in possesso dei vari visti. Il debutto di Zaccheroni coinciderà con la prestigiosa sfida, in programma a ottobre, contro l’Argentina. Il primo vero obiettivo del Giappone sarà la Coppa d’Asia in calendario ai primi di gennaio in Qatar. In pista Zac aveva da tempo in testa l’opzione nazionale. Dopo il primo addio di Lippi è stato a un passo dalla panchina azzurra. Battuto allo sprint da Donadoni. Ora può entrare in pista. «Appena possibile chiederò a due persone che stimo come Zico e Falcao di raccontarmi la loro esperienza sulla panchina dei Samurai» ha confidato ha alcuni amici italiani. Zico è stato cittì dal 2002 al 2006 vincendo la coppa d’Asia e conquistando la qualificazione per i mondiali in Germania. Anche il calcio italiano potrebbe offrire «materiale» interessante al nuovo cittì. Il difensore Morimoto, centravanti del Catania, è un talento in rampa di lancio e il difensore Yuto Nagatomo, acquistato dal Cesena, ha partecipato ai mondiali in Sudafrica.

s

ITALIANI

R

Giovanni Trapattoni 71 anni, è il c.t. dell’Irlanda

R

Fabio Capello 64 anni, c.t. dell’Inghilterra

DOPO L’INTERVENTO

Dribblati i medici Trap a Dublino DUBLINO (l.cal.) I dottori gli avevano ordinato due settimane di riposo assoluto. Parole al vento. Giovanni Trapattoni ha «ignorato» il certificato medico e si è imbarcato sul primo volo per Dublino. Promettendo solo una cosa alla moglie Paola: «Ti giuro che indosserò la tuta e resterò immobile in panchina a guardare i giocatori mentre si allenano». Ieri è stato di parola. Affidando all’amico, nonché suo vice, Marco Tardelli il compito di condurre il pomeriggio in campo. «Ma contro l’Armenia non penso che riuscirò a restare seduto».

Ringraziamenti Il Trap ha ringraziato i medici dell’ospedale di Dublino dove è stato effettuato il piccolo intervento chirurgico. «Mi sono sentito sempre in buone mani. Anche se un pizzico di paura...». E, durante i giorni passati a Cusano Milanino, ha avuto modo di ringraziare il mondo del calcio italiano. A cominciare da Moratti, Berlusconi, Galliani, la famiglia Agnelli. Il Trap ha contattato anche José Mourinho promettendogli che, a ottobre, sarà al Bernabeu per assistere a una partita di Champions del Real. «Ora però basta pensare ai miei problemi fisici. Voglio sei punti dalle prossime due gare di qualificazione. Partite che sono molto impegnative».

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MARTEDÌ 31 AGOSTO 2010

LA GAZZETTA DELLO SPORT

dell’Inter mentre il Barcellona dà spettacolo

Mourinho paga la prima scivolata: è tiro al bersaglio Il tecnico finisce sotto accusa dopo il pareggio con il Maiorca: «Si è rivisto il Real di Pellegrini» FILIPPO MARIA RICCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MADRID dMaiorca, isola poco ospitale per il Madrid. Fu lì che in una brutta notte del febbraio 2006 Florentino Perez dopo una sconfitta decise di gettare la spugna chiudendo 6 anni di trionfi (prima) e disastri galattici (poi). Domenica le telecamere hanno beccato il presidente del Real che si spettinava per la disperazione, mettendosi le mani nei capelli di fronte all’ennesimo errore sotto porta della sua costosa collezione di figurine (328 milioni di euro in due estati).

L’arbitro Fernandez mostra il cartellino giallo a Josè Mourinho, allenatore del Real Madrid durante la partita di Maiorca REUTERS

sportive. «Due punti, un mondo», si legge sulla prima di As, «Molto lavoro per Mourinho», titola Marca. Lo strapotere del Barça (coi giornali catalani in estasi per l'esito della prima giornata), i vecchi mali, il gran «trabajo» che c'è da fare per ristrutturare la Casa Blanca. «A Maiorca — scrive El Mundo — si è visto un Madrid identico a quello di Pellegrini. Imbottigliato al momento di creare calcio e attaccato a Cristiano quasi tutta la sera». «Come se non fosse passato il tempo» è il commento di Marca. Il buco Mou crea aspettative immense ovunque si sieda e la Spagna non fa differenza: «Buca Mourinho» (non il Madrid), si legge sulla prima del Pais, quotidiano politico. Critiche al gioco, agli uomini, allo stato d'animo: «Affrettato, senza coesione tra i reparti e senza attacco». «Più intensità che classe, più episodi che gioco, più tensione che altro» (Marca). «I giocatori del Madrid sono scesi in campo angustiati dall'urgenza esattamente come l'anno passato» (Pais). Tutti parlano di progetto appena iniziato, ripetono che non c’è stato tempo a sufficienza per mettere a punto una macchina che deve sfidare il super-testato bolide blaugrana. La trivella E da oggi Mou lavora con 4 giocatori della prima squadra più una masnada di canteranos senza grande futuro: riavrà i suoi titolari solo due giorni prima di sfidare l’Osasuna. Partita che si perderà Cristiano Ronaldo, costretto ad uno stop di 2-3 settimane per una botta alla caviglia e sostituito in nazionale da Quaresma, 3 gol in 8 partite col Besiktas. Vola il «Trivela», vola il tempo per Mou, vola il Barça.

LE PAGELLE DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO

INGHILTERRA

SPAGNA a

RISULTATI

3 giornata

Blackburn-Arsenal Tottenham-Wigan Wolverhampton-Newcastle Blackpool-Fulham Chelsea-Stoke City Manchester Utd-West Ham Bolton-Birmingham Liverpool-West Bromwich Sunderland-Manchester City Aston Villa-Everton

1-2 0-1 1-1 2-2 2-0 3-0 2-2 1-0 1-0 1-0

SQUADRE

PT

CHELSEA 9 ARSENAL 7 MANCHESTER UTD. 7 ASTON VILLA 6 BOLTON 5 BIRMINGHAM 5 WOLVERHAMPTON 5 NEWCASTLE 4 MANCHESTER CITY 4 SUNDERLAND 4 TOTTENHAM 4 BLACKPOOL 4 LIVERPOOL 4 FULHAM 3 BLACKBURN 3 WEST BROMWICH 3 WIGAN 3 EVERTON 1 STOKE CITY 0 WEST HAM 0

G

PARTITE V N P

3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3

3 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0 1 1 1 0 0 0

6

5

6

6

6,5

6

Osvaldo

Cigarini

G. Rossi

Gritti

Mandorlini

Piccolo

Pascali

Sicuro e affidabile nello 0-0 del Saragozza a La Coruña, ma i suoi divorano gol fatti.

Doppietta al Getafe con messaggio chiarissimo all’Espanyol: riscattatemi dal Bologna.

Parte regalando un rigore, poi si riprende come tutto il Siviglia nel 4-1 al Levante.

Il Villarreal affonda a San Sebastian e Rossi, in campo 90’, non fa nulla per evitare l'1-0.

Se la cava senza troppi problemi nell’1-1 del Bellinzona con lo Zurigo ed è a metà classifica.

Il suo Cluj (rivale della Roma) batte 2-1 il Pandurii Tirgu Jiu e sale al 9o posto in classifica.

Tra i protagonisti del 2-1 del Cluj, sempre ben posizionato in difesa: non passa nessuno.

Lega subito con Sissoko (prestato dall’Udinese) e il Kilmarnock passa ad Aberdeen.

14

5

7,5

5,5

6

6

6,5

Barzagli

Molinaro

Ancelotti

Mancini

Cudicini

Di Matteo

Spalletti

Il Wolfsburg perde incredibilmente con il Mainz (da 3-0 a 3-4): non tutto funziona in difesa.

Anche lo Stoccarda crolla in casa (1-3 con il Dortmund) e l’azzurro non dà il meglio.

Ricomincia come aveva chiuso: da campione. Tre vittorie su 3, Chelsea già solo in testa.

Dopo il 3-0 al Liverpool, Tevez e compagni s’inceppano a sorpresa a Sundarland.

Un ritorno miracoloso con il Tottenham, dopo l’incidente. Ma subisce l’1-0 del Wigan.

Il suo West Bromwich tiene in scacco il Liverpool ad Anfield per 65’, poi però segna Torres.

Lo Zenit fa 3-0 in casa del Lokomotiv Mosca: +6 sul Rubin, 17 risultati utili consecutivi.

i gol del Chelsea, club che nell’Europa che conta ha segnato di più, l’unico in doppia cifra: due 6-0 e un 2-0, nessun gol preso e 6 punti su 6

SQUADRE

PT

PARTITE V N P

RETI F S

0 0 14 0 1 0 9 2 1 0 8 2 0 1 4 6 2 0 5 3 2 0 6 5 2 0 4 3 1 1 7 4 1 1 3 1 1 1 3 3 1 1 2 2 1 1 6 8 1 1 2 4 3 0 4 4 0 2 3 4 0 2 1 7 0 2 1 10 1 2 1 3 0 3 2 6 0 3 1 9

ATLETICO MADRID 3 1 BARCELLONA 3 1 SIVIGLIA 3 1 ESPANYOL 3 1 VALENCIA 3 1 ATHLETIC BILBAO 3 1 REAL SOCIEDAD 3 1 ALMERIA 1 1 DEPORTIVO 1 1 MAIORCA 1 1 OSASUNA 1 1 REAL MADRID 1 1 REAL SARAGOZZA 1 1 ALICANTE 0 1 VILLARREAL 0 1 GETAFE 0 1 MALAGA 0 1 LEVANTE 0 1 SANTANDER 0 1 SPORTING 0 1

1 0 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 1

4 3 4 3 3 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 0 0

11-13/9

PROSSIMO TURNO

0 0 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 3 3 4 3 4

11-12/9

Siviglia-Deportivo, Getafe-Levante, Villarreal-Espanyol, Almeria-Real Sociedad, Real Madrid-Osasuna, Sporting-Maiorca, Athletic Bilbao-Atletico Madrid, Barcellona-Alicante, Valencia-Racing, Real Saragozza-Malaga

MARCATORI

MARCATORI

4 GOL: Walcott (Arsenal), Drogba e Malouda (Chelsea), Carroll (Newcastle)

2 GOL Osvaldo (Espanyol), Konko (Siviglia), Joaquin (Valencia)

GERMANIA

FRANCIA a

RISULTATI

2 giornata

Kaiserslautern-Bayern Schalke-Hannover Werder-Colonia Wolfsburg-Mainz Eintracht F.-Amburgo Norimberga-Friburgo St.Pauli-Hoffenheim Leverkusen-Borussia Mönch. Stoccarda-Borussia Do.

2-0 1-2 4-2 3-4 1-3 1-2 0-1 3-6 1-3

a

RISULTATI

4 giornata

St.Etienne-Lens Lorient-Lione Nancy-Tolosa Valenciennes-Montpellier Arles-Rennes Caen-Brest Lilla-Nizza Sochaux-Paris Sg Monaco-Auxerre Bordeaux-Marsiglia

3-1 2-0 0-2 0-1 0-1 0-2 1-1 3-1 2-0 1-1

CLASSIFICA PT

PARTITE G

7,5

0-1 1-3 1-4 0-0 3-1 1-0 0-0 0-3 0-0 4-0

11/9: Everton-Manchester Utd, Arsenal-Bolton, West Ham-Chelsea, West Bromwhich-Tottenham, Wigan-Sunderland, Newcastle-Blackpool, Fulham-Wolverhampton, Manchester City-Blackburn 12/9: Birmingham-Liverpool 13/9: Stoke-Aston Villa

G. Galavotti, F.M. Ricci, R. Giambonini, R.Timofte

Contini

1 giornata

Alicante-Athletic Bilbao Malaga-Valencia Levante-Siviglia Deportivo-Saragozza Espanyol-Getafe Real Sociedad-Villarreal Osasuna-Almeria Racing-Barcellona Maiorca-Real Madrid Atletico Madrid-Sporting

G

PROSSIMO TURNO

RETI F S

CLASSIFICA

6

a

RISULTATI

CLASSIFICA

CLASSIFICA

SQUADRE

5

#

fSPAGNA / Debutto amaro per l’ex tecnico

MONDO

Terzo pareggio È lì, a Maiorca, che José Mourinho debutta in Liga, pareggia 0-0 (come aveva fatto, 1-1, con Samp e Bari nelle sue due «prime» italiane, 2008 e 2009) e si sente dire un po' ovunque che il suo Madrid assomiglia tanto a quello del suo predecessore. E non è un complimento. «Anno nuovo, stessa vita», è il titolo scelto dal Mundo per aprire le pagine

21 R

KAISERSLAUTERN 6 HOFFENHEIM 6 MAINZ 6 AMBURGO 6 HANNOVER 6 BORUSSIA MÖNCH. 4 ST.PAULI 3 BORUSSIA DO. 3 LEVERKUSEN 3 WERDER 3 FRIBURGO 3 BAYERN 3 NORIMBERGA 1 WOLFSBURG 0 SCHALKE 0 EINTRACHT F. 0 COLONIA 0 STOCCARDA 0

2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2

V

2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0

N

0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0

RETI P

0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2

PROSSIMO TURNO

F

5 5 6 5 4 7 3 3 5 5 3 2 2 4 2 2 3 1

SQUADRE

PT

S

1 1 3 2 2 4 2 3 6 6 4 3 3 6 4 5 7 5

10-12/9

TOLOSA 12 RENNES 8 MONTPELLIER 8 SOCHAUX 7 ST.ETIENNE 7 CAEN 7 MONACO 6 NIZZA 6 VALENCIENNES 5 MARSIGLIA 4 LILLA 4 LORIENT 4 PARIS SG 4 BORDEAUX 4 BREST 4 LENS 4 LIONE 4 NANCY 4 AUXERRE 3 ARLES 0

G

PARTITE V N P

RETI F S

4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4

4 2 2 2 2 2 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1 1 1 0 0

8 5 2 7 7 5 4 4 4 6 2 5 5 4 3 5 3 3 4 2

0 2 2 1 1 1 3 3 2 1 4 1 1 1 1 1 1 1 3 0

PROSSIMO TURNO

0 0 0 1 1 1 0 0 1 2 0 2 2 2 2 2 2 2 1 4

2 1 0 5 6 5 2 3 4 6 2 6 6 5 4 7 5 7 6 6

11-12/9

10/9: Hoffenheim-Schalke 11/9: Borussia Do.-Wolfsburg, Amburgo-Norimberga, Borussia Mönch.-Eintracht F., Friburgo-Stoccarda, Hannover-Leverkusen, Bayern-Werder 12/9: Mainz-Kaiserslautern, Colonia-St.Pauli

11/9: Auxerre-Caen, Lione-Valenciennes, Montpellier-Nancy, Paris Sg-Arles, Rennes-Sochaux, Tolosa-St.Etienne, Lens-Lilla 12/9: Brest-Lorient, Nizza-Bordeaux, Marsiglia-Monaco

MARCATORI 3 GOL: Lakic (Kaiserslautern), Van Nistelrooy (Amburgo), Cisse (Freiburgo), Dzeko (Wolfsburg)

MARCATORI 4 GOL Payet (St.Etienne) 3 GOL: Braaten (Tolosa)

taccuino BRASILE

PORTOGALLO

Terzo allenatore per il Flamengo

Porto già in fuga Il Benfica soffre

RIOd (m.can.) Silas, ex centrocampsita di Cesena e Samp, è il terzo allenatore del Flamengo in questa stagione tralasciando il provvisorio Toninho Barroso. Campione brasiliano in carica, il Flamengo è sceso al 13o posto della A. Zico cerca di ricostruire la rosa dopo le uscite del tandem di punta Adriano-Vágner Love. Jorginho, ex assistente di Dunga al Mondiale, va sulla panchina del Goiás,

LISBONAd (m.m.d.s.) Dopo le tre prime giornate di campionato il Porto è gia solo in testa con 9 punti. Ha battuto (2-0) in trasferta il Rio Ave con una doppietta di Hulk. Lo seguono Braga con 7 punti, Nacional 6, Vitoria Guimarães 5. Il Benfica è soltanto a 3 punti. Per le qualificazioni europee il Portogallo ha convocato gli «italiani» del Genoa Eduardo e Miguel Veloso.

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MARTEDÌ 31 AGOSTO 2010

LA GAZZETTA DELLO SPORT

SERIE BWIN LA GRANDE IN CRISI MERCATO SASSUOLO, E’ FATTA PER DE FALCO

L’ANALISI

Triestina: c’è Djuric Volpato al Livorno Padova, ecco Greco

I tre motivi di una partenza disastrosa

P

LE RIVOLUZIONI

IL PORTIERE

L’ATTACCO

Due rivoluzioni in 8 mesi: 13 giocatori presi dal d.s. Petrachi (foto) a gennaio e altrettanti oggi OMEGA

Sereni era una sicurezza: promosso Morello (foto), è diventato insicuro dopo l’acquisto di Bassi LIVERANI

L’infortunio di Bianchi (foto) e l’addio di Bernacci hanno privato la squadra di un vero centravanti di ruolo AP

NICOLA BINDA

Il Torino a zero Cairo assente Tutto in ritardo Mai così male con il presidente in 5 anni E il d.s. Petrachi fa i miracoli al mercato FRANCESCO BRAMARDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINOdUna promozione in A, tre stagioni nella massima divisione, prima del ritorno in B, da due anni a questa parte. Giovedì per Urbano Cairo saranno cinque le candeline sulla torta, presidente-patron, fondatore del Torino Fc 1906. Una ricorrenza, però, che il numero uno granata avrebbe preferito celebrare in altro modo, e non con la sua popolarità tra i tifosi granata al minimo storico e il Toro in ginocchio, visto l’inizio disastroso (due sconfitte su due, zero punti, ultimo e solitario in classifica).

Passo indietro Sabato il presidente ha disertato la trasferta di Cittadella, una delle rare volte da quando si occupa del Toro quasi a tempo pieno. In verità a gennaio Cairo aveva già fatto un passo indietro, dando carta bianca al d.s. Gianluca Petrachi nel tentativo di ridisegnare una squadra lontana dalla zona promozione prima con Colantuono e poi con Beretta. La ciambella, nonostante la rivoluzione nel mercato di riparazione (13 arrivi e 9 cessioni), non

EMPOLI PESCARA

Siena: Bega dice no, al suo posto Zoboli Reggina, altre cessioni e arriva De Feudis Bindi a Crotone. AlbinoLeffe: D. Zenoni?

0 0

GIUDIZIO 777 EMPOLI (4-2-3-1) Handanovic 6; Vinci 6, Angella 6, Stovini 7, Gotti 6; Musacci 6,5 (dal 12’ s.t. Valdifiori 6), Moro 6; Nardini 6,5 (dal 34’ s.t. Fanucchi 6), Cesaretti 6 (dal 23’ s.t. Mchedlidze 6), Fabbrini 6; Coralli 6,5. PANCHINA Pelagotti, Tonelli, Soriano, Dumitru. ALLENATORE Aglietti 6. PESCARA (4-4-2) Pinna 6,5; Zanon 6, Olivi 6, Mengoni 6, Mazzotta 6 (dal 44’ s.t. Del Prete s.v.); Gessa 6,5, Nicco 6, Cascione 6,5, Soddimo 6,5 (dal 36’ s.t. Verratti s.v.); Ganci 5,5 (dal 25’ s.t. Maniero 6), Sansovini 5,5. PANCHINA Bartoletti, Sembroni, Alcibiade, Zappacosta. ALLENATORE Di Francesco 6. ARBITRO Doveri di Roma 6,5. GUARDALINEE Giallatini 6 – Posado 6. AMMONITI Moro (E), Cascione (P) e Nicco (P) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.360, incasso di 5.723 euro; abbonati 1.202, quota non comunicata. Tiri in porta 4-6. Tiri fuori 5-3. In fuorigioco 3-0. Angoli 4-10. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.

Urbano Cairo, 53 anni, proprietario del Torino dal 2005: ha fatto una promozione e una retrocessione IMAGE

è riuscita con il buco per un soffio. Il tourbillon tra entrate ed uscite non ha però intaccato il bilancio, segnale importante per suggerire al patron di riprovarci, con la ditta «miracoli low cost» affidata ancora a Petrachi e Franco Lerda l’allenatore scelto dal presidente. Le cause Ad oggi i miracoli, nonostante la rivoluzione bis, non sono ancora arrivati. I nuovi acquisti sono al momento di nuovo 13, troppi e soprattutto fatti all’ultimo minuto per costruire gruppo, squadra e gioco. Il monte stipendi si è notevolmente ridimensionato, ma il Toro è ostaggio di se stesso, della difficoltà a cedere alcuni giocatori che avrebbero dovuto farne la fortuna (Di Michele e Diana per citarne un paio), una palla al piede in una rosa di 31 elementi. Il mercato del Torino si è trascinato stancamente tra mille difficoltà ed una direttiva da rispettare da parte di Petrachi: «vendere prima di comprare, abbattere il monte ingaggi». Con questa politica è partito ad esempio Sereni e Morello promosso titolare: portiere discreto, con uno stipendio di un terzo inferiore a Sereni. L’assenza nelle prime due gare di una torre come Bianchi e l’addio di Bernacci hanno poi penalizzato il reparto d’attacco. Fumata bianca La medicina è attesa per oggi, ultimo giorno di mercato, nella speranza che poi Lerda riesca a dare in poche settimane identità e cuore ad una multinazionale del calcio, mai così infarcita di stranieri (9). In entrata si attende la fumata bianca per D’Aiello e Loria in difesa e Gabionetta o Scaglia a centrocampo. In uscita invece Colombo, Loviso, Di Michele, Diana, Rivalta e Saumel. La scuola è iniziata da due giorni, ma in casa Toro mancano ancora i libri di testo.

w

I NUMERI

2

sconfitte Battuto in casa dal Varese e a Cittadella, il Toro è a zero punti. Mai un partenza così brutta in serie B

4

gol subiti Il Toro ha la peggior difesa insieme a AlbinoLeffe, Frosinone, Livorno e Portogruaro

31

giocatori E’ l’ampia rosa del Torino compresi gli ultimi due acquisti De Vezze e Pellicori

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dIl Siena ha aperto il mercato con il botto (Mastronunzio) e stamane, dopo l’incontro in programma tra i presidenti Mezzaroma e Foti, lo chiude con un altro acquisto di grido: si tratta di Brienza della Reggina, che arriva insieme al difensore Valdez. Per la difesa (in partenza Ficagna, forse per Frosinone) era fatta anche per Bega, che aveva trovato un accordo biennale, ma per una serie di motivi (sollevazione di compagni e tifosi, dubbi del giocatore a tornare in B, ecc...) l’affare ieri mattina è saltato: il Brescia, come risarcimento, ha proposto ai toscani Zoboli e Mareco, ma essendo il secondo infortunato, l’ok è arrivato per il primo, che questa mattina dovrebbe firmare e raggiungere Conte.

Altri affari La Reggina, che sta cedendo molto (oggi è ufficiale anche il passaggio di Carmona all’Atalanta), almeno un pezzo in entrata l’avrà: è De Feudis del Cesena. Il Sassuolo ha portato a termine la trattativa avviata tempo fa con il Chievo e ha ingaggiato il centrocampista De Falco (ex Ancona). Oggi il Padova invece definisce l’arrivo di Leandro Greco (ex Piacenza) dalla Roma, ma non è escluso anche un arrivo in attacco (magari con contestuale cessione di Soncin). Un portiere a Crotone: si tratta di Bindi del Genoa (era a Foggia). Trattative Il Livorno oggi potrebbe chiudere con Volpato del Bari (la stagione scorsa era al Gallipoli). Un attaccante anche per il Modena, che fa un pensierino su Joelson (Reggina), contende Zigoni (Genoa) al Piacenza, tiene calda l’ipotesi Bucchi (Napoli, ex Cesena) e ha come alternativa Nas-

IL POSTICIPO DELLA 2a GIORNATA NESSUN GOL ALLO STADIO CASTELLANI

Empoli, niente primo posto Il Pescara impone lo stop Le squadre sono ancora in rodaggio e dal mercato sono attese altre novità

coro Aglietti e l’ex Di Francesco. Occasioni dall’una e dall’altra parte, tentativi di fuga subito sopiti. Un botta e risposta continuo a cui è mancata la zampata vincente. E allora tutti in gruppo, nessuno che comanda.

h

IL MIGLIORE STOVINI (Empoli) VOTO 7

Miglior prova da quando è a Empoli: insuperabile, dà sicurezza a tutto il reparto

GIACOMO CIONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

EMPOLI (Firenze) dL’Empoli è ri-

masto sui pedali. La metafora ciclista ci sta tutta. Gli azzurri avevano la possibilità di balzare in testa da soli, ma il Pescara è rimasto a ruota senza mollare un attimo. «Alla fine è mancato solo il gol», dicono in

Tra partita e mercato Empoli e Pescara hanno dato la netta sensazione di essere due cantieri aperti. La squadra ospite è stata concreta fin da subito con Gessa e Soddimo. L’Empoli ci mette un po’ per carburare, ma quando lo fa Pinna si fa trovare sempre pronto. Dall’altra parte Stovini è insuperabi-

le e vista la possibile partenza di Angella per Udine (insieme a Fabbrini: entrambi però potrebbero finire la stagione in Toscana), il centrale fiorentino è una certezza. La prima vera occasione capita sui piedi di Nardini e porta la firma di Aglietti: uno schema su punizione mette l’esterno a tu per

Rej Volpato, 24 anni, ex Juve, è destinato al Livorno LAPRESSE

si (ex Mantova). Il Novara ha fatto un sondaggio su Ripa, che però per la Pro Patria è incedibile. E’ saltato lo scambio Arma-Della Rocca tra Cittadella e Triestina: i veneti adesso puntano su Piovaccari (dando Paolo Rossi al Ravenna), mentre i giuliani in attacco piazzano il colpo Djuric (Cesena), potrebbero rinforzare il centrocampo con Giacomo Tedesco (in rotta con la Reggina) e per la difesa non hanno ancora il sì di Vitale (Napoli); come portiere il Cittadella potrebbe prendere Fiorillo, se in cambio Villanova accetta di fare il terzo alla Sampdoria (e se questa contribuisce ad equiparare gli ingaggi). E’ ancora in stand-by il passaggio di Foti dalla Samp al Vicenza: molto dipende dalle cessioni che riuscirà a fare il club biancorosso. L’AlbinoLeffe pensa a Damiano Zenoni, svincolato dal Bologna. Oggi il Varese prepara un assalto al Livorno per riprendere Bernardini. L’Ascoli ha provato a bussare alla porta del Verona per Berrettoni, ma sembra un affare difficile. Infine il Grosseto, che ha chiesto Kozac alla Lazio.

CLASSIFICA SQUADRE

tu con Pinna che si vede sbattere addosso una bordata terrificante. Il Pescara risponde al 13’ sugli sviluppi di un corner con un’occasione per Cascione e poi per Soddimo, ma entrambi non trovano la porta. Occasioni Coralli, dopo la doppietta di Frosinone, torna assist-man come ai tempi di Eder e serve Cesaretti al 20’: solo davanti a Pinna, la punta azzurra spara a lato in diagonale. Angella prova a firmare la gara che potrebbe essere dell’addio al 40' con un colpo di testa, ma ancora Pinna dice no. Nella ripresa solo due le vere occasioni: al 22’ un errore difensivo innesca Soddimo che serve all'indietro Ganci, il tiro è parato da Handanovic; a due minuti dalla fine, in pieno recupero, Fanucchi non trova l’incornata vincente su corner.

SASSUOLO NOVARA ATALANTA EMPOLI SIENA MODENA VARESE VICENZA PORTOGRUARO LIVORNO CITTADELLA PADOVA ASCOLI CROTONE GROSSETO PESCARA FROSINONE PIACENZA REGGINA TRIESTINA ALBINOLEFFE TORINO

PT

4 4 4 4 4 4 4 3 3 3 3 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 0

PARTITE

RETI

G

V

N

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S

2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2

1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 0

0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 2

5 3 2 3 3 2 2 4 3 3 2 2 1 1 1 1 3 1 1 1 1 2

1 1 0 2 2 1 1 3 4 4 3 2 1 1 1 1 4 2 2 3 4 4

PROSSIMO TURNO Sabato 4 settembre, ore 20.45 TORINO-CROTONE Domenica 5, ore 12.30 MODENA-PADOVA; ore 15 ASCOLI-ALBINOLEFFE, ATALANTA-FROSINONE, CITTADELLA-NOVARA, GROSSETO-VICENZA, PORTOGRUARO-SASSUOLO, REGGINA-PIACENZA, TRIESTINA-PESCARA, VARESE-EMPOLI; ore 20.45 LIVORNO-SIENA

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MARTEDÌ 31 AGOSTO 2010

LA GAZZETTA DELLO SPORT

23 R

PRIMA DIVISIONE I POSTICIPI DELLA 2a

Como, felice Riva Il Verona crolla Colpaccio al Bentegodi con due gol nella ripresa Hellas contestato: è ultimo da solo nel girone A VERONA-COMO

0-2

GIUDIZIO ++ MARCATORE Riva all’11’ e al 48’ s.t. VERONA (4-3-1-2) Rafael 5,5; Campagna 6 (dal 20’ s.t. Cangi 5,5), Abbate 6 (dal 23’ s.t. Ceccarelli 6), Maietta 6, Scaglia 6; Russo 5,5, Esposito 6, Martina Rini 5,5 (20’ s.t. Scapini 5,5); Berrettoni 6,5; Le Noci 5, Ferrari 5. (Caroppo, Garzon, Mancini, Paghera). All. Giannini 5,5. COMO (4-1-4-1) Castelli 6; Maggioni 6, Bossa 6, Magli 6, Licata 6; Ardito 5,5; Da Dalt 5,5 (9’ s.t. Morandi 6,5), Riva 7, Fortunato 6, Villar 6 (dal 32’ s.t. Franco s.v.); Cozzolino 5,5 (dal 41’ s.t. Scardina s.v.). (Tornaghi, Ossouho, Bardelloni, Ambrogetti). All. Garavaglia-Brevi 6. ARBITRO Soricaro di Barletta 5,5. NOTE paganti 10.071, non ci sono abbonati, incasso di 114.060 euro. Espulso Scaglia al 44’ s.t.; ammoniti Riva, Ardito e Ceccarelli. Angoli 7-0.

Verona-Como è stato un appuntamento fisso della A. In quel periodo da borghesi i gialloblù sono riusciti a infilare pure uno scudetto, che sa tanto di preistoria. Oggi Verona e Como sono costretti a scannarsi per strapparsi un pezzo di pane e la prima sfida in Lega Pro conferma che tornare al caviale non sarà facile. Al Como bastano due tiri (di Riva) per battere il Verona, senza identità e peso offensivo. Rivoluzione Giannini abbandona il 3-5-2 naufragato con la Paganese per rifugiarsi in un 4-3-1-2 che esalta le qualità di

PT 4 4 4 4 4 3 3 3 3 2 2 2 2 2 1 1 1 0

G 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2

V 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0

N 1 1 1 1 1 0 0 0 0 2 2 2 2 2 1 1 1 0

P RF RS 0 3 2 0 3 2 0 2 1 0 2 1 0 2 1 1 5 2 1 3 2 1 5 5 1 2 2 0 2 2 0 2 2 0 2 2 0 2 2 0 2 2 1 3 4 1 2 3 1 1 5 2 1 4

ALTO ADIGE-SALERNITANA COMO-PERGOCREMA CREMONESE-SPAL (lunedì 6, 20.45) GUBBIO-RAVENNA LUMEZZANE-ALESSANDRIA MONZA-VERONA PAGANESE-BASSANO PAVIA-SPEZIA SORRENTO-REGGIANA

GIRONE B NESSUNA RETE AL LIBERATI

La Ternana tenta Ma il Cosenza c’è TERNANA-COSENZA

0-0

GIUDIZIO +++ TERNANA (4-4-2) Visi 7; Quondamatteo 6, Borghetti 6, Procida 6, Camillini 7; Lacheheb 7 (dal 30’ s.t. Imburgia s.v.), Arrigoni 6, Nitride 6, Alessandro 6,5 (dal 18’ s.t. Savi 5,5); Noviello 5,5 (dal 29’ s.t. Cori s.v.), Balistreri 5. (Cunzi, Ricca, Fuscello, Grieco). All. Gobbo 6,5. COSENZA (3-4-2-1) Petrocco 7; Musca 6,5, Fanucci 6, Di Bari 6; Ungaro 5,5 (dal 29’ s.t. Roselli s.v.), S. Fiore 6,5, De Rose 6, Giacomini 6,5; Olivieri 5,5 (15’ st Daud 6), A. Fiore 5,5; Mazzeo 5,5 (38’ s.t. Gagliardi s.v.). (De Luca, Scarnato, Chianello, Sommario). All. Stringara 6. ARBITRO Borriello di Mantova 6. NOTE spettatori 1.500 circa, paganti, abbonati e incasso nc. Ammoniti Procida e Lacheheb. Angoli 6-6. DAL NOSTRO INVIATO

GAETANO IMPARATO

Riccardo Riva (a destra), 24 anni, esulta dopo i due gol a Verona IPP

Berrettoni, che gioca un po’ trequartista, e un po’ si allarga a sinistra. Brevi si adatta e — più preoccupato di prenderle che di suonarle — gli mette alle costole Ardito, abbandonando Cozzolino al proprio destino perché nessuno dei centrocampisti gli dà sostegno. La palla arriva in avanti e torna subito indietro. Benzina per il Verona, che si affida a Berrettoni per accendere falò, subito spenti da Ferrari e Le Noci. Il Como si difende e basta, il Verona attacca, ma in modo confuso: Abbate stuzzica Castelli; Ferrari, solo a centroarea, non inquadra la porta; Le Noci è in ritardo sull’invito di Berrettoni.

MERCATO IL PISA ASPETTA ALFAGEME

Ravenna, due arrivi Alessandria insiste: c’è anche Scappini Juve Stabia: Mbakogu. Nocerina: Di Maio Brighenti al Viareggio, Mancini jr all’Entella

Rinforzi La ripresa si apre con un altro spreco di Ferrari (e lo zampino è sempre di Berrettoni) e poi dal cielo, è proprio il caso di dirlo, casca il gol di Riva, che in mezzo all’area ha tutto il tempo di sistemarsi la palla e mirare all’angolino alla sinistra di Rafael, non reattivissimo. La gente fischia, ma la fortuna non assiste il Verona (chiesti rigori su Scaglia e Ferrari: forse il secondo poteva starci). Il 2-0, ancora di Riva, è la mazzata finale. Per fortuna dalla Reggina è in arrivo Hallfredsson, mentre per l’attacco si punta a Saudati (Empoli) o Soncin (Padova). Chissà se basterà a questo Verona ultimo e contestato fino a tarda sera.

VINCENZO DI SCHIAVI

SQUADRE PT G LUCCHESE 6 2 ATLETICO ROMA 6 2 FOLIGNO 4 2 COSENZA 4 2 LANCIANO 4 2 VIAREGGIO 4 2 FOGGIA 3 2 GELA 3 2 BENEVENTO 3 2 TARANTO 3 2 PISA 2 2 NOCERINA 2 2 ANDRIA 1 2 BARLETTA 1 2 CAVESE 1 2 TERNANA 1 2 SIRACUSA 0 2 JUVE STABIA 0 2

V 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0

N 0 0 1 1 1 1 0 0 0 0 2 2 1 1 1 1 0 0

P RF RS 0 5 2 0 2 0 0 3 1 0 2 1 0 2 1 0 1 0 1 5 3 1 3 3 1 2 2 1 1 1 0 2 2 0 1 1 1 1 2 1 1 3 1 0 3 1 0 1 2 0 2 2 1 4

PROSSIMO TURNO Domenica 5 settembre, ore 15 BARLETTA-JUVE STABIA BENEVENTO-NOCERINA CAVESE-COSENZA FOLIGNO-VIAREGGIO LANCIANO-FOGGIA LUCCHESE-TERNANA PISA-ATLETICO ROMA SIRACUSA-ANDRIA TARANTO-GELA

potrebbe arrivare Ciano.

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANOdSi riempie l’Executi-

ve portandosi con sè gli ultimi colpi del mercato. Molto attivo il Ravenna in entrata e in uscita: preso D’Alterio dal Pescara, oggi dal Cittadella dovrebbe arrivare Paolo Rossi (ex Reggiana) nell’affare che porta Piovaccari in Veneto, mentre Scappini è stato ceduto all’Alessandria; Calzi è vicino alla Reggiana e dal Napoli

Altre di Prima Colpo della Juve Stabia che preleva Mbakogu dal Padova ed è vicina a Travaglini (Sangiovannese) e Nicolas Viola (Reggina). S’intensificano i movimenti anche a Pisa che tratta Memushaj (Chievo) e Alfageme (Grosseto); altre due piste calde: Tabbiani (Triestina) e Colombini (Taranto), mentre dal Catanzaro poterebbe arrivare Mosciaro (via Grosseto). Il Viareggio a

Paolo Stringara, 47 anni SCOLPINI

e patta, per una Ternana pronta a stravolgere il suo volto.

Ternana e Cosenza, li riservano per il calciomercato. Specie gli umbri che stanno per riportare in città Grandoni. Pari giusto, dopo la sfuriata iniziale calabrese e i ternani che si prendono il pallino del gioco prima, il gusto di spingere, graffiare poi. Manca il guizzo giusto che beffi due portieri in gran vena nella serata in cui Angelo Deodati, nuovo padrone della Ternana, si insedia.

Ternana sprint L’unico gol è di Deodati, che nell’intervallo annuncia colpi, due dalla Roma. Si tratterebbe di Pit (che rifiuta) e Della Penna o Virga: se Pit rinuncia potrebbe prenderli entrambi, ma pure Virga tentenna). La Ternana ha chiesto anche Caremi e Aurelio al Frosinone ed è vicinissimo a riportare in città il ternano doc Grandoni: smanioso (forse) di tornare a casa, non ha trovato l’accordo coi greci dell’Olympiakos Lion e adesso cerca quello con Deodati.

La chiave Briciole di minuti per studiarsi nel primo tempo e inizia a graffiare il Cosenza (12’ angolo, Musca di testa, Visi respinge, Fanucci spara alto). Risponde Lacheheb di testa e con incursioni, replica Aurelio: insidiosissimi. E continuano nella ripresa, dove Balistreri di testa spreca due ottimi palloni, poi Daud spara una sassata che Visi manda in angolo. Pari

Cosenza s’assesta Olivieri e Adriano Fiore più da supporto che offesa, Mazzeo che gira e lotta, mediana che regge l’urto ma a tratti lascia fare troppo ai ternani. Però il Cosenza la svanga, cresce e si regala Luiz Fogolari (detto Wàgner, difensore di quasi 2 metri), brasiliano del Gremio. Per l’attacco, oggi si decide tra Zizzari, Degano e Scarpa.

un passo da Brighenti (Chievo, era a Pergocrema). Il Taranto pensa a Coletti del Foggia, ma è sempre alla ricerca di un attaccante: niente da fare per Berrettoni (Verona). Bel colpo della Nocerina che ufficializza Di Maio, ex Catanzaro. Il Brescia manda El Kaddouri in prestito all’Alto Adige, mentre a Bassano è ufficiale Porchia dal Cosenza.

Salernitana. Dal Grosseto arrivano due ’89 al Gavorrano: Bertino e Curcio. A Catanzaro, dopo Boyomo, Martinez e Ngrandira, c’è Biondi (Group Città di Castello); si tratta con l’Atalanta per Coulibaly. Ravelli (Verona) passa alla Villacidrese mentre Re (Siena) va al Fano. Dal Rio (Siracusa) è il nuovo attaccante del Casale. Infine una curiosità: l’Entella prende Filippo Mancini (ex Bellaria) figlio di Roberto, tecnico del Manchester City.

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GIRONE B

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VERONA dTra il 1984 e il 1989

SQUADRE RAVENNA SPAL ALESSANDRIA LUMEZZANE PAVIA CREMONESE COMO GUBBIO PAGANESE MONZA PERGOCREMA REGGIANA SORRENTO SPEZIA BASSANO SALERNITANA ALTO ADIGE VERONA

PROSSIMO TURNO Domenica 5 settembre, ore 15

DAL NOSTRO INVIATO

ROBERTO PELUCCHI

GIRONE A

TERNANA dNiente reti. I botti,

In Seconda Si muove la Pro Vercelli: preso Orlando dalla

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24 R

MARTEDÌ 31 AGOSTO 2010

LA GAZZETTA DELLO SPORT

FORMULA 1

fArchiviata la gara difficile di Spa è già

tempo di concentrarsi sulla corsa di casa

Ferrari a Monza È l’ultima spiaggia Maranello corre ai ripari dopo il magro bottino del Belgio In settimana il test aerodinamico per correggere la F10

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il commento di PINO ALLIEVI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Ora servono due vittorie Due gran premi in quattro giorni: il primo a Parigi l’8 settembre, il secondo a Monza il 12. Da vincere entrambi, altrimenti va a monte la stagione. E’ questo l’impegno che attende la Ferrari dopo la disfatta in Belgio. Che è stata tanto amara quanto imprevista. E che ha una sola spiegazione: McLaren, Red Bull e Renault hanno messo in pista

macchine più competitive della F 10. Chiariamo: la Ferrari non è stata con le mani in mano, le ultime modifiche al diffusore hanno dato dei vantaggi. Ma i progressi degli altri team sono andati ancora più in là. E adesso si tratta di recuperare 41 punti al leader del campionato, il terribile Hamilton. Alonso ha fiducia (o se la dà), la Ferrari è protesa in una rincorsa disperata alla quale viene in aiuto, stavolta, la pista amica di Monza. Che non ha nè i curvoni che esaltano la McLaren nè le curve medio-veloci che favoriscono la Red Bull. Anche di questo si è discusso

a lungo ieri a Maranello, nel meeting post-gara al quale era presente Montezemolo. Il quale ha ricordato come un altro passo falso comprometterebbe ogni tentativo di rimonta. Ovvero, Monza è il crocevia del 2010. Ma prima la Ferrari deve affrontare il GP di Parigi. Che si disputerà negli uffici della Fia a Place de la Concorde. In gioco il punteggio (pesante) di Hockenheim, ossia la doppietta Alonso-Massa contestata per il gioco di squadra. E anche qui serve il punteggio pieno. Perché il Mondiale non si deciderà solo sulle piste ma anche e soprattutto nei salotti.

Fernando Alonso, 29 anni, alla prima stagione in Ferrari è 5˚ in classifica con due successi (Bahrain e Germania) REUTERS

MARIO VICENTINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

d La Ferrari non sorride. Il quarto posto di Felipe Massa non ha salvato il bilancio della trasferta in Belgio. E ieri, nella tradizionale riunione post gara, il sentimento che dominava a Maranello era di insoddisfazione.

Sogno Il Belgio ha interrotto il sogno del Cavallino, che si aspettava di proseguire nel miglioramento delle prestazioni iniziato a Valencia e che da Hockenheim a Budapest ha consentito di guadagnare 73 punti. Ora il risultato di Spa, pur con tutte le considerazioni del caso legate a fattori esterni quali l’incidente al primo giro di Fernando Alonso (centrato da Rubens Barrichello) e le condizioni meteorologiche, è stato negativo. Soprattutto per quanto riguarda l’esito della gara, che ha portato soltanto i 12 punti del quarto posto di Massa. Esame Nella riunione di ieri mattina, alla quale ha partecipato il presidente Luca di Montezemolo, è stato esaminato nel dettaglio il rendimento delle novità introdotte sulla F10. Sotto la lente soprattutto i motivi che hanno impedito di sfruttare al massimo il potenziale a disposizione. Come già era stato notato domenica pomeriggio, le verifiche al simulatore delle nuove soluzioni non sempre danno risultati attendibili. Così parti mai provate prima non è detto che risultino altrettanto valide una volta in pista. Speranza svanita Inoltre a Spa le mutevoli condizioni meteorologiche non hanno facilitato il compito dei tecnici. Venerdì era sembrato che la rossa avesse qualcosa di più. Anche se lo stesso Alonso (risultato il più veloce in entrambe le sessioni) aveva invitato alla cautela. Ma già nelle qualifiche le speranze di vedere una Ferrari vincente si erano drasticamente ridimensionate al punto che Alonso era stato costretto a impiegare un secondo treno di gomme morbide nella Q2 per non rischiare di restare escluso dai dieci. Una scelta che ha poi pagato nella battaglia per la pole quando gli è mancato quel treno di pneumatici.

Aerodinamica Una Ferrari sotto le attese, dunque, a livello di prestazioni. Ed è per questa ragione che già questa settimana si utilizzerà l’ultimo dei quattro test aerodinamici sul rettilineo di Vairano (Pavia) per verificare in pista le novità che non hanno funzionato a Spa. Sarà in quella occasione che sarà definita la configurazione aerodinamica per il Gran Premio d’Italia del 12 settembre.

y

LEWIS DI NUOVO IN TESTA

La classifica del mondiale dopo 13 GP (su 19).

PILOTI 1. Hamilton (GB-McLaren) 182 p.

Monza Dopo la battuta (quasi) a vuoto di Spa l’appuntamento di Monza diventa una specie di ultima spiaggia per rilanciare le speranze iridate della Ferrari. Nessuno può negare che perdere ulteriore terreno potrebbe compromettere la rimonta. Ora l’obiettivo è quello di tornare a lottare per la pole e, soprattutto, per la vittoria che, sul circuito di casa manca dal 2006 (con Schumacher).

2. Webber (Aus-Red Bull) 179 3. Vettel (Ger-Red Bull) 151 4. Button (GB-McLaren) 147 5. Alonso (Spa-Ferrari) 141

Finali Il ritiro di Alonso non lascia alternative. Prima di Spa Fernando aveva parlato di sette finali. Ora la prima è passata lanciando in alto Hamilton e Webber. Ma proprio il fatto che soltanto due dei cinque piloti in lotta per il titolo abbiano raccolto punti consente ad Alonso e alla Ferrari di conservare speranze concrete. Anche se, forse, inferiori a quel 50% di possibilità iridate indicate da Fernando prima di Spa.

6. Massa (Bra-Ferrari) 109

TEAM 1. Red Bull 330 punti 2. McLaren 329 3. Ferrari 250 4. Mercedes 146

NASCAR

Papis secondo per 12 millesimi

R

Che beffa: domenica sul circuito di Montreal (Canada) Max Papis ha perso la gara della Nationwide (serie Nascar) per soli 12 millesimi: in una sfida a tre con Boris Said e Jacques Villeneuve, il nostro Max (a destra nella foto AP con Said) ha tentato un disperato assalto all’ultima staccata ma è uscito largo sul cordolo e Said lo ha battuto.

Lewis Hamilton, 25 anni, leader del Mondiale

AFP

IL VINCITORE L’INGLESE DELLA MCLAREN HA MESSO UNA SERIA IPOTECA SUL TITOLO

Impeccabile Hamilton: non sbaglia mai E sull’uscita di Spa scherza: «I miei tifosi saranno saltati sulla poltrona!» MARCO DEGL’INNOCENTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

d«Questo primo posto è una ricompensa per quanto mi è accaduto nel 2008. Stavolta posso tenermi la vittoria». Anche il 7 settembre di due anni fa Lewis Hamilton era salito da vincitore sul podio di Spa. Ma dopo la gara gli venne data una penalizzazione di 25" che lo retrocesse al terzo posto, per aver tagliato irregolarmente la chicane ai danni del ferrarista Raikkonen. Quell’errore, voluto o meno, rischiò di co-

stargli la conquista del primo titolo mondiale. Domenica Hamilton ha dominato, senza sbagliare, un GP del Belgio difficilissimo, costellato di incidenti sul bagnato, dove anche uno dei maggiori rivali per il titolo, Sebastian Vettel, ha commesso errori pesanti, primo fra tutti lo «speronamento» di Button, che ha gravemente compromesso le sue possibilità iridate. Esente Hamilton continua a non commettere errori, mentre gli avversari sbagliano. Anche Mark Webber, che al momento sembra essere rimasto l’unico a contendergli il titolo, ha sbagliato la partenza a Spa, buttando al vento il vantaggio della pole. E quando pure Lewis si prende qualche rischio di troppo la fortuna e il

LE TRE PERLE DEL 2010

TURCHIA

CANADA

BELGIO

La prima vittoria 2010 Lewis Hamilton l’ha ottenuta in Turchia. Il pilota della McLaren ha preceduto il compagno Jenson Button e Mark Webber. Un successo regalato dai due piloti Red Bull, che si sono scontrati mentre erano in testa AP

Per il bis, Hamilton ha dovuto aspettare solo due settimane. Il secondo successo della stagione è infatti arrivato in Canada, dove l’ex campione del mondo ha preceduto la Red Bull di Sebastian Vettel e la Ferrari di Fernando Alonso EPA

Sia con il bagnato sia con l’asciutto, e nonostante un fuoripista sulla ghiaia, Lewis Hamilton domenica a Spa è stato in testa dal primo all’ultimo giro. Una vittoria che gli ha permesso di tornare in vetta alla classifica davanti a Webber AFP

cielo, come lui stesso ha ammesso domenica, lo assistono: è capitato quando è rimasto in pista sotto il diluvio con le gomme da asciutto e ha rischiato di schiantarsi contro il muretto. Manovra Ma anche in quella fase delicata ci ha messo del suo: «Ho scalato dapprima una marcia, poi mi sono di nuovo concentrato ed ho ripreso il controllo della vettura. Sono sicuro che in quel momento qualcuno dei miei tifosi non sarà rimasto seduto al suo posto, io stesso avrei fatto un salto sulla poltrona…» Ed ha sintetizzato così la sua gara: «Mi sentivo semplicemente in una condizione incredibile. La macchina andava a meraviglia. Ero in testa e avevo tutto sotto controllo. Potevo mantenere facilmente le distanze dagli inseguitori. Anche nel momento in cui si avvicinavano, avevo la risposta pronta». Certezze da leader.

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MARTEDÌ 31 AGOSTO 2010

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MOTOMONDIALE

25 R

fRossi a Indy è caduto tre volte in due giorni e ha fallito il podio per la seconda gara di fila

DOPO IL RIENTRO

Il terzo posto a Laguna Seca miglior risultato

P

GP ITALIA: IL K.O.

GP GERMANIA: 4˚

GP STATI UNITI: 3˚

REP. CECA: 5˚

INDIANAPOLIS: 4˚

Mugello sabato 5 giugno: Rossi cade alle Biondetti e si frattura tibia e perone destri: operato IMAGE SPORT

Torna a 41 giorni dal botto: 5˚ in prova, in gara duella con Stoner per il podio, perso all’ultima curva ANSA

Una settimana dopo, il riscatto a Laguna Seca: nel finale Vale attacca Dovizioso e trova il podio LAPRESSE

Cade in qualifica e poi corre uno dei GP più anonimi: a fine gara annuncia di aver firmato con Ducati IPP DA TV

Tre cadute in un weekend, Vale forse non le aveva mai fatte. In gara risale solo ai piedi del podio MILAGRO no si è contraddetto. «Da quando sono tornato in sella — ha svelato — abbiamo deciso di sistemare la moto come quella di Lorenzo, visto che lui stava andando molto forte, ma abbiamo capito che non era la strada giusta, perché guidiamo in modo totalmente differente. A Indy siamo tornati alle mie regolazioni e, sotto questo aspetto, è stata una gara importantissima, perché così mi sento molto meglio». Una novità che Lorenzo ha liquidato con freddezza: «Non mi sembra molto corretto, ma, in fondo, non me ne importa nulla».

Valentino, perché non vinci più? «Mi manca il fiato» «Sono a corto di preparazione per i guai fisici e ho sbagliato a copiare gli assetti di Lorenzo» GIOVANNI ZAMAGNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

INDIANAPOLIS (Stati Uniti) dQuarto ma soddisfatto. Anomalo per uno come Rossi, che per la seconda volta di fila va fuori dal podio. Ma è tutto il 2010 di Valentino ad essere inconsueto: una sola vittoria, al debutto in Qatar, il primo vero incidente della carriera, tre gare saltate per infortunio dopo 230 GP consecutivi, 4 cadute nelle ultime due corse (una a Brno, due sabato e l’ultima domenica), «come non mi accadeva dal 1996». Ecco, quindi, che anche un quarto posto, seppure alle spalle di altre due Yamaha, diventa un risultato positivo. «Nella parte centrale della gara

— giustifica il suo appagamento — ero veloce come Lorenzo e Spies e a Brno non era accaduto. Poi, purtroppo, ho dovuto calare il ritmo, perché fisicamente non sono ancora a posto, non ho forza e non ero pronto per una gara così dura come è stata quella di Indy che si è corsa con temperature elevatissime, in condizioni perfino peggiori rispetto a quelle della Malesia». Ritardo Insomma, la mancanza di risultati è dovuta solamente, o soprattutto, al ritardo di preparazione. «Non dimentichiamoci — sottolinea il campione di Tavullia — che, secondo le previsioni, sarei dovuto tornare in pista a Misano: sono con-

tentissimo di avere affrettato i tempi, ma queste difficoltà sono assolutamente normali. In questi mesi, non ho potuto allenarmi come al solito, perché dovevo fare esercizi specifici per il recupero della gamba e della spalla e non ho quindi la preparazione adeguata: adesso devo fare fiato». Una tesi confermata dagli uomini della sua squadra: «La testa è pronta, il fisico non ancora», afferma chi lo segue da vicino dentro al box. Contraddizione Così, anche la

messa a punto della moto ne risente, perché, come aveva ammesso lo stesso Rossi alla vigilia di Indy, bisognava adattare la M1 alle menomazioni fisiche. Ma dopo la gara, Valenti-

Valentino Rossi, 31 anni, si protegge dal caldo torrido di Indy AP

SENZA SOSTA

Domenica di nuovo in pista a Misano Domenica si corre il GP di San Marino e della Riviera di Rimini, 12ª tappa iridata a Misano (4.226 metri). Così il Mondiale: MotoGP: 1. Lorenzo 251; 2.

Pedrosa 183; 3. Dovizioso 126; 4. Stoner 119; 5. Rossi 114. Moto2: 1. Elias 186; 2. Iannone 119; 3. Lüthi 108; 5. Corsi 84. 125: 1. Marquez 172; 2. Terol 168

Pazienza Ma Valentino tornerà a essere vincente prima della fine della stagione? «Quando sono risalito in sella — replica —, sapevo che avrei incontrato delle difficoltà. Ci vuole calma, bisogna lavorare per essere nuovamente forti e competitivi. So guidare, il mio team sa lavorare e le prossime piste mi sono sempre state favorevoli. Queste sette gare saranno importanti per tornare ai miei livelli e prepararmi al meglio per il 2011». Insomma, Valentino è convinto di poter tornare al più presto protagonista e invita i suoi tifosi a Misano. «Spero che vengano in tanti, come negli anni passati e anche a Tavullia saranno giorni di festa. Dai ducatisti mi aspetto una buona accoglienza: in passato mi hanno sempre trattato bene, lo faranno a maggior ragione ora».

IL FENOMENO LA TRAGEDIA A MARGINE DEL GP USA APRE IL DIBATTITO SULL’ETÀ SEMPRE PIÙ BASSA CON LA QUALE SI INIZIA A CORRERE Bretagna, perché a casa sua su pista si poteva correre soltanto a 15 anni.

Che follia i baby piloti da 200 all’ora! w

Lenz, il tredicenne morto a Indy, guidava un mezzo di 80 kg e 34 Cv

I NUMERI

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DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO FALSAPERLA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

INDIANAPOLIS dChe stridore assordante tra le immagini di Peter Lenz per terra, sull’asfalto di Indy, già probabilmente morto, e la festa dei vincitori sul podio del Motomondiale. Difficile dire che cosa sia giusto fare in questi casi, se fermare una macchina gigantesca oppure mandare avanti lo spettacolo. Ma almeno il rispetto per un ragazzino di 13 anni che ha pagato con la vita la passione che è la stessa dei campioni, quello sarebbe stato lecito aspettarlo. Invece, colpevolmente niente.

Precoci E subito dopo non puoi ricacciare indietro le domande: è lecito morire a 13 anni? E farlo in moto? Qui la ragione si arrende davanti alla coscienza di ciascuno di noi.

Peter Lenz, 13 anni in una gara a Las Vegas con una Honda RS125 del ’96. A fianco gli inutili soccorsi domenica a Indianapolis AP

Sicuramente non si può seguire la demagogia della pericolosità delle corse, ma è chiaro che la ragione chiede se non sia giusto, meglio, doveroso mettere dei paletti. L’incidente di Lenz ha tutti i requisiti della tragica fatalità, perché non è normale cadere nel giro di allineamento che serve solo a riscaldare le gomme ed è terribile coincidenza vedere che dietro arriva un altro ragazzino che non può fare niente per evitare l’impatto. Pe-

rò il problema resta. Albori Il fenomeno dei baby campioni ormai è storia, non più novità. Nel 1990 il mondo si stupiva davanti a Loris Capirossi campione del mondo 125 a 16 anni, senza nemmeno la patente per la moto da strada. Poi è esploso il fenomeno delle minimoto, da cui sono passati tutti i campioni di oggi: in sella a 3-4 anni, prime gare a 8-9. Logico immaginare l’escalation. Lo stesso Jorge Lorenzo,

che a 23 anni sta volando verso il primo titolo MotoGP, aveva fatto le sue prime corse vere a 11 anni nella Copa Aprilia 50, ottenendo una deroga speciale: papà Chicho che aveva firmato la liberatoria, prendendosi tutti i rischi di un eventuale incidente. Alternative Ogni Paese ha le sue regole. Per fare un esempio, il giovane Casey Stoner a 14 anni emigrò con tutta la famiglia dall’Australia alla Gran

Gli anni di Peter Lenz, il giovane pilota di Vancouver, (WA), morto a Indianapolis. Salito in moto a 5 anni, aveva già vinto 4 titoli Can-Am e 5 nazionali. Nel 2009 in un incidente si era rotto tibia, perone, femore, omero con la lesione di un nervo radiale. Quest’anno era in testa al Trofeo Moriwaki con 4 vittorie e 5 podi in 12 gare disputate

Limite Il Motomondiale, sulla spinta dei piloti, da quest’anno ha alzato il limite minimo per entrare nella 125 da 15 a 16 anni (lo era già per la Moto2, sale a 18 per la MotoGP), ma la «Rookie Cup 125», che fa da contorno al campionato per cercare nuovi talenti, ammette piloti tra i 12 e i 14 anni. In Italia si corrono gare «vere» dai 14, ma siccome in Spagna si deroga fino a 13, molti si spostano lì: la corsa al ribasso non conosce frontiere. Quanto alle moto, stiamo vivendo un momento di transizione. Il mezzo classico per affacciarsi alle corse «dei grandi» fino ad ora è stato la 125: motore monocilindrico 2 tempi, 40-45 cavalli a seconda della competitività, velocità anche di 240 orari, peso di 136 chili compreso il pilota. Il Trofeo Moriwaki fatale a Peter è un po’ la prefigurazione di quello che sarà la classe d’accesso dal 2012: motore sempre monocilindrico a 4 tempi, potenza 34 cavalli, velocità di poco superiore ai 200 orari, peso poco sotto gli 80 chili solo per la moto, tempi di oltre 10 secondi più lenti della 125. Dati crudi, però, che non spiegano una tragedia.

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SUPERBIKE

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fDopo l’annuncio di Borgo Panigale,

interviene l’organizzatore del Mondiale

«La Ducati sbaglia a lasciarci» Flammini: «È una piccola Casa, l’impatto sullo spettacolo sarà impercettibile. Nessuno la seguirà» PAOLO GOZZI

LA SCHEDA

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

O

dLa Ducati ha annunciato il ritiro ufficiale dal Mondiale Superbike dopo 22 anni nei quali ha conquistato 29 Mondiali, tra piloti e marche e 288 vittorie in 558 gare.

PAOLO FLAMMINI 47 anni Manager

Dal 2007 è l’Ecclestone del campionato

È un colpo che può far vacillare la Superbike nell’eterna guerra contro la rivale MotoGP?

«Abbiamo sette costruttori, esce solo il più piccolo — risponde Paolo Flammini, amministratore delegato della Infront Motorsport, gigante italo-svizzero che gestisce il campionato —. La Ducati vende solo 40 mila moto l’anno, certo perdiamo la tradizione perché Ducati aveva sempre partecipato. Ma l’impatto sullo spettacolo sarà impercettibile, in quanto già quest’anno il team privato di Checa sta davanti agli ufficiali. Semmai è la Ducati che ci perde: non potrà promuovere direttamente il prodotto di serie». La Ducati sostiene che in tempi recenti la Superbike è diventata competizione tra prototipi, perdendo la propria natura.

«Non è vero. Le moto che cor-

I NUMERI

Tredici gare Un giro d’affari di 50 milioni Nel Mondiale Superbike, nato nel 1988, corrono maxi moto derivate dalla produzione: telaio e aspetto esterno devono essere gli stessi del modello in vendita, il motore è ampiamente elaborato. Le migliori hanno 220 cavalli, una ventina in meno della MotoGP, che sono prototipi senza vincoli costruttivi. La Superbike è gestita da Infront Motorsport, nata dalla fusione (2007) tra la romana Flammini Racing e la svizzera Infront, gigante svizzero dei diritti tv: Mondiali di calcio, serie A, Bundesliga e altro. Presidente è Joseph Blatter, nipote del numero 1 della Fifa. Dal 2009 in Superbike corrono le principali Case: le giapponesi Honda, Suzuki, Yamaha e Kawasaki, che giovedì al Nürburgring presenterà la moto 2011, e le europee Ducati, Aprilia (oggi Biaggi prova al Mugello novità per il 2011) e Bmw (primo Mondiale in 93 anni di storia). In MotoGP ci sono «solo» 4 Case: Yamaha, Honda, Suzuki e Ducati. I piloti sono 25 (17 in MotoGP); la gestione di un team ufficiale costa circa 5 milioni di euro (20-25 in MotoGP) ma i privati possono correre da protagonisti con un milione di euro a stagione; 13 i GP in calendario in Europa, America, Africa e Oceania. Lo sponsor principale della serie è la taiwanese Hannspree (elettronica), co-sponsor Pirelli, che è pure fornitore unico di pneumatici, e Alfa Romeo. Il giro d’affari del campionato è di circa 50 milioni di euro.

Michel Fabrizio sulla Ducati: il team ufficiale nel 2010 ha vinto 2 gare, una ciascuno per Haga e Fabrizio ALEX PHOTO

rono in Superbike, anche le Ducati, costano 130-140 mila euro, un prototipo costerebbe dieci volte tanto. Comunque, anche in collaborazione con la Ducati, stiamo lavorando per migliorare la sostenibilità economica del nostro campionato. In tutte le serie dove corrono dei prototipi i privati sono comprimari, da noi possono vincere». L’uscita della Ducati può causare un effetto domino?

«Le bicilindriche stradali sono dovute salire a 1200 cmc per rispettare i limiti anti inquinamento. La Superbike è specchio del mercato, quindi il regolamento ha dovuto ammettere questa configurazione. Ma abbiamo creato un sistema di equiparazione delle prestazioni con le 1000 quattro cilindri che sta funzionando benissimo: le gare sono equilibrate, spettacolari e con tanti vincitori diversi».

La Ducati ha voltato le spalle alla Superbike: toglierete di mezzo la bicilindrica 1200 per ritorsione?

«No. Noi facciamo i regolamenti nell’interesse del campionato. C’è la Ktm che vuole entrare con una bicilindrica 1200 e la stessa Ducati farà correre tante moto in forma indiretta, in attesa del nuovo modello 2012». La MotoGP nel 2012 aprirà le

Paolo Flammini (nella foto sotto, ALEX PHOTO) è nato a Roma il 28 giugno 1963. È amministratore delegato di Infront Motorsport, creata nel 2007 dalla fusione tra Flammini Racing e Infront, per gestire il Mondiale SBK

porte alle 1000 derivate dalla serie: cosa farete per evitare rischio di sovrapposizione?

«La MotoGP è il campionato dei prototipi e se faranno correre soltanto i prototipi non ci sarà alcun tipo di problema. La Federmoto internazionale ci ha fornito ampie assicurazioni». Perché MotoGP e Superbike continuano a farsi guerra?

«Da parte nostra non c’è alcuna guerra. Se i due promotori rispetteranno i limiti imposti dai contratti di gestione con la Federmoto internazionale non ci sarà alcun tipo di problema». Perché la Superbike non ha una copertura all’altezza della MotoGP?

«La MotoGP ha 70 anni di storia, la Superbike 22: è un dato che pesa. Ci siamo legati ad Infront perché ci aiuteranno ad aumentare l’esposizione in televisione. È un processo che richiede qualche anno. Presto ci saranno grandi novità». Nel 2011 la Superbike sarà trasmessa in diretta sulle reti della Rai?

«No per il prossimo anno abbiamo un accordo con La7, per il 2012 è tutto aperto».

«I costruttori impegnati in Superbike seguono strategie consolidate negli anni e la decisione della Ducati non influenzerà gli altri. Tanto più che stiamo parlando di un’industria di piccole dimensioni rispetto a chi vende milioni di moto». Gabriele Del Torchio, amministratore delegato Ducati, ad Indianapolis ha auspicato che la Superbike diventi il Mondiale del privati.

«La Superbike è strutturata in modo da rendere molto flessibili le modalità di partecipazione. Le Case possono scegliere di correre in forma diretta, con strutture esterne o solo vendendo le moto ai privati. Le nostre porte sono aperte a tutti. E non cambieremo». Perché il regolamento permette alla Ducati di correre con 200 cmc più dei rivali?

L CLIC

IL FRATELLO MAURIZIO È STATO PILOTA DI F.2 E ORA PREPARA IL GP DI F.1 A ROMA Due fratelli con le corse nel sangue. Paolo Flammini è, infatti, il fratello minore di Maurizio, 60 anni, che negli anni ’70 corse a lungo in F.2, conquistando anche tre vittorie. Fu lui, nel 1990, due anni dopo la nascita del campionato, a prendere in gestione la Superbike, facendola diventare fenomeno motoristico di prima grandezza. Ora è impegnato nell’organizzazione di un GP di F.1 a Roma: la prima edizione dovrebbe disputarsi nel 2013 all’Eur.

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CICLISMO VUELTA, 3a TAPPA

«Qui per vincere E mi faccio aiutare da Google Earth»

E Sastre?

Nibali è 4o nel giorno di Gilbert: «Sono contento di come vado. Non conosco le tappe, così le studio su Internet»

«Sì, chi fa un fuorigiri lo paga perché si fa moltissima fatica a recuperare. Vincerà il più costante».

CLAUDIO GHISALBERTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MALAGA (Spagna) dNibali c’è! Il si-

ciliano della Liquigas ha la condizione psicofisica giusta per provare a vincere la Vuelta. Lo ha dimostrato anche ieri, quando a 1300 metri dal traguardo, sulla salita del Mirador di Gibralfaro, è stato il primo ad aprire il gas. La vittoria poi è andata al più esplosivo Philippe Gilbert (occhio, il belga per il Mondiale fa male), che ha strappato anche la maglia rossa a Mark Cavendish. Vincenzo ieri ha chiuso al 4˚ posto, a 15" dal vincitore, ma ha rosicchiato 3" a Menchov, 4" a Mosquera e Frank Schleck e 15" a Sastre, tutti uomini di classifica, mentre Pozzato, atteso come possibile protagonista, ha chiuso 11˚ a 19". «Sono contento di come sono andato perché io non sono adattissimo a questi arrivi così esplosivi — ammette lo Squalo di Messina dopo avere fatto una doccia con le bottigliette d’acqua al termine di un’altra giornata torrida —. Gilbert ha fatto un numero dei suoi, come quello di Anagni al Giro 2009. Però ho visto un bel Menchov, subito dietro di me. Sarà un grande avversario».

«Non conosco nessuna tappa e in genere conosco poco la Spagna. Alla sera guardo cosa mi aspetta il giorno dopo su Google Earth. Kreuziger mi ha parlato della Bola del Mundo (penultimo giorno, ndr) e mi ha detto che è una salita da paura». Siete partiti con un caldo torrido. Potrebbe influire?

«MENCHOV SARÀ UN GRANDE RIVALE SASTRE MINA VAGANTE»

«Tra gli avversari anche Mosquera e Frank Schleck. Il caldo di quest’inizio può influire. Il Mondiale? Per ora penso alla Vuelta» È infastidito da queste temperature?

«Più di testa che di gambe. In bici ho sempre questa sensazione di bocca secca...». Lei è sempre stato molto ambizioso. Ora si trova nella condizione di correre da capitano. Sente la pressione?

«Per ora no, sono tranquillo. Però sono consapevole che questa è la prima grande occasione che ho davanti e devo sfruttarla. Alla fine non sarà neanche importante vincere, quanto avere dato la dimostrazione di essere un corridore che può lottare fino in fondo per questi obiettivi».

Vincenzo Nibali è nato a Messina il 14 novembre 1984 e vive a Mastromarco (Pistoia). Da dilettante è stato bronzo iridato under 23 nella crono (2004). Passato pro’ nel 2005 con la Fassa Bortolo, dal 2006 corre per la Liquigas.

SUCCESSI

Conta 17 vittorie: la prima il 22 marzo 2006, tappa di Faenza alla Settimana Coppi&Bartali; l’ultima il 21 agosto al Trofeo Melinda. Spiccano il Gp Plouay (2006), il Giro del Trentino (2008), il Tour de San Luis (2010) e la tappa di Asolo al Giro d’Italia di quest’anno

Pensa al Mondiale?

«Sì, mi piacerebbe esserci perché sarebbe la prima volta da pro’. E’ più adatto a gente come Pozzato che a me. Però io potrei correre in appoggio e magari avere un ruolo per il finale. Ma quella è un’altra storia. Fino a Madrid voglio stare concentrato solo sulla Vuelta».

Gli altri rivali per la vittoria chi sono?

«Mosquera in Spagna va molto forte, l’ho visto anche a Burgos. Poi Frank Schleck che ha corso poco, è fresco e ha grandi motivazioni. Pozzato mi ha parlato bene anche di Rodriguez (ieri 2˚ a 3" da Gilbert, ndr)».

TERZO AL GIRO 2010

Quale sarà la tappa chiave?

x

DAL NOSTRO INVIATO

y LA GUIDA

«Una mina vagante capace di qualsiasi risultato, anche se lo vedo più per un successo di tappa che per la generale».

GRANDI GIRI

Nel 2008 ha chiuso 11˚ al Giro d’Italia e 18˚ al Tour de France; 7˚ al Tour 2009, 3˚ al Giro 2010 dietro a Basso e ad Arroyo

Che cosa le ha insegnato correre vicino a un campione come Ivan Basso?

Vincenzo Nibali, 25 anni, ha chiuso a 15" da Gilbert: in classifica è a 28" dal belga SUNADA

«Cerco di fare come lui, stando sempre attento a non correre rischi».

LA PROPOSTA LA PARTECIPAZIONE DI UNA SQUADRA NAZIONALE AL GIRO DEL VENETO HA CREATO UN GRANDE INTERESSE

Bettini: «Vorrei l’Italia tutto l’anno» di Ballerini. Adesso non si può fare, ma in futuro...»

guardare gli avversari davanti e due per quelli dietro: totale sei. Da c.t. non ho potuto usare neanche i due occhi regolamentari: avevamo la macchina numero 16, e da lì la corsa neanche si vede».

DAL NOSTRO INVIATO

Cioè?

MARCO PASTONESI

«In bici si ha la percezione diretta: si vede, si fa. In macchina si segue. Ed è tutto più complicato».

Il c.t. «Era un sogno

CASTELFRANCO VENETO

(Treviso)

dProve generali di ammiraglia azzurra. Navigatore il c.t. Paolo Bettini, al volante il tecnico Marino Amadori, dietro il meccanico Giuseppe Archetti. Il debutto, in «amichevole», sabato scorso al Giro del Veneto. Bettini, più facile a due o a quattro ruote?

«Da corridore avevo due occhi per non arrotarmi, due per

E allora?

«La corsa si costruisce prima di correre. Guardando i propri corridori: scoprendo e studiando il loro carattere, parlando e ascoltando. E la corsa s’imposta attraverso i propri corridori: a loro ho chiesto di essere una squadra. "Cercatevi", "Non state mai da soli", "Aiutatevi"».

L’hanno fatto?

«Sì, molto, e di questo sono proprio soddisfatto. C’erano esperti, come Ongarato e Tonti, c’erano superprofessionisti, come Ballan, c’erano giovani, come Ulissi. Ma è tutta gente che corre da almeno 15 anni, e sa già come muoversi. Ai ragazzi ho chiesto di gestirsi da soli e insieme: scoprire, capire, interpretare. Per esempio: due avversari della stessa squadra che, in un particolare momento della corsa si parlano, può significare un attacco».

Anche al Mondiale?

«Tanto più che, al 99%, a Melbourne non si potranno usare le radioline. E forse per me sarà meglio stare ai box che in macchina. Almeno così potrò fare come quando ero corridore: guardare in faccia i corridori per capire come stanno. Gli occhi sono lo specchio dell’anima, ma anche della salute». Questa Nazionale ha avuto un grande successo.

E le radioline?

«I corridori veri non sono radiocomandati. Alla vigilia si fanno le tattiche, in corsa ci sono decisioni che devono essere prese al volo. Attaccare, seguire, aspettare, ricucire, tirare: non devo essere io a ordi-

narlo, ma loro a intuirlo».

Paolo Bettini, 36 anni, è stato nominato c.t. il 16 giugno IPP

«Ci hanno proposto di partecipare ad altre corse del calendario italiano, a cominciare dal Giro di Romagna. Quest’anno non si può. Il prossimo — ma il mio mandato scade a fine anno, sono solo un traghettatore dopo la morte di Franco Ballerini — forse sì, magari anche in una breve corsa a tappe. Lo voleva Franco, e anch’io penso che sia la cosa giusta. Perché tutto quello che crea interesse, fa bene al ciclismo».

Pozzato arriva 11o Andy Schleck chiude a 14’10"

Philippe Gilbert, 28 anni BETTINI ARRIVO: 1. Philippe GILBERT (Bel, Omega Pharma) 157,3 km in 4.06’12", media 38,321; 2. J. Rodriguez (Spa) a 3"; 3. Anton (Spa) a 13"; 4. Nibali a 15"; 5. Bole (Slo); 6. Roche (Irl); 7. Menchov (Rus) a 18"; 8. Mosquera (Spa) a 19"; 9. Arroyo (Spa); 11. Pozzato; 13. F. Schleck (Lus); 15. Bruseghin; 21. L. L. Sanchez (Spa) a 25"; 31. Sastre (Spa) a 30"; 36.Santaromita; 41 Mori a 40"; 55. Bennati a 58"; 62. Marzano a 1’26"; 75. Caruso a 3’01"; 76. Finetto; 77. Gasparotto a 3’40"; 103. A. Schleck (Lus) a 14’10"; 124. Petacchi a 19’05"; 141. Cavendish (Gb) a 25’03"; 180. Freire (Spa) a 25’29". CLASSIFICA GENERALE: 1. Philippe GILBERT (Bel, Omega Pharma) 8.55’56"; 2. J. Rodriguez (Spa) a 14"; 3. Siutsou (Bie) a 22"; 4. Van Garderen (Usa) a 26"; 5. Nibali a 28"; 6. P. Velits (Slk); 9. F. Schleck (Lus) a 36"; 10. Florencio (Spa) a 41"; 11. Pozzato a 42"; 12. Santaromita a 43"; 13. Kreuziger (Cec); 14. Sastre (Spa) a 46"; 17. Bruseghin a 47". 33. Menchov (Rus) a 57"; 98. A. Schleck (Lus) a 14’27"; 182. Cancellara (Svi) a 26’58". OGGI: 4ª tappa, Malaga Valdepeñas de Jaén, 184 km. Tre gpm: l’ultimo, di 2ª categoria, a 8 km dalla fine. La strada sale anche negli ultimi 2 km. TV: Diretta Eurosport dalle 16.

ERVISTA SUL SITO L’INTLB ERT: GI E PP ILI A PH IDA ND CA SI A IL BELG E AL DI ON PER IL M

Gazzetta.it

taccuino PER IL 2012

La Slovacchia chiede una tappa del Giro dLa Slovacchia vuole il Giro d’Italia: una tappa nel 2012, o anche negli anni successivi. E il direttore della corsa rosa, Angelo Zomegnan, ieri era a Bratislava (oggi dalla vicina Nitra scatta il 54˚ Giro di Slovacchia) per parlarne con alcuni rappresentanti delle istituzioni locali, tra cui l’ambasciatore italiano in Slovacchia, Brunella Borzi Cornacchia, e i vicepresidenti del Consiglio, Ivan Miklos e Jan Figel.

MERCATO

Hushovd nel 2011 alla Garmin Cervelo dLa conferma è arrivata dal diretto interessato. «Il prossimo anno — ha detto Thor Hushovd —, correrò nella Garmin-Cervelo». E oltre al 32enne norvegese, altri sei atleti provenienti dalla Cervelo, che nel 2011 non proseguirà l’attività, sono destinati a fare parte della squadra statunitense.

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ATLETICA

fDietro al primato del keniano sugli 800 a Rieti c’è il lavoro di un padre cattolico irlandese

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Miracolo Rudisha scoperto dal prete che crea fenomeni

I NUMERI

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i mondiali stabiliti da Rudisha negli 800: 1’41"09 a Berlino il 22 agosto e 1’41"01 domenica a Rieti

La storia di O’Connell «Il primo fu Hussein nell’87, David ha iniziato con 1’49" ma ha imparato in fretta» GIORGIO LO GIUDICE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

RIETI dIl più famoso sacerdote

nell’atletica è stato il reverendo Bob Richards, tre partecipazioni olimpiche nell’asta, un bronzo a Londra e due ori a Helsinki e Melbourne. Ora c’è Padre O’Connell, 63 anni irlandese di Cork, cattolico, simpatico personaggio dal viso rotondo ed un perenne sorriso sulle labbra. Lui non ha vinto nulla, anzi lo sport non sapeva cosa fosse, come confessa candidamente. L’ha scoperto suo malgrado ed ora si ritrova sotto i riflettori perché è l’allenatore di David Rudisha, primatista mondiale degli 800 prima a Berlino e domenica a Rieti. L’Africa L’Africa è nel cuore del reverendo che vi è approdato nel 1976 chiamato in Kenya dal fratello del campione britannico Brendan Foster, professore alla St. Patrick’s . Si giocava a calcio o rugby, poca atletica. Ma due anni dopo Foster tornò in Inghilterra e padre O’Connell restò solo. «Non mi sono perso d’animo anzi ho provato a cambiare i programmi, anche atletica, corsa per lo più, dove i keniani sembrano

dotati. Però non sapevo nulla dei metodi di allenamento, dovevo imparare. Comprai libri, leggevo di tutto, poi provai ad applicare. Piano piano mi sono trovato ad essere un tecnico a bordo campo a preparare tabelle ed a giudicare i giovani che passavano per la St. Patrick’s, dove lavoravo insegnando letteratura». Sì, perché da cinque anni il reverendo è in pensione ed è diventato coordinatore dell’attività sportiva, allenando ormai a tempo pieno. Talenti «Il primo di livello passato per le mie mani è stato Ibrahim Hussein nel 1987 vincitore nella maratona di New York e di Boston — spiega Padre Colm —. Ma molti altri venivano da lì, Henry Rono, Paul Ereng, Moses Kiptanui, Daniel Komen. Nel frattempo avevo razionalizzato il lavoro. In Kenya le scuole funzionano diversamente, tre mesi di studio, uno di vacanza. Per cui aprile, agosto e dicembre erano quelli in cui era possibile approfondire il discorso tecnico. Mettevo insieme i ragazzi di diversi istituti ed operavo delle selezioni, poi creavo gruppi di possibili atleti, dando indicazioni e programmi. Di norma una quaran-

tina per gruppo. Rudisha Rusdisha è l’ultimo talento. «Il papà di David era stato argento a Messico ’68 nella 4x400; aveva corso anche i 400 piani, eliminato in batteria. La sua è una famiglia modesta ma educata e sportiva. Ha dieci tra fratelli e sorelle ed è il più giovane e quello con le caratteristiche giuste. L’ho scoperto per caso. Un giorno al campo stava correndo e voleva provare gli 800. Detto fatto, con una falcata lunghissima ed improponibile, ha finito in 1’49”8. Il talento c’era ed ho iniziato a lavorarci sopra. E’ un ragazzo ricettivo, tranquillo, spesso è necessario dire basta, vorrebbe sempre correre. Non è vero che viene dai 400. Li aveva provati davvero una sola volta e di norma li corre un paio di volte a stagione. Questo inverno in Australia è andato poco sopra 45”5, penso possa valere sui 44”60. Margini per migliorarsi? Si, sulla resistenza e nel cambio di ritmo. Si, può andare sotto 1’40”, ma non è semplice, perché a quei livelli nessuno può aiutarlo ed è destinato a correre sempre solo contro il tempo negli ultimi 300 metri».

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Padre Colm O’Connell con David Rudisha, 21 anni, domenica a Rieti dopo la seconda limata al primato mondiale. Padre Colm lo allena da sei anni, quando David ne aveva 15 COLOMBO

IL SUO REGNO

Stadio e chiesa nella miniera della St. Patrick’s

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E’ DIVENTATO TECNICO PER CASO

ALLENA DAGLI 800 ALLA MARATONA

Padre Colm nella sala delle foto delle tante vittorie degli allievi del St. Patrick, dove è arrivato nel 1976 chiamato dal fratello di Foster per insegnare letteratura GETTY

Padre Colm O’Connell, 63 anni, sulla scala del St. Patrick College a Iten dove ha insegnato sino a 5 anni fa ed ora si dedica solo alla preparazione degli atleti GETTY

MEETING DI ROVERETO Non ci sarà Howe (RaiSport1 dalle 20.55)

Gatlin e la Semenya le stelle Ma attenti a Blake e Bailey dSi preannuncia scoppiettante l’edizione numero 46 del Palio della Quercia, il meeting più datato d’Italia. A dar prestigio al cast, presenze quali quella di Justin Gatlin e di Caster Semenya. Il 28enne sprinter statunitense, olimpionico e doppio iridato tra il 2004 e il 2005, è in cerca di resurrezione dopo uno stop di 4 anni per doping e tre uscite nelle quali, sui 100, non ha fatto meglio di 10"17. La 19enne mezzofondista sudafricana insegue invece un ulteriore progresso dopo gli undici mesi senza gare impostigli dalla Iaaf per i noti dubbi sul suo sesso: negli 800 di Rovereto, dove ritrova Elisa

Cusma, potrebbe limare l’1’59"65 corso venerdì a Bruxelles. Il piatto forte è però rappresentato proprio dai 100 perché tra lo statunitense Ryan Bailey, domenica a Rieti sceso a 9"88 e il giamaicano Yohan Blake, quest’anno cresciuto fino a 9"89, sarà grande sfida. Soprattutto tenendo presente che i due, classe 1989, sono entrambi ragazzini... Velocità La rinnovata pista a otto corsie, inaugurata in occasione del meeting 2009 e sulla quale il giamaicano Mullings corse in 10"05 controvento, può propiziare buoni risultati. Anche ai velocisti azzurri, Ema-

Caster Semenya, 19 anni REUTERS

DOPO L’INCONTRO CON DAMILANO nuele Di Gregorio in testa. Senza Howe In chiave italiana presenti due medagliati individuali degli Europei di Barcellona, Daniele Meucci nei 5000 e Simona La Mantia nel triplo. Non ci sarà invece, nel lungo, l’annunciato Andrew Howe: l’aviere, dopo le controprestazioni di Zurigo e di Rieti, su consiglio anche del dottor Tranquilli, dice stop. «Gareggerò a Milano giovedì 9 nei 200 — spiega — ma non salterò più fino a che il piede non sarà guarito». Nei 400, dopo gli exploit spagnoli, torna Marco Vistalli. Insieme a lui, Luca Galletti e Oscar Pistorius. Nell’alto Filippo Campioli e Silvano Chesani. Tra le stelle straniere, nel giavellotto, la tedesca Christina Obergföll. Inizio gare alle 19.30, con diretta su RaiSport1 dalle 20.55.

Schwazer si ferma due mesi ma potrebbe anche ritirarsi Alex Schwazer rimarrà per due mesi lontano dall’atletica, poi deciderà cosa fare. E’ questa la decisione presa dal campione olimpico dopo l’incontro degli scorsi giorni con il tecnico Sandro Damilano a Vipiteno (Bz) in occasione della gara di marcia vinta dall’altoatesino davanti a Rubino ed al norvegese Nymark. Giorni importanti, un mese dopo il ritiro nella 50 km degli Europei di Barcellona seguita dalle rivelazioni di Schwazer secondo cui psicologicamente è caduto in un buco nero che non gli permette più di marciare. Damilano gli ha esposto il programma per quando deciderà di riprendere, un programma duro, imperniato sul ritorno a

Saluzzo, gli allenamenti in gruppo, praticamente il menage che Alex viveva prima del successo olimpico di Pechino. «In questo momento il ragazzo è confuso — spiega Damilano — ha bisogno prima di tutto di far chiarezza dentro se stesso. Bisogna solo lasciarlo tranquillo. Anche Carolina ha ammesso che non capisce sino in fondo questa crisi». Dal canto suo Alex, che ieri ha raggiunto Oberstdorf dove si allena la fidanzata, confessa che il disagio provato a Barcellona e nella vigilia dell’appuntamento europeo non è finito. Se si protrarrà oltre i due mesi il periodo sabbatico, potrebbe anche significare il ritiro dalle competizioni.

a. b.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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fSi è radunata ieri, senza i nazionali, la rivale

BASKET

più agguerrita dei tricolori della Montepaschi

IL MERCATO ESTIVO

Quattro novità e il ritorno di Hawkins

P

OLEKSIY PECHEROV

DAVID HAWKINS

NICOLÒ MELLI

IBRAHIM JAABER

GABRIELE GANETO

L’ucraino, 24 anni, ala pivot, arriva dai Minnesota Twolves (4.5 punti e 2.8 rimbalzi a gara nel 2009-10)

Il 27enne statunitense torna a Milano (dove giocò nel 2008-09) da Siena dopo aver vinto il tricolore con l’Mps

La 19enne ala, uno dei migliori giovani italiani, debutta in serie A dopo due stagioni con Reggio Emilia

Il play Usa con passaporto bulgaro ha disputato le ultime tre stagioni con Roma a 12.4 punti di media

Il 23enne play torinese arriva all’AJ da Vigevano (11.4 punti a gara). Dal 2003 al 2006 era stato a Biella

Bucchi, atto terzo «Fisico e talento AJ protagonista» «Milano chiede spettacolo? Si diverte se vinci Con la squadra di quest’anno sarà più facile» LUCA CHIABOTTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

d«Sono molto contento. Abbiamo inserito pochi giocatori di valore su un nucleo collaudato, la società ha fatto quel che doveva dal punto di vista economico, il g.m. Pascucci è stato bravo nel portare a Milano chi volevamo»: Piero Bucchi non si nasconde, non parla di avversari più forti o di budget più alti del suo. E’ un allenatore soddisfatto, l’Armani Jeans è stata finalmente costruita per vincere. Buoni acquisti e un nucleo di primo livello con Finley, Mordente, Mancinelli, Maciulis, Rocca e Petravicius («Finalmente sta bene» dice toccando compulsivamente i braccioli di metallo della sedia). Il presidente di Siena, Minucci, dice che i favoriti siete voi.

«E’ il solito gioco dello scarico

della pressione sugli avversari. Noi, essendo Milano, sotto pressione siamo sempre per cui non cambia niente. Non ci interessa cosa dicono gli altri, dobbiamo essere protagonisti e saper cavalcare la tigre. Ai giocatori chiedo collaborazione per diventare una squadra vera». Ma Siena è più vicina o no?

«La cosa certa è che quest’anno ci sono molte squadre costruite per vincere lo scudetto, come noi. Siena ovviamente, ma anche Roma ci prova e Treviso ci pensa. Non so se la Mps sia più vicino o lontana, ma se si apriranno delle crepe nei suoi meccanismi, ne approfitteremo». Dopo due secondi posti si sente personalmente sotto esame?

«Quest’anno è una grande sfida per tutti, non solo per me».

Scriviamo sempre: Milano vuole campioni e bel gioco. E’ uno stereotipo?

«La gente si diverte se vinci. Con una squadra di talento e atletica come la nostra quest’anno, è più facile. E gli atleti possono correre e alzare la pressione della difesa. Per lo spettacolo bisogna lavorare duro e essere umili, modestamente evito di promettere lo showtime». E’ tornato Hawkins che aveva detto: «Me ne vado per vincere». Voi avevate commentato che la sua presenza era un limite nei momenti decisivi.

«Onestamente? Eravamo dispiaciuti che se ne fosse andato e siamo molto contenti che sia tornato per la sua serietà, il carisma, il talento e la possibilità di alzare il nostro livello atletico. L’esperienza di Siena, al fianco di giocatori migliori di quelli che erano con lui a Mila-

Piero Bucchi (quinto da destra), 52 anni, 3a stagione all’AJ, con la squadra al raduno di ieri al Palalido CIAM/CAST

x

gressivo in attacco. Possono

assieme in un quintetha detto giocare to piccolo con Hawkins ala, il

FAVORITI

suo ruolo all’AJ di due anni fa. Stavolta parte da guardia».

Per Siena noi siamo favoriti? Vuole scaricare sugli altri la pressione. All’Armani c’è sempre e non cambia niente

Pecherov, in Europa, lo conosciamo poco.

HAWKINS Eravamo dispiaciuti che se ne fosse andato e siamo molto contenti sia tornato per serietà, carisma e talento no, l’ha maturato». Finley e Jaaber, chi è il play?

«Finley: deve concludere il salto di qualità in regia che era vicino fino all’infortunio dello scorso gennaio. Jaaber giocherà in due ruoli, può fare il play, come Mordente, ma ha bisogno di spazi in cui essere ag-

La guardia fallisce il tiro dell’overtime Bene Durant (27 punti e 10 rimbalzi) ISTANBUL (Tur) dQuando il tiro

da sotto di Barbosa balla sul ferro ed esce mentre suona la sirena, sulla panchina americana coach K tira un sospirone di sollievo: i fantasmi di 4 anni fa in Giappone, quelli del Mondiale perso, per ora restano nell’armadio. Ma il Brasile ha fatto scattare un campanello d’allarme in casa Usa, sotto per gran parte del primo tempo (sul 25-33 il massimo svantaggio), con la difesa, protagonista assoluta nei primi due successi su Croazia e Slovenia, che sino a quel punto aveva concesso percentuali ridicole ai sudamericani:

9/14 da due e 5/7 da tre. Solo Durant (19 punti alla pausa) teneva a contatto gli olimpionici (anche se qui non c’è nemmeno un reduce di Pechino). Gli Usa non riuscivano mai a scrollarsi di dosso il Brasile, nonostante i 4 falli di Splitter e, dopo l’errore da tre di Billups a -12", Marcelinho si trovava in lunetta con 3" da giocare e i liberi del supplementare. Ma falliva il primo, ed era costretto a fare altrettanto col secondo. Era lui stesso a recuperare il rimbalzo in angolo e servire Barbosa. Ma le braccia di Love salvavano gli Usa dal k.o. USA-BRASILE

Kevin Durant, 21 anni, in azione contro la difesa del Brasile AP

Melli è pronto?

«Ha spiccate qualità tecniche ma il suo impatto dipenderà dai suoi miglioramenti atletici, soprattutto per giocare ala piccola. Non vogliamo chiedergli troppo bruciandolo».

Hairston-Siena salta il contratto (g.n.-a.m.) «Non è valido» l’accordo con Malik Hairston. L’Mps fa sapere che «gli accertamenti clinici hanno evidenziato un problema alla schiena di origine discale». Niente idoneità quindi. Hairston svolgerà a Siena la riabilitazione e, se andrà a buon fine, l’Mps «sta valutando forme contrattuali alternative» per entità e modi. I giocatori ancora sul mercato aspettano la Nba, almeno per la preparazione è in arrivo David Moss, già sotto contratto. Ufficiale l’arrivo a Bologna di Kennedy Winston. Treviso prende l’ala croata Hrvoje Peric da Malaga.

LA SITUAZIONE

MONDIALE IN TURCHIA PESA ANCHE L’ERRORE AI LIBERI DI MARCELINHO A 3" DALLA FINE

Il Brasile sfiora il colpaccio Barbosa grazia gli Usa

«Avevamo bisogno di un’ala forte, e lui è un 2.10 vero, con un tiro sicuro da tre. Con tanti giocatori che attaccano l’area, ci voleva qualcuno per aprirla con un tiro da rispettare. So che, forse, lo dovremo aspettare perché chi torna da stagioni da 10’ di media nella Nba può non essere pronto a fare il protagonista da noi, ma con l’Ucraina ha giocato bene».

WINSTON A BOLOGNA

70-68

(22-28, 43-46; 61-59) USA: Rose 11 (4/6, 0/1), Billups 15 (4/5, 1/7), Iguodala 3 (0/1), Durant 27 (5/12, 4/6), Odom 8 (4/10); Westbrook 2 (0/3), Gay 1, Gordon (0/2 da 3), Love 3 (0/1, 1/1), Chandler. N.e.: Granger, Curry. All.: Krzyzewski. BRASILE: Alex 5 (1/5, 1/2), Huertas 8 (3/7, 0/2), Barbosa 14 (2/5, 3/13), Marquinhos 16 (2/3, 4/5), Splitter 13 (6/12); Machado 7 (2/2, 1/1), Becker (0/1 da 3), Giovannoni 5 (1/1, 1/4), Batista (0/1). N.e.: Varejao, Togni, Dos Santos. All.: Magnano. NOTE - T.l.: Usa 18/23, Bra 4/8. Rimb.: Usa 36 (Durant 10), Bra 32 (Splitter 10). Ass.: Usa 8 (Billups 3), Bra 15 (Marcelinho 5). Progr.: 5’ 13-13, 15’ 30-37, 25’ 52-50, 35’ 66-64.

Delfino e Scola piegano l’Angola L’Argentina resta a punteggio pieno Oggi Spagna-Lituania su Rai Sport 1 La Slovenia rimonta dal -5 dell’intervallo e piega la Croazia con un parziale di 25-11 propiziato da 4 triple consecutive nel finale del terzo periodo. Tutto facile per la Serbia, che travolge la Giordania con 43 punti di scarto, riscattando la sconfitta di domenica al doppio supplementare con la Germania, I tedeschi sono invece stati travolti dall’Australia, già più che doppiati nel secondo quarto sul 38-17. Resta imbattuta l’Argentina, che non fatica a piegare l’Angola, con Scola e Delfino scatenati (54 punti in due). Oggi tornano in campo i gironi C e D, che ieri hanno riposato. Spicca Spagna-Lituania.

Girone B (Istanbul): Slovenia-Croazia 91-84 (Slokar, Lakovic 15, Dragic 14; Ukic 20, Popovic, Tomas 17); Iran-Tunisia 71-58 (Ehadadi 23; Mejri, Ben Romdhane 10); Usa-Brasile 70-68. Classifica: Usa 3-0; Brasile, Slovenia 2-1; Croazia, Iran 1-2; Tunisia 0-3. Domani: Croazia-Tunisia; Usa-Iran; Brasile-Slovenia.

Girone A (Kayseri): Serbia-Giordania 112-69 (Savanovic, Keselj 21 Perovic 20; Daghles 19); Australia-Germania 78-43 (Mills 16, Maric 14; Benzing 11, Ohlbrecht 10); Argentina-Angola 91-70 (Scola 32, Delfino 22; Gomes 16, Cipriano 15). Classifica: Argentina 3 vinte-0 perse; Australia, Serbia 2-1; Angola, Germania 1-2; Giordania 0-3. Domani: Serbia-Australia; Germania-Angola; Argentina-Giordania.

Girone D (Smirne), oggi: Nuova Zelanda-Libano; Francia-Canada; Spagna-Lituania (ore 20, diretta Rai Sport 2). Classifica: Francia, Lituania 2-0; Spagna. Libano 1-1; Canada, Nuova Zelanda 0.2.

Girone C (Ankara), oggi: Russia-Costa d’Avorio; Portorico-Cina; Turchia-Grecia. Classifica: Turchia, Grecia 2-0; Russia, Cina 1-1; Costa d’Avorio, Tunisia 0-2.

Formula Agli ottavi (da sabato 4 settembre a Istanbul) le prime 4 di ogni girone. Finale il 12 settembre. Bwin Tutte le partite del Mondiale sono visibili in diretta in streaming anche sul sito internet www.bwin.it.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TENNIS US OPEN la ribalta di RINO TOMMASI

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5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Derby d’Italia Siamo pronti al numero 33 negli Slam

Ieri a Flushing Meadows Sara Errani e Tathiana Garbin hanno giocato il trentaduesimo derby italiano in un torneo del Grande Slam. La distribuzione delle sfide (21 nel singolare femminile ed 11 nel maschile) esprime la diversa qualità attuale dei due settori ma serve anche a spiegare come sia cambiato il tennis negli ultimi trent’anni. Quando avevamo dei buoni giocatori l’attività era più ristretta e le occasioni di trovare due italiani di fronte erano poche. Si ricorda infatti

come una rarità l’incontro di secondo turno giocato a Wimbledon nel 1980 tra Adriano Panatta e Corrado Barazzutti, vinto da Panatta in cinque set ma meno facilmente di quanto la superficie, più adatta al serve-and-volley di Adriano, potesse far pensare. Nel tennis delle donne la superficie è meno importante: l’intelligenza tattica ha consentito ad Adriana Serra Zanetti di battere Silvia Farina sul cemento australiano.

Alla Farina appartiene comunque il primato del maggior numero di tornei dello Slam giocato da una tennista o da un tennista italiano. A quota 48 la Farina precede la Garbin che ieri è salita a 44 davanti a Francesca Schiavone che è arrivata a 41 con buone possibilità di aumentare la propria dotazione. A conferma di come sia cambiato il tennis giova ricordare che un fenomeno di longevità tennistica come Nicola Pietrangeli abbia

Maria Elena Camerin, 28 anni EPA

Rilancio Schiavone La prima è uno sprint Francesca chiude in 58 minuti la pratica Morita: «Finalmente ho avuto buone sensazioni, per risalire devi scendere un po’». Ora trova Camerin DAL NOSTRO INVIATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca Schiavone, 30 anni, quest’anno ha vinto il Roland Garros: sta giocando il 41˚ Slam in carriera ANSA

3

domande a...

GIUSEPPE GIBILISCO

Iridato salto con l’asta a Parigi 2003

Slam consecutivi giocati dalla Schiavone: l’esordio all'Open degli Stati Uniti del 2000

7

arriva al numero 6 del mondo? «Se vai in campo non come Francesca Schiavone ma come regina del Roland Garros sono solo bastonate». La verità è semplice: «Mangiare un po’ di m.... fa solo bene». La spiegazione sta in una parola sola: «Umiltà. Quando non stai giocano bene è difficile esprimersi al meglio, allora devi star lì, e lavorare. Ci ho provato, non ci sono riuscita». Gioco Francesca viaggia in un’altra dimensione: «Il torneo è aperto per parecchie». E recita da numero 6 del tabellone: «Un terzo turno contro Oudin? Penso match dopo match per le teste di serie non è per niente facile». Anche perché il prossimo esame, è il delicato derby con Maria Elena Camerin, l’ammiratrice che sorride, dopo la promozione dalle qualificazioni e il 6-4 6-0 contro Ferguson: «Ci ho perso 2 volte su 2 e sono state sempre batoste, Francesca ha la palla pesante e varietà, dovrei essere aggressiva. Qualche mese fa ci ha fatto piangere di commozione. A Wimbledon siamo andate fuori

a cena e le ho chiesto: "Raccontami tutto" e lei mi ha detto: "Non so nemmeno io cosa ho fatto"». La piccola veneta è inespressa: «Tutti mi dicono che ho le armi per andare avanti, ma al massimo sono arrivata al 61 del mondo. Per ritrovarmi sono tornata a Jesolo, dal primo maestro, Alessandro Bertoldero». E sogna il colpaccio: «Mentalmente non è facile per Francesca, mica è Federer o Nadal che vincono uno Slam via l’altro, le servirà tempo per ritrovarsi. Magari la battessi, ne ricaverei energia e fiducia pazzesche». Quelle sono le armi dell’armata italiana. Così Sara Errani doma Tathiana Garbin 7-6 7-5, salvando 2 set point sul 4-5 iniziale: «Avrebbe meritato lei, io non mi sono piaciuta, ma ho accettato tensione e caldo». La solita «testa»: «Capisco Francesca, si mette tanta pressione. Vuole far bene e le altre giocano con più determinazione. Ha fatto piangere anche me. Vi rendete conto di cosa ha fatto?». RISULTATI A PAGINA 37

&

è cominciare da capo di GIORGIO SPECCHIA

Come cambia la vita di un atleta dopo un risultato di 1grande prestigio e

LA RIVELAZIONE DI GIGI FERNANDEZ

inaspettato? In meglio dal punto di vista economico. Per il resto solo problemi. Un esempio. Il mio telefono cellulare, prima dell’oro, squillava una-due volte al giorno. Dopo la medaglia, per qualche mese, ho ricevuto una media di 100 chiamate al giorno da persone diverse. Tutto diventa più grande. E con questo crescono anche le pressioni e le attese. Dal punto di vista psicologico ci sono soprattutto due aspetti negativi: quando vinci una medaglia d'oro puoi solo peggiorare il tuo risultato e diventi il punto di riferimento dei tuoi avversari che, per batterti, moltiplicano gli sforzi.

«Ho giocato troppo, non potevo essere mamma»

Come si può gestire una situazione come questa? 2 Devi conviverci e non farti

La classifica di Francesca Schiavone che è stata anche numero 6 del mondo dopo la vittoria a Parigi

«I risultati non sono venuti perché certe volte riesco a dare il meglio e certe no». Alla Errani il derby con la Garbin

Psiche «Ma che rompiscatole sei?». La regina di Parigi, svicola: «Quando arrivi in vetta alla montagna, non puoi cercare di andare più su. Per risalire, devi scendere un po’. Quando sarà il momento tornerò in alto. Sto lavorando per questo». Dribbla: «Non ci ho messo tanto a digerire il Roland Garros, il successo è già passato, lo dice la parola stessa, i risultati non sono venuti perché certe volte riesco a dare il meglio e certe no, e nel tennis è tutto equilibrio e convinzione. La mia vita è cambiata, ma un pochino, perché la gente mi riconosce di più e mi ringrazia più per quello che ho detto che per quello che ho fatto. E sono felice di essere arrivata alla gente». Ma la domanda è un boomerang: come si gestisce il successo improvviso, la prima italiana che vince uno Slam ed

41

Minuti necessari alla Schiavone per superare 6-1 6-0 la giapponese Ayumi Morita, numero 83 del ranking mondiale

NEW YORK dE quattro. Dal trion-

Slam, e ho trovato una motivazione maggiore». Franci sospira di sollievo, dopo l’uragano-successo che le è scoppiato in testa, a 30 anni, torna a segnare un record: alle 12.01, è la prima a concludere un match agli Us Open n. 130.

I NUMERI

58 Il segreto

VINCENZO MARTUCCI

fo del Roland Garros al disastro di 6 partite perse su 10: dodici settimane dopo il primo successo di un’italiana nello Slam, Francesca Schiavone torna a sorridere, dominando in nemmeno un’ora (58 minuti) Ayumi Morita per 6-1 6-0, nel primo turno degli Us Open. Risposta (39 su 42), servizio (84% di punti con la prima), vincenti 28, volée (17/23), che numeri: «Finalmente ho avuto buone sensazioni, ho spinto sulle palle break, ho fatto i punti sui vantaggi. Volevo tanto vincere questa partita, ero pronta ed eccitata di cominciare un nuovo

w

giocato in carriera soltanto 41 tornei dello Slam ed Adriano Panatta appena 28. L'Australia, dove Panatta e Pietrangeli hanno giocato solo una volta, era molto più lontana mentre oggi è diventata tappa quasi obbligatoria per tutti i giocatori di un certo livello. Intanto anche Maria Elena Camerin, brava a qualificarsi e a battere poi l’australiana Ferguson (nipote di Tony Roche) si é procurata un derby in quanto affronterà ora la Schiavone.

NEW YORK (v.m.) «Non potevo diventare mamma perché ho giocato troppo a tennis». L’ex numero 1 del mondo di doppio, la portoricana Gigi Fernandez, sconvolge con la sua storia, mentre sbandiera, felice, i gemelli Karson e Madison Fernandez-Geddes, che ha avuto nell’aprile 2009 (due mesi dopo i 45 anni), grazie a un ignoto donatore e all’amica Monika Cosc. Dopo 7 tentativi di inseminazione artificiale e 5 anni (e 100mila dollari di spese) all’inseguimento di un’adozione, la regina di 68 titoli (17 Slam), che s’è ritirata nel 1997, a 33 anni, svela la trafila che ha vissuto con la compagna, Jane Geddes (ex pro di golf, vincitrice di 11 titoli Lpga), e confessa: «Ero distrutta, a quel punto avrei quasi preferito non aver mai giocato a tennis. Non dico che ho pensato al suicidio, ma ho avuto pensieri suicidi: "Che vivo a fare se non posso avere figli?"». I sanitari suggeriscono agli atleti di congelare le proprie uova quando hanno 20 anni, soprattutto perché, con tanti stress atletici, saltano ovulazioni e subiscono una serie di violente disfunzioni. «Quando sei un’atleta professionista sei così egoista che non ci pensi. Invece bisognerebbe programmarsi per i 30 anni».

schiacciare dal peso delle responsabilità. Non è vero che il successo improvviso ti fa perdere la testa. Anzi. Il rischio è esagerare con gli allenamenti e considerare la prestazione sportiva una questione di vita o di morte. L’ho vissuto sulla mia pelle...

Ci spieghi meglio. Sapete perché quest'anno 3 sono tornato a fare risultati di un certo livello? Non perché mi sono allenato di più e meglio. Ho solo cancellato dalla mia testa l’oro di Parigi 2003 e sono tornato al 2002, al ragazzino che saltava 5.60 e 5.70 sognando il grosso risultato. Ora vivo tranquillo sapendo che quel salto un giorno tornerò a farlo, come nel 2003. Sono lì, con i migliori del mondo e me la godo. Sicuro che, prima o poi, sentirò ancora l'inno di Mameli.

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GOLF A OTTOBRE IN GALLES

Rocca: «Molinari attenti, la Ryder è come San Siro»

ma buca, di fronte a due ali di folla lunghe 200 metri, pregai il buon Dio di non ammazzare qualcuno. Iniziai subito con un birdie».

IN RYDER

Quanto conta il capitano?

«Molto, perché deve tenere unita la squadra. Per l’Europa il compito è particolarmente delicato perché devi essere bravo a creare rapporti tra britannici, spagnoli, tedeschi, svedesi e italiani. Nel 1993 io facevo gruppo con gli spagnoli, mentre gli inglesi erano per conto loro». Non c’è il rischio che si crei questa spaccatura anche in Galles?

Costantino è l’unico italiano ad aver già sfidato gli Usa «Non credo. La Ryder è nata come sfida tra Gran Bretagna e Uniti, un po’ di gelosia bri«Pubblico da stadio, un’edizione ti toglie due anni di vita» Stati tannica ci sarà sempre, ma il 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

«Di concentrarsi soprattutto sulla loro capacità di fare team. Per loro è la prima volta, ma non credo che si faranno prendere dall’emozione. Chi vince un torneo realizzando tre birdie nelle ultime tre buche non è uno che se la fa sotto. Quanto a Francesco, ha un gioco solido. E poi in coppia hanno vinto la World Cup». Lo sa che a St Andrews, davanti alla buca 18 dove nel 1995 lei imbucò quell’incredibile putt che costrinse John Daly al playoff, ora c’è un ristorante italiano che porta il suo nome?

«Me l’hanno detto. Che qualcuno abbia usato il mio nome mi può anche andare, ma solo a patto che si mangi bene».

Ha visto Edoardo e Francesco in tv?

«Sì, e ho sofferto peggio di un cane. Edoardo ha fatto una cosa stellare, se non lo avessero chiamato sarebbe stato scandaloso. Mi dispiace per Francesco, ma deve solo attendere: sta giocando magnificamente, presto tornerà a vincere».

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Edoardo Molinari Torinese, 29, è stato selezionato in Ryder dopo due tornei vinti in Scozia

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Francesco Molinari Fratello di Edoardo, 27 anni, si è qualificato direttamente

I DUE ESCLUSI

Rose e Casey «Scelte bizzarre»

Cos’è la Ryder Cup?

«Un’emozione grandissima. Una Ryder ti toglie due anni di vita. Ogni giorno ci sono 50 mila spettatori, e per loro l’aspetto individuale non conta. Lì seguono la squadra, li senti sfottere gli avversari, non ti permettono di mollare un secondo. E’ come giocare a San Siro. E se un giorno non te la senti, devi dirlo». Cosa ricorda della sua prima Ryder?

Edoardo Molinari, 29 anni, e a destra Francesco, 27: hanno vinto la World Cup 2009 REUTERS

Si gioca dal ’27 Iniziò tra Usa e Regno Unito

R

Che consiglio dà ai Molinari?

dDomenica, vedendo Edoardo trionfare a Gleneagles, gli sono scese due lacrime e quando ne riparla ha ancora la voce rotta dall’emozione. Costantino Rocca è felice di cedere il testimone ai fratelli Molinari. Lui è stato il primo e anche l’ultimo italiano a giocare in Ryder Cup: tre presenze, nel 1993, ’95 e ’97, con due vittorie e uno score individuale di sei partite vinte — una delle quali nel singolo del 1997 contro Tiger Woods — e cinque perse. «Ma questo non conta — ricorda il bergamasco —. La Ryder è una gara a squadre, la priorità è il team. Si partecipa anche con l’appoggio morale, guardando le partite dei compagni».

LA STORIA

Costantino Rocca Bergamasco, 53 anni, ha disputato tre Ryder tra il 1993 e il 1997

gioco di squadra tra europei è intrigante».

SIMONE BATTAGGIA

«Nel 1993 esordii il sabato. Quando arrivai al tee della pri-

s

Justin Rose e Paul Casey, i due inglesi rimasti fuori dalla Ryder Cup dopo la selezione di Harrington - Donald ed Edoardo - non l’hanno presa bene. Rose: «Io credo di aver giocato bene, e visto che è stato escluso anche Casey, direi che quelle di Montgomerie sono state scelte interessanti. Non credo che molti altri avrebbero scelto quei tre». Meno duro Casey: «Non voglio farne un caso: per me è già passato». In difesa dei due anche Donald, che invece è stato selezionato: «Se due come loro restano fuori, occorre che si riveda il sistema di qualificazione».

La Ryder Cup è una sfida biennale tra gli Stati Uniti e l’Europa. Quella che si disputerà dal 1˚ al 3 ottobre a Celtic Manor (Galles) sarà la 38ª edizione. Non si è giocato dal 1939 al 1945, per la guerra, mentre l’edizione del 2001, programmata dal 28 al 30 settembre a The Belfry di Wishaw (Ing) venne rimandata al 2002 dopo gli attacchi dell’11 settembre. Da allora si gioca negli anni pari.

STORIA In origine e fino al 1971, la Coppa era messa in palio tra le selezioni di Stati Uniti e Regno Unito. Tra il 1973 e il 1977, con l’inserimento degli irlandesi, la sfida è diventata Usa-Isole Britanniche, mentre dal 1979 la squadra è stata aperta agli europei. Nelle prime 22 sfide gli Usa hanno conquistato la Coppa 19 volte, ma nelle successive 15 — da quando affrontano l’Europa — le vittorie sono state solo sette. L’ultima nel 2008, per cui gli Usa sono campioni in carica: dovesse finire pari a Celtic Manor, manterrebbero il trofeo (nella foto AFP, il capitano Corey Pavin con la coppa). COME SI GIOCA In tre giorni, si disputano 28 partite, ognuna delle quali vale un punto (mezzo in caso di pari). Ogni partita si svolge sulle 18 buche, e il punto va a chi ne chiude di più con meno colpi rispetto all’avversario. Venerdì si giocano i primi quattro «foursome» - sfide a coppie dove ogni squadra gioca la stessa pallina, e i giocatori si alternano nel colpirla - e i primi quattro «fourballs» - sempre a coppie ma ognuno gioca la propria pallina: la buca va alla squadra del giocatore che l’ha chiusa con meno colpi -. Identico programma il sabato, mentre la domenica si giocano i 12 singoli.

PALLAVOLO Escluso dalla Nazionale verso il Mondiale, vincente col beach volley

Martino: «A Londra 2012 potrei avere i piedi nella sabbia» «Ho imparato tanto: adesso voglio vincere con Macerata, poi vedremo» MARISA POLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dSfilata la canotta, reindossate le scarpe da ginnastica, Matteo Martino ricomincia la stagione indoor con la Lube Macerata dopo un’estate che non è andata secondo i piani. Fuori dalla Nazionale (di Anastasi) che sta preparando il Mondia-

le, dentro in un’altra, quella di beach volley. Con risultati a sorpresa: 2o posto ai Tricolori in coppia con Paolo Nicolai, 5o nella tappa del World Tour dell’Aja, accanto a Matteo Ingrosso, miglior risultato stagionale per l’Italia. «Non me l’aspettavo — dice Matteo —, è la prima volta che giocavamo insieme. Ho avuto la fortuna di allenar-

mi con la nazionale, con i migliori, ho imparato molto, ringrazio lo staff e i ragazzi, non mi sono mai trovato così bene in un gruppo».

Ma all’Olimpiade di Londra 2012 si immagina in un palazzetto o con i piedi nella sabbia?

Dicono che dopo questa esperienza con il beach lascerà la pallavolo indoor.

«In questo momento con una canotta da beach. So che i tornei di qualificazione cominciano l’anno prossimo».

«A questo lascio un punto interrogativo. Sono qui a Macerata (ha ancora due anni di contratto, ndr) e quando faccio le cose le voglio fare al massimo. Comincia la nuova stagione e voglio vincere qui, poi vedremo

giorno per giorno».

La sua esclusione dalla Nazionale ha fatto nascere polemiche, un po’ come per Cassano lasciato a casa da Lippi.

«A me è andata bene, perché ho potuto provare un’esperien-

za che non avevo mai fatto. E tanto non ce la facevo più a star là dentro, per me è stata una liberazione». Perché?

«Stavo in un gruppo in cui c’erano delle cose che non mi andavano ma allo stesso tempo non avevo voglia di affrontare la questione. Così quando non mi hanno chiamato non è stata una tragedia, ho comunque trascorso un’estate in Nazionale. Di beach». Guarderà il Mondiale italiano?

«Certo, se capita lo vedrò in tv, mi diverte molto il gioco di Cuba e Brasile. E non tiferò contro l’Italia». Com’è nata questa idea del beach?

«Dopo l’esclusione dalla Nazio-

nale ero a casa, ho visto in tv una tappa del World Tour e ho chiesto alla federazione di provare. Prima a beach avevo giocato con gli amici, farlo davvero è un’altra cosa. E’ duro, due allenamenti al giorno, magari a 40 gradi. Mi è capitato di crollare alle 8 e mezzo di sera». Differenze?

«Tecnicamente è un’altra cosa, dal palleggio alle alzate in bagher. Ti insegna molto, non basta essere già giocatori di pallavolo. Esempio, io all’inizio col vento mi incasinavo da morire, adesso preferisco giocare col vento. Mi è piaciuto molto anche questa cosa di giocare in due. C’è il tuo compagno che ti aiuta e tu devi aiutare lui, fai due errori ma non puoi perdere la testa perché non te lo puoi permettere, non ci sono altri».

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MARTEDÌ 31 AGOSTO 2010

LA GAZZETTA DELLO SPORT

PALLANUOTO

EUROPEI IN CROAZIA x

DAL NOSTRO INVIATO

FRANCO CARRELLA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

HANNO DETTO

ZAGABRIA (Croazia) d Se con la

Spagna era un esame da grande, questa è la tesi di laurea. Dopo aver battuto i vicecampioni del mondo, il Settebello stende il Montenegro campione d’Europa: «Una prova superlativa» la definisce Sandro Campagna, inzuppato dal diluvio che si scatena proprio appena termina la battaglia con gli slavi. È un risultato insperato alla vigilia. Un altro passo verso il passaggio del turno, da considerarsi già un bel traguardo. Questione di testa Nella seconda giornata degli Europei, si

Grande equilibrio per tutta la partita, gli azzurri trascinati dal solito, immenso Felugo, fanno male in superiorità numerica consuma anche una piccola rivincita: era stata proprio la formazione di Porobic, quattro mesi fa, a estrometterci dalle finali di World League. A Budva perdemmo 6-5 per un gol di Ivovic a 10" dalla sirena, frutto di un gentile regalo arbitrale, andando fuori per differenza reti. Stavolta gli azzurri portano la missione a compimento, sbagliando poco o nulla: difesa attenta, precisione in superiorità numerica (5 su 6), tanto nuoto. E manovre rapide, quel che occorre per contrastare avversari più dotati fisicamente. Felugo è come sempre sontuoso e non solo per la tripletta, ma brillano pure Luongo (due tiri, due gol) e Gitto. L’unico passettino indietro, rispetto alla gara inaugurale, è la prestazione in inferiorità numerica. Concentrazione La sera prima, va ricordato, il Montenegro aveva piegato la Croazia (11-9), senza minimamente farsi condizionare dalla bolgia dei 5000 tifosi di casa. «La squadra mi è piaciuta soprattutto sotto il profilo mentale — spiega Campagna —. Non siamo mai "usciti" dalla partita, superando tutti i momenti difficili. Figlioli, al rientro dopo la squalifica, ci ha dato maggiore fluidità in attacco. Guai

DONNE

C’è il debutto con la certezza Casanova

S

Sandro Campagna «Una prova superlativa. La squadra mi è piaciuta soprattutto sul piano mentale» Deni Fiorentini, 26 anni, difensore del Savona, ha realizzato una rete contro i campioni d’Europa del Montenegro EPA

Difesa e velocità Settebello da favola Un gol di Presciutti a 2’07" dalla fine piega il Montenegro campione d’Europa: abbiamo ritrovato una grande Italia LA GUIDA Oggi gli uomini si fermano Va in acqua il Setterosa contro la Grecia alle 19.30 Nel torneo maschile spicca la netta vittoria dell’Ungheria sulla Serbia, la principale candidata al titolo. Girone A: Romania-Spagna 11-10, Italia-Montenegro 11-10, Croazia-Turchia 16-3. Class.: Italia, Romania 6; Montenegro, Croazia 3; Spagna, Turchia 0. Girone B: Germania-Russia 7-6, Ungheria-Serbia 9-6, Grecia-Macedonia 10-5. Class.: Ungheria 6; Serbia, Macedonia, Grecia, Germania 3; Russia 0. Domani: Russia-Serbia (10), Turchia-Italia (11.30), Macedonia-Germania (13), Ungheria-Grecia (16.30), Romania-Croazia (18), Macedonia-Spagna (20.40). DONNE Nel torneo femminile che si apre oggi, vale la stessa formula di quello maschile: le prime di ogni girone vanno direttamente in semifinale, seconde e terze si incrociano nei quarti. Anche le azzurre cercano il pass per i Mondiali 2011: già qualificate Russia, Ungheria e Grecia, ci sono altri tre posti a disposizione. L’Italia, assieme all’Olanda, è la Nazione che ha conquistato il maggior numero di titoli: 4 (nel ’95, ’97, 99 e 2003). Girone A: Russia, Croazia, Italia, Grecia. Girone B: Spagna, Ungheria, Olanda, Germania. Oggi: Spagna-Germania (15), Olanda-Ungheria (16.30, dir. RaiSport 2), Croazia-Russia (18), Grecia-Italia (19.30, dir. RaiSport 1). Le altre partite del Setterosa nella prima fase: giovedì con la Croazia (18), sabato con la Russia (19.30).

però a considerarsi già qualificati, anzi la Romania diventa ancora più temibile grazie al successo sulla Spagna. E chiedo la massima concentrazione anche contro la Turchia, perché potrebbe contare la differenza reti». Equilibrio Tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo, un break di 3-0 porta il Settebello sul 4-2. Dopo il gol di Jokic, Figlioli ristabilisce il +2: non ci saranno altri doppi vantaggi sino alla fine. Due rigori del savonese Mladjan Janovic in appena 45" valgono il 5-5, poi è equilibrio estremo. Il Settebello prova con la zona a limitare Zlokovic, il miglior centroboa del pianeta acquistato dalla Pro Recco, raddoppiando o triplicando la marcatura. Il portiere Sefik non è in giornata, soprattutto sui tiri angolati, tanto che viene sostituito da Radic nell’ultima frazione, aperta sul 9-9. Mladjan Janovic firma il sorpasso montenegrino col quinto gol personale (l’unico a uomini pari incassa-

to dagli azzurri), Felugo acciuffa il pareggio, infine è Presciutti a -2’07" a segnare il gol che vale i tre punti, con un siluro da sette metri alla destra di Radic. Italia in Paradiso, campioni d’Europa k.o. È presto per dire se il Settebello è tornato grande, ma adesso qui ci guardano tutti con occhi diversi. ITALIA-MONTENEGRO

S

Stefano Tempesti «Siamo un gruppo compatto e che cresce a vista d’occhio sotto tutti gli aspetti»

S

Pietro Figlioli «Per me, al rientro dopo la giornata di squalifica, è stato un esordio europeo bellissimo»

11-10

(3-2, 3-4, 3-3, 2-1) MARCATORI: 1’27" Felugo s.n., 2’12" M.Janovic s.n., 3’47" Gojkovic s.n., 7’07" Luongo, 7’54" N.Gitto s.n.; 8’31" D.Fiorentini, 9’15" Jokic s.n., 9’34" Figlioli, 10’29" e 11’15" M.Janovic rig., 11’45" Figlioli s.n., 14’09" Petrovic s.n.; 16’23" Felugo s.n., 18’10" M.Janovic s.n., 21’02" N.Janovic s.n., 21’33" Luongo s.n., 22’16" Aicardi, 23’41" Ivovic s.n.; 26’49" M.Janovic, 27’09" Felugo, 29’53" Presciutti. ITALIA: Tempesti, N.Gitto, Figlioli, Felugo, Gallo, C.Presciutti, Aicardi; Luongo, Bertoli, Giacoppo, D.Fiorentini, Deserti. N.e. Pastorino. All. Campagna. MONTENEGRO: Sefik, Vukcevic, Ticic, M.Janovic, N.Janovic, Ivovic, Gojkovic; Petrovic, Paskovic, Danilovic, Zlokovic, Jokic, Radic. All. Porobic. ARBITRI: Kun (Ung) e Stavridis (Gre). NOTE: sup. num. Italia 6 (5 gol), Montenegro 10 (7). A 19’28" Figlioli sbaglia un rigore (traversa). Spett. 500 circa.

Ricomincia con la Lube, obiettivi?

ZAGABRIA (Cro) L’anima del Setterosa ha un cuore rossoblù. «Spero che la prima vittoria del Genoa sia di buon auspicio. Sono corsa ad ammirare il gol di Mesto: spettacolare». Come quelli che sa regalare Elisa Casanova, una di cui Gianni De Magistris dice: «È il centroboa più forte che abbia mai visto, uomini compresi». E Roberto Fiori, il c.t.: «Nessuno al mondo ha la stessa sensibilità nelle mani». Complimenti che la «piccola Eli», come la chiamano le compagne, incassa senza montarsi la testa. Anzi, con ironia: «Se hanno detto che sono una grande giocatrice, forse intendevano grossa». Eppure stiamo parlando di una ragazza di quasi 37 anni (li compirà il 26 novembre). Che in acqua porta a spasso i suoi cento chili con disinvoltura assoluta. «La passione per la pallanuoto è rimasta intatta, questo mi fa andare avanti. E se a volte mi sento un po’ stanca, c’è la mamma a tirar su il morale: "Sempre meglio che lavorare", mi dice...».

Ambizioni Intorno a Casanova, un gruppo di belle speranze che può centrare una medaglia. La corsa europea scatta oggi: «Ho buone sensazioni, vedo la tensione giusta. E poi, abbiamo lavorato così tanto che i frutti devono arrivare» confessa Elisa, rimasta alla Fiorentina nonostante le sirene del Rapallo («Avevo un debito di riconoscenza, è il club che mi ha consacrato»). Prima avversaria, la Grecia: «Squadra ordinata. Gioca sotto ritmo, al limite dei 30", poi colpisce. Un osso duro». Dice Fiori: «Questo è un gruppo capace di tutto». Speriamo nel bene. f.c.

taccuino

«Voglio prendermi soddisfazioni anche qui. Non mi sono mai fermato quest’estate, ma ho voglia di ricominciare perché per me è stata un po’ come una vacanza, sarà che sono sempre stato in giro per le spiagge o che non ho sentito la fatica perché mi sono divertito. Sono già pronto». Che cosa si porterà in campo come eredità di quest’estate?

«Il beach mi aiuterà in ricezione, perché devi essere precisissimo e copri tutto il campo, al massimo all’inizio tirerò giù anche qualche compagno (ride). Dopo un’estate a piedi nudi sarà difficile reindossare le scarpe e avere l’aria condizionata al posto del vento».

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EMIGRATO

CASO APRILIA

«Biri» in Montenegro

Ricorso al Coni

Francesco Biribanti, dopo aver giocato la finale scudetto in Libano scioglie il contratto con Modena e emigra in Montenegro, dove giocherà per il Budva. Nonostante sia l’unico straniero, il club sembra intenzionato a schierarlo solo in Champions League. Il campionato è considerato obiettivo scontato.

(f.pas.) Aprilia annuncia ricorso all' Alta Corte di giustizia sportiva del Coni. In questo caso il campionato di A-1 donne sarebbe sub judice.

QUI MACERATA

Torna Masciarelli

Matteo Martino, 23 anni, nella doppia veste di giocatore di beach volley e di pallavolo TARANTINI

(m.g.) Roberto Masciarelli torna nello staff di Macerata col ruolo di assistente di Berruto. Masciarelli è stato prima giocatore poi ds e infine allenatore della Lube.

EUROPEO JUNIORES

Azzurrini ok (a.a.) Prima vittoria per gli azzurrini all’Europeo juniores. A Mogilev (Biel) 3-1 (25-21, 23-25, 25-14, 25-19) alla Francia, domani la Bielorussia. Class.: Serbia 6; Bulgaria, Spagna 4; Italia, Francia 2; Bielorussia 0. A Bobruisk: Russia-Olanda 3-1, Germania-Tuchia 3-1, Polonia-Belgio 3-1; class.: Russia 6; Olanda, Polonia 4; Germania, Belgio 2; Turchia 0.

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MARTEDÌ 31 AGOSTO 2010

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI ALPINISMO: NON AVREBBE RAGGIUNTO IL KANGCHENJUNGA, IL PRIMATO ALLA SPAGNOLA PASABAN

Truffa: foto false, la sudcoreana Oh non è la prima donna sui 14 Ottomila gna. E che la relazione fatta da Miss Oh sull’ascensione al Kangchenjunga è poco credibile». La conclusione coreana è che, a meno di prove contrarie, la Oh probabilmente non ha raggiunto la cima del Kangchenjunga come invece dichiarato. Subito dopo è arrivata la ratifica della Hawley, per la quale la salita non è più riconosciuta. A meno che la coreana non mostri nuove prove a suo favore, il titolo di regina degli Ottomila è quindi di Edurne Pasaban. «Si tratta dell’opinione unilaterale della Federazione» ha detto Oh Eun Sun, che non ha partecipato alla riunione. Il suo sponsor, Black Yak, avrebbe chiesto di ritirare le accuse contro l’alpinista. La Federazione sudcoreana da parte sua ha replicato l’assoluta disponibilità nell’indire un nuovo incontro con Oh se questa potrà apportare nuove prove della sua ascensione. Domenica la Hawley ha confermato alla Pasaban il passaggio del record nelle sue mani. «Sono molto contenta — è stato il primo commento della spagnola — ero sicura che la vetta dichiarata non era vera. Ora penso a scrivere un libro sulla mia vita e a salire l’Everest senza ossigeno».

(pe.m.) La grande corsa è finita con una beffa. Miss Elizabeth Hawley ha detto no e il record di prima donna sui 14 Ottomila del mondo, annunciato dalla 44enne sudcoreana Oh Eun-Sun il 27 aprile dopo la scalata sull’Annapurna, è cancellato. Sul registro tenuto dall’ottantaseienne statunitense, giudice dell’alpinismo mondiale, la salita della sudcoreana sul Kangchenjunga del maggio 2009 è stata declassificata da «contestata» a «non riconosciuta». Il titolo passerebbe così alla spagnola Edurne Pasaban, 37 anni, che da mesi contesta l’arrivo in vetta della sudcoreana impegnata nella salita al Kangchenjunga nel suo stesso periodo. Quattro i motivi dell’apertura dell’inchiesta. 1. Le fotografie sarebbero scattate qualche metro sotto la vetta causa brutto tempo e il video mosso che potrebbe essere stato girato ovunque. 2. Gli sherpa: uno del gruppo della Oh ha dichiarato di aver completato la salita, gli altri sono stati sentiti dalla Hawley e non hanno confermato. 3. La corda verde e la bandiera che nelle foto presentate dalla Oh sono intorno al suo scarpone sinistro, mentre la spedizione successiva le ha

trovata legate a 250 metri dalla vetta. 4. I tempi: sparita dalla lente telescopica che la seguiva alle 2 del pomeriggio del 6 maggio, la sudcoreana ha dichiarato di aver raggiunto la cima 3 ore e 40 minuti dopo, tempo troppo ristretto, hanno riconosciuto esperti della zona. A mettere la parola fine alle

speranze di miss Oh, che ha sempre respinto ogni accusa, è stata la Federazione alpinistica coreana. Giovedì sette alpinisti veterani coreani hanno messo al vaglio fotografie e relazioni della spedizione, poi hanno annunciato di essere d’accordo «sul fatto che le immagini mostrate da Miss Oh non corrispondono al paesaggio attuale della monta-

CRICKET: SCOMMESSE

IPPICA

RUGBY: IN SUDAFRICA

MOTONAUTICA

Scandalo Pakistan Figlio di Falbrav Proteste di piazza vince GP inglese

Roux incriminato per omicidio

Buzzi ok a Cowes Suo l’Harmsworth

Il Tour della nazionale del Pakistan in Inghilterra continua. Almeno per ora. Lo scandalo scommesse rivelato dal News of the World sta terremotando l'intero mondo del cricket, minandone la credibilità. Ma per il momento il presidente della Federazione Internazionale, Sharad Pawar, riconosce la gravità delle accuse, e al tempo stesso invita ad attendere che arrivino a conclusione le indagini della polizia britannica su Mohammad Amir e Mohammad Asif, accusati di aver volontariamente commesso tre errori particolarmente gravi, risultati decisivi per la vittoria degli inglesi sui pakistani. Nel frattempo Mazar Majeed, il faccendiere al centro della vicenda, arrestato sabato da Scotland Yard, è stato rilasciato. Ma molto resta da chiarire. Non per la gente del Pakistan, però, che sembra non avere dubbi. Ieri a Lahore, nel nord-est del Paese, ci sono stati cortei di protesta, con i tifosi che hanno portato in giro alcuni asini, su ognuno dei quali era stato appeso un cartello col nome di un giocatore accusato di aver venduto la partita.

PRETORIA (S.Af) — Bees Roux, 28enne pilone sudafricano dei Blue Bulls vincitori dell’ultimo Super 14, dovrà rispondere di omicidio. Fermato nella notte tra giovedì e venerdì per guida in stato di ebrezza, avrebbe picchiato a morte un poliziotto di 38 anni, il sergente Ntshimane Mogale. Secondo l’accusa, Roux avrebbe ucciso il poliziotto di colore «con le proprie mani», colpendolo al capo in una lite che sarebbe sorta dopo che il poliziotto l’aveva accompagnato a casa. Non è chiaro perché Mogale fosse solo, e non avesse portato Roux in carcere. Nell’udienza che ieri ha formalizzato l’accusa — affollata dai colleghi del poliziotto che per protesta si sono anche seduti sul pavimento dell’aula — gli avvocati del giocatore hanno sostenuto la non colpevolezza e la legittima difesa, denunciando il furto dell’auto dopo il controllo e sottolineando come la carta di credito del giocatore fosse stata utilizzata in un fast food dopo il suo arresto. In attesa della prossima udienza, il 15 ottobre, il giocatore è stato rimesso in libertà su cauzione.

Le proteste a Lahore REUTERS

La sudcoreana Oh Eun-Sun, 44 anni, sul Kangchenjunga

Falbrav vince a Hong Kong nel 2003

Falbrav è stato uno dei migliori purosangue italiani degli ultimi anni (otto gruppi 1 tra il 2002 e il 2003) e si sta dimostrando anche un buon stallone. I suoi figli finora hanno vinto 271 corse in giro per il mondo. L’ultimo colpo è stato a Windsor, in Inghilterra, dove Distant Memories ha portato a casa le Winter Hill Stakes di gruppo 3. Si tratta del quinto vincitore di Gruppo di Falbrav, che ha smesso di correre a dicembre 2003 e che in questo momento funziona alla Shadai Stallion Station, in Giappone. Brava Fortune e Fravashi hanno vinto gruppi 2 in Australia, mentre One Carat (in Giappone), Aprile Pride (negli Usa) e appunto Distant Memories hanno vinto corse di gruppo 3. ANCHE RACHEL KO E’ stato il weekend della caduta degli dei. Domenica il razzo ungherese Overdose ha perso l’imbattibilità alla 15ª uscita, mentre nella notte fra sabato e domenica in America è stata sconfitta anche la star Rachel Alexandra (C. Borel) nelle Personal Ensign Stakes (gruppo 1), battuta di una lunghezza da una grande Persistently (A. Garcia).

Jacobus Stephanus Roux, 28 anni

ATLETICA RIENTRO GIORDANO BRUNO (si.g.) A Lubiana (Slo), debutto stagionale della primatista italiana dell’asta Anna Giordano Bruno, ferma da febbraio per problemi a un piede, che ha saltato 4.30. Uomini. 100 (+0.5): 6. Tomasicchio 10”53. Asta: 10. Boni 4.95. Peso: 5. Dodoni 17.55; 7. Ricci 16.79. Donne. Asta: Giordano Bruno 4.30. Triplo: Saladuha (Ucr) 14.31 (-0.2); D. Veldakova (Slk) 14.23 (-1.0). Martello: Palmieri 63.20. Giavellotto: Abakumova (Rus) 64.70. GIRO D’EUROPA (si.g.) Nei meeting tedeschi, 2.00 in alto di Ariane Friedrich a Eberstadt, mentre a Beckum Silke Spiegelburg ha sfiorato il record nazionale dell’asta a 4.78. A Bad Kostritz (Ger). Uomini. Peso: Storl 20.59; Bartels 20.49. Disco: Harting 67.41; Malachowski (Pol) 64.36. A Eberstadt (Ger). Donne. Alto: Friedrich 2.00; Shkolina (Rus) 1.97; Gordeyeva (Rus) 1.94. A Beckum (Ger). Donne. Asta: Spiegelburg 4.60. A Ankara (Tur). Donne.100 hs (+1.2): Yanit 12”71. TROFEO MARZOLA (si.g.) Nel trofeo Marzola a Trento, 11"56 ventoso (+2.1) di Martina Giovanetti nei 100. Uomini. 400: Juarez 47"73. 800: Wagne (Sen) 1’49"53; Perrone 1’50"35; Bobbato 1’51"03. Giavellotto: Bonvecchio 67.42. Donne. 100 (+2.1): Giovanetti 11"56; Tomasini 11"77. 400. Sirtoli 54"87. 1500: Fontanesi 4’18"77; Berlanda 4’19"74.

BADMINTON MONDIALI Ai Mondiali di Parigi en plein della Cina che vince tutte le 5 medaglie d’oro. Uomini, singolo: Chen Jin (Cina) b. Hidayat (Indo) 21-13 21-15; doppio: Cai Yun-Fu Haifeng (Cina) b. Koo Kien Keat-Tan Boon Heong (Malaysia) 18-21 21-18 21-14. Donne, finale: Lin Wang (Cina) b. Wang Xin (Cina) 21-11 19-21 21-13; doppio: Du Jing-Yu Yang (Cina) b. Ma Jin-Wang Xiaoli (Cina) 21-9 21-17. Doppio misto: Zheng Bo-Ma Jin (Cina) b. He Hanbin-Yu Yang (Cina) 21-14 21-10.

BASEBALL COPPA ITALIA (m.c.) Sorteggiati gli accoppiamenti della 2a fase di Coppa Italia, da giovedì al meglio dei tre incontri. Giovedì: Montepaschi Grosseto-T&A San Marino, Danesi Nettuno-Telemarket Rimini. Venerdì e sabato gara2 ed ev. gara3 a San Marino e Rimini.

BOXE PINTON MIGLIORA (r.g.) Il mosca messicano Gerardo Pinon (4-3-1) operato d’urgenza a Toluca dopo il ko subito al 4˚ round col connazionale Oscar Blanquet (23-3-1), per commozione cerebrale, è in miglioramento e i medici contano di sciogliere la prognosi oggi. Incasso devoluto alla famiglia di Pinon. TONEY WRESTLER(r.g.) Penosa esibizione dell’ex iridato James Toney nel wrestling. A Boston è stato battuto in poco più di 3’ (soffocamento) da Randy Couture, già campione mondiale di arti marziali. Unica consolazione: borsa di 35.000 $.

IPPICA IERI SECONDA TRIS 18-1-13 A San Giovanni (m 1600): 1 Marco Melandri (M. Pettinari) 1.16.4; 2 Mikela Ors; 3 Maggio del Par; 4 Myrrha Mp; Tot.: 13,14; 4,74, 12,03, 5,17 (405,72). Quota tris: e 8.746,73 alle 14 comb. Col rit. (n˚ 19) e 299,70. OGGI QUARTÉ A NAPOLI Ad Agnano (inizio convegno alle 20) scegliamo Tegola (1), Gradinata Nord (8), Golden Elphistone (2), Ricominciamo (4), Golden Fong (7) e No Danse (6).

Buzzi, Riganti, Powell CORTI

(m.c.) Fantastica doppietta per la motonautica italiana sull’Isola di Wight (Gb). Il pilota-costruttore Fabio Buzzi (67 anni), sul monocarena Red Fpt, ha infatti centrato il successo nella classicissima offshore Cowes-Torquay-Cowes (178 miglia, pari a 330 km), su un mare con onde spaventose, domate in 3h26’25” alla media di 95,88 km/ora. Al 2˚ posto Mario Invernizzi (47 anni) con il Kerakoll (con motori Fpt di serie) a 4’ dal vincitore. Con questo successo Buzzi, già vincitore venerdì del Cowes 100, si è aggiudicato il prestigioso Harmsworth Trophy (istituito nel 1903) considerato il più importante trofeo della motonautica. Per questione di anagrafe, l’ingegner Buzzi ha potuto gareggiare grazie al diritto sportivo concessogli dalla federazione americana Apba. Un successo anche dell’imprenditoria italiana: le barche al vertice sono Fb Design con motori di casa Fiat (Fpt). Con i due successi inglesi Buzzi ha vinto anche la coppa del mondo marathon.

SECONDA TRIS A Varese (1ª corsa, 19) indichiamo Planet Mars (3), Place in The Sun (8), Principessa Olmo (9), Punta d’Aurona (4), Manipur (1) e Purple Cherry (5). SI CORRE ANCHE Cesena (21), Trieste (20.05) e Ferrara (16.20).

NUOTO RITORNA BROWN (al.f.) Il ranista canadese Mike Brown, 4˚ ai Giochi di Pechino e vice campione mondiale a Montreal nel 2005, ha deciso di riprendere l'attività dopo l'addio dello scorso maggio.

PALLAPUGNO COPPA ITALIA (c.f.) La Pro Paschese di Villanova Mondovì (Danna, Giampaolo, Foggini, Degiacomi, c.t. Grasso) si è aggiudicata a San Biagio della Cima (Im) la Coppa Italia 2010, superando 11-5 in finale la Canalese.

TRIATHLON: L’ITALIA

EuroUnder 23 Quattro podi Medaglia di bronzo agli Europei under23 per Anna Maria Mazzetti a Vila Nova de Gaia (Por), medaglia pesante per l’atleta lombarda, che quest’anno ha debuttato nel circuito Mondiale con un 2˚ posto a luglio ad Holten. Bene anche Charlotte Bonin, 4ª. Per l’Italia anche 3 medaglie nelle staffette: oro con gli Youth maschile (Delian Stateff, Nicolo’ Borghini, e Matthias Steinwandter), Argento con gli under23 (Anna Maria Mazzetti, Alessandro Fabian, Charlotte Bonin e Massimo De Ponti) e bronzo con le Youth (Nicole Campaner, Myriam Grassi e Ilaria Titone). Titolo europeo donne alla Jerzik (Pol) e l’argento alla Sapunova (Ucr). Il titolo uomini under23 a Joao Silva (Por), sesto Alessandro Fabian.

TREVISO SI PRESENTA (e.sp.) Stasera alle 19.30 il Benetton si presenta in piazza Trentin a Treviso, dalle 19.30. Domani mattina la presentazione a Venezia, nella sede della Regione Veneto. Sono 400 gli abbonamenti finora staccati dal club per la Celtic League, al via sabato alle 19.05 in casa contro gli Scarlets gallesi. Cifre simili per gli Aironi, che sabato esordiranno alle 20.50 a Limerick (Irl) col Munster. Prezzi: dai 70 ai 300 euro per Treviso, dagli 80 ai 550 euro per gli Aironi.

TENNIS

Risultati Us Open Uomini, 1o turno: Davydenko (Rus) b. Russell (Usa) 6-4 6-1 6-3; Gasquet (Fra) b. Greul (Ger) 6-3 6-4 6-2; De Bakker (Ola) b. Gicquel (Fra) 6-4 7-5 6-2; Nishikori (Giap) b. Korolev (Kaz) 7-6 (0) 5-2 rit; Cilic (Cro) b. Marchenko (Ucr) 7-5 6-3 6-1; Mello (Bra) b. Phau (Ger) 6-4 7-5 4-6 7-6 (4); Ferrero (Spa) b. Klizan (Slk) 6-1 6-3 6-0; Dodig (Cro) b. Gonzalez (Cile) 6-7 (2) 6-1 1-0 rit.; Soderling (Sve) b. Haider Maurer (Aut) 7-5 6-3 6-7 (2) 5-7 6-4; Roddick (Usa) b. Robert (Fra) 6-3 6-2 6-2; Monfils (Fra) b. Kendrick (Usa) 3-6 6-3 6-4 6-7 (5) 6-4. Donne, 1o turno: Schiavone b. Morita (Giap) 6-1 6-0; Camerin b. Ferguson (Aus) 6-4 6-0; Oudin (Usa) b. Savchuk (Ucr) 6-3 6-0; A. Bondarenko (Ucr) b. Dushevina (Rus) 6-0 5-7 6-4; Pavlyuchenkova (Rus) b. Barrois (Ger) 6-4 6-1; Mirza (India) b. Larcher de Brito (Por) 6-3 6-2; Dulko (Arg) b. Kerber (Ger) 6-3 6-1; Peer (Isr) b. Kostanic Tosic (Cro) 6-4 7-5; Minella (Lus) b. Hercog (Slo) 6-4 7-5; Rodionova (Aus) b. Jovanovski (Ser) 7-5 6-4; Errani b. Garbin 7-6 (4) 7-5; Kleybanova (Rus) b. Larsson (Sve) 7-6 (4) 6-2; Dementieva (Rus) b. Govortsova (Biel) 6-1 6-2; Kvitova (R.Cec) b. Hradecká (R.Cec) 6-4 7-5; Baltacha (Gb) b. Martic (Cro) 6-2 6-2; Peers (Aus) b. Wozniak (Can) 6-0 6-1; Clijsters (Bel) b. Arn (Ung) 6-0 7-5; Hantuchova (Slk) b. Safina 6-3 6-4. Oggi. Principali incontri e gli italiani. Uomini: Djokovic (Ser) c. Troicki (Ser); Nadal (Spa) c. Gabashvili (Rus); Fognini c. Verdasco (Spa). Donne: Jankovic (Ser) c. Halep (Rom); Sharapova (Rus) c. Groth (Aus); Wozniacki (Dan) c. Gullickson (Usa); Oprandi c. Goerges (Ger). In tv Diretta Eurosport, Eurosport 2. CLASSIFICHE Nella nuova top ten tutto invariato con Nadal davanti a Federer, Djokovic e Murray (italiani: 55. Starace; 56. Seppi; 86. Fognini; 99. Volandri). Tra le donne, nessuna variazione nella top ten con la Schiavone sempre n. 7 e la Wozniacki numero 2 a 1485 punti da Serena Williams.

VELA

PALLAVOLO

Mondiale windsurf Sensini per ora quarta

WORLD LEAGUE 2011 (a.a.) Il Portorico per la prima volta disputerà la World League. Si è qualificato a Arecibo (Pur) grazie ad un doppio 3-1 sulla Cina. A Nagano (Giap.) la Sud Corea ha eliminato il Giappone, prossima avversaria dell’Italia al Mondiale, con un doppio 1-3.

(r.ra.) A Kerteminde (Danimarca) dopo le prime tre prove del campionato del mondo di RSX (la tavola a vela olimpica) Alessandra Sensini occupa il quarto posto in classifica femminile, 8ª Flavia Tartaglini, 20a Laura Linares. Tra gli uomini (4 prove disputate) Fabian Heidegger è nono.

IN PROVA (r.pu.) La Marmi Lanza prova il posto 4 ucraino Sergii Pryshlyak.

F.18 Vittorio Bissaro e Lamberto Cesari (FV Malcesine) si sono confermati campioni italiani Formula 18 a Scauri di Minturno (Lt) davanti a Raphael Sicouri (figlio di Pierre) con Lorenzo Riches.

RUGBY

Italia, test pre-Mondiale con Giappone e Scozia Decisi i due test match azzurri dell’estate prossima, in preparazione del Mondiale 2011: sabato 13 agosto l’Italia ospiterà, come nel 2007, il Giappone (sede da definire). Una settimana più tardi, a Murrayfield, sfida alla Scozia. In Nuova Zelanda gli azzurri saranno in girone con Australia, Irlanda, Stati Uniti e Russia.

E' mancato all'affetto dei suoi cari

Livio Ghioni Lo annunciano la moglie Janine, il figlio Gerry, i nipoti Guido Bombarda con Rita, Elena e Federica.- I funerali avranno luogo martedì 31 agosto alle ore 10 partendo dall'abitazione di Cormano, via Battisti 22. - Cormano, 30 agosto 2010.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

ALTRI MONDI

in campo contro la crisi: «Non ho la bacchetta fObama magica ma sono troppi gli americani senza lavoro.

C’è bisogno dei tagli alle tasse per le piccole imprese» 1

IL FATTO DEL GIORNO 5 DOMANDE 5 RISPOSTE

Perché mai fare affari con Gheddafi è così utile? La Libia ha tanto gas e petrolio. Inoltre è un Paese ricchissimo e promette di aumentare i propri investimenti in Italia. Per queste ragioni il Colonnello ci «fa la lezione» e riceve grandi onori GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Ieri mattina Gheddafi ha ricevuto altre 200 ragazze, messe insieme dalla solita agenzia specializzata. E ha più o meno ripetuto gli stessi discorsi di domenica: grandezza dell’Islam e necessità di convertirsi, in Libia la donna è più rispettata che in America o in Italia, per esempio non accadrà mai che guidi un autobus o scenda in miniera, Gesù Cristo è stato solo il penultimo profeta, l’ultimo e definitivo essendo Maometto, eccetera eccetera. La mezz’ora di incontro con Berlusconi ha impegnato molte meno righe d’agenzia: l’annuncio che i due hanno parlato di «immigrazione, infrastrutture ed energia» e una dichiarazione di Frattini: «I colloqui sono andati bene. Abbiamo parlato anche di economia internazionale e di come uscire dalla crisi».

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Ma è giusto che Gheddafi venga in Italia a regalare Corani? E se Berlusconi andasse in Libia a regalare Bibbie?

È quello che si è chiesto Potito Salatto, eurodeputato del Partito popolare e membro della Commissione Esteri europea. Ieri siamo stati sommersi dalle dichiarazioni indignate dei politici d’opposizione, ma – faccio notare – non una parola (o quasi) è stata detta dai membri della Chiesa. E, a parte La Russa («l’ospite è sacro»), gli esponenti del governo non hanno aperto bocca neanche di fronte alle frasi di Livia Turco che accusa Berlusconi di farsi, pure con Gheddafi, gli affari suoi. Stefa-

no Pedica, dell’Idv, ha montato una tenda davanti alla residenza dell’ambasciatore libico, con cartelli rivolti a Gheddafi e a Berlusconi: «Convertitevi alla democrazia». I più duri sono stati quelli di FareFuturo, cioè i finiani-intellettuali: «L’Italia è diventata la Disneyland di Gheddafi, il parco-giochi delle sue vanità senili, ma la ragione è purtroppo politica. Il governo berlusconiano è passato dall’atlantismo all’agnosticismo, dalle suggestioni neo-con alla logi-

2 È folklore? Penso di no. Gheddafi è un uomo politico e ragionerà politicamente. Bisogna guardare la cosa dal suo punto di vista. Gli incontri con le ragazze, Berlusconi che entra nella sua tenda, la folla che gli si fa intorno a Campo de’ Fiori o a piazza Navona formano un formidabile film da proiettare incessantemente

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1 In alto, Berlusconi e Gheddafi ieri a Roma 2 Le hostess convocate dal leader libico 3 La tenda di Gheddafi nell’ambasciata libica ANSA/LAPRESSE

alla tv libica, dove la figura del raìs la fa da padrone 24 ore su 24: ecco Gheddafi che gira in macchina per Tripoli e le telecamere si limitano a seguirlo, eccolo subito dopo discutere con qualche tecnico in uno stabilimento, stanno tutti zitti e con le spalle addossate ai muri, il tecnico spiega, Gheddafi ha non solo l’aria di intendersi bene di quello che dice, ma replica qualcosa che sembra colpire il suo interlocutore. A Roma, sia le altre volte che questa, so-

bir tutto nella logica del cliente che ha sempre ragione?

Sì, ma vorrei ricordare che il filo-arabismo italiano risale al tempo dei tempi e ha un campione assoluto in Andreotti, che ama gli arabi al punto da aver detto, una volta, che se fosse nato in Palestina si sarebbe schierato con i terroristi. Del resto, proprio la rivista di Andreotti - 30 giorni - ha pubblicato l’integrale dei discorsi di Gheddafi. Quindi, è storia vecchia.

4 Questo cliente che paga, paga

no stati raccolti formidabili documenti di propaganda. Gheddafi deve tenere soggiogato il suo popolo – appena sei milioni di persone – e ha poi anche un problema di leadership araba e africana. È un sunnita che deve fronteggiare l’invadenza sciita degli iraniani, i quali sono all’opera per la conquista spirituale e materiale dell’Iraq e, attraverso l’Iraq, del mondo islamico. Sulla stampa araba ieri mattina era tutta un’esaltazione dei trionfi di Gheddafi in Italia.

3 È vero, come scrive FareFuturo, che noi ci acconciamo a su-

Vi sono due contro-indicazioni alla pratica di fare affari con i libici. La prima: è un mercato microscopico, di appena sei milioni di persone. Dunque, è un posto insignificante per le imprese che cercano sbocchi. La seconda: Gheddafi è del ’42, dunque sta per compiere 70 anni. Una preoccupazione minima per la fine del regime esiste. Dovrebbe succedergli il figlio, ma quelli sono posti pieni di incognite.

5 E allora dove sta la convenien-

Una manifestante pro Sakineh mostra il volto dell’iraniana ANSA

Mentana conduce il tg In video dopo 18 mesi

moralità» e definendola «prostituta», insieme all’attrice Isabelle Adjani, come lei firmataria della petizione per Sakineh lanciata dal filosofo Bernard-Henri Levy. Anche Saviano In Francia è forte il movimento a favore della donna iraniana, ma anche in Italia il fronte si amplia. Ieri ha preso posizione lo scrittore Roberto Saviano («Lapidarla significherebbe lanciare un sasso

Corrado Passera L’ad di Intesa SanPaolo al convegno «veDrò» interviene sulla crisi economica Abbiamo una serie di rischi pesanti sulla nostra democrazia perché una democrazia che non produce crescita economica genera forte delusione e questo è pericoloso. Ma perché la democrazia funzioni c’è bisogno di una leadership che sia in grado di realizzare queste cose

Logo verde e blu, scenografia verde chiaro. Enrico Mentana ha condotto per la prima volta l’edizione delle 20 del tg di La7, tornando in video dopo 18 mesi: «Sarà completo, aperto e libero — ha detto —. Ci proponiamo come scelta concorrenziale». Primo servizio dedicato al caso di malasanità a Messina, approfondito con una intervista al marito della partoriente. Nel tg pure la testimonianza di due «infiltrate» alla lezione di Islam di Gheddafi e un servizio sul calciomercato.

NOTIZIE TASCABILI RESPINTA LA RICHIESTA DELLA FARNESINA

Detenuto italiano morto in Francia Autopsia senza perito della famiglia L’autopsia di Daniele Franceschi, l’italiano di 36 anni morto mercoledì nel carcere francese di Grasse, è stata rinviata a oggi. Negata la presenza di un perito della famiglia, chiesta dal ministro degli Esteri Frattini. Sembra che sul corpo di Franceschi non ci siano segni di violenza.

IL PD DICE NO ALLA RIFORMA ELETTORALE

Pdl diviso sul processo breve E Bersani insiste sul Nuovo Ulivo Mentre le discussioni sul processo breve continuano a dividere berlusconiani e finiani, il Pd critica la proposta di D’Alema di cambiare la legge elettorale per scegliere un sistema alla tedesca. Il segretario Bersani intanto risponde a Berlusconi: «Il nuovo Ulivo non è ammucchiata».

EX POLIZIOTTO UCCIDE 7 PERSONE

Massacro a Bratislava Famiglia rom sterminata

za di lasciargli girare i suoi spot qui da noi?

La Libia è zeppa di gas e petrolio e, come abbiamo già raccontato ieri, l’Eni pompa da quel deserto 800 mila barili di greggio al giorno. La Libia è poi piena di soldi. Non creda che si siano fatti finanziare solo l’Eni e l’Unicredit. Persino il Financial Times, con tutta la puzza sotto il naso che ha quel giornale, non ha fiatato quando Gheddafi s’è comprato il 3% della casa editrice.

La Bruni difende Sakineh. L’Iran: «Prostituta» dCresce il fronte delle personalità mondiali che si schierano a sostegno di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna condannata alla lapidazione per adulterio in Iran. Ma cresce anche l’intransigenza delle autorità di Teheran: ieri i media iraniani hanno pesantemente attaccato Carla Bruni, moglie del presidente della Francia Nicolas Sarkozy, accusandola di «im-

p

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POLEMICA LA DONNA RISCHIA LA LAPIDAZIONE PER ADULTERIO. IERI APPELLI DEL MINISTRO FRATTINI E SAVIANO

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x la foto

LA FRASE DEL GIORNO

almeno bene?

ca commerciale, per cui il cliente, se paga, ha sempre ragione». Berlusconi, che ieri è apparso meno sorridente del solito, ha liquidato le avventure del raìs come folklore.

BARACK OBAMA PRESIDENTE USA

contro ogni donna»), ma anche il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini e il ministro degli Esteri Franco Frattini hanno fatto sentire la propria voce. «Le opinioni pubbliche devono scendere in campo» ha scritto sul suo profilo Facebook il ministro. Sakineh ha 43 anni ed è madre di due bambini, è stata condannata a morte nel maggio 2006 per le relazioni avute con due uomini, sebbene dopo la morte del marito.

A Bratislava, capitale della Slovacchia, un ex poliziotto di 50 anni, forse ubriaco o drogato, ha ucciso sette persone con un mitra e alcuni fucili (nella foto). Pochi minuti dopo, circondato dalla polizia, si è tolto la vita. Misterioso il movente della strage: il killer ha sterminato in un appartamento una famiglia rom, minoranza discussa in Slovacchia, poi ha ammazzato un uomo in strada e ha cominciato a sparare in aria. Un’altra donna è morta colpita in casa da un proiettile vagante. Altre quindici persone sono rimaste ferite.

A DUISBURG MORIRONO 21 PERSONE

Online la strage alla Love Parade Un video inedito incolpa la polizia Sono online le immagini della tragedia della «Love Parade», festival techno di Duisburg (Germania) in cui il 24 luglio sono morte 21 persone. Tra loro, la bresciana Giulia Minola. L’organizzatore vuole dimostrare che la polizia avrebbe bloccato il flusso dei partecipanti al festival.

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MARTEDÌ 31 AGOSTO 2010

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Natale la prima Fiat 500 sfreccerà sulle strade fEntro d’America. È stato annunciato ieri. L’obiettivo è vendere,

ALTRI MONDI

entro la fine del 2011, 50 mila vetture sul mercato Usa

INCREDIBILE SULLE STRADE DEL SALENTO SFIDE TRA CENTAURI NEL TRAFFICO. DODICI DENUNCIATI

I PREMI DELLA TV USA CON LE GAG DI CLOONEY

Corse clandestine: in moto a 300 all’ora

Emmy, Mad Man e Modern Family i telefilm più belli

dLe motociclette sfilavano a 300 km all’ora, in mezzo ad automobilisti inconsapevoli. Gare clandestine su una strada provinciale, la Gallipoli-Maglie, nel Salento, battuta dalla gente del luogo e dai turisti, trasformata per l’occasione in un circuito illegale.

Sequestri I carabinieri e la guardia di finanza di Lecce hanno scoperto un’attività illecita che consisteva anche in un notevole giro di scom-

messe. In un blitz sono state sequestrate otto moto di grossa cilindrata, usate per le gare. Ed è stata scoperta anche una motocicletta che si stava mettendo a punto per essere introdotta nel circuito illegale. Scovato pure un computer all’interno del quale c’erano file con le istruzioni per la preparazione delle moto e diversi filmati di gare clandestine, alcuni dei quali finiti su Youtube. Dodici le persone denunciate per associazione

per delinquere finalizzata all’organizzazione di gare clandestine.

Il fermo immagine dei controlli dei carabinieri su una strada provinciale in Salento ANSA

Crimine Le corse, con raduno nella cittadina di Soleto, si svolgevano pure di giorno, nel bel mezzo del traffico ordinario. Gli investigatori hanno definito «sconvolgenti» le riprese delle gare girate dai militari «infiltrati» nel pubblico. «Non si tratta di imprudenze di soggetti alla ricerca del brivido ma di attività in senso proprio criminale, tali da porre in pericolo la vita di tanti innocenti utenti della strada», ha detto il sottosegretario dell’Interno, Alfredo Mantovano.

Messina, via il primario puniti i due ginecologi Uno sospeso, l’altro cacciato dopo la lite in sala parto che vede 5 indagati Il ministro Fazio ieri in visita alla donna in ospedale: «Le chiedo scusa»

Tre delle interpreti di Mad Men, la serie tv premiata agli Emmy: da sinistra January Jones, Elisabeth Moss e Christina Hendricks REUTERS dE tre. Domenica sera alla 62ª edizione degli Emmy Awards, gli «Oscar» della tv americana, a Los Angeles, Mad Men si è confermato — per il 3˚anno di seguito — il telefilm più amato. La serie sui pubblicitari che vivono nella New York degli Anni 60 (la 3ª stagione

MARCO IARIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CASO CHOC IN FRANCIA

dMedici sospesi, scuse alla famiglia. Qualcosa comincia a muoversi dopo l’incredibile lite tra medici scoppiata in ospedale, nel bel mezzo di un parto, a Messina. La donna di 30 anni che giovedì ha avuto un parto complicatissimo non potrà più avere figli. E si temono danni cerebrali per il neonato. Tutto a causa — secondo la denuncia del marito — della rissa tra i due ginecologi, su cui indagano i pm (cinque indagati).

Impegno Ieri il ministro della Sanità, Ferruccio Fazio, ha fatto visita a Laura Salpietro: «Chiedo scusa alla signora e alla famiglia a nome dei medici e della sanità. Mi farò carico di fare a breve delle linee guida per vedere di associare il problema della continuità assistenziale, e quindi della presenza del ginecologo che ha seguito la donna anche al momento del parto, con quello delicatissimo di impedire che un medico possa utilizzare un ospedale pubblico come se fosse la sua casa di cura». La visita del ministro non è piaciuta né al sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca («non abbiamo bisogno di passerelle») né al marito della puerpera («una presa in giro all’italiana, voglio un’inchiesta interna, comunque mia moglie è sempre stata vigile e ha visto tutto»).

Le ruba il ragazzo E lei la violenta con quattro amiche

L’ingresso del reparto di ginecologia del Policlinico di Messina LAPRESSE

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FERRUCCIO FAZIO MINISTRO DELLA SALUTE

Adotteremo linee guida per impedire che un medico possa usare un ospedale pubblico come fosse la sua casa di cura

Diversamente affabile

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Provvedimenti La direzione generale del Policlinico messinese ha sospeso Domenico Granese dalla direzione dell’unità operativa di Ostetricia e ginecologia, per «omessa vigilanza». Sospeso dall’attività il medico Vincenzo Benedetto. Rescisso, invece, il contratto dell’altro ginecologo protagonista della rissa, Antonio De Vivo, con l’università di Messina. Tra l’altro, secondo l’assessore regionale siciliano alla Sanità, Massimo Russo, De Vivo «era un assegnista che non poteva prestare assistenza pubblica ed era quindi un abusivo».

Quei piccoli gesti incivili non sono «poco» per nulla

semplice frase per sentire odore di inciviltà. Potrebbero passare inosservati ma ritengo sia utile, invece, evidenziarli e sottolinearli per aumentare la consapevolezza del dilagare di certi atteggiamenti incivili, e magari riuscire a scalfirli un poco.

resa ben conto se non fossi stata io stessa una persona in difficoltà. Non è necessario trovarsi di fronte a gesti eclatanti, a volte basta uno sguardo, un’alzata di spalle o una

Un mio amico, per esempio, mi ha confessato di aver parcheggiato in un posto disabili per fretta e disattenzione. Aveva un appuntamento di lavoro in un bar ed era in ritardo.

DIARIO DI UN’INVALIDA LEGGERMENTE ARRABBIATA di FIAMMA SATTA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

In questa mia rubrica dal tono diaristico, racconto episodi di ordinaria inciviltà con cui ho a che fare ogni volta che metto piede fuori di casa e di cui non mi sarei probabilmente

Stuprata, per aver rubato il fidanzato a una del branco. Così una francese di 29 anni è stata punita da cinque ragazze (quattro delle quali minorenni). La violenza choc, commessa a Saint-Quentin, nella regione della Piccardia, è stata organizzata da una 27enne, che rimproverava alla vittima di averle soffiato il ragazzo, appunto. Nella notte tra il 19 e il 20 agosto scorso, ha convinto le compagne a seguirla in una spedizione punitiva contro l’abitazione della ventinovenne, che è stata aggredita e seviziata per diverse ore, e poi stuprata con un oggetto. Il solo a essere risparmiato è stato il figlio della vittima, di appena due anni, che si trovava nell’appartamento con la madre. L’ideatrice della violenza è stata messa in detenzione provvisoria insieme alla 16enne del branco. Le altre tre (che hanno dai 14 ai 17 anni) sono state messe sotto controllo giudiziario: di queste, due sono finite in un centro educativo.

Tornato alla macchina e resosi conto del suo atto incivile, il mio amico è entrato in ansia. Vedendolo costernato, la persona con cui si era incontrato lo ha tranquillizzato dicendogli: «Per così poco?». Ecco, credo che gran parte della questione risieda proprio in queste tre parole. Basterebbe capire che quel “così poco” non è “poco” per niente. Ma proprio per niente. Seguite Fiamma sul blog http://diversamenteaffabile.gazzetta.it

sarà in Italia a dicembre su Fx), ha vinto nella categoria drammatica, battendo i favoriti, Dexter e Lost. Tra le commedie, invece, ha trionfato Modern Family: la 2ª stagione della sitcom sulle avventure di una famiglia allargata arriverà in Italia in inverno, su Fox. Miglior miniserie, invece, è The Pacific: il telefilm sulla Seconda guerra mondiale prodotto da Steven Spielberg e Tom Hanks lo rivedremo sugli schermi italiani dal 2 settembre su Sky Cinema Max. Ma è stato George Clooney a rubar la scena sul palco degli Emmy (foto Reuters): accolto con una standing ovation per ritirare il premio per le raccolte fondi per Haiti, ha detto: «Non fate così altrimenti penso di essere malato e di non saperne niente». * su GazzettaTv il video della premiazione

RAPPER MARTEDÌ ESCE «CONTROCULTURA»

Fabri Fibra è tornato: «Sono io il più grande» LUCA BIANCHIN MILANO dFabri Fibra non è il rapper più modesto del mondo: «Chi sono? L’esponente maggiore dell’hip hop italiano degli ultimi 4 anni». Fabri Fibra non è il cantante più conformista d’Italia: «Come sono? Sento di essere l’artista più in contrapposizione con la cultura dominante». Fabri Fibra è tornato con un nuovo album, Controcultura, disponibile dal 7 settembre in due versioni: oltre alla standard c’è l’edizione deluxe, con l’aggiunta del dvd di «Storytellers», programma di Mtv registrato a giugno. Per scrivere i testi Fibra ha impiegato un anno e altri due se ne sono andati per la musica. Poi il titolo: Controcultura perché lui si sente diverso.

Noemi e Babbo Natale Fabri Fibra — il nome vero è Fabrizio Tarducci, 33 anni, due dischi di platino — lo dice chiaro: «Voglio spiegare che il mondo della tv non è così figo come si crede». E il cd è in linea con il personaggio: aggressivo e controcorrente. Ricordate la polemica per

Fabri «Fibra» Tarducci, 33 anni

«Non ditelo», in cui rappava «Secondo me Mengoni è gay ma non può dirlo / perché poi non venderebbe più una copia»? Ecco, nelle 18 canzoni di Controcultura si parla un po’ di tutti: Noemi Letizia e Marco Carta, Putin e Berlusconi, addirittura Laura Chiatti e Babbo Natale. Il calcio Quasi tutti non gradiranno ma Fabri Fibra non se la prenderà. Dei colleghi, ad esempio, non ha una stima esagerata: «I cantanti sono tutti escort, li pagano per non dire niente. Io almeno parlo d’altro». Di cosa? Non di sport: «Il calcio è una droga per riempire il vuoto dell’Italia».

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MARTEDÌ 31 AGOSTO 2010

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Tempi supplementari

LETTERE

dite la vostra INDIRIZZO Via Solferino, 28 20121 Milano. Fax 02.62.82.79.17. Email: acerruti@rcs.it

A cura di Alberto Cerruti

Finalmente grande Milan

Cari tifosi juventini, evitate frettolosi processi Sulla falsariga dello scorso anno la stagione della Juve non è iniziata nel migliore dei modi (nella foto LaPresse la delusione di Chiellini dopo il k.o. a Bari). Bisognava acquistare pochi calciatori «ottimi» e non tanti «normali». Sono arrivati giocatori da Chievo o da Sampdoria, nessuno da Juventus. Invece di 10 mezze figure non sarebbe stato meglio acquistarne 3 o 4 e un paio di campioni veri? Lo so, la Juve è ancora un cantiere aperto, una squadra che ha preso tanti giocatori e nessun campione. Ma per vincere non ci vogliono i campioni? Carmelo Carbone (Bagnara Calabra , RC)

Perché alla Juventus tutti gli anni spendono molte palanche per acquistare giocatori di «seconda fascia» ipervalutati e non riescono mai a effettuare operazioni «regalo» come quella di Galliani per Ibrahimovic? Tutte le squadre italiane di metà classifica con un giocatore come Ibra, possono vincere lo scudetto! Bruno Focaccia (Ravenna)

IL TEMPO

Finalmente ho rivisto un grande Milan e così sono tornato a comperare la Gazzetta, come ai bei tempi. Sono felice per l’arrivo di Ibra, per l’ottimo lavoro di Allegri, ma soprattutto mi ha subito conquistato Boateng. Ha giocato soltanto un quarto d’ora, dimostrando una grande personalità. Sono convinto che presto sarà titolare e diventerà uno dei pilastri di una squadra da scudetto. Gianni Vezzani (Milano)

Come era facile prevedere, lo spettacolare successo del Milan, che dalla prossima partita a Cesena potrà schierare anche Ibrahimovic, ha moltiplicato la delusione dei tifosi juventini dopo la prima sconfitta a Bari. Non sono però d’accordo con quanto scrive il signor Carbone, perché l’anno scorso la Juventus era partita benissimo con 4 vittorie consecutive in campionato e questo fresco precedente dovrebbe consigliare prudenza nei giudizi. Come ha opportunamente ricordato il presidente Andrea Agnelli, a Bari sono scesi in campo 6 giocatori nuovi (Storari, Motta, Bonucci, Krasic, Pepe e Quagliarella) ai quali si sono aggiunti, nella ripresa, Martinez e Lanzafame. Inoltre non va dimenticato che il Bari

era stato la squadra rivelazione della stagione scorsa. L’opera di ricostruzione della nuova Juventus richiede tempo e pazienza. Non serve a nulla invocare Ibrahimovic o altri fuoriclasse, perché l’esempio del Real Madrid insegna che non bastano i grandi e costosi nomi. Diego, che un anno fa era considerato da tutti un grande acquisto, fu il primo a essere discusso dai tifosi bianconeri che oggi dovrebbero capire gli sforzi di una nuova, ma più competente, dirigenza. I veri tifosi, quindi, devono lasciare lavorare Agnelli, Marotta e soprattutto Delneri, evitando frettolosi processi già fatali a Ranieri, prematuramente esonerato malgrado il suo ottimo lavoro che stava riavvicinando la Juventus all’Inter.

A parte l’interessato consiglio di acquistare la Gazzetta tutti i giorni, per il resto sono d’accordo. E’ giusto e scontato celebrare l’acquisto di Ibrahimovic, ma anch’io sono rimasto colpito dalla personalità di Boateng. Penso che possa diventare una delle rivelazioni del Milan, l’unico vero antagonista dell’Inter. Anzi, pensando alla cessione di Balotelli da una parte e all’arrivo di Ibrahimovic dall’altra, e più in generale ai diversi stati d’animo dei rispettivi ambienti, la squadra di Allegri secondo me è diventata la favorita per lo scudetto.

Tutto sul Werder Caro Cerruti, non sono tifoso di alcuna squadra, ma seguo con passione le vicende europee delle nostre portabandiera. Sono anni che il Werder Brema sta picconando il nostro ranking Uefa (Milan, Udi-

ciopoli, Trezeguet era sempre lì a buttarla dentro e adesso mancherà a tutti i veri tifosi!

nese e la Sampdoria ne sanno qualcosa) e ancora non si vuol capire che questa squadra, con il cronico colabrodo difensivo che si ritrova, va attaccata a testa bassa per 90’. Se le gambe cedono prima, vuol dire che la preparazione estiva è stata fallimentare. Perché in Inghilterra corrono per 90’ più recupero e i nostri no? Si confonde l’inesperienza con la precarietà di condizione atletica.

Antonio Bernasconi (Maccagno, VA)

Nel giorno dei primi processi alla Juventus, pubblico ancora più volentieri questo affettuoso saluto a un grande attaccante bianconero che lascia l’Italia. Vuol dire che per fortuna esiste ancora un po’ di riconoscenza. E Trezeguet se l’è meritata.

Federico Polverelli (Riccione, RN)

Anomalia Inter

Questa è una delle ragioni delle nostre difficoltà in campo internazionale, ma non è l’unica perché correre non basta. Servono anche qualità tecniche e caratteriali a livello individuale ed equilibrio tattico a livello collettivo. Nel caso della Sampdoria, penso che paradossalmente il terzo gol di Cassano, superfluo ai fini della qualificazione visto che bastava il 2-0, sia stato controproducente. Il suo rientro in campo, dopo l’infortunio, con immediata uscita per raccogliere applausi ha tolto concentrazione a una squadra già stanca e il Werder ne ha approfittato.

Dopo le lettere su Tempi Supplementari di martedì 24 agosto, relative agli stranieri dell’Inter e ai problemi del calcio italiano vorrei rispondere, da interista. Chi si scandalizza dell’Inter vincente con soli stranieri è quasi sempre juventino e a volte milanista. Anch’io da italiano sarei contento di vedere nell’Inter più giocatori nostrani, ma che addirittura si venga a dire che la colpa dei problemi del calcio italiano è dell’Inter credo sia ridicolo.

Caro Trezeguet ci mancherai

Giuliano Rossetti (Jesi, AN)

Mi spiace che molti interisti non vogliano capire. Almeno da parte mia e della Gazzetta, l’Inter non è considerata la colpevole della crisi del calcio italiano, perché le cause sono molte. Nessuno però può negare l’anomalia non l’irregolarità sia ben chiaro - di una squadra che ha vinto tutto in Italia e in Europa senza italiani nella formazione-base: un dato di fatto, tecnico, che non aiuta la Nazionale. Tutto qui.

Ciao David, campione di una Juventus che non c’è più. Dopo 10 anni di fedele militanza bianconera voglio salutare un grandissimo attaccante che ha segnato indelebilmente la storia della mia Juventus, attraversando un decennio come una stella cometa che guidava alla vittoria sui campi di tutta Europa. Calciopoli o non cal-

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La tiratura di lunedì 30 agosto è stata di 720.586 copie

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PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 4,55; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 61; Cipro e 2,50; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 1,85; Germania e 1,85; Grecia e 1,85; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 1,85; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,00; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20/Kr. 80; Slovenia e 1,85; Spagna/Isole e 1,85; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 2,60; Svizzera Tic. Fr. 2,60; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 550; UK Lg. 1,60; U.S.A. USD 3,00.

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MARTEDÌ 31 AGOSTO 2010

LA GAZZETTA DELLO SPORT

43 R

TV E RADIO I FILM DI STASERA

Alieni in soffitta

Four Brothers

Crossing Over

Sbirri

Hazzard

The Chronicles...

sDi J. Schultz, con A. Tisdale

sDi J. Singleton, con M. Wahl-

sDi W. Kramer, con H. Ford

sDi R. Burchielli, con R. Bova (Ita-

sDi J. Chandrasekhar, con J.

sDi D. Twohy, con Vin Diesel

AVVENTURA Sky Cinema 1, alle 21

AZIONE Sky Cinema Max, alle 21

DRAMMATICO Sky C. Mania, alle 21

POLIZIESCO Canale 5, alle 21.20

COMMEDIA Premium Cinema, alle 21

FANTASCIENZA Premium C. En., alle 21

(Usa/Canada, 2009) I piccoli Tom e Jake sono in vacanza nel Michigan con la famiglia...

berg (Usa, 2005) Bobby, Angel, Jeremiah e Jack sono fratelli adottivi. Quattro vite distanti...

(Usa, 2009) La vita degli immigrati illegali negli Stati Uniti e i loro sforzi per l’integrazione...

lia, 2009) Matteo, reporter televisivo, è testimone della guerra tra «sbirri» e spacciatori...

Simpson (Usa, 2004) I cugini Bo e Luke sono sempre in conflitto con le autorità della contea...

(Usa, 2004) Dopo 5 anni passati a far perdere le sue tracce, Riddick si trova sul pianeta Helion...

RADIO

IN CHIARO RAIUNO

RAIDUE

RAITRE

CANALE 5

ITALIA 1

RETE 4

LA 7

Radio 105

8.00 TG 1 10.40 VERDETTO FINALE 11.35 TG 1 11.45 LA SIGNORA IN GIALLO 13.30 TELEGIORNALE 14.00 TG1 ECONOMIA 14.10 DON MATTEO 5 15.05 CAPRI - TG 1 17.10 CHE TEMPO FA 17.15 LE SORELLE MCLEOD 17.55 IL COMMISSARIO REX 18.50 REAZIONE A CATENA 20.00 TG1 - DA DA DA 21.20 UN MEDICO IN FAMIGLIA 6 Fiction 23.35 TG 1 23.40 PASSAGGIO A NORD OVEST 0.15 TG 1 - NOTTE 1.25 CHE TEMPO FA

8.15 AGENTE SPECIALE OSO 8.35 WINX CLUB... 9.00 MACHINE ROBO RESCUE 9.45 TEEN DAYS ROCKY... 10.15 CULT BOOK STORIE - TG2 11.15 TELEFILM - TG 2 14.00 TELEFILM 17.50 TOM & JERRY TALES 18.10 RAI TG SPORT - TG2 19.00 STRACULT PILLOLE 19.30 SQUADRA SPECIALE... 20.25 ESTRAZIONI DEL LOTTO 20.30 TG2 21.05 MINISSIMA 2010 Varietà 23.45 TG 2 0.00 STRACULT 1.35 I SIGNORI DEL RUM 2.15 ALMANACCO 2.25 METEO 2

LA STORIA SIAMO NOI CI SPOSEREMO... COMINCIAMO BENE JULIA - TGR - TG3 LA TV DEI RAGAZZI GINNASTICA RITMICA COPPA DEL MONDO 17.15 KINGDOM 18.00 GEOMAGAZINE 2010 18.55 TG3 - TGR 20.00 BLOB A VENEZIA 2010 20.10 SECONDE CHANCE 20.35 POSTO AL SOLE 21.10 CIRCO MASSIMO SHOW 2009 Varietà 23.10 TG REGIONE 23.15 TG3 23.45 CORREVA L'ANNO 0.40 APPUNTAMENTO AL CINEMA

8.40 9.10

IL SUPERMERCATO UN MATRIMONIO QUASI PERFETTO 11.00 FORUM 13.00 TG5 13.40 SOAP 14.45 ALISA 16.50 ALLA RICERCA DI PAPÀ 17.55 METEO 5 19.00 PAPERISSIMA SPRINT ESTATE 20.00 TG5 - VELONE 21.20 SBIRRI Film 23.30 BANGKOK SENZA RITORNO 1.30 TG5 - NOTTE 2.00 VELONE 2.50 HELICOPS

8.20 CARTONI ANIMATI 9.45 TELEFILM 12.25 STUDIO APERTO-SPORT 13.40 CAMERA CAFE' 14.05 CARTONI ANIMATI 15.00 L' ISOLA DEL TESORO... 17.00 BLUE WATER HIGH 17.30 CARTONI ANIMATI 18.15 BAKUGAN... 18.30 STUDIO APERTO-SPORT 19.30 TUTTO IN FAMIGLIA 20.05 I SIMPSON 20.30 MERCANTE IN FIERA 21.10 SAMURAI GIRL Fiction 23.00 OCTOBER ROAD 0.55 CINQUE IN FAMIGLIA 1.50 STUDIO APERTO - LA GIORNATA 2.05 CINQUE IN FAMIGLIA

8.10 11.30 12.00 12.55 13.55 14.10 15.10

TELEFILM TG4 - TELEGIORNALE WOLFF UN... DISTRETTO DI POLIZIA FORUM - ANTEPRIMA FORUM-IL MEGLIO DI HAMBURG DISTRETTO 21 16.15 SENTIERI 16.30 CONTRO 4 BANDIERE 18.55 TG4 - TELEGIORNALE 19.35 TEMPESTA D'AMORE 20.30 RENEGADE 21.10 FANTOZZI 2000-LA CLONAZIONE Film 23.25 TRE TIGRI CONTRO TRE TIGRI 1.25 TG4 1.50 PASQUALINO SETTEBELLEZZE

TG LA7 IN ONDA HARDCASTLE &... ISPETTORE TIBBS CHIAMATA D'EMERGENZA 13.30 TG LA7 14.05 OPERAZIONE CICERO 16.05 STAR TREK 18.00 RELIC HUNTER 19.00 NYPD BLUE 20.00 TG LA7 20.30 IN ONDA 21.10 MEDICAL INVESTIGATION Telefilm 23.05 LEVERAGE 0.05 TG LA7 0.15 DELITTI 1.10 2'UN LIBRO 1.15 MOVIE FLASH

105 Friends

FILM SUL DIGITALE TERRESTRE

LO SPORT IN CHIARO, SUL SATELLITE E SUL DIGITALE TERRESTRE

PREMIUM

IN DIRETTA

GET WELL SOON PREMIUM CINEMA 10.16 UN CORPO DA REATO PREMIUM CINEMA 11.55 CITTÀ DEGLI ANGELI -CITY OF ANGELSPREMIUM CINEMA 13.55 COCO AVANT CHANEL PREMIUM CINEMA 15.51 CORALINE E LA PORTA MAGICA PREMIUM CINEMA 17.21 ALIBI E SOSPETTI JOI 17.37 TORQUE CIRCUITI DI FUOCO PREMIUM CINEMA 19.06 WILD WILD WEST PREMIUM CINEMA 21.00 HAZZARD PREMIUM CINEMA 22.40 IL TOCCO DEL MALE STEEL 22.50 LA RIVOLTA DELLE EX PREMIUM CINEMA

BASEBALL

8.35

4.00

LA DODGERS PHILADELPHIA MLB. ESPN America

8.10 9.10 10.30 13.10 15.05 16.30

17.45 US OPEN Da New York, Stati Uniti Eurosport

19.10 US OPEN Da New York, Stati Uniti Eurosport

19.45 US OPEN Da New York, Stati Uniti Eurosport 2

BASKET 20.00 SPAGNA-LITUANIA Mondiale. Rai Sport 2

CICLISMO 16.00 VUELTA 4ª tappa. Eurosport

00.15 US OPEN Da New York, Stati Uniti Eurosport 2

1.00

Da New York, Stati Uniti Eurosport

GINNASTICA RITMICA 16.30 MONDIALI 2ª giornata. Da Pesaro Raitre

PALLANUOTO 16.15 OLANDA - UNGHERIA Europei femminili. Rai Sport 1

19.20 GRECIA - ITALIA Europei femminili. Rai Sport 1

TENNIS 17.00 US OPEN Da New York, Stati Uniti Eurosport 2

SKY SPORT 1 SPECIALE CALCIOMERCATO. 11.00 BEACH SOCCER: SERIE A Finali. Da Roma. 13.30 SPECIALE CALCIOMERCATO. 14.30 CALCIO: PREMIER LEAGUE WORLD 9.30

21/3 - 20/4

LE PAGELLE

23/9 - 22/10

Bilancia 6Cupezze e drammi non servono. Anzi, nuocciono. Evitateli. E amministrate con attenzione i vostri soldi. Arriva una ricreazione suina, però…

Serie A.

16.00 FAN CLUB FIORENTINA Serie A.

16.30 FAN CLUB JUVENTUS Serie A.

17.00 FAN CLUB MILAN Serie A.

17.30 FAN CLUB INTER Serie A.

OROSCOPO Ariete 6,5 DI ANTONIO CAPITANI

US OPEN

15.00 FAN CLUB ROMA Serie A. 15.30 FAN CLUB NAPOLI

Potete lavorare senza sbattervi, ottenendo comunque risultati concreti. La forma è discreta, ma fetenti e abbagli attentano alle casse: occhio.

Campionato inglese.

19.30 BEACH SOCCER: SERIE A Finali. Da Roma. 20.30 CALCIO: MILAN - LECCE

11.30 RUGBY: SUDAFRICA AUSTRALIA Tri Nations 2010.

12.30 BEACH VOLLEY: SWATCH FIVB WORLD TOUR Stare Jablonki.

14.00 INDYCAR: INFINEON. 15.00 AUTOMOBILISMO: TROFEO 500 ABARTH Gara 1 Da Varano.

17.00 RUGBY: NUOVA ZELANDA - SUD AFRICA Tri Nations 2010. 18.00 BASKET: BENETTON TREVISO AIR AVELLINO

Serie A.

Serie A maschile.

SKY SPORT 2

SKY SPORT 3

10.30 VOLLEY: MONTE S. JESI - URBINO VOLLEY Serie A1 femminile.

9.00

RUGBY: NUOVA ZELANDA AUSTRALIA Tri Nations 2010.

10.00 GOLF: PGA EUROPEAN TOUR Johnnie Walker Championship.

12.00 BASKET: ANGELICO BIELLA LOTTOMATICA ROMA

7.30 9.55 10.20 11.30 12.30

Finale maschile da Milano.

14.00 CALCIO: MANCHESTER UTD WEST HAM

Radio Monte Carlo Gossip a Rmc Nella mattinata di Rmc Roberto Alessi (nella foto), inviato di Diva e Donna, si collega dai luoghi della movida

EUROSPORT 7.00

TENNIS: US OPEN

9.00

TENNIS: US OPEN

Da New York, Stati Uniti. Da New York, Stati Uniti.

Serie A maschile.

13.00 BEACH VOLLEY: CAMPIONATO ITALIANO

Tony Severo e Rosario Pellecchia (nella foto) tengono compagnia con notizie di attualità, costume e musica

DAHLIA SPORT

Virgin Radio

09.35 CALCIO: CITTADELLA TORINO Serie B. 11.25 RUGBY: BULLDOGS PANTHERS Australian League

Rock in Translation Giulia Salvi traduce e interpreta il testo della canzone Numb dei Linkin Park (Mike Shinoda nella foto)

Premier League.

17.30 BEACH VOLLEY: SAND VOLLEY 4X4 Supercoppa Italiana femminile.

18.30 CALCIO: LEVANTE - SIVIGLIA Liga.

21.00 RUGBY: SUD AFRICA AUSTRALIA Tri Nations 2010.

.RAI SPORT 1

PALLANUOTO: SERBIA UNGHERIA Europei maschili. 10.30 PALLANUOTO: SLOVENIA - CROAZIA 9.15

Europei maschili.

12.15 BASKET: USA - BRASILE Mondiali maschili.

14.45 CALCIO: TERNANA COSENZA Lega Pro.

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

24/8 - 22/9

IL MIGLIORE Luna nel vostro segno che vi manda, per l’appunto, a segno. Nel lavoro, in amore, ovunque. Ideone super, sudombelico sensibile…

Isolarvi un po’ vi aiuterà a dribblare gli effetti della Luna very rompibolas. Il lavoro stanca, qualche rogna c’è, il sex è una pallissima…

Nel lavoro c’è cooperazione, gli amici v’appoggiano, i clienti aumentano. E potete fare i suini con sufficiente tempo a disposizione. Sport ok.

Gli zebedei e il morale stramazzano, il lavoro suscita conati, gli obblighi rompono. Ma voi sorriderete alla vita. Un po’ tirati, ma sorriderete…

Produrrete parecchio nel lavoro, grazie a grinta, motivazione e riconoscimenti provenienti da più parti. Viaggi ok, sudombelico volenteroso…

Toro 8

23/10 - 22/11

Gemelli 6-

Cancro 7+

Vergine 7,5

Leone 5,5

Scorpione 6-

23/11 - 21/12

Sagittario 6+

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

GIUSEPPE IACHINI

La gente vi pesta gli zebedei come il lime per il cuba libre. Ahia. Lavoro e amore, dunque, stentano. Ma fra nove giorni arriva la fortuna.

L’allenatore del Brescia, che in Serie A ha guidato pure il Chievo nella stagione 2008-09, è nato ad Ascoli Piceno il 7 maggio 1964

Siate collaborativi, senza ingranare il polemico automatico: in questo momento è la disciplina, che paga. Finanze solide, sudombelico bolide…

Intuito, rapporti con luoghi lontani e una botta di glutei vi conducono al successo. La forma fisica recupera, l’ormone s’accende e ascende...

Lavoro, casa e famiglia allietano improvvisamente come un’infiammazione alle colecisti. Ma state calmi, perché la sfighetta non durerà…

Luna ottima per colloqui, viaggi, p.r. e lavoro. La forma fisica è buona, il sudombelico salta, dribbla, palleggia e voi fornicate briosamente…

Capricorno 7,5

Pesci 7+

Acquario 5,5

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44 R

MARTEDÌ 31 AGOSTO 2010

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