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Giovedì 26 agosto 2010 1 e
Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 114 - Numero 200
SPECIALE CAMPIONATO NON PERDETEVELO DOMANI CON LA GAZZETTA TESSERA DEL TIFOSO INCREDIBILE CONTESTAZIONE! AVEVANO IL VOLTO COPERTO DA SCIARPE DELL’ATALANTA
MERCATO TRATTATIVE COMPLICATE
Assalto ultrà a Maroni
Juve-Di Natale notte decisiva Burdisso vicino
In 500 interrompono il comizio del ministro vicino Bergamo Scontri, feriti due agenti. Auto in fiamme, cinque fermati 3 A PAGINA 18
Auto della polizia locale a fuoco CAVICCHI
3 CECCHINI, GRAZIANO e MARTORANO A PAGINA 14
SUPERCOPPA -1 INTERVISTA ALL’OLANDESE
LA GRANDE TRATTATIVA Sneijder sicuro:
IBRA VOGLIO IL MILAN
Lo svedese dopo il trofeo Gamper vinto dal Barça: «Bello giocare con Dinho». Galliani lavora per un prestito biennale
«Gol all’Atletico e Pallone d’oro»
Wesley Sneijder, 26 anni, è all’Inter dall’agosto 2009
Sorteggio Champions da brividi: per l’Inter c’è il rischio Mourinho 3 DALLA VITE, LICARI e TAIDELLI ALLE PAGINE 8 e 10
EUROPA LEAGUE PALERMO IN SLOVENIA
Delneri teme lo Sturm IL CUORE E’ UNO ZINGARO Napoli rischia in Svezia ALLE PAGINE 2, 3, 5 e 6 3
di LUIGI GARLANDO
Zlatan Ibrahimovic entrerà a Milanello, si specchierà in un poster di Van Basten e spiegherà: «All’Ajax dicevano che gli assomigliavo. Eccomi a casa sua, finalmente. Sono milanista da sempre». A quel punto riceverà una maglia rossonera da Galliani e la bacerà. Di più: la limonerà. L’abbraccio fra Ibra e Ronaldinho PEGASO
IL ROMPI PALLONE
di Gene Gnocchi
ROMA PROBABILE LESIONE ALLA COSCIA DESTRA
Adriano si infortuna Starà fermo un mese 3 CECCHINI A PAGINA 17
COME ERAVAMO BERRUTI, BIKILA E L’ESORDIO AI GIOCHI DI CANDIDO CANNAVO’
di ELIO TRIFARI
Roma 1960: è stata l’ultima Olimpiade dal volto umano
Cosa rimane e cosa è cambiato nella storia dei Giochi da Roma ’60? Erano 5349 atleti, sono più di 10mila oggi; si misuravano in 150 gare e ora parliamo del doppio. A Roma scoprimmo realtà sportive dell’altro mondo, a Roma una generazione uscita dalla guerra prese confidenza con la vita.
Livio Berruti ai Giochi di cinquant’anni fa
3 ALLE PAGINE 30-31
9 771120 506000
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Berlusconi tenta Ibrahimovic. Gli ha offerto il ministero degli Esteri
SEGUE A PAGINA 2 3
3 CARUSO, D’URSO, MALFITANO, OLIVERO ALLE PAGINE 15-16
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GIOVEDÌ 26 AGOSTO 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
PRIMO PIANO dalla prima di LUIGI GARLANDO
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lgarlando@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
IL CUORE È UNO ZINGARO Poi Ibrahimovic scenderà nella sala conferenze e racconterà: «E’ vero, ho vinto scudetti alla Juve, ma con quei tre là come facevo a perderli? All’Inter non ho segnato un solo gol decisivo in Champions. Fossi rimasto, sarebbero arrivati a cinquant’anni senza quella coppa, come sognavano i milanisti... L’Inter mi ha fatto venire il mal di pancia. Il Barcellona? Messi vale un’unghia di Pato. Guardiola al Sassuolo non avrebbe fatto ciò che ha fatto Allegri. David Villa? Io conosco solo Silvano Villa, grande bomber del Milan negli anni 70. Qui finalmente posso vincere il Pallone d’oro». Falso? Ipocrita? Nel 2005 spiegò in un esperanto tutto suo: «Juventus una club di... one of the best of the world and... questo di top top, dopo Juve non c’è». Il meglio al mondo, insomma. Ma quando, un anno dopo, il meglio al mondo finì in B, Ibra sterzò: «Felice dell’interesse dell’Inter. Da piccolo ero tifoso nerazzurro». Mercenario? Agli antipodi delle ultime grandi bandiere: Maldini, Del Piero, Zanetti? Siete proprio sicuri? Javier Zanetti quando fa gol tende la maglia per mostrarla ai tifosi, Ibra se la toglie. Quella pelle tatuata è la sua vera maglia, l’unica cui è fedele. Ibra si sveste perché ha bisogno d’aria, tutta la sua arte, a partire dal dribbling, è ricerca di spazi, ansia di libertà. Il bus a due piani di una festa scudetto gli andava stretto perciò lo scoperchiò a colpi di taekwondo. Non si lascia ingabbiare da nulla. Svedese? Sì, ma moro. Alto quasi due metri? Sì, ma con i piedi buoni. I piedi buoni sono piccoli? Ibra calza il 47. E’ tutto un dribbling. Si butta in un amore come fosse l’ultimo, quello di una vita, bacia la maglia. Ma quando l’amore sfiorisce, mica si mette in pantofole ad aspettare l’andropausa. Scappa in cerca di un’altra passione forte, sempre ben pagata. L’antroponimo Zlatan in bosniaco significa «d’oro»; Ibrahimovic sta per «figlio di Abramo». Nudo, libero e ricoperto d’oro: così gli piace stare. Mezzo bosniaco, mezzo croato, cresciuto in un ghetto svedese tra bambini di tutte le razze. Si è allenato a stare con tutti e con nessuno. Ibra è la bandiera di se stesso. Ma non solo. E’ anche la bandiera dei nostri tempi, il campione del disincanto e dell’utile in una stagione di ideologie morte. Ibra è il cannoniere Adecco, il bomber interinale nel day-after del posto fisso. Nei giorni caldi che sciolgono le alleanze di governo, Ibra con disinvoltura mastelliana è pronto a togliersi la maglia che ha baciato un anno fa per giocare nella squadra di Berlusconi. Nell’estate torrida dei mariti mollati che accoppano le ex, Ibra sta per scaricare il Barça e dire «ti amo» un’altra volta. Vi siete convinti ora? Zlatan Ibrahimovic, il «figlio d’oro di Abramo», è la vera grande bandiera della modernità.
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Galliani «Ho il sì 70 di Ibra»
I NUMERI
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gli anni che legano Ibra al Barcellona. Lo svedese aveva firmato un quinquennale il 27 luglio del 2009
milioni è il costo dell’operazione Ibra dall’Inter al Barcellona: 50 milioni più la cessione di Eto'o, valutato 20
Trattativa serrata 50 con il Barcellona Oggi si può fare
milioni è la richiesta del Barcellona per Ibrahimovic, cifra che poi servirebbe per comprare Fabregas
A mezzogiorno altro incontro tra il presidente degli spagnoli Rosell (chiede 50 milioni) e l’a.d. del Milan, che dice: «C’è una montagna di soldi da scalare, ma voglio provarci fino all’ultimo. Abbiamo anche la disponibilità del giocatore» DAL NOSTRO INVIATO
CARLO LAUDISA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BARCELLONA dIbra si avvicina, con calma. Il Milan s’è seduto al tavolo con il Barcellona e ha proposto un prestito biennale per lo svedese. E con l’aggiunta di Marco Borriello, anche lui a tempo. L’ingaggio? Da dividere a metà. Il Barcellona ha replicato con una richiesta da 50 milioni per finanziare l’acquisto di Fabregas. E per questo non accetta scambi, qualunque sia il giocatore.
Altro incontro Il tira e molla è appena iniziato e Adriano Galliani sa bene quanta pazienza
occorre in trattative tanto delicate. L’impressione è che stavolta ci sia un tesoretto a cui attingere. Anche per questo motivo l’a.d. rossonero ha deciso di fermarsi in Catalogna per proseguire il dialogo. «Le trattative continueranno domani a mezzogiorno (oggi, ndr) quando avrò ancora un appuntamento con il presidente del Barcellona. Vediamo. E’ una trattativa molto complessa, molto difficile, molto costosa, ma i rapporti con Sandro Rosell sono veramente ottimali e lui è davvero molto carino». Nessuna contropartita L’amministratore delegato del Milan ha precisato che «la volontà del Barcellona di cedere il gio-
catore c’è, la disponibilità del giocatore anche, così come quella del Milan. C’è una montagna di soldi da scalare e questa è la difficoltà. Voglio però precisare che non ci sono contropartite tecniche da parte del Milan. Non c’è Borriello, non c’è Huntelaar. Noi siamo qui per cercare di portare Ibrahimovic al Milan e basta. Non ci sono altre ipotesi sul tavolo». Senza sosta «Non voglio illudere nessuno — ha continuato Galliani — ma non voglio neanche dire che non la facciamo di sicuro. Io ci provo e lo dimostra il fatto che io sia qui, che non mi muovo, se serve non verrò neanche alla partita di
domenica sera del Milan contro il Lecce. Io faccio tutto quello che è nelle mie possibilità e capacità per cercare di portare questo grande campione al Milan. E’ molto difficile». A Galliani è stato chiesto che effetto gli ha fatto incrociare Ibra allo stadio. «Mi ha fatto l’effetto di sempre, di un grande campione che ha assolutamente dato la sua disponibilità a venire al Milan. Adesso dobbiamo risolvere noi il problema». L’agente E Mino Raiola cosa fa? Il sempre ciarliero procuratore di Zlatan ieri ha scelto il basso profilo e ha lavorato tanto sotto traccia. All’hotel Princesa Sofia in mattinata ha visto Tiberio Cavalleri, rappre-
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ZLATAN ALLO SCOPERTO
«Bello giocare con Dinho Guardiola non mi parla più» «Sono 6 mesi che non mi rivolge la parola, gli chiedo il motivo ma non me lo dice» DAL NOSTRO INVIATO
ALESSANDRA BOCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BARCELLONA dE all’improvviso Zlatan Ibrahimovic ha deciso di dire la sua verità: «Io non so chi mi vuole vendere. So che l’allenatore non mi vuole più. Da sei mesi Guardiola non mi parla. Ditemi voi perché». A Milano lo chiamavano mal di pancia. Lo svedese smaniava per cambiare, non aveva più voglia di restare all’Inter, il Barcellona sembrava la terra promessa, dove il calcio scintillava al sole. Dopo una stagione, e diciotto gol che sono serviti ai blaugrana per vincere la Liga, Ibra non è più nel cuore di Pep Guardiola. «Non mi parla da sei mesi. Ditemi voi perché. Già, perché?».
sentante di Borriello. E’ bastato poco per constatare l’impossibilità dello scambio tra i due attaccanti. Poi prima del pranzo ha visto Rosell per un punto estremamente chiarificatore. Sgombrando il campo dalle polemiche con Guardiola, i due protagonisti della vicenda si sono intesi sulla convenienza reciproca ad agevolare la soluzione Milan. La formula Non è un mistero il feeling tra il Milan, Ibra e il suo procuratore. Il matrimonio mancato del 2006 fu un incidente di percorso. Poi è seguito il feeling per Balotelli. A breve sarà anche tesserato il baby Rodrigo Ely, della stessa scuderia. Insomma, Raiola e il Milan
hanno voglia di venirsi incontro. Ma non devono darlo a vedere, soprattutto a Barcellona. E in particolare in questi frangenti. Per questo motivo Ibra non si espone e Raiola preme per una cessione definitiva. Sotto sotto, però, è molto più duttile e disponibile. Chi parte? L’uscita di scena di Borriello dai discorsi con il Barcellona pone una questione strategica per Galliani. Chi farà posto in rosa allo svedese? Oltre al tema economico pesa quello tecnico. Se non va al Barcellona adesso Borriello resta a fare il vice Ibra o viene ceduto in fretta e furia. A meno che il club non torni alla carica con Huntelaar. E non è da
escludere che il Milan riprovi per questa soluzione. L’aiuto E’ chiaro, però, che Galliani ha il mandato di Berlusconi per dare ad Allegri un altro fuoriclasse. Ricordate le parole del premier a maggio dopo un meeting a Villa Gernetto? Lì Berlusconi fece riferimento a Ronaldo. Ma è evidente che farebbe un’eccezione per una stella. E Ibra lo è. A Barcellona Galliani ha già chiuso affari importanti. Ronaldinho su tutti, poco più di due anni fa. Riportare adesso Ibrahimovic a San Siro sarebbe un colpo ancora piu clamoroso. Ciò spiega anche perché il Milan non vuol fermare il sogno. Anzi, quasi comincia a crederci.
Ieri Raiola ha scelto il basso profilo. Ha visto Cavalleri, l’agente di Borriello, ma lo scambio tra i due non si farà Il problema ora è chi farà posto in rosa allo svedese. L’alternativa è tornare alla carica con Huntelaar
Separati Successe la stessa cosa con Eto’o: all’improvviso non andò più bene per il Barça e il suo profeta, e a molti parve inspiegabile. Adesso succede la stessa cosa e in Catalogna per molti è inspiegabile. Perché Guardiola non vuole più Ibra nel Barça? Mistero. Ma il giocatore è convinto che sia così. E ieri Zlatan ha dato la spallata finale. Uscendo allo scoperto dopo sei mesi di mutismo, ma ovviamente senza ammettere chiaramente di voler lasciare il club. «Io so che non ho alcun accordo con il Milan, non so nient’altro. Se mi piacerebbe giocare con Ronaldinho? E a chi non piacerebbe?». Ronaldinho ieri sera è stato festeggiato con affetto, dopo essere stato abbandonato due anni fa. Funziona così in Catalogna. Prima ti lasciano, poi ti coprono di baci. Magari anche Ibra tornerà al Camp Nou fra un paio di anni con un’altra maglia e gli faranno un sacco di feste. La risposta Qualcosa si è rotto in Catalogna e la frattura è or-
L’abbraccio tra Ibra e Dinho PEGASO
mai sotto gli occhi di tutti. Ibra, unico attaccante lasciato in panchina nella prima partita ufficiale della stagione, la supercoppa vinta contro il Siviglia, è stato schierato titolare ieri nel trofeo Gamper, ma evidentemente questo non è bastato. Ieri Guardiola, che per molto tempo si è trincerato dietro un «è meglio non parlare di Ibra», eccetera, ha dovuto rispondere in qualche modo alle accuse dell’attaccante svedese, ma ancora una volta ha buttato il pallone in tribuna. «La sua situazione è completamente differente da quella di Eto’o, il feeling non c’entra niente. Non è vero che non ci parlo da sei mesi, all’inizio della stagione abbiamo parlato 45 minuti. Ma Ibra è un giocatore del Barcellona, ha un contratto, sta qui. Ha sempre lavorato con professionalità. Comunque questa volta è meglio, perché se non altro ha parlato lui e non il suo agente. Adesso ho più informazioni sul suo disagio rispetto a prima. E la mia porta è sempre aperta. Se va o resta? Non dipende da me, ma ho la mia opinione e la mia opinione la dico solo al presidente. Ho il dovere di recuperare Ibra, se resta per me non è un problema».
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TROFEO GAMPER
Milan, il re è sempre Inzaghi L’attaccante 37enne segna un eurogol al Barcellona: rossoneri sconfitti soltanto dopo i rigori DAL NOSTRO INVIATO
ALESSANDRA BOCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BARCELLONA dMai troppo tar-
di per uno come Filippo Inzaghi: a 37 anni appena compiuti l’attaccante più longevo del calcio italiano trova un gol al Camp Nou contro il Barcellona campione di Spagna e regala al Milan un pareggio poi cancellato ai rigori. Non è un gol che vale punti Champions, ma la sua bellezza compensa l’inutilità per le classifiche: lancio intelligente di Seedorf, sinistro al volo perfetto di Filippo. Un gol da mille e una notte. Lavori in corso Mille e una notte, tanto se n’è parlato prima, sembrano anche quelle passate dall’arrivo di Massimiliano Allegri a Milanello. In realtà il suo Milan è in costruzione da un mese e cinque giorni ed è vero che c’è tanto da fare, ma i segnali positivi non mancano, anche se in queste amichevoli sono mancati i risultati. I rossoneri chiudono il precampionato con un singolare primato: battuti dal Varese all’inizio del cammino, escono indenni dal Camp Nou dopo aver passato un brutto quarto d’ora all’inizio del primo tempo, quando, dopo il gol del vantaggio di Vil-
BARCELLONA MILAN
4 2
DOPO I CALCI DI RIGORE (1-1 al 90’) GIUDIZIO 77 MARCATORI Villa (B) 2’, Inzaghi (M) 23’ s.t. SEQUENZA RIGORI Messi gol, Seedorf parato, Busquets parato, Pirlo parato, Bojan gol, Yepes gol, Thiago gol, Jankulovski parato. BARCELLONA (4-3-3) Pinto; Adriano, Puyol (dal 17’ s.t. Piquè), Milito (dal 17’ s.t. Fontas), Abidal (dal 1’ s.t. Dani Alves); Iniesta (dal 17’ s.t. Keita), Jonathan (dal 17’ s.t. Busquets), Maxwell (dal 1’ s.t. Thiago); Jeffren (dal 17’ s.t. Pedro), Ibrahimovic (dal 1’ s.t. Bojan), Villa (dal 17’ s.t. Messi). PANCHINA Valdes, Xavi. ALLENATORE Guardiola. MILAN (4-3-1-2) Amelia (dal 14’ s.t. Roma); Bonera (dal 1’ s.t. Abate), Nesta (dal 1’ s.t. Papastathopoulos), Thiago Silva (dal 14’ s.t. Yepes), Antonini (dal 1’ s.t. Jankulovski); Ambrosini (dal 1’ s.t. Seedorf), Pirlo, Boateng (dal 37’ s.t. Strasser); Ronaldinho (dal 33’ s.t. Merkel); Huntelaar (dal 10’ s.t. Oduamadi), Borriello (dal 10’ s.t. Inzaghi). ALLENATORE Allegri. ARBITRO Fernandez Borbalan. GUARDALINEE Cabanero-Canero NOTE Spettatori 96.195. Tiri in porta
7-1, tiri fuori 6-4, angoli 7-2. Ammoniti Milito (B) per gioco scorretto. Recuperi: 1’ p.t.; 1’ s.t. MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 0-0 11’ Slalom in area di Villa, chiude Nesta. 23’ Cross di Jonathan per Villa, alto. SECONDO TEMPO 2’ c GOL! Adriano salta Abate e crossa per Villa: 1-0 per il Barcellona. 6’ Bojan si fa vedere in area, ma è pronto Amelia. 11’ Ci prova Boateng da fuori: alto. 23’ c GOL! Seedorf taglia il campo con un lancio perfetto: perfetto anche il sinistro al volo di Inzaghi.
Il bel gesto tecnico di Filippo Inzaghi, 37 anni: il sinistro al volo che vale l’1-1 per il Milan PEGASO
la, i blaugrana hanno a lungo spadroneggiato. La sconfitta è arrivata ancora una volta ai calci di rigore, tirati con scelte bizzarre dai giocatori di Allegri. Ma le sconfitte ai rigori, come i successi (unico di tutto l’estate, quello di Detroit con-
tro il Panathinaikos) non lasciano tracce. La difesa tiene. La fase offensiva è un’altra storia. Ed è questo che deve preoccupare di più l’allenatore livornese. Cosa va e cosa non va Il brutto
primo tempo del trofeo Gamper consegna una certezza al Milan: finché Alessandro Nesta sarà in salute e giocherà accanto a quella forza della natura che è Thiago Silva sarà difficile per gli avversari fare gol. E’ vero che nel primo tempo di
ieri Guardiola aveva schierato pochi titolari, ma Villa e Ibrahimovic non sono proprio un test da nulla e il vecchio difensore romano è stato impeccabile. Bene anche Antonini, in crescita Bonera, mentre a centrocampo Boateng ha confermato di avere buone qualità e molto bisogno di dominare una potenza fisica che spesso genera confusione. Ma è dal centrocampo in su che le cose non funzionano: Ronaldinho schierato in mezzo, da trequartista, ha fatto ben poco di concreto per Borriello e Huntelaar, sempre pronti a pasticciare. Il primo è sembrato ancora in ritardo di condizione, mentre il secondo è apparso involuto, ormai privo di quelle sicurezze che ne avevano fatto un giovane, infallibile attaccante. Certo le voci di mercato sul suo conto e l’anno passato ai margini del Milan non hanno contribuito a rafforzare la fiducia in se stesso, ma se Huntelaar non saprà fare di più difficilmente troverà posto in questa squadra. In assenza di Pato, comunque, resta solo il vecchio Inzaghi a dare qualche gioia al Milan. Per certa gente l’età è veramente un numero senza senso, ma questa non è una constatazione che possa far dormire sonni tranquilli allo staff rossonero.
LE PAGELLE di FILIPPO MARIA RICCI
MILAN 6 AMELIA 6 Poco impegnato, non deve scomporsi. IL MIGLIORE h 8 ROMA Ferma d'istinto Pedro, si oppone a Thiago, poi su una grande punizione di Messi e para un rigore. Brillante. BONERA 6 Opposto prima a Villa e poi a Ibra resta in piedi. ABATE 5,5 Alla prima occasione Adriano lo salta e il Milan va sotto. Poi si riprende. NESTA 6,5 Una chiusura su Villa, l'attenzione e la sicurezza di sempre. PAPASTATHOPOULOS 5 Il Papa fa la statuina e Villa lo punisce appena entrato. THIAGO SILVA 6,5 Finché ci sono lui e Nesta la difesa regge senza affanni. YEPES 6 Non affonda, è già qualcosa. ANTONINI 6 Gli tocca Jeffren invece di Pedro, lui ringrazia e fa il suo. JANKULOVSKI 5,5 Si vede solo nel momento in cui sbaglia il rigore decisivo. AMBROSINI 5,5 Ha l'occasione migliore del primo tempo, sballa il tiro al volo. SEEDORF 6,5 L'assist a Inzaghi per il gol dell’1-1 e tante altre cose. Ispirato. PIRLO 6 Attento in copertura, lucido in costruzione, ma al momento dei rigori fa ridere il Camp Nou con il suo cucchiaio piegato alla Uri Geller. BOATENG 6,5 Debutto più che positivo. Sicuro, autorevole, il migliore del primo tempo. STRASSER s.v. RONALDINHO 5 L'omaggio del Camp Nou lo commuove e lo fa partire frizzante. Le bollicine però evaporano molto presto. MERKEL s.v. HUNTELAAR 5 Per la prima volta dall'inizio, spreca la sua occasione, oltre a un bel contropiede. ODUAMADI 5 Conferma la fredda impressione lasciata al Trofeo Berlusconi. BORRIELLO 5 Qui non lo vogliono, lui non fa cambiare idea al Camp Nou. INZAGHI 7 Un gol spettacolare per rinforzare una reputazione da bomber che in Spagna è solidissima. All. ALLEGRI 6,5 In piedi, elegante quanto Guardiola. La prima vittoria è ancora rimandata però qui l'importante era non naufragare.
BARCELLONA 6 Pinto 7; Adriano 6, Puyol 6 (Piqué 6), Milito 5 (Fontas 5,5), Abidal 5, 5 (Dani Alves 5,5); Iniesta 5,5 (Keita 6), Jonathan 6 (Busquets 6), Maxwell 6,5 (Thiago 6,5); Jeffren 5 (Pedro 6,5), Ibrahimovic 6 (Bojan 5), Villa 6,5 (Messi 6). All.: Guardiola 6.
27’ Pedro a colpo sicuro a pochi metri dalla porta, ma Roma c’è. 42’ Cross di Dani Alves per la testa di Messi: Roma para. 45’ punizione di Messi: Roma in calcio d’angolo.
TERNA ARBITRALE: FERNANDEZ BORBALAN 6,5 Bravo nella gestione e sul fuorigioco di Ibra Cabanero 6,5; Canero 6,5
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TROFEO GAMPER
fA Barcellona si è chiuso il precampionato dei rossoneri con una sconfitta ai rigori
«Grande Pippo S Ma da Ronaldinho pretendo di più»
condizione, purtroppo questa era solo un’amichevole... Se arriva Ibra ci sarà un attaccante in più? Alla mia età questi discorsi non mi toccano più».
IL RITORNO NEL SUO EX STADIO
Che accoglienza per il brasiliano Puyol gli «passa» anche il trofeo
Allegri soddisfatto: «Pronti per domenica» L’attaccante: «Adesso mi sento importante» DAL NOSTRO INVIATO
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BARCELLONA dPer dieci minuti
non è nemmeno riuscito a sorridere. Ci ha provato in tutti i modi a sciogliersi, ma hanno vinto i 100 mila del Camp Nou. Ha vinto il suo passato, che gli ha serrato le mascelle di tensione e commozione. Ha vinto il suo vecchio stadio che si è alzato in piedi a scandire il suo nome: «Ro-nal-di-nho». Lui si è battuto la mano sul cuore, si è inchinato verso tutti i punti cardinali e ha fatto un giro di campo ricevendo l’applauso più lungo e intenso della sua vita. Cinque anni fatti di altrettanti trofei (più un Pallone d’oro) non si dimenticano: dall’una e dall’altra parte. Cinque stagioni fatte di 94 gol in 207 partite: quasi uno ogni due gare.
A casa col Gamper I più belli sono scorsi sui maxischermi del Camp Nou con le squadre già schierate in campo: poi è entrato lui, da solo, fra gli applausi dei compagni vecchi e nuovi. E quando è finita la partita, dopo aver scambiato la maglia con Messi, è uscito dal campo con un trofeo in più: il Gamper, che il suo grande amico Puyol gli ha consegnato in una sorta di cerimonia «ad honorem». Un regalo dal significato profondo, perché questa coppa racchiude tutta l’essenza blaugrana. Il messaggio di Pippo Gambe imballate ed emozione non gli hanno permesso di attingere dal suo repertorio, che qui considerano la Bibbia del pallone, ma il Camp Nou si è rifatto la bocca con la meraviglia di Pippo Inzaghi: tiro al volo a incrociare di sinistro in acrobazia. Una coordinazione perfetta, con l’«altro» piede. Stadio am-
mutolito per un attimo, poi di nuovo in piedi: a Barcellona sono palati fini, le imprese valgono anche se a farle è un avversario. E ora andate a dirgli che fa gol solo in area piccola e magari a porta vuota... La magia di ieri sera racconta che Pippo ha violato per la prima volta un altro stadio (e che stadio), e aggiunto una nuova vittima al suo carniere. Ma soprattutto racconta di un ragazzo che non intende smettere di stupire. Il messaggio ad Allegri è chiaro: non pretendo una maglia da titolare tutte le domeniche, ma in lotta come gli altri ci sono anch’io. E quando vengo chiamato rispondo presente. Pippo è una sorta di garanzia illimitata. «Quando sento la fiducia dell’allenatore per me è il massimo, e Allegri mi sta facendo sentire importante. Nella mia carriera ho sempre cercato di farmi trovare pronto, spesso ci sono riuscito. Sono contento della mia
1 Prima della partita il brasiliano del Milan ha posato per una foto con gli avversari del Barcellona (abbraccia Puyol) AP
2 Carles Puyol passa il Trofeo Gamper al suo ex compagno del Barcellona Ronaldinho, come se lo avesse vinto anche lui PEGASO
3 Ronaldinho esce tra gli applausi e mostra una maglietta con un messaggio per i suoi ex tifosi: «Barcellona ti amo» EPA
«Dinho, voglio di più» Max Allegri da ieri sera sa, se ancora non l’aveva capito, che Inzaghi c’è. «Ha dimostrato ancora che gli basta un pallone per fare gol. Per questa squadra lui è un giocatore importante». Allargando il discorso alla squadra, il tecnico è soddisfatto: «Siamo pronti per il campionato, abbiamo fatto buoni test». Anche ieri sera il Milan è riuscito a restare in piedi, e a Barcellona è un buon segnale. Chiuso il precampionato, resta però quella malinconica casella delle vittorie, rimasta immacolata (rigori a parte). Il bilancio finale parla di una sconfitta e sette pareggi, quattro gol fatti e cinque subiti. All’appello manca qualche rete dei centrocampisti (a parte Huntelaar, gli attaccanti hanno segnato tutti), e magari un apporto più consistente da parte di Ronaldinho. «L’ho provato dietro le due punte, per lui era una partita particolare e ha tutte le attenuanti - spiega Allegri -, ma domenica dovrà fare meglio». Con Dinho il tecnico continua con un trattamento «personalizzato»: un po’ di carota («è quello che può fare la differenza, e lui lo sa») e un po’ di bastone («per giocare deve allenarsi e deve correre, sacrificandosi come gli altri»). Infine, un accenno agli «esuberi»: «Kaladze? Mi sembra che Jankulovski per Barcellona sia stato convocato... In ogni caso io faccio solo scelte tecniche e i giocatori lo sanno».
VERSO L’ESORDIO
PER UN’AMICHEVOLE
Pato recupera per il Lecce Flamini no
Il Camp Nou fa festa grande Erano in 97 mila
BARCELLONA (m.pas.) Il Gamper si porta via gli ultimi spiccioli di precampionato. Da oggi si pensa soltanto al Lecce, che domenica sera battezzerà a San Siro il nuovo Milan di Allegri. Nei piani dei preparatori atletici la squadra dovrebbe arrivare al primo appuntamento che conta con le gambe giuste e il fiato necessario. Dopo Ferragosto infatti i carichi di lavoro sono diminuiti, per intensità, ma soprattutto come durata (chiuso il ciclo no-stop di doppie sedute), in modo da smaltire la fatica della pesante preparazione. Allegri attende buone notizie dall’infermeria. In primo luogo da Pato, che martedì della scorsa settimana si era infortunato (nuovamente) alla caviglia destra. Il Papero ha fatto fisioterapia per cinque giorni e avrebbe dovuto riprendere ad allenarsi col gruppo lunedì, ma lo staff medico ha preferito non correre rischi, lasciandolo lavorare ancora a parte. Non ci dovrebbero comunque essere problemi per il Lecce, come conferma Allegri: «Pato sta meglio e credo che sarà a disposizione». Nulla da fare invece per Flamini, bloccato da una lesione muscolare al bacino: ieri solo cure per lui. Sulla via del recupero Gattuso (affaticamento muscolare) e Zambrotta (affaticamento a un ginocchio), in forte dubbio Oddo (risentimento muscolare alla coscia sinistra). La squadra è rientrata da Barcellona dopo la partita, oggi e domani allenamento al mattino, con rifinitura sabato pomeriggio.
BARCELLONA (f.m.r.) Per certe cose, il Barcellona è davvero «più di un club»: quasi 97.000 persone hanno deciso di non perdersi quella che era stata giustamente presentata come la «Festa del Gamper». Tale il clima da «volemose bbene» costruito attorno al ritorno di Ronaldinho che a ricevere il trofeo della passata Liga dalle mani del fischiatissimo presidente della federazione Villar è stato chiamato anche Joan Laporta. Il presidente uscente che dopo aver vinto più di tutti i predecessori è stato costretto a cedere il passo dallo statuto bluagrana, ma soprattutto il nemico giurato del suo successore, Sandro Rosell. I due, pur tenendosi a debita distanza, si sono fatti fotografare insieme con la squadra e il trofeo. Rosell, al contrario di Laporta piuttosto distante dalla pubblicità, ieri ha parlato assicurando che il Barça, azzoppato da quasi mezzo miliardo di debiti, «farà di tutto per sanare i conti, anche se ci vorrà qualche anno», confermando però che potrebbe arrivare un ultimo regalo per Guardiola («un tecnico che ci è caduto dal cielo») «senza però tirare i soldi dalla finestra»: quel Mascherano al momento in interessata ribellione al Liverpool. Masche o no, Ibra o no, il messaggio di Guardiola ai tifosi ieri è stato chiaro: «Mettetevi comodi, vi do la mia parola d’onore che ci sforzeremo al massimo e ho la sensazione che torneremo a divertirci parecchio».
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di Montecarlo presenta più insidie SORTEGGIO CHAMPIONS fL’urna per i giallorossi che per la squadra di Benitez
Inter, c’è il rischio Real ma il resto non fa paura I nerazzurri e il Milan, teste di serie, nel peggiore dei gironi possono trovare Mou, Schalke e Rubin. Roma, gli incubi sono il Barça e le inglesi DAL NOSTRO INVIATO
FABIO LICARI
si. Ideale sarebbe trovare il Lione in prima fascia.
l’Inter arrivasse proprio da Mourinho? Possibile, ci sarebbe da divertirsi o da piangere, dipende dai punti di vista: il Real Madrid, inserito in seconda fascia, è il terrore del sorteggio, mentre i nerazzurri sono testa di serie come si conviene ai campioni. Risultato: la nuova Champions, disegnata stasera a Montecarlo, rischia di cominciare con il botto. Quante Champions Tutti contro l’Inter, Mourinho contro tutti, ma non solo. E’ la Champions degli arbitri di Platini, è la Champions che può scaraventare l’Italia fuori dall’élite europea (perdendo un club dal 2012). E’ la Champions più povera degli ultimi anni (a leggere la lista di finaliste) e la più ricca finanziariamente. E’ l’ultima Champions prima del fair play. E’ la Champions, il più grande spettacolo che c’è. Ancora Inghilterra Fuori la Samp, fuori ancor più a sorpresa il Siviglia, così Italia e Spagna si presentano al gala con tre squadre nella fase a gruppi. Non è la prima volta. Al completo resta soltanto l’Inghilterra: Chelsea, Manchester Utd e Arsenal in prima fascia e il Tottenham in terza. Non è un caso che i club di Premier League siano i dominatori del Ranking Uefa (vincere è un altro discorso, come dimostra l’albo d’oro). Fasce e rischi Tra le teste di serie, oltre all’Inter, anche il Milan più Barcellona e Lione. Ma la prima fascia non è sinonimo di tranquillità: si rischia il Real Madrid in seconda, Tottenham e Schalke in terza, mentre in quarta il peggio che c’è sembra il Rubin Kazan e l’Auxerre. Diciamo che, Mou escluso, per Benitez e Allegri l’orizzonte non è nerissimo, con un po’ di buona sorte. Più complicato, sulla carta, per la Roma: evita il Real Madrid ma rischia il Barcellona o le ingle-
SUPERCOPPA
MORATTI A CACCIA DEL BIS
Busacca Si riparte Queste le squadre dai sei arbitri
vincitrici della Champions League nell’ultimo decennio.
2000
Real Madrid
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MONTECARLO dE se l’assalto al-
y Collina lancia
2001
Tante piccole Nelle ultime due urne la cifra tecnica s’abbassa improvvisamente: Braga, Cluj, Partizan, Copenaghen, Bursaspor, ma anche Rangers, Basilea, Ajax, Twente. Sembra essersi avverato il sogno di Platini — una Champions di campioni che rappresenti più campionati possibili —, anche se sponsor e tv potrebbero dimostrarsi poco sensibili a novità del genere: già la finale di sabato ha meno appeal (leggi share) di quella del mercoledì. Se ne capirà di più al rinnovo dei contratti.
Bayern Monaco
2002
Real Madrid
2003
Milan
2004
Porto
2005
Liverpool
2006
Chi vince Epilogo a Londra, Wembley, 28 maggio. Dal 1990 non accade che il vincito-
Barcellona
2007
Milan
Sembra la Coppa più povera degli ultimi anni: la cifra tecnica s’abbassa di colpo nella terza e nella quarta fascia
2008
Manchester Utd
2009
Barcellona Massimo Moratti, 65 anni, a Madrid lo scorso 22 maggio con la Champions appena vinta AP
re si ripeta (l’ultima volta fu il Milan): il che escluderebbe un bis dell’Inter. Ma i record sono fatti per essere battuti: Benitez, con il Liverpool, ha già sollevato la coppa nel 2005 beffando il Milan (da 0-3 a 3-3, poi rigori). L’impressione è che i campioni 2011 usciranno da questa lista: Inter, Chelsea, Manchester Utd, Real Madrid, Bayern e Barcellona. Sorprese? L’Arsenal, se un giorno andrà oltre il bel gioco. Premi Uefa Coppe e business: con l’ultima Champions l’Inter ha messo nelle sue casse 49 milioni, mai successo prima, e il bottino dei prossimi campioni potrebbe essere più ricco. Vincere per guadagnare per vincere: dal 2010-11 entra in gioco il fair play finanziario, nel primo triennio deficit massimo di 45 milioni, con l'obiettivo (entro pochi anni) di spendere quanto s'incassa. Platini ci riuscirà? E’ questo il dilemma.
2010
Inter
LE DATE
Il 28 maggio 2011 finale a Wembley Ecco le date della Champions League 2009-10. FASE A GRUPPI 1a giornata: 14-15 settembre; 2a giornata: 28-29 settembre; 3a giornata: 19-20 ottobre; 4a giornata: 2-3 novembre; 5a giornata: 23-24 novembre; 6a giornata: 7-8 dicembre. OTTAVI DI FINALE Andata: 15-16-22-23 febbraio 2011. Ritorno: 8-9-15-16 marzo. QUARTI DI FINALE Andata: 5-6 aprile. Ritorno: 12-13 aprile. SEMIFINALI Andata: 26-27 aprile. Ritorno: 3-4 maggio. FINALE 28 maggio a Londra (Wembley).
LA GUIDA Ranking, è dura per l’Italia Se non passiamo la Germania un club in meno dal 2012-13 (f.li.) Italia sempre più a rischio retrocessione nelle coppe. L’eliminazione della Samp nei playoff, contro il Werder, complica ancor più la situazione del ranking Uefa: l’Italia perde punti preziosi proprio contro la Germania, rivale diretta nella corsa al terzo posto che garantisce 4 club in Champions, e vede allontanarsi l’obiettivo del controsorpasso. Il distacco in classifica è adesso di oltre 5 punti: se a fine stagione l’Italia resterà quarta, dalla Champions 2012-13 avrà soltanto 3 squadre (e non più 4). Con le 3 di Europa League, soltanto 6 club nelle coppe e non più 7. Un disastro finanziario e sportivo. Questa la classifica aggiornata: 1˚ Inghilterra 70,5 2˚ Spagna 66,1 3˚ Germania 56,7 4˚ ITALIA 51,6 5˚ Francia 45,5 6˚ Portogallo 36,4 7˚ Russia 36,3 8˚ Ucraina 36 9˚ Turchia 32,7 10˚ Olanda 32
S
Diego Milito, 31 anni, due gol nell’ultima finale di Champions EPA
DAL NOSTRO INVIATO
MONTECARLO dBlatter rimanda
a casa Busacca, «colpevole» al Mondiale d’aver fischiato contro — giustamente contro — il Sudafrica? E l’Uefa, alla prima partita che conta, lo designa per la Supercoppa Europea. Inter-Atletico Madrid sarà diretta da Massimo Busacca, svizzero, 41 anni, numero uno d’Europa e probabilmente del mondo, arbitro della finale Champions 2009 (Barcellona-Manchester United). Non sarà una partita qualunque, ma una prima assoluta: perché comincia domani sera, ore 20.45, l’esperimento dei sei arbitri che coinvolgerà Champions ed Europa League fino alla finale. Logico che Collina, nuovo designatore della Uefa, abbia scelto il meglio. Esperimento L’idea di Platini — cioè i due arbitri piazzati ai lati della porta per segnalare le irregolarità d’area e non solo — è già stata sperimentata nell’ultima Europa League. Bene, secondo l’Uefa. Così così per la Fifa che, sul tema, è piuttosto fredda. Ma le vicende di Sudafrica 2010, i casi Rosetti e Larrionda e altri errori sparsi hanno dato impulso alle riforme arbitrali. Blatter, piuttosto che cedere sull’odiata tecnologia, comunque soltanto sul gol-non gol, preferisce sopportare la novità proposta da Platini. Sei arbitri Sarebbe però riduttivo considerare questa Supercoppa la partita degli arbitri di porta. L’ultimo International Board ha infatti ampliato i poteri del quarto uomo: non più semplice notaio di sostituzioni e recuperi, o cane da guardia per allenatori agitati, ma assistente aggiunto che può segnalare all’arbitro qualunque infrazione. Così Inter-Atletico Madrid sarà la prima sfida con l’arbitraggio a sei: Busacca (centrale), Arnet e Navarro (guardalinee), Kever (quarto uomo), Studer e Zimmerman (assistenti di porta). Obiettivo: il Board del 2012 che potrebbe approvare definitivamente la novità, in caso di buon esito dell’esperimento. E cambiare, non di poco, il calcio. f.li.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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ad essere riconosciuta all’estero SORTEGGIO CHAMPIONS fContinua la competenza dei nostri allenatori
Tocca anche a loro Garanzia Ancelotti Mandorlini, il deb In questa edizione, oltre ad Allegri e Ranieri, altri due tecnici italiani. Manca solo Spalletti eliminato DAL NOSTRO INVIATO
PIERFRANCESCO ARCHETTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MONTECARLO (Monaco) dL’eliminazione della Sampdoria ha privato la Serie A della quarta iscritta in Champions, rafforzando lo stato di crisi che si protrae dal Mondiale. Il movimento italiano, per recuperare credito internazionale, prova così ad affidarsi più agli allenatori che ai club, e non soltanto perché nel torneo sono in numero superiore (quattro contro tre). La competenza dei nostri tecnici è sempre più riconosciuta all’estero, con una richiesta inversamente proporzionale a quella dei calciatori di grido. Nel sorteggio di Montecarlo, a Claudio Ranieri (Roma) e a Massimiliano Allegri (Milan), si uniranno Carlo Ancelotti, Chelsea, uno dei grandi favoriti, e Andrea Mandorlini, debuttante con i campioni romeni del Cluj. A
Carlo Ancelotti, 51 anni, alla sua seconda stagione al Chelsea REUTERS
Spalletti è andata male, eliminato dall’Auxerre, ma restano loro l’Italia che piace oltre frontiera. Campioni Ancelotti è il più titolato: l’unico italiano che in questo decennio si è preso due volte l’anfora (2003 e 2007). Era al Milan, sembrava non dovesse più muoversi, ma nel nostro calcio nessuno può diventare come Alex Ferguson, dal 1986 in carica al Manchester United. Roman Abramovich lo ha preso per mettersi in casa l’unica argenteria che gli mancava. Niente. La doppietta Premier League-Coppa d’Inghilterra ha rallegrato ugualmente boss e tecnico, ma nelle interviste estive Ancelotti ha fissato le priorità, o le necessità: «L’obiettivo principale è la Champions. Mio e della squadra». L’antagonista numero uno secondo lui è il Barcellona, poi l'Inter. Ma anche le tedesche «in certi momenti sono pericolose». Debutto e rischio Andrea Mandorlini, dopo tanta serie B, alcuni sprazzi di A, è ora un esordiente europeo. Con il Cluj ha conquistato scudetto, coppa e supercoppa, in questi giorni sta soffrendo per una partenza impacciata (ottavo, con 7 punti in 5 giornate). Da quelle parti non scherzano, esonerano anche per meno. Mandorlini sta cercando di recuperare aggiungendo energia italiana. Con l’acquisto di Sforzini, i suoi connazionali sono raddoppiati: l’altro è Piccolo. L’allenatore non è tornato perché voleva «provare almeno una volta l'Europa che conta». Mancano venti giorni: resista.
s LE GARE DI IERI
ECCOLI
V
Andrea Mandorlini, 50, allenatore del Cluj
V
Massimiliano Allegri, 43 anni, tecnico del Milan
Super Tottenham Impresa Auxerre Un italiano in meno in Champions. Luciano Spalletti dovrà accontentarsi dell’Europa League dopo la notte da incubo vissuta dal suo Zenit in casa dell’Auxerre. I francesi riescono nell’impresa di ribaltare l’1-0 subìto in Russia con una grande prestazione. Il 2-0 è firmato Hengbart e Jelen, lo Zenit ha chiuso la gara in 9 uomini per le espulsioni del portiere Malafeev e di Hubocan. Torna nella fase a gironi anche l’Ajax: dopo l’1-1 dell’andata, la squadra olandese supera 2-1 la Dinamo Kiev (reti di Suarez ed El Hamdaoui e rigore di Sheva). Al Tottenham riesce la rimonta: ribaltato il 3-2 dell’andata contro gli svizzeri dello Young Boys grazie a un nettissimo 4-0. Superstar della serata Peter Crouch, l’altro gol di Defoe. Gli slovacchi dello Zilina completano il loro capolavoro: 2-0 all’andata e 1-0 al ritorno contro lo Sparta Praga. Un gol di Ottesen consente al Copenhagen di eliminare i norvegesi del Rosenborg: dopo il 2-1 in trasferta dell’andata, passa la squadra danese grazie all’1-0 casalingo.
V I RISULTATI DEI PLAYOFF
Claudio Ranieri, 59 anni, allenatore della Roma
IL RITORNO IERI
AND.
RIT.
BASILEA (Svi)-Sheriff (Mol)
1-0
3-0
BRAGA (Por)-Siviglia (Spa)
1-0
4-3
PARTIZAN BELGRADO (Ser)-Anderlecht (Bel)
2-2
5-4 dcr
Salisburgo (Aus)-HAPOEL TEL AVIV (Isr)
2-3
1-1
WERDER BREMA (Ger)-Sampdoria
3-1
2-3 dts
OGGI
AND.
RIT.
Zenit San Pietroburgo (Rus)-AUXERRE (Fra)
1-0
0-2
Dinamo Kiev (Ucr)-AJAX (Ola)
1-1
1-2
Rosenborg (Nor)-COPENAGHEN (Dan)
2-1
0-1
Sparta Praga (R.Cec)-ZILINA (Slk)
0-2
0-1
Young Boys (Svi)-TOTTENHAM (Ing)
3-2
0-4
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DOMANI SUPERCOPPA L’INTERVISTA x ha detto DAI NOSTRI INVIATI
Sneijder
«Un altro gol all’Atletico: per l’Inter e il Pallone d’oro» L’olandese: «Contro gli spagnoli non ho mai perso. Voglio vincere tutto»
MATTEO DALLA VITE LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
APPIANO GENTILE (Como) dRipete spesso «It’s crazy». Pazzo. Pazzesco. I suoi piedi lo sono, la tua testa pensa calcio così. Tutto pazzesco. Ma c’è anche una catena di coincidenze che danno il senso della sanissima follia. «L’Atletico Madrid - dice -? Ok, vi racconto questa». Wesley Sneijder si siede, beve un caffettino, spalma l’aneddoto. «Ero al Real Madrid, prima partita della stagione, mio esordio assoluto nella Liga. Proprio contro l’Atletico di Madrid. Subito un derby, come qui a Milano». Vinto anche quello? «Due a uno Real, il secondo gol è stato il mio, minuto 87. Contro di loro ho giocato 4 volte, non ho mai perso. Ovviamente non voglio certo farlo adesso». Il pronti-via per la Supercoppa lo dà lui, Wes: un anno (pazzesco) dopo.
SUL PREMIO
Com’è stare sempre sotto pressione?
In passato hanno vinto il Pallone d’oro quelli che hanno trionfato al Mondiale? Allora cambierò la storia
«A me piace così: voglio l’adrenalina, se non ce l’hai ti sgonfi. Io voglio vincere, sempre, anche a calcio-tennis contro Rapetti: se vinciamo a Montecarlo e poi perdiamo a Bologna m’incavolo di brutto».
SU KUYT L’ho chiamato, anche perché è un amico. Se arriva è solo un bene, l’ho detto a Moratti e a tutti: con lui si gioca in 12
SU FUTURO E IBRA Da... grande farò l’allenatore, magari dell’Inter. Ibrahimovic-Milan? Se arriva, sarà più dura batterli
SU BENITEZ Lui e Mourinho? Sono all’opposto. Se mi chiedesse di arretrare a centrocampo non sarei contento
(risata) «Ci siamo sentiti anche perché è un amico. Vorrei venisse qui: con lui si gioca in 12, sa fare tutto, protegge palla, corre, segna. E’ il benvenuto, e non perché è olandese». Tutto questo l’ha detto anche a Moratti?
«A lui come a tutti». Benitez e Mou in tre parole.
(ride) «Sono. Completamente. Diversi». Ipotesi: se Rafa le chiedesse di arretrare a centrocampo, cosa direbbe?
«Pazzesca, folle, davvero incredibile. In un anno posso, possiamo, vincere tanto, tantissimo. Abbiamo davanti il quinto titolo, è di fronte a noi, dobbiamo solo prenderlo».
A Milano, invece, bisogna «diversificare» le uscite...
Due diavoli.
«Fortissimi, giocano insieme da tempo, sanno come muoversi e trovarsi». Si dice: fra lei e Forlan è sfida per il Pallone d’oro.
«Giocatore ricco di qualità, le ha mostrate con ogni maglia: tira benissimo con entrambi i piedi, è il pericolo pubblico per la gara di Montecarlo». Si mormora: Sneijder uguale Pallone d’oro. Pensieri?
«Non so cosa farei se dovessi vincerlo, ma ora come ora ci penso poco, mancano 4 mesi: prima vinciamo tutto, poi vediamo. Se mi sento vicino a vincerlo? Un po’ sì. Intanto, viste le vittorie col club e la quasi-vittoria al Mondiale, conto di essere fra i candidati...». Ecco: negli ultimi tempi il Pallone d’oro è andato a chi il Mondiale l’ha vinto.
«Vero. Ma proprio per questo voglio cambiare la storia». Curiosità: c’è stato un momento brutto in questo anno zuccherato?
«L’espulsione nel derby, anche perché fu tutto molto strano. L’arbitro (Bergonzi, ndi) non lo fece apposta, non capì che volevo solo parlargli, credeva che lo attaccassi. Ma ora
L’Inter fa il pieno di premi E per il miglior giocatore derby tra Wesley e Milito
«No».
Il 27 agosto 2009 Sneijder arriva in Italia. Domani, stessa data, altro appuntamento chic. Morale: annata incredibile.
«Conosco bene l’Atletico, squadra pericolosa. Ha buonissimi giocatori, penso a Ujfalusi ma soprattutto ad Aguero e Forlan».
MONTECARLO (f.li.) Julio Cesar, Maicon, Sneijder e Milito: prende tutto l'Inter. Dopo la Champions arrivano a pioggia anche i premi Uefa — i «Football Awards» — ai migliori giocatori dell’ultimo torneo: votati, ruolo per ruolo, dai sedici allenatori giunti agli ottavi. Cinque nomination su dodici, ma soprattutto cinque successi su cinque: l'apoteosi è infatti completata dal derby Sneijder-Milito che si
Ha chiamato Kuyt?
Impossibile.
«Che non sono contento, che così giocavo otto anni fa e che la mia posizione è diversa».
Trappole ovunque, però.
UEFA FOOTBALL AWARDS
belle sfide, le squadre migliori: non temiamo nessuno».
contenderanno il trofeo per il giocatore dell'anno.
Cinque categorie Julio Cesar, tra i numeri uno, è il prescelto: anticipa Victor Valdes (Barcellona) e Llloris (Lione). In difesa Maicon dovrebbe avere la meglio su Lucio e su un altro barcellonista, Piqué. Non sfugge a Sneijder il riconoscimento di miglior centrocampista: preceduti Robben (Bayern) e
Sneijder con la Champions REUTERS
ho imparato: con gli arbitri non parlo più, ma solo per evitare equivoci. Infatti in Supercoppa, contro la Roma, Bergonzi mi ha chiesto perché non gli parlassi: gli ho spiegato che lo faccio per evitare fraintendimenti, che lui è uno dei migliori e che ora ai direttori di gara stringo la mano prima e dopo la fine della gara». Perché il Wesley dell’Inter è così diverso da quello-Real?
«In Spagna avevo problemi privati: divorziai da mia moglie, non vedevo più mio figlio e quando hai problemi così li accusi anche in campo, sempre. Poi, un infortunio che mi lasciò fuori tre mesi, e a quel punto ti ritrovi ad inseguire: tutto ciò ha fatto sì che il Real non credesse più in me, mi dovevo allenare da solo, la cosa peggiore per un calciatore». La migliore è vincere: meglio 6 titoli o una nuova Champions?
«Scelgo i 6 trofei, perché arriva fra poco e perché ora come ora, pur sognandola, non so ancora se arriverà un’altra finale di Champions League». C’è il sorteggio: chi vorrebbe e chi no?
«Vorrei l’Ajax: da quando sono andato via, non ci ho mai giocato contro. E poi voglio
Xavi (Barcellona). Oltretutto l'olandese — candidato al Pallone d'oro 2010 dove è proprio Xavi dovrebbe essere l’avversario più temibile — si gioca il premio di miglior giocatore del torneo con il compagno Milito. Al quale non sfuggirà la statuetta di miglior attaccante (e ci mancherebbe, con i due gol decisivi nella finale contro il Bayern Monaco): messi in riga Rooney (Manchester Utd) e Messi (Barcellona).
«Io e Yolanthe facciamo così: ogni sera ci mettiamo un cappellino, prendiamo la bicicletta e andiamo a farci un bel giro per il centro. A Milano e nel vostro paese mi sono ambientato benissimo, non ho avvertito problemi, quelli che invece accusai nell’uscire per la prima volta dal mio paese, da Amsterdam a Madrid. Lì fu dura, qui no. La lingua italiana? La capisco e la parlo, ma per ora sono più sicuro con l’inglese». Ci parli di Coutinho.
«Forte e umile, il futuro è suo ma va lasciato crescere Se possiamo giocare assieme? Sì, perché lui può giocare ovunque». Dica: e se Ibra va al Milan?
«Sarebbe più dura vincere il derby anche se poi non dipende mai da un uomo soltanto. E il campionato troverebbe una forte concorrente in più assieme alla Juve e alle altre». Ma la concorrenza è adesso ed è europea.
«Siamo davanti a una finale, ed è questo il pericolo più grande contro l’Atletico. Però siamo abituati a vivere gare così, ci piace giocarle, vogliamo tenere la tensione alta». Gare del genere danno la storia, forse il Pallone d’oro.
«Gare così possono far continuare il sogno dei 6 titoli, anche se la storia la puoi pure fare vincendo 6 scudetti di fila». La sua storia del dopo-calcio invece cosa prevede?
«Farò l’allenatore. Sicuro. Magari dell’Inter...».
Wesley Sneijder, 26 anni, è arrivato all’Inter nell’agosto 2009. In carriera ha giocato anche con Real e Ajax WWW.INTER.IT
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DOMANI SUPERCOPPA LA POLEMICA liamo sempre di chi vince: cioè la società e i calciatori. Ma lui ora non è qui, e se tutto è perfetto perché non è ancora qui? Perché ha deciso di andare in un’altra squadra? E’ stata una sua decisione... Io invece qui ci sono, e pure contento. Lui parla da fuori e io di questo tema non amo proprio discutere».
«Mourinho parla? Ma che strano...» Benitez duro: «Se all’Inter è tutto perfetto, perché è andato via? I tecnici devono avere rispetto» DAL NOSTRO INVIATO
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APPIANO GENTILE (Como)dLa raso-
iata in abito blu, quindi di chirurgica eleganza, arriva con un sorrisino ironico allegato. Mittente: Rafa Benitez. Destinatario: José Mourinho, che
aveva parlato di pappa pronta nerazzurra trovata da Rafa. «Se ho letto quelle dichiarazioni - racconta sorridendo il tecnico nerazzurro a Inter Channel -? Prima di tutto sono sorpreso che Mourinho abbia parlato, perché lui normalmente non parla, no? Lui non parla di niente...». E via il sorrisone. E
via con la legnata raffinata. Perché non è qui? Il bello,però, è che non finisce così. Eh, no. «È chiaro a tutti - prosegue il Rafa Benitez vs Mourinho che questa è una squadra forte e lo era anche quando lui è arrivato all'Inter. Il discorso è più o meno sempre lo stesso, par-
Rafa Benitez, 50 anni AP
Rispetto e vittoria Poi, dopo un’altra precisazione anche per Mourinho («Noi allenatori abbiamo una responsabilità prosegue - il nostro messaggio deve essere sempre di rispetto per l’altra società e per l’altro tecnico»), ecco Rafa che tiene a fare una precisazione inerente proprio a Mou e Mancini. «Se è vero che ho detto che voglio vincere di più di loro due? Chiariamo: ho detto che voglio continuare a vincere, ma
senza mai dire più dell’uno o dell’altro. Non amo fare e non faccio mai paragoni. E’ chiaro, poi, che mi piacerebbe stare all’Inter tanti anni: ma se facessi come Ferguson che è al Manchester United da oltre vent’anni per l’età che ho dovrei finire ad allenare col bastone...». Pericolo Atletico C’è una digressione su Coutinho («E’ pronto per giocare, magari non dall’inizio»), poi il discorso va sull’Atletico Madrid, contro il quale venne sconfitto una stagione fa in Europa League. «Ha una mentalità che punta al contropiede, gioca molto bene, Forlan è sempre pericoloso, intelligente; e Aguero è sempre pronto e svelto a piazzarsi alle spalle dei difensori. Insomma, non sarà una gara facile».
VERSO MONTECARLO
Rafa ha deciso di non rischiare Niente Atletico per Santon
Davide Santon, 19 anni LAPRESSE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
APPIANO GENTILE Oltre a Thiago Motta, operato al ginocchio martedì in Colorado, non c’è Davide Santon tra i 21 convocati di Rafa Benitez per la finale di Supercoppa europea di domani a Montecarlo. Nessun mistero, però. Semplicemente il tecnico ha preferito non rischiare il ragazzo - che ha sì risolto i problemi al ginocchio, ma non può certo essere al top della forma - anche in considerazione del pieno recupero di capitan Zanetti e di Cristian Chivu. Contro l’Atletico Madrid, si va dunque verso la conferma dell’undici che sabato scorso ha battuto la Roma. Nel 4-2-3-1 di Benitez, l’unico outsider potrebbe essere Stankovic, che potrebbe affiancare Cambiasso in mezzo al campo, con conseguente arretramento di Zanetti al posto di Chivu. Più improbabile che a partire dalla panchina sia il capitano, pur reduce dal fastidio al polpaccio sinistro. Ieri ultimo allenamento alla Pinetina, stamattina il volo per Montecarlo, dove la squadra svolgerà la rifinitura allo stadio Louis II alle 20.15.
Parla il Principe Della Supercoppa ha parlato, a Mediaset, Diego Milito: «Ci teniamo a battere l’Atletico anche perché la società e tanti di noi non hanno mai vinto questo trofeo. Occhio soprattutto ad Aguero e Forlan. Il sorteggio di Champions League? Meglio affrontare più avanti possibile le big europee».
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DOMANI SUPERCOPPA MERCATO
Kuyt è caro, l’Inter ripensa a Sculli Per l’olandese il Liverpool vuole solo contanti, torna in ballo il genoano. Obinna va al West Ham DAL NOSTRO INVIATO
LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
APPIANO GENTILE (Como) dObin-
na al West Ham, Kuyt congelato perché il Liverpool vuole solo contanti, quindi occhio allo sprint Sculli. Il mercato dell’Inter alla fine batte qualche colpo. Kuyt congelato Capitolo Kuyt. L’Inter ci prova, ma non è disposta a fare follie e soprattutto intende inserire come con-
tropartita tecnica uno tra Mancini, Muntari e Suazo. I Reds però pretendono solo cash (minimo 12 milioni) e su queste basi non se ne fa nulla. Ieri tra l’altro il 30enne attaccante olandese è stato inserito da Roy Hogdson tra i convocati per il ritorno del playoff di Europa League contro il Trabzonspor. Un segnale ancora relativo, ma va da sé che se Kuyt giocasse anche solo un minuto l’Inter lo scaricherebbe, in quanto non utilizzabile In Champions.
Giuseppe Sculli, 29 anni, gioca nel Genoa dal 2006 LAPRESSE
Occhio a Sculli Ecco perché va tenuta sotto stretta osservazione la posizione di Sculli. Per l’esterno offensivo del Genoa pareva tutto fatto da tempo, con l’annuncio legato alla conclusione della trattativa che ha portato Mario Balotelli al Manchester City. Invece poi tutto è stato congelato, sia perché l’Inter aveva cercato di inserire nell’affare proprio Obinna sia perché il primo della lista di Benitez è sempre stato Kuyt, capace all’occorrenza di giocare anche da attaccante puro. Se però risultasse impossibile arriva-
re all’olandese, Sculli sarebbe una soluzione ideale per coprire il buco lasciato da Balotelli nel reparto offensivo. Senza trascurare l’aspetto economico. Sculli infatti costerebbe sui 5 milioni e non chiede la luna di ingaggio. Al Genoa prende 800mila euro a stagione. Obinna all’inglese Accompagnato dal suo agente Valentino Nerbini, Obinna ieri ha sostenuto le visite mediche con il West Ham. La formula è quella del prestito con ingaggio aumentato da 1 a 1,5 milioni.
GIOVANI
Ed ecco a voi i baby NerAzzurri L’Inter del domani parla italiano: sono ben 13 i ragazzi delle giovanili convocati nelle nostre rappresentative nazionali. Cinque baby vanno nell’Under 19 di Daniele Zoratto e ben otto nell’Under 17 di Pasquale Salerno. Morale: proprio NerAzzurri.
L’AVVERSARIA
L’Atletico è in ritardo ma si affida a Forlan FILIPPO MARIA RICCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MADRID d Un buon mercato,
una serie di test poco impegnativi e in parte deludenti, due dubbi per domani sera. E’ il quadro che guarda Quique Sanchez Flores, ex giocatore, figlio d’arte e di una cantante e nipote della iperbolica Lola Flores, detta «la Faraona». Ostilità e dubbi Quique ha eliminato l'Inter col Valencia in una Champions chiusa con una rissa incredibile, ha intrattenuto per oltre un anno un rapporto di vivace ostilità con Amedeo Carboni, suo d.s. al Valencia e oggi con Benitez. «La nostra estate non mi è piaciuta — ha detto —». L'Atletico ha iniziato vincendo tre amichevoli ridicole o abbordabili, poi pareggi col piccolo Cadice e il medio Espanyol, quindi k.o. con Maiorca e Sporting Gijon e ha chiuso battendo 3-0 i Wanderers cileni. Il tecnico, arrivato un anno fa, ha portato ordine, disciplina e soprattutto fatto risalire l'asticella della fiducia in se stessi dei giocatori a livelli accettabili. L'estate lo ha aiutato in questo senso: la difesa persino comica in certe sue performance, è stata puntellata con Godin e Filipe Luis, è tornato lo juventino Tiago è stata riportata a casa dall'Arsenal la promessa Merida. E soprattutto è rimasto Forlan. Per domani sera i dubbi riguardano la fascia sinistra. Dietro il ballottaggio è tra il capitano Antonio Lopez e Filipe Luis. Qualche metro più avanti sgomitano in tre: Simao, Merida e Jurado. L’allenamento di oggi scioglierà i dubbi.
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GIOVEDÌ 26 AGOSTO 2010
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MERCATO
Juve, l’ora dei verdetti Di Natale decide solo oggi
LA SCHEDA
Riunione fiume nella notte a Udine. L’alternativa è Rossi MIRKO GRAZIANO STEFANO MARTORANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dAquilani firma in mat-
tinata, il resto della giornata si rivela invece più duro della scalata dello Zoncolan per i dirigenti Juve. Ostacoli su ostacoli sul fronte Di Natale. Ieri, fino a notte fonda, summit a Udine, con il ragazzo che alla fine decideva di rinviare qualsiasi decisione a questa mattina. Davvero difficile fare «pronostici» a questo punto. E ci sarebbe anche la Fiorentina alla finestra.
La «pretesa» Un’operazione di fatto già conclusa martedì sera, ma che 12 ore dopo si è maledettamente complicata. Il fatto è che nessuno a Udine vuole perdere la faccia, società e giocatore. «E’ il club che sta trattando, non io. Mi vogliono cedere? Prima devono parlare con me», ecco la posizione di Totò il giorno dopo la presentazione della squadra, con tanto di contestazione del popolo friulano. L’idea di finire la carriera a Udine, dove Di Natale ha molteplici interessi, è stata sempre quella portante. Totò non vuole passare per «traditore», per questo a un certo punto ha preteso che la dirigenza uscisse allo scoperto e ammettesse di averlo messo sul mercato. Come dire: mi rimetto al presidente Pozzo, vado via se
lo decide lui. Poco dopo arrivano le parole del ds Larini: «Esiste la trattativa, ma bisogna essere in tre per chiuderla». Anche la società di fatto vuole salvare la faccia. Poi, Di Natale viene a sapere che nel frattempo erano state intavolate trattative anche con il City. Apriti cielo!
LA SCHEDA
O
ANTONIO DI NATALE
O
32 ANNI
29 ANNI
ATTACCANTE
DIFENSORE
È stato l’ultimo re del gol in A
Gran stagione in giallorosso
Antonio Di Natale è nato a Napoli il 13 ottobre 1977. È arrivato alla Serie A nel 2002 con l’Empoli, dal 2004 è a Udine. Nell’ultimo torneo 35 presenze, 29 gol (capocannoniere) e voto medio 6,50.
Nicolas Andrés Burdisso è nato a Altos de Chipion (Argentina) il 12 aprile 1981. All’Inter nel 2004 dal Boca Juniors, l’ha rilanciato l’ultimo campionato con la Roma: 33 presenze, 2 gol, voto medio 6,50.
NICOLAS ANDRÉS BURDISSO
Quelle regole un po’ difficili FABIO LICARI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dPazzini può giocare con l'Inter in Champions? No. Aquilani può fare l'Europa League con la Juve? Ancora no. E' il nuovo regolamento Uefa e non c'è niente da fare. Anzi, il sistema è più permissivo che in passato perché, di fatto, non considera i primi tre preliminari. Ma, dai playoff in poi, non c'è scampo. Se hai giocato quelli di Champions, puoi passare soltanto in Europa League. E viceversa. Con qualche limite. Così Pazzini e Palombo non possono andare all'Inter da febbraio (hanno giocato in Champions con la Samp) né alla Juve in Europa League (la Samp è nello stesso torneo). Così Aquilani non può essere schierato dalla Juve perché, anche se non ha giocato i playoff, era in campo nel terzo preliminare: può cambiare squadra, da subito addirittura, soltanto se il Liverpool non si qualifica per i gruppi (difficile). Anche i club faticano un po' a capire le nuove regole. Non è detto che fosse meglio prima - le coppe con un solo club e basta - ma di sicuro era più immediato.
I NUMERI
3
MASSIMO CECCHINI MIRKO GRAZIANO
d L’Inter ha ceduto Burdisso alla Juventus, che a sua volta ha già un accordo di massima con l’argentino: 8 milioni per il cartellino (pagabili in tre anni) e contratto da circa 3 milioni a stagione fino al 2014. Tutto maturato ieri sera in un hotel del centro di Milano. Oggi l’annuncio? Inter e Juve sono pronte, ma la Roma farà un ultimo disperato tentativo. Il ds giallorosso Pradè è a Milano per pareggiare l’offerta della Juventus, forte (a suo dire) della volontà di Burdisso, che in effetti ha chiesto ancora una notte di riflessioni.
Contromossa Sensi La trattativa fra bianconeri e nerazzurri ha spiazzato la dirigenza romanista, furiosa per il fatto che il club di Massimo Moratti stava facendo scivolare l’argentino verso Torino. Ad un certo punto, perciò, è scesa in campo direttamente Rosella Sensi, e su due fronti. Da un lato telefonando direttamente a Moratti per comunicare di essere pronta ad alzare l’offerta fino ad 8 milioni, dall’altro cercando l’assenso di UniCredit — la banca che ormai controlla direttamente la società — per avere il permesso di fare un’operazione del genere.
Occhio al grande colpo In ogni modo, l’alternativa a Di Natale c’è già: è Giuseppe Rossi, punta del Villarreal, lo stesso club di Capdevila, altro obiettivo bianconero. Oppure Fabio Quagliarella. Intanto, su Trezeguet è tornata forte la Lazio, che avrebbe infatti mollato la pista Santa Cruz. Deve vincere la concorrenza di Alicante e Saragozza. Dovesse partire pure Iaquinta, la Juventus andrebbe sicuramente su un big: nel mirino, Forlan, Pazzini e Benzema.
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Ma la Roma rilancia e punta sul giocatore, che oggi decide 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Marotta certosino Qui è bravo il dg bianconero Marotta, che non si scompone e - pur gestendo contemporaneamente l’affare Burdisso - riesce a rilanciare la comunicazione (anche diplomatica) fra le parti, patron Pozzo compreso, piuttosto seccato di essere stato informato in ritardo dell’accordo trovato martedì sera tra il figlio Gino e la Juve. Alle 19.30 Di Natale va dai Pozzo. Oggi il «verdetto».
TRASFERIMENTI E COPPE
Burdisso C’è l’accordo con l’Inter L’ok è arrivato intorno alle 19. Poi è partito il «pressing» su Burdisso, che avrebbe rassicurato di persona lo staff tecnico giallorosso: io voglio la Roma. Il problema è che Massimo Moratti sembra aver chiarito a Nicolas e al suo procuratore che o accettano la Juve o restano a Milano. «Sembra che Burdisso non ce lo vogliano dare — ha detto Ranieri —. Inter e Juve fanno come i ladri di Pisa: litigano di giorno e fanno affari di notte». A dire il vero, a Palazzo Saras hanno almeno due buone ragioni per non aiutare la Roma. La prima è tecnica: perché risolvere un problema alla vera rivale-scudetto? La seconda è legata a dispetti di mercato (l’ipervalutazione di Baptista lo scorso gennaio, nonostante proprio Burdisso fosse stato regalato per un anno) e ad alcune «spericolate» frasi di giocatori e dirigenti romanisti. Un bel giallo, un arrivo in volata, e se dovesse spuntarla la Roma, Marotta andrebbe subito su Bocchetti: un gradino sotto Demichelis, Kyrgiakos e Kaladze. Il terzino e Marchisio Per quantro riguarda la fascia sinistra, dopo Capdevila spunta pure Pocognoli, classe ’87, nazionale belga. Occhio, infine, a Marchisio su facebook: «Anche ieri nessuna novità sul rinnovo. Onestamente dopo due mesi inizio a essere pessimista...».
DOPO L’ELIMINAZIONE POTREBBE ESSERE CEDUTO SOLO LUCCHINI
La Samp non molla i suoi gioielli ALESSIO DA RONCH
i gol messi a segno da Pazzini nelle due partite dei playoff di Champions contro il Werder Brema, uno all’andata e due nel ritorno. Non sono però bastati alla Sampdoria per qualificarsi
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
GENOVA dLa botta è forte, inutile cercare di nasconderlo. Quel gol di Rosenberg, arrivato a strozzare in gola ai trentamila del Ferraris un urlo di gioia storico, ha lasciato il segno. Solo sul morale, però. Mimmo Di Carlo è uscito dalla doppia sfida con un’idea ben precisa in testa: quell’uomo piazzato alle spalle dei due attaccanti, davanti ad un centrocampo a tre. Quanto al presidente Riccardo Garrone, non ha intenzione di fare marcia indietro sui programmi futuri e manterrà inalterati i piani, cercando di far restare a Genova le stelle della squadra. «Non partiranno», ha ripetuto martedì sera.
Giampaolo Pazzini, 26 anni OMEGA
Gioielli sereni Del resto nessuno
dei gioielli: Cassano, Pazzini, Palombo e Ziegler, ha intenzione di far pressione sulla società. Tutti e quattro stanno bene a Genova e vogliono restare, magari con un aggiustatina dal punto di vista economico. Quindi soltanto se qualcuno piomberà a Genova con 25 milioni per Pazzini o 12 per Palombo, piuttosto che con i 20 milioni della clausola di rescissione di Cassano o con gli 8-9 milioni che convincerebbero Gasparin a lasciar partire Ziegler, qualcosa potrebbero cambiare. Altrimenti niente da fare. Piccoli aggiustamenti Piuttosto la Sampdoria cercherà di far cassa con alcune cessioni minori: Padalino piace al Bologna, Stankevicius ha mercato in Spagna, Foti e Fiorillo vantano discreti pretendenti in serie B. Il
tutto per investire magari con una pedina che possa rinforzare le corsie laterali. Un sacrificio, semmai, potrebbe essere fatto per Lucchini, difensore esperto e di grande rendimento, la cui assenza contro il Werder è costata cara, con pretendenti importanti: Juventus e Roma davanti a tutte. Per una cifra intorno ai 4 milioni il difensore potrebbe partire, realizzando un’ottima plusvalenza, visto che era arrivato da svincolato: Accardi, ma anche i giovani Volta e Rossini potrebbero sostituirlo. La Samp, insomma, a meno di pazzie improvvise dovrebbe andare avanti per la sua strada, magari prendendo spunto dalla sfortunata serata vissuta nel preliminare di Champions per rilanciarsi, con un’ala in meno e un trequartista in più.
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GIOVEDÌ 26 AGOSTO 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
15 R
EUROPA LEAGUE RITORNO PLAYOFF STURM GRAZ
«Difficile per noi ma ci proviamo» TORINO (a.m.) «La Juventus non è imbattibile. Ma dobbiamo fare attenzione a Amauri, il più pericoloso dei bianconeri». Foda, l’allenatore dello Sturm Graz, sa che per ribaltare l’ 1-2 dell’andata ci vorrà un’impresa. «Sono realista, se giochiamo dieci partite contro la Juve non ne vinciamo almeno otto. Abbiamo massimo rispetto per i nostri avversari, ma nella gara d’andata abbiamo dimostrato di avere lo stesso ritmo fisico e tattico dei bianconeri. Ho detto ai miei giocatori di avere pazienza e di provare a segnare fino al 90'. So che le possibilità di passare il turno sono poche, ma ci proveremo».
Gigi Delneri, 60 anni: la sua Juve è ancora un cantiere, in attesa degli ultimi colpi di mercato RAMELLA
Delneri: «Totò può aiutarci a giocare come vorrei» Il tecnico tra mercato e Coppa: «Non ho mai detto di essere scontento di Diego. Lo Sturm? Non sarà solo una formalità» DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINO dE’ stata la Juve di Diego. Per tre partite. Adesso è di nuovo la Juve di Del Piero perché passano gli anni, gli allenatori, i compagni, ma lui, il capitano, c’è sempre e stasera apre il suo stadio con la fascia al braccio e la squadra al seguito. E’ la Juve di Del Piero, magari sarà anche quella di Di Natale, di sicuro non è più quella di Diego: non convocato come David Trezeguet, un pezzo di storia bianconera che sta per traslocare. Gigi Delneri spiega tutto con semplicità: «Diego e Trezeguet non ci sono: le voci di mercato in certi casi disturbano e poi è giusto che loro due riflettano con calma sul loro futuro». Il futuro è adesso: da qui al 31 agosto la Juve cambierà ancora, ma la fisionomia è chiara. E’ come il giochino della settimana enigmistica: unisci i puntini e scopri il disegno. Ecco: i giocatori sono i puntini, ognuno deve stare al suo posto secondo le idee di Delneri e unendoli viene fuori il 4-4-2 che prende forma sempre di più ogni giorno che passa.
La visione del gioco Diego è stato sacrificato per motivi tattico-economici, non certo tecnici o caratteriali: «Pensavamo davvero di tenerlo - racconta Delneri -, poi le situazioni evolvono. Ma io non ho mai detto di essere scontento di Diego: è un ottimo giocatore e un ottimo professionista. Di Natale, se arriverà, potrà darci una mano nell’applicare la nostra visione del calcio. E in attacco potrebbero bastare Amauri, Del Piero, il nuovo acquisto e Iaquinta che basso non è e può fare il centravanti». Una telefonata a Pazzini è stata fatta: «Ma solo per fargli forza prima della partita contro il Werder: è stato bravissimo e sono molto dispiaciuto per la Sampdoria».
«Non ho convocato Trezeguet e Diego perché è giusto che i due possano riflettere con calma sul loro futuro» «Il 2-1 dell’andata è un bel vantaggio, ma non facciamo calcoli. Per Bari spero di avere a disposizione Aquilani e Krasic»
Niente calcoli Stasera nel ritorno contro lo Sturm Graz la Juve si gioca la partecipazione all’Europa League: «Non è una formalità - assicura l’allenatore -: i nostri avversari hanno perfino rinviato l’impegno di campionato per prepararsi meglio. In trasferta segnano sempre, ma a dire il vero subiscono anche. Il 2-1 dell’andata è un bel vantaggio, ma non faccio calcoli pensando al debutto in campionato di domenica: non è il momento e non ne avremmo comunque la possibilità. Contro lo Sturm andiamo sul sicuro e poi vedremo se fare dei cambi e se sarà possibile contare anche su Aquilani e Krasic per la trasferta di Bari. Credo che in tre giorni riusciremo a recuperare bene». Serenità Tra i meno convincenti finora c’è stato Momo Sissoko, ma Delneri lo aspetta con fiducia: «Sissoko sta cambiando tipologia di ruolo e deve riuscire a muoversi in modo diver-
so. Fisicamente sta bene, si sta sacrificando per migliorare e credo che presto sarà in forma. Più che tecnico o fisico, il centrocampo di oggi deve essere tattico: due giocatori tecnici o due giocatori fisici possono anche essere schierati insieme a patto che si muovano bene e sappiano cosa fare. Io ho quattro centrocampisti duttili che avranno parecchio da fare durante l’anno, soprattutto se andremo avanti nelle coppe». E intanto la risposta di John Elkann e Andrea Agnelli (presente all’allenamento di ieri) a Massimo Moratti non coinvolge il tecnico: «Io voglio respirare un clima sereno: il nostro obiettivo è dimostrare di essere un gruppo solido con grande forza mentale». A poche ore dal ritorno con lo Sturm Graz e a tre giorni dal debutto in campionato Gigi Delneri trasmette grandissima serenità: «Quando hai fiducia sei meno teso». Probabilmente sta unendo i puntini e l’immagine della sua Juve comincia a piacergli.
x HA DETTO
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su Pazzini L’ho chiamato ma solo per fargli forza per la partita col Werder. Per la Samp sono molto dispiaciuto
V
su Sissoko Sta cambiando tipo di gioco e deve riuscire a muoversi in modo diverso. Si sacrifica per migliorare
IL PERSONAGGIO
Nuovo Amauri «È cambiata la mentalità» FRANCESCO BRAMARDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINO dIl look è sempre quello dello scorso anno, capelli lunghi sulle spalle, barba incolta, il volto che assomiglia all'uomo della Sindone. «E' la testa che è cambiata» ci tiene a sottolineare Carvalho de Oliveira, meglio conosciuto come Amauri. Solo un paio di mesi fa per l'attaccante brasiliano della Juve si prospettava la vacanza più triste, alle spalle la delusione doppia di una Juve fuori da tutto e la Nazionale azzurra che gli aveva voltato le spalle nonostante l'arrivo della cittadinanza in extremis. Il ritorno in Brasile dopo anni di ferie sulle spiagge di casa nostra, il ritorno alle origini tra famigliari ed amici lontani è stato lo stimolo, la molla della rinascita. Se Amauri si era imborghesito, se aveva perso fiducia nei propri mezzi, ci ha pensato Gigi Delneri a fargli ritornare la voglia e con la testa anche i gol. Tre reti in Europa League, agli irlandesi dello Shamrock Rovers e allo Sturm Graz, sempre a segno fuori casa, in attesa del battesimo dell'Olimpico. «Sono soddisfatto, il lavoro paga, ho ritrovato entusiasmo, l'Amauri dei tempi d'oro al Palermo. Mi sono voltato indietro - si racconta - ho capito gli errori commessi, utile per non ricadere. Anche se la stagione scorsa non ha sbagliato solo Amauri».
Dai giorni del ritiro in Trentino lei ha giocato in coppia con Del Piero o Diego, in attesa di nuovi sviluppi di mercato.
«Importante è star bene, poi chi gioca al mio fianco poco importa, sono decisioni che non spettano a me. Io penso solo a giocare, a entrare in condizione, il mercato lo decide la società, le scelte di campo toccano al mister. Importante è avere una identità di gioco, so cosa vuole Delneri, cerco di accontentarlo». Si notano della differenze tra questa Juve e quella della stagione scorsa?
«Lo scorso anno eravamo forti e abbiamo sbagliato la stagione, quest'anno siamo ugualmente forti ma non vogliamo né possiamo permetterci di sbagliare. E' cambiata la mentalità: abbiamo fatto tutti insieme un bagno di umiltà per quello che abbiamo combinato lo scorso anno».
IL PROGRAMMA PLAYOFF DI EUROPA LEAGUE BESIKTAS(TUR) - HJKHELSINKI (FIN) ARIS(GRE) - AUSTRIA VIENNA (AUT) PARIS SG(FRA)- MACCABI TEL AVIV (ISR) LEVERKUSEN (GER) - SIMFEROPOL (UCR) CSKA MOSCA (RUS) - ANORTHOSIS (CIP) HAJDUK (CRO) - UNIREA URZICENI (ROM) FEYENOORD (OLA) - GENT (BEL) GENK (BEL) - PORTO (POR) DEBRECENI (UNG) - LITEX LOVECH (BUL) GALATASARAY (TUR) - KARPATY LVIV (UCR) PALERMO - MARIBOR (SLO) BRUGGE (BEL) - DINAMO MINSK (BIE) OMONIA (CIP) - METALIST KHARKIV (UCR) VASLUI (ROM) - LILLA (FRA) NAPOLI - ELFSBORG (SVE) SPORTING (POR) - BROENDBY (DAN) STEAUA (ROM) - GRASSOPPHERS (SVI) LIVERPOOL (ING) - TRABZONSPOR (TUR) CELTIC (SCO) - UTRECHT (OLA) BORUSSIA DO. (GER) - KARABAKH (AZE) AIK STOCCOLMA (SVE) - LEVSKI SOFIA (BUL) STURM GRAZ (AUT) - JUVENTUS GETAFE (SPA) - APOEL (CIP) DUNDEEUTD (SCO) - AEK ATENE (GRE) AZALKMAAR (OLA) - AKTOBE (KAZ) DNEPR (UCR) - LECH POZNAN (POL) RAPID VIENNA (AUT) - ASTON VILLA (ING) CSKA SOFIA (BUL) - THE NEW SAINTS (GAL) SLOVAN BRATISLAVA (SLK) - STOCCARDA (GER) NOVOSIBIRSK (RUS) - PSV EINDHOVEN (OLA) BATE BORISOV (BIE) - MARITIMO (POR) LOSANNA (SVI) - LOKOMOTIV MOSCA (RUS) GYOR (UNG) - DINAMO ZAGABRIA (CRO) ODENSE (DAN) - MOTHERWELL (SCO) PAOK SALONICCO (GRE) - FENERBAHÇE (TUR) VILLARREAL (SPA) - DNEPR MOGILEV (BIE) TIMISOARA (ROM) - MANCHESTER CITY (ING)
AND. 2-0 1-0 2-0 3-0 4-0 4-1 1-0 0-3 2-0 2-2 3-0 2-1 0-1 0-0 1-0 0-2 1-0 1-0 2-0 4-0 0-0 1-2 1-0 0-1 2-0 0-1 1-1 3-0 0-1 1-0 3-0 1-1 0-2 2-1 1-0 5-0 0-1
RIT. OGGI " " " 2-1 OGGI " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " "
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EUROPA LEAGUE PLAYOFF RITORNO
Il Napoli si affida ancora a Lavezzi E Mazzarri non snobba la gara come De Laurentiis: «Vogliamo eliminare l’Elfsborg, altroché» DAL NOSTRO INVIATO
MIMMO MALFITANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BORAS (Svezia)dLui, non ci sta.
Ed allora spiega con toni garbati, che l’Europa League è molto importante, che non ha nessuna intenzione di mollare la competizione e che vuole battere l’Elfsborg. Altro che poco interesse come aveva detto Aurelio De Laurentiis nel dopo partita dell’andata, finita 1-0 con un gol di Lavezzi, che anche stasera sarà il pericolo pubblico numero uno, come viene evidenziato dalla stampa svedese. Il presidente, comunque, disse che di questa manifestazione non gliene importava niente e che se fosse stato eliminato non si sarebbe arrabbiato. A distanza di una settimana, la questione è stata ripresa dallo stesso allenatore, sollecitato sull’argomento. «Io voglio arrivarci eccome alla fase a gironi. Lì, il
Ezequiel Lavezzi, 25 anni, attaccante LIVERANI
livello salirà di parecchio e noi potremmo avere l’opportunità di compiere il salto di qualità. Inoltre, questa manifestazione è una buona risorsa economica per il club e ci darà la possibilità di valorizzare meglio i nostri giocatori», chiarisce Mazzarri. Che clima Piove e fa freddo, a Boras. Il clima non è per niente favorevole. Si è passati dai 34 gradi di Napoli ai 12 della cittadina svedese. Insomma, avrebbe preferito che il campo sintetico fosse asciutto, Mazzarri. «Noi dobbiamo essere determinati, la questione del campo è relativa anche se favorirà l’Elfsborg che ci gioca ogni settimana. Credo, invece, che per la qualificazione possa essere determinante non tanto il gol segnato all’andata quanto il non averne subiti. Abbiamo 2 risultati su 3 a disposizione, dobbiamo sfruttare questo vantaggio», avverte il tecnico che non presenterà novità rispetto alla formazione dell’andata. Dunque, Cavani sarà in panchina, mentre Quagliarella agirà da unico riferimento offensivo. «Ho curato moto questa fase — svela Mazzarri —, in modo che si arrivi alla conclusione con maggiore lucidità e con una convinzione diversa. Mi aspetto una squadra determinata, che rispecchi quella mentalità vincente che ha evidenziato nelle gare in trasferta, nella passata stagione. Lontano dal San Paolo abbiamo trovato un giusto equilibrio che mi aspetto di verificare proprio con l’Elfsborg».
Il Palermo non si fida degli «amici» del Maribor Bacinovic e Ilicic: stasera rivali domani in rosanero con Rossi «Guai a pensare che sia fatta» DAI NOSTRI INVIATI
FRANCESCO CARUSO ALESSIO D’URSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MARIBOR (Slovenia)dDifficile par-
lare del ritorno di Maribor senza transitare dai due rivali che potrebbero diventare amici. Infatti i discorsi passano tutti per Armin Bacinovic e Josip Ilicic, in procinto
Il Napoli
mente e quindi da guardare attentamente, come gli altri che cercheranno di ribaltare il risultato. Non dobbiamo pensare al 3-0 dell’andata». Certo, la psicologia prima della tattica. Ma Ilicic e Bacinovic? Potranno giocare stasera senza condizionamenti? E se Rossi fosse l’allenatore di una squadra finalista di Champions contro il Real Madrid che vuole prendergli due giocatori, li farebbe giocare? Finalmente il tecnico del Palermo sorride: «Contro il Real ci ho già giocato (sulla panchina della Lazio, ndr) ma non era una finale europea. Magari un giorno potessi contendere la Champions al Real e avere in squadra due giocatori nel mirino del Real. Non esiste una risposta assoluta a questa domanda. Dipende dai calciatori. Se li ritenessi al di sopra di qualunque condizionamento psicologico li mando in campo, altrimenti no». Tutti ok Stasera Rossi manderà in campo i migliori. Nessuna defezione in casa rosanero: «Ma con gli stessi dubbi in canna. Come al solito deciderò stanotte. Il Maribor pensa di poter ribaltare il risultato ed è giusto sia così. Gli sloveni devono giocare con l’idea che o la va o la spacca, noi no. Ma ricordiamoci della Samp che a momenti martedì rimontava il Werder. Quindi, concentrati». A tifare stasera anche il Procuratore Antimafia Piero Grasso, tifoso rosanero, che ha viaggiato con la squadra
Il Palermo
si qualifica se...
si qualifica se... di traghettare in Sicilia. Delio Rossi cerca di girarci al largo: «Mi viene difficile parlare di due avversari come prossimi rosanero, per me sono solo due giocatori del Maribor. Di buona qualità, dotati tecnica-
Ovviamente vince, considerato già l’1-0 della gara d’andata al San Paolo. La squadra di Mazzarri passa alla fase a gironi anche con un pareggio e se perde con un solo gol di scarto, ma segnandone almeno uno.
Vince o pareggia, ma anche perdendo con due gol di scarto. In caso di 3-0 si va ai supplementari, mentre perdendo con tre gol di scarto andando in gol (4-1, 5-2) passano i rosanero. Perdendo con 4 gol di scarto è fuori.
CHE SEGUITO
SOLO 60 TIFOSI ROSANERO
Mille i tifosi azzurri presenti a Boras
Muñoz e Pinilla nella ripresa?
BORAS (mi.mal.) Saranno un migliaio, stasera, i tifosi del Napoli che occuperanno il settore ospiti alla Boras Arena, lo stadio dell’Elfsborg. Da Capodichino partiranno in mattinata tre voli charter, mentre molti biglietti sono stati acquistati da italiani che vivono
da queste parti. Sul piano tecnico, invece, non ci saranno novità, mentre Mazzarri avrà a disposizione l’intera rosa tranne Cristiano Lucarelli che, pur essendo aggregato alla squadra, non potrà essere utilizzato perché non inserito nell’elenco Uefa.
Armin Bacinovic, 21 anni LAPRESSE
MARIBOR (f.c.) Ieri ultima seduta di rifinitura allo stadio Lyudski. Rossi può contare sull’ organico al completo. A parte gli infortunati Goian e Miccoli, che torneranno disponibili fra un mese circa.
Se il risultato sarà al sicuro è possibile nella ripresa un mini turnover in vista del debutto domenica in A col Cagliari e dare spazio a Muñoz e Pinilla. Venduti 60 biglietti ai tifosi del Palermo che raggiungeranno oggi la Slovenia per seguire la gara.
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GIOVEDÌ 26 AGOSTO 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A -2 y
GUAI ALLA COSCIA DESTRA
17 R
fOggi il brasiliano si sottoporrà agli esami. Mercato: interesse del Benfica per Doni
La Roma perde l’Imperatore Probabile lesione all’adduttore destro per Adriano: rischia 3-4 settimane di stop
Non c’è pace per Adriano. La coscia destra del brasiliano, il muscolo adduttore, ha una probabile lesione. L’attaccante sarà sottoposto ad esami strumentali (ecografia e, se occorrerà, anche a risonanza magnetica) soltanto stamattina perché a caldo il versamento non consente diagnosi precise
MASSIMO CECCHINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
QUI TRIGORIA
ROMAdCi sono storie che non
amano il lieto fine facile, consolatorio, rassicurante. Travolti dalle nostalgie dell’Imperatore, in tanti avevano sperato che la parabola di Adriano Leite Ribeiro parlasse di ascesa, caduta e resurrezione senza ulteriori tappe in purgatorio. Invece sembra proprio che il viaggio dell’ex stella dell’Inter sarà più lungo del previsto. Adriano, infatti, ieri in allenamento — dopo un contrasto — si è procurato una (probabile) lesione all’adduttore della coscia destra, la cui entità però sarà valutabile con precisione soltanto stamattina, quando il centravanti sarà sottoposto ad una ecografia e (se occorrerà) anche ad una risonanza magnetica. I timori La prima sensazione che serpeggia nell’ambiente giallorosso, però, è negativa. Si teme che la lesione sia almeno di primo grado, perché il giocatore accusa dolore anche nel camminare. Oggi se ne saprà di più, ma vista la cura con cui si sta cercando di riportare in piena forma l’attaccante — il cui peso attualmente è intorno ai 103 kg — è facile che lo stop possa essere di 3-4 settimane. Come dire, quasi un appuntamento ad autunno inoltrato. Giornata nera Inutile dire che tutto questo abbia contribuito a far precipitare l’umore di una giornata già complicata dall’affare Burdisso (di cui parliamo altrove). In attesa che comun-
Totti a parte Julio Sergio fa progressi ROMA Non è solo Adriano a preoccupare Ranieri. Anche ieri Julio Sergio, Juan, Pizarro e Totti si sono allenati a parte, pur se con problemi diversi. Il portiere è reduce da una lesione muscolare, l’attaccante invece da un pestone alla gamba destra rimediata in Supercoppa. Juan e Pizarro, invece, hanno svolto una normale turnazione di seduta differenziata per non rischiare sovraccarichi. In generale, comunque, a Trigoria prevale l’ottimismo: contro il Cesena dovrebbero esserci.
L’allenatore della Roma Claudio Ranieri con Adriano, 28 anni INSIDEFOTO
que alla vicenda sia messa definitivamente la parola fine, il d.s. Daniele Pradè si sta muovendo per cercare di trovare altre soluzioni gradite a Ranieri, e così tornano in scena — sempre che Burdisso saltasse — i nomi di Luisao e Barzagli, anche se per l’argentino resta l’ottimismo di fondo.
punto, però, il club giallorosso tornerà sul mercato per un terzo portiere, che potrebbe essere anche Robinho. Sempre per agevolare le uscite, oggi potrebbe essere ufficializzato il passaggio di Cerci alla Fiorentina, cosa che porterà altro denaro utile per tutte le trattative last minute.
Doni e Benfica Tra l’altro, buone notizie giungono anche sul fronte delle cessioni, visto che dal Portogallo giunge voce di un interessamento del Benfica per Doni. La piazza sarebbe gradita al brasiliano, ma la Roma aspetta un’offerta che possa far decollare la trattativa, anche se il prestito secco sarebbe preso in considerazione. A quel
Castellini & Ranieri A questo proposito, ieri è stato ufficializzato il prestito di Castellini dal Parma per un anno con diritto di riscatto per un milione (pagabili in 3 anni). Il difensore di fascia, che percepirà 500.000 euro, è felicissimo: «Un’emozione devastante», ha detto. Quella che spera di provare anche Ranieri in questa stagione.
«Siamo forti e vogliamo ricominciare subito bene con l’aiuto del nostro pubblico — ha detto —. La tessera del tifoso? Si poteva partire prima. Temo che ci sia un calo dell’affluenza negli stadi». Il primo banco di prova sarà già sabato contro il Cesena, match per cui le forze dell’ordine si stanno mobilitando per controlli a tappeto, visto che sono previste anche proteste ultrà proprio contro la tessera del tifoso. Ma al momento non sono queste le prime preoccupazioni dei giallorossi In attesa che si sciolga il nodo Burdisso, oggi si spera che filtri ottimismo anche su Adriano. L’Imperatore ha fame di Roma e, soprattutto, di una favola a lieto fine.
IL PERSONAGGIO IL PORTIERE DEL CESENA È IL GIOCATORE PIÙ VECCHIO DELLA SERIE A E SABATO RITROVA LA ROMA CON CUI HA AVUTO ALTI E BASSI
Nonno Antonioli: «Io amato solo da ex» x ha detto O Il Cesena torna in A e la prima avversaria è la «sua» Roma. Emozioni?
DAL NOSTRO INVIATO
ROBERTO PELUCCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CESENA dCi sono calciatori che
non finiscono mai. Figurine eterne da tenere appiccicate su un album che non può essere abbandonato in fondo a un cassetto. Francesco Antonioli, portiere che a Cesena sta mettendo gli ultimi mattoncini di una bella carriera, il 14 settembre compirà 41 anni, ma già adesso è il giocatore «meno giovane» della Serie A. Nella vita i nonni sono persone che vorresti non ti lasciassero mai; nel calcio sono i giocatori che vorresti non smettessero mai. Antonioli è uno di questi: vecchio per l’anagrafe calcistica, ancora giovanissimo di spirito.
SU ROMA Quella è una città che brucia tutto in fretta. Dopo un errore c’è la gogna, ma con il tempo le cose poi si rimettono a posto. Non è successo solo a me, ma anche a chi è venuto dopo
ciuto come il primo. Stesso entusiasmo, stesso divertimento». A Cesena è arrivato un altro portiere: Cavalieri. Il suo tecnico Ficcadenti ha detto: «Partono alla pari». E’ infastidito?
«Ho 41 anni, ma non me li sento addosso. Il lavoro e lo stile di vita stanno dando buoni frutti».
(sorriso) «Ogni estate sono io, per primo, a mettermi in discussione. Ho sempre dovuto dimostrare di servire a qualcosa. Non è questo il problema».
Sarà la sua ultima stagione?
Quale è, allora, il problema?
«Non faccio calcoli. Poi non so se resterò nel calcio, è un ambiente particolare. Ma l’idea di insegnare il mestiere c’è».
«Non ho più vent’anni, tutto quello che ho ottenuto l’ho meritato, ho già dimostrato quanto valgo. Due cose chiedo, però: chiarezza e correttezza. Poi ben venga il dualismo, non mi spaventa».
Antonioli, che effetto fa essere il «nonno» della Serie A?
Non si è stancato dei ritiri?
«Credo sia il 25˚ estivo e mi è pia-
«Piacere, soprattutto. Di tornare in quello stadio, di ritrovare la gente che mi ha apprezzato quando sono andato via». Soltanto quando è andato via?
«Ma sì, Roma è una città che brucia tutto velocemente, la pressione è tanta e al primo errore sei messo alla gogna. Poi, passa il tempo, passano i giocatori, e cominciano i confronti con il passato che, in qualche modo, rimettono le cose a posto. E’ successo ad altri dopo di me. In tempi recenti penso a Doni, a Julio Sergio...». Le ha pesato non essere stato molto amato?
«Pesato no, sono arrivato a Roma al momento giusto e ho dato sempre il massimo. Là sono cresciuto come atleta e come uomo. Ho vinto uno scudetto da protagonista. Ho anche commesso degli errori, certo, come tutti, ma la fiducia di allenatore e compagni non è mai mancata».
E’ rimasto in contatto con qualche ex compagno giallorosso?
LA SCHEDA
«No, ma rivedrò con piacere Totti, De Rossi. E anche qualche dirigente». Pensa che la società giallorossa abbia qualcosa da farsi perdonare?
Francesco Antonioli, 40 anni, del Cesena PLPPRESS
FRANCESCO ANTONIOLI 40 ANNI PORTIERE DEL CESENA
Uno scudetto in giallorosso Francesco Antonioli compirà 41 anni il 14 settembre. Ha cominciato da professionista nel 1986 in C con il Monza, poi è passato al Milan, che gli ha fatto fare esperienza con Cesena e Modena. Con i rossoneri di Sacchi poche presenze anche a causa di due gravi infortuni (spalla e legamento crociato di un ginocchio). Ha giocato anche con Pisa, Reggiana, Bologna, Sampdoria. Con la Roma ha vinto lo scudetto nel 2001.
«E’ storia chiusa, ormai. Perché riaprirla?». Ha visto la Roma contro l’Inter in Supercoppa?
«Qualcosa nel finale. La squadra non è cambiata molto, può essere ancora la prima avversaria dell’Inter, in Italia». Che partenza per il Cesena: Roma all’esordio, poi il Milan.
«Potrebbe anche essere meglio così. Nei test contro squadre di Serie A non siamo andati male, io sono ottimista». Che consigli dà ai compagni, soprattutto ai meno esperti?
«Dobbiamo essere spregiudicati, non farci condizionare da fattori esterni». Sulla bilancia dei sentimenti Roma e Milan hanno lo stesso peso?
«A Milano ero più giovane e allenarsi con campioni come Baresi, Gullit, Van Basten è stato fondamentale. Purtroppo, ho dovuto fare i conti con due infortuni gravi e ho giocato poco». Nella borsa dei rimpianti c’è il mancato debutto in azzurro?
«Il fatto di non essere un esperto in pubbliche relazioni mi ha impedito di entrare in certi giri. Ma non posso violentarmi. Ho avuto la fortuna di partecipare all’Europeo 2000, evidentemente Zoff ha apprezzato Antonioli com’era. E com’è».
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GIOVEDÌ 26 AGOSTO 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fUna giornata molto difficile sul fronte tessera
IL CASO
fra piani d’emergenza, polemiche e incidenti STEFANO GIGLI
Agguato
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ALZANO LOMBARDO (Bg) dDopo i
Furia ultrà a Bergamo Bombe carta contro il ministro Maroni Durante il comizio 500 atalantini contestano la Tessera del tifoso. Auto in fiamme, agenti feriti, cinque teppisti fermati
C’erano anche Calderoli e Tremonti Sopra, Roberto Calderoli, Giulio Tremonti, e Roberto Maroni, ministri di Semplificazione, Economia e Interni, ieri sul palco della Berghem Fest ad Alzano Lombardo ANSA
Qui sopra e in alto a destra, alcune immagini delle auto in fiamme dopo gli incidenti e i vigili del fuoco al lavoro ANSA
cori negli stadi, le bombe carta. Sulla tessera del tifoso i toni dello scontro si alzano pericolosamente e prendono di mira direttamente Roberto Maroni, il ministro dell’Interno che ha voluto istituire la tessera e che da mesi la difende, anche a costo di tirarsi addosso le ire (e non soltanto, come si vede) degli ultrà di tutta Italia. L’agguato Maroni ieri sera intorno alle 22.30 stava parlando alla Berghem Fest di Alzano Lombardo, la festa provinciale della Lega Nord, a pochi chilometri da Bergamo, quando il suo comizio è stato interrotto da alcuni boati. Le 2-3 mila persone presenti, anche donne, anziani e bambini, hanno incominciato a guardarsi attorno. Mentre dentro il tendone nessuno si era accorto di nulla, già da almeno un quarto d’ora la polizia stava cercando di impedire a circa 500 persone con il volto coperto da sciarpe dell’Atalanta di accedere all’area dove stava parlando Maroni, in compagnia di altri due ministri, Tremonti e Calderoli, con il chiaro intento di contestare. Inizialmente gli ultrà sono rimasti in silenzio e gli agenti, un centinaio, si sono limitati a impedire l’accesso all’area. Il consigliere regionale leghista Daniele Belotti, molto vicino agli ultrà, si era proposto di farsi portavoce della protesta, inutilmente. Quando gli ultrà hanno capito che sarebbe stato impossibile sfondare il cordone di protezione, circa 70 di loro si sono allontanati e passando da un’altra strada sono riusciti ad arrivare nelle vicinanze del palco, lanciando bottiglie, fumogeni, bombe carta, prendendo di sorpresa la polizia. Maroni non è stato colpito anche perché gli agenti sono poi intervenuti occupando l’area, ma provocando anche un fuggi fuggi di persone.
x HANNO DETTO
R
Roberto Calderoli Sono atalantino e ho passione per gli ultrà, ma non posso accettare che l’immagine di Bergamo sia svenduta da 200 imbecilli. Così non si comportano i tifosi ma dei tossicodipendenti, alcolizzati che avevano la mamma che li martellava da piccoli
R
Claudio Ranieri Mi sembra che venga meno gente allo stadio. È giusto e doveroso rispettare le leggi ma io vorrei vedere sempre gli stadi pieni perché il calcio è un grande spettacolo che ha bisogno del pubblico
«Solo teppisti» Ci sono stati momenti di grandissima tensione quando all’esterno del tendone un fumogeno ha incendiato un’auto dei carabinieri e il fuoco si è propagato ad altre 4 vetture e ad alcune motociclette. Le fiamme hanno bruciato anche sterpaglie e un albero vicino a un’abitazione. Nel frattempo gli ultrà sono scappati e Maroni ha continuato a parlare. «Questi non sono tifosi, i tifosi veri sono altri. Io con i violenti non parlo», ha detto. Allargando il discorso alle tante manifestazioni di dissenso sulla tesse-
RIVOLUZIONE NELLE NAZIONALI CAMBIANO I C.T. DELLE GIOVANILI
LA DECISIONE
Allo stadio chi aspetta ancora la Card Molti l’hanno chiesta, alcuni non l’hanno ancora ricevuta. Manca la tessera del tifoso e il Dipartimento di Pubblica Sicurezza interviene d'urgenza. Nelle prime gare di A chi ha richiesto e non ha il nuovo documento potrà esibire l'abbonamento oppure il tagliando di richiesta, sempre insieme al documento d'identità, per acquistare biglietti del settore ospiti. Deciso e comunicato tramite l'Osservatorio: il piano di emergenza «per tutelare il diritto dei cittadini che hanno richiesto» la Tessera, predisposto «per supplire alle carenze dei club e di quanti da loro delegati al rilascio».
Lazio e Napoli In questo modo i tifosi - in particolare quelli di Napoli e Lazio — questo fine settimana potranno andare allo stadio. «I tifosi stiano tranquilli», ha detto il capo della polizia Antonio Manganelli, al quale il ministro dell’Interno Maroni, aveva chiesto di coordinare una riunione. A Roma sono stati previsti varchi dedicati a chi ha la tessera ed a chi non l'ha. Più controlli per chi non ne è munito e aumento delle forze dell'ordine, gli ultrà giallorossi starebbero valutando forme di protesta civile, magari restando fuori.
ra del tifoso, poi, il ministro dell’Interno ha aggiunto: «Mi sforzo di capire le loro ragioni, ma francamente non le capisco». «Sono atalantino e ho passione per gli ultrà, per il loro entusiasmo, ma non posso accettare che l’immagine di Bergamo sia svenduta da 200 imbecilli che prima dell’inizio della partita vanno ad attaccare la polizia e i tifosi esterni — ha detto invece Calderoli, ministro della Semplificazione —. Coloro che si comportano in modo scorretto non sono veri tifosi, ma tossicodipendenti, alcolizzati che avevano la mamma che li martellava da piccoli». Un paio di agenti sono rimasti feriti, cinque ultrà sarebbero stati fermati, ma il questore Matteo Turillo non conferma: «Non ci sono stati scontri di piazza, ma un attacco dei tifosi alle forze dell’ordine». Sui siti dei supporter dell’Atalanta decine di commenti contro i teppisti travestiti da tifosi.
LA POLEMICA DE LAURENTIIS-DELLA VALLE
viola porta male? Pensi a Under: Sacchi chiama Evani e Zoratto «Il portare il Napoli in Champions» ANDREA SCHIANCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d Rivoluzione Sacchi. Due nuovi allenatori nelle nazionali giovanili, Chicco Evani e Daniele Zoratto, programmi modificati, direttive chiare secondo lo stile dell’Arrigo da Fusignano. Se qualcuno aveva dubbi sul ruolo operativo di Sacchi come coordinatore dei tecnici azzurri (tranne Prandelli), eccolo accontentato: l’ex c.t. ha convocato una riunione operativa, martedì scorso, durante la quale sono stati presentati i volti nuovi e sono stati affidati gli incarichi. All’Under 21 è stato confermato (per ora) Pier-
luigi Casiraghi, Francesco Rocca guiderà l’Under 20, Daniele Zoratto sarà il responsabile dell’Under 19 (con Evani vice), Chicco Evani allenerà l’Under 18 (con Zoratto vice), Massimo Piscedda e Pasquale Salerno saranno in panchina con l’Under 17 e Antonio Rocca si occuperà dell’Under 15 e dell’Under 16. Riunioni L’effetto-Sacchi si fa sentire. Confrontando gli staff di ieri, ci sono due new entry, tre conferme e uno spostamento nell’organigramma dei tecnici. Sacchi, insomma, vuole incidere: il ruolo da «figurina» non fa per lui. Una volta al me-
se, come minimo, ci saranno riunioni presiedute dal coordinatore e durante questi summit verranno dettate le linee tecniche per tutte le nazionali giovanili. Per adesso si sa che Sacchi ha intenzione di dare a tutte le squadre una chiara impronta tattica: tutte avranno le stesse idee a livello tecnico e sul comportamento. I nuovi arrivati Evani e Zoratto sono da anni molto legati a Sacchi. Il primo, milanista della prima ora, con Sacchi in panchina ha vinto tutto: suo il gol nella finale dell’Intercontinentale del 1989 col Nacional Medellin, a pochi minuti dal termine dei supplementari: certe cose non
si dimenticano. Evani ha fatto esperienza nel settore giovanile del Milan e nella stagione 2008-09 ha allenato la Primavera. Daniele Zoratto era fermo dopo l’esperienza a Modena. Il suo rapporto con la Federcalcio prevede anche un lavoro di osservatore ad ampio raggio. Chi all’Under 21? L’ultimo capitolo, che Sacchi affronterà con Abete e Prandelli, riguarda il c.t. dell’Under 21: non è detto che Casiraghi resti al suo posto e per il futuro circola, tra gli altri, anche il nome di Paolo Maldini. Per l’ambiente azzurro sarebbe un colpo da favola.
FIRENZE (g.s.) Fiorentina-Napoli è già iniziata. A parole. Il match tra De Laurentiis e Della Valle è iniziato alla presentazione di Lucarelli: «Cristiano aveva dato una mezza parola al viola — dichiarava Aurelio De Laurentiis — ma ha capito che i colori azzurri sono più adatti a vincere. Non me ne voglia il mio amico Della Valle, ma a Napoli sappiamo che il viola è un colore strano». La replica di Andrea Della Valle: «Piuttosto che mancare di rispetto alla squadra intera e a tutta la città di Firenze, De Laurentiis si dovrebbe preoccupare di far sentire molto presto l’inno della
Champions al bel popolo di Napoli che tanto lo merita: cosa peraltro ripetutamente già accaduta in questi anni a Firenze. Cominci ad impegnarsi per dare con i fatti, e non con battute da quattro soldi, a Napoli e ai napoletani le soddisfazioni che ampiamente meritano». La contro-replica di De Laurentiis: «Tutti sanno che nel cinema il colore viola non porta fortuna. Ma questo vale nel cinema, non nel calcio. La mia è stata una semplice battuta. Mi spiace che Della Valle l’abbia interpretata come un’offesa. Il senso della battuta era, ovviamente, squisitamente cinematografico».
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GIOVEDÌ 26 AGOSTO 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCATO
fVerso l’estero: per Marchetti c’è il Benfica, il Liverpool intanto piomba forte su Inler
Fiorentina-Cerci sì Lecce su Brienza Bologna, c’è Mesto
Il tabellone GLI AFFARI DELLE 20 DI SERIE A
Udinese: Rudolf. Brescia: idee Moras e Mutarelli Cesena: Budan c’è, poi Gabionetta e Munari
BRESCIA
CALVI-DI FEO-LAZZARI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dBologna, in arrivo Mesto. A un passo l’accordo con il Genoa per l’esterno destro, manca solo di definire formula (i rossoblù lo valutano 3,5 milioni) ma si dovrebbe chiudere oggi. E intanto, mentre si aspetta sempre Perez (Monaco) e si tratta per Avdic (Elfsborg, ma ci sono anche Blackburn e Chievo), si pensa anche alle cessioni. Per Moras e Mutarelli è spuntato l’interesse del Brescia, che continua a seguire anche la pista Daprela (West Ham).
Punto Cesena I romagnoli hanno praticamente chiuso per Budan (Palermo), ma non è l’unico attaccante in arrivo. Si tratta per Gabionetta (Crotone), piace anche Dedic (Bochum, ex Parma) e si nutrono ancora speranze di arrivare ad Antenucci: il Cesena ha offerto 1,5 milioni per la metà, il Lecce 2,5 per tutto il cartellino, ma è il Catania per ora è irremovibile sulla richiesta di 4 (la punta resta nel mirino anche di Chievo e Atalanta). In mezzo il primo obiettivo è sempre Munari (Lecce), con Hallfredsson (Reggina) come alternativa. In difesa sfuma Rozenhal, si torna su Terlizzi (Catania) e Knezevic (Livorno). Mosse Lecce Con Antenucci che costa troppo, il Lecce ora pensa a Brienza, che può arrivare dalla Reggina in prestito con diritto di riscatto. Sempre vive le piste Marilungo e Di Michele, si avvicina anche il centrale Rinaudo (sperano ancora Bari e Siena), che però arriverebbe solo in caso di cessione di Fabiano (ci sono Siena e Frosinone). Il Rosenborg ieri è usci-
to dalla Champions, il che potrebbe avvicinare al Lecce il terzino Lustig (valutato 2,5 milioni, l’a.d. Fenucci era in Danimarca per la sfida contro il Copenhagen). Affari Udinese Con Di Natale alla Juve, i friulani si muovono per l’attacco: a un passo Rudolf (in comproprietà dal Genoa), vive le piste Jimenez (Ternana), Matri (Cagliari) e Fabbrini (Empoli, dove piace anche Angella). A sinistra, problemi fisici per Monzon: si torna su Mareque (Independiente). In uscita, su Inler è piombato forte il Liverpool. Altre trattative La Fiorentina è a un passo da Cerci: arriva a titolo definitivo, alla Roma circa 3,5 milioni. E i viola intanto non mollano le piste Drenthe (Real Madrid) e Mantovani (Chievo). Lazio: brusca frenata per Santa Cruz, nonostante
l’accordo fosse già fatto, ora l’obiettivo è Trezeguet. Il Cagliari (che ha preso Pelizzoli) sta per cedere Marchetti: c’era il Celtic, in pole ora è spuntato il Benfica. Il Palermo, oltre a Ilicic e Bacinovic, pensa a un altro colpo: concreta la pista Behrami (West Ham, ma c’è la Roma), così come quelle che portano a Yacob e Matuidi. Napoli: prende corpo la pista Yebda (Benfica), Sosa (Bayern) sarà ufficiale domani, Zalayeta lo è già al Kayserispor. Il Parma presta il centrale Diniz all’Eupen (Belgio). Il Genoa spera sempre di cedere Sculli, ma è dura; in tal caso, si torna su Dos Santos. Il Bari prende tempo per il centrale: per Rinaudo c’è concorrenza, e si torna su Danilo (Palmeiras). Il Chievo non molla per Paolucci: i veneti contano di prenderlo inserendo come contropartita al Siena Mandelli. Un’alternativa è Martinez (Jaguares Chiapas).
BRESCIA ECCO DIAMANTI
Maglia numero 32, sorrisi e voglia di stupire. Il Brescia ha presentato Alessandro Diamanti, l’ultimo colpo di mercato del presidente Corioni: «Al Brescia - ha detto l’ex fantasista del West Ham - non avrei mai potuto dire di no. Io come Roberto Baggio? Macché: gioco in maniera seria da soli tre anni...» ANSA
IN SERIE B IMPORTANTE OPERAZIONE TRA GROSSETO E VERONA
Bonetto ritorna al Livorno Reggina, è arrivato Adiyiah Trazzi alla Triestina. Il Cittadella punta su Cipriani. Frosinone, l’idea è Bellucci BINDA-DI SCHIAVI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dIl Grosseto sta definendo un’importante operazione con il Verona, che non riguarda soltanto la cessione di Pichlmann. Tra le due società è in ballo anche uno scambio di portieri, che dovrebbe portare all’Hellas, oltre all’attaccante austriaco (in comproprietà) anche Acerbis, mentre per la squadra di Apolloni è in arrivo
19 R
Rafael più conguaglio. Lo stesso Grosseto sta facendo un pensierino su Forestieri, che l’Udinese ha a metà col Genoa. Altri movimenti Il colpo del giorno lo firma il Livorno, che riprende Bonetto dalla Lazio; in arrivo ora c’è Barusso (Roma), mentre Bernardini potrebbe tornare a Varese. C’è sempre Fabiano (Lecce) nei piani del Siena, che piace anche al Frosinone; i ciociari per l’attacco hanno preso contatto con Bellucci, svincolato dal Livorno, per il quale c’è anche un interessamento del West Ham. Il Portogruaro è tornato all’assalto del Pescara per l’attaccante Artistico. Sempre per l’attacco, il Vicen-
za potrebbe riavere Foti dalla Samp. La Triestina, che non ha ancora il sì di Malagò, prende sempre dal Chievo il portiere brasiliano Jefferson Trazzi. Il Cittadella ha chiesto Cipriani alla Spal: potrebbe arrivare in cambio di Arma, che così tornerebbe a Ferrara. Mosse Reggina La Reggina si sta impegnando a completare la squadra e ha preso il giovane attaccante Adiyiah in prestito dal Milan, ma altri giocatori sono in arrivo, soprattutto se effettivamente dovesse partire Brienza. Una novità anche per il portiere: alla fine rimarrà Puggioni, che ha prolungato il suo contratto fino al 2013.
BARI
BOLOGNA
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
7
9
13
12
Arrivi Romero (c, Udinese), Ghezzal (a, Siena), Pulzetti (c, Livorno), Raggi (d, Bologna), Rinaldi (d, Rimini), D’Alessandro (c, Grosseto), M. Rossi (d, Sampdoria). Partenze Ranocchia (d, Genoa fp), Bonucci (d, Juve), Meggiorini (a, Bologna), Kamata (a) e Carobbio (c, Siena), Allegretti (c) e Statella (c, Grosseto), Donda (c, Godoy Cruz), Sforzini (a, Cluj). Obiettivi Rinaudo (d, Napoli), Danilo (d, Palmeiras), Rhodolfo (d, Atl. Paranaense).
Arrivi Paponi (a, Perugia), Esposito (d, Livorno), Meggiorini (a, Bari), Lupatelli (p, Cagliari), Siligardi (c, Piacenza), Morleo (d, Crotone), Ekdal (c, Juve), Cherubin (d, Cittadella), Krhin (c, Inter), Ramirez (c, Penarol), Garics (d, Atalanta), Gavilan (a, Betis), Rubin (d, Torino). Part. Savio (a, M. 1860), Raggi (d, Bari), Appiah (c, Cesena), Guana (c, Chievo), Adailton (a, Vaslui), Bernacci (a, Torino), Lanna (d), Mingazzini (c), Zenoni (d), Marazzina (a), Colombo (p), Lavecchia (c, sv.). Ob. Perez (c, Monaco), Mesto (c, Genoa).
CAGLIARI
CATANIA
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
9
5
7
7
4
2
Arrivi Sereni (p, Torino), Scaglia (c, Torino, fp), Zoboli (d, Torino, fp), Gorzegno (c, Sassuolo, fp), Kone (c, Iraklis) Feczesin (a, Debrecen fp), Juan Antonio (a, River P.), Eder (a, Empoli), Diamanti (a, West Ham). Partenze Rispoli (c, Parma), Kozak (a, Lazio, fp), Paghera (c, Verona, p), Saumel (c, Torino, fp), Viotti (p, Triestina). Obiettivi Costa (c, Porto), Daprela (c, West Ham), Knezevic (d, Livorno), Zebina (d, Juve), Moras (d) e Mutarelli (c, Bologna).
Arrivi Pinardi (c, Modena), Martignoni (d, Locarno), Biasi (d, Cesena), Magliocchetti (d, Triestina), Perico (d) e Laner (c, AlbinoLeffe), Acquafresca (a, Genoa), Pelizzoli (p, AlbinoLeffe). Partenze Marzoratti (d, Empoli), Dessena (c, Sampdoria fp), Lupatelli (p, Bologna), Larrivey (a, Colon), Lopez (d), Barone (c) e Parola (c, svincolati). Obiettivi Parolo (c, Cesena).
Arrivi Antenucci (a) e Pesce (c, Ascoli, fp), Martinho (c, Paulista), Gomez (c, San Lorenzo). Partenze Martinez (a, Juventus), Moretti (d, Ascoli). Obiettivi Paolucci (a, Juventus).
CESENA
CHIEVO
FIORENTINA
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
10
6
10
5
2
2
Arrivi Nagatomo (d, Tokyo), Caserta (c) e Pellegrino (d, Atalanta), Moscatiello (c, Fulham), Ighalo (a, Granada), Bogdani (a, Chievo), Von Bergen (d, Hertha), Appiah (c, Bologna), Tachtsidis (c, Aek), Cavalieri (p, Liverpool). Partenze Volta (d, Samp), Biasi (d, Cagliari), Bucchi (a, Napoli fp), Franceschini (d) e Tardioli (p, sv.), Do Prado (a, Southampton). Obiettivi Antenucci (a, Catania), Dedic (a, Bochum), Gabionetta (a, Crotone), Munari (c, Lecce), Budan (a, Palermo).
Arrivi Cesar (d, Grenoble), Jefferson (p, Lecce), Memushaj (c, Paganese), Bogliacino (c, Napoli), Moscardelli (a, Piacenza), Guana (c, Bologna), Calliari (c, Lumezzane), Silvestri (p, Modena), Andreolli (d, Roma), Thereau (a, Charleroi). Partenze Yepes (d, Milan), Bogdani (a, Cesena), Hanine (c, Crotone), Iori (c, Livorno), Malagò (d, Triestina). Obiettivi Paolucci (a, Juve), Marilungo (a) e Sammarco (c, Samp).
Arrivi D’Agostino (c, Udinese), Boruc (p, Celtic). Partenze Gobbi (c, Parma), Keirrison (a, Barcellona). Obiettivi Nastasic (d) e Tomic (c, Partizan), Rossi (a, Villarreal), Foggia (c, Lazio), Ricchiuti (a, Catania), N’Zogbia (c, Wigan), Cerci (c, Roma).
GENOA
INTER
JUVENTUS
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
10
8
8
7
9
5
Arrivi Ranocchia (d, Bari), Rudolf (a, Debrecen), Toni (a, Roma), Eduardo (p, Braga), Chico (d, Almeria), Destro (a, Inter), Zuculini (c, Hoffenheim), Veloso (c, Sp. Lisbona), Zigoni (a, Milan), Rafinha (d, Schalke 04). Partenze Amelia (p, Milan), El Shaarawy (a, Padova), Aleksic (a, Crotone), Lazarevic (c) e Cofie (c, Torino), Papastathopoulos (d, Milan), Zapater (c, Sp. Lisbona), Acquafresca (a, Cagliari). Obiettivi Dos Santos (a, Tottenham).
Arrivi Biabiany (a, Parma), Castellazzi (p, Samp), Coutinho (a, Vasco da Gama), Faraoni (d, Lazio), Mancini (a, Milan fp), N. Burdisso (d, Roma fp). Partenze Arnautovic (a, Werder Brema), Quaresma (c, Besiktas), Toldo (p, f.c.), Donati (d, Lecce). Destro (a, Genoa), Krhin (c, Bologna), Balotelli (a, Man. City). Obiettivi Mascherano (c) e Kuyt (a, Liverpool), Marchisio (c, Juventus).
Arrivi Bonucci (d, Bari), Martinez (a, Catania), Pepe (c, Udinese), Storari (p, Sampdoria), Lanzafame (a, Parma), Motta (d, Roma), Krasic (c, Cska Mosca), Aquilani (c, Liverpool), Di Natale (a, Udinese). Partenze Cannavaro (d, Al Ahli), Caceres (d, Barcellona fp), Immobile (a, Siena p), Giovinco (a, Parma), Poulsen (c, Liverpool). Obiettivi Bocchetti (d, Genoa), Burdisso (d, Inter), Demichelis (d, Bayern), Capdevila (d, Villarreal), Pocognoli (d, Standard Liegi).
LAZIO
LECCE
MILAN
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
6
9
11
8
4
5
Arrivi Gonzalez (c, Nacional), Bresciano (c, Palermo), Cribari (d, Siena fp), Kozak (a, Brescia fp), Garrido (d, Man. City), Hernanes (c, San Paolo). Partenze Hitzlsperger (c, West Ham), Makinwa (a, Larissa), Faraoni (d, Inter), Siviglia (d), Baronio (c), Dabo (c) e Cruz (a, sv.), Kolarov (d, M. City), Bonetto (d, Livorno. Obiettivi Pocognoli (d, Az Alkmaar), Almeida (a) e Hunt (c, Werder Brema), Santa Cruz (a, Man. City), Trezeguet (a, Juventus).
Arrivi Olivera (a, Peñarol), Donati (d, Inter), Brivio (d, Vicenza), Sini (d, Roma), Diamoutene (d, Bari fp), Benassi (p, Perugia), Gustavo (d, Vasco da Gama), Reginiussen (d, Schalke 04), Grossmuller (c, Danubio), Piatti (c, Independiente), Chevanton (a, Siviglia). Partenze Terranova (d, Frosinone), Baclet (a) e Schiavi (d, Vicenza), Angelo (d) e Belleri (d, sv.), Mazzotta (d, Pescara), Jefferson (p, Chievo), Marilungo (a, Samp fp). Obiettivi Stankevicius (d, Samp), Lustig (d, Rosenborg), Antenucci (a, Lecce), Rinaudo (d, Bari), Brienza (a, Reggina).
Arrivi Amelia (p, Genoa), Yepes (d, Chievo), Papastathopoulos (d, Genoa), Boateng (c, Portsmouth). Partenze Dida (p) e Favalli (d, svincolati), Mancini (a, Inter fp), Zigoni (a, Genoa), Adiyiah (a, Reggina). Obiettivi Bocchetti (d, Genoa), Ibrahimovic (a, Barcellona).
NAPOLI
PALERMO
PARMA
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
8
7
10
8
9
7
Arrivi Cavani (a, Palermo), Blasi (c, Palermo fp), Vitale (d, Livorno fp), Pià (a, Torino fp), Bucchi (a, Cesena fp), Dalla Bona (c, Verona fp), Dezi (c, Giulianova), Lucarelli (a, Parma). Partenze Hoffer (a, Kaiserslautern), Bogliacino (c, Chievo), Navarro (p, Argentinos Jr), Contini (d, Saragozza), Datolo (c, Espanyol), Cigarini (c, Siviglia), Denis (a, Udinese). Obiettivi Braghieri (d, R. Central), Goulon (c, Le Mans), Sosa (a, Estudiantes), Inler (c, Udinese), Yebda (c, Benfica), Britos (d, Bologna).
Arrivi Kasami (c, Bellinzona), Maccarone (a, Siena), Pinilla (a, Grosseto), Glik (d, P. Gliwice), Garcia (d, Rosario C.), Rigoni (c, Vicenza), Darmian (d, Padova). Munoz (d, Boca Juniors), Ilicic (c) e Bacinovic (c, Maribor). Partenze Simplicio (c, Roma), Bresciano (c, Lazio), Kjaer (d, Wolfsburg), Blasi (c, fp) e Cavani (a, Napoli), Morganella (d, Novara), Bertolo (c, Saragozza), Succi (a, Padova). Obiettivi Toloi (d, Goias), Yacob (c, Racing Av.), Yebda (c, Benfica), Behrami (c, West Ham).
Arrivi Paonessa (c, Vicenza), Rispoli (d, Brescia), Paletta (d, Boca Juniors), Portin (d, Ascoli), Marques (c, Espanyol), Pisano (d, Torino), Giovinco (c, Juve), Gobbi (c, Fiorentina), Danilo Pereira (c, Benfica). Partenze Lanzafame (a, Juve), Biabiany (a, Inter), Jimenez (c, Ternana), D. Zenoni (d, svincolato), Lunardini (c, Triestina), Lucarelli (a, Napoli), Castellini (d, Roma). Obiettivi Guerra (a, Piacenza).
ROMA
SAMPDORIA
UDINESE
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
ARRIVI
PARTENZE
7
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Arrivi Simplicio (c, Palermo), Adriano (a, Flamengo), Rosi (d, Siena), Cicinho (d, San Paolo fp), Loria (d, Torino fp), G. Burdisso (d, Rosario Central), Castellini (d, Parma). Partenze Motta (d, Juventus), Toni (a, Genoa), Tonetto (d, svinc.), Artur (p, Braga), Sini (d, Lecce), N. Burdisso (d, Inter fp), Andreolli (d, Chievo). Obiettivi Luisao (d, Benfica).
Arrivi Curci (p, Siena), Volta (d, Cesena), Dessena (c, Cagliari fp), Marilungo (a, Lecce fp), Rossini (d, Sassuolo), Da Costa (p, Ancona). Partenze Castellazzi (p, Inter), Storari (p, Juventus), Guardalben (p) e D. Franceschini (c, svincolati), M. Rossi (d, Bari). Obiettivi Padoin (c, Atalanta), Mantovani (d, Chievo).
Arrivi Abdi (c, Le Mans), Beleck (a, Panthakikos), Benatia (d, Clermont), Vydra (a, Barik Ostrava), Surraco (d, Ancona fp), Candreva (c, Juventus fp), Monzon (d, Boca Juniors), Denis (a, Napoli). Partenze D’Agostino (c, Fiorentina), Pepe (c, Juventus), Romero (c, Bari), Alemao (a, Vicenza), Lukovic (d, Zenit), Di Natale (a, Juventus). Obiettivi Mareque (d, Independiente), Jimenez (c, Ternana), Matri (a, Cagliari).
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GIOVEDÌ 26 AGOSTO 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MONDO SABATO PARTE LA LIGA 40 I MILIONI SPESI PER VILLA Il trasferimento dell’attaccante dal Valencia al Barça è stato quello più caro della Liga: il Real ne ha invece spesi 81 per i suoi 6 nuovi arrivi
16 GLI ALLENATORI SPAGNOLI Delle venti squadre della Liga, solo quattro sono quelli «stranieri», dei quali tre nuovi, i portoghesi Mourinho e Ferreira, e il danese Laudrup.
99 I PUNTI DEL BARCELLONA Per vincere l’ultima Liga, la squadra di Guardiola ne ha dovuti fare tre più del Real Madrid (96): la terza, il Valencia, si è fermata a 71 punti!
L’eterna sfida Barcellona-Real Da 6 anni è un duopolio tra i catalani e il Madrid. Il Valencia, terza forza, costretto a svendere i big FILIPPO MARIA RICCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PRIMA GIORNATA
MADRID (Spagna)dLa Liga dei cam-
Per le due big c’è l’esordio in trasferta
pioni del mondo. La Liga di Mourinho. La Liga della crisi. La Liga sempre più scozzese. E, naturalmente, la Liga del Barça, di Guardiola (che sinora due ne ha giocate e due ne ha vinte), di Messi, di Sandro Rosell, successore del trionfatore Joan Laporta. Sabato pomeriggio partirà la Liga numero 81. Duopolio Da 6 anni il titolo viene palleggiato tra Barça e Real (4-2 il parziale) e dopo che lo scorso anno le due grandi di Spagna hanno entrambe battuto il proprio record di punti (99 e 96 alla fine) con il Valencia terzo a -28 e -26 non si vede come le cose possano cambiare. La terza forza della Liga, indebitata fino al collo, ha chiuso il mercato con un attivo record di oltre 60 milioni di euro ottenuto grazie alla vendita di 3 campioni del mondo, Villa, Silva e Marchena, e dell'ottimo Zigic e non potrà certo scalfire il duopolio imperante. Il Siviglia, quarto a maggio, si è affidato al motore italiano Cigarini-Guarente e ha cominciato la sua stagione facendosi sminuzzare
La Liga parte sabato con tre anticipi: Hercules-Athletic Bilbao (ore 16), Malaga-Valencia (18), Levante-Siviglia (20), domenica Deportivo La Coruna-Real Saragozza (15), Osasuna-Almeria (15), Espanyol-Getafe (15), Real Sociedad-Villarreal (15), Racing Santander-Barcellona (17), Maiorca-Real Madrid (19). Lunedì Atletico Madrid-Sporting Gijon (20).
L’attaccante Leo Messi, 23 anni e il tecnico Pep Guardiola, 39, grandi protagonisti del Barcellona ITALYPHOTOPRESS
dal Barça nella Supercoppa di Spagna e lasciando allo Sporting Braga la lucrosa piazza nei gironi di Champions League. Gli altri Nel campionato degli altri cresce l'Atletico Madrid, che non ha venduto nessuno e ha comprato abbastanza bene, ma va ricordato che i «materassai» hanno chiuso l'ultima Liga a 52 (!) punti dal Barcellona (pur ar-
rivando noni). Da vedere il Villarreal di Giuseppe Rossi, che sull'esempio del Barça ha deciso di puntare sulla cantera portando in prima squadra addirittura 9 ragazzi della seconda squadra. Crisi e prestiti La crisi che azzanna la Spagna nazione ha morso anche la Liga. Il Barcellona ha dovuto chiedere l'ennesimo pre-
stito, altri 150 milioni di euro, per pagare stipendi arretrati. Sul mercato si è speso la metà dello scorso anno, con Barcellona e Real Madrid che hanno fatto la parte del leone investendo oltre il 60% del totale. È vero che l'anno scorso il ritorno di Florentino Perez aveva condizionato e gonfiato le cifre (il Madrid aveva speso da solo 254 milioni di euro) però è in-
negabile che 18 dei 20 club spagnoli abbiano dovuto applicarsi nella complicata arte di organizzare nozze con i fichi secchi. Il trasferimento più caro è stato quello di David Villa dal Valencia al Barça, 40 milioni, mentre il Madrid per i suoi 6 nuovi giocatori ha sborsato in totale 81 milioni di euro, più i 20 sganciati per strappare Mourinho a Moratti e liquidare Pellegrini.
Austerità Non esattamente una cifra risibile, ma per far capire con chi abbiamo a che fare basta questo commento di Jorge Valdano, d.g. della Casa Blanca: «Anche in condizioni di austerità si può costruire una gran rosa» ha detto commentando il proprio mercato. Alla faccia: il Madrid in Europa in fatto di investimenti estivi è stato superato dai «kamikaze« del Manchester City. Il Real deve ancora vendere uno, due o tre giocatori (l'ultimo arrivo, Özil, al momento non può avere un numero di maglia), il Barcellona, che dopo 12 anni ha riportato la sua seconda squadra in Serie B, ha una rosa enorme per talento e piccola per numeri: appena 19 giocatori (con Ibra) più un pugno di validi ragazzotti senza esperienza da gettare nella mischia in caso di infortuni. È la Liga degli allenatori spagnoli, 16 su 20, e della continuità: solo 3 sono i tecnici nuovi, tutti stranieri: i portoghesi Mourinho e Ferreira (al Malaga, acquistato dall’unico sceicco non spendaccione, sinora investimenti per 13 milioni) e Laudrup al Maiorca, che, a proposito di crisi, è stato escluso dalla Europa League perché alla Uefa i suoi conti non sono piaciuti.
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GIOVEDÌ 26 AGOSTO 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MONDO
fPer il tecnico della nazionale un attacco
mediatico pesante: siamo passati agli insulti
Capello bersaglio dei tabloid S E Mou s’arrabbia
IN INGHILTERRA
Il Sun non gli dà tregua per le sue scelte
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LONDRAdSiamo all’insulto gratuito. La campagna mediatica in atto contro Fabio Capello in Inghilterra ha superato i limiti della libertà di critica e della decenza. Il c.t. della nazionale sconfitta dalla Germania negli ottavi in Sudafrica è quotidianamente bersagliato da ogni genere di accuse. Nessuno peggio del Sun, da querela immediata. Il più venduto tabloid britannico ieri con Photoshop ha messo le orecchie d’asino a Capello, e ha titolato a tutta pagina «Jackass» (somaro). Soltanto perché il c.t. ha lasciato alla Under 21 due giovani gio-
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catori, Wilshere e Carroll. «Quello stupido asino ha già dato un calcio alla promessa di ricostruire l’Inghilterra con i giovani», incalza il Sun. Che nello stesso articolo ricorda che il c.t. ha invece confermato ventenni come Gibbs e Walcott. Il Daily Mirror ha inserito tra gli accusatori di Capello nientemeno che lo Special One, con una (presunta) intervista esclusiva su due pagine. Titolone: «Sei un perdente, Capello» e foto di José Mourinho con le dita a «V» del vaffan... all’inglese. Smentita Mourinho nel pomeriggio ha fatto diramare una secca e totale smentita dal suo portavoce Eladio Parames, che l’ha affidata alle agenzie: «È un’intervista assolutamente falsa. José Mourinho non ha rilasciato alcuna dichiarazione al Daily Mirror, e sta valutando di adire le vie legali contro la testata e l’autore della storia». Nessuna reazione ufficiale del Mirror, ma nella redazione londinese si stanno preparando le contromosse. Si ventila che l’intervista non è stata rilasciata al quotidiano, ma a terzi che hanno fatto pervenire la trascrizione. Se però non salta fuori la registrazione, il Mirror non avrà scampo.
Wilshere e Carroll il pretesto Continuano gli attacchi mediatici dei media inglesi a Fabio Capello, il commissario tecnico è sistematicamente massacrato dopo il fallimento dell’Inghilterra ai Mondiali. Ieri il «Sun» ha titolato: «Capello snobba Wilshere e Carroll. Somaro». E tanti saluti allo stile inglese.
IN UN’INTERVISTA SU MAX
Bordate Zeman su Mourinho: «L’Inter ha vinto la Champions League giocando l’anticalcio...» Zdenek Zeman è più schioppettante che mai: tornato in pista in Prima divisione con il suo Foggia (che domenica ha esordito col botto, vincendo 3-0 in trasferta contro la Cavese), è nuovamente sotto i riflettori praticamente ogni giorno. E, come suo solito, ne ha per tutti. Nell’intervista a «Max», in edicola oggi, il tecnico boemo ha lanciato bordate contro Mou, e non è la prima volta che accade. «Mourinho? L’Inter ha vinto la Champions League giocando l’anticalcio, non da squadra che passa per la migliore d'Europa...». Sono attese repliche, ovviamente.
«Il problema dell’Inghilterra è il c.t., che nei rapporti con i giocatori si comporta a modo suo. Fatevelo dire da chiunque al Real Madrid. Lui non può più cambiare. Ma non si può solo urlare addosso ai giocatori: hanno bisogno di sentirsi speciali». «È tutto chiaro — continua — Capello non funzionerà mai con la naziona-
3
domande a... David O’Leary
V
Confusione «L’Inghilterra, a mio parere, s’è cacciata in un grosso pasticcio. I giocatori hanno bisogno di tattiche chiare, non possono avere le idee confuse sul loro ruolo. La colpa è del c.t. Ed è un grandissimo peccato». Parole molto pesanti anche per lo stile dello Special One.
Il testo attribuito dal Mirha detto Urla ror a Mourinho attacca con:
MOURINHO Avrei detto che i giocatori hanno paura di Capello? L’intervista al Daily Mirror è assolutamente falsa. Adirò le vie legali contro la testata e l’autore della storia
HA DETTO
capitan Rio Ferdinand Nessun campione diventa scarso in un giorno, lo stesso vale per gli allenatori. Prima del Mondiale Capello era il meglio assoluto, ci siamo qualificati alla grande. Tutti i cosiddetti esperti lo chiamavano rispettosamente padrino. Adesso hanno cambiato idea. Un brutto Mondiale non basta a trasformare Capello in un tecnico incapace
le inglese. Non conosce i giocatori, loro hanno paura di lui e non possono giocare per lui».
Capitano Rio Ferdinand, capitano dell’Inghilterra (infortunato), ha preso le difese del c.t. «Nessun campione diventa scarso in un giorno, lo stesso vale per gli allenatori. Prima del Mondiale Capello era il meglio assoluto, ci siamo qualificati alla grande. Tutti i cosiddetti esperti lo chiamavano rispettosamente padrino, don Fabio, e quant’altro. Adesso hanno cambiato idea. Certo, non abbiamo giocato un bel Mondiale, ma non basta a trasformare Capello in un tecnico incapace».
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allenatore dell’Al Ahli (Abu Dhabi)
Fotomontaggi del c.t. con le orecchie d’asino e una dura intervista, smentita, al tecnico Real GIANCARLO GALAVOTTI
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«Cannavaro è il mio capitano» MAURIZIO NICITA
Mr David O’Leary, in Italia arrivano rumors su 1un rapporto difficile fra lei, allenatore e Fabio Cannavaro all’Al Ahli. «Non so come sia stato possibile questo equivoco. Io ho sempre parlato di un giocatore "absolutely fantastic". Non capisco come si sia potuto scrivere che io avrei fatto fuori Fabio per un’amichevole. Stava solo seguendo un programma di preparazione differenziato, visto che col Mondiale ha iniziato dopo gli altri». Dunque stasera, nell’esordio in 2 campionato a Dhafra Cannavaro sarà in campo? «Of course. He is my captain. (E qui la traduzione è univoca). Fabio ha un bagaglio di esperienza eccezionale e sarà un maestro per i giovani qui negli Emirati. È un valore aggiunto e tutti abbiamo da apprendere qualcosa da lui. Siamo felici che abbia deciso di venire a giocare qui». Arriveranno altri giocatori europei all’Al 3 Ahli? «Abbiamo preso l’attaccante Aristide Bancé, del Burkina Fasu, maturato in Germania. Spero arrivino altri giocatori importanti per portare ai vertici la squadra».
LE RIVELAZIONI JEAN-ANDRÉ PACLET, MEDICO DEI BLEUS FINO AL 2008, RACCONTA RETROSCENA SORPRENDENTI NEL LIBRO «L’IMPLOSIONE»
«Ho dubbi di doping sulla Francia mondiale» ALESSANDRO GRANDESSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PARIGIdL’ombra del doping sul-
la Francia campione del Mondo e ancora su Patrick Vieira. Il crollo del sistema Domenech e la gelosia di Ribery nei confronti di Gourcuff. Sono alcune rivelazioni di Jean-André Paclet, medico della nazionale francese fino al 2008, che racconta i retroscena della vita dei Bleus in un libro dal titolo simbolico: «L’implosione».
Doping Il primo vero affondo, Paclet lo riserva alla generazione d’oro ’98. Quella guidata dall’attuale c.t. Laurent Blanc che salì sull’Olimpo del calcio battendo allo Stade de France il Brasile (3-0). Per il medico, allora dell’Under 21, certi gioca-
tori presentavano analisi del sangue anomale: «Sapendo che giocavano in squadre italiane si possono nutrire sospetti. Ma prevalse la ragion di stato: quell’anno la crescita economica fu fondamentale». Secca replica dell’allora medico dei Bleus, Jean-Marcel Ferret: «Nulla da rimproverarmi, anzi se lui avesse fatto analisi più approfondite forse avrebbe scoperto l’anomalia al cuore di Thuram».
mo Mondiale, quando Ribery impose l’esclusione di Gourcuff per gelosia. La moglie del fantasista del Bayern al ritiro dei Bleus avrebbe cominciato a flirtare con l’ex rossonero per vendicarsi della relazione del marito con una prostituta minorenne, per cui è finito sotto inchiesta insieme a Benzema. Troppo per Ribery che si rifiutava di passare la palla al centrocampista ora ceduto dal Bordeaux al Lione per 22 milioni di euro.
Gelosie Proprio l’ex bianconero è ricordato nel libro per essersi rifiutato di giocare l’ultima partita dell’Europeo 2008, pur essendo capitano: «Non sono all’altezza, non sto bene, basta, la finisco qui». Prova ulteriore della perdita di potere di Domenech, superato dagli eventi all’ulti-
Vieira Ma Paclet racconta anche come dissuase nel giugno 2008 Vieira dall’assumere l’Actovegin, prodotto vietato in Francia. Il centrocampista che soffriva di uno strappo muscolare voleva rientrare in tempi rapidi per vivere da protagonista l’Europeo dove fu convocato no-
Zinedine Zidane, 38 anni, in nazionale dal 1994 al 2006: vinti un Mondiale e un Europeo
Didier Deschamps, 41 anni, coi Bleus dal 1989 al 2000: leader al Mondiale ’98 e all’Europeo 2000 REUTERS
nostante l’infortunio, ma senza giocare. Vieira si vendicò chiedendo l’allontanamento del medico. Fu accontentato da Domenech. Materazzi Eppure, Paclet con Domenech ha fatto tutta la carriera partendo dall’Under 21. Nel libro tornano i ricordi delle sfide con l’Italia, quasi sempre perse, degli insulti tra Domenech e Cesare Maldini. E della finale del 2006 a Berlino quando Materazzi provocava Zidane a terra per una lussazione alla spalla destra, rimessa in sesto direttamente sul campo: «Non c’è niente da fare dottore di merda — gridava l’interista —, il vecchio è morto. Capisci, è morto». Mezzora dopo, Zizou chiudeva la carriera con la famosa capocciata.
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GIOVEDÌ 26 AGOSTO 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MAGIC CUP GAZZETTA
C’è Almiron per il dopo-Diego Chi ha preso il bianconero a 15 milioni può sostituirlo con il barese. O con il duo Giaccherini-Zuculini FILIPPO CONTICELLO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dPeccato, perché era stato un gesto di estremo ottimismo. Il vitalismo da Magic aveva portato tanti arditi alla scommessa dell’anno: la resurrezione del brasiliano triste a 15 milioni. Piccolo investimento a fondo perduto nella convinzione che Diego sarebbe tornato un crack o qualcosa di simile. Adesso che il bianconero sta per prendere il treno di ritorno per la Germania, i manager hanno bisogno di una exit strategy. Qualche idea per reinvestire alla svelta il denaro speso con tanta speranza in mezzo al campo.
One on One Per i più pigri, quelli stufi di passare al setaccio il listone ogni due giorni, possono azzardare un cambio one on one: via un juventino da 15 milioni, dentro un altro juventino da 15 milioni. Krasic costa quanto Diego e ha l’aria di uno che difficilmente si siederà in panchina. Anche Martinez ha lo stesso prezzo, ma sembra destinato a vedere meno il campo. Brocker baresi I bravi broker sapranno trovare uno scambio utile guadagnandoci pure qualche milioncino. Per loro il nome caldo è Almiron: costa 14 e garantisce sufficienze spalmate lungo la stagione. Chi vuole rimanere a Bari con l’idea di risparmiare milione dopo milione può spendere il nome di Donati a 13: talento con una discreta abitudine ai bonus. Su questo terreno anche Palladino (14) potrà dire qualcosa di interessante. All’incrocio La combinazione di talenti come possibile soluzione. Incrociando due buoni giocatori al prezzo di uno passa la paura da investimento sbagliato. Giaccherini, mini-fantasista toscano del Cesena, costa 9 e in Serie B aveva accelerazioni frenetiche da Diego prima maniera. I 6 milioni che rimangono in tasca meglio spenderli per Franco Zuculini, mediano italo-argentino del Genoa e nuova promessa del listone.
IN EDICOLA
Tutti i consigli nel Magic libro
Torna in edicola il Magic libro, lo strumento di lavoro dei Magic manager. Al prezzo di 7,99 euro più la Gazzetta, si possono trovare tutti i numeri e le statistiche, ma anche le schede tecniche dei giocatori di Serie A. Inoltre le novità del gioco, i consigli dei «vecchi» campioni e, in più, un codice per scaricare gli aggiornamento di mercato su www.gazzetta.it/aggiornamentimagiclibro.
PORTIERI Cod. 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 162 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 163 132 161 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 160 131 158 159
Nome ABBIATI AGAZZI AMELIA ANDUJAR ANTONIOLI ARCARI AVRAMOV BELARDI BENASSI BENUSSI BERNI BIZZARRI BORUC BRICHETTO BUFFON CAMPAGNOLO CASTELLAZZI CURCI DA COSTA DE SANCTIS DONI A. EDUARDO FIORILLO FREY S. GIANELLO GILLET HANDANOVIC IEZZO JULIO CESAR JULIO SERGIO KOSICKY LEALI LOBONT LOMBARDI LUPATELLI MANNINGER MARCHETTI MIRANDA MIRANTE MUSLERA ORLANDONI PADELLI PAVARINI PERIN PETRACHI ROMA ROMO ROSATI RUBINHO RUSSO S. SCARPI SERENI SIRIGU SORRENTINO SQUIZZI STORARI TEODORANI TRAZZI VENTURI VIVIANO LAMBERTI VIGORITO VIOTTI
Squadra Costo MIL 12 CAG 1 MIL 4 CAT 10 CES 8 BRE 2 FIO 1 UDI 1 LEC 1 PAL 2 LAZ 1 LAZ 1 FIO 4 PAL 1 JUV 6 CAT 1 INT 2 SAM 10 SAM 1 NAP 13 ROM 2 GEN 11 SAM 1 FIO 12 NAP 1 BAR 9 UDI 10 NAP 1 INT 18 ROM 14 CAT 1 BRE 1 ROM 1 BOL 1 BOL 1 JUV 1 CAG 10 FIO 1 PAR 10 LAZ 9 INT 1 BAR 1 PAR 2 GEN 1 LEC 1 MIL 1 UDI 1 LEC 7 PAL 5 PAR 1 GEN 2 BRE 9 PAL 13 CHI 10 CHI 1 JUV 11 CES 1 CHI 1 BOL 1 BOL 9 BAR 1 CAG 1 BRE 1
DIFENSORI Cod. 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 221 222 223 224 225 226 227 228 376 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 364 240 241 242 243 244 245 246 377 247 248 373 249 250 251 252 253 254 255 380 256 257 258 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 374 366 274 275 276 277 278 279 280 367 283 284 285 286 287 288 289 290 292
Nome ABATE ACCARDI AGOSTINI ALVAREZ P.S. ANDREOLLI ANTONELLI L. ANTONINI ANTUNES ARIAUDO ARONICA ASTORI AUGUSTYN BALZARETTI BASTA BEGA BELLUSCI BELMONTE BENATIA BERARDI BIASI BIAVA BOCCHETTI BONERA BONUCCI BOVO BRITOS BRIVIO BURDISSO G. BURDISSO N. CACCIATORE CAMPAGNARO CANINI CANNAVARO P. CAPUANO CASSANI CASSETTI CASTELLINI CECCARELLI CESAR CHERUBIN CHICO CHIELLINI CHIVU CICINHO CODA A. COMOTTO CORDOBA COTTAFAVA CRIBARI CRISCITO CUADRADO CUSARO DAINELLI DALLAMANO DARMIAN DE CEGLIE DE MAIO DE SILVESTRI DELLAFIORE DIAKITE' DIAMOUTENE DIAS DINIZ DOMIZZI DONATI G. ESPOSITO A. FABIANO FATIC FELIPE FELTSCHER FERRARIO FERRONETTI FREY N. GALASSO GAMBERINI GARCIA GARICS GARRIDO GASTALDELLO GIULIATTO GLIK GOIAN GRAVA GROSSO GRYGERA GUSTAVO JANKULOVSKI JOKIC JUAN KALADZE KROLDRUP LAURO LEGROTTAGLIE LICHTSTEINER LORIA
Squadra Costo MIL 6 SAM 4 CAG 7 CAT 6 CHI 3 PAR 6 MIL 8 ROM 1 CAG 5 NAP 5 CAG 7 CAT 1 PAL 8 UDI 4 BRE 6 CAT 4 BAR 5 UDI 1 BRE 3 CAG 3 LAZ 7 GEN 8 MIL 4 JUV 12 PAL 8 BOL 6 LEC 6 ROM 4 INT 8 SAM 5 NAP 11 CAG 6 NAP 7 CAT 6 PAL 9 ROM 8 PAR 4 CES 4 CHI 6 BOL 4 GEN 7 JUV 17 INT 8 ROM 1 UDI 4 FIO 6 INT 4 CHI 1 LAZ 3 GEN 12 UDI 4 CES 1 GEN 6 BRE 6 PAL 2 JUV 7 BRE 5 FIO 7 PAR 3 LAZ 3 LEC 3 LAZ 7 PAR 3 UDI 6 LEC 4 BOL 6 LEC 5 GEN 4 FIO 7 PAR 3 LEC 1 UDI 5 CHI 5 BAR 1 FIO 10 PAL 3 BOL 6 LAZ 7 SAM 7 LEC 2 PAL 1 PAL 5 NAP 5 JUV 4 JUV 3 LEC 6 MIL 3 CHI 1 ROM 13 MIL 3 FIO 5 CES 3 JUV 6 LAZ 9 ROM 3
293 294 295 365 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 378 308 309 310 311 312 370 313 314 315 316 318 319 320 321 322 323 324 325 375 326 327 371 328 329 330 331 332 368 334 335 336 337 338 339 340 341 379 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 372 356 357 358 359 360 361 362 363 220 259 281 282 291 296 317 333 369
LUCARELLI A. LUCCHINI LUCIO MAGLIOCCHETTI MAICON MALAGO' MANDELLI MANTOVANI MARCHESE MARECO MARTINEZ G. MASIELLO A. MASIELLO S. MATERAZZI MEXES MONZON MORAS MORERO MORETTI MORLEO MOTTA MUNOZ NAGATOMO NATALI NESTA ODDO ONYEWU PACI PALETTA PAPASTATHOPOULOS PARISI PASQUAL PASQUALE PELLEGRINO PERICO PETRAS PISANO F. PISANO M. PORTANOVA POTENZA RADU RAGGI RANOCCHIA REGINIUSSEN RIISE RINALDI RINAUDO RISPOLI RIVAS N. ROSI ROSSI M. ROSSINI RUBIN SAMUEL SANTACROCE SANTON SARDO SCALONI SCHIAVI SILVESTRE SPOLLI STANKEVICIUS STENDARDO TERLIZZI THIAGO SILVA TOMOVIC VOLTA VON BERGEN YEPES ZACCARDO ZAMBROTTA ZAPATA ZAURI ZEBINA ZIEGLER ZOBOLI BIANCO G. DIEGO A. INGROSSO INSUA LOPEZ LUKOVIC OLIVEIRA RICKLER VITALE
PAR SAM INT CAG INT CHI CHI CHI CAT BRE BRE BAR BAR INT ROM UDI BOL CHI GEN BOL JUV PAL CES FIO MIL MIL MIL PAR PAR MIL BAR FIO UDI CES CAG CES CAG PAR BOL CAT LAZ BAR GEN LEC ROM BAR NAP PAR INT ROM BAR SAM BOL INT NAP INT CHI LAZ LEC CAT CAT SAM LAZ CAT MIL GEN SAM CES MIL PAR MIL UDI SAM JUV SAM BRE SAM GEN LEC FIO BRE UDI PAR CHI NAP
7 9 12 1 21 3 4 8 1 7 5 8 6 3 9 4 6 7 6 5 9 7 6 4 14 3 4 6 5 8 3 5 6 5 1 4 6 2 7 4 7 6 10 5 16 3 3 3 4 4 6 1 5 14 5 6 5 1 4 7 7 5 4 3 16 3 2 5 6 9 5 7 5 3 9 3 1 3 1 8 3 4 3 3 2
CENTROCAMPISTI Cod.
Nome
Squadra
501 503 504 505 507 696 706 508 509 510 511 512 513 514 515 517 518 519 702 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 535 536 537 538 539 540 541 542 543 704 544 545 546 547 548 549 707 550 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 698 566 567 568 569 570 703 571 692 572
ABDI ALMIRON ALVAREZ E.A. AMBROSINI ANTONELLI F. APPIAH AQUILANI ARIATTI ASAMOAH BADU BAIOCCO BARRIENTOS BARUSSO BENTIVOGLIO BERTOLACCI BIAGIANTI BIONDINI BLASI BOATENG BOGLIACINO BOLATTI BRESCIANO BRIGHI BROCCHI BUDEL BUSCE' CAMBIASSO CAMORANESI CANDREVA CARBONI CASARINI CASERTA CERCI COLUCCI CONTI COPPOLA M. CORDOVA CORREA COSSU COUTINHO D'AGOSTINO D'ALESSANDRO DANILO PEREIRA DE FEUDIS DE ROSSI DE VEZZE DEL NERO DELVECCHIO DESSENA *DIAMANTI DIEGO R. DONADEL DONATI M. DOSSENA DZEMAILI EKDAL FATY FELIPE MELO FIRMANI FLAMINI FOGGIA FORESTIERI GALLOPPA GARGANO GATTUSO GAVILAN GAZZI GIACCHERINI GIACOMAZZI GIMENEZ GIOVINCO GOBBI GOMEZ GONZALEZ GORZEGNO
UDI BAR BAR MIL BAR CES JUV CHI UDI UDI BRE CAT ROM CHI LEC CAT CAG NAP MIL CHI FIO LAZ ROM LAZ BRE BOL INT JUV UDI CAT BOL CES ROM CES CAG PAR BRE LAZ CAG INT FIO BAR PAR CES ROM BAR LAZ CAT SAM BRE JUV FIO BAR NAP PAR BOL ROM JUV LAZ MIL LAZ UDI PAR NAP MIL BOL BAR CES LEC BOL PAR PAR CAT LAZ BRE
Costo 1 14 9 14 1 7 12 2 12 5 7 4 1 6 1 9 8 4 10 8 6 10 7 6 7 8 20 7 11 7 4 7 6 7 13 4 9 1 16 8 10 6 2 7 20 5 4 4 8 15 15 5 13 7 9 5 1 9 2 7 6 2 12 7 6 5 5 9 9 10 9 7 6 5 1
ATTACCANTI
Sergio Almiron, 29 anni, è alla sua seconda stagione al Bari LAPRESSE 693 573 574 575 697 576 577 579 580 581 582 583 584 585 586 705 587 699 588 589 590 591 592 593 594 595 596 598 599 600 601 603 604 605 606 607 608 691 609 610 611 700 612 613 614 615 616 617 618 619 620 621 622 623 624 625 626 628 629 630 631 632 633 634 635 636
GROSSMULLER GUANA GUBERTI HAMSIK HERNANES HETEMAJ INLER ISLA IZCO JANKOVIC JOVETIC KASAMI KHARJA KOMAN KONE KRASIC KRHIN LANER LANGELLA LANZAFAME LAZZARI LEDESMA C. LEDESMA P. LIVERANI LJAJIC LLAMA LUCIANO MAGGIO MANCINI MANFREDINI C. MANNINI MARCHIONNI MARCHISIO MARCOLINI MARIGA MARQUES MARTINEZ J.A. MARTINHO MATUZALEM MAURI MEGHNI MEMUSHAJ MENEZ MESBAH MESTO MIGLIACCIO MILANETTO MODESTO MONTOLIVO MOROSINI MORRONE MUDINGAYI MUNARI MUNTARI MUTARELLI NAINGGOLAN NOCERINO OLIVERA PADALINO PALACIO PALLADINO PALOMBO PAONESSA PAROLO PASTORE PAZIENZA
LEC CHI SAM NAP LAZ BRE UDI UDI CAT GEN FIO PAL GEN SAM BRE JUV BOL CAG BAR JUV CAG LAZ CAT PAL FIO CAT CHI NAP INT LAZ SAM FIO JUV CHI INT PAR JUV CAT LAZ LAZ LAZ CHI ROM LEC GEN PAL GEN GEN FIO UDI PAR BOL LEC INT BOL CAG PAL LEC SAM GEN GEN SAM PAR CES PAL NAP
6 4 7 25 9 1 10 8 6 4 22 4 10 6 1 15 5 4 5 9 10 9 6 8 6 8 8 13 4 4 11 13 13 11 5 8 15 3 7 10 4 1 7 8 6 7 7 4 15 4 8 4 9 5 5 1 9 9 4 19 14 13 1 4 18 5
637 638 639 640 641 694 642 643 644 645 646 647 649 695 650 701 651 652 653 654 655 657 658 659 660 662 663 664 665 666 667 668 669 670 671 672 673 674 675 677 678 679 680 681 682 684 685 686 687 689 690 502 506 516 534 551 578 597 602 627 648 656 661 676 683 688
PEDRO PEPE PERROTTA PESCE PIANGERELLI PIATTI PINARDI PINZI PIRLO PISANU PIZARRO POLI PULZETTI RAFINHA RAJCIC RAMIREZ RICCHIUTI RIGONI RIVAS E ROMERO ROSSI M. SALIHAMIDZIC SAMMARCO SANCHEZ SANTANA SCAGLIA SCHELOTTO SCIACCA SCULLI SEEDORF SEMIOLI SILIGARDI SIMPLICIO SISSOKO SIVAKOV SNEIJDER STANKOVIC TADDEI ROD. THIAGO MOTTA TISSONE VALIANI VANDEN BORRE VARGAS VASS VELOSO VIVES ZAMBELLI ZANETTI C. ZANETTI J. ZUCULINI ZUNIGA ALLEGRETTI AMODIO BERTOLO CIGARINI DO PRADO IORI LUNARDINI MANZONI OBODO POULSEN SALAMON SBAFFO TIAGO VERACHI ZAPATER
SAM JUV ROM CAT CES LEC CAG UDI MIL BOL ROM SAM BAR GEN BAR BOL CAT CHI BAR BAR GEN JUV SAM UDI FIO BRE CES CAT GEN MIL SAM BOL ROM JUV CAG INT INT ROM INT SAM PAR GEN FIO BRE GEN LEC BRE FIO INT GEN NAP BAR NAP PAL NAP CES CHI PAR PAR UDI JUV BRE CHI JUV CAG GEN
4 14 13 5 3 9 6 5 9 4 13 8 7 8 1 8 4 7 6 1 11 4 4 19 8 4 8 3 16 12 10 2 11 7 1 25 11 10 12 6 8 2 18 7 9 8 6 6 12 6 7 4 1 2 5 9 2 5 1 2 4 1 1 5 1 4
Cod. 801 802 803 804 806 807 808 810 811 812 813 814 815 816 817 818 819 820 821 822 823 824 826 907 827 828 829 830 831 832 833 834 835 836 837 906 838 839 840 841 842 843 844 845 846 847 848 849 850 851 852 853 854 855 904 856 858 859 860 861 862 863 864 865 866 867 868 869 905 870 871 903 872 874 875 876 877 878 879 880 881 882 883 884 885 886 887 888 889 891 893 908 894 895 896 898 899 900 901 902 805 809 825 857 873 890 892 897
Nome ACOSTY ACQUAFRESCA ADIYIAH ADRIANO AMAURI ANTENUCCI BABACAR BAPTISTA BARRETO D.S. BARRETO G. BERGOUGNOUX BERNACCI BIABIANY BOAKYE BOGDANI BOJINOV BORRIELLO BUCCHI CAPUTO CARACCIOLO CASSANO CASTILLO CAVANI CHEVANTON CHIAVARINI CORRADI CORVIA CRESPO DE PAULA DEL PIERO DENIS DESTRO DI NATALE DI VAIO DJURIC EDER ETO'O FARIAS FECZESIN FLOCCARI FLORO FLORES FOTI GASPARETTO GHEZZAL GILARDINO GIRARDI GRANOCHE HERNANDEZ HUNTELAAR IAQUINTA IGHALO INZAGHI F. JEDA KERLON KOZAK KUTUZOV LAVEZZI LUCARELLI C. MACCARONE MALONGA MARILUNGO MASCARA MATRI MAXI LOPEZ MEGGIORINI MICCOLI MILITO MORIMOTO MOSCARDELLI MUTU NENE' OBINNA OKAKA PALOSCHI PANDEV PAPA WAIGO PAPONI PATO PAZZINI PELLISSIER PIA' PINILLA POSSANZINI POZZI QUAGLIARELLA RAGATZU ROCCHI RONALDINHO RUDOLF SUAZO TADDEI RIC. THEREAU TONI TOTTI TREZEGUET VOLPATO VUCINIC ZALAYETA ZARATE ZIGONI ALEMAO BALOTELLI CATELLANI LARRIVEY ORELLANA SFORZINI SUCCI VARGA
Squadra Costo FIO 1 CAG 19 MIL 2 ROM 21 JUV 20 CAT 12 FIO 7 ROM 15 BAR 24 LAZ 1 LEC 2 BOL 4 INT 13 GEN 2 CES 9 PAR 21 MIL 28 NAP 3 BAR 1 BRE 20 SAM 30 BAR 11 NAP 27 LEC 12 CES 1 UDI 3 LEC 15 PAR 12 CHI 8 JUV 18 NAP 10 GEN 1 UDI 37 BOL 23 CES 2 BRE 18 INT 36 CHI 1 BRE 7 LAZ 25 UDI 18 SAM 3 CHI 1 BAR 18 FIO 32 CHI 1 CHI 15 PAL 19 MIL 16 JUV 20 CES 7 MIL 11 CAG 13 INT 1 LAZ 1 BAR 10 NAP 22 NAP 12 PAL 16 CES 16 SAM 11 CAT 23 CAG 24 CAT 26 BOL 19 PAL 30 INT 38 CAT 11 CHI 8 FIO 9 CAG 19 INT 5 ROM 10 PAR 18 INT 20 FIO 1 BOL 1 MIL 29 SAM 35 CHI 21 NAP 3 PAL 15 BRE 15 SAM 10 NAP 26 CAG 9 LAZ 13 MIL 25 GEN 5 INT 5 BRE 2 CHI 6 GEN 26 ROM 33 JUV 18 BAR 1 ROM 27 NAP 1 LAZ 18 GEN 1 UDI 1 INT 25 CAT 1 CAG 8 UDI 6 UDI 2 PAL 8 BRE 1
In corsivo i giocatori che hanno lasciato la A, con l’asterisco i giocatori appena inseriti in lista
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GIOVEDÌ 26 AGOSTO 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
23 R #
SERIE BWIN L’ANTICIPO DELLA 2a (ore 20.45)
Storica Novara-Triestina E’ il debutto del sintetico Prima partita di B sull’erba artificiale, dibattito tra i protagonisti Tesser: «Attenzione ai rimbalzi». Iaconi: «Questo non è calcio»
x HANNO DETTO Rubino (Novara) «Credevamo fosse peggio. Bisogna adattarsi, ma bastano solo pochi minuti»
NICOLA BINDA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NOVARA
dUna serata storica. Il Novara riporta in città una serie B attesa 33 anni, e la presenta in una veste assolutamente inedita a questi livelli. L’anticipo con la Triestina sarà la prima partita della storia giocata su un campo sintetico. Dopo i precedenti in Lega Pro e nei campionati dilettantistici e giovanili, ecco una partita di serie B non disputata sull’erba naturale. Quello di Novara — costato 600mila euro — è ovviamente di ultima generazione e ha tutti gli ok regolamentari. E’ stato realizzato perché il prato del Piola era logoro e bisognoso di manutenzione costante e costosa, con il clima che di sicuro da quelle parti non aiuta. Inutile dirlo: la curiosità è enorme.
TRIESTINA
Vista dal Novara Attilio Tesser è più preoccupato dalle condizioni di Lisuzzo (il difensore non si allena da due giorni per un guaio muscolare) che dal campo: «E’ bellissimo. Forse c’è qualche differenza nel rimbalzo della palla, ma niente di strano. Infortuni? Non so dire cosa possa succedere nel lungo periodo, noi l’abbiamo provato spesso e non è successo nulla». Quando il Novara gioca in casa, in settimana fa 3-4 allenamenti al Piola; se deve andare in trasferta, la preparazione viene fatta a Novarello
Il nuovo prato sintetico dello stadio Silvio Piola di Novara BOZZANI
La società di casa ha concesso ieri sera agli ospiti di provare il terreno: pareri contrastanti tra allenatori e giocatori su campo normale. Il capitano Raffaele Rubino aggiunge: «E’ stata una sorpresa anche per noi, credevamo fosse diverso. Per chi sa giocare a calcio, è davvero piacevole. Bisogna solo adattarsi, abituarsi a rimbalzi un po’ diversi, ma è questione di pochi minuti».
Vista dal Taranto Il primo avversario del Novara in una gara ufficiale è stato il Taranto, che a Ferragosto ha giocato al Piola in Coppa Italia. Il tecnico Beppe Brucato ha tratto questa sensazione: «Io preferisco il vecchio prato naturale, però il campo del Novara è bellissimo. Prima della partita aveva piovuto, ma il tereno era asciutto e perfetto. E’ più veloce, ma si può giocare tranquillamente: basta prendere le misure e stare un po’ attenti». Vista dalla Triestina La Triestina ha chiesto e ottenuto dal Novara la possibilità di testare
NOVARA (4-3-1-2) 1 UJKANI 14 MORGANELLA 30 CENTURIONI 5 LUDI 3 GEMITI 18 MARIANINI 17 PORCARI 10 RIGONI 8 MOTTA 22 VENTOLA 11 BERTANI All. TESSER
TRIESTINA (4-4-2) 1 COLOMBO 88 D’AMBROSIO 4 BROSCO 5 SCURTO 19 SABATO 11 TOLEDO 18 LUNARDINI 2 MATUTE 21 TESTINI 99 GODEAS 22 MARCHI All. IACONI
PANCHINA 31 Fontana, 2 Gheller, 34 G. Gigliotti, 4 Lisuzzo, 7 Shala, 19 Gonzalez, 9 Rubino.
PANCHINA 23 Viotti, 14 Gissi, 3 Longhi, 16 Gherardi, 17 Longoni, 20 Gerbo, 10 Della Rocca.
ARBITRO Calvarese di Teramo GUARDALINEE Masotti-Costanzo PREZZI da 13 a 30 euro TV Sky Sport 1 HD, Sky Calcio 3 HD e Dahlia Sport
il campo, ringraziando attraverso il d.s. Prisciantelli: un gradevole scambio di cortesie, in attesa della partita. Ivo Iaconi ha fatto lavorare i suoi ieri sera alle 18 e alla fine ha commentato: «E’ un altro calcio. Capisco le esigenze del Novara, il terreno è molto bello, ma ripeto: il calcio è un altro sport». D’accordo con lui il veterano Denis Godeas: «Non mi piacciono questi campi. Quello di Novara è bello e non così veloce come sembrava, anche se mi dicono che forse per la partita lo bagnano. Ma io preferisco un rimbalzo sporco: questo è il calcio».
V
Godeas (Triestina) «Non è così veloce come si dice, ma è meglio un rimbalzo sporco: questo è il calcio»
S
Brucato (Taranto) «Abbiamo giocato in Coppa, bisogna stare attenti: meglio il prato naturale»
DOPO IL K.O. DEL DEBUTTO
Toro, che sollievo Si rivede Bianchi FABRIZIO TURCO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINOdRolando Bianchi ha ripreso a correre, e Franco Lerda a sorridere. Nulla di trascendentale, per carità, ma il capitano ieri è tornato in campo e, pur in scarpe da ginnastica, ha dimostrato con i fatti che la schiena va meglio. In automatico è tornato il buonumore anche al tecnico granata che di lavori in corso non ne può più. Dopo quasi cinquanta giorni in apnea, fra tasselli da inserire e infortuni a raffica, Lerda ha tanta voglia di voltar pagina.
In ripresa Oltre al Bianchi che passo dopo passo si avvicina al recupero, Lerda incassa anche le confortanti notizie legate a Garofalo e Ogbonna. Nessun danno muscolare, entrambi potrebbero recuperare in vista della trasferta di sabato a Cittadella. Insomma, in attesa di occupare anche le ultime caselle vuote del suo puzzle (in primis un centrocampista, poi anche un difensore e un esterno) il tecnico ritrova un po’ di buonumore. Intanto la sconfitta del debutto è metabolizzata: «Dobbiamo riprenderci subito. Nella prima partita abbiamo sbagliato l'approccio e il Varese ha sicuramente giocato meglio di noi — ammette Obodo — ma non bisogna perdere la testa dopo soltanto una partita». Insomma, nervi saldi, anche perchè alla fine della stagione mancano 41 partite.
LA SITUAZIONE
Sabato si gioca alle 18.30 Occhio a Varese-Atalanta La classifica dopo la prima giornata: Sassuolo, Atalanta, Portogruaro, Empoli, Varese e Modena p. 3; AlbinoLeffe, Novara, Padova, Pescara, Siena, Triestina, Ascoli, Grosseto, Crotone e Reggina 1; Torino, Piacenza, Cittadella, Vicenza, Frosinone e Livorno 0. Così sabato (ore 18.30): AlbinoLeffe-Livorno; Ascoli-Modena; CittadellaTorino; Crotone-Padova; Empoli-Pescara (lunedì, ore 19); Novara-Triestina (stasera, ore 20.45); Piacenza-Frosinone; Sassuolo-Grosseto; SienaReggina; Varese-Atalanta; Vicenza-Portogruaro.
LEGA PRO Il mercato
Catanzaro, il tecnico è Ze Maria PRIMA DIVISIONE COPPA ITALIA - LA 3 GIORNATA Il Foggia sa soltanto vincere: ok a Fano l’Atletico Colpo Reggiana: preso Guidetti Sabato Nocerina-Cavese Carparelli trascina il Pisa con il Prato a
Ceduta la Ternana: ritorna Deodati. Il Pisa pensa a Saudati-Vannucchi DI SCHIAVI-LAURETI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dIl Catanzaro, a cinque giorni dal via del campionato di Seconda divisione, ha trovato l’allenatore. Si tratta di Ze Maria, ex difensore di Inter, Parma e Perugia oltre che nazionale del Brasile. Ha firmato per un anno e poi ha diretto il primo allenamento. Ze Maria arriva con il nuovo d.s.: si tratta di Malù Mpasinkatu, il primo manager africano che abbia conseguito il patentino in Italia, già responsabile della nazionale del Congo nonché opinionista tv. Subito tre acquisti dal Botev (Bulgaria): Martinez, Boyomo (già in Italia anche all’Alessandria) e Ngrandira.
Mercato di Prima Due rinforzi d’esperienza per la Reggiana: perfezionato il ritorno di Saverino, è stato ingaggiato Guidetti, ex Cremonese. Il Pisa pensa
LA SCHEDA
O ZE MARIA 37 ANNI
ALLENATORE
Ex dell’Inter ha allenato già in serie D
José Marcelo Ferreira detto Ze Maria è nato a Oeiras (Brasile) il 25 luglio 1973. In Italia ha giocato con Parma, Perugia e Inter. L’anno scorso ha debuttato in panchina con il Gropup Città di Castello (serie D) dalla 27ª giornata.
a Saudati e Vannucchi, svincolati dall’Empoli. Ufficiale a Lanciano il ritorno di Di Gennaro dal Verona: con lui potrebbe arrivare Maggiolini (Cosenza). Il Monza sonda Passoni (AlbinoLeffe). A Siracusa torna Bufalino che aveva rescisso a giugno. D’Anna (Fiorentina, era a Casarano) va al Gela. Ternana ceduta Non c'è il comunicato ufficiale ma il passaggio di consegne è stato celebrato alla Borghesiana, centro sportivo romano di proprietà dell'ormai ex patron della Ternana. Edoardo Longarini ha convocato lì i suoi uomini per presentare Angelo Deodati (ex patron di Livorno, Ancona e Viterbese), al quale ha ceduto il pacchetto azionario dopo quasi 7 anni. In Seconda La Pro Vercelli ingaggia Esposito dal Novara. Il Lecco tratta Tabbiani (Triestina). Iannini (Nocerina) va al Casale. Il Brindisi prende Ceccarelli (Cosenza). Bracaletti (Spal) verso la Feralpi Salò. Fabris (Kaposvari, Ungheria) passa ai Crociati Noceto. L’Aquila fa il bis: ecco Compierchio (Foggia) e Cutrupi (Siena). Mastrolilli (Andria) al Trapani.
solo con Tessera
Raffica di gol per Neapolis e Nocerina
La situazione in Prima divisione dopo la prima giornata. GIRONE A Cremonese, Spal, Paganese e Ravenna p. 3; Alessandria, Spezia, Monza, Pergocrema, Salernitana, Sorrento, Alto Adige, Lumezzane, Pavia e Reggiana 1; Bassano, Como, Verona e Gubbio 0. Così domenica (ore 16): AlessandriaCremonese; Gubbio-Alto Adige; Verona-Como (lunedì, ore 20.30); Pavia-Paganese; PergocremaSorrento (ore 15.30); RavennaBassano; Reggiana-Spezia; Salernitana-Lumezzane; Spal-Monza. GIRONE B Foggia, Lucchese, Benevento, Cosenza, Atletico Roma e Taranto p. 3; Foligno, Lanciano, Nocerina, Pisa, Andria e Viareggio 1; Gela, Juve Stabia, Siracusa, Ternana, Barletta e Cavese 0. Così domenica (ore 16): Atl. Roma-Taranto (sabato); Barletta-Pisa; Foggia-Lucchese (a Vasto a porte chiuse); GelaAndria (ore 15); Juve StabiaFoligno; Lanciano-Benevento; Nocerina-Cavese (solo per i possessori della Tessera del tifoso); Ternana-Cosenza (lunedì, ore 20.45); Viareggio-Siracusa.
Nella terza giornata di Coppa Italia, prosegue la marcia del Foggia che tra Coppa (3 gare) e campionato ha infilato quattro vittorie consecutive: l’ultima a Fano con doppietta di Insigne. Invece Carparelli trascina il Pisa a Prato: 2 gol per lui. La quarta giornata è mercoledì 1 settembre (ore 17). Ecco risultati e situazione:
SECONDA DIVISIONE Comincia domenica la Seconda divisione, che quest’anno presenta meno squadre: 17 nel girone A (una riposa ogni giornata), 16 nel B e C.
GIRONE A Casale-Canavese 2-1; Valenzana-Pavia 2-1. Classifica: Pro Vercelli p. 6; Valenzana 4; Casale 3; Canavese 2; Pavia 1. Prossimo turno: Canavese-Pro Vercelli; Pavia-Casale. GIRONE B Pergocrema-Renate 3-2. Classifica: Pro Patria p. 7; Tritium 4; Lecco e Pergocrema 3; Renate 0. Prossimo turno: Lecco-Pergocrema, Renate-Tritium (a Meda). GIRONE C Rodengo-Mezzocorona 3-2. Class.: Carpi p. 6; Montichiari e Mezzocorona 4; Rodengo 3; Crociati 0. Prossimo turno: Carpi-Rodengo (ore 18), Crociati Noceto-Montichiari. GIRONE D Bellaria-Bassano 0-1. Class.: Sambonifacese e Bassano p. 7; Giacomense 3; Sacilese e Bellaria 0. Prossimo turno: BassanoGiacomense, Sacilese-Bellaria. GIRONE E Sanremese-Entella 0-0; Viareggio-Savona 1-1. Classifica: Savona p. 5; Viareggio ed Entella 4; Sanremese 2; Carrarese 0. Prossimo turno: Carrarese-Sanremese, Entella-Viareggio. GIRONE F Prato-Pisa 1-4. Classifica: Gavorrano e Pisa p. 6; Poggibonsi 3;
Sangiovannese e Prato 1. Prossimo turno: Pisa-Gavorrano, Sangiovannese-Poggibonsi (20.30). GIRONE G Pomezia-Villacidrese (2ª giornata) 0-1. Classifica: Pomezia e Villacidrese p. 3; Latina 0. Prossimo turno: Villacidrese-Latina. GIRONE H Fano-Foggia 1-2; Giulianova-Celano 2-2. Classifica: Foggia p. 9; Giulianova 4; L’Aquila 3; Celano 1; Fano 0. Prossimo turno: Celano-Fano; L’Aquila-Giulianova. GIRONE I Chieti-Campobasso 0-0; Isola Liri-Fondi 1-3. Classifica: Fondi p. 7; Barletta 6; Campobasso 2; Chieti 1; Isola Liri 0. Prossimo turno: Campobasso-Isola Liri, Fondi-Barletta (a Gaeta). GIRONE L Brindisi-Matera 1-0; Nocerina-Andria 5-0. Classifica: Nocerina 6; Melfi, Brindisi e Matera 3; Andria 0. Prossimo turno: AndriaBrindisi (20.30), Matera-Melfi. GIRONE M Paganese-Neapolis 0-6; Vigor Lamezia-Avellino 1-1. Class.: Avellino 7; Normanna e Neapolis 4; Paganese e Vigor Lamezia 1. Prossimo turno: Avellino-Normanna (20.30), Neapolis -Vigor Lamezia (a Torre del Greco). GIRONE N Milazzo-Vibonese 3-1; Trapani-Gela (rinviata al 15 settembre). Classifica: Siracusa e Trapani p. 6; Milazzo 3; Vibonese e Gela 0. Prossimo turno: Gela-Milazzo (20.30), Siracusa-Trapani (20.30). REGOLAMENTO Passano alla 2ª fase le prime classificate nei 12 gironi più le 9 migliori seconde (soltanto dei giorni a 5).
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GIOVEDÌ 26 AGOSTO 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MOTOMONDIALE GP INDIANAPOLIS w
Dovizioso
I NUMERI
1
Dovizioso ha vinto sinora una sola gara in MotoGP: è successo l’anno scorso nel GP di Gran Bretagna a Donington
4
Sono i podi conquistati quest’anno: un secondo posto in Gran Bretagna e tre terzi in Qatar, Francia e Mugello GIOVANNI ZAMAGNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d In Romagna la pista di kart-minimoto di San Mauro Mare la conoscono tutti. Qui hanno corso molti tra i piloti italiani oggi protagonisti del Motomondiale, da Valentino Rossi ad Andrea Dovizioso. E ancora oggi, di tanto in tanto, qualcuno di loro passa da queste parti come è successo venerdì quando Dovizioso, che in queste ore è già a Indy dove domenica si corre l’11ª prova iridata, ha sfidato gli amici con le Pit-Bike. Lì tra una manche e l’altra si è confidato.
Aspettative «L’obiettivo rimane il secondo posto in campionato, anche se Pedrosa ha 43 punti più di me». Dovizioso ha provato a spiegare perché Dani ha già conquistato due successi e riesce ad essere costantemente più vicino a Lorenzo di lui. «Rispetto a questo inverno, Pedrosa ha fatto un grande passo avanti, ma la nostra moto rimane difficile da sfruttare e, quindi, diventa complicato "giocare" con il limite. Per il momento, comunque, stiamo rispettando le aspettative di inizio anno e se non sono ancora riuscito a vincere è perché, da sempre, sono molto graduale nella mia evoluzione. Può essere un difetto, ma l’aspetto positivo è che quando raggiungi un certo livello, hai buone possibilità di rimanerci, perché non ci sei arrivato per caso».
«Passare da Gresini? No grazie io resto qui» «Credo di essermi meritato un altro anno con la Honda Hrc per puntare al Mondiale» Nervosismo Sulle prestazione di Andrea ha però inciso anche un certo nervosismo per un futuro che solo in teoria è certo perché garantito da un contratto di ferro. In realtà l’ingaggio di Casey Stoner da parte della Honda ha riaperto i giochi soprattutto per l’impossibilità di schierare tre moto con i colori Hrc. Non a caso, le prestazioni di Dovizioso sono peggiorate dopo il GP di Catalogna (4 luglio), quando è sfumata la possibilità di schierare una terza RC212V all’interno della squa-
x il manager BATTISTELLA «Honda ci ha proposto di correre con Gresini nel 2011, ma non è quello che avevamo concordato. Mi aspetto che vengano rispettati tutti i parametri del contratto»
dra ufficiale. «Da Barcellona in poi — ha ammesso con onestà — Pedrosa e Stoner sono cresciuti più di quanto abbia fatto io. Ma è altrettanto vero che certe voci danno fastidio, disturba far trascorrere tanto tempo per discutere di un argomento così delicato». Contratto L’eventuale passaggio al team Gresini non sembra affatto accontentarlo. «Avendo raggiunto certi traguardi, credo sia giusto continuare un altro anno con la struttura ufficiale, per avere la possibilità di giocarmi veramente il campionato. Quello di Gresini è un ottimo team ma io voglio continuare con la Honda-Repsol: una possibilità che credo di meritarmi e che abbiamo deciso di comune accordo con i responsabili della Hrc». Una tesi che sostiene anche Simone Battistella, il suo manager: «Mi aspetto che vengano rispettati tutti i parametri contrattuali concordati insieme con la Hrc. Noi abbiamo fatto sapere che è nostra intenzione portare a termine il progetto iniziato nel 2009: ci aspettiamo al più presto una risposta. Con Gresini non abbiamo mai parlato: la Honda ci ha proposto di correre in quel team nel 2011, ma non è quello che avevamo concordato».
S
Andrea Dovizioso, 24 anni, sopra in moto e sotto sul podio di Silverstone dove a giugno ha chiuso 2˚ dietro Lorenzo GETTY-AP
FESTA CHRYSLER
Marchionne serve hot dog! Sergio Marchionne cameriere per un giorno: è successo l’altro ieri ad Auburn Hills, quartier generale della Chrysler, dove si è festeggiato il primo anniversario del matrimonio con Fiat. Per l’occasione sul prato antistante l’azienda è stato organizzato un mega picnic a base di hamburger e hot dog per i 12 mila dipendenti. E a servirli sono stati chiamati tutti i primi livelli del management della Casa, incluso appunto l’amministratore delegato. In quello stesso giorno alla Chrysler c’è stata la visita del vice presidente degli Usa, Joe Biden, che si è congratulato con Marchionne per aver fatto uscire la Casa dalla crisi,
45 taccuino
Sono le gare che Dovizioso ha disputato sinora nella MotoGP dove ha debuttato nel 2008 con la Honda del team Scot
FIA GT AL NÜRBURGRING
Maserati d’attacco dLa Fia Gt torna in pista al Nürbur-
gring (Germania) per la sesta tappa 2010: la novità è costituita dal ritorno di Alessandro Pier Guidi con la Maserati Mc12 del team Triple H (se i commissari accetteranno l’iscrizione). In testa alla generale ci sono sempre Michael Bartels e Andrea Bertolini con la Mc12 del Vitaphone Racing. Sabato prove ufficiali (ore 9-10) e gara di qualificazione (14.15-15.15), domenica la seconda gara (15.15-16.15).
SUPERSTARS TRICOLORE
Sfida a tre a Vairano d(a.s.) Sesta prova del tricolore Superstars domenica a Varano (Parma) con i primi tre racchiusi in 5 punti: si tratta di Thomas Biagi (Bmw M3), Luigi Ferrara (Mercedes Amg) e Max Pigoli (Mercedes Amg). Domani libere dalle 14, sabato qualifiche dalle 15.20, domenica le due gare di 25’ alle 10.40 e 15.40. Tutto in diretta tv su Nuvolari.
RANKING RALLY
Comanda l’Italia dPur senza auto e piloti di punta l’Italia si scopre prima nella classifica per Nazioni del neonato Ranking Rally istituito dalla Irda, l’associazione internazionale dei piloti. In testa tra i conduttori ovviamente c’è Sebastian Loeb mentre tra le Case comanda la Mitsubishi.
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GIOVEDÌ 26 AGOSTO 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
25 R
FORMULA 1 GP BELGIO LE MODIFICHE
I NUOVI CRITERI
CAMBIA L’ESAME IL CARICO CRESCE DA 50 A 100 CHILI
Cambiano i criteri per valutare la flessibilità dell’ala anteriore: il carico applicato passa da 50 a 100 kg, la deformazione massima da 10 a 20 mm. La flessibilità consentita delle paratie laterali non può superare i 75 mm dal piano di riferimento
P
Red Bull affronta la gara verità Verifiche severissime alle ali flessibili della RB6. La rossa e la McLaren pronte ad approfittarne
1
1 IL NUMERO
STOP AI PATTINI SPEZZATI
AI LATI SI PIEGA TROPPO
Da Spa entrano in vigore nuovi criteri anche per controllare il pattino che si trova sul fondo della vettura.
Ecco la contestata ala flessibile della Red Bull. POLEMICA GIORGIO PIOLA
ESAME
Il carico applicato è rimasto immutato: 200 kg con una tolleranza di 5 mm. Ma la verifica sarà più accurata. BANDO
Vengono vietati tutti i pattini realizzati in più pezzi. Questo per cancellare ogni dubbio sulla perfetta adesione della parte iniziale, di solito molto corta, al fondo scocca.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dC’è grande attesa per il GP del Belgio di domenica prossima, perché il tracciato di Spa è senza dubbio il più selettivo ed affascinante della stagione. Due sono le grandi incognite che rendono la vigilia molto incerta: la reazione della Red Bull ai nuovi parametri di verifica sulla flessibilità degli alettoni e dei fondi, dopo le polemiche nelle ultime due gare prima della pausa estiva, e il potenziale che le grandi inseguitrici Ferrari e McLaren riusciranno ad esprimere su un tracciato per tradizione a loro favorevole.
Sospetti Spa può diventare una sorta di punto di partenza per l’attacco al titolo mondiale ancora aperto a queste tre scuderie su un terreno che, sulla carta, appare meno favorevole alle Red Bull che a Budapest sembravano volare. Ed è stato proprio il grande vantaggio di-
La squadra che ha sinora dominato si trova dinanzi ai controlli della Fia, su una pista favorevole alle rivali mostrato dalle monoposto di Vettel e Webber a scatenare le polemiche sulla legalità delle appendici aerodinamiche della RB6, troppo flessibili nelle immagini tv, analizzate al rallentatore. In Ungheria la Ferrari e soprattutto la McLaren avevano sfornato novità importanti. Quelle delle MP4-26 erano state valutate in circa 7 decimi a giro (che non si sono però visti...), un’enormità rispetto alla gara precedente in Germania. Le RB6 invece, per una volta, non avevano cambiato granché, eppure il vantaggio sulle vetture rivali era stato enorme. Dai qui la richiesta inoltrata da McLaren e Merce-
des di chiarire fino a che punto ci si potesse spingere sul gioco delle flessibilità dei materiali, nella realizzazione degli alettoni. Pronta, per una volta, la risposta della Federazione che ha raddoppiato i carichi, partendo appunto dal GP del Belgio, per controllare la flessione dell’alettone in fase di verifica ed ha reso più severa e minuziosa anche l’altra verifica che riguarda la parte a coltello sotto il telaio, in pratica l’inizio del fondo scalinato. Non si vola più Le ali consentiranno alle Red Bull di volare ancora? È la domanda chiave del gran premio, anche se soltanto le prove ufficiali potranno dare una risposta. È ovvio che Adrian Newey avrà escogitato contromisure per limitare i danni. Ma l’incertezza resta anche perché nel frattempo Ferrari e McLaren cercheranno di andare all’attacco. Bisogna subito precisare che quella di Spa è la prima vera pista da carico medio-basso
(dopo quella di Montreal, sede del GP del Canada dello scorso giugno) e quindi è normale attendersi nuovi alettoni anteriori e posteriori su tutte le monoposto. Ma le due grandi inseguitrici, Ferrari e McLaren, hanno altre carte da gettare nella mischia, concentrate soprattutto nella zona degli scarichi bassi e del diffusore. Moda Sia la scuderia britannica che quella di Maranello hanno seguito la moda Red Bull, però la Ferrari ha centrato subito l’obiettivo al debutto a Valencia del soffiaggio basso, mentre la McLaren ha faticato a Silverstone per riprendersi poi nei due appuntamenti successivi. Sulla F10, come si può leggere nell’articolo sotto, vedremo una notevole evoluzione di questa soluzione tecnica. Ci sarà poi il debutto del sistema F-duct sulla Renault, che vuole mantenere la posizione di quarta forza del Mondiale, con Kubica e Petrov vogliosi di fare da guastafeste ai grandi.
RAPIDITÀ
Segno che il carico di 50 chili applicato in sede di verifica era del tutto insufficiente. La Fia stavolta è stata tempestiva modificando i parametri
NOVITÀ COSÌ CAMBIA IL RETROTRENO DELLA F10
Montezemolo fa il punto con i tecnici
Passerà più aria nel diffusore Ferrari La versione per il Belgio permette un soffio anche nei canali laterali 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dÈ un retrotreno tutto nuovo quello che la Ferrari intende far debuttare domani a Spa sulla F10. Attraverso l’introduzione di un diffusore ancora più sofisticato di quello che è stato usato sinora, l’intenzione è di estendere il «soffio» dell’aria anche nei canali laterali. Una soluzione assai più spinta di quella Red Bull e che ha come obietti-
vo di migliorare il carico aerodinamico. Intanto Fernando Alonso va in Belgio carico di ottimismo: «Ho delle sensazioni positive dopo le buone gare disputate in Germania e Ungheria — ha ricordato lo spagnolo al sito della Ferrari —. Quei risultati non sono stati importanti solo per la classifica ma anche per la fiducia che ci hanno trasmesso. Le tre settimane di vacanza sono servite per ricaricare le batterie e ora sono contento che si gareggi a Spa, forse l’appuntamento più affascinante dell’anno. Poi ci sarà Monza che sarà speciale perché per la prima volta ci gareggerò da ferrarista». g.p.
I GRAN PREMI DI BARRICHELLO È il pilota che ha corso più gran premi nella storia della F.1: dietro di lui c’è Schumi a quota 261. Tutti e due hanno disputato sinora 17 stagioni
Le immagini televisive rallentate di Budapest avevano mostrato le estremità sfiorare il terreno con una flessione superiore ai 75 mm dell’altezza obbligatoria rispetto al piano di riferimento.
RIUNIONE
Il presidente Luca di Montezemolo ieri era ad Abu Dhabi dove ha incontrato i partner Etihad e Mudabala e ha fatto un sopralluogo al cantiere Ferrari World, il primo parco interattivo del Cavallino. Prima di partire, martedì sera, si è incontrato con Stefano Domenicali e gli altri dirigenti della Gestione Sportiva: a Montezemolo sono state illustrate le novità tecniche, in particolare quelle di carattere aerodinamico che verranno montate domani sulla F10 e i piani di sviluppo per i prossimi GP. È stato fatto anche il punto sulla monoposto 2011.
297
La freccia rossa indica il passaggio del flusso d’aria dagli scarichi al diffusore della Ferrari: nel cerchio lo stesso gioco sulla Red Bull
Ma Rubens festeggerà i 300 GP a Spa Rubens Barrichello, 38 anni (foto EPA), celebra in Belgio la gara numero 300. Una festa anticipata, perché in realtà gliene mancano due: a Spa sarà la 298ª. Non è che il brasiliano della Williams non sappia contare, è solo che nel 2002 — prima in Spagna e poi in Francia — non riuscì a prendere parte al giro di formazione per problemi alla Ferrari. Rubens inserisce anche questi 2 GP nel totale ma la sola partecipazione alle qualifiche non basta. Il brasiliano comunque centrerà l’obiettivo a Singapore e rafforzerà un primato che è già suo. Una volta tanto è infatti lui ad essere davanti a Michael Schumacher, che, dopo i tre anni di stop, ha all’attivo 261 gare. I due sono in parità invece per stagioni disputate: 17 ciascuno. Il tedesco ha corso dal 1991 al 2006 e poi quest’anno, il brasiliano dal 1994 in poi. Anche Riccardo Patrese ha disputato 17 annate di corse dal 1977 al 1993 ma si ritirò con soli 256 GP alle spalle. Questo perché le corse in calendario sono aumentate: dalle 7 della prima stagione, nel 1950, si è arrivati a 19. Ecco perché l’australiano Jack Brabham, in attività per 16 stagioni (dal 1955 al 1970) ha totalizzato solo 126 GP. Mauro Mori
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MOTOMONDIALE GP INDIANAPOLIS
Lorenzo vuol fare l’americano Il leader iridato, che ha già vinto la corsa di Laguna Seca, è favorito anche qui davanti a Rossi LA GUIDA Domenica la gara alle 21 su Canale 5 Domenica il Motomondiale è di scena negli Stati Uniti dove si corre il GP di Indianapolis (4.216 m), 11ª prova (su 18) del 2010. PROGRAMMA E TV La differenza di fuso con gli Usa è di +6 ore. Tutte le sessioni vengono trasmesse in diretta su Mediaset Premium. Domani: ore 18.40-19.40 libere 125; 19.55-20.55 libere MotoGP; 21.10-22.10: libere Moto2 Sintesi su Italia 1 all’1.15. Sabato: ore 15-15.40 libere 125; 15.55-16.55 libere MotoGP; 17.10-18.10: libere Moto2; 19-19.40: qual. 125; 19.55-20.55: qual. MotoGP 21.10-21.55: qual. Moto2. Diretta su Italia 1 dalle 18.55. Domenica: ore 18 gara 125 (23 giri per 96,968 km); 19.15 gara Moto2 (26 giri per 109,616 km); 21 MotoGP (28 giri per 118,048) Diretta Canale 5 dalle 17.45. CLASSIFICHE MOTOGP 1. Lorenzo (Spa-Yamaha) 235 punti 2. Pedrosa (Spa-Honda) 158 3. Stoner (Aus-Ducati) 119 4. Dovizioso (Ita-Honda) 115 5. Rossi (Ita-Yamaha) 101 MOTO2 1. Elias (Spa-Moriwaki) 161 punti 2. Iannone (Ita-Speed Up) 106 3. Luthi (Svi-Moriwaki) 99 125 1. Marquez (Spa-Derbi) 166 punti 2. P. Espargaro (Spa-Derbi) 151 3. Terol (Spa-Aprilia) 143
dJorge Lorenzo dopo la vittoria di Laguna Seca potrebbe fare il bis americano a Indy. Per Snai è il favorito sia per la pole (2,25) che per la vittoria (2,50). Chi cerca una quota più alta può puntare sulla buona vena di Dani Pedrosa dato a 3,50 in qualifica (l’anno scorso fece la pole) e 4,50 in gara o sulla voglia di riscatto di Valentino Rossi (vincitore nel 2008) dato rispettivamente a 5 e 4. Tre i piloti di casa da tenere d’occhio: il più in forma è Ben Spies (a 12 la pole e a 15 il successo) poi c’è Nicky Hayden (30 e 33) e Colin Edwards (30 e 66). Una curiosità infine: tra i vincitori delle due edizioni del GP di Indianapolis fin qui disputate la quota più alta è per Simoncelli (vittoria a 150) che l’anno scorso trionfò in 250 e adesso corre in MotoGP.
POLE MOTOGP
VINCENTE MOTOGP VINCENTE MOTO2
VINCENTE 125
Quota
Pilota (team)
Quota
Pilota (team)
Pilota (team)
JORGE LORENZO (YAMAHA)
2,25
JORGE LORENZO (YAMAHA)
2,50
TONI ELIAS (MORIWAKI)
DANI PEDROSA (HONDA)
3,50
VALENTINO ROSSI (YAMAHA)
4
CASEY STONER (DUCATI)
4,50
DANI PEDROSA (HONDA)
4,50
5
CASEY STONER (DUCATI)
7
BEN SPIES (YAMAHA)
12
BEN SPIES (YAMAHA)
15
ANDREA DOVIZIOSO (HONDA)
30
ANDREA DOVIZIOSO (HONDA)
25
NICKY HAYDEN (DUCATI)
30
NICKY HAYDEN (DUCATI)
COLIN EDWARDS (YAMAHA)
30
MARCO MELANDRI (HONDA)
100
MARCO SIMONCELLI (HONDA) ALTRO
Pilota (team)
VALENTINO ROSSI (YAMAHA)
Quote
L’ALBO D’ORO Quote
MARC MARQUEZ (DERBI)
2,75
3
NICO TEROL (APRILIA)
2,75
JULIAN SIMON (RSV)
9
POL ESPARGARO (DERBI)
3,25
YUKI TAKAHASHI (TECH 3)
11
BRADLEY SMITH (APRILIA)
8
SHOYA TOMIZAWA (SUTER)
13
EFREN VAZQUEZ (DERBI)
20
THOMAS LUTHI (MORIWAKI)
15
SANDRO CORTESE (DERBI)
25
33
ROBERTO ROLFO (SUTER)
15
ESTEVE RABAT (APRILIA)
25
COLIN EDWARDS (YAMAHA)
66
SIMONE CORSI (MOTOBI)
15
TOMOYOSHI KOYAMA (APRILIA)
66
MARCO MELANDRI (HONDA)
150
JULES CLUZEL (SUTER)
20
RANDY KRUMMENACHER (APRILIA)
75
100
MARCO SIMONCELLI (HONDA)
150
ALEX DEBON (FTR)
30
DANNY WEBB (APRILIA)
150
30
HECTOR BARBERA (DUCATI)
250
GABOR TALMACSI (SPEED UP)
30
JONAS FOLGER (APRILIA)
150
LORIS CAPIROSSI (SUZUKI)
250
STEFAN BRADL (SUTER)
40
ALBERTO MONCAYO (APRILIA)
200
ALTRO
66
ALTRO
15
JOHAN ZARCO (APRILIA)
200
ALTRO
100
ANDREA IANNONE (SPEED UP)
2,75
Vale e Jorge sono sull’1-1 Il GP di Indianapolis (Stati Uniti) è stato inserito nel calendario del Motomondiale tre anni fa dopo il divorzio del circuito dalla F.1. Rispetto a Laguna Seca, dove corrono soltanto le MotoGP, qui ci sono anche le altre classi. Ma l’edizione inaugurale fu flagellata dalla pioggia al punto che per causa di forza maggiore venne cancellata la gara della 250. 2009 125: Espargaro (Spa-Derbi) 250: Simoncelli (Ita-Gilera) MotoGP: Lorenzo (Spa-Yamaha) 2008 125: Terol (Spa-Aprilia 250: non disputata MotoGP: Rossi (Ita-Yamaha)
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27 R
FORMULA 1 GP BELGIO
La vittoria di Schumi è a 250! Una fantaquota per il tedesco che in Belgio ha trionfato 6 volte. Favorito Vettel (a 3), poi Alonso IL PROGRAMMA Domenica la gara alle 14 su Rai1 Il Mondiale di F.1 riparte dopo la sosta estiva con il GP del Belgio, 13˚ appuntamento 2010, che si corre sul circuito di Spa (7.004 m). Sono previsti 44 giri, per 308,052 km. ORARI E TV Domani Prove libere dalle 10 alle 11.30 e dalle 14 alle 15.30. Sabato Prove libere dalle 11 alle 12. Qualifiche dalle 14 alle 15 con diretta tv su Rai 2. Domenica La gara scatta alle 14 con diretta su Rai 1. GAZZETTA.IT Sul nostro sito tutte le notizie, gli aggiornamenti e le interviste in tempo reale.
LA CLASSIFICA Così dopo 12 gran premi. PILOTI 1. Webber (Aus-Red Bull) 161 punti 2. Hamilton (GB-McLaren) 157 3. Vettel (Ger-Red Bull) 151 4. Button (GB-McLaren) 147 5. Alonso (Spa-Ferrari) 141 6. Massa (Bra-Ferrari) 97 7. Rosberg (Ger-Mercedes) 94 8. Kubica (Pol-Renault) 89 9. Schumacher (Ger-Mercedes) 38 10. Sutil (Ger-Force India) 35 14. Liuzzi (Ita-Force India) 12. COSTRUTTORI 1. Red Bull-Renault 312 punti 2. McLaren-Mercedes 304 3. Ferrari 238
dIl successo non arriva da tre gare di fila, ma per la Snai è Sebastian Vettel il pilota da battere domenica al GP del Belgio. A Spa, su una delle piste più belle e difficili del Mondiale, il tedeschino della Red Bull non ha mai vinto (miglior risultato il terzo posto del 2009) ma è dato a 2,25 per la pole, a 3 per la vittoria e a 3,5 per il giro più veloce. Se in qualifica il pericolo può arrivare dal compagno di squadra Mark Webber a 4 (miglior risultato a Spa il 4˚ posto nel 2005 con la Williams), in gara è Fernando Alonso l’ostacolo maggiore. Lo spagnolo della Ferrari, che qui vanta un secondo posto nel 2005 con la Renault e un 3˚ con la McLa-
ren nel 2007, viene dato dalla Snai a 3,5 per la vittoria. Per vincere qualcosa di più si può rischiare con la McLaren: Lewis Hamilton è a 9 in qualifica e a 6 in gara e il campione del mondo Jenson Button a 25 e 15. E i grandi specialisti di Spa? Dopo il passaggio al rally di Kimi Raikkonen (4 successi) dei piloti in gara domenica solo in due hanno vinto sulla pista belga: Michael Schumacher (6 volte) e Felipe Massa (1). E puntare su uno dei due in questo momento è un atto di fede. Il brasiliano (a 15) infatti è alle prese con una squadra che punta tutto su Alonso mentre a Schumi non crede più nessuno: la sua vittoria è data a 250.
POLE
GIRO VELOCE
VITTORIA
(prima delle libere)
(prima delle libere)
(prima delle libere)
SEBASTIAN VETTEL (RED BULL) MARK WEBBER (RED BULL) FERNANDO ALONSO (FERRARI)
MONDIALE
2,25
SEBASTIAN VETTEL (RED BULL)
3,5
SEBASTIAN VETTEL (RED BULL)
3
4
FERNANDO ALONSO (FERRARI)
4
FERNANDO ALONSO (FERRARI)
3,5
MARK WEBBER (RED BULL)
5
MARK WEBBER (RED BULL)
5
9
LEWIS HAMILTON (MCLAREN)
6
JENSON BUTTON (MCLAREN)
15
4,5
LEWIS HAMILTON (MCLAREN)
9
FELIPE MASSA (FERRARI)
20
JENSON BUTTON (MCLAREN)
25
ADRIAN SUTIL (FORCE INDIA)
50
ROBERT KUBICA (RENAULT)
66
NICO ROSBERG (MERCEDES)
66
LEWIS HAMILTON (MCLAREN) FELIPE MASSA (FERRARI)
9
ADRIAN SUTIL (FORCE INDIA)
12
JENSON BUTTON (MCLAREN)
15
NICO ROSBERG (MERCEDES)
25
ROBERT KUBICA (RENAULT)
25
VITANTONIO LIUZZI (FORCE INDIA)
33
FELIPE MASSA (FERRARI)
15
ADRIAN SUTIL (FORCE INDIA)
50
ROBERT KUBICA (RENAULT)
66
NICO ROSBERG (MERCEDES)
66
VITANTONIO LIUZZI (FORCE INDIA)
150
RUBENS BARRICHELLO (WILLIAMS)
150
VITANTONIO LIUZZI (FORCE INDIA)
100
MICHAEL SCHUMACHER (MERCEDES)
50
VITALY PETROV (RENAULT)
200
MICHAEL SCHUMACHER (MERCEDES)
125
VITALY PETROV (RENAULT)
50
NICO HULKENBERG (WILLIAMS)
250
RUBENS BARRICHELLO (WILLIAMS)
200
RUBENS BARRICHELLO (WILLIAMS)
50
MICHAEL SCHUMACHER (MERCEDES)
250
ALTRO
250
ALTRO
50
ALTRO
250
Caso Ferrari Puntate sospese Il discusso sorpasso di Alonso su Massa ad Hockenheim continua ad avere conseguenze anche sulle scommesse per il vincitore del Mondiale. Il presunto ordine di scuderia dato dalla Ferrari, ma vietato per regolamento, sarà discusso dal Consiglio Mondiale della Fia l’8 settembre ed eventuali penalità per i piloti di Maranello potrebbero far cambiare la classifica iridata.
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CICLISMO NOVITÀ DALLA SPAGNA
Vuelta by night
CLAUDIO GHISALBERTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d In una notte di luna piena e in una delle città più affascinanti del mondo: Siviglia, cuore dell’Andalusia, dove l’aria caldissima e le passioni fanno bollire il sangue. Qui, con la Giralda, la Cattedrale, l’Alcazar e l’Archivio delle Indie a fare da nobili testimoni, dopodomani prenderà il via la 75ª edizione della Vuelta a España. In un posto così speciale, ci voleva una partenza all’altezza, che potesse emozionare e accendere subito fantasia e interesse. La scelta è una novità assoluta per il ciclismo: una cronosquadre in notturna, che si concluderà a pochi minuti dalla mezzanotte. La prima formazione prenderà il via alle 22.04, poi una squadra ogni 4 minuti. L’ultima scenderà dalla rampa, a fianco della Plaza de Toros de la Real Maestranza, la più antica di Spagna, alle 23.28. Considerato che la prova è di 13 km, è facile ipotizzare un arrivo tra
Vincenzo Nibali, 25 anni, 3˚ all’ultimo Giro, è l’uomo italiano di punta per la classifica finale
ARRIVO IL 19 A MADRID
La Vuelta scatta sabato da Siviglia e termina domenica 19 settembre a Madrid Molti i big: Menchov, Andy e Frank Schleck, Sastre, Rodriguez, Kreuziger, Cancellara, Cavendish, Freire, Arroyo
La prima maglia arriverà a mezzanotte Sabato cronosquadre a Siviglia L’ultimo team scatta alle 23.28
y
POZZATO
GIRO 2005: PROLOGO SERALE A REGGIO CALABRIA Sabato 7 maggio 2005, sul lungomare di Reggio Calabria, il Giro si apre con un prologo serale. Mario Cipollini, ritiratosi da pochi mesi, sfila per salutare i tifosi BETTINI
le 23.40 e le 23.45. Novità anche per la maglia del leader: non sarà più oro, ma rossa, anzi «roja». Una scelta degli organizzatori in omaggio allo sport spagnolo (le nazionali hanno la maglia rossa) che sta vivendo un momento eccezionale.
BETTINI
I perché Se per il ciclismo la prova in notturna è una primizia, altrettanto non si può dire di altri sport. Lo sci e i motori, per esempio, già da anni hanno in programma spettacolari gare di notte. Idem per la Liga: alcune partite cominciano alle 22. Nel 2005 anche il Giro d’Italia scattò con un prologo individuale e serale: a Reggio Calabria la rosa la indossò Brett Lancaster, ma quella sera viene ricordata per la passerella finale di Re Leone Cipollini. L’idea della crono in notturna è di Javier Guillén, direttore ge-
nerale di Unipublic, la società che organizza la corsa spagnola. «Il ciclismo è il miglior sport per valorizzare la ricchezza di una città — spiega Guillén —. Poi tutti sono coscienti che il ciclismo ha bisogno di novità. Problemi? Il più grande è stato l’illuminazione. Abbiamo fatto uno sforzo enorme perché sia
L’organizzatore: «Sarà spettacolo. Al ciclismo servono novità». Cambia anche la maglia di leader: diventa rossa perfetta per il tipo di gara che si disputerà». Per la verità, una grossa spinta alla notturna è arrivata anche dalla televisione spagnola che trasmetterà in diretta la corsa. A causa del fuso orario, in prima serata c’è il Motomondiale, visto che a Indianapolis si corre il Gp degli Usa. E in Spagna in questo momen-
to gli sport motoristici hanno un seguito incredibile. E poi il fattore meteorologico. Il sud della Spagna è arroventato da un caldo pazzesco. Impossibile fare sport nel pomeriggio. Per sabato sera, alle 20 le previsioni dicono che la temperatura sarà di 42 gradi. I precedenti Non è la prima volta che la corsa spagnola ha un avvio «particolare» e i precedenti sono di buon auspicio. Nel 1988, a Santa Cruz de Tenerife, la partenza fu con minitappe di 17 km, ognuna con 36 corridori (2 per squadra). Vinse il bresciano Ettore Pastorelli della Carrera. Due anni dopo, nel 1990, da Benicassim la «salida» fu con una crono a terzetti. Vinse la Once con Cabestany, Fuerte e Mauri. In «amarillo» andò Pejo Cabestany, ma a Madrid a fare festa fu Marco Giovanetti, l’ultimo italiano a conquistare la corsa spagnola. L’esperimento della «cronotrio» venne fatto anche l’anno successivo e a vincere fu ancora la Once.
L’Italia schiera 20 corridori, capeggiati da Vincenzo Nibali e Filippo Pozzato. Gli altri: Petacchi, Furlan, Marzano, Pietropolli, Mori, Righi, Guarnieri, Bennati, Santaromita, Finetto, Cheula, Nocentini, Bruseghin, Cataldo, Malacarne, Tosatto, Gasparotto e Gianpaolo Caruso
INCHIESTA DOPING
Petacchi, la Procura interroga Bontempi d(v.p.) Altri interrogatori. E’ la mossa della Procura antidoping del Coni che vuole vederci chiaro dopo il «mi assumo tutta la responsabilità» di Lorenzo Bernucci e l’«ho chiarito la mia posizione» di Alessandro Petacchi nelle audizioni di martedì. Così all’Olimpico sono arrivati il d.s. Lampre Fabrizio Bontempi e il massaggiatore Paolo Chiesa. In più le deposizioni di Riccardo Chiarini e di tre non tesserati. In ballo le carte dell’inchiesta padovana del Pm Roberti e l’accusa di aver utilizzato prodotti dopanti, inchiesta per la quale Bernucci e Petacchi hanno ricevuto un avviso di garanzia. Alcune cose non convincono i procuratori sportivi. E così ecco la necessità di altri interrogatori per incrociare le testimonianze.
Ale-jet parte Il capo della Procura antidoping, Ettore Torri, vuole approfondire le indagini. Non si dovrebbe decidere prima di lunedì o martedì. Resta in campo il dubbio: Vuelta sì o no? Per ora Petacchi e la Lampre hanno risposto sì: il corridore è partito ieri sera dalla Malpensa per Siviglia. Nell’eventualità di un deferimento è scontato che lascerà la corsa.
UNDER 25
S
Filippo Pozzato, 28 anni BETTINI
Giro Valle d’Aosta Fa festa Monsalve (f.boc.) Al Giro della Valle d’Aosta Under 25, il venezuelano Jonathan Monsalve (Mastromarco) vince il tappone di Morgex sul russo Nikita Novikov, nuovo leader, e il francese Thomas Bonnin: primo italiano in classifica Ricardo Pichetta, 7˚ a 2'13". Oggi 3a tappa, Champdepraz-Covarey di 119 km, con arrivo in salita.
CAMPIONATI ITALIANI PISTA SULL’ANELLO TRENTINO DI MORI, IL TERZO FIGLIO DI FRANCESCO HA CONQUISTATO IL TITOLO NELL’INSEGUIMENTO JUNIORES
«Sono un Moser e non mi pesa» Ignazio centra la sua prima maglia tricolore: «Un giorno vincerò la Roubaix»
le avessi corso come a Mori, almeno al bronzo ci potevo arrivare. Quella di Montichiari è stata una bella lezione, ma del resto era solo la terza volta in vita mia che facevo un inseguimento».
Ti pesa il cognome?
«Macché. Per ora sono capace di fregarmene. In futuro non so, magari peserà. Ma per ora ho avuto solo vantaggi». Com’è Francesco, papà di un corridore?
Prossimi obiettivi? 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dIn un anno, cioè da quando ha cominciato a fare ciclismo seriamente, tra gli juniores ha già collezionato due vittorie e un 2˚ posto al Tricolore strada, un 6˚ al Mondiale su pista nell’inseguimento e, martedì sera, sulla pista di casa a Mori, la sua prima maglia di campione italiano, sempre nell’inseguimento. Non c’è dubbio, ha i geni del campione. Del resto è un Moser: Ignazio, il più giovane dei tre figli del grande Francesco, un marcantonio di 189 centimetri e 85 kg di peso. «Vuol dire che ho margine per dimagrire — dice mentre ride — quindi non mi preoccupo. Poi in pista è giusto avere un po’ più massa... Certo che se al Mondia-
«La crono di domenica al Trittico Veneto e gli Europei (a San Pietroburgo, dall’11 al 15 settembre, ndr) dove farò inseguimento individuale e quartetto. Sì sì, voglio l’oro assolutamente».
«Mi lascia fare, mi lascia sbagliare. Prende le cose molto alla leggera e mi ripete che lui alla mia età stava appena cominciando ad andare in bici. Però dopo la volata persa al campionato italiano su strada mi ha criticato e aveva più che ragione: l’ho presa indietrissimo».
A fine 2008 avevi smesso di correre, nell’agosto 2009 hai ricominciato. Che cosa era successo?
«Non avevo più voglia, avevo perso gli stimoli. Avevo cominciato a correre a 7 anni, ero stufo. Poi l’anno scorso sono voluto andare a vedere la Roubaix. L’ho seguita tutta su un’auto della stampa. Quando ho visto entrare Boonen solo nel velodromo ho capito tutto. E’ stata un’illuminazione. "Un giorno lì ci sarò io", mi sono detto. Ho ricominciato ad allenarmi con Antonio Mo-
ser, no nessuna parentela tra noi, e quando mi hanno regalato un cane bovaro l’ho chiamato Tom».
A chi assomigli di più: a papà o mamma Carla?
UNA DINASTIA SEMPRE VINCENTE Ignazio Moser, 18 anni, sul podio di Mori con papà Francesco, 59, dopo il titolo vinto nell’inseguimento juniores. Ignazio studia da perito agrario, è appassionato di computer e patito di Facebook. Proprio nell’inseguimento il padre fu iridato a Monteroni ’76 DANIELE MOSNA
«Come carattere a mio padre: orgoglioso, testone, sempre pronto alla competizione. Fisicamente a mia mamma. Questa vittoria è per loro, per tutta la mia famiglia, ma in particolare per Carlo, mio fratello maggiore, che è sempre stato il mio primo tifoso. Fa l’analista finanziario a Ginevra. E’ un grande, farà carriera».
ORO TRA GLI ALLIEVI
Minali, un altro baby d’arte E Chiappa fa 47 Un altro figlio d’arte s’è laureato tricolore su pista: è Riccardo Minali, veronese, classe ’95, oro nella velocità allievi. Papà Nicola, pro’ dal ’93 al 2002, vinse 3 tappe al Tour, due al Giro e 7 alla Vuelta, oltre a 2 Parigi-Tours. A Mori c’è stato anche il 47˚ titolo per il 36enne Roberto Chiappa, che ha vinto la velocità olimpica con i giovani Loris Paoli (19 anni) e Andrea Prati (20). Nello scratch lo stradista Francesco Chicchi s’è inchinato allo specialista Alex Buttazzoni e Giorgia Bronzini ha battuto Elisa Frisoni , poi 1ª nella velocità a squadre con Monia Baccaille. A segno anche l’iridata su strada Tatiana Guderzo, che dopo essersi aggiudicata l’inseguimento a squadre (con Monia Baccaille e Marta Bastianelli) ha vinto pure quello individuale.
c. ghis.
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GIOVEDÌ 26 AGOSTO 2010
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PROBLEMI DI BUDGET
OLIMPIADE DI ROMA ’60 25 AGOSTO-11 SETTEMBRE CINQUANTA ANNI DOPO
Riaccesa la fiamma Ricordi e campioni Bragg replica l’urlo di Tarzan L’ultimo tedoforo, Peris, ripete il rito del tripode Una targa ricorderà Bikila. La corsa per il 2020
IN 50 ANNI
Cronometro, muscoli e tv: com’è cambiato lo sport I tempi non erano elettrici e gli atleti persone normali: Berruti «studiava» chimica al Villaggio, Larson perdeva per un errore dei giudici senza tragedie
ELIO TRIFARI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dIeri sera, Giancarlo Peris, all’epoca diciottenne mezzofondista, vincitore della campestre provinciale agli Studenteschi romani, e per questo eletto ultimo tedoforo dei Giochi 1960, ha riacceso il tripode che aveva alimentato mezzo secolo fa, dando il via a quella che ancora oggi si chiama l’Olimpiade dal volto umano. Ma fu davvero tale l’edizione romana? E che cosa rimane, cosa è cambiato, nello sport e nella storia dei Giochi, rispetto a quei caldi pomeriggi, quelle sere in magici scenari, tra la fine di agosto e l’inizio di settembre del 1960? Potremmo semplicemente rispondere che tutto è cambiato, che nulla più è come allora, a partire da quei 5.338 atleti — oggi sono poco di più di 10.000, ma soltanto perché contingentati — di 83 Paesi che oggi sembrano pochissimi, rispetto agli oltre 200 comitati olimpici presenti a Pechino 2008 e annunciati a Londra 2012, le 150 gare che oggi sono almeno il doppio, i 19 sport che attualmente superano i
Berruti assente «Non sono stato invitato»
VALERIO PICCIONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dE’ l’attimo fuggente, il cuore della celebrazione. L’atmosfera al Campidoglio è finalmente meno protocollare, più vera. Si spengono le luci, parte la colonna sonora di «Momenti di gloria», quella scarica di pelle d’oca firmata da Vangelis che incanta pure se l’hai sentita mille volte. Il protagonista è lo stesso, sul maxi-schermo e dal vivo: Giancarlo Peris da Civitavecchia. Fa ciò che fece esattamente 50 anni fa: corre con la fiaccola olimpica, sale delle scale, accende il braciere. Fra gli ospiti stranieri è tutto un «wonderful».
Sri Lanka ed Etiopia L’ultimo tedoforo di 50 anni fa è accompagnato da cinque podisti-bambini. Con Giulia e Antonella ci sono Menaka e Denesh, romani dello Sri Lanka. E’ il mappamondo di Roma, il biglietto da visita più bello per una città che ricorda, sognando un bis nel 2020. C’è pure Simon, un po’ italiano e un po’ etiope. Etiope come Abebe Bikila, l’uomo che prese il via giù sotto: ultimo a Piazza Venezia, primo nella maratona sotto l’Arco di Costantino. Una targa, lo annuncia il delegato allo sport del comune di Roma Alessandro Cochi, lo ricorderà nel luogo del suo trionfo.
30. Diversa dimensione — quindi per questo anche umana — diverso momento storico. Nuove realtà Roma, grazie a 106 ore di tv diffuse dalla Rai e veicolate in Nord America da un satellite transatlantico, ma non verso l’Asia, ricuce con la gente, nel mondo prima ancora che in Italia, il rapporto con lo spettacolo a 5 cerchi che Melbourne aveva letteralmente confinato agli antipodi. E consente, nonostante l’autoesclusione della Cina di Mao che taglia fuori dalla festa un quinto della popolazione globale, di assaporare i primi sentori della globalizzazione. Di colpo, ci rendiamo conto che nella corsa media e lunga esistono realtà feconde che abitano dall’altra parte del globo, come Nuova Zelanda ed Australia: e grazie a un cocciuto tecnico britannico trapiantato in Etiopia, prendiamo atto che gli uomini degli altipiani hanno nel Dna gli strumenti per dominare il panorama della corsa lunga. Abebe Bikila conquista a piedi nudi l’unica maratona olimpica che sia partita e arrivata fuori dallo stadio olimpico, antici-
L’urlo di Tarzan Poi tocca a Don Bragg, l’oro dell’asta: «E’ qui che i miei sogni divennero realtà». Chiude con l’urlo alla Tarzan (il suo soprannome) che aveva promesso. Nino Benvenuti ricorda: «L’oro olimpico è la gioia più grande della vita». Più tardi lo incrocerà James Lloyd, bronzo a Roma proprio nei welter: «Mi hai tolto l’oro, ti ricordi la semifinale?». Pure il tecnico romanista Ranieri è in platea: «Chi se li scorda quei giorni e quei campioni».
(v.p.) E Berruti? Livio, il simbolo del ’60 olimpico, non è al Campidoglio. «Non sono stato invitato». Cosa? «Problemi di budget, degli italiani hanno chiamato solo i romani». Difficile da digerire: Berruti sta a Roma 1960 come Garibaldi alla spedizione dei Mille...E al Quirinale il 10 settembre? «Lì ci sarò». Meno male.
La festa di ieri la magia del ’60 Piazza del Campidoglio ieri sera. Sotto l’accensione del tripode di Gianfranco Peris ieri e nel 1960 e Benvenuti in azione
La corsa al 2020 Dopo aver parlato di «Gianni Letta in pole position come numero uno della candidatura», il sindaco Alemanno sale sul palco: «Pensiamo al 2020, ma avremmo festeggiato ugualmente questi Giochi, troppo importanti. Vorremmo far rivivere quella magia». Carraro ricorda quell’Olimpiade fatta «di cose che sono rimaste». Pescante parla di «spartiacque fra Olimpiadi dal volto umano e ciò che accadde dopo». Pancalli dei primi passi del movimento paralimpico con «gli atleti portati a braccia sulle scalette degli aerei». La ministro Meloni promette l’impegno del governo per il 2020. Ma è Petrucci a battere come al solito il record dell’ottimismo: «Noi ci crediamo, ci sono i presupposti». Gli fa eco pure Don Bragg: «Potete farcela». Se lo dice Tarzan...
pando, sulle pietre dell’Appia antica, la straordinaria esplosione dell’Africa che corre, che il Messico ci consegnerà 8 anni dopo. Gente comune Quelli di Roma sembrano e in larga parte sono personaggi normali, la cui fisiLivio Berruti vince i 200: uno dei momenti più alti dell’Olimpiade di Roma ’60 ANSA
cità non è tale da proporli al mondo come supereroi inarrivabili, ma che consente di incoronarli e ammirarli come i più bravi, i più agili, i più intelligenti e capaci nell’uso della forza. Lo sport è ancora un momento, importante e decisivo, della vita di un atleta, ma non la ragione unica della felice stagione, o dell’intera esistenza, di un protagonista. Berruti studia o finge di studiare chimica al Villaggio, la sua assiduità agli allenamenti è appena una frazione di quella che Mennea esibirà soltanto una generazione più avanti; e capita perfino che anni dopo, durante uno stage in Unione Sovietica, i tecnici italiani si sentano dire che tutti i velocisti sovietici seguono d’inverno il programma di Berruti, con intense sedute di balzi nei boschi. Non osando dire quanto poco Berruti facesse d’inverno, qualcuno s’era inventato il Livio balzellante fra le brume e gli alberi… Sogni e realtà Mancano le esasperazioni, il crono elettrico è un optional, con buona pace di Larson che perde da Devitt i 100 sl che aveva vinto, per l’errore di un giudice; il controllo
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GIOVEDÌ 26 AGOSTO 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
IL 10 SETTEMBRE
Napolitano riceverà tutti gli ori olimpici
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione delle celebrazioni del 50˚ anniversario di Roma 1960, riceverà il 10 settembre nei giardini del Quirinale tutti i campioni olimpici e paralimpici estivi e invernali della storia sportiva italiana, assieme ai medagliati dei Giochi Olimpici di Roma 1960.
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I LIBRI Ecco i libri sui Giochi di Roma.
Il Presidente Giorgio Napolitano ANSA
David Maraniss «Roma 1960-I Giochi che cambiarono il mondo», 608 pagine, 23 euro, Rizzoli. Augusto Franca e Vanni Loriga «Roma Olimpica-La meravigliosa estate del 1960», 314 pagine, 50 euro, Coni/Vallardi editore Claudio Gregori «Livio Berruti-Il romanzo di un campione e del suo tempo», 314 pagine, 17 euro, Vallardi Giorgio Lo Giudice e Valerio Piccioni «La Rivoluzione di Bikila», 148 pagine, 15 euro, Bradipolibri Dario Torromeo «L’oro dei gladiatori-La magica Olimpiade della boxe italiana», 160 pagine, 15 euro, Vallardi
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Roma 1960 L’Olimpiade che cambiò il mondo di David Maraniss
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Livio Berruti Il romanzo di un campione di Claudio Gregori
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Roma olimpica di Frasca e Loriga, con oltre 470 immagini
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Il ricordo di CANDIDO CANNAVO’
RIPRODUZIONE RISERVATA
I miei Giochi: Berruti oltre il mito dell’America 25 agosto 2000: sulla prima pagina della Gazzetta uscì questo fondo del direttore.
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Il 26 agosto 1960, il giorno dopo la cerimonia d’apertura, la prima pagina della Gazzetta dello Sport è interamente dedicata all’Olimpiade: sotto il titolo «Roma un immenso stadio» campeggia una grande foto della sfilata delle nazioni
La prima Olimpiade, come il primo amore, non si scorda mai. Sono passati quarant' anni. Mi godevo Roma dall' oblò di un quadrimotore a turboelica, l'ultimo grido prima dell'era del jet. La solita eterna meraviglia. Gli occhi non si stancavano mai. Fiumicino era il primo aeroporto che ci legava seriamente al mondo, ma era anche il nome di uno scandalo, uno dei primi dell'Italia avviata al boom degli anni Sessanta. Assaporando quel gioiello della storia, si avvertiva un pericolo a cinque cerchi. Saremo solo gli imprenditori di un grande spettacolo? Rilanceremo Roma nel mercato turistico delle bellezze? Ci rassegneremo a essere, sotto agli occhi del mondo, comprimari o comparse di un evento più grande di noi?
IL LUNGHISTA LA CIA LO VOLEVA IN OCCIDENTE
Il rischio di aver organizzato un'Olimpiade per gli altri era quasi un incubo... E invece l'Italia del miracolo, anche sportivo, cominciò proprio da Roma '60... I miei ricordi passano per un convento, la Domus Pacis, riservato ai giornalisti più poveri, dove pagammo in anticipo il nostro soggiorno. Credo 3000 lire al giorno, buoni pasto compresi. I meno poveri abitavano alla Domus Mariae. Dividevo la mia scarna cella con il collega Danilo Mazzuccato. Le nostre poche ore tra quelle mura erano regolate da una sincronia: se uno si alzava, l'altro doveva stare a letto. Per ragioni di spazio. Bagni comuni, disagi affrontati in allegria: per me, che arrivavo dalla Sicilia, era un sogno essere lì... Al vertice delle mie emozioni resteranno per sempre le due ore che separarono la semifinale di Berruti sui 200 metri dal trionfo olimpico
che proiettava un ragazzo bianco, elegante piemontese, oltre il muro dell'imbattibile America nera, per noi mitica. Ricordo Brera, Morino, Palumbo, Ghirelli, Dossena, Zanetti e Dante Merlo: tutti a gemere nell'attesa... Fu l'Olimpiade di Cassius Clay, ancora mediomassimo, e di Nino Benvenuti, dello sprinter tedesco Hary e dell'ottocentista neozelandese Snell. Fu l'Olimpiade in cui tutti ci innamorammo di Wilma Rudolph, l'incantevole gazzella nera... Noi raccoglievamo medaglie dappertutto: il ciclismo e la scherma furono miniere. E poi, all'ultimo giorno, al calar della notte, un uomo arrivato dalla povertà africana, Abebe Bikila, ossuto etiope degli altipiani, varcò scalzo l'arco di Costantino. Quella maratona romana apriva una nuova frontiera. I piedi nudi di Bikila erano il primo annuncio. Oggi l' Africa che corre ha invaso il mondo.
MARATONA IL NEOZELANDESE FU BRONZO
Ovanesyan: «Orgoglioso Magee: «Bikila? Nessuno di non aver tradito l’Urss» sapeva chi fosse» GIANNI MERLO
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del sesso non esiste, l’immensa Tamara Press dichiara di amare gli spaghetti e gli uomini italiani, ma, alle prime verifiche serie, lei e la sorella Irina, assieme a molte altre, spariranno dalla scena. Il doping rimane sotto traccia, anche se Roma registra l’unico caso di morte olimpica in gara, quella del ciclista danese Jensen che cade dalla bici, batte la testa e muore poco dopo, stroncato da farmaci la cui natura viene rivelata soltanto alla famiglia. Lo sport di Roma è quello di una generazione uscita dalla guerra che ha appena ripreso confidenza con la vita, e quello olimpico conosce ancora una profonda divaricazione dalla realtà: l’artificiosa definizione del dilettante esclude di fatto, e così sarà fino a Barcellona 1992, larga parte del meglio della gioventù mondiale, delle capacità e delle abilità che il resto del mondo non olimpico conosce. A Roma, e per altri trent’anni, opera dunque una consorteria che in qualche caso raccoglie il meglio del mondo, in altri ignora clamorosamente che c’è altro, e di molto meglio, in giro. Ma, cinquant’anni fa, questa era l’Olimpiade, bellezza.
Grazie alla Rai l’Olimpiade italiana restituì lo spettacolo agli spettatori. E fece scoprire il fenomeno dell’Africa che corre Il dilettantismo escluse molti campioni, il doping rimase sotto traccia. Ci fu l’unica morte in gara: il ciclista Jensen
dLo chiamavano già il principe Igor ai Giochi di Roma 1960. Era un saltatore in lungo sovietico dal fisico statuario e di grande talento. Igor Aramovich Ter Ovanesyan, nato a Kiev, ma da genitori armeni. Nel libro di David Maraniss, «Roma 1960 i Giochi che cambiarono il mondo», si parla dell’operazione studiata dalla Cia per convincerlo a scegliere la libertà in Occidente. Lo abbiamo chiamato per sapere i particolari.
Contatti Il principe Igor non si è fatto pregare, anzi: «Sto scrivendo anch’io un libro, ma quello che ha scritto Maraniss è tutto vero. L’ho letto nel 2008 a Pechino, quando è uscito. Io credo che abbia avuto accesso agli archivi della Cia, perché ci sono troppi particolari che solo gli agenti coinvolti potevano sapere. Sono stati Dave Sime, il velocista, Don Bragg, il saltatore con l’asta e Al Cantello, il giavellottista, ad avvicinarmi al villaggio olimpico. Perché avevano scelto me? Forse perché parlavo inglese ed ero aperto, avevo un carattere occidentale... Loro mi hanno lavorato per alcuni giorni, senza mai fare una proposta precisa. Giravano intorno al problema della bella vita libera negli Stati Uniti. Finché un giorno mi invitarono in un noto ristorante, dove a tavola trovai un militare mai visto, un agente vero che era venuto apposta
Il lunghista Igor Ter Ovanesyan
per me. In quel momento ho capito che quei miei colleghi atleti non erano più solo degli amici, che scherzavano, non era un gioco. Io risposi che il sistema sportivo sovietico mi dava più garanzie di quello americano. Che cosa sarebbe successo a mia moglie? Così sono rimasto sul vago e li ho lasciati a bocca asciutta. Avevano già pronto il piano per la mia defezione, che sarebbe stata un grande smacco per lo sport sovietico. Una ferita grave». Scelta Poi non è successo più nulla? «Nel 1963, ero già primatista del mondo, andai a New York per i Millrose Games indoor. E Dave Sime tornò alla carica... Mi disse: hai cambiato idea? Vuoi restare? Noi siamo pronti. Ho risposto che non ero un dissidente e che l’Unione Sovietica mi dava più garanzie per la mia vita sportiva. Negli Stati Uniti dopo un anno o due cosa sarei diventato? Sì, feci proprio la scelta giusta».
dE’ il terzo uomo della maratona olimpica di Roma ’60. Barry Magee aveva 26 anni a Roma nelle ore in cui Abebe Bikila mise l’Africa sulla carta geografica delle Olimpiadi: conquistò la medaglia di bronzo. «Quel giorno mi pareva di volare. Provai una sensazione del genere soltanto a 54 anni, quando corsi una maratona in Nuova Zelanda, il mio paese, in 2 ore e 44 minuti». Sotto l’Arco di Costantino, arrivò due minuti e due secondi dopo Bikila: 2h17’18"2. Davanti, oltre all’etiope, il marocchino Rhadi, scomparso nel 2000.
Che ripetute Magee non ha smesso di correre e di occuparsi di corse. Quel 10 settembre del 1960 gli è entrato dentro l’anima. «Non sapevo nulla di Abebe Bikila fino all’arrivo a Roma. Ma un giorno lo incontrai al campo d’allenamento e vidi le sue ripetute sui 1600 metri: rimasi colpito. Poi il suo allenatore Onni Niskanen dichiarò prima del via che Bikila avrebbe potuto vincere». Maledetto film Abebe aveva «studiato» l’Appia Antica con il suo tecnico dietro in «500»: era stato l’unico. Magee, per esempio, non lo fece. Anche perché il suo allenatore, il mitico Arthur Lydiard, non aveva l’accredito olimpico ufficiale. «Era buio sull’Appia, i soldati reggevano le torce e la luce proiettava delle ombre sulla strada. Ma il vero problema furono i fotogra-
Il trionfo di Abebe Bikila a Roma ’60
fi e la macchina del film». Il mitico camion della «Grande Olimpiade». «Arrivavano come dei lampi in faccia ogni volta che mi riprendevano e a un certo punto urlai pure contro un cameramen». Magee corse per un buon quarto di gara con il russo Popov, il grande favorito. Poi, sull’Appia, lo staccò. Ma Bikila e Rhadi erano lontani, irraggiungibili. E sul podio? «Era dura comunicare. Ci facemmo solo i complimenti a vicenda, ridendo insieme. Poi, il giorno dopo, lo incontrai al Villaggio. Bikila aveva uno sguardo particolare, ti guardava come un Re, e in effetti era diventato il Re della strada». Niente prigionieri Insomma, Magee: ci dice la cosa più importante per un maratoneta? «Allenarsi bene. E’ una gara che non fa prigionieri. Un maratoneta ha bisogno di correre 200 chilometri a settimana e di amare quello che sta facendo». Lui l’ha fatto. Come Bikila.
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BASKET QUALIFICAZIONI EUROPEE OO
SIAMO SECONDI SE...
DOBBIAMO VINCERE DI 10 E ASPETTARE UN MIRACOLO
BARGNANI
Nba: Toronto
Nba: Minnesota
MEDIA PUNTI IN NAZIONALE
22.7 20.5
L’ITALIA VINCE E ISRAELE PERDE
Se la Finlandia espugna Tel Aviv, dobbiamo tifare perché il Montenegro batta Israele all’ultima giornata. In quel caso: 1. Montenegro, 2. Italia, 3. Israele.
MEDIA RIMBALZI IN NAZIONALE
7 5
L’ITALIA PERDE COL MONTENEGRO
PUNTI ALL’ANDATA
E’ fuori: anche in caso di doppia sconfitta di Israele, siamo pari in ma -3 nella differenza canestri con loro. Anthony Maestranzi, 26 anni, contro la difesa del Montenegro: all’andata abbiamo perso di 9 punti CIAM-CAST
dVincere o perdere non è mai la stessa cosa. Anche se la qualificazione diretta degli azzurri all’Europeo non dipende più dal successo di oggi quanto da un superenalotto di coincidenze favorevoli. Potrebbe perfino non bastare vincere e ribaltare la differenza canestri col Montenegro. Così siamo costretti anche a fare il tifo perché la Bosnia nell’ultima giornata batta la Macedonia, la sola seconda che ha una differenza canestri globale peggiore della nostra, Energie sprecate.
24, Montenegro
2.13 2.09
Se l’Italia ribalta il -9 dell’andata (in caso contrario è terza), può sperare che Israele vinca in Montenegro domenica. In quel caso: 1. Israele, 2. Italia, 3. Montenegro.
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PEKOVIC
24 anni, Italia
ALTEZZA
ITALIA VINCE DI 10, ISRAELE VINCE
LUCA CHIABOTTI
LA GUIDA
17 28
Bargnani-Pekovic Una grande sfida per il futuro Italia Anche un successo probabilmente non basterà per qualificarci ma è una base importante da cui ripartire nel 2011
giovane europeo dovrebbe percorrere: restare in Europa a maturare dopo le scelte almeno un paio d’anni ad alto livello. Ha appena firmato un contratto da 13 milioni di dollari con i Minnesota Timberwolves dove sarà un protagonista: la sfida col nostro Mago è la più elevata di queste qualificazioni. Futuro «La gara col Montenegro ci darà indicazioni per il futuro: la consapevolezza di ciò che siamo diventati da un lato, ma anche quello che ci manca e su cui dobbiamo lavorare dall'
Girone A: Italia-Montenegro (Bari, ore 20.30, diretta Rai Sport 1), Israele-Finlandia.Classifica: Montenegro 5 vinte-1 persa; Israele 4-2; Italia 4-3; Lettonia 2-5; Finlandia 1-5. Girone B: Ungheria-Ucraina, Gran Bretagna -Bosnia. BosniaUngheria 73-64 Classifica: Gran Bretagna 5-1; Macedonia 5-2; Ucraina, Bosnia 2-4, Ungheria 2-5, Girone C: Bulgaria-Belgio, Portogallo-Georgia. Classifica: Belgio 5-1; Polonia 4-3; Georgia, Bulgaria 3-3; Portogallo 1-6. Si qualificano: le prime dei tre gironi e le due migliori seconde. Le sei migliori che seguono, fanno il ripescaggio per l’ultimo posto disponibile all’Europeo.
mancheremo il risultato, una qualificazione diretta all’Europeo abbordabile per la seconda volta consecutiva rimandando tutto ai ripescaggi della prossima estate, sarà comunque diverso partendo da 4 vittorie consecutive (e 5 nelle ultime 6 gare) invece che con un bilancio di 4-4 e un finale in calando. Qualsiasi segnale positivo potrà aiutarci ad affrontare il girone dantesco dei ripescaggi, dove dovremo essere pronti a vincere da inizio a agosto, e non da metà. Ma le squadre Nba lasceranno che i nostri americani siano occupati con la Nazionale almeno per due mesi? Avremo tutto l’inverno per preoccuparci. Intanto dobbiamo vincere. Per arrivare a Londra, la rincorsa è molto, molto lunga.
Ultima partita contro il forte Montenegro Pianigiani: «Ci dirà chi siamo diventati» Crescita Battere il Montenegro è importante perché è prima nel nostro gruppo quindi l’avversaria che più di ogni altra può dirci se la crescita degli azzurri continua o il tentennante secondo tempo in Finlandia è una spia d’allarme. E, anche, perché ha l’unico giocatore che non possiamo marcare per motivi puramente fisici, Pekovic. Bloccarlo sarebbe una prova di maturità perfino per il grande Andrea Bargnani visto in queste qualificazioni anche se Pekovic, finora, non ha ancora giocato una partita nella Nba. Ma ha scelto la strada che ogni
Si gioca a Bari Diretta 20.30 su Rai Sport 1
altro» dice Simone Pianigiani arrivato alla chiusura della sua prima avventura azzurra. Sono tante le cose positive viste, e non solo la presa di coscienza di Bargnani di essere un fenomeno a questo livello. Ma se
VERSO IL MONDIALE ULTIME AMICHEVOLI, SABATO SI PARTE
DONNE
Usa, le stelle non ci sono? Basta Gordon
Lituania-Italia Bisogna vincere Rai Sport 2, 17
Passeggiata americana contro la Grecia: il 21enne dei Clippers brilla dNiente Kobe, LeBron, Wade. Bisogna accontentarsi di Eric Gordon. Detta così suona male. Il risultato minaccia però di essere lo stesso: la Nazionale degli Stati Uniti, rifiutata da tutte e 12 le stelle che hanno vinto l’oro a Pechino, dopo aver battuto la Spagna ha passeggiato all’Oaka di Atene contro la Grecia. Miglior realizzatore? Un giocatore che ancora pochi, in Europa, conoscono.
Kevin Durant, 21 anni, posa ad Atene con una guardia al monumento del milite ignoto AP
Bidonato Gordon è una guardia di 21 anni, scelto dai Clippers nel 2008 dopo essere stato un caso nazionale quando, considerato il miglior liceale degli Stati Uniti, ha bidonato l’università di Illinois, con cui si era accordato verbalmente, per giocare con quella India-
na. Nella Nba ha già segnato 41 punti in una partita, ne ha fatti 18 partendo dalla panchina in 21’, con 4/7 da tre, contro la Grecia. Derrick Rose è stato votato miglior giocatore della partita ma ancora una volta Kevin Durant, il talento più esplosivo della squadra di coach Krzyzewski, è stato decisivo nell’unico momento in cui gli avversari si sono svegliati. Partiti 16-6, sempre avanti, gli Usa si sono trovati a +8 (37-45) nel momento migliore di Spanoulis (7 palle perse). Cinque punti in fila della stella di Oklahoma City e una schiacciata di Iguodala hanno immediatamente richiuso la partita. Gli americani difendono (18 palle recuperate a 8), sono atleticamente superiori anche se giocano con Lamar Odom pivot (hanno preso 44 rimbalzi a 22) e letteralmente esplosivi in contropiede. Favoriti In un mondiale dove la Spagna non ha Pau Gasol, restano favoriti anche se me-
w
I NUMERI
27
Vittorie consecutive degli Usa (19 in gare ufficiali): l’ ultima sconfitta è stata la semifinale del Mondiale del 2006 proprio contro la Grecia
diamente giovanissimi. La partita di Atene, però, non ha avuto niente a che vedere con la tensione e la qualità di quella di Madrid: le squadre sono state molto attente a non farsi male in vista del Mondiale, e i greci hanno tenuto a riposo Schortsanitis e Bouroussis, con Tsartsaris miglior realizzatore con 24 punti (17 nel primo tempo) protagonisti della rissa contro la Serbia che costerà loro una squalifica al Mondiale, che parte sabato. Nelle ultime amichevoli, il Brasile ha battuto la Francia 79-66 con 19 punti di Splitter e 16 del romano Traoré e l’Australia ha superato la Costa d’Avorio 80-59. r.b. GRECIA-USA 59-87 (14-22, 32-42; 43-68) GRECIA: Zisis 2, Spanoulis 7, Perperoglou 6, Fotsis 8, Tsartsaris 24; Diamantidis 1, Calathes 7, Printezis 3, Vougioukas 1, Kaimanoglou. N.e.: Schortsanitis, Bouroussis. All.: STATI UNITI: Rose 13, Billups 7, Iguodala 5, Durant 15, Odom; Chandler, Gay 4, Westbrook 8, Gordon 18, Curry 3, Love 10, Granger 3. All. Krzyzewski.
Oggi pomeriggio (ore 17, diretta Rai Sport 2), le azzurre giocano in Lituania nel penultimo appuntamento delle qualificazioni all’Europeo. Solo con due vittorie nelle ultime due gare, e contestualmente con un sconfitta della Croazia domenica in Belgio, l’Italia potrà qualificarsi direttamente (è 0-2 negli scontri diretti con le croate). Altrimenti le azzurre parteciperanno ai ripescaggi del prossimo maggio. Oggi: Lituania-Italia, Olanda Belgio. Rip. Croazia. Classifica: Lituania 6-1; Croazia 4-3; Italia 3-3; Belgio 2-4; Olanda 1-5. Prossimo turno (29/8): Belgio-Croazia, Italia-Olanda. Si qualifcano all’Europeo del 2011 le prime due. YAO TORNA Dopo l’ennesimo grave infortunio al piede che gli ha fatto perdere tutta la scorsa stagione coi Rockets, il cinese Yao Ming ha avuto via libera dai medici per tornare ad allenarsi.
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PALLAVOLO FINALI GRAND PRIX x LA GUIDA
E’ un’Italia da sballo Che lezione alla Cina
HANNO DETTO
Difesa e rimonte: la squadra di Barbolini vince con le armi delle asiatiche Ortolani e Del Core guidano le azzurre, brava la Merlo. Oggi gli Stati Uniti DAL NOSTRO INVIATO
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BEILUN (Cina) dIl momento in cui si capisce davvero quanto è grande questa Italia è nel secondo set della partita con la Cina, sul 14-13 per le azzurre, nella prima giornata delle Finali del Grand Prix. Francesca Piccinini, che ha recuperato da un’influenza e quindi non è ancora al massimo fisicamente, comincia a dare segni di stanchezza, dopo essere stata comunque splendida protagonista fino a questo momento. La Cina sta rimontando e rialza la testa, dopo la batosta ricevuta nel primo set. Al posto della «Picci» entra Lucia Bosetti, 21 anni, «solo» 1,75 di altezza, ma un corpo che esprime potenza. Lì dentro, nella bolgia di ottomila spettatori scatenati, con la squadra che dà segni di sbandamento, è il giorno giusto per crollare. Lei, invece, va alla schiacciata da zona 4, contro il gigantesco muro cinese, e fa il punto. E’ la scossa per l’Italia, che vince anche il secondo set. Arriveranno altri momenti difficili, nel terzo, due incredibili rimonte, ma alla fine è un 3-0 di quelli memorabili.
La grande barriera Non è certo l’avversario ideale, la Cina, per la partenza nelle finali. Eppure, le azzurre trovano l’ispirazione per dimostrare cosa sanno fare. Il c.t. Massimo Barbolini, dopo aver sfruttato tutte le giocatrici a disposizione nelle qualificazioni, torna alla squadra titolare, con Lo Bianco alzatrice, Ortolani opposto, Barazza e Gioli centrali e le altre a martellare: Del Core, Piccinini e Ortolani. Ma prima di sparare bordate, c’è l’entusiasmante fase preliminare, quando l’Italia costruisce una barriera difensiva insormontabile, grazie anche a una grande
PUNTI IN AZZURRO PER LA PICCININI Francesca Piccinini, nella foto, ieri ha superato quota 4000 punti in nazionale: nelle 409 presenze ne ha messi a segno 4002
S
Leo Lo Bianco La difesa è la base dell’aggressività della squadra. Tutto il resto è arrivato di conseguenza
S
Simona Gioli Vincere 3-0 con la Cina è una grande soddisfazione. Peccato solo che non ci sia il tempo per godersela
S
Antonella Del Core I loro schemi e i servizi potenti ci potevano mettere in difficoltà, ma noi siamo state brave a ribattere
CINA ITALIA
0 3
(20-25, 16-25, 21-25) CINA: Wei Qiuyue 2, Wang Yimei 10, Xue Ming 4, Li Juan 6, Chen Liyi 10, Ma Yunwen 8; Zhang Xian (L). Wang Qian, Xu Yunli 3, Zhang Lei, Bian Yuqian, Fan Linlin 1. All. Wang Baoquan. ITALIA: Del Core 15, Barazza 8, Ortolani 14, Piccinini 10, Gioli 9, Lo Bianco 3; Merlo (L). Bosetti 1, Arrighetti 1. N.e. Barcellini, Crisanti, Rondon. All. Barbolini. ARBITRI: Macias (Messico) e Shahmiri (Iran). NOTE Spettatori: 8000. Durata set: 22’, 21’, 23’; tot. 66’. Cina: b.s. 6, v. 5, m. 5, e. 14. Italia: b.s. 2, v. 5, m. 14, e. 13.
prova del libero Merlo. Tutte piazzate nel posto giusto, ordine nella ricezione e nei recuperi. Di fronte ci sono due «cannoni di Navarone» come Wang Yimei e Ma Yunwen, ma riescono a passare solo in poche occasioni, con qualche veloce al centro. Di contro, l’Italia conta sulla favolosa costruzione della Lo Bianco, che distribuisce palloni soprattutto in zona 4, senza essere mai scontata, per Piccinini e Del Core, e in zona 2 per Ortolani, con si rivela fondamentale, non solo in attacco: schiacciate dalla seconda linea e difese «da libero», lei che è alta 1,87. Ci scherza: «Le compagne mi
hanno detto: "Oggi difendi alla grande"».
Serena Ortolani, 23 anni
Senza paura Il risultato è logico: tranne il momento di difficoltà nel secondo set, si va 2-0, con la Cina traumatizzata e il suo tecnico che prova tutti i cambi possibili (alla fine, giocheranno tutte e 12). Ma la reazione sta per arrivare. Nel terzo set, cinesi col sangue agli occhi, avanti sul 7-3. Gioli e Del Core suonano la riscossa, 10-9, poi arriva la Piccinini, 13-11. Cina infuriata, di nuovo avanti 17-13. Barbolini fa entrare la Arrighetti per alzare il muro e anche lei, nel momen-
TARANTINI
Domani alle 7 col Giappone Brasile battuto (a.a.) Sorpresa Giappone: il Brasile (Jaqueline 27) cede al 5o. La Polonia non sfrutta 4 match point e cede al 5o set agli Usa. Ieri: Usa-Polonia 3-2 (13-25, 18-25, 28-26, 25-19, 15-12), Brasile-Giappone 2-3 (25-13, 23-25, 25-18, 22-25, 13-15), Cina-Italia 0-3. Oggi: Usa-Italia (ore 7), PoloniaBrasile, Cina-Giappone. Domani: Giappone-Italia (ore 7), BrasileUsa e Cina-Polonia. Sabato: Polonia-Giappone, Brasile-Italia e Cina-Usa. Domenica: Giappone-Usa , Italia-Polonia e Cina-Brasile. Classifica: Italia 3; Usa, Giappone 2; Brasile, Polonia 1; Cina 0. Formula: Girone all’italiana. 3 punti alla vittoria 3-0 e 3-1; 2 punti al 3-2; 1 punto al 2-3. In tv: tutte le gare in diretta su La7d (Italia anche in differita su La7 alle 10.30), sabato e domenica Italia in diretta su La7.
Azzurri a Messina Staffetta Fei-Lasko (g.f.) Allenamento congiunto tra azzurri e Bulgaria, ieri a Messina dove l’Italia di Anastasi sta preparando il Mondiale. Cinque set in vista dell’amichevole di domani sera (ore 19) sostenuti da tutti quanti gli uomini di Anastasi e Prandi. Ha vinto 3-2 la Bulgaria (Nikolov 14, Alexiev e Ananiev 12) sulla nazionale italiana (Lasko 14, Mastrangelo 9, Fei e Parodi 8) che ha, inizialmente, schierato Vermiglio-Fei, Sala-Butti, Parodi-Savani con Marra libero. Oggi nuovo allenamento in comune con almeno quattro set in programma. I giocatori hanno presenziato a un torneo di minivolley, la Bulgaria resterà in Sicilia un giorno in più rispetto all’Italia che lunedì 30 si sposterà a Mantova, dove il 3 è in programma un’altra amichevole con la Serbia.
to della paura, tira fuori un muro eccezionale: 17-18. Barazza mura su Wang Yimei, 20-19, si ripete per il 22-20, la Ortolani chiude bucando il muro cinese sul 25-21. Quella del terzo set, ma anche di altri punti critici, è una strada faticosa. Ogni azzurra ha un momento di crisi, ognuna sia rialza e dà la spinta alle altre. Serena Ortolani, 23 anni, lo spiega così: «Questa è l’Italia. Non c’è una leader che ordina l’assalto, ognuno tira fuori quello che ha dentro». Non c’è tempo per riposare, ecco gli Usa. Ancora Ortolani: «Tirano forte anche loro, ma non ci facciamo spaventare».
OLIMPIADI GIOVANILI A Singapore l’Italia chiude con 25 medaglie
Boxe e windsurf argento con Turchi e la Fanciulli Basile bronzo nel judo
Fabio Turchi a terra in finale REUTERS
(g.b.) Due argenti e un bronzo per concludere degnamente la partecipazione alla prima Olimpiade giovanile, a Singapore, e l’Italia arriva a un totale di 25 medaglie: 8 ori, 10 argenti e 7 bronzi, compresi i piazzamenti nelle gare a squadre miste, che facevano registrare un riconoscimento per ogni nazione rappresentata. Caso unico, in questo senso, è stato l’oro nella scherma, con la squadra vincitrice composta da 5 azzurri e una russa. Si è chiusa (con un giorno di anticipo, l’Italia non
c’è nelle gare che oggi assegnano gli ultimi titoli) l’avventura azzurra. Argento L’ultimo segno è lasciato da Veronica Fanciulli, Fabio Turchi e Fabio Basile. La Fanciulli, di Civitavecchia, è argento nella vela, nella Techno 293 del windsurf, vincendo l’ultima regata in maniera netta. Il peso massimo fiorentino Turchi, nel pugilato, è battuto nella finale dei 91 kg dal cubano Lenier Pero per k.o. tecnico a 1’27" della 1a ripresa, abbattuto da un gancio destro a sorpresa. Basile, piemontese di Rosta, è bronzo nella gara a squadre miste del judo. L’Italia ha ottenuto medaglie in 10 sport: scherma (6), nuoto (5), ginnastica (4), atletica (4), ciclismo (1), arco (1), pugilato (1), vela (1), equitazione (1) e judo (1).
Usa e Cuba insieme con Nathan e Laura Ma il sorteggio è finto?
La Lopez con Schrimsher XHINUA
(g.b.) Uno statunitense e una cubana insieme, nella gara di squadre miste del pentathlon moderno all’Olimpiade giovanile a Singapore. La storia ideale per illudersi che lo sport fa miracoli, per cancellare la vergogna dell’iraniano che, a Singapore, ha rifiutato di combattere contro un israeliano la finale del taekwondo, con la scusa di un infortunio. Così, Nathan Schrimsher e Laura Lopez sono diventati eroi. Lui dice: «E’ stato bello, anche se nessuno dei due parla la lingua dell’altro, ci sia-
mo incoraggiati. Non so molto di politica, so che c’è tensione fra i nostri due Paesi, ma noi siamo solo atleti, abbiamo gareggiato insieme e ci è piaciuto». Dichiarazioni della cubana, il cui Paese è sotto embargo dagli Usa? Nessuna. Quello che, però, non si riesce a capire è altro. Sorteggio I nomi degli atleti sono stati sorteggiati da presidente e segretario della Federazione internazionale del pentathlon, tirandoli fuori da bocce di vetro. Prendevano un bigliettino e leggevano i nomi degli atleti, senza girarlo per la constatazione, come avviene nei sorteggi seri. Alla fine, hanno preso i bigliettini e li hanno portati via, nessun altro ha potuto vederli. E allora è meglio chiarire: queste storie sono belle solo se sono vere.
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ATLETICA PERSONAGGIO
GOLF RIVELAZIONI
Yelena Isinbayeva, 27 anni, olimpionica e primatista del mondo dell’asta con 5.06 AFP
Elin Nordegren, 30 anni e il marito Tiger Woods, 34, quando erano una coppia felice REUTERS
Isinbayeva «Senza sport la vita è noia»
Elin Woods «Sono passata dall’inferno»
L’anno sabbatico: «Amici e discoteca, non avevo obiettivi. Mi alleno e sono rinata»
L’ex moglie di Tiger: «Non mi sono accorta dei tradimenti e non ho usato la mazza da golf»
posto nel mondo, magari vicino all’atletica».
RICCARDO CRIVELLI
dUna vita senza sport non è degna di essere vissuta. Quella normale deve aspettare. Yelena Isinbayeva ha scoperto che la vera gabbia, sia pur dorata, non è quella dell’allenamento, delle gare, dell’ossessione di vincere, ma quella dell’alzarsi tardi, di andare in discoteca, di far niente. «Ho sperimentato questa seconda vita — dice — e ho scoperto che è vuota, senza obiettivi, senza qualcosa per cui sacrificarsi. E ho deciso di tornare a quella vera, allo sport». Anche a Singapore, dove è stata ambasciatrice dell’Olimpiade giovanile, ha continuato ad allenarsi, due ore al giorno. Ora è a Formia, nel weekend sarà ospite del meeting di Rieti. Il ritorno alle gare in febbraio, a Mosca o a Donetsk.
Anche una famiglia e dei figli?
dElin Nordegren rompe il silenzio e affronta i suoi incubi. Nove mesi dopo l’esplosione dello scandalo in famiglia, la moglie di Tiger Woods svela finalmente il tormento che l’ha accompagnata in questo tremendo periodo della sua vita, conclusosi con il divorzio dal numero uno del golf mondiale sancito ufficialmente lunedì da un tribunale della Florida.
Nei tre mesi senza sport, cosa ha scoperto di se stessa?
Il record a che livelli può arrivare?
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«Che senza allenamento è impossibile vivere. Mi sono accorta che non ero interessata a nient’altro. Certo, il primo mese è stato divertente: ma poi perfino gli amici hanno intuito che ho perso interesse per giornate senza proposte. Ho capito che la mia vita è nello sport». Ma non può essere sempre così. Un giorno smetterà.
«E troverò altre sfide, cercherò il mio
«Sì e magari quella vita sarà più dura dell’attuale. Ma sarà un piacere». In sua assenza ha avuto la sensazione che le rivali siano rimaste ferme?
«Forse non sono migliorate molto, ma ho visto cose buone. Per esempio, la brasiliana Murer, che ha saltato 2-3 volte sopra i 4,80. E anche alcune giovani russe interessanti». Agli Europei ha vinto la Feofanova, niente di nuovo.
«L’asta non è semplice. I miglioramenti non avvengono rapidamente, si progredisce anno per anno, i 5 metri non si possono avere subito». «Vitaly Petrov, il mio coach, è sicuro possa raggiungere una misura che nemmeno immagino. Mi ha detto qual è, ma non voglio rivelarla». Cos’è successo al ritorno a Formia?
«Erano felici fossi tornata così presto, non si aspettavano di rivedermi dopo soli tre mesi. Giovanni, il cuoco, ha ricominciato a esaudire i miei desideri, ma qualche volta mi ha proibito un piatto di pasta in più. Forse gli hanno detto di non darmi extra».
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Inferno Lo fa concedendo una lunga intervista al settimanale «People», che l’ha incontrata quattro volte (per un totale di 19 ore di conversazione) nella sua nuova casa in affitto di Windermere, dove vive con i figli. «Ho attraversato l’inferno», è stata la frase scelta dalla donna per descrivere i momenti in cui ha saputo che il marito la tradiva da anni. Elin, che sposò Tiger nel 2004 dopo averlo conosciuto tre anni prima perché era la babysitter di un altro giocatore, Jesper Parnevik, nell’intervista ricostruisce minuziosamente tutti i dettagli della vicenda, a partire da quell’ormai famosa notte del 27 novembre 2009, l’incidente con il Suv che aprì il coperchio sulla vita nascosta del più forte golfista del mondo. Tre verità «Tiger uscì di casa con l’auto
Quanti chili in più al ritorno a Formia?
IN INDIA IN OTTOBRE
La Semenya ai Giochi del Commonwealth Caster Semenya (foto Afp), dopo l’1’59"90 sugli 800 di domenica a Berlino domani attesa protagonista al meeting di Bruxelles, seconda e ultima finale di Diamond League, è stata convocata nella Nazionale sudafricana per i Giochi del Commonwealth che si terranno a Nuova Delhi dal 3 al 14 ottobre. «È bello sapere che tutti i suoi sforzi si stanno concentrato sui Giochi», ha detto il presidente del Comitato olimpico sudafricano, Gideon Sam.
«Solo due. Li ho persi in un mese. Vitaly è rimasto sorpreso. Pensava ci volesse più tempo». Stecchi, argento mondiale juniores, l’ha ringraziata per i suggerimenti.
«L’ha conquistato perché si è allenato duramente. Quando lo vidi per la prima volta, 5 anni fa, chiesi a Vitaly: ma sei sicuro che lui faccia asta? Era piccolo, magro, senza muscoli. Quest’anno, quando l’ho rivisto, non lo riconoscevo più. E’ cresciuto, è robusto». Dove può arrivare?
«Ai sei metri e anche oltre. Ora ha fiducia in se stesso e non si perde in gara». Anche lei ha più fiducia in se stessa?
«Per questo ringrazio gli italiani, il loro affetto che mi spinge a far meglio». Comincia a parlare in italiano: «Un abbraccio e un bacio a tutti». E manda uno smack nel registratore. Non potete sentirlo, ma c’è.
IN SCOZIA PER LA RYDER
Edoardo Molinari ultima chanche Sul Centenary Course di Auchterarder, Scozia, comincia oggi il Johnnie Walker Championship con tre giocatori italiani, i fratelli Edoardo (foto a sinistra) e Francesco Molinari ed Emanuele Canonica, vincitore nel 2005. Il torneo servirá a definire la squadra europea di Ryder Cup che ad ottobre affronterá gli Usa, dove Francesco Molinari è sicuro del posto. Poche possibilitá per Dodo, a meno di un grande torneo. Diretta su Sky Sport 3 dalle 16.30.
— racconta — e quando non lo vidi tornare chiamai la polizia. Poi ebbe l’incidente e il mio unico pensiero fu di tirarlo fuori dalla vettura chiusa a chiave». Ma ogni ricostruzione del fatto basata su una lite tra i due è una menzogna: «In casa o fuori tra noi non c’è mai stata un’azione violenta, è una falsità che l’abbia colpito con una mazza da golf. In questa storia ci sono solo tre verità: io e Tiger non ci siamo mai picchiati, io non sapevo nulla dei suoi tradimenti e il nostro matrimonio è stata una vera storia d’amore». Stupida A tal proposito, Elin ricorda che c’è stato un tentativo di salvare la relazione: «All’inizio ci abbiamo provato, ma poi abbiamo capito che non c’era più fiducia. Usare la parola "tradimento" per quello che è successo — continua la Nordegren — è riduttivo. Più spuntavano nuove rivelazioni, più mi sentivo stupida. Come potevo non essermi accorta di nulla? Però negli ultimi tre anni sono stata impegnata con le gravidanze, con la cura dei figli, con la mia scuola (studia Psicologia ed è anche insegnante. ndr). E’ stato uno choc, ma quello che è successo non mi ha ucciso e mi sono anche sentita più forte di quanto non lo sia mai stata, ho creduto nelle mie convinzioni». Il futuro L’ormai ex signora Woods, che ha rivelato di aver letto pochissimi giornali durante questi nove mesi, affidandosi a qualche cliccata su internet e ai racconti degli amici, e di aver perso chili e capelli per lo stress, riserva comunque parole di affetto per Tiger: «L’ho sposato perché era divertente e con lui mi sentivo al sicuro e il giorno del matrimonio è stato uno dei più belli della mia vita: gli auguro di ottenere ancora grandi successi ed è stato un onore condividere con lui una parte della sua carriera». Quanto al futuro, Elin è chiara: «Non torno in Svezia, ormai gli Stati Uniti sono la mia casa, ho due figli da crescere (Sam, tre anni e Charlie, uno, ndr) e gli studi da completare. Dimenticare Tiger e tutta questa vicenda richiederà un percorso lungo». Woods, che da oggi è impegnato al The Barclays nel New Jersey, non ha voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali sull’intervista, ma a margine della conferenza stampa del torneo ha detto «ho commesso molti errori, questo è un momento triste della mia vita, perché quando scegli il matrimonio lo fai non certo pensando che un giorno potrai divorziare. A Elin auguro tutto il bene».
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GIOVEDÌ 26 AGOSTO 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
37 R
TUTTENOTIZIE & RISULTATI TENNIS/1: CON WTA
Le donne in video su Gazzetta.it
Pennetta da straordinari 45 match vinti, è ai quarti Flavia Pennetta vola ai quarti del torneo di New Haven (Usa, cemento) con un 6-2 6-3 senza storia sulla bielorussa Govortsova e allunga in testa alla classifica dei match vinti in stagione (45, contro le 18 sconfitte, davanti alla Wozniacki 41-14). Al prossimo turno la brindisina n. 21 del mondo — ma un anno fa era n. 10 — troverà la vincente tra la danese numero 2 del mondo Caroline Wozniacki, che deve vincere il torneo per cercare di completare il sorpasso su Serena Williams, e la slovacca Dominika Cibulkova. Niente da fare per Sara Errani, che ha ceduto alla Stosur.
Maria Sharapova, 23 anni
Continua il cammino di avvicinamento agli Us Open, oggi alle 18 italiane ci sarà il sorteggio dei tabelloni. Dopo il forfeit di Montreal ci sarà Maria Sharapova, in video su Gazzetta.it grazie alla collaborazione con la Wta che ogni giorno offrirà nuove immagini del tennis femminile. Ieri l’unico azzurro sceso in campo, Simone Bolelli, è stato fermato sul 3-1 con l’austriaco Haider Maurer.
RUGBY / 1
Treviso a Londra k.o. coi Saracens LONDRA — Pioggia incessante e 15˚ a Watford per l’esordio stagionale di Treviso, sconfitto 32-12 (16-6) in casa dei Saracens di Nieto, vicecampioni d’Inghilterra. Partita vera, con un giallo a Zanni e alta intensità. A una settimana dall’esordio in Celtic, Smith vuole abituare i suoi al ritmo europeo e per un tempo rinuncia all’avanzamento al piede. Per Treviso bene il gioco a terra, la difesa e nel primo tempo la touche: ma tanti in avanti e alcune ingenuità. Fisiologico il calo negli ultimi 15’. In luce Vosawai. Per Treviso due c.p. Botes, un drop e un c.p. Burton. Treviso: Williams (1’ s.t. McLean); Benvenuti (1’ s.t. A. Pratichetti), Galon (Sgarbi), Vilk, De Jager (34’ s.t. Picone); Burton, Botes (10’ s.t. Semenzato); Vosawai, Zanni, Barbieri (18’ s.t. Filippucci); Bernabò (13’ s.t. E. Pavanello), A. Pavanello (Padrò); Costanzo (29’ p.t. Cittadini), Ghiraldini (8’ s.t. Vidal), Allori (8’ s.t. Rouyet). All. Smith.
RUGBY / 2
Aironi presentati in piazza a Parma
Flavia Pennetta, 28 anni, numero 21 del ranking mondiale AP
IPPICA: OVERDOSE
SNOWBOARD: HALFPIPE
Il razzo ungherese in pista domenica
Pietropoli bronzo ai Mondiali junior
Domenica il fuoriclasse ungherese Overdose tornerà in pista a Baden-Baden, in Germania. Il portacolori di Zoltan Mikoczy, dopo la passerella davanti al pubblico di casa di Budapest il giorno di Ferragosto, dovrebbe essere al top della condizione (è stato fermo per infortunio per 15 mesi) ed è il netto favorito del Golden Peitsche, corsa di gruppo 2 sui 1200 metri che ha già vinto nel 2008, che è stato un po’ il suo anno d’oro anche se fu sfortunatissimo nell’Abbaye de Longchamp vinto solo virtualmente (la corsa venne per una falsa partenza). Overdose, che dovrebbe ritrovare in sella Christophe Soumillon, ha disputato 14 corse e le ha vinte tutte, compreso il Premio Aloisi 2008 a Roma. TROFEO AVVENIRE Antonio Esposito (classe 1990), figlio di Pasqualino, ha vinto al Garigliano il Torneo dell’Avvenire riservato ai driver emergenti guadagnandosi una wild card per partecipare al prossimo campionato guidatori di Montegiorgio.
Gli Aironi ieri in piazza Garibaldi
PARMA — Presentati ieri sera in piazza Garibaldi a Parma, con una buona affluenza di tifosi, gli Aironi che il 4 settembre esordiranno in Celtic League. «Ci fa piacere riscontrare che non siamo solo una squadra del territorio di Parma e Mantova — ha detto il presidente Melegari — ma che avremo abbonati anche a Genova, Torino e Firenze». Domani ultima amichevole prestagionale a Northampton, in Inghilterra, contro i Saints.
ATLETICA
TENNIS/2: A NEW HAVEN BATTE GOVORTSOVA
Halfpipe uomini: 1. Hiraoka (Giap) 400; 2. Johnstone (Aus) 320; 3. Pietropoli 240.
GINNASTICA
Un avvertimento per Dragulescu Il 29enne romeno Marian Dragulescu ha ricevuto un «serio avvertimento» della Fig per contravvenzione alle regole antidoping. Il tre volte medagliato olimpico e otto volte iridato al volteggio e al corpo libero, è tornato in gara nell’ottobre 2009 dopo essersi ritirato nel dicembre 2008 senza avvertire, non garantendo quindi la reperibilità per i controlli. In caso di reiterato comportamento, subirà uno stop di uno o due anni.
Tagliariol a Roma incontra Cuomo Oggi a Roma Matteo Tagliariol incontra il c.t. della spada Sandro Cuomo e il presidente della Federscherma Giorgio Scarso. E’ il primo faccia a faccia dopo le dichiarazioni di Tagliariol («Cuomo è un incompetente») che hanno portato al deferimento. Il c.t., dopo gli Europei, ventilò l’esclusione di Tagliariol dalla prova a squadre.
A GLOUCESTER (d.m.) Dominio keniano nella 7 miglia (km 11.2) di Gloucester (Massachusetts, Usa). Uomini: 1. A. Kiprono (Ken) 32’54"; 2. Mergarsa (Eti) 33’51"; 3. Lemma (Eti) 34’27". Donne: 1. L. Chepkurui (Ken) 37’23".
BEACH VOLLEY WORLD TOUR (c.f.) Ben 5 coppie italiane oggi a L’Aia (Ola) nella tappa del World Tour. Nel tabellone maschile a Matteo Ingrosso-Martino si sono aggiunti ieri dalle qualifiche Cicola-Casadei e Cavaliere-Zauli. Nel turno decisivo hanno vinto 2-1 su Hata-Imai (Giap) e 2-0 su Maia-Rosas (Por). Nel femminile impegnate Cicolari-Rosso e Gioria-Momoli. Prima dell’indoor, ritrova il tabellone principale anche Martin Lebl, con Placek (R.Ceca). UNDER 23 (c.f.) All’Europeo under 23 di Kos (Gre), nei primi incontri, senza lasciare set, Paolo Ingrosso-Nicolai hanno superato Folguera-Salvador (And) e Hanna-Karlsson (Sve), nel torneo femminile Menegatti-Giombini hanno sconfitto Basanova-Hrytsyuk (Ucr) e Vlasserou-Korakovouni (Gre). Già certi del passaggio del turno, oggi iniziano giocandosi il primato contro Zoupanis-Dimitriadis (Gre) e le favorite Kolocova-Slukova (R.Ceca).
BOXE POVERO BEYER (r.g.) In una intervista alla Bild, Markus Beyer (Ger, 35-3), ex iridato supermedi Wbc tra il 1999 e il 2006 (perse il titolo Wbc da Sanavia nel 2004 e lo riconquistò nello stesso anno), ha dichiarato di essere diventato povero, costretto a vivere in due stanze in affitto a Erlabrunn, in Sassonia, dove è nato. Motivo: la ex moglie Dani, già cantante pop, lo ha dissanguato dopo il divorzio. Beyer in carriera ha guadagnato milioni di euro. KESSLER OUT (i.m.) Il danese Mikkel Kessler si ritira dal Supersix dei supermedi a causa di un infortunio all’occhio destro che lo terrà fermo almeno otto mesi. Salta la sfida del 25 settembre con Allan Green, il sostituto di Jermaine Taylor. Il torneo potrebbe ridursi così a un Super Four con Abraham, Froch, Ward e Dirrel, il cui vincitore dovrebbe sfidare proprio Kessler quando si sarà ripreso.
EQUITAZIONE
FOOTBALL
GHIACCIO
Un arbitro confessa «Sbagliai al super Bowl»
«Lo stop a Plushenko è illegale»
Bill Leavy, uno degli arbitri più rispettati in Nfl (all’attivo anche due Superbowl) ha confessato: «Ho commesso due gravi errori nel match per il titolo 2006 tra Seattle e Pittsburgh e ho condizionato la partita. Non ho chiuso occhio per tante notti. Succede ancora. Perché so bene che mi porterò tutto questo fino alla tomba».
Yana Rudkovskaya, (seconda) moglie di Evgeny Plushenko (foto Epa) e potente produttrice, ha affermato che la squalifica a vita comminata dall’Isu al marito non è... legale «perché la federazione internazionale, in fatto di sospensioni, ha competenza solo in materia di doping. Evgeny, comunque, ha intenzione quanto prima di chiedere all’Isu stessa di essere riabilitato a livello amatoriale». Intanto, dopo la separazione tra Yu-Na Kim e Brian Orser, montano le polemiche. Ieri la 19enne sudcoreana olimpionica, tramite un social network, ha replicato alle affermazioni dell’ex allenatore secondo il quale alla base dell’interruzione del rapporto c’è la madre dell’atleta, Park Mi-hee. «Sono abbastanza grande per assumere certe decisioni da sola — ha detto — e Brian sa quali sono le ragioni che mi hanno spinto a questa scelta».
MISS UNIVERSO
La federazione polacca ha squalificato per un anno la 25enne triplista Joanna Skibinska, positiva per stanozololo al meeting di Hengelo (Ola) del 30 maggio dove fu terza. Personali di 6.52 nel lungo e 14.20 nel triplo, nella prima specialità fu 8ª agli Euroindoor di Torino 2009.
MARTINENGO CONDANNATA Era una condanna prevista e sebbene il dolo non fosse stato riconosciuto è arrivata la condanna a 6 mesi per l’amazzone azzurra Giulia Martinengo Marquet, il cui cavallo Loro Piana Chammartin è risultato positivo allo Csi di Verona lo scorso novembre. Il Tribunale della Fei aveva però già sospeso per 6 mesi la Martinengo, che pertanto ha già scontato la squalifica.
Il ventenne bresciano Manuel Pietropoli ha conquistato uno storico bronzo nell’halfpipe ai Mondiali juniores in corso a Wanaka, in Nuova Zelanda. Pietropoli ha chiuso dietro al giapponese Taku Hiraoka e all’australiano Nathan Johnstone. Mai prima un italiano era salito su podio nella specialità.
SCHERMA
Overdose: 14 corse e 14 vittorie EPA
Uomini (600.000 euro), secondo turno: Troicki (Ser) b. Nieminen (Fin) 7-5 6-3; ottavi: Korolev (Kaz) b. Marchenko (Ucr) 7-6 (5) 6-4; Istomin (Uzb) b. Lacko (Slk) 6-2 2-6 6-3; Gabashvili (Rus) b. Golubev (Kaz) 6-3 3-6 7-6 (7). Donne (465.000 euro), secondo turno: Bartoli (Fra) b. Rodionova (Aus) 6-3 6-1; Stosur (Aus) b. Errani 6-1 3-6 7-6 (4); Pennetta b. Govortsova (Biel) 6-2 6-3; Dementieva (Rus) b. K. Bondarenko (Ucr) 7-6 (4) 6-7 (5) 6-4; Petrova (Rus) b. Mattek-Sands (Usa) 6-3 6-2; primo turno: Safina (Rus) b. Schiavone 1-6 6-3 6-1. In tv Torneo maschile in diretta su Supertennis.
Skibinska positiva
HOCKEY GHIACCIO CIAO STIRLING (m.l.) Il Fassa è senza allenatore: il canadese Steve Stirling ha rassegnato le dimissioni per motivi personali. Il Valpellice conferma l’attaccante Anthony Aquino.
IPPICA OGGI QUARTÉ A LIVORNO Stasera all’Ardenza (inizio alle 21) scegliamo Top Experience (5), Diamond Prince (3), Trombadelgiudizio (12), Braccio di Ferro (2), Salsha (9) e Braccio di Ferro (2). SECONDA TRIS A Follonica (1ª corsa, ore 19) indichiamo Nationalityst (16), Mephistos (19), Marco Egral (17), Maldonato (13), Mister Grif (20) e Nereide d’Esi (3). SI CORRE ANCHE A Modena (20.40), Albenga (20.55), SS Cosma e Damiano (20.20), San Giovanni Teatino (20) e Ferrara (16.20). SECONDA TRIS 16-11-3 A Siracusa (m 1600): 1 Mangart du Kras (G. Ferrante) 1.14.6; 2 Monding Rei; 3 Megabook; 4 Mimosa di Poggio; Tot.: 4,61; 3,35, 3,06, 15,10 (41,84). Quota: e 1.200,00 alle 120 comb. QUARTÉ MARTEDI Al Garigliano combinazione 4-7-19-9: e 5.781,55 al quarté ed e 908,89 alla tris.
NUOTO MEDAGLIE MILITARI (al.f.) Altri 5 bronzi per gli azzurri del nuoto ai Mondiali militari di Warendorf (Ger). Nel salvamento, successo per la 4x25 trasporto manichino (Mosconi, Giuglar, Fanella, Capacchione) in 1’11"44, doppio argento per Marcel-
La giamaicana è fidanzata con Powell? Forse sono stati fidanzati. Forse ora sono solo amici. Forse. Resta che la 24enne giamaicana Yendi Phillips (foto Afp), seconda alla finale di Miss Universo di lunedì a Las Vegas dietro la messicana Jimena Navarrete, è in «stretti» rapporti con l’ex primatista del mondo dei 100, Asafa Powell.
la Prandi (100 manichino, 100 percorso misto), Diego Giuglar (Marina Militare), mentre Diego Giuglar è argento nei 100 manichino davanti a Paolo Bonaccorso e bronzo nei 100 percorso misto. Nuoto. Uomini. 100 do: Grigoriadis (Gre) 54"49, 3. Ranfagni 55"60; 100 fa: Almeida (Bra) 52"77, 4. Nalesso 54"10; 400 mx: Lebherz 4’19"80. Donne. 200 do: Molina (Bra) 2’15"60, 3. De Nardi 2’18"17; 200 ra: Fan Rong (Cina, ’94) 2’29"97, 3. Demozzi 2’41"83; 100 fa: Gong Jie (Cin) 59"84, 3. Florio 1’01"22; 4x200 sl: Ger 7’22"66; 3. Ita (Busato, Galenda, Ranfagni, Pizzetti) 7’34"03. GARCIA (al.f.) Dopo Munoz, anche Sergio Garcia incappa in problemi coi controlli antidoping a sorpresa: lo spagnolo in gara nei 200 rana a Pechino 2008 è stato squalificato per un anno dalla Fina avendo infranto 3 volte in 18 mesi la norma che prevede la reperibilità per i controllo a sorpresa. LUTTO MAGNINI (al.f.) Lutto per Filippo Magnini che ha perso nonno Dorino. Il legame tra i due era molto forte.
RUGBY ECCO L’AQUILA (e.gia.) Allenamento congiunto a Centi Colella ieri tra l'Aquila e le Fiamme Oro. Quattro mete a testa in un match su campo ridotto e davanti a un numeroso pubblico accorso per la prima uscita stagionale dei neroverdi.
SCI DI FONDO AL LAVORO (g.v.) Azzurri al lavoro in sedi diverse: le donne (assente la sola Longa) a Dobbiaco (Bz), gli u. 23 a Bezzecca-Valle di Ledro (Tn) e gli juniores a Tarvisio (Ud). A fine mese gli atleti del progetto giovani saranno ad Asiago (Vi). Dalla prossima settimana di nuovo anche la squadra di Coppa del mondo maschile per l’ultimo ritiro a secco a Pinzolo (Tn).
VARIE
Branson, nuovo rinvio Richard Branson, il 60enne miliardario britannico a capo dell’impero Virgin, dopo tre ore di tentativi, ha rinviato per la seconda volta in due giorni il tentativo di traversata della Manica in kitesurf a causa di venti troppo leggeri. Non è escluso un nuovo possibile tentativo a breve.
VELA AUDI MED CUP (r.ra.) Con una vittoria e un terzo posto Team Origin è il migliore della 1ª giornata del Trofeo Caja Mediterráneo Regione di Murcia a Cartagena. Dietro ai britannici Matador e Team New Zealand, quarta Luna Rossa. Nella GP42 Series regata di prova a Islas Canarias Puerto Calero. F.18 Da oggi a domenica a Scauri (Minturno, Lt) si disputano i campionati italiani Formula 18. Campioni in carica i gardesani Bissaro-Cesari.
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GIOVEDÌ 26 AGOSTO 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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fDal 17 al 24 ottobre sulla Fantasia della Msc
L’INIZIATIVA
per il secondo Gran Premio del Mediterraneo
Una crociera con quattro assi Appuntamento per gli appassionati dei motori: una settimana con Biasion, Fiorio, Munari e Patrese
y CHE OSPITI
Con soli 690 euro si parte
d Il semaforo del secondo Gran Premio del Mediterraneo passerà dal rosso al verde nelle prime ore del pomeriggio di domenica 24 Ottobre. quando dalla banchina del porto di Genova si staccherà la «Fantasia», la nave ammiraglia della flotta MSC Crociere. A bordo in pole position tutti gli appassionati di motori che, tramite «La Gazzetta in crociera», hanno scelto di passarvi una straordinaria settimana di vacanza.
Il simulatore di guida a bordo della Msc Fantasia. Qui ci si sfiderà per il secondo Gran Premio del Mediterraneo
Le sfide al simulatore di Formula 1 e le serate a tema parlando di corse e di rally con i protagonisti
Sconti e occasioni Con l’iniziativa del nostro giornale, supportata per la parte organizzativa oltre che dalla MSC Crociere anche dalla Moving Events (telefono: 045534564, e-mail: info@movingevents.it) la vacanza in mare regala, infatti, una duplice occasione di divertimento. Senza trascurare un deciso sconto di consistente importanza sulle tariffe ufficiali MSC. Da un lato l’occasione di scoprire nell’arco della settimana dal 24 al 31 Ottobre città meravigliose come Napoli, Palermo, Tunisi, Palma de Maiorca, Barcellona, Marsiglia, circumnavigando il Mediterraneo occidentale a bordo di una delle navi più nuove e attraenti oggi in acqua. Insieme al turismo d'elite a terra, troverete anche la possibilità di usufruire di tutte le infinite occasioni di divertimento offerte dalla Fantasia. Dalle piscine coperte e scoperte, alla Spa e centro benessere, ai ristoranti, allo shopping, al teatro, al casinò. Tutti in pista Ma non è finita qui: partendo per la crociera Gazzetta avrete anche la possibilità di far parte per lo stesso periodo di un selezionato gruppo di privilegiati che potranno dare sfogo alla loro passione per il mondo dei motori da corsa, ingaggiando sul simulatore di F.1 di bordo la gara per aggiudicarsi il secondo Gran Premio del Mediterra-
MSC Fantasia dispone di 27.000 mq di spazi pubblici: centro benessere, 5 ristoranti, 4 piscine, 12 vasche idromassaggio, bar, negozi
neo e il relativo premio finale, in linea con la vostra passione. Vincendo la gara a bordo della nave, potrete fare il navigatore a fianco di Miki Biasion durante una tappa del prossimo Rally Legend di San Marino. Sarete veri navigatori accanto a un fuoriclasse dei rally: qualcosa di irripetibile. Quante storie Ma non è finita qui: visto che con un poker d’assi come gli illustri ospiti a bordo, la full immersion nel
mondo dei motori sarà garantita. Infatti a bordo ci saranno Miki Biasion, Cesare Fiorio, Sandro Munari e Riccardo Patrese. Sarà così infinita la serie di ricordi, storie, aneddoti, per la maggior parte anche inediti, che dal microfono di Ezio Zermiani, durante le speciali serate a tema, garantiranno ai crocieristi in rosa di rivivere con punti di vista particolari le pagine più importanti della storia della F.1 e del Mondiale Rally degli ultimi decenni.
Un’occasione irripetibile per tutti gli appassionati di motori, che potranno unire sole, mare, una meravigliosa crociera e appassionanti sfide al simulatore. Il tutto condito dai racconti dei piloti ospiti. Ma anche chi non è interessato a questo mondo può partire: le tariffe sono particolarmente vantaggiose. Le cabine partono infatti da soli 690 euro fino ad un massimo di 800 per quelle con balcone. I ragazzi in terzo e quarto letto non pagano nulla
MIKI BIASION Due volte campione del mondo rally con la Lancia nel 1988 e 1989 ha poi continuato con Iveco nei raid
CESARE FIORIO Direttore sportivo di Lancia e Fiat (10 mondiali rally conquistati) e poi della Ferrari in Formula 1
SANDRO MUNARI Detto il Drago. E’ stato campione del mondo rally nel ’77 in coppia con Mannucci al volante della Stratos
RICCARDO PATRESE In Formula 1 ha corso dal ’77 al 1993: 256 gran premi (solo Barrichello gli è davanti) vincendone 6
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GIOVEDÌ 26 AGOSTO 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRI MONDI
risponde alle dure critiche sui respingimenti: fMaroni «L’accordo Italia-Libia è stato lodato anche in Europa.
E gli sbarchi dei clandestini sono stati ridotti dell’88%»
x NOTIZIE TASCABILI
IL FATTO DEL GIORNO 5 DOMANDE 5 RISPOSTE
LA FRASE DEL GIORNO COLPA DELLE ESALAZIONI DI SOLVENTI
Perché Lega e Berlusconi hanno detto «si va avanti»?
Barletta, incidente in una cisterna Morto un uomo, in due si salvano
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Il futuro del governo sembra più sicuro: Bossi e il premier hanno bloccato l’allargamento della maggioranza all’Udc, scongiurando «per adesso» le elezioni anticipate. I finiani: «Noi indispensabili» GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it
Ieri Bossi, accompagnato da Calderoli, Cota, Bricolo e Tremonti, ha incontrato Berlusconi nella Villa Campari sul lago Maggiore, una trentina di stanze comprate dal presidente del Consiglio nel settembre 2008. Il Cavaliere è arrivato all’appuntamento in elicottero.
1Risultato dell’incontro? Lo ha spiegato Bossi ai giornalisti: niente alleanza con l’Udc e, «per ora», niente elezioni anticipate. Con i finiani che poi hanno detto: «Non possono sostituirci».
2 Come mai l’alleanza con l’Udc è diventato il tema del contendere? Il problema non era Fini con i suoi seguaci?
Berlusconi ha tentato di fare accordi con Casini. Ci sono state lunghe telefonate. Ricorderà i cinque punti di cui abbiamo parlato l’altro giorno, e sui quali in settembre il presidente del Consiglio ha intenzione di chiedere il voto di fiducia: beh, nel punto «fisco» c’è anche il cosiddetto «quoziente familiare», una norma che Casini, facendosi interprete dei sentimenti della Chiesa, chiede con forza. Si tratta — alla grossa — di divide-
re il reddito per i componenti della famiglia, in modo che l’aliquota s’abbassi e si paghino meno tasse. Potrebbe costare fino a una dozzina di miliardi. Tremonti ha lasciato fare in nome della politica. Il presidente del Consiglio sperava e spera di sostituire i finiani, o i finiani che insistono a non rientrare nella maggioranza, con i parlamentari dell’Udc. L’Udc fa la difficile, ma quello che ha tuonato sul serio contro un’intesa di questo genere è stato proprio Bossi, che ha dato fondo a tutto il suo repertorio: Casini — ha detto — è un democristianone vecchia maniera, se lo facciamo entrare tra sei mesi ci ritroveremo punto e da capo, è addirittura meglio tenersi Fini... Chi se ne intende, spiega che il capo della Lega non vuole l’apertura di un secondo forno, cioè desidera che il Cavaliere sia costretto a comprare il pane sempre e solo da lui.
3 E le elezioni anticipate? Berlusconi, che all’inizio pareva volerle a tutti i costi, adesso sembra molto più cauto. Da una settimana, invece, Bossi dice che si deve votare entro quest’anno. Il ragionamento del capo leghista fila: se si vota subito il Carroccio rischia di prendere un 12-15% di voti, e soprattutto di fare il pieno di parlamentari al Nord. Si parla di 90-100 eletti, una forza che la Lega non ha
ROBERTO MARONI MINISTRO DELL’INTERNO
mai avuto. Inoltre, votando subito, i finiani non avrebbero il tempo di organizzarsi e potrebbero sparire o quasi dal panorama politico. Le elezioni entro dicembre sono una iattura anche per il Partito democratico, dilaniato dalle guerre intestine tra i possibili candidati-premier e dalla mancanza di una proposta politica forte. Una proposta, voglio dire, che non sia il semplice «mettiamoci tutti insieme per far fuori (politicamente) Berlusconi».
Fini, Rotondi, Lombardo, Rutelli e anche il Pd cercheranno di arrotondare i magri risultati del Settentrione con qualche successo nel Mezzogiorno. I premi di maggioranza al Senato si danno regione per regione e non su base nazionale. È possibile, forse addirittura probabile, che alla fine il centro-destra non abbia la maggioranza, o abbia una maggioranza molto risicata al Senato. Infine Berlusconi vuole assolutamente che prima passi la legge sul cosiddetto «processo breve».
4 Se le cose stanno così, perché 5 adesso il presidente del Consiglio non vuole andare al voto?
Ha senso anche la prudenza di Berlusconi. Prima di tutto, non è affatto sicuro che Napolitano, in caso di caduta del governo, conceda subito lo scioglimento delle Camere. Potrebbe trovare una qualche maggioranza in Parlamento, potrebbe persino sciogliere le Camere ma affidare la gestione degli ultimi due mesi a un nuovo esecutivo. C’è l’incognita di quei parlamentari (anche del Pdl) che temono di non essere più messi in lista. Inoltre non abbiamo ancora superato il limite della metà legislatura, quello che garantisce a deputati e senatori la pensione. Il Cavaliere non è sicurissimo neanche del voto: è vero che il centro-destra vincerebbe al Nord, ma al Sud potrebbero esserci parecchi problemi. Casini,
Di che si tratta?
È quella legge, approvata lo scorso gennaio dal Senato, secondo cui un processo deve concludere tutto il suo iter — cioè tutti i suoi appelli fino alla sentenza definitiva — al massimo entro sei anni. La norma ha però un valore retroattivo che metterebbe al sicuro il premier dai procedimenti che lo riguardano e che hanno una certa probabilità di concludersi con una condanna (prevista per marzo). Il Cavaliere vuole riesumare la norma perché è sicuro che, il prossimo dicembre, la legge che lo tiene oggi al riparo dai giudici, quella del cosiddetto legittimo impedimento, sarà dichiarata incostituzionale. Dal suo punto di vista, far sciogliere le Camere senza essersi costruita un’altra rete di protezione potrebbe essere un guaio.
Giulio Tremonti Il ministro dell’Economia ha parlato della crisi al meeting di Rimini di Comunione e Liberazione Aver tenuto i conti sotto controllo ha prodotto la tenuta del sistema finanziario, pensionistico e sociale del Paese. Ora dobbiamo ricominciare a discutere di riforma fiscale per semplificare regimi e aliquote per famiglie, lavoro e ricerca
Un uomo è morto e due si sono salvati in un incidente sul lavoro a San Ferdinando di Puglia (Barletta). I tre dovevano impermeabilizzare una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana: uno è caduto, gli altri si sono infilati per tirarlo fuori e non sono riusciti a risalire. Fatali, per la vittima, le esalazioni dei solventi che stavano usando.
SVELATI DOCUMENTI DELLA CIA
Wikileaks ha pubblicato nuovi file Ci sono l’Italia e il caso Abu Omar Si parla del caso Abu Omar tra i documenti Cia pubblicati ieri da Wikileaks: il sito, che aveva già svelato migliaia di file segreti sulla guerra americana in Afghanistan, cita le incriminazioni degli agenti Cia in Italia per il rapimento dell’imam egiziano come esempio degli eventi che rischiano di compromettere le relazioni Usa.
LA SCOPERTA NEGLI STATI UNITI
Aids: nelle scimmie la proteina per batterlo
Dalle scimmie potrebbe arrivare una nuova arma contro il virus dell’Aids. Come scritto sulla rivista Virology, alcuni ricercatori della Loyola University Health System di Chicago hanno scoperto nelle scimmie asiatiche della specie Macaca mulatta sei amminoacidi che renderebbero la proteina Trim5a (nella foto, al microscopio) in grado di distruggere il virus dell’Hiv. Ora si farà la mappatura genetica della proteina, cercando di arrivare alla realizzazione di farmaci efficaci sugli uomini.
IL PICCOLO, DI 5 ANNI, ERA IN TERRAZZO
Cosenza, bimbo cade dal 5˚ piano È stata dichiarata la morte clinica Un bambino di 5 anni, di nome Giuseppe, è caduto dal balcone della sua casa, ieri pomeriggio, a Cosenza, e in serata è stato dichiarato clinicamente morto. Il piccolo sarebbe salito su una sedia che si trovava nel terrazzo e mentre giocava, per cause ancora da accertare, è precipitato al suolo, battendo violentemente la testa.
IL CASO PER I LAVORATORI DI MELFI, INTANTO, CI SARÀ LA CASSA INTEGRAZIONE DAL 22 SETTEMBRE
TECNOLOGIA SERVIZIO GRATUITO
I vescovi: «Negati i diritti dei tre operai Fiat»
Google vuole sfidare Skype con le telefonate via web
non in disaccordo con il giudice. «Si parla di diritti dei tre lavoratori — ha aggiunto —, ma ci sono anche quelli delle imprese. Fiat è in linea con la prassi. Il vero tema è cambiare le relazioni industriali».
Adesso Google lancia la sfida a Skype. Il colosso dei motori di ricerca è pronto a entrare nel mercato delle telefonate via Internet. Come? Sfruttando il suo servizio di posta elettronica, Gmail, all’interno del quale sarebbe possibile fare chiamate. L’indiscrezione è stata pubblicata sul sito Cnet, di proprietà della Cbs, che ipotizza in futuro una battaglia tra Google e Skype. Per fare chiamate con Google, secondo i piani del colosso di Mountain View, si utilizzerebbe la finestra della chat, in basso a sinistra nella pagina della posta, laddove ci sono già le opzioni dell’instant messaging e delle conferenze audiovisive. I primi a poter disporre del nuovo servizio dovrebbero essere gli utenti statunitensi, che potranno telefonare gratuitamente non solo negli Usa ma anche nel vicino Canada, con la possibilità di usufruire di tariffe ridotte per le chiamate che faranno nel resto del mondo.
il lavoro, la giustizia e la pace, ha sottolineato che i vescovi non considerano sufficiente il pagamento dello stipendio: «C’è il mantenimento, dato dalla paga. Poi c’è la responsabilità verso persona e ambiente, quindi la dignità di fronte a Dio. L’azienda sta compiendo un errore etico e nega i diritti della persona».
Il Lingotto, criticato dalla Cei, è difeso da Confindustria: «Segue la prassi» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dLa Cei ha preso una posizione netta sulla controversia tra la Fiat e i tre operai di Melfi, reintegrati su decisione del giudice dopo il licenziamento ma impossibilitati a raggiungere la catena di montaggio per decisione dell’azienda. Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Boiano e presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali e
I tre operai della Fiat di Melfi licenziati e reintegrati LAPRESSE
Confindustria Monsignor Bregantini ha invece giudicato «nobilissimo, rapido, incisivo e lucido» l’intervento di Napolitano, che martedì aveva invitato ad ascoltare i giudici. A questo proposito è intervenuta Emma Marcegaglia. Il presidente di Confindustria ha detto di considerare la decisione della Fiat
Lo sciopero Barozzino, Lamorte e Pignatelli, i tre operai, intanto hanno detto che si presenteranno ogni giorno all’esterno dello stabilimento, fino a quando si chiuderà il giudizio d’appello: «Saremo qui sempre al turno delle 14». Incontreranno presto alcuni colleghi: i lavoratori di Melfi saranno in cassa integrazione dal 22 settembre all’1 ottobre. Il motivo? La «discesa della richiesta di mercato». l.b.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRI MONDI
Hitler aveva con grande probabilità origini fAdolf ebraiche e nordafricane: lo dicono le analisi del Dna
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ADOLF HITLER DITTATORE NAZISTA
ottenute dalla saliva di 39 parenti del dittatore nazista
Donna uccisa da una medusa E ora è allarme
MARCO IARIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dSi può morire per una medusa? Il caso di ieri in Sardegna mette i bagnanti in allarme, in questi ultimi giorni afosi di agosto. Una donna di 69 anni, Maria Furcas, di San Nicolò Gerrei (Cagliari), è morta dopo essere stata punta da una medusa, a Porto Tramatzu, nel comune di Villaputzu. I medici del 118 hanno rilevato un arresto cardiocircolatorio dovuto a uno shock anafilattico, ma potrebbero esserci state delle concause.
Dramma a Cagliari: 69enne viene punta e muore. L’esperto: «Prima volta in Italia» Killer Secondo Ferdinando Bo-
ero, professore di zoologia e biologia marina all’Università del Salento, «non c’erano mai stati casi di punture mortali di medusa nel Mediterraneo. Questo è il primo. La Physalia Physalis, questo il nome scientifico della medusa presunta responsabile, c’è sempre stata ma ora è più presente». Boero ha lanciato una mappatura online delle meduse avvistate in Italia, con il contributo dei bagnanti. La mappa delle diverse specie è disponibile sul sito della rivista Focus. La Physalia Physalis, la possibile medusa-killer di ieri, entra nel Mediterraneo dalle acque di Gibilterra. L’uomo «L’incremento di meduse in tutto il Mediterraneo e in tutti gli oceani — spiega Boero — è dovuto alla "sovrappesca". Si pescano troppi pesci, che sono sia predatori sia competitori delle meduse. La seconda causa deriva dal riscaldamento globale, che ha allargato il periodo riproduttivo».
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SCOZZESI E FAMOSI
INGHILTERRA BANCARIA PROTETTA DALLA POLIZIA
Butta gatta tra i rifiuti Minacciata di morte 1
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Connery ha 80 anni Sean Connery ha compiuto ieri 80 anni. L’ex 007 è stato festeggiato dalla famiglia con un party in una mega villa a Nassau, alle Bahamas
Il video con il gatto gettato: su YouTube è stato visto circa 900 mila volte
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Boyle dal Papa Susan Boyle, la bruttina diventata star grazie a un talent show, canterà per il Papa in occasione della visita a Glasgow il 16 settembre
dLa signora delle foto qui sopra si chiama Mary Bale, ha 45 anni, lavora in banca ed è stata per qualche ora la persona più ricercata di Coventry, in Inghilterra. Una telecamera di sorveglianza l’ha ripresa mentre accarezza una gatta, Lola, e poi, guardandosi attorno, la getta in un cassonetto. Il proprietario di Lola l’ha sentita miagolare, l’ha salvata e ha riavvolto il nastro della telecamera per capire cos’era successo. A quel punto, ha messo online il video «per sapere chi fosse questa persona»:
le immagini sono state viste circa 900 mila volte su YouTube e alcuni animalisti hanno addirittura minacciato di morte la signora. Che, una volta beccata, ha detto di «non capire tutto questo baccano per un gatto»; poi ha annusato il pericolo e s’è rivolta alla polizia per essere difesa. La Società inglese per la protezione degli animali ha avviato un’inchiesta. E potrebbe portare a una denuncia penale per crudeltà, anche se Lola adesso sta bene. Nonostante le 15 ore passate tra i rifiuti.
SPETTACOLO & DINTORNI I CONSIGLI PER L’AUTUNNO
Dalla romantica Julia a «X Factor»: ricominciamo così IL CINEMA Con la Coppola e la Roberts i film americani parlano rosa
Julia Roberts, 42 anni, in una scena di «Mangia, Prega, Ama» AP FRANCESCO RIZZO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dNon spingete, ce n’è per tutti. La fine dell’estate, dopo l’arrivo di Shrek 4 (da ieri nelle sale), riaccende le luci dei cinema tra avventura, nostalgia e film italiani. O americani ma girati in Italia. Ben tre. Via con Somewhere, di Sofia Coppola, meditazioni di un attore su paternità e senso della vita: esce il 3 settembre e, per girarlo, la figlia del regista di Il Padrino è passata da Milano, convocando sul set Simona Ventura. Il 10 arriva
The American, con George Clooney sicario in Abruzzo, ma i più romantici attendono Julia Roberts in cerca di sé in Mangia, Prega, Ama, ambientato pure a Roma e Napoli (esce il 17). Cattivi Il 24 settembre ecco Inception, di quel Christopher Nolan che con Batman Begins ha dimostrato come si possa fare un cinema popolare ma mai banale. Questa volta, con Leo DiCaprio protagonista, racconta di un ladro che «ruba» i pensieri: in Usa ha incassato 248 milioni in un mese. Del resto i «malvagi» hanno fascino: lo scoprirete il 15 ottobre, con l’animazione in 3D di Cattivissimo me, ovvero come il signor Gru tenta di rubare la Luna. Al box office americano ha sorpreso tutti. Se i fan di Stallone non possono perdere I mercenari (l’1 settembre), con il 64enne Sly soldato di ventura, i nostalgici di Karate Kid sono attesi, due giorni dopo, dal quinto capitolo della saga, La leggenda continua, eroe un ragazzino di colore (interpretato dal figlio di Will Smith) trapiantato in Cina. Meglio il cinema italiano? Dal bestseller di Paolo Giordano ecco La solitudine dei numeri primi (il 10 settembre), con Alba Rohrwacher. E le risate? L’8 ottobre c’è Benvenuti al Sud, con Claudio Bisio direttore delle poste in Brianza spedito in Campania: è il remake del francese Giù al Nord. Sogna di ripeterne il successo.
LA TV Clerici di nuovo tra i fornelli Le Iene di Ilary raddoppiano
Francesco Facchinetti, 30 anni, conduttore di «X Factor» LAPRESSE FRANCESCO VELLUZZI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dLa musica è solo sul 2. È lo slogan di Francesco Facchinetti, conduttore di X Factor, il programma più atteso che ricomincia subito: allacciate le cinture, si parte il 7 settembre in prima serata. Dalla prossima settimana la tv generalista riprende il solito tran tran. Le novità sono poche, l’usato sicuro è una garanzia. La Rai, dal 5, ripropone I soliti Ignoti e l’Eredità con i confermati Frizzi (premiato anche con la prima serata del sabato) e
Conti. La novità nella conduzione è quella di Mara Venier, che dal 13 affianca Lamberto Sposini a La vita in diretta. Il ritorno più gradito, sempre dal 13, è quello di Antonella Clerici con La prova del cuoco. Mediaset I rivali di Cologno Monzese propongono una sostanziale novità col passaggio di Piero Chiambretti su Canale 5 (dal 14). L’orario dovrebbe migliorare (23.30). Le Iene (in partenza il 15 su Italia 1), sempre guidate da Ilary Blasi, Luca e Paolo, raddoppiano: mercoledì in prima serata e domenica in seconda. Colorado (dal 12) avrà sempre la prima serata. Il primo appuntamento con la stagione dell’intrattenimento è fissato per il 6 con Barbara D’Urso e Pomeriggio Cinque. La conduttrice resta regina della domenica e anticipa il concorrente (Domenica In, con la Cuccarini, scatta il 3 ottobre). Partenza il 19. Mediaset punta forte sulla fiction: primo appuntamento con Sbirri il 1˚, poi Il peccato e la vergogna il 2, Distretto di polizia 10 con la Pandolfi il 9 e I Cesaroni il 10. La 7 La tv che ha messo il turbo Mentana nel motore (da lunedì conduce il suo tg), dal 13 riprende la regolare programmazione coi soliti Otto e mezzo e L’infedele e col rilancio alla conduzione di Antonello Piroso, che riprende Omnibus (ah)IPiroso e dal 19 Niente di personale.
LA MUSICA Robbie Williams pubblica le hit E canta anche il Dr House...
Robbie Williams, 36 anni, torna con una raccolta il 12 ottobre REUTERS LUCA BIANCHIN 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dChi ha acceso la radio prima di comprare il giornale lo ha già saputo. Alle 9.15 è stata messa in onda per la prima volta Shame, la canzone che anticipa il nuovo album di Robbie Williams. È un doppio greatest hits sui suoi primi vent’anni di successi, in Italia dal 12 ottobre: si chiama In and out of consciousness e, almeno in Shame, Robbie collabora con Gary Barlow, il collega dei Take That con i quali ricanterà molto presto. Altri
artisti torneranno nei negozi (Evanescence, Skunk Anansie, Linkin Park, Nick Cave...) e qualcuno è meno preoccupato degli altri. Katy Perry avrà successo anche con Teenage Dream, lanciato dal super singolo California Gurls: sarà disponibile dal 30 agosto, tre settimane prima di Hands All Over, nuovo cd dei Maroon 5. Restando ai più giovani, attenzione a Beyoncé, Rihanna, Britney Spears e Avril Lavigne. Loro sono nate negli anni Ottanta, se volete i classici aspettate Phil Collins e Santana. Collins uscirà il 14 settembre con Going Back, dedicato al soul, mentre Santana lo seguirà martedì 21 con Guitar heaven: the greatest guitar classics of all time. Altro? Sì, Eric Clapton torna con Clapton. Si sono sentiti titoli più originali. Discorso a parte per Jimi Hendrix e Michael Jackson: pronte due raccolte di inediti, tra ottobre e novembre sapremo. In italiano e... non solo Presto sentiremo anche Max Pezzali, Alessandra Amoroso (fine settembre), Fabri Fibra (tra due settimane), Fiorella Mannoia e Anna Oxa. La curiosità è per l’uscita a ottobre del primo album dei Pooh senza il batterista Stefano D’Orazio, che negli ultimi mesi ha tradotto gli Abba per il musical Mamma Mia!. Altra musica. Finale con curiosità: in autunno sarà nei negozi l’album di esordio di Hugh Laurie. Sì, il Dr. House canterà. Ispirandosi al blues, si dice.
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GIOVEDÌ 26 AGOSTO 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Bianco e Nero
LETTERE
dite la vostra INDIRIZZO Via Solferino 28, 20121 Milano Fax 02.62.82.79.17. Email: gol@rcs.it
A cura di Antonio Di Rosa
Moratti, la Juve e un’inutile polemica di fine estate Caduta di stile. Mi riferisco alle provocazioni del presidente Moratti, uomo di grandi mezzi e di intelligenza, ma con il difetto di essere troppo tifoso. Perché lanciare il sasso sulle presunte ruberìe subìte? Perché non guardare ai grandi e meritati successi conseguiti dall’Inter? La Juve ha pagato più del dovuto per le vicende di Calciopoli e ancora oggi se ne vedono i segni. La caccia alle streghe non fa bene a nessuno e serve solo ad alimentare polemiche. Caro presidente, lei sa che senza le disgrazie altrui oggi non avrebbe i tituli che ha.
nella foto LaPresse: a sinistra il presidente bianconero Andrea Agnelli,) mi è tornato alla memoria il prof di latino del ginnasio: «Excusatio non petita accusatio manifesta».
riferiva alla Juve, di chi stava parlando? Rino Rosa
La risposta immediata della Juventus alle battute di Moratti dimostra che in casa Agnelli sapevano tutto degli intrallazzi. Non si spiega per quale motivo, invece di rinnegare le malefatte, ci si senta attaccati da chi ricorda quali fossero i metodi della Triade per conseguire le vittorie in Italia.
Luca Funghi (San Donato Milanese, MI)
Alessandro Camerani
La battuta di Moratti per qualcuno potrà essere stata infelice anche se per me è legata alla esagerata attenzione dei media agli undici stranieri dell’Inter. Se le regole lo permettono, c’è qualcosa di male? Quando ho letto l'immediata e piccata replica del duo Elkann-Agnelli (insieme
Il dogma universalmente accettato è che Moratti è un signore. Gesti dell’ombrello, dichiarazioni provocatorie, la foto mourinhiana con il gesto delle manette non contano nulla. Grazie alla stampa che lo reputa, nonostante tutto, come tale. Sarebbe interessante chiedere a Moratti: se non si
IL TEMPO
Nicola Moretto (Lonigo, VI) Ci mancava solo questa polemica di fine estate a
un'analisi costi-benefici si deduce che, a monte dei grandi introiti, le società hanno bilanci in rosso. Posticipi e anticipi rendono meno interessante il campionato. Gli orari costringono i giocatori a gelate notturne, i tifosi non gradiscono stare in piedi fino a tarda notte visto che il giorno dopo hanno lavoro o scuola. Ecco gli stadi semivuoti.
Brava Fiorentina
pochi giorni dall’inizio del campionato. Onestamente, non ne sentivamo il bisogno. Non capisco perché Moratti abbia fatto quella battuta a un cronista che lo incalzava sulla multietnicità. Il presidente dell’Inter ha il diritto di schierare gli stranieri che vuole perché le regole glielo consentono. Che piaccia o no. Moratti va giustamente fiero dei successi ottenuti sul campo e, per questo motivo, mi riesce difficile capire perché non si gode coppe e scudetti conquistati. E' tutto lineare, è tutto trasparente. L'Inter vada avanti per la sua strada. La parola definitiva su Calciopoli la dovranno dire i processi. Giraudo è stato già condannato, per Moggi si attende la sentenza. La verità processuale dovrà essere accettata da tutte le componenti. Non è necessario passare da una legittima contrapposizione tra club in competizione a uno scambio duro e sgradevole di opinioni. I giovani Agnelli sono lì per ridare lustro alla Juventus dopo anni di purgatorio. Non chiedono favori, ma vogliono tornare a vincere. Di passate gestioni non hanno alcuna responsabilità in via diretta. Credo che tra persone perbene quali sono Moratti, Andrea Agnelli ed Elkann ci si può stringere la mano pur mantenendo una accesa rivalità sportiva. Polemiche di questo tipo non fanno bene a un calcio già caldo, assediato dalle violenze di una minoranza molto agitata.
Complimenti alla Fiorentina per aver scelto di stampare sulla maglia il nome dell’organizzazione benefica «Save the children». Ottima idea, da seguire. La Juve non ha ancora uno sponsor per la seconda maglia, potrebbe colmare quel vuoto con questa scritta.
Mauro Luglio (Monfalcone, GO)
Paolo Matarazzo
Lo so, i diritti tv hanno stravolto il calcio. Il dio denaro sconfigge abitudini e tradizioni. Qui non si tratta di essere nostalgici ma di analizzare a fondo tutte le componenti. Se si deve esagerare, almeno le società chiudano i bilanci in pareggio.
E' vero, una bella idea. Non la prima, visto che furono i Della Valle a varare il terzo tempo a fine gara con stretta di mano anche in caso di sconfitta. Cose che fanno bene al calcio.
Gli stipendi degli sportivi
Le spese folli della Spagna
Perché non si comincia a parlare di stipendi mensili di calciatori e di sportivi? Non voglio fare il moralista, ma colpisce di più sapere che un calciatore guadagna 250 mila euro al mese rispetto a 3 milioni l’anno.
Si è sempre saputo che la situazione del calcio spagnolo fosse anomala. Ma solo ora le spese folli di Barça e Real Madrid hanno suscitato indignazione nel Paese in crisi. Un pool di banche che finanzia i debiti di Barça (500 milioni) e Real (1000 milioni) quando in Spagna diversi istituti hanno rischiato il default, è scandaloso. Prendiamo le distanze dal calcio iberico, non è un modello.
Fabrizio Bosco (Torino)
Tutti facciamo quei conticini con grande invidia. Farebbe ancora più effetto rivelare quanto guadagnano al giorno. C'è che si ritrova sul comodino, appena sveglio, 30mila euro (chi percepisce più di 11 milioni all’anno). Non fa più impressione così?
Massimiliano Carnevale (Francavilla in Sinni, PZ)
E' vero, è uno scandalo che le società abbiano debiti di quella portata. Mi auguro che il fair play finanziario obblighi tutti i club, senza sotterfugi e deroghe, a rispettare i bilanci e a tagliare le spese. In particolare gli ingaggi di allenatori e calciatori.
I soldi delle tv e il campionato Riflessione sul mondo del calcio dopo l’avvento della pay tv. Da
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GIOVEDÌ 26 AGOSTO 2010
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Il mio sogno...
Prova a prendermi Bordertown
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sDi D. Guggenheim, con Dermot
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sDi Ed Harris, con Jeremy Irons
DRAMMATICO Canale 5, alle 21.20
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BIOGRAFICO Premium Cinema, alle 21
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WESTERN Sky Cinema Max, alle 21
Mulroney (Usa, 2007) Gracie Bowen è un’adolescente con un confidente: il fratello Johnny.
nardo DiCaprio (Usa, 2002) Frank W. Abagnale è un truffatore provetto. A ventun anni.
(Usa/G.B., 2007) Lauren, giornalista, indaga su alcuni omicidi misteriosi di giovani operaie.
Depp (Usa, 2004). Lo scrittore James Barrie inventa la storia di Peter Pan, per sempre giovane.
le Pfeiffer (G.B./Fra/Ger, 2009) Parigi, anni 20: una prostituta affida il figlio a una collega.
Western (Usa, 2008) Due amici, nel West di fine ’800, vengono assunti per proteggere una città.
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CARTOON FLAKES TG 2 MATTINA GIOSTRA SUL 2 IL NOSTRO AMICO... TG 2 - GIORNO TELEFILM ART ATTACK - TG 2 SORTEGGIO CHAMPIONS LEAGUE 19.00 STRACULT PILLOLE 19.30 SQUADRA SPECIALE... 20.25 ESTRAZIONI DEL LOTTO 20.30 TG2 -20.30 21.05 GHOST WHISPERER Telefilm 22.40 BROTHERS & SISTERS 23.25 TG 2 23.40 LA STORIA SIAMO NOI 0.40 ALIBI PER UNA NOTTE 2.00 ALMANACCO
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23/9 - 22/10
Bilancia 7 Gli obblighi vi pressano come fossero ferri da stiro, ma voi siete bravi ad avvantaggiarvi. Affaroni economici, sudombelico muy creativo...
20.45 KOLUBARA CELJE PIVOVARNA LASKO Amichevole. Da Bosnia Herzegovina. Eurosport 2
TENNIS 19.10 WTA NEW HAVEN Quarti di finale. Eurosport
20.00 ATP NEW HAVEN Quarti di finale. Supertennis
19.00 CAMPIONATI ITALIANI Giovanili e assoluti Rai Sport 1
FOOTBALL 2.00
MLB. ESPN America
21/3 - 20/4
DI ANTONIO CAPITANI
Amichevole. Da Bosnia Herzegovina. Eurosport 2
CICLISMO SU PISTA
OROSCOPO Ariete 6LE PAGELLE
19.15 VARDAR - CHEHOVSKIE
16.45 RUSSIA - ROMANIA
BASEBALL 19.00 HOUSTON ASTROSPHILADELPHIA PHILLIES
PALLAMANO
GREEN BAY INDIANAPOLIS Preseason NFL. ESPN America
11.00 BEACH SOCCER: SERIE A Da Roma
12.00 CALCIO: SIENA - INTER Serie A
12.30 BEACH SOCCER: SERIE A Da Roma 13.30 CALCIO: SPECIALE CALCIOMERCATO 15.00 CALCIO: FAN CLUB ROMA
SKY SPORT 2 10.30 VOLLEY: URBINOMONTE SCHIAVO JESI Serie A1 femminile
SKY SPORT 1
11.30 RUGBY: STORMERS WARATAHS
10.30 CALCIO: MILAN - SIENA
14.00 AUTOMOBILISMO: FERRARI CHALLENGE
Super 14
21/4 - 20/5
Toro 7+
Serie A
21/5 - 21/6
Gemelli 5,5
C’è qualche lagna di troppo. E tanta, tanta stanchezza. Vi ci vuole relax. E qualcuno che lavori per voi. Suinità più fantasticate che concrete.
Il lavoro appaga, gli svaghi riescono, gli amici sono vicini. E un colloquio di lavoro promette bene. È l’ormone, però, che non collabora...
La Luna è storta. E voi potreste riversare le vostre lagne sull’universo mondo. Non fatelo, se non volete essere strozzati. Forma fisica forte.
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
Scorpione 7,5 Il sereno nel cuore vi fa lavorare, guidare e produrre bene. Possibili notizie confortanti dal fronte economico, solluccherissimi amorosi...
Sagittario 5,5 Sfigopenzolamento dell’umore. E dell’ormone, forse. State su, anche se la famiglia stressa, la forma fisica cede, il lavoro stanca.
Gara 1 GP Mugello
15.00 BEACH VOLLEY: CAMPIONATO ITALIANO Finale 1° e 2° posto maschile da Jesolo
17.00 RUGBY: NUOVA ZELANDA - SUD AFRICA Tri Nations 2010 18.00 BASKET: MONTEPASCHI SIENA - ANGELICO BIELLA Coppa Italia 2010, 1ª semifinale
20.00 INDYCAR: MID-OHIO
Serie A maschile
SKY SPORT 3 10.00 GOLF: PGA EUROPEAN TOUR Nordea Scandinavian Masters
22/6 - 22/7
Cancro 8 Luna di grande incentivo a viaggi (ma siate prudenti alla guida), cultura e sport. Il lavoro rende, l’ormone si spende parecchio...
Capricorno 7
FRANCESCA SCHIAVONE
Giornata idonea a colloqui, p.r., viaggi e studi. Il vigore fisico cresce, arrivano concessioni, quattrini e divertimenti. Anche suino-ludici...
Francesca Schiavone, campionessa del Roland Garros, è nata a Milano il 23 giugno 1980 (Cancro)
Radio Monte Carlo Nights Summertime Alle 22 New Age, World Music, Contemporary Jazz: solo la musica di qualità (nella foto Nick The Nightfly).
12.00 CALCIO: SAMPDORIA WERDER BREMA Preliminare Champions League
14.00 CALCIO: REAL MADRID - PENAROL Trofeo Bernabeu 20.00 GOLF: PGA EUROPEAN TOUR The Czek Open highlights 21.00 GOLF: PGA EUROPEAN TOUR Johnnie Walker Championship 23.00 CALCIO: STANDARD LIEGI - REAL MADRID Amichevole
Highlights
21.30 BASKET: SPECIALE NBA 22.00 BASKET: MONTEPASCHI SIENA - ARMANI JEANS MILANO
Alle 21 il rap e l’r&b secondo Max Brigante (nella foto). News, hit, classifiche, interviste e beat a cinque stelle.
EUROSPORT 10.00 SALTO CON GLI SCI: SUMMER GRAND PRIX
Virgin Radio Virgin Rock Live Andrea Rock (nella foto) akke 9.30 presenta l’esibizione dei Nickelback con «Photograph-Live In Atlanta».
Trampolino HS 108
12.00 SPEEDWAY: COPPA DEL MONDO Dalla Polonia
LA7 10.25 VOLLEY: ITALIA - STATI UNITI Grand Prix. Girone Finale
23/7 - 23/8
24/8 - 22/9
L’umore potrebbe calare fino a sotto le suole. Ussignùr, state su, non lamentatevi, siate pragmatici. Le esuberanze carnali ci sono, però...
Giornata no: le persone annoiano, lo zebedeo vortica, il lavoro scortica. Scarsi consensi fornicatori: la gente non sa proprio che cosa si perde...
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
La Luna rende la giornata serena e fattiva. E lascia intravedere successi personali, soavità amorose, perdizioni carnali. Fisico ok.
Luna nel vostro segno: il lavoro procede alla grande, lo sport vi giova, il fascino cresce. L’accasamento è possibile, il sudombelico sgomenta.
Vergine 6-
Leone 6-
Pesci 7+
Acquario 7
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44 R
GIOVEDÌ 26 AGOSTO 2010
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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