delphina e il nord sardegna
In un angolo incantato della Sardegna c’è la Gallura, terra di natura intatta e di persone vere. Qui conserviamo da oltre trent’anni un territorio straordinario, sapendo che tanta bellezza è del mondo intero e va conservata con cura a chi arriva. Sarà come avere un amico in Sardegna, che vi aspetta e vi riserva il meglio.
delphina and northern sardinia In an enchanted corner of Sardinia lies Gallura, a land of unspoilt nature and real people. We have been preserving an extraordinary region here for over thirty years, knowing that such beauty belongs to the whole world and must be carefully preserved for those who come after us. It will be like having a friend in Sardinia, waiting for you and reserving the best for you.
publisher
mcS media Srl
via monte Stella 2
10015 Ivrea (TO) - Italy
editor in chief
Stefano Ampollini
Managing editor
Elisa Zanetti
editorial hQ
viale col di Lana 12
20136 milano - Italy
+39 02 45491091
contributors
marco Agustoni, Sofia Barbetta, Enrico S. Benincasa, Alessandra cioccarelli, Erica costa, Flavia colli Franzone, Alberto del Giudice, carolina Falcetta, Simona Lovati , Stella marino, Gaetano moraca, Ada Napi, Daniele Pipitone, carolina Saporiti
photographers
Arasolè , cosimo Buccolieri, Nicola castangia, Erica costa, Elena Leya, Elisa Locci, Alberto maisto, corina Rainer, Gianni Rizzotti, Gavino Sanna, Luca Sgualdini, Angelo Trani, caterina Urgeghe, massimo Virgilio, Daniela Zedda
art director
Luigi Bruzzone
graphic design
Antonella Ferrari
cover © Luca Sgualdini
Stampato su carta ecologica Burgo Selena FSc con inchiostri a base vegetale da chinchio Industria Grafica Srl
un’amicizia trentennale a thirty-year friendship
Bianca atzei, sentirsi a casa
Bianca atzei, feel at home immersione nella natura immersion in nature
Sulla vetta della Gallura on the summit of Gallura
alla scoperta delle Domus de Janas
Discovering the Domus de Janas
l’isola incontaminata
The uncontaminated island il golf è benessere e in Sardegna ancora di più
Golf represents wellbeing, and even more so in Sardinia
Giochiamo a padel?
Should we play padel?
Ceramica: dalla vita all’arte
Ceramics: from life to art
Gallura da fiaba
a fairytale in Gallura
oru nostru, Gianni rizzotti
oru nostru, Gianni rizzotti
Torreruja, un’oasi di relax
Torreruja, an oasis of relaxation
esclusività e armonia con la natura exclusivity and harmony with nature in barca al ristorante
To the restaurant by boat
honeymoon indimenticabili
unforgettable honeymoons
Ciredz, per tutti
Ciredz, for everyone
energia green per le tue vacanze
Green energy for your holidays
Benessere blu
Wellbeing, coloured blue
una vita in rosé
a life in rosé
C’era una volta la confettura once upon a time… we made jam
i profumi dell’isola nuragica in un distillato unico
The scents of the nuragic island in a unique distillate
Chef: rené olianas
Delphina’s news
un’amicizia trentennale
Delphina compie 30 anni e festeggia raccontando la sua storia. Dagli anni Settanta, con i primi investimenti nel Nord Sardegna, a oggi, con le sue otto realtà offre «un’ospitalità mediterranea autentica», alla scoperta del territorio, della cultura e nel pieno rispetto dell’ambiente
un bagno in alcuni dei tratti di costa più belli del nord Sardegna non è l’unico regalo che Delphina fa ai suoi ospiti. l’immersione infatti non è solo nelle calette da sogno delle acque della Gallura e nella natura circostante, ma anche nella cultura, nelle tradizioni culinarie e tra la gente del posto. luoghi incantati mostrano il loro sorriso e la loro anima, pronti a farsi scoprire, in uno scambio che non può essere contenuto semplicemente nella parola ospitalità, ma che meglio si avvicina al concetto di amicizia che viene offerta ai suoi ospiti. un’amicizia che quest’anno compie 30 anni e promette di continuare a crescere, restando un punto di riferimento per chi desidera davvero scoprire l’autenticità della Gallura, regione storica dell’isola affacciata su quello splendido tratto di mare che racchiude al suo interno luoghi come la scintillante Costa Smeralda, la bellezza dell’arcipelago di la Maddalena, il fascino ancora selvaggio della Costa rossa e le grandi dune di Badesi. e autenticità è sicuramente una delle parole chiave della storia di Delphina che prende il via nel 1992 nel complesso residenziale di Cala Capra a palau precedentemente costruito dall’impresa edile peru e Muntoni. Ma prima di ripercorrere quella che per certi versi è la parte di storia più recente di Delphina occorre fare un salto più indietro nel tempo e scoprire l’origine di tutto, quando Delphina ancora non esisteva, ma
Salvatore peru e Francesco Muntoni erano già amici da tempo e iniziavano a lavorare insieme. Sono i primi anni Settanta quando nasce la peru e Muntoni, una realtà che si dedica al miglioramento fondiario rimettendo in sesto i terreni dei contadini. Con il sostegno di fondi della regione, l’impresa ripulisce i campi dalle pietre e con quelle stesse pietre realizza muretti a secco. Sono gli anni in cui la Sardegna viene scoperta dai primi investitori stranieri e la favola della Costa Smeralda, sogno del principe ismaelita Karim aga Khan, fa il giro del mondo. i due soci ampliano il loro business e iniziano a dedicarsi alla costruzione di villette e, successivamente, di alberghi costruiti tutti in posizione strategica, mimetizzati in verdi parchi mediterranei davanti a splendide spiagge e calette che solo chi è del posto può conoscere. e così dal mondo dell’edilizia il gruppo si affaccia anche a quello dell'ospitalità con l’apertura, una dopo l’altra, delle strutture della collezione Delphina. il primo è l’hotel Capo d’orso Thalasso & Spa 5 stelle a palau – costruito nel 1985 e completamente ristrutturato nel 2005. Fanno parte del gruppo anche il resort Valle dell'erica Thalasso & Spa 5 stelle a Santa Teresa Gallura, l’hotel Marinedda Thalasso & Spa 5 stelle e l’hotel relax Torreruja Thalasso & Spa 4
world travel awards
stelle superior a isola rossa, il resort & Spa le Dune a Badesi, mentre il centro di Cannigione accoglie il resort Cala di Falco 4 stelle superior. a palau si trovano anche il park hotel & Spa Cala di lepre 4 stelle e i 60 prestigiosi appartamenti del residence il Mirto. Tutti inaugurati tra gli anni novanta e Duemila e completamente ristrutturati nel corso degli anni. Completano la collezione le Ville del resort Cala di Falco e le Ville del Torreruja, inserite nei rispettivi hotel e resort. nel corso di questi 30 anni Delphina ha percorso molta strada, raggiunto obiettivi importanti e affrontato anche momenti difficili, senza però mai perdere la sua identità e sempre rappresentando una certezza per chi desidera vivere davvero la Gallura. «Mai abbattere la qualità – spiega l’amministratore delegato Marco Muntoni – abbiamo fatto sacrifici, ma siamo sempre andati avanti grazie all’impegno straordinario di tutti i nostri collaboratori». a confermarlo i numerosi premi nazionali e internazionali collezionati nel corso degli anni, tra cui, solo per citare gli ultimi in ordine di tempo, troviamo il prestigioso World’s leading Green independent hotel Group, ovvero migliore gruppo alberghiero indipendente green al mondo e l’italy’s leading hotel Group, cioè migliore gruppo alberghiero italiano ai World Travel
awards 2022. il patto di qualità stretto da Delphina non è solo con gli ospiti, ma anche con la gente del posto: la collana di strutture ha infatti un’anima gallurese e sin dal principio ha voluto offrire ai locali nuove opportunità di lavoro e crescita. al suo esordio la società contava quattro dipendenti, mentre oggi, solo nella sede centrale, operano circa 80 persone, al 95% sarde e quasi tutte donne. Durante la stagione estiva, invece, i dipendenti arrivano quasi a un migliaio. all’interno di Delphina lavorano anche i figli del presidente Francesco Muntoni: l ibero, direttore generale, ed elena, brand manager Delphina. nel corso degli anni il mondo Delphina è cresciuto in ambiti diversi, con l’obiettivo di offrire ai suoi ospiti «un’ospitalità mediterranea autentica» sempre nel pieno rispetto dell’ambiente.
delphina è stata premiata 16 volte aigli splendidi colori delle acque della gallura. foto di alberto Maisto the beautiful colors of the waters of gallura. photo by alberto Maisto
l’attenzione per la natura è alla base della filosofia Delphina sin dal principio e caratterizzava già l’operato dell’impresa edile peru e Muntoni, che ha sempre prediletto la realizzazione di costruzioni basse, perfettamente integrate nel paesaggio, ispirate anche alla cultura degli stazzi, costruzioni rurali poco sviluppate in altezza, dal basso impatto visivo e realizzate con materiali locali. Tra i fiori all’occhiello Delphina troviamo il suo tour operator interno e il primato nella creazione di 6 centri benessere di cui 4 specializzati nella talassoterapia. Dal 2017 ha lanciato il protocollo We are green, simbolo dell’impegno per l’ambiente che si concretizza, solo per fare alcuni esempi, nell’uso di energia 100% verde, nella limitazione dell’uso della plastica, nella scelta di carta ecologica e inchiostri vegetali. Di proprietà è anche il marchio di qualità Genuine Local Food Oriented, a favore di una gastronomia sana attraverso la selezione di ingredienti locali e di stagione. ingredienti che, dal 2019, spesso provengono dal grande orto del resort & Spa le Dune, un terreno di 50.000 mq che dona con generosità i frutti della terra. Dal 2016 il Delphina Journal, il magazine che avete fra le mani, racconta luoghi, tradizioni e persone di questa terra, per farne scoprire i segreti come solo un amico del posto può fare.
A thirty-year friendship Delphina turns 30 and celebrates by telling its story. From the seventies, with the first investments in Northern Sardinia, to today, with its eight companies, it offers «authentic mediterranean hospitality in unique places»
a dip in some of the most beautiful stretches of coast in northern Sardinia is not the only gift that Delphina offers its guests. in fact, the immersive experience is not only in the dream palette of the waters of Gallura and in the surrounding nature, but also in the culture, in the culinary traditions and among the locals. enchanted places show their smile and their soul, ready to be discovered, in an exchange that cannot be contained simply in the word hospitality, but which is more akin to the concept of friendship. a friendship that this year turns 30 and promises to continue growing, remaining a point of reference for those who really want to discover the authenticity of Sardinia and Gallura, a historical region of the island overlooking that splendid stretch of sea that encloses places such as the sparkling Costa Smeralda, the beauty of the la Maddalena archipelago, the still wild charm of the Costa rossa and the large dunes of Badesi. and authenticity is certainly one of the key words in the history of Delphina which began in 1992 in the residential complex previously built by the peru e Muntoni con-
Un traguardo da condividere Delphina ringrazia ospiti e collaboratori con le parole dell'amministratore delegato Marco Muntoni: «Da trent’anni Delphina è ospitalità autentica in luoghi unici. Siamo onorati di essere diventati l’amico in Sardegna dei nostri ospiti, che ci scelgono da tanto tempo per trascorrere con noi il momento più atteso dell’anno e riscoprire ogni volta la bellezza genuina della Gallura. Vogliamo ringraziare tutti, dai nostri collaboratori ai nostri ospiti affezionati» A milestone to share Delphina thanks guests and collaborators with the words of the CEO Marco Muntoni: "For thirty years, Delphina has signified authentic hospitalityin unique places. We are honoured to have become the go-to in Sardinia for our guests, who have chosen us for a long time to spend with us the most highly anticipated moments of the year and rediscover the genuine beauty of Sardinia and Gallura. We want to thank everyone, from our employees to our loyal guests".
struction company. But before retracing what in some ways is the most recent part of Delphina's history, it is necessary to take a step back in time and discover the origin of everything, when Delphina did not yet exist, but Salvatore peru and Francesco Muntoni were already friends for some time and began to work together. Peru e muntoni was founded in the early 1970s, a company dedicated to land improvement by restoring the land of the farmers. With the support of funds from the region, the company cleans farmers' fields of stones and with those same stones it creates dry-stone walls. These are the years in which Sardinia is discovered by the first foreign investors and the fairy tale of the Costa Smeralda, the dream of the ismaili prince Karim aga Khan, travels around the world. The two partners expanded their business and began to dedicate themselves to the construction of villas and, subsequently, of hotels, all in a strategic position in front of beautiful beaches and coves that only those who are from the place can know. and so from the world of construction they also took on the world of hospitality, with the succession of the openings of the various hotels of the Delphina collection: the first was the hotel Capo d'orso Thalasso & Spa built in 1985 and completely renovated in 2005; the 5-star resort Valle dell'erica Thalasso & Spa in Santa Teresa Gallura, the 5-star hotel Marinedda Thalasso & Spa and the hotel relax Torreruja
Thalasso & Spa 4 superior stars in isola rossa, the resort & Spa le Dune in Badesi are also part of the group, while the center of Cannigione welcomes the 4-star superior resort Cala di Falco. in palau there are also the 4-star park hotel & Spa Cala di lepre and the 60 prestigious apartments of the residence il Mirto. all inaugurated in the 1990s and 2000s and completely renovated over the years. The Villas of the Cala di Falco resort and the Villas of Torreruja, inserted in their respective hotels and resorts, complete the collection. During these 30 years, Delphina has come a long way, achieved important goals and also faced difficult moments, without ever losing its identity and always representing a sure bet for those who really want to experience Sardinia. «never lower the quality, – explains the Ceo Marco Muntoni – we have made sacrifices, but we have always moved forward thanks to the extraordinary commitment of all our collaborators». This is confirmed by the numerous national and international awards collected over the years, including, just to mention the latest in order of time, we find the prestigious World's leading Green independent hotel Group and italy's leading hotel Group at the World Travel
travel awards
awards 2022. The quality agreement made by Delphina is not only with the guests, but also with the locals: the series of hotels truly has a Sardinian soul, and from the beginning wanted to offer the locals new opportunities for work and growth. at the beginning, the company had four employees, while today, only in the headquarters, about 80 people are working, 95% of whom are Sardinian and almost all women. During the summer season, however, the number of employees reaches almost a thousand. Delphina also employs the children of Francesco Muntoni: libero, as general manager, and elena, as brand manager. o ver the years, the world of Delphina has grown in different areas, with the aim of offering its guests «authentic Mediterranean hospitality in unique places», always in full respect of the environment. attention to nature has been the basis of the Delphina philosophy from the beginning and already characterised the work of the construction company Peru e muntoni, which has always preferred the construction of low buildings, perfectly integrated into the landscape, also inspired by the culture of the 'stazzi', rural buildings little developed in terms of height, with a low visual impact and made with local materials. among the Delphina flagships, we find its internal tour operator and the primacy in the creation of 6 wellness cen-
tres, of which 4 are specialised in thalassotherapy. Since 2017 it has launched the We are green protocol, a symbol of commitment to the environment that translates into, just to give some examples, the use of 100% green energy, the limitation of the use of plastic, and the choice of ecological paper and plant-based inks. it also owns the quality brand Genuine Local Food Oriented, in favour of a healthy gastronomy through the selection of local and seasonal ingredients. ingredients that, since 2019, often come from the large garden of the resort & Spa le Dune, a five-hectare plot that generously donates the fruits of the earth. Since 2016, the Delphina Journal, the magazine you have in your hands, has been telling stories of the places, traditions and people of this land, to discover its secrets as only a local friend can.
delphina has received awards 16 times at the world
Sentirsi a casa Bianca atzei
La cantante italiana ha appena pubblicato “Il mio canto libero”, un disco-regalo per il suo piccolo Noa Alexander. Prima di una estate di musica si è concessa qualche giorno nella sua Sardegna, cosa che non manca mai di fare perché per lei è “casa”
la Sardegna l’ha nel cuore, ma anche nelle vene. Bianca atzei è nata a Milano ma, sin dalla tenera età, ha mantenuto uno stretto legame con la terra dei suoi genitori. «per me è casa» e non facciamo fatica a crederle, visto il rapporto che ha costruito con il pubblico di questa regione sin dagli inizi della sua carriera. il 2023 è un anno importante per lei: il 18 gennaio ha dato alla luce il piccolo noa alexander, a cui ha dedicato il suo ultimo disco uscito il 9 luglio, Il mio canto libero. È una raccolta di grandi canzoni italiane riproposte qui in una versione delicata, quasi da ninna nanna, le stesse che faceva ascoltare a noa durante la gravidanza. Con lei abbiamo parlato di questa recente uscita discografica e anche del primo soggiorno da mamma in Sardegna, al resort Valle dell’erica Thalasso & Spa Sei da poco ritornata sul palco con le prime date del tuo tour che durerà per tutta l’estate. Come sono andati questi primi concerti?
Molto bene! il tour è iniziato con una data in puglia e recentemente ho suonato sia in Calabria sia in Sardegna, dove tornerò agli
inizi di luglio. Sono molto contenta e carica, non vedo l’ora di continuare!
C‘è un tour in corso, ma è arrivato anche un disco, Il mio canto libero, uscito il 9 giugno. È un album particolare perché racchiude canzoni alle quali sei molto legata e che hai riarrangiato in una chiave più delicata… ho messo insieme alcune canzoni che ho sempre cantato a noa alexander quando ero incinta. Spero che diventi un po’ una sorta di playlist per chi è in dolce attesa e per i bimbi di tutte le età. Sono canzoni scritte da grandi artisti, che tutti conosciamo e che ne Il mio canto libero propongo in una chiave più dolce, quasi da ninna nanna.
Le canzoni che hai scelto fanno senz’altro parte dell’immaginario collettivo italiano. C’è anche un brano cronologicamente più recente degli altri, Solo per te dei Negramaro. Come mai l’hai scelto?
È una canzone che amo in tutte le versioni proposte da Giuliano. È molto delicata e secondo me si prestava molto per questo disco. l’ho sempre ascoltata in gravidanza,
noa gradiva e quindi l’ho messa. Qual è, se c’è, la canzone preferita di Noa? Senz’altro Il mio canto libero. Immagino che queste otto canzoni non fossero le uniche candidate a finire in questo disco. È stato difficile scegliere la track list? Sì, ce n’erano delle altre. Quelle che trovate su Il mio canto libero sono le canzoni che ho fatto ascoltare più spesso a noa quanto era nella mia pancia. È stato questo il criterio per la scelta.
Ti sei chiesta cosa dirà Noa di questo disco quando sarà grande? Me lo sto chiedendo spesso negli ultimi tempi. Spero che lui potrà apprezzare questo regalo che ci siamo fatti insieme. Sono contenta che conoscerà queste grandi canzoni che sono importanti per noi italiani, canzoni che a mio parere devono rimanere sempre vive e tramandarsi di generazione in generazione. Qual è il tuo rapporto con la Sardegna? È qualcosa di molto importante per me. Quando ero piccola, finita la scuola, i miei genitori mi mandavano in Sardegna a trascorrere l’estate dai parenti. Siamo sempre venuti per tutte le feste, natale,
Capodanno e pasqua. Questo ha cementato il rapporto che ho con l'isola: mi sento parte di questa terra, in tutto e per tutto. le mie radici sono qui e ho bisogno ogni tanto di tornare. la Sardegna mi calma e mi dà forza, mi rigenera con i suoi paesaggi e i suoi profumi.
Cosa succede quando ti capita di esibirti in Sardegna? il pubblico cambia da regione a regione in italia, ma ovunque mi trovi percepisco sempre l’energia del luogo. in Sardegna c’è questa appartenenza forte e, quando vengo a cantare qui, la sento molto, per me è sempre come stare a casa. e a casa stai bene.
Al momento, l’ultima data del tuo tour è alla Balera dell’Ortica a Milano. Anche questo è un posto per te importante? le date sono ancora in aggiornamento, se
ne aggiungeranno probabilmente altre, ma come mi è già capitato, chiuderò il mio tour e la stagione estiva della Balera. È una tappa ormai fissa, amo quel posto e le persone che lo vivono. Ci vado spesso, mi diverto, alle volte salgo sul palco e canto una canzone con la band che c’è. anche la Balera per me è “casa”.
Recentemente hai soggiornato al Resort Valle dell’Erica Thalasso & SPA. Come ti sei trovata? la struttura è meravigliosa, immersa nel verde incontaminato. C’è molta attenzione per il green e la conservazione dell’ambiente. Tutto sa di Sardegna in questo posto. C’è stata una grande accoglienza e sono rimasta colpita dalla gentilezza, dalla disponibilità e dal sorriso delle persone che lavorano nella struttura. C’è veramente un’attenzione particolare per gli
ospiti, non è una cosa scontata. una sera mi sono esibita e ne ho approfittato per ringraziare tutti per l’accoglienza, ho percepito proprio la passione che hanno per questo lavoro. Devo dire, poi, che il cibo è uno dei punti di forza di Delphina: non è facile trovare strutture tanto grandi, con una proposta gastronomica così curata e di tale varietà e qualità.
Cosa ne pensi dei servizi dedicati ai più piccoli? Ci sono tanti servizi: dal mini club alla nursery, senza dimenticare l’assistenza delle puericultrici. nella nursery ci sono stanze per cambiare i neonati in totale tranquillità con tutto quello che serve. Spesso quando si viaggia con i bimbi piccoli si portano con sè molte cose, qui invece si potrebbe non portare nulla: semplicemente perchè c’è tutto.
Feel at home, Bianca Atzei The Italian singer has just released "Il mio canto libero", a tribute album for her little Noa Alexander. Before a summer of music, she gave herself a few days in her Sardinia, something she never fails to do because for her it is "home"
Sardinia is in her heart, but also in her veins. Bianca atzei was born in Milan but, from a tender age, she has maintained a close link with the land of her parents. "For me, it is home" and we can easily believe it, given the relationship she has built with the public in this region since the beginning of her career. 2023 is an important year for her: on 18 January she gave birth to little noa alexander, to whom she dedicated her last album released on 9 July, Il mio canto libero. it is a collection of great italian songs revived here in a delicate, almost lullaby version, the same that she sang to noa during her pregnancy. We talked with her about this recent record release and also about her first stay in Sardinia as a mother, at the Valle dell'erica Thalasso & Spa resort. You have recently returned to the stage with the first dates of your tour that will last throughout the summer. How did these first concerts go? Very well! The tour began with a date in puglia and recently i played both in Calabria and in Sardinia, where i will return at the beginning of July. i am very happy and excited, i can't wait to continue!
There is a tour going on, but there is also an album, Il mio canto libero, released on 9 June. It is a special album because it contains songs to which you are very attached and that you have rearranged in a more delicate way... i put together some songs that i always sang to noa alexander when i was pregnant. i hope it becomes a bit of a go-to playlist for those who are expecting, and for children of all ages. They are songs written by great artists, which we all know and that in Il mio canto
libero i offer in sweeter versions, almost like a lullaby. The songs you have chosen are certainly part of the Italian collective imagination. There is also a chronologically more recent piece of music than the others, Solo per te by Negramaro. Why did you choose it? it is a song that i love in all the versions performed by Giuliano. it's very delicate and i think it lent itself a lot to this record. i always listened to it when i was pregnant, noa liked it and so i included it.
What, if any, is Noa's favourite song? Definitely Il mio canto libero
I am guessing that these eight songs weren't the only candidates to end up on this record. Was it difficult to choose the track list? Yes, there were others. Those that you find on il mio canto libero are the songs that i would have noa listen to the most often when he was in my belly. This was the criterion for the choice. Have you ever wondered what Noa will say about this record when he's older? i've been wondering that a lot lately. i hope that he will appreciate this gift we gave each other. i am glad to know these great songs that are important to us italians, songs that in my opinion must always remain alive and be handed down from generation to generation. What is your relationship with Sardinia? it's something that is very important to me. When i was little, after school, my parents would send me to Sardinia to spend the summer with my relatives. We have always come for all the holidays: Christmas, new Year and easter. This has cemented the relationship i have with the island: i feel part of this land, in every way. My roots are here and i need to come back from time to time. Sardinia calms me and gives me strength, it regenerates me with its landscapes and its scents. What happens when you perform in Sardinia? The audience changes from region to region in italy, but wherever i am i always feel the energy of the place.
in Sardinia there is this strong sense of belonging and, when i come to sing here, i feel it a lot, for me it is always like being at home. and at home you feel just fine. At the moment, the last date of your tour is at the Balera dell'Ortica in Milan. Is this an important place for you too?
The dates are still being updated, probably more will be added, but as has already happened to me, close my tour and the summer season of the Balera. it is a fixed stage: i love that place and the people who live there. i go there often, i have fun: sometimes i go on stage and sing a song with the band there. The Balera is also "home" to me.
You have recently stayed at the Valle dell'Erica Thalasso & SPA Resort. How did you find the experience? The hotel is wonderful, surrounded by unspoiled greenery. There is a lot of attention to green themes and the conservation of the environment. everything tastes like Sardinia in this place. There was a great welcome and i was impressed by the kindness, approachability and smiles of the people who work in the hotel. There is genuinely special attention to guests: it is not a foregone conclusion. one evening i performed and i took the opportunity to thank everyone for the welcome: i felt the passion they have for this work. i must say, then, that food is one of the strengths of Delphina: it is not easy to find such large hotels with a gastronomic proposal so refined and of such variety and quality.
What do you think of the services dedicated to children? There are many services: from the mini club to the nursery, not to mention the assistance of childcare providers. in the nursery there are rooms to change babies in total tranquility with everything you need. often when travelling with small children you have to take many things with you: here, on the other hand, you could not bring anything: simply because there is everything you need.
l’acqua assorbe la maggior parte dei colori già dai primi metri di profondità the water absorbs most of the colours already from the first metres of depth
iMMersione nella natura
La natura in tutte le sue forme è il soggetto preferito di Luca Sgualdini. Nei suoi scatti troviamo vegetazione, animali, cieli e il mondo sottomarino, la sua passione più grande. Non a caso sente di avere raggiunto uno scopo quando qualcuno, dopo aver osservato le sue foto, gli confida di avere deciso di iscriversi a un corso di immersioni o di essersi messo lo zaino in spalla per partire per le montagne Nature in all its forms is Luca Sgualdini's favourite subject. In his shots we find vegetation, animals, skies and the underwater world, his greatest passion. It is no coincidence that he feels that he has achieved a goal when someone, after observing his photos, confides to him that they have decided to enrol in a diving course or that they have put on their backpack to set off for the mountains.
dall’alto verso il basso: sott’acqua si incontrano organismi insoliti. sinuose dune accarezzate dal vento from top to bottom: under water there are unusual organisms. sinuous dunes caressed by the wind
un ginepro si protende verso il mare a juniper leans towards the sea
Luca Sgualdini (1962) Viaggiatore irriducibile, ama lasciarsi sedurre dalla sua Sardegna, che esplora dalle selvagge montagne alle profondità dei mari. Ha studiato graphic design, è istruttore e fotografo subacqueo e speleosub. Si occupa di produzioni video e direzione della fotografia per spot, documentari e cortometraggi. Luca Sgualdini (1962) An unyielding traveller, he loves to be seduced by his Sardinia, which he explores from the wild mountains to the depths of the seas. He has studied graphic design, is an instructor and underwater photographer and cave diver. He deals with video productions and direction of photography for advertisements, documentaries and short films.
Com’è nata la passione per la fotografia? Quando ero ragazzino mio padre fotografava in bianco e nero, sviluppava e stampava in casa. Credo sia iniziato tutto così. all’inizio ritraevo gli amici, la band in cui suonavo e improvvisavo set casalinghi. un’altra passione che mi ha instillato mio padre è quella per il mare: ho poi unito questi interessi. Cosa la spinge a prendere in mano la macchina fotografica? Dovendola impugnare spesso per lavoro, ho perso la spontaneità di un tempo, ma mi capita ancora di aver bisogno di immortalare una scena, un posto, una situazione. Catturarne la bellezza. Soprattutto durante le escursioni. Come sceglie i luoghi da fotografare? amo viaggiare e sono sempre alla ricerca di luoghi nuovi da esplorare. nei miei scatti c’è anche tanta Sardegna: è qui che abito e poi abbiamo la fortuna di disporre di paesaggi molto vari. Colgo due anime: una più osservatrice e una più astratta ed emozionale, è così? Mi piace descrivere una mia visione della realtà, magari edulcorando certi aspetti o cercando di escludere ciò che non mi piace. a volte ho sperimentato con le foto astratte, ma è un terreno che affronto con timidezza. Fa anche foto con lunghe esposizioni… È una tecnica che amo: fa apparire insoliti anche luoghi banali. la luce viene in un certo modo stravolta. È una modalità che richiede tempo e consente di concentrarsi sull’inquadratura. altre volte mi diverto con un 500 mm catadiottrico degli anni 80. Che accorgimenti richiede la fotografia subacquea? la fotocamera deve essere scafandrata o concepita per resistere alla pressione dell’acqua. poi si deve far conto con la rifrazione: la luce passando dall’aria attraverso il vetro della maschera o dell’oblò dello scafandro subisce un cambio di angolo. inoltre si hanno forti aberrazioni cromatiche ai bordi del fotogramma. C’è anche il problema della luce: l’acqua assorbe la maggior parte dei colori già dai primi metri di profondità, per lasciare visibile solo il blu, da circa 15 metri fino a circa 500 metri, dove è buio. Si devono usare flash o altra illuminazione. Ma dà soddisfazione e riserva sorprese: anche dopo migliaia di immersioni, capita di incontrare qualcosa di nuovo e di spettacolare, che non si era mai visto prima.
iMMersion in nature
How did your passion for photography come about?
When i was a child, my father photographed in black and white, developed and printed at home. i think that's how it all started. at first i was portraying friends, the band in which i played, and improvising home sets. another passion that my father instilled in me is the passion for the sea: i then combined these interests.
What makes you pick up the camera? having to hold it often for work, i have lost the spontaneity of the past, but i still need to capture a scene, a place, a situation. Capture its beauty. especially during excursions.
How do you choose the places to take your photographs? i love to travel and i am always looking for new places. in my shots there is also a lot of Sardinia: this is where i live and then we are lucky to have very different landscapes. I capture two spirits: one more observant and one more abstract and emotional, is that it? i like to describe my vision of reality, perhaps sweetening certain aspects or trying to exclude what i don't like. Sometimes i've experimented with abstract photos, but it's a terrain i face with shyness. He also takes pictures with long exposures... it's a technique i love: it makes even mundane places seem unusual. The light is somewhat distorted. it is a time-consuming mode and allows you to focus on shooting. other times i have fun with a 500 mm retro-reflector from the 1980s.
What are the requirements for underwater photography? The camera must be dipped or designed to withstand water pressure. Then you have to take into account refraction: the light passing from the air through the glass of the mask or the window of the diving suit undergoes a change of angle. in addition, there are strong chromatic aberrations at the edges of the frame. There is also the problem of light: the water absorbs most of the colours already from the first metres of depth, to leave only the blue visible, from about 15 metres to about 500 metres, where it is dark. Flash or other lighting must be used. But it gives satisfaction and offers surprises: even after thousands of dives, you happen to encounter something spectacular, which you had never seen before.
Sulla vetta della Gallura
II monte Limbara è l’unica vera montagna del Nord Sardegna e regala uno spettacolo storico, geologico, botanico e faunistico mai banale in ogni stagione. Imponente e suggestivo, segna i confini tra la Gallura e il Logudoro e invita alla sua lenta scoperta grandi e piccoli, esperti e meno esperti lungo la fitta rete di sentieri che attraversa paesaggi dalle forme geometriche irregolari, dentro un caos di bellezze che svettano nel cielo tra foreste di conifere, pinnacoli di roccia e corsi d’acqua che scorrono copiosi rendendo la montagna gallurese mutevole come il granito stesso che la caratterizza
imponente e suggestivo, il Monte limbara, invita alla sua lenta scoperta attraverso paesaggi dalle forme geometriche irregolari in un susseguirsi di bellezza senza pari
Erica Costa nata sui litorali turchesi della Gallura ama la montagna dove trascorre le giornate tra studio, lavoro e tempo libero. Nella sua attività di guida ambientale escursionistica ha unito la sua passione per la natura e la fotografia specializzandosi in escursioni naturalistiche fotografiche in Sardegna. Erica Costa born on the turquoise coast of Gallura, loves the mountains where she spends her days divided between study, work and free time. In her work as an environmental hiking guide, she has combined her passion for nature and photography, specialising in photographic nature excursions in Sardinia.
www.erykainviaggio.com
il Monte l imbara si divide tra i comuni di Tempio pausania, Calangianus, oschiri e Berchidda e raggiunge i 1.362 metri di altitudine con la scenografica punta Sa Berrìtta, nota anche come rocca Manna Supràppare, caratterizzata da un parallelepipedo di roccia posto in incredibile equilibrio su una stretta cima, il cui pregio ambientale l’ha portata a essere riconosciuta – insieme al maestoso e raro arco di granito situato poco al di sotto – monumento naturale regionale, raggiungibile attraverso i sentieri panoramici sulla zona sommitale del massiccio, tutti segnalati e percorribili sia a piedi che in mountain bike. punta Bandèra, punta Balistréri e punta Giugantìnu completano il quadro delle cime più alte del l imbara da dove lo sguardo correrà sulle fertili pianure del logudoro, sulle bianche montagne della Baronia e sull’intera Gallura: dai monti di aggius al pianoro di Tempio pausania, da Santa Teresa Gallura con Capo Testa a olbia con Tavolara davanti, dalla Costa Smeralda all’arcipelago di la Maddalena fino alle imponenti candide falesie corse di Bonifacio e di Capo pertusato nelle giornate più limpide.
Se i paesaggi sconfinati sono i protagonisti della nuda zona più elevata caratterizzata dalla spericolata coreografia di enormi inselberg, spavalde guglie e sculture naturali, davanti alle quali la fantasia si diverte a individuare curiose sagome zoomorfe e antropomorfe, fitte foreste di conifere alternate a rigogliose sugherete sono il richiamo, a quote medie, per residenti e turisti alla ricerca di fresco durante le stagioni calde e di suggestivi scatti innevati in inverno. Sulle verdi pendici del l imbara si può scegliere tra un pic nic sotto le grandi sequoie di Vallicciola, un bagno nelle piscine naturali che si formano lungo il corso del rio
pisciaroni, note anche come “l i pischini di Curadoreddu” tra massi granitici levigati e arrotondati, una sosta accanto alla piccola chiesa campestre della Madonna delle neve avvolta dai profumi di erica, corbezzolo e fillirea oppure prenotare una visita al “Centro di ripopolamento mufloni e fauna selvatica” nel bosco di Curadureddu (che ospita anche il “Museo di arte ambientale del parco del l imbara”), per conoscere da vicino l’animale più rappresentativo degli ambienti montani dell’isola, il muflone sardo, specie autoctona della Sardegna e della Corsica, una volta a rischio estinzione, ma ora in netta ripresa numerica grazie al progetto di reintroduzione della specie nell’areale storico del Monte l imbara. Così come il muflone, anche il daino, estinto alla fine degli anni ’60 a causa di un’eccessiva pressione venatoria e del bracconaggio, è stato reintrodotto sulla montagna gallurese ed è oggi possibile intravedere qualche esemplare, ben riconoscibile dalla parte dorsale pomellata di bianco, tra i boschi attraversati dai 90 chilometri di sentieri curati dall’agenzia Forestas. Qui un occhio attento riconoscerà anche i pregiati endemismi floreali che colorano l’argento colato del granito dalle vette ai pendii alle valli, come il rovo del l imbara, una delle piante più rare al mondo, l’elegante zafferanetto, lo sparviere, il cui nome deriva dal nome greco del rapace che pare si cibi della pianta per ottenere la sua celebre acutissima vista, e la graziosa viola del l imbara. i bizzarri giochi di forme e colori del granito, la rigogliosa flora e la fauna guardinga si legano alla millenaria storia dell’uomo che nella grande montagna del nord Sardegna, in tempi remoti, ha trovato riparo mentre oggi scopre nuove emozioni, caotiche e inafferrabili proprio come il l imbara stesso.
On the summit of Gallura mount Limbara is the only true mountain in Northern Sardinia and offers a historical, geological, botanical and faunal spectacle that is never trivial in any season. Impressive and evocative, it marks the boundaries between Gallura and Logudoro and invites everyone to discover it slowly: old and young, experts and amateurs, along the dense network of paths that cross landscapes with irregular geometric shapes, within a chaos of beauties that rise in the sky between coniferous forests, rock pinnacles and streams that flow copiously, making the Gallura mountain as changeable as the granite itself that characterises it
Mount limbara is divided between the municipalities of Tempio pausania, Calangianus, oschiri and Berchidda and rise to 1,362 metres of altitude with the scenic punta Sa Berrìtta, also known as rocca Manna Supràppare, characterised by a parallelepiped of rock placed in incredible balance on a narrow summit, whose environmental value has led it to be recognised – together with the majestic and rare granite arch located just below – as a regional natural monument, which can be visited through the panoramic paths on the top of the massif, all marked and accessible both on foot and by mountain bike. punta Bandèra, punta Balistréri and punta Giugantìnu complete the picture of the highest peaks of limbara from where the gaze will run across the fertile plains of logudoro, the white mountains of Baronia and the whole of Gallura: from the mountains of aggius to the plateau of Tempio pausania, from Santa Teresa Gallura with Capo Testa in olbia with Tavolara in front, from the Costa Smeralda to the archipelago of la Maddalena to the imposing white cliffs of Bonifacio and Capo pertusato on the clearest days.
if the boundless landscapes are the protagonists of the bare higher area characterised by the reckless choreography of huge inselbergs, bold spires and natural sculptures, faced with which the imagination enjoys identifying curious zoomorphic and anthropomorphic shapes, dense coniferous forests alternating with lush cork oaks are the call, at
medium altitudes, for residents and tourists looking for cool conditions during the hot seasons and evocative snowy scenes in winter.
on the green slopes of the limbara, you can choose between a picnic under the sequoias of Vallicciola, a dip in the natural pools that are formed along the course of the rio pisciaroni, also known as "li pischini di Curadoreddu" between polished and rounded granite boulders, a stop next to the small country church of the Madonna delle neve wrapped in the scents of heather, strawberry trees and phillyrea or book a visit to the "Centre for the repopulation of mouflons and wildlife" in the forest of Curadureddu (which also houses the "Museum of environmental art of the limbara park"), to get to know the most representative animal of the island's mountain environments, the Sardinian mouflon, a species native to Sardinia and Corsica, once at risk of extinction, but now in clear numerical recovery thanks to the project to reintroduce the species to the historical area of Monte limbara. as well as the mouflon, also the deer, extinct at the end of the 1960s due to excessive hunting pressure and poaching, has been reintroduced to the Gallura mountain and it is now possible to glimpse some specimens, very recognisable on account of the dappled white dorsal part, among the forests crossed by the 90 kilometres of paths cared for by the Forestas organisation. here, a careful eye will also recognise the precious floral endemic species that colour the silver cast of granite from the peaks to the slopes to the valleys, such as the limbara bramble, one of the rarest plants in the world, the elegant saffron, the sparrowhawk, whose name derives from the Greek name of the raptor that seems to feed on the plant to obtain its famous sharpest sight, and the graceful purple of the limbara. The bizarre plays of shapes and colours of granite, the lush flora and fauna of the Guardinga are linked to the millenary history of the people who, in ancient times, found refuge in the great mountain of northern Sardinia, while today they discover new emotions, chaotic and elusive just like limbara itself.
impressive and evocative, Mount limbara invites you to discover it slowly through landscapes with irregular geometric shapes in a succession of unparalleled beauty
alla scoperta delle doMus de Janas
Letteralmente “case delle fate”, queste antiche grotte scavate nella roccia sono protagoniste di numerose leggende. In realtà le domus de janas sono un tipo di sepoltura preistorica caratteristica della Sardegna. Ecco le più significative del Nord Sardegna
Se ne trovano un po’ in tutta la Sardegna e sono grotte scavate nella roccia. le domus de janas sono state immaginate come abitazioni di piccole fate che tessono vesti d’oro, come narrano alcune leggende. ancora oggi nascono nuovi racconti su queste piccole donne immaginate indipendenti e legate al mondo sacro e considerate anche maghe e sacerdotesse. in realtà le domus non sono le abitazioni di creature magiche, ma una tipologia di sepoltura ipogeica del neolitico recente. Spesso questi piccoli loculi erano monocellulari, ovvero costituiti da un unico vano, ma potevano anche essere collegati tra loro ed essere talmente grandi da apparire come delle vere e proprie stanze ricavate nella roccia, all’interno delle quali, probabilmente, si svolgevano anche dei riti funerari. Sovente le pareti conservano incisioni decorative come ad esempio forme taurine che rimandano al culto del toro o geometriche, con dettagli dipinti. le domus erano realizzate per garantire continuità tra la vita e la morte, ricostruendo per i morti le loro abitazioni di quando erano in vita. erano quindi riprodotti, in rilievo, travi lignee, architravi, finte porte, ma anche pilastri e altri elementi architettonici delle case in legno. Furono riutilizzate in tempi più recenti, anche in età paleocristiana, come chiese rupestri.
Visitare questi siti archeologici può essere un’idea per un’escursione alla scoperta dell’entroterra e dell’antica storia della Sardegna. aree archeologiche particolarmente degne di nota sono la necropoli di anghelu ruju vicino ad alghero e quella di Sant’andrea priu a Bonorva, entrambe caratterizzate dalla presenza di un numero elevato di queste sepolture. nel piccolo paese di Bortigiadas, invece, si conserva la domus de janas di Tisiennari. Di tipo monocellulare, si caratterizza per incisioni neolitiche di tipo geometrico e la presenza di una falsa porta. Questa domus si trova all’interno del terreno di un privato, sempre felice di aprire le porte ai visitatori che desiderano visitare il sito.
Dalla Gallura ci si può muovere alla scoperta delle domus de janas nei territori limitrofi: anglona, Monte acuto, logudoro e Baronia. Diverse Domus de janas si trovano vicino all’altare rupestre di Santo Stefano nel territorio di oschiri, a pochi chilometri dal centro abitato. Questo sito archeologico merita una particolare menzione. Si tratta di un
immaginate come abitazioni di fate, in realtà le domus de janas sono una tipologia di sepoltura ipogeica del neolitico recentela rocca di sedini. foto di caterina urgeghe. the rocca of sedini. photo by caterina urgeghe
banco di granito caratterizzato da una serie di incisioni geometriche, incavi triangolari e semicircolari. r appresenta, infatti, un unicum in tutto il Mediterraneo, la datazione è incerta ma probabilmente risale al neolitico recente, periodo al quale risalgono le vicine domus de janas, che in parte confermano la valenza sacra e cultuale dell’area. la funzione di questo sito archeologico, che prende il nome dalla chiesa che si trova proprio lì davanti, non è stata ben identificata e dona a questo sito archeologico un fascino di un grande mistero. l’accesso è gratuito ma si consiglia di visitarlo in compagnia di una guida turistica.
Decisamente particolare è la roccia dell’elefante affacciata sulla strada SS 134 che da Sedini porta al borgo medioevale di Castelsardo. Si tratta di una particolarissima roccia naturale a forma di proboscide utilizzata in antichità proprio come sepoltura ipogea. il sito è facilmente accessibile dalla strada, ed è possibile parcheggiare l’auto nei pressi. Senza dubbio la domus de janas più affascinante del nord
Sardegna, è quella di Sedini. oggi “la rocca”, così è noto questo grande monolite che si trova proprio nel centro del paese, ospita il Museo delle Tradizioni etnografiche dell’anglona conservando al suo interno antichi arredi e oggetti della vita quotidiana insieme a strumenti di lavoro, che testimoniano la vita in questa particolarissima abitazione scavata nella roccia su tre livelli e per 129 metri quadrati. i primi usi risalgono al iV - ii secolo a.C. quando venne impiegata come ipogeo funerario, ma diverse sono state le destinazioni d’uso nei secoli: ripostiglio di animali, cava e anche prigione. la visita al museo inizia dagli ambienti più antichi dedicati alle essenze arboree, i fossili e i minerali e una mostra fotografica del territorio. Successivamente si visita una casa con mobili d’epoca e dalla terrazza della camera da letto si può ammirare la vallata del rio Silanis su cui si affacciano le particolari rocce calcaree di Sedini. Dalle origini preistoriche fino alla vita contadina recente questa domus de janas riesce a farci scoprire parte del lungo passato della Sardegna.
discovering the doMus de Janas Literally "fairy houses", these ancient caves carved into the rock feature in numerous legends. In reality, the domus de janas are a type of prehistoric burial characteristic of Sardinia. Here are the most significant ones in Northern Sardinia
They are found here and there throughout Sardinia and are caves carved into rock. The domus de janas have been imagined as dwellings of small fairies that weave golden robes, as some legends tell. even today, new stories are born about these small women, who are imagined as independent and linked to the sacred world and also considered witches and priestesses. in reality, the domus are not the homes of magical creatures, but a type of hypogeic burial of the late neolithic period. often these small loculi were single-celled, that is, made up of a single compartment, but they could also be connected to each other and be so large as to appear as real rooms obtained in the rock, inside which, probably, funerary rites also took place. often the walls retain decorative engravings, such as taurine shapes that refer to the cult of the bull, or geometric shapes with painted details. The domus were built to ensure continuity between life and death, rebuilding their homes for the dead when they were alive. They were then reproduced, in relief, wooden beams, lintels, fake doors, but also pillars and other architectural elements of wooden houses.
They were reused in more recent times, even in early Christian times, as rock churches. Visiting these archaeological sites can be an idea for an excursion to discover the hinterland and the ancient history of Sardinia. particularly noteworthy archaeological areas are the necropolis of anghelu ruju near alghero and that of Sant'andrea priu in Bonorva, both characterised by the presence of a large number of these burials.
in the small village of Bortigiadas, on the other hand, the domus de janas of Tisiennari is preserved. of the single-cell type, it is characterised by neolithic engravings of a geometric type and the presence of a false door. This domus is located on land owned by a private individual, who is always happy to open the doors to visitors who wish to visit the site. From Gallura, you can move on to the discovery of the domus de janas in the neighbouring territories: anglona, Monte acuto, logudoro and Baronia. Several Domus de janas are located near the rock altar of Santo Stefano in the territory of oschiri, a few kilometres from the town. This archaeological site deserves a special mention. it is a granite bench characterised by a series of geometric incisions, trian-
gular and semicircular recesses. it represents, in fact, a unicum throughout the Mediterranean; the dating is uncertain but probably dates back to the late neolithic, a period to which the nearby domus de janas date back, which in part confirm the sacred and religious value of the area. The function of this archaeological site, which takes its name from the church that is located right there, has not been well identified and gives this archaeological site a charm of great mystery. access is free but it is recommended to visit it in the company of a tour guide. The elephant rock overlooking the SS 134 road from Sedini leads to the medieval village of Castelsardo. it is a very particular natural rock in the shape of a proboscis used in antiquity as an underground burial. The site is easily accessible from the road, and you can park your car nearby. Without a doubt, the most fascinating domus de janas in northern Sardinia is that of Sedini. Today "la rocca", as this great monolith that is located right in the centre of the town is known, houses the Museum of ethnographic Traditions of anglona, inside of which ancient furniture and objects of daily life are preserved, along with work tools, which testify to life in this very particular house carved into the rock on three levels and spread over 129 square metres. The first uses date back to the 4th–2nd century BC, when it was used as a funerary hypogeum, but there have been different uses over the centuries: as animal storage, a quarry and even a prison. The visit to the museum starts from the oldest rooms dedicated to tree essences, fossils and minerals and a photographic exhibition of the territory. Then you visit a house with period furniture and from the terrace of the bedroom you can admire the valley of the rio Silanis, which the particular limestone rocks of Sedini overlook. From prehistoric origins to the recent peasant life, this domus de janas manages to let us discover part of Sardinia's long past.
imagined as fairy homes, in reality, the domus de janas are a type of hypogeic burial of the late neolithic periodwords carolina saporiti
l’isola incontaMinata
Luoghi inalterati, paesaggi isolati, rare specie vegetali e animali, una storia significativa e soprattutto un mare eccezionale. Benvenuti nell’isola dell’Asinara che fa da spartiacque tra mare aperto e golfo omonimo
Vi sentirete in un altro mondo - più bello - quando arriverete per la prima volta (ma anche la seconda, la terza e pure la decima) sull’isola dell’asinara. un luogo rimasto isolato per quasi un secolo e che oggi si presenta incontaminato, protettore di una fauna e di una vegetazione ricchissime per biodiversità, e con uno dei mari più belli che i vostri occhi potranno mai incontrare. l’asinara è parco nazionale dal 1997 e area Marina protetta dal 2002 e, grazie a questa doppia forma di tutela, è una terra incontaminata da esplorare in bici, a cavallo, in trenino o noleggiando un’auto elettrica. l’isola dell’asinara è la terza più grande della regione Sardegna, ha un’estensione di 50 chilometri quadrati e 110 chilometri di coste. Si raggiunge in traghetto, da porto Torres (comune di cui fa parte) o da Stintino (a cui è legata storicamente come vedremo), passando davanti all’isola piana e attraversando uno stretto lembo di mare poco profondo e con un fondale di sabbia bianchissima, che si chiama passaggio dei Fornelli.
Siamo all’estremo nord ovest della Sardegna, di fronte a punta Capo Falcone, e il paesaggio ha i colori tipici del Mediterraneo: il verde che ricopre le colline, le sfumature blu dell’acqua e in aggiunta abitanti simpatici e cordiali, gli asinelli bianchi e grigi a cui, forse, si deve il nome di questa isola. Forse, perché insieme a questa teoria, che lega il nome a quello di questi animali, ce n’è un’altra più storica, anzi, geografica. Vista dall’alto, infatti, l’asinara ricorda una clessidra e questa sua forma sinuosa le avrebbe dato il nome, in epoca romana, di Sinuaria, da cui poi quello attuale. Ma non sono solo le forme sinuose dall’asinara che vi conquisteranno, ovviamente. Sono le colline, la vegetazione mediterranea, la fauna selvatica e, soprattutto, il mare dalle
mille sfumature che vanno dall’azzurro cristallino vicino alla costa al blu profondo all’orizzonte. il versante occidentale dell’asinara sembra lanciarsi nel mare con le sue ripide scogliere, mentre il versante orientale è sabbioso e intervallato da scogli. le coste sono un susseguirsi di cale tutte da scoprire, alcune sotto massima tutela, come Sant’andrea e d’arena e, prima di punta Scorno, la famosa Cala dei ponzesi a punta Sabina.
le prime tracce umane sull’isola sono molto antiche, risalgono al neolitico e sono rappresentate dalle domus de janas di Campu perdu. Ce ne sono altre medievali, che sono il Monastero camaldolese di Sant'andrea e il Castellaccio a punta Maestra Fornelli che si trova su un colle e che si può raggiungere percorrendo un sentiero. Ma l’uomo si insediò stabilmente qui solo nel 1600, quando venne ad abitare una comunità di pastori e pescatori liguri, che se ne andò poi nel 1885 quando sull’isola venne costruito il primario lazzaretto del regno d’italia (oggi sede del Ministero dell’ambiente e degli uffici turistici) e poi anche la Colonia penale agricola. le 45 famiglie che allora vivevano sull’isola, e che se ne andarono, fondarono la bellissima Stintino da cui oggi partono i traghetti per visitare l’asinara oltre a quelli da porto Torres.
l’isola divenne durante la prima Guerra Mondiale un campo di prigionia dei soldati austro-ungarici e, dagli anni
l’isola dell’asinara conquista oltre che per il suo mare incantevole, anche per la fauna e la vegetazione ricchissime
Settanta fino all’istituzione del parco nazionale nel 1997, sede di uno dei principali carceri di massima sicurezza nazionali. Di questa storia sono rimaste alcune testimonianze come per esempio il borgo costiero di Cala d’oliva, caratterizzato da edifici bassi e bianchi e dove soggiornarono anche i magistrati dell’antimafia Giovanni Falcone e paolo Borsellino o ancora Cala reale, con l’antico lazzaretto, e ancora la bella architettura dell’ex carcere, nell’area Fornelli, con una doppia corte.
Se volete visitare parte dell’isola a piedi – vista l’ampia superficie – sbarcando a Cala d’oliva potete vedere una sezione del carcere e la Casa rossa sul mare (quella di Falcone e Borsellino). Da qui potete imboccare il cammino facile e panoramico che vi porterà a una delle antiche torri costiere dell’isola e al faro di punta Corno, che dalla sua splendida posizione, sulla punta più settentrionale dell’isola, gode di una vista eccezionale da cui lasciarsi incantare. infine, prima di rientrare, per farsi un’idea di tutta la bellezza di questa isola, raggiungete il punto più alto dell’asinara: è punta della Scomunica e dai suoi 408 metri sul livello del mare avrete una vista a 360° sul mare da cui difficilmente vi vorrete allontanare.
the uncontaMinated island Unaltered places, isolated landscapes, rare plant and animal species, a significant history and above all an exceptional sea. Welcome to the island of Asinara that acts as a watershed between the open sea and the Gulf of the same name
You will feel in another world – a more beautiful one –when you arrive for the first time (but also the second, the third and also the tenth) on the island of asinara. it is a place that remained isolated for almost a century and that today is pristine, a protector of a fauna and vegetation rich in biodiversity, and with one of the most beautiful seas that your eyes will ever encounter. asinara has been a national park since 1997 and a Marine protected area since 2002 and, thanks to this double form of protection, it is a pristine land to explore by bike, on horseback, by train or by renting an electric car. The island of asinara is the third largest in the Sardinia region, with an area of 50 square kilometres and 110 kilometres of coastline. it is can be visited by ferry, from porto Torres (the municipality of which it is part) or from Stintino (to which it is linked historically, as we will see), passing in front of the island of piana and crossing a narrow strip of shallow sea and with a seabed of white sand, which is called passaggio dei Fornelli ('passage of the Stoves').
We are in the extreme northwest of Sardinia, in front of punta Capo Falcone, and the landscape has the typical colours of the Mediterranean: the green that covers the hills, the blue shades of water and in addition nice and friendly inhabitants, the white and grey donkeys to which, perhaps, we owe the name of this island. perhaps, because it is together with this theory, which links the name to that of these
animals, there is another, even more historical geographical one. Seen from above, in fact, asinara resembles an hourglass and this sinuous shape would have given it the name, in roman times, of Sinuaria, from which the current one derives. But it's not just the sinuous shapes of asinara that will charm you, of course. There are the hills, the Mediterranean vegetation, the wildlife and, above all, the sea with a thousand shades ranging from crystalline blue near the coast to deep blue on the horizon. The western side of asinara seems to launch into the sea with its steep cliffs, while the eastern side is sandy and interspersed with rocks. The coasts are a succession of coves to be discovered, some under maximum protection, such as Sant 'andrea and d'arena and, before punta Scorno, the famous Cala dei ponzesi in punta Sabina. The first human traces on the island are very ancient, dating back to the neolithic period, and are represented by the domus de janas of Campu perdu. There are other medieval ones, which are the Camaldolese Monastery of Sant'andrea and the Castellaccio in punta Maestra Fornelli, which is located on a hill and that can be visited by following a path. But humans only settled permanently here in 1600, when l igurian shepherds and fishermen came to live in a community, who then left in 1885 when the primario lazzaretto of the Kingdom of italy was built on the island (today home to the Ministry of the environment and tourist offices) and then also the agricultural penal Colony. The 45 families who then lived on the island, and who left, founded the beautiful Stintino from which today the ferries leave to visit asinara in addition to those from porto Torres. The island became a prison camp for austro-hungarian soldiers during the First World War and, from the 1970s until the establishment of the
national park in 1997, it was home to one of the main maximum national security prisons. There are some testimonies of this history, such as the coastal village of Cala d'oliva, characterised by low and white buildings and where the antimafia magistrates Giovanni Falcone and paolo Borsellino also stayed, or Cala reale, with the ancient lazzaretto, and the beautiful architecture of the former prison, in the Fornelli area, with a double courtyard. if you want to visit part of the island on foot – given the large surface – disembarking in Cala d'oliva you can see a section of the prison and the red house on the sea (that of Falcone and Borsellino). From here you can take the easy and panoramic path that will take you to one of the ancient coastal towers of the island and to the lighthouse of punta Corno, which from its splendid position, on the northernmost tip of the island, enjoys an exceptional view from which to be enchanted. Finally, before returning, to get an idea of all the beauty of this island, reach the highest point of asinara: it is punta della Scomunica and from its 408 metres above sea level you will have a 360° view of the sea from which you will hardly want to move away.
the island of asinara wins over visitors not only on account of its enchanting sea, but also its rich fauna and vegetationalcuni tipici asinelli dell’isola. foto di elisa locci some typical donkeys of the island. photo by elisa locci
il golf è benessere e in Sardegna ancora di più
Immergersi nel verde della natura e godere della vicinanza del mare è il valore aggiunto che i campi della Sardegna offrono agli appassionati di golf. E da questo anno all’Hotel capo d’Orso la sfida è anche virtuale, grazie al simulatore di ultima generazione
Tutti pazzi per il golf! Sarà che questo sport è stato (ri)scoperto dai giovani e dal pubblico femminile, sarà che l’italia a settembre diventerà la capitale mondiale del golf ospitando la ryder Cup, vero è che nel nostro paese aumentano i golf addicted. Sicuramente la più avvincente sfida mondiale fra europa e america, che è in programma dal 29 settembre al primo ottobre al Marco Simone Golf & Country Club nei pressi di roma (circolo di proprietà della famiglia Biagiotti), contribuisce ad aumentare la notorietà di questo sport con un effetto a caduta positivo su tutti i circoli e i campi delle regioni italiane. Chi può rimanere insensibile a una entusiasmante competizione, ospitata in italia per la prima volta nella storia della ryder Cup, fra i 12 migliori giocatori americani e i 12 europei del ranking mondiale, fino a questo momento vista solo in televisione? una occasione unica per seguire dal vivo lungo il percorso i guru del golf e condividere le tensioni e le emozioni con il resto del pubblico. ormai alla vigilia della sfida internazionale, che si preveda attiri 300.000 persone da tutto il mondo, cresce il fermento nel mondo del golf che sicuramente invoglierà anche i neofiti a praticare di più e i super esperti a migliorare le proprie performance per meglio apprezzare i colpi dei campioni che formano le due squadre. le vacanze diventano dunque l’occasione ideale per immergersi nel gioco e godersi la bellezza dei campi italiani. Se poi
al gioco si può aggiungere il benefico relax in un hotel cinque stelle, allora si può veramente vivere una esperienza a 360 gradi fra benessere e natura. Meta ideale e mix alchemico di questi ingredienti è la Sardegna, dove perdersi fra calette, spiagge e caratteristici borghi e sostare in hotel dove trascorrere raffinate vacanze. Fra queste mete prestigiose, l’hotel Thalasso & Spa Capo d’orso offre l’impagabile possibilità sia di godere del suo centro benessere, sia di immergersi nel verde del campo a 9 buche pitch & putt della struttura, circondato dalla macchia mediterranea. Sì, perché giocare a golf fa bene alla salute, è ottimo per il cuore e per l’apparato cardiovascolare in genere, mantiene allenate le articolazioni e le ossa (18 buche in alcuni campi possono anche equivalere a 6/7 chilometri), rilascia endorfine, agisce positivamente sul cervello e impegna la mente in termini di coordinamento, concentrazione, strategia e visualizzazione. infine, allena alla disciplina, poiché ci sono regole di comportamento da rispettare. È inoltre adatto a tutte le età – le categorie vanno dai baby ai super senior – e a tutta la famiglia e la partita diventa anche un momento di socialità e condivisione. perché al di fuori dei match-play e della ryder Cup, che rimane una sfida fra continenti, dove si gioca più che altro per il prestigio di portare a casa la coppa e conservarla per due anni, il golf rappresenta una sfida con
sé stessi e con il campo, cercando in ogni partita di migliorare il proprio score. e se non bastasse praticare in un percorso reale, oggi la struttura di Capo d’orso mette a disposizione il Combo Golf con tanto di simulatore per scegliere su quali prestigiosi campi del mondo, anche quelli scelti per i Major, poter giocare 18 buche, senza impegnativi e costosi spostamenti, sentendosi un po’ Tiger Woods e un po’ rory Mcllroy, solo per citare due fra i campioni internazionali che abitualmente percorrono questi campi blasonati. il resort Valle dell’erica Thalasso & Spa , invece, dispone di 3 buche par 3, soluzione ideale per insegnare ai bambini a praticare il golf, grazie alla presenza dei maestri che impartiscono lezioni gratuite. il resort, infatti, è un vero paradiso per tutta la famiglia e, fra i vari sport che gli ospiti possono praticare, il golf per i bambini ha un valore anche educativo, in quanto insegna autocontrollo, fairplay e concentrazione. Dopo tutto è la disciplina individuale più praticata, con 65 milioni di giocatori al mondo di cui 7,4 milioni in europa. l’italia con i suoi quasi 400 campi è una delle nazioni con la più ampia offerta golfistica in europa e quindi di forte appeal per gli appassionati. la Sardegna, con i suoi rinomati green vista mare e i percorsi a 9 o 18 buche perfettamente curati, ma anche sfidanti, assicura una immersione totale nella bellezza di questa terra e un punto di vista inusuale per assaporarne i colori, i profumi e godere della natura del territorio.
Golf represents wellbeing, and even more so in Sardinia Immersing yourself in the green of nature and enjoying the proximity of the sea is the added value that the courses of Sardinia offer to golf enthusiasts. And from this year at the capo d'Orso Hotel, the challenge is also virtual, thanks to the latest generation simulator everyone's crazy about golf! it may be that this sport has been (re)discovered by young people and the female public, it may be that italy will become the golfing capital of the world in September by hosting the ryder Cup, the truth is that golf addicts are increasing in our country. undoubtedly, the world's most exciting challenge between europe and america, which is scheduled from 29 September to 1 october at the Marco Simone Golf & Country Club near rome (a club owned by the Biagiotti family), contributes to increasing the popularity of the sport with a positive knockon effect on all clubs and courses in the italian regions. Who could remain unmoved by such a thrilling competition, hosted in italy for the first time in the history of the ryder Cup, between the 12 best american players and the 12 europeans in the world rankings, hitherto only seen on television? a unique opportunity to follow the golf gurus live along the course and share the tension and excitement with the rest of the audience. now on the eve of the international
challenge, which is expected to attract 300,000 people from all over the world, there is growing excitement in the world of golf, which will certainly encourage even novices to practise more and the super-experts to improve their performance in order to better appreciate the shots of the champions forming the two teams. holidays therefore become the ideal opportunity to immerse yourself in the game and enjoy the beauty of the italian countryside. if you can then add to the game some soothing relaxation in a five-star hotel, then you can truly enjoy an all-round experience of wellbeing and nature. an ideal destination and an alchemical mix of these ingredients is Sardinia, where you can get lost among coves, beaches and characteristic villages and stay in hotels where you can enjoy refined holidays. among these prestigious destinations, the hotel Thalasso & Spa Capo d'orso offers the invaluable opportunity both to enjoy its wellness centre and to immerse yourself in the greenery of the hotel's 9-hole pitch & putt course, surrounded by Mediterranean maquis. Yes, because playing golf is good for your health, it is good for your heart and cardiovascular system in general, it keeps your joints and bones exercised (18 holes on some courses can be the equivalent of 6/7 kilometres), it releases endorphins, it positively affects your brain and engages your mind in terms of coordination, concentration, strategy and visualisation. Finally, it teaches discipline, as there are rules of behaviour to be observed. it is also suitable for all ages – categories range from baby to super senior – and for the whole family, and the game also becomes a time for socialising and sharing. Because outside of match play and the ryder Cup, which
remains a challenge between continents, where people play more for the prestige of taking home the cup and keeping it for two years, golf is a challenge against yourself and the course, trying in every match to improve your score. and if practising on a real course was not enough, today the Capo d'orso facility offers Combo Golf with a simulator to choose which of the world's prestigious courses, including those chosen for the Majors, to play 18 holes on, without demanding and costly travel, feeling a bit like Tiger Woods and a bit like rory Mcllroy, just to name two of the international champions who usually play these illustrious courses. The resort Valle dell'erica Thalasso & Spa , on the other hand, has 3 par 3 holes, an ideal solution for teaching children to play golf, thanks to the presence of instructors who give free lessons. indeed, the resort is a true paradise for the whole family and, among the various sports that guests can practice, golf for children also has educational value, as it teaches self-control, fair play and concentration. after all, it is the most widely practised individual discipline, with 65 million players worldwide, 7.4 million of them in europe. italy, with its almost 400 courses, is one of the countries with the widest range of golf courses in europe and therefore of great appeal to golf enthusiasts. Sardinia, with its renowned seaview greens and perfectly manicured, yet challenging 9- or 18-hole courses, ensures total immersion in the beauty of this land and an unusual vantage point from which to savour its colours, scents and enjoy the nature of the area.
All’Hotel capo d’Orso Thalasso & SPA gli ospiti possono giocare sia sul green con una straordinaria vista sul mare della Sardegna sia in qualsiasi campo desiderino grazie al simulatore virtuale di golf
se già non fosse sufficiente e appagante giocare a golf in un campo della sardegna con vista mozzafiato sull’isola di caprera e sulla costa smeralda, oggi l’hotel capo d’orso thalasso & spa è ancora più attraente e attrattivo grazie a un ulteriore valore aggiunto. da quest’anno, infatti, al campo di 9 buche pitch & putt composto da par 3 fra i 40 e i 100 metri, si aggiunge il percorso combo golf, realizzato in erba sintetica e sviluppato su 750 metri quadrati, dedicati al gioco corto, con all’interno 9 buche per il putt. ciliegina sulla torta e vera novità della struttura è il simulatore di golf che, grazie all’impact screen, consente a qualsiasi giocatore, e di qualsivoglia capacità e livello, di giocare virtualmente, utilizzando tutti i ferri disponibili nella sacca, su un percorso scelto fra i campi più prestigiosi al mondo. inoltre il simulatore permette di fare sessioni di pratica con il maestro in quanto simula perfettamente un campo pratica
reale. l’iniziativa è stata curata insieme al professionista roberto pompei, che con il suo team ha collaborato per implementare l’offerta golf all’interno dell’hotel capo d’orso, toccando così anche la dimensione virtuale. a completare la golf experience anche il nuovo pro-shop all’interno della club house del campo. innegabile dunque che questo mix di offerte possa pilotare la scelta di chi vuole trascorrere una vacanza “a misura di golf”, avvicinandosi per la prima volta a questo sport, oppure semplicemente tenendosi in allenamento poiché anche i giocatori più esperti trovano a capo d’orso par 3 con solo “rough” e piccoli green stimolanti per perfezionare il gioco corto. e, comunque, non solo golf: relax alla spa, bagni fra spiagge e calette e passeggiate nel verde riescono a distrarre dal gioco anche i golfisti più accaniti.
Virtual training At the Hotel Capo d'Orso Thalasso & SpA, guests can play either on the green with an extra-
ordinary view of the Sardinian sea or on any course they wish thanks to the virtual golf simulator if playing golf on a course in sardinia with a breathtaking view of the island of caprera and the costa smeralda was not already satisfying enough, hotel capo d'orso now offers even more attractiveness and appeal thanks to an additional added value. as of this year, in fact, the 9-hole pitch & putt course consisting of par 3s between 40 and 100 metres will be joined by the combo golf course, made of synthetic grass and developed over 750 square metres, dedicated to the short game, with 9 holes for putting inside. the icing on the cake and the real novelty of the facility is the golf simulator which, thanks to the impact screen, allows any player of any ability and level to play virtually, using all the irons available in the bag, on a course chosen from among the world's most prestigious courses. in addition, the simulator
allows practice sessions with the instructor as it perfectly simulates a real practice field. the initiative was curated together with professional roberto pompei, who worked with his team to implement the golf offer within the hotel capo d'orso, thereby also touching on the virtual dimension. also completing the golf experience is the new pro-shop inside the course's clubhouse. it is therefore undeniable that this combination of offers might influence the choice of those who want to enjoy a "golf-friendly" holiday, whether they are approaching the sport for the first time or simply want to practise, as even the most experienced players will find at capo d'orso par 3s with only roughs and stimulating small greens to perfect their short game. and, in any case, it's not just about golf: relaxing at the spa, bathing in the beaches and strolling through the greenery will distract even the most avid golfers from their game.
allenamenti virtualienrico s benincasa
Giochiamo a padel?
La sua crescita sembra non avere limiti, almeno nel nostro Paese. Il recente ingresso nella Federazione Italiana Tennis – ora FITP, dove “P” sta per padel – ne è un esempio. L’estate, anche nei resort Delphina, è la stagione perfetta per praticarlo
il primo gennaio 2023 il padel in italia ha trovato una nuova casa “ufficiale”, quella della Federazione italiana Tennis, che ha accolto iscritti e circoli e si è ribattezzata FiTp, Federazione italiana Tennis e padel. una svolta storica per un movimento che, stando alle parole del presidente angelo Binaghi, «conta 800 mila praticanti e ha un bacino potenziale che supera i due milioni». numeri importanti ma, soprattutto, arrivati in brevissimo tempo: basti pensare che nel 2013, in italia, c’erano circa 20 campi per praticarlo, oggi invece sono più di 7.692 (fonte: osservatorio Mr padel paddle, primo trimestre 2023).
Decisamente non male per uno sport che ha poco più di 50 anni e che prima dell’esplosione degli ultimi tempi era praticato prevalentemente in Spagna e argentina. il suo successo deriva da molti fattori. il primo è che, a differenza di papà “tennis”, il padel è una disciplina con una curva di apprendimento molto più veloce. Basta poco tempo in campo e qualche rudimento di base su come tenere in mano una racchetta per giocare e divertirsi. È una disciplina molto dinamica, ottima per tenersi in forma a tutte le età: si corre, ma si gioca prevalentemente in coppia e il campo ha dimensioni più contenute rispetto a quello da tennis. È più facile da organizzare rispetto, per esempio, a un calcetto, visto che bastano quattro giocatori. o giocatrici, perché il misto nel padel non è un tabù: le tante variabili presenti, a cominciare dalle sponde, rendono il gioco meno dipendente dalla potenza fisica e favoriscono chi è dotato di tecnica e intelligenza tattica. le regole, per chi ha un po’ di dimestichezza con il tennis, sono semplici: si gioca con la stessa modalità di punteggio, ma senza infiniti vantaggi grazie all’introduzione del “killer point”, un punto che decide l’esito del game quando ci si
trova sul 40 pari. Si segue l’alternanza del servizio, che però è giocato underarm, cioè dal basso, facendo prima rimbalzare la pallina sul tappeto in sintetico e colpendola in fase di discesa. la pallina può rimbalzare al massimo una volta sul proprio campo, ma le sponde tengono vivo il gioco fino a quando non cade a terra una seconda volta. attenzione alla potenza e alla precisione: se si colpiscono direttamente le sponde in plexiglas è punto dell’avversario. la forza, spesso, non è il modo migliore per prevalere, tanto che un colpo lento ma preciso come un pallonetto fatto bene è un’ottima soluzione per attaccare.
Cosa serve per iniziare a giocare? Senz’altro una racchetta: ce ne sono sostanzialmente di tre forme diverse – tonde, a goccia, a diamante – generalmente in materiali come fibra di vetro e carbonio. l’ideale è provarne un po’ per capire con che tipo di attrezzo ci si trova meglio. poi, delle palline apposite: rispetto a quelle da tennis, sono più piccole e rimbalzano meno. il padel non ha certo un dress code ed è più “colorato” rispetto al tennis, ma si suda e l’abbigliamento tecnico è consigliato, a cominciare dai pantaloncini con tasche. attenzione alle scarpe: per evitare di scivolare sul sintetico “sabbiato” meglio prediligere scarpe specifiche o, per chi viene dal tennis, quelle con suola all court. ultime cose, ma non così scontate: dei compagni, degli avversari e un campo. lo “strumento” per trovare tutto sono le app, in particolare playtomic, con la quale si possono organizzare partite, inse-
le racchette da padel possono avere tre forme diverse padel racquets can have three different shapes
rirsi in quelle degli altri, prenotare e pagare un campo. il tutto è organizzato per livelli di gioco, determinati dai risultati delle partite giocate, in modo da rendere più equilibrata – e quindi divertente – l’esperienza in campo. l’estate è una stagione perfetta per giocare o, per chi non ha mai provato, per iniziare a farlo. le strutture Delphina sono dotate di campi da padel a cominciare dal resort & Spa le Dune, che ha due campi provvisti di illuminazione notturna nella zona sportiva della struttura, circondati da dune di sabbia e ginepri secolari. i campi sono prenotabili dai visitatori ed è disponibile anche il noleggio di attrezzature semiprofessionali. Vi è inoltre la possibilità di prendere lezioni con istruttori. l’hotel Marinedda ha un campo gratuito, con possibilità di noleggio attrezzature e di lezioni private con istruttori qualificati. i campi da padel del resort Valle dell’erica Thalasso & Spa e del park hotel Cala di lepre si trovano vicino al mare e, anche in questo caso, è possibile noleggiare racchette e palline per poter giocare.
Should we play padel? Its growth seems to have no limits, at least in our country. The recent entry into the Italian Tennis Federation – now FITP, where the "P" stands for padel – is an example of this. Summer, including in the Delphina resorts, is the perfect season to practice it on 1 January 2023, padel in italy found a new "official" home, that of the italian Tennis Federation, which welcomed members and clubs and renamed itself FiTp, Federazione italiana Tennis e padel (italian Tennis and padel Federation). a historic turning point for a movement that, in the words of president angelo Binaghi, "has 800,000 practitioners and has a potential pool that exceeds two million". Significant numbers but, above all, numbers that have been reached in a very short time: just think that in 2013, in italy, there were about 20 courts in which to practice it, and today there are more than 7,692 (source: Mr padel paddle observatory, first quarter 2023). Definitely not bad for a sport that is just over 50 years old and that before the explosion of recent times was practiced mainly in Spain and argentina. its success derives from many factors. The first is that, unlike its parent sport of tennis,
padel is a discipline with a much faster learning curve. Just a little time on the court and some basic instruction are required to learn how to hold a racket to play and have fun. it is a very dynamic discipline, excellent to keep fit at all ages: you run, but you play mainly in pairs and the court has smaller dimensions than tennis. it is easier to organise than, for example, a football match, since four players are enough. including women players, because mixed games in padel are not a taboo: the many variables present, starting from the sides, make the game less dependent on physical power and favour those with technique and tactical intelligence. The rules, for those who are a little bit familiar with tennis, are simple: you play with the same scoring method, but without infinite advantages thanks to the introduction of the "killer point", a point that decides the outcome of the game when you are on the 40 even. Serving is alternating, which for this reason it is played underarm, that is from below, first bouncing the ball on the synthetic carpet and hitting it during the descent phase. The ball can bounce at most once on one's own side of the court, but the sides keep the game alive until it falls to the ground a second time. attention to power and precision: if you hit the plexiglas sides directly, it is the opponent's point. Strength, often, is not the best way to prevail, so much so that a slow but precise shot like a well-made chipped shot is a good solution to attack. What do you need to start playing? Definitely a racket: there are basically three different shapes – round, teardrop and diamond shapes – generally in materials such as fibreglass and carbon. The best thing is to try to somewhat
understand what type of equipment you are better off with. Then, there are also special balls: compared to tennis balls, they are smaller and bounce less. padel does not have a dress code and is more "colourful" than tennis, but you will sweat and technical clothing is recommended, starting with shorts with pockets. a word of warning regarding shoes: to avoid slipping on synthetic "sandblasted" flooring, it is better to get specific shoes or, for those who come from tennis, shoes with an all court sole. last things, but not so obvious: partners, opponents and a court. The "tool" to find everything is the apps, in particular playtomic, with which you can organise games, add yourself to others' games, and book and pay for a court. everything is organised by levels of play, determined by the results of the games played, in order to make the experience on the court more balanced – and therefore more fun. Summer is a perfect season to play or, for those who have never tried it, to start doing it. Delphina facilities are equipped with padel courts starting with the resort & Spa le Dune, which has two courts equipped with night lighting in the sports area of the hotel, surrounded by sand dunes and centuries-old junipers. The courts can be booked by visitors and the rental of semi-professional equipment is also available. There is also the possibility of taking lessons with instructors. The hotel Marinedda has a free camp, with the possibility of renting equipment and taking private lessons with qualified instructors. The padel courts of the resort Valle dell'erica Thalasso & Spa and the park hotel Cala di lepre are located near the sea and, even in this case, it is possible to rent rackets and balls to play.
padel equipment
FILA
in estate, in un campo outdoor, è necessario proteggersi dal sole: questa visiera in mesh è perfetta per lo scopo in summer, in an outdoor field, you have to protect yourself from the sun: this mesh visor is perfect for the purpose www.fila.com
ADIDAS
la t-shirt paris heat.rdy è traspirante e realizzata in parte con il materiale riciclato parley ocean plastict the paris heat.rdy t-shirt is breathable and made in part with recycled parley ocean plastict material www.adidas.it
HEAD
grande esperienza nel tennis, ora anche nel padel: head ha una linea completa che comprende anche le palline great experience in tennis, now also in padel: head has a complete line that also includes balls www.head.com
ASICS
Molto importante scegliere la calzatura giusta per giocare a padel e le gel resolution 9 padel garantiscono comfort e ammortizzazione it is very important to choose the right footwear to play padel and the gel resolution 9 padel guarantees comfort and cushioning www.asics.com
WILSON
la bela elite v2, realizzata in eva e fibra di carbonio, è la “pala” giusta per chi cerca equilibrio tra potenza e controllo the bela elite v2, made of eva and carbon fibre, is the right piece of kit for those looking for balance between power and control www.wilson.com
MIZUNO
tessuto leggero ed elasticizzato per la massima libertà di movimento, gli 8 in amplify shorts sono dotati di tasche per riporre le palline lightweight and stretchy fabric for maximum freedom of movement, the 8 in amplify shorts are equipped with pockets to store balls www.mizuno.com
BABOLAT
capiente come un borsone ma pratico come uno zaino, rh perf padel ha tanto spazio per tutto ciò che serve prima e dopo la partita large as a duffel bag but practical as a backpack, rh perf padel has plenty of room for everything you need before and after the game
www.babolat.com
ceraMica: dalla vita all'arte
Da quasi 20.000 anni l’ingegno umano lavora la ceramica per produrre oggetti di uso quotidiano. Fiera maestra di questa arte è la Sardegna, custode di tecniche millenarie e guida sapiente per futuri linguaggi e feconde ispirazioni artistiche
ancestrale e poliedrica la ceramica è un’arte antichissima che in Sardegna affonda radici profonde e ha ricamato opere di straordinaria bellezza. la prima testimonianza scritta su un’arte ceramica in Sardegna risale al 1692 quando viene redatto “lo statuto del gremio dei figuli” (la corporazione dei ceramisti) di oristano che documenta l’esistenza di una associazione dedita alla realizzazione di stoviglie di consumo popolare e che imponeva l’obbligo di non modificare canoni prefissati in origine. i suoi dettami hanno fatto sì che per secoli la produzione sarda non fosse allineata con lo stile “più raffinato” di quella nazionale, dal momento
che si continuò a produrre fino ai primi del novecento utensili forgiati nell’essenzialità e praticità. il primo a dare avvio alla creazione di forme nuove fu, nella prima metà dell’ottocento, il generale la Marmora che concesse a un figulo oristanese il permesso di realizzare pezzi diversi da quelli usuali, ma la consacrazione della ceramica sarda a livello nazionale avvenne nel novecento per merito di artisti come Ciusa, i fratelli Melis e più avanti Badas, Tavolara e Fancello. Grazie al talento di questi pionieri si ebbe il passaggio a una produzione di tipo “artistico”, volta sia alla realizzazione del pezzo unico, sia alla conservazione e rielaborazione della tradizione. ed è sempre nel novecento che insieme all’emergere di una nuova generazione di artisti sorsero scuole e botteghe volte a promuovere una tradizione locale rinnovata. È datata 1919 l’apertura a Cagliari della Società per l’industria Ceramica artistica da parte di Ciusa che
chiuderà le porte nel 1924 dopo la medaglia d’oro alla Biennale d’arte Decorativa di Monza. risale invece al 1919 l’apertura ad assemini della prima scuola-bottega d’arte ceramica a cura di Melis, allievo di Ciusa, con la collaborazione di Farci. una scuola anche a Dorgali prese il via per merito di piras che diede inizio a una produzione ceramica che si avvaleva dei disegni di Fancello. e oggi come si presenta la produzione figulina? l’elaborazione moderna reinventa modelli legati a quella spagnola seicentesca dell’estrecho de tierra, ovvero le stoviglie in terracotta d’uso quotidiano e tipiche del corredo della sposa. Tra gli oggetti iconici ci sono la brocca per
l’acqua, i fiaschi, i tegami per la cottura, le conche per gli impasti, i vasi e gli orci per la conservazione, le brocche e i vasi per le ricorrenze più importanti con decorazioni prese dalla fauna locale, dal mondo agrario, dai pani tradizionali. Tra gli artisti locali contemporanei merita una menzione il ceramista Mauro Scassellati che ha scelto luogosanto, nel cuore della Gallura, come sede del suo laboratorio di ceramiche d’arte Terra. Grande sperimentatore di tecniche come il bucchero e il raku, con le sue opere ha partecipato a diversi concorsi nazionali e internazionali presso Bruxelles, utrecht, parigi e Monaco di Baviera. Qui, dal 1987, la Galleria nazionale di arte Moderna ospita una sua collezione in seguito al conseguimento di un primo premio internazionale sul design. la sua arte ha trovato felice dimora anche negli hotel e resort Delphina, realizzando eleganti manufatti assieme alla moglie anna Canu sia firmandoli direttamente, sia su disegni della decorartist e interior designer nathalie Massieu. protagonista in tutti gli ambienti Delphina, la ceramica impreziosisce spazi comuni, aree verdi e camere tra luci e com-
1 Genius Ludi è il frutto della collaborazione fra walter usai e sonia pedrazzini. foto di daniela Zedda Genius Ludi is the result of a collaboration between walter usai and sonia pedrazzini. photo by daniela Zedda
2 un’opera di Mauro scassellati a work by Mauro scassellati
plementi d’arredo ispirati ai colori della terra e del mare. per chi visita l’isola e vuole immergersi nella sua atmosfera è sempre suggestivo assistere alla lavorazione di manufatti e piccole opere d’arte da parte dei ceramisti locali. oristano, pabillonis, Dorgali, Sassari e Siniscola sono tra i luoghi che vantano una lunga tradizione ceramista, ma i maggiori centri di produzione si trovano nell’entroterra cagliaritano e ad assemini, dove i maestri ceramisti svelano ancora la loro abilità a sa roda (il tornio). ed è proprio assemini, assieme a oristano, ad essere stata annoverata nell’associazione italiana Città della Ceramica, che riunisce le località italiane di affermata tradizione. Ma la ceramica, che trova dimora in terre millenarie come la Sardegna, ha riversato la sua potenza in direzioni sorprendenti intrecciando colla-
borazioni visionarie anche tra artigianato e design. È il caso della sinergia nata tra Walter usai di assemini e la designer Sonia pedrazzini che ha portato alla creazione di Genius Ludi, un’opera composta da una serie di cavallini in argilla smaltati con smalto opaco, realizzati con lavorazione al tornio con inserti lavorati a lastra e trafila e smaltatura a secondo fuoco. la collezione, che indaga il tema del “ludico”, è stata esposta a palazzo l itta in occasione della Milano Design Week 2023 all’interno della settima edizione di “Doppia Firma”. la designer e il ceramista hanno reso contemporaneo il cavallino con in sella un cavaliere, un oggetto giocoso con significato benaugurale, ma chiara espressione del genius loci di una comunità profondamente legata all’arte ceramica. a unire le abilità artigianali con le tecnologie industriali di ultima generazione è invece Cerasarda, il marchio noto come “la ceramica della Costa Smeralda”, nato nel 1963 a olbia per volere del principe Karim aga Khan e diventato famoso per i colori solari degli smalti e le decorazioni che evocano paesaggi del Mediterraneo e recuperano il contatto con la tradizione.
ceraMics: froM life to art
For almost 20,000 years, human ingenuity has been working on ceramics to produce objects for everyday use. The master of this art is Sardinia, a guardian of ancient techniques and a wise guide for future languages and fruitful artistic inspirations ancestral and multifaceted, ceramics is an ancient art that has deep roots in Sardinia and has produced works of extraordinary beauty. The first written testimony on a ceramic art in Sardinia dates back to 1692 when the "statute of the guild of the sons" (the guild of ceramists) of oristano was drawn up, which documents the existence of an association dedicated to the creation of tableware for popular consumption and which imposed the obligation not to modify canons originally set. its dictates have meant that for centuries Sardinian production was not aligned with the "more refined" style of the national one, since it continued to produce until the early twentieth century tools forged in essentiality and practicality. The first to initiate the creation of new forms was, in
the first half of the nineteenth century, the general la Marmora who granted a child from oristano permission to make pieces different from the usual ones, but the consecration of Sardinian ceramics at the national level occurred in the twentieth century thanks to artists such as Ciusa, the Melis brothers and later Badas, Tavolara and Fancello. Thanks to the talent of these pioneers the transition to an "artistic" production was made, aimed both at the creation of the unique piece, and at the conservation and reworking of tradition. and it is always in the twentieth century that, together with the emergence of a new generation of artists, schools and workshops arose aimed at promoting a renewed local tradition. The opening in
Cagliari of the Society for the artistic
Ceramic industry by Ciusa took place in 1919, which closed its doors in 1924 after the gold medal at the Biennale of Decorative art in Monza. on the other hand, in 1919 the first school-ceramic art workshop was opened in assemini by Melis, a student of Ciusa, with the collaboration of Farci. a school was also created in Dorgali thanks to piras, who began a ceramic production that made use of Fancello's drawings. and how does Figulina production look today? The modern elaboration reinvents models linked to the seventeenth-century Spanish one, estrecho de tierra, or the terracotta dishes for daily use and typical of the bride's dowry. among the iconic objects there are the water jug, the flasks, the cooking pans, the basins for the doughs, the pots and the jars for conservation, the jugs and the pots for the most important occasions, with decorations taken from the local fauna, from the agricultural world, and from the traditional breads. among the artists worth mentioning is
Mauro Scassellati who has chosen luogosanto, in the heart of Gallura, as the home of his Terra ceramic workshop. a great experimenter with techniques such as bucchero and raku, his works have been entered in various national and international competitions in Brussels, utrecht, paris and Munich. here, since 1987, the national Gallery of Modern art has housed one of his collections after he won an international first prize for design. his art has also found a happy home in the Delphina hotels and resorts, creating elegant artefacts together with his wife, anna Canu, either signing them directly or based on designs by decor artist and interior designer, nathalie Massieu. a star in all Delphina environments, ceramics embellish common areas, green areas and rooms with lights and furnishing accesso -
ries inspired by the colours of the earth and the sea. For those who visit the island and want to immerse themselves in its atmosphere, it is always evocative to witness the creation of artefacts and small works of art by local ceramists. oristano, pabillonis, Dorgali, Sassari and Siniscola are among the places that boast a long ceramic tradition, but the main production centres are in the Cagliari hinterland and in assemini, where the master ceramists still reveal their skills at the pottery wheel. and it is assemini, together with oristano, that has been included in the italian association of the City of Ceramics, which brings together the italian localities of established tradition. But ceramics, which finds its home in ancient lands such as Sardinia, has poured its power in surprising directions, intertwining visionary collaborations also between craftsmanship and design. This is the case of the synergy between Walter usai from assemini and the designer Sonia pedrazzini from Capri that led to the creation of Genius Ludi, a work composed of a series of clay horses enamelled with opaque enamel, made at a pottery
wheel with plate- and extruder-made inserts and second fire enamelling. The collection, which investigates the theme of the "ludic", was exhibited at palazzo l itta on the occasion of Milan Design Week 2023 within the seventh edition of "Double Signature". The designer and the ceramist have made the horse contemporary with a rider, a playful object with an auspicious meaning, but a clear expression of the genius loci of a community deeply linked to ceramic art. Combining craft skills with state-of-the-art industrial technology is Cerasarda, the brand known as "the ceramics of the Costa Smeralda", established in 1963 in olbia at the behest of prince Karim aga Khan and becoming famous for the decorations that evoke Mediterranean landscapes and regain contact with tradition.
gallura da fiaba
Da Santa Teresa Gallura a castelsardo, passando per le spiagge di Aglientu, per le location del remake live action della Sirenetta la Disney ha scelto le spiagge e i panorami del nord della Sardegna
Con l’arrivo nelle sale a fine maggio del remake live action del grande classico degli anni ‘90, La Sirenetta è tornata a incantare gli amanti delle fiabe targate Disney. non solo: ha anche portato alla ribalta mondiale (o meglio riportato, visto che l’isola è già da tempo nota in tutto il globo per le sue meraviglie) la Sardegna, dove si sono svolte molte delle riprese del film diretto da rob Marshall e interpretato da halle Bailey, Jonah hauer-King, Javier Bardem e Melissa McCarthy. il regista candidato agli oscar per chicago e vincitore di ben cinque Tony awards, già avvezzo ad addentrarsi nei terreni incantati della Disney grazie al successo di pellicole come Into the Woods e Il ritorno di mary Poppins, era alla ricerca di una location “a portata di mano” che da sola incarnasse i diversi aspetti del mare e della costa che gli servivano per il film: acque cristalline, ripide scogliere,
spiagge candide, fortezze, strade rurali… la risposta a tutte queste necessità non poteva essere che una sola, ovvero il nord della Sardegna, dove nell’arco di una superficie relativamente contenuta è possibile incontrare paesaggi idilliaci, anfratti nascosti, tratti di costa alta e borghi pieni di storia. la troupe de La Sirenetta ha trovato tutto questo e molto di più nell’area compresa fra G olfo aranci e Castelsardo. Se dovessimo immaginarlo come un itinerario turistico, questo viaggio nei luoghi de La Sirenetta partirebbe da Cala Moresca, dove sono state riprese le scene che si svolgono nel villaggio dei pescatori e attorno al molo del castello del principe eric, per poi proseguire a Santa Teresa Gallura, tra i grossi massi di granito della penisola di Capo Testa.
l’avventura continuerebbe poi lungo tutta la costa della Gallura, verso occidente, per arrivare al comune di
aglientu. Qui, sulla frastagliata costiera intorno a rena di Matteu, spiaggia nota per le acque terse e la sabbia finissima incastonata tra due piccole scogliere, è stata girata la scena della corsa in carrozza che vede protagonisti ariel ed eric. rena Majori, una striscia di sabbia bianca che si apre oltre una suggestiva pineta, è invece stata scelta per l’iconica scena in cui ariel salva il principe ed emerge dalle acque fino a salire su uno scoglio (in questo caso ricreato per l’occasione) per mostrarsi in tutta la sua bellezza. per finire, scendendo in direzione sud-ovest approderemmo a Castelsardo, il borgo medievale che si affaccia sul golfo dell’asinara, utilizzato come parte dell’ambientazione per il castello di eric. per immergersi nella magia di questa fiaba senza tempo, Delphina propone un ricco programma di attività nelle strutture tra Santa Teresa Gallura e Castelsardo. programmi benessere, esperienze a tema per i più piccoli e perfino un’escursione per adulti e bambini a bordo del nuovissimo gommone Maxi riB alla scoperta dei luoghi del set con partenza dal resort Valle dell’erica.
Grazie alla spontanea magia di questi luoghi, rob Marshall e la sua troupe sono riusciti a ricreare dal vivo la storia della sirena ariel, già raccontata nel film di animazione del 1989 e ispirata al celebre racconto dello scrittore danese hans Christian andersen. il nuovo lungometraggio Disney ricalca in maniera piuttosto fedele il suo predecessore, pur
apportando varie modifiche, utili soprattutto a svecchiare trama e personaggi: affascinata dal mondo che sta in superficie, la sirenetta che dà il titolo all’opera disobbedisce al padre, re Tritone, e stretto un patto con la strega degli abissi ursula si avventura “nel mondo di sopra” per conoscere l’affascinante principe eric, con conseguenze potenzialmente catastrofiche per tutti quanti, ma un lieto fine in pieno stile Disney. per celebrare l’uscita di questo suo più recente remake live action, la Walt Disney Company ha deciso di ringraziare la Sardegna, rendendo onore ai luoghi utilizzati come location del film. e così, pochi giorni prima dell’uscita nelle sale, ha dato vita a uno spettacolare show che ha reso protagoniste le scogliere di aglientu e l’intera città di Castelsardo, con una superficie complessiva di oltre 25.000 metri quadrati che è stata illuminata con luci, colori ed effetti a tema, oltre che con immagini tratte da la Sirenetta. «Questa area di costa della Sardegna è un tesoro di biodiversità, un mix unico al mondo di incredibili panorami e paesaggi popolati, nei miti e nelle leggende locali, da un universo di creature marine», si legge nella nota diramata da Disney per l’occasione. pronti a immergervi con ariel?
a fairytale in gallura From Santa Teresa Gallura to castelsardo, passing through the beaches of Aglientu, for the locations of the live-action remake of The Little mermaid, Disney chose the beaches and landscapes of northern Sardinia
With the arrival in cinemas at the end of May of the liveaction remake of the great 90s classic, The Little mermaid is back to enchant Disney fairy tale lovers. not only that: it has also brought Sardinia, where much of the filming of the film directed by rob Marshall and starring halle Bailey, Jonah hauer-King, Javier Bardem, and Melissa McCarthy took place, into the limelight worldwide (or rather brought it back, since the island has long been known around the globe for its wonders). The oscar-nominated director for chicago and winner of no fewer than five Tony awards, already accustomed to delving into the enchanted lands of Disney thanks to the success of films such as Into the Woods and The Return of mary Poppins, was looking for a location "within reach" that alone embodied the different aspects of the sea and the coast that he needed for the film: crystal-
clear waters, steep cliffs, white beaches, fortresses, rural roads... There could only be one response to all these needs, namely northern Sardinia, where within a relatively small area, you can find idyllic landscapes, hidden ravines, stretches of high coastline and villages full of history. The crew of The Little mermaid found all this and much more in the area between Golfo aranci and Castelsardo. if we were to imagine it as a tourist itinerary, this trip to the locations of The Little mermaid would start from Cala Moresca, where the scenes that take place in the fishermen's village and around the pier of prince eric's castle were filmed, and then continue to Santa Teresa Gallura, among the large granite boulders of the Capo Testa peninsula. The adventure would then continue along the coast of Gallura, towards the West, to reach the municipality of aglientu. here, on the rugged coastline around rena di
La nuova Sirenetta Nel riportare su grande schermo La Sirenetta, Disney ha deciso di adattare il film alla sensibilità contemporanea. A partire dal cast, che è stato reso più inclusivo e multiculturale scegliendo come protagonista l’attrice e cantante afroamericana Halle Bailey, affiancata fra gli altri da Noma Dumezweli, britannica originaria dell’eSwatini che interpreta la regina Selina, e da Awkwafina, americana di origini cinesi e coreane che nella versione originale doppia la sula Scuttle The new Little Mermaid In bringing The Little Mermaid back to the big screen, Disney decided to adapt the film to contemporary sensibilities. Starting with the cast, which has been made more inclusive and multicultural by casting African-American actress and singer Halle Bailey in the lead role, joined by, among others, Noma Dumezweli, a British native of Eswatini who plays Queen Selina, and Awkwafina, an American of Chinese and Korean descent who in the original version plays the seagull Scuttle
Matteu, a beach known for its clear waters and fine sand set between two small cliffs, the carriage ride scene featuring ariel and eric was filmed. rena Majori, a strip of white sand that opens up beyond a picturesque pine forest, was instead chosen for the iconic scene in which ariel rescues the prince and emerges from the water to climb a rock (in this case, recreated for the occasion) to show herself in all her beauty. Finally, descending in a south-westerly direction, we arrive at Castelsardo, the medieval village overlooking the Gulf of asinara, used as part of the setting for eric's castle. To immerse yourself in the magic of this timeless fairy tale, Delphina offers a rich programme of activities in the facilities between Santa Teresa Gallura and Castelsardo. Wellness programmes, themed experiences for the little ones and even an excursion for adults and children on board the brand new Maxi riB inflatable boat to discover the set locations departing from the resort Valle dell'erica. Thanks to the spontaneous magic of these places, rob Marshall and his crew were able to recreate live the story of the mermaid ariel, already told in the 1989 animated film and inspired by the famous tale by Danish writer hans Christian andersen. Fascinated by the world on the surface, the little mermaid of the title disobeys her father, King Triton, and makes a pact with the witch of the abyss, ursula, and ventures "into the world above" to meet the handsome prince eric, with potentially catastrophic consequences for
everyone, but, in true Disney style, with a happy ending. To celebrate the release of its most recent live-action remake, the Walt Disney Company decided to thank Sardinia, honouring the places used as locations in the film. and so, just a few days before its theatrical release, Disney put on a spectacular show starring the cliffs of aglientu and the entire town of Castelsardo, with a total area of over 25,000 square metres being illuminated with lights, colours and themed effects, as well as images from The l ittle Mermaid. "This area of the coastline of Sardinia is a treasure trove of biodiversity, a unique mix of incredible panoramas and landscapes populated, in local myths and legends, by a universe of sea creatures", reads the note issued by Disney for the occasion. are you ready to dive in with ariel?
oru nostru Gianni rizzotti
Il fotografo di moda di origini friuliane, da anni di base a milano, ha dato alle stampe un libro sulla Sardegna che racconta un viaggio per immagini attraverso l’isola, partendo da sud e arrivando fino a Santa Teresa Gallura
Gianni rizzotti conosce molto bene la Sardegna: è una costante della sua vita da quasi quarant’anni e ci torna ogni volta che il lavoro e la vita glielo consentono. l’ha girata tutta, dalle coste all’entroterra, incontrando persone che lo hanno messo in contatto con la cultura e l’essenza dell’isola stessa. poco prima che scoppiasse la pandemia ha iniziato a mettere le basi per un libro fotografico, Oru Nostru, che ha pubblicato a luglio dello scorso anno. Qui ci racconta il percorso che ha accompagnato questo progetto, fatto di passione e di costante scoperta.
Qual è stato il suo primo incontro con la Sardegna?
Quando l’ha “scoperta”? È stato circa 36/37 anni fa. per un mio cliente sono andato in Sardegna a cercare location per fare alcuni servizi fotografici. era maggio, avevo tre giorni a disposizione e, finito il lavoro, mi sono recato a Sant’antioco. Mi avevano detto: «Vedrai, ti piacerà!». era ora di pranzo: mi avevano offerto bottarga e Vermentino e soffiava il Maestrale. Quello è stato il momento in cui ho deciso che era un posto per me. pochi giorni dopo ho comprato una casa e ne ho fatto il mio buen retiro
Quando ha iniziato a pensare a un libro sulla Sardegna?
Tredici anni fa ho iniziato a fare libri fotografici per una mia esigenza personale: sono un fotografo di moda e in questo mondo tutto è molto veloce, in quel momento volevo trovare una via per “fermare” le mie immagini. poco prima della pandemia ho messo le basi per questo libro, che ho iniziato proprio nel 2020. ho deciso sin da subito di non utilizzare foto di archivio, ho scattato tutto da capo. Nonostante le tante immagini che probabilmente ha rac-
colto in questi anni, le foto che troviamo in Oru Nostru sono quindi recentissime… Si, l’esperienza degli anni di frequentazione della Sardegna mi ha aiutato a muovermi e a capire dove andare, ma non ho quasi aperto gli archivi. Quanti dei luoghi, delle persone e degli oggetti ritratti in Oru Nostru conosceva già prima del progetto? E quanti invece sono nuovi? il libro racconta un viaggio all’interno della Sardegna, partendo da Sant’antioco e arrivando a Capo Testa, Santa Teresa Gallura, passando per le botteghe degli artigiani e per le case dei centenari. il 30% di quello che c’è nel libro lo conoscevo. il restante 70% è fatto di cose per me nuove, di scoperte che ho fatto grazie a suggerimenti di persone che conosco da tempo e di altre che ho conosciuto
in questo viaggio. Tra queste ci sono per esempio paolo Fresu e antonio Marras, ma anche Franco Sale, un artigiano che intaglia le maschere di mammutones.
Quando ha scelto il titolo? Circa a metà del progetto, è diventato una conseguenza di come si stava delineando il libro. Sono molto legato alle persone e il rapporto umano nel mio lavoro è fondamentale. i sardi ti aprono le porte e raccontare quello che fanno con la macchina fotografica è stato per me semplice. in Sardegna ci sono delle attività che non esistono in altre parti, perché legate profondamente alla cultura e al territorio. in queste botteghe si crea quello che serve per portarle avanti e i sardi me lo hanno mostrato.
Dopo i tanti anni di frequentazione di questa regione, si è dato una spiegazione del perché la Sardegna le è entrata così profondamente nell’anima? la Sardegna è speciale perché, per uno come me che ha sempre bisogno di energia e novità, è il posto perfetto. ogni volta che ci sono andato mi ha sempre regalato cose nuove. Spesso, nelle presentazioni, mi viene chiesto come ho fatto a scoprire un determinato posto. ecco, per una persona come me che, per natura, cerca di non ripetersi mai, questo è il luogo ideale, anche perché è questa terra stessa che quasi ti obbliga a scoprire ciò che c’è di ancora poco conosciuto.
Oru Nostru non è un libro turistico e il paesaggio è solo una delle componenti. Quanto però lo scenario naturale l'ha colpita? il paesaggio in Sardegna è totalizzante. È molto completa paesaggisticamente e, cosa non scontata, c’è più sole che ombra. la natura non è il focus principale del libro ma è presente. per esempio, una delle prime foto ritrae la lotta tra un albero secolare e il vento, due elementi che qui sono in conflitto. la loro è una lotta ultracentenaria dove ancora non c’è un vincitore. o forse, vedendo le cose da un altro punto di vista, hanno vinto tutti e due.
Gianni Rizzotti, Oru Nostru The fashion photographer of Friulian origins, who has been based in milan for several years, has published a book about Sardinia that depicts a journey in images through the island, starting from the south and leading to Santa Teresa Gallura
Gianni rizzotti knows Sardinia very well: it has been a constant of his life for almost forty years and he returns to it whenever work and life allow it. he has travelled all around Sardinia, from the coast to the hinterland, meeting people who put him in touch with the culture and essence of the island itself. Shortly before the pandemic broke out, he began laying the groundwork for a photo book, Oru Nostru, which he published in July last year. here he tells us about the path that accompanied this project, one of passion and constant discovery.
What was your first encounter with Sardinia? When did you "discover" it? it was about 36/37 years ago. i went to Sardinia for one of my clients to look for locations to do some photo shoots. it was May, i had three days available and, after the work, i went to Sant'antioco. They said to me: "You will see, you'll like it". it was lunchtime: i had been offered bottarga and Vermentino and the Maestrale was blowing. That was the moment i decided it was a place for me. a few days later, i bought a house and made it my retreat.
When did you start thinking about a book about Sardinia? Thirteen years ago i started making photographic books due to a personal need: i am a fashion photographer and in this world everything is very fast, at that time i wanted to find a way to "stop" my images. Shortly before the pan-
demic, i laid the groundwork for this book, which i started in 2020. i decided immediately not to use archive photos: i shot everything again.
Despite the many images you have probably collected in recent years, the photos we find in Oru Nostru are therefore very recent… Yes, the experience of the years of spending time in Sardinia has helped me to move and understand where to go, but i have hardly opened the archives. How many of the places, people and objects portrayed in Oru Nostru did you already know before the project?
How many are new? The book depicts a journey through Sardinia, starting from Sant'antioco and arriving at Capo Testa, Santa Teresa Gallura, passing through the shops of the artisans and the houses of the centenarians. i knew 30% of what was in the book. The remaining 70% was made up of new things for me, of discoveries i made thanks to suggestions from people i have known for a long time and others i have met on this trip. among these are, for example, paolo Fresu and antonio Marras, but also Franco Sale, a craftsman who carves the masks of the mamuthones. When did you choose the title? about halfway through the project, it became a consequence of how the book was shaping up. i am very attached to people and the human relationship in my work is fundamental. The Sardinians open their doors to you, and depicting their ways with the camera was easy for me. in Sardinia there are activities that do not exist elsewhere, because it is deeply linked to culture and the
territory. in these shops you create what you need to carry them forward and the Sardinians have shown me.
After many years of visiting and spending time in this region, has an explanation been given for why Sardinia has entered so deeply into your soul? Sardinia is special because it is, for someone like me who always needs energy and novelty, the perfect place. every time i went there, it always offered me new things. often, in presentations, i am asked how i discovered a certain place. here, for a person like me who, by nature, tries never to repeat himself, this is the ideal place, also because it is this land itself that almost forces you to discover what is still little known.
Oru Nostru is not a tourist book and the landscape is only one of the components. How much did the natural scenery affect you? The landscape in Sardinia is all-encompassing. it is very complete in terms of landscape and, what is not obvious, there is more sun than shade. nature is not the main focus of the book, but it is present. For example, one of the first photos portrays the struggle between a centuries-old tree and the wind, two elements that are in conflict here. Theirs is a centuries-old struggle where there is still no winner. or perhaps, seeing things from a different point of view, they both won.
words stefano aMpollini
torreruJa, un’oasi di relaX
L’Hotel Relax Torreruja è uno dei più intimi e riservati di tutta l’offerta Delphina. Di fronte ai tramonti mozzafiato che riverberano le tonalità uniche di Isola Rossa, gli ospiti potranno vivere una vacanza speciale, all’insegna del benessere e del contatto con la natura unica della costa Rossamagico, all’interno di un piccolo promontorio che si allunga in direzione nord-ovest dalla costa settentrionale della Sardegna tra Costa paradiso e Castelsardo: proprio di fronte un piccolo isolotto di rosse rocce di porfido, al tramonto assume tonalità purpuree ancora più suggestive, dando il nome al piccolo villaggio di isola rossa. Questa località, caratterizzata da un’insenatura riparata, fu per secoli un comodo e sicuro punto di approdo per le imbarcazioni. a protezione dello scalo attorno al 1595 gli Spagnoli costruirono una torre difensiva, oggi ancora in discrete condizioni,
1 la piscina panoramica dell’hotel the hotel's panoramic swimming pool
2 acque cristalline, sabbia bianca e confort per una vacanza perfetta crystal clear waters, white sand and comfort for a perfect holiday
contro le incursioni saracene e, nei secoli successivi, per contrastare il contrabbando con la vicina Corsica. proprio la torre dà il nome all’hotel.
la struttura dista dal suggestivo paesino di pescatori e dal suo porticciolo quel tanto che basta a proteggerne esclusività e silenzi notturni e si trova a 200 metri dalle sue rinomate spiagge. le più comode da raggiungere per gli ospiti dell’hotel sono la spiaggia longa e la spiaggia nuova di isola rossa, che si trovano tra il lungomare e il porticciolo turistico: il luogo ideale per una passeggiata serale al chiaro di luna gustando un gelato o sorseggiando un aperitivo in totale tranquillità. a pochi passi dall’hotel ci si può invece rilassare in deliziose e appartate calette di rocce rosse, con prendisole attrezzati con materassini e ombrelloni, dove è anche possibile praticare snorkeling in un mare dalle trasparenze incantevoli. oppure poco distante si trova l’incantevole baia di Marinedda, con la sua sabbia bianca e le acque turchesi, circondata da bellissime calette e piccoli sentieri naturali. Tutto attorno un avvolgente panorama che si sviluppa a perdita d’occhio lungo una delle coste più incontaminate della Sardegna: a sud la grande spiaggia di Badesi e a nord le mille calette che portano fino a Santa Teresa Gallura attraverso il territorio di Vignola, una delle zone con la più alta concentrazione di Bandiere Blu di tutta italia. la natura intatta e gli scenari unici non sono passati inosservati neppure alle grandi major hollywoodiane: la Walt Disney ha scelto proprio queste spiagge per girare le scene più avvincenti del film La Sirenetta, uno dei remake di animazione di maggior successo con 95 milioni di incasso al cinema nella prima settimana di
programmazione. l’hotel relax Torreruja Thalasso & Spa conta 121 camere arredate in stile mediterraneo, perfettamente integrate al paesaggio e alla macchia mediterranea circostante, della cui vista si può godere al tramonto su fresche verande attrezzate. a disposizione degli ospiti un’area fitness all’aperto, due ristoranti, un bar e uno snack bar pizzeria a fianco a una piscina con acqua marina e vista panoramica sul golfo dell’asinara. il ristorante Sotto le Stelle regala uno scorcio mozzafiato attraverso una terrazza che si affaccia proprio sull’isolotto e sulla torre aragonese. Cenare qui al tramonto è uno spettacolo imperdibile. per chi è alla ricerca di maggiore intimità e di un livello di comfort ancor superiore ci sono 12 ville, di cui alcune con piscina privata, che vi presenteremo nell’articolo successivo. a completare la struttura il Centro Thalasso & Spa Venere: 1200 metri quadrati con piscine multifunzione di acqua marina riscaldata, moderne cabine per trattamenti thalasso ed estetici, sauna e bagno turco. una perfetta oasi di pace dove trascorrere ore indimenticabili, lontano dai ritmi della città.
torreruJa, an oasis of relaXation The Hotel Relax Torreruja is one of the most intimate and private hotels in the entire Delphina offer. In front of the breathtaking sunsets that reverberate the unique hues of Isola Rossa, guests will experience a special holiday of wellness and contact with the unique nature of the costa Rossa
The hotel relax Torreruja Thalasso & Spa undoubtedly represents one of the highlights of the Delphina offer. a four-star Superior hotel with features that make it a unique place to spend a holiday in total relaxation and perfect harmony with nature. The hotel is in great demand and perfect for couples seeking a little peace and intimacy, with various services designed to make their stay truly unforgettable: these include a first-class wellness area and the romantic panoramic terrace of the Sotto le Stelle restaurant. The establishment is set in a truly magical place, within a small promontory stretching northwestwards from the northern coast of Sardinia between Costa paradiso and Castelsardo. Just opposite, a small islet of red porphyry rocks takes on
even more striking purple hues at sunset, giving its name to the small village of isola rossa. This town, characterised by a sheltered inlet, was for centuries a convenient and safe landing point for boats. To protect the port of call around 1595, the Spanish built a defensive tower, still in fairly good condition today, against Saracen raids and, in later centuries, to counter smuggling with nearby Corsica. The tower gave its name to the hotel. it is just enough distance from the charming fishing village and its small harbour to protect its exclusivity and nocturnal silence and is 200 metres from its renowned beaches. The most convenient to reach for hotel guests are the longa beach and the new beach of isola rossa, located between the seafront and the marina: the ideal place for an evening stroll in the moonlight while enjoying an ice cream or sipping an aperitif in complete tranquillity. a short walk from the hotel, you can instead
relax in delightful, secluded coves of red rocks, with sundecks equipped with mattresses and parasols, where you can also snorkel in the enchantingly transparent sea. or not far away is the enchanting bay of Marinedda, with its white sand and turquoise waters, surrounded by beautiful coves and small nature trails. all around is an enveloping panorama that stretches as far as the eye can see along one of Sardinia's most unspoilt coastlines: to the south, the great beach of Badesi and to the north, the thousands of coves that lead all the way to Santa Teresa Gallura through the Vignola area, one of the areas with the highest concentration of Blue Flags in all of italy. The unspoilt nature and unique scenery did not go unnoticed even by the big hollywood studios: Walt Disney chose these very beaches to shoot the most compelling scenes of the film The Little mermaid, one of the most successful animated remakes with 95 million box-office receipts in its first week. The hotel relax Torreruja Thalasso & Spa has 121 rooms decorated in a Mediterranean style, perfectly integrated into the
landscape and the surrounding Mediterranean maquis, whose views can be enjoyed at sunset on furnished verandas. Guests can enjoy an outdoor fitness area, two restaurants, a bar and a snack bar-pizzeria next to a seawater swimming pool with panoramic views of the Gulf of asinara. The Sotto le Stelle restaurant offers a breathtaking view from a terrace overlooking the islet and the aragonese tower. Dining here at sunset is an unmissable sight. For those looking for more intimacy and an even higher level of comfort, there are 12 villas, some of which have a private pool, which we will present in the next article. Completing the facility is the Venus Thalasso & Spa Centre: 1200 square metres with multifunctional heated seawater pools, modern cabins for thalassotherapy and beauty treatments, a sauna and a Turkish bath. a perfect oasis of peace where you can spend unforgettable hours, far from the rhythms of the city.
esclusivitÀ e arMonia con la natura
Le soluzioni offerte dalle 12 ville del Torreruja rappresentano il connubio perfetto tra eleganza, libertà e ricerca di un rapporto autentico con la natura, senza rinunciare ai servizi offerti dall’Hotel Relax Torreruja
Se relax è la parola d’ordine per descrivere l’hotel relax Torreruja, le Ville del Torreruja a isola rossa sono sinonimo di esclusività ed eleganza, in costante contatto e armonia con la natura. Qui la privacy è assicurata, ma al tempo stesso gli ospiti possono godere di tutte le comodità e dei servizi offerti dall’hotel, come la possibilità di fare colazione o cenare al ristorante Sotto le Stelle o al Tramonto Rosso, allenarsi nell’area fitness all’aperto, fare un tuffo nella piscina con acqua di mare o ancora usufruire del Centro Thalasso & Spa Venere con piscine multifunzione di acqua marina riscaldata. un modo unico per trascorrere il riposo estivo in serenità in un angolo ricco di fascino, ideale per chi nella vacanza cerca spazi autonomi e assoluta riservatezza, senza rinunciare al confort. Soluzione perfetta per coppie, gruppi di amici o famiglie, le ville godono di un esclusivo panorama sul golfo dell’asinara, sulla baia di la Marinedda o sulla macchia mediterranea nella suggestiva Costa rossa. Tutte le ville sono circondate da grandi verande con aree attrezzate per il barbecue per rilassanti pranzi e cene all’aperto. in grado di accogliere fino a otto persone, le ville sono elegantemente arredate in stile locale e perfettamente integrate nella natura circostante, come è tipico della filosofia Delphina. Gli ospiti vivranno immersi nella natura di isola rossa, e potranno apprezzare in ogni istante le bellezze naturali delle sue spiagge e del paesaggio.
ancor più esclusive sono poi le cinque ville con piscina privata. Villa le pleiadi è caratterizzata da un design essenziale e sofisticato, colori chiari e stile lineare, con arredi caratterizzati da prodotti locali, come i tessuti e i marmi. non da meno è Villa Tinnari, il cui stile mediterraneo è riconoscibile
fin dai muretti a secco che circondano l’elegante piscina con fondale in pietra. ineguagliabile il design minimal di Villa Canneddi, i cui arredi sono stati progettati da architetti seguendo linee moderne e curati al tempo stesso da artigiani locali, per permettere di assaporare design e tradizione. l’ampio solarium con travi di legno rende questa soluzione uno spazio da cui è difficile staccarsi. Villa asinara, l’ultima arrivata, prende il nome dal golfo su cui si affaccia: la piscina in pietra immersa tra cespugli di mirto ne fa un luogo magico da cui godere di tramonti mozzafiato, tra un barbecue e un aperitivo in veranda con i propri cari. impareggiabile è invece la vista offerta dal panoramico solarium situato sul tetto della prestigiosa Villa romasinu, una proposta ideale per chi ama i grandi spazi e perdersi su più lati nei panorami unici di questi paesaggi. infine, ma non certo ultima per raffinatezza ed eleganza, Villa Gli olivastri, caratterizzata da arredi dai colori caldi nei quali l’elemento predominante è certamente il legno. anche questa struttura permette di vivere momenti indimenticabili in uno spazioso solarium sul tetto con lettini prendisole e vista mare su più lati e sulle rosse rocce di punta Canneddi.
eXclusivity and harMony with nature
The solutions offered by the 12 villas of Torreruja represent the perfect combination of elegance, freedom and the search for an authentic relationship with nature, without giving up the services offered by the Hotel Relax Torreruja
if relaxation is the watchword to describe the hotel relax Torreruja, the Villas del Torreruja on isola rossa are synonymous with exclusivity and elegance, in constant contact and harmony with nature. here privacy is assured, but at the same time, guests can enjoy all the comforts and services offered by the hotel, such as having breakfast or dinner at the Sotto le Stelle or Tramonto Rosso restaurants, working out in the outdoor fitness area, taking a dip in the seawater swimming pool or enjoying the Venere Thalasso & Spa Centre with multifunctional heated seawater pools. a unique way to spend a summer's rest in peace and quiet in a charming spot, ideal for those seeking autonomous space and absolute privacy on their holiday without sacrificing comfort. The perfect solution for couples, groups of friends or families, the villas enjoy exclusive views over the Gulf of asinara, the bay of la Marinedda or the Mediterranean maquis on the picturesque Costa rossa. all villas are surrounded by large verandas with barbecue-equipped areas for relaxing outdoor lunches and dinners. Capable of accommodating up to eight people, the villas are elegantly furnished in local style and perfectly integrated into the surrounding nature, as is typical of the Delphina philosophy. Guests will be immersed in the nature of isola rossa, and will be able to appreciate at all times the natural beauty of its beaches and landscape. even more exclusive are the five villas with a private pool. Villa le pleiadi is characterised by an essential and sophisticated design, light colours and a linear style, with furnishings featuring local products such as fabrics and marble. not to be outdone is Villa Tinnari, whose Mediterranean style is reco -
gnisable right down to the dry-stone walls surrounding the elegant stone-bottomed swimming pool. The minimalist design of Villa Canneddi is unparalleled, with furnishings designed by architects along modern lines, while at the same time being crafted by local artisans, allowing you to relish design and tradition. The large solarium with wooden beams makes this a space from which it is difficult to tear yourself away. Villa asinara, the newest addition, is named after the gulf it overlooks: the stone swimming pool nestled among myrtle bushes makes it a magical place from which to enjoy breathtaking sunsets, between barbecues and aperitifs on the veranda with loved ones. unparalleled, however, is the view offered by the panoramic solarium located on the roof of the prestigious Villa romasinu, an ideal proposition for those who love large spaces and losing themselves on several sides in the unique views of these landscapes. last but certainly not least in terms of refinement and elegance is Villa Gli olivastri, characterised by furnishings in warm colours in which the predominant element is certainly wood. This facility also allows for unforgettable moments in a spacious rooftop solarium with sun loungers and views of the sea on several sides and the red rocks of punta Canneddi.
in barca al ristorante
Il promontorio naturale di capo d’Orso custodisce un eccellente ristorante à la carte Il Paguro, affacciato su una terrazza sul mare che guarda l’isola di caprera fino alla costa Smeralda. L’isola di La maddalena è dietro l’angolo e Porto cervo è raggiungibile in soli quindici minuti di navigazione e venti di auto
navigare tra le isole dell’arcipelago di la Maddalena e la Costa Smeralda, seguire con lo sguardo le linee frastagliate della costa. restare sorpresi dalle infinite sfumature di azzurro del mare e di verde della macchia mediterranea che, incurante degli spazi a sua disposizione, si alza fiera tra imponenti rocce di granito. Fare un tuffo con maschera e boccaglio nel porto della Madonna, chiamata anche piscine naturali, per poi restare ammaliati dal fascino esotico di Cala Coticcio a Caprera. immancabile, la sosta davanti alle boe della spiaggia rosa di Budelli che riconquista, grazie alla salvaguardia del parco nazionale dell'arcipelago di la Maddalena, il suo antico splendore. una giornata di questo tipo merita un pit stop a 5 stelle in una location d’eccezione, all’interno della baia di Capo d’orso, a 4 chilometri da palau, a ridosso dei venti di Maestrale, ponente e l ibeccio. una volta scesi a terra, i ’accoglienza è firmata Il Paguro, eccellente ristorante à la carte affacciato su una splendida terrazza sul mare che guarda l’isola di Caprera e la Costa Smeralda. la marina privata di Cala Capra, davanti al ristorante, consente agli ospiti che si fermano per pranzo, l’ormeggio gratuito di yacht e charter fino a 60 metri nella banchina e fino a 100 metri nel campo boe. parte dell'hotel Capo d’orso Thalasso & Spa 5 stelle, il ristorante Il Paguro è aperto anche agli esterni, molto apprezzato dagli armatori come sosta durante la navigazione tra i paradisi di sabbia e acqua del nord Sardegna. Qua l’autentica cucina mediterra-
nea viene reinterpretata dallo Chef Salvatore iannone, classe 1986, che descrive la sua cucina come «gustosa, ricercata ed emozionale», certo che la cosa più bella del suo mestiere sia «far star bene ed essere capace di emozionare le persone con il cibo» Tra le sue ricette anche piatti legati al territorio:
«Mi piace molto utilizzare i prodotti locali, lo trovo gratificante, così come apprezzo la possibilità di cucinare dal vivo e interagire con gli ospiti”. Specialità di mare con pescato del giorno e carni freschissime provenienti dalle colline galluresi. inoltre, vivaio di crostacei con aragoste locali e astici. Tra le novità, la cantina a vista che, con i suoi ampi spazi, valorizza le numerose referenze regionali, nazionali e internazionali. apprezzato dagli armatori anche il servizio cambusa con consegna direttamente a bordo o il servizio catering, da gustare comodamente sull’imbarcazione e preparato direttamente dal ristorante.
To the restaurant by boat The natural promontory of capo d'Orso is home to an excellent a la carte restaurant, Il Paguro, overlooking a terrace on the sea with views from the island of caprera to the costa Smeralda. The island of La maddalena is just around the corner, and Porto cervo can be reached in just fifteen minutes by boat and twenty by car navigate between the islands of the la Maddalena archipelago and the Costa Smeralda, following the jagged lines of the coast with your eyes. Be amazed by the infinite shades of blue of the sea and green of the Mediterranean maquis that, heedless of the space at its disposal, rises proudly among imposing granite rocks. Take a dip with a mask and snorkel in porto della Madonna, also known as piscine naturali, and then be captivated by the exotic charm of Cala Coticcio in Caprera. not to be missed is a stop in front of the buoys on Budelli's rosa di Budelli beach, which, thanks to the protection of the la Maddalena archipelago national park, is regaining its former glory. Such a day deserves a 5-star pit stop in an exceptional location, within the bay of Capo d'orso, 4 kilometres from palau, close to the Mistral, ponente and l ibeccio winds. once ashore, you will be welcomed by Il Paguro, an excellent a la carte restaurant overlooking a splendid terrace on the sea with a view of the island of Caprera and the Costa Smeralda. The private marina in Cala Capra, in front of the restaurant, allows guests stopping for lunch, free mooring for yachts and charters up to 60 metres in the quay and up to 100 metres in the
buoy field. part of the 5-star hotel Capo d'orso Thalasso & Spa , the Il Paguro restaurant is also open to outsiders, popular with owners as a stopover while sailing between the sand and water paradises of northern Sardinia. here, authentic Mediterranean cuisine is reinterpreted by Chef Salvatore iannone, born in 1986, who describes his cooking as "tasty, refined and emotional", certain that the best thing about his job is "making people feel good and being able to move them with food". his recipes also include dishes linked to the local area: "i really like using local products, i find it gratifying, just as i appreciate the opportunity to cook live and interact with guests. Seafood specialities with the catch of the day and fresh meat from the Gallura hills. in addition, a crustacean nursery with local lobsters and crayfish. one of the new features is the open cellar which, with its ample space, enhances the many regional, national and international references. also appreciated by the owners is the cambusa service with delivery directly on board or the catering service, to be enjoyed comfortably on the boat and prepared directly from the restaurant.
honeyMoon indiMenticabili
Non occorre andare dall’altra parte del mondo per incontrare il paradiso, Delphina lo ha trovato nel nord della Sardegna e ne ha fatto tesoro con strutture che si fondono perfettamente con la natura circostante e che sono diventate meta esclusiva per viaggi di nozze e occasioni speciali di coppia
C’è un angolo di paradiso che tutto il mondo ci invidia. È la Gallura, la regione nord orientale della Sardegna, lambita da acque cristalline e rocce granitiche. un paradiso meta internazionale tra le più esclusive per anniversari, lune di miele, rinnovi delle promesse e matrimoni. e non è difficile capire il perché. Basta guardare un paio di immagini per innamorarsene e desiderare di poter vivere lì dei momenti unici con la persona che si ama. la Gallura offre soluzioni per ogni esigenza: i romantici e gli sportivi, le coppie con figli, i neosposi o le coppie di lunga data. l ibertà di scegliere, vivere, amare. lo sa bene Delphina che con 12 hotel tra 5 e 4 stelle immersi in verdi parchi mediterranei affacciati sul mare tra la Costa Smeralda, la Maddalena e il golfo dell’asinara da 30 anni è sinonimo di ospitalità. Con questa ampia offerta il gruppo è riuscito a costruire delle proposte specifiche per ogni esigenza. l ibertà fa rima con Delphina ed è così che è nato il catalogo Liberi per mettere al centro di ogni viaggio la libertà della coppia da vivere con il massimo del lusso. lusso di non avere costrizioni, di poter provare esperienze tailor made, di dimenticarsi l’orologio e fare ciò che si desidera solo con la persona che si ama. lusso di potersi permettere una lunga luna di miele o concedersi una parentesi romantica di pochi giorni per festeggiare un anniversario. perché il lusso che offre Delphina è anche questo: prendere un aereo da una delle principali città europee e ritrovarsi in un paradiso terrestre in pochissimo. Senza dover affrontare lunghi viaggi e jet leg.
punta di diamante dell’intera offerta studiata appositamente per le coppie è la nuova proposta Intense dedicata
Sposarsi da Delphina Un sogno che diventa realtà. Non solo lune di miele e fughe d’amore, qui è possibile anche sposarsi. Il team wedding del gruppo può organizzare tutto, dal ricevimento alla cerimonia all’ospitalità degli invitati rendendo questo giorno indimenticabile Getting married at Delphina A dream come true. We offer more than just honeymoons and romantic getaways, you can even get married here. The group's wedding team can arrange everything from the reception to the ceremony to arranging hospitality for the guests, making this day unforgettable
agli ospiti più esigenti che in un momento così speciale ricercano il meglio dell’ospitalità, della discrezione e dell’attenzione. Intense è disponibile nelle tre strutture a cinque stelle del gruppo – l’hotel Capo d’orso Thalasso & Spa a palau, il resort Valle dell’erica Thalasso & Spa a Santa Teresa Gallura e l’hotel Marinedda Thalasso & Spa a isola rossa – e propone uscite in mare su imbarcazioni private con skipper, escursioni e tour in canoa che terminano con un bagno in una caletta nascosta. o ancora spostamenti con arrivo in elicottero in struttura per ammirare dall’alto la meraviglia dell’arcipelago di la Maddalena: un ventaglio di proposte per un’immersione totale nel nord della Sardegna alternando avventura, relax, aperitivi romantici al tramonto, cene eleganti sulla sabbia o escursioni con guida dedicata tra piccoli borghi e percorsi enogastronomici. ancora una volta libertà. Specialista dell’ospitalità, Delphina offre inoltre in tutte le proprie strutture una selezione di esclusive esperienze à la carte e la proposta Emotion per viaggi personalizzati in grado di rendere speciale e memorabile ogni istante. ogni coppia avrà solo due pensieri: quale tra le tante strutture scegliere e cosa mettere in valigia. a tutto il resto penserà Delphina.
unforgettable honeyMoons You don't have to go to the other side of the world to find paradise, Delphina has found it in the north of Sardinia and treasured it with structures that blend perfectly with the surrounding nature and have become exclusive destinations for honeymoons and special occasions for couples here, we have a little slice of heaven that the whole world is envious of. This is Gallura, the northeastern region of Sardinia, with granite rocks lapped by crystal-clear waters. an international destination paradise ranking among the most exclusive for anniversaries, honeymoons, vow renewals and weddings. and it's not hard to see why. You only have to look at a couple of pictures to fall in love with it and wish you could experience unique moments there with the person you love. Gallura offers solutions for every need: the romantic and the sporty, couples with children, newlyweds or longstanding couples. The freedom to choose, to live, to love. Delphina knows this well. With 12 five- and four-star hotels set in green Mediterranean parks overlooking the sea between the Costa Smeralda, la Maddalena and the Gulf of asinara, it has been synonymous with hospitality for 30 years. With this broad offer, the group has been able to build specific proposals for every need. "libertà" (freedom) rhymes with Delphina, and that is how the liberi catalogue was conceived: with the intention of bringing the couple's freedom to the heart of every trip to be experienced with the utmost luxury. The luxury of not having any constraints, of being able to enjoy tailor-made experiences, of forgetting to look at your watch and only doing whatever you desire with the person you love. The luxury of being able to afford a long
honeymoon or indulge in a few days' romantic break to celebrate an anniversary. Because there is another luxury that Delphina offers: take a plane from one of the main european cities and find yourself in an earthly paradise in no time. Without having to face long journeys and jet leg. The highlight of the entire offer designed especially for couples is the new Intense proposal dedicated to the most demanding guests who at such a special moment seek the best in hospitality, discretion and attention. Intense is available at the group's three five-star facilities – the hotel Capo d'orso Thalasso & Spa in palau, the resort Valle dell'erica Thalasso & Spa in Santa Teresa Gallura and the hotel Marinedda Thalasso & Spa in isola rossa – and offers sea trips on private boats with skipper, excursions and canoe tours culminating in a swim in a hidden cove. or even transfers with helicopter arrival at the facility to admire the marvels of the la Maddalena archipelago from above: a range of proposals for total immersion in northern Sardinia, alternating between adventure, relaxation, romantic aperitifs at sunset, elegant dinners on the sand or excursions with a dedicated guide through small villages and food and wine routes. once again, freedom. a hospitality specialist, Delphina also offers in all its facilities a selection of exclusive a la carte experiences and the Emotion proposal for personalised trips that can make every moment special and memorable. each couple will have only two things on their mind: which of the many facilities to choose and what to pack. everything else will be taken care of by Delphina.
per tutti Ciredz
Le scale cromatiche sono il suo tratto distintivo, i volumi e le forme una necessità ineluttabile. Le sue opere campeggiano in Polonia, in Francia, in Spagna, in Inghilterra, in Brasile e in diverse città italiane, ma ciredz, uno dei 50 artisti urbani più influenti al mondo (secondo il catalogo Street Art Today 2 di Bjorn Van Poucke) ha un’anima sarda
Hai voluto fare l’artista sin da piccolo? Sì, ma l’ho capito più avanti. Da ragazzo il mio paese mi stava stretto, ero irrequieto e a 14 anni ho lasciato la scuola per fare il muratore.
E poi com’è andata? Quando ho avuto la possibilità mi sono trasferito a Cagliari e a 19 anni mi sono iscritto alle serali del l iceo artistico: mi hanno salvato la vita. poi ho studiato all’accademia di Belle arti di Bologna, scultura al triennio e grafica d’arte al biennio. È stato un percorso di apprendimento continuo. non conoscevo l’arte contemporanea, la consideravo una cosa per intellettuali, ma studiando quegli artisti che hanno lavorato sull’essenzialità, sia estetica che concettuale, come robert r auschenberg, ho capito che invece è alla portata di tutti.
Le gradazioni di temperatura e la predominanza del blu sono la tua cifra stilistica. per natura sono uno scultore, nei miei muri c’è sempre una percezione di profondità e di volume. inizialmente usavo scale di grigi, anche per dare l’idea del tempo che scorre, di un sentimento che dal positivo sfocia nel negativo. poi sono passato al blu.
C’entra il mare della Sardegna? Certo, le influenze che ho avuto nella mia vita e che si sono manifestate crescendo: gli spazi aperti, il cielo, il mare. Dopo anni tra londra, roma e Berlino, sono tornato a vivere qui con l’intenzione di rimanere. Mi piace molto perché posso godere della solitudine per lunghi periodi. Certo, da giovane non la pensavo così.
Ci racconti l’opera che hai realizzato per Delphina? È nata in buona parte per le suggestioni che ho avuto quando sono stato lì, infatti ho usato gradazioni di colori che solitamente non uso. la prossimità con la spiaggia mi ha spinto a usare i toni della sabbia con i suoi molteplici mutamenti - dal gial-
lino, fino al verde acqua che diventa via via più scuro. non sono un grande progettatore, solitamente lascio che il luogo mi ispiri e così è successo anche in quella occasione. inoltre faccio del mio meglio perché l’opera risulti morbida, si fonda con quello che le sta intorno.
E quella che hai creato ad Aggius? Qui ho dovuto progettare di più perché ho scelto l’angolo di una casa a cui ho deciso di cambiare conformazione attraverso forme e volumi, quindi c’era bisogno di studiare. ho scelto una scala di grigi per esaltare le tonalità del granito con cui il paese è costruito e collegare idealmente l’opera con esso.
C’è una tua opera a cui sei particolarmente legato? no, però ci sono alcuni contesti che mi sono rimasti nel cuore più di altri. Di base cerco sempre il rapporto con le persone del posto, anche per far capire loro che tra di noi non c’è nessuna differenza.
For everyone, Ciredz chromatic scales are his distinctive feature, the volumes and the forms an inescapable necessity. His works stand out in Poland, France, Spain, England, Brazil and in several Italian cities, but ciredz, one of the 50 most influential urban artists in the world (according to Bjorn Van Poucke's Street Art Today 2 catalogue) has a Sardinian soul Did you want to be an artist since you were a child? Yes, but i figured that out later. When i was a boy, my country was restrictive, i was restless and at 14 years old i left school to be a bricklayer.
And then how did that go? When i had the opportunity, i moved to Cagliari and at 19 i enrolled in the evening classes of the artistic high School: they saved my life. Then i studied at the academy of Fine arts in Bologna, sculpture for three years and graphic art for two years. it was a matter of continuous learning. i did not know about contemporary art, i considered it something for intellectuals, but studying those artists who have worked on essentiality, both aesthetic and conceptual, like robert r auschenberg, i understood that instead it is accessible to everyone.
Temperature gradations and the predominance of blue are your stylistic figure. By nature i am a sculptor, in my walls there is always a perception of depth and volume. initially i used grey scales, also to give the idea of the time that flows, of a feeling that from the positive flows into the negative. Then i turned to blue.
Does this have anything to do with the Sardinian sea? of course, the influences that i have had in my life and that
ad aggius si può ammirare quest'opera di roberto cireddu, classe 1981, in arte ciredz in aggius you can admire this work by roberto cireddu, born in 1981, aka ciredz
have manifested themselves growing up: the open spaces, the sky, the sea. after years between london, rome and Berlin, i returned to live here with the intention of staying. i like it very much because i can enjoy solitude for long periods. of course, i didn't think so when i was young. Can you tell us about the artwork you created for Delphina? it came about largely because of the suggestions i had when i was there, in fact i used gradations of colours that i usually do not use. The proximity to the beach pushed me to use the tones of the sand with its multiple changes - from yellowish, to watery green that becomes darker and darker. i'm not a great designer, i usually let the place inspire me and that was how it happened on that occasion. i also do my best because the work is soft, it merges with what is around it.
What about the one you created in Aggius? here i had to design more because i chose the corner of a house, whose form i decided to change through shapes and volumes, so i needed to study. i chose a grey scale to enhance the shades of granite with which the village is built and ideally connect the work with it.
Is there a work of yours of which you're particularly fond? no, that's why there are some contexts that have remained in my heart more than others. Basically i always look for a way of relating to the locals, also to make them understand that there is no difference between us.
energia green per le tue vacanZe
Già eletta come catena alberghiera indipendente più green al mondo ai World Travel Awards, Delphina intensifica i suoi sforzi per raggiungere l’impatto zero con la costruzione di due impianti fotovoltaici al Resort & SPA Le Dune a Badesi e al Park Hotel & SPA cala di Lepre a Palau
eccellenza non significa solo essere i migliori oggi. Significa soprattutto impegnarsi costantemente per continuare a esserlo anche domani. per questo il gruppo Delphina, già eletto World’s leading Green independent hotel Group ai World Travel awards 2021 e 2022 per l’impegno a favore dell’ambiente, ha deciso di intraprendere un ulteriore passo verso la sostenibilità con un progetto in grado di donare nuova energia (in senso letterale) a questa estate 2023. proprio le vacanze estive vedranno infatti l’inaugurazione di ben due impianti fotovoltaici in-house, grazie ai quali Delphina, che già alimenta le sue strutture attraverso fonti 100% rinnovabili, andrà ora a soddisfare parte del suo fabbisogno con energia “a chilometro zero”. il primo impianto, costituito da nove pensiline singole e 30 doppie, per una potenza complessiva pari a 752,1 KWp, è stato realizzato nel resort & Spa le Dune di Badesi e servirà per la produzione di energia a consumo interno e per la ricarica delle auto elettriche. il parcheggio che ospita le pensiline comprende 276 posti auto e 45 prese di ricarica elettrica. il secondo impianto è stato invece installato a servizio del park hotel & Spa Cala di lepre a palau e consta di 421 pannelli fotovoltaici montati sui tetti di vari edifici, per una potenza totale di 231,5 KWp che saranno utilizzati per coprire il fabbisogno energetico della struttura. a questi si aggiunge inoltre un terzo impianto realizzato ad aglientu, all’interno di una società collegata a Delphina. Questa iniziativa, che va nella direzione di una sempre maggiore indipendenza energetica e di un'impronta ambientale sempre più ridotta, va ad aggiungersi ai tanti progetti di sostenibilità già avviati con successo negli ultimi anni. Giusto per
In armonia con il territorio Rispettare l’Ambiente con la A maiuscola significa anche, più in piccolo, rispettare l’ambiente circostante. Nel progettare i suoi resort, Delphina armonizza ogni struttura con il territorio, costruendo edifici bassi, visivamente poco impattanti, e ricorrendo a vegetazione autoctona In harmony with the surroundings Respecting the Environment with a capital E also means, on a smaller scale, respecting the surrounding environment. When designing its resorts, Delphina harmonises each structure with its surroundings, constructing low, visually unobtrusive buildings and using native vegetation
citarne alcuni, è possibile ricordare l’impegno continuo nella limitazione della plastica grazie alle borracce metalliche fornite in dotazione ai collaboratori Delphina (con un risparmio di circa 68.700 bottiglie di plastica all’anno), alla sostituzione delle bottiglie in plastica all’interno di bar, ristoranti e frigobar in favore di vetro e alluminio, e all’introduzione di materiali biodegradabili in lunchbox, cannucce, posate, piatti e bicchieri. Similmente, ogni materiale cartaceo prodotto dal gruppo, dai cataloghi a questa stessa rivista, è stampato su carta ecologica e con inchiostri vegetali. Sempre nella direzione della tutela ambientale vanno le partnership con il Fai in qualità di Golden Corporate Donor, il progetto Spazzatura Kilometrica per la raccolta della differenziata e le partnership con eventi culturali come Etnosfera e Danza nel vento per la valorizzazione turistica del territorio. il consumo di cibo sano e a bassissimo impatto ambientale è invece incoraggiato da Genuine local Food oriented, marchio di qualità Delphina volto a privilegiare l’utilizzo di ingredienti genuini, locali e di stagione, e dal percorso educativo dedicato ai più giovani nell’orto e nel pollaio del resort & Spa le Dune. un impegno davvero a 360 gradi, in cui però ogni conquista non è mai vista come un punto di arrivo, bensì come una piattaforma di partenza verso nuovi traguardi.
le pubblicazioni delphina sono stampate su carta ecologica e con inchiostri vegetali. foto arasolè delphina publications are printed on environmentally friendly paper using vegetable-based inks. photo by arasolè
green energy for your holidays Already voted the world's greenest independent hotel chain at the World Travel Awards, Delphina is stepping up its efforts to achieve zero impact with the construction of two photovoltaic plants at the Resort & SPA Le Dune in Badesi and the Park Hotel & SPA cala di Lepre in Palau excellence doesn't just mean being the best today. it means, above all, constantly striving to continue to be the best tomorrow. This is why the Delphina Group, already elected World's leading Green independent hotel Group at the World Travel awards 2021 and 2022 for its commitment to the environment, has decided to take a further step towards sustainability with a project that will give new energy (in a literal sense) to this summer 2023. indeed, the summer holidays will see the inauguration of two in-house photovoltaic systems, thanks to which Delphina, which already powers its facilities through 100% renewable sources, will now meet part of its needs with "zero-kilometre" energy. The first system, consisting of nine single and 30 double shelters with a total capacity of 752.1 KWp, was built at the resort & Spa le Dune in Badesi and will be used to produce energy for internal consumption and to recharge electric cars. The car park housing the shelters includes 276 parking spaces and 45 electric charging sockets. The second system was instead
installed to serve the park hotel & Spa Cala di lepre in palau and consists of 421 photovoltaic panels mounted on the roofs of various buildings for a total power output of 231.5 KWp that will be used to cover the facility's energy needs. in addition to these, a third system was built in aglientu, within a company connected to Delphina. This initiative, which moves in the direction of ever greater energy independence and an ever smaller environmental footprint, is in addition to the many sustainability projects already successfully launched in recent years. Just to name a few, mention can be made of the ongoing commitment to limiting plastic thanks to the metal water bottles supplied to Delphina employees (saving around 68,700 plastic bottles a year), the replacement of plastic bottles in bars, restaurants and minibars in favour of glass and aluminium, and the introduction of biodegradable materials in lunchboxes, straws, cutlery, plates and glasses. Similarly, every printed material produced by the group, from catalogues to this very magazine, is printed on environmentally friendly paper and with vegetable-based inks. also moving in the direction of environmental protection are the partnerships with the Fai as Golden Corporate Donor, the Kilometre Waste project for the collection of differentiated waste, and partnerships with cultural events such as Etnosfera and Danza nel vento for the tourist development of the area. on the other hand, the consumption of healthy food with a very low environmental impact is encouraged by Genuine local Food oriented, Delphina's quality label aimed at favouring the use of genuine, local and seasonal ingredients, and by the educational path dedicated to the youngest guests in the garden of resort le Dune. a truly all-round commitment, in which, however, each achievement is never seen as a point of arrival, but rather as a platform for departure towards new goals.
benessere blu
cielo azzurro, acque incontaminate e profumi inebrianti delle erbe sarde. Lo sport e il benessere in Delphina beneficiano delle proprietà dell’acqua di mare e dell’abbraccio della natura
la talassoterapia e il contatto con la natura sono tra le priorità di Delphina, anche in materia di fitness e wellness. l’obiettivo è offrire ai propri ospiti un soggiorno relax, ma allo stesso tempo energizzante, per “ricaricare le batterie” e prendersi cura del corpo, beneficiando di un contesto naturale unico nel suo genere. al Centro Thalasso & Spa le Thermae del resort Valle dell’erica e al Centro Thalasso & Spa l’elicriso dell’hotel Marinedda è stata messa a punto la linea di trattamenti benessere in acqua che prevede attività di ginnastica dolce, acqua therapy decontratturante o linfodrenante, il circuito hydrojet o il fitness con grandi attrezzi in acqua. in queste strutture troviamo idro bike, tapis roulant, jump, step, cavigliere e palmari dedicati al mondo acquatico. «l’attività fisica in acqua ha molteplici benefici, anche in caso di riabilitazione funzionale. per prima cosa, in assenza di forza di gravità, le articolazioni non sono sotto pressione e si attenua così l’infiammazione cui sono sottoposte ogni giorno», spiega Daniela Tagliabue, responsabile attività in acqua delle Spa Delphina. Benefici anche per tono muscolare e circolazione sanguigna: l’acqua, schiacciando delicatamente la pelle, stimola il flusso sanguigno a risalire verso il cuore, migliorando di conseguenza anche l’ossigenazione dei tessuti. «le nostre piscine, tutte all’aperto, sono riempite di acqua di mare, che ha un peso specifico inferiore rispetto a quella dolce ed è più leggera da spostare durante il training», conclude. Da non dimenticare il massaggio decontratturante in vasca a 34 gradi, dove è l’acqua a massaggiare il corpo della persona immersa. la rigenerante vista dell’acqua è invece la compagna di training perfetta all’hotel Capo d’orso Thalasso & Spa , dove ci si allena in una straordinaria palestra coperta sulla sco -
gliera, con affaccio sull’isola di Caprera. Tra le nuove attrezzature Tecnogym spiccano tapis roulant, bike spinning, cyclette, bici ellittiche, pesi, panche e molto altro. il circuito cardiofitness è gratuito. i 26 ettari di parco naturale sono il setting ideale per lo sport outdoor al resort Valle dell’erica Thalasso & Spa il percorso fitness naturalistico è amato dagli sportivi ma anche dalle famiglie. le 14 stazioni, ciascuna con pannelli d’istruzioni, offrono attrezzi come panca, tronco oscillante, asse equilibrio, stretching per gli arti superiori, percorso sospeso, salto progressivo e slalom. e cosa dire del piacere di correre tra gli arbusti della macchia mediterranea, immersi nei suoi profumi caratteristici? anche all’hotel relax Torreruja Thalasso & Spa l’attività sportiva è en plein air. Qui la vista si perde osservando l’azzurro del mare, che permette di liberare la mente e concentrarsi sull’esercizio, ottenendo il massimo della performance.
wellbeing, coloured blue Blue sky, pristine waters and the intoxicating scents of Sardinian herbs. Sport and wellness in Delphina benefit from the properties of seawater and the embrace of nature
Thalassotherapy and contact with nature are among Delphina's priorities, also when it comes to fitness and wellness. The aim is to offer guests a relaxing yet energising stay, to "recharge the batteries" and take care of the body, while benefiting from a unique natural setting. at the “le Thermae” Thalasso Centre & Spa at the resort Valle dell'erica and at the elicriso Centre at the hotel Marinedda, a range of water-based wellness treatments has been developed, including gentle gymnastics, decontracting or lymphdraining water therapy, the hydrojet circuit or fitness with large water equipment. in these facilities, we find hydro bikes, treadmills, jumping machines, step machines, ankle monitors and handhelds dedicated to the aquatic world. "physical activity in water has multiple benefits, also in the case of functional rehabilitation. Firstly, in the absence of gravity, the joints are not under pressure and the inflammation to which they are subjected on a daily basis is alleviated", explains Daniela Tagliabue, head of water activities at Delphina Spa . This also benefits muscle tone and blood circulation: by gently squeezing the skin, the water stimulates the blood flow back to the heart, thereby also improving tissue oxygenation. "our pools, all outdoors, are filled with seawater, which has a lower specific gravity than fresh water and makes it easier to move around in during training", he concludes. not to be forgotten is the decontracting massage in a 34-degree tub, where it is the water that massages the body of the person immersed.
The rejuvenating sight of water is the perfect training companion at the hotel Capo d'orso Thalasso & Spa , where
you can work out in an extraordinary indoor gym on the cliff, overlooking the island of Caprera. The new Tecnogym equipment includes treadmills, spinning bikes, exercise bikes, elliptical bikes, weights, benches and much more. The cardiofitness circuit is free of charge. The 26 hectares of natural park are the ideal setting for outdoor sports at the resort Valle dell'erica Thalasso & Spa . The naturalistic fitness path is much loved by sports enthusiasts but also by families. The 14 stations, each with instruction panels, offer equipment such as a bench, trunk swing, balance board, upper limb stretching, suspended track, progressive jumping and slalom. and what about the pleasure of running through the shrubs of the Mediterranean maquis, immersed in its characteristic scents? at the hotel relax Torreruja Thalasso & Spa , sports activities are also en plein air here the view is lost as you look out over the blue sea, which allows you to free your mind and concentrate on the exercise, achieving maximum performance.
words carolina saporiti
una vita in rosé
I vini rosati stanno vivendo il loro momento di gloria, grazie alla loro freschezza e versatilità. Oltre alla versione ferma, da quest’anno Delphina propone Trame anche nella versione frizzante, metodo charmant
per anni un po’ snobbato, ora il vino rosato sta ottenendo tutto il successo che si merita, in italia e non solo. la costante crescita di domanda deriva dalla maggiore qualità media del prodotto e soprattutto dalla sua freschezza al palato, che lo rende un perfetto compagno per tutta la durata del pasto – e non solo per l’aperitivo come troppo spesso ancora si pensa.
il vino rosato, però, è un vino “particolare” perché nasce da uve rosse, ma viene vinificato in bianco. Cosa vuole dire? Che una volta pigiate le uve, le bucce e i vinaccioli (ossia i semi degli acini) vengono fatti macerare nel mosto, proprio come succede nella produzione del vino rosso. Ma il tempo di macerazione, in questo caso, è molto più breve: può durare poche ore e al massimo due giorni. È questo contatto con la parte solida dell’uva a conferire quel colore rosato tanto amato e proprio in base al tempo di permanenza sulle bucce, l'intensità del rosa cambia, andando da una leggera tonalità cipria fino a un rosa corallo, a volte con alcuni riflessi violacei. Quando, poi, la parte solida viene tolta, il mosto continua con la fermentazione esattamente come se fosse mosto bianco.
È con questo metodo che si ottengono il colore e i sapori tipici del vino rosé. le caratteristiche del profumo del vino rosato sono delicate, ma anche intense con un bouquet floreale che può variare dai frutti di bosco ai sentori di ciliegia, a tratti con sentori di agrumi, di pompelmo e scorza d’arancia. Se si dovesse scegliere una parola per descrivere i vini rosati (posto che non c’è un vino uguale all’altro), probabilmente la maggior parte delle persone direbbe “fresco”. il tannino, infatti, è pochissimo e per questo i rosati sono perfetti per
chi non ama i vini corposi. Ma ciò che caratterizza (e che lo rende particolarmente apprezzato da molti) sono anche le sue note saline e minerali che lo rendono ideale in abbinamento con carni bianche e di maiale o ancora con i salumi e i formaggi poco stagionati.
anche in Sardegna, terra vocata alla produzione di vini eccezionali, come il Cannonau e il Vermentino, si producono alcuni vini rosati. appartengono a Selezione Delphina un vino rosato fermo e da quest’anno anche un vino rosato frizzante. il loro nome è Trame e prende ispirazione dal disegno di una vecchia bisaccia da soma aggesse. entrambi i vini sono prodotti con uve di un vitigno autoctono della Valle del Tirso, in provincia di oristano, la nieddera, un’uva di antichissime origini, unica al mondo. il nieddera è un vitigno a bacca nera, presente solo in Sardegna, in piccolissimi appezzamenti, nelle province di Cagliari, nuoro e oristano. in sardo nieddu significa nero, da cui il nome nieddera. le origini di questa uva sono incerte, alcuni le trovano nel Carignano, altro vino autoctono sardo. il suo arrivo sulla costa nord occidentale della Sardegna risalirebbe all’Viii -Vii secolo a.C. e si deve probabilmente ai Fenici che passavano da qui nelle loro rotte commerciali. entrambe le varianti di Trame sono prodotte nella Cantina della Vernaccia di oristano. l’affinamento del vino frizzante viene fatto in serbatoi di
fermo o frizzante? non resta che provare le due versioni di trame, il rosato delphina
acciaio fino alla spumantizzazione: il vino nel bicchiere risulta cristallino dal colore rosa tenue. al naso è fruttato e floreale e ricorda sentori di fragolina e rosa. Fresco e sapido al palato, Trame è ideale come aperitivo o in abbinamento con antipasti di terra o di mare. per la sua versione ferma si utilizza uva 100% nieddera, che si presta bene sia alla lavorazione in bianco sia in rosso. Si tratta di un buonissimo rosato che al Vinitaly 2019 e 2022 ha ricevuto il voto di 90 centesimi. la sua vinificazione viene fatta in bianco, il mosto limpido fermenta in acciaio a basse temperature, per poi affinare per un mese sulle sue fecce più nobili, acquistando intensità di aromi e struttura, per poi andare presto in bottiglia. Dal colore rosa vivace, con riflessi violacei, Trame è un vino secco, fresco e sapido al palato, con un bell’equilibrio e una bella persistenza. ideale come aperitivo, è un vino versatile che si abbina perfettamente con antipasti sia di terra sia di mare, primi piatti semplici e carni bianche… non resta che provarli entrambi nei ristoranti Delphina.
a life in rosé Rosé wines are experiencing their moment of glory, thanks to their freshness and versatility. In addition to the still version, from this year, Delphina also offers Trame in a sparkling version, using the charmant method For years somewhat snubbed, rosé wine is now enjoying the success it deserves, in italy and beyond. The steady growth in demand stems from the higher average quality of the product and, above all, its freshness on the palate, making it a perfect companion throughout the meal – and not just for the aperitif as is still too often thought.
rosé wine, however, is a "special" wine because it originates from red grapes, but is vinified in white. What does that mean? That once the grapes have been crushed, the skins and pips (i.e. the seeds of the grapes) are macerated in the must, just as happens in the production of red wine. But the maceration time, in this case, is much shorter: it can last a few hours and at most two days. it is this contact with the solid part of the grape that gives it that much-loved pink colour, and depending on the time spent on the skins, the
intensity of the pink changes, ranging from a light powdery hue to a coral pink, sometimes with some purplish highlights. When, then, the solid part is removed, the must continues with the fermentation exactly as if it were white must. it is with this method that the colour and flavours typical of rosé wine are obtained. The characteristics of the aroma of rosé wine are delicate, but also intense with a floral bouquet that can vary from wild berries to hints of cherry, sometimes with hints of citrus, grapefruit and orange peel. if you had to choose one word to describe rosé wines (since no two wines are alike), most people would probably say "fresh". There are very few tannins, which is why rosés are perfect for those who do not like full-bodied wines. But what also characterises it (and makes it particularly appreciated by many) are its saline and mineral notes that make it ideal in combination with white meats and pork or with cured meats and lightly matured cheeses. also in Sardinia, a land dedicated to the production of
exceptional wines, such as Cannonau and Vermentino, some rosé wines are produced. a still rosé wine and from this year also a sparkling rosé wine belong to Selezione Delphina. Their name is Trame, and they take their inspiration from the design of an old aggesse pack saddlebag. Both wines are produced with grapes from a vine native to the Valle del Tirso, in the province of oristano, the nieddera, a grape of ancient origins, unique worldwide. nieddera is a black grape variety, present only in Sardinia, in very small plots, in the provinces of Cagliari, nuoro and oristano. in Sardinian, nieddu means black, hence the name nieddera. The origins of this grape are uncertain, some consider them to be in Carignano, another indigenous Sardinian wine. its arrival on the north-western coast of Sardinia dates back to the 8th–7th century B.C. and this was probably due to the phoenicians who passed through here on their trade routes. Both variants of Trame are produced in the Vernaccia di oristano cellar.
refinement of the sparkling wine is carried out in steel tanks until it becomes sparkling: the wine in the glass is crystal clear with a soft pink colour. The nose is fruity and floral, reminiscent of strawberry and rose. Fresh and savoury on the palate, Trame is ideal as an aperitif or in combination with land or sea-based appetisers. For its still version, 100% nieddera grapes are used, which lend themselves well to both white and red processing. This is an extremely good rosé that received a 90 cent score at Vinitaly 2019 and 2022. its vinification is carried out using the white wine method, the clear must ferments in steel at low temperatures, then matures for a month on its finest lees, acquiring an intensity of aromas and structure, and soon goes into the bottle. Bright pink in colour with violet hues, Trame is a dry, fresh and savoury wine on the palate, with a lovely balance and persistence. ideal as an aperitif, it is a versatile wine that combines perfectly with both land and sea-based appetisers, simple first courses and white meats... all that remains is to try them both in the Delphina restaurants.
still or sparkling? all that remains is to try the two versions of trame, the delphina rosétrame nella sua versione frizzante è una delle novità dell'estate delphina trame in its sparkling version is one of delphina's summer newcomers
C’era una volta la confettura
Bacche spontanee, piccoli frutti, varietà antiche: la Sardegna è uno scrigno di biodiversità. Pietro Serusi racchiude questo genuino patrimonio naturale in dolci vasetti, grazie ai saperi di famiglia. ci svela i segreti della sua attività artigianale e dei prodotti meno conosciuti dell’isola
“Siamo a mille metri d’altitudine, nel cuore della Barbagia, alle pendici del Gennargentu, un paesaggio che Grazia Deledda descrive bene in cenere, racconta pietro Serusi. assieme ai cugini Marco e pietro rappresenta la terza generazione dell’azienda Bontà del Gennargentu di Fonni, il paese più alto della Sardegna, dove la natura regala bacche e pomi dal sapore unico. in questo borgo di poche anime preparano ancora, come una volta, confetture artigianali con frutta per lo più autoprodotta, che testimoniano la ricchezza della biodiversità sarda. le ricette? Quelle messe a punto da nonna Giovanna, più di vent’anni fa.
Che caratteristiche ha la vostra confettura? È legata alla stagionalità della frutta, che coltiviamo principalmente noi. in alternativa usiamo prodotti da raccolta spontanea come fichi d’india e mirto o ancora, piccoli frutti come fragole, ribes, lamponi che, assieme alle more spontanee, raccogliamo una a una a mano e sono alla
base della nostra confettura ai frutti di bosco. per addensare, poi, usiamo esclusivamente la pectina naturale presente nelle mele Trempa Urruvia, “guancia rossa” in italiano, una varietà tipica sarda, molto dolce, con una sfumatura rossa sulla buccia, da cui deriva il nome. Qual è la filosofia dell’azienda?
lavoriamo la frutta di stagione come si faceva un tempo, in base al periodo dell’anno. i nostri clienti sanno che, in annate particolarmente difficili per un frutto, una determinata varietà di marmellata non sarà disponibile: è un limite, ma è anche la garanzia di un lavoro artigianale. i nostri frutteti sono a regime bio, e anche i fornitori: ci troviamo in un paese di montagna, quindi prendiamo la pompia a Siniscola, sul mare, mentre arance e pesche arrivano da San Sperate, vicino Cagliari. Quali sono i tipi di confettura che preparate? Tra le più tipiche, la confettura di Trempa Urruvia e quella di pira Vradonada: una pera autoctona, piccola e
soda, dal sapore particolare, equilibrato, dolce ma non acido. prepariamo anche confetture classiche come fragola, pesche, ciliegie, prugne, fichi, fichi d’india, oltre alla marmellata di arance e alle confetture da frutti spontanei che raccogliamo a mano, come rosa canina e mirto. Tra le nostre proposte, Delphina ha selezionato le confetture di pompia, mele cotogne e mora selvatica.
Quali sono i prodotti più particolari che lavorate? la pompia, un’antica varietà di agrume che si trova da fine novembre a gennaio nella Baronia. oltre al corbezzolo, che raccogliamo tra novembre e dicembre: cresce spontaneo in campagna, nella zona di orgosolo. ricco di vitamina C, è piccolo, molto dolce, di colore giallo scuro o rosso, quando è maturo.
Una ricetta particolare ereditata dalla nonna? la confettura al peperoncino, in purezza o in combinazione con mela renetta: con la sua nota pungente, è perfetta in abbinamento a formaggi e bolliti.
Once upon a time… we made jam
Wild berries, small fruits, ancient varieties: Sardinia is a treasure trove of biodiversity. Pietro Serusi encapsulates this genuine natural heritage in sweet jars, thanks to family knowledge. He reveals the secrets of his craft and the island's lesserknown products
"We are at an altitude of 1,000 metres, in the heart of Barbagia, on the slopes of the Gennargentu, a landscape that Grazia Deledda beautifully depicts in cenere", pietro Serusi recounts. Together with his cousins Marco and pietro, he represents the third generation of the Bontà del Gennargentu company in Fonni, the highest town in Sardinia, where nature offers berries and apples with a unique flavour. in this small village of just a few souls, they still prepare, as they once did, artisanal jams with mostly self-produced fruit, testifying to the richness of Sardinian biodiversity. The recipes? They were developed by Grandma Giovanna
more than twenty years ago. What are the characteristics of your jam? They are linked to the seasonality of the fruit, which we primarily cultivate ourselves. alternatively, we use wild-gathered products such as prickly pears and myrtle or even small fruits such as strawberries, currants, and raspberries, which, together with wild blackberries, we pick one by one by hand and which form the basis of our wild berry jam. To thicken them, we use only the natural pectin found in Trempa Urruvia apples, "guancia rossa" in italian, a typical Sardinian variety, very sweet, with a red tinge on the skin, hence the name. What is the company's philosophy? We process seasonal fruit as it used to be done in the past, according to the time of year. our customers know that, in particularly difficult years for a fruit, a certain variety of jam will not be available: it is a limitation, but it is also a guarantee of craftsmanship. our orchards are organic, and so are our suppliers: we are based in a mountain village, so we get our pompia fruit from Siniscola, by the sea, while oranges and peaches come from San Sperate, near Cagliari. What types of jam do you prepare? among the most typical are the Trempa
Urruvia jam and the Pira Vradonada jam: an indigenous pear, small and firm, with a special, balanced, sweet but not acidic flavour. We also prepare classic jams such as strawberry, peach, cherry, plum, fig, and prickly pear, as well as orange marmalade and jams from wild fruits that we pick by hand, such as dog rose and myrtle. among our proposals, Delphina has selected pompia, quince and wild blackberry jams. What are the most special products you work with? The pompia, an ancient variety of citrus fruit found from late november to January in Baronia. in addition to corbezzolo, which we collect between november and December: it grows wild in the countryside, in the area of orgosolo. rich in vitamin C, it is small, very sweet, dark yellow or red, when ripe. A special recipe inherited from Grandma? Chilli jam, on its own or in combination with reinette apples: with its pungent tang, it goes perfectly with cheese and boiled meats.
i profuMi dell’isola nuragica in un distillato unico
Il processo della distillazione consiste nel saper catturare tutti gli aromi e i sapori delle botaniche impiegate. Nel caso della grappa, quelli delle vinacce, preziosi scarti della vinificazione. cH’EA è un’interpretazione eccellente di questa antica arte
Che acqua! La grappa Ch’ea è l’espressione contemporanea della lunga tradizione e del savoir-faire della distillazione in Sardegna. Il suo nome evoca proprio l’esclamazione “che acqua!”, nel senso di “che acquavite” "Che acqua!" Ch'ea grappa is the contemporary expression of the long tradition and savoir-faire of distillation in Sardinia. Its name evokes the exclamation "che acqua!", in the sense of "che acquavite" la Sardegna non solo è una delle regioni enogastronomiche più antiche al mondo, ma è ancora tra le più autentiche. l’attaccamento alle tradizioni del territorio qui ha qualcosa di davvero formidabile, perché testimonia un tratto di storia dell’isola. Vi sono persino tracce di una viticoltura risalente all’età del ferro. e sappiamo che grappa e distillati simili erano già ampiamente diffusi nel XiV secolo quasi ovunque nel Vecchio Mondo. e chissà, forse già allora anche in Sardegna ve ne era una produzione consistente, grazie alla ricchezza di varietà di vini autoctoni, quale l’antichissimo Cannonau. Certo è che oggi i Mastri Distillatori sull’isola impiegano e affinano antiche ricette trasmesse da generazioni. Col tempo i processi di produzione sono stati perfezionati, ma sempre nel rispetto della materia prima, per ottenere spirits della più alta qualità. la grappa Ch’ea, “l’acqua di fuoco” della Selezione Delphina, è l’espressione contemporanea della lunga tradizione e del savoir-faire della distillazione in Sardegna. il suo nome rimanda per un aspetto a un rito ancestrale praticato per ottenere il carbone (una sorta di capanna di forma conica realizzata con tronchi d’albero e fascine), e insieme evoca l’esclamazione “che acqua!”. nel senso di “che acquavite”. il fuoco, l’acqua, l’aria e la terra sono tutti elementi alla base di Ch’ea. il distillato a base di vino e vinacce in sardo è
chiamato “abbardente”, cioè acqua ardente. un ossimoro poetico. l’acqua di fuoco negli anni ’50 e ’60 era prodotta illegalmente. Carlo pische, titolare delle Distillerie lussurgesi nel paese di Santu lussurgiu e custode dell’eredità dell’arte della distillazione sarda, ricorda il perché del nome filu de ferru, altro modo per chiamare le grappe e acquaviti sarde. il filo di ferro era un espediente per sfuggire ai controlli della Finanza. le bottiglie venivano interrate e questo serviva a ricordare dove ritrovarle, senza destare sospetti. poesia, abilità e furbizia contadina dunque sono anche parte dell’anima della grappa Ch’ea, selezionata da Delphina tra le proposte delle Distillerie di Santu lussurgiu. le vinacce impiegate sono quasi tutte provenienti da varietà di uve autoctone a bacca rossa. la cui ricetta è in parte segreta. Quando la grappa esce dall’alambicco goccia a goccia, viene versata e fatta affinare in barriques di rovere francese, minimo sei mesi. la maturazione nelle piccole botti di legno dà la colorazione dorata al liquido e incide sulla struttura morbida e rotonda del distillato. Quindi emergono delicati sentori di vaniglia e spezie sia al naso sia al palato. Sintesi perfetta dell’acqua di fuoco.
the scents of the nuragic island in a uniQue distillate The distillation process is about capturing all the aromas of the botanicals used. In the case of grappa, those of the marc, a valuable wine-making byproduct.
cH'EA is an excellent interpretation of this ancient art Sardinia is not only one of the oldest food and wine regions in the world, but it is still among the most authentic. The attachment to the traditions of the land here has something truly remarkable about it, because it bears witness to a part of the island's history. There are even traces of a viticulture dating back to the iron age. and we know that grappa and similar spirits were already widespread in the 14th century almost everywhere in the old World. and who knows, perhaps even then, there was already a substantial production in Sardinia, thanks to the rich variety of indigenous wines, such as the ancient Cannonau. What is certain is that today the Master Distillers on the island employ and refine ancient recipes passed down through generations. o ver time the production processes have been perfected, but always with respect for the raw material, to obtain spirits of the highest quality.
Ch'ea grappa, "l'acqua di fuoco" (the "fire water") of the Selezione Delphina, is the contemporary expression of the long tradition and savoir-faire of distillation in Sardinia. its name refers in one aspect to an ancestral ritual practised to obtain charcoal (a kind of cone-shaped hut made of tree trunks and bundles of twigs), and at the same time, evokes
ch’ea, “l’acqua di fuoco” della selezione delphina ch'ea, "l'acqua di fuoco" (the "fire water") of the selezione delphina
the exclamation "che acqua!". in the sense of "che acquavite" ("what aqua vitae").
Fire, water, air and earth are all basic elements of Ch'ea. The distillate made from wine and marc is called "abbardente" in Sardinian, i.e. burning water. a poetic oxymoron. in the 1950s and 1960s, "l’acqua di fuoco" was produced illegally. Carlo pische, owner of the Distillerie lussurgesi in the village of Santu lussurgiu and guardian of the heritage of the art of Sardinian distillation, recalls the reason for the name filu de ferru, another term for Sardinian grappas and aqua vitae. The "filo di ferro" ("iron wire") was a ruse to evade finance checks. The bottles were buried, and this served as a reminder of where to find them, without arousing suspicion. poetry, skill and rural cunning are therefore also part of the soul of Ch'ea grappa, selected by Delphina among the proposals of the Distillerie di Santu lussurgiu. The grape marc used is almost all from native red grape varieties. The recipe is, in part, secret. When the grappa comes out of the still drop by drop, it is poured and matured in French oak barrels, for a minimum of six months. Maturation in small wooden barrels lends the liquid its golden colour and influences the soft, rounded structure of the distillate. Then delicate hints of vanilla and spices emerge both on the nose and on the palate. The perfect synthesis of "l'acqua di fuoco".
waffer cocktail di scampi
2 fogli di pasta philo, 10 g di sesamo, sciroppo d’acero qb, salsa rosa al frutto della passione, 10 ml di cointreau, 6 scampi, fiori eduli
Stendere la pasta fillo, spennellare con sciroppo d’acero e spargere semi di sesamo, dopo di che tagliare a rettangolini e far cuocere a 160° per 18 minuti. una volta sfornati i rettangolini, lasciarli raffreddare. preparare la salsa rosa con 100 ml di maionese e 5 g di ketchup, cui aggiungere 5 ml di succo di frutto della passione. Scottare gli scampi e sfumare con il Cointreau. Comporre il waffel alternando rettangoli di pasta fillo, salsa rosa e scampi fino ad arrivare al terzo strato. waffer shriMp cocKtail 2 sheets of filo pastry, 10 g sesame, maple syrup to taste, cocktail sauce with passion fruit, 10 ml cointreau, 6 langoustines, edible flowers roll out the filo pastry, brush with maple syrup and sprinkle sesame seeds, then cut into rectangles and bake at 160° for 18 minutes. once the rectangles have been baked, let them cool down. prepare the cocktail sauce with 100 ml of mayonnaise and 5 g of ketchup, to which you can add 5 ml of passion fruit juice. Blanch the langoustines and drizzle with Cointreau. Compose the waffle by alternating rectangles of filo pastry, cocktail sauce and langoustines until you reach the third layer.
rené olianas
classe 1984, è chef presso il ristorante martin Pescatore del Resort cala di Falco. Della cucina sarda ama la grande varietà e la possibilità di avere prodotti freschi per esprimersi ai fornelli. Ha lavorato in giro per il mondo e con impegno è riuscito a conquistare il titolo di chef sin dai suoi 28 anni
altri chef, mi ritrovo oggi ad avere un bagaglio di competenze che mi permette di trovare ispirazione per nuovi piatti.
Quanto c’è della sua Sardegna nella sua cucina? Tra pesce fresco, prodotti di carne nostrana, sottoli e pecorini, direi un buon 40 per cento.
Come descriverebbe la cucina sarda?
Considerando la varietà dei prodotti freschi di mare e di terra, la definirei completa e genuina, capace di prendere per la gola qualsiasi buongustaio.
Il piatto che preferisce o che preferisce preparare? Gli spaghetti vongole e bottarga: non mi stancherò mai di cucinarlo e di mangiarlo!
Le piace cucinare a contatto con il pubblico? Sì, credo risponda alle esigenze degli ospiti, poi cucinare di fronte a loro mi stimola, mi crea una sorta di competizione per realizzare un piatto perfetto.
Quali sono le caratteristiche indispensabili per essere chef? occorrono competenza, polso, calma, capacità di resistere allo stress e di fare squadra. Servono capacità organizzative, bisogna capire le esigenze degli ospiti e poi tanto altro ancora, anche dal punto di vista umano.
to the hotel industry. During those years of study, i had the opportunity to undertake internships in the kitchens of several 5-star hotels on the Costa Smeralda. it was those experiences that made me passionate about my profession.
What are your passions beyond cooking?
Fishing, hunting and running: it is a sport that helps me a great deal to relieve stress, including work stress.
Where do you find inspiration for your new dishes? Mainly from my own journey: growing up, storing and adopting various working methods of other chefs over time, i now find myself with a wealth of skills that allows me to find inspiration for new dishes.
How much does Sardinia influence your cooking? Between fresh fish, local meat products, soups and pecorino, i would say a good 40 percent.
How would you describe Sardinian cuisine? Considering the variety of fresh sea and land products, i would call it complete and genuine, capable of tempting any gourmet.
Come ha scoperto la sua passione per la cucina? arrivando da una famiglia che lavora a contatto con il mare, la mia prima decisione fu quella di diventare comandante, ma non avendo purtroppo superato gli esami presso l’istituto nautico, decisi di passare al settore alberghiero. Durante quegli anni di studi ebbi la possibilità di fare degli stage nelle cucine di diversi hotel 5 stelle della Costa Smeralda. Furono quelle esperienze a farmi appassionare alla mia professione.
Quali sono le sue passioni oltre la cucina? pescare, andare a caccia e correre: è uno sport chi mi aiuta molto a scaricare lo stress, anche lavorativo.
Dove trae ispirazione per i suoi nuovi piatti? principalmente dal mio percorso: crescendo, immagazzinando e facendo miei nel tempo vari metodi di lavoro di
Un insegnamento speciale che ha ricevuto e che tramanda a chi lavora con lei? “Vietato arrendersi” è il mio motto, cerco di trasmettere ai miei collaboratori la giusta tranquillità e la capacità di non perdere il controllo anche nelle situazioni difficili. Cosa le piace particolarmente del lavoro qui a Delphina? la possibilità di crescere per raggiungere nuovi traguardi, avere mezzi e risorse per potermi esprimere, sono qui da tre anni e mi sento parte di un progetto.
rené olianas Born in 1984, he is a chef at the restaurant martin Pescatore of the Resort cala di Falco. He loves the great variety of Sardinian cuisine and the opportunity to express himself in the kitchen using fresh produce. He has worked his way around the world and, with commitment, has succeeded in earning the title of chef since he was 28 years old
How did you discover your passion for cooking? Coming from a family that works in contact with the sea, my first decision was to become a captain, but having unfortunately failed my exams at the nautical institute, i decided to switch
What is your favourite dish or what do you prefer to prepare? Spaghetti clams and bottarga: i will never tire of cooking and eating it!
Do you enjoy cooking in contact with the public? Yes, i think it meets the needs of the guests, and then cooking in front of them stimulates me; it brings out my competitive nature and inspires me to make a perfect dish.
What characteristics are indispensable to a chef? Competence, drive, calmness, the ability to withstand stress and work as part of a team are required. You need organisational skills, you need to understand the requirements of the guests and then a lot more, also from a human point of view. is there a special lesson you have received that you pass on to those you work with? "no surrender" is my motto, i try to convey to my employees the appropriate calmness and the ability not to lose control even in difficult situations.
What do you particularly like about working here in Delphina? The chance to grow to reach new goals, to have the means and resources to express myself; i have been here for three years and i feel like i'm part of a project.
cinque immagini, cinque tratti di mare lucenti e cristallini. nel nuovo catalogo uscito in occasione dei suoi primi 30 anni delphina celebra una palette speciale, quella delle acque della gallura e della sardegna, e lo fa accogliendo in copertina le sfumature di colore del mare che abbracciano i suoi hotel e resort. all’interno il catalogo è un viaggio alla scoperta del mondo delphina con i suoi 12 hotel tra 5 stelle, 4 stelle superior e 4 stelle, residence esclusivi, 6 spa e prestigiose ville tutte immerse in verdi parchi mediterranei affacciati sul mare. A new catalogue to celebrate 30 years together five images,
five glittering and crystalline stretches of sea. in the new catalogue released on the occasion of its first 30 years, delphina celebrates a special palette, that of the waters of gallura and sardinia, and does so by welcoming on the cover the shades of colour of the sea that embrace its hotels and resorts. inside the catalogue is a journey to discover the world of delphina with its 12 hotels that include 5-star, 4-star superior and 4-star hotels, exclusive residences, 6 spas and prestigious villas, all immersed in green Mediterranean parks overlooking the sea.
CenA A due completamente rinnovato, il ristorante lo scorfano del resort & spa le dune si mostra in una veste ancora più romantica grazie a luci e allestimenti suggestivi. la proposta a base di pesce vede protagonisti antipasti caldi e freddi, primi piatti, grigliate ed è tutta da vivere attraverso un percorso pensato per la degustazione. dinner for two completely renovated, the lo scorfano restaurant at resort & spa le dune shows itself in an even more romantic guise thanks to its evocative lights and furnishings. the proposal based on fish includes hot and cold starters, first courses and grilled meats, and it is all to be experienced through a path designed for tasting.
il cala di falco è noto per il suo carattere dinamico, in equilibrio perfetto con il puro piacere del relax. la nuova piattaforma sul mare è il simbolo della vacanza: un luogo in cui lo scorrere del tempo non è scandito dal ticchettio dell'orologio, ma dalla melodia delle onde. On the sea, kissed by the
sun the cala di falco is known for its dynamic character, in perfect balance with the pure pleasure of relaxation. the new platform by the sea is a symbol of the holiday: a place where the passing of time is not marked by the ticking of the clock, but by the melody of the waves.
TrAdiziOne ArTigiAnA portare con sé un tocco di sardegna si può. dopo le borse, quest’anno selezione delphina propone i cuscini in cotone con disegni esclusivi, manufatti che riprendono quelli tradizionali dei tipici tappeti sardi. tra le proposte ci sono anche i nuovi sottopiatti e sottobicchieri in sughero realizzati a mano in gallura per replicare la mise en place dei ristoranti delphina anche a casa vostra. imperdibili anche i cofanetti in ceramica di cerasarda smaltati a mano, nei colori degli hotel e resort. An artisanal tradition you can take a touch of sardinia home with you. after the bags, this year selezione delphina offers cotton cushions with exclusive designs, artefacts that echo the traditional designs of typical sardinian rugs. also on offer are new cork plates and coasters handmade in gallura to replicate the mise en place of delphina restaurants at home. also not to be missed are the hand-enamelled cerasarda ceramic boxes in the colours of the hotels and resorts.