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Meeting leaders - Mondi

Mondi reinventa le carte digitali e punta su applicazioni premium e sostenibilità

La storica cartiera austriaca Mondi Neusiedler è il cuore di ricerca, sviluppo e produzione delle carte naturali innovative e green per i professionisti delle arti grafiche

di Lorenzo Villa

Se l’invenzione della carta (per come la concepiamo oggi) è comunemente attribuita al dignitario cinese Ts’ai Lun (105 d.C.), molto meno certa è l’invenzione (se possiamo definirla tale) della carta per la stampa digitale. Ciò che sappiamo, è che già nel 1967 la cartiera austriaca Neusiedler AG produceva carta per macchine a toner secco, e che nel 1989 dallo stesso impianto è uscita la prima carta per fotocopie laser a colori, la leggendaria Color Copy. Nello stesso anno, EFI Arazi fondava EFI, e solo due anni dopo avrebbe lanciato il primo server Fiery, trasformando definitivamente le fotocopiatrici in macchine da stampa digitale.

Foto degli anni Quaranta della cartiera di Hausmening.

Neusiedler ha proseguito il suo percorso di cartiera indipendente, affermandosi come il maggior produttore europeo di carte per ufficio di qualità. Dal 2000 il gruppo, imperniato sulle cartiere di Hausmening e di Kematen, è pienamente integrato in Mondi Group, un gigante da 26.000 dipendenti e quasi 7,3 miliardi di euro di fatturato (2019). Mondi Neusiedler, tuttavia, resta una sorta di “azienda nell’azienda”, che conserva un ruolo strategico nella produzione di carte naturali, e nello sviluppo di prodotti specifici per la stampa digitale, sia nelle arti grafiche che nell’office. Per questo abbiamo visitato i due principali siti produttivi di Mondi Neusiedler, e il quartier generale del gruppo a Vienna. Qui abbiamo incontrato alcuni dei professionisti che fanno di Color Copy, Pergraphica e delle carte di Mondi dei capisaldi della nostra industria.

Due secoli di carte di pregio

La storia di Mondi Neusiedler inizia nel 1793, quando Ignaz Theodor von Pachner ottiene dall’imperatore Francesco II il permesso di costruire una cartiera a Klein-Neusiedl, con l’obiettivo di impiantare una produzione nazionale di carte di pregio, riducendo così le importazioni dall’estero. La cartiera avvierà la produzione nel 1796.

Dopo quasi un secolo di crescita ininterrotta, nel 1874 l’azienda trasferisce la sua attività a Kematen, lungo il fiume Ybbs, circa 180 km a ovest di Klein-Neusiedl (di cui conserva il nome). Parallelamente, ad Hausmening, pochi chilometri più a valle lungo il corso del fiume, nel 1868 gli imprenditori Anton Pokorny e Josef Hibl convertono un mulino in impianto per la macinazione del legno, e l’anno successivo costruiscono la loro cartiera, denominata “Theresienthaler Papierfabrik”. Infine, nel 1870, acquistano la cartiera di Kematen e danno vita a un gruppo industriale che produce pasta di cellulosa e carte di pregio.

Il sito produttivo negli anni Cinquanta.

Nel secolo successivo, il sito cambia proprietà più volte, e viene continuamente ampliato finché, nel 2000, Mondi (che era già azionista) ne rileva il 100% delle quote.

Le due unità produttive, che impiegano complessivamente 650 dipendenti, sono ancora oggi il centro nevralgico della produzione di carte naturali di pregio di Mondi.

Nel cuore di Kematen e Theresianthal

Ad accompagnarci nella visita ai due siti è Mariam Schubert, Communication & Hygiene Manager di Mondi Neusiedler.

«Tra la cartiera e il nostro territorio c’è un legame speciale, tanto che molti colleghi, parlando del loro lavoro, affermano: “Io lavoro alla cartiera di Theresianthal”, senza neppure menzionare Mondi», spiega Schubert. «Sembra una stranezza, ma non lo è. Credo che la storia e le competenze locali di ciascuna delle nostre cartiere sia alla base del successo di Mondi Group».

La nostra visita inizia dall’unità produttiva di Kematen, che produce ogni anno 48.000 tonnellate di pasta di cellulosa (in parte utilizzata localmente, in parte destinata all’esportazione) e alcuni dei prodotti cartari più specialistici. Qui le macchine continue PM3 e PM4, rispettivamente da 2.160 e 2.670 mm di larghezza, producono prevalentemente carte colorate per stampa, packaging e shopping bag, e frontali per etichette. Tra i prodotti chiave c’è Pergraphica, che viene realizzata a Kematen e Theresianthal in tutte le sue varianti cromatiche, compreso il nero e una decina di nuovi colori speciali, light e scuri, lanciati nel 2019.

Foto degli anni Quaranta della cartiera di Hausmening.

Il sito è dotato anche di un moderno impianto di trattamento delle acque reflue, che ha contribuito a ristabilire l’ecosistema ittico del fiume Ybbs.

Situata a ridosso del villaggio di Hausmening, la cartiera di Theresianthal è il cuore produttivo del gruppo. Qui sono installate le macchine continue PM5 e PM6, che possono raggiungere, rispettivamente, le velocità massime di 700 e 1.200 m/min.

Ad Hausmening è basato anche uno dei principali centri di ricerca e sviluppo globali di Mondi Group, dove un team di ingegneri chimici e cartari effettua analisi sulle materie prime e progetta nuovi prodotti.

Mondi Neusiedler produce ogni anno 330.000 tonnellate di carta naturale, in larga parte a Theresianthal. Tra i prodotti ci sono i principali brand del gruppo, tra cui Color Copy, DNS, Nautilus, Bio Top 3, NEUJET e Pergraphica.

Per supportare un simile volume di produzione, Mondi si approvvigiona anche da fornitori esterni di pasta di cellulosa, che raggiunge lo stabilimento su treni speciali. La cartiera ha una propria stazione ferroviaria, e possiede una delle poche locomotive a vapore ancora in servizio in Austria, denominata “Walter”.

All’uscita della macchina continua, le bobine master vengono stoccate in un magazzino automatizzato riservato ai semilavorati. Da qui, vengono prelevate da robot e inviate ai reparti di converting.

Il sito produttivo negli anni Cinquanta.

Il confezionamento delle carte in bobina avviene su linee automatizzate, che effettuano il riavvolgimento, il sezionamento, l’impacchettamento e l’invio al magazzino per la spedizione.

Il confezionamento in fogli e in risme, invece, viene effettuato su linee di converting composte da sbobinatore, taglierina, unità di impacchettamento della risma, etichettatrice, sistema di ispezione, accumulatore e unità di confezionamento in scatole. Dal 2017, con l’inaugurazione di una nuova linea di taglio, Mondi Neusiedler ha aumentato la sua capacità di taglio in fogli a 100.000 tonnellate/anno. La linea consente di gestire formati compresi tra 320x320 e 1.400x1.600 mm, oltre a formati “banner” di maggiore lunghezza, con grammature da 50 a 400 g/m². A fine linea, i fogli possono essere confezionati in risme già riposte in scatole, in risme su bancale, o in singoli pacchi.

«Negli ultimi anni, la domanda di carta in formato A4 è in costante diminuzione, mentre i formati superiori all’A3 stanno crescendo, così come le carte in bobina», spiega Schubert. «A trainare la crescita sono le richieste di stampatori ed editori, che necessitano di carte di pregio ad alte prestazioni per i loro progetti di maggior valore».

Per soddisfare il suo fabbisogno energetico, la cartiera è dotata di una centrale di cogenerazione, che produce vapore per le macchine continue, e una centrale di cogenerazione che produce vapore per le turbine. L’energia in eccesso è utilizzata per alimentare il vicino ospedale cittadino.

Il gruppo ha ottenuto rilevanti certificazioni sul fronte ambientale (ISO 14001), qualitativo (ISO 9001), della salute e della sicurezza sul lavoro (ISO 45001), e della sicurezza alimentare (DIN 15593).

Tra commodity e prodotti premium

Dopo la crisi del 2008-2009, si stima che i volumi di stampa e i relativi consumi di carta non siano mai tornati ai livelli pre-crisi. Questo ha colpito soprattutto le cosiddette commodity, come le carte patinate per l’offset e le carte per l’ufficio. Grazie al focus sulle carte naturali, e ad un’offerta incentrata su prodotti specialistici, Mondi ha limitato i danni, e continua a investire in ricerca e sviluppo.

Nel 2010, l’azienda ha definito una road map per lo sviluppo di prodotti, volta a governare il processo di commoditizzazione del mercato, che ha portato alla creazione, nel 2017, della piattaforma di approvvigionamento mymondi.mondigroup.com, dedicata ai distributori cartari. Parallelamente, Mondi ha avviato un dialogo più serrato con l’intera supply chain della comunicazione stampata.

Per farlo efficacemente, la cartiera ha dato vita a un team globale, alla cui guida c’è anche Bernhard Cantzler, Head of Marketing & Innovation per la divisione Uncoated Fine Paper.

La sala controllo della macchina continua PM5 presso la cartiera di Hausmening.

«Come altri settori, anche l’industria della carta e della stampa vive di commodity e di prodotti premium», afferma Cantzler. «Nelle arti grafiche, i grandi operatori e gli stampatori online cavalcano il primo fenomeno. Quelli più piccoli e verticali puntano ad accrescere le loro marginalità attraverso processi di stampa, tecniche di nobilitazione e carte più peculiari».

Negli ultimi tre anni, Cantzler e i suoi project developer nazionali hanno avviato un dialogo serrato con i clienti più sensibili al ruolo chiave della carta nei progetti grafici, a quelle caratteristiche ottiche e tattili capaci di rendere indimenticabile uno stampato.

«Non potevamo contare solo sui distributori cartari, che restano partner logistici insostituibili. Volevamo produrre un impatto più significativo sulla supply chain», afferma Cantzler. «Così abbiamo avviato un’interazione più spinta con brand owner, agenzie pubblicitarie, designer e stampatori».

Fare carta nell’era digitale

Neusiedler ha investito in prodotti specifici per la stampa digitale quando essa era poco più di un embrione. Mondi Group ha rilanciato questo impegno, ampliando la gamma Color Copy e realizzando carte come DNS, NEUJET e Pergraphica. La coesistenza di stampa e nobilitazione analogica e digitale è oggi tra le priorità per tutte le attività e i prodotti di Mondi, a foglio e in bobina. Per farlo, l’azienda utilizza un processo di design thinking.

«Nel digitale, oggi, il Sacro Graal sembra essere lo sviluppo di macchine inkjet a foglio capaci stampare bene sia su carte naturali che patinate. Abbiamo visto vari approcci, con inchiostri UV e a base acqua, pigmentati e dye, con e senza primer», spiega Cantzler. «A parità di carta, sappiamo che è difficile ottenere sempre il miglior risultato con tutti i tipi di coloranti. Per questo ci concentriamo sull’interazione tra carta e inchiostro, e collaboriamo strettamente con i costruttori di attrezzature».

L’area di taglio delle carte in bobina.

In particolare, le attività di R&D di Mondi nell’ambito dell’inkjet si concentrano sull’interazione tra la fibra della carta e l’acqua contenuta nell’inchiostro, e sulla definizione delle proprietà ottimali della carta per ricevere il colorante. Un campo di ricerca vasto, che ha indotto la cartiera a mettere in rete i propri laboratori, i centri di R&D dei costruttori e alcune università.

Grazie a questo processo, non solo Mondi ha realizzato nuovi prodotti e migliorato le performance di quelli esistenti, ma ha posto le basi per l’ingresso in nuovi mercati. Un caso emblematico è il lancio di Color Copy jet, una versione speciale messa a punto per ottenere risultati ottimali nella stampa inkjet a foglio, senza l’uso del primer. Ma anche l’estensione della gamma di colori e di grammature di Pergraphica, per supportare i professionisti del packaging.

«L’offset ha ancora molto da dire, ma è la stampa digitale a stimolare i nostri processi di innovazione», precisa Cantzler. «Gli strateghi del marketing sviluppano progetti di comunicazione basati sui dati. E la stampa resterà competitiva se saprà adattarsi a un pubblico profilato, o a singoli individui».

Un customer journey incentrato sulla carta, tra punti di contatto fisici e digitali

Mondi Group ha incaricato un team di professionisti, guidati da Markus Widmer, dal 2017 Team Leader Customer Experience del gruppo cartario, di implementare una nuova esperienza di customer journey. Un processo fondato sull’interazione tra il brand e i prodotti di Mondi, e i suoi utilizzatori finali. Obiettivo, coinvolgere in una relazione attiva non solo i distributori cartari – poche centinaia di aziende in tutta Europa – ma anche designer, stampatori ed editori – una community globale di decine di migliaia di professionisti.

«Per essere convincenti è necessario raggiungere le persone giuste, attraverso il canale giusto, con il giusto contenuto. Una sfida già complessa con brand e prodotti consumer, che nel B2B si fa ancora più critica», afferma Widmer. «Come brand owner dei nostri marchi, sentiamo la responsabilità di mostrare e spiegare i prodotti, ispirare, fornire know-how a un pubblico più ampio possibile».

La linea di taglio e confezionamento delle carte in foglio.

Per identificarlo, raggiungerlo e segmentarlo, Mondi ha creato mymondi.net, un portale in quattro lingue (tedesco, inglese, francese, italiano e, presto, russo) pensato per condividere idee e case study di progetti creativi realizzati con le proprie carte creative. A questo si affiancano canali Instagram dedicati a Pergraphica, le attività sui social media, i podcast, i webinar e innumerevoli altri contenuti destinati a ispirare creativi, brand owner e stampatori.

«Per connetterci a un pubblico così vasto, abbiamo utilizzato tutti i punti di contatto possibili, e ne abbiamo creati di nuovi dove mancavano», spiega Widmer. «Se lanciamo una nuova carta, dobbiamo raccontarla a chi la usa, o a chi potrebbe consigliarla. Dal piccolo graphic designer, che non ha mai comprato carta in vita sua, al commerciale di una tipografia».

Mondi ha investito nella combinazione di esperienze digitali e fisiche, che includono eventi esperienziali, workshop, fiere. Su mymondi.net, creativi e stampatori possono anche richiedere cataloghi e campioni stampati.

«Bisogna smettere di considerare nemici stampa e canali digitali. Ci sono persone che amano i libri, ma utilizzano Instagram per ispirarsi, e postano immagini di volumi meravigliosi, stampati in modo eccelso», conclude Widmer. «Pensare che chi ama la carta e la stampa non debba usare le piattaforme digitali, è anacronistico».

L’efficacia di questa strategia multicanale è decretata dai numeri. Un anno dopo il lancio di mymondi.net e dei canali Instagram, le interazioni sono triplicate e, nel 2019, Mondi ha raggiunto circa 1,2 milioni di singoli utenti.

Carte e processi più puliti, per fermare il global warming

Dopo quasi quarant’anni di carriera commerciale nell’industria cartaria – gli ultimi dieci presso uno dei giganti europei delle riciclate – nel 2018 Torsten Froh avvia un progetto di consulenza con Mondi, e a novembre 2019 viene nominato Product Sustainability Manager della divisione Uncoated Fine Paper. Il suo obiettivo è accrescere i valori della sostenibilità, e trasferirli al mercato.

Una confezione di Pergraphica, la carta naturale di Mondi pensata per stampati di alta gamma e packaging.

«Produrre e utilizzare carte sostenibili non è un virtuosismo, bensì un’urgenza per rallentare il riscaldamento globale», afferma Froh. «La Groenlandia perde 238 milioni di tonnellate di ghiaccio ogni anno, sette volte in più del 1990. Un’ulteriore accelerazione avrebbe conseguenze disastrose in tutto il mondo».

Ogni anno Mondi pubblica il suo report sulla sostenibilità, che per il 2019 indica il superamento del 100% di autosufficienza energetica delle proprie cartiere (102%), e una percentuale del 72% di legno certificato FSC o PEFC nella produzione cartaria. Il restante 28% è “FSC controlled”, ovvero aderente alle linee guida FSC.

Riguardo l’approvvigionamento di pasta di cellulosa, Mondi produce circa il 25% di quella necessaria al proprio fabbisogno, avvalendosi di proprie foreste in Slovacchia e Sud Africa, certificate FSC e PEFC.

Le carte del gruppo sono accompagnate da certificazioni FSC, PEFC, EU Ecolabel, Nordic Ecolabel, Austrian Ecolabel e Blue Angel. Quest’ultima riguarda le materie prime e la chimica di processo utilizzate per le carte riciclate .

Dati e iniziative in linea con l’impegno di Mondi al continuo miglioramento delle performance ambientali, tra i cui obiettivi concreti c’è una riduzione del 15%, entro il 2030, delle emissioni di CO₂ rispetto ai livelli del 2014.

Oltre al controllo meticoloso di materie prime e processi, Mondi è impegnata nella riduzione delle proprie emissioni di CO₂, e nella neutralizzazione dei livelli di CO₂ correlati alle proprie attività. Già da alcuni anni Color Copy, la carta naturale di maggior volume, è carbon neutral.

«L’impronta di CO₂ di una carta è calcolata sommando le emissioni derivanti da taglio e scortecciatura, produzione della pasta di cellulosa, produzione della carta, imballaggi, pallet, e ovviamente dal trasporto», spiega Froh. «In media è necessario compensare tra i 400 e i 600 kg di CO₂ per ogni tonnellata di carta, in larga misura derivante dalla produzione della pasta di cellulosa e dal trasporto».

Il campionario Pergraphica.

Ogni anno, Mondi compensa circa 20.000 tonnellate di CO₂ supportando il progetto di compensazione di Pesqueiro Energia, un piccolo produttore brasiliano di energia idroelettrica, controllato da cooperative agricole del territorio.

Per contraddistinguere i prodotti che soddisfano i criteri di sostenibilità più stringenti, nel 2006 Mondi ha creato il brand “Green Range”. Sotto questo ombrello ricadono le carte e i cartoni per il packaging con certificazione FSC o PEFC, e le carte riciclate TCF (Total Chlorine Free) realizzate con il 100% di fibra riciclata.

Vicina al mercato, attenta al ciclo di vita della carta

Coniugare crescita, innovazione di prodotto e sostenibilità è la principale sfida che attende Mondi nei prossimi anni. Una sfida che il gruppo cartario affronta con una posizione finanziaria solida, che nel 2019 ha visto un utile operativo di 1,22 miliardi di euro, in crescita del 2% sull’anno precedente.

Mondi è impegnata nel mantenimento del “ciclo della sostenibilità”. Questo prevede la produzione di pasta di cellulosa vergine da foreste gestite in modo sostenibile, e il suo utilizzo, insieme alla carta di riciclo, per la produzione di carta riciclata di qualità.

Sul fronte ambientale, Mondi ha poi avviato un processo di quantificazione del potenziale impatto finanziario causato sul proprio business dai cambiamenti climatici, conducendo un’analisi dei rischi, ma anche delle opportunità derivanti dall’adozione di misure di mitigazione e contrasto. Tra queste, l’efficientamento energetico degli impianti produttivi, il riciclo di scarti di processo come materia prima vendibile, e il riutilizzo dell’acqua, con conseguente riduzione dei costi di approvvigionamento e di trattamento. Questi, e molti altri impegni sono contenuti nelle 140 pagine del Mondi Sustainable Development Report, e sono messi in pratica in tutte le cartiere del gruppo, a partire dai siti produttivi di Mondi Neusiedler.

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