paola belussi | marco gottini | david moriggia architetti
zero.quattro
Paola Belussi (Sarnico, 1972) si laurea al Politecnico di Milano nel 1997 e da subito svolge la libera professione dedicandosi al tema del restauro monumentale e della progettazione urbanistica. David Moriggia (Lovere, 1979) si laurea al Politecnico di Milano nel 2004 e collaborando con vari studi di progettazione affronta progetti di restauro e di nuove costruzioni seguendo i progetti dalle prime fasi ideative fino alla loro realizzazione con un’attenzione particolare al dettaglio architettonico. Nel 2006 si associano in occasione del progetto Edifici sul fiume Oglio e fondano il dep studio occupandosi di progettazione architettonica, recupero del costruito e design. Marco Gottini (Trescore Balneario, 1983), laureato al Politecnico di Milano nel 2008, si unisce nel 2010 apportando il suo contributo nella progettazione architettonica e del paesaggio. Ogni progetto affrontato dallo studio, sia in campo pubblico che privato, evidenzia la continua ricerca e sperimentazione, si esprime in modo semplice ed essenziale selezionando le forme e le tecnologie per ottenere il massimo risultato espressivo con il minimo sforzo formale. L’attività dello studio riguarda sia la progettazione di nuovi edifici sia il recupero e la ristrutturazione di immobili esistenti. Le principali tematiche affrontate riguardano gli spazi residenziali, produttivi, di lavoro e aperti alla collettività. L’interdisciplinarità delle differenti figure professionali permette di offrire progetti completi in ogni loro aspetto: strutturale, architettonico, impiantistico, energetico e di corretto inserimento nel paesaggio. La gestione del cantiere rappresenta uno stimolo per la continua ricerca sull’uso dei materiali e delle tecniche di costruzione.
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150 gru
abitazione privata
luogo: grumello del monte | bg data: 2015 cliente: privato dati dimensionali: 1300 mq render: arch. giuseppe boldini
L’edificio si scompone in più volumi, ognuno con forma regolare e copertura piana, che si distingue dagli altri per le dimensioni e per la finitura delle facciate. Ogni blocco è quindi riconoscibile e individua le diverse funzioni che si svolgono all’interno. L’abitazione si sviluppa su tre piani di cui uno interrato. Attraversato il cortile d’ingresso si accede all’abitazione varcando una grande vetrata schermata con frangisole fissi verticali. L’ingresso è molto ampio e presenta un primo ambito a doppia altezza che contiene la scala di collegamento con gli altri livelli e uno spazio più a misura d’uomo con vista sul giardino a est. Su questo spazio si attestano il guardaroba, il bagno e lo studio. Oltre alla vista est-ovest in questo punto lo sguardo può percorrere tutto l’edificio nel senso longitudinale e raggiungere il giardino a sud e a nord senza soluzioni di continuità smaterializzando per un istante la mole dell’edificio. Dall’ingresso è possibile accendere alla cucina e al grande soggiorno collegato con un’ampia vetrata al portico e al giardino. La zona notte si sviluppa verso nord sempre a piano terra ma a un livello leggermente rialzato rispetto alla quota della zona giorno. Il piano primo, raggiungibile con l’ascensore e attraverso la scala posizionati in corrispondenza dell’ingresso, ospita un alloggio per l’ospite.
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101 bol
spazio aperto
luogo: bollengo | to data: 2013 cliente: amministrazione comunale dati dimensionali: 1700 mq render: dep studio premi: secondo classificato
Il progetto prende avvio dall’analisi del luogo e delle esigenze espresse dalla collettività. In primo luogo si è posta molta attenzione alla necessità di definire il limite dell’intervento sulla via pubblica e di individuare un elemento tridimensionale in grado di ridare identità e riconoscibilità all’area. Per questi motivi si è collocato il nuovo edificio destinato a spazio giovani sull’angolo del lotto in modo da ripristinare la situazione precedente alla demolizione dell’edificio storico. L’edificio rappresenta una reinterpretazione in chiave contemporanea di quanto c’era prima: il volume ha una copertura inclinata a due falde molto allungate e un fronte compatto sulle vie ma allo stesso tempo presenta una finitura omogenea e continua su pareti e copertura e aperture verso la piazza. L’area di fronte all’edificio si configura come una piazza urbana a disposizione della collettività mentre nell’area verde cintata su tutto il perimetro con muri in pietra trova posto un giardino. Lunghe fasce in ghiaia contribuiscono a organizzare e definire gli spazi. Dal parco, attraverso una rampa a leggera pendenza, è possibile oltrepassare il muro di cinta e percorrere un tratto a sbalzo sul torrente adiacente fino a scavalcarlo con una passerella in legno.
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075 m1
abitazione privata
luogo: paratico | bs data: 2012 cliente: privato dati dimensionali: 390 mq render: arch. mattia lorenzi
Il progetto riguarda la realizzazione di un’abitazione privata in un lotto di forma allungata. Il piano primo sembra galleggiare su esili pilastri in grado di smaterializzare il confine tra interno ed esterno e quindi fondere completamente la zona giorno dell’abitazione con l’intero giardino di proprietà .
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100 sen
alloggi per anziani
luogo: cortina d’ampezzo | bl data: 2013 cliente: fondazione cortina d’ampezzo per anziani onlus dati dimensionali: 4000 mq render: arch. omar de ciuceis
Il progetto riguarda la realizzazione di una struttura residenziale dedicata ad anziani autosufficienti in un lotto libero collocato poco a nord del centro storico di Cortina d’Ampezzo. Il progetto del nuovo edificio prende avvio dall’analisi delle caratteristiche intrinseche del lotto e non si mostra come un monolite compatto ma, al contrario, appare scomposto in blocchi con specifiche caratteristiche e funzioni. Le unità residenziali sono inserite in 6 blocchi disposti in modo tale da generare uno spazio interno, privato, su cui affacciano i percorsi. Ogni blocco è separato dagli altri in modo che vi sia continuità visiva tra la corte interna e il paesaggio circostante e viceversa. La pianta dell’edificio disegna una linea spezzata composta da tre segmenti che si ripiegano su loro stessi delimitando uno spazio interno di forma triangolare. Questa configurazione consente di individuare una corte interna e uno spazio esterno nonostante non ci sia una vera separazione fra i due ambiti. I prospetti, movimentati da continui sporti o cambi di direzione dei piani, generano ombre che cambiano nelle diverse ore del giorno. La geometria delle coperture inclinate dialoga in modo diretto con lo skyline delle montagne.
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228 bor
spazio aperto
luogo: borgosotto - montichiari | bs data: 2019 cliente: amministrazione comunale dati dimensionali: 7000 mq render: dep studio
L’intervento riguarda la riqualificazione funzionale dell’area occupata dall’ex-macello di Borgosotto, a ridosso del centro del quartiere di Borgosotto, il più antico della città di Montichiari. L’area è occupata da più edifici ma solo l’ex macello ha mantenuto nel tempo i caratteri architettonici originari. Il progetto prevede il riuso di questo edificio, depurato dalle superfetazioni, per ospitare il centro di aggregazione giovanile e si caratterizza per un elemento specchiante che penetra nell’atrio dell’edificio enfatizzando l’unione con la piazza. I restanti edifici ospitano varie funzioni nell’ottica della polifunzionalità e dell’aggregazione (spazi coworking, sale espositive per ospitare parte del Museo Bergomi, spazi per il commercio di vicinato e alloggi di custodia). La piazza è stata progettata in modo organico definendo spazi differenti con ambiti per la sosta, attrezzati con sedute e protetti dal sole con alberature, spazi per il gioco e lo sport, percorsi prevalenti che dialogano con l’interno degli edifici e spazi ampi e liberi al fine di ospitare manifestazioni, sagre e mercati. Nella nuova piazza verrà realizzata una nuova vasca, un richiamo diretto al Vaso Reale che per molto tempo ha assicurato l’apporto di acqua per l’irrigazione dei campi e quindi volano per l’economia agricola di Montichiari.
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137 ora
oratorio parrocchiale
luogo: paratico | bs data: 2015 cliente: parrocchia di santa maria assunta dati dimensionali: 390 mq render: nessuno studio premi: primo classificato
Il progetto del nuovo Oratorio rappresenta per la comunità di Paratico l’opportunità di riqualificare un’area centrale che oggi appare di scarsa identità e qualità architettonica. Il nuovo edificio si colloca in corrispondenza del campo sportivo con l’obiettivo di realizzare una struttura in stretta relazione con la casa parrocchiale con la quale forma simbolicamente e planimetricamente una sorta di abbraccio accogliente. La sua collocazione a quota del campo sportivo determina una gerarchia tra gli edifici, in alto la chiesa con il sagrato e sotto l’oratorio con il suo cortile, protetto dalla chiesa e controllato dalla casa parrocchiale. L’edificio si sviluppa su due livelli e i volumi appaiono scomposti in forme geometriche regolari in grado di rapportarsi al meglio con le geometrie e le proporzioni degli edifici limitrofi. Il progetto mette in relazione gli spazi interni ed esterni per favorire l’integrazione tra le differenti attività. L’intervento prevede anche la riqualificazione della struttura del vecchio oratorio adeguata per ottenere un teatro all’aperto che sfrutta al meglio le potenzialità di quest’area che gode di una vista unica verso il lago.
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032 mol concorso
luogo: paratico | bs data: 2014-2015 cliente: amministrazione comunale dati dimensionali: 1690 mq render: dep studio
Il progetto per la riqualificazione del lungolago di Paratico prende avvio dalla necessità di realizzare un percorso pedonale in grado di collegare il parco “Le Chiatte” con la prosecuzione della passeggiata a lago più a ovest, verso il paese di Clusane. Attualmente il percorso è interrotto dalla presenza di un tratto di costa di proprietà privata che costringe i fruitori ad aggirare l’insediamento residenziale passando per la strada provinciale. L’intenzione è di unire i due tratti per dare continuità alla passeggiata e determinare un unico ambito collegato con punti di sosta, mettendo in relazione l’uomo con l’acqua. La scelta concettuale è quella di proporre un luogo in cui stare, dove la percezione dei suoni e dei rumori offre la possibilità di estraniarsi dall’intorno e dove il raggiungimento della sponda è rimandato nello spazio e nel tempo. Questo presupposto ha portato a rifiutare soluzioni standardizzate, a evitare un percorso lineare proponendo invece un tracciato segmentato, con cambi di direzione non logici alla funzione di collegamento accrescendo l’effetto emotivo suscitato dalla natura. La nuova architettura è come una palafitta sospesa che si snoda e serpeggia nel paesaggio instaurando con esso un rapporto di reciproco scambio.
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188 alb
restyling aziendale
luogo: albino | bg data: 2017 cliente: cotonificio albini s.p.a. dati dimensionali: 850 mq render: onirism
Il progetto riguarda la realizzazione dei nuovi Uffici Stile attraverso un intervento di ristrutturazione e ampliamento dell’edificio denominato “Casa Carrara”. L’immobile in questione si colloca al margine nord della proprietà ed esattamente sul perimetro del centro storico di Albino. La facciata nord è rivolta verso Piazza del Santuario della Madonna della Gamba mentre quella sud prospetta sul piazzale d’ingresso dell’azienda e quindi sugli immobili produttivi. Il progetto prende avvio dall’idea di coniugare le richieste funzionali e le aspettative architettoniche espresse dalla committenza con i vincoli urbanistici e autorizzativi e prevede lo svuotamento dell’edificio esistente e la demolizione di parte delle facciate sud ed est e il conseguente consolidamento della facciata nord. Le parti conservate vengono inglobate in un nuovo volume che si sviluppa su 5 livelli dalla quota del piazzale fino a emergere di circa un piano dalla quota del cornicione di “Casa Carrara”. Il nuovo volume si inserisce nel vuoto lasciato dal vecchio edificio e si sviluppa verso sud abbracciando l’edificio confinante verso est attaccandosi allo stesso fino a generare un unico organismo edilizio caratterizzato da un cortile interno delimitato verso nord dalla facciata storica che si configura come una quinta verso la piazza.
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044.13 fon
restyling aziendale
luogo: adro | bs data: 2017 cliente: fonderie ariotti s.p.a. dati dimensionali: 770 mq render: dep studio
Il progetto riguarda il restyling dell’immagine aziendale attraverso la riqualificazione della facciata del capannone che ospita l’officina meccanica delle Fonderie Ariotti S.p.A. L’intervento prevede la tinteggiatura della struttura prefabbricata di colore grigio scuro in modo da ottenere uno sfondo neutro a cui sovrapporre una maglia di cavi d’acciaio fissati a telai perimetrali di sostegno. Alla struttura metallica sono agganciate vasche a verde adatte a contenere essenze rampicanti che in poco tempo si diffonderanno seguendo i cavi creando macchie di colore sulla facciata.
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170.42 tav
complesso residenziale
luogo: staffolo | an data: 2017 cliente: home italy dati dimensionali: 13 unità render: arch. simone biagini
L’area di intervento interessa un lotto agricolo nella frazione Coste del comune di Staffolo (An) sul quale insistono quattro edifici indipendenti in attuale stato di abbandono. Il lotto presenta una parte pianeggiante a ridosso della via pubblica, mentre digrada verso nord. Sono presenti alberature di specie non protette localizzate per lo più sul perimetro dell’area. Il progetto prevede il recupero del volume presente sul lotto per la realizzazione di nuovi corpi di fabbrica caratterizzati per la ripetizione di un modulo abitativo sviluppato su due livelli. La tipologia edilizia riprende l’archetipo della capanna col tetto a due falde senza gronde, tipico dell’architettura locale, reinterpretandola in chiave contemporanea con materiali che si caratterizzano per la loro durata nel tempo e resa estetica.
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046 for
abitazione privata
luogo: paratico | bs data: 2016 cliente: privato dati dimensionali: 310 mq render: arch. giuseppe boldini
Il progetto prende spunto dalle aspettative della committenza che desiderava un’abitazione in grado di mettere in risalto le specificità paesaggistiche dell’area. Allo stesso tempo la forma del lotto d’intervento e i vincoli hanno guidato la collocazione e l’orientamento dell’edificio. La nuova costruzione limita l’impatto volumetrico scomponendosi in più volumi, ognuno con forma regolare e copertura piana. Ogni blocco è quindi riconoscibile e individua le diverse funzioni che si svolgono all’interno. L’ingresso presenta una doppia altezza e contiene la scala di collegamento fra i due livelli. Dall’ingresso è possibile accendere al soggiorno e alla cucina collegati con un’ampia vetrata al portico posto a sud e al giardino. La zona notte si sviluppa verso nord in parte al piano terra e in parte al livello superiore. L’abitazione dispone di spazi di servizio in un corpo distinto e caratterizzato da un’altezza interna ridotta.
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170.18 sal relais
luogo: bergamo | bg data: 2018 cliente: home italy dati dimensionali: 4500 mq render: dep studio
L’intervento si colloca nel nucleo storico di Città Alta all’interno del Parco dei Colli di Bergamo e, nello specifico, interessa due edifici storici risalenti al XIV secolo, in Via San Salvatore, in prossimità dell’omonima chiesa. Allo stato attuale gli edifici versano in evidente stato di abbandono ma allo stesso tempo sono in buono stato di conservazione. L’intervento prevede la ristrutturazione dei due corpi di fabbrica per ottenere un unico edificio con destinazione ricettiva. L’hotel è dotato di trentacinque camere, di un ristorante e relative sale da pranzo, di un parcheggio interrato e di una spa. Le camere, collocate nelle stanze del convento, risultato di una suddivisione che tiene conto dell’identità storica dell’edificio facendone un punto di forza, sono tutte doppie con servizi privati en-suite e presentano differenti metrature. Le sale da pranzo sono state ricavate nelle stanze affrescate che si affacciano su via San Salvatore e sul cortile principale che durante la bella stagione diventa una grande sala a cielo aperto. Nei due livelli seminterrati si colloca la nuova spa con zona secca (saune), zona umida (bagno turco) e vasca interna collocata nello spazio del colonnato sotto le volte a crociera del soffitto e attraversata da un percorso realizzato con piattaforme affioranti che conduce alla monumentale scala in pietra del giardino, da cui è possibile uscire all’esterno dell’edificio.
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083 asi
centro velico
luogo: trabuccato | ss data: 2012 cliente: regione autonoma della sardegna dati dimensionali: 7000 mq con: elena arlati, eps architetti associati, angelo gaspari, ivana lacagnina render: eps architetti associati
Il Parco dell’Asinara fonda la sua peculiarità sulla densità di natura e di storia. L’intervento vuole conservare il patrimonio naturale e storico non solo nella sua integrità fisica, ma anche in quella atmosfera che trasforma la fruizione dello spazio in una esperienza interiore. Si tratta di un nuovo concetto di spazio pubblico come spazio di riflessione, lontano dai circuiti convenzionali. L’Asinara è particolarmente adatta a rivelare quel vuoto che il senso comune intende come lo spazio esclusivo di azione per un’esperienza spaziale interiore. Poiché non si ha progetto di un territorio fisico senza una società che se ne prenda cura, il progetto del Parco dell’Asinara, per la peculiarità del territorio, presenta in questo senso un problema di non facile soluzione. Nell’Asinara si è, infatti, in presenza di un territorio, ma in assenza di una società che vi insista direttamente. Dall’occasione di realizzare un centro velico internazionale con annessa qualificata foresteria e dalle opzioni culturali del Parco nasce l’idea progettuale del recupero e della riqualificazione dell’ex diramazione carceraria di Trabuccato. Il progetto considera l’intervento come una rilevante opportunità per dimostrare la possibilità di riattribuire vitalità al nucleo di Trabuccato attraverso una connotazione turistico ricettiva variegata e necessariamente non convenzionale.
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154 mee 026 888 025 sis 149 ser
zero.due
094 tag
zero.quattro
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127 cdz
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