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1.7.1. L’accesso principale al parco da via Traversa del Crocifisso
pubblico, anche se ancora permangono al suo interno aree ed edifici abbandonati o non adeguatamente curati. A sud della proprietà pubblica si estendono gli spazi aperti rurali di pertinenza della Cascina, lasciati in abbandono, così come il complesso architettonico con i suoi annessi, principale centralità della Tenuta, attualmente di proprietà privata. Essi sono in attesa di un destino certo per la Fattoria laurenziana, in sinergia con il suo eccezionale valore. I continui cambi di proprietà e i problemi giudiziari verificatisi negli ultimi decenni hanno infatti allontanato la possibilità di trovare una soluzione concreta e coerente, finalizzata alla rinascita della Cascina e degli spazi aperti contigui. Gli “attributi” storico-culturali e paesaggistici che identificano la Fattoria di Lorenzo Il Magnifico e le relazioni esistenti con Villa Ambra, rendono il complesso della Tenuta medicea degno di far parte del sito UNESCO seriale “Ville e giardini medicei in Toscana”, istituito nel 2013, comprendente la stessa Villa di Poggio a Caiano. L’esclusione del “giardino” agro-pastorale laurenziano, rappresentato dalla Fattoria valliva, non è comprensibile; il progetto architettonico e paesaggistico di Lorenzo è infatti “testimonianza dell’influenza esercitata dalla famiglia Medici sulla cultura europea moderna attraverso il mecenatismo delle arti” e rappresenta “un originale sistema di costruzioni rurali in armonia con la natura”, dedicate sia all’attività produttiva e sperimentale, che “al tempo libero, alle arti e alla conoscenza”34, così come il Giardino di Boboli e di Pratolino, che sono compresi tra le 12 ville e i 2 giardini del sito UNESCO seriale. Il mancato riconoscimento istituzionale del suo eccezionale valore universale rende la Tenuta laurenziana estremamente vulnerabile alle trasformazioni antropiche che continuano a ledere la sua integrità e autenticità; ne è un esempio il recentissimo rimboschimento, promosso nell’ambito del progetto Urban Jungle, dei terreni agricoli e delle radure esistenti all’interno del Barco delle Pavoniere, frutto del progetto ottocentesco del Poccianti, con conseguente banalizzazione e semplificazione di un antico luogo, caratterizzato da una complessa articolazione spaziale. Nei paragrafi che seguono verranno analizzate le connotazioni dei diversi sistemi paesaggistici che identificano la Tenuta laurenziana. L’analisi delle condizioni attuali costituirà anche un punto di riferimento per gli indirizzi progettuali paesaggistici presentati al capitolo 7.
1.7.1. L’accesso principale al parco da via Traversa del Crocifisso
L’area d’ingresso nord (Foto 1 p. 22) riveste una particolare importanza per la proprietà pubblica della Tenuta. Essa è caratterizzata da un parco attrezzato con giochi per bambini, prati
34 Informazioni più dettagliate sul sito UNESCO seriale “Ville e giardini medicei in Toscana” possono essere consultate in: http://www.unesco.it/it/PatrimonioMondiale/Detail/158.
Foto 2 Ingresso nord delle Pavoniere visto dal Viale dei Lecci. In asse con tale ingresso monumentale vi era l’originaria strada di accesso al Barco mediceo proveniente dalla Via Traversa del Crocifisso. Il percorso, attualmente chiuso con un’alta siepe sempreverde, è ancora leggibile grazie ad un filare di alberi e ad un fosso, che ne segnano il tracciato, orientato nordsud. Foto 3 Ingresso sud delle Pavoniere visto dall’esterno del recinto murario. Sullo sfondo, emerge il Viale dei Lecci (asse longitudinale principale). e zone alberate. Tale area comprende una recente viabilità laterale, che garantisce l’accesso al parcheggio pubblico, contiguo al parco, e al campo da golf. All’interno della zona d’ingresso alla Tenuta, vi è anche un’ampia area recintata con rete metallica, destinata alla sgambatura dei cani, contigua all’antica Via Traversa del Crocifisso (tracciato est-ovest). Un recente percorso pedonale collega il parcheggio con l’antico ingresso alle Pavoniere, secondo un tracciato obliquo, del tutto casuale, che non segue gli orientamenti del progetto paesaggistico mediceo-lorenese. La strada che originariamente garantiva l’accesso al recinto boscato risulta infatti scomparsa: era posta in asse con l’ingresso monumentale e situata a est della Maestà, ubicata in via Traversa del Crocifisso. Il tracciato è ancora segnato dal fosso che scende verso valle e da un filare di alberi (aceri montani). Fino al 2019, lungo il perimetro sud del parcheggio e in prossimità del percorso di accesso agli spazi pubblici delle Pavoniere, era presente una struttura mobile che garantiva un punto di ristoro (con vendita di panini, bibite, ecc.) per i frequentatori del parco urbano, oggi non più esistente. L’intero ambito risulta quindi alterato e frammentato in molte destinazioni d’uso, diversificate tra loro, alcune delle quali anche incongrue rispetto all’importanza e qualità urbana che dovrebbe avere l’accesso alla Tenuta medicea. Questa frammentazione e la mancanza di un progetto unitario non riescono a valorizzare e a rendere ben riconoscibili, né il principale accesso alle Pavoniere, né il loro alto recinto murario, spesso nascosto o ricoperto dalla vegetazione, che fin dall’antichità si è distinto nella piana per il carattere fortemente identitario.