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Saverio Mecca (Direttore del Dipartimento di Architettura, Università di Firenze
SAVERIO MECCA
Questo volume curato da Giulio Giovannoni e Olivia Gori raccoglie diversi anni di sperimentazioni progettuali effettuate nell’ambito del Laboratorio Prato, una collaborazione sviluppatasi negli anni tra il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze (DIDA) e Comune di Prato e il Servizio Urbanistica in particolare. Come noto, l’importanza di Prato va al di là delle sue dimensioni produttive ed economiche. Prato è ormai da alcuni decenni un laboratorio di innovazione che coinvolge le discipline delle arti, dell’urbanistica e dell’architettura. La spiccata vocazione al contemporaneo della seconda città della toscana è testimoniata non solo dalla presenza di istituzioni culturali di assoluto rilievo quali il Museo Pecci, ma da una diffusa progettualità architettonica che è da sempre aperta alla sperimentazione di nuovi linguaggi. Per molti versi Prato rappresenta un’altra Toscana, alternativa a quella un po’ statica e museificata del bel paesaggio e dei centri storici: una Toscana ricca di patrimonio culturale e architettonico ma non orientata esclusivamente alla sua tutela e alla conservazione, bensì aperta all’innovazione, all’esplorazione di una contemporaneità di linguaggi che questo volume ben rappresenta nei molti dei progetti che raccoglie. Al di là del valore delle idee progettuali raccolte e presentate, merita evidenziare il processo di collaborazione che li ha prodotti. Il territorio di Prato è un territorio in forte trasformazione, sia per l’immenso patrimonio industriale dismesso, sia per la vitalità economica che tuttora continua ad esprimere. Il DIDA, d’altra parte, è un grande laboratorio creativo e formativo che ospita diversi corsi di laurea nelle discipline della progettazione architettonica, della pianificazione, della progettazione del paesaggio e del design. Ormai da tempo l’attività di ricerca e formazione del dipartimento è orientata ad una forte interdisciplinarità, che si esplica nell’erogazione di laboratori progettuali integrati nei quali i progetti sono affrontati dal punto di vista di più discipline: progettazione architettonica, urbanistica e del paesaggio (Laboratorio di architettura e città), progettazione architettonica, ambientale e tecnica di controllo ambientale (Laboratorio architettura e ambiente), progettazione architettonica, strutturale e dei sistemi costruttivi (Laboratorio architettura e strutture), restauro, statica e geomatica per la conservazione (Laboratorio di restauro). Questa innovazione didattica ha prodotto ottimi risultati formativi e di qualità progettuale, come emerge dai lavori raccolti in questo volume. La natura della collaborazione tra Dipartimento di Architettura e Comune di Prato è per certi versi una relazione di tipo simbiotico. Infatti, da un lato l’amministrazione offre all’università situazioni reali complesse sulle quali far cimentare i docenti dei laboratori insieme ai loro studenti. Per situazioni reali intendo anche, evidentemente, opportunità di confronto: è così che i laboratori didattici diventano l’occasione per far sì che gli studenti possano incontrare i pubblici amministratori, gli imprenditori e i rappresentanti delle comunità locali attivando un processo di interazione che è alla base del lavoro dell’architetto nel mondo reale. Dall’altro il Dipartimento di Architettura offre all’amministrazione visioni in grado di arricchirne l’immaginario e ampliarne la sfera e le possibilità d’azione. Ritengo che questo tipo di relazione cooperativa tra il mondo della ricerca e della formazione e quello della pubblica amministrazione abbia un valore ed un significato paradigmatico e debba essere replicata in numerose altre situazioni formative e amministrative. Prato è una delle realtà più complesse, problematiche e al tempo stesso dinamiche nel panorama urbano contemporaneo, italiano ed europeo. Il significato dell’opera collettiva costituita dall’insieme dei progetti raccolti in questo volume è anche quello di una riflessione integrata e multidisciplinare sulla città contemporanea in trasformazione
e sul ruolo cruciale che la progettazione, nelle sue diverse articolazioni disciplinari, può e deve svolgere nel gestire le sfide urbane contemporanee, dalla transizione ecologica alla evoluzione della mixité culturale e sociale della popolazione urbana, dal tema del riciclo e delle economie circolari al nuovo rapporto con la natura e alla gestione della complessità nei settori della mobilità, delle infrastrutture e dei servizi. Questi sono anche alcuni dei temi esplorati nei lavori raccolti in questo volume che costituiscono, nel loro insieme, un’esplorazione di una città futura e possibile.