Di là dal ponte novembre 2009

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27 NOVEMBRE 2009

27 NOVEMBRE 2009


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di là dal ponte

è un periodico multimediale amatoriale, non ufficiale e completamente gratuito dedicato a Claudio Baglioni Lo staff: Responsabile pubblicazione: Enrico Avagliano Coordinamento editoriale: Fabio Conti Designer: Gianluca Sorrentino Segreteria organizzativa: Roberta Massaro - Pasquale Picone Hanno collaborato a questo numero: Angiola Sorrentino Wanda D’Amico Luca Bertolazzi Elisa Emanuela De Francisci

Tutti i fan di Claudio Baglioni possono collaborare a questa rivista! Invia articoli, foto e materiale a:

diladalponte@gmail.com

IL NUOVO SINGOLO

Un poeta con l’influenza… baglioniana! pagina 10

Niente più. Ma cosa vogliamo di più? di Angiola Sorrentino pagina 3

di Angiola Sorrentino

IL NUOVO DOPPIO ALBUM

Claudio incanta Vigevano e la provincia di Pavia

IL TOUR «Un grande affresco con 70 artisti» di Fabio Conti pagine 4 e 5 Disegnando Claudio

pagine 6 e 12

di Luca Bertolazzi

pagina 11

Alice nel paese delle meraviglie

di Elisa

pagina 11

La divisa da fan!

pagina 12

L’amica e io

di Angiola Sorrentino

pagina 7

L’INTERVISTA

Ho sposato una baglioniana

‘51 Montesacro e tutto cominciava di Wanda D’Amico pagine 8 e 9

di Emanuela De Francisci

a pagina 13

Le sette meraviglie di O’Scià

pagina 15

Le foto di questo numero sono tratte da www.fotografieneltempo.net

Puoi scaricare gratuitamente la rivista da questi siti:

http://serenatainsolxte.spaces.live.com

Questo numero della rivista è stato chiuso il 27 novembre 2009. La precedente fanzine è stata scaricata 2.058 volte. L’appuntamento con la prossima rivista è per il periodo natalizio! www.tuttiqui.net

ConcertOpera www.cucaiotv.net

Milano - Teatro degli Arcimboldi 5/6/7/8 dicembre 2009

Padova - Gran Teatro 10/11/12/13 dicembre 2009

Napoli - Pala Partenope www.stradafacendocb.altervista.org

15/16/17/18 dicembre 2009

Firenze - Teatro Verdi 20/21/22/23 dicembre 2009

Roma - Auditorium Parco della Musica www.brever.net/stelledistelle/

26/27/28/29/30 dicembre 2009

Bologna - Teatro Europa Auditorium 4/5/6 gennaio 2010

Genova - Teatro Carlo Felice http://cucaio.wordpress.com

8/9/10 gennaio 2010

La nostra nuova mail www.brever.net

www.ancorassieme.net

Ricordiamo a tutti i lettori di «Di là dal ponte» che è stata attivata la nuova mail alla quale inviare articoli, foto e quanto desiderate vedere pubblicato. Scrivete a: diladalponte@gmail.com SMNews Group Facebook Iscriviti al nuovo gruppo su Claudio Baglioni e riceverai le notizie più importanti tramite posta elettronica e potrai comunicare con altri fans, caricare foto, video e molto altro!

www.granduomo.altervista.org

www.senzamusica.net

Fanzine Italiane - Associazione di Promozione Sociale www.smnewsblog.wordpress.com

www.radiocucaio.it

www.fanzineitaliane.it


di là dal ponte

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IL NUOVO SINGOLO

di Angiola Sorrentino Dal 13 novembre è uscito in tutte le radio il brano inedito del nostro beniamino Claudio Baglioni “NIENTE PIU’ “ Questo brano ha anticipato l’uscita del doppio album Q.P.G.A., che potremo acquistare nei negozi a partire da oggi, 27 novembre. Noi tutti siamo sulle spine curiosi di ascoltare i vecchi brani rivisitati, già contenuti nell’omonimo concept e i nuovi brani che non trovarono posto nell'edizione originale. A 30 anni dalla fine della struggente storia d’amore tra Giulia e Andrea, il protagonista traccia un bilancio della sua vita. Questo brano è una specie di riflessione di Andrea, che non ha mai dimenticato quella sua bellissima e intensissima storia d’amore, anzi, lo ha accompagnato nel corso dei suoi anni: un grande amore che, anche se non dura tutta la vita,te la cambia per sempre! Ho fatto un piccolo sondaggio e tutte le persone che ho contattato mi hanno dato un giudizio molto positivo su que-

sto brano, tranne qualcuno che ha ipotizzato che “Niente più” è un mix sapiente tra “Mille giorni di te e di me” e “Mai più come te”. Io invece sono entusiasta di questa “poesia” in musica, del genere più l’ascolto e più mi piace; quando si tratta di parlar d’amore Claudio lo sa fare in modo sublime, riesce sempre a far sognare e a far emozionare anche le persone meno insensibili! Se “Niente più” è il preludio dell’album che uscirà proprio oggi, in contemporanea con questo numero della rivista, immagino come gli altri brani inediti saranno uguali o superiori per intensità emotiva… Manca poco ormai anche per il nuovo tour, che avrà inizio il 5 Dicembre all’Arcimboldi di Milano, giorno che vedrà presente anche me! Sto facendo il conto alla rovescia per quel grande evento! Allora appuntamento al prossimo numero per gli scambi di emozioni e per le critiche, se ci saranno, e NIENTE PIU’!!!!!! Buona fortuna a tutti!!!

Tu sei quel respiro che mi toglie ancora il fiato il solo nome che mi viene come cerco le parole e ho visto nubi andare altrove e tu sei il cielo che è restato la luce che piange negli occhi quando piove con il sole Tu sei la neve che ha imbiancato i giorni grigi di una storia la primavera che ha svegliato il tuo profumo che ho in memoria Sei il senso che ho di me quello che fui insieme a te tra la gente e il mondo Tu sei in cima e in fondo tu per prima tu e niente più niente come prima. Tu sarai per sempre il mio peccato originale in questa corsa per la vita tu sei il mio lavoro nero ed io non posso farne a meno farmi di te e farmi male far tardi a leggere la notte i tuoi pensieri col pensiero Tu sei quel cagnolino ignaro che ho lasciato per la strada e da quel giorno pago caro e mi segue ovunque vada Sei il senso che ho di me quello che fui insieme a te tra la gente e il mondo Tu sei in cima e in fondo tu per prima tu e niente più niente più di prima. Se torni qui tu non tornare siamo frecce da non voltare foglie sul viale che non puoi evitare Al loro ramo il passato è sale e si scioglie a dar sapore al futuro Quello che pur non si perde non perdere quel che c’è oltre il muro Tu sei il senso che ho di me Quello che fu insieme a te tra la gente e il mondo Tu sei in cima e in fondo tu per prima tu e niente più niente dopo e prima Tu che non vai prima tu Niente più niente più niente più


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IL NUOVO DOPPIO ALBUM - Esc

«Un grand che color di Fabio Conti Ci siamo. Finalmente il momento è arrivato e l’attesa è finita. Oggi, venerdì 27 novembre 2009, in contemporanea con l’uscita di questo nostro numero della Rivista, esce anche il nuovo, attesissimo doppio album di Claudio Baglioni. “Q.P.G.A.” è il quarto elemento di un progetto che ha visto il nostro beniamino impegnato con gli ominimi tour, romanzo e film. Baglioni ha presentato il doppio album durante una conferenza stampa al “Forum music village” di Roma: l’evento è stato trasmesso in diretta su internet da TgCom.it. I giornalisti presenti in sala hanno potuto ascoltare in anteprima il doppio album, poi il cantautore ha illustrato il progetto e risposto alle domande della stampa “a pagamento”, come ha scherzosamente commentato. Grande risalto è stato dato al fatto che all’album hanno partecipato ben 70 artisti di grande calibro.

Claudio Baglioni ha presentato il suo nuovo album in diretta su internet, grazie al sito TgCom.it: in studio era presente il direttore Emilio Carelli, mentre la conferenza stampa è stata trasmessa dal “Forum music village” di Roma, dove l’artista ha risposto alle domande dei giornalisti. Sotto, alcuni fermo immagine di Claudio mentre risponde alla stampa

“Ho riunito 70 graffitari - ha sottolineato a tal proposito Claudio - per dipingere il muro della memoria”. Baglioni ha poi spiegato che il doppio album “non è un remake, è un progetto molto più ampio, nel quale la parte inedita è maggiore rispetto a quella già conosciuta”. Q.P.G.A. è infatti una rivisitazione del mitico album del 1972 che portò alla ribalta Claudio, soprattutto per la canzone


ce il 27 novembre “Q.P.G.A.”, presentato su TgCom.it: i contenuti della conferenza stampa

de affresco con 70 graffitari rano il muro della memoria» -traino Questo piccolo grande amore. “È un disco affresco - ha ribadito Claudio in cui gli altri artisti accanto a me regalano questo ulteriore viaggio. C’è una mescolanza di generi, che vanno dal musical alle colonne sonore. I brani classici sono tutti cantati con i testi di allora, mentre gli inediti sono stati scritti sulla stessa nota melodica delle altre canzoni, come accade per “Nuvole di sogni” con “Porta Portese”. Non è quindi una riscrittura, ma una scrittura musicale completamente rinnovata”. Impossibile elencare tutti i 70 artisti che hanno partecipato all’album. Per citarne alcuni: Mina, Battiato, Alice, Fossati, Mannoia, Bocelli, Fiorello, Venditti. Claudio ha esposto anche i momenti di “crisi” che ha attraversato durante la preparazione del disco, in particolare quando ha dovuto confrontarsi con il suo modo di scrivere all’inizio degli Anni Settanta e il suo modo di scrivere di oggi. “Ho fatto i conti col tempo e con un passato che comunque era andato bene. Non potevo più scrivere come scrissi allora”. Ribadita anche l’importanza dell’evento O’Scià per la nascita di questo album: “Otto anni fa non avrei mai potuto fare niente del genere, mentre grazie a O’Scià ho potuto, in sette anni,

conoscere personalmente e professionalmente molti degli artisti che hanno poi preso parte a questo disco”. Infine qualche numero: il doppio cd contiene 52 titoli, per un totale di 150 minuti di musica. Le 15 canzoni di “Questo piccolo grande amore” del 1972 ci sono ancora tutte, ma la loro

“veste” è completamente rinnovata, come spiegato dallo stesso Claudio alla stampa. È un disco-storia, quella di Andrea e Giulia e il loro primo amore, quello che non dura tutta la vita ma la cambia per sempre. Un disco “colossal” indubbiamente, un’opera strepitosa che ora non ci resta che ascoltare. E buon ascolto a tutti.

Nella foto sotto il titolo, Claudio Baglioni durante il collegamento in diretta trasmesso da TgCom in occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo album. Qui sotto, da sinistra, Claudio al microfono e la diretta in studio, con il direttore Emilio Carelli. Proprio Carelli ha spiegato che la conferenza stampa è stata anche l’occasione per presentare il nuovo studio del sito del Tg on line di Mediaset, da dove era collegato il direttore


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di lĂ dal ponte

L’ARTE DEI FANS/1

disegnando Claudio

I disegni di questa pagina sono di Antonino Sgarro. A pagina 12 un altro disegno


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Un grande rapporto nato grazie a Claudio

«L’amica e io» di Angiola Sorrentino Ho un'amica molto speciale che io chiamo "cugina" perchè abbiamo lo stesso cognome,lei è calabrese,di Crotone. Ci siamo conosciute, grazie al nostro Claudio, prima virtualmente e poi di persona al concerto Q.P.G.A. a Napoli l’inverno scorso. Abbiamo legato subito ed è nata una bella e simpatica amicizia. Lei si chiama Gianna Sorrentino le ho chiesto di raccontarmi della sua esperienza all’ennesimo concerto a cui ha partecipato, questa volta, a Catanzaro. Siccome è molto brava a descrivere le sue emozioni, ma non se ne vuole convincere , perché è sicura che “le sue cose sembra che non possano interessare nessuno” , ho pensato di farlo io per lei allegandovi la lettera che mi ha inviato. Spero che Gianna non me ne voglia!!!! «Cara Angiola, il 23 agosto sono stata a Catanzaro a vedere un altro concerto di Clà e nella speranza di incontrarlo gli ho preparato la "torta della nonna" l'hai vista tra le mie foto? Purtroppo lui, nonostante avesse prenotato l'hotel insieme ai musicisti non si è poi presentato, in compenso siamo stati per tutta la giornata con Pio Spiriti e Roberto Pagani e ci siamo divertiti da morire; poi tutti e due mi hanno detto di dare la torta a Donella e lei, molto gentilmente l'ha presa e dopo il concerto mi ha confermato di averla consegnata a Claudio. Io, nel frattempo, essendo in prima fila mi ero portata lo scatolo della Cameo dove avevo riposto la torta e, durante il concerto l'ho fatto vedere a Clà che ha sghignazzato capendo, evidentemente, che ero stata io ad avergli mandato il dolce... E’ stato un concerto straordinario, con le mie amiche gli abbiamo creato delle coreografie stupende tra cui 5000 cartoncini di un metro per 40 con le lettere QPGA. Le abbiamo distribuite nel parterre e sulle note di Q.P.G.A. li abbiamo alzati… ti assicuro che si è emozionato e alla fine, ai saluti, ha ringraziato Catanzaro cosa che sai bene lui non fa mai... Per raccontare tutta la simpatica giornata passata a Catanzaro ci vorrebbe altrettanto tempo, ma credo di aver fatto un discreto riassunto, oltre a quello già detto posso solo aggiungere che aver conosciuto meglio Spiriti e Pagani è stata davvero una bella esperienza, parlando con loro si capisce ancora di più di

Claudio, soprattutto con Pio che era "Baglionaro" (come dice lui) già da prima di lavorarci insieme, loro adorano lavorare con lui, ma, come con ogni buon capo a volte non condividono alcune scelte..... spiegare sarebbe troppo lun- Baci baci! go, ti dico solo che per alcune di quelle scelte abbiamo riso fino alle lacrime durante il concerto... Come vedi la giornata con "quei due" è stata fruttuosa di notizie e tra l'altro non ti dico le risate che ci siamo fatti durante il concerto, tanto che ad un certo punto Claudio ha notato che c'erano risate non indirizzate a lui e guardava con aria interrogativa noi e poi Roberto e Pio.....

Gianna»

Ecco, trovo il resoconto di Gianna molto simpatico,ricco di emozioni e soprattutto spontaneo,voi che ne pensate?

A questo punto non posso fare altro che ringraziare la mia amica-cugina per averci fatto partecipi della sua esperienza al concerto di Catanzaro sperando che si convinca della sua “vena letteraria” , ma devo ringraziare altretSarebbe stato bellissimo vivere anche con te tanto Claudio, perché nel mio cammino questa giornata ci saremmo divertite un mon- “baglioniano” mi ha fatto incontrare persone do… Come vedi non ho ancora perso l'abitudi- stupende,umili e ricche dentro! ne di chiacchierare… E credo di aver soddisfatto anche le curiosità che non avevi.. Tutto in un abbraccio!


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di là dal ponte

L’INTERVISTA di WANDA D’AMICO - Vittorio, grande fan di Baglioni: nelle sue parole la scoperta di Claudio, le sue canzoni e la sua vita

‘51 Montesacro e tutto cominciava... Comincia il nostro viaggio alla scoperta di Claudio Baglioni, ma da un punto di vista comune a tutti noi, ma mai realmente esplorato. Passo per passo, la carriera, vissuti da un baglioniano. Tutti ricordano aneddoti legati ad eventi passati, si raccontano in chat a nuovi conoscenti, si ricordano con gli amici di sempre, basta solo una nota a ricordare un concerto, un’emozione, una fotografia scattata anni fa. Nel 1972…qualcuno ha tempo per la musica, per appassionarsi, per viverla davvero… qualcuno riesce a conquistare un po’ di libertà, altri inseguono gli ideali politici che avrebbero cambiato le cose, altri cominciano ad ascoltare un Piccolo grande amore, quel piccolo grande amore. Ed è dal 72 che partiamo, anno in cui Baglioni, sboccia con il suo concept album, una novità assoluta per il mercato musicale e noi appassionati del 2009, della nuovissima generazione, figli del giubileo, di internet e delle informazioni veloci, faremo un salto nel tempo, quel tempo indietro che per molti è un ricordo per altri un mistero da svelare. Con Vittorio, fan da tutta la vita, scopriremo come nasceva un baglioniano nel 1972…

prima volta che si sentiva un LP come se si guito da un oceano di persone, spostamenti vedesse un film. La canzone principe, quel- su tutt’Italia per vederlo. la del lato “A” QPGA, divenne un tormentone. Ma a me interessava tutta la storia. Per questo approfondii meglio e… vuoi sapere una cosa? La prima impressione fu quella di non ascoltare più un cantante che facesse finire così male un amore. Non era nella mia logica. Per me, a quell’età, amor faceva ancora rima con cuor…. :o)». Eri anche tu tra gli 800.000 che ne ha comprata una copia? «No…. Consideriamo che in quel tempo erano altri i cantanti che mi piacevano. De Andrè, Battisti. E poi per quello che ti ho detto prima». Eri a conoscenza delle censure che furono imposte al testo? «Si». In che modo, un Baglioniano dell’epoca viveva le novità, come le ricercava? come veniva a conoscenza degli “spostamenti” artistici e personali di Claudio Baglioni? «Beh… in quei tempi non si era così informati di tutto ciò che faceva il nostro cantante. Si aspettava la Hit-Parade del venerdì alle 13.00, si guardava in edicola se era uscito un giornalino dove potevi vedere la foto in prima pagina. E a volte ti capitava di vederlo in tv così all’improvviso senza che nessuno ti avvisasse».

Nel 1973 sposa Paola Massari, poco prima dell’uscita di Gira che ti rigira amore bello, oggi si fa la corsa alla pubblicazione di massa delle notizie, all’epoca è vero che la notizia venne diffusa solo anni dopo? per non Siamo nel 1972, un giovane cantante, deludere le fan? soprannominato agonia, inizialmente non molto promettente, mette sul mercato quel«Non mi sono mai interessato della vita la che oggi è la canzone italiana del secolo, e privata di Claudio. Comunque lo venimmo a l’album che Claudio Baglioni stesso sta por- sapere mesi dopo che si era sposato. Sincetando in giro per l’Italia, percorrendo un ramente non sapevo nemmeno chi era Paosalto nel tempo, QPGA. Raccontaci il primo la Massari. E questo profilo l’ho mantenuto ascolto, i primo momento, il tuo primo mo- sempre». mento con Questo piccolo grande amore. Raccontaci come hai reagito. 1974, eri al Festivalbar? Non oso nemmeno immaginare se una cosa del genere fosse «D’acchito, non l’avevo considerato. Poi successa oggi, biglietti stra esauriti, gente un amico e compagno di lavoro me lo fece impazzita, ma raccontaci come i baglioniani ascoltare nei lunghi tragitto da casa a Mi- degli anni 70 vivevano gli eventi. lano e ritorno. La storia intrigava. Era la Non riesco a immaginare Baglioni non se-

«Immagini male. Il Festivalbar era da vedere solo in tv. La gente che c’era li consideravo “comparse” come usavano una volta per le trasmissioni con il pubblico. Non potevo immaginare che tutta quella gente avesse fatto file per i biglietti o attese sotto il sole per entrare allo spettacolo. A dire il vero li consideravo “matti”». Tra il 1975 e il 1978 pubblica altri tre album, Sabato pomeriggio, E tu come stai e la versione francese di quest’ultimo Un peu de


di là dal ponte toi. Non tutti credo avessero le possibilità economiche di acquistare tutti i dischi, di seguirlo nelle tourneè Europee che in quegli anni lo hanno visto protagonista. Allora quale attesa il fan della fine degli anni 70? «Le attese c’erano. Ma c’erano problemi più grandi di noi che si affacciavano in quel decennio. Sono convinto che la nostra generazione sia riuscita ad affrontare questi anni, perché eravamo giovani che amavamo la musica. La musica, si sa, è un potente collante. Io dalla mia avevo “quel tipo” che parlava d’amore. L’attesa era però spasmodica. Forse più di ora. Perché le notizie non arrivavano. Aspettavamo bravi bravi qualche giornalino che desse l’annuncio di qualche novità».

pagina 9 però, facemmo pace :o). Avrai merita due parole a parte. E’ una dichiarazione d’amore di un padre verso il proprio figlio. Un augurio di tutto e su tutto, con la speranza che qualcosa per lui cambi. Come poi è avvenuto. Ma la cosa strana, anni e anni dopo, è scoprire che Clà poteva essere una mago. Tanti di noi hanno nel 1990 ha avuto “una radio accesa per sapere che la guerra era finita”. La prima guerra mediatica, la guerra in Iran».

mo! vero? «L’anno prima, 1984, fu il mio primo concerto (e anche ultimo) allo stadio Monpiano di Brescia. Fu lì che scoprìì che si poteva cantare, cosa inconcepibile fino ad allora, le canzoni che conoscevi a memoria. Quello dello Stadio Flaminio fu un evento mediatico di grandi proporzioni. Fino ad allora mai la RAI aveva dedicato una diretta di un concerto di qualsiasi cantante. Ti lascio immaginare: finestra aperto dal caldo, e televisore ad alto volume. Ormai avevamo imparato a “fare noi” il concerto. E fuori le nostre voci si confondevano con le altre in altre case. Fu come esserci anche se fu una scatola elettronica a farci vivere il momento.

Gli anni 80’…neanche il passato è più quello dei tempi andati… Negli anni 80’ Baglioni cresce artisticamente. Come viveva il silenzio artistico Vittorio in quegli anni? «Ecco…. Solo il silenzio artistico. Perché “l’altro” silenzio era riempito dalle cassette, dagli LP e dai 45 giri. Dalle trasmissioni che rilanciavano le sue interviste e le sue canzoni. Ma quasi quasi non ci si accorgeva di quel silenzio, abituati com’eravamo ad aver pazienza. Insomma… era un silenzio fragoroso. E nell’attesa si riciclava tutto. Addirittura, potenza del marketing, si faceva acquistare il fustino che in regalo aveva la cassetta con le canzoni. Anche se, magari, ce n’era solo una su 12 e sempre una di quelle… Questo Piccolo Grande Amore…. Amore bello…E tu…».

Ale-Oò, 1982, caldo estivo, un tour che richiama milioni di persone, c’eri? ce lo puoi raccontare? a distanza di anni, Piazza di Siena si è riempita ancora, ma canzoni ed emo1986, tour Assolo, Baglioni, il palco e la zioni erano senz’altro diverse, un’attesa che tecnologia che avanza gli permette di suoprovo ad immaginare come pura acquolina nare da solo, con diversi strumenti sul palco, in bocca…ci puoi portare con te nel 1982? come avete vissuto questa prima, nuova «Mi spiace deluderti, ma Alè-Oò l’ho intimità? potuto seguire solo attraverso le notizie scritte. Infatti il periodo per una mia presenza ad una concerto è ancora immaturo. Ma l’entusiasmo di chi c’era, mi aveva contagiato. Fu allora che cominciai a guardare al futuro cercando di porre delle attese, dei traguardi. Solo così facendo avrei potuto assaporare la scia dell’attesa».

Esce Strada facendo, 16 settimane di classifiche, e poi Avrai dedicata a Giovanni, il figlio, con quanta emozione avete vissuto l’uscita di questo successo? «L’uscita dell’album, ti dirò, mi aveva lasciato perplesso per via del “cambiamento” che artisticamente aveva fatto Claudio. Si, c’erano ancora canzoni d’amore, ma sembrava che qualcosa, nello stile fosse cambiato. Dopo i primo ascolti,

1985, Claudio ci ricorda che, La vita è adesso…ancora oggi noi saltiamo sulla vita! tour Notti di note, notte finale allo stadio Flaminio a Roma, due date, delle quali una trasmessa per la prima volta in tv, se non eri a Roma senz’altro eri appiccicato allo scher-

«Sempre per sentito parlare, però. Ormai il successo aveva travolto anche noi. Non c’erano più attese. Ci si scoprì amici e s’imparò ad usare il telefono per comunicare quello che sapevamo. Non c’è da ridere per quel “s’imparò”, perché anche allora il telefono era un tabù per molte famiglie. Ci si scriveva, non mail, :o) ma carta e penna e soltanto se c’era qualcosa d’urgente (tipo sapere date o varie) si prendeva il telefono. Oggi abbiamo i cellulari, che sembra siano sempre esistiti, ma allora c’era la cornetta con il disco che girava per fare il numero. Così ci conoscemmo. Ci parlammo e ci scambiammo impressioni. Tutti i commenti erano entusiastici, sia per via delle nuove tecnologie che facevano sembrare un concerto “un concerto”». Continua… 1987… Con un baglioniano degli anni 90’ Oltre!! Per chiunque voglia aggiungere il punto di vista del baglioniano di quegli anni, raccontando la propria presenza a concerti, l’attesa degli eventi, il susseguirse della crescita di Claudio Baglioni e di conseguenza della sua passione può contattarmi all’indirizzo mail wandelta1@hotmail.it, concorderemo insieme ciò di cui parlare e verà pubblicato nel prossimo numero.

Wanda D’Amico


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di là dal ponte

Un poeta con l’influenza… baglioniana! Parlerò all’aria e comprenderò il suo silenzio... Io, invece, parlerò a voi e comprenderete il perché! Conosco Pasquale Di Fronzo già da qualche anno: è un ragazzo simpaticissimo, pieno di vita, eccezionale, sensibile, ma soprattutto molto profondo, un bravo medico con tanta voglia di migliorarsi. Aveva già, da diverso tempo, riposte nel suo cassetto poesie che aveva scritto nel corso degli anni in seguito ad esperienze ed emozioni personali. Mi sento privilegiata, perché ho avuto modo di leggerne qualcuna in anteprima grazie alla fiducia che Pasquale ha riposto in me e così ho potuto apprezzare la bellezza della sua poesia e la musicalità delle strofe. Sì, proprio musicalità! Pasquale è un amante della musica del nostro caro Claudio e nei suoi versi si legge l’influenza positiva “Baglioniana” . Il nostro poeta ha acquisito la capacità di raccontare le infinite sfumature del sentimento all’interno di uno stile poetico inconfondibile e personale. Emozioni, sogni, speranze, suoni, colori e suggestioni, oltre ai quattro elementi naturali, ne fanno da padroni. Se avrete modo di apprezzare la sua poesia ne capirete l’intensità. Forse mi è sfuggito di dirvi che Pasquale Di Fronzo è l’autore della raccolta di poesie «Parlerò all’aria e comprenderò il suo silenzio», che ha pubblicato un mese fa; noi tutti e io in primis lo sosteniamo e lo incitiamo a continuare ad esprimere le sue emozioni in poesia, perché questo viaggio che ha intrapreso possa portare ancora a deliziare e ad alimentare il nostro sapere. Pasquale ha vissuto il suo Gran Concertoa Bari: tutti noi ci aspettiamo di leggere le sue emozioni di questa grande kermesse in versi! Caro Pasquale, ti auguro di incontrare al più presto il nostro Claudio, affinché sia lui a chiederti un autografo, perché te lo meriti!!!!! Tutto in un abbraccio! Angiola Sorrentino PS: A destra tre poesie di Pasquale.

ALLA LUNA Puntai il dito verso te -contro te!- con l’accusa d’esser madre delle notti dei Poeti. Nel pieno di un Sogno vagavo e nell’euforia, fra la musica di un mago e i palpiti di un magone -retrogusto costante che verso nel mio vino. Idiota! – ti gridammocon rabbia o con amore

Notte di giovani zampilli a dar compagnia per Sogni appassiti,appassionati e dissipati fra le calli del giorno. Notte di ritrovato respiro, vezzeggiante riposo fra le pieghe del tuo buio. Oh amato sollievo – rivissuto e amato sollievo: buonanotte, che l’imperdonabile afa a cingermi s’accinge.

DISTANZE

o con devota blasfemia…. A te, madre delle notti dei Poeti. Barlume delle strade del mio cuore….

Il desiderio spregiudicato di andare lontano -ma avere innanzi a sé null’altro che pochi metri.

NOTTE DI RITROVATA FRESCURA

Il voler salpare verso nuovi mari e aperti varcando rissose tempeste

Notte di ritrovata frescura e di aliti beffardi sulla pelle scoperta. Notte di dolci e agiate nudità…

-ma trovarsi bagnato da poche e opache

gocce. Il tracimante impulso di tagliare i freschi cieli del nord, facendo mie nuvole ed eteree primavere - ma ridotto a soffocare tra ottuse e scure arie. La forza di correre a braccia larghe, volare e librarsi -ma rimanere seduto a contare i momenti, i passi,i tonfi… La folle e languida brama d’Infinito, sospirata ora per ora e per ogni istante -ma subirsi l’adultera costrizione d’incedere ridente fra i vicoli della vita…

Pasquale Di Fronzo


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EMOZIONI DAL TOUR Q.P.G.A. - di Luca Bertolazzi

Claudio incanta Vigevano e la provincia di Pavia

Alice nel paese delle meraviglie Le emozioni non sono ancora passate del tutto se ci penso mi trovo ancora con un sorriso stampato e gli occhi sgranati ricorderò sempre torre del lago!!!! Ho visto il concerto domenica 16 agosto, emozionante,un acustica meravigliosa, un Clà travolgente una bella visione dal mio posto in 4 fila. Lunedì stavo al sole delle mie ferie quando mi arriva la telefonata che mi lascia sbalordita era una mia cliente che lavora in una società di spettacolo che ha curato l’organizzazione del concerto di Claudio a torre del lago manca una ragazza un’ addetta al catering …… Tempo zero stavo in auto direzione torre del lago e sono entrata nell’olimpo.. Ancora adesso non riesco a spiegare le mie emozioni forse perché erano tante e tutte assieme so solo che non riuscivo a parlare,che nell’arco di 6 ore non ho bevuto ne mangiato nulla che mi aggiravo per quei corridoi con gli occhioni spalancati e le mani che tremavano!!!! Ero io ,proprio io,che stavo cercando gli asciugamani bianchi per il massaggio a Claudio??che apparecchiavo la tavola per la band??che mi rifacevo gli occhi con i ragazzi della security???io che mi sono fatta piccolina accanto alla bodyguard e mi sono gustata le prove!!!!io che trionfante col mio pass al collo a passo spedito viaggiavo nei camerini… È stato allora che il mio cantante preferito,l’artista che seguo da 16 anni ,l’unico che mi emoziona è sceso dalle prove andando verso il suo camerino ,solo senza security ,senza transenne, senza alcun impedimento mi è passato vicino e io l’ho guardato lui mi ha guardato avrei potuto allungare una mano toccarlo e dirgli “GRAZIE” di tutte le emozioni che mi ha dato,invece come in preda a una sindrome di sthendal sono rimasta immobile,zitta occhi sgranati e boccuccia aperta (forse mi ha notato per quell’espressione) e lui si è fermato a scherzare con la band per poi sparire in camerino e io sempre lì con i vassoi in mano ruotata di 3\4 verso di lui !!!!! Adesso sono qui a gustarmi gli ultimi giorni di vacanza guardo il pass appeso in roulotte e lp autografato grazie all’aiuto di Sandrone….rimangono i ricordi ,le emozioni ancora vive e una sensazione che questo è stato solo il primo passo … Ps: non ho fatto foto perché dovevo mantenere un contegno lavorativo!!!! Elisa

Era stata immensa e enorme la delusione negli occhi e nei volti dei tremila spettatori giunti al castello di Vigevano una fresca sera di fine estate, lunedì 7 settembre. Per la provincia di Pavia, era passato un anno dal concerto di Max Pezzali al castello di Pavia, un anno dopo esatto il Gran Concerto di Claudio Baglioni al castello di Vigevano, un ciclo perfetto che si chiude con un grande artista. Ma un guasto tecnico ha bloccato la rappresentazione. Delusione, sconforto, anche alcuni fischi: il concerto secondo il pubblico andava fatto lo stesso, anche senza tutte le luci. Ma chi ama Claudio sa che non avrebbe mai fatto nulla del genere. Non avrebbe privato il suo spettacolo neanche di un piccolo faretto, perché Gran Concerto è come un puzzle: non ha senso senza ogni suo piccolo pezzettino, anche un faretto, anche una luce. Spettacolo rimandato a due giorni dopo, mercoledì 9 settembre. Si entra nel castello, sembra di vedere un film già visto. Il clima è sempre festoso, in quanto stiamo per incontrare uno dei migliori artisti del panorama musicale italiano. Ma c’è qualcosa di diverso. Già alle nove viene annunciato da una voce: “Buon concerto a tutti!”. Ci siamo, è la volta buona! E alle nove e un quarto, puntuale come un orologio svizzero, anzi, quasi in anticipo, parte una stupenda suite musicale, sulle quali note fanno l’ingresso sul palco i cinque musicisti di Claudio. Un tema musicale soft, ed ecco comparire sul maxi schermo che sovrasta il palco il suo volto, quel volto “grigio ma non domo” di Claudio Baglioni, che poi compare in un elegante abito con giacca nera nel centro del palco. E va a porsi nel suo posto ideale, di fronte al pianoforte. Si susseguono immagini, scritte, sensazioni, e le prime note della calda voce di Claudio, che narra l’inizio di una storia come se fosse un ricordo. Ed inizia questo grande spettacolo! Via di scorrendo, dopo il brillante inizio con “In viaggio”, viene ripercorsa la tracklist di quell’album del 1971, “Questo piccolo grande amore”, che aveva portato Baglioni al successo. Ma dire che questo concerto è stata la rappresentazione di quell’album è dire un’assurdità. Questo è un nuo-

vo album. Le canzoni sono riarrangiate, mantengono di originale solo la linea melodica principale e poco altro. E’ come ascoltare canzoni nuove. E canzoni nuove ci sono davvero. La struggente “Nuvole e sogni”, che ben si lega con le immagini del film, la strana “Torta di nonna”, strana quanto emblematica, degna del miglior Claudio, fino ad arrivare ai due inediti a mio parere più belli: “Un solo mondo” e “Così come sei tu”. La prima, inno dei mondiali di nuoto 2009, accompagnata dalle immagini assume un significato d’amore sublime, ed è stato il brano che più mi ha fatto commuovere; la seconda è anch’essa davvero malinconica, degna di precedere il brano re della serata: Questo piccolo grande amore. E’ stato il delirio del pubblico. E via via gli altri successi dell’album, da “Piazza del popolo” a “Porta Portese”, da “Una faccia pulita” a “Quanto ti voglio”, passando da “Con tutto l’amore che posso” e “Che begli amici”. Baglioni è stato criticato per questa prima parte troppo fredda, in cui non è intervenuto parlando come osa fare. Ma lui ha rappresentato un’opera POP, la più grande della musica leggera. Ed è stato giusto così. Giusto, bello , significativo ed emozionante. La seconda parte è stata invece un susseguirsi di emozioni già sentite: è il momento dei grandi successi. Un medley suonato alla maniera del tour “Incanto”, solo pianoforte e voce, apre la seconda parte, con “Amore bello”, per poi lasciare spazio ai brani più celebri d’amore del maestro, con l’apprezzatissima aggiunta di “Io me ne andrei” rispetto alle scalette precedenti. E’ su questo brano che il pubblico si è lanciato sotto il palco per abbracciare il suo beniamino. Che durante “E tu” non si è risparmiato andando a salutare tutti i presenti sotto il palco. Il finale è tutto composto da pezzi da 90: “Strada facendo”, “Via” e “La vita è adesso”. Il pubblico è in delirio. La serata è stata a dir poco stupenda, Claudio non si è risparmiato per un pubblico che per la seconda volta si era recato a Vigevano per vederlo. Mai un calo di voce, e un dinamismo a dir poco impressionante per un uomo di 58 anni. Ma d’altronde, è o non è il “grande mago”? Sicuramente questa tourneè avrà la sua degna conclusione all’arena di Verona, e noi, nell’attesa possiamo giusto aspettare il DVD e il nuovo album, dal quale sicuramente avremo ancora tanto da imparare! W Cucaio!


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Oltre 130 ordini per le magliette di «Cucaio Tv»

La «divisa» da fan! Soprattutto grazie a Facebook è girata la voce delle magliette di “Cucaio Tv”. L’iniziativa ha riscosso grande successo, visto i 130 ordini ricevuti in pochi giorni. Da queste magliette non ci sarà alcun ricavato economico, ma solo la gran soddisfazione di indossare le stesse magliette ai concerti e la possibilità di riconoscersi attraverso

Claudio Baglioni ospite da Conti a «I migliori anni» Claudio Baglioni e Massimo Ranieri sono gli ospiti della puntata di venerdì 27 novembre de “I migliori anni”, il programma condotto da Carlo Conti in onda ogni venerdì alle 21.10 su Raiuno. Il cantautore romano e il ‘cantattore’ partenopeo proporranno alcuni dei loro successi. Tornano dagli Stati Uniti d’America KC and the Sunshine Band con un medley tutto da ballare che parte dalla famosa ‘Shake Your Booty’ e le Supremes con il loro brano del 1965 ‘Stop in the name of love’. Christopher Cross, cantante e chitarrista di fama internazionale, vincitore di numerosi Grammy Awards, eseguirà dal vivo ‘Sailing’ e ‘Arthur’s Theme’. E ancora, Nino Buonocore proporrà la canzone ‘Scrivimi’, mentre Daniela Goggi tornerà a vestire i panni della ‘Fata Fatuzza’ con Obabaluba, sigla della trasmissione ‘Due ragazzii ncorreggibili’ (1976) con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Nello spazio dedicato alle interviste Carlo Conti ospita Maurizio Costanzo. (Fonte: “Virgilio Notizie“)

L’ARTE DEI FANS/2

disegnando Claudio

La nostra nuova mail Ricordiamo a tutti i lettori di «Di là dal ponte» che è stata attivata la nuova mail alla quale inviare articoli, foto e quanto desiderate vedere pubblicato. Scrivete a: diladalponte@gmail.com

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Le (dis)avventure di Giorgio, alle prese con una moglie “leggermente” presa dal suo beniamino...

Ho sposato una baglioniana In cucina il cd di “Io sono qui”, in camera “Oltre” e il pc sempre collegato a Cucaio Tv Mi chiamo Giorgio, vivo con un figlio, un gatto, 17 pesci, una tartaruga e una nuova specie, rara ma non troppo a quanto vedo, la moglie baglioniana. A dire il vero, la ormai non più adolescente fanciulla me l’ha tenuto nascosto bene: per ben 13, 14 anni non ho quasi sentito parlare del Grande Mago! Sì, qualche canzone di tanto in tanto, la richiesta per il compleanno del cd “Viaggiatore sulla coda del tempo”, un concerto in televisione, ma, direi, tutto nella norma e poi, ad un tratto, un virus sconosciuto ma letale ha colpito la mia dolce metà. La nuova specie che vive con me, durante il tour “Tutti qui”, a cui ha assistito il 14 dicembre 2007 (data memorabile che richiede festeggiamenti), ne deve essere stata contagiata e da allora assume degli atteggiamenti stranissimi. Sin dal mattino presto gironzola per casa canticchiando sommessamente e, non si capisce per quale recondito motivo, non risponde ai miei richiami… Poi lo vedo: dalle orecchie spuntano i cordoncini di un paio di cuffiette dell’iPod, nel quale sono presenti unicamente 203 brani inseriti in un’unica cartella denominata, riporto testualmente, “ClauDio”. La giornata prosegue, in ogni locale frequentato dalla suddetta troviamo nell’ordine: cucina con stereo con inserito cd “Io sono qui”; camera da letto con lettore di cd portatile con cd “Oltre”; camera del figlio: come sopra con cd “Sono io”; sala da pranzo (e qui viene il bello!) computer portatile collegato a CUCAIOTV.NET, ma, per non farsi mancare nulla, televisione sintonizzata senza volume su Video Italia (e se per caso trasmettono un video di Claudio??). In alternativa passiamo al lettore dvd con tour “Tutti qui”, tour “Crescendo e Cercando”, e qualche altro di cui mi sfugge il titolo, ah sì... gli speciali... i dietro le quinte... i dvd dei clabber, eccetera eccetera… Stendiamo inoltre un velo pietoso

sui momenti in cui il soggetto idolatrato appare in qualche trasmissione televisiva... Il silenzio intorno deve essere totale, anche ai pesci è vietato nuotare, potrebbero fare rumore disturbando le onde sonore emesse dalla magica voce. Altra particolarità della specie è l’evoluzione del linguaggio: non mi dice più un banale “buon anniversario, caro!!!”. No, troppo semplice, la frase è “Mille giorni di te e di me!”. Se parto per lavoro non è più il logico “Vai piano, chiama quando arrivi”: no, è “fai buon viaggio cuore mio, fai buon viaggio nella vita”. Oh, ma domani torno. Durante l’ultima recente discussione mi sono sentito apostrofare con: “L’amore inizia quando ci si capisce senza parlare e finisce quando si parla senza capirsi”. Al che, visto il mio sguardo attonito, ha avuto la compiacenza di citare l’autore di questo aforisma: dal libro Q.P.G.A, pagina 36, autore Claudio Baglioni (niente di meglio da fare il ragazzo?). Vogliamo ora descrivere il nuovo animaletto quando è on line in attesa dell’apertura delle vendite dei biglietti. Circa mezz’ora prima dell’orario indicato, il computer è sul sito, anzi, l’ultima volta per il concerto di Brescia, erano ben tre i siti aperti: Ticketone, Ticket.it, Green ticket, in una spasmodica gara su chi per primo apre le vendite. Vista l’incertezza dell’evento, il telefono fisso componeva il numero del call center, mentre il cellulare era in linea con l’organizzazione. Il tutto avveniva contemporaneamente accompagnato da uno sguardo allucinato… e, “beeeeep (censura), anche stavolta niente posto in prima fila”. Un altro piccolo difetto delle specie è la vista bassa (anche Claudio

era miope!) che comporta per me che la devo seguire ed accudire (del resto l’ho promesso, nella buona e nella cattiva sorte) il fatto di essere stato promosso “autista” e questo sarebbe il meno se non che questa nuova professione mi costringe ad ore di estenuante attesa fuori dai teatri e dai palazzetti trascorse ascoltando a tutto volume l’ultimo cd degli AC/DC allo scopo di mimetizzare l’altisonante voce che esce dalle mura. E ora vi descrivo la compagna della mia vita all’uscita dal concerto. Avete presente il sole che ride disegnato dai bimbi, avete presente quel sorriso che si ferma perché ci sono le orecchie altrimenti… Chissà dove arriverebbe, avete presente un arcobaleno rovesciato, avete presente lo stato di grazia, la dolcezza, la felicità? Ecco, solo per questo devo ringraziare Claudio Baglioni che, sarà un tormento, ma le regala la gioia e la voglia di essere sempre una giovane ragazza, la mia ragazza.

Emanuela per conto di Giorgio emanueladefrancisci@yahoo.es



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L’EVENTO - La kermesse organizzata da Claudio Baglioni ha brillantemente superato la settima edizione

Le Sette meraviglie di O’Scià

O’Scià 2009 è stato un enorme successo, in linea con le sei precedenti edizioni. L’evento organizzato da Claudio Baglioni a Lampedusa ha raggiunto quota sette, che noi abbiamo ribattezzato le “Sette meraviglie”. Pubblichiamo il testo del messaggio inviato dal sindaco di Lampedusa alla Fondazione O’Scià:

«Dire grazie è dire poco. Da una frase cosiddetta "fatta", è però possibile dare l'idea di quello che Lampedusa intende esprimere a Claudio Baglioni. L'evento O' Scià, anche quest'anno ha portato i messaggi che doveva. O' Scià, è portatore di amore; O' Scià ha vinto ancora una volta, contro il silenzio di chi ignora il prossimo; O'Scià è fonte di vita; Un grido di amore estremo. O' Scià è il grido d'amore di un artista che è riuscito a fare innamorare migliaia di persone, con la sua arte magica; O'Scià, una semplice parola che racchiude tanti significati e che richiamano l'amore; un amore estremo; eterno; unico. Questo, secondo noi, è il sentimento che ci lega a Claudio Baglioni. Grazie Claudio, perché ancora una volta ci hai fatto sognare; grazie amico nostro, perché hai portato la tua e la nostra voce fuori dai confini del nostro mare. Grazie per come ci hai portato mano nella mano a percorrere una strada nuova dove l'amore per il prossimo, viene prima di ogni altra cosa. Caro Claudio, O' Scià ha raggiunto la sua settima edizione; Lampedusa vuole vivere con la luce di O' Scià per sempre; perché la fiamma che arde nel cuore di un padre nei confronti di un figlio non può spegnersi mai. Grazie Claudio, sei e rimarrai per sempre il nostro O' Scià».

E non ci sono che fotografie… Claudio con i fans!

Teresa (Teri) con Claudio a O’Scià 2009

Il sindaco Bernardino De Rubeis L’Amministazione comunale di Lampedusa La popolazione di Lampedusa



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