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S. Natale 2013

“I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto.” Lc 2, 20

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on l’augurio che l’esperienza vissuta, aumenti in noi il desiderio di tornare a incontrare il Signore, là, dove ci aspetta.

Buon Natale! Madre Giampaola La parola del Fondatore L’alfabeto cristiano si impara alla scuola di Cristo per condurci alla vera perfe-

zione, alla somma sapienza e alla chiara conoscenza della Verità, che si manifesta solo ai puri di cuore. A ma Dio più di te stesso e il prossimo come te stesso; ama solo Dio e tutte le altre cose per lui. Con animo forte e deciso abbraccia una vita buona e pura. B rama il bene con tutte le forze, operando volentieri e con diligenza. Sii benevolo verso tutti e non far del male a nessuno. Così imiterai Dio, che fa piovere, manda il sole e dona la vita ai buoni e ai cattivi. C onosci ed esamina te stesso: stima questo come vera saggezza, superiore a ogni altra scienza. Custodisci la mente dai pensieri inutili o dannosi, il cuore da affetti vani ed egoistici, la lingua da parole oziose e cattive. D ilettati di usare la discrezione in ogni tua opera e di essere sempre modesto, raccolto in te stesso e unito a Dio. Guardati da ogni esagerazione. E leggi per tuo grande tesoro l’esempio della vita e della morte di Cristo, la sua vera povertà di spirito, l’umiltà, la pazienza, la semplicità. Su tale esempio esamina e regola sempre ogni tua azione. F uggi il chiasso mondano e ogni occasione di peccato, se vuoi acquistare il fervore di spirito e la vera devozione; ama la solitudine e il silenzio. G odi, rallegrati e rendi grazie a Dio nelle contrarietà come nelle prosperità; nelle sofferenze come nelle consolazioni. (H) umiliati in tutte le cose e meriterai di trovare

grazia e benevolenza presso tutti e non soltanto presso Dio, perché agli (h)umili sono date grazie abbondanti. I ntendi compiere ogni tua buona opera per piacere a Dio, che guarda e ama i cuori puri e la retta intenzione. In ogni cosa cogli sempre il meglio. Impara prima a tacere che a parlare. L ibera l’animo da ogni amore indegno e dall’amore egoistico. Lascia ogni occasione di peccato, usa le cose temporali per quanto ti servono. Lava spesso con le lacrime del cuore la tua vita passata e le offese fatte a Dio. M ira sempre al tuo fine. Magnifica e stima grandi ogni minimo dono di Dio e sarai degno di riceverne di maggiori. N ega al tuo desiderio ciò che non è secondo la ragione. Non gloriarti, né vantarti mai di qualche cosa tua. Non disprezzare nessuno per quanto misero egli sia, ma abbi compassione di lui. O bbedisci a tutti volentieri, gioiosamente, con semplicità e diligenza in ogni cosa, che non sia cattiva. Sii pronto e sollecito nel servizio di Dio, senza pigrizia esercitati nelle opere di misericordia spirituali e corporali. Occupa utilmente tutto il tempo che hai. P atisci volentieri e virtuosamente povertà, disagi, afflizioni, infermità e tutto ciò che ti succede di contrario: da qualunque parte venga, tu accettalo dalla sola pia mano di Dio. Q ualunque cosa, che non ti riguardi, lasciala perdere; non fermarti a giudicarla, a discuterne. Da tutto ciò che vedi o senti, ricava qualche buon frutto.


R ifiuta tutto ciò che prima disordinatamente amavi

e cercavi in te o in altri. Non rivolgerti indietro, ma guarda innanzi al bene e al cammino che ti resta. Affidati a Dio, in modo che egli possa operare liberamente in te. S ervi Dio fedelmente con tutte le forze e con tutto lo spirito; fa’ che la carne serva a te e non tu a lei. Sforzati sempre non di apparire, ma di essere il migliore. T emi di offendere Dio anche con i minimi difetti e le piccole negligenze; desidera di conformarti al suo puro Amore. Metti tutto te stesso nelle mani di Dio, poi non preoccuparti di nessun avvenimento favore-

vole o contrario. V endi (dona) a Dio ogni tua comodità o gioia, che hai o che potresti avere o desiderare in questa vita ed egli ti darà in cambio gioie assai maggiori. Lo Z elo per l’onore di Dio, la salvezza propria e altrui, rende presto l’anima vicina a Dio e trasformata in lui. Lo zelo buono non è altro che un grande virtuoso amore ben regolato. Scrivi questo alfabeto nel tuo cuore. Rileggi e medita ogni giorno qualcuna delle sue lettere, per acquistare nuova luce e grazia nel possesso delle divine virtù. (rid. da “Specchio dei fedeli”, IV, 51-53, Venezia 1579)

La parola del Papa

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n tutti i battezzati, dal primo all’ultimo, opera la forza santificatrice dello Spirito che spinge a evangelizzare. Il Popolo di Dio è santo in ragione di questa unzione che lo rende infallibile “in credendo”. Questo significa che quando crede non si sbaglia, anche se non trova parole per esprimere la sua fede. Lo Spirito lo guida nella verità e lo conduce alla salvezza. Come parte del suo mistero d’amore verso l’umanità, Dio dota la totalità dei fedeli di un istinto della fede – il sensus fidei – che li aiuta a discernere ciò che viene realmente da Dio. La presenza dello Spirito concede ai cristiani una certa connaturalità con le realtà divine e una saggezza che permette loro di coglierle intuitivamente, benché non dispongano degli strumenti adeguati per esprimerle con precisione. In virtù del Battesimo ricevuto, ogni membro del Popolo di Dio è diventato discepolo missionario (cfr Mt 28,19). Ciascun battezzato, qualunque sia la sua funzione nella Chiesa e il grado di istruzione della sua fede, è un soggetto attivo di evangelizzazione e sarebbe inadeguato pensare a uno schema di evangelizzazione portato avanti da attori qualificati in cui il resto del popolo fedele fosse solamente recettivo delle loro azioni. La nuova evangelizzazione deve implicare un nuovo protagonismo di ciascuno dei battezzati. Questa convinzione si trasforma in un appello diretto a ogni cristiano, perché nessuno rinunci al proprio impegno di evangelizzazione, dal momento che, se uno ha realmente fatto esperienza dell’amore di Dio che lo salva, non ha bisogno di molto tempo di preparazione per andare ad annunciarlo, non può attendere che gli vengano impartite molte lezioni o lunghe istruzioni. Ogni cristiano è missionario nella misura in cui si è incontrato con l’amore di Dio in Cristo Gesù; non diciamo più che siamo “discepoli” e “missionari”, ma che siamo sempre “discepoli-missionari”. Se non siamo convinti,

guardiamo ai primi discepoli, che immediatamente dopo aver conosciuto lo sguardo di Gesù, andavano a proclamarlo pieni di gioia: «Abbiamo incontrato il Messia» (Gv 1,41). La samaritana, non appena terminato il suo dialogo con Gesù, divenne missionaria, e molti samaritani credettero in Gesù «per la parola della donna». Anche san Paolo, a partire dal suo incontro con Gesù Cristo, «subito annunciava che Gesù è il figlio di Dio» (At 9,20). E noi che cosa aspettiamo? ertamente tutti noi siamo chiamati a crescere come evangelizzatori. Al tempo stesso ci adoperiamo per una migliore formazione, un approfondimento del nostro amore e una più chiara testimonianza del Vangelo. In questo senso, tutti dobbiamo lasciare che gli altri ci evangelizzino costantemente; questo però non significa che dobbiamo rinunciare alla missione evangelizzatrice, ma piuttosto trovare il modo di comunicare Gesù che corrisponda alla situazione in cui ci troviamo. In ogni caso, tutti siamo chiamati a offrire agli altri la testimonianza esplicita dell’amore salvifico del Signore, che al di là delle nostre imperfezioni ci offre la sua vicinanza, la sua Parola, la sua forza, e dà senso alla nostra vita. Il tuo cuore sa che la vita non è la stessa senza di Lui, dunque quello che hai scoperto, quello che ti aiuta a vivere e che ti dà speranza, quello è ciò che devi comunicare agli altri. La nostra imperfezione non dev’essere una scusa; al contrario, la missione è uno stimolo costante per non adagiarsi nella mediocrità e per continuare a crescere. La testimonianza di fede che ogni cristiano è chiamato a offrire, implica affermare come san Paolo: «Non ho certo raggiunto la mèta, non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla ... corro verso la mèta» (Fil 3,12-13).

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Dall’Esortazione apostolica “Evangelii Gaudium”

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Memoria della Fondazione Vicenza, 24 agosto 2013 on un giorno di anticipo, ma puntuali, suore e membri della Fraternità Laicale “Padre Antonio Pagani” ci siamo ritrovati nella chiesa dei Carmini, a Vicenza, per la consueta festa di Fondazione delle Dimesse (25 agosto 1579). È una memoria che ci vede riuniti insieme per pregare e ringraziare il Signore per la sua fedeltà e il suo amore e per vivere tra noi un momento di gioia fraterna.

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INCONTRI DI ZONA Signore, aiutami a credere e a stare davanti a Te, nella mia vita quotidiana, con cuore aperto allo stupore di tanti segni del Tuo amore, per essere strumento di bene e di fraternità nel mondo.

Sabato, 6 aprile 2013 A Padova con Vigonovo, Noventana e Milano. Sabato, 13 aprile 2013 A Tombelle con Corte, Stra e Ronchi. A Urbana con Vicenza, Costozza, Ospedaletto, Bastia e Zanè. A Trieste con Anzano e Udine. A Torreglia con Luvigliano, Caselle e Mandria.

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n segno di croce, una preghiera e via… partenza per Padova! Siamo sempre felici di partecipare a questi incontri della Fraternità laicale, definizione esatta che interpreta i sentimenti che ci uniscono alle nostre care Suore e a tutti i componenti dei vari gruppi. “Come è bello Signor stare insieme…”. Così dice il ritornello del canto iniziale e così succede ogni volta che ci troviamo insieme. Sotto l’albero germogliato dal seme del carisma di P. Antonio Pagani, sr. Marilena ci ha presentato il Vangelo di Giovanni “Apparizione ai discepoli” (Gv 20, 1939) e ci ha illuminato sul dipinto del Caravaggio:

“L’incredulità di Tommaso”, tratteggiando e sovrapponendo gli aspetti comuni, la bellezza e la profondità delle parole del Vangelo con i colori e la luce del dipinto. Il risultato è stato un appassionante percorso che ci ha permesso di riflettere e pregare sulla verità della nostra fede. La nostra incredulità, come quella di Tommaso, si piega di fronte alla luce che scaturisce dalla ferita di Cristo: una ferita sempre aperta che ci invita a entrare attraverso la Parola di Dio, la preghiera, i Sacramenti, la Chiesa e i fratelli. Per scoprire Gesù con la luce della fede dobbiamo mettere la mano sulle molte ferite che

Padova 3


ricordarla nella preghiera, dimostrandole tutto il nostro affetto riconoscente per la ricchezza di testimonianza che ha lasciato nella nostra parrocchia.

Annamaria, Edda, Gisa, Stefania e sr. Zita (Milano)

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Torreglia l’uomo ha oggi: i poveri, gli ammalati, i soli e gli abbandonati, i bambini maltrattati. Se questa umanità ci fa paura, Gesù ci prende per mano e ci dà la forza per toccarla e soccorrerla. Allora arriva la Luce della fede, ci si prostra riconoscendo la presenza di Gesù Risorto nel fratello bisognoso e, come Tommaso, si esclama: “Mio Signore e mio Dio”. Dopo le riflessioni individuali, l’incontro si è concluso con il pranzo comune che crea conoscenza, comunione e gioia di condivisione. Prima di far ritorno a Milano siamo state felici di aver salutato sr. Norberta con la promessa di

Tombelle

er quanto mi riguarda e per lo stato d’animo che da qualche anno mi accompagna, posso dire di essermi trovata nel dubbio, come Tommaso, nella confusione più totale e con la paura di sentirmi abbandonata da Dio. Ho la certezza, però, che con il tempo, con umiltà e coraggio e grazie a quel meraviglioso dono che è la fede, io potrò finalmente avere la disponibilità a lasciarmi incontrare dal Risorto, a credere nell’Amore e soprattutto a ritrovare quella serenità che mi manca.

Edda (Milano)

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oi membri della F. L. di Urbana desideriamo ringraziare voi tutti per essere venuti tra noi all’incontro di zona: ci ha fatto bene ritrovarci, condividere un momento importante oggi che viviamo in una società incerta e tiepida nelle sue convinzioni di fede. All’inizio del cammino abbiamo aderito all’invito rivoltoci da sr. Loreta di entrare nella Fraternità, perché sentivamo il bisogno di conoscere meglio la nostra vita cristiana, lei ci ha indicato la strada facendoci conoscere P. A. Pagani e i suoi preziosi insegnamenti. Ora a questi appuntamenti non vogliamo più rinunciare: percepiamo un’aria speciale di pace e amore fraterno; lo Spirito Santo ci aiuta a riscoprire il vero significato della Fede attraverso il Vangelo e gli scritti del Fondatore. Rendiamo grazie a Dio per questa bellissima pagina di storia che sta scrivendo con noi. Siamo grati a sr. Loreta e preghiamo per la sua missione apostolica.

F. L. Urbana

RITIRI SPIRITUALI: Cavallino, 19.05.2013 Villa Assunta, 26.05.2013

Fedeltà di un cammino ingraziamo il Signore per la grazia con cui accompagna la Fraternità Laicale “P. Antonio Pagani”, per la testimonianza di ciascuno/a, per la gioia e la fedeltà con cui i membri hanno partecipato al cammino di quest’anno, segnato dall’incontro mensile nella propria fraternità, dagli incontri di zona e dai ritiri proposti a Cavallino e a Villa Assunta. Proprio durante il ritiro a Villa Assunta, sabato 25 maggio, 3 membri della Fraternità di Caselle hanno pronunciato le Promesse. Il cammino continua nella gioia della fedeltà.

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Costozza il 9 novembre di quest’anno, nel corso della X° Assemblea della nostra Fraternità, Madre Giampaola ci ha fatto partecipi del progetto di inserire a pieno titolo una giornata di riflessione sulla Fraternità Laicale, nell’ambito del Capitolo Generale delle Suore Dimesse, che si terrà a Villa Assunta dall’1 al 19 agosto 2014. La notizia non mi ha colto di sorpresa, considerando quanta fiducia nutrano le Suore Dimesse nei nostri confronti e quali siano le loro aspettative, ma al tempo stesso è nata in me la preoccupazione di non essere all’altezza, di sentirmi inadeguata. D’altra parte, in verità, questa sensazione mi ha accompagnata ogni volta mi sia stato richiesto di fare qualcosa in più, fin dall’inizio di questa bella esperienza. E così, come in passato, anche questa volta ho dato la mia disponibilità, fidandomi della bontà della proposta! Ci è stato pertanto richiesto di riflettere su ciò che ha rappresentato per noi essere parte della Fraternità, compilando un piccolo fascicolo, che siamo invitati a restituire all’inizio del prossimo anno. In fondo non ci viene richiesto che essere noi stessi oggi, alla luce del cammino fatto, ormai di anni… chi più, chi meno. E poi non siamo soli! Ognuno di noi darà il proprio contributo nella massima libertà (anche in anonimato!), perciò ci verrà spontaneo partecipare. Ogni considerazione sarà preziosa e concorrerà a “disegnare” la nostra Fraternità a cui tutti teniamo! Sempre più ne comprenderemo l’essenza e sempre più crescerà in noi la consapevolezza di far parte di

un progetto che Qualcuno ha voluto per noi, che già siamo “fratelli” perché “figli”! Un abbraccio a tutti, con i più cari auguri di un sereno Natale.

Maria Grazia (Padova)

“Invitando tutti gli istituti religiosi a intraprendere uno sforzo di rinnovamento, il Concilio Vaticano II ha designato l’istituzione secolare del Capitolo Generale come strumento privilegiato per realizzare questo compito. Nel corso di un Capitolo Generale un istituto assume nuovamente il suo carisma, ne fa una rilettura in funzione del contesto ecclesiale e culturale di oggi e prende le decisioni che si impongono per il suo inserimento rinnovato nella pasta umana ed ecclesiale contemporanea”

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(da “Il ruolo del Capitolo Generale nel processo di rifondazione di un istituto religioso”, pubblicato nel 1997 sulla rivista Vita Religiosa).

’Istituto religioso delle Suore Dimesse vive il Vangelo secondo il carisma del Ven. P. A. Pagani. Una Congregazione che si estende su scala mondiale ha modo di fare una lettura della situazione della Chiesa universale. Il Capitolo Generale della Congregazione delle Suore Dimesse sarà un momento importante anche per la nostra Fraternità laicale. È necessario fermarsi a pensare, rileggere i testi fondatori, rivisitare il cammino fin qui fatto, con il proposito di tendere a una approfondita verifica di che cosa la Chiesa vuole da noi, cercando di cogliere nuove prospettive e ricordando sempre che attraverso la nostra vita dobbiamo parlare di Dio. Paola (Udine)

questa atmosfera di aria nuova, di sani progetti. Quest’anno viviamo con gioia i sessant’anni di presenza delle Suore Dimesse nella nostra comunità parrocchiale. Per il loro servizio così prezioso, attento, significativo e insostituibile siamo grati al Signore. Il nostro P. A. Pagani interceda per ciascuno protezione e crescente amore. F. L. Costozza

Si riparte

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er noi “Fraternità Laicale di Costozza ecco un cambio al “vertice”: è arrivata sr. Angelina, che sarà la nostra guida dopo la partenza di sr. Maria Cristina. Siamo certi che cammineremo insieme, condividendo passo passo la crescita che P. A. Pagani benedirà benevolmente. La sera dello scorso 8 ottobre, dopo la pausa estiva, sono ripresi i nostri incontri, anche se si può idealmente dire che non si sono interrotti, perché il filo della quotidianità è reso forte, robusto, visto che è impastato con la forza e il carisma di P. A. Pagani. La parola chiave che ci ha guidati per tutta la serata è stata: Fede = fiducia = fidarsi = affidarsi. Sulla scia della fiducia in Dio Padre, abbiamo preso dal lume acceso davanti al libro della Parola uno spicchio di fuoco con il quale abbiamo dato vita alla fiamma di un lumino che portavamo in mano. Sul tavolo abbiamo posto i nostri lumini formando una croce di luce: Cristo che salva. Il canto di un salmo ha dato voce a

Nuovo gruppo

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iao a tutti. Siamo Maristella e Franco, facciamo parte della F. L. gruppo 2012 di Tombelle. Vogliamo ringraziare gli amici che stanno camminando con noi e in particolare sr. Mirella, che con il suo entusiasmo ci ha coinvolto in questo percorso di fede sulle orme di P. A. Pagani. Per noi è un’esperienza bellissima, perché stiamo scoprendo maggiormente, che Dio Padre ci ama nonostante le nostre continue distrazioni, il nostro voler essere sempre al primo posto. 5


Siamo un bel gruppetto diverso per età, ma tutti con la felicità di avere Gesù risorto in mezzo a noi. Vi auguriamo un buon cammino e che possiate portare sempre nei vostri cuori la gioiosa certezza dell’amore di Dio. Maristella e Franco (Tombelle)

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ono Mauro, un giovane di Fossò; ho sentito parlare della F.L., mi sono informato, mi sono lasciato coinvolgere e da 3 anni partecipo con grande impegno ed entusiasmo agli incontri a Tombelle. Grazie all’infaticabile entusiasmo e alla guida di sr. Mirella, stanno crescendo in un cammino di fede due gruppi, che si ispirano alla figura e agli insegnamenti di P. A. Pagani. Il nuovo gruppo, di cui io faccio parte, è sorto nel 2012. La caratteristica fondamentale che lo contraddistingue è l’eterogeneità dei suoi componenti; ci sono persone di varia età e di diversa condizione sociale. Ogni incontro segue il programma della F. L. che viene sviscerato nei suoi vari aspetti attraverso la Parola di Dio, la preghiera, la lettura dei testi e la condivisione. Ognuno si interroga sul senso che sta dando alla sua vita in relazione alla fede cristiana che dice di professare. Il confronto costruttivo all’interno del gruppo ci porta a migliorarci, a capire come superare le difficoltà, ma soprattutto a impegnarci in una crescita umana e cristiana. Mauro (Tombelle)

L’albero di via Dimesse

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hi ha occasione di varcare la soglia dell’entrata principale della scuola “Collegio Dimesse” in Padova non può fare a meno di notare, se la porta dischiusa lo consente, la grande sala che si apre sulla destra, appena prima della cancellata in vetro e metallo che conduce nel cuore dell’edificio. Alla mattina quest’ampio spazio è riempito e animato da una miriade di bambini che a mo’ di uccellini passano da un angolo all’altro della stanza volando sotto i rami del grande albero raffigurato in fondo al vano e che si protende da terra sino al soffitto. Avvicinando-

si a quest’imponente pianta vengono a poco a poco svelati i suoi importanti particolari e risulta chiaro quello che in effetti è: la rappresentazione vitalistica dell’Ordine delle Suore Dimesse, che procede dalle sue radici che affondano sino all’anno 1579, data di fondazione a opera del Ven. P. Pagani, passando per lo sviluppo secolare del tronco, per le difficoltà dei rami seccatisi a causa delle alterne vicende della storia, sino ad arrivare alle realtà viventi odierne, i rigogliosi rami delle comunità di Padova, Udine, Trieste, ma anche India, Kenya e Brasile. Quest’albero sorveglia i bambini durante il giorno, tiene compagnia all’attesa dei genitori che sono venuti a prendere i propri figli al termine delle lezioni, assiste alla vita della Comunità delle Suore Dimesse. Ma la sua perpetua presen-

za e attività non si esauriscono in questo, che già potrebbe sembrare abbastanza; l’albero offre anche riparo ai pellegrini che durante il lungo cammino della vita hanno bisogno di fermarsi, aggregarsi, confrontarsi, ristorarsi, pregare. È così che la sera del 25 novembre di quest’anno un gruppo di persone, i cui componenti non si conoscevano ancora tutti fra di loro, si è ritrovato protetto e accolto dalle fronde della grande pianta che campeggia nella sala della scuola: si trattava di un gruppo di sorelle e fratelli nella Fede, di viandanti alla sequela del Cristo, che ha cominciato il cammino del “nuovo” gruppo della Fraternità 6

Laicale “P. Antonio Pagani” nel Collegio di Padova. Per la quarta volta nella storia dell’Istituto di Padova delle Suore Dimesse alcuni laici hanno risposto all’invito delle Sorelle e si sono trovati per formare e dare inizio a una nuova comunità cristiana che camminasse per le strade del mondo seguendo la Parola di Dio secondo il Carisma di P. A. Pagani. Grande era l’attesa così come la curiosità di conoscere i propri compagni di avventura e la proposta di cammino che sarebbe stata formulata: Dove si va? Con chi si viaggia? Il timore iniziale che accompagna ogni partenza ha lasciato velocemente spazio alle speranze del viaggio che si è intrapreso, ognuno consapevole dell’importanza della meta, della difficoltà e della bellezza dell’itinerario ma, soprattutto, di quella Presenza costante e totalizzante che già i discepoli avevano avuto modo di apprezzare nella propria vita. La serata è passata in fretta, in un clima di progressiva reciproca scoperta e condivisione: alla preghiera iniziale sono seguite, e si sono tra loro mescolate e amalgamate, la presentazione del Carisma di P. Pagani, fatta dalle Sorelle presenti, le testimonianze di coloro che, partecipanti ai gruppi “vecchi”, già appartengono alla Fraternità laicale nonché, ingredienti fondamentali, le aspettative di chi si è avvicinato per la prima volta all’esperienza. L’incontro è terminato con la proposta di incontrarsi nuovamente il prossimo gennaio, magari con volti nuovi al proprio fianco, per approfondire la propria intimità con Dio e provare a essere veraci testimoni di Cristo Risorto nel nostro pellegrinaggio attraverso la vita corrente. Ed ecco che, anche in quell’occasione, l’albero presente nella scuola delle Sorelle Dimesse rinnoverà il suo spirito di accoglienza e protezione ricordando l’evangelica pianta della senape: sotto i suoi rami troverà albergo e conforto il quarto gruppo della Fraternità laicale di Padova insieme a tutte le altre Fraternità che in Italia e nel mondo stanno percorrendo quella Via che le parole di Nostro Signore indica. Eugenio Z. (Padova)


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er realizzare questo appuntamento annuale, i membri della Fraternità laicale di Costozza si sono messi in moto già dai primi giorni di ottobre. L’entusiasmo non ha lasciato fuori nessuno. Ciascuno ha dato il meglio di sé per preparare in “tempo” giusto quanto era previsto. Il gruppo si è ritrovato più volte: per decidere, organizzare, fare, servire... Ci sembrava che non mancasse nulla, grazie all’impegno di noi tutti. Tutto a puntino, tutto ok! Sabato, 9 novembre, il tempo non prometteva bene, ma ciò nonostante siamo arrivati da posti diversi, da “strade diverse, in modi diversi”, geograficamente vicini e lontani. È stato un momento forte e aggregativo: l’accoglierci, i saluti, i baci e gli abbracci,... Dopo un caffè e un breve spuntino, in sala ci attendevano madre Giampaola e don Nicola, che con la Sapienza di Dio ci ha fatto riflettere sul Vangelo di Giovanni “La lavanda dei piedi” (13,15). I segni, i simboli, le icone, la Parola, tutto ha contribuito a creare un clima favorevole alla preghiera, all’ascolto, alla riflessione e alla comunicazione. Abbiamo celebrato l’Eucarestia annunciata dal suono festoso delle campane. Questa amata terra, dove il padre Pagani ha percorso le vie, vede ancora oggi germogliare segni di Speranza. Forse questo cammino “passo dopo passo” ci porterà molto lontano; insieme scopriremo che la Vigna del Signore porterà i suoi frutti. La condivisione del pranzo, in una sala della comunità di Costozza allestita come un ristorante (5 stelle), è stato il secondo momento forte, vissuto con gioia nello stare insieme fra noi e con le Suore Dimesse, che sanno sempre sorprenderci. Dopo una breve pausa, madre Giampaola ci ha riuniti per informarci che nell’agosto del 2014 le BRASILE

suore Dimesse celebreranno il Capitolo generale. Anche ai fratelli laici viene richiesta una revisione dell’itinerario di formazione attuato in questi 11 anni. Ciascun membro ha ora una traccia di riflessione per approfondire, confrontarsi, proporre... P. A. Pagani, sempre spiritualmente presente nei nostri pensieri, nella preghiera, negli incontri, ci aiuterà a continuare il cammino con fede e a intensificare il nostro impegno come battezzati. Di tutto ringraziamo il Signore. A tutti il caloroso e fraterno augurio di Buon Natale e prospero Anno 2014. Fraternità Laicale (Costozza)

X ASSEMBLEA GENERALE Costozza, 9.11.2013

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n occasione della visita in Brasile, madre Giampaola, sr. Ottavina e don Mario Guariento si sono incontrati con i gruppi della Fraternità Laicale a Spirito Santo e a Rio de Janeiro. I membri della Fraternità hanno condiviso il cammino fatto quest’anno e hanno ascoltato la bella riflessione di don Mario sulla testimonianza battesimale. Madre Giampaola ha offerto un ricordo a tutti e ha visto che i gruppi cominciano a crescere e questo è stato mo7

tivo di grande gioia. Tornando in Pernambuco, le sorelle di Fazenda Nova hanno cominciato anche là a riunire laici per un nuovo gruppo; vi partecipano circa 20 persone tra uomini e donne e si uniscono agli altri gruppi che si preparano a conoscere il nostro Fondatore e il nostro carisma, in vista delle promesse in futuro. Preghiamo perché questo germoglio cresca e diventi un segno dell’amore e della presenza del Signore fra noi.


PREGHIERA PER LE VOCAZIONI

RITIRI SPIRITUALI

GIOVEDÌ, 15 MAGGIO 2014, alle ore 20.30 nella chiesa della Casa Madre di Padova, ci ritroveremo insieme, Suore Dimesse, giovani e membri della Fraternità Laicale “P. A. Pagani”, per invocare il dono di nuove e sante vocazioni alla vita consacrata e al sacerdozio. Siamo tutti invitati a partecipare.

Ricordiamo le date dei prossimi ritiri ai quali sono invitati tutti i membri della Fraternità Laicale: Sabato, 17 maggio a Cavallino con don Gabriele Pipinato Sabato, 24 maggio a Villa Assunta con don Gabriele Pipinato

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o scorso 18 settembre la nostra sorella nella Fraternità, Bianca Rosa, ci ha lasciati; la malattia l’ha strappata all’affetto della sua famiglia e di tutti noi che l’abbiamo conosciuta. Bianca Rosa era una persona dal tratto veramente delicato ed estremamente dolce: i suoi occhi chiari e luminosi ne erano lo specchio. La delicatezza e la dolcezza così naturali in lei si fondevano con la forza d’animo e la determinazione di vivere appieno la vita con tutte le asperità che essa comporta. L’amore che ha seminato ben traspariva dalle commosse parole dei due figli ascoltate durante la bella e partecipata Celebrazione funebre. Ci hanno anche fatto partecipi dei due “viaggi” che Bianca Rosa era riuscita a fare durante l’estate e che la di-

cono tutta sul suo stile di vita: era stata con il figlio Davide e con il gruppo Unitalsi a Lourdes e aveva compiuto con lui una bella camminata sulle sue amate montagne! Ci manchi, cara Bianca Rosa, ci manca il tuo affetto e la sincerità con la quale esprimevi anche ciò che consideravi tue inadeguatezze, ma che spesso erano anche le nostre che, condivise, diventavano punti di forza da cui ripartire. Ti affidiamo all’abbraccio misericordioso del Padre; proteggi dal cielo la tua famiglia e aiuta tutti noi della Fraternità Laicale a camminare con fede, generosità e amore sui sentieri della nostra vita, così come tu hai fatto. Ciao, Bianca Rosa.

Adriana e Fraternità Laicale (Noventana)


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