A ComunitĂ viva lbino
Il giornale della ComunitĂ parrocchiale di San Giuliano - N. 10 / dicembre 2013
Calendario Appuntamenti
dicembre 21 22 Dom 23 Lun 24 Mar 25 Mer 26 Gio 27 Ven 28 Sab 29 Dom 30 Lun 31 Mar Sab
u 18.00-19.15: in Oratorio incontro catechesi 1A e 2A media
S. Severino
S. Adele
20.30 - In Prepositurale S. Messa di Natale con le famiglie dei disabili 23.00 - Veglia e S. Messa di Mezzanotte
Natale di Gesù
È nato il signore! ALLELUJA!
u 16.00 - Adorazione eucaristica
S. Giovanni Ap. evangelista 28-30 dicembre: campo invernale per Adolescenti a Colere
Ss. Innocenti di Betlemme
S. Famiglia di Nazareth 20.30 - In S. Anna Rosario meditato
S. Giocondo 18.00 - S. Messa di ringraziamento: canto del “Te Deum” Capodanno in Oratorio con le famiglie
47A giornata mondiale per la pace
MARIA, MADRE DI DIO 2-4 gennaio: campo inv. medie a Colere
20.30 - Santa Messa alla Guadalupe per i bimbi non nati Ss. Basilio e Gregorio u 16.00 - Adorazione eucaristica
SS. Nome di Gesù
S. Edoardo
20.00 - Alla Casa Carità riunione Caritas
Festa del patrono
S. Aldo
u 16.00 - Adorazione eucaristica u 20.30 - Formazione biblica ai Dehoniani u 20.50-22.00: in Oratorio catechesi ado
S. Tommaso
16.00/18.00 - Iscrizioni all’Itinerario di fede per fidanzati 21.00 - In S. Bartolomeo elevazione musicale “Legictimae Suspicionis” solennità di San Giuliano
u
9.00 - catechesi esperienziale delle famiglie 11.00 - S. Messa solenne
20.30 - In S. Anna Rosario meditato 20.30 - Consiglio pastorale parrocchiale
S. Ilario
21.00 - In CineTeatro rassegna film di qualità
S. Felice di Nola u 20.45 - Nella chiesa di S. Anna incontro di preghiera per la comunità
S. Mauro abate 16.00 - Per i ragazzi merenda e Santa Messa in Oratorio
S. Tiziano
gennaio 2014
S. Fausta
20.30 - In S. Anna Rosario meditato 21.00 - In CineTeatro rassegna film di qualità
16.30 - In Prepositurale preghiera ai Santi Patroni e benedizione dei bambini S. Giuliano m.
Battesimo di Gesù
S. Stefano
1 2 Gio 3 Ven 4 Sab 5 Dom
EPIFANIA
21.00 - In Prepositurale concerto bandistico per il Santo Patrono S. Lorenzo Giustiniani
Giornata penitenziale 9.00-20.30: Confessioni adulti in Prepositurale 14.30: Confessioni elementari in Prepositurale S. Giovanni da Kety 15.30: Confessioni medie in Prepositurale
Mer
Festa del dono per le opere parrocchiali
S. Carlo da Sezze
4A di Avvento
S. Silvestro
6 7 Mar 8 Mer 9 Gio 10 Ven 11 Sab 12 Dom 13 Lun 14 Mar 15 Mer 16 Gio 17 Ven 18 Sab 19 Dom 20 Lun 21 Mar 22 Mer 23 Gio Lun
u 20.30 - Formazione biblica dai Dehoniani u 20.30: in Oratorio catechesi 3A media e incontro genitori 3A media S. Antonio abate u 20.50: in Oratorio catechesi adolescenti Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani u 18.00: in Oratorio catechesi 1A e 2A media S. Liberata 20.30 - In Oratorio inizio Itinerario fede fidanzati
2A Tempo ord.
Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato 20.45 - Celebrazione ecumenica nella chiesa di S. Bartolomeo
Ss. Fabiano e Sebastiano 21.00 - In CineTeatro rassegna film di qualità
S. Agnese 20.00 - Alla Casa della Carità riunione coordinamento Caritas
S. Valerio 16.00 - Per i ragazzi merenda e Santa Messa in Oratorio
S. Emerenziana m.
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Associazioni
ACLI albinesi
A cura del “Circolo Giorgio La Pira”
All’inizio della nostra rubrica vogliamo porgere i migliori AUGURI di BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO a tutta la comunità albinese.
Ricordo
Anche se brevemente, vogliamo ricordare ancora una volta un triste evento che ha caratterizzato la sera dell’ultimo giorno dell’anno 2010. Quella sera infatti ci ha lasciato il nostro caro amico e aclista Dante Canavesi. Lo ricordiamo per sottolineare ancora una volta l’impegno da lui profuso a favore del nostro Movimento. Per oltre cinquant’anni è stato un punto di riferimento, un promotore di iniziative, un prezioso collaboratore, un esempio da imitare. Di seguito riportiamo il contributo del nostro Presidente di Circolo Tiziano Piazza sul tema dell’auspicato impegno aclista nell’ambito della comunità locale albinese.
Lavorare insieme per far crescere la comunità Si rilegge il Circolo Acli “Giorgio La Pira” e si rilancia alla comunità. Tante ormai le iniziative e i progetti che ne stanno dando una “mission” nuova, quella di un Circolo che sta nella comunità, dentro le persone, fra le famiglie e le associazioni. Infatti, l’orizzonte di un Circolo non è quello di star bene tra i propri soci, ma di stare dentro la comunità. Il Circolo è nella comunità e per la comunità, intesa e riconosciuta come spazio pubblico e luogo in cui tutti possono convivere nello scambio e nella reciproca cura. Una società, infatti, non dovrebbe misurare la sua qualità e soddisfazione soltanto in termini di benessere raggiunto, ma anche e soprattutto dalla capacità di costruire legami, cittadinanza e responsabilità condivise. I primi due elementi di una comunità sono rappresentati dalle relazioni e dalle parole. Saremmo indotti a credere che siano le parole a generare le relazioni, mentre è il contrario. Noi prima creiamo delle relazioni e, solo poi, dentro queste relazioni immettiamo le parole, che saranno tanto più autentiche quanto più leali e costruttive saranno le relazioni. L’altro elemento che caratterizza una comunità sono i beni messi in comune: più saranno i beni riconosciuti e valorizzati come condivisi, maggiore sarà la coesione e la vitalità di una comunità. Tra i beni che il nostro Circolo riconosce come “comuni”, e quindi nello specifico da tutelare, troviamo le relazioni, la comunità, la famiglia, il lavoro, l’istruzione, la formazione, l’equità, la sobrietà, la pace, l’ecologia e l’attenzione a non sprecare risorse. Uno dei motivi per cui le nostre comunità sono in crisi è perché, anziché mettere in atto tutte le risorse necessarie alla costruzione di luoghi comuni di confronto, ci si è accontentati di assicurare che non scomparissero le associazioni, anzi, che ne sorgessero sempre di nuove. Ma, come la persona se non si relaziona con altre persone non cresce, così anche l’associazionismo se non accetta di giocarsi in relazioni altre da quelle che si sviluppano al proprio interno non cresce, anzi si impoverisce e regredisce. Il modo fondamentale per rinverdire e rigenerare la vita associativa è la mutua fecondazione, a partire dal lavorare insieme, che presuppone innanzitutto una forte disponibilità all’ascolto reciproco. Ne consegue che per costruire legami e rigenerare le comunità occorre accettare, almeno in parte, di “tradire le proprie appartenenze”. L’aprirsi alle ragioni degli altri presuppone infatti l’adesione non totalizzante ad ogni causa, compresa quella associativa e, dentro ad una causa (anche la più nobile), scegliere di schiudere uno
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spiraglio di ascolto alle ragioni degli altri, senza il quale non può esserci futuro per alcuna persona, o gruppo, o associazione che vogliano radicarsi nella comunità. La rivoluzione più grande è pensare e progettare non solo in termini personali o familiari, ma soprattutto in termini comunitari. I cambiamenti nella società e nella storia non vengono prodotti dai grandi eventi, dalla straordinarietà, ma piuttosto dalla quotidianità, da un’ordinarietà fatta di relazioni positive, di capacità di pensiero condiviso, di assunzione di responsabilità e di buone prassi collettive. Diventa allora urgente lavorare per rompere la spirale perversa dell’autoconservazione e dell’autoreferenzialità indotte dall’individualismo diffuso, ed accompagnare le persone a riapprendere la fatica, ma anche il gusto, di condividere i cammini e di accettare in tutto o in parte di cambiarne il tracciato proprio in virtù di questa compagnia. Nelle iniziative che stiamo ponendo in atto pertanto non ci si affannerà a raggiungere immediatamente risultati tangibili, successo e audience immediati; l’importante è sapere mettere in moto l’energia umana e sociale di una comunità, valorizzarla, e arricchirla, laddove possibile, con nuovi innesti. Il compito del Circolo è quello di pensarsi come minoranza creativa, che si mette al servizio della crescita della comunità. La scommessa cui puntiamo è la sperimentazione, nei nostri territori, di laboratori di cittadinanza attiva che veicolino cammini formativi e buone prassi di fraternità, senso civico, responsabilità a partire da un nucleo di beni comuni nel quale tutti possano specchiarsi. Infine, ma non da ultimo, è ora che i soggetti sociali chiedano di prendere parola: sarebbe interessante e propizia in alcuni casi un’agenda dei soggetti sociali, che in alcuni territori serva da spunto per interloquire con le istituzioni, al fine di mettere in movimento la politica e non delegare la “questione sociale” agli amministratori, se non addirittura ai tecnici. Saper far politica con le istituzioni, incalzando anche la Chiesa ad una costante attenzione alla socialità, diviene un’ulteriore espressione di sollecitudine per il presente e il futuro delle nostre comunità, ponendo le premesse per traguardi anche ambiziosi.
Dicembre 2013
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Associazioni Alle ACLI di Albino Terzo incontro dei Circoli di R-esistenza - resoconto Inizialmente sono emerse alcune riflessioni sull’attualità albinese. I furti che si stanno verificando nella nostra città e dintorni, si dice, siano stati commessi da stranieri. Si dice, ma non ne abbiamo certezza, ma la stragrande maggioranza di persone in paese la pensa così. È più facile pensarla così e attribuire le colpe a chi è straniero. Comunque siamo tutti preoccupati e in ansia. Viene raccontata un’esperienza vissuta in ospedale. In attesa di visita c’era una donna in bourka nero accompagnata dal marito. La presenza della donna ha suscitato nei presenti inquietudine e disagio. Ci si domanda: quando noi andiamo nei paesi a religione musulmana dobbiamo adeguarci alle loro regole. Perché loro no? La sola presenza dello straniero con caratteristiche esteriori evidenti ci inquieta ancora. Siamo tutti stranieri a noi stessi nell’incontro con l’altro ... Nella nostra esperienza, nella realtà sociale e culturale in cui viviamo il rapporto con gli stranieri è di assimilazione (accetto lo straniero solo se è simile a me), di inserzione (conviviamo ignorando le differenze fino a quando non mi sento minacciato), di integrazione (reciproco riconoscimento dell’alterità in una logica di uguaglianza). Sono modalità tutte compresenti, si intende in proporzioni molto diverse l’uno dall’altra. Quale esempio di integrazione riportiamo l’encomiabile lavoro svolto dall’associazione “MAMME DEL MONDO” che si prefigge i seguenti obiettivi: - Sostenere il processo di inclusione degli alunni e delle famiglie immigrate nel contesto locale - Favorire una relazione paritaria tra donne di culture diverse - Facilitare la creazione di una rete di sostegno per le famiglie neo arrivate - Promuovere il successo scolastico dei figli, strumento indispensabile per il processo di integrazione. Le principali attività e i servizi erogati sono: - Formazione e autoformazione - Valorizzazione del tempo libero qualificandolo con attività di volontariato e di promozione sociale.
Promozione di: - Percorsi di alfabetizzazione per mamme - Accompagnamento ai servizi del territorio - Animazione e laboratori in collaborazione con Enti e Istituzioni - Sensibilizzazione sui temi della cittadinanza attiva e della coesione sociale - La creatività in cucina e nei manufatti artigianali Da un punto di vista etico non riteniamo corretto che chi arriva nel nostro paese non possa disporre di casa, pane, vestiti, una vita dignitosa. Tuttavia, ripensiamo ai nostri “nonni” che sono emigrati in altri Paesi del mondo o immigrati dal Sud al Nord d’Italia senza che abbiano ricevuto aiuti, vivendo in baracche in condizioni disumane. Dopo un iniziale disorientamento o soccombevano o riuscivano a orientarsi e a emanciparsi. Nel nostro Paese, a differenza della Germania e della Francia, mancano regole precise per attuare un’accoglienza responsabile. È necessario uscire dalle situazioni di emergenza. Riteniamo giusto riconoscere per tutti gli
Associazioni
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Raccolta generi alimentari per le suore di clausura e raccolta fondi presso la capanna natalizia
stessi diritti fondamentali e inalienabili, lo ius soli, il partenariato e non lo sfruttamento economico delle risorse dei paesi da cui provengono i flussi migratori. Tuttavia, cosa ci succede quando ci accorgiamo che gli stranieri, a conoscenza delle leggi e delle procedure italiane a tutela della persona (maternità, assegno di accompagnamento, cassa integrazione), le utilizzano, come del resto facciamo noi “autoctoni? Pensiamo di essere imbrogliati, anzi truffati. Ormai siamo alla seconda generazione di stranieri, i bambini parlano l’italiano e anche il dialetto insieme ai nostri figli. Noi italiani rischiamo di diventare nel tempo una minoranza, una società di vecchi. Riflettiamo su questo. Per concludere questa serata molto animata, nella quale gli interventi si sono spesso accavallati, possiamo dire che le fatiche personali e sociali sono immense, anche se sono presenti situazioni ed esperienze avanzate. Viviamo la contraddizione che esiste tra il DICHIARATO e L’AGITO. Gli incontri continuano. Per informazioni: Antonio Camisa tel. 339/3843398
ACLI nazionali La proposta di un “PATTO CONTRO LA POVERTA’”, è stata presentata dalle Acli nazionali in collaborazione con la Caritas italiana. Per promuovere l’introduzione del Reddito d’inclusione sociale, Acli e Caritas italiana invitano tutti i soggetti interessati ad aderire a un Patto Aperto contro la povertà”.
Un consiglio Anche dalla Roma antica possono venire validi insegnamenti. Eccone uno del grande filosofo Seneca poeta, politico e drammaturgo romano. Nei tanti consigli che ci ha tramandato, ce n’è uno breve ma molto significativo. Dice: “Chi ha fatto un beneficio, taccia; lo dica chi l’ha ricevuto”.
Per le Acli albinesi Gi.Bi.
“Seneca” di Peter Paul Rubens
Un incontro dell’associazione “Mamme del mondo”
Con l’avvicinarsi del Natale e delle feste di fine anno ritorna puntuale l’appuntamento con le care suore di clausura dei quattro monasteri di Alzano, Boccaleone, Azzano San Paolo e Zogno. Come sempre, grazie alla disponibilità del nostro consigliere Luigi Rivellini, la sede del Circolo di piazza San Giuliano diverrà punto di riferimento per la raccolta di generi alimentari da consegnare alle suore. La raccolta è prevista nelle giornata di MARTEDI’ 10 e 17 e MERCOLEDI’ 11 e 18 DICEMBRE 2013, mattino e pomeriggio. Coloro che non riescono a portare i generi alimentari in questi giorni possono comunque rivolgersi presso l’edicola della “Buona Stampa” di piazza San Giuliano oppure ancora presso l’altare appositamente allestito nella chiesa parrocchiale. E lo si potrà fare fino al 1° GENNAIO 2014. Poi Luigi Rivellini provvederà a sistemare quanto raccolto (con l’aggiunta di generi alimentari acquistati con fondi del nostro Circolo) e la vigilia dell’Epifania ci recheremo presso i quattro monasteri per la consegna. Per quanto riguarda la Capanna Natalizia anche questo secondo appuntamento è confermato per tutto il periodo delle Feste con l’allestimento della capanna sotto il porticato di accesso alla chiesa di Sant’Anna in via Mazzini.
Preghiera alla Santa Famiglia Gesù, Maria e Giuseppe a voi, Santa Famiglia di Nazareth, oggi, volgiamo lo sguardo con ammirazione e confidenza; in voi contempliamo la bellezza della comunione nell’amore vero; a voi raccomandiamo tutte le nostre famiglie, perché si rinnovino in esse le meraviglie della grazia. Santa Famiglia di Nazareth, scuola attraente del santo Vangelo: insegnaci a imitare le tue virtù con una saggia disciplina spirituale, donaci lo sguardo limpido che sa riconoscere l’opera della Provvidenza nelle realtà quotidiane della vita. Santa Famiglia di Nazareth, custode fedele del mistero della salvezza: fa’ rinascere in noi la stima del silenzio, rendi le nostre famiglie cenacoli di preghiera e trasformale in piccole Chiese domestiche, rinnova il desiderio della santità, sostieni la nobile fatica del lavoro, dell’educazione, dell’ascolto, della reciproca comprensione e del perdono. Santa Famiglia di Nazareth, ridesta nella nostra società la consapevolezza del carattere sacro e inviolabile della famiglia, bene inestimabile e insostituibile. Ogni famiglia sia dimora accogliente di bontà e di pace per i bambini e per gli anziani, per chi è malato e solo, per chi è povero e bisognoso. Gesù, Maria e Giuseppe voi con fiducia preghiamo, a voi con gioia ci affidiamo. Papa Francesco