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Giovanni Fogliati
FORMA & POSIZIONE PARTIAMO DALLE BASI
I diluiti
di GIOVANNIFOGLIATI, foto di CARLOMANZONI
Ipappagallini Ondulati furono introdotti in Europa dall’ornitologo John Gould nel 1840, quando importò in Inghilterra una coppia che era stata allevata da suo cognato Charles Coxon. Per i primi trent’anni della loro domesticazione, solo la varietà verde chiaro di tipo selvatico era nota ai cultori, ma nel 1872 uccelli con una colorazione del corpo di un Giallo-verdastro pallido furono segnalati in Belgio e in Germania. Questa mutazione venne chiamata “diluita” e fu la prima mutazione os servata nel pappagallino Ondulato domestico. Joseph Abrahams riuscì ad ottenere alcuni di questi nuovi uccelli gialli da allevamenti in Belgio e, nel 1884, allevò il primo “Yellow”, denominazione con cui vennero indicati i Diluiti a fondo giallo in Gran Bretagna. La popolarità della mutazione diminuì dopo che il Lutino divenne disponibile alla fine degli anni ‘30 del secolo scorso. Nel 1896, George Keartland, durante la Spedizione Calvert nel Grande Deserto Sabbioso dell’Australia Occidentale, osservò un pappagallino Ondulato giallo che volava in uno stormo; ciò suggerì che la mutazione diluito fosse saltuariamente presente anche tra le popolazioni selvatiche. Nonostante la mutazione Blu fu descritta per la prima volta subito dopo la comparsa dei Diluiti, nel 1878, e fu stabilizzata nel 1890, per poter osservare la prima combinazione delle mutazioni Blu e Diluito in doppia forma omozigote (entrambe le mutazioni sono autosomiche recessive)
Ondulato di Colore DILUITO fondo giallo (YELLOW), all. Maurizio Manzoni
Ondulato di Colore DILUITO fondo bianco (WHITE), all. Maurizio Manzoni
si sarebbe dovuto attendere il 1920. Questa nuova combinazione con il Diluito, denominata “White” in quanto a fondo bianco e in analogia con la “Yellow” a fondo giallo, fu allevata per la prima volta in Inghilterra da H. D. Astley nel settembre 1920.
Descrizione La mutazione Diluito cambia il colore del corpo del verde chiaro di tipo selvaggio in giallo, con una soffusione variabile di Verde. La soffusione risulterà essere più accentuata sul codrione e attorno al becco. Le Ondulazioni e barrature sull’ala, sulla testa, sulle guance, sul dorso e sul collo, che
solitamente sono neri nel tipo selvaggio, in questa mutazione appaiono di colore Grigio chiarissimo. I marchi guanciali sono color grigio chiaro, nei soggetti migliori bianco grigiastro, le Timoniere principali sono di un grigio-blu pallidissimo. Gli occhi rimangono normalmente scuri, con iridi bianche negli adulti. Attualmente vi è una considerevole variazione nell’intensità della diffusione del verde, ma i migliori esemplari degli anni ‘30 mostravano pochissime soffusioni e le marcature molto deboli. La soffusione Verde diventa progressivamente più scura, ma sempre limitatissima, quando sono presenti singoli o doppi fattori scurenti; in questo caso avremo il Diluito Verde scuro e il Diluito Verde oliva, oltre naturalmente al Diluito Grigioverde. Nella serie Blu l’assenza del pigmento giallo trasforma il colore del corpo in bianco, sebbene questo presenti solitamente una soffusione bluastra, spesso abbastanza marcata. Come nella serie Verde, anche nei Blu avremo: Diluito Azzurro, Diluito Cobalto, Diluito Cobalto viola e Diluito Malva, senza dimenticare il Diluito Grigio. Vi è da precisare che non sempre la presenza dei fattori scurenti è facilmente distinguibile, soprattutto nei migliori soggetti, con la diluizione che può arrivare all’85÷95 %. Sarebbe opportuno quindi denominarli semplicemente a fondo giallo o a fondo bianco, come fanno del resto nei paesi anglosassoni. Anche lo stesso standard del W.B.O. (World Budgerigar Organisation) si limita a denominarli “Yellow” (foto 1) e “White” (foto 2).
L’ereditarietà La mutazione diluito è autosomica recessiva al suo allele di tipo selvatico, quindi un uccello che possiede un singolo allele diluito (eterozigote) è identico visivamente al selvaggio verde. La presenza di un singolo allele “wild-type” è sufficiente per consentire la produzione della normale quantità di granuli di melanina. Un soggetto eterozigote è denominato con il termine di “portatore”.
In un soggetto con due alleli mutati diluito (omozigote), pienamente espressi quindi nel fenotipo, la quantità di granuli di melanina si riduce notevolmente, fino a un massimo del 95% circa della quantità normale. Ciò si traduce in un’intensità molto ridotta dei segni neri e in un minore assorbimento della luce che passa attraverso lo strato spugnoso del midollo delle barbe. Poiché questo assorbimento della luce è una parte necessaria del processo che genera la colorazione blu, anche l’intensità del blu viene notevolmente ridotta. La mutazione Diluito fa parte di una serie di alleli multipli nello stesso locus(la cosiddetta poli-allelia del “DIL locus”), gli altri alleli alternativi della serie sono l’Ala chiara e l’Ala grigia. L’allele Diluito è recessivo a tutti gli altri, quindi, per esprimersi visivamente nel fenotipo, genotipicamente
deve essere omozigote (presente in doppio fattore). Di seguito una tabella riassuntiva dei possibili accoppiamenti, i risultati sono indipendenti dal sesso dei riproduttori, trattandosi di mutazioni autosomiche recessive e non sesso-legate:
Normale X Diluito 100% Normale / Diluito
Normale / Diluito X Diluito 50% Normale / Diluito – 50% Diluito
Ala grigia X Diluito 100% Ala grigia / Diluito
Ala grigia / Diluito X Diluito 50% Ala grigia / Diluito – 50% Diluito
Ala chiara X Diluito 100% Ala chiara / Diluito
Ala chiara / Diluito X Diluito 50% Ala chiara / Diluito – 50% Diluito
Diluito X Diluito 100% Diluito