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Il rallo di Guam è risorto dall’estinzione G razie a un programma di ripopolamento in cattività, il rallo di Guam è tornato a colonizzare due isole: Rota Island e Cocos Island, non lontane dall’isola di Guam da cui ha ereditato il nome. La storia del rallo di Guam è davvero sorprendente, proprio come la sua rara “promozione” che lo ha fatto tornare indietro dall’oblio. Solo un altro uccello, il condor della California, è riuscito nella stessa impresa. E ora il rallo è pronto a tornare a far parlare di sé. Localmente questo rallo è conosciuto come ko’ko’. Stiamo parlando di un uccello che non sa volare ma che corre molto velocemente. I pulcini sono precoci, e abbandonano il nido entro 24 ore dalla schiusa. I genitori richiamano la loro attenzione per indicare le sostanze con cui alimentarsi, ma poi i piccoli scelgono loro cosa mangiare. Caratteristiche che non lo hanno di certo aiutato nella conservazione della specie. A fare il resto sono stati i serpenti arrivati a Guam con l’occupazione dai militari giapponesi, e gli indigeni dell’isola. Un cambiamento che il ritorno del rallo non potrà contrastare, anche se tutti sperano che questo sia un buon auspicio per il 2020, segno che per la biodiversità c’è ancora qualche speranza. Fonte: https://www.ilsecoloxix.it/animal-house/2020/01/20/news/il-rallo-di-guam-e-risorto-dall-estinzione-e-torna-a-sfidare-la-sorte-1.38357214
Identificate nuove specie di uccelli in Indonesia U n team di scienziati ha scoperto su un gruppo di piccole isole indonesiane ben 10 nuovi uccelli canori. In genere, solo cinque o sei nuove specie di uccelli vengono descritte ogni anno in tutto il mondo. Quindi, la scoperta di queste cinque nuove specie e cinque nuove sottospecie ha dell’incredibile. Il biologo evoluzionista Frank Rheindt della National University di Singapore aveva intuito che queste remote isole (Taliabu, Peleng e il gruppo Togian) che si trovano nel mezzo della Wallacea, una regione geologicamente e biologicamente complessa del sud-est asiatico, ospitavano specie ancora sconosciute alla scienza. Mentre non è necessariamente sorprendente che ci siano luoghi in Indonesia che non sono stati ben esaminati, la scoperta è insolita perché “questi uccelli sono esistiti a lungo senza essere documentati”, afferma Rheindt. “Sono rimasti pochissimi posti con così tanti uccelli sconosciuti”. Purtroppo molte delle creature appena descritte sono minacciate dalla perdita di habitat causata dal disboscamento e da incendi boschivi sempre più frequenti e gravi. In particolare, una specie chiamata Locustella portenta “potrebbe non sopravvivere oltre alcuni decenni”, afferma Rheindt. Tuttavia, studi del genere sono importanti anche per aiutare a preservare queste specie che, adesso, sono riconosciute ufficialmente. Fonte: https://tech.everyeye.it/notizie/identificate-nuove-specie-uccelli-isole-semi-sconosciute-indonesia-421550.html
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L’inquinamento acustico modifica il canto degli uccelli U n recente studio ha dimostrato che il canto degli uccelli nelle città si è dovuto trasformare in più complesso a causa dell’inquinamento acustico. Non solo noi possiamo risentirne di questo inquinamento acustico, ma anche e soprattutto gli animali, che hanno un miglior udito. Particolari piattaforme subacquee, infatti, causano la sofferenza di quei mammiferi marini che fanno largo uso di comunicazione subacquea. Ma lo stesso vale anche per gli uccelli nelle grandi città che hanno difficoltà a comunicare col canto. Un gruppo di ricercatori della School of Forestry and Wildlife Sciences di Auburn, in Alabama, ha studiato gli effetti dell’ANP (anthropogenic noise pollution) su 322 specie di uccelli nel continente americano. I risultati, pubblicati sul sito eBird, hanno portato alla dimostrazione di due aspetti, ovvero che, come si presupponeva, l’inquinamento acustico nelle città è il doppio rispetto a quello presente in una foresta, e che il canto degli uccelli che vivono a stretto contatto con l’uomo è molto più complesso di quello dei loro compagni selvatici. Questo dunque significa che gli uccelli “di città”, a causa dell’alto inquinamento, per poter cantare e distinguersi dal continuo rumore acustico di sottofondo, hanno dovuto elaborare metodi di espressione molto più complessi. Fonte: https://focustech.it/2020/01/14/linquinamento-acustico-nelle-citta-rende-difficile-ilcanto-degli-uccelli-270756
Piccolo dinosauro piumato scoperto in Cina È stato pubblicato sull’Anatomical Record lo studio che ha annunciato la scoperta di una nuova specie di piccolo dinosauro piumato, vissuto all’incirca 120 milioni di anni fa, eseguita tramite le analisi di un fossile che ha fornito diversi importanti dettagli riguardanti le ossa e le piume. La nuova specie di dinosauro piumato è stata denominata Wulong bohaiensis: il primo termine è una parola cinese che sta per “drago danzante”. Il dinosauro risultava poco più grande di un odierno corvo e presentava una caratteristica coda ossuta che andava più che a raddoppiare la sua lunghezza. La bocca era piena di denti aguzzi mentre le ossa risultavano abbastanza sottili e relativamente piccole. Secondo i ricercatori si tratta di uno dei primi antenati del Velociraptor, il noto dinosauro teropode vissuto 75 milioni di anni fa. Il parente più stretto del Wulong è tuttavia il Microraptor, una sorta di uccello a quattro ali vissuto più o meno nella stessa epoca del Wulong. I ricercatori hanno scoperto che si trattava di un esemplare giovane, cosa che ha in parte sorpreso in quanto questo esemplare mostrava una notevole dose di piume, anche di quelle appariscenti; caratteristica inusuale, almeno per quanto riguarda gli uccelli giovani odierni nei quali le piume più vistose crescono solo in età avanzata, quando l’animale è pronto per l’accoppiamento. Lo studio delle piume e del corpo di questo nuovo piccolo dinosauro potrà tra l’altro essere molto utile per comprendere come si è sviluppato il volo nel lontano passato dei primi uccelli. I fossili di dinosauri piumati sono da sempre tra i più importanti per comprendere la fase di transizione evolutiva che è occorsa tra i dinosauri stessi e l’avvento degli uccelli. Fonte: https://notiziescientifiche.it/nuovo-piccolo-dinosauro-piumato-vissuto-120-milioni-dianni-fa-scoperto-in-cina/