LA GAZZETTA
del Servizio Civile NUMERO 1 - LUGLIO 2021
indice
COLTIVARE PREPARIAMO IL TERRENO L’ORTOC’E’… anche per te!
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Caritas in pillole
05
Il direttore ci invita: “Coltivate l’arte del fare centro”
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4 presentazioni x 4 progetti
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FARINA DEL NOSTRO SACCO Pensieri in pillole
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SOLCHI FAQ
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Caritas
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d eccoci qua... con i nostri 39 sorrisi nascosti dalle mascherine ma trasmessi con gli occhi, annunciamo a tutti l’inizio di un anno speciale: il nostro anno di servizio civile. Per alcuni di noi è stata una scelta maturata con il tempo, per altri una decisione già chiara; ognuno ha comunque una gran voglia di mettersi in gioco. Nelle pagine di ...ognuno ha primo comunque una questo numero della gran voglia Gazzetta del Civile di mettersi in Servizio abbiamo scelto gioco. di condividere questo inizio. Vogliamo raccontare a voi e a noi stessi i primi momenti di questo cammino. Volete accompagnarci passo a passo? Immergetevi in questo primo numero, assaporate con noi il gusto di questo percorso.
servizio civile CHE COS’E’? è una proposta ad adesione
è coordinata da Caritas
BS
con i giovani del Servizio Civile 2021: Addai Selene, Alghisi Gaia,Bah Alpha Oumar, Belotti Giorgio,Bergomi Alice, Betelli Simone, Biasca Bishat, Brioni Giada, Bugatti Martina, Cavagnini Federica, Colombini Chiara, Dolcini Geremia, El Hedhli Sonia, Fallousse Doha, Fapanni Alice, Ferrari Francesco, Ferrari Gaia, Giuffrida Francesco, Gnepo Rebecca, Iodice Concetta, Kaur Reny Karn Jit, Kaur Rety Jiran Jit, Mahjoubi Yasmina, Marzani Lara, Olivera Rebolledo Maria Vitoria, Pedruzzi Sonya, Ramirez Diaz Sharon Deyaneira, Rizk Nadia,Rottigni Alessandro, Salvi Luca, Scalvini Lorenzo Gianluca, Seggioli Giovanni, Shabani Fabiola, Soardi Gaia, Sorsoli Francesca, Spini Nicole, Teroni Marta, Valbusa Chiara, Zenucchini Gaia.
libera per giovani italiani e stranieri tra i 18 e i 28 anni della durata di 12 mesi che chiede un impegno complessivo di 1.145 ore di cui 114 di formazione con un compenso di 439,50 euro al mese.
è un’occasione per contribuire
al bene comune e, allo stesso tempo, un percorso di crescita personale e comunitaria nei valori della pace, solidarietà e giustizia.
La Caritas Diocesana di Brescia per il 2021 ha in attivo 4 progetti, per un totale di 39 posti: Con i minori
“Tra le generazioni” Con il disagio adulto
“Oltre i margini” Negli oratori
“A passi di futuro” Con i disabili
“Per una comunità inclusiva” Per info: www.caritasbrescia.it/servizio-civile/
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Coltivare
urare un terreno. Questa è la prima definizione che troviamo sotto la parola coltivare nel dizionario Treccani ed è anche la metafora che ci accompagnerà durante tutto quest’anno di Servizio Civile Universale. A tale termine possiamo attribuire diversi significati. Coltivare per noi significa prendersi cura del luogo in cui siamo stati accolti, delle relazioni e del percorso che vivremo in questi mesi. Coltivare significa avere determinazione e perseveranza, mettendoci passione affinché il tempo speso diventi un tempo fruttuoso, ricco di occasioni di riflessione e soddisfazioni. Siamo consapevoli che all’interno del nostro percorso si presenteranno diverse difficoltà che però crediamo possano essere occasioni di crescita, se affrontate in maniera costruttiva. Coltivare significa avere cura delle altre persone. Rispondere alle esigenze ed ai bisogni senza la presunzione di voler risolvere tutti i problemi, ponendosi accanto cercando di fare il possibile per aiutare. All’inizio di questo viaggio abbiamo avuto modo di condividere con i nostri compagni i sogni, gli obiettivi e le preoccupazioni rispetto all’anno di servizio che abbiamo davanti, con la speranza e la certezza che l’incontro con l’altro sia una tappa fondamentale del nostro cammino. Per tutti questi motivi, nelle varie pagine della Gazzetta di quest’anno troverete diversi richiami alla metafora del coltivare, espressa sotto diverse forme.
SONYA E ALESSANDRO
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PREPARIAMO IL TERrENO
L'ORTOC'E'... ANCHE PER TE!
E
ora perché anziché coltivare solo noi stessi non coltiviamo anche altro? Per esempio mmh... Un orto? Eh già, quest’anno stiamo svolgendo il primo periodo di formazione presso la Casa delle Suore Missionarie della Società di Maria, sita a San Polo. In questo pacifico contesto immerso nel verde, abbiamo scoperto anche un bellissimo orto. E così, con Silvia e altre tre persone, suddivisi in gruppi, siamo andati alla scoperta dell’orto e di tutto il lavoro nascosto alle spalle delle sue belle "colle". Sono state poche le ore in cui abbiamo aiutato a sistemare, chi con la zappa, chi con le cesoie e chi solo con le proprie mani; però è stata una grandissima esperienza soprattutto per coloro che, per un motivo o per un altro, a un orto non si erano mai avvicinati. È stato un momento in cui poter rimanere con se stessi, per riflettere e per ascoltare ma pure per condividere con gli altri, non solo con chi era presente quel giorno ma anche con i volontari che faranno la loro parte nei giorni seguenti. Perché l’orto non dura un istante, è un processo continuativo, la cura e l’impegno dedicatoci ora daranno frutti più avanti e la possibilità ad altri di coltivare e coltivarsi come abbiamo sperimentato noi. E a te non piacerebbe metterti in gioco? Fare nuove esperienze? Non fa niente se non hai il pollice verde, ci sarà qualcuno pronto a insegnarti. Forza! Corri anche tu nel mondo di L’ORTOC’E’.
NADIA
04
PREPARIAMO IL TERrENO
Caritas in pillole DURANTE UNA GIORNATA DI FORMAZIONE ABBIAMO PROVATO A CONOSCERE PIÙ DA VICINO ALCUNI SERVIZI DELLA CARITAS DIOCESANA DI BRESCIA. VIDEO-INTERVISTANDO LE PERSONE CHE CI LAVORANO QUOTIDIANAMENTE, ABBIAMO CERCATO DI ASSAPORARE LO STILE E L’APPROCCIO ALLA PROSSIMITÀ. ECCO L’ESSENZA DEI NOSTRI RACCONTI.
MENSA MENNI: uno spazio libero La Mensa Menni è un luogo di passaggio che permette di soddisfare, oltre ai bisogni primari, la necessità di trovare qualcuno disposto al dialogo e all’ascolto degli ospiti. Considerato un punto di riferimento costante nel tempo e nello spazio per chi sceglie di farsi aiutare, la Mensa può rappresentare un vero e proprio salvagente, al quale aggrapparsi nei momenti di maggior difficoltà.
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PREPARIAMO IL TERrENO
Caritas in pillole
OTTAVO GIORNO: cibo ma non solo L’Ottavo Giorno è un progetto che si occupa dello stoccaggio di alimenti a lunga conservazione come pasta, biscotti, legumi, tonno. Oltre a comprare la merce direttamente dai venditori a prezzi convenienti, ci sono anche diverse donazioni di alimentari da parte di privati e imprenditori. Nel servizio lavorano principalmente volontari che anche durante il periodo del covid si sono impegnati a mantenere il magazzino aperto. L’obiettivo del magazzino è quello di aiutare e sostenere le persone che si rivolgono alle Caritas parrocchiali.
RIFUGIO E UNITÀ DI STRADA: vicino agli invisibili Caritas è considerato un piccolo porto a servizio di chi ne ha bisogno. Dall’esperienza di Giacomo, il quale offre il suo tempo al servizio dell’Unità di Strada e del Rifugio per i senza dimora, abbiamo capito che anche nella nostra città ci sono molteplici situazioni di difficoltà e si avverte incessantemente la necessità di essere anche semplicemente ascoltati e compresi. Non è necessario avere un requisito specifico per rendersi utili e aiutare il prossimo, basta mettersi in gioco!
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PREPARIAMO IL TERrENO
Caritas in pillole PORTA APERTA: tra ascolto ed empatia È un servizio di rete che accoglie un'utenza varia su tutto il territorio bresciano. Offre un ascolto finalizzato ad un supporto socio-economico, con interventi mirati a bisogni concreti e specifici (pagamento bollette, buoni spesa, visite mediche, ecc...). I professionisti che ci lavorano sono educatori e assistenti sociali, che mettono in gioco umanità e competenza al fine di entrare in empatia e mettersi a servizio dell'utenza per meglio rispondere ai loro bisogni. Il non giudizio e l’ascolto attivo sono le parole d’ordine per chi lavora in questo servizio.
COMUNITA’ DI VITA CASA BETEL: un luogo protetto Questo progetto vuole offrire un posto sicuro a donne adulte che nella loro vita sono state vittime di situazioni di sfruttamento e violenza o che soffrono di difficili patologie. Attraverso un percorso personalizzato creato per ciascuna di loro da figure professionali si vuole garantire alle ospiti un futuro migliore, un’indipendenza e una solidità economica per restituire loro dignità e un pieno reinserimento all’interno della società.
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PREPARIAMO IL TERrENO
Il direttore ci invita: "Coltivate l'arte del fare centro"
D
on Maurizio Rinaldi, direttore della Caritas Diocesana di Brescia, ci ha aiutato a completare il quadro dell’ente promotore dei servizi in cui operiamo, dandoci la sua visione di cosa è Caritas. Il suo intervento ci ha stupito: ci aspettavamo una dettagliata descrizione della mission e dell’operato di Caritas ma abbiamo ascoltato ben altro. L’intervento è stato un invito diretto a perseguire i nostri obiettivi con uno stile ben preciso: coltivando l’arte del “fare centro”. Il tirare con l’arco e il centrare il bersaglio sono stati metafora per spiegare come la Caritas sia un “allenamento” per centrare la vita e portarla al suo compimento. Lui stesso ci sta provando in continuazione, e anche se in passato prendere la mira è stato faticoso perché il bersaglio si spostava in continuazione, il tentativo di fare centro è sempre rimasto in lui. Cercare di fare centro in Caritas vuol dire farlo insieme, aiutare ciascuno a trovare se stesso nell’incontro con l’altro, sostenendosi reciprocamente. “Fare centro” è un invito, un tentativo, un tendere a… E noi? Ci riusciremo? Ancora non lo sappiamo, ma di certo ci proveremo!
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PREPARIAMO IL TERrENO
4xpresentazioni 4 progetti
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iao a tutti! Sono Lara, ho 22 anni e vivo a Brescia. Cosa posso dire di me? Da come mi descrive chi mi conosce posso dire di essere una persona solare, buona, fortemente determinata, molto testarda e pignola e devo ammettere che in questa descrizione mi ci rivedo del tutto. Da poco ho raggiunto un grosso traguardo, una tappa nel mio percorso di studi; mi sono laureata a Giugno in Scienze Psicologiche all’Università degli Studi di Bergamo (no, non sono ), quindi sono fresca ancora una psicologa di un percorso universitario durato tre anni, che ho scelto grazie alla mia forte propensione verso l’ambito sociale, che già spiccava ai tempi del Liceo. A breve inizierò il corso di studi Magistrale in Psicologia Clinica. Terminato questo primo step ho deciso di volermi mettere in gioco, soprattutto perché, questo anno di pandemia che ci ha visti chiusi in casa, mi ha fatto riflettere su quanto sentissi la necessità di mettere in pratica ciò che stavo studiando, di rendermi, in qualche modo, utile. E così ho deciso di intraprendere l’avventura del Servizio Civile. Non è stata una decisione del tutto semplice: conciliare studio e servizio richiede molto impegno, ma ce la sto mettendo e ce la metterò tutta per riuscire in questo intento. Svolgo servizio nella Residenza Sanitaria per Disabili “Firmo Tomaso” e ogni giorno, da circa un mese, mi rendo conto di come questa esperienza, per quanto stancante, mi stia riempiendo di sorrisi. Da quando faccio volontariato in struttura, ogni mattina, al mio arrivo, un ospite mi guarda, sorride e mi dice “Ciao Lalla” cercando un abbraccio del buongiorno. Penso che questo piccolo gesto racchiuda il senso di quello che io e le mie compagne facciamo. Non so cosa mi aspetterà quest’anno, sicuramente sono mossa da una forte curiosità e sapere di affrontare quest’esperienza con tanti altri ragazzi e con il gruppo Caritas mi dà la certezza che sarò sostenuta e incoraggiata.
LARA • PROGETTO PER PERSONE DISABILI
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PREPARIAMO IL TERrENO
4xpresentazioni 4 progetti
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iao a tutti! Mi è stato chiesto di presentarmi, di raccontare chi sono e perché sono qui. Una richiesta che in questi anni mi è stata fatta molte volte per svariati motivi e in vari contesti ma, ripensandoci, ogni volta ne è uscita una “fotografia” nuova. Mi sono accorta di essere stata e di essere molteplici figure e di aver ricoperto diversi ruoli perché, come recita la frase di una canzone che mi piace molto, “Siamo mille universi dentro una sola persona”. Sono Gaia e se oggi sono qui è perché ho deciso di intraprendere il percorso del Servizio Civile presso l’Associazione Centro Migranti di Brescia. È stata una decisione guidata e ragionata, non immediata, ma alla fine ho scelto di mettermi in gioco e di lanciarmi in una nuova esperienza legata ad una realtà, per me quasi del tutto nuova, come quella del disagio adulto. All’interno dell’ente mi occupo prevalentemente dell’accoglienza: mi metto in ascolto delle persone che direttamente o telefonicamente si rivolgono al Centro Migranti, cerco di comprendere i loro bisogni e le loro richieste per poterle poi indirizzare verso il giusto servizio (es. residenze, pratiche, sostegno economico, ricerca lavoro, etc.). Con non poca fatica provo a capirci qualcosa delle diverse questioni burocratiche legate a permessi di soggiorno, cittadinanze, alloggi, etc., a me sconosciute. Ho iniziato questo percorso perché sentivo il bisogno di ricevere nuovi stimoli e di avere una nuova prospettiva e la scelta di avventurarmi in un territorio personalmente ancora inesplorato mi sta permettendo di continuare ad imparare e arricchire il mio bagaglio personale e formativo, con conoscenze e competenze che – ne sono convinta – mi torneranno molto utili in futuro. È quasi passato un mese dalla partenza di questa nuova esperienza e spero di poter dare del mio meglio al mio servizio e alle persone che cercano aiuto e supporto. La certezza è che tutti coloro che passano dal Centro – chi per una “toccata e fuga”, chi per una sola volta o chi per diverso tempo – con uno sguardo, un saluto, un grazie o quattro chiacchiere, mi stanno già regalando una pezzettino di loro stessi perché, come molti amano sostenere, “Noi siamo le persone che incontriamo”!
GAIA F. • PROGETTO PER PERSONE ADULTE IN CONDIZIONI DI DISAGIO
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PREPARIAMO IL TERrENO
4xpresentazioni 4 progetti
3 M
i presento: sono Gaia, una ragazza di 19 anni che frequenta la facoltà di psicologia presso l’Università degli studi di Bergamo e da poco ho intrapreso una nuova esperienza, il servizio civile.
Tra i vari progetti tra cui scegliere mi sono indirizzata subito su quello che mi sembrava il più conforme rispetto al mio percorso di studi e alle mie inclinazioni, così mi sono trovata catapultata al GFL in Pavoniana. Il GFL, ovvero gruppo formazione lavoro è un progetto finalizzato ad inserire nel mondo del lavoro ragazzi minorenni o neomaggiorenni di qualsiasi cultura ed età, che si trovano al di fuori di ogni circuito scolastico e che talvolta presentano alcune difficoltà. Ciò si realizza attraverso un percorso specifico che comprende momenti di attività lavorative e momenti di formazione, intesi a rafforzare le competenze pratiche e a responsabilizzare i ragazzi. In questo ambiente mi sono sentita subito accolta e sostenuta, sia grazie ai bravissimi educatori che al gruppo dei ragazzi, con i quali mi sono subito integrata. Dopo solo poche settimane di servizio, quando mi soffermo a ripensare sulla decisione presa, non posso fare altro che ritenermi soddisfatta del cammino intrapreso e mi auguro che questo continui a regalarmi la scoperta di mondi bellissimi.
GAIA Z. • PROGETTO PER I MINORI
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PREPARIAMO IL TERrENO
4xpresentazioni 4 progetti
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i chiamo Alice e ho 19 anni. Appena finita la maturità mi sono trovata di fronte la scelta dell’Università. Non avevo davvero idea di cosa fare, ma non volevo assolutamente perdere un anno, passato a non fare niente. Ho iniziato a quel punto ad informarmi su cosa avrei potuto fare per rendermi utile e non buttare via un anno prezioso di un periodo importante della vita. Ho conosciuto il servizio civile e subito ho pensato che potesse essere la scelta perfetta per questo anno, che potesse farmi crescere, staccando dalla scuola ma facendo comunque qualcosa di produttivo, sia per me stessa che per gli altri. Adesso ho iniziato il servizio da un mese e mi sto trovando veramente bene, sia con le persone con cui mi trovo ad interagire, sia nell’ambiente. Personalmente ho scelto di svolgerlo in un oratorio, ma ci sono svariate possibilità di scelta, per interessi diversi. Sono fiduciosa di passare un anno pieno di esperienze positive e di conoscere persone e ambienti nuovi che stimolano anche la mia curiosità.
ALICE F. • PROGETTO PER GLI ORATORI
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FARINA DEL NOSTRO SACCO PENSIERI IN PILLOLE
Coltivando un’esperienza, vivendo mille emozioni..
YASMINA, RETY, OUMAR, LORENZO, MARTA
Desiderando che il nostro pollice diventi completamente verde, ci impegniamo con passione e dedizione a coltivare il nostro progetto
NADIA, BISHAT, FRANCESCO, MARIA VITTORIA
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FARINA DEL NOSTRO SACCO PENSIERI IN PILLOLE
SELENE, LUCA, GEREMIA, DOHA, ALICE
Questa immagine rappresenta per noi l’inizio di un percorso che seppur in salita abbiamo deciso di svolgere sia individualmente, sia in gruppo, con l’obbiettivo di crescere!
TI TENDO LA MANO: per noi tendere la mano è aiutare coloro che sono in difficoltà, donando un sorriso e dimenticando l’indifferenza, perché ogni piccolo gesto colma il cuore di gioia LARA, FEDERICA, MARTINA, GIADA, CHIARA
La fatica ripaga sempre GIORGIO,GAIA, FRANCESCA, CHIARA, NICOLE
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FARINA DEL NOSTRO SACCO PENSIERI IN PILLOLE
È giunta l’ora è giunto il momento di essere protagonisti del nostro tempo CONCETTA, REBECCA, ALICE, SONYA, ALESSANDRO, GAIA S., GAIA Z.
Questa foto raffigura l’avvio del nostro servizio civile perché per noi COLTIVARE è dedicare tempo, mettere le proprie energie, far crescere un interesse, sognare e incontrare
FABIOLA, FRANCESCO, GAIA, RENY, SHARON
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solchi-FAQ IN QUESTA SEZIONE RISPONDEREMO AD ALCUNE DOMANDE SUL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE. HAI DEI DUBBI? CONTATTACI! 1) CHI PUÒ PARTECIPARE? Possono presentare domanda i giovani senza distinzione di sesso che, alla data di presentazione della domanda, siano in possesso dei seguenti requisiti: 1. cittadinanza italiana, ovvero di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, ovvero di un Paese extra Unione Europea purché il candidato sia regolarmente soggiornante in Italia; 2. aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato il ventottesimo anno di età alla data di presentazione della domanda; 3. non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.
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2) COME FACCIO A PARTECIPARE AL BANDO DEL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE? Devi presentare una domanda su una piattaforma Online, compilabile solo nella finestra temporale di attivazione del bando. Verrai poi ricontattato per un colloquio preliminare e infine potrai partecipare alla selezione. Se sarai ritenuto idoneo e selezionato potrai rientrare nella graduatoria e iniziare il tuo anno di Servizio Civile Universale
3) QUALI SONO I PROGETTI DISPONIBILI E DOVE TROVO MAGGIORI INFO? I progetti disponibili sono 4 e coinvolgono altrettanti ambiti di intervento: minori, oratori, disagio adulto e disabili. Puoi trovare maggiori informazioni sul sito di Caritas Brescia: https://www.caritasbrescia.it/serviziocivile/
Caritas
BS
contattare YOUng CARITAS BRESCIA: 030 3757746 | Whatsapp 327 0320758 young@caritasbrescia.it consultare la sezione PER I GIOVANI del sito www.caritasbrescia.it www.caritasbrescia.it/servizio-civile/
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