La Gazzetta del Servizio Civile 02-2021

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LA GAZZETTA

del Servizio Civile NUMERO 2 - NOVEMBRE 2021

indice

COLTIVARE PREPARIAMO IL TERRENO Si ricomincia! La nostra esperienza in formazione regionale 4 esperienze x 4 progetti

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FARINA DEL NOSTRO SACCO Pensieri in pillole

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SOLCHI FAQ

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AVS

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Caritas

BS

ieccoci dopo una lunga pausa estiva dove però molti di noi non si sono mai fermati! Abbiamo ripreso le nostre attività di servizio e anche le giornate di formazione che ci aiutano ad approfondire meglio e gustare fino in fondo il gusto di questa esperienza. In queste pagine troverete i racconti ... pensieri legati al senso delle nostre delle del cammino formazioni, nostre esperienze che stiamo di servizio che si facendo. stanno facendo sempre più corpose e alcuni pensieri legati al senso e al significato del cammino che stiamo facendo. Nelle ultime pagine la risposta ad alcune faq ci aiuterà a chiarire meglio certi aspetti della proposta di servizio civile e l'esperienza dell'AVS. Buona lettura!


servizio civile CHE COS’E’? è una proposta ad adesione

è coordinata da Caritas

BS

con i giovani del Servizio Civile 2021: Addai Selene, Alghisi Gaia,Bah Alpha Oumar,Bergomi Alice, Betelli Simone, Biasca Bishat, Brioni Giada, Bugatti Martina, Cavagnini Federica, Colombini Chiara, El Hedhli Sonia, Fallousse Doha, Fapanni Alice, Ferrari Francesco, Ferrari Gaia, Giuffrida Francesco, Gnepo Rebecca, Iodice Concetta, Kaur Reny Karn Jit, Kaur Rety Jiran Jit, Mahjoubi Yasmina, Olivera Rebolledo Maria Vitoria, Pedruzzi Sonya, Rottigni Alessandro, Salvi Luca, Shabani Fabiola, Soardi Gaia, Sorsoli Francesca, Spini Nicole, Teroni Marta, Valbusa Chiara, Zenucchini Gaia.

libera per giovani italiani e stranieri tra i 18 e i 28 anni della durata di 12 mesi che chiede un impegno complessivo di 1.145 ore di cui 114 di formazione con un compenso di 439,50 euro al mese.

è un’occasione per contribuire

al bene comune e, allo stesso tempo, un percorso di crescita personale e comunitaria nei valori della pace, solidarietà e giustizia.

La Caritas Diocesana di Brescia per il 2021 ha in attivo 4 progetti, per un totale di 39 posti: Con i minori

“Tra le generazioni” Con il disagio adulto

“Oltre i margini” Negli oratori

NUOVO BANDO DI SERVIZIO CIVILE

IN ARRIVO

“A passi di futuro” Con i disabili

“Per una comunità inclusiva”

Per info: www.caritasbrescia.it/servizio-civile/

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PREPARIAMO IL TERRENO Si ricomincia!

Ed eccoci qui, pronti a ripartire... ripartire?! Avremmo qualcosa da ridire. Chi si è mai fermato? Il servizio non l'abbiamo abbandonato! Dopo Grest, trasferte e altro ancora di rincontrarci è giunta l'ora. Da varie realtà noi arriviamo, ma un unico obiettivo condividiamo: essere d'aiuto mettendoci in gioco mentre insieme ci formiamo un poco. Di lavori di gruppo e riflessioni ne abbiamo fatte a milioni, idee bizzarre ci sono venute in mente per trascorrere le prossime giornate allegramente. Le nostre radici ormai impiantate devono essere continuamente abbeverate. Per farlo cosa ci servirà? Un annaffiatoio e tanta buona volontà!

ALICE B. E NADIA

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PREPARIAMO IL TERrENO

La nostra esperienza in formazione regionale

A

settembre abbiamo partecipato ad una giornata di formazione regionale e ci siamo incontrati, seppur virtualmente, con altri gruppi del servizio civile di alcune città della Lombardia. Eravamo tutti impegnati nell’attività di formazione e abbiamo svolto un lavoro in sottogruppi nel quale abbiamo affrontato vari temi riguardanti il servizio civile. Nel nostro in particolare, oltre a cooperare con cinque ragazzi di Bergamo del progetto “A passi di futuro”, l’attenzione è stata data al senso del servizio civile; per cominciare ci siamo conosciuti brevemente con i nostri colleghi, connessione permettendo, scoprendo ragazze e ragazzi nella nostra stessa situazione e successivamente abbiamo preparato delle domande che poi abbiamo posto loro; le domande vertevano principalmente sulle motivazioni che ci avevano spinto a intraprendere quest’esperienza e soprattutto cosa ci aspettavamo da quest’ultima. Nella fase successiva abbiamo poi posto ai ragazzi queste questioni e con un po’ di sorpresa abbiamo poi scoperto che le domande del corrispettivo gruppo erano simili alle nostre; ne è risultata una conversazione per dare in un’unica risposta le nostre idee che abbiamo poi sviluppato in un video. Per quanto riguarda le motivazioni ognuno aveva la sua - chi ha intrapreso più per curiosità, chi invece ne conosceva già l’esistenza e ha voluto provare - ma in generale si può dire che ognuno ha iniziato per mettersi in gioco, mettersi alla prova e per fare effettivamente qualcosa, anche magari come risposta all’anno che abbiamo passato chiusi in casa, chi in un ambiente e un ambito completamente nuovo chi invece in un ambiente conosciuto... Anche per quanto riguarda le aspettative di fine percorso sono

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PREPARIAMO IL TERrENO

emerse versioni differenti da persona a persona. Quello che però è apparso evidente è il fatto che ognuno vede quest'anno come una sorta di percorso alla fine del quale arrivare a un miglioramento soprattutto nel saper ascoltare qualcuno o nel farsi carico dei bisogni dell'altro. Infine abbiamo scelto una parola ciascuno che simboleggiasse la nostra concezione del senso del servizio civile; personalmente (io Sonia) ho scelto la parola “percorso” in quanto penso che quest’esperienza sia una sorta di cammino che sto compiendo... Non so dove arriverò né che abilità possano svilupparsi in me, ma penso che, come tutti i percorsi, questo possa essere fonte di intraprendenza, voglia di fare e anche voglia di divertirsi con le persone che man mano sto incontrando, sia sul posto dove effettuo il servizio sia anche alle giornate di formazione perché è comunque bello vedere persone che stanno vivendo la nostra stessa esperienza.

SONIA E FRANCESCO

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PREPARIAMO IL TERrENO

4xpresentazioni 4 progetti

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C iao, mi chiamo Luca, ho 20 anni, sto facendo l’anno di servizio civile presso l’oratorio della mia parrocchia a Travagliato e da quando ho iniziato, ormai qualche mese fa, ho vissuto un sacco di esperienze. Come in ogni oratorio, in estate sono state organizzate molte attività per cercare di accontentare tutti. Abbiamo iniziato con quattro settimane di Grest dove ogni settimana arrivavano nuovi bambini e non si sapeva più a cosa farli giocare, poi abbiamo organizzato i campi in colonia durante i quali ogni bambino e ragazzo ha potuto sperimentarsi dormendo lontano da casa in compagnia e a stretto contatto con la natura grazie alle numerose passeggiate. Per gli adolescenti invece si è pensato ad un’esperienza di servizio presso la Caritas di Roma, dove tra un impegno e l’altro i ragazzi hanno avuto la possibilità di visitare la città eterna. I giovani invece si sono messi in cammino sulle orme di Francesco facendo un pellegrinaggio a piedi verso i santuari nei pressi di Rieti. Al termine di queste esperienze l’oratorio, non potendo organizzare una vera e propria festa, ha pensato di preparare due serate, nelle quali le persone potevano gustare una cena seduti sotto le stelle. Questa penso sia stata la prima estate in cui non mi sono mai fermato, però è anche quella in cui ho vissuto momenti stupendi che mi hanno fatto crescere e che porterò sempre con me.

LUCA • PROGETTO PER ORATORI

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PREPARIAMO IL TERrENO

4xpresentazioni 4 progetti

C 2

iao a tutti! sono Gaia! In realtà ci siamo già conosciuti, sul primo numero della Gazzetta del Servizio Civile, ma per chi non l’avesse letto (se non l’avete ancora fatto fatelo subito, mi raccomando!) o non si dovesse ricordare, visto che in questo gruppo di Servizio Civile noi “Gaie” siamo tante, io sto svolgendo il mio percorso nell’associazione Centro Migranti, all’interno del progetto “Oltre i margini” a favore di persone adulte in condizioni di disagio. Che cosa ci faccio ancora qui? Mi è stato chiesto di raccontare, a distanza di qualche mese, come sta andando il mio percorso, di fare un bilancio di questa esperienza. E non può che essere super positivo! Dalla partenza ad ora ho avuto modo di “crescere” all’interno del mio servizio, di arricchirmi umanamente e professionalmente grazie al confronto non solo con i miei colleghi ma anche con le persone che, giorno dopo giorno, ho modo di incontrare e di vedere, seppur dietro alle mascherine e alle barriere di plexiglass. Molti volti adesso hanno un nome e una storia: c’è chi passa anche solo per un saluto e allora chiacchieriamo un po’, qualcuno ci “coccola” anche con un caffè o un dolcetto, per altri siamo un vero e proprio punto di riferimento per qualsiasi questione.All’interno del Centro si respira proprio un bel clima, sento di essere nel posto giusto al momento giusto, non sono d’intralcio, anzi da parte dei miei “colleghi” percepisco molta fiducia, mi sento coinvolta nelle iniziative che interessano l’associazione e nelle relazioni che intrattiene con altre realtà presenti sul territorio. E a questo proposito quest’estate, durante il periodo di chiusura del Centro Migranti, ho avuto l’opportunità di conoscere e sperimentare una nuova realtà, un servizio con cui il Centro collabora: la Mensa Menni. E’ stata sicuramente un’esperienza diversa da quella che vivo tutti i giorni nel mio servizio, mi sono rimboccata le maniche e sporcata le mani nel vero senso della parola, ma mi ha permesso di ritrovare persone già conosciute al Centro Migranti, di scambiare due parole anche con persone nuove, di donare e ricevere un sorriso e di poter condividere del tempo, in azione, con altri miei compagni di Servizio Civile. Ripensando alle esperienze vissute e alle persone incontrate mi viene in mente il pezzo di una canzone di Jovanotti, L’ombelico del mondo, che mi mette molta allegria e con cui vorrei concludere questo articolo: “Questo è l'ombelico del mondo” è qui che c'è il pozzo dell'immaginazione, dove convergono le esperienze e si trasformano in espressione, dove la vita si fa preziosa e il nostro amore diventa azioni, dove le regole non esistono, esistono solo le eccezioni”.

GAIA F. • PROGETTO PER PERSONE ADULTE IN CONDIZIONI DI DISAGIO

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PREPARIAMO IL TERrENO

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C 3

Ciao a tutt*! Il mio nome è Gaia, ho 27 anni e sto seguendo il progetto ‘Tra le generazioni’, orientato alla tutela di minori e giovani in condizioni di disagio o di esclusione sociale. Eccomi presente in queste righe per raccontarvi come si svolge (da maggio) la mia esperienza di Servizio Civile all’interno di una comunità alloggio minori (‘il Ponte’) dell’Istituto delle Suore Poverelle sito in Brescia. Ho cercato fin da subito di entrare nel mandato iniziale di questo percorso, dargli un mio senso e significato personale. Stare e prestare servizio ‘tra le generazioni’, significa per me condividere insieme ai minori tempo, energie e momenti di quotidianità, che vanno dallo spazio compiti, alla merenda, alle uscite in centro città e al gioco libero. Non mancano anche i momenti più difficili, fatti di silenzi e fatiche. Partecipare alla vita in comunità mi ha permesso in questi mesi di consolidare il mio ruolo e le competenze che potevo mettere in gioco, come la pazienza, l’ironia (tanta) e la responsabilità. La fiducia e il coinvolgimento da parte degli operatori che quotidianamente affianco, diventa per me risorsa personale e professionale da riproporre nuovamente nella pratica. A favore di tutto ciò, molto significativa e arricchente è stata l’esperienza vissuta quest’estate, ovvero l’aver trascorso parte delle settimane di Agosto in vacanza con tutta la comunità, le sue educatrici e i volontari esterni. È stata un’immersione tuttotondo entro la quale ho potuto vivere altri momenti della giornata (mattina e sera ad esempio) e in un altro contesto, quello della vacanza estiva. Concludo un po’ questa mia presentazione con una piccola digressione che ci riporta alla casella START del Servizio Civile, a inizio Giugno, quando tutto doveva prendere avvio. “Era il primo incontro ufficiale di presentazione alla comunità che mi avrebbe accolta per quell’anno, e mi veniva chiesto di scegliere una carta di Dixit e pensare a cosa, di mio, avrei potuto portare in quella struttura e servizio. Sceglievo una carta raffigurante una ‘lente di ingrandimento che mostrava un sottomondo naturale nascosto’. La mia idea, allora, e credo di portarla avanti anche oggi, era quella di poter offrire degli occhi attenti e accoglienti, quindi uno sguardo in grado di andare oltre l’immediato, le storie di vita pregresse, le cosiddette ‘etichette’, per provare a cogliere le sfumature meno manifeste ma altrettanto importanti.” Quel sentire e quell’immagine li rincorro ancora oggi e cerco di prendermene cura.

GAIA S. • PROGETTO PER I MINORI

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PREPARIAMO IL TERrENO

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i chiamo Chiara, ho 20 anni e frequento il servizio civile presso una comunità di alloggio per disabili. All'interno della comunità si svolgono mansioni inerenti alla pulizia della comunità (rifare il letto, fare le polveri, sistemare camera), si fanno attività di cucina e nel tempo libero si cerca di tenere impegnate le utenti proponendo attività di gioco e se possibile delle passeggiate. All'interno della comunità ci sono dieci signore più le educatrici e le OSS. La mattina sette delle utenti vanno ai corrispondenti centri diurni dove passano l'intera giornata fino alle 16:00 mentre per le altre tre utenti che rimangono in comunità si cerca di proporre le attività sopra elencate. Mi piace molto perché sto capendo cosa significa anche aiutare il prossimo, e attraverso il servizio civile ho potuto iniziare questo percorso che me lo permette.

CHIARA V. • PROGETTO PER PERSONE DISABILI

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FARINA DEL NOSTRO SACCO PENSIERI IN PILLOLE

QUAL È IL SENSO E IL SIGNIFICATO DELL’ESPERIENZA DI SERVIZIO CIVILE SECONDO NOI? Condividi We CARE. Il servizio civile crea Consapevolezza, diventa trampolino di Accoglienza, dona Relazioni ed Esperienze di vita.

Tutti uniti contro le disuguaglianze sociali, per un mondo migliore!

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la mia esperienza mettendoci del tuo!

È necessario unirsi, non per stare uniti, ma per fare qualcosa insieme L’impegno del volontario è crescita, risorsa e bene sociale.

ConCogli le fronto, possibilità, conoscen- dona speranza ze, impegno all’umanità e aiuto sono le virtù che accompagnano il giovane per arrivare ad un suo miglioramento personale.


FARINA DEL NOSTRO SACCO PENSIERI IN PILLOLE

Esperienza indimenticabile.

Impegnarsi è l’ispirazione, il capolavoro è il risultato che dona il benessere Servizio civile. Coltivando un’esperienza, vivendo mille emozioni. Lontani ma uniti

Con lo stesso entusiasmo, la curiosità e l'impegno di oggi vogliamo proseguire il nostro anno di servizio civile, mai stanchi di continuare a conoscerci e conoscere le persone che aiutiamo, con spirito sempre empatico e generoso.

L’inizio parte dalla speranza, continua con l’impegno e si conclude con l’amore.

SCU. Sorrisi, gioie ed emozioni. Cuori colmi di allegria. Un’esperienza unica e irripetibile.

Il servizio civile universale: un impegno che fa bene al sociale!

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solchi-FAQ IN QUESTA SEZIONE RISPONDEREMO AD ALCUNE DOMANDE SUL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE. HAI DEI DUBBI? CONTATTACI! 1) QUANTO DURA E COME SI ARTICOLA IL PROGETTO DI SERVIZIO CIVILE? I progetti di servizio civile si svolgono nell’arco temporale di 12 mesi continuativi e prevedono un orario di attività pari a 25 ore settimanali, da articolare su 5 o 6 giorni a seconda di quanto previsto per la realizzazione del progetto.

2) SI POSSONO SVOLGERE ALTRI LAVORI DURANTE IL SERVIZIO CIVILE? Si, se le altre attività sono compatibili e non interferiscono con il corretto espletamento del servizio civile.

3) CHI DECIDE GLI ORARI/ GIORNATE DEL PROGETTO DI SERVIZIO CIVILE? Vengono concordate tra il volontario e l’OLP, l’operatore locale di progetto, prima dell’avvio del servizio civile. Ogni eventuale modifica è da riferire in segreteria.

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LA MIA ESPERIENZA COME AVS

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ono Davide Zemello, ho 23 anni e vivo a Brescia. Dopo essermi diplomato al liceo linguistico nel 2016, mi sono iscritto all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia e mi sono laureato nel 2019 in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo. Fin da piccolo ho sempre apprezzato il mondo del cinema e del-

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la musica e per questo motivo ho deciso di intraprendere questi studi diventando un creativo della post-produzione, collaborando insieme ad altri amici e colleghi. Proprio questa esperienza, mi ha fatto capire quanto sia importante il lavoro insieme agli altri e da qui mi sono chiesto cosa avrei voluto fare “da grande”. Ho deciso quindi di iniziare l’anno di volontariato sociale per mettermi in gioco insieme ad altri giovani come me e dedicarmi in particolare a far conoscere attraverso i media una realtà così importante che arricchisce, non solo chi collabora in Caritas, ma anche chi in Caritas cerca aiuto. Stare in Caritas è per me motivo di grande orgoglio, mi permette di confrontare i miei pensieri con quelle degli altri, in un clima di crescita reciproca e di condividere idee e contenuti che poi possono essere divulgati attraverso i molti canali che abbiamo a disposizione. Il mio servizio di volontariato non è solo questo; è anche collaborazione con gli uffici amministrativi della Caritas stessa per l’inserimento dei dati che concorrono al miglioramento dei servizi offerti. L’anno di volontariato sociale, quindi, è per me un’occasione di crescita personale e di grande disponibilità e servizio nei confronti di chi ha veramente bisogno e si sente solo e nel mio tempo speso in Caritas mi sento di appartenere ad una grande famiglia affiatata dove mi sento accolto e desideroso di fare la mia parte.

Caritas

BS

030 3757746 | Whatsapp 327 0320758 young@caritasbrescia.it www.caritasbrescia.it/servizio-civile/

NUOVO BANDO DI SERVIZIO CIVILE

IN ARRIVO

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