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Venni don Luigi
STUDI E DOCUMENTAZIONI
NECROLOGI
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Venni don Luigi
Nato a Brescia il 29.4.1941; della parrocchia di Rodengo. Ordinato a Brescia il 26.6.1965. vicario cooperatore a Ome (1965-1968); vicario cooperatore a Urago d’Oglio (1968-1971); vicario cooperatore a Lovere (1971-1981); parroco a Lodetto (1981-1991); parroco a Cazzago S. Martino (1991-2016); presbitero collaboratore a Lovere dal 2016. Deceduto il 13.5.2022 presso la Domus Salutis di Brescia. Funerato il 16.5.2022 a Lovere e sepolto a Rodengo Saiano.
Nel cuore del mese di maggio, all’età di 81 anni, si è spento alla Domus Salutis di Brescia don Luigi Venni, definito dal Vescovo mons. Tremolada “uomo dal tratto gentile e profonda umanità” e pastore fedele la cui azione è sempre stata “all’insegna della fedeltà a Dio e delle comunità parrocchiali nelle quali era stato inviato”: come curato a Ome, Urago d’Oglio e Lovere; come parroco a Lodetto per un decennio e a Cazzago San Martino per 15 anni, donando il meglio della sua maturità sacerdo-
VENNI DON LUIGI
tale. Infine, raggiunto il settantacinquesimo anno, scelse Lovere come sua ultima parrocchia di servizio.
Originario di Padergnone, don Luigi Venni è stato uno di quei preti bresciani che hanno onorato il ministero sacerdotale inteso prima di tutto come servizio all’annuncio del vangelo. Per lui l’annuncio è stato l’approccio alle famiglie per la pastorale battesimale, la formazione cristiana dei fanciulli e ragazzi, la cura dell’ambito della educazione. L’annuncio era la preparazione dell’omelia domenicale e i vari incontri pastorali. Il suo stile pastorale consisteva nel porsi in relazione con le persone. La sua timidezza iniziale nell’approcciarsi alle persone divenne anche la sua forza nell’entrare nel cuore di tutti e procedere determinato nei suoi progetti. Don Venni è stato un uomo di pace, comunione, fraternità. Ha favorito e promosso l’amicizia con tutti e aveva una singolare predilezione per coloro che vengono definiti i “lontani”. Don Venni è stato sostanzialmente un prete che si è dedicato al bene della gente, della comunità. E anche le numerose opere da lui realizzate nell’arco del suo sacerdozio, dall’Oratorio di Lodetto alla Canonica di Cazzago e poi il sagrato, il restauro della chiesa e la parte esterna dell’Oratorio, sono state strutture curate in vista della vita spirituale dei fedeli.
E lui stesso ha sempre coltivato una fine spiritualità: è stato un uomo di preghiera e la liturgia era vissuta come incontro vivo con il Signore. Ha sempre curato la liturgia con il decoro della chiesa, la ministerialità, la partecipazione viva delle persone.
La sua intensa vita spirituale e la fedeltà quotidiana alla preghiera e alla liturgia delle ore non lo ha mai distolto dall’essere sensibile alla vita sociale: per lui la lettura del giornale, la visione del notiziario l’aggiornamento quotidiano erano elementi imprescindibili per la comprensione della realtà, presupposto per meglio svolgere il ministero.
Il cordoglio vivo, suscitato in tutte le parrocchie dove è stato, è la chiara dimostrazione della fecondità del suo ministero e dell’apprezzamento dei fedeli nei confronti di un pastore che ha vissuto la gratuità del dono di sé, che ha avuto affetto per tutte le persone e le famiglie che trovavano in lui accoglienza e simpatia.
Don Venni è stato un prete vero, uomo di Dio e delle relazioni umane. Mons. Alessandro Camadini, parroco di Lovere che ha avuto in don Venni un prezioso collaboratore in parrocchia, ha raccontato che salutando don Luigi una delle ultime sere della sua vita, gli disse: “ciao, Luigi, ci vediamo domani”. A questo saluto rispose: “se non ci vedremo ci vedremo nello sguardo di Dio”.
Ora la vita di don Venni è dentro questo sguardo di luce e di pace e il suo ricordo è in benedizione e gratitudine per tutti coloro che lo hanno incontrato come padre, pastore, amico.