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Tomasini don Serafino

STUDI E DOCUMENTAZIONI

NECROLOGI

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Tomasini don Serafino

Nato a Gussago il 7.1.1933; della parrocchia di Sale di Gussago. Ordinato a Brescia l’11.6.1960. Vicario cooperatore Alfianello (1960-1962); vicario cooperatore Montirone (1962-1973); vicario economo Castello di Serle (1973-1978); parroco S. Gallo (1973-1984); parroco Cortine (1984-1994); parroco Agnosine (1994-2004); cappellano Ospedale S. Orsola, città (2004-2012). Morto a Pralboino il 19.6.2022. Funerato e sepolto a Sale di Gussago il 22.6.2022.

Era nato nell’Anno Santo della Redenzione 1933, proveniva dalla parrocchia di Sale di Gussago e aveva un carattere mite, generoso e laborioso tipico della gente di Franciacorta. Era ormai ultrasettantenne quando, lasciata l’ultima sua parrocchia di destinazione accettò di fare il cappellano presso l’ormai storico Ospedale Sant’Orsola dei Fatebenefratelli. Chi lo incontrava in quegli anni, aggirarsi pacatamente fra le corsie, aveva la sensazione di in-

DOMENIGHINI DON CARLO

crociare un pastore che, nonostante gli anni e la salute non ferrea, voleva continuare ad essere utile al prossimo. E lo faceva con lo stile che ha sempre mantenuto in tutte le comunità in cui ha operato: silenzioso, discreto, più portato ad offrire presenza e conforto religioso che non insegnamenti verbali.

E le parrocchie dove è passato svolgendo il suo ministero sono state molto diverse fra loro: dalla campagna ai monti. Infatti, dopo l’ordinazione, la sua prima destinazione fu Alfianello, succedendo a mons. Olmi, seguirono poi 11 anni a Montirone come curato. Accettò poi di fare il parroco a San Gallo per oltre dieci anni durante i quali svolse per un quinquennio anche la funzione di vicario economo a Castello di Serle. Seguì il decennio di parroco a Cortine di Nave e un altro decennio ad Agnosine. In questa parrocchia si trovò particolarmente bene, instaurando un forte feeling con la comunità. Lo dimostra il fatto che molti fedeli da Agnosine hanno partecipato ai funerali a Sale di Gussago. Infine venne il tempo dell’apostolato fra i ricoverati dell’Ospedale dei Fatebenefratelli.

Dopo la chiusura dell’Ospedale passò ancora un certo tempo coi religiosi ospedalieri, celebrando nella chiesa di Sant’Orsola in via Moretto in città, poi il peso dell’età domandò di accettare la quiescenza e il lento declino. Iniziò per lui una lunga traversia in alcune case di riposo, fino all’approdo a Pralboino, nella Rsa Longini Morelli, dove si è spento all’età di 89 anni. La salma di don Tomasini ha fatto tappa ad Alfianello, sua prima parrocchia di destinazione, presso la casa di una sorella che, quando era al servizio del fratello curato nel bel paese della Bassa, aveva avuto modo fi formare là la sua famiglia. Poi il trasporto e i funerali nel paese natale dove riposa in pace nel locale cimitero.

Con lui se ne è andato uno di quei preti che non hanno mai cercato riflettori e applausi, hanno sempre obbedito al Vescovo con generosità. Apparentemente marginali sono, invece, sempre rimasti fedeli e ligi ai propri doveri pastorali, hanno portato in silenzio ed evangelica pazienza contrarietà e difficoltà. Hanno donato senza preoccuparsi di tornaconti. Sono stati pastori, sempre, anche quando hanno esperimentato che il ministero sacerdotale più volte significa “essere in mezzo ai lupi”. La preghiera, una forte spiritualità e le proprie devozioni hanno sempre nutrito la capacità di essere fedeli ai propri compiti. Sono i testimoni più credibili della parola del Signore “gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”.

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