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Piccini don Renato
STUDI E DOCUMENTAZIONI
NECROLOGI
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Piccini don Renato
Nato a Hericourt - Belfort (FRA) il 9.3.1927; della parrocchia di Gardone V.T. Ordinato a Brescia il 12.6.1952. Vicario cooperatore Capriano del Colle (1952-1957); vicario cooperatore Gardone V.T. (1957-1959); vicario cooperatore S. Alessandro, città (1959-1969); animatore di gruppi Istituto Arici, città (1969-1970). Deceduto a Gavardo il 14.11.2021. Funerato e sepolto a Calvagese d/R il 17.11.2021.
Don Renato Piccini se ne è andato a 94 anni di età e con lui è scomparso uno di quei preti bresciani dalla biografia singolare, che ha vissuto il suo ministero in forme inedite che possono avergli portato anche solitudine e, per ceri aspetti, isolamento. Il suo ufficiale curriculum vitae, infatti, sull’Annuario della Diocesi si ferma al 1970, dopo aver richiamato le esperienze di curato a Capriano del Colle, a Gardone Val Trompia e il decennio di curato, fecondo di bene, in città a S. Alessandro. Viene ricordato anche l’anno in cui don Renato ha fatto l’animatore di gruppi culturali dell’Istituto Cesare Arici.
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Ma il mezzo secolo trascorso dal 1970 non è stato privo di un ministero prezioso e unico. Don Renato Piccini, infatti, diede vita, con altri amici, alla Fondazione Guido Piccini, con sede a Calvagese, in una elegante dimora storica con una ampia e fornita biblioteca e spazi per incontri e l’accoglienza.
La Fondazione, che prevedeva nello statuto la presidenza, prima effettiva e poi onoraria, di don Renato “vita natural durante”, ha come scopo la promozione e la difesa dei diritti dell’uomo, l’attenzione agli ultimi della terra, lo sviluppo umano, sociale e economico di persone e comunità svantaggiate.
Questa Fondazione porta il nome di Guido Piccini, padre di don Renato. Originario dell’Umbria Guido aveva un forte spirito evangelico e francescano. Nel 1924 si oppose al Fascismo che si rivelava sempre più violento e, per questo, dovette emigrare in Francia dove Renato nacque nel 1927. Guido fu poi richiamato in Patria con un intento “rieducativo” verso il Regime. Fu spedito nelle colonie africane per qualche anno e poi costretto a lavorare in fabbrica di armi a Gardone V.T., paese dove don Renato visse gli anni del Seminario e celebrò la prima messa. Guido Piccini morì nel 1954, considerato giustamente un eroe dell’antifascismo.
La Fondazione operò fin da subito con frutto e don Piccini, in qualità di Presidente, con i suoi collaboratori trascorse lunghi periodi in America Latina e America Centrale, soprattutto ad Antigua Guatemala, per seguire i vari progetti di aiuto e cooperazione in poveri territori.
A Calvagese la Fondazione visse anni fervidi promuovendo incontri, giornate di studio, pubblicazioni, quaderni. Le finalità della Fondazione interessarono particolarmente i sindacati, le compagini politiche della sinistra italiana, compreso quel Partito Comunista considerato allora con distanza nelle comunità parrocchiali. Forse per questo don Piccini pagò anche il prezzo dell’isolamento nel presbiterio bresciano.
Ma don Renato, nel suo cuore è sato un prete autentico che non ha creato muri e divisioni: accoglieva i comunisti e sindacalisti ma con la stessa simpatia nella Fondazione di Calvagese accoglieva i confratelli che giungevano con gruppi di giovani, catechisti e collaboratori per incontri formativi o spirituali. Don Renato era accogliente con tutti, signorile nel tratto, rispettoso, amabile nelle relazioni, pronto a dare anche il suo contributo culturale. È stato un prete che ha dimostrato come il cuore del pastore non fa differenza di persone.
Riposa ora in pace nel cimitero di Calvagese.