Settimana 36 2013

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IL GRANELLO di senape di mons. Alberto Ablondi

Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217

a tanti che sentono la Parola del Signore durante la Liturgia, Pchienso ma non l’ascoltano per portarla dentro di sé; essi aprono gli orecma non cuore e memoria; non ascoltano insomma. Penso a tanti che sentono la Parola di Dio e della Chiesa ma non le capiscono. Forse perché raramente sono state spiegate, o perché l’abitudine, senza l’approfondimento, le ha rese insignificanti. Anche questi non ascoltano, odono solamente. Penso a tanti che hanno ascoltato nel passato; ma a forza di sentire le stesse cose, senza approfondirle mai, nell’abitudine noiosa soffocano l’ascolto.Penso a tanti che da piccoli hanno ascoltato il Signore e le Sue Verità; ora però continuano ad ascoltare tanti altri, ma Lui no. Sono gli adulti che debbono accorgersi come, non ascoltandolo, ormai il Signore non è più presente in loro Ricchi di parola ma poveri d’ascolto? Quaresima 1980- Una missione d’accoglienza

lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale

Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

13 ottobre 2013

Arriva a Livorno l’urna di San Giovanni Bosco: ad accoglierlo la comunità Salesiana e tanti giovani Ecco il programma delle iniziative: il clou della manifestazione sarà sabato 19 ottobre

Don Bosco è qui! Il senso di una vita «sprecata» per gli altri DI

PROGETTO CULTURALE

BENEDETTA AGRETTI

n grande apostolo dei giovani è in arrivo nella nostra città. Infaticabile in vita come dopo morto, l’urna di don Bosco continua il pellegrinaggio in preparazione al bicentenario della sua nascita, nel 2015, attraverso le congregazioni Salesiane sparse in tutto il mondo, facendo tappa a Livorno il prossimo 19 ottobre. Un evento decisamente importante per i Salesiani ma non solo: parliamo infatti del Santo fondatore di una congregazione la cui attenzione verso i giovani risulta più che mai attuale. Appassionato di un Dio che trovava negli occhi dei giovani, specie quelli più poveri e disagiati, ancora oggi don Bosco cammina per le strade del mondo in cerca dei suoi ragazzi, per donare loro una speranza, per cercare di far alzare lo sguardo oltre le inevitabili difficoltà della vita. Più che maestro, un padre ideatore di una pedagogia affascinante, attraente perché imperniata sulla dolcezza e su una religiosità autentica. Molti sono gli incontri che accompagneranno l’attesa di questo padre e amico: iniziati il 4 ottobre al Cinema Teatro dei Salesiani con il Musical su Madre Mazzarello “Sei con noi”, per la regia di Marco Mazzi e con le musiche di Matteo Pantani, le iniziative proseguono il 9 ottobre alle ore 21 sempre al

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PROMUOVERE LAVORO IN QUESTO TEMPO DI CRISI Alla scoperta delle potenzialità dell’economia cittadina: si comincia dal Porto DI

NICOLA SANGIACOMO

peranza e lavoro sono le due parole Szeràcardine attorno alle quali si realizla riflessione del Progetto Cultura-

Cinema Teatro dove verrà proiettato il film “Don Bosco” interpretato da Flavio Insinna. L’11 OTTOBRE ALLE ORE 21 AL CINEMA TEATRO un incontro veramente da non perdere: “Vi racconto don Bosco …”, con don Bruno Ferrero, sacerdote salesiano e scrittore di storie di natura etica e religiosa. Introduce l’incontro il sindaco dottor Alessandro Cosimi. Il giorno seguente, 12 OTTOBRE ALLE ORE 17 NELLA CHIESA SACRO CUORE si terrà l’inaugurazione della mostra “Una storia feconda: Don Bosco”, a cui sarà presente il presidente della provincia dottor Giorgio Kutufà. Nella stessa giornata si terrà IN CHIESA, ALLE ORE 21, una veglia di preghiera con la testimonianza di suor

Sonia e suor Lisa, dal titolo esplicativo: “Vocazione: una vita sprecata per Dio e per gli altri”. IL 13 OTTOBRE ALLE 10.30, NELLA CHIESA SACRO CUORE si terrà la solenne celebrazione eucaristica, con la professione perpetua di suor Sonia e suor Lisa, che legheranno per sempre il loro destino alle Figlie di Maria Ausiliatrice. DAL 16 AL 18 OTTOBRE ALLE ORE 18 si svolgerà il triduo di preparazione all’arrivo dell’urna, presieduto dal nuovo responsabile dell’oratorio salesiano: don Francesco Galante. IL 19 OTTOBRE L’urna arriverà finalmente in città, scortata dai Vigili Urbani. Giunta in piazza Damiano Chiesa, verrà accolta dai giovani, i quali accompagneranno don Bosco fino alla chiesa,

insieme allora come adesso. Per tutta la giornata si avranno momenti di preghiera animati da gruppi e associazioni. ALLE 18 si terrà la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo monsignor Giusti. A seguire, ALLE 22.30, comincerà la veglia di preghiera animata dai giovani, fino ad arrivare alla MESSA CHE SI TERRÀ ALLE 24. Una celebrazione che ha il sapore del Natale, un Natale particolare, festeggiato nel ricordo della nascita di un santo sognatore, capace di buttare il cuore sempre oltre gli ostacoli, pur di aiutare i suoi ragazzi. Un santo che non si è risparmiato mai, che ha speso o, nella nostra ottica, "sprecato" la sua vita per ciò che riteneva più importante: che tutti fossero felici nel tempo e nell’eternità.

le diocesano nei prossimi mesi. In coerenza con quanto sviluppato negli ultimi anni e in sintonia con le questioni fondamentali proposte dal servizio nazionale del Progetto Culturale, a Livorno saranno proposti nei prossimi mesi alcuni confronti pubblici riguardanti le realtà produttive più importanti del territorio nei quali saranno coinvolti i protagonisti locali. Questo impegno, ispirato e voluto con determinazione dal Vescovo, monsignor Giusti, vuole evidenziare le potenzialità dell’economia cittadina e provare ad indicare, insieme a chi ne è quotidianamente protagonista, le soluzioni per realizzarle già nel prossimo futuro. Si parte con la questione porto che sarà affrontata nell’incontro pubblico di venerdì 25 ottobre presso l’auditorium dell’Istituto Mascagni. E’ questa senza dubbio l’industria più importante della città, quella dalla quale ripartire per far crescere le opportunità di lavoro in città e l’intera economia locale. Non sarà però un convegno nel senso classico del termine, ma un vero incontro nel quale saranno coinvolti tutti i principali protagonisti del mondo portuale livornese che, sollecitati da provocazioni molto dirette secondo lo stile del talk show televisivo, dovranno mettere in luce le potenzialità reali del porto livornese e, possibilmente, indicare quali sono i nodi da sciogliere e suggerire come poter fare. L’impressione infatti è quella di aver davanti un “gigante” dalle possibilità enormi che rimane imbrigliato da tanti lacci di origine diversa per sciogliere i quali sia necessario la collaborazione di tanti. Con questo incontro pubblico si vorrebbe dare l’opportunità a tutti di

prendere coscienza di questa realtà e progettare come poter rilanciare tutti insieme l’attività portuale. La crisi economica di questi anni non deve diventare un ulteriore alibi per non muoversi ma, anzi, deve far riscoprire le opportunità enormi che, già nel passato, Livorno ha colto solo in parte. Nelle ultime settimane, sia su queste pagine che, più ampiamente, nel quotidiano on line diocesano, abbiamo sviluppato la questione con l’intervento di protagonisti della realtà portuale che hanno portato il loro punto di visto competente e hanno contribuito a conoscere meglio la realtà attuale, oltre i luoghi comuni che si tramandano da decenni. Lo continueremo a fare fino ad arrivare al 25 ottobre per arrivare all’incontro pubblico con una serie di contributi utili a rendere più efficace il confronto. Al talk, che sarà guidato dal giornalista televisivo Antonello Riccelli e sarà trasmesso in diretta streaming sul sito diocesano, sono stati invitati il presidente dell’Autorità Portuale Gallanti, l’assessore all’urbanistica del Comune di Livorno Picchi e il presidente della Porto 2000 Piccini. Oltre a loro saranno presenti in sala, disponibili a portare il loro contributo competente, numerosi altri protagonisti della realtà portuale. Il dibattito sarà poi riproposto, in forma sintetica, anche in servizi televisivi successivi trasmessi da Granducato TV. Tutto questo impegno del Progetto Culturale sulla questione lavoro, a partire dal porto, si colloca nella dimensione cristiana della speranza che vuole andare oltre le difficoltà oggettive del presente e si propone di suscitare la collaborazione di tanti per raggiungere risultati preziosi per il bene comune del territorio e delle persone che lo abitano.


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TOSCANA OGGI

LA SETTIMANA DI LIVORNO

13 ottobre 2013

Alla parrocchia di San Giovanni Bosco

I nonni, angeli custodi delle famiglie

ercoledì 2 ottobre, giorno in cui M la Chiesa ricordava i santi angeli custodi, si è svolto presso la parrocchia di San Giovanni Bosco in Coteto, un pomeriggio intero di festa in onore dei nonni, gli angeli custodi delle famiglie. Questo felice accostamento fu concepito in Italia una decina di anni fa, con l’intento di celebrare l’importanza del ruolo dei nonni all’interno della famiglia e della società. Molti nonni, genitori e nipoti si sono radunati nel teatro parrocchiale per una vera e propria festa comunitaria. Lo spettacolo, offerto dai nipoti ai nonni, ha avuto luogo fra canti, poesie, immagini I nonni, commuoventi figure centrali e interviste simpaticissime «nella vita ai nonni sulle della marachelle della loro famiglia per infanzia. Tutti comunicare han partecipato quel con grande patrimonio sentimento: è di umanità una cosa deliziosa e di fede vedere i propri che è nipoti recitare e sentirsi essenziale rivolgere per ogni parole società» dolcissime! La festa si è poi Papa conclusa con Francesco un vero e proprio “trenino” formato dai bambini, ognuno dei quali portava in braccio uno strumento musicale differente, creato per l’occasione: appariva davvero come una bellissima banda musicale! Al termine dello spettacolo, prima che i bambini si lanciassero sulla lauta merenda che mai può mancare in queste occasioni, il parroco don Luciano, ha donato a tutte le nonne presenti un vasetto di fiori rossi. Mi sembra bello qui coglier l’occasione per ricordare le bellissime parole che recentemente papa Francesco, durante la Giornata mondiale della gioventù in Brasile, ha dedicato ai nonni. Il Papa ritiene infatti centrali le figure dei nonni “nella vita della famiglia per comunicare quel patrimonio di umanità e di fede che è essenziale per ogni società”. S.B.

La parola alla... CARITAS DIOCESANA

Un sostegno alimentare per le famiglie DI FABIO

FIGARA

a mancanza di lavoro e l’aumento dei costi (tra cui l’Iva proprio dal 1° ottobre) continuano a pesare sulle famiglie italiane, creando giorno dopo giorno nuove situazioni di indigenza che si ripercuotono immancabilmente anche sull’approvvigionamento dei beni primari. Per affrontare questa realtà la Caritas diocesana ha elaborato il progetto “Pane Quotidiano”, che si configura come una risposta urgente e temporanea al fabbisogno alimentare delle famiglie facenti parte di contesti ad alto tasso di povertà, per integrare e affiancare l’operato di comunità parrocchiali e Centri Ascolto Caritas presenti sul territorio; l’iniziativa prevede il coinvolgimento di numerosi esercizi commerciali, che aderiscono così a una rete di solidarietà tramite meccanismi di incentivazione fiscale. Il progetto integra gli aiuti europei dell’AGEA, che proprio dal mese di settembre ha iniziato la fase di distribuzione autunnale per quanto riguarda i beni di prima necessità. «Sin dall’inizio sono state coinvolte ben 19 parrocchie spiega Dario Vannozzi, responsabile della gestione del servizio per la Caritas diocesana - e molte di queste hanno già ricevuto alimenti, soprattutto farina, pasta, legumi, sale, olio, cibi in scatola e molto altro, alcune addirittura per ben due volte. Dopo un periodo di sospensione, proprio questa settimana ripartirà il ciclo di distribuzione, che ci vedrà

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Territoriale poi raccoglie e valuta le richieste, predisponendo un calendario mensile di consegne. La distribuzione viene poi effettuata nei locali del magazzino di Piazza del Castello 3, in località Antignano, inaugurato proprio nel gennaio di quest’anno. «Purtroppo il progetto non riesce a soddisfare tutte le esigenze delle parrocchie impegnati fino alla Continua il progetto della Caritas diocesana continua Dario è stato pensato fine dell’anno.» «Pane quotidiano» per affrontare la povertà ma proprio per cercare Nonostante le alimentare delle famiglie, in collaborazione di sostenerle e di difficoltà iniziali, il il focus “Pane quotidiano” è con la Parrocchia di S. Lucia ad Antignano concentrare su quelle più adesso attivo a tutti e la Fondazione Livorno, che vede coinvolte bisognose, sulle gli effetti. «All’inizio più povere o su non è stato semplice la maggior parte delle parrocchie cittadine. quelle i cui partire, in quanto le operatori si parrocchie hanno interfacciano con un’utenza più fatto un po’ di fatica a riempire all’indirizzo e-mail gestione@caritaslivorno.it ampia e composta da situazioni la modulistica necessaria, in oppure da consegnare a mano di estrema difficoltà, che sono particolare il Censimento, con agli ufficia della Caritas in notevole aumento. il quale vengono richiesti i diocesana, in Via delle Fortunatamente nel corso nominativi delle persone Cateratte 15. dell’anno abbiamo potuto coinvolte, ma adesso che il Il Censimento Assistiti effettuare anche consegne quadro dell’emergenza Parrocchie, che deve essere straordinarie di beni ricevuti da alimentare è più chiaro, saremo obbligatoriamente compilato, vari donatori: in particolare, in grado addirittura di deve invece riportare l’elenco abbiamo distribuito circa 1 potenziare il servizio». Infatti, delle persone assistite con tonnellata di tonno e 400kg di per ottenere l’aiuto, le indicazione del numero dei funghi in scatola in più. Parrocchie devono inoltrare componenti il nucleo familiare Considerato l’aumentare esplicita richiesta per i “Generi (indicando anche quanti dell’emergenza sociale, Alimentari Mancanti” minori) e la consistenza del probabilmente il progetto utilizzando i file scaricabili dal reddito familiare, al fine di una continuerà anche nel 2014, in sito della Caritas diocesana valutazione approfondita per quanto senza questo aiuto www.caritaslivorno.it, in cui attuare un’equa distribuzione molti Centri Caritas non sono indicati i beni primari per da parte degli operatori. riuscirebbero ad affrontare una i quali è possibile fare Il Coordinamento della Rete simile situazione.» domanda, da inoltrare

PRESENTAZIONE DELL' ENCICLICA LUMEN FIDEI NELLA LIBRERIA PAOLINA

«La fede nell’orizzonte della luce» Cooperatori Paolini e le Figlie di San Paolo, alla ripresa delle attività diocesane hanno ritenuto quanto mai opportuno presentare l’ultima Enciclica del Papa "Lumen Fidei" uscita Il 5 Luglio scorso in Vaticano, definita "a quattro mani", in quanto Papa Benedetto ne aveva quasi completato una prima stesura e papa Francesco ha assunto il suo prezioso lavoro "nella fraternità in Cristo, aggiungendo al testo alcuni ulteriori contributi" (Lf7). A presentare questa Enciclica è venuto il giovanissimo don Guido Colombo sacerdote paolino della comunità di Roma direttore delle riviste "Insieme nella Messa" e "Benessere" , che davanti ad un pubblico fitto e molto attento ha sottolineato come nell’introduzione della LF troviamo le motivazioni poste alla base del documento: "innanzitutto, recuperare il carattere di luce proprio della fede, capace di illuminare tutta l’esistenza dell’uomo, di aiutarlo a distinguere il bene dal male, in particolare in un’epoca, come quella moderna, in cui il credere si oppone al cercare e la fede è vista come un’illusione, un salto nel vuoto che impedisce la libertà dell’uomo. In secondo luogo, la LF - proprio nell’Anno della fede, a 50 anni dal Concilio Vaticano II, un "Concilio sulla fede" - vuole rinvigorire la percezione dell’ampiezza degli orizzonti che la fede apre per confessarla in unità e integrità".

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UNA STORIA DELLA FEDE Passando quindi a presentare il contenuto dell’Enciclica, essa consta di quattro parti: la prima, presenta come una storia della fede, dalla chiamata rivolta ad Abramo, alla pienezza della fede cristiana che ha in san Paolo le coordinate per una professione ecclesiale; essa si confessa dall’interno del corpo di Cristo, come comunione concreta dei credenti. "E’ da questo luogo ecclesiale che essa apre il singolo cristiano verso tutti gli uomini. La parola di Cristo, una volta ascoltata e per il suo stesso dinamismo, si trasforma nel cristiano in risposta e diventa essa stessa parola pronunciata, confessione di fede. San Paolo scrive: Con il cuore infatti

si crede […] e con la bocca si fa professione di fede..(Rm10,10), (Lf 22). La fede non è un fatto privato, un’opinione soggettiva, ma nasce da un ascolto ed è destinata a farsi annuncio. La fede si fa allora operante nel cristiano a partire dal dono ricevuto, "dall’Amore" che attira verso Cristo, e rende partecipi del cammino della Chiesa, pellegrina nella storia verso il compimento: " per chi è stato trasformato in questo modo, si apre un nuovo modo di vedere la fede, la fede diventa luce per i suoi occhi" (Lf 22). Papa Francesco nella seconda parte cerca quindi di dipanare i nodi del rapporto tra fede e verità, fede e amore, fede e ragione per concludere che l’umiltà è alla base di questa ricerca. La teologia stessa infatti non è "soltanto parola su Dio, ma prima di tutto accoglienza e ricerca di un’intelligenza più profonda di quella parola che Dio ci rivolge, parola che Dio pronuncia su se stesso, perché è un dialogo eterno di comunione e ammette l’uomo all’interno di questo dialogo. Fa parte allora della teologia l’umiltà che si lascia toccare da Dio, riconosce i suoi limiti di fronte al Mistero e si spinge ad esplorare, con la disciplina propria della ragione, le insondabili ricchezze di questo Mistero" (Lf 36). ). L’EVANGELIZZAZIONE Tutto il terzo capitolo è incentrato sull’importanza dell’evangelizzazione: chi si è aperto all’amore di Dio, non può tenere questo dono per sé. Questo comporta il legame tra fede e memoria perché l’amore di Dio mantiene uniti tutti i tempi e ci rende contemporanei a Gesù. Inoltre, diventa "impossibile credere da soli", perché la fede non è "un’opzione individuale", ma apre l’io al "noi" ed avviene sempre "all’interno della comunione della Chiesa". Per questo, come

nella Trinità, "chi crede non è mai solo": perché scopre che gli spazi del suo ’io’ si allargano e generano nuove relazioni che arricchiscono la vita. C’è, però, "un mezzo speciale" con cui la fede può trasmettersi: sono i Sacramenti, in cui si comunica "una memoria incarnata". L’ultimo quadro, presenta un tema assai caro a Papa Francesco: l’impegno del cristiano nel mondo. Significativa l’espressione: " La fede illumina il vivere sociale, essa possiede una luce creativa per ogni momento della storia" (Lf 55). I cristiani hanno il dovere di costruire un "città affidabile (Lf 50) e ne hanno la piena responsabilità perché credere fa comprendere l’architettura dei rapporti umani, perché ne coglie il fondamento ultimo e il destino definitivo in Dio, nel suo amore, e così illumina l’arte dell’edificazione, diventando un servizio al bene comune, della giustizia e della pace. L’enciclica si conclude con l’ invito a guardare a Maria, "icona perfetta" della fede, perché, in quanto Madre di Gesù, ha concepito "fede e gioia". A Lei innalza la sua preghiera il Pontefice affinché aiuti la fede dell’uomo, ci ricordi che chi crede non è mai solo e ci insegni a guardare con gli occhi di Gesù. Mo.C.


TOSCANA OGGI

LA SETTIMANA DI LIVORNO

13 ottobre 2013

Al Serra Club il caporedattore di Radio Vaticana Luca Collodi

A COLLOQUIO CON Andrea Palumbo

La Chiesa e i Media

Dobbiamo investire sulle nostre eccellenze

uando si affronta il tema molto Q scottante e al tempo stesso assai delicato dei Media e del mondo cattolico, non

Fondatore e attuale presidente del gruppo Palumbo, società che opera nel settore della logistica integrata dal 1974, oggi con sedi in tutto il mondo, il cavaliere del lavoro Andrea Palumbo, offre uno spaccato della realtà portuale e cittadina CHIARA DOMENICI

cellulosa, ma ad esempio qui a Livorno manca un’area ottor Palumbo, multi purpose per presidente della Palumbo l’impiantistica. La nostra group, azienda azienda lavora molto con impegnata nella questi traffici: abbiamo aperto logistica, nelle spedizioni, da una a Durban, a Dubai, al Cairo e vita su Livorno, riesce a farci un apriremo in Australia… quadro della situazione del un’area del genere servirebbe nostro porto e anche un po’ della sicuramente. nostra città? Abbiamo un centro «Per il porto è intermodale Il mondo presto detto: notevole, la è cambiato bisogna prima di Dogana dovrebbe tutto definire aprire all’interno non si può l’assetto delle aree in più «aspettare», dell’Interporto portuali e modo che gli approntare i bisogna puntare operatori possano dragaggi, questi dogana lì e poi sulla tecnologia, fare sono i due punti trasferire le merci in sulle principali per la import o in export ripresa del porto. specializzazioni sul porto. La crisi Inoltre occorre un ha toccato tutti, le per sviluppare po’ di più fare banche non la propria squadra tra gli aiutano gli operatori portuali imprenditori (so di attività altrimenti è una aziende che pagano guerra fra poveri. Ci interessi sono aziende storiche che esorbitanti), aziende che stanno diminuendo il lavoro lavorano con gli enti pubblici oppure addirittura e che sono in difficoltà perché chiudendo…questo è davvero gli Enti in questione non incredibile. pagano. Soluzione importante è Quello che però fa più sicuramente creare nuove aree: tristezza è che la crisi ha lo si sta facendo per la attanagliato tutti, ma tutti DI

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“aspettano la ripresa”! Sveglia! Il mondo è cambiato non si può “aspettare”, bisogna puntare sulla tecnologia, sulle specializzazioni per sviluppare la propria attività. Abbiamo la fortuna a Livorno di avere l’Università della Logistica, abbiamo il professor Dari, abbiamo la Wass, con l’ingegner Franzoni che sta collaborando con altre realtà cittadine, abbiamo la Kayser con l’ingegner Zolesi, che è uno scienziato… queste aziende non hanno problemi perché hanno puntato su questi aspetti. Fin quando continueremo a guardare nel nostro pollaio e non faremo squadra e sinergia o faremo investimenti di questo tipo, sarà difficile una ripresa per Livorno. Perché le compagnie scelgono Genova? Perché lì hanno i fondali e possono accogliere navi più grandi, più importanti; perché hanno servizi migliori… questo consente di creare più lavoro, di fare più assunzioni… è tutto collegato! Certo, qui a Livorno alcune aziende dovrebbero un po’ cambiare mentalità, dovrebbero

lavorare più in sinergia… Certo la politica non aiuta in questa ripresa… «Davvero! Abbiamo fatto figure magre davanti agli investitori stranieri, facciamo ridere il mondo, l’incertezza della politica non aiuta certo il lavoro. Abbiamo bisogno di persone che ragionino con la testa e con il cuore, invece siamo governati da chi pensa solo a conservare la poltrona!» Come lo vorrebbe il prossimo sindaco? «Bella domanda! Innanzitutto mi piacerebbe una donna e poi che non fosse una persona mera espressione della politica… ad esempio la professoressa Colombini, potrebbe essere un ottimo sindaco: ha l’eta giusta, è una persona preparata, competente e con un carattere forte. Purtroppo qui a Livorno è il partito che sceglie…» Per vedere l’intervista integrale: http://www.diocesilivorno.it/n ews/articoli/avere-un-futurobisogna-investire-nellatecnologia

Non tutto è da buttare: ecco il Rigiocattolo al 12 Ottobre al 23 Novembre sarà possibile portare i propri giocattoli usati al laboratorio della Comunità di Sant’Egidio dove saranno trasformati in Rigiocattoli e poi venduti il 30 Novembre ed il 1 Dicembre per sostenere progetti di sostegno in favore di bambini africani. Il principio è semplice: non tutto ciò che non si usa più è da buttare, basta un semplice ritocco e un vecchio giocattolo può essere riciclato. Il giocattolo va riutilizzato perché i materiali plastici con cui è costruito sono in genere inquinanti, per questo bisogna farlo vivere il più a lungo possibile! I giocattoli usati vengono raccolti, controllati, riparati, puliti...e infine “venduti” in molte città italiane ed europee per sostenere i programmi di solidarietà che la Comunità di Sant’Egidio porta avanti in Africa. Negli anni passati il Rigiocattolo ha sostenuto il programma DREAM che permette di far nascere bambini sani da madri sieropositive in 10 paesi africani ed il programma BRAVO per la registrazione

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anagrafica gratuita di tanti bambini africani "invisibili". Il CENTRO DI RACCOLTA GIOCATTOLI si trova in Via Carraia 2 a Livorno; è

possibile portare i giocattoli ogni sabato dalle ore 17.00 alle ore 18.30 oppure chiamare il numero 0586-211893 per concondare ulteriori appuntamenti.

ci si può assolutamente sganciare dal discorso economico, in quanto siamo “tutti consapevoli che per tenere il passo con i grandi colossi, la raccolta pubblicitaria è quella che consente di poter reggere il mercato. Ma come fare senza venire meno ai valori e ai principi?” Questo il quesito al quale si sono cercate delle risposte, durante l’intensa e vivace conferenza tenuta dal livornese Luca Collodi, giornalista affermato che dopo i trascorsi nella Radio Livorno della Diocesi e poi nella nota emittente Tele Granducato, è passato a dirigere il canale italiano della Radio Vaticana. Collodi, partendo dalla descrizione della situazione televisiva monitorata semestralmente e che vede un lento, ma costante calo pubblicitario e di ascolto, passando a presentare il mercato radiofonico, ha evidenziato come questo abbia avuto il minor calo pubblicitario e di ascolto e dal punto di vista tecnologico stia subendo delle trasformazioni perchè oltre a essere sentita attraverso la tv sta passando dall’analogico al sistema digitale e wi-fi per cui avremo l’FM digitale. Considerando poi i dati di ascolto a livello nazionale, sui primi quindici canali più ascoltati, Radio1 è quinta, Radio 2 è sesta, Radio 3 è sedicesima. Radio Maria, l’emittente radiofonica cattolica più ascoltata è al quattordicesimo posto a significare che il mondo cattolico nel panorama mediatico che conta non c’è o è poco significante. Guardando alla storia, soprattutto agli anni ’70, molto era stato fatto e la nostra radio livornese a cui Collodi stesso aveva collaborato aveva avuto buoni risultati. Ma dagli anni ‘80 un poco alla volta, molte radio diocesane hanno chiuso perché molti vescovi hanno avuto paura di investire per gli alti costi, che comprendevano anche personale competente e non più solo volontari. C’è anche da considerare come la radio

potenzialmente raggiunga 40 milioni di ascoltatori al giorno, al punto ch insieme alla tv riesce a influenzare la classe medio-alta del Paese. Purtroppo l’informazione cattolica nonostante il Concilio Vaticano II, Paolo VI che ha voluto il quotidiano Avvenire, la Cei con Tv 2000, fa fatica a competere, nonostante gli investimenti. Siamo davanti alla globalizzazione che ci chiede di unire le forze e di superare vecchi ordinamenti e di preparare professionisti che siano all’altezza e siano alla pari delle altre testate quando tutto l’ambito giornalistico radio-televisivo sarà messo a regime. In questo clima che dà molta preoccupazione, uno spiraglio viene dalla rete, Facebook,Twitter ecc. Il ciclone Papa Francesco è assai seguito; è infatti molto richiesto anche dalla pubblicità quando ci sono eventi con lui presente. Ad esempio quando c’è stata la Preghiera per la Pace per la Siria, il 5% degli italiani era sintonizzato su TV 2000 e New Vatican e Vatican.Va che sono i media vaticani che registrano giornalmente 130 milioni di contatti. Così pure Famiglia cristiana, a fronte di un lieve calo di vendita di copie cartacee vede un aumento esponenziale di contatti sul sito web. Questo perché i giovani e la ricerca di notizie sempre più immediate e in tempo reale richiedono un nuovo modo di fare informazione che porterà ad un uso delle comunicazioni dove le tv saranno tematiche e non più generaliste .Guardando a Papa Francesco, uomo di comunicazione, la Chiesa deve avere meno timore perché investire nella comunicazione fa parte della pastorale e nell’opinione pubblica forte è la richiesta di informazioni alternative. La Chiesa deve saper intercettare queste nuove richieste e diventare capace di “fare opinione”, deve entrare nei problemi senza guardare alla RAI, ma fidarsi e affidarsi ai propri uomini: questa è la sfida. La Chiesa può far pensare far riflettere consapevole anche di “dar noia a qualcuno”. Mo.C.


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TOSCANA OGGI

LA SETTIMANA DI LIVORNO

13 ottobre 2013

Agenda del VESCOVO

VENERDÌ 11 OTTOBRE Nella mattina, udienze laici in vescovado 18.00 incontro con la comunità neocatecumenale a San Vincenzo SABATO 12 OTTOBRE 11.30 in vescovado, incontro con i responsabili AGESCI 18.00 S. Messa e ingresso del nuovo parroco alla chiesa di SS. Pietro e Paolo, padre Gabriele Bezzi 20.00 in vescovado, incontro con i pellegrini del viaggio in Terra Santa del 2013 DOMENICA 13 OTTOBRE 9.00 S. Messa per la giornata dei caduti sul lavoro, in cattedrale 11.00 S. Messa e ingresso del nuovo parroco alla chiesa di S. Stefano (Castelnuovo della Misericordia), don Gabriel Cornea 16.00 S. Messa e cresime alla chiesa del Sacro Cuore (Salesiani) LUNEDÌ 14 OTTOBRE Nella mattina, udienze clero in vescovado 11.00 incontro con l’equipe educativa del seminario Nel pomeriggio alla CEI a Roma

Diocesi informa Dal 13 al 20 OTTOBRE

Una settimana ricca di eventi rivolta a tutta la Diocesi

MARTEDÌ 15 OTTOBRE Alla CEI a Roma

La festa di San Luca Evangelista

MERCOLEDÌ 16 OTTOBRE 18.30 in vescovado, consiglio diocesano affari economici

Programma

GIOVEDÌ 17 OTTOBRE 9.30 ritiro spirituale del clero a Villa Tirrena VENERDÌ 18 OTTOBRE Nella mattina, udienze laici in vescovado 12.00 saluto al congresso della Federazione Autonoma Bancari Italiana all’Hotel Palazzo 16.00 S. Messa in ospedale, in occasione della festa di San Luca 18.30 incontro con i cresimandi, i genitori, i catechisti e i parroci in vescovado 21.15 incontro con i vicari episcopali e i direttori degli uffici pastorali a seguito del convegno diocesano SABATO 19 OTTOBRE 8.00 pellegrinaggio mensile diocesano al Santuario di Montenero, a seguire S. Messa 13.00 pranzo alla Villa Alma Pace 18.00 S. Messa alla presenza dell’urna di don Bosco alla chiesa dei Salesiani (vedi pag.1) DOMENICA 20 OTTOBRE 11.15 S. Messa in occasione della festa patronale a San Luca a Stagno 16.00 S. Messa e cresime alla chiesa del Sacro Cuore (Salesiani) 21.00 processione in occasione della festa patronale a Castelnuovo della Misericordia

DOMENICA 13 OTTOBRE 11.15 Santa Messa e Mandato catechisti e animatori (Vendita torte) 14.30“ 1°TORNEO A GO GO” Dalla pallavolo , calcio a 5, al basket, squadre miste per bambini e ragazzi Iscrizioni sul posto 2 euro Pomeriggio merenda Per informazioni ed iscrizioni: VOLIANI ALESSIO 3393223871 / MARCO TURELLI 3206220569

SABATO 19 OTTOBRE 15.00 - 20.00 GIOCHIAMO A S.LUCA TORNEO DI PING PONG E BILIARDINO Torneo di Ping-Pong singolo, quota iscrizione 5 euro. Torneo Biliardino under 14, quota iscrizione 3 euro. Torneo Biliardino over 14, quota iscrizione 5 euro. Termine iscrizioni: VENERDI’ 18 OTTOBRE 2013 Per informazioni ed iscrizioni: SCOMPARIN MICHELA 338-2379140 0586-942636

MARTEDI 15 OTTOBRE 19.30 “Alla ricerca dell’essenziale” Cena condivisa e visione dello slide del campeggio “Cerreto Alpi 2013” Per informazioni ed iscrizioni: CALVARUSO MONICA 3288726433

20.00- 23.45 PIZZATA E KARAOKE per grandi e piccini. Per informazioni ed iscrizioni chiamare Michela al 3382379140 oppure 0586942636 entro venerdì 18 ottobre

GIOVEDI 17 OTTOBRE 21.00 TORNEO DI BURRACO Premi gastronomici Iscrizioni sul posto: 3 euro a persona VENERDI 18 OTTOBRE 18.00 Santa Messa di S. Luca ev “Accendiamo un lumino per S. Luca” 21.15 Processione: chiesa S. Luca, via Marx, via Curiel, via Gobetti, via Alighieri, via Curiel, via Marx, chiesa S.Luca

DOMENICA 20 OTTOBRE 11.15 Santa Messa Con la partecipazione del vescovo Mons. Simone Giusti 13.00 “Mercatino degli animatori” “La comunità insieme a tavola” Pranzo su prenotazione A seguire “Tombola gastronomica” Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi a don Pietro oppure chiamare l’ufficio parrocchiale al 0586 942387 entro venerdì 18 ottobre

Radio Maria da LIVORNO proprio un anno della Fede ricco di avvenimenti, quello che stiamo vivendo a E ’ Livorno, infatti dopo l’arrivo, nelle nostre parrocchie, della statua della Madonna di Fatima, l’inaugurazione della statua della Madonna dei Popoli all’ingresso del

Libri da LEGGERE

di Mo.C.

Ciotti L., Mazzi A., Sciortino A., - Cambiare noi.Ed. San Paolo, pp. 140, euro 10,00 Cambiare noi, è un progetto che vede coinvolte tre importanti personalità del mondo ecclesiale, unite dalla capacità di rivolgersi anche al pubblico laico, grazie all’autorevolezza che viene loro riconosciuta. Ciascuno di loro, firma un saggio che affronta problemi sociali e politici di oggi, in una prospettiva al tempo stesso critica e costruttiva. " Sarebbe un errore pensare che per uscire dalla crisi bastino contromisure economiche. E’ certo necessario accorciare le distanze tra il mondo della ricchezza e il mondo sempre più vasto della povertà, ma la crisi ci chiede altro: ci chiede di ripensare e ricostruire le basi stesse della nostra convivenza" ( Luigi Ciotti). "Il vero guaio dei nostri giovani, siamo noi adulti, che non siamo mai diventati adulti.Tutti i titoli che vergognosamente diamo ai nostri figli, andrebbero appiccicati a noi". (Antonio Mazzi). " E’ vero che la famiglia oggi ha tanti problemi, ma va detto con estrema chiarezza che non è il problema del Paese. Mettendo in atto una rivoluzione copernicana, bisogna cominciare a considerarla come una risorsa, anzi la principale risorsa del Pese" (Antonio Sciortino).

porto, ecco che arriva via etere la Madonna di Medjugorie. Ieri pomeriggio infatti alla chiesa della Madonna, si sono svolte le prove tecniche di Radio Maria. Una troupe dell’emittente di Erba, diretta da padre Livio Fonzaga, si è presentata in via della Madonna nella chiesa omonima, per provare le apparecchiature ed i tempi di una trasmissione che fra sei settimane irradierà in tutto il mondo la celebrazione della S. Messa da una parrocchia livornese. Radio Maria, che a Livorno la si può ascoltare sulle frequenze FM 88.800/89.600, trasmetterà infatti in diretta la S. Messa delle ore 8.00 di domenica 10 novembre celebrata da don Placido Bevinetto e trasmessa da Nicola D’Archi e dalla sua assistente Rosita. Nicola D’Archi, oggi pensionato quale ex Finanziere presso la caserma del Comando di Gruppo in piazza della Fortezza Vecchia, è attualmente il coordinatore dello Studio Mobile Radio Maria di Riotorto che opera nelle province di Grosseto e Livorno. L’emittente cattolica è già stata presente a Livorno nel corso degli ultimi sette anni: presso la cappella della Guardia di Finanza nel corso della Messa celebrata dall’allora Cappellano delle Fiamme Gialle padre Gabriele Bezzi, alla chiesa di San Ferdinando dei padri Trinitari alla presenza dell’allora parroco padre Lorenzo Moretti, al Santuario di Montenero con don Luca Giustarini ed alla parrocchia Nostra Signora di Lourdes. Roberto Olivato

Per maggiori informazioni rivolgersi a: don Pietro Grajper 0586942387 Michela Scomparin 3382379140 Monica Calvaruso 3288726433

BREVI DALLA DIOCESI

Paolini, Amicizia Ebraico Cristiana di Livorno DOMENICA 13 OTTOBRE ALLE 16.00 Presso il Salone degli specchi di Villa Mimbelli I Cooperatori Paolini, l’Amicizia Ebraico Cristiana di Livorno, col Patrocinio del Comune di Livorno presentano “Cassiodoro e i Salmi dell’Hallel” Intervengono: Don Antonio Tarzia Direttore Rivista Jesus Joseph Levi Rabbino di Firenze Introduce Dr. Guido Guastalla

Serra Club LUNEDÌ 14 OTTOBRE ALLE 17.30 Presso la Parrocchia della Rosa, via Machiavelli n° 32, il Dott. Massimo Mannucci, sostituto procuratore della Repubblica, terrà una conferenza sul tema: “Giustizia e Carità, binomio incociliabile?”. L’ incontro, aperto a tutta la città, è organizzato dal Serra Club, presieduto da Paolo Lugetti.


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LA SETTIMANA DI LIVORNO

13 ottobre 2013

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«I giovani tendono ad essere un bene raro» Proseguiamo in questo numero con la presentazione delle relazioni che il prof. Stefano Zamagni e del prof. Gian Carlo Blangiardo hanno proposto alla Settimana Sociale dei cattolici italiani

PER UNA POLITICA DELLA FAMIGLIA L’intervento del prof. Stefano Zamagni “Altro che luogo di affetti e basta”, la famiglia è “il massimo generatore di capitale umano, capitale sociale, capitale relazionale”. A ribaltare una concezione diffusa che vede “la famiglia solamente come una delle voci di spesa del bilancio pubblico e non anche come risorsa strategica per lo sviluppo umano integrale” è stato Stefano Zamagni, ordinario di economia politica all’Università di Bologna, che venerdì 13 è intervenuto ai lavori della 47ª Settimana Sociale dei cattolici italiani. Secondo Zamagni, “si continua a considerare la famiglia variabile dipendente che, in quanto tale, deve adeguarsi a quanto viene deciso per gli altri attori sociali”. E soprattutto, ha aggiunto, “non riesce ad essere accettata l’idea che la famiglia, prima ancora di essere soggetto di consumo, è soggetto di produzione”. Mentre “è ormai ampiamente diffusa la consapevolezza del ruolo decisivo che la famiglia svolge come soggetto sociale e come produttore di importanti esternalità positive che vanno a beneficio dell’intera società”, ha denunciato il docente, “non procede con eguale consapevolezza la messa in cantiere di provvedimenti e di misure volti ad una politica della famiglia in sostituzione delle inadeguate politiche per la famiglia”. Nella società odierna, infatti, si continua “ad avanzare con politiche settoriali per età (bambini, giovani, anziani non autosufficienti, etc.), anziché passare a politiche del corso di vita aventi per fine un sistema integrato per la promozione del benessere familiare”. A partire da “una armonizzazione responsabile” tra famiglia e lavoro, utile a “superare la diffusa femminilizzazione della questione conciliativa a favore di un approccio reciprocitario tra famiglia e lavoro” e a “provocare un ripensamento radicale circa il modo in cui avviene l’organizzazione del lavoro nell’impresa di oggi”. “La famiglia mai può dimenticare che la sua

missione è anche quella di rendere lo Stato più civitas e meno polis”, ha ricordato Zamagni sottolineando che “poiché è la civitas che genera la civilitas, si può comprendere perché, oggi più che mai, c’è disperato bisogno della famiglia”. Che però, ha concluso, “deve sforzarsi di più di coltivare quella che l’antropologo indiano Arijun Appadurai ha chiamato la capacità di aspirare, cioè la capacità che chiama in causa la partecipazione delle persone alla costruzione delle rappresentazioni sociali e simboliche che danno forma al futuro, ai progetti di vita”. http://www.settimanesociali.it/ settimane_sociali_dei_cattolici _italiani/news/00012158_Per_u na_politica_della_famiglia.html I GIOVANI, UN BENE RARO La relazione del prof. Gian Carlo Blangiardo Entro il 2031 il numero di persone sole arriverà a superare gli 8,2 milioni di famiglie (un milione in più rispetto ad oggi), le coppie senza figli aumenteranno fino a 6,4 milioni, le coppie con figli, dopo un decennio di leggero incremento

imboccheranno il sentiero della decrescita che le porterà, nell’arco dei 10 anni successivi, ad una perdita di circa 400 mila unità. Anche il numero dei nuclei monogenitore tenderà ad aumentare, raggiungendo circa 2,5 milioni di unità. È la fotografia scattata da Gian Carlo Blangiardo, ordinario di scienze statistiche all’Università di MilanoBicocca, che venerdì 13 è intervenuto alla 47° Settimana Sociale dei cattolici italiani. I numeri e i grafici presentati ai convegnisti che si sono ritrovati a Torino per riflettere sulla famiglia delineano uno scenario complesso e ne mostrano un orizzonte non troppo roseo per il futuro. Nonostante l’importante contributo dell’immigrazione straniera, “la più grande sfida della popolazione italiana nei prossimi decenni sarà l’accentuarsi dell’invecchiamento demografico”. Un fenomeno, ha spiegato Blangiardo, “che si è già fortemente accresciuto nel recente passato e troverà nel futuro una formidabile spinta non solo per via dell’ulteriore prevedibile calo delle nascite (effetto fecondità) e della conquista di

una vita più lunga (effetto di sopravvivenza), ma anche a seguito dell’ingresso tra gli anziani dei prossimi decenni di generazioni particolarmente numerose formatesi nel periodo che va dal termine della seconda guerra mondiale sino alla fine degli anni ’60 (effetto strutturale)”. Tale fenomeno, ha aggiunto il docente, non è “affatto neutrale sul piano della spesa pubblica”. Esso infatti “avrà problematiche ricadute sul sistema di welfare dei prossimi decenni, in quanto sembra verosimile ipotizzare che questa nuova categoria di anziani potrà avere grosse difficoltà sul fronte pensionistico”. “In una società dove i giovani tendono sempre più ed essere un bene raro”, ha sottolineato Blangiardo, si aggiunge la “fuga dei (giovani) cervelli”. “L’Italia è ormai diventata a tutti gli effetti un paese di immigrazione. Tuttavia – ha concluso - mentre migliaia di persone si spostano verso il suo territorio, un importante flusso di italiani, per lo più giovani, percorre il cammino inverso, cercando altrove quel lavoro e quella valorizzazione che il Paese sempre più difficilmente è in grado di offrire”.

Dalla Settimana SOCIALE

■ SPUNTI PER UNA RIFLESSIONE sul futuro delle famiglie e dei giovani


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13 ottobre 2013

Cento Piazze 2013

L’impegno degli insegnanti per il futuro del paese

ella Chiesa di san Ferdinando per il secondo anno consecutivo, gli insegnanti N appartenenti all’AIMC, hanno voluto celebrare la Giornata Mondiale dell’Insegnante giunta alla quarta edizione. Il tema scelto: “L’impegno degli insegnanti per il futuro del Paese” si pone un triplice intento: quello di evidenziare quanto sia complessa la professione degli insegnanti che non sono solo “mediatori” di un programma da svolgere, ma ogni giorno hanno a che fare con una realtà complessa e, insieme ad altri soggetti, impegnati direttamente e indirettamente nell’educazione delle giovani generazioni, costruiscono il futuro del Paese. Il secondo intento è quello di esortare gli «Insegnare non insegnanti a non rinunciare al loro è un mestiere, insegnare ma una professione impegno; non è un mestiere, ma una professione che impegna che impegna quotidianamente quotidianamente a a formare persone, formare persone, i cittadini di domani, i cittadini pur nella di domani, complessità dei pur nella contesti e nelle difficolta delle complessità situazioni. Infine vi dei contesti e nelle è l’essere consapevoli che difficolta delle senza la scuola il situazioni» Paese non ha futuro. Rimettere la scuola e l’educazione al centro degli obiettivi strategici del nostro Paese deve essere l’imperativo di tutti. Anche l’AIMC di Livorno, ha voluto richiamare l’attenzione su queste finalità, proponendo delle letture e musiche, accompagnate dalla Cantante Rosalia Gallardo Gonzalez impegnata da molti anni come mediatrice culturale e dalla giovane insegnante di musica Stella D’Armento che ha suonato il flauto. La

Notizie dal Movimento del MESSAGGIO DI FATIMA

In San Pietro la statua della Madonna di Fatima n risposta al desiderio del Santo PaInadre Francesco, la statua della Madondel Rosario di Fatima venerata nella Cappellina delle Apparizioni sarà a Roma in Piazza San Pietro il 12 /13 ottobre alla Giornata Mariana promossa dal Pontificio Consiglio per la promozione Nuova Evangelizzazione . Il 13 ottobre ai piedi della Statua della Madonna di Fatima , il Papa Francesco consacrerà il mondo al Cuore Immacolato di Maria . Il Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione , Mons. Rino Fisichella, nella lettera indirizzata al Vescovo di Leiria-Fatima Mons. Antonio Marto, comunica che “tutte le realtà ecclesiali di spiritualità Mariana” sono invitate a partecipare alla Giornata Mariana, un incontro che prevede il giorno 12 un pellegrinaggio alla tomba dell’Apostolo Pietro e altri momenti di preghiera e di meditazione , e il giorno 13 la celebrazione eucaristica presieduta da Papa Francesco in Piazza San Pietro. Mons. Rino Fisichella scrive : «E’ desiderio vivo del Santo Padre che la Giornata Mariana possa avere come speciale segno una delle Icone Mariane tra le più significative per i cristiani di tutto il mondo e, per questo motivo, abbiamo pensato alla amata Statua originale

La Statua della Madonna lascerà il Santuario di Fatima in Portogallo la mattina del 12 ottobre e ritornerà in Santuario nel pomeriggio del giorno 13 . Due giorni significativi per l’umanità , specialmente il giorno 13 ottobre , in cui anche il Movimento del Messaggio di Fatima è stato chiamato ad unirsi a questo evento mondiale ,e per questo è stato organizzato un pellegrinaggio regionale che coinvolgerà diverse Diocesi della Toscana , grazie ai nostri collaboratori regionali del Movimento che hanno fatto si che questa notizia raggiungesse tutte le Diocesi della regione . Il Movimento è felice di constatare ancora una volta l’attaccamento di Papa Francesco all’Immagine della Madonna di Fatima e al Suo Messaggio anche dopo la consacrazione del suo Pontificato avvenuta il 13 maggio scorso presso il Santuario di N.S. Di Fatima ad opera del Patriarca di Lisbona e di tutti i Vescovi del Portogallo . I Pellegrini partiranno da Livorno , da Montecatini Terme ,e da Firenze , con la Benedizione del Vescovo Mons. Simone Giusti , Presidente del Movimento del Messaggio di Fatima . Alessandra e Silvia M.M.F

■ IL CONVEGNO diocesano e la veglia missionaria

Una Chiesa che sperimenta nuove strade Un momento di riflessione, preghiera e lavoro per il futuro della Chiesa livornese ella chiesa di S. Andrea si è aperto il Convegno diocesano incentrato sull’Anno della fede e sul Primo Annuncio, ma è stato anche il motivo di celebrare la Giornata Missionaria Mondiale sul tema: “Sulle strade del mondo”. La Veglia Missionaria è stata guidata dal diacono Fulvio Falleni che, in apertura dell’incontro, ha sottolineato che il momento di preghiera voleva coniugare l’esperienza della Giornata Mondiale della Gioventù di Rio con il percorso della Pastorale diocesana basata quest’anno appunto sul Primo Annuncio. L’incontro, presieduto dal Vescovo monsignor Simone Giusti è stato animato dal coro dei giovani della parrocchia di S. Andrea che hanno intonato i canti: “Come tu mi vuoi”, “Ogni mia parola”, “Laudate omnes gentes”. Dopo la lettura del brano del Vangelo (Lc.8. 1-8) il Vescovo ha iniziato la

N

Presidente dell’AIMC di Livorno, la Dr. Enrica Talà che dirige l’Ufficio Scuola della Diocesi, ha sottolineato l’importanza della passione che ciascuno deve avere per l’educare e nella scuola, pur attraversando disagi, gli insegnanti devono essere strumenti di pace . Ricordando don Milani ha citato un suo pensiero che dice: “ La scuola siede tra passato e futuro e deve averli presenti entrambi: Il maestro deve essere per quanto può un profeta; scrutare i segni dei tempi, indovinare negli occhi dei ragazzi le cose belle che essi vedranno chiare domani e che noi vediamo solo in modo confuso”. Ha anche esternato il lutto e la vicinanza per le vittime di Lampedusa e il dolore per gli sbarchi criminali. Durante la celebrazione eucaristica è stata ricordata la mamma di Enrica: Giovanna Talà, recentemente scomparsa, anche lei insegnante che con tanta generosità si è spesa perché ai giovani fosse trasmessa quella sete del sapere e quella passione per diventare persone e cittadini, lavoratori responsabili, attivi e competenti. Mo.C.

della Madonna di Fatima».

sua riflessione invitando tutti i presenti a “rimeditare” le parole di Papa Francesco: come Chiesa bisogna “curare le ferite e rinsaldare il cuore dei fedeli”, una Chiesa che non è solo fatta per accogliere e ricevere, ma deve essere soprattutto una Chiesa “che sperimenta nuove strade”. Si tratta allora di andare “con audacia e coraggio” verso coloro che non la frequentano più o che non l’hanno mai frequentata. Nelle nostre parrocchie -ha sottolineato monsignor Giusti- ci sono tanti giovani e adulti non battezzati: ma chi li cerca?. Citando Giovanni Paolo II il Vescovo ha aggiunto che la Chiesa si accresce donandola, come cristiani la dobbiamo testimoniare con le opere, ma questo non è sufficiente se non c’è l’annuncio e la missionarietà. La proposta che ci viene da Papa Francesco -ha continuato- è quella di una Chiesa più semplice, che tutti

Fotografia: Roberto Olivato

possono capire, ma anche più profonda nei contenuti, e più irradiante come i raggi del sole, spetta a noi dunque testimoniare l’amore di Dio con l’attenzione verso la persona, che deve essere sempre posta al centro di tutto, ponendoci in mezzo alla gente e in mezzo agli ultimi. Nel suo viaggio ad Assisi, Papa Francesco ha detto che San Francesco aveva fatto la scelta di imitare Cristo, per questo si era fatto povero per arricchire noi, nel crocefisso infatti lo sguardo di Gesù parla al cuore, al nostro cuore, e chi si lascia guardare da lui viene ricreato, e tutti dobbiamo portare l’esperienza della pace che Gesù ci ha donato. Quando si è missionari -ha aggiunto- non si ha paura di nulla, bisogna agire “con mitezza e umiltà di cuore” perché è l’amore che sempre converte. Il Vescovo ha terminato la riflessione ricordando due compiti: creare centri di ascolto della Parola di

Dio, creare dei cristiani adulti nella fede, infatti la fede non è mai un fatto privato ma è ascolto che deve diventare annuncio. Il diacono Falleni ha poi invitato alcuni giovani che avevano partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù di Rio a raccontare la propria esperienza: così Francesco ha rinverdito i giorni di felicità e vera amicizia trascorsi insieme alla moglie e ai figli con persone affabili e sempre disponibili, Giovanni ha messo in rilievo l’entusiasmo di vedere come si vive la fede “nell’altra parte del mondo”, una fede accompagnata dall’accoglienza, dalla spontaneità, dalla libertà e dalla gioia, anche Renzo, uno dei tanti volontari, ha raccontato dell’accoglienza meravigliosa e dell’amicizia che ha subito unito i giovani provenienti da tutto il mondo. E’ poi seguito il mandato missionario con il quale -ha detto

Falleni- viene rinnovato l’impegno personale e della nostra Chiesa a farsi annunciatori di Cristo sulle strade del mondo. L’impegno ha riguardato i lavoratori, i bambini, le mamme e i loro figli appena nati, le donne, gli immigrati, coloro che hanno letto le intenzioni hanno portato vicino all’altare le scarpe di un operaio, le scarpe di un bambino, quelle di un neonato, le scarpe di una donna e quelle di un immigrato, tutto questo a dimostrazione del “cammino sulle strade del mondo”. Dopo il canto finale i convegnisti hanno proseguito i lavori partecipando ai “laboratori di ricerca e discernimento” che si sono tenuti nelle Sale del Vescovado e nel Teatro della parrocchia di Sant’Andrea. Gianni Giovangiacomo DURANTE IL CONVEGNO E LA VEGLIA MISSIONARIA, SONO STATI RACCOLTI 537,81 EURO A FAVORE DELLE MISSIONI


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LA SETTIMANA DI LIVORNO

13 ottobre 2013

Presentato il nuovo macchinario per la lotta ai tumori

SHINE! Una notte per i ricercatori

DI FABIO

FIGARA

a ben nove anni la Commissione Europea per la Ricerca e l’innovazione promuove la “Notte dei Ricercatori” ogni quarto venerdì di settembre, coinvolgendo ben 300 città di tutto il Continente con eventi speciali dedicati al lavoro degli scienziati. In Italia hanno aderito all’iniziativa ben 31 capoluoghi, tra cui 4 toscani (Livorno, Pisa, Lucca e Massa Carrara), organizzando conferenze e visite guidate in poli scientifici di alto livello. Nella nostra città la prima parte della rassegna si è svolta nel tardo pomeriggio nei locali del Polo Universitario per i Sistemi Logistici “Villa Letizia”, in via dei Pensieri 60: hanno aperto il ciclo di conferenze previste Alessandra Guidi, Prorettore per l’Internazionalizzazione dell’Università di Pisa, e Marco Malvaldi, noto autore dei romanzi gialli del “ Bar Lume” editi da Sellerio e assegnista di ricerca, che ha esordito ponendo il problema sul modo in cui un ricercatore affronta lo studio scientifico. La molla che fa scattare il meccanismo, la voglia di scoprire, non è altro che “l’ignoranza”, cioè

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LA TAC-PET

Nelle sale di Villa Letizia e del Museo di Storia Naturale di via Roma, si è svolta la rassegna «Scientists are Humans. Interactive Night of Entertainment!», una serata interamente dedicata alla ricerca scientifica quel cercare una spiegazione “a ciò che ancora non si riesce a spiegare”. Tuttavia dev’essere possibile gestire questa “nonconoscenza”, e approfondire la ricerca, soprattutto in un mondo come quello attuale, in cui internet rischia di darci una “conoscenza apparente”. A seguire gli interventi di Leonardo Vanni del Consorzio Polo

Un approfondimento all’interno del convegno scientifico

La legge sulla privacy: problemi e normative nostri dati sono dappertutto, ma che fine fan« Ino?» Inizia così il proprio intervento Enza Pel-

lecchia, docente di diritto privato e ricercatrice sulla tutela della privacy della Facoltà di Giurisprudenza di Pisa. «Bisogna studiare in modo approfondito i cambiamenti che stiamo vivendo. Lo scopo della nostra ricerca è proprio di poter valutare quali regole necessitino ai giudici e agli organi di tutela per poter intervenire in caso di abuso e di lesioni della dignità umana, in un mondo che si evolve velocemente.» Indubbiamente i nostri dati ci appartengono, ma con lo sviluppo di nuove tecnologie e dei mezzi di comunicazione, dal pagamento con il bancomat ai social network, lasciamo dietro di noi una scia di “briciole” che vengono raccolte da aziende, società e operatori, che le riutilizzano per ricerche di mercato o, nei casi più estremi, per abusarne in altro modo. «Viene così a crearsi una doppia immagine di ciò

tecnologico “Magona” di Cecina, che ha illustrato i risultati della “new Basalt Boat” (simpaticamente detta "barca vulcanica"), la prima imbarcazione in fibra di basalto, di Veronica Zoppé, biologa del CNR di Pisa, con il video delle animazioni 3D dei processi molecolari, e di Enza Pellecchia, docente della Facoltà di Giurisprudenza di Pisa,

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che ha tenuto una lezione sui problemi legati alla Privacy e alle informazioni che circolano su di noi in internet. Contemporaneamente, in altre sale messe a disposizione dall’Università, l’Associazione Itinera Progetti e Ricerche ha coinvolto numerosi bambini in semplici laboratori, per far scoprire loro il mondo

che in realtà siamo perché, ad esempio, non è detto che andare spesso su un sito che parla del Buddismo mi categorizza come aderente a quella religione. Sono quindi informazioni tolte da un contesto specifico solo per fini fuori dal nostro controllo». Il pericolo è creare così una sorta di discriminazione di categorie o di persone. E per non parlare dei problemi di bioetica come il testamento biologico. L’Italia è stato il primo Paese ad aver avuto una normativa specifica su tali questioni, con giuristi di livello internazionale come Stefano Rodotà. Ma, ad esempio, in paesi come gli Stati Uniti, in cui è nata la concezione di trattamento dei “dati personali”, non troviamo un complesso di norme che tuteli il cittadino sotto questo punto di vista: addirittura «le assicurazioni chiedono la mappatura del patrimonio genetico per valutare l’esposizione e l’eventuale incidenza di certe malattie, al fine di aumentare la rata per le cure mediche, mentre ci sono stati casi di alcuni lavoratori licenziati perché “predisposti geneticamente” a contrarre determinate patologie.» Quindi è importante ricercare una soluzione normativa maggiormente efficace, ma porre anche personalmente l’attenzione su questo problema, ogni giorno. «Come cittadini - conclude - abbiamo il diritto al controllo dei nostri dati, perché siamo noi stessi la frontiera della nostra tutela.»

della scienza attraverso il gioco. Fino a sera è continuata l’esposizione di numerosi progetti di ricerca: il robot “Octopus”, la cui struttura è ispirata al polpo, per attività di recupero, esplorazione e studio dei fondali marini nell’ambito dei progetti PoseiDRONE I e II, sviluppato dai ricercatori del Centro di Ricerca “Scoglio della Regina” con la collaborazione della Fondazione Livorno e della Scuola Superiore “S.Anna” di Pisa; i video sugli studi di Cosmologia della Scuola Superiore Normale di Pisa; il veicolo subacqueo VFides della fabbrica Wass, che può raggiungere grandi profondità senza pilota a bordo, e che verrà testato nelle acque livornesi agli inizi del 2014; l’androide del progetto “FACE”, un sistema integrato ideato dai ricercatori pisani grazie alla collaborazione tra Centro “E. Piaggio’’ e la Fondazione “Stella Maris’’, per aiutare i bambini e gli adulti affetti da autismo. E solo per citarne alcuni. La manifestazione è proseguita in serata con le visite guidate al planetario e alle sale del mare e dell’Uomo del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo “Villa Henderson”, in via Roma, con la direttrice Anna Roselli e il conservatore Antonio Borzatti. Per essere aggiornati sulle attività di Shine! è possibile consultare il sito www.ricercatori.eu LA FRASE “Un paese che voglia rimanere ricco deve investire su scienza, tecnologia e discipline umanistiche e sociali” Giuseppe Iannaccone Coordinatore di SHINE! - La Notte dei Ricercatori in Toscana - 2013 (dal sito ufficiale)

ella struttura dell’ospedale cittadino, il sindaco, N Alessandro Cosimi ha inaugurato mediante il tradizionale taglio del nastro la nuova apparecchiatura Tac-Pet che verrà utilizzata dalla Medicina Nucleare. Il dottor Nicola Mazzuca, direttore dell’Unità Operativa di Medicina Nucleare ha spiegato ai visitatori che si tratta di una apparecchiatura “ibrida” in quanto accoppia le funzioni della Tac con quelle della Pet, le immagini vengono sovrapposte simultaneamente così da ottenere una visione completa e precisa dell’attività cellulare del paziente. La nuova apparecchiatura viene utilizzata soprattutto in campo oncologico, infatti la migliore definizione delle neoplasie consente l’uso di terapie più puntuali, verifica la presenza di eventuali metastasi, determina o meno l’uso di trattamenti di radioterapia o di chemioterapia. Le immagini ottenute sono perciò un valido aiuto per le decisioni cliniche che saranno prese riguardo ai pazienti, limitando il numero delle procedure diagnostiche invasive e contribuendo ad effettuare le scelte terapeutiche migliori. Dopo la presentazione del macchinario si è tenuta la conferenza stampa rivolta alle autorità e alla stampa, nel corso della quale il dottor Mazzuca ha avuto occasione di chiarire che la nuova Tac-Pet si muove su una struttura mobile, arriva e parte su un camion particolarmente attrezzato della “Mobile Diagnostic” e si ferma a Livorno per un giorno alla settimana, è però prevista per il futuro una presenza di due o tre giorni. Il paziente è sottoposto a 50/60 minuti di attesa durante i quali gli viene iniettata per via endovenosa la dose minima di una sostanza radioattiva, l’esame dura dai 10 ai 15 minuti. La diagnosi finale proviene dalla collaborazione stretta con gli altri medici clinici che valutano insieme la risposta da dare al paziente. Il sindaco Cosimi facendo poi riferimento alla tragedia di Lampedusa ha sottolineato la disparità incredibile che esiste tra i popoli, ha messo in rilievo che le nuove tecnologie impegnano molto l’intero personale e tutto ciò spinge a riflettere su cosa si può fare di meglio per la sanità toscana. Ha poi concluso dicendo che un ospedale a padiglioni non è più sufficiente e che c’è bisogno di dare ai cittadini una prestazione che è la conseguenza di un loro diritto, bisogna perciò ricercare elementi di compromesso con il privato per poter fornire delle prestazioni integrate. Il direttore generale dell’Azienda Usl 6, Eugenio Porfido, ha chiaramente detto che ci troviamo di fronte ad una rivoluzione, ad un cambiamento epocale, per cui innovare vuol dire anche ripensare il ruolo dei professionisti all’interno del sistema, c’è perciò la necessità di collaborazione e di integrazione fra tutti. La rete permette di uscire dalla logica del confine e bisogna sempre accettare le sfide che introducono qualità nei servizi. Non bisogna allontanarci -ha concluso- da dove il bisogno nasce, cioè dai pazienti, ed è necessario comprendere i nuovi bisogni con una rinnovata capacità di ascolto. La dottoressa Valeri, direttrice amministrativa dell’Usl 6, ha rilevato, riferendosi al nuovo macchinario,“che si spende di meno e e che si da un servizio migliore al territorio”. Ha ricordato che in questo caso l’Usl ha fatto un percorso insieme al Comune riuscendo a dare un servizio che evita alle persone di spostarsi verso i territori limitrofi. E’ stato noleggiato -ha aggiuntoquesto servizio mobile in completa sicurezza riguardo alle sostanze radioattive che vengono usate. Riguardo alla spesa, grazie alla forma del noleggio, l’Usl può risparmiare circa un milione di euro e lo scopo rimane quello che “il cittadino deve sentire la sua sanità vicina”. Il direttore sanitario dottor Giustarini ha concluso l’incontro evidenziando che la Tac-Pet è molto utile anche in altri settori, soprattutto in cardiologia, e che, grazie alla tecnologia, i rami della medicina sono ora strettamente collegati, ha finito dicendo che “siamo dei cittadini al servizio dei cittadini”. Gianni Giovangiacomo


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TOSCANA OGGI 13 ottobre 2013

LA SETTIMANA DI LIVORNO


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