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i grandi risultati della campagna03/23/2014 Avvenire europea PRESIDENTE Carlo Casini

l’attività del 2013. Quadro assolutamente positivo, anche se i quasi due milioni di firme sono stati ridotti dalle autorità nazionali e comunitarie a 1.721.509 perReduced gli errori materiali Copy to 74% che si sono registrati soprattutto negli altri Paesi Ue. Nonostante la riduzione, la campagna UnoDiNoi ha mostrato la sensibilità dif-

negativo, dall’emergere di «un’insistita richiesta del matrimonio e dell’adozione di minori da parte di coppie omosessuali e dalla redazione e diffusione documenti from original to fit di letter pagedell’Unar sull’educazione sessuale nelle scuole». Per Carlo Casini «la pericolosità di questo, che il nostro vicepresidente Gigli in due interpel-

zione della vita e di protezione del suo sviluppo verso una sempre più piena umanizzazione è assolutamente evidente». «Di conseguenza – ha proseguito Casini – abbiamo afPage : A10 fiancato ed affiancheremo convintamente le iniziative che altre organizzazioni (Forum delle famiglie, Sentinelle in piedi, Manif pour

«Uomo e donna? Non è innovativo Idea da bocciare»

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CHIARA DOMENICI

la congruità didattica e senza preclusioni di tipo ideologico». Eppure la preclusione "ideologica" è fin troppo evidente, visto che la lettera prosegue affermando che il progetto dei Baluardi «è teso ad una formazione una strategia semplice per «qualificare l’attività dell’affettività della persona secondo l’impostazione didattica»? Calpestare la Costituzione. Naturaldell’associazione stessa. Un’associazione che, è vero, mente per un intento lodevole, perché parlare come è appunto specificato sullo statuto, è segnatadi famiglia fondata sull’unione tra un uomo e una donmente orientata, sul piano culturale e ideologico». na, potrebbe «creare disagio». La replica ribadisce poi come «lo staff tecnico del CoÈ l’incredibile giustificazione arrivata dal Comune di mune abbia valutato che l’impoLivorno a proposito della vicenda stazione del progetto in questione dell’Associazione I Baluardi, esclupotesse creare disagio in bambini e sa dai progetti "Scuola Città" perragazzi educati con diverse sensiché nel proprio statuto sottolinea bilità ed in diverse condizioni fail principio secondo il quale apmiliari (convivenze, separazioni), punto «l’unica forma familiare pos- Ecco perché il Comune che non sono elementi di minorità, sibile è quella fondata sul matri- ha escluso un progetto ma la fotografia di una condizione monio tra un uomo e una donna e di una società multiforme». sulla reciproca fedeltà, oggi attac- educativo per le scuole Una valutazione fatta dunque non cata da modelli familiari alternatitanto sul progetto (che aveva come vi». Nella lettera si precisa che il proscopo quello di rafforzare la persogetto "Conosci il tuo cuore?!", prenalità dei ragazzi preadolescenti orientandoli a persentato dalla stessa Associazione, è stato scartato percorsi di affettività, amicizia e prevenzione al bullismo), ché non rispondente ai criteri di «innovazione e quaquanto su una valutazione del tutto discutibile a prolificazione didattica attraverso percorsi culturali e proposito dei principi che sono alla base dell’Associaziofessionali inediti». Caratteristiche presenti invece nel ne bocciata. fascicolo di proposte del Cred (Centro Risorse EducaNella lettera si precisa infine che «il Comune non vintive del Comune). cola nessuno» e che l’Associazione anche se esclusa «Uno staff tecnico (2 psicologhe e 9 pedagogiste) – dal fascicolo proposto dal Cred può proporre il procontinua la lettera, firmata dall’assessore Carla Ronprio corso. Quando si dice un Comune davvero di larcaglia – valuta la congruità degli obiettivi e le caratteghe vedute. ristiche psicopedagogiche dei progetti che vengono proposti dalle associazioni del territorio, sulla base del© RIPRODUZIONE RISERVATA

LIVORNO

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Caso a Livorno

La famiglia crea disagio In classe meglio altri “modelli”? Se l’intenzione del Comune di Livorno era quella di smentire il carattere ideologico dell’esclusione dell’associazione "I baluardi", temiamo abbia ottenuto l’effetto opposto. Nel suo comunicato, l’assessore Roncaglia dice che il progetto "non ha le caratteristiche di innovazione didattica richieste", senza però spiegare in quali parti non sarebbe innovativo. Anzi, l’unico rilievo che muove è, ancora una volta, legato ai principi dell’associazione e cioè alla sua difesa del modello familiare fondato sul matrimonio tra un uomo e una donna. Un’idea che, si sostiene, "crea disagio in bambini educati con diverse sensibilità". A questo punto, sarebbe interessante sapere che cosa intende l’assessore per "innovazione". Temiamo che si riferisca ai "modelli" promossi dall’ideologia gender che proprio in queste settimane entrano, eccome, in certe scuole. E senza nemmeno avvisare i genitori.

«Natalità, un piano può salvare l’Italia» Il demografo Blangiardo: ma ai giovani servono strumenti concreti, subito MILANO

«Giusto intervenire

ducare alla maternità. La Il nostro Paese sta sfida lanciata dal ministro della Salute Beatriattraversando un ce Lorenzin sulle pagine di Avinverno demografico» venire e che nei prossimi mesi potrebbe addirittura concretizConsensi alla proposta zarsi in un piano nazionale per lanciata da Lorenzin la natalità continua a riscuotere consensi. E non solo in amsu Avvenire bito sanitario, dove l’aspetto più interessante della proposta è quello legato alle tematiche della fertilità (e della cura della steto, articolando un piano per la rilità, troppo spesso sostituita natalità che tenga conto delle dal ricorso alla provetta). oggettive difficoltà del sistema «L’idea della Lorenzin è diromItalia? «Intanto rimettendo al pente anche dal punto di vista centro un’idea diversa di famisociale ed economico – spiega glia con figli. Che non è un il demografo Gian Carlo Blangruppo di disperati, o di parasgiardo –. Non c’è bisogno di risiti, ma una risorsa per il Paese cordare come l’Italia stia attravisto che quei figli pagheranno versando il peggiore degli inle pensioni di chi altrimenti non verni demografici e come la dele avrà», continua Blangiardo. natalità sia il sintomo più eviPiù sono, insomma, meglio sarà dente Copyright di un modo©culturalAvvenire per tutti. mente sbagliato di concepire la «E poi ci sarebbe tutta l’attività famiglia». Le “radiografie” del messa in campo dall’Osservamalato ci sono, secondo Blantorio nazionale per la famiglia,

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sotto i trent’anni, ma anche metterli nelle condizioni di farli, i figli. E per creare quelle condizioni bisogna ripartire dalla situazione in cui vengono messe le famiglie: come si può pretendere che una donna scelga di avere un figlio all’inizio del suo percorso professionale se questo significa discriminazione o addirittura licenziamento? «Ci sono poi i capitoli conciliazione e sostegno alla genitorialità, misure senza le quali è concretamente impossibile convincere i giovani al passo difficile di un figlio, figurarsi a quello considerato quasi impossibile di due o tre», prosegue Blangiardo. La buona notizia? La natalità, in Italia, è solo un valore latente. «Il desiderio di fare figli è ancora altamente diffuso e sono convinto che da qui si debba partire, facendo leva sulla propensione dei giovani a diventare genitori». Il nodo restano gli strumenti e per questo «il ministro Lorenzin dovrebbe pensare a un

IL MINISTRO educazione e di scelte sanitarie. «Aiutare la fertilità» Bisogna dire/ Powered con chiarezza avere March 23, 2014 10:44 byche TECNAVIA Una piccola rivoluzione un figlioam a trentacinque anni può «Rivoluzionaria». Così è stata definita

essere un problema, bisogna prendere decisioni per aiutare la fertilità in

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D C S M p i

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