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Incontro con le consacrate dell'Ordo Virginum Pescia 25 febbraio 2012 Sposa di Cristo nella Chiesa La dimensione comunitaria dell'Ordo Virginum nella Chiesa locale 1. Dato di fatto: quante volte si richiama nella consacrazione delle vergini la Chiesa e non solo la Chiesa, addirittura tutta l'umanità. + L'Ordo virginum non può essere compreso adeguatamente se non all'interno della Chiesa. + Soffermiamoci brevemente sulla parola "Chiesa". Nel termine greco Ekklesia vi è la parola chiamare. La Chiesa: + popolo di chiamati + chiamati da, cioè scelti da Cristo. Il Battesimo è la chiamata fondamentale + convocati, cioè chiamati con - Nella Chiesa non vi sono battitori liberi. Vi sono persone che credono di intendersela direttamente con il Padre eterno. + l'appartenenza in modo speciale alla Chiesa dei consacrati: consacrati dalla Chiesa per opera dello Spirito Santo, per la Chiesa. + Parlare allora di dimensione comunitaria dell'Ordo virginum è come andare alla fonte stessa dell'Ordo. 2.

Il fondamento della dimensione comunitaria

a. La persona è di per sé aperta agli altri e alla comunicazione. La dimensione comunitaria è dimensione fondante la persona stessa. ( Uscire da sé, Comprendere, Prendere su di sé, dare, essere fedele Mounier, Il personalismo, p.61 ed. Campanini-Pesenti) b.

La costituzione stessa della Chiesa evidenzia la dimensione comunitaria. Negli aspetti di ijtoinonia ( comunione ) e diaconia (servizio )

"Quando diciamo «comunione» pensiamo a quel dono dello Spirito per il quale l'uomo non è più solo né lontano da Dio, ma è chiamato a essere parte della stessa comunione che lega fra loro il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo e gode di trovare dovunque, soprattutto nei credenti in Cristo, dei fratelli con i quali condivide il mistero profondo del suo rapporto don Dio: Come ogni dono dello Spirito, la comunione genera nella Chiesa doveri e impegni e diventa programma di vita cristiana" (CEI, Comunione e comunità, 1981, n. 14). Vedere anche Christifìdeles Laici (n. 19) "Così la chiesa intera appare come «il popolo radunato nell'unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo»" (S. Cipriano) (Lumen Gentium, 4). "Il tema della "comunione in Dio e tra gli uomini presiede la stessa disposizione dei capitoli della costituzione.... Questa «comunione» nella Chiesa non è soltanto un dono.... mira e tende a propagarsi ad ogni uomo che non abbia ricevuto l'annuncio evangelico" (Costituzione dommatica.... LDC, p. 81 s). C.

Lo Spirito Santo fonte della comunione e del servizio

"Quando il Figlio ebbe compiuto l'opera che il Padre gli aveva affidato da attuare sulla terra (cf. Gv 17,4), fu mandato a Pentecoste lo Spirito Santo, per santificare in permanenza la chiesa. Si apriva così ai credenti l'accesso al Padre per mezzo di Cristo nell'unico Spirito (cf. Ef 2,18). Questi è lo 1


Spirito della vita, la sorgente di acqua zampillante per la vita eterna (cf. Gv 4,14; 7,38-39), con cui il Padre dà la vita agli uomini morti a causa del peccato, in attesa di far risorgere in Cristo anche i loro corpi mortali (cf. Rm 8,10-11). Lo Spirito inabita nella chiesa e nel cuore dei fedeli come in un tempio (cf. ICor 3,16; 6,19), in essi prega e attesta la loro condizione di figli adottivi (cf. Gal 4,6; Rm 8,15-16 e 26). Egli guida la chiesa verso la verità tutta intera (cf. Gv 16,13), la unifica nella comunione e nel servizio, la costruisce e la dirige mediante i diversi doni gerarchici e carismatici, e la arricchisce dei suoi frutti (cf. Ef 4,11-12; ICor 12,4; Gal 5,22). Con la forza del Vangelo fa ringiovanire la chiesa, la rinnova continuamente e la conduce all'unione perfetta col suo Sposo. Infatti lo Spirito e la Sposa dicono al Signore Gesù: Vieni! (cf. Ap 22,17)" (Lumen Gentium 4). La comunione non è semplice aspirazione degli uomini, un ideale da raggiungere, ma una realtà che regge la Chiesa e coloro che ne entrano a far parte con il Battesimo. Attraverso la Chiesa si riceve il dono dello Spirito Santo che è fonte di comunione. Bisogna certo, e lo diremo più avanti, operare e vivere la comunione, ma la comunione è essenzialmente un dono dello Spirito. d.

La Chiesa locale. Quando si parla di Chiesa è giusto pensare alla Chiesa universale, ma occorre vederla nella Chiesa particolare. La chiesa universale è la Chiesa fondata da Gesù che si realizza in ogni Chiesa locale. Ritengo che non ci sia abbastanza consapevolezza di questo nelle comunità cristiane " Localizzazione È un aspetto molto importante. Perché la parrocchia non può essere u n 'i s ol a autosufficiente? Semplicemente perché la parrocchia non è Chiesa. Il titolo di Chiesa in senso pieno corrisponde solamente alla Diocesi. La parrocchia è un'articolazione della Chiesa locale. Il Vaticano II tende a riservare il titolo di Chiesa locale solamente alla Diocesi e tratta poco della parrocchia. La preoccupazione è infatti di parlare dell'episcopato e in connessione con l'episcopato valorizza la Chiesa locale. Cosa significa Chiesa locale? È una riscoperta del Vaticano II. Era una nozione comune per tutto il primo millennio e ad un certo punto scompare. Si afferma in seguito un 'idea universalistica della Chiesa: pensare alla Chiesa nel mondo come un'unica grande diocesi di cui il Vescovo è il Papa. Quanti cristiani hanno ancora questa idea! Questa concezione non è corretta e si è affermata fino al Concilio Vaticano IL I vescovi venivano visti come funzionari, amministratori, ispettori, prefetti inviati dal Papa per un determinato territorio, la diocesi. Una conseguenza di questa visione universalistica, oltre al depotenziamento del ruolo del Vescovo, costituiva sentimento diffuso tra i fedeli. Quando ad esempio dico: a quale Chiesa stai pensando? Sono convinto che ciascuno pensa alla Chiesa universale, salta alla Chiesa universale. Questo è teologicamente sbagliato. Quando dico: vivi tu la Chiesa? Quale Chiesa? La Chiesa di Pescia. Devo avere una percezione locale della Chiesa. La Chiesa locale non è solo una struttura giuridica. La riflessione del Concilio su questo punto arriva a questa conseguenza: il Vaticano II ha imposto un orientamento a considerare le Chiese locali quali realizzazioni del mistero ecclesiale. Non come una parte nel tutto, ma come il tutto nella parte. La Chiesa non ha succursali. Pistoia è una parte dell'Italia: la Diocesi di Pescia non è una parte della Chiesa. La Chiesa locale non è un distretto, una provincia. Nella Lumen Gentium si dice: (n.26): "La Chiesa di Cristo è veramente presente" nelle Chiese locali" ( Giovanni Tangorra, Convegno Diocesano 2010). Malgrado la teologia del Vaticano II sfugge ai più la centralità della Chiesa locale, in cui si riflette per intero la Chiesa di Cristo, la Chiesa che noi diciamo universale. La Chiesa universale

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non è altro che la comunione che regge tutte le Chiese locali sotto l'autorità e la guida del Papa e del vescovi. e.

f.

Come vivere la comunione? È certamente questo il problema più impegnativo dei cristiani di una Chiesa. Se la comunione è un dato di fatto, come vivere la coerenza della comunione? Dalla comunione al servizio. Ciascuno porta il suo contributo alla comunione: come un una famiglia. Una famiglia va in crisi quando si scaricano i pesi solo su di una persona. Partecipazione: " Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo" (Galati 6,2). Il contributo dell'Ordo Virginum alla comunione nella Chiesa e nella Chiesa locale Consiglierei di riguardare la monizione che il Vescovo legge prima della consacrazione. + "Siete il segno di quel grande mistero che ha il suo pieno compimento nelle nozze di Cristo con la Chiesa" (monizione p.68) "Non a caso i santi Padri e dottori della Chiesa hanno dato alle vergini consacrate lo stesso titolo di sposa di Cristo che è proprio della Chiesa" (monizione p.68) Gesù è lo sposo. Una costatazione: la venerazione e la stima dei cristiani per i religiosi +

la testimonianza della totalità

+

Segno di fedeltà per la comunità cristiana.

+ La famiglia: "Abbiate un particolare sollecitudine nella preghiera per gli sposi". Uno dei cardini e insieme dei punti deboli della nostra vita cristiana. + La Chiesa locale: La disponibilità a far cresce la comunità. Lo speciale rapporto con Cristo sposo. Alimentare il senso della Chiesa locale. Essere sensibili ai passi delle Chiese locali. Questa appartenenza della vergini consacrate alla Chiesa, spinge a lavorare perché ciascuno all'interno della Chiesa possa offrire il suo contributo. + La parrocchia: famiglia di famiglie, cellula della Chiesa locale. "Ricordatevi che siete legate al servizio della Chiesa e dei fratelli..." Aiutare le persone a partecipare, ad essere parte viva della parrocchia, della comunità. Le difficoltà che si incontrano in una parrocchia. Le generosità, ma anche gli individualismi. "Nessuno si cura di me!". I riconoscimenti! Persone che sgomitano. +

La preghiera

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