Ordinazione Presbiterale - Teggiano

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DIOCESI DI TEGGIANO-POLICASTRO

SANTA MESSA PRESIEDUTA DA S.E. REV.MA MONS.

ANTONIO DE LUCA VESCOVO DI TEGGIANO-POLICASTRO CON IL RITO DI ORDINAZIONE PRESBITERALE

TEGGIANO - CHIESA CATTEDRALE 9 GIUGNO 2012



Da «Ordinazione del Vescovo, dei Presbiteri e dei Diaconi» Premesse - CEI: nota introduttiva Sacramentalità della Chiesa 1. Cristo, sommo ed eterno sacerdote, vive e opera nella Chiesa; la Chiesa rende attuale questo mistero di salvezza mediante la Parola, il Sacrificio, i Sacramenti, mentre riceve in se per la forza dello Spirito Santo, la vita del suo Signore da testimoniare al mondo. La liturgia, fonte e culmine dell’azione ecclesiale, postula dei ministeri di presidenza e di servizio nelle assemblee del popolo cristiano radunato per la glorificazione di Dio e la santificazione degli uomini11. Da questa sacramentalità della Chiesa - prolungamento del Cristo, sacramento primordiale di salvezza12 - scaturisce il significato essenziale della consacrazione-missione di quanti sono chiamati a predicare il Vangelo, a presiedere le azioni di culto e a svolgere un ruolo di guida nel popolo di Dio (cfr nn. 42. 136. 220)13. Ecclesiologia di comunione 2. Il principio dell’ecclesiologia di comunione configura la Chiesa articolata e servita da ministeri, non concentrati in pochi membri, bensì distribuiti con varietà e larghezza all’interno della comunità. I membri della Chiesa partecipano perciò attivamente alla vita e alla sua missione nella ricchezza e diversità dei doni dello Spirito14. La preghiera di ordinazione del diacono fa risaltare questa realtà della Chiesa: corpo del Cristo, varia e molteplice nei suoi carismi, articolata e compatta nelle sue membra, che mediante i tre gradi del ministero cresce e si edifica come tempio vivente in comunione di fede e di amore (cfr. n. 230). Sacerdozio comune e ordinato 3. Lo Spirito del Signore innesta e promuove nella Chiesa, tutta profetica, sacerdotale e regale, una presenza multiforme e gerarchica di servizi che, nella diversità di essenza e di grado, sono tutti ordinati 3


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all’edificazione dell’unico corpo di Cristo . I vescovi, successori degli Apostoli, per esercitare in modo pieno e articolato il ministero, devono essere coadiuvati dai presbiteri e dai diaconi16 e inoltre da vari ministeri e carismi, suscitati dallo Spirito secondo i bisogni dei luoghi e dei tempi, che è loro compito discernere, promuovere e valorizzare. Il nuovo rito delle ordinazioni richiama continuamente queste prospettive, in cui il tema centrale del ministero manifesta il suo significato più profondo: - ministero è servizio alla Chiesa radicata nella storia, attenta a cogliere i problemi e le attese del mondo in cui si vive; - ministero è dono di sé ai fratelli, per rendere autentica la loro crescita nella fede e coerente la testimonianza del regno del Signore. __________ 11

Cfr CONC. VAT. II, Costituzione sulla Sacra Liturgia, Sacrosanctum Concilium, nn. 2 e 7. Cfr C.E.I., Documento pastorale «I ministeri nella Chiesa», Roma, 15 settembre 1973, n. 3b. 12 Cfr CONC. VAT. II, Costituzione dogmatica sulla Chiesa, Lumen Gentium, n. 1. 13 Cfr GIOVANNI PAOLO II, Esortazione apostolica sulla formazione di sacerdoti nelle circostanze attuali, Pastores dabo vobis, 25 marzo 1992, n. 16. 14 Cfr CONC. VAT. II, Costituzione dogmatica sulla Chiesa, Lumen Gentium, n. 18. C.E.I., Documento pastorale «I ministeri nella Chiesa», Roma, 15 settembre 1973, n. 3a. Cfr GIOVANNI PAOLO II, Esortazione apostolica sulla vocazione e missione dei laici nella Chiesa e nel mondo, Christifideles laici, 30 dicembre 1988, n. 23. 15 Cfr CONC. VAT. II, Costituzione dogmatica sulla Chiesa, Lumen Gentium, n. 10. Cfr. C.E.I., Documento pastorale «I ministeri nella Chiesa», Roma 15 settembre 1973, n. 3c. Cfr C.E.I. Documento pastorale «Seminari e vocazioni sacerdotali», Roma, 11 ottobre 1979, n. 16. GIOVANNI PAOLO II, Esortazione apostolica sulla formazione di sacerdoti nelle circostanze attuali, Pastores dabo vobis, 25 marzo 1992, n. 17. 16 Cfr CONC. VAT. II, Costituzione dogmatica sulla Chiesa, Lumen Gentium, n. 20. Cfr CONGREGAZIONE DEL CULTO DIVINO, «Rito di ammissione tra i candidati al diaconato e al presbiterato», Edizione tipica, Città del Vaticano 1972, n. 5. Cfr C.E.I., Documento pastorale «Evangelizzazione e ministeri», Roma, 15 agosto 1977, nn. 47-48.

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Preparazione alla messa

VENI CREATOR

1. Veni, Creator Spiritus mentes tuorum visita Imple superna gratia quae tu creasti pectora.

6. Per te sciamus da Patrem, noscamus atque Filium, teque utriusque Spiritum credamus omni tempore.

2. Qui diceris Paraclitus, Altissimi donum Dei, fons vivus, ignis, caritas, et spiritalis unctio.

7. Deo Patri sit gloria et Filio, qui a mortuis surrexit, ac Paraclito, in saeculorum saecula. Amen.

3. Tu septiformis munere, digitus paternae dexterae; tu rite promissum Patris, sermone ditans guttura. 4. Accende lumen sensibus, infunde amorem cordibus, infirma nostri corporis, virtute firmans perpeti. 5. Hostem repellas longius, pacemque dones protinus, ductore sic te praevio, vitemus omne noxium.

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RITI DI INTRODUZIONE

Mentre il Vescovo, i Concelebranti, gli Ordinandi e i Ministri si avviano all'Altare si esegue il

Canto d’ingresso CANTATE AL SIGNORE, ALLELUIA

Rit. Cantate al Signore, alleluia, benedite il suo nome, alleluia. Cantate al Signore, alleluia, con inni di lode, alleluia. 1. Cantate al Signore un canto nuovo, da tutta la terra cantate a lui, benedite per sempre il suo nome, narrate alle genti la sua gloria. 2. Dio regna glorioso sulla terra, terribile e degno di ogni lode, date a lui la gloria del suo nome, prostratevi alla sua maestà. 3. Gioiscano i cieli e la terra davanti al Signore che viene, egli giudica il mondo con giustizia e con verità tutte le genti.

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Il Vescovo: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Tutti: Amen. Il Vescovo: La pace sia con voi. L’assemblea: E con il tuo spirito.

Il Vescovo: Fratelli e sorelle, eleviamo insieme un canto di lode al Signore, che ci riunisce oggi a celebrare il sacrificio eucaristico per l’Ordinazione presbiterale di questi figli carissimi, destinati a essere pastori per la Chiesa di Teggiano-Policastro. Essi, per il Battesimo, sono già parte viva del popolo sacerdotale ma, per l’imposizione delle mani, saranno consacrati ministri di Cristo, Maestro, Sacerdote e Pastore. Con il loro servizio contribuiranno a edificare il popolo di Dio che è la Chiesa. All’inizio di questa celebrazione imploriamo, insieme con loro, la misericordia del Padre e domandiamo il perdono dei nostri peccati.

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Pausa di silenzio Il Vescovo e l’assemblea: Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. Il Vescovo: Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. L’assemblea: Amen.

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Kyrie (De Angelis) La schola: Kyrie, eleison. L’assemblea:

Ky- ri- e,

e-

le- i- son.

e-

le- i- son.

La schola: Christe, eleison. L’assemblea:

Christe,

La schola: Kyrie, eleison. L’assemblea:

Ky- ri- e,

10

e-

le- i- son.


Gloria (De Angelis) Il Vescovo:

Schola ed assem-

Glo-ri- a in excel- sis

De- o

et in

ter-ra

blea:

pax homi-nibus bonĂŚ vo-lunta-tis.

be-ne-di-cimus te,

te,

tu- am,

Lauda- mus te,

a-do-ra- mus te,

gra-ti-as a-gimus ti-bi

glo-ri- fi-camus

propter magnam glo-ri-am

Domi-ne De-us, Rex cĂŚ-le-stis, De- us Pa- ter

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omni- po- tens. Domi-ne Fi- li u- ni- ge-ni-te,

Chri-ste,

Domi-ne De-us, Agnus

Pa- tris, qui tol-lis

De- i,

pecca- ta mun- di,

no-bis; qui tol-lis pecca-ta mundi,

Ie- su

Fi-li-us

mi-se-re-

re

susci-pe depre-ca-

ti- o- nem no- stram. Qui sedes ad dex-te-ram Pa-tris,

mi- se-re-re no-bis.

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Quo-ni-am

tu

so-lus Sanctus,


tu so- lus Domi- nus, tu so-lus Al- tis-si- mus, Ie- su

Chri-ste, cum Sancto

Pa- tris.

A-

Spi- ri- tu: in

glo-ri- a

De-i

men.

Colletta Il Vescovo: Preghiamo. Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa’ che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Tutti: Amen. 13


LITURGIA DELLA PAROLA

Prima lettura Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi Dal libro dell’Èsodo.

24, 3-8

In quei giorni, Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose a una sola voce dicendo: «Tutti i comandamenti che il Signore ha dato, noi li eseguiremo!». Mosè scrisse tutte le parole del Signore. Si alzò di buon mattino ed eresse un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d’Israele. Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore. Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l’altra metà sull’altare. Quindi prese il libro dell’alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: «Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto». Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole! ». Parola di Dio. Tutti: Rendiamo grazie a Dio.

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Salmo responsoriale dal Salmo 115 Il salmista: Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore. L’assemblea ripete: Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore.

1. Che cosa renderò al Signore, per tutti i benefici che mi ha fatto? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore. R. 2. Agli occhi del Signore è preziosa la morte dei suoi fedeli. Io sono tuo servo, figlio della tua schiava: tu hai spezzato le mie catene. R. 3. A te offrirò un sacrificio di ringraziamento e invocherò il nome del Signore. Adempirò i miei voti al Signore davanti a tutto il suo popolo. R.

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Seconda lettura Il sangue di Cristo purificherà la nostra coscienza.

Dalla lettera agli Ebrei.

9, 11-15

Fratelli, Cristo è venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso una tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano d’uomo, cioè non appartenente a questa creazione. Egli entrò una volta per sempre nel santuario, non mediante il sangue di capri e di vitelli, ma in virtù del proprio sangue, ottenendo così una redenzione eterna. Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca, sparsa su quelli che sono contaminati, li santificano purificandoli nella carne, quanto più il sangue di Cristo - il quale, mosso dallo Spirito eterno, offrì se stesso senza macchia a Dio - purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte, perché serviamo al Dio vivente? Per questo egli è mediatore di un’alleanza nuova, perché, essendo intervenuta la sua morte in riscatto delle trasgressioni commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l’eredità eterna che era stata promessa. Parola di Dio. Tutti: Rendiamo grazie a Dio.

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Sequenza Ecco il pane degli angeli, pane dei pellegrini, vero pane dei figli: non dev’essere gettato. Con i simboli è annunziato, in Isacco dato a morte, nell’agnello della Pasqua, nella manna data ai padri.

Buon pastore, vero pane, o Gesù, pietà di noi: nutrici e difendici, portaci ai beni eterni nella terra dei viventi. Tu che tutto sai e puoi, che ci nutri sulla terra, conduci i tuoi fratelli alla tavola del cielo nella gioia dei tuoi santi. Amen.

Acclamazione al Vangelo Il diacono porta solennemente il Libro dei Vangeli all’ambone, mentre l’assemblea acclama il Cristo presente nella sua Parola. Alleluia, alleluia. Io sono il pane vivo disceso dal cielo, dice il Signore, se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.

(Gv 6,51)

Alleluia. 17


Vangelo Questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue.

V. Il Signore sia con voi. R. E con il tuo Spirito. X Dal Vangelo secondo Luca. R. Gloria a te, o Signore.

Il primo giorno degli Àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: "Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?". Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi». I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua. Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio». Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. Parola del Signore. Tutti: Lode a te, o Cristo. Il Vescovo bacia il Libro dei Vangeli e benedice l’assemblea. 18


LITURGIA DELL’ORDINAZIONE



LITURGIA DELL’ORDINAZIONE Presentazione ed elezione Dopo la proclamazione del Vangelo ha inizio l’ordinazione dei presbiteri. Gli ordinandi sono invitati dal diacono: Si presentino coloro che devono essere ordinati presbiteri. Il Diacono chiama per nome gli ordinandi: Dalla Parrocchia Sacro Cuore di Gesù in Prato Perillo di Teggiano AntonioAlaaAltarcha. L’eletto risponde: Eccomi. Il Diacono: Dalla Parrocchia Santi Pietro e Benedetto in Polla Antonio Palma. L’eletto risponde: Eccomi. Il presbitero designato domanda al Vescovo di ordinare per il ministero presbiterale coloro che sono stati riconosciuti idonei: Reverendissimo Padre, la santa Madre Chiesa chiede che questi nostri fratelli siano ordinati presbiteri. 21


Il Vescovo lo interroga dicendo: Sei certo che ne siano degni? Il presbitero risponde: Dalle informazioni raccolte presso il popolo cristiano e secondo il giudizio di coloro che ne hanno curato la formazione, posso attestare che ne sono degni. Il Vescovo: Con l’aiuto di Dio e di Gesù Cristo nostro Salvatore, noi scegliamo questi nostri fratelli per l’ordine del presbiterato. L’assemblea, in segno di assenso, risponde: Rendiamo grazie a Dio.

Quindi il Vescovo tiene l’omelia. Segue una pausa di silenzio per la riflessione personale.

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Impegni degli eletti Solo gli eletti si alzano in piedi e si pongono davanti al Vescovo, che li interroga con queste parole: Figli carissimi, prima di ricevere l’ordine del presbiterato, dovete manifestare davanti al popolo di Dio la volontà di assumerne gli impegni. Volete esercitare per tutta la vita il ministero sacerdotale nel grado di presbiteri, come fedeli cooperatori dell’ordine dei vescovi nel servizio del popolo di Dio, sotto la guida dello Spirito Santo? Gli eletti rispondo insieme: Si, lo voglio. Il Vescovo: Volete adempiere degnamente e sapientemente il ministero della parola nella predicazione del Vangelo e nell’insegnamento della fede cattolica? Gli eletti: Si, lo voglio. Il Vescovo: Volete celebrare con devozione e fedeltà i misteri di Cristo secondo la tradizione della Chiesa, specialmente nel sacrificio eucaristico e nel sacramento della riconciliazione, a lode di Dio e per la santificazione del popolo cristiano? Gli eletti: Si, lo voglio. 23


Il Vescovo: Volete insieme con noi implorare la divina misericordia per il popolo a voi affidato, dedicandovi assiduamente alla preghiera, come ha comandato il Signore? Gli eletti: Si, lo voglio. Il Vescovo: Volete essere sempre più strettamente uniti a Cristo sommo sacerdote, che come vittima pura si è offerto al Padre per noi, consacrando voi stessi a Dio insieme con lui per la salvezza di tutti gli uomini? Gli eletti: Si, con l’aiuto di Dio, lo voglio. Quindi ciascuno degli eletti si avvicina al Vescovo, si inginocchia davanti a lui e pone le proprie mani congiunte in quelle del Vescovo. Il Vescovo: Prometti a me e ai miei successori filiale rispetto e obbedienza? L’eletto: Si, lo prometto. Il Vescovo: Dio che ha iniziato in te la sua opera, la porti a compimento. L’assemblea si alza in piedi.

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Litanie dei Santi Il Vescovo: Preghiamo, fratelli carissimi, Dio Padre onnipotente, perché colmi dei suoi doni questi figli che ha voluto chiamare all’ordine del presbiterato. Gli eletti si prostrano, tutti gli altri rimangono in piedi. Signore, pietà. Cristo, pietà. Signore, pietà. Santa Maria, Madre di Dio, San Michele, SantiAngeli di Dio, San Giovanni Battista, San Giuseppe, Santi patriarchi e profeti, Santi Pietro e Paolo, Sant’Andrea, San Giovanni, San Marco, Santi apostoli ed evangelisti, Santa Maria Maddalena, Santi discepoli del Signore, Santo Stefano, Sant’Ignazio d’Antiochia, San Biagio, San Lorenzo, San Laverio, San Vito, Sante Perpetua e Felicita, Sant’Agnese, Santi martiri di Cristo,

Signore, pietà. Cristo, pietà. Signore, pietà. prega per noi. prega per noi. pregate per noi. prega per noi. prega per noi. pregate per noi. pregate per noi. prega per noi. prega per noi. prega per noi. pregate per noi. prega per noi. pregate per noi. prega per noi. prega per noi. prega per noi. prega per noi. prega per noi. prega per noi. pregate per noi. prega per noi. pregate per noi. 25


San Gregorio, Sant’Agostino Sant’Atanasio, San Basilio, San Martino, Santi Cirillo e Metodio, San Benedetto, San Cono, San Pietro Vescovo, San Lucido, San Francesco, Sant’Antonio di Padova, San Domenico, San Francesco Saverio, San Giovanni Maria Vianney, Sant’Alfonso Maria de’Liguori, San Gerardo Maiella, Santa Caterina da Siena, Santa Teresa d’Avila, Santa Teresa di Gesù Bambino, Beato Giovanni XXIII Beato Domenico Lentini, Santi e Sante di Dio, Nella tua misericordia, Da ogni male, Da ogni peccato, Dalla morte eterna, Per la tua incarnazione, Per la tua morte e risurrezione, Per il dono dello Spirito Santo, Noi, peccatori, ti preghiamo, Conforta e illumina la tua santa Chiesa, 26

prega per noi. prega per noi. prega per noi. prega per noi. prega per noi. pregate per noi. prega per noi. prega per noi. prega per noi. prega per noi. prega per noi. prega per noi. prega per noi. prega per noi. prega per noi. prega per noi. prega per noi. prega per noi. prega per noi. prega per noi. prega per noi. prega per noi. pregate per noi. salvaci, Signore. salvaci, Signore. salvaci, Signore. salvaci, Signore. salvaci, Signore. salvaci, Signore. salvaci, Signore. ascoltaci, Signore. ascoltaci, Signore.


Proteggi il Papa, i Vescovi, i sacerdoti e tutti i ministri del Vangelo, Benedici questo popolo a te consacrato, Benedici questi tuoi eletti, Benedici e santifica questi tuoi eletti, Benedici, santifica e consacra questi tuoi eletti, Manda nuovi operai nella tua messe, Dona al mondo intero la giustizia e la pace, Custodisci e conferma nel tuo santo servizio noi e tutto il popolo a te consacrato. Gesù, Figlio del Dio vivente, ascolta la nostra supplica.

ascoltaci, Signore. ascoltaci, Signore. ascoltaci, Signore. ascoltaci, Signore. ascoltaci, Signore. ascoltaci, Signore. ascoltaci, Signore. ascoltaci, Signore.

Gesù, Figlio del Dio vivente, ascolta la nostra supplica.

Il Vescovo: Ascolta, o Padre, la nostra preghiera: effondi la benedizione dello Spirito Santo e la potenza della grazia sacramentale su questi tuoi figli; noi li presentiamo a te, Dio di misericordia, perché siano consacrati e ricevano l’inesauribile ricchezza del tuo dono. Per Cristo nostro Signore. Tutti: Amen.

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Imposizione delle mani e Preghiera di Ordinazione

Ogni eletto si avvicina al Vescovo e si inginocchia davanti a lui, che impone le mani sul suo capo. Lo stesso fanno dopo di lui i presbiteri presenti. Il Vescovo dice quindi la Preghiera di Ordinazione: Signore, Padre Santo, Dio onnipotente ed eterno, artefice della dignità umana, dispensatore di ogni grazia, che fai vivere e sostieni tutte le creature, e le guidi in una continua crescita: assistici con il tuo aiuto. Per formare il popolo sacerdotale tu hai disposto in esso in diversi ordini, con la potenza dello Spirito Santo, i ministri del Cristo tuo Figlio. Nell’antica alleanza presero forma e figura i vari uffici istituiti per il servizio liturgico. AMosè e adAronne, da te prescelti per reggere e santificare il tuo popolo, associasti collaboratori che li seguivano nel grado e nella dignità. Nel cammino dell’esodo comunicasti a settanta uomini saggi e prudenti lo spirito di Mosè tuo servo, perché egli potesse guidare più agevolmente con il loro aiuto il tuo popolo. Tu rendesti partecipi i figli diAronne della pienezza del loro padre, perché non mancasse mai nella tua tenda il servizio sacerdotale previsto dalla legge per l'offerta dei sacrifici che erano ombra delle realtà future. 28


Nella pienezza dei tempi, Padre santo, hai mandato nel mondo il tuo Figlio Gesù, apostolo e pontefice della fede che noi professiamo. Per opera dello Spirito Santo egli si offrì a te, vittima senza macchia, e rese partecipi della sua missione i suoiApostoli consacrandoli nella verità. Tu aggregasti ad essi dei collaboratori nel ministero per annunziare e attuare l'opera della salvezza. Ora, o Signore, vieni in aiuto alla nostra debolezza e donaci questi collaboratori di cui abbiamo bisogno per l'esercizio del sacerdozio apostolico. Dona, Padre onnipotente, a questi tuoi figli la dignità del presbiterato. Rinnova in loro l’effusione del tuo Spirito di Santità; adempiano fedelmente, o Signore, il ministero del secondo grado sacerdotale da te ricevuto e con il loro esempio guidino tutti a un’integra condotta di vita. Siano degni cooperatori dell’ordine episcopale, perché la parola del Vangelo mediante la loro predicazione, con la grazia dello Spirito Santo, fruttifichi nel cuore degli uomini, e raggiunga i confini della terra. Siano insieme con noi fedeli dispensatori dei tuoi misteri, perché il tuo popolo sia rinnovato 29


con il lavacro di rigenerazione e nutriti alla mensa del tuo altare; siano riconciliati i peccatori e i malati ricevano sollievo. Siano uniti a noi, o Signore, nell'implorare la tua misericordia per il popolo a loro affidato e per il mondo intero. Così la moltitudine delle genti, riunita in Cristo, diventi il tuo unico popolo, che avrà il compimento nel tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Tutti: Amen.

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Vestizione degli abiti sacerdotali, unzione crismale e consegna del pane e del vino Terminata la preghiera di ordinazione gli ordinati si alzano e alcuni presbiteri li aiutano a rivestire la stola al modo sacerdotale e la casula. Nel frattempo si canta: Tu es sacerdos in aeternum secundum ordinem Melchisedech. Il Vescovo si cinge di un grembiule e unge con il sacro crisma le palme delle mani di ciascun ordinato, dicendo: Il Signore Gesù Cristo, che il Padre ha consacrato in Spirito Santo e potenza, ti custodisca per la santificazione del suo popolo e per l’offerta del sacrificio. Il Vescovo consegna a ciascun ordinato il pane sulla patena e il calice con il vino, preparati per la celebrazione della Messa, dicendo: Ricevi le offerte del popolo santo per il sacrificio eucaristico. Renditi conto di ciò che farai, imita ciò che celebrerai, conforma la tua vita al mistero della croce di Cristo Signore. Abbraccio di pace Quindi il Vescovo scambia con ciascun ordinato l’abbraccio e il bacio di pace dicendo: La pace sia con te. R. E con il tuo spirito. Altrettanto fanno tutti i presbiteri presenti. 31


Nel frattempo si canta: SERVO PER AMORE

1. Una notte di sudore sulla barca in mezzo al mare e mentre il cielo s'imbianca già tu guardi le tue reti vuote. Ma la voce che ti chiama un altro mare ti mostrerà e sulle rive di ogni cuore le tue reti getterai. Rit.: Offri la vita tua come Maria ai piedi della croce e sarai servo di ogni uomo, servo per amore, sacerdote dell'umanità. 3. Avanzavi nel silenzio fra le lacrime speravi che il seme sparso davanti a te cadesse sulla buona terra. Ora il cuore tuo è in festa perché il grano biondeggia ormai, è maturato sotto il sole puoi riporlo nei granai.

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Terminato il canto il Vescovo invita l’assemblea alla professione di fede: Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli. Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero; generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo; Alle parole: e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo, tutti si inchinano.

e per opera dello Spirito Santo si é incarnato nel seno della Vergine Maria e si é fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno é risuscitato, secondo le Scritture; é salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che é Signore e da la vita, e procede dal Padre e dal Figlio e con il Padre e il Figlio é adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. 33


LITURGIA EUCARISTICA Mentre vengono portate all’altare le offerte per il sacrificio, si esegue il Canto di offertorio BENEDETTO SEI TU SIGNORE

Rit.: Benedetto sei tu Signore, benedetto il tuo santo nome. Alleluja, alleluja. 1. Tu che hai fatto il cielo e la terra, Dio grande, Dio eccelso, Tu Re potente, benedetto sei Tu. R. 2. Tu che sei nostro Salvatore, Tu che doni gioia e vita, Tu Dio Santo, benedetto sei Tu. R. 3. Tu che sei grande nell'amore, Tu Signore di misericordia, Tu Dio clemente, benedetto sei Tu. R. Orazione sulle offerte Il Vescovo: Concedi benigno alla tua Chiesa, o Padre, i doni dell'unitĂ e della pace, misticamente significati nelle offerte che ti presentiamo. Per Cristo nostro Signore. Tutti: Amen. 34




PREGHIERA EUCARISTICA III Il Vescovo invita l’assemblea a innalzare il cuore verso il Signore nell’orazione e nell’azione di grazie e l’associa a sé nella solenne preghiera che, a nome di tutti, rivolge al Padre per mezzo di Gesù Cristo nello Spirito Santo. Prefazio L'Eucaristia memoriale del sacrificio di Cristo V. R. V. R. V. R.

Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito. In alto i nostri cuori. Sono rivolti al Signore. Rendiamo grazie al Signore nostro Dio. È cosa buona e giusta.

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre Santo, Dio onnipotente e misericordioso per Cristo nostro Signore. Sacerdote vero ed eterno, egli istituì il rito del sacrificio perenne; a te per primo si offrì vittima di salvezza, e comandò a noi di perpetuare l'offerta in sua memoria. Il suo corpo per noi immolato è nostro cibo e ci dà forza, il suo sangue per noi versato è la bevanda che ci redime da ogni colpa. 37


Per questo mistero del tuo amore, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo con gioia l'inno della tua lode: Sanctus (De Angelis)

Sanc-

tus,

Sanctus,

Sanc-

mi- nus De- us Sa-

cĂŚ- li et

excel-

sis.

ter-

ba- oth.

ra

Do-

Ple-ni sunt

glo- ri- a tu- a. Ho-sanna

Bene-di-

ne Do- mi-ni. Ho- san38

tus

ctus qui ve-

na

in

excel-

in

nit in nomi-

sis.


CP Padre veramente Santo, a te la lode da ogni creatura. Per mezzo di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, nella potenza dello Spirito Santo fai vivere e santifichi l’universo e continui a radunare intorno a te un popolo che da un confine all’altro della terra offra al tuo nome il sacrificio perfetto. CC Ora ti preghiamo umilmente: manda il tuo Spirito a santificare i doni che ti offriamo, perché diventino il corpo e X il sangue di Gesù Cristo, tuo figlio e nostro Signore, che ci ha comandato di celebrare questi misteri. Nella notte in cui fu tradito, egli prese il pane, ti rese grazie con la preghiera di benedizione, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse:

Prendete, e mangiatene tutti: questo è il mio Corpo offerto in sacrificio per voi. Il Vescovo presenta al popolo l’ostia consacrata e genuflette in adorazione.

Dopo la cena, allo stesso modo, prese il calice, ti rese grazie con la preghiera di benedizione, lo diede ai suoi discepoli, e disse: 39


Prendete, e bevetene tutti: questo è il calice del mio Sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me. Il Vescovo presenta al popolo il calice e genuflette in adorazione. Poi continua dicendo: Mistero della fede. L’assemblea: Annunziamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta. CC Celebrando il memoriale del tuo Figlio, morto per la nostra salvezza, gloriosamente risorto e asceso al cielo, nell’attesa della sua venuta ti offriamo, o Padre, in rendimento di grazie questo sacrificio vivo e santo. Guarda con amore e riconosci nell’offerta della tua Chiesa, la vittima immolata per la nostra redenzione; e a noi, che ci nutriamo del corpo e sangue del tuo Figlio, dona la pienezza dello Spirito Santo perché diventiamo in Cristo un solo corpo e un solo spirito. 1C Egli faccia di noi un sacrificio perenne a te gradito, perché possiamo ottenere il regno promesso 40


insieme con i tuoi eletti: con la Beata Maria, Vergine e madre di Dio, con i tuoi santi apostoli, i gloriosi martiri, San Cono, San Pietro Vescovo e tutti i santi, nostri intercessori presso di te. 2C Per questo sacrificio di riconciliazione dona, Padre, pace e salvezza al mondo intero. Conferma nella fede e nell’amore la tua Chiesa pellegrina sulla terra: il tuo servo e nostro Papa Benedetto, il nostro Vescovo Antonio, il collegio episcopale, tutto il clero e il popolo che tu hai redento. Assisti nel loro ministero i nostri fratelli Antonio e Antonio oggi ordinati presbiteri della tua Chiesa: fa’ che siano fedeli dispensatori dei santi misteri per l’edificazione del tuo regno. Ascolta la preghiera di questa famiglia, che hai convocato alla tua presenza nel giorno in cui il Cristo ha vinto la morte e ci ha resi partecipi della sua vita immortale. Ricongiungi a te, Padre misericordioso, tutti i tuoi figli ovunque dispersi. Accogli nel tuo regno i nostri fratelli defunti e tutti i giusti che, in pace con te, hanno lasciato questo mondo; concedi anche a noi di ritrovarci insieme a godere per sempre della tua gloria, 41


in Cristo, nostro Signore, per mezzo del quale tu, o Dio, doni al mondo ogni bene. CP Per Cristo, con Cristo e in Cristo, CC a te, Dio Padre onnipotente, nell’unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.

L’assemblea: Amen.

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RITI DI COMUNIONE Preghiera del Signore Il Vescovo: Obbedienti alla parola del Salvatore e formati al suo divino insegnamento, osiamo dire: Il Vescovo con le braccia allargate, insieme al popolo: Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Solo il Vescovo, con le braccia allargate, prosegue: Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni, e con l’aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore Gesù Cristo. Il popolo conclude con l’acclamazione: Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli. 45


Rito della pace Il Vescovo: Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace», non guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua Chiesa, e donale unità e pace secondo la tua volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Tutti: Amen. Il Vescovo: La pace del Signore sia sempre con voi. Tutti: E con il tuo spirito. Il Diacono invita il popolo: Scambiatevi un segno di pace. E tutti si scambiano vicendevolmente un segno di pace.

46


Mentre il Vescovo spezza il Pane Eucaristico, si canta: Agnus Dei (De Angelis) La schola:

A- gnus De- i, L’assemblea:

mi-se-re- re

La schola:

no- bis.

Agnus

De-

i,

L’assemblea:

pecca-ta mun- di:

mi-se-re- re

qui tol- lis La schola:

no- bis.

A- gnus

L’assemblea:

De- i,

qui tol-lis pecca-ta

mun- di: dona no- bis

pa- cem. 47


Il Vescovo, mostrando l’Ostia consacrata e il calice, dice: Beati gli invitati alla Cena del Signore. Ecco l’Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo. L’assemblea: O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma dì soltanto una parola ed io sarò salvato. Il Vescovo e i Concelebranti si comunicano al Corpo e Sangue di Cristo. Anche i fedeli ricevono la comunione.

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Canti di comunione LA VERA VITE

Rit.: Io son la vite, voi siete i tralci: restate in me, porterete frutto. 1. Come il Padre ha amato me così io ho amato voi, restate nel mio amore, perché la gioia sia piena.

2. Voi come tralci innestati in me vivete tutti nell'unità: unica in voi è la vita, unico in voi è l'amore.

3. Il tralcio buono che porterà frutti d'amore vivendo in me il Padre mio lo poterà perché migliore sia il frutto.

PANE DI VITA NUOVA

1. Pane di vita nuova vero cibo dato agli uomini, nutrimento che sostiene il mondo, dono splendido di grazia.

2. Sei l'Agnello immolato nel cui Sangue è la salvezza, memoriale della vera Pasqua della nuova Alleanza.

Tu sei sublime frutto di quell'albero di vita che Adamo non potè toccare: ora è in Cristo a noi donato.

Manna che nel deserto nutri il popolo in cammino, sei sostegno e forza nella prova per la Chiesa in mezzo al mondo.

Rit.: Pane della vita, sangue di salvezza, vero corpo, vera bevanda cibo di grazia per il mondo. 49


3. Vino che ci dà gioia, che riscalda il nostro cuore, sei per noi il prezioso frutto della vigna del Signore.

4. Al banchetto ci inviti che per noi hai preparato, doni all'uomo la tua Sapienza, doni il Verbo della vita.

Dalla vite ai tralci scorre la vitale linfa che ci dona la vita divina, scorre il sangue dell'amore.

Segno d'amore eterno pegno di sublimi nozze, comunione nell'unico corpo che in Cristo noi formiamo.

Rit.: Pane della vita, sangue di salvezza, vero corpo, vera bevanda cibo di grazia per il mondo. 5. Nel tuo Sangue è la vita ed il fuoco dello Spirito, la sua fiamma incendia il nostro cuore e purifica il mondo. Nel prodigio dei pani tu sfamasti ogni uomo, nel tuo amore il povero è nutrito e riceve la tua vita. 7. Vero Corpo di Cristo tratto da Maria Vergine, dal tuo fianco doni a noi la grazia, per mandarci tra le genti. Dai confini del mondo, da ogni tempo e ogni luogo il creato a te renda grazie, per l'eternità ti adori. 50

6. Sacerdote eterno Tu sei vittima ed altare, offri al Padre tutto l'universo, sacrificio dell'amore. Il tuo Corpo è tempio della lode della Chiesa, dal costato tu l'hai generata, nel tuo Sangue l'hai redenta.

8. A te Padre la lode, che donasti il Redentore, e al Santo Spirito di vita sia per sempre onore e gloria. Amen.


Dopo la comunione Il Vescovo: Preghiamo. Donaci, Signore, di godere pienamente della tua vita divina nel convito eterno, che ci hai fatto pregustare in questo sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Tutti: Amen.

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RITI DI CONCLUSIONE

Benedizione

Il Vescovo: Il Signore sia con voi. Tutti: E con il tuo spirito. Il diacono: Inchinatevi per la benedizione. Il Vescovo: Dio, che veglia sempre sulla Chiesa istituita dal suo Figlio, vi guidi e vi protegga con la grazia dello Spirito, perchĂŠ possiate adempiere generosamente la vostra missione di presbiteri.

Tutti: Amen. Il Vescovo: Egli vi renda nel mondo servi e testimoni della sua veritĂ e del suo amore e fedeli ministri della riconciliazione. Tutti: Amen. 52


Il Vescovo: Faccia di voi dei veri pastori che distribuiscano il pane e la parola di vita ai credenti, perché crescano sempre più nell’unità del corpo di Cristo. Tutti: Amen. Il Vescovo: E su voi tutti qui presenti, scenda la benedizione di Dio onnipotente Padre X e Figlio X e Spirito X Santo. Tutti: Amen.

Il diacono: Glorificate il Signore con la vostra vita.Andate in pace. L’assemblea: Rendiamo grazie a Dio.

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Canto finale

NOME DOLCISSIMO

1. Nome dolcissimo, nome d’amore tu sei rifugio al peccatore. Fra i cori angelici e l’armonia: Ave Maria! Ave Maria! 2. Soave al core è il tuo sorriso, o Santa Vergine del Paradiso. La terra e il cielo, a te s’inchina: Ave Maria! Ave Maria. 3. Sotto il tuo manto, o Madre mia, pura trascorra la vita mia. Tuo è il cuore e l’ama mia: Ave Maria! Ave Maria!

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Canti processionali

SALVE REGINA Salve, Regina, mater misericordiae; vita, dulcedo et spes nostra, salve. Ad te clamamus, exsules filii Evae. Ad te suspiramus, gementes et flentes In hac lacrimarum valle. Eia ergo, advocata nostra, illos tuos misericordes oculos ad nos converte. Et Iesum, benedictum fructum ventris tui, nobis post hoc exsilium ostende. O clemens, o pia, o dulcis Virgo Maria.

SUB TUUM PRAESIDIUM Sub tuum praesidium confugimus, Santa Dei Genetrix; nostras deprecationes ne dispicias in necessitatibus; sed a periculis cunctis libera nos semper Virgo gloriosa et benedicta.

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A CURA DELL’UFFICIO LITURGICO DIOCESANO

RIFERIMENTI ICONOGRAFICI

Le stampe in copertina e nelle pagine 5, 35 e 43 appartengono a collezioni private. .

La stampa a pagina 19 e tratta da «Pontificale Romanum» - Roma, 1848 conservato presso la Biblioteca Diocesana «Don Giuseppe Cataldo» di Policastro Bussentino.

Impaginazione e grafica Massimo La Corte STAMPA Via Degli Edili, 101 - SAPRI (SA) Tel. 0973 603365 - E-mail: legatoria.cesare@alice.it


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