Messale dell'Apertura della Porta della Misericordia

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Mentre il Vescovo e i ministri raggiungono le sedi per loro preparate si canta l’INNO DEL GIUBILEO. Terminato il canto, il Vescovo e i fedeli, in piedi fanno il SEGNO DELLA CROCE. Il Vescovo dice:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. L’assemblea risponde: Amen.

Segue il SALUTO, che il Vescovo rivolge all’assemblea allargando le braccia e dicendo:

La misericordia del Padre, la pace del Signore nostro Gesù Cristo, la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. L’assemblea risponde: E con il tuo spirito.

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RITO DELLA MESSA

Il Vescovo invita a benedire e a lodare Dio (cfr. Sal 103):

Gloria, Signore, che perdoni le colpe e guarisci tutte le infermità. L’assemblea risponde: Eterna è la tua misericordia.

Gloria, Signore, misericordioso e pietoso, lento all’ira e grande nell’amore. L’assemblea risponde: Eterna è la tua misericordia.

Gloria, Signore, tenero Padre verso i tuoi figli. L’assemblea risponde: Eterna è la tua misericordia.

Quindi il Vescovo rivolge al popolo una breve esortazione con queste parole:

Fratelli e sorelle carissimi, con lo sguardo fisso su Gesù e sul suo volto misericordioso, il Santo Padre, nella solennità della Beata Vergine Maria, la tutta santa, ha aperto il Giubileo straordinario che dischiude per tutti noi e per l’umanità intera la porta della misericordia di Dio. In comunione con la Chiesa universale, questa celebrazione inaugura solennemente l’Anno Santo, per la nostra Chiesa diocesana, preludio per una profonda esperienza di grazia e di riconciliazione. 6


RITO DELLA MESSA

Ascolteremo con gioia il Vangelo della misericordia, che Cristo Signore, Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo, sempre fa risuonare in mezzo agli uomini invitandoci a gioire per il suo amore annunciato instancabilmente ad ogni creatura. Terminata l’esortazione, il Vescovo dice l’orazione:

Preghiamo. E tutti, insieme con il Vescovo, pregano in silenzio per qualche momento. Quindi il Vescovo allarga le braccia e dice:

O Dio, autore della vera libertà, che vuoi raccogliere tutti gli uomini in un popolo solo libero da ogni schiavitù, e doni a noi tuoi figli un tempo di misericordia e di perdono, fa’ che la tua Chiesa, crescendo nella libertà e nella pace, splenda a tutti come sacramento di salvezza, e riveli e attui nel mondo il mistero del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. L’assemblea risponde: Amen.

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RITO DELLA MESSA

Segue la proclamazione del Vangelo da parte del diacono. VANGELO

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Dal Vangelo secondo Luca 15, 1-7

In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: "Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta". Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione».

Parola del Signore.

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RITO DELLA MESSA

Dopo la proclamazione del Vangelo si sosta brevemente in silenzio, quindi un lettore legge l’inizio della Bolla di indizione del Giubileo straordinario.

Dalla Bolla di indizione del Giubileo straordinario della misericordia, Misericordiae Vultus (1-3) Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi. Essa è divenuta viva, visibile e ha raggiunto il suo culmine in Gesù di Nazareth. Il Padre, «ricco di misericordia» (Ef 2,4), dopo aver rivelato il suo nome a Mosè come «Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà» (Es 34,6), non ha cessato di far conoscere in vari modi e in tanti momenti della storia la sua natura divina. Nella «pienezza del tempo» (Gal 4,4), quando tutto era disposto secondo il suo piano di salvezza, Egli mandò suo Figlio nato dalla Vergine Maria per rivelare a noi in modo definitivo il suo amore. Chi vede Lui vede il Padre (cfr. Gv 14,9). Gesù di Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua persona rivela la misericordia di Dio. Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza. Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro. Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato. Ci sono momenti nei quali in modo ancora più forte siamo chiamati a tenere fisso lo sguardo sulla misericordia per diventare noi stessi segno efficace dell’agire del Padre. E per questo che ho indetto un Giubileo Straordinario della Misericordia come tempo favorevole per la Chiesa, perché renda più forte ed efficace la testimonianza dei credenti.

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RITO DELLA MESSA

Al termine della lettura, per dare l’avvio alla processione, il diacono dice:

Fratelli e sorelle, avviamoci nel nome di Cristo: Egli è la via che ci conduce nell’anno di grazia e di misericordia. Ha quindi inizio la processione. Precede il turiferario con il turibolo fumigante, segue un diacono con la croce astile ornata a festa e, ai suoi lati, i ministranti con le candele accese; poi il diacono che porta il Libro dei Vangeli, quindi il Vescovo e, dietro di lui, i sacerdoti, gli altri ministri e i fedeli. Durante la processione si cantano le litanie dei Santi.

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RITO DELLA MESSA

INGRESSO NELLA CATTEDRALE Giunti alla porta della Cattedrale la processione si ferma. Il Vescovo acclama:

Apritemi le porte della giustizia, entreremo a rendere grazie al Signore (cfr. Sal 118,19). Mentre la porta viene aperta, il Vescovo continua:

È questa la porta del Signore: per essa entriamo per ottenere misericordia e perdono. Quindi il Vescovo si raccoglie brevemente in silenzio sulla soglia della porta. Poi il diacono consegna al Vescovo il Libro dei Vangeli. Il Vescovo stando sulla soglia lo tiene elevato rivolto verso l’assemblea, poi verso l’interno mentre si canta un canto adatto. Terminato il canto il vescovo varca la porta e si pone al lato destro. Riprende quindi la processione verso l’altare: precedono l turibolo, la croce e i candelieri; seguono il Vescovo con il libro dei Vangeli, i sacerdoti, gli altri ministri e i fedeli. Nel frattempo si canta il canto di ingresso. Il Vescovo, giunto all’altare, vi depone il Libro dei Vangeli. Quindi depone il piviale e indossa la casula. Bacia l’altare, lo incensa e si reca alla cattedra.

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RITO DELLA MESSA

MEMORIA DEL BATTESIMO Viene portato davanti al Vescovo un recipiente con l’acqua. Il Vescovo dice:

Fratelli e sorelle carissimi, supplichiamo il Signore perché benedica quest’acqua con la quale saremo aspersi in memoria del nostro Battesimo. Essa è invocazione di misericordia e salvezza in virtù della Risurrezione di Gesù Cristo. Tutti pregano per qualche momento in silenzio. Quindi il Vescovo, a mani giunte, prosegue:

O Dio onnipotente, origine e fonte della vita, benedici X quest’acqua e fa’ che noi tuoi fedeli, apersi da questa fonte di purificazione, otteniamo il perdono dei nostri peccati, la difesa dalle insidie del maligno e il dono della tua protezione. Nella tua misericordia donaci, o Signore, una sorgente di acqua viva che zampilli per la vita eterna, perché liberi da ogni pericolo possiamo venire a te con cuore puro. Per Cristo nostro Signore. L’assemblea risponde: Amen.

Il Vescovo prende l’aspersorio e asperge se stesso, i concelebranti, i ministri e il popolo, attraversando la navata della cattedrale. Intanto si esegue il canto.

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RITO DELLA MESSA

Tornato alla cattedra, il Vescovo dice:

Dio onnipotente ci purifichi dai peccati, e per questa celebrazione dell’Eucaristia ci renda degni di partecipare alla mensa del suo Regno. L’assemblea risponde: Amen.

Quindi il Vescovo, a mani giunte dice:

Preghiamo. E tutti, insieme con il sacerdote, pregano in silenzio per qualche momento. Quindi il Vescovo allarga le braccia e dice la COLLETTA:

O Dio, fonte della vita e della gioia, rinnovaci con la potenza del tuo Spirito, perché corriamo sulla via dei tuoi comandamenti, e portiamo a tutti gli uomini il lieto annunzio del Salvatore, Gesù Cristo tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. L’assemblea risponde: Amen.

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RITO DELLA MESSA

L

ITURGIA DELLA PAROLA

Il lettore si porta all’ambone e legge la PRIMA LETTURA; tutti l’ascoltano seduti. Per indicare la fine della lettura, il lettore aggiunge:

Parola di Dio. Tutti acclamano: Rendiamo grazie a Dio. Il salmista canta il SALMO; il popolo partecipa con il ritornello. Il lettore si porta all’ambone e legge la SECONDA LETTURA. Per indicare la fine della lettura, il lettore aggiunge:

Parola di Dio. Tutti acclamano: Rendiamo grazie a Dio. Segue il CANTO AL VANGELO. Intanto il Vescovo pone l’incenso nel turibolo. Poi il diacono, dopo aver chiesto la benedizione, si reca all’ambone per proclamare il VANGELO. Segue l’OMELIA.

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RITO DELLA MESSA

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli. Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero; generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo; Alle parole: e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo, tutti si inchinano.

e per opera dello Spirito Santo si é incarnato nel seno della Vergine Maria e si é fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno é risuscitato, secondo le Scritture; é salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.

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Credo nello Spirito Santo, che é Signore e da la vita, e procede dal Padre e dal Figlio e con il Padre e il Figlio é adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.


RITO DELLA MESSA

PREGHIERA UNIVERSALE Dopo la professione di fede, il Vescovo si rivolge ai presbiteri con queste parole:

Fratelli carissimi, presentiamo al Signore Gesù, che tutto opera secondo la volontà del Padre, le necessità dell’ora presente e invochiamo la sua misericordia.

Il cantore:

L’assemblea:

1. Preghiamo per la santa Chiesa di Dio. Lo Spirito Santo la renda sempre più maestra di verità e madre di misericordia, grembo fecondo di nuovi figli di Dio. 2. Preghiamo per la nostra Diocesi di Teggiano-Policastro. Lo Spirito Santo la fortifichi nell’unità e nella santità attorno al suo Vescovo Antonio, perché possa annunciare ad ogni uomo la misericordia del Padre. 3. Preghiamo per i responsabili delle istituzioni civili. Lo Spirito Santo generi in loro un vivo desiderio di servire ogni uomo e un’ardente passione per il bene comune. 4. Preghiamo per i peccatori e i violenti. Lo Spirito Santo guidi le loro coscienze a conoscere il dramma e la gravità del male e i loro cuori a ricevere guarigione e misericordia.

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RITO DELLA MESSA

5. Preghiamo per i missionari e i confessori. Lo Spirito Santo muova le loro labbra all’annuncio gioioso e franco del Vangelo e a pronunciare parole di speranza e di perdono. Il Sacerdote:

O Padre di eterna misericordia, ascolta la nostra preghiera e fa che i nostri cuori si convertano a te. Per Cristo nostro Signore. Amen.

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RITO DELLA MESSA

L

ITURGIA EUCARI STICA

I diaconi e i ministri incaricati portano all’Altare gli oli e il crisma ed il pane, il vino e l’acqua per la celebrazione. Giunta la processione alla sede il Vescovo riceve gli oli e le offerte.

Il Vescovo, all’altare, prende la patena con il pane e tenendola leggermente sollevata sull’altare, dice:

Benedetto sei tu,

Signore, Dio dell’universo: dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo pane, frutto della terra e del lavoro dell’uomo; lo presentiamo a te, perché diventi per noi cibo di vita eterna.

Quindi depone sul corporale la patena con il pane. Se non si esegue il canto di offertorio, l’assemblea acclama:

Benedetto nei secoli il Signore. Il diacono versa nel calice il vino, con un pò d’acqua dicendo sottovoce:

L’acqua unita al vino sia segno della nostra unione con la vita divina di colui che ha voluto assumere la nostra natura umana. 23


RITO DELLA MESSA

Il Vescovo prende il calice e tenendolo leggermente sollevato sull’altare, dice:

Benedetto sei tu,

Signore, Dio dell’universo: dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo vino, frutto della vite e del lavoro dell’uomo; lo presentiamo a te, perché diventi per noi bevanda di salvezza.

Quindi depone il calice sul corporale. Se non si esegue il canto di offertorio, l’assemblea acclama:

Benedetto nei secoli il Signore.

Il Vescovo, inchinandosi, dice sottovoce:

Umili e pentiti accoglici, o Signore, ti sia gradito il nostro sacrificio che oggi si compie dinanzi a te. Quindi si incensano le offerte e l’altare. Poi il diacono incensa il Vescovo e il popolo.

Il Vescovo, a lato dell’altare, si lava le mani dicendo sottovoce:

Lavami, Signore, da ogni colpa, purificami da ogni peccato.

Ritornando in mezzo all’altare, rivolto al popolo, dice:

Pregate, fratelli e sorelle, perché questa nostra famiglia, radunata nel nome di Cristo, possa offrire il sacrificio gradito a Dio Padre onnipotente. 24


RITO DELLA MESSA

L’assemblea risponde:

Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.

Il Vescovo, con le braccia allargate, dice l’ORAZIONE SULLE OFFERTE:

Sempre si rinnovi, Signore, l’offerta di questo sacrificio, che attua il santo mistero da te istituito, e con la sua divina potenza renda efficace in noi l’opera della salvezza. Per Cristo nostro Signore. L’assemblea acclama:

Amen.

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RITO DELLA MESSA

PREGHIERA EUCARISTICA

Il Vescovo inizia la Preghiera eucaristica con il PREFAZIO.

V. Il Signore sia con voi. R. E con il tuo spirito. V. In alto i nostri cuori. R. Sono rivolti al Signore. V. Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio. R. E cosa buona e giusta. A

È veramente cosa buona e giusta renderti grazie * e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, * Dio onnipotente ed eterno, * per Cristo nostro Signore e Redentore. **

B

Egli fu annunziato da tutti i profeti, * la Vergine Madre l’attese e lo portò in grembo con ineffabile amore, * Giovanni proclamò la sua venuta e lo indicò presente nel mondo. ** Lo stesso Signore, che ci invita a preparare il suo Natale * ci trovi vigilanti nella preghiera, * esultanti nella lode. **

A

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Per questo dono della tua benevolenza * uniti agli angeli e i santi, * con voce unanime * cantiamo l’inno della tua lode: **


RITO DELLA MESSA

Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell’alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell’alto dei cieli.

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RITO DELLA MESSA

PREGHIERA EUCARISTICA III

Il Vescovo, con le braccia allargate, dice: CP

Padre veramente santo, a te la lode da ogni creatura. Per mezzo di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, nella potenza dello Spirito Santo fai vivere e santifichi l’universo, e continui a radunare intorno a te un popolo, che da un confine all’altro della terra offra al tuo nome il sacrificio perfetto. Congiunge le mani, e tenendole stese sulle offerte, dice:

CC

Ora ti preghiamo umilmente: manda il tuo Spirito a santificare i doni che ti offriamo, Congiunge le mani e traccia un unico segno di croce sul pane e sul calice:

perché diventino il corpo e X il sangue di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, Congiunge le mani

che ci ha comandato di celebrare questi misteri. Nelle formule seguenti le parole del Signore siano dette con voce chiara e distinta, come è richiesto dalla loro natura.

Nella notte in cui fu tradito, prende il pane, e tenendolo alquanto sollevato sull’altare, prosegue:

egli prese il pane, ti rese grazie con la preghiera di benedizione, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli, e disse: inchinandosi leggermente

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RITO DELLA MESSA

Prendete, e mangiatene tutti: questo è il mio Corpo offerto in sacrificio per voi. Presenta al popolo l’ostia consacrata, la depone sulla patena e genuflette in adorazione. Poi continua:

Dopo la cena, allo stesso modo, prende il calice, e tenendolo alquanto sollevato sull’altare, prosegue:

prese il calice, ti rese grazie con la preghiera di benedizione, lo diede ai suoi discepoli, e disse: inchinandosi leggermente:

Prendete, e bevetene tutti: questo è il calice del mio Sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me. Presenta al popolo il calice, lo depone sul corporale e genuflette in adorazione. Poi canta: CP

Mistero della fede. Il popolo acclama cantando:

Annunziamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

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RITO DELLA MESSA

Poi, il Vescovo, con le braccia allargate, prosegue: CC

Celebrando il memoriale del tuo Figlio, morto per la nostra salvezza, gloriosamente risorto e asceso al cielo, nell’attesa della sua venuta ti offriamo, Padre, in rendimento di grazie questo sacrificio vivo e santo.

Guarda con amore e riconosci nell’offerta della tua Chiesa, la vittima immolata per la nostra redenzione; e a noi, che ci nutriamo del corpo e sangue del tuo Figlio, dona la pienezza dello Spirito Santo perché diventiamo in Cristo un solo corpo e un solo spirito. 1C

Egli faccia di noi un sacrificio perenne a te gradito, perché possiamo ottenere il regno promesso insieme con i tuoi eletti: con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, con san Giuseppe, suo sposo, con i tuoi santi apostoli, i gloriosi martiri, san Cono, san Pietro vescovo, e tutti i santi, nostri intercessori presso di te.

2C

Per questo sacrificio di riconciliazione, dona, Padre, pace e salvezza al mondo intero. Conferma nella fede e nell’amore la tua Chiesa pellegrina sulla terra: il tuo servo e nostro Papa Francesco, il nostro Vescovo Antonio, il collegio episcopale, tutto il clero e il popolo che tu hai redento.

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RITO DELLA MESSA

Ascolta la preghiera di questa famiglia, che hai convocato alla tua presenza nel giorno in cui il Cristo ha vinto la morte e ci ha resi partecipi della sua vita immortale. Ricongiungi a te, padre misericordioso, tutti i tuoi figli ovunque dispersi. Accogli nel tuo regno i nostri fratelli defunti e tutti i giusti che, in pace con te, hanno lasciato questo mondo; concedi anche a noi di ritrovarci insieme a godere per sempre della tua gloria, congiunge le mani

in Cristo, nostro Signore, per mezzo del quale tu, o Dio, doni al mondo ogni bene.

Prende sia la patena, con l’ostia, sia il calice, ed elevandoli insieme, canta: CP o CC

Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te, Dio Padre onnipotente, nell’unita dello Spirito Santo, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli. Il popolo acclama:

Amen.

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RITO DELLA MESSA

R

ITI D I COMUNIONE

Deposto il calice e la patena, il Vescovo, a mani giunte, canta:

Obbedienti alla parola del Salvatore e formati al suo divino insegnamento, osiamo dire: Con le braccia allargate, canta insieme al popolo:

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontĂ , come in cielo cosĂŹ in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.

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RITO DELLA MESSA

Solo il Vescovo, con le braccia allargate, continua:

Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni, e con l’aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore Gesù Cristo. Congiunge le mani. Il popolo conclude la preghiera con l’acclamazione:

Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli. Il Vescovo, con le braccia allargate, dice ad alta voce:

Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace», non guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua Chiesa, e donale unità e pace seconda la tua volontà. Congiunge le mani.

Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Il popolo risponde:

Amen. Il Vescovo, allargando e ricongiungendo le mani, dice:

La pace del Signore sia sempre con voi. Il popolo risponde:

E con il tuo spirito.

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RITO DELLA MESSA

Il diacono aggiunge:

In Cristo, che ci ha resi tutti fratelli con la sua croce, scambiatevi un segno di riconciliazione e di pace. E tutti si scambiamo vicendevolmente un segno di pace.

Il Vescovo prende l’ostia e la spezza sopra la patena, e lascia cadere un frammento nel calice, dicendo sottovoce:

Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.

Intanto si canta:

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace.

Il Vescovo, con le mani giunte, dice sottovoce:

Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo, che per volontà del Padre e con l’opera dello Spirito Santo morendo hai dato la vita al mondo, per il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue liberami da ogni colpa e da ogni male, fa’ che sia sempre fedele alla tua legge e non sia mai separato da te.

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RITO DELLA MESSA

Genuflette, prende l’ostia, e tenendola alquanto sollevata sulla patena, rivolto al popolo, dice ad alta voce:

Beati gli invitati alla Cena del Signore. Ecco l’Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo. E continua, dicendo insieme con il popolo:

O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato. Il Vescovo, rivolto all’altare, dice sottovoce:

Il Corpo di Cristo mi custodisca per la vita eterna. E con riverenza si comunica al Corpo di Cristo. Poi prende il calice e dice sottovoce:

Il Sangue di Cristo mi custodisca per la vita eterna. Prende poi la pisside e si porta verso i comunicandi.

Terminata la distribuzione della comunione si asterge la patena e il calice, mentre si dice sottovoce:

Il sacramento ricevuto con la bocca sia accolto con purezza nel nostro spirito, o Signore, e il dono a noi fatto nel tempo ci sia rimedio per la vita eterna. Secondo i casi, si può osservare, per un tempo conveniente il «sacro silenzio», oppure si può cantare un salmo o un canto di lode e ringraziamento.

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RITO DELLA MESSA

Il Vescovo, dalla sede, dice:

Preghiamo. E tutti, insieme con il Vescovo, pregano in silenzio per qualche momento. Quindi il Vescovo allarga le braccia e dice l’ORAZIONE DOPO LA COMUNIONE:

O Dio, nostro Padre, la forza di questo sacramento ci liberi dal peccato e ci prepari alle feste ormai vicine. Per Cristo nostro Signore. L’assemblea acclama: Amen.

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RITO DELLA MESSA

SALUTO ALLA MADRE DELLA MISERICORDIA Detta l’orazione dopo la comunione, il Vescovo dice:

Il nostro pensiero ora si volge alla Madre della Misericordia. La dolcezza del suo sguardo ci accompagni in questo Anno Santo, perché tutti possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio. L’assemblea invoca Maria, Madre di misericordia, con il canto dell’antifona Salve, Regina:

Salve, Regina, Mater misericórdiæ, vita, dulcédo et spes nostra, salve. Ad te clamámus, éxsules filii Evæ. Ad te suspirámus geméntes et flentes in hac lacrimárum valle. Eia ergo, advocáta nostra, illos tuos misericórdes óculos ad nos convérte. Et Iesum benedíctum fructum ventris tui, nobis, post hoc exsílium, osténde. O clemens, o pia, o dulcis Virgo María!

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RITO DELLA MESSA

R

ITI D I CONCLUS IONE

Il vescovo, in piedi, allarga le braccia e saluta il popolo dicendo:

Il Signore sia con voi. Il popolo acclama: E con il tuo spirito.

Il diacono invita i presenti a ricevere la benedizione con queste parole:

Inchinatevi per la benedizione.

Il vescovo continua:

Dio, che vi da la grazia di celebrare la prima venuta del suo Figlio e di attendere il suo avvento glorioso vi santifichi la luce della sua visita. R. Amen.

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RITO DELLA MESSA

Nel cammino di questa vita, Dio vi renda saldi nella fede, gioiosi nella speranza, operosi nella carità. R. Amen.

Voi che vi rallegrate per la venuta del nostro Redentore, possiate godere della gioia eterna, quando egli verrà nella gloria. R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente, Padre X e Figlio X e Spirito X Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. R. Amen.

Infine il diacono, rivolto verso il popolo, a mani giunte dice:

Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso. Andate in pace. Il popolo risponde:

Rendiamo grazie a Dio.

Il Vescovo bacia l’altare in segno di venerazione come all’inizio; fa quindi con i ministri la debita riverenza e torna in sacrestia.

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A CURA DELL’UFFICIO LITURGICO DIOCESANO


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