Tempo di Lions Nov-Dic 2015

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Novembre - Dicembre 2015

Periodico Bimestrale Anno 17 N°4

TEMPO DI LIONS Anno 17, n.4 - Novembre - Dicembre 2015 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. In L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 1 Dcb Padova - Reg. trib. Ve N.1273 del 3/12/1997

Notiziario dei Distretti 108 Ta1, Ta2, Ta3 della “The International Association of Lions Club”

DA AUGSBURG A MALTA

PACE, LIBERTÀ, NUOVO UMANESIMO

LIONS. I MIGRANTI E L’ACCOGLIENZA PAG. 6

SALVIAMO IL PIANETA E LA NATURA PAG. 8 E PAG. 20

GRANDI MESSAGGI DAI DISTRETTI TA1, TA2 E TA3 PAG. 23


APPLICAZIONI NFC BENVENUTI NELL’ERA DEI PRODOTTI PARLANTI Già adottata dai maggiori produttori di telefonia, la tecnologia NFC permette allo smartphone di superare i confini della comunicazione per assumere di volta in volta modalità di utilizzo diverse: da strumento per certificare un prodotto, a sistema per scambiare informazioni, da congegno per effettuare pagamenti a dispositivo per gestire il lavoro. L’altro attore della comunicazione NFC è il TAG: un microchip univoco dotato di buona memoria e applicabile ovunque. Con il semplice accostamento dello Smartphone al TAG NFC l’utente accede a contenuti personalizzati di qualsiasi genere (documenti, video, link) con la possibilità di interagire tramite SMS, mail, chiamate o comandi che si compongono automaticamente sul suo smartphone. • Anticontraffazione e tracciabilità • Valorizzazione del prodotto e servizio • Riposizionamento sul mercato di riferimento • Georeferenziazione del cliente e marketing dedicato • Monitoraggio delle vendite e della rete distributiva • Manutenzione programmata e assistenza • Sicurezza e controllo accessi

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SOMMARIO

EDITORIALE Favorire la pace e la comprensione fra i popoli

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ATTUALITÀ LCIF: Preston e il problema dei “migranti” Un gruppo di lavoro per l’emergenza immigrati Conferenza ONU di Parigi. Fermiamo la febbre del pianeta C ostante crescita di Alpine Lions Cooperation Finale Emilia: cittadinanza onoraria al Lions Club International Chiusura in bellezza ad EXPO 2015: Lions protagonisti La scomparsa del past direttore internazionale Giorgio Maggi SO.SAN.: progetto sanitario per gli italiani indigenti Incontro a Dubrovnik con il presidente Yamada

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AGORÀ Riflessione pacata e serena sull’attuale svolta epocale Il punto sull’Unione Europea: scarsa informazione dei cittadini “Laudato sì”, una enciclica per tutti L’istruzione alla base della tolleranza Formazione: “Dignità, Armonia, Umanità”

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DISTRETTO TA1 Rebesan: momenti ricchi di scambi e di confronto con i club Centro Studi: immigrazione, un fenomeno complesso da affrontare Centenario Lions, il progetto di eredità etica LNFFW, un progetto rivoluzionario per i Lions Lions al femminile. Camminata rosa a Venezia

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DISTRETTO TA2 Massud Mir Monsef: perfetta sintonia con soci e distretti vicini LCIF, il distretto procede a corrente alternata La fase distrettuale del “Poster per la Pace” A Udine il service su “Le nuove povertà” Lions Quest per sconfiggere i disagi giovanili

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DISTRETTO TA3 Buscato: i nuovi soci, mattoni del futuro Lorenzo Trubian, Young Ambassador per l’Italia Massimo Rossetto: diamo razionalità al nostro impegno Gigi Moncalvo presenta il libro “Agnelli segreti” Università di Padova, appuntamento con i “Percorsi di Pace” Conoscere la sordità. La lingua dei segni

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VITA DEI CLUB Distretti TA1 – TA2 – TA3

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PAGINE LEO

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TEMPO DI LIONS Notiziario dei Distretti 108 Ta1, 108 Ta2, 108 Ta3 della The International Association of Lions Club Anno 17, n.4 – Novembre - Dicembre 2015 Costo annuo abb.to € 7,98 Registrato presso il Tribunale di Venezia n.1273 del 3/12/1997

Redazione 108 Ta1: Tarcisio Caltran Via Bentegodi 1/B – 37036 S. Martino B.A. (VR) tcaltran@hotmail.com

Direttore Responsabile TARCISIO CALTRAN

Redazione 108 Ta2: Ernesto Zeppa Via San Liberale, 2 – 31044 Montebelluna (TV) ernestozeppa@tiscali.it

Condirettori: CLAUDIO GASPARINI (Ta1) ERNESTO ZEPPA (Ta2) RITA CARDAIOLI TESTA GIANFRANCO COCCIA e GIACINTO PESCE (Ta3)

Claudio Gasparini Via Orientale, 1 –37069 Villafranca di Verona (VR) claudio.gasparini55@vodafone.it

Redazione 108 Ta3: Rita Cardaioli Testa Via Foscolo, 11 – 35031 Abano Terme (PD) ritate@libero.it

Editore: The International Association of Lions club Distretti 108 Ta1, 108 Ta2 e 108 Ta3

Gianfranco Coccia Galleria Trieste, 6 – 35100 Padova coccia-v@libero.it

Governatori: VALTER REBESAN (Ta1) MASSUD MIR MONSEF (Ta2) GIANCARLO BUSCATO (Ta3)

Giacinto Pesce Strada Madonna Marina, 30 - 30019 Sottomarina (VE) Giacinto_Pesce@tin.it

Redazione centrale: Rumor Industrie Grafiche, via dell’Economia, 127 - 36100 Vicenza Distribuzione: Poste Italiane Spa Spedizione in abb. Postale D.L. 353/2003 (conv. In L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 1 Dcb Padova.

In copertina Wuei Jin Qian, Cina, 13 anni, vincitrice del concorso internazionale Lions “Poster per la Pace” 2014-2015

Impaginazione Grafica: Rumor Industrie Grafiche, via dell’Economia, 127 - 36100 Vicenza Stampa: Rumor Industrie Grafiche, via dell’Economia, 127 - 36100 Vicenza

L’articolo del Club Gemona Celti (Ta2) pubblicato nel numero scorso a pag. 54 ed attribuito erroneamente a Giancarlo Buodo è invece di

Rita Alviani, past presidente del club. Ci scusiamo con l’autrice per l’involontario errore.


EDITORIALE

“FAVORIRE LA PACE E LA COMPRENSIONE FRA I POPOLI”

I

di Tarcisio Caltran

tragici fatti che hanno segnato queste ultime settimane, a Parigi ed in tante altre pari del mondo ad iniziare dal Medio Oriente, condizionano necessariamente le riflessioni di fine anno, soprattutto per l’insensatezza di atti che hanno provocato tante vittime del tutto innocenti, il cui “torto” era quello che di vivere la vita normale di tutti i giorni. Il mondo è cambiato e continua a cambiare a grande velocità, senza soffermarsi un attimo a riflettere sul fatto che tutto questo finirà per distruggerlo, comunque per renderlo diverso, sia nei rapporti interpersonali sia in quelli nazionali. Come Lions abbiamo il dovere di guardare con fiducia al futuro, “nonostante tutto”, come si dice in questi casi, anche perché possiamo contribuire a migliorare questa situazione attraverso il dialogo, la condivisione, l’integrazione, la conoscenza di ciò che sembra dividerci in modo così forte. A quasi cento anni di distanza dalla nascita del Lions Club International possiamo constatare ogni giorno che quei valori originari, quegli scopi che sono ormai diffusi in tutto il mondo e coinvolgono milioni di persone, direttamente ed indirettamente, dimostrano nella pratica di essere più che mai validi. Occorre soltanto il coraggio, e la forza, di proseguire sulla strada tracciata da Melvin Jones, non senza per questo impegnarci ad adattarla alle situazioni dell’attuale momento, cercando di comprendere le trasformazioni epocali in atto, frutto di trasmigrazioni “bibliche”, di cui peraltro è ricca la storia umana fin dai tempi più antichi, ma che sono conseguenza anche di situazioni contingenti che si possono evitare. Nell’interesse di tutti. Tra queste la salvaguardia del pianeta, per la quale a colpirci più che le dichiarazioni di intenti, ormai rituali, sembra essere l’incapacità di operare finalmente secondo criteri non più rinviabili. La recente conferenza “planetaria” parigina lo ha confermato. Quest’ultimo numero dell’anno di “Tempo di Lions” si sofferma su tutto questo, offrendo qualche spunto,

per favorire una benché minima riflessione: se esiste davvero la volontà di agire si possono raggiungere obiettivi importanti! Come ho già detto, guardando con più coraggio, e, perché no, anche con più ottimismo al futuro che ci attende. Gli spunti non mancano. Basta vedere quello che i Lions riescono a fare nel mondo, basta osservare la miriade di iniziative sociali che tanti volontari, di tante associazioni ma anche singoli, riescono a portare a termine, sopperendo in tal modo anche alle costanti carenze delle Istituzioni. L’ONU, l’Unione Europea e gli organismi mondiali maggiori possono e devono fare di più, ma è chiaro che insieme tutto diventerebbe più facile, lasciando per un attimo perdere egoismi e personalismi, nazionalismi deleteri e sorpassati, divergenze religiose o politiche, per tornare all’uomo, ai suoi diritti insindacabili che comunque devono essere sempre rispettosi dell’altro, delle tradizioni storiche e culturali, delle leggi e delle consuetudini di ognuno. Tolleranza va a braccetto con il concetto di libertà, senza pretese di prevaricazioni, del tutto inaccettabili. Per concludere, anche a nome di tutta la Redazione, un grande augurio di Buone Feste a tutti i Lions del Triveneto, e d’Europa, unito all’auspicio di un Sereno 2016, ricco di iniziative sociali importanti nel segno del nostro “We Serve”.

EDITORIALE - 5


LCIF

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PRESTON E IL PROBLEMA DEI “MIGRANTI”

l problema “migranti” è da tempo al centro dell’attenzione della nostra rivista, e non potrebbe essere diversamente visti gli scopi e l’etica Lions. Ne abbiamo parlato spesso, e spesso lo hanno fatto i club nei loro incontri analizzando il problema sotto tanti punti di vista, perché nessuno può metterne in dubbio la complessità e le difficoltà ad esso collegate. A ribadire l’importanza dell’argomento, che vede spostamenti “biblici” da una terra all’altra, apparentemente senza una logica predefinita, e che in ogni caso deve trovare una soluzione, è l’interesse che la nostra Associazione sta dedicando al tema. Ce ne siamo occupati sulla rivista, se ne è occupato direttamente il Centro Studi del distretto Ta1, ma soprattutto si è fatto carico di questo aspetto drammatico lo stesso presidente internazionale della Fondazione Lions, Joe Preston, con una lettera a tutti i soci, in cui ricorda che è “attualmente in corso una crisi internazionale di rifugiati”, richiamando i doveri dell’etica lionistica. “A causa dei recenti conflitti nel Medio Oriente e in altre zone, milioni di persone hanno dovuto abbandonare il proprio paese e stanno cercando sicurezza e nuove opportunità in altri paesi, oppure in altre zone del proprio paese di origine. Molti di questi rifugiati viaggiano con pochissime cose e hanno bisogno di assistenza immediata per trovare cibo, riparo, indumenti caldi e altri beni di prima necessità. Come Lions non possiamo ignorare questi bisogni”, ha detto Preston. Una presa d’atto di quanto sta avvenendo ed un richiamo alle responsabilità anche sotto il profilo della formazione e dell’informazione dei soci, spesso disorientati di fronte a questa imponente migrazione, che ha mille sfaccettature, davanti alle quali i Lions sono spesso impotenti. Aggiunge Joe Preston: “Molti di voi vivete in paesi interessati dalla crisi e avete visto da vicino le esigenze di que-

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ste persone. I rifugiati potrebbero stare attraversando il vostro paese o potrebbero cercare di integrarsi nella vostra comunità”. Centinaia di migliaia di persone sono state costrette a lasciare le proprie case e a dirigersi verso l’Europa, dai paesi del Medio Oriente, generalmente a piedi, portando con sé quel poco che ancora possiedono. Sono in cerca di un luogo da considerare casa, dove possono far crescere i figli in sicurezza. Molti di loro si trovano in campi profughi, senza cibo, acqua e medicinali a sufficienza. È qui che la LCIF e i Lions possono intervenire. LCIF ha approvato un contributo di 200.000 dollari per far fronte ai bisogni dei rifugiati nei paesi di accoglienza. In ogni paese i Lions stanno dandosi da fare per fornire materiali di soccorso e con iniziative specifiche; tra l’altro, i Lions d’Europa e Medio Oriente si sono recentemente incontrati per condividere storie, risorse e idee per aiutare i rifugiati e profughi. Ora c’è un comitato direttivo per coordinare le iniziative, dove vi è più bisogno. La LCIF sta raccogliendo donazioni attraverso il fondo per i soccorsi in caso di calamità ed aiutare coloro che sono colpiti da questa imponente crisi. Tali fondi saranno usati per concedere contributi ai Lions club e ai distretti che stanno lavorando per sopperire ai bisogni immediati. L’invito finale è quello di sostenere questo fondo con donazioni per dare vigore alle varie iniziative in atto e per soccorsi di prima necessità. “Le esigenze sono moltissime, ma insieme possiamo offrire aiuto e speranza a chi sta soffrendo”. Intanto il 17 gennaio 2016 si terrà la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato sul tema “Migranti e rifugiati ci interpellano”, che vuole fare presente la drammatica situazione di tanti uomini e donne, costretti ad abbandonare le proprie terre, guardare alla realtà che ci sta attorno e spingere gli Stati a trovare risposte consone alla vastità del problema.


LIONS IMPEGNATI NELL’ACCOGLIENZA

A

ATTUALITÀ

UN GRUPPO DI LAVORO PER L’EMERGENZA IMMIGRATI

d una visione superficiale, fino a qualche giorno fa, sembrava che il mondo fosse stranamente tranquillo e senza particolari problemi. Non si sono verificati negli ultimi mesi terremoti, alluvioni, maremoti e disastri vari. Non ci siamo accorti o, forse, non abbiamo voluto vedere che una grande tragedia sta avvenendo ormai da molti mesi con decine di morti quasi tutti i giorni con tragedie più o meno evidenti in una biblica migrazione di massa di centinaia di migliaia di individui che, per sfuggire alla fame, alle carestie ed alla guerra, si sono messi in viaggio verso “una terra promessa” che si chiama Europa. Una foto scioccante di un bimbo annegato, raccolto pietosamente da un poliziotto in una spiaggia della Turchia ha fatto il giro del mondo ed ha aperto gli occhi a molti di noi su questa tragedia. Ora, non abbiamo più alibi, tocca proprio a noi cittadini d’Europa cercare di trovare delle soluzioni a questo problema. Le sollecitazioni di molti soci Lions impegnati in prima linea nei soccorsi in regioni dell’Italia meridionale ed in altri paesi come il Libano, la Turchia, la Grecia, hanno raggiunto anche i vertici di Lions Club International e, quindi, del suo braccio operativo che è la Fondazione

LCIF. A tal proposito, è stato insediato un apposito comitato che rappresenta parecchi Stati europei, formato da autorità lionistiche di elevato spessore per collaborare direttamente con gli Uffici ONU. Il presidente responsabile è stato individuato nella persona di Claudia Balduzzi nostra officer multidistrettuale LCIF. E’ un grande onore ed una grossa responsabilità che sottolinea quanto sia importante ed efficace titta la squadra di officer del multidistretto Italy, prima, in Europa, per la raccolta fondi. Siamo certi che la preparazione e la determinazione di Claudia porterà sicuramente a precisi e puntuali suggerimenti affinché, con l’aiuto di tutti, si possa se non risolvere, quantomeno alleviare le sofferenze di donne, uomini e bambini coinvolti in questa immane tragedia. I compiti nostri sono quelli, in attesa di avere le istruzioni su come procedere, di raccogliere fondi trattenendoli per il momento nelle casse dei club affinché ogni euro raccolto vada nella giusta destinazione, per raggiungere con la massima efficienza l’obiettivo prefissato. Ricordo a tutti noi lo slogan della Fondazione “là dove c’è un bisogno, c’è un Lions che ti può aiutare”. pdg Gino Eger


AMBIENTE E NATURA

CONFERENZA ONU SUL CLIMA A PARIGI FERMIAMO LA FEBBRE DEL PIANETA

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on manca occasione che, anche ai livelli più elevati, si torni a parlare dell’ambiente, della necessità di un piano globale che unisca tutti gli Stati in uno sforzo comune per fermare un’escalation che pare senza fine e minaccia seriamente di sconvolgere il pianeta, con ripercussioni pesanti sulla qualità della vita e sul futuro del pianeta stesso. Se ne parla da tempo; gli Stati, almeno una parte di essi, si sono posti degli obiettivi per contenere l’effetto serra ed i conseguenti mutamenti climatici dovuti sostanzialmente alle attività dell’uomo. La situazione sembra essere però irreversibile, dal momento che il problema non viene affrontato con la necessaria efficacia. Le conseguenze sono visibili, ma non sembrano sufficienti a spingere tutti ad impegnarsi al massimo per salvare il pianeta e per consegnarlo in condizioni accettabili alle future generazioni. Un tema a cui i Lions sono molto sensibili, come hanno dimostrato in concreto con le iniziative condotte in ogni parte del mondo. Ad EXPO 2015 il problema è stato analizzato sotto diversi punti di vista, nella ricerca di interventi immediati ed incisivi che servano quanto meno a contenerne gli effetti peggiori, soprattutto a ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera, senza le quali l’aumento della temperatura proseguirà inesorabile. “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” è uno slogan che non ha bisogno di ulteriori commenti e che ha incontra-

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to consensi unanimi. Che sia la volta buona? Dal protocollo di Kyoto (1997 – che ha visto impegnati Paesi che insieme raggiungevano una produzione di CO2 pari al 12%) si sono susseguiti numerosi gli incontri internazionali senza risultati apprezzabili. Comunque l’argomento è sempre all’ordine del giorno. Se ne parlerà ai primi di dicembre nella conferenza convocata a Parigi con il tema emblematico “Fermiamo la febbre del pianeta”, dove le premesse sulla carta sembrano diverse, se è vero che parteciperanno Paesi che mettono insieme il 96% delle emissioni di CO2 nel mondo. Il passo avanti è notevole. Un altro tassello importante, ce lo auguriamo, dopo Milano e dopo che anche Papa Francesco ha preso posizione nell’estate scorsa con l’Enciclica «Laudato si’», che ha portato un contributo importante alla dottrina della Chiesa, ma ha lanciato anche un messaggio al mondo, mettendolo di fronte alle proprie responsabilità. Un discorso rivolto a tutti, non solo ai cristiani, con un invito ad «eliminare le cause strutturali delle disfunzioni dell’economia mondiale», a correggere i «modelli di crescita» incapaci di garantire il rispetto dell’ambiente. La crisi ambientale è una crisi antropologica. La terra è la nostra casa comune; nessuno è autorizzato a saccheggiarla, anzi la sua salvaguardia non può essere disgiunta dai problemi della povertà e quindi dell’economia che guarda solo al profitto. Il richiamo a San Francesco è più che mai emblematico, ad un modello in cui sviluppo sociale e salvaguardia della natura devono andare di pari passo. E’ un appello alla «solidarietà universale». Serve un Piano Mondiale per l’Ambiente, in cui l’Europa deve esercitare un ruolo attivo per superare le divisioni, creando una federazione che indichi soluzioni finalmente adeguate, adottate da tutti. La conferenza dell’ONU sul clima a Parigi può rappresentare dunque un momento importante per vincere la sfida. In questo l’UE può assumerne la leadership, proponendo la riconversione in senso ecologico dell’economia mondiale e la costituzione di un’Organizzazione Mondiale per l’Ambiente. Un’occasione da non perdere. Tarcisio Caltran


ALC

ATTUALITÀ

I LIONS DELL’ARCO ALPINO Costante crescita di Alpine Lions Cooperation

U

na comunità di lavoro fra Lions dell’arco alpino che si allarga progressivamente lanciando messaggi di condivisione che superano barriere “storiche” con proposte proiettate nel futuro. Accentuando i valori autentici Lions. Per ora i club aderenti, tramite i rispettivi distretti, sono circa 500 con 18 mila soci di Austria, Baviera e Italia, ma il numero è destinato ad aumentare con l’entrata della Valtellina e della Slovenia, mentre altri distretti si stanno facendo avanti. E’ il segnale di una precisa volontà di lavorare in gruppo, puntando su progetti concreti, rivolti alle comunità, nell’ottica di una visione europea, ma che possiamo anche definire globale, in prospettiva. Accantonato il convegno di Milano-Expo c’è stato l’atteso incontro all’università di Bolzano, durante il quale sono stati esposti i risultati del primo “service” realizzato, che ha permesso ad un gruppo di giovani di prendere contatto diretto con le realtà micro imprenditoriali alpine e quindi valutare la possibilità di mettere in atto iniziative occupazionali importanti, legate al territorio, all’ambiente, al turismo. Due settimane di formazione professionale intense, caratterizzate da interesse, curiosità ed entusiasmo nei giovani protagonisti, oltre ad un’indubbia iniezione di fiducia per il futuro. L’attenzione ora si sposta sul progetto “Il cammino di Maria”, che porta da Monaco di Baviera a Venezia, in 28 tappe, attraversando regioni con una grande tradizione culturale e storica, che si spera di rinvigorire anche con il contributo attivo dei club Lions interessati. Già ci sono proposte di itinerari alternativi, per ampliare la gamma delle proposte di opportunità in campo turistico, culturale ed economico. Nello specifico i Lions delle zone interessate aiuteranno a raccogliere informazioni sui luoghi, la storia delle valli, la biodiversità del

suolo, i prodotti e l´attività agricola specifica. Il progetto ALC è dunque una realtà in continua espansione, utile a rinvigorire il movimento Lions dell’area. Per inciso ricordiamo alcuni “service“ attuati in questi pochi anni di attività: luglio 2013: Inondazioni di una vastità mai vista nel territorio dei distretti amici di Baviera e Austria. ALC mette subito a disposizione tutti i suoi fondi di quell´anno per aiutare le persone in difficoltà. autunno 2014: 14 imprenditori giovani fra 18 e 26 anni visitano i nostri 7 distretti sulle Alpi, studiando aziende all´avanguardia nell´ambito agrario-ambientale, raccogliendo idee intelligenti estratte da realtà alpine per fondare un´impresa propria, capace di creare posti di lavoro duraturi, partendo con pochi mezzi propri ma tanta fantasia e capacità personale. agosto 2014: Realizzato il primo campo Leo – ALC a Cisano/Bardolino con i Leo dei nostri distretti. inverno 2015: Finanziato l´arredo per una scuola bilingue a Monaco creata per italiani operanti all´estero assieme ad un Lions club con soci italiani a Monaco.

ATTUALITÀ - 9


SERVICE NAZIONALE

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FINALE EMILIA: AI LIONS LA CITTADINANZA ONORARIA

ercoledì 18 novembre il sindaco di Fializzare il progetto esecutivo, ma che ha saputo nale Emilia, Fernando Ferioli, accoinvolgere nella raccolta fondi anche la provincia compagnato da alcuni assessori, ha autonoma di Bolzano, decisamente sensibile all’iconsegnato nelle mani del direttore interniziativa. I lavori viaggiano spediti, tanto che nazionale Gabriele Sabatosanti la cittadisi prevede la fine dell’opera entro marzo del nanza onoraria al Lions Club International, 2016; poi proseguirà con l’arredamento della “Biquale riconoscimento per il concreto apporto dato blioteca Lions”. Un altro fiore all’occhiello per un (423 mila euro) alla costruzione del nuovo polo distretto che è sempre stato protagonista nelle cascolastico “C. Frassoni” della cittadina emiliana lamità, sia in Italia sia all’estero, con progetti chiari e concreti, condivisi con i Lions e la popolazione dopo il terremoto di due anni fa, in particolare dellocale. la Biblioteca. Il viale di ingresso sarà dedicato a Melvin Jones. Un riconoscimento di grande significato, che rende omaggio a tutti i Lions italiani ed in particolare a quelli del distretto 108 Ta1 che hanno fatto un punto d’onore della propria attività quello di consentire la realizzazione di un’opera fondamentale per i cittadini di Finale Emilia. Tra i presenti alla cerimonia la presidente del consiglio dei governatori, Liliana Caruso, e Giuseppe Rando, governatore del distretto Lions 108 TB, oltre ai pdg Fernanda Paganelli, che è proprio di Finale, e Bolognesi. Presente, ovviamente, il pdg Ta1 Albert Ortner che di questo service è stato l’anima ed il motore, al quale tra l’altro l’amministrazione Finale Emilia: il Direttore Internazionale Gabriele Sabatosanti Scarpelli riceve l’attestato relativo alla “Cittadinanza Onoraria” dal sindaco Fernando Ferioli comunale ha affidato il compito di reRIFORMA DEL TERZO SETTORE

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A GENNAIO UN CONVEGNO NAZIONALE A VERONA

l 29 gennaio 2016 è in programma a Verona, presso il centro congressi del Banco Popolare, un convegno nazionale di studio su un problema di grande attualità e rilevanza per i risvolti che è destinato ad avere sul futuro delle associazioni non profit, dal titolo “Tipi per la riforma del Terzo Settore – Modelli organizzativi non profit alla luce della riforma”. L’organizzazione è del Distretto Ta1 in collaborazione con il Multidistretto 108 Italy e con l’università di Verona. Interverranno, oltre ad illustri docenti universitari provenienti da vari atenei italiani, il direttore internazionale Gabriele Sa-

10 - ATTUALITÀ

batosanti Scarpelli e la presidente cc Liliana Caruso. La sintesi verrà tratta dal pdg del Ta1 avv. Gian Andrea Chiavegatti, che è l’ideatore ed il coordinatore del prestigioso incontro. Si parlerà della riforma del Terzo Settore, partendo dalla valutazione economico-sociale dei modelli attuali, delle associazioni riconosciute e non, dei club service, dell’attività di impresa nel settore, di finanziamento, di fiscalità, delle fondazioni bancarie ed altro. Tutti i Lions sono invitati ad intervenire data la valenza della riforma anche per la nostra Associazione.


EXPO MILANO 2015

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ATTUALITÀ

CHIUSURA IN BELLEZZA

n occasione del BIE Day, la giornata del Bureau International des Expositions, si sono tenute le premiazioni dei padiglioni dei paesi partecipanti ad una edizione che ha superato le attese in quanto a presenze, consolidando il ruolo centrale dell’Italia nel discorso alimentare e della salvaguardia della natura. Temi d’attualità che devono trovare un unico filo conduttore, sul quale si innestano i principi di uguaglianza ed umanità propri dei Lions. Tanti i premi assegnati. Per i Cluster il primo premio è andato al Montenegro “per i valori didattici dei suoi display”, seguito da Venezuela e Gabon.; per il settore “Sviluppo del tema” al primo posto è finita l’Algeria (“meravigliosa combinazione di elementi tradizionali e ricca informazione sulla varietà agricola del paese”), seguita dalla Cambogia e dalla Mauritania. Per la categoria padiglioni sotto i 2 mila mq premiata l’Austria (“L’audacia dell’esperienza sensoriale nella quale i visitatori sono coinvolti”), davanti a Iran ed Estonia, mentre la sezione “sviluppo del tema” ha visto trionfare la Santa Sede per “la chiarezza e sobrietà con le quali il tema espositivo è stato proposto”, seguito da Monaco e Irlanda. Infine, il padiglione con l’architettura più centrata è quello del Regno Unito (“unione tra contenuti, display ed esperienza spaziale”), davanti a Cile e Repubblica Ceca. Nei lotti oltre i 2 mila mq, l’allestimento migliore è stato quello del Giappone per “l’armoniosa combinazione tra la rappresentazione della natura e l’innovazione tecnologica”, vincente su Corea e Russia. La Germania ha sviluppato il tema nella maniera ideale (“l’efficacia nella trasmissione di contenuti innovativi in merito all’agricoltura, al cibo e allo sviluppo”), seguita da Angola e Kazakhistan. Per

l’architettura, primo premio alla Francia (“l’innovativo concetto di un mercato del cibo coperto e di un paesaggio vivace ed aperto”), poi Bahrain e Cina. Il BIE-Cosmos Prize è andato al CESAL per il progetto “Dieta Nutriente e Futuro Sostenibile per i bambini di Haiti”. CESAL è un’organizzazione per lo sviluppo della cooperazione e la promozione dello sviluppo di politiche nei Paesi più poveri del mondo. Numerosa la partecipazione dei Lions, con gruppi singoli o organizzati dai club (molti esteri), culminata nella giornata umanitaria mondiale (World Humanitarian Day) ed in quella dedicata al “Cibo dello spirito”. Tra l’altro hanno richiamato grande interesse i convegni Lions che hanno posto l’attenzione su argomenti umanitari specifici (Microcredito, tutela dell’ambiente, alimentazione sostenibile, progetti di sviluppo in Burkina Faso e Sri Lanka, agricoltura alpina, biodiversità, dieta mediterranea, ed altre ancora). Nel complesso una presenza numerosa e qualificate che “si è fatta notare”. Ad ottobre EXPO è stata visitata anche dal pip Joe Preston proveniente dalla Liguria, prima di recarsi a visitare il Tiped a Vicenza. Ora il testimone passa agli Emirati Arabi, per l’edizione 2020, che sarà preceduta dell’esposizione internazionale del Kazakhistan nel 2017.

ATTUALITÀ - 11


UN FUTURO PIÙ EQUO E SOLIDALE

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a Carta di Milano rappresenta l’eredità culturale di Expo Milano 2015. Per la prima volta nella storia delle esposizioni universali, il grande evento internazionale è stato preceduto da un ampio dibattito nel mondo scientifico, nella società civile e nelle istituzioni sul Tema “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”. Questo intenso processo ha portato alla definizione della Carta di Milano: un documento partecipato e condiviso che richiama ogni cittadino, associazione, impresa o istituzione ad assumersi le proprie responsabilità per garantire alle generazioni future di poter godere del diritto al cibo. Attraverso un percorso partecipato, infatti, i maggiori esperti italiani e internazionali hanno contribuito a identificare le principali questioni che interessano l’utilizzo sostenibile delle risorse del pianeta. In particolare, i grandi temi affrontati dalla Carta di Milano sono: • quali modelli economici e produttivi possano garantire uno sviluppo sostenibile in ambito economico e sociale • quali tra i diversi tipi di agricoltura esistenti riusciranno a produrre una quantità sufficiente di cibo sano senza danneggiare le risorse idriche e la biodiversità • quali siano le migliori pratiche e tecnologie per ridurre le disuguaglianze all’interno delle città, dove si sta concentrando la maggior parte della popolazione umana • come riuscire a considerare il cibo non solo come mera fonte di nutrizione, ma anche come identità socio-culturale. I singoli cittadini, le associazioni, le imprese sottoscrivendo la Carta di Milano si sono assunti responsabilità precise rispetto alle proprie abitudini, agli obiettivi di azione e sensibilizzazione e chiedono con forza ai governi e alle istituzioni internazionali di adottare regole e politiche a livello nazionale e globale per garantire al pianeta un futuro più equo e sostenibile. Hanno sottoscritto la Carta oltre un milione e mezzo di visitatori.

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LA SCOMPARSA DEL PAST DIRETTORE INTERNAZIONALE SERGIO MAGGI

l 6 novembre scorso è venuto a mancare il past direttore internazionale Sergio Maggi, nella sua casa di Bari, dopo due anni di sofferenza. “Sergio Maggi, gentiluomo di vecchio stampo, buono e generoso e grande Lion lascia un vuoto e in ciascuno e in tutti noi e in quanti lo hanno conosciuto, ammirandone l’onestà del comp o r t a mento, la dignità in ogni sua azione, la compo-

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stezza della sua vita”, ha sottolineato la cc Liliana Caruso. Good Will Ambassador e tanti altri riconoscimenti avuti dall’Associazione internazionale per il suo grande impegno di Lion convinto e sincero, ha dimostrato con la concretezza delle opere la solidarietà, espressa anche professionalmente a quanti vivono nella sofferenza, il vero volto di coloro i quali sentono l’impegno di militare in un club Lions, il cui scopo è quello di rendere il mondo migliore. Sergio Maggi era particolarmente conosciuto ed apprezzato in tutti i distretti del Triveneto, avendo spesso partecipato a congressi, incontri e conferenze. Un saluto affettuoso ed un sincero ringraziamento per i suoi insegnamenti e per l’opera svolta in tanti anni a sostegno dell’associazione e delle iniziative portate avanti nel mondo.


LA SO.SAN. DEL 2015

ATTUALITÀ

PROGETTO SANITARIO A FAVORE DEGLI ITALIANI INDIGENTI

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a So.San. - Organizzazione Sanitaria Lions - nasce a Ravenna nel 2003 per realizzare progetti di solidarietà Lions, con i Lions, per i Lions. Dal 2007 è “Service Multidistrettuale Permanente dei Lions Italiani”. Attualmente conta 260 iscritti tra i Lions italiani, di cui più della metà medici di quasi tutte le specialità. La So.San. ha al suo attivo a oggi complessivamente 88 missioni sanitarie in Africa, Asia, America latina, Europa, effettuando centinaia di visite e di interventi chirurgici. In questi due ultimi anni, considerata la perdurante crisi economica che attanaglia l’Italia, la So.San., non potendo restare insensibili e ignorare le contingenze sociali e economiche che vedono aumentare in Italia “Nuove Povertà”, ha impegnato tutte le proprie forze alla realizzazione di un Progetto Sanitario So.San. a favore degli italiani indigenti. Ultimamente su mandato del Consiglio dei Governatori, la So.San. si sta attivando per realizzare un Progetto Sanitario a favore dei migranti. La bozza del progetto, inviata a tutti i governatori italiani e presentata al Forum Europeo di Augsburg, è stata inviata al presidente internazionale Jitsuhiro Yamada, su sua richiesta. PUNTI DI FORZA DELLA SO.SAN. Sicurezza: le missioni effettuate dai nostri vo-

lontari sono programmate attentamente e studiate nei minimi particolari con rapporti di cooperazione e accordi con le autorità locali, sia religiosi, politici, o lionistici, e tutelando i propri volontari con polizze assicurative sicure. Continuità: i progetti approvati vengono realizzati e portati avanti nel tempo con l’utilizzo e l’interscambio di tutti i propri professionisti. Gratuità delle missioni: la So.San. ai volontari che partecipano alle missioni offre il viaggio e rimborsa le spese relative ai trasferimenti e soggiorno, ove non fornite dalle associazioni ospitanti. Il 95% dei fondi raccolti da So.San. è utilizzato per finanziare le nostre missioni. CONCLUSIONI La So.San. ha la convinzione che utilizzando esclusivamente le sue professionalità, non delegando più nessun’altra associazione o ente a espletare i propri service, si possono realizzare concretamente e a poco costo grandi progetti di solidarietà verso chi è meno fortunato di noi, rendendo concreto il nostro “We Serve”. Tutti possono associarsi alla So.San., basta condividere le idee e gli scopi. Per informazioni: www. sosan-lions.it.


Il presidente internazionale Yamada con Thomas Bombardelli, presidente del Vicenza Palladio, e una delegazione della Croazia.

BOMBARDELLI INCONTRA A SORPRESA IL PRESIDENTE YAMADA

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uando la sorpresa supera l’immaginazione! In un fine settimana di ottobre il presidente del lc Vicenza Palladio, Thomas Bombardelli, passeggiava tranquillamente nel centro della splendida cittadina croata di Dubrovnik. La sua attenzione viene attirata da un gruppo di persone che, sulla scalinata della chiesa di San Biagio, stavano scattando delle foto. Osservando meglio ha notato che alcune avevano delle cartelline con il logo Lions, ed in effetti erano Lions. Presentatosi, è stato accolto calorosamente del capo delegazione Lions Croazia, Ivica Jakic, il quale lo ha invitato ad unirsi a loro per la foto di gruppo, facendo notare che fra loro era presente il presidente internazionale Jitsuhiro Yamada. Con grande stupore ha quindi potuto salutare il presidente Yamada, accolto con grande cortesia, facendolo posare per la foto accanto a lui assieme agli amici Lions croati. Successivamente gli ha appuntato al colletto della camicia il suo distintivo con la mission presidenziale. “Onorato ed emozionato da tale privilegio, dice un emozionato Bombardelli -, ho avuto modo di parlare al presidente Yamada, sia pur con-

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cisamente, del mio club, il Vicenza Palladio, e del nostro distretto Ta1, dicendogli che ci farebbe piacere ricevere una sua visita”. Yamada si è mostrato interessato ai Lions italiani.

L’EUROPA INSIEME SUL “CAMMINO DI MARIA” “Il cammino di Maria – Da Marienplatz di Monaco a Santa Maria della Salute a Venezia”. E’ il service promosso da Alpine Lions Cooperation, su progetto del Distretto Ta1, che ha incontrato tanti consensi. Una gran bella idea! A questo punto se i Lions dei tre Distretti triveneti facessero insieme (almeno una parte) questo straordinario percorso? Fateci conoscere il vostro pensiero.


IL CONSIGLIO DEI GOVERNATORI

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ATTUALITÀ

ITALIA: EMERGENZA CALAMITÀ

seguito delle calamità naturali che hanno devastato varie zone del territorio italiano negli ultimi mesi, il consiglio dei governatori, presieduto dalla cc Liliana Caruso, ha approvato l’apertura di un conto corrente intestato al Multidistretto 108 Italy, necessario per raccogliere le somme destinate a uno o più service da realizzare nelle aree maggiormente colpite. Il conto corrente è già operativo e ha la seguente intestazione e relative coordinate bancarie: Lions Clubs International Multidistretto 108 ITALY IBAN: IT 71 G 05216 03222 000000001307 CREVAL - Agenzia 22 Roma Causale: “Emergenza calamità 2015 “ Lion. Con il contributo di tutti i Lions italiani sarà possibile creare una disponibilità economica, che il consiglio dei governatori, in una delle prossime riunioni, destinerà per un service ad hoc, allo scopo di dare una risposta forte ed unitaria del nostro MD nel portare a termine importanti progetti in aiuto alle popolazioni così duramente colpite.

XIX CONFERENZA LIONS DEL MEDITERRANEO La XIX° Conferenza dei Lions del Mediterraneo si terrà a Malta dal 17 al 19 marzo 2016, precisamente a Sliema – La Valletta. Sono all’ordine del giorno alcuni temi di stretta attualità e di grande rilevanza, da cui si spera possano uscire proposte e progetti importanti per consentire ai Lions di essere protagonisti in un’area particolarmente calda, dove i problemi sembrano moltiplicarsi, mettendo in serie crisi i rapporti fra popoli e stati e la stabilità stessa dell’area..


FORMAZIONE

IL PRESIDENTE DEL COMITATO SOCI

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ogliendo l’invito del direttore internazionale Gabriele Sabatosanti Scarpelli a fare formazione ritengo utile promuovere questa nuova rubrica che, senza nulla togliere alle finalità delle strutture GMT e GLT, vuole essere un ulteriore veicolo di conoscenza di quelle che sono le indicazioni e le normative messe in atto dalla sede centrale. Naturalmente, si invitano i soci a collaborare con domande, proposte, suggerimenti e consigli che possano essere utili all’organizzazione e ad una corretta gestione di un club. Poche righe, ma chiare e lineari che serviranno a stimolare ed incentivare un giusto ed equilibrato senso di appartenenza al LCI che, talvolta, sembra smarrito. Iniziamo con i compiti ed attribuzioni del presidente del Comitato Soci, una figura che, a breve, dovrà assumere un ruolo determinante nell’ambito del club e che modifica l’art. III°, sezione sesta del Regolamento tipo per club. COSA CAMBIA? Il PRESIDENTE: il Board propone una soluzione decisamente più dinamica ed operativa; sarà una carica elettiva e la scelta verrà fatta in assemblea di club. Al presidente del Comitato Soci viene richiesto di svolgere un’attività ben precisa e dettagliata. Dovrà diventare il punto di forza di questo nuovo sistema per cui dovrà manifestare uno specifico interesse per questo incarico a favore del club e dell’associazione. Il COMITATO: il numero dei componenti del Comitato è deciso dal presidente in funzione alle esigenze del Club. Le persone scelte vengono selezionate non solo in base all’espe-

rienza maturata nell’associazione, ma tenendo soprattutto presente gli interessi ed il senso di responsabilità. LE ATTIVITA’: è questo un punto delicato e complesso. Nello Statuto e nel Regolamento tipo, si sottolinea, spesso, la necessità di ricercare e non sottovalutare mai la soddisfazione dei soci: un club opererà positivamente e concretamente solo se i soci saranno motivati, interessati e soddisfatti. Ciò incentiverà il loro senso di appartenenza al club ed al LCI. Tutte le diverse attività ed i service dovranno, quindi, ispirarsi a questo punto cardine della nuova organizzazione. Per un maggior coordinamento tra i club di zona, si suggerisce di dar vita ad un Comitato Soci di zona costituito dai vari presidenti del Comitato Soci di Club. Come si può notare, ci troviamo di fronte ad assunzioni di responsabilità più ampie e complesse che potrebbero portare a dei conflitti interni per cui è necessario, da parte di tutti, buona volontà, disponibilità all’innovazione. Questo processo andrà gestito con attenzione perché i compiti assegnati al presidente sono molto ampi anche se tutta la sua attività e programmazione devono essere approvate dal consiglio direttivo del club. Quindi, il presidente, pur nella sua riconosciuta autonomia, è sempre in subordine rispetto al presidente di club con il quale dovrebbe istaurare un rapporto di collaborazione. Attendiamo altri contributi sul tema.

Ernesto Zeppa (LC Valdobbiadene Ta2)

IL PROGRAMMA LIONS QUEST CONTINUA A CRESCERE LCIF e l’ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (UNODC) collaborano dal 2012 per portare Lions Quest nella regione dei Balcani. Nel 2014 è stato lanciato un programma pilota in Serbia. Quest’anno, il programma è stato esteso in Macedonia (FYROM) e in Montenegro. Quest’espansione consentirà di formare 150 insegnanti e avrà un impatto positivo su oltre 2.000 studenti in 50 scuole. Una valutazione del programma serbo indica che Lions Quest ha migliorato la capacità degli studenti di rifiutare droghe e alcol e ha aumentato in essi la percezione del rischio. Visitate lions-quest.org per informazioni su come il vostro club può portare insegnamenti di vita pratica nella vostra comunità.

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RISULTATI CONTRASTANTI DA PARIGI

Dalla conferenza di Parigi sull’ambiente sono arrivati risultati contrastanti: da un lato la volontà di molti di ridurre drasticamente l’emissione di CO2 nell’atmosfera per porre rimedio ad una situazione “drammatica” del pianeta, dall’altro ci sono alcuni paesi in cui le condizioni peggiorano quasi a vista d’occhio e non sembrano intenzionati a rinunciare soprattutto all’uso di materiali inquinanti, temendo di compromettere il progresso.


FEDELI E COERENTI CON GLI SCOPI DEL LIONISMO

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RIFLESSIONE PACATA E SERENA SULL’ATTUALE SVOLTA EPOCALE

er chi, come molti di noi Lions, hanno vissuto da giovani l’esperienza indimenticabile dello scoutismo o che ancora la vivono come chi scrive, questo parole fanno ritornare alla mente i fuochi di bivacco quando al campo ci si ritrovava tutti assieme per chiudere la giornata in allegria e con la preghiera di ringraziamento al Padre per la giornata di fraternità e condivisione che assieme avevamo vissuto. Un po’ di nostalgia della nostra giovinezza non guasta di certo! Ho già avuto modo nel tempo di scrivere qualcosa sui tratti comuni, sugli ideali di fraternità tra le genti del mondo, sullo spirito di servizio verso i più deboli e bisognosi, in special modo, che animano questi due grandi movimenti mondiali che affratellano decine di milioni di scout e guide del mondo, di ogni età, lingua, colore e religione, e il milione e più di donne e uomini accomunati dallo stesso codice etico mirante a raggiungere gli stessi scopi ovunque. Talvolta noi Lions italiani in particolare, riflettendo sulla esposizione delle bandiere e sul cerimoniale di inizio meeting, a volte semplice e a volte solenne, abbiano la tentazione di ritenere tutto ciò una “americanata” che potremmo evitare: nulla di più sbagliato! Il solo ricordare che quelle stesse azioni si ripetono allo stesso modo in tutti i club del mondo nelle loro serate deve essere per tutti noi simbolo e testimonianza di appartenenza alla più grande organizzazione di servizio presente in oltre 200 paesi del mondo, qualcosa di cui essere fieri e orgogliosi e che ci riempie di responsabilità agli occhi degli altri che ci osservano e giudicano. Viviamo tempi inquietanti e difficili, ma anche affascinanti e coinvolgenti che ci sfidano in prima persona, come uomini e donne e come associazione: lo scoutismo fa la sua parte, e tocca anche a noi Lions fare la nostra, per essere fedeli e coerenti con gli scopi che abbiamo promesso di perseguire e il codice etico che ci siamo pubblicamente impegnati ad osservare al momento del nostro ingresso in un club Lions. Io vedo, leggo e sento atteggiamenti diversi e contrastanti nei confronti della svolta epocale, e irreversibile, che stiamo vivendo, che va da un

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estremismo razzista e xenofobo da una parte ad un buonismo senza se e senza ma dall’altra. Anche questi atteggiamenti sono per me segni di debolezza culturale, di non conoscenza della realtà, di paura del confronto tra le culture delle varie genti, di quello che io chiamo “Complesso di Samarcanda”, ovvero del rinchiudersi dentro mura e dietro fili spinati che mai nella storia in realtà hanno fermato qualcuno (pensate alla Grande Muraglia Cinese: fermò forse le orde dei Mongoli? Certo che no!). E’ per questo che io, prof. di chimica, sostenevo coi miei cari studenti l’importanza assoluta e totale dello studio della storia, e non solo di quella italiana, e delle lingue straniere per poter comunicare con l’ “altro”. Non voglio giudicare, io le mie idee e convinzioni le ho come penso ognuno e ognuna di noi, ma solo invitare a una riflessione comune pacata e serena nei nostri club su questi problemi e su come muoversi alla luce dei nostri ideali Lions. In chimica ho imparato una legge fondamentale che vale in ogni campo, la “Legge dell’Equilibrio Mobile” che dice “ Quando un sistema all’equilibrio dall’esterno si modifica uno dei fattori che regolano l’equilibrio, il sistema reagirà spontaneamente per ripristinare nuove condizioni di equilibrio” che non sono mai le stesse di prima, ma riflettono la nuova situazione che si è creata. Lo stesso vale per le migrazioni degli esseri viventi, indipendentemente dalle cause che le hanno scatenate; nel campo umano pensate a tutte quelle che sono avvenute a memoria d’uomo, che hanno sempre portato alla nascita di “nuove nazioni”, a partire dagli ittiti con gli egiziani - mi viene in mente questa come primo ricordo – e, in fondo, sono sempre alla fine state creatrici di progresso. Che sarebbero gli USA oggi se non avessero accolto migranti d’ogni dove? Un piccolo esempio: la comunità vietnamita, all’inizio in parte osteggiata, creatasi dopo la fine di quella guerra, con i rifugiati fuggiti dalla loro madre-patria è una delle più integrate, floride e ricche del paese; poco più di quarant’anni dopo. Il tempo ci dirà come andrà a finire. pdg Paolo Tacchi


IL PUNTO SULL’EUROPA

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I CITTADINI NON SONO CORRETTAMENTE INFORMATI SUL FUNZIONAMENTO DELLA UE

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E troppo timida di fronte al problema immigrazione ed alla lotta contro il terrorismo. Scetticismo, critiche ed anche avversione di una parte dell’opinione pubblica verso l’Unione Europea derivano in parte dalle scarse, a volte non corrette, informazioni che i cittadini hanno. Gli italiani (ma anche i cittadini degli altri Stati membri) sono delusi dall’UE: alcuni la considerano troppo timida nell’affrontare certi problemi, altri troppo invadente. Secondo alcuni l’Unione sarebbe troppo timida perché non riesce a trovare una soluzione unitaria ed efficace al problema dell’immigrazione e della lotta al terrorismo. Altri la ritengono troppo invadente perché impone regole di bilancio molto rigide a scapito degli investimenti e della crescita. Occorre ribadire però che la mancanza di politiche comuni, quali quelle dell’immigrazione e della difesa, sono imputabili agli Stati membri e non alle istituzioni europee. Come più volte da noi sottolineato, l’Unione europea, attraverso le sue istituzioni, fa quello che i Trattati istitutivi (tutti sottoscritti e ratificati dagli Stati membri) le demandano di fare. Peraltro, le istituzioni europee dispongono di propri funzionari solo per elaborare le politiche comuni e le norme che le attuano, ma non di apparati che possano poi concretamente applicarle sul territorio. Questo compito è affidato ai funzionari nazionali. Da ciò discende che gli Stati devono, da un lato, completare la costruzione europea con nuovi Trattati per dotare l’Unione delle competenze necessarie e, dall’altro, eseguire con lealtà ed efficienza le regole adottate in sede comunitaria. Vorremmo, a tale proposito, sfatare alcuni luoghi comuni.

L’EURO E LE REGOLE SULLA STABILITÀ DI BILANCIO

L’Unione Europea non è un “mostro” che impone agli Stati membri sacrifici assurdi, in particolare in materia di bilancio. Le regole sulla stabilità di bilancio sono state decise dagli Stati membri di comune accordo e sono comunque necessarie per dare stabilità alla moneta comune (l’euro) adottata ad oggi, come noto, da ben diciannove Paesi. La stabilità della moneta e il basso tasso di inflazione che comporta hanno avuto notevoli vantaggi per l’Italia che paga così interessi dimezzati sul suo enorme debito pubblico. L’utilizzo di una moneta comune da parte degli imprenditori che commercializzano i loro prodotti all’interno dell’eurozona presenta, anch’esso,

notevoli vantaggi perché fa venir meno l’alea di eventuali variazioni dei tassi di cambio. È vero che il passaggio dalla lira all’euro ha provocato un aumento dei prezzi a svantaggio del potere d’acquisto dei cittadini, in particolare di quelli a reddito fisso, ma ciò è imputabile soprattutto alle autorità italiane che non hanno provveduto (come sarebbe stato loro compito) a vigilare affinché i prezzi di beni e servizi fossero correttamente fissati. A questo proposito va detto che il cambio lira/ euro è stato basato sul valore che già da anni la lira aveva rispetto alle altre monete europee. Diciamo chiaramente che chi sostiene che la lira è stata sacrificata dalla “cattiva” Germania non conosce i fatti o è in malafede.

IL RUOLO DELLA GERMANIA

L’opinione pubblica ha tendenza ad attribuire alla Germania un ruolo dispotico come se fosse lei a decidere tutto in seno all’UE e ad imporlo agli altri Stati membri. Non è così. La Germania ha un’indubbia influenza sul piano politico data l’importanza del suo peso economico e del contributo finanziario che dà al funzionamento delle politiche europee. Pur avendo un peso notevole, però, per vedere approvate le proprie idee anche la Germania necessita dell’accordo della maggioranza degli altri Stati membri e del Parlamento europeo.La Germania non può dunque imporre la sua volontà: l’esperienza ha anzi dimostrato che molte posizioni tedesche non sono state condivise o lo sono state con sostanziali modifiche richieste da altri Stati e dal Parlamento europeo.

CONCLUSIONI

Bisogna riconoscere che la costruzione europea ha apportato grandi vantaggi (non fosse altro perché ha garantito ai cittadini degli Stati membri più di sessant’anni di pace) e che può dare ancora di più se gli Stati membri dotano l’Europa di nuove competenze per completare lo sviluppo economico e sociale che i cittadini – soprattutto quelli dei Paesi più fragili fra cui l’Italia – reclamano da anni. Per completare la costruzione europea, che ha vocazione di diventare una vera e propria Unione politica, è necessario che i cittadini siano correttamente informati e spronino i propri parlamentari ad agire con determinazione ed urgenza affinché la costruzione europea venga completata. Gaetano Donà e Wilma Viscardini

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AMBIENTE

«LAUDATO SÌ», UNA ENCICLICA PER TUTTI Intervista con il vescovo di Chioggia, mons. Adriano Tessarollo

“Una consapevolezza e una conversione personali, una generica passione per la natura, l’esigenza di cambiare il mondo senza cambiare mentalità e coscienza non basteranno a salvare il nostro bel pianeta, la casa comune che ci accoglie e ci nutre. Solo un mondo in rete, aperto al dialogo, che condivida obiettivi e cerchi soluzioni internazionali condivise, cedendo parte della propria sovranità e scendendo sul concreto potrà salvarci”. Mons. Adriano Tessarollo, vescovo di Chioggia, non si sottrae all’invito di Alessandro Paganin, presidente del Lions club “Contarina Delta Po”. Il tema è ampio, le domande del moderatore, il socio Marietto Laurenti, puntuali e incisive, il tempo tiranno: ma quando lo spunto viene da uno dei testi – anzi, encicliche! – più stimolanti di Papa Francesco, allora ogni cosa diventa possibile. “Enciclica: una specie di circolare amministrativa?”, esordisce chiedendo il moderatore. Una circolare, anche; ma direi qualcosa di più: una comunicazione tipica e privilegiata con cui il Papa si rivolge al proprio popolo, ma rivolta a tutti gli uomini di buona volontà, non solo ai cristiani o ai credenti. Il nostro pianeta soffre di gravissimi problemi: i mutamenti climatici, la questione dell’acqua, la biodiversità, gli squilibri economici e sociali. Li risolveranno le applicazioni tecniche? O si dovrà ridimensionare la presenza dell’uomo? La tecnica ha fatto molto e molto ancora può fare, ma se le persone non prendono coscienza del problema non si va da nessuna parte. Cambiare modelli di sviluppo, basandolo sull’etica e sull’equità è presupposto irrinunciabile per cambiare verso. Per il Papa, parlare della terra vuol dire parlare della Creazione... L’esistenza umana si basa su tre relazioni: con Dio, con il prossimo e con la terra. Solo il riferimento a Dio ci consente di considerare l’altro come prossimo, come parte dell’unica grande famiglia che è l’umanità. Quanto alla terra, Dio ce l’ha affidata per coltivarla e valorizzarla, non per sfruttarla! Come è potuto capitare di essere giunti a questo punto di degrado? L’uomo sembra colto dalla frenesia: di guadagnare, accumulare, consumare e scartare, sfruttare e schiacciare. Lo chiamano progresso, ma è semplice potere: così il 10% possiede e consuma il 90% delle 20 - AGORÀ

risorse. Con quali risultati, è davanti agli occhi di tutti. Siamo sicuri che sia un buon investimento: per noi intanto, ma anche per i nostri figli e nipoti!? Una visione piuttosto fosca, catastrofistica: dunque, nessuna speranza? Tutt’altro! E’ piuttosto l’invito alla consapevolezza, al dialogo, a non far finta di niente. Il Papa parla di ecologia integrale. Metti l’uomo al centro, fallo dialogare, cerca soluzioni eque e giuste, promuovi la sobrietà e nuovi stili di vita: alla fine i risultati saranno certi e duraturi. Papa Francesco ha fatto entrare con forza la Chiesa nel confronto ecologico. Può indicarci alcune linee di orientamento e di azione? I rapporti e le soluzioni internazionali sono l’unica via per risolvere i problemi. Il piccolo cabotaggio, il proprio particolare, non ci porta molto lontano... Cedere quote di sovranità nazionale, accantonare teorie fini a se stesse, scendere sul concreto attraverso la promozione di una visione e di una legislazione “mondiale”; passa attraverso un nuovo equilibrio sociale-economico-politico dell’umanità intera la salvaguardia di quel creato che Dio ci ha affidato. Il Papa e la Chiesa ci parlano di “conversione ecologica”... Cambiare nello spirito e nelle coscienze è l’unico modo di cambiare veramente. Cambiare solo le abitudini materiali, per quanto anche questo sia utile, non appaga. Per questo, la conversione personale e la consapevolezza delle singole persone – pur importanti – non bastano! Solo quando l’umanità intera si persuaderà a cambiare il cuore, a cambiare stile di vita e di rapporto tra i popoli, quando l’uomo sarà finalmente il centro vero del creato, allora si potranno raggiungere risultati all’altezza.

Orazio Bertaglia


AGORÀ

MURO MEDITERRANEO

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L’ISTRUZIONE ALLA BASE DELLA TOLLERANZA

na volta i romani lo chiamavano Mare Nostrum e attorno a lui si univano, più che dividersi, terre, tradizioni, culture e religioni diverse. Oggi è un muro divisorio tra il blocco occidentale e il resto del mondo. Eppure le acque dove fanno il bagno le famiglie a Rimini, affogano i profughi nel canale di Sicilia, fanno festa gli studenti sulla Costa Brava o vengono bombardati i bambini a Gaza sono le stesse. Se proprio si deve cercare il momento di rottura, in cui il nostro mare è diventato una barriera, il pensiero va al primo incontro tra i regni cristiani d’Europa e l’Islam: un rapporto difficile, partito male e proseguito peggio, soprattutto causato da gigantesche incomprensioni di fondo - non a caso Franco Cardini parla di “storia di un malinteso”-. Questo conflitto iniziale inevitabilmente influenzò i rapporti successivi tra questi due enormi sistemi religiosi, accentuando maggiormente le differenze, piuttosto che le comuni origini “mosaiche”. Secoli di malintesi hanno creato intolleranza, soprattutto in Italia, e da qui lo schema è semplice; l’intolleranza è generata dalla paura, la paura nasce dall’ignoranza. In tutti questi secoli, il vecchio continente ha accettato e accolto filosofie e religioni tra le più disparate, dal Buddhismo alle varie

filosofie orientali: la gente pratica lo Yoga, vede di buon occhio Taoismo o Buddhismo, utilizza la parola “Zen” con accezioni positive, sogna l’India della pace dei sensi. Tutto questo per il semplice fatto che questi sistemi, bene o male, sono stati studiati molto da filosofi e storici del passato, dando l’impressione alla gente di oggi di conoscerli e, pertanto, di non dover temere nulla. Questo non è accaduto con l’Islam, nonostante abbia in comune con il Cristianesimo l’origine semitica, la legge mosaica, i luoghi sacri e persino la figura profetica di Gesù Cristo. Egli infatti è l’unico nel Corano a compiere miracoli, qui viene anche definito “Verbo di Dio” e a sua madre, Maria, è dedicata una “sura” intera. In questo momento storico è in corso una grande migrazione verso l’Occidente, causata prevalentemente da guerre di natura geopolitica e i profughi sono in gran parte musulmani. Per far cadere il muro eretto sul Mediterraneo bisogna solo conoscere ciò che vi è oltre; un buon punto di partenza sarebbe l’insegnamento di Storia delle Religioni nelle scuole. Non è un segreto, dopotutto: l’istruzione e la consapevolezza sono le basi della tolleranza e dell’integrazione. Renzo Vendrasco

ANCORA SULL’IMMIGRAZIONE

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FORESTO A CHI?

oco meno di trent’ anni fa, durante un’assemblea di un club sportivo, ho sentito la madre di un giovane atleta apostrofare come “foresto”, cioè straniero e come tale “non in grado di capire …”, il direttore della piscina comunale. Considerato che ci trovavamo a Rovereto e che quel signore era di Verona e che, sicuramente, altri condividevano tale affermazione, possiamo dire che, per tanti, il mondo “civile” era alquanto delimitato. Poco meno di trent’ anni fa, durante un’assemblea di un club sportivo, ho sentito la madre di un giovane atleta apostrofare come “foresto”, cioè straniero e come tale “non in grado di capire …”, il direttore della piscina comunale. Considerato che ci trovavamo a Rovereto e che quel signore era di Verona e che, sicura-

mente, altri condividevano tale affermazione, possiamo dire che, per tanti, il mondo “civile” era alquanto delimitato. Indubbiamente oggi questa visione è cambiata, ma senz’altro il confine per diventare “foresto” non è stato abolito, ma spostato un più in là, magari anche notevolmente, ma esiste ancora! Gli antichi Romani definivano barbaro chiunque provenisse da oltre i propri confini, nonostante la loro stessa civiltà fosse ampiamente multietnica. È il timore verso ciò che non ci è noto, verso chi non riusciamo a capire quando parla, verso chi ha un aspetto diverso dal nostro che alla fine ha il sopravvento; un timore ancestrale che ha attraversato tutta l’esistenza della specie umana giungendo fino a noi. AGORÀ - 21


Ci sono state e ci sono ancora civiltà in cui lo straniero è sacro: per gli antichi greci il dovere di ospitalità era un principio etico fondamentale; lo stesso accade ancora oggi presso genti del deserto del Gobi o del Sahara. Anche se, ad onor del vero, non dovevano essere stati in molti a vagare in quegli anni nei mari greci né sono tanti coloro che si aggirano per le lande desertiche africane o asiatiche. Troppo spesso è, infatti, il numero a fare la differenza: un fatto di per sé irrilevante può spaventare se avviene un numero elevato di volte. In questi giorni poi il concetto di “foresto” è

tornato drammaticamente alla ribalta con la marea di esseri umani che spinti da guerre e da fame, si accalcano ai confini delle nazioni più progredite, le quali non trovano nulla di meglio che rispolverare le vecchie frontiere proteggendole magari, con muri e barricate. Noi non possiamo assistere impotenti a quanto sta accadendo; la cultura e l’impegno civile sono armi potenti per arrivare alla comprensione e alla convivenza pacifica con chi sembra diverso da noi. pdg Franco De Toffol

FORMAZIONE

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“DIGNITÀ, ARMONIA, UMANITÀ”

uesto il motto del presidente internazionale, Jitsuhiro Yamada, neurochirurgo giapponese che si è messo subito a servizio dell’associazione, dichiarando i suoi obiettivi: “unire maggiormente i Lions, intensificare la lotta al morbillo e le iniziative a favore della vista e, soprattutto, salvare vite umane”. E’ un messaggio chiaro, semplice, ma preciso ed impegnativo allo stesso tempo che potrà realizzarsi solo se ci si sforzerà di fare un lavoro di squadra, un lavoro che restituisca ad ogni individuo, “dignità, armonia, umanità”, valori a volte calpestati, o non valorizzati nella dovuta maniera. Stimolati da questi ideali, noi Lions dovremmo organizzare service che li rispecchino e rispettino per far sì che l’associazione diventi un tutto armonico, un “unicum” che sappia interagire efficacemente e rapportarsi, con responsabilità e sensibilità, con le varie culture e realtà presenti nel mondo. Chiudersi nel proprio ambiente, lavorare solo per il proprio territorio, svaluta l’importanza dell’associazione perché ci dobbiamo sentire “cittadini” del mondo ed intervenire, attraverso i service nel momento del bisogno, al di là di ogni latitudine e longitudine. Facciamo sentire la nostra forza, il nostro entusiasmo, la nostra voglia di cercare di migliorare, per quanto è possibile, la qualità della vita di coloro che soffrono e vivono in situazioni disagiate, lavorando per favorire

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quel sentimento di pace e di umanità che dovrebbe essere alla base di esistenza umana. Pensiamo “alla grande”, collaboriamo insieme per obiettivi importanti, per service dall’alto valore morale e socio-culturale, adoperiamoci affinché il desiderio di diventare Lions possa coinvolgere il maggior numero di persone possibile. Più soci significa più service e più service più disponibilità ed aiuto al prossimo in difficoltà. Guardare al mondo come ambito nel quale operare vuol dire, ovviamente, anche considerare la nostra realtà locale che, spesso, presenta situazioni e condizioni di vita da non sottovalutare per cui, accanto agli interessanti, utili e prestigiosi service internazionali, cerchiamo di non perdere di vista le esigenze del nostro territorio perché è su questo che, poi, dobbiamo lavorare per individuare nuovi soci con un occhio di riguardo verso i giovani e l’universo femminile, ambiti nei quali dovremmo impegnarci maggiormente. Siamo un milione e quattrocentomila soci, ma ancora abbiamo tante potenzialità per poter crescere e lavorare per concretizzare e raggiungere gli obiettivi fissati dal nostro presidente internazionale. Diamoci, quindi, da fare perché, come diceva il nostro fondatore, Melvin Jones: “Non si può andare lontano finché non si fa qualcosa per qualcun altro”. Ernesto Zeppa


DISTRETTO TA1 RIFLESSIONI DEL DG VALTER REBESAN

MOMENTI RICCHI DI SCAMBI E DI CONFRONTO CON I CLUB

Confronto e condivisione – I giovani e l’immigrazione – Microcredito - Lotta al Morbillo

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l tempo corre. E’ già passato un terzo dell’anno lionistico ufficialmente aperto il 19 settembre. Il DG Valter Rebesan al 30 novembre scorso ha già fatto visita a 28 club. “Visite belle e costruttive, anche in termini di spunti di riflessione, ricche di scambi dove non è mancato il sano confronto e la voglia di approfondire temi ed argomenti utili ai club e all’Associazione. Negli incontri con i direttivi ho potuto costatare un lionismo attivo, presente con una serie di service importanti a livello nazionale ed internazionale e contemporaneamente attento alle necessità del territorio, con particolare riguardo al problema degli immigrati. Mi fa particolarmente piacere riscontrare la sempre maggior voglia di incontrarsi e conoscersi, scambiarci idee su cui riflettere. Alcune zone sono più attive d’altre, ma, tutti ci stiamo movendo e questo è importante”. “ Non è fondamentale cosa riusciremo a realizzare quest’anno, l’importante è lavorare assieme con l’obiettivo di migliorarci sempre più, lavorando in sincronia – prosegue il governatore -. Un’efficace programmazione pre-

vede obiettivi di medio lungo periodo. E’ perciò fondamentale condividere gli obiettivi sui quali impegnarsi, con convinzione e determinazione.” Confronto e condivisione sono i due assi portanti del sodalizio che aiutano ad unire i Club e a focalizzare l’attenzione su temi importanti, come i Giovani e l’Immigrazione, trattati recentemente al Forum Europeo. “Partiamo da quest’ultimo: chi avrebbe mai immaginato un fenomeno di tale impatto sulla nostra società, creando non poche difficoltà a tutti i paesi europei, che porterà inevitabilmente a grandi mutamenti, non semplici da gestire. Riguardo ai giovani da rilevare la notevole disoccupazione giovanile, tanti diplomati e laureati preparati nelle nostre scuole ed atenei costretti a recarsi all’estero per trovare uno sbocco occupazionale. Segnalo a tal proposito il Service Nazionale Help Lavoro Giovani in particolare il Microcredito messo a disposizione da enti finanziatori che credono nei Lions, in grado di accompagnare i giovani futuri imprenditori nello sviluppo dei loro progetti.” Questi temi complessi saranno discussi alla conferenza del Mediterraneo nella primavera prossima dove sarà presente il presidente internazionale Jitsuhiro Yamada. “Ci sarà l’opportunità di tracciare delle linee guida comuni per i Lions per intervenire concretamente mettendo in pratica i passaggi del codice etico, che recita al punto primo: dimostrare con l’eccellenza delle opere e la solerzia del lavoro la serietà della vocazione al servire, al punto settimo, essere solidali con il prossimo mediante l’aiuto ai deboli, il soccorso ai bisognosi, la simpatia ai sofferenti. Simpatia da leggere come attenzione e vicinanza”. Fame, Giovani, Vista e Ambiente sono i quattro temi che il LCI indica in occasione delle celebrazioni del centenario dell’associazione che si avvicina a grandi passi. “Altro tema importante la raccolta fondi per la lotta al Morbillo che ci fa sentire uniti in tutti i 210 paesi del mondo che distingue il nostro distretto per l’impegno profuso.” Claudio Gasparini DISTRETTO TA1 - 23


CENTRO STUDI

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IMMIGRAZIONE, UN FENOMENO COMPLESSO DA AFFRONTARE

n’ampia discussione sul tema dell’immigrazione ha aperto la prima riunione annuale del “Centro Studi”, presieduta dal pdg Albert Ortner, che ha visto la presenza del dg Valter Rebesan e della vdg Sonia Mazzi. Una riunione intensa, che ha permesso di analizzare un fenomeno di grande attualità sotto diversi punti di vista, avendo presenti i valori del lionismo. Al centro di ogni scelta resta sempre l’essere umano con le sue esigenze, la sua cultura, le sue aspirazioni. In effetti è questo uno dei temi di dibattito per l’anno sociale in corso, pur nella consapevolezza che i Lions non hanno le forze per risolvere da soli un fenomeno epocale, destinato a mutare radicalmente le nostre comunità. Impossibile fermare questa massa di migranti, provocata da una serie di fattori che vanno dalle persecuzioni religiose, e non, alle guerre, a condizioni di vita inaccettabili, come la fame, la salute, la mancanza di diritti, in sintesi una qualità della vita non più tollerabile. Situazioni drammatiche, diverse le une dalle altre, che per questo rendono ancora più complicato il fenomeno, alle cui origini talvolta ci sono anche atteggiamenti non sempre consoni dei paesi occidentali, più che mai divisi nella ricerca di una soluzione globale. Qualcuno ha sottolineato l’importanza di abbandonare atteggiamenti post-coloniali, per guardare all’uomo, al rispetto reciproco, all’uguaglianza, senza per questo rinunciare ai valori ed alle tradizioni di chi è chiamato all’accoglienza. Tra l’altro, in Europa le reazioni più accese si sono verificate nei paesi più poveri e con minor livello di istruzione. Il fenomeno è complesso; richiede una sensibilità particolare, partendo dai club, dai soci, dal coinvolgimento delle scuole, ma non si può stare a guardare. Anche la Conferenza del Mediterraneo (la prossima si terrà a Malta nel marzo 2016) dovrebbe analizzare il problema presentando proposte concrete da trasferire ai singoli Stati. Per prima cosa, è stato detto, c’è bisogno di formazione (tra gli scopi Lions c’è l’impegno a creare uno spirito di comprensione fra i popoli del mondo!), stimolare una nuova sensibilità, attuando ogni misura per non essere travolti dagli eventi e per gestire il problema della paura per l’aumento della delinquenza da parte di soggetti stranieri.

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E’ indispensabile migliorare la conoscenza dei migranti e dei loro problemi. Qui entriamo nel campo dell’accoglienza più che dell’assistenza; occorre però salvaguardare la nostra cultura e i nostri valori dando all’accoglienza un significato di condivisione e mutua accettazione delle diverse caratteristiche culturali e religiose. Per contro è altrettanto importante cercare soluzioni che aiutino queste popolazioni nei Paesi di origine, cosa che potrebbe ridurre il fenomeno migratorio ed ottimizzare le risorse. Posizioni differenti, ma è fuor di dubbio che occorra più informazione, privilegiando nei club una visione più internazionale, abituandosi a collaborare su temi comuni e condivisi, applicando il principio del “we serve” su dimensioni più ampie. Un gruppo di lavoro apposito all’interno del Centro Studi (pdg Jacob Pinackatt, Marco Ferro e Davide D’Eliseo) presenterà delle proposte in merito. Altro tema di discussione il “Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP)” presentato dal pdg Gian Andrea Chiavegatti, destinato ad avere riflessi notevoli sulle nostre comunità. E’ importante promuovere un’attività di tipo informativo sulle possibili ricadute pratiche; da qui la proposta di organizzare a Verona un convegno pubblico con economisti ed esperti per dibattere il tema. Anche su questi trattati sovrannazionali è importante avviare una corretta informazione nei club e sviluppare una maggior conoscenza per le chiare implicazioni di ordine economico ed occupazionale. E’ stato perciò costituito un gruppo di lavoro formato dal pdg Gian Andrea Chiavegatti, da Leonardo di Noi e dal Leo Alessandro Borselli. Terzo argomento di dibattito la comunicazione, essenziale per aumentare la conoscenza interna e migliorare i rapporti fra i club e dei club con il distretto: il portale, la newsletter, la rivista “Tempo di Lions”, come gli altri social network vanno utilizzati per fare informazione, per comunicare all’interno e con l’esterno, per dialogare e dibattere su temi d’attualità, coinvolgendo il più ampio numero di soci possibile. Nelle prossime riunioni il Centro Studi affronterà altri temi di rilievo, quali la formazione lionistica, le modifiche a “Statuti e Regolamenti”, mentre intende allargare il confronto con i club e con i presidenti di zona.


IL CENTENARIO LIONS (2017)

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DISTRETTO TA1

IL PROGETTO DI EREDITÀ ETICA

hi mai compie 100 anni nel 2017? Pur non essendo più un traguardo irraggiungibile per le persone, è ancora un’età difficile da maturare per una struttura associativa, che spesso esaurisce la sua spinta vitale ben prima, di solito quando viene a mancare il fondatore. Ebbene sì, avete indovinato: si tratta del 100° compleanno del Lions Club International, della nostra associazione, amata e contemporaneamente fonte di crucci. Per celebrare la ricorrenza la sede centrale ha lanciato la sfida: servire almeno 100 milioni di persone nel periodo 2013/2018 in quattro ambiti specifici: ambiente, fame, giovani e vista. In concreto, si chiede ai club di fare da guida attraverso i loro service nella celebrazione del Centenario, organizzando almeno un progetto in ciascuno degli ambiti selezionati per l’occasione. Fino ad ora i Lions hanno servito 50 milioni di persone: siamo a metà strada verso il target di almeno 100 milioni. Tuttavia, per concretizzare l’obiettivo finale, è necessario che le attività dei club siano comunicate attraverso il rapporto attività di servizio di MyLCI, cui si accede in sede di inoltro telematico del rapporto mensile. In gennaio il Lions International introdurrà una nuova interfaccia per il Centenario su MyLCI, che consentirà di monitorare la partecipazione dei club e del distretto in base alle attività di service. Contribuire al raggiungimento del traguardo significa anche conseguire i relativi riconoscimenti, dall’emblema per il gonfalone ad altri segni distintivi più personali. Obiettivo non secondario di Oak Brook è la crescita associativa, in modo che il Lions entro giugno 2018 (fine delle celebrazioni) abbia il numero maggiore di soci mai raggiunto. A tal fine ai club è stato richiesto di invitare ad associarsi almeno tre nuovi soci, il che consentirà di ottenere i premi per la crescita associativa del Centenario. Il coronamento della ricorrenza, tuttavia, è il vero obiettivo: il Progetto del Centenario

di eredità lionistica a favore della comunità. Si tratta di contributi o doni visibili, che i Lions offrono alla loro comunità per commentare la ricorrenza e creare un’eredità lionistica duratura, legata al loro service. Tutti i club sono incoraggiati a portare a termine un simile progetto entro la scadenza di giugno 2018. Il sito web Lionsx100.org è ancora la migliore fonte di informazioni sul Centenario. Visitatelo! Ad oggi nel nostro distretto 27 club hanno guadagnato i premi previsti, realizzando service in uno degli ambiti (24) o in due ambiti (2) od addirittura in tutti e 4 gli ambiti (1). E gli altri 25? Sono certo che sono ai blocchi di partenza, frementi per partecipare a questa gara non competitiva. Per qualunque necessità dei club il comitato distrettuale per il Centenario è a disposizione. Comunque il ciclo secolare sarà anche coronato da eventi distrettuali e multidistrettuali, che dimostreranno al mondo esterno il nostro orgoglio di appartenenza. Certo, guardandoci allo specchio vediamo qualche ruga, ma anche un corpo fondamentalmente sano e robusto, pronto ad affrontare un altro secolo, sia pure correggendo qualche imperfezione con un intervento di chirurgia estetica per adeguarci ai canoni di bellezza attuali. Ad majora. pdg Gian Andrea Chiavegatti (Comitato distrettuale per il Centenario)

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UN PROGETTO RIVOLUZIONARIO

LNFFW, UN NUOVO “SOCIAL NETWORK” DEL VOLONTARIATO LIONS!

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ome è possibile migliorare l’incontro tra domanda ed offerta nel volontariato, in una fase così delicata di cambiamenti? Un interrogativo che si sono posti alcuni Lions del Ta1, su iniziativa di Marco Mariotti, al fine di rendere più incisiva l’azione di servizio alla comunità. Da qui è partita una riflessione che ha portato all’istituzione di un “comitato” per mettere a punto la proposta. Nel 2017 sono cent’anni che il Lionismo esiste. Entriamo nel 2° secolo con tutta la ricchezza di una storia di successi, ma anche con la consapevolezza di apportare qualche innovazione, che investe le motivazioni del nostro agire, come pure gli strumenti operativi. L’attività di servizio di un Lions scaturisce da esigenze personali, le più svariate. Tante motivazioni che, per espletarsi, necessitano di una partecipazione sistematica e regolare a “momenti di sfida”, in sintesi a “SERVICE”. La vera forza di associazioni come la nostra non consiste tanto nella partecipazione agli incontri serali (funzionali all’amicizia), quanto piuttosto al contributo personale ed all’apporto di ogni socio alla mission: Essere leader mondiale nel servizio comunitario e umanitario! E’ il coinvolgimento attivo lo strumento per creare nel socio un senso di appartenenza, renderlo soddisfatto, farlo sentire utile, indispensabile. Ma come abbinare un Lion ad un service? Bisogna poter proporre al socio di impegnarsi nei campi e nei modi che gli sono più congeniali: inserire il Lion giusto nel service giusto, per dargli così modo di contribuire al risultato e sentirsi da una parte utile e funzionale a mission e obiettivi dell’associazione, dall’altra perfettamente inserito. Tre i fattori in gioco, e qualche filtro: 1. Le competenze ed abilità, quello che il volontario Lions sa o sa fare, siano esse comuni, oppure quelle specialistiche. Queste sono quindi le più preziose e difficili da reperire, in quanto rare; si suddividono a loro volta in: “manuali”, pratiche, operative; “intellettuali”, del sapere e della conoscenza, frutto di studi o di interessi personali; “miste”, tipiche di specifici mestieri e lavori. 2. Il profilo di personalità, il carattere, il modo di essere, di porsi verso gli altri e nelle difficoltà, più adatti ad operare alcuni, più propensi a coordinare e motivare altri, in grado di prendere iniziative e assumersi il rischio.

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3. L’orientamento, l’attrattività, la propensione. La tipologia di persone, beneficiarie della nostra attività, oppure i temi trattati, possono costituire una variabile importante nell’aderire ad un service. Vi sono anche altri elementi da considerare (la prossimità, l’uso della comunicazione, il tempo, i costi, e, per progetti all’estero, la lingua) che possono facilitare o meno la partecipazione. In sintesi il progetto servirà a trasformare la motivazione in impegno concreto, in attività reali all’interno dei service; un tassello importante per uscire dalla transizione infinita che la nostra associazione sta vivendo ed entrare “modernamente” nel secondo secolo di vita. Per prima cosa i soci Lions vanno informati sugli obiettivi, per sensibilizzarli alla collaborazione personale e sulla possibile adesione del loro club. Quindi è opportuno che alcuni entrino a far parte del “Comitato LNFFW” e partecipino alla definizione delle specifiche, funzionali e tecniche, del software da predisporre. Molti sono gli aspetti da approfondire, non solo specialistici ma anche di semplice “buon senso!” Quando il software sarà pronto tutti i soci dei club aderenti saranno invitati a inserire, tramite Internet, i loro dati. È dunque importante la collaborazione di tutti! Per aderire manda un sms al cell. 335.8475.184 con un semplice “LNFFW-SI”, o scrivi a marcomaria. mariotti@tin.it. “Sarai contattato personalmente per definire come partecipare”. Coinvolgi altri ad offrirsi volontari; è un modo per dare un senso ai 100 anni dell’associazione. “Lions Network For Free Work” è un progetto rivoluzionario, che potrebbe essere presentato alla Convention Mondiale di Milano del 2019. Marco Mariotti


LIONS AL FEMMINILE

“CAMMINATA ROSA” A VENEZIA

Camminata Rosa” tra calle e campielli di Venezia é il titolo della manifestazione svoltasi il 10 ottobre, finalizzata a sensibilizzare l’opinione pubblica a mantenere viva l’attenzione sull’importanza della prevenzione del tumore al seno, sia attraverso controlli medici sia attraverso uno stile di vita corretto. L’evento ideato dalle Pink Lioness in Venice, squadra di dragon boat composta da donne legate al movimento “Abreast in a boat” operate al seno, é stato organizzato insieme alla Reale Società Canottieri Bucintoro e Avapo Venezia. Il distretto Ta1, a seguito degli scambi di Giuliana Liotard e con il sostegno del Comitato “Valore Donna” presieduto da Silvia Placereani, ha partecipato come supporter all’iniziativa. Personalmente, come officer di questo comitato, ho avuto il piacere di esserci e di testimoniare la vicinanza di tutti i Lions del Ta1. La manifestazione è stata un vero successo con una grande partecipazione di donne, uomini, giovani, etc. Il clima era gioioso, sobrio e molto efficace nel richiamare l’attenzione di tutti gli astanti, veneziani e non. Durante la camminata, per coinvolgere cittadini e turisti, venivano distribuiti dei cartoncini rosa con i quali

creare delle barchette rosa, simbolo dell’evento. La nostra presenza è stata molto gradita e richiesta anche per il prossimo evento che si terrà nella primavera del 2016. Questa piccola ma significativa esperienza mi ha permesso di confermare ancora una volta che per noi Lions è cruciale essere presenti, condividere e partecipare, come partner, ad eventi di cosi forte impatto sociale. Sensibilizzare le donne, ma anche gli uomini, alla prevenzione del tumore al seno è, peraltro, un impegno perfettamente coerente con la mission Lions, finalizzata anche a migliorare la qualità di vita delle persone nelle nostre comunità. Tale coinvolgimento andrebbe esteso all’intero distretto, in tutte le sue articolazioni locali. Per il futuro un’idea, da condividere con il comitato “Valore Donna”, potrebbe essere quella di posizionare la “barchetta rosa”, o simboli analoghi, nelle nostre manifestazioni di piazza e, attraverso le foto e i social, rendere tali simboli “virali” affinché la condivisione estesa possa portarci a partecipare a tali eventi non solo come supporter ma come veri e propri partner. Gaetano Trabucco DISTRETTO TA1 - 27


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DISTRETTO TA2 A TU PER TU CON IL GOVERNATORE MASSUD MIR MONSEF

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PERFETTA SINTONIA CON I SOCI ED I DISTRETTI VICINI

onostante il carico di impegni istituzionali del governatore Massud Mir Monsef in questa prima parte dell’anno, ho potuto incontrarlo in occasione della sua visita al club di Valdobbiadene Quartiere del Piave dello scorso mese di ottobre e, naturalmente, gli ho rivolto alcune domande relative alla situazione del distretto ed ai suoi incarichi multidistrettuali. “Caro governatore, hai ormai visitato diversi club del Ta2, che impressione ne hai ricavato?”. “Ho deciso di concentrare le mie visite ai club in questo primo periodo di attività per rendermi conto personalmente dello “status” del distretto: i suoi punti di forza e di debolezza per cercare di potenziare i primi e cercare di eliminare, o ridurre, i secondi promuovendo specifiche azioni di intervento. A tutt’oggi, comunque, posso dire di aver incontrato club in “buona salute”, accoglienti, vivaci, propositivi e sempre pronti e disponibili ad accettare suggerimenti e consigli. Non ho riscontrato grossi problemi; spero solo che ogni socio possa continuare a lavorare ed impegnarsi come operato finora per il bene della comunità in cui vive e per onorare e mantener fede alla promessa fatta il giorno del suo ingresso nell’associazione”. “Hai potuto notare qualche service o progetto particolarmente interessante?”. “Credo che ogni club proponga service degni d’attenzione e pregevoli. Conoscendo il proprio territorio e le sue necessità, i presidenti di club, coadiuvati da tutti i soci, stanno intervenendo concretamente per alleviare, per quanto possibile, la crisi socio-economica presente nelle diverse zone del distretto e lo fanno con estrema sensibilità, delicatezza e senso di responsabilità. Quello che mi fa più piacere è la collaborazione che si sta creando fra i club ed i Leo che permette interventi più qualificati e di maggior spessore. I Leo, poi, riescono a coinvolgere altri giovani nei loro service che, un domani, potrebbero entrare nell’associazione. Finalmente, stiamo imparando ad aprirci, a lavorare insieme, ad unire le nostre sinergie e ad essere più disponibili e collaborativi, il che non può che essere positivo e stimolante”. “Insieme ai governatori del Ta1 e del Ta3, hai programmato delle attività in comune?”.

“Con Valter (Ta1) e con Giancarlo (Ta3) sto lavorando molto bene; abbiamo, a volte, dei punti di vista diversi su alcune problematiche relative all’associazione, ma, discutendo e confrontandoci, riusciamo sempre a trovare la giusta soluzione. Per esempio, l’essere riusciti a trovare un accordo sulla pubblicazione della nostra rivista interdistrettuale “Tempo di Lions” è già un risultato che ha soddisfatto tutti. Come, poi, non ricordare la cerimonia di premiazione del “Poster per la pace” che, da anni ormai, ci vede coinvolti? Sono convinto che la disponibilità e la collaborazione tra i nostri tre distretti non possa che portare a risultati positivi e, soprattutto, a farci conoscere ed apprezzare maggiormente all’esterno. Sotto certi punti di vista, a volte, mi sembra che si sia ricostituito il vecchio TA pur mantenendo ciascuno di noi le proprie caratteristiche e peculiarità. Per quanto riguarda il futuro, stiamo cercando di organizzare qualche iniziativa insieme, ma potrò essere più preciso e dettagliato prossimamente”. “Un’ultima domanda: qual è il clima all’interno del Consiglio dei governatori? Come state lavorando?”. “Il clima all’interno del Consiglio dei governatori è sereno e tranquillo; ci si incontra ogni mese e, sotto l’attenta guida del presidente, Liliana Caruso, cerchiamo di risolvere i non pochi problemi che il nostro multidistretto presenta. Si è appena concluso l’Expo di Milano, dobbiamo prepararci a celebrare il nostro Centenario e la Convention internazionale del 2019 e, credetemi, non è cosa da poco. Ci sono i vari governatori delegati, ma le decisioni vanno concordate e condivise e, talvolta, non è facile e semplice mettere d’accordo tutti. A me sono state affidate le deleghe per i campi e gli scambi giovanili e le relazioni internazionali, deleghe a cui tenevo particolarmente visto che il nostro distretto è uno dei più attivi per quanto riguarda gli scambi giovanili. Nel Ta2, vi sono persone molto preparate, disponibili e con esperienza in questo settore per cui, con il loro aiuto, mi sento “in una botte di ferro” e, certamente, potrò sempre contare su di loro come su tutti i soci Lions per continuare a sviluppare e far crescere il nostro distretto”. Ernesto Zeppa DISTRETTO TA2 - 29


LCIF

DISTRETTO A CORRENTE ALTERNATA

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gni socio Lions ha la sua particolare storia lionistica, concetto valido per soci di lunga militanza, ma anche per i soci entrati in tempi recenti. E’ normale che da grandi entusiasmi si passi, in poco tempo, ad una fase di tran-tran associativo nel quale si perdono, un poco alla volta, sia le motivazioni sia la partecipazione attiva. Questo è un grosso problema che notevoli illuminati ricercatori del comportamento studiano da tempo, ma non si trova una ricetta valida per risolvere la questione. A questo punto, il lettore si può fare una domanda: che cosa centra questo discorso con la Fondazione LCIF? Per la mia esperienza di officer, vi assicuro che anche l’interesse per questo nostro fiore all’occhiello invidiato da molte associazioni di volontariato e preso a modello per la sua efficienza operativa per i risultati importanti che riesce a raggiungere in tutti i continenti, entra in questo micidiale gioco della corrente alternata. In alcuni anni entusiasmo a manetta, in altri momenti un oblio pericoloso.

“NELL’ULTIMO ESERCIZIO SOCIALE IL MULTIDISTRETTO 108 ITALY HA RAGGIUNTO UN MILIONE E CENTOMILA DOLLARI NELLA RACCOLTA FONDI PER LA LCIF. IL NOSTRO DISTRETTO È RIMASTO TUTTAVIA AL DI SOTTO DEL SUO POTENZIALE. SI PUÒ FARE DI PIÙ” Dobbiamo continuamente sottolineare e far conoscere la storia della nostra Fondazione, i risultati ottenuti, il potenziale che, spesso, non viene sfruttato, ma sopratutto l’obbligo morale, imposto da precise disposizioni del Lions International, di sostenerla con continuità anno dopo anno. Ci possiamo rallegrare per i risultati dello scorso esercizio nel Multidistretto Italy con una raccolta superiore a un milione e centomila dollari che ci ha proiettato al primo posto in Europa. Mi spiace dover sottolineare che il nostro distretto Ta2 non ha raggiunto il budget previsto anche se di poco , ma la cosa più spiacevole 30 - DISTRETTO TA2

Il pdg Gino Eger

è la constatazione che alcuni club non hanno versato un euro. E’ un caso, oppure si può pensare ad una carenza di informazioni o di poca attenzione alle sollecitazioni degli officer addetti? Certamente, ogni anno, si devono rifare una serie di passaggi informativi perché la rotazione di presidenti a tutti i livelli può comportare all’interruzione delle più elementari nozioni sulla conoscenza, non solo della Fondazione, ma anche della storia e dei regolamenti della nostra associazione madre. Gli officer, che il distretto ha individuato in ogni zona, sono a disposizione; invitiamo i presidenti ad avvicinarli per una serata di informazione e di dibattito su questo tema. Come ripeto da sempre dobbiamo essere dei Lions ogni giorno e non solo quando ci ritroviamo alle riunioni. Ricordo a tutti che un euro è sufficiente per vaccinare un bimbo contro il morbillo e salvargli la vita, non vi sembra questa una motivazione più che sufficiente per darsi da fare? Buona riflessione a tutti!!! pdg Gino Eger (Officer distrettuale LCIF)


“UN POSTER PER LA PACE”

DISTRETTO TA2

FASE DISTRETTUALE AD ASMAA JYATE

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ei 17 distretti Lions italiani, in questo periodo, sono al lavoro le commissioni per la scelta del poster che accederà alla terza fase – quella multidistrettuale - della 28a edizione del concorso internazionale “Un poster per la pace” 2015/2016. L’individuazione del vincitore non è facile perché sono molte le scuole ed i gruppi giovanili che partecipano a questa importante manifestazione che, nel corso degli anni, ha sempre più coinvolto i ragazzi stimolandoli a riflettere su un tema particolarmente delicato ed attuale come quello della pace. Per ottemperare al suo compito, lo scorso 27 novembre, si è riunita a Treviso, Il dg Massud Mir Monsef con l’opera vincitrice del concorso distrettuala commissione esaminatrice del distretto le, assieme ai componenti della commissione selezionatrice. Ta2 per selezionare l’elaborato grafico che lo rappresenterà nel multidistretto. I° classificata: Asmaa Jyate, cl. 3a B S.M.S. Il tema di quest’anno aveva come titolo di Sedegliano (Ud) sponsorizzata dal lc Udine “Condividi la pace” ed i ragazzi, seguiti, Lionello con la motivazione:” Il disegno risponde, indirizzati e consigliati dai loro insegnanti, hanno in modo emozionante ed insieme delicato, al cercato di esprimere al meglio i loro sentimenti, tema proposto. Dal grigiore della sofferenza le loro emozioni di fronte ad una tematica così emerge il colore gioioso della pace”. impegnativa. La commissione, presieduta IIi classificati a pari merito: dal dg Massud Mir Monsef, ha visionato i 122 Cristiano Pacor cl. 1a istituto comprensivo “E. lavori giunti, escludendone 12 in quanto non Giacich” – lc Monfalcone; possedevano i requisiti richiesti dal bando. E’, Elisa Gubiani cl. 3a B consiglio della Consulta quindi seguita un’attenta valutazione dei 110 dei Ragazzi di Maiano – lc San Daniele del Friuli; elaborati tenendo presenti i seguenti criteri: Iris Castellarin cl. 3a D istituto comprensivo di adesione al tema, originalità, effetto espressivo Casarsa (Ud) – lc Medio Tagliamento; tecnica e presentazione dell’autore. Luisa Perin cl. 2a B S.M.S. “S. Barozzi” San Dopo un’ampia e progressiva selezione delle Fior (Tv) – lc Conegliano. opere, la commissione, tramite votazione Ora ci si augura che il cammino della vincitrice segreta, ha decretato la seguente graduatoria: distrettuale sia appena iniziato.

LA ZONA H

VISITA ALLA MOTONAVE MAGNIFICA

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osa porta tanti soci di una intera Zona a trascorrere una domenica a bordo di una grande nave ancorata al porto di Venezia? Per alcuni, tra i quali chi scrive, sicuramente la curiosità: non sono mai stati su una nave (pochi a dire la verità…) e vogliono vedere da vicino come è fatta dentro. E’ bella, lussuosa ed accogliente, colorata e invitante. Per molti, navigatori già collaudati dalle crociere già fatte, è semplicemente la voglia di vedere proprio quella nave lì, la Magnifica, una delle più recenti della flotta MSC, grande e maestosa. E così ci ritroviamo la mattina dell’11 ottobre in 105, tra soci, parenti ed amici pronti a salire, in fila al controllo sicurezza, più accurato e preciso di quello di qualunque aeroporto del mondo. Suonano persino le fibbiette metalliche

delle scarpe!!! La guida, uno dei responsabili del marketing di MSC, è molto gentile e professionale, ci accompagna attraverso le varie zone di attività: gli impianti sportivi, all’aperto ed al chiuso, la Spa, poi vediamo il casinò, la zona negozi e le zone relax, con i bar a tema, arredati in modo da farti sentire il più coccolato e prezioso degli ospiti. Arriviamo al salone dove siamo attesi dai nostri gonfaloni e ci scambieremo saluti ed omaggi. Infatti, mentre il responsabile di MSC ci presenta la compagnia, la flotta e le loro rotte più interessanti, il presidente di circoscrizione, Stefano Benzi, porta il saluto del DG ed il presidente di zona, Elisabetta Rizzi, ringrazia tutti i presenti per la partecipazione numerosa. I presidenti dei club consegneranno, DISTRETTO TA2 - 31


poi, al rappresentante di MSC il loro gagliardetto, come sempre in queste occasioni; MSC ricambia con un ricordo della giornata. Anche in una piacevole giornata di relax, tra amici, noi Lions non dimentichiamo che lo scopo del nostro stare insieme è aiutare chi ha bisogno. Abbiamo, perciò, deciso che il ricavato del pranzo di oggi verrà devoluto alla Fondazione del distretto Ta3 per il service “Vinciamo il Tornado”, per le popolazioni della riviera del Brenta, colpite dal tornado che tanti danni ha causato. Nemmeno a farlo apposta proprio oggi uno dei club della Zona, il Valdobbiadene, aveva organizzato una raccolta fondi in piazza esattamente con il medesimo fine e generosamente il presidente, Michele Pradal, ha deciso di far confluire i fondi nella nostra raccolta, per dare una maggior forza al service. Quanto raccolto sarà inviato ai Lions del Ta3, più direttamente in contatto con le popolazioni della Riviera del

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Elisabetta Rizzi

“LAVORIAMO INSIEME”

lla presenza del primo vicegovernatore, Gianni Dovier, e del secondo, Vincenzo Trevisiol, si è tenuto, nello scorso mese di ottobre, un interessante incontro con gli addetti stampa di club per fornire loro alcune informazioni relative alla corretta gestione dei rapporti con la rivista interdistrettuale “Tempo di Lions” e con “INFOTa2”. Sono state, inoltre, fornite delucidazioni su come usare, al meglio, i nuovi strumenti informatici, i cosiddetti social network: siti, facebook, twitter … , a disposizione dei soci nel sito distrettuale. Alla riunione, organizzata dal condirettore di “TdL”, Ernesto Zeppa, dal responsabile di “INFOTa2”, Nevio Nalato, e dal responsabile informatico, Mauro Favret, hanno partecipato diversi addetti stampa, che, con attenzione ed interesse, hanno seguito i vari interventi. Ernesto Zeppa ha sottolineato che ”la rivista interdistrettuale ha una nuova veste grafica e che, se verrà raccolta una sufficiente pubblicità per coprire i costi gestionali, sono previsti 5/6 numeri. Da parte della redazione, c’è la più ampia disponibilità per affrontare questa nuova sfida che potrà essere vincente solo se tutti i soci dei tre distretti collaboreranno per un suo esito positivo. Dobbiamo sentirci tutti coinvolti e far vivere l’associazione anche attraverso la

32 - DISTRETTO TA2

Brenta, e tutti noi siamo felici di aver contribuito, semplicemente Lions, semplicemente “We serve”, oltre i confini di club, zona e distretto.

comunicazione, fondamentale in una società in continua trasformazione. Raccontarci le cose fra di noi non è più possibile, dobbiamo aprirci all’esterno e far leggere al nostro “vicino di casa” quello che noi facciamo per il nostro territorio e per la comunità internazionale. E la rivista, sia nazionale sia interdistrettuale, che i diversi mezzi informatici di comunicazione sono strumenti indispensabili per sollecitare l’interesse del prossimo stimolandone la curiosità e facendolo, poi, avvicinare all’associazione. Il giornale non deve essere “costruito” dalla redazione, ma ogni singolo socio deve sentirsi partecipe alla sua realizzazione attraverso articoli, consigli, suggerimenti, obiezioni e critiche. “TdL” va creato con il contributo di tutti senza alcuna preoccupazione né di lingua né di capacità comunicative. La redazione provvederà, se è il caso, di intervenire su problemi di chiarezza di contenuto. Abbiamo bisogno di notizie, di informazioni e queste non potranno essere date se non dai soci. Con un po’ di buona volontà ed impegno le difficoltà si possono superare”. Sono seguite diverse domande soprattutto alle quali i relatori hanno dato risposte esaurienti con la promessa di lavorare insieme per rafforzare il nostro senso di appartenenza e, soprattutto, per rendere più accattivante e piacevole la nostra rivista “Tempo di Lions”.


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IL SERVICE “LE NUOVE POVERTA’”

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volte, dopo alcuni mesi dall’inizio, si hanno poche e scarse notizie sui service di carattere pluriennale, per cui ci fa molto piacere la comunicazione dell’amico Carlo Delser, socio del lc Udine Host, con cui ci aggiorna su come procede il service della zona D 2015 “Le nuove povertà”, da lui organizzato durante il suo incarico di presidente di zona. “E’ con piacere che vi comunico che quasi tutte le 11 famiglie finanziate hanno regolarmente usufruito, fino ad ora, dei buoni spesa messi a loro disposizione – dice Carlo Delser -. Solo due famiglie hanno avuto delle variazioni: - ad una famiglia, avendo ottenuto nei mesi di luglio/agosto, un altro sussidio economico, non sono stati consegnati, temporaneamente, i nostri buoni acquisto che, comunque, sono stati ripristinati nello scorso mese di settembre; - alla seconda famiglia, avendo la signora trovato un posto di lavoro, è stata interrotta la consegna dei buoni. Quest’ultima è stata sostituita da

un’altra famiglia di Udine con due bambini e che presenta gravi difficoltà economiche. Potrà usufruire dei nostri buoni fino al mese di agosto 2016 compresi quelli non usati dalle due famiglie A sinistra Carlo Delser con don Luigi Gloazzo, direttore Caritas di Udine precedenti. Tutto questo è ancora possibile grazie alla collaborazione ed al coinvolgimento di tutti i Lions club di Udine, il Leo club e le società “Città Fiera” e “Iper Montebello SpA” che desidero ringraziare per la loro adesione al progetto e per la realizzazione di questa iniziativa umanitaria”.

LIONS QUEST

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I LIONS E I DISAGI GIOVANILI

resso l’istituto comprensivo di Longarone si è tenuto, nello scorso mese di ottobre, il corso di formazione professionale per insegnanti delle scuole primarie denominato “Lions Quest”. Il corso, organizzato dal club di Pieve di Cadore in collaborazione con tutti i Lions club della provincia di Belluno e di quello di Primiero/San Martino di Castrozza, rientra nell’ambito delle numerose iniziative attivate dalla Lions Club International Foundation (LCIF) a sostegno delle problematiche giovanili con particolare riferimento ai fenomeni di bullismo, droga, suicidio, alcoolismo e dispersione scolastica. Il programma “Lions Quest” è uno dei “fiori all’occhiello delle attività lionistiche che ha fatto registrare risultati estremamente positivi negli oltre cinquanta paesi nei quali si è diffuso riducendo sensibilmente, dal 2002 ad oggi, i fenomeni negativi legati alle suddette problematiche. I 21 insegnanti, che vi hanno partecipato, hanno espresso

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piena soddisfazione e si sono dichiarati disponibili a continuare questo percorso formativo di assoluto interesse pratico/ applicativo. Particolarmente apprezzato il metodo didattico interattivo usato dal prof. Giacomo Pratissoli, docente formatore del corso. Alla chiusura del corso, sono stati loro rilasciati gli attestati di partecipazione a cura delle autorità lionistiche presenti

Il dg Massud Mir Monsef con i partecipanti al corso


CONSIDERAZIONI DI UN PRESIDENTE DI CIRCOSCRIZIONE

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DISTRETTO TA2

LE COMMISSIONI INTERCLUB

lcuni soci, discorrendo con me qualche tempo fa, mi chiesero quali fossero le mie impressioni circa le esperienze fatte come presidente di circoscrizione. D’impulso la mia risposta fu: tutti prima o poi dovrebbero diventare presidenti di circoscrizione; solo così potrebbero capire che cosa siano i Lions e quale importanza sociale possano rivestire. Quando il governatore, Guido Repetti, mi contattò per assegnarmi l’incarico, chiesi un giorno di riflessione prima di rispondere. Pensavo che, accettando, non avrei comunque potuto prendere sottogamba l’incarico e non ero certo di volermi caricare di questo impegno.Non mi sono davvero pentito di aver accettato. Non è stato un fardello, bensì un piacere. L’opportunità di girare tanti club e di conoscere nuovi amici, mi ha dato modo di capire quale incredibile rete organizzativa costituiscano potenzialmente i club con i loro soci, una rete che, se solo ci fosse una maggiore volontà di conoscenza e collaborazione reciproca tra club, costituirebbe un maglio che potrebbe avere un impatto davvero importante sulla società. Alcune delle risorse umane a disposizione nei club sono di assoluto spessore ed è un peccato che non si possano esprimere con tutta la loro potenzialità di leader solo perché non conoscono altri Soci che potrebbero essere loro complementari. In questo periodo di crisi politica, economica, sociale ed umanitaria,

il potenziale campo di azione è enorme ed il contributo che i Lions possono dare, con i propri Soci e leader, potrebbe essere davvero rilevante. Cosa si dovrebbe fare allora? Spingere per la collaborazione tra i club e per l’amicizia tra i soci, che ne è il sale. Per vivacizzare la collaborazione tra club si potrebbero instituire delle Commissioni interclub che studino le criticità della zona e che, collaborando con i coordinamenti e le associazioni di volontariato e con gli enti pubblici, indichino e propongano soluzioni assumendo così una posizione leader nel coordinare gli interventi sociali. Tali commissioni, da costituirsi con soci dei diversi club, spingerebbero al confronto ed alla collaborazione. Potrebbero essere guidate dai presidenti di zona sotto la supervisione dei presidenti di circoscrizione, che farebbero riferimento al DG. Un sogno? Forse. Ma bisogna pur inventarsi qualcosa che contrasti l’autoreferenzialità dei club, aumentando la reciproca conoscenza tramite l’impegno sociale e favorendo il riemergere di quel “ventre molle” che ogni club si porta dietro, costituito da soci che si fanno vedere forse una volta l’anno e che pagano la quota, a questo punto, solo per poter portare il distintivo, illudendosi di essere Lions. Angelo Della Porta

DISTRETTO TA2 - 35 Il vostro club può ottenere un Emblema per gonfalone per il Centenario con una speciale pietra preziosa per ogni anno


DG GIANCARLO BUSCATO

I NUOVI SOCI, MATTONI DEL FUTURO

“Sono i soci i mattoni su cui si costruisce l’attività dei Lions. E sono i nuovi soci a portare nell’Associazione idee, entusiasmo e vitalità. Per questo, quando la redazione di “Tempo di Lions” mi ha chiesto un bilancio di questi primi mesi del mio mandato di governatore, ho pensato di condividere con voi la bella storia di una giovane donna che ha incontrato i Lions, ne ha condiviso la vision e con entusiasmo è stata accolta come nuova socia in un club del nostro distretto. Saranno le protagoniste di questa bella storia a raccontarvela”. DG Giancarlo Buscato

SENSO CIVICO E GIUSTIZIA “Cesserai d’essere un vero uomo libero, per divenire solo un libero animale egoista, abbandonato ai suoi istinti, se non ti adopererai perché libero come te sia il tuo vicino e se non comprenderai che gli uomini, per essere liberi, è necessario prima di tutto che siano liberati dall’incubo del bisogno e se tu non ti preoccuperai perché i tuoi simili possano egualmente godere dei beni della terra”. Con le parole di Sandro Pertini che risuonavano nella mia mente, iniziavo il cammino di giovane donna alla ricerca di un modo di vivere la professione che avevo scelto per me che desse davvero valore a quel senso civico e di giustizia sempre presente nella mia visione di futuro. È stato quello stesso senso civico e quel desiderio di giustizia e solidarietà a spingermi a ricercare un contesto più grande nel quale realizzare qualcosa di buono e di utile: ed ho trovato tutto ciò nel Lions Club International. Mi sono così determinata ad entrare in relazione con il mondo Lions utilizzando il sistema più semplice e diretto: l’invio di una e-mail nella quale manifestavo il mio interesse per l’associazione, per le sue finalità, per quel senso di lavoro di squadra che mi è subito sembrato il vero fondamento. E la risposta non è mancata. In un pomeriggio di fine agosto, ho avuto il piacere di conoscere telefonicamente il Governatore, Giancarlo Buscato, il quale mi ha orientata verso un giovane club, il Galileo Galilei di Padova. Qui, con la guida di Maria Cristina Stella, che, con pazienza e cortesia, mi ha aiutata 36 - DISTRETTO TA3

Il dg Giancarlo Buscato appunta la “pin” a Martina Brasson

a muovere i miei primi passi all’interno del club, ho conosciuto un gruppo affiatato, dinamico ed intraprendente, composto da persone tenaci e determinate. Sono davvero onorata, a distanza di così pochi mesi, di essere entrata a far parte di questa grande rete all’interno della quale, con tutto l’impegno di cui sarò capace, voglio dare il mio contributo. Martina Brasson

IL TEMPO DELLE CHIACCHERE E’ ORMAI FINITO 31 anni, avvocato, faccia pulita, sguardo deciso: è lei, Martina Brasson, la nuova socia del club Padova Galileo Galilei. A differenza dei soliti metodi conoscitivi, Martina si è messa in contatto con noi compilando il modulo inserito nel sito del Lions Club International. In seguito allo smistamento di tale modulistica si è interfacciata prima con il nostro Governatore e poi con la sottoscritta. Ci scambiamo un paio di mail, ci vediamo per un aperitivo e Martina comincia a frequentare il club. Si inserisce facilmente nel gruppo, è una che sa ascoltare e che alle parole preferisce di gran lunga i fatti. Ad una riunione poi, chiede la parola per sapere se può partecipare all’incontro di formazione dei nuovi soci, capisco che è pronta ed è la stessa impressione che


DISTRETTO TA3 hanno gli altri soci. Martina entra con votazione favorevole unanime. Mi trovo a scrivere di questa esperienza ad una settimana dai tragici eventi di Parigi, confortata all’idea che ad una generazione di giovani che hanno speso i loro anni migliori per addestrarsi al terrore, ce ne sia un’altra, quella con cui ho a che fare tutti i giorni che spende il tempo nella costruzione della vita. Un pensiero però, mi accompagna: Martina è stata un colpo di fortuna, è arrivata nell’associazione quasi per caso e per suo merito, e delle sue qualità sono certa. Spero che tra qualche mese anche lei possa dire bene di noi. Ma nel tempo che viviamo, e nel nostro spazio di azione quanto potrà risultare realmente efficace ed attuale una

struttura che ancora si interroga su età e sesso dei suoi membri, che non è abituata alla parità né generazionale né di genere? Trasmettere i nostri valori, essere d’esempio, saper dire di sì e di no con intelligenza: questa è la strategia migliore che abbiamo per incidere positivamente nel mondo. Possiamo scegliere se arruolare indiscriminatamente o con metodi a dir poco obsoleti, o se rispolverare i sempre attualissimi principi etici che ci dovrebbero contraddistinguere e scegliere una persona perché è un Lions. Punto. Il tempo delle chiacchiere ormai è finito. Maria Cristina Stella (Lions club Padova Galileo Galilei).

CONCORSO GIOVANE AMBASCIATORE 2015

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LORENZO TRUBIAN YOUNG AMBASSADOR PER L’ITALIA

l giovanissimo Lorenzo Trubian, 16 anni, liceale padovano, è stato scelto per rappresentare l’Italia al concorso internazionale Lions “Young Ambassador: Giovane Ambasciatore Europeo del XXI° secolo”. Il concorso, istituito nel 2008, mira a far conoscere giovani eccellenti d’Europa, di età compresa fra i 15 e i 19 anni, impegnati in servizi alla comunità, supportando i loro progetti con una borsa di studio. Lorenzo è un ragazzo sensibile e generoso. Nel tempo libero va in parrocchia e aiuta i suoi coetanei impegnati nello studio della lingua italiana. Collabora anche al progetto “Integriamoci creativamente” dell’associazione Cielo Blu di Scorzé (VE). La proposta solidale che Lorenzo ha messo a punto e con la quale si è presentato al concorso Young Ambassador 2014-2015 si chiama “U.F.O.F. Una Famiglia oltre la Famiglia”. “Potremmo definirlo un campo di lavoro o più semplicemente tre giorni insieme - spiega Lorenzo - tre giorni no-stop, durante i quali 12 ragazzi disabili e altrettanti normodotati giocano, scherzano, lavorano, si impegnano insieme per raggiungere piccoli traguardi di autonomia e condividono queste esperienze in una fattoria. Il mio ruolo sarà quello di responsabile del campo e coordinatore delle attività “. Così funziona il concorso: ogni distretto seleziona tra i partecipanti un candidato da presentare al congresso nazionale. Qui viene scelto il giovane “Ambassador” italiano da proporre alla competizione europea. Nel Forum Europeo vengono poi proclamati i tre vincitori, ai quali spetta una borsa di studio (3000 euro al primo classificato, 1000 al secondo e 500 al terzo).

Al Forum Europeo, la famiglia Trubian con il nostro giovane Ambasciatore Lorenzo (il secondo da destra), con Cesare Diazzi (a destra) e il DG Giancarlo Buscato (a sinistra).

E’ bene dire che la commissione giudicatrice non è costituita da Lions, ma da esperti (un docente scolastico, un operatore nel sociale, un imprenditore) che prendono in considerazione la valenza del servizio svolto, ma anche le qualità personali e di leadership dei ragazzi. I candidati vengono intervistati singolarmente e devono presentare i loro progetti senza l’ausilio di alcun supporto multimediale, mentre sono accettate illustrazioni e documentazione fotografica. In qualità di officer distrettuale del “Concorso Young Ambassador” ho dunque avuto la gioia di presentare Lorenzo lo scorso maggio al congresso nazionale di Bologna e di vederDISTRETTO TA3 - 37


lo vincere la selezione nazionale. In ottobre con grande emozione il nostro ragazzo si è presentato come candidato del Multidistretto 108 Italy al Forum Europeo di Augusta, accompagnato e sostenuto dal governatore Giancarlo Buscato. “Lorenzo non si è qualificato tra i premiati - ha scritto poi il Governatore- ma ha fatto un’ottima presentazione e si è distinto fra i presenti”. Anch’io sono molto orgogliosa di questo risultato ed auspico che anche nell’anno in corso tanti giovani partecipino al Concorso con i loro progetti. So bene che tanti sono i ragazzi impegnati nel sociale, a fianco di disabili, ammalati, immigrati, a difesa dell’ambiente, nella scuola e nello sport. Vogliamo sostenere i loro progetti. Cerchiamo il nostro giovane ambasciatore di solidarietà. Gabriella Salviulo Brigato (LC Padova Carraresi)

Congresso di Bologna: la proclamazione di Lorenzo Trubian, vincitore nazionale del concorso.

VDG MASSIMO ROSSETTO

DIAMO RAZIONALITÀ AL NOSTRO IMPEGNO

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In una società profondamente cambiata in questi cento anni occorre essere “semplici ed efficaci” – Guardare al “fare” più che all’ “apparire”

tiamo avvicinandoci al traguardo dei cent’anni di vita della nostra Associazione. Basta questa considerazione per guardare oltre le difficoltà e gli ostacoli che spesso dobbiamo affrontare, e per confermarci che, nonostante tutto, siamo parte, importante ed integrante, della nostra società e che la nostra azione di servizio é essenziale e vitale per la società stessa. I nostri scopi ed i nostri obbiettivi, unitamente ai principi etici della nostra associazione, sono sempre gli stessi, nobili, positivi ed importanti. Non dobbiamo tuttavia dimenticare, o peggio ignorare, che la società in cui viviamo ha subito, in questi cent’anni, dei

Il primo vdg Massimo Rossetto

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mutamenti incredibili, e, di anno in anno, muta con velocità sempre maggiore. La nostra missione di servizio, quindi, rimane ferma ed essenziale, ma cambiano indubbiamente le criticità sociali ed i bisogni di chi ci sta intorno. Per poter effettivamente essere di aiuto agli altri, nella nostra realtà territoriale e in tutto il mondo, dobbiamo essere capaci di adeguarci ai mutamenti sociali e sfruttare i sempre nuovi strumenti che abbiamo a disposizione per svolgere la nostra missione. Dobbiamo riuscire ad essere sempre “semplici ed efficaci”: “semplici” verso gli altri perché ci sentano vicini veramente, senza paratie formali e sostanziali che ci facciano sembrare scostanti e “solo caritatevoli”; ”semplici” al nostro interno, senza troppe inutili infrastrutture, per ottimizzare e sfruttare al meglio le risorse che abbiamo e le nostre capacità umane e professionali. Risulteremo così più riconosciuti e riconoscibili, non solo a chi, di volta in volta, é destinatario del nostro aiuto, ma anche a chi ha, come noi, voglia di dare e di servire e magari non ha il coraggio o l’occasione di farlo. “Efficaci” perché dobbiamo


DISTRETTO TA3 capire e sapere di cosa gli altri hanno bisogno, e dobbiamo lavorare con il servizio, per far arrivare agli altri il più possibile di quello che a loro serve e che noi possiamo e voliamo dare. Ciò significa semplificare e rendere efficiente l’organizzazione dei club e del nostro distretto, per concentrare le forze e collaborare efficacemente. Ciò significa condividere tra di noi e con il territorio le nostre iniziative di servizio. Ciò significa dotarci continuamente degli strumenti più evoluti ed efficaci per comprendere chi ha bisogno di noi e di che cosa ha bisogno, per fornire quanto più possiamo e meglio che possiamo, in termini di aiuto concreto e reale. Gli strumenti che dobbiamo sfruttare al meglio sono il patrimonio umano e professionale dei soci e di tutti quelli che riusciamo a coinvolgere e che proprio per questo potrebbero essere attratti dall’idea di diventare nostri soci; gli strumenti economico-

finanziari ed organizzativi più aggiornati ed adeguati, senza timore di progettualità anche complesse, purché realistiche e raggiungibili. La giusta dose di forma nel nostro operare deve rispondere ad un reale contenuto di sostanza, per essere sempre di più, agli occhi degli altri, quelli del “fare” e non dell’ ”apparire”. Dobbiamo avvicinarci alle persone che hanno bisogno di noi, uscendo con il nostro servizio dallo stretto ambito dei club, per non cadere nell’errore di rimanere chiusi ad autocelebrarci, o, peggio, ad autocommiserarci. Credo che quanto abbiamo fatto nel mondo in questi cento anni, debba essere per noi motivo di orgoglio e di entusiasmo, oltre che stimolo per il futuro. Continuiamo nella nostra “mission” motivati, perché così motiveremo anche gli altri e diventeremo attrattivi ai loro occhi. Diamo razionalità al nostro impegno e, dove non basta, andiamo oltre con il cuore.

AI LIONS PADOVANI

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GIGI MONCALVO PRESENTA IL LIBRO “AGNELLI SEGRETI”

bbiamo incontrato il giornalista e scrittore Gigi Moncalvo, ospite a Padova di quattro Lions club dove ha presentato la sua ultima fatica letteraria ”Agnelli Segreti”, quasi seicento pagine dove si parla della famiglia più importante da cent’anni a questa parte d’Italia e di quanto non conosciuto, come ad esempio di processi mai sentiti nominare, di testamenti segreti, di amori clandestini, di morti sospette, di eredità contese ed altro non meno interessante. Un libro che si legge quasi tutto d’un fiato e che, a undici anni dalla morte dell’Avvocato, svela, appunto, molti segreti di questa famiglia e senza censure di sorta. Ne abbiamo approfittato per rivolgere a Gigi Moncalvo alcune domande a completamento di quelle che i numerosi intervenuti gli hanno rivolto nel corso del riuscitissimo intermeeting. Prima “I lupi e gli Agnelli”, poi, “Agnelli Segreti”: che cosa ha suscitato il suo interesse per la Famiglia Agnelli e le sue vicende? “Il fatto che ci fossero solo libri positivi, elogiativi ed encomiastici. Mi chiedevo: possibile che andasse tutto bene in quella famiglia e in quel

grande gruppo e non ci fossero “scheletri negli armadi”? Tuttavia, senza documentazione, un libro del genere sarebbe stato impossibile da scrivere. Fino a che nel maggio 2007, quattro anni dopo la morte di suo padre, Margherita Agnelli – l’unica figlia ancora in vita dell’Avvocato ed erede, insieme a sua madre, del patrimonio paterno– decise di rivolgersi al tribunale civile di Torino chiedendo ai tre amministratori del patrimonio del defunto il rendiconto di questa gigantesca somma di denaro in gran parte nascosta all’estero. Quando una persona decide di rivolgersi alla giustizia deve portare documenti, testimonianze, prove, lettere di ciò che sostiene. E, quindi, mi sono detto: se riesco a mettere le mani su questa massa di documenti giudiziari ecco che sarò in grado di illuminare il lato ancora oscuro del “pianeta Agnelli”. Ho raccolto tanti e tali documenti al punto che non è bastato scrivere un solo libro ma due. E ne sto preparando un terzo”. Secondo lei, se non ci fosse il cognome Agnelli o, comunque, l’appartenenza alla famiglia, coloro che hanno avuto o hanno cariche DISTRETTO TA3 - 39


importanti, avrebbero avuto analogo spazio nella società? Cioè, secondo lei, c’è qualcuno di loro che vale veramente, indipendentemente dal cognome? “Sono sicuro di sì. Ci sono, all’interno di ciò che resta della “Grande Famiglia” (coloro che portano per nascita il cognome Agnelli sono oggi solo nove persone) personaggi molto intelligenti e meritevoli di attenzione, anche se non lavorano nel Gruppo FCA e non sono sotto i riflettori. Margherita Agnelli, in primis. Suo figlio Pietro de Pahlen, che lavora in Cina. Lapo Elkann, la cui genialità andrebbe però “guidata” e messa a frutto. Andrea Agnelli, presidente della Juventus che con i suoi successi rende molto invidioso suo cugino John Elkann. Samaritana Rattazzi, una dei cinque figli di Susanna Agnelli e del conte Urbano Rattazzi. Sebastiano Furstenberg, uno dei tre figli di Clara Agnelli. Tiberto (“Ruy”) Brandolini d’Adda, uno dei quattro figli di Cristiana Agnelli. Oddone di Camerana, figlio di Laura Nasi, e sua moglie Francesca Gentile. E i loro figli, Benedetto e Flavia. Andrea Nasi, figlio di Giovanni Nasi e Marinella Wolf. Carlo Nasi, figlio di Emanuele Nasi e Marisa Coop Diatto. I

fratelli Giancarlo, Sofia e Niccolò Camerana, figli di Vittorio Nasi. I fratelli Noemi, Francesco ed Enrico Marone Cinzano, nipoti di Laura Nasi e Giancarlo Camerana. Andrea Camerana, figlio di Carlo Camerana e Rosanna Armani. Beatrice, figlia di Carlo Camerana e Antonella Carnelli De Micheli. Marco, il quinto figlio di Laura Nasi e Giancarlo Camerana. I fratelli Vittorio, Laura e Simone Collobiano, figli di Consolata Camera a e Annibale Avogadro di Collobiano. I fratelli Lucrezia e Luca Ferrero di Ventimiglia, nipoti di Clara Nasi e Luca Ferrero de Gubernatis di Ventimiglia. Edoardo, figlio di Clara Nasi e Luca Ferrero. E, sicuramente, ne sto dimenticando qualcuno”. - Se dovesse scrivere un ulteriore libro sulla famiglia Agnelli, come lo intitolerebbe e su quali aspetti lo incentrerebbe? “È già quasi pronto. Si intitola: “Agnelli, la caccia ai Lupi”. E riguarda la “caccia” a ritroso di Margherita Agnelli e dei suoi analisti finanziari e investigatori alla ricerca dei nascondigli di quell’ingente tesoro all’estero che lei ritiene faccia parte del patrimonio paterno e le sia stato “occultato” e quindi sottratto. A lei e a sua madre, le due sole legittime eredi”.

ZONA G: APERTURA CON IL DG BUSCATO

Il 18 settembre i club della Zona G hanno condiviso la serata di apertura dell’anno sociale 2015/16. Il desiderio fortemente sentito dai soci dei club di Padova (Morgagni, Antenore, Ruzzante, Jappelli e Galileo Galilei), coordinati dal presidente di zona Giampaolo Bellato, ha permesso di riunire a Villa Borromeo di Rubano 180 tra soci e ospiti. La presenza e il saluto del governatore Giancarlo Buscato ha arricchito la serata, culminata con la

presentazione da parte dei presidenti (Chiarello, Bertinelli, Fuduli, Nardelli e Marzella) dei service principali in programma nei rispettivi club. Lo spirito che si respirava in sala era davvero amichevole, facilitato dalla composizione dei tavoli volutamente misti fra soci di club diversi. L’impegno dei cinque club è quello di replicare durante tutto l’anno sociale la condivisione di iniziative, conviviali e supporto reciproco ai rispettivi service.


UNIVERSITA’ DI PADOVA

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DISTRETTO TA3

“PERCORSI DI PACE”, ANCHE I LIONS PROTAGONISTI

l Lions International è uno tra i più efficaci operatori di pace. Svolge il proprio ruolo attivo attraverso i service a favore delle persone più in difficoltà, favorendo la crescita di una cultura fondata sul dialogo, sulla reciproca comprensione, sulla collaborazione e sulla solidarietà. Questo messaggio di identità e di impegno, lanciato dal pid Massimo Fabio, il 24 ottobre 2015, nell’Aula Magna “Galileo Galilei” dell’università di Padova, dove si è svolta una sessione della conferenza annuale “Percorsi di Pace” dell’International Peace Bureau, è stato accolto con un lungo applauso dagli studenti delle scuole secondarie presenti. Segno che , quando si parla di cose concrete, i giovani ascoltano con attenzione. La conferenza, organizzata dal Centro di Ateneo per i diritti umani, era incentrata sulla “lectio magistralis” di Federico Mayor Zaragoza, presidente della fondazione “Culture of Peace”, già direttore generale dell’Unesco. Zaragoza ha riaffermato la validità della Carta delle Nazioni Unite a 70 anni dalla sua stesura, ma anche la necessità di convocare una nuova assemblea per favorire la democratizzazione della massima organizzazione mondiale per

la pace, il cui ruolo è reso complicato dalla recrudescenza dei nazionalismi. “Occorre favorire il disarmo e impegnare più risorse per lo sviluppo – ha detto il relatore – Grazie alle nuove tecnologie i popoli non sono più invisibili come in passato. Ora conosciamo meglio i drammi del mondo”. I lavori sono stati aperti da Marco Mascia, direttore del Centro di Ateneo per i diritti umani dell’università e da Gabriella Salviulo, presidente del Lions club Padova Carraresi, che ha organizzato l’iniziativa. Sono , quindi intervenuti: Reiner Braun, co-presidente dell’International Bureau Peace Bureau; Arturo Lorenzoni, presidente della Fondazione Fontana, il governatore Giancarlo Buscato, che ha inquadrato l’attività Lions nel Veneto, in Italia e nel mondo. Intensa, per contenuti e passione, la relazione di Antonio Papisca, titolare di una cattedra Unesco per i Diritti Umani, Democrazia e Pace all’università di Padova, al quale è seguito l’intervento di Ingeborg Breines, co-presidente dell’International Peace Bureau. Particolarmente apprezzati i due interventi musicali dell’orchestra del Concertus Musicus Patavinus, diretta da Sergio Lasaponara, che ha eseguito l’inno alla gioia di Beethoven e “L’Incompiuta” di Shubert. DISTRETTO TA3 - 41


I LIONS DEL PADOVANO INSIEME PER IL SERVICE

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CONOSCERE LA SORDITÀ. LINGUA DEI SEGNI: PERCHÉ?

l 16 novembre il ristorante “Al Tezzon di Camposampiero ha visto riunite più di duecento persone per far meglio conoscere la LIS, Lingua dei Segni italiana, in un meeting coinvolgente e inusuale nella sua normalità che ha riunito sordi e udenti. Il focus della serata era incentrato sull’offerta di strumenti atti a migliorare l’integrazione delle persone sorde attraverso una maggior conoscenza e consapevolezza da parte del mondo udente delle loro problematiche sia cognitive che psico-socio-relazionali e della loro lingua, la LIS. Dopo l’ascolto degli inni, tra cui quello italiano particolarmente coinvolgente perché cantato e segnato dai bambini dell’ISISS Magarotto di Roma, il partecipato e commosso silenzio per le vittime di Parigi, il prof. Ilario Stocchero ha fatto da ponte comunicativo tra udenti e non, trasferendo in LIS il linguaggio verbale della prof. Francesca Peressotti, docente del dipartimento di psicologia dello sviluppo e dell’università di Padova. La relatrice ha trattato alcuni aspetti fondamentali legati all’uso e all’apprendimento della LIS. Questa è una lingua naturale, acquisita e appresa con le stesse tappe evolutive osservate nel caso delle lingue parlate ed è parte fondante dell’identità culturale e psicologica di un popolo. Dal punto di vista neurofunzionale, come illustrato da una serie di immagini rilevate con la TAC, le aree cerebrali coinvolte nell’elaborazione della lingua dei segni, sono analoghe a quelle coinvolte nella elaborazione della lingua parlata. Tuttavia la LIS mostra alcuni tratti che la rendono un mezzo comunicativo

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particolarmente efficace perché il rapporto più stretto tra significante e significato che la caratterizza e consente di esprimere in modo immediato e contemporaneo maggiori dettagli semantici ed emotivi rispetto alla lingua parlata che deve fare uso di parafrasi. Un segno “colpisce nel segno” molto più di una parola! La LIS diventa così un’importante risorsa per veicolare la comunicazione, non solo tra i sordi, ma anche nel caso di popolazioni con altri deficit a livello comunicativo, primo tra tutti l’esempio dell’autismo, la cui incidenza si sta rivelando sorprendentemente elevata. Il dott. Gabriele Caia, collaboratore ed esperto LIS nel dipartimento scienze del linguaggio a Ca’ Foscari, sordo da quattro generazioni, che insegna a Venezia la Lingua dei Segni a udenti e sordi, ha posto l’attenzione sull’accessibilità della LIS. Ha puntualizzato che ogni segno è formato da quattro parametri: configurazione, luogo, movimento, orientamento e si è espresso con una serie di domande esemplificative rivolte al pubblico e puntualmente “tradotte” in linguaggio verbale da Arianna Caccaro, presidente del Cornaro e docente all’ISISS Magarotto. La “performance” del prof. Caia ha coinvolto i presenti in accenni di traduzione dal linguaggio parlato al segnato. L’iniziativa voluta dal lc Elena Cornaro Piscopia con il Padova Morgagni, il Padova Gattamelata, il Camposampiero, il Cadoneghe Graticolato Romano, il Padova Carraresi, ha visto coinvolti non solo i rispettivi presidenti, ma anche il 1° vdg Massimo Rossetto, in rappresentanza del governatore, l’ipdg Mario Marsullo, e numerosi


DISTRETTO TA3 pdg, presidenti di circoscrizione, di zona e di club, oltre al presidente della fondazione Valmarana, soci ed a tanti amici sordi. La serata si è conclusa con una lotteria, in palio opere offerte da artisti veneti per sostenere il service e lanciare la campagna di crowdfunding, presentata dalla fondazione, ideata e coordinata da Filmart Studio per creare l’App Mobile PAROLEINSEGNO come strumento comunicativo per genitori e familiari

di bambini con disturbi di comunicazione verbale ed altre patologie. Con i fondi raccolti, tramite la piattaforma indiegogo.com, si spera di realizzare un dizionario di frasi in LIS, un prototipo di App mobile innovativa che, attraverso un algoritmo, traduca in modo immediato frasi della lingua italiana nella Lingua dei Segni. Daniela Bobisut

ANNO LIONISTICO 2014/2015

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DUE RICONOSCIMENTI ALL’IPDG MARIO MARSULLO

l presidente internazionale Joe Preston (anno lionistico 2014/2015) ha conferito all’ipdg Mario Marsullo il premio ‘United in Service’ per aver promosso e realizzato un programma di incremento della partecipazione femminile che ha consentito di ottenere nell’anno di sua competenza l’ingresso di più di 25 nuove socie nei club del distretto. L’ipdg Mario Marsullo si è anche aggiudicato il Gold Lions Pride Award per i positivi risultati conseguiti nell’incremento complessivo dei soci nell’anno 2014/2015.

Il past-governatore Marsullo con l’id Preston

LIONS QUEST

FORMIDABILE STRUMENTO DI CRESCITA

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i è concluso nella serata del 28 novembre 2015, alla presenza del Governatore Giancarlo Buscato e della responsabile distrettuale Maurizia Dosso, il corso Lions Quest Paolo Padoan progetto adolescenza, organizzato a Este da Valentina Danese, preziosa Officer della zona I. Il corso è stato fortemente voluto e sostenuto dai club Montagnana Este Host, Este Colli Euganei, Monselice, Colli Euganei Dogi Contarini , Arquà Petrarca, presenti anch’essi con i loro presidenti. È stato emozionante sentire dalla viva voce dei partecipanti (ben 34!) la soddisfazione per i contenuti, l’entusiasmo e la carica trasmessi dal formatore Giacomo Pratissoli,

ma ancora di più ascoltare la testimonianza dei dirigenti scolastici che hanno favorito la massiccia partecipazione dei docenti perchè hanno constatato la validità della metodologia Lions Quest applicata nelle loro scuole dagli insegnanti che avevano frequentato i corsi gli anni precedenti: sono migliorate le capacità interpersonali e i comportamenti dei ragazzi nella scuola e in famiglia e sono migliorati anche gli apprendimenti. “Davvero abbiamo a disposizione un formidabile strumento per favorire la crescita armoniosa e responsabile dei giovani e incrementare i fattori di protezione dalle devianze“, ha detto il Governatore chiudendo i lavori ed esprimendo l’ auspicio che l’iniziativa possa estendersi in futuro anche ai genitori. Maurizia Dosso

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SAN BONIFACIO – SOAVE

“STAGE QUALIFICATO LIONS”, NUOVO SERVICE PER I GIOVANI

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propri docenti. a alcuni anni il club ha scelto di Hanno svolto uno stage di circa due mettere in campo dei service sempre settimane ciascuno (per alcuni continuato più vicini ai giovani del territorio; così si è giunti con grande soddisfazione alla 18° anche durante l’estate) presso otto edizione del “Premio di Incoraggiamento imprenditori che hanno aderito al progetto, sottoscrivendo un protocollo di intesa allo Studio” consistente nell’erogazione di una liberalità in denaro accompagnata con il club e predisponendo adeguati progetti formativi coerenti con il ramo da diplomi e medaglie ricordo. Il premio, di studi cui lo studente si è dedicato. finanziato da sponsor locali e dal club stesso, si rivolge agli studenti delle scuole superiori, Al termine dell’esperienza si è tenuto un usciti con l’eccellenza dalla maturità. interessante confronto fra i membri della Nell’attuale situazione di emergenza lavoro e commissione Lions, la dirigente scolastica con la consapevolezza che la conoscenza sia Silvana Sartori, i docenti, gli studenti stagisti l’arma da sfruttare in campo lavorativo, sono e i professionisti sulle esperienze vissute, state individuate delle soluzioni per aiutare presenti pure il pdg Corrado Buscemi e il i giovani ad avvicinarsi in modo quanto più presidente del club Gigi Lora, che hanno adeguato possibile a tale mondo. espresso i loro apprezzamenti per il progetto. Così lo scorso anno il club ha affiancato a quello I soddisfacenti e talvolta entusiastici tradizionale un nuovo service denominato risultati riferiti da studenti e professionisti “Stage Qualificato Lions “, in linea con il hanno indotto il club a portare avanti service nazionale Lions “Help Lavoro Giovani”. il service anche per il corrente anno Il service si rivolge agli studenti “eccellenti” scolastico, con la ferma convinzione che simili esperienze, se pur brevi nel tempo, giunti agli ultimi tre anni del corso di studi superiori e consiste nell’organizzazione di stage possano contribuire a far sentire questi ragazzi sereni e gratificati nel veder riconosciuti formativi qualificati presso soci imprenditori e professionisti Lions, e non, conformemente capacità e risultati raggiunti. Questo senso di alla “Convenzione di tirocinio, di formazione soddisfazione potrà influenzare positivamente la vita privata e lavorativa dei nostri giovani. e di orientamento” ministeriale e al recente decreto Miur in materia di alternanza Mariateresa Zonin s c u o l a / l a v o r o . L’iniziativa è stata curata da una commissione di 5 soci, fra cui l’officer designato dal presidente del club a tenere i collegamenti con dirigenti e docenti degli istituti superiori interessati e con gli imprenditori e i professionisti, prima e durante lo svolgimento dello stage. Nel progetto si sono impegnati dodici studenti del 4° anno dell’istituto Dal Cero di S.Bonifacio, distintisi per l’impegno nell’anno scolastico Da sinistra: la dirigente scolastica Silvana Sartori, l’officer Lions Mariateresa Zonin, il presidente del club Pierluigi Lora e il socio membro “Comitato Stage Qualificato” Ferruccio Lora. 2014/15, scelti dai

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ROVERETO

CLUB

I TRE CLUB DELLA CITTÀ UNITI PER I 90 ANNI DELLA CAMPANA DEI CADUTI

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lena Albertini, Brunella Avi e Alberto Dossi, presidenti dei tre club di Rovereto, hanno accolto soci e ospiti ad una serata molto partecipata, svoltasi il 27 ottobre sul Colle di Miravalle ai piedi della Campana dei Caduti. Si sono voluti festeggiare in maniera importante i 90 anni di “Maria Dolens“ e del sogno realizzato di Don Rossaro. Ancora una volta si è dimostrato forte il legame che unisce i Lions alla nostra “Campana”, un filo rosso che si è intrecciato in particolare a partire dal 1964, quando fu il decisivo intervento dei Lions italiani a permettere alla stessa di ritornare a suonare. Nella circostanza si sono voluti ricordare pure i 100 anni dall’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale. Questo per far sì che alle guerre e alle più svariate forme di violenza oggi presenti nel mondo ci si opponga con determinazione, volendo affermare sempre più i valori della solidarietà, della fratellanza e della libertà, su cui l’umanità ha fondato ovunque la pace. Sono i valori con i quali da quasi 100 anni

i Lions hanno affermato fattivamente il loro servire. L’emozione, che sempre provocano i rintocchi della Campana dei Caduti, è stata preceduta dal saluto del reggente prof. Alberto Robol, da una profonda riflessione della presidente del Rovereto Host, Elena Albertini, e da una toccante esibizione dalla prestigiosa orchestra (e coro) di Vicenza, diretta dal maestro Giuliano Fracasso. Il repertorio, che ha toccato, tra l’altro, anche le musiche del “ Nabucco “ di Giuseppe Verdi e poi di Riccardo Zandonai, quindi le melodie della montagna con “Il Signore delle cime“, per chiudere con le sempre struggenti note del “Silenzio“. La serata successiva è stata curata dalla cooperativa “ Nuovi Orizzonti “. In questo modo i Lions roveretani hanno voluto mostrare la loro attenzione e la loro vicinanza ad una realtà sociale che si pone al fianco di giovani in difficoltà, offrendo loro la concreta speranza di una vita migliore. Paolo Farinati

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PESCHIERA DEL GARDA

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SERATA PROFUMATA CON “EAU DE PARFUM”

Durante la serata ha proposto fragranze straordinarie articolarmente apprezzata da soci e signore alcune create all’istante. “Indossare un Eau la serata delle “Eau de Parfum”, con i segreti de parfum, proprio come trattati da Claudia Scattolini un abito, è un’esperienza nata a Peschiera del Garda nel unica – ha evidenziato –, 1973. Dopo la laurea in farmacia unica come i dettagli che conseguita all’università di Ferrara distinguono le persone. si specializza, prima italiana, in Crearne una personalizzata nel profumeria all’EFCM, percorso internazionale dell’ISIPCA, nostro laboratorio è possibile per trasformare l’animo della la scuola di riferimento persona in un profumo, quel mondiale per la profumeria e la profumo che rappresenta ciò che cosmetica fondato a Versailles la persona vuole che il mondo da Guerlain. In Italia studia alla facoltà Claudia Scattolini con il presidente del club Euge- senta di sé, rispecchia come vuole farsi sentire dagli altri.” d’economia dell’università nio Manzato. Agrums, un mix agrumato delle di Padova dove consegue il sue creazioni è inserito nel libro “101 parfums diploma MBM e comincia a lavorare per laboratori à découvrir” scritto dal profumiere francese e aziende del settore cosmetico e dei profumi. Nicolas de Barry dove presenta una selezione di Otto anni fa fonda l’azienda Fragrance Designer profumi scelti del mondo che, secondo l’autore, specializzandosi nella produzione di profumi bisogna aver sentito almeno una volta nella vita personali e ambiente, private labels e arredamento per il loro essere speciali e ricercati. olfattivo. Nel 2012 nasce la sua linea di “eau de parfum” che ha gran successo, anche negli States Claudio Gasparini e a Dubai. THIENE COLLEONI

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UN SERVICE PER L’ARTE CON IL CENTRO EUROPEO

città tramite il nostro coordinamento, che dà giovani studenti del Centro Europeo hanno visibilità al nostro operato, fra le varie parti realizzato il recupero di un affresco del coinvolte quali scuola, comune, regione con pittore Giovanni Rossi. E’ il secondo progetto realizzato con la fondazione Villa Fabris. Spiega il coinvolgimento di tanti giovani.” il past presidente Pier Luca Paolin “due anni fa abbiamo ideato questi service per il recupero del patrimonio artistico offrendo a dei giovani studenti la possibilità di mettersi in gioco sul campo. L’anno scorso sono state risanate le statue dei SS. Pietro e Paolo sulla facciata del Duomo. Quest’anno è stato restaurato l’affresco citato per restituirlo alla cittadinanza.” Pone l’accento il presidente del club, Galeno Rossato: “è nostra intenzione continuare questa collaborazione. Questi Il past presidente Luca Paolin (3° da sinistra, con il sindaco di Thiene Gianni service, a costi contenuti, realizzano Casarotto (6° da sinistra), soci del club e docenti della fondazione Villa Fabris. una concreta riqualificazione della

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CLUB

VALDALPONE

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CAMPAGNA PER LA RICERCA SULLA FIBROSI CISTICA

partita dal mare Adriatico per tuffarsi in quello Ligure la 4a edizione della corsa a tappe su due ruote, che Matteo Marzotto e i suoi amici campioni di ciclismo hanno percorso per richiamare l’attenzione sulla fibrosi cistica, la malattia genetica grave più diffusa in Italia, con un portatore sano, spesso inconsapevole, ogni 25 italiani. Dopo avere percorso l’Italia da Nord a Sud, il Bike Tour 2015 ha unito l’Est e l’Ovest, da Trieste a Genova. Un viaggio lungo 700 kilometri. Partenza il 9 ottobre e tappa, tra l’altro, a San Bonifacio, prima di fermarsi a Verona, da dove hanno ripreso la corsa partendo da piazza Bra (festeggiati anche dal premier Renzi e dal sindaco Tosi). A San Bonifacio sono stati accolti da tanto pubblico e dai Lions del club Valdalpone, guidati dall’instancabile past presidente Katia Fornaro (presente anche il presidente Armando Gozzo con altri soci) che ha curato nei dettagli la parte organizzativa. L’evento, infatti, rientra nella XIIIa campagna per la ricerca sulla fibrosi cistica, un service che il Valdalpone ha ormai fatto proprio, contribuendo in poco tempo a raccogliere una cifra importante per finanziare in parte un progetto di ricerca. “Mai

avrei pensato di raggiungere un traguardo simile; ringrazio per questo quanti mi hanno sostenuto, il mio club, le tante persone che si sono date da fare spontaneamente – ha detto Katia Fornaro -. Purtroppo perdiamo quotidianamente ragazzi con fibrosi cistica, ma anche persone più adulte come una mia amica solo un mese fa. Il dolore però lascia presto il posto alla voglia di fare, anche se la priorità va a mio figlio Lorenzo”. Le raccolte fondi si sono susseguite senza sosta, da San Giovanni Ilarione a Montecchia di Crosara, a San Bonifacio, in piazza della Costituzione, per accogliere i partecipanti al Bike Tour (Matteo Marzotto, Max Lelli, Davide Cassani, Fabrizio Macchi, Iader Fabbri, Stefano Garzelli e gli altri), nel Bike Tour di 700 km per far conoscere la malattia. Un evento unico che ha saputo riunire tanti ragazzi e giovani, pronti a cogliere il senso vero della manifestazione. Con la vendita di ciclamini, grazie anche al sostegno dei Lions, la ricerca è andata avanti ed ha permesso di concludere il progetto avviato (FFC 1/2013), ma già si è proiettati sul prossimo (il 7/2015) per trovare una terapia genetica di base che possa risolvere il problema.

Matteo Marzotto con gli amici ciclisti nel Tour Bike per la fibrosi cistica.

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VERONA CATULLO

PREMIATI GLI STUDENTI DELL’EDUCANDATO “AGLI ANGELI”

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arina Marchi della II media D, Lorenzo Cassinelli della II B e Caterina Bottacini della II C, dell’Educandato “Agli Angeli”, hanno mosso i primi passi per diventare un artista riconosciuto a livello internazionale, qualificandosi come vincitori a livello locale, nell’ambito del concorso “Poster per la pace” sponsorizzato dal lc Verona Catullo. La selezione è stata effettuata il 5 novembre 2015, da una commissione composta dal maestro Pippo Borrello, da Randolfo Villa, soci del club, e dalla professoressa Paola Castellani insegnante presso l’Educandato Agli Angeli. Il presidente del club, Pierluigi Piccoli e il pdg Gianmarco Sciacchero, incaricato del club per l’organizzazione del concorso, si sono dichiarati soddisfatti di questo primo risultato di collaborazione con la scuola, al quale si augurano possano seguirne altri. Il Lions club Verona Catullo fa il tifo per i giovani premiati dell’Educandato agli Angeli, nella speranza che uno di loro possa accedere ai diversi livelli di LONIGO

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La dirigente Anna Tirante, l’insegnante Paola Castellani, Caterina Bottacini, il presidente del club Pierluigi Piccoli ed il pdg Gianmarco Sciacchero.

selezione e ci auguriamo che la loro visione possa giungere a tutti, ha dichiarato Pierluigi Piccoli. Gli studenti sono stati premiati dal club il 12 novembre 2015, presso la loro scuola, assegnando a ciascuno di loro un premio costituito da un dizionario della lingua italiana, mentre all’Educandato Statale “Agli Angeli” sono stati donati materiali per l’aula di disegno.

SCREENING VISIVO PER I RAGAZZI DELLE MEDIE

76 ragazzi delle scuole medie “Carlo Ridolfi” e “Angelico Melotto” di Lonigo sono stati sottoposti ad uno screening visivo grazie all’iniziativa del Lions club locale che, nell’ambito di una campagna di prevenzione delle più frequenti malattie dell’occhio, ha messo a disposizione dal 16 al 23 novembre una unità mobile oftalmica con l’obiettivo di valutare l’acuità visiva per vicino e per lontano, misurare la pressione oculare, la motilità oculare e la stereopsi (senso della profondità) dei giovani studenti. Per ogni alunno è stato redatto un referto individuale consegnato al dirigente scolastico che lo ha, a sua volta, recapitato alle famiglie. Il progetto, supportato dalla Fondazione distrettuale del Ta1, si prefiggeva lo scopo di aiutare le famiglie, attraverso un programma sanitario, nella diagnosi precoce di deficit o

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alterazioni della vista, spesso presenti anche in forma latente, che, se non trattati tempestivamente e adeguatamente, difficilmente sono recuperabili in età adulta. Missione compiuta! Paolo Dugatto


CLUB

TRIESTE ZONA A

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FAVORIRE LA DONAZIONE DI MIDOLLO OSSEO

vendo i Lions italiani scelto quale tema di studio nazionale 2015-16 “Diventa donatore di midollo osseo, diventa un eroe sconosciuto”, i club Lions della zona A hanno deciso di realizzare delle iniziative per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica, e soprattutto i giovani, sul significato della donazione di midollo osseo e sulle sue applicazioni in medicina. L’obiettivo è di incrementare il numero di donatori attraverso una maggior conoscenza sia delle tecniche di donazione che della grande importanza del gesto di altruismo messo in atto. Hanno iniziato il club Trieste Alto Adriatico e il club Trieste Host che hanno dedicato un incontro sul tema, invitando quali relatori dei medici dell’ospedale infantile Burlo Garofolo di Trieste, che, quotidianamente, eseguono trapianti midollari su bambini. Si è compreso che il trapianto di cellule staminali - presenti sia nel midollo osseo sia nel sangue venoso dei donatori e presenti anche nei cordoni ombelicali delle partorienti - è da molti anni una procedura di routine in grado di guarire molti pazienti adulti e bambini affetti da un numero sempre crescente di patologie che vanno dalle leucemie acute, alle immunodeficienze, alle malattie congenite del metabolismo. Nel corso delle serate sono stati illustrati i metodi alternativi di donazione, le novità e le prospettive future per dare risposte concrete ai tanti malati per i quali il trapianto significa continuare a sperare di vivere. E’ stato evidenziato che gli iscritti al Registro Donatori di Trieste sono circa 2400, numero che si vorrebbe incrementare in maniera significativa nel 2016, con l’aiuto conODERZO

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creto di tutti i Lions. Poiché i potenziali donatori devono avere dai 18 ai 35 anni, e quindi sono nel mondo dei giovani, i LEO sono stati coinvolti in questo programma, chiedendo il loro aiuto e la loro collaborazione. Gli officer distrettuali, Daniela Paoli del lc Monfalcone e Dario Angiolini del lc Trieste Host, in collaborazione con l’ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo), stanno fornendo ai LEO del materiale informativo (braccialetti dedicati, striscioni, opuscoli e manifesti) da consegnare sia nel loro mercatino di S. Nicolò, sia nella serata musicale programmata all’università di Trieste e in altre occasioni di incontro con giovani. Sempre a Trieste sono in programma, a febbraio, un “Convegno pubblico sul midollo osseo” all’università della Terza Età, organizzato dalla dottoressa Cristiana Vidali socia del lc Trieste San Giusto con la partecipazione di esperti in materia, alla quale saranno invitati i Lions della Zona A e della Zona B, e loro amici. Successivamente, in marzo, si svolgerà sul tema un “Corso ECM per Medici di famiglia” organizzato assieme all’ordine dei medici di Trieste. Per incrementare il numero di potenziali donatori di midollo, ci saranno degli incontri informativi dei medici operanti in questa materia con le Forze dell’ordine e dell’Esercito. Tutto questo per illustrare ai giovani le possibilità di donazione di cellule staminali ed aumentare le guarigioni di malati che, sino ad alcuni anni fa, non avevano alcuna speranza di vita. Nadia Brogi Lupattelli

COME FERMARE L’ISIS

’argomento, di viva attualità, è stato presentato in forma di intervista dalla Dott. ssa Pierangela Fiorani, ben inserita nella produzione giornalistica veneta. Interpreti della serata il generale di C.A. Roberto Bernardini, eminente figura sul piano militare e politico, attualmente a riposo, ed il magistrato di Corte d’appello Massimo De Luca. Chiedere cos’è l’ISIS è il primo passo per capire gli sviluppi dell’attuale situazione in Medio Oriente. Si tratta di un gruppo terrorista islamista, fondato nel 2004 da Al Zarawi per combattere l’occupazione americana in Iraq ed il governo iracheno sciita,

sostenuto dagli americani dopo il rovesciamento di Saddam Hussein. Dal 2012, i propugnatori dello stato islamico quale califfato, appropriatisi di parte dell’Iraq, invasero anche la parte settentrionale della Siria approfittando della guerra civile ivi sviluppatasi contro Assad, di estrazione sunnita. Le rapide conquiste territoriali dell’ISIS hanno sollevato la preoccupazione della comunità internazionale, sino a spingere Stati Uniti ed alleati ad intervenire con i bombardamenti aerei. Il califfato ha allungato le sue propaggini anche fuori dei propri presunti confini, favorito da gruppi VITA DEI CLUB - 49


di simpatizzanti attivi nel Sinai e, per ciò che interessa l’Itala, in Libia, avendo occupato la città di Derna nell’est del paese, eletta a provincia del califfato e capitale della Libia. Oltre alla successiva occupazione di Sirte, ha installato una sorta di stazione portuale di transito ad ovest, a Zuara e Sabatra, per il lucroso trasferimento degli immigrati verso l’Italia, complici le organizzazioni mafiose. Attualmente, la Russia ha preso l’iniziativa di intervenire, per ora con attacchi aerei, in difesa della Siria suscitando un certo attrito con gli USA che intendono, o intendevano, eliminare Assad. Situazione fluida, nonostante ripetuti incontri di alleanza. Rimane a priori l’eterno contrasto tra sciiti e sunniti a contendersi la palma di propugnatori

della veridica interpretazione del Corano. In questa fase, l’Europa tentenna per mancanza di una coesione forte tra gli Stati e soprattutto non avendo una struttura militare univoca, attenendosi peraltro alle istruzioni dell’ONU, che ha dato mandato all’Italia di ricostituire lo stato libico unitario in collaborazione con le forze del generale Khalifa Haftar, riconosciuto ufficialmente capo del governo. E’ evidente la vicinanza della jihad, la guerra santa che ha già minacciato di colpire Roma anche attraverso i profughi transfughi. Qualcuno ha definito l’ISIS lo jihaidista della porta accanto. Sarà opportuno mantenere alta la guardia anche in casa e, eventualmente, intervenire con più convinzione. Aldo Vianello

PORDENONE NAONIS

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GALA DI MUSICA E SOLIDARIETÀ

nche quest’anno il lc Pordenone Naonis ha organizzato al Teatro Verdi (concesso gratuitamente dal comune) il 7° Gala di musica e solidarietà. L’evento aveva l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare a buoni alimentari per famiglie in difficoltà, scelte dai servizi sociali comunali. La serata ha avuto tre protagonisti: il comico Carlo Pistarino, da oltre trent’anni protagonista del mondo dello spettacolo televisivo, cinematografico e teatrale; Giulio Masieri, ideatore della performance “Audiopaint”: una tastiera musicale verticale (dove ad ogni punto corrisponde una nota) coperta da una tela

che, man mano che viene ricoperta di colore, accompagna il gesto dell’artista con suoni appositamente generati; Bluestone, un duo piano e voce con un repertorio variegato dal blues al jazz al pop e soul, arrangiate in modo originale ed elegante. Raggiunti gli obiettivi: il successo di pubblico (riempite platea e prima galleria) e, come ha ricordato in apertura il presidente del club Giovanni Muzzatti, la raccolta di fondi. Grazie infatti al contributo dei partecipanti e dei molti sponsor è stato possibile non solo pagare tutti i costi, ma soprattutto provvedere a una ventina di buoni da 400 euro.


PORDENONE HOST

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CLUB

LA “BORSA DELLA SPESA”

n aiuto a 300 famiglie del territorio per l’acquisto di borse per la spesa, necessarie per chi vive in stato di povertà, quindi una platea di non meno di 1200 persone aiutate a combattere la fame. E’ questo il risultato finale del service “Borsa alimentare” (che fa parte di una delle campagne che il Lions International ha lanciato per il Centenario) compiuto dal nostro club e che ha avuto come motore lo spettacolo teatrale “La Granne Guera” rappresentato al Teatro comunale “Giuseppe Verdi” . Questo importante risultato è stato illustrato dal sindaco, Claudio Pedrotti, e dall’assessore alle politiche sociali, Vincenzo Romor, in una conferenza stampa convocata dal comune il 29 settembre scorso. I fondi raccolti durante lo spettacolo, sommati a una generosa donazione di un socio e ad altri fondi messi a disposizione dal club, hanno permesso l’acquisto di oltre 4.000 kg di derrate alimentari. L’acquistato è stato fatto dopo una richiesta d’offerta indirizzata a 12 supermercati della città. Il supermercato che ha fatto la quotazione più bassa è stato “La Cadoro” che, con un ribasso del 30% sui prezzi correnti, si è aggiudicato la fornitura di considerevoli quantità di latte, olio, zucchero, pasta, legumi in scatola, caffè, alimenti

Incontro con il sindaco ing. Pedrotti, l’assessore Romor e rappresentanti del club e della Caritas.

per bambini, detersivi e prodotti per l’igiene personale. Questi generi sono stati distribuiti a famiglie segnalate dall’assessore alle politiche sociali del comune e consegnate tramite la Caritas alle parrocchie della città. Il successo di questa iniziativa è stato facilitato non solo dal supporto del sindaco, che ci ha concesso l’uso gratuito del teatro comunale, ma anche da Massimo Neri, chirurgo e poeta autore dei sonetti in romanesco recitati durante lo spettacolo e dai cori alpini “Le Voci della Julia” e “Col di Lama” che si sono esibiti gratuitamente, consentendoci, quindi, di destinare tutte le risorse raccolte all’acquisto di generi alimentari.

UDINE CASTELLO

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I MILLE VOLTI DEL CALIFFATO TRA ISLAM E OCCIDENTE

erata speciale, mercoledì 14 ottobre, per il nostro club. Il sociologo Marco Orioles, docente all’università di Udine, ha intrattenuto i soci su alcuni temi di particolare interesse: dall’immigrazione islamica in Italia ai problemi di integrazione ed alle infiltrazioni degli integralisti del califfato nel mondo musulmano, nei territori arabi, nelle terre d’origine ed anche nelle zone di immigrazione. Il prof. Orioles ha messo tutto l’uditorio di fronte ad un quadro per nulla edulcorato della questione e, soprattutto, ha sottolineato i tanti problemi che, ogni giorno, si aprono sul piano dei diritti delle donne e dell’educazione dei bambini. Significativo, in proposito, il titolo del suo ultimo libro dal titolo emblematico: “E dei figli che ne facciamo?”. Bisogna prendere atto che una non indifferente aliquota di immigrati musulmani rifiuta l’integrazione nella nostra società e vuol seguire precetti religiosi che, in certa misura, possono confliggere con la nostra

legislazione. Lo sforzo dell’Islam moderato, al contrario, é proprio quello di integrare i nuovi venuti cominciando dai più giovani, dai figli. Il dibattito che é seguito all’esposizione, diretto dalla presidente del club, Antonia Rubino, ha coinvolto le socie e i loro ospiti, giunti particolarmente numerosi e qualificati proprio per l’interesse che l’argomento aveva destato. Eccezionalmente, la riunione é terminata dopo le 22 tra gli applausi dei presenti che hanno molto gradito la relazione ed il confronto che ne è seguito. VITA DEI CLUB - 51


PORTOGRUARO

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IL RINNOVO DEL GEMELLAGGIO CON BAD ISCHL

resso “ Villa Luppis” a Pasiano, il club ha aperto l’anno lionistico alla presenza dei soci di Bad Ischl, il club austriaco con cui è gemellato dal 1977. Oltre ai due presidenti, Amedeo Zoppelletto e Gerhard Flohberger, sono intervenute diverse autorità lionistiche tra cui il primo vdg Gianni Dovier che ha rimarcato, a proposito delle attività Lions, la necessità di affrontare quelle che sono, oggi, le emergenze di carattere umanitario che interessano l’Europa e, soprattutto, il nostro Paese. Il sindaco di Portogruaro, Maria Teresa Senatore, ha sottolineato l’impegno che ha sempre contraddistinto l’attività del club a favore della città ed ha ribadito la disponibilità dell’amministrazione comunale a sostenere e a supportare tale attività in un reciproco scambio di rapporti e di collaborazione. In precedenza, il presidente Zoppelletto, nel dirsi “particolarmente felice che la serata di apertura dell’ anno lionistico avvenga nell’occasione del gemellaggio con i nostri amici del lc di Bad Ischl”, ha evidenziato come esso rappresenti “un importante strumento per generare, mantenere l’amicizia e stimolare l’interscambio culturale creando autentici e solidi legami tra donne e uomini di lingue e culture diverse; uno scambio culturale tra persone con usi e costumi diversi, per favorire una maggiore comprensione e, quindi, un accrescimento sociale delle comunità”. A proposito, invece, dell’attività del club, dopo aver confermato che “sarà un anno piacevole anche se impegnativo con un programma stimolante e di qualità” ha ricordato che, in questi primi mesi “abbiamo aiutato un gruppo di giovani studenti dell’ITIS di Portogruaro a presentare un loro progetto, rivolto alla razionalizzazione dei consumi alimentari, all’EXPO, vetrina prestigiosa e di grande visibilità. Inoltre, dopo pochi giorni, abbiamo avuto il piacere di consegnare sette borse di studio ad altrettanti studenti meritevoli nella cornice del Festival internazionale di Musica della Città.” “In entrambi i casi i giovani sono stati al centro del nostro service, che ha visto coinvolte altre tematiche come la fame, l’ambiente e la cultura”, aggiungendo che “come club siamo attivi per rimettere in campo altri service che ci hanno dato grandi soddisfazioni in passato e che ci permettono di interagire con gli studenti

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delle scuole della città, come il Progetto Martina, il Poster per la Pace e il Lions Quest, mentre diverse altre iniziative sono allo studio e saranno proposte a breve”. Flohberger, da parte sua, ricordando che il gemellaggio dura dal 12 giugno 1977 ed è proseguito fino ad oggi nonostante varie difficoltà, non ultima quella della lingua, ed ha ringraziato quanti si sono adoperati per mantenerlo vivo (a partire da due soci che non ci sono più, Hubert Laaber e Livio Leonardelli). Quindi ha ricordato alcuni momenti significativi di quasi 40 anni di gemellaggio, dando appuntamento a Bad Ischl per rinnovare “questo spirito di fratellanza e di amicizia che lo ha sempre contraddistinto, unendo con un forte i nostri due club”. La presenza dei soci di Bad Ischl è durata tre giorni durante i quali sono state effettuate delle visite culturali: alla Scuola del Mosaico di Spilimbergo, ad un prosciuttificio di San Daniele nonchè alle bellezze del centro storico di Portogruaro, sempre accompagnati da diversi soci. Si è svolta, inoltre, un incontro ufficiale con il sindaco della città, Maria Teresa Senatore e con l’assessore Luigi Toffolo. I due club hanno, anche, reso omaggio alla stele che si trova presso i Molini dedicata alla memoria di Julius Raab , l’ufficiale dell’esercito austroungarico che, durante la ritirata del 1918, ricevuto l’ordine di far saltare tutti i ponti di Portogruaro, risparmiò lo storico ponte di Sant’Andrea.


CLUB UDINE CASTELLO, HOST E LIONELLO

RINNOVATO IL SUPPORTO LIONS ALLA COMUNITÀ ITALIANA DI CRIMEA

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club Lions di Udine (Castello, Host e Lionello), anche quest’anno, assieme al comune e all’università della città, sostenendone le spese di viaggio, hanno reso possibile a due cittadine della Crimea di origine italiana la frequenza ad un corso intensivo d’italiano presso l’ateneo friulano. La collaborazione tra Lions, comune, università e l’associazione Cerkio (di Kerch in Crimea) era iniziata già nel 2014 con un’iniziativa analoga che, allora, era stata preceduta, ad Udine e a Trieste, da una mostra sulla storia - sconosciuta - degli italiani in Crimea. Cerkio si batte per aiutare i cittadini di origine italiana che ancora oggi risiedono in quella regione, martoriata dagli ultimi eventi bellici, a riconquistare la loro identità nazionale ed ottenere il riconoscimento delle Istituzioni sensibilizzando l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica. Grazie alla sia pur modesta risonanza mediatica che l’attività dell’associazione Cerkio ha avuto, anche grazie ai Lions, nella recente visita in Crimea del presidente Putin assieme all’ex-premier Berlusconi è avvenuto un incontro nel quale da Putin è giunta la promessa di rimediare agli errori del passato e di riabilitare la memoria di quanti furono deportati e massacrati nell’era staliniana.

In Crimea, già nel XIII secolo, esisteva una numerosa comunità italiana, creata dalla Repubblica di Genova. Dopo la guerra (1854-1856) tra la Russia zarista da un lato e Francia, Gran Bretagna e Impero Ottomano dall’altro, ai quali si unì il Regno di Sardegna, la comunità italiana arrivò a contare circa 3000 persone tra cui medici, professionisti, piccoli imprenditori, commercianti ed intellettuali. Con l’avvento del regime bolscevico tutte le attività economiche furono, però, nazionalizzate e molti italiani scelsero di rientrare in Patria. Per quelli che rimasero, la situazione peggiorò nel periodo stalinista, soprattutto durante la seconda guerra mondiale; gli italiani, ingiustamente accusati di sostenere gli invasori nazisti, furono privati dei loro beni e deportati nei gulag in Kazakhistan. Solo alla fine degli anni ‘50, letteralmente decimati dagli stenti, poche decine di essi ritornarono in quello che restava delle loro case. Oggi, questa comunità conta circa 300 persone e i Lions udinesi hanno ritenuto di rispondere alla loro pressante richiesta di aiuto.

Carlo Brunetti

SUSEGANA CASTELLO DI COLLALTO

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IL TEATRO NON CONOSCE CONFINI

l Lions club Susegana Castello di Collalto, da tempo, è riuscito ad instaurare un felice rapporto di collaborazione con la locale scuola primaria. Diverse sono, infatti, le iniziative che vengono promosse e fra queste una segnalazione particolare merita la rappresentazione teatrale che si è tenuta, lo scorso 25 novembre, presso il teatro dell’oratorio “Beata Giuliana” di Susegana. E’ stata presentata, ai ragazzi, “Rapunzel – quando il teatro non conosce confini – “ di Matilde Tudori un’affascinante fiaba arricchita con pezzi musicali di genere rock che ha appassionato molto i giovani fruitori.

Nel corso dello spettacolo, sono state affrontate varie tematiche importanti sia per la didattica che per la crescita morale e personale di ogni singolo alunno tra cui il tema della disabilità, dell’inclusione sociale e della comunicazione. Alcuni interpreti della favola sono ragazzi diversamente abili che si integrano e si fondono perfettamente con gli attori ed i danzatori professionisti. La disabilità viene facilmente superata per comunicare, soprattutto attraverso la danza, quella ricchezza interiore che ogni essere umano possiede. “Non dobbiamo avere paura delle prove che

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la vita ci presenta; dobbiamo sempre aver fidu- l’evento e ringraziato i Lions per la sensibilità cia in noi stessi e nelle nostre capacità”, questo e l’importante contributo che il club ha dato e è il messaggio che la fiaba ha voluto diffonde- continua ad offrire alla comunità. re fra i ragazzi presenti e che sarà motivo di un’ulteriore riflessione, nei giorni successivi, Mario d’Arienzo in classe con varie attività didattiche: per le classi elementari, attraverso il disegno; mentre per le rimanenti un questionario sulle problematiche rappresentate. Molto successo ed interesse ha riscosso l’iniziativa presso il giovane pubblico che, alla fine dello spettacolo, ha applaudito con entusiasmo e forza. Lo stesso vicesindaco di Susegana, Alessandro Pettenò, presente in sala, ha espresso apSusegana: un momento dello spettacolo prezzamento per VALDOBBIADENE QUARTIER DEL PIAVE

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NEL RISPETTO DELLA TRADIZIONE

l periodo autunnale, nonostante il clima non sempre favorevole, ci regala dei momenti di vita sociale piuttosto intensi e gradevoli: basta pensare alle numerose sagre, feste e serate in compagnia organizzate per onorare due prodotti tipici della stagione: le castagne ed il vino novello. In nome di questo abbinamento gastronomico, il club di Valdobbiadene ha promosso un piacevole incontro tra soci del distretto: la famosa “Castagnata”, un appuntamento che si rinnova annualmente (siamo alla 31esima edizione), che ha richiamato numerose presenze non foss’altro che per degustare il vino novello, il prosecco e le castagne, prodotti tipici di eccellenza del territorio valdobbiadenese e pedemontano. La “Castagnata” si è svolta lo scorso 22 novembre presso il ristorante “Villa Bellati” di Covolo di Piave e, come sempre, ha riscosso un lusinghiero successo. E’ stato un incontro tra amici Lions e non, fuori dagli schemi tradizionali e dall’ufficialità, in cui, tra un bicchiere di vino, grigliata e qualche castagna – i celebri marroni del Monfenera –

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si è avuta la possibilità di rinsaldare amicizie e visitare la celebre abbazia di Santa Bona di Vidor. Questo complesso abbaziale fu fondato tra il 1106 e il 1110 e deve le sue origini alle consistenti donazioni di alcuni crociati appartenenti alla nobiltà vidorese ai monaci benedettini. Nel corso degli anni, fu, più volte, ristrutturata; semidistrutta dai bombardamenti della 1a Guerra mondiale, venne poi venduta alla famiglia Da Sacco che la sistemò radicalmente. Per la sua bellezza e valore, il complesso monastico fa parte del patrimonio storico ed artistico della regione Veneto e, se vi capitasse l’occasione, non lasciatevi sfuggire una visita perché ne vale veramente la pena anche per lo splendido panorama sul fiume Piave. Durante la “Castagnata”, sono stati, inoltre, raccolti dei fondi che saranno destinati all’organizzazione di un convegno sulla dislessia che il Club ha, già, programmato.. Nel salutare e ringraziare i presenti, il presidente del club, Michele Pradal ha dato a tutti appuntamento all’edizione 2016.


PADOVA CORNARO PISCOPIA

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“SORDITÀ: DISABILITÀ O HANDICAP?”

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artedi 20 ottobre, presso la sede ISISS Magarotto di Padova, si è svolto il primo incontro formativo proposto dal club Padova Elena Cornaro Piscopia, organizzato nell’ambito del service “Conoscere la Sordità”, focus di tutto l’anno sociale. “Sordità: disabilità o handicap?” è tema che ha coinvolto docenti, operatori della sordità, genitori, pubblico e numerose socie intervenute nell’aula dell’istituto, in cui erano presenti anche adulti sordi del territorio che hanno potuto seguire la conferenza grazie alla traduzione nella Lingua dei Segni (LIS) del prof. Ilario Stocchero. I lavori sono stati introdotti dalla dirigente scolastica, Isabella Pinto, e le relatrici hanno approfondito tematiche attuali riguardo il tema della sordità: Arianna Caccaro, docente di matematica presso l’istituto, ha focalizzato l’attenzione sulle problematiche educative dei bambini sordi, in particolare sulle difficoltà linguistiche che la sordità comporta.

Francesca Peressotti, docente del dipartimento di psicologia dello sviluppo e della socializzazione dell’università di Padova, ha messo in luce la stretta relazione tra linguaggio parlato e linguaggio segnato a livello dei processi cognitivi e neurali coinvolti. A questo proposito è emerso che il cervello dei segnanti e degli udenti, nell’articolazione dei rispettivi linguaggi, dimostra analogie tra le strutture funzionali di udenti e non udenti perche utilizzano gli stessi circuiti neurali. Ciò è emerso dal confronto di immagini del cervello di persone segnanti di madrelingua sordi, segnanti di madrelingua udenti e parlanti di madrelingua orale, che pur si esprimono con diverse modalità linguistiche. Paradossalmente la LIS, sistema comunicativo complesso, può fornire sfumature espressive proprie delle lingue vocali e risulta, da un punto di visto iconico, più ricca di quella orale che utilizza la prosodia.

Daniela Bobisut VITA DEI CLUB - 55


PIOVE DI SACCO

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LIONS IN AIUTO ALLE FAMIGLIE PIU’ DISAGIATE

l club ha festeggiato l’apertura del 48° anno di attività al Golf club Padova di Valsanzibio. Gli onori di casa sono toccati al neo presidente Severino Buischiok, che ha presentato il programma per l’anno 2015/2016 e il primo service: dare un aiuto alle famiglie più disagiate per perdita di posto lavoro dei genitori o per situazione cronica. “Poiché la prima media rappresenta il primo anno in cui i genitori devono affrontare le spese per libri ed attrezzature scolastiche che lo Stato non dà” ha detto il presidente,”non potendo acquistare libri di testo delle varie materie, in quanto ogni insegnante sceglie nella miriade di edizioni a seconda del suo punto di vista, abbiamo pensato di donare a questi ragazzi tre dizionari italiano – italiano/ francese - italiano/inglese, testi che si posso utilizzare anche negli anni successivi”. La scelta delle famiglie è stata fatta dalle assistenti sociali dei comuni della Saccisica e dai relativi assessori. In totale 60 i ragazzi che hanno ricevuto questi dizionari. “Se la nostra associazione si sta avvicinando al compimento dei cento anni dalla nascita, i Lions di Piove di Sacco, fra qualche anno feCITTADELLA

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LA VALORIZZAZIONE DELLA PRESENZA FEMMINILE

’aumento del ruolo della donna nella società porta a confrontaci sull’importanza di tale partecipazione nella nostra associazione a livello di service. L’idea di scrivere nasce dall’esperienza del club Cittadella che , con la presidenza di Laura Bortolamei, ha programmato l’anno lionistico con il service principale dal tema “L’infezione da papilloma virus e vaccinazioni” con l’idea di informare e coinvolgere giovani ultrasedicenni, in collaborazione con l’ASL 15 Alta Padovana, intervenendo per la fascia più a rischio non economicamente in grado di sostenerla. Un monito per l’approfondimento di un problema esteso che, in silenzio, si sta sviluppando a dismisura e che andrebbe affrontato capillarmente per prevenire conseguenze gravi all’apparato riproduttivo femminile. Se tale tema è principale quest’anno non

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steggeranno i cinquanta anni di vita; ecco allora che dobbiamo cercare di coinvolgere maggiormente i giovani, e di incrementare la presenza femminile affinché le signore possano offrire con la loro sensibilità, con la loro concretezza ed operosità un significativo contributo alla nostra attività di servizio”. Tre sono gli elementi per raggiungere i loro obiettivi: l’umiltà, quale componente essenziale per favorire la comprensione rispetto alla presunzione, l’impegno, per offrire la propria disponibilità con la determinazione di chi insiste privilegiando gli aspetti positivi rispetto a quelli negativi ed infine l’entusiasmo, quale molla determinante per rafforzare l’orgoglio di appartenenza. E’ un percorso complesso, ma occorre avere la forza di crederci, di fare squadra, con lo stato d’animo che ci ha permesso di raggiungere significativi successi. La collaborazione deve essere totale, qualsiasi idea, o suggerimento come pure anche le critiche possono essere espresse da tutti i soci, discusse dall’assemblea e dal consiglio; l’importante che siano costruttive per contribuire a raggiungere sempre un migliore risultato.

mancano le iniziative ricreative come il “Lions Chef” sfida in cucina tra soci di due club di zone diverse (Lions Cittadella – Lions Bassano Jacopo da Ponte) finalizzata alla raccolta fondi per la prevenzione degli incidenti stradali; ed ancora in primavera, la caccia al tesoro all’interno della cinta muraria con partecipazione della cittadinanza che, divertendosi, contribuirà a sostenere le vaccinazioni. Non manca il vezzo femminile nel proporre al presidente internazionale la possibilità di rendere ufficiale e riconoscere tra i nostri segni distintivi, per le socie, gli orecchini con il nostro logo in alternativa alla classica spilla. Queste sono le prime idee: invito tutti a condividerle per accrescere l’interesse femminile verso la nostra associazione, sensibile a nuovi stimoli. Tiziana Piva


CLUB

MESTRE CASTELVECCHIO

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SINERGIE ED EVENTI CULTURALI

re appuntamenti di spessore hanno caratterizzato l’avvio dell’anno sociale del club, due dei quali evidenziano la continuità di collaborazione con il Centro Candiani, importante polo culturale cittadino. Sabato 3 ottobre: apertura dell’anno sociale a Padova. In programma una visita speciale, riservata a soci, familiari e amici, al complesso dell’Abbazia di S. Giustina in Prato della Valle. con la guida esperta della presidente Anna Maria Spiazzi, storica dell’arte. Dopo la cerimonia di apertura dell’anno sociale, la visita è proseguita alla Scoletta del Santo, con affreschi del giovane Tiziano, e all’Oratorio di S. Giorgio in Piazza del Santo. Venerdì 25 settembre: presso il Centro culturale Candiani si è aperta la 5a edizione dell’esposizione internazionale “Matite in Viaggio: Carnet, Disegni, Parole”. Il lc Mestre Castelvecchio, riconoscendo la valenza artistica e didattica della manifestazione, sostiene questo appuntamento culturale fin dalla prima edizione. Sabato 7 novembre: sempre presso il Centro Candiani si è concluso il Mestre Film Fest 2015, 18a edizione della rassegna internazionale del cortometraggio. Per la sezione Short Stories, il Premio Speciale Lions Club Mestre Castelvecchio è stato asse-

gnato all’opera “Ants Apartment” (titolo originale Apartmani melurekan), 2014 Iran, regia di Tofigh Amani, con la seguente motivazione: “Per la dolcezza e la forza con cui viene rappresentata la memoria storica del tragico massacro subito dalla popolazione curda. La vita oltre la vita, come metafora della sacralità di ogni vita umana, è potentemente simboleggiata in ogni elemento del suggestivo quadro scenico: il deserto che custodisce le vite strappate ma non soppresse; i piani inclinati o rovesciati che sostengono il diverso orizzonte di chi lì giace; i dialoghi che perpetuano la quotidianità di parole e gesti, l’innocenza dei sentimenti; i costumi tradizionali, segno distintivo dell’identità da tramandare. Sono immagini di grande purezza e intensità che non lasciano spazio all’odio ma aprono a visioni di pace”. In rappresentanza della presidente Anna Maria Spiazzi, ha consegnato il premio la vicepresidente Clelia Antolini, sottolineando l’intento del riconoscimento: dare giusto incentivo e risalto a giovani che amano sperimentare con creatività, impegno e passione percorsi artistici che potrebbero aprire loro le porte della cinematografia. Marina Canal

Mestre: Scoletta del Santo

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PADOVA MORGAGNI

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“PREVENZIONE DELL’OBESITÀ INFANTILE” AD EXPO 2015

’EXPO di Milano ha chiuso da poco i battenti. I Lions hanno contribuito ad arricchire questa manifestazione con proposte ed eventi che hanno evidenziato, oltre alla vivacità progettuale che li anima, anche la vicinanza e l’adesione ai grandi temi dell’ambiente e della nutrizione, così attuali a livello internazionale. In questo splendido contesto, il club Padova Morgagni potrà dire: c’ero anch’io! Infatti, il 16 ottobre ha dato il suo contributo con la presentazione del progetto “Prevenzione dell’obesità infantile” presso la Cascina Triulza, nel Children Lab per l’attività dei bambini e nello spazio espositivo Lions per la presentazione delle slide agli accompagnatori. Dopo aver realizzato per tre anni in molte scuole primarie del nostro territorio cicli di lezioni di cucina sana per i genitori e varie attività didattiche per far conoscere ai bambini l’importanza dell’alimentazione e del movimento per crescere in salute, il progetto è arrivato ad EXPO 2015, nell’ambito degli eventi Lions. Fra centinaia di palloncini gialli e blu, i protagonisti sono stati una ventina di bambini di una scuola primaria di Novara, genitori e insegnanti (a cui è stato illustrato il progetto e le modalità di esecuzione), un maestro panificatore (che ha coinvolto i bambini nella manipolazione degli alimenti),

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un maestro d’arte (che li ha divertiti con giochi di espressione artistica, il cui coloratissimo risultato di “biscotti personalizzati” ha decorato le colonne dello spazio espositivo), e i soci Lions che li hanno accolto. E’ stata una splendida festa, gioiosa, vivace, piena di voci di bimbi e di risate, con un sole inaspettato che ha reso il cielo limpido e calda una giornata davvero memorabile! Un “grazie” a tutti i Lions che hanno consentito con il loro sostegno, interessamento e generoso impegno la realizzazione di questo sogno!


ABANO GASPARA STAMPA

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CLUB

UNO SPETTACOLO MUSICALE “INNO ALLA VITA”

edicato alla vita lo spettacolo andato in scena lo scorso 5 novembre al Piccolo Teatro Don Bosco di Padova, organizzato e presentato da Stefania Ottaviani, officer dei Lions a teatro. Musicisti di grande talento hanno fatto rivivere per la gioia del numeroso pubblico i grandi successi dei mitici gruppi rock degli anni 60, 70 e 80,dai Beatles ai Rolling Stones, ai New Trolls... e poi Carlos Santana, Simon & Garfunkel, gli Abba, i Dik Dik, l’Equipe 84. La presidente del club Gaspara Stampa Paulette Brega ha ricordato in apertura di serata la valenza solidale della manifestazione. Il ricavato, infatti, è stato destinato alla Fondazione Giovanni Celeghin, che finanzia ricerche per la cura dei tumori cerebrali infantili. Applausi calorosi hanno sottolineato le ottime esibizioni agli artisti, che ancora una volta (questa è la nona edizione dello spetta-

colo!) con grande generosità hanno risposto all’invito di Stefania Ottaviani. Si sono esibiti gli Acustic Mood Project (Massimo Favaretti, Stefano Chimetto, Gepo Canale, Marcello Pozza, Stefano Sade’; i Roccaforte (Stefano Serraglia, Cesare Zulian, Matteo Vettore, Giuliano Sergi, Nicola Gagliani; la Blue Silver Band ( Enzo Scibetta, Giancarlo Argenti, Filippo Argenti, Stefano Schiavon, Giovanni Labita); i BBQ (Walter Bravi, Sergio Cossu, Nino Corsaro, Alessio Goldin, Andrea Gianolli, Marco Catinaccio, Antonio José Molinas); la Sergent Pepper’s Band (Ivo Zorzi, Fabio Betto, Federico Bigotto, Alberto Ceccato, Maurizio Boldrin); la Serena Rock Band (Franco Maria Serena, Steve Argenti, Paolo Muffato, Marco Pellegrini). Tutti bravissimi. Alla musica si sono aggiunte le belle coreografie di Padova Danza. Rita Testa

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LEO DISTRETTO TA1

LA FORMAZIONE E LA COMUNICAZIONE

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egli ultimi anni, caratterizzati, inutile negarlo, da una costante riduzione dei soci Leo e Lions a livello multidistrettuale, si è fatta sempre più pressante la necessità di una strategia comune ed integrata per “trattenere” i soci presenti, attraverso una difficile opera di formazione e motivazione, e per coinvolgere “nuove leve”. Nel mondo Leo, probabilmente, questo risulta essere meno complesso. La capacità nell’utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazioni, sicuramente più congeniali alle giovani generazioni, così come la più spontanea capacità relazionale che contraddistingue i ragazzi, sono un valido aiuto nello scavalcare le barriere della diffidenza che dividono il mondo “esterno” dal leonismo. Una volta conosciute le attività promosse da noi Leo, tante persone si ricredono e sposano i nostri ideali. Ma come avvicinarsi alla comunità? Come far capire che non siamo quelli delle cravatte che trascorrono le serate a base di musica, ricchi premi e cotillon? Indubbiamente, si sta prendendo sempre più coscienza dell’importanza della formazione interna dei soci, fondamento per una miglior strategia comunicativa verso l’esterno, finalizzata a promuovere le nostre attività di servizio e ad ampliare il numero (e la qualità) degli associati. Personalmente credo che non vi sia miglior formazione per i soci della convivialità, dell’incontrarsi e scambiare idee ed opinioni, del trovarsi per un paio di volte e reputarsi già amici. Quant’è bello incontrarsi a casa di un socio davanti ad un ottimo piatto di pasta e trascorrere la giornata a programmare attività divertendosi? Non serve sapere quali siano i

i presidenti dei distretti Leo T uniti

confini territoriali del Distretto Ta1 o quali siano le funzioni del revisore dei conti se prima non ci si sente parte di un gruppo affiatato, unito e coeso. Partendo dall’amicizia, poi, attraverso le molteplici attività rivolte al pubblico (come la vendita degli ormai proverbiali pandorini), i service e la loro pubblicizzazione sui social network, la condivisione di messaggi, l’inoltro di chiamate in cellulari che, spesso, diventano roventi, la pubblicazione sui giornali locali di articoli aventi ad oggetto un risultato raggiunto con impegno e dedizione, il passo per trasmettere agli altri quello che facciamo e le emozioni che proviamo nel farlo è presto fatto. Il nostro miglior biglietto da visita, in conclusione, siamo noi stessi. Non v’è comunicazione migliore di essere e risultare un gruppo unito, che lavora con sintonia. Non v’è gioia più grande del riscontrare che in tanti stanno comprendendo come il “fare gruppo” sia l’architrave, la chiave di volta della nostra associazione. Alberto Tiziani (Presidente Distretto Leo 108 Ta1)

LEO CLUB VERONA

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SOTTO IL SEGNO DEL LEONE

on la recente ammissione di tre nuovi soci arriva a dodici membri il sodalizio cittadino presieduto da Claudia Callipari. Alla serata di “spillatura” il presidente del club padrino Verona Cangrande Paolo Panareo con l’advisor Roberto Vassanelli, il presidente distrettuale Alberto Tiziani, la chairperson distrettuale Giovanna Leardini ed altri soci di club del veronese, hanno accolto e festeggiato l’ingresso dei tre giovani Leo. Angela Callipari frequenta scienze umane alle superiori e le è stata affidata la gestione dei

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socialmedia del gruppo, Francesca Boldo, appassionata di danza è iscritta all’università di filosofia a Verona e Federico Venturi, ex volontario dell’esercito, laureando in economia aziendale e management, eletto tesoriere. Come la costellazione del Leone ora il Leo Club Verona conta dodici stelle unite a servizio della comunità e per avverare qualche gran desiderio di qualche piccolo sognatore. In prossimità del periodo natalizio il club si è adoperato per donare un po’ di felicità a bambini costretti a passare un Natale poco


I LEO sereno. Alcuni negozi del veronese hanno regalato numerosi giocattoli distribuiti dal Leo club Verona, unitamente a volontari clown che attuano clownterapia in realtà ospedaliere o comunità in cui i bambini, per motivi di degenza, non possono trascorrere il Natale in famiglia. I Leo cercano di distinguersi con l’impegno per una crescita personale e professionale. In una società giovanile poco interessata e dai valori confusi, il club vuole essere come la stella Polare, una guida, anch’essa parte di una costellazione, l’Orsa Minore. Con l’obiettivo di ampliare le risorse, il Leo club Verona offre l’opportunità a nuovi giovani con volontà, di mettersi in gioco. Claudio Gasparini LEO TA2

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VITTORIO VENETO: I SERVICE PIU’ IMPORTANTI DELL’ANNO

l Leo club di Vittorio Veneto non solo ha sempre cercato di venire incontro alle esigenze socio-culturali della comunità vittoriese collaborando attivamente con il locale Lions club, ma ha anche organizzato, in proprio, alcuni service per realizzare e portare a termine gli obiettivi che ci siamo prefissati in quest’anno sociale. Tra le iniziative che andremo a proporre, più importanti ed interessanti, riteniamo opportuno segnalare: la raccolta fondi legata alla vendita dei pandorini per le prossime festività natalizie. Saremo affiancati, in questa nostra iniziativa, dal locale gruppo ANA (associazione nazionale Alpini) che ci aiuterà nella vendita preparando dell’ottimo brulé per riscaldare, speriamo non troppo fredda, la mattinata; la “Leo4Gren-AnimaLeo, con la quale aiuteremo l’ENPA (ente nazionale protezione animali). Nel mese di dicembre, scenderemo in piazza per raccogliere coperte, maglioni usati, cuscini, cibo e giocattoli da regalare a questa benemerita associazione per alleviare, per quanto possibile, le sofferenze degli animali abbandonati. C’è un urgente bisogno di questi articoli soprattutto nei mesi

invernali. Andremo anche nei “Pet market” e negli ambulatori veterinari dove lasceremo degli scatoloni per la raccolta che, poi, passeremo a ritirare; Nataleo: l’evento che tutti noi aspettiamo. Quest’anno, il Natale sarà festeggiato in una località a sorpresa. Il luogo, infatti, verrà deciso il base ai “LIKE” messi sulla pagina face book di Nataleo. I partecipanti avranno, quindi, l’onore di decidere! Il ricavato della serata verrà consegnato alla fondazione LCIF per l’acquisto di vaccini contro il morbillo; affiancheremo i soci Lions nell’organizzazione e nella realizzazione del “progetto Martina” nelle scuole superiori della città; TOD: “DNA and….” I giovani ricercatori del CRO hanno messo a punto una mostra interattiva sui segreti del nostro DNA e noi….. siamo pronti a scoprirli…! E’ un programma piuttosto intenso che speriamo di poter realizzare; chiediamo ai Lions di essere sempre al nostro fianco. llaria Miatto (Presidente Leo club Vittorio Veneto) LA VITA DEI LEO - 61


LEO TA3

MASSIMILIANO DALLA DEA: UN NUOVO FUTURO PER IL DISTRETTO TA3

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ono passati pochi giorni dall’ultima attività di club a cui ho partecipato; l’ultimo evento, successivo a numerosi altri, in cui ho potuto apprezzare prima di tutto il ritorno a partecipazioni importanti, numericamente parlando, nonché un rinnovato entusiasmo nell’organizzazione da parte di tutti i soci di club coinvolti e, non da ultimo, la capacità di attrarre anche e soprattutto “non soci” ai quali poter mostrare, con orgoglio, cosa quotidianamente facciamo e per quali scopi. Di tutto ciò, volendo fare un primo bilancio di metà anno, ripensando alle premesse dell’inizio e agli obiettivi che ci eravamo prefissati, non posso che essere orgoglioso e giustamente compiaciuto. E’ indubbio infatti che negli ultimi anni ci sia stato un importante ricambio generazionale a tutti i livelli della nostra Associazione e che fosse compito mio e di tutto il direttivo - oltre che di tutti coloro che nel breve raggiungeranno il limite di età – concentrarci, prima ancora che sui service, su coloro senza i quali nessun service potrebbe trovare compimento: i club e i loro soci. Andava, in poche parole, invertito un trend che negli ultimi anni ha visto il distretto porsi come catalizzatore di eventi, attività, persone. Andavano stimolati i club, i numerosi nuovi soci che forse ancora poco conoscono dell’Associazione ma ai quali sicuramente non manca entusiasmo

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e voglia di fare, andavano coinvolti tutti coloro che avvicinandosi alla nostra realtà si dimostravano curiosi del nostro mondo Leo; è per questo che pensare a ciò che i club stanno facendo, stanno organizzando con fermento e voglia di fare non può che far ben sperare sul futuro che ci attende nei prossimi anni. Da parte di chi si appresta a lasciare questa Associazione per puri motivi anagrafici, il lascito più importante non può che essere il bagaglio di esperienze, accumulato in numerosi anni di attività, e un certo pragmatismo nel conoscere e comprendere veramente cosa è il Leo club e le dinamiche che lo caratterizzano. Ecco perché, oltre alle attività in capo ai club, culmine delle quali sarà l’organizzazione del III Consiglio di Multidistretto, nei giorni 29, 30 e 31 gennaio 2016 in cui tutti i nuovi soci impegnati nell’organizzazione si potranno confrontare con nuove persone ed esperienze, grande attenzione è e sarà data all’attività di formazione affinché, conoscendo sempre più approfonditamente l’Associazione, possano essere loro stessi il primo veicolo, consapevole, portatore di ideali e idee che tutti noi ben conosciamo ma purtroppo, ancora troppe volte, non vengono del tutto compresi da chi ci guarda “dall’esterno”. Massimiliano Dalla Dea (Presidente distretto Leo 108 Ta3)


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