Tempo di Lions - settembre - ottobre 2015

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Settembre - Ottobre 2015

Periodico Bimestrale Anno 17 N°3

TEMPO DI LIONS Anno 17, n.3 - Settembre - Ottobre 2015 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. In L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 1 Dcb Padova - Reg. trib. Ve N.1273 del 3/12/1997

Notiziario dei Distretti 108 Ta1, Ta2, Ta3 della “The International Association of Lions Club”

TRIVENETO, CONCRETEZZA E UNITÀ

CENTENARIO: UN SERVICE PER LA COMUNITÀ PAG. 6

LA GRANDE FORZA DEGLI SCAMBI GIOVANILI PAG. 10

ALL’OSPEDALE DI VICENZA ARRIVA IL TIPED PAG. 24



SOMMARIO

EDITORIALE I Lions a servizio dell’uguaglianza delle persone

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ATTUALITÀ Il saluto del nuovo presidente internazionale Yamada L’invito dell’id Sabatosanti: lavoro di squadra e professionalità LCIF ha superato 40 milioni di dollari di raccolta fondi La cc Caruso analizza il Triveneto ed il MD Scambi giovanili: Campo Italia lascia Rovereto Successo del Campo Alpe Adria Alpine Lions Cooperation: Board a Sondrio e convegno ad EXPO EXPO ispirare l’umanità nel mondo Europa Forum ad Augusta MK Onlus in Burkina Faso

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AGORÀ Prevenzione e risoluzione dei conflitti Presentato a Milano il progetto Microcredito Lions F. Marin: i principi ispiratori del volontariato I Lions e la salvaguardia dell’ambiente Sono gli Stati nazionali i costruttori dell’Europa L’apporto dei giovani e delle donne

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DISTRETTO TA1 Congresso: un grande lavoro di squadra V. Rebesan: non possiamo essere noi i ciechi S. Mazzi: il mio sogno è lavorare insieme Vicenza. Il reparto di terapia intensiva è realtà Il BEL conquista sempre nuovi estimatori in Italia La sindrome di Sjogren: laboratorio multisensoriale I grandi Service del Distretto

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DISTRETTO TA2 Congresso: M. Mir Monsef “Diffondiamo l’armonia nei club” Il comitato per le celebrazioni del Centenario Da Portogruaro all’EXPO: un progetto del “Da Vinci” Prosegue l’appuntamento estivo in Cadore Lions Quest: un corso per discipline sportive Utilizzare le potenzialità del Lions Quest Formarsi è sempre una conquista

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DISTRETTO TA3 Congresso di apertura: “Umiltà, competenza e dedizione” G. Buscato: “Tendere la mano oltre l’orizzonte” Progetto triennale: “La vita è donna” A Venetonight per il service “Conoscere la sordità” Vigonza: borse di studio su malattie rare metaboliche Il Progetto Martina presentato a Ventimiglia

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VITA DEI CLUB Distretti TA1 – TA2 – TA3

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TEMPO DI LIONS Notiziario dei Distretti 108 Ta1, 108 Ta2, 108 Ta3 della The International Association of Lions Club Anno 17, n.3 – Settembre - Ottobre 2015 Costo annuo abb.to € 7,98 Registrato presso il Tribunale di Venezia n.1273 del 3/12/1997

Redazione 108 Ta1: Tarcisio Caltran Via Bentegodi 1/B – 37036 S. Martino B.A. (VR) tcaltran@hotmail.com

Direttore Responsabile TARCISIO CALTRAN

Redazione 108 Ta2: Ernesto Zeppa Via San Liberale, 2 – 31044 Montebelluna (TV) ernestozeppa@tiscali.it

Condirettori: CLAUDIO GASPARINI (Ta1) ERNESTO ZEPPA (Ta2) RITA CARDAIOLI TESTA GIANFRANCO COCCIA e GIACINTO PESCE (Ta3)

Claudio Gasparini Via Orientale, 1 –37069 Villafranca di Verona (VR) claudio.gasparini55@vodafone.it

Redazione 108 Ta3: Rita Cardaioli Testa Via Foscolo, 11 – 35031 Abano Terme (PD) ritate@libero.it

Editore: The International Association of Lions club Distretti 108 Ta1, 108 Ta2 e 108 Ta3

Gianfranco Coccia Galleria Trieste, 6 – 35100 Padova coccia-v@libero.it

Governatori: VALTER REBESAN (Ta1) MASSUD MIR MONSEF (Ta2) GIANCARLO BUSCATO (Ta3)

Giacinto Pesce Strada Madonna Marina, 30 - 30019 Sottomarina (VE) Giacinto_Pesce@tin.it

Redazione centrale: Rumor Industrie Grafiche, via dell’Economia, 127 - 36100 Vicenza Distribuzione: Poste Italiane Spa Spedizione in abb. Postale D.L. 353/2003 (conv. In L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 1 Dcb Padova.

Impaginazione Grafica: Rumor Industrie Grafiche, via dell’Economia, 127 - 36100 Vicenza Stampa: Rumor Industrie Grafiche, via dell’Economia, 127 - 36100 Vicenza

In copertina I Governatori Giancarlo Buscato (Ta3), Valter Rebesan (Ta1) e Massud Mir Monsef (Ta2) con la CC Liliana Caruso davanti a Villa “La Favorita” a Monticello di Fara (VI). Foto Ezzelino Bressan


EDITORIALE

DAI LIONS UN SERVIZIO PER L’UGUAGLIANZA DELLE PERSONE, SENZA PERSONALISMI di Tarcisio Caltran

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Governatori dei nostri Distretti quest’anno, accogliendo anche istanze provenienti da più parti, hanno deciso di dare una spinta forte alla comunicazione, una “scommessa” vera e propria con se stessi e con i Lions triveneti, accogliendo la proposta di una rivista che assicuri un’ampia informazione e nuova compattezza ad un gioco di squadra che in passato ha portato risultati inequivocabili. “Tempo di Lions”, infatti, è stato per anni il punto di incontro dei Distretti nordorientali, strumento di servizio che ha sostenuto scelte importanti per l’intero movimento lionistico, superando schemi personalistici per puntare ad una visione più vasta, proiettata verso l’Europa da una parte ed il bacino mediterraneo dall’altra, mantenendo sempre al centro dell’azione la persona e la società civile, alle prese con un cambiamento epocale. Il riferimento va alla spinta drammatica dell’immigrazione, fenomeno che, ora più che mai, fa sentire i suoi effetti mettendo in crisi un sistema ancorato a concezioni che fanno parte del passato. La nostra è una società pluralistica a tutti gli effetti e lo sarà sempre di più. Ma c’è anche una situazione altrettanto preoccupante, come spesso evidenziato, che incide profondamente sulle nostre comunità, provocando, a volte, fenomeni di conflittualità, se non di scontro. Qui devono entrare in gioco i Lions, con tutta la forza di valori civili e morali sempre validi ed attuali. La tolleranza è un segno evidente di umanità, così il dialogo, la condivisione, la conoscenza reciproca. In questo il lavoro della nostra Associazione è stato ed è straordinario. Guardare lontano, intervenire dove il bisogno è più forte, non significa dimenticare quanti stanno vicino a noi, spesso relegati ai margini della società senza alcuna colpa. I soci, i club, singolarmente ed insieme, fanno moltissimo, da soli e con le istituzioni, lavorando in vari modi per alleggerire una sofferenza inaccettabile. Altrettanto importante è la spinta esterna, dove troppo spesso gli organismi inter-

nazionali non riescono ad intervenire con efficacia, anche per il prevalere di scelte nazionalistiche. L’informazione deve far conoscere tutto questo, deve far vedere quanto i Lions riescono a fare nelle proprie comunità dove possono toccare con mano la sofferenza, senza porre in secondo piano gli interventi che spesso fanno la differenza in un mondo sempre più piccolo, dove le distanze si sono ridotte drasticamente. Una visione etica che vede i Lions protagonisti attivi, in grado di vincere l’inerzia di tanti e gli eccessivi personalismi. Tuttavia non possiamo fare a meno di rilevare che in molti incontri, conferenze e forum, europei o internazionali, si parla ancora troppo poco di quanto avviene attorno a noi. Occorre riflettere certo, ma soprattutto agire, portando nelle grandi sedi internazionali tutta la forza dei Lions che viene da quasi cento anni di esperienza e dalle migliaia di piccoli e grandi “service” portati avanti senza distinzioni, con il rispetto dovuto ad ogni essere umano, a cominciare dai più deboli, avendo presente che l’uguaglianza delle persone è alla base della società. Il nostro servizio è rivolto al bene comune, senza troppi distinguo. Questi i temi che vorremmo fossero dibattuti per percorrere la strada di un cambiamento autentico, all’insegna di quei valori che sono propri dei Lions, presenti sul territorio, promotori del dialogo e capaci di grandi slanci umanitari in ogni parte del mondo.

EDITORIALE - 5


CONVENTION INTERNAZIONALE DI HONOLULU

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IL PRESIDENTE INTERNAZIONALE JITSUHIRO YAMADA

a Convention internazionale tenutasi ad Honolulu ha sancito il passaggio delle consegne dal presidente uscente Joe Preston, che va a guidare la LCIF, a quello entrante, il giapponese Jitsuhiro Yamada, il quale ha subito ricordato a tutti i Lions del mondo l’appuntamento con il Centenario del 2017. Un evento di grande portata che merita di essere celebrato nel mondo migliore, in ogni parte del mondo, dove in questi anni l’associazione ha lavorato senza soluzione di continuità, conseguendo risultati straordinari in molti campi, da quello sanitario, della vista in particolare, alla promozione dell’educazione dei giovani, alla lotta contro la fame e le povertà, agli interventi in occasione di grandi calamità naturali, al sostegno di quanti sono nel bisogno, in ogni comunità. I Lions di tutto il mondo si stanno attivando per celebrare insieme il 100° anniversario di fondazione, da quel 1917 in cui Melvin Jones decise di dar vita ad un’associazione che si sarebbe progressivamente propagata in ogni

angolo del pianeta al fine di portare un sorriso, un messaggio di solidarietà, e permettere di coltivare almeno un sogno. Una “sfida” a tutto campo, che prosegue tuttora con service, progetti, iniziative che hanno posto i Lions all’attenzione delle maggiori Istituzioni mondiali. E quando si parla di service non si può fare a meno di ricordare i quattro punti cardine indicati dal Board per il Centenario: giovani, vista, fame e ambiente. Da qui l’invito a definire subito il primo obiettivo per il club (la crescita associativa, con almeno 3 nuovi soci, ottenendo tra l’altro uno dei premi previsti), portando così nuovo impulso all’intera organizzazione. Altro obiettivo: la pianificazione di un service per la comunità, individuando progetti speciali che garantiscano un impatto duraturo nella società. A livello distrettuale e multidistrettuale si sta preparando un evento eclatante. “Lavoriamo insieme per rendere la celebrazione del Centenario un enorme successo!”

IL PRESIDENTE JITSUHIRO YAMADA

KONNICHIWA LIONS! COVENTION 2016 A FUKUOKA

Durante la 98a Convention di Honolulu (Hawaii, USA), il dott. Jitsuhiro Yamada è stato eletto alla guida dell’associazione. Il presidente Yamada è socio del Lions club Minokamo dal 1985 e negli anni ha ricoperto diversi incarichi, fra cui quello di governatore distrettuale e vice leader GLT di area costituzionale. A riconoscimento del suo servizio, il neo presidente internazionale è stato insignito di numerosi premi, come il Premio Partner Umanitario, dieci Premi Presidenziali e il Premio Ambasciatore di Buona Volontà. È amico di Melvin Jones Progressivo.

La 99esima Convention del Lions Club International si terrà a Fukuoka (Giappone), dal 24 al 28 giugno 2016. Fukuoka si trova nella zona sud-occidentale del Giappone e ospita il più antico tempio Zen del paese. La città è nota per la sua cucina, in cui spiccano i frutti di mare, e il più alto numero di yatai (bancarelle di street food) di tutto il Giappone. La Convention comprenderà festeggiamenti, come la Parata delle Nazioni (che si terrà nel centro di Fukuoka City), che rappresentano le diverse culture a cui appartengono i Lions.

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GABRIELE SABATOSANTI SCARPELLI

ATTUALITÀ

IL DIRETTORE INTERNAZIONALE A VICENZA PER IL TIPED Il lavoro di squadra e l’integrazione con le istituzioni – I giovani – La professionalità

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Vicenza per conoscere lo “stato dei lavori” di un service destinato ad incidere profondamente nel tessuto sociale cittadino e provinciale, il Tiped (Reparto di Terapia Intensiva Pediatrica), con il pip Joe Preston c’era anche Gabriele Sabatosanti Scarpelli, ad un anno e mezzo dalla sua elezione a direttore internazionale e soltanto a pochi mesi dall’assunzione piena dell’incarico, avvenuta il 1° luglio scorso. Un’occasione ottimale per avere un contatto diretto con i Lions del Ta1, e del Triveneto in generale, e nel contempo per fare il punto della situazione. Queste le sue impressioni, a botta calda. “Sono davvero orgoglioso di questo service straordinario che riassume in sé tutte le caratteristiche peculiari dell’azione lionistica. Questa realizzazione dimostra come i Lions sappiano ben interfacciarsi con il contesto sociale in cui vivono, cogliendone le esigenze ed agendo di conseguenza, mettendo in evidenza un profondo senso di solidarietà, ma anche indiscutibili doti di professionalità”, ha detto il direttore internazionale favorevolmente colpito per l’attuazione di quello che sembrava ai più un “sogno”, ma che è diventato realtà grazie alla caparbietà di tanti (i Lions in prima fila) e portato a termine in un tempo decisamente breve.

“I LIONS DEVONO INTERFACCIARSI CON IL CONTESTO SOCIALE IN CUI VIVONO, COGLIENDONE LE ESIGENZE ED OPERANDO CON PROFESSIONALITÀ. L’IMPORTANZA DEI GIOVANI” E’ la dimostrazione di un’integrazione perfetta con la città e le istituzioni. Tutte cose che LCIF apprezza e di conseguenza è disposta a sostenere concretamente. “In un mondo che cambia così rapidamente e profondamente i Lions, in effetti, devono saper adattarsi bene all’ambiente, dialogare con la comunità ed i cit-

Il direttore internazionale Gabriele Sabatosanti Scarpelli

tadini, interpretare le esigenze dei più deboli, e mettere in campo tutte le loro potenzialità, che sono enormi, sia in termini economici sia soprattutto professionali. Occorre proporre progetti importanti e farli conoscere all’esterno, anche per dare di noi un’immagine diversa, condividere i sogni ed affiancare le istituzioni. Mi rendo conto che è un compito impegnativo, ma si può fare. Il Board internazionale ha preso un impegno a nome di tutti i Lions: individuare i percorsi in grado di farci cambiare marcia. Personalmente sono fiducioso nel futuro; le premesse ci sono tutte”. L’ID Sabatosanti Scarpelli ha insistito sul concetto dell’importanza di abbinare i sentimenti di solidarietà alle componenti manageriali “che ci permettono di essere pronti ad affrontare il futuro”. Per questo è fondamentale lavorare in squadra e puntare sui giovani, meglio inseriti nel mondo che cambia e più pronti a recepire le nuove istanze con indiscusso entusiasmo. “Occorre un grande sforzo per entrare nel loro modo di vedere le cose, operare con coraggio e mettere in atto relazioni e comportamenti in linea con le loro esigenze, tenendo presente che il loro modo di agire e di rapportarsi con la realtà è diverso dal nostro. Dobbiamo fare in modo che tali esigenze diventino anche le nostre”. Tarcisio Caltran ATTUALITÀ - 7


LCIF

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SERVICE UMANITARI: SUPERATA QUOTA 40 MILIONI

’ultimo anno sociale ha visto ancora una volta la LCIF in primo piano a livello mondiale tra le Onlus impegnate a soccorrere quanti sono nel bisogno, o sono vittime di calamità naturali, o soffrono per malattie, spesso curabili con interventi umanitari immediati. Tante volte abbiamo ricordato i problemi legati alla vista, alla fame, alle tante disabilità, ai giovani, alla mancanza di lavoro, e via di seguito. Occorre un’opera costante di assistenza, ma anche di formazione della società, globale e locale, per far fronte a tante necessità. In questo la LCIF non cessa il suo impegno, che anzi cresce con nuove iniziative e con uno sforzo sempre maggiore. E’ appena il caso di ricordare che lo scorso anno sono stati raccolti nel mondo 40 milioni di dollari, donati dai Lions per sostenere un’azione a 360° e far fronte sempre meglio alle attività umanitarie in tutto il mondo. Il ruolo della Fondazione Internazionale diventa quindi essenziale a supporto di progetti di grande valenza sociale, come ha ricordato il nuovo presidente Joe Preston, presente a Vicenza per conoscere “de visu” il progetto per la realizzazione del Tiped (Reparto di Terapia Intensiva Pediatrica), sostenuto in prima persona dai Lions e dalla Fondazione Internazionale. Le donazioni diventano dunque la premessa per aiutare milioni di persone, infondendo nuove speranze grazie alla generosità di tanti Lions. Tra l’altro nelle ultime riunioni del Board sono stati assegnati sussidi umanitari in Kenya, Nepal, Canada, Stati Uniti e molti altri Paesi a sostegno dello sviluppo di progetti su larga scala, o di singole comunità locali, espandendo sempre più il raggio d’azione. Tutto questo senza soffermarci sulle calamità naturali che hanno colpito in varie parti del pianeta provocando vittime, inondazioni, disastri alle famiglie ed all’economia. LCIF è intervenuta concretamente nell’oceano Pacifico a sostegno delle famiglie colpite dal tifone Soudelor, in Micronesia, a Taiwan e Cina con aiuti umanitari di prima necessità. Fondamentale l’attenzione ai giovani, anche per la loro capacità straordinaria di cambiare il mondo. Restando in tema giovanile da segnalare anche quanto stanno fa-

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cendo i Leo, con il contributo di LCIF, in Perù, dove nelle vicinanze di Lima sono a capo di un’iniziativa volta a offrire sicurezza, riabilitazione, formazione professionale e speranza a giovani vittime del traffico di esseri umani e ai loro bambini.Questo mentre il Lions Quest, il programma di apprendimento socio-emotivo per i bambini, in Perù è attivo in trenta scuole! Continua poi l’impegno di sensibilizzazione dell’opinione pubblica per la salute degli occhi, la lotta alla cecità ed all’ipovisione. Screening per la vista, fornitura di occhiali e programmi di educazione vengono portati avanti in tutto il mondo.

Il presidente della Fondazione Joe Preston

OLIMPIADI SPECIALI 2015 A fine estate un grande successo hanno riscosso le Olimpiadi speciali 2015, svoltesi a Los Angeles, grazie anche al lavoro dei volontari Lions che hanno dato a tutti gli atleti l’opportunità di competere e sottolineato l’importanza dell’inclusione. Fondamentale l’impegno dei volontari dei Lions per il programma di controllo Healthy Athletes, e l’opera di quanti in tutto il mondo si sono attivati nell’organizzazione dei giochi e delle visite di controllo negli ultimi anni. Collaborazioni come questa fanno crescere ed espandere in continuazione il ruolo della LCIF


ATTUALITÀ LILIANA CARUSO, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI GOVERNATORI

MOTIVARE I SOCI VUOL DIRE CREDERE E FAR CREDERE La situazione lionistica nel Triveneto e nel MD vista dalla CC Caruso Presidente, dopo aver partecipato ai Congressi dei Distretti triveneti, quali impressioni ha avuto? Di grande concretezza. Ho assistito a congressi non autoreferenziali, privi di sbavature, rispettosi dei tempi e dei contenuti lionistici, condotti egregiamente dai cerimonieri e dai governatori. Si respira un’aria di armonia e di voglia di fare bene. Sono Distretti in piena salute, testimoniata dall’incremento del numero dei soci e dai service importanti che si realizzano. Bella è anche l’amicizia tra Valter, Massud e Giancarlo, ottimi governatori, che guidano i tre Distretti come fosse uno solo. È piacevolissimo trovarsi con loro. Veramente una splendida esperienza da esportare! Per migliorare il nostro rapporto con la comunità sociale, quali strumenti e service considera più incisivi? Noi Lions siamo, come usiamo dire, global e local nel contempo. Cioè siamo impegnati tanto in service che ci vedono coinvolti a livello planetario quanto in azioni focalizzate sulle comunità nelle quali viviamo. Dobbiamo saper approfittare di queste opportunità. Dobbiamo impiegare ambedue queste dimensioni per sviluppare un rapporto forte con le nostre comunità. Infatti, i grandi programmi diffusi a livello mondiale, quali la campagna di vaccinazione contro il morbillo condotta dalla LCIF permettono di far conoscere la nostra caratteristica di associazione di servizio leader al mondo con considerevoli effetti sulla nostra credibilità. Poi, i nostri service internazionali quali il Poster della Pace o il Lions Quest ci permettono di entrare in contatto con i giovani ed i loro educatori nelle scuole: un ambito di azione imprescindibile se vogliamo rapportarci con la società civile. Credo che i club debbano saper trarre vantaggio da quella fonte inesauribile di idee ed opportunità rappresentata dal nostro essere internazionali, contestualizzando questi service nei nostri territori e nelle loro necessità. Come ha trovato il Multidistretto? In ottima salute! Guardando al MD su due dimensioni, quella della struttura organizzativa costituita dal consiglio dei governatori e dagli officer multidistrettuali, e quella del lionismo italiano. Per quanto riguarda la prima dimensione, ho trovato un MD forte, motivato, dinamico. Il livello delle compe-

La CC Liliana Caruso

tenze è alto e la voglia di fare tanta. Il lionismo sta cambiando ed il MD in questo si sta ponendo come leader e non come spettatore o, peggio, come freno. E’ un MD operativo e non paludato, costituito da gente seria che, però, è capace di non prendersi sul serio. Parlare, viceversa, del lionismo italiano è molto difficile in poche parole. Ci sono, però, dei fatti incontrovertibili: siamo il primo MD europeo in termini di contribuzione alla LCIF, stiamo tornando a crescere in termini di numero di soci, stiamo consolidando una presenza ed un peso a livello internazionale importanti. Credo anche che stiamo rapidamente cambiando pelle: vedo molti giubbini gialli in giro. Molta operatività. E’ tempo di passare dal pensiero all’azione. Quali sono, in sintesi, i punti fondamentali del programma per il nuovo anno lionistico? Come ho detto nel video di saluto che è sul portale del MD, la prima cosa che mi preme è l’armonia tra tutti noi, a livello di soci, di club, di distretti. Ho detto “lavorare all’unisono” e questo mi sembra sia il fattore fondante e fondamentale per garantirci un presente ed un futuro di crescita e successi In che modo, pensa si possa incentivare , nei Soci, lo spirito di appartenenza? E’ una domanda difficile, che richiede una risposta semplice, pratica. Io non ho dubbi. La risposta è servire. Non parlare: servire. Perché motivare vuol dire emozionare, vuol dire credere e far credere. Vuol dire produrre fatti concreti di cui tutti ci si senta fieri. Dunque, come ho detto prima, dobbiamo essere sempre più operativi, perché è dall’operatività che verrà la motivazione. Ernesto Zeppa ATTUALITÀ - 9


ROVERETO: CLIMA DI FESTA PER LA CHIUSURA DEL CAMPO ITALIA

DAL MESSAGGIO DELLA “PACE” A QUELLO DEL “DIALOGO TRA I POPOLI”

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vvolti dal caldo e struggente abbraccio del suono della Campana del Caduti, i camper del Campo Italia, il 26 luglio sul Colle di Miravalle, hanno salutato i tre club Lions di Rovereto, le autorità istituzionali e lionistiche presenti e gli amici. Nello staff e nella direttrice Bronzini c’era tanta commozione ma anche tanta soddisfazione per aver portato a termine un progetto nato intorno ad un tema specifico, la Pace, valore quanto mai attuale nel mondo tormentato di oggi. Il filo rosso così formulato si è nel triennio via via dipanato, rimarcando la filosofia dello scambio giovanile quale esperienza formativa in grado di lasciare nella mente dei ragazzi non soltanto immagini seppure bellissime delle nostre città d’arte e del nostro immenso patrimonio artistico, ma cultura a tutto campo, incontrando la bellezza anche dei valori assoluti quali la fratellanza, la solidarietà, l’amicizia. A riprova di una consapevolezza raggiunta, alle 20,30, con una rappresentazione dai toni intensi quanto emozionanti, i 43 ragazzi provenienti da tutto il mondo hanno dato fiato alla gioia di aver fatto parte del mondo lionistico con il linguaggio universale del canto e della danza. In una escalation di movimenti e di suoni, hanno interpretato, fasciati in tute nere, la devastazione della guerra, il dolore delle ferite, il sacrificio estremo della morte accompagnati dalla voce immensa di Luciano Pavarotti dispiegante la sua potenza nella romanza “Nessun dorma” della Turandot di Giacomo Puccini. Poi, la speranza in un mondo migliore ha avuto il sopravvento sugli orrori delle guerre e la bandiera della Pace si è distesa sui loro corpi risorti portata dalla piccola Camilla. Il libro della storia

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degli uomini non parlava più di Polemos, la guerra, ma di pace e speranza in un mondo diverso non più teatro di violenze inaudite. Aveva così degno coronamento un viaggio straordinario, reso possibile dal concorso di tutti i club Lions coinvolti da nord a sud, da est a ovest, narrante l’umano destino di sempre essere, ogni giovane, un viandante nel mondo alla ricerca della felicità. Se alla fine fra gli applausi scroscianti qualche lacrima veniva ricacciata indietro, c’era la soddisfazione di sapere che tutto il bagaglio di esperienze raccolte in questi tre anni non sarebbe stato messo nel cassetto e dimenticato, ma avrebbe continuato a vivere nel prossimo Campo Italia. La direttrice Giovanna Bronzini e il vice Alessandro Benedetti alla fine dello spettacolo hanno consegnato la bandiera dello Youth Exchange nelle mani dei responsabili del futuro Campo Italia per i Distretti YA, YB, AB: il direttore Antonio Marte e la vice Stefania Cordaro. Il tema prescelto è, non a caso, “Il dialogo fra i popoli” a conferma di un passaggio di consegne che pur coniugandosi in nuove forme organizzative, tornerà a parlare di bellezza, di divertimento, di cibo, di sport mai dimenticando il valore assoluto della Pace. Elena Albertini


ATTUALITÀ

Il DG Ta2 Massud Mir Monsef con i ragazzi del Campo Alpe Adria

CAMPO ALPE ADRIA

CRONACA DI UN’ESPERIENZA INDIMENTICABILE

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o scorso 11 luglio, presso l’Hotel Felcaro di Cormons, alla presenza dei DG dei distretti Ta2, Massud Mir Monsef, e Ta3, Giancarlo Buscato, di alcuni soci e diverse famiglie che avevano ospitato i ragazzi partecipanti, ha preso il via la prima delle tre edizioni del Campo “Alpe Adria” sotto la direzione del distretto Ta2. La cerimonia ha avuto il suo culmine con la sfilata delle bandiere delle diciotto nazioni partecipanti portate, con grande orgoglio, dai ragazzi ospiti. Le giornate successive sono state dedicate dapprima all’omaggio ai caduti del primo conflitto mondiale, con manifestazioni ufficiali al Cimitero Austroungarico, al Sacrario militare di Fogliano Redipuglia ed all’Ara Pacis Mundi di Medea organizzate dal club Gradisca d’Isonzo-Cormons in collaborazione con alcune associazioni locali ed i comuni di Fogliano-Redipuglia e Medea. Molto interessante è stata la visita al Museo della guerra presso la Stazione ferroviaria di Fogliano Redipuglia. Durante il loro soggiorno, i ragazzi hanno avuto la possibilità di visitare alcune delle maggiori città e monumenti dei distretti Ta2 e Ta3 e godere anche di alcuni gradevoli e piacevoli momenti ludici, come la giornata di rafting sul Brenta organizzata grazie alla cortese ospitalità dei club “Bassano del Grappa Host” e “Jacopo da Ponte”. Non poteva mancare una giornata dedicata alla visita all’Expo di Milano preparata e vissuta assieme ai giovani ospiti del Campo dei Laghi (Distretti Ib2 e Ib4).

La prima settimana del campo si è conclusa con un’apprezzata due giorni sulle Dolomiti. I ragazzi hanno pernottato presso il rifugio Lagazzuoi sopra Cortina d’Ampezzo e la maggior parte di loro, avvolti nelle coperte del letto abbandonato alle 4 del mattino, ha voluto ammirare il sorgere del sole nel magnifico paesaggio dolomitico. Un’esperienza entusiasmante che tutti ricorderanno. Pisa, Firenze e Roma sono state le ultime tappe del soggiorno dei partecipanti al Campo “Alpe Adria” prima del loro rientro nei rispettivi paesi di origine. Nonostante il caldo torrido sofferto durante il tour turistico, i ragazzi hanno subìto il fascino di queste città e, immortalando, con i loro smatphone e macchine fotografiche i celebri monumenti classici e rinascimentali, hanno arricchito il loro “album” di ricordi. Purtroppo, anche questa piacevole, ma intensa esperienza ha avuto termine e il rientro a casa dall’aeroporto bagnato dalle lacrime di tristezza per dover abbandonare le nuove amicizie formatesi durante il Campo. Ringrazio tutti i club ed i Lions che hanno contribuito alla perfetta riuscita del Campo, degno della fama internazionale che ha assunto, se è vero che molti giovani di tutto il mondo ne fanno richiesta specifica nel compilare la loro domanda di partecipazione allo splendido programma “Campi & Scambi giovanili”.

Guido Anderloni (Direttore Campo “Alpe Adria”) ATTUALITÀ - 11


ALPINE LIONS COOPERATION

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DALLA VALTELLINA A MILANO

I temi del convegno hanno riguardato: la tuuplice appuntamento per Alpine Lions tela dell´ambiente e la qualità dell’alimentaCooperation a fine settembre: la riunione zione da sempre contenuti importanti e redel Board a Sondrio e quindi il convegno almente vissuti nelle regioni alpine, pur in sui prodotti alimentari montani nello splendido condizioni difficili, che richiedono per questo scenario di EXPO a Milano. Il primo conferma progetti lungimiranti per sopravvivere; un’agrila crescita quantitativa e qualitativa di questa coltura in grado di sviluppare tradizioni alistruttura che sta riscuotendo consensi in tutto mentari con prodotti ad alta resa di calorie, di l’arco alpino, e non solo, l’altro la sua capaciveloce produzione e speciali tecniche di contà di essere propositiva anche in un contesto servazione. Diverse quindi le sfaccettature redi così ampie dimensioni, portando proposte gionali, divise da una natura che cambia di valconcrete in grado di far compiere passi avanti le in valle, ma unite da una storia comune, dal positivi ad un’area di ottime tradizioni, ma forse rispetto per la natura, dalla tutela dell’ambientroppo trascurata. te, da prodotti di qualità. Tema del convegno Andiamo con ordine. A Sondrio, sotto la gui“Agricoltura di qualità in territorio alpino: da della presidente Sabine Rappel, è stata con innovazione e ricerca verso un futuro accolta l’adesione della Valtellina (pdg Norsicuro?”, moderato dall’ipdg Cesara Pasiberto Gualteroni), attuando una piccola vani, coordinatrice dell’attività Lions ad EXPO. riazione alle norme statutarie. Quattro le relazioni, presentate in tre lingue Del resto i Lions di questa zona hanno mostra(italiano, tedesco, inglese), hanno illustrato il to ripetutamente il loro interesse ad entrare in tema. Relatori il prof. Matthias Gauly dell’uALC e non è parso giusto lasciarli … alla finiversità di Bolzano (Lo sviluppo dell’agricolnestra. Il numero di soci quindi aumenta ed tura montana: dalla sussistenza a produzioni aumentano le possibilità di operare insieme, regionali), Manuela Thul – nutrizionista (I pronell’interesse comune dei Lions e soprattutto dotti preferiti della Bassa Baviera), il dr. Midelle comunità alpine, lanciando un chiaro chael Oberhuber (Direttore del centro ricerche messaggio in un periodo in cui troppo spesso agricole e forestali di Ora) (La mela dell’Alto si tende a favorire il “particulare”. Adige: Il contributo di una piccola regione per Senza dimenticare che alle porte c’è anche la una nutrizione sana per il mondo), l’ing. ClauSlovenia ed il Distretto italiano IB1 (2.500 soci)! dio Canella (Utilizzo dei droni nella produzione Dopo l’Austria, la Baviera e l’Italia nordorienalimentare dell’Arco Alpino per una nutrizione tale l’associazione si allarga (da sette Distretti più sana e sostenibile). si passerà presto a nove), segno della validità Intanto ALC si sta preparando al service “Il dell’iniziativa portata avanti con tanto entusiacammino di Maria”, che porterà da Monaco a smo dal pdg Albert Ortner, attuale segretario, Venezia, lungo un percorso affascinante. a favore delle genti alpine. Da sottolineare la presa di posizione dei delegati ALC in relazione al tema dei migranti in Europa, con proposte quanto mai interessanti e la relazione sul campo giovani di ALC tenutosi, come sempre, a Cisano di Bardolino sul Garda, fatta dal pdg Robert Gareissen. Il palcoscenico di Milano poi ha dato un’immagine di grande spessore, mettendo insieme le potenzialità alimentari, paesaggistiche, storiche, culturali e tradizionali dell’arco alpino, soprattutto quando vengono utilizzate al meglio, avendo al centro l’uomo e la qualità della vita. I partecipanti al convegno ALC all’EXPO con Cesara Pasini

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ATTUALITÀ

FLASH DA EXPO

ISPIRARE L’UMANITA’ NEL MONDO

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lti funzionari dell’Onu, leader delle organizzazioni della società civile e grande pubblico si sono dati appuntamento a Milano per celebrare il World Humanitarian Day. In linea con il tema dell’EXPO “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, la giornata mondiale umanitaria delle Nazioni Unite ha scelto come argomento “Ispirare umanità nel mondo”. Obiettivo principale, infatti è stato quello di suscitare un profondo senso di cittadinanza globale, attraverso le storie di operatori umanitari e gli sforzi per soccorrere le popolazioni in difficoltà. È stata questa una delle tre giornate ufficiali Onu all’evento milanese, insieme alle giornate mondiali dell’ambiente (World Environment Day) e dell’alimentazione (World Food Day). A scandire il programma della giornata la campagna social #ShareHumanity, protagonista della parata, cui hanno preso parte rappresentanti delle organizzazioni della società civile – tra cui il Lions Club International –

che hanno sfilato lungo il Decumano, portando insieme alcune parole chiave - Solidarity, Inspire, Dignity, Compassion, Life-saving, Engagement, Commitment, Impartiality, Unity, Responsibility –, per sensibilizzare il pubblico sull’importanza dell’aiuto umanitario e la necessità di sostenere le sue attività. “Ispirare l’umanità del mondo – Se la fame è un’arma, il cibo è strumento di pace” è stato il titolo della tavola rotonda, cui hanno partecipato, tra gli altri, l’assistente del segretario generale dell’Onu e coordinatore umanitario per la crisi nel Sahel Toby Lanzer, il capo unità per l’Africa per gli aiuti umanitari della commissione europea (ECHO) Cornelis Wittebrood, rappresentanti del World Food Programme, Save The Children, Casa Don Bosco/VIS, Lions Club International e Archivio Disarmo, che hanno raccontato la propria esperienza sul campo. Un modo per celebrare lo spirito che ispira l’azione umanitaria nel mondo e per chiedere impegni concreti ai cittadini ed alle istituzioni per un vero cambiamento. ATTUALITÀ - 13


EUROPA FORUM DI AUGUSTA

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“SYMPATHY AND FRIENDSHIP”

mpegno in chiave europea per i governatori dei nostri tre Distretti (Valter Rebesan, Massud Mir Monsef e Giancarlo Buscato), che ai primi di ottobre hanno partecipato ai lavori del Forum Europeo, svoltosi ad Augsburg (Germania), imperniati quest’anno sul tema “Lions – Sympathy and Friendship”. Forse, mai come in questa occasione il dibattito continentale ha assunto un valore che va al di là della semplice routine annuale considerato il clima sociale che si respira in questo periodo, pur rientrando i contributi e le proposte in settori ben definiti: Gioventù e Scambi Giovanili, Membership e Leadership, Attività, Relazioni Internazionali. A nessuno sfugge l’importanza di proposte che mirino a impegnare l’associazione nella “costruzione” di un’Europa capace davvero di abbattere ogni barriera sociale, politica, economica e culturale. E in questo i giovani possono rappresentare l’arma vincente. Numerose e qualificate le manifestazioni (“Kongress

am Park”, le riunioni del consiglio, l’Agorà, le varie cerimonie, il Concorso Musicale, oltre al Lions Oktoberfest, al programma sightseeing ed altro), non solo momento di festa, ma soprattutto un’occasione di dialogo e di confronto da cui potranno scaturire progetti concreti per la nuova società europea. Pensiamo alla tolleranza reciproca e nei confronti di culture e religioni diverse, al futuro di persone in difficoltà, alla solidarietà, ad una società multiculturale, alla conoscenza reciproca ed all’amicizia, a programmi umanitari comuni. Tutte premesse per arrivare al Centenario Lions con una carica ed una unità di intenti ancora maggiori. Il nostro motto “Sympathy and Friendship” è un omaggio alle relazioni tra i soci Lions e, allo stesso tempo, un appello diretto a tutti noi che ci invita a non dimenticare il nostro codice etico. Così l’Europa-Forum è stato ideato come un forum aperto per scambio di idee, conoscenze, comprensione reciproca ed amicizia.


ATTUALITÀ ALL’EXPO DI MILANO

LE RELIGIONI DEL MONDO FIRMANO LA CARTA DI MILANO

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el segno della pace e dei dialogo fra i popoli è da porre anche l’incontro che ha visto protagonisti undici rappresentanti delle maggiori religioni, che hanno firmato la carta di Milano. L’incontro “Il cibo dello Spirito nella Carta di Milano” è stato organizzato da ExpoNet in concomitanza con la 10a Giornata per la custodia del Creato. Undici gli esponenti del tavolo interreligioso che vi hanno preso parte, in rappresentanza delle principali religioni, dando forma a un momento di alto profilo culturale e simbolico. Sono 68 i paesi che hanno partecipato attivamente all’appuntamento, vestendo abiti tradizionali e portando un loro piatto tipico, e 5 le organizzazioni della società civile. Tra i Paesi

presenti anche Israele e Palestina. L’evento, iniziato con l’invito ai rappresentanti dei paesi a portare ognuno il proprio cibo sul tavolo, ha visto gli interventi delle autorità religiose, la proiezione del video ufficiale relativo alla Carta di Milano e la firma della Carta di Milano da parte di ogni rappresentante religioso. Ognuno ha poi benedetto il cibo secondo la propria formula religiosa. Per la massima apertura e per coinvolgere anche i non credenti è stata letta in tre lingue diverse (italiano, inglese e francese) da tre bambini anche una preghiera laica, che mette in luce tutti gli aspetti cari al tema dell’EXPO: sostenibilità, lotta allo spreco alimentare e rispetto per il cibo e tutti gli esseri viventi.

MK ONLUS – BURKINA FASO

SERRE SOLARI, LA FORMAZIONE DELLE DONNE

MK Onlus, i Lions italiani contro le Malattie Killer dei bambini” è stata protagonista ad EXPO con il convegno “Azione pilota in Burkina Faso per la formazione delle donne al sistema “Serra solare”. Buona la partecipazione di pubblico. Hanno partecipato Giovanni Spaliviero, responsabile settore Acqua dell’associazione nonché del progetto “serre solari”, che ha ricordato la mission di MK, presente in Burkina da oltre 10 anni, Paolo Franceschetti, inventore della tecnologia Solwa (applicazioni per l’acqua), Salvatore Scicchitano, agronomo di Irritec che ha evidenziato le grandi possibilità di sviluppo dell’agricoltura africana, e Beniamino Vettori (Ta1), consigliere di MK Onlus che ha parlato del microcredito nello sviluppo di base in BF. La sociologa e formatrice Sita Gisèle Zoma/ Sako, ha relazionato sulla ricerca effettuata in Burkina a 10 anni dalla costruzione dei primi pozzi da parte di MK. La risorsa idrica viene ora gestita meglio, grazie ai pozzi, all’irrigazione goccia a goccia ed anche alle serre solari che permettono di depurare l’acqua grazie al

pannello solare ed a una tecnologia innovativa. E’ necessaria ora maggiore formazione nella popolazione e un ampliamento delle strutture esistenti, anche per altri territori. La presidente di MK Onlus, Maria Clelia Antolini (Ta3) ha concluso assicurando che MK Onlus continuerà ad impegnarsi in Burkina Faso, sviluppando nuovi progetti che possano aiutare la popolazione a vivere e costruire un futuro nel proprio territorio. Presente all’incontro anche la responsabile Lions per l’EXPO, Cesara Pasini.

ATTUALITÀ - 15


SALVAGUARDIA DELLE RELAZIONI

PREVENZIONE E RISOLUZIONE DEI CONFLITTI

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di Federico Reggio

l conflitto fa parte dell’esperienza umana. Spesso se ne sperimentano gli effetti più distruttivi. Esso può tuttavia rivelare una forza dinamica che spinge verso la ricerca di nuove sintesi fra posizioni apparentemente contrapposte, aiutando a realizzare equilibri migliori rispetto a situazioni precedenti. Perché ciò accada occorre saper leggere il conflitto stesso per poterlo affrontare in modo costruttivo, aiutando le forze che lo originano a comporsi adeguatamente. È questo un tema di particolare urgenza e rilevanza nelle complesse e “liquide” società contemporanee, che sempre di più si trovano ad affrontare ad ogni livello – dalla famiglia alle più complesse formazioni sociali, politiche ed economiche – i rischi ed i costi umani ed economici del conflitto intersoggettivo: ne conseguono effetti “paralizzanti” verso le autentiche capacità di una società di sprigionare appieno le proprie potenzialità progettuali, organizzative e realizzative. Dotarsi di strumenti rapidi e efficaci per analizzare, gestire e risolvere il conflitto, possibilmente mediante strumenti capaci di salvaguardare relazioni positive fra le parti, diviene dunque un obiettivo particolarmente importante in vari contesti lavorativi e professionali: dalle organizzazioni pubbliche, alle aziende, ai settori professionali più o meno direttamente coinvolti nell’esigenza di affrontare l’insorgere di controversie. Lo sanno bene, del resto, in Nord Europa e Nord America, dove oramai da decenni le scuole di conflict resolution si sono affermate come un autonomo settore di studi, e non di rado anche di percorsi di specializzazione post-lauream. Se in Italia questa sensibilità risulta ancora a livello embrionale, non è questo il caso di Verona: l’ateneo scaligero vede , infatti, tra le offerte formative per l’anno accademico 2015-2016, un corso di specializzazione di 112 ore (corrispondenti a 14 CFU) denominato, appunto, “Analizzare, gestire e risolvere il conflitto”. Ospitato al Dipartimento di Scienze Econo-

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miche, ma nato in collaborazione anche con quello di Scienze Giuridiche, il Corso di Specializzazione nasce con l’obiettivo di offrire un percorso formativo di qualità elevata, interdisciplinare, e che consenta al discente di appropriarsi di strumenti efficaci da utilizzare per la prevenzione e la risoluzione consensuale di conflitti e controversie. Il corso si rivolge idealmente ad un ampio spettro di figure professionali: Economisti, Commercialisti, Professionisti Giuridici, Mediatori certificati, Funzionari amministrativi, Responsabili Commerciali, Responsabili del Personale, Responsabili della Comunicazione, Assicuratori, Responsabili uffici contenzioso, per citare gli esempi più significativi. Attento alla realtà socio-economica di riferimento, il Corso ambisce a svilupparsi in stretto contatto con realtà associative, istituzionali ed organizzazioni che possano ben rappresentare quei settori che meglio possono beneficiare di un incremento di competenze e figure professionali grazie anche al percorso formativo che, a partire dal 2016, sarà offerto nell’ateneo veronese. Non manca uno specifico accento sull’innovazione: degli strumenti didattici, e delle prospettive di studio e di lavoro, come chiarisce il responsabile del corso, e presidente del comitato scientifico, prof. Federico Perali, ordinario di Politica Economica presso l’università di Verona. “Il corso è pensato per intervallare la docenza frontale con modalità di insegnamento maggiormente incentrate sull’acquisizione di competenze ed abilità pratiche (skill building) e rivolte all’affinamento degli strumenti teorici a contatto con casi ed esigenze provenienti dalla prassi. È nostro specifico obiettivo, infatti, che le nozioni teoriche e le competenze acquisite al corso possano spendersi in modo tangibile, creativo, efficace ed efficiente negli ambiti operativi nei quali sono coinvolti i discenti”. *Dipartimento di Diritto Privato e Critica del Diritto (Università di Padova)


AGORÀ PER IL LAVORO E LE MICROIMPRESE

A MILANO CONVEGNO SUL PROGETTO MICROCREDITO LIONS

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ell’ambito della giornata umanitaria di EXPO 2015 si è svolto un convegno sul progetto microcredito messo in atto dai Lions, sotto il titolo “Un progetto a supporto del lavoro e delle microimprese”. Il tema è da tempo seguito dai Lions italiani, specie del Distretto Ta1 che hanno preso spunto dall’emergenza lavoro, dalla disoccupazione, dalle nuove povertà.Situazioni drammatiche provocate da una crisi senza precedenti, tali da generare forme di vera indigenza, che richiedono una risposta concreta ed azioni umanitarie specifiche. “Nel microcredito e nelle possibilità che questo strumento finanziario offre nei confronti delle fasce più deboli della società, si può individuare un sistema di welfare evoluto dove tutte le forze sociali attive condividono le responsabilità del sostegno allo sviluppo socio economico del proprio paese. È appunto tra quelle forze sociali attive che i Lions possono avere un ruolo importante in un progetto di microcredito”, come ha illustrato la pdg Elena Appiani nella sua relazione.

“IL MICROCREDITO È UNA FORMA NON TRADIZIONALE DI EROGAZIONE PER PROGETTI IMPRENDITORIALI DI PMI, PREVALENTEMENTE A CONDUZIONE FAMILIARE” “Il microcredito si compone essenzialmente di due elementi: quello finanziario, costituito da un credito concesso in assenza di garanzie reali, che se rivolto ad una impresa può arrivare ad un massimo di 35.000 euro e un elemento immateriale, costituito da una serie di servizi complementari, che vanno dal supporto alla definizione dell’idea imprenditoriale, alla redazione del business plan da presentare all’istituto finanziatore”. Un vero e proprio tutoraggio che si protrae anche successivamente fornendo al beneficiario un supporto costante. Il rapporto tutor - beneficiario è il vero cuore del microcredito. Per fare microcredito, fino a qualche tempo fa, era necessario costituire un fondo di garanzia. Ora, grazie al DL 201/2011, una quota delle disponibilità finanziarie del Fondo Centrale di Garanzia verrà riservata a questi interventi. Il

microcredito potrà quindi essere erogato in forza della garanzia della Stato, con un plafond annuo di circa 30 ml, “in grado di sviluppare una capacità di microcredito pari a 540 ml, un volume di tutto rispetto che potrà generare 30.000 nuovi finanziamenti ogni anno. Ma non è tutto; anche i soggetti beneficiari potranno attivare la procedura diretta di accesso al Fondo in prima persona o magari assistiti dai tutor Lions”.

“ALLA FIRMA UN PROTOCOLLO CON LA REGIONE VENETO ED UNA CONVENZIONE CON UN ISTITUTO DI CREDITO” La difficoltà a finanziare investimenti e, ancor di più, eventuali nuove iniziative imprenditoriali, è stata fortemente acuita dalla crisi e dalla conseguente riduzione nell’erogazione di credito. I Lions italiani hanno sviluppato perciò una propria progettualità per fronteggiare l’emergenza. “Il microcredito è una forma non tradizionale di erogazione di finanziamenti a favore di progetti imprenditoriali presentati da imprese di piccole dimensioni, prevalentemente a conduzione familiare, socialmente deboli, con un’idea imprenditoriale meritevole di sostegno finanziario, ma purtroppo prive delle garanzie di regola richieste dal sistema bancario” ha aggiunto Elena Appiani. Da un’attenta analisi dei bisogni è nato questo progetto con la creazione di un gruppo di coordinamento formato da Lions esperti di impresa e di banca, per attivare il protocollo d’intesa siglato con l’Ente Nazionale del Microcredito. Ci sono voluti due anni per arrivare a realizzare un service tutto Lions, dove i soci sono protagonisti non solo per la raccolta fondi, ma anche per la capacità professionale che possono spendere nel progetto. Ora è alla firma della Regione Veneto un protocollo di intesa per agevolazioni regionali a piccole imprese nell’ambito di iniziative di promozione sociale ed economica, e la sottoscrizione di una convenzione con un Istituto di Credito, che ha deciso di condividere questa sfida con i Lions.

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FRANCO MARIN

È

“SPIGOLATURE ETICHE”

uscito da poche settimane un interessante libro di Franco Marin, dal titolo “Spigolature etiche” (Edizioni Erredici Padova - 2015), con in copertina un olio su tela di Antonio Fasan intitolato “Fossili di Bolca ed anemoni”). Si tratta di una raccolta di interventi, appunti, frammenti di conferenze, bozze di stampa ed altri scritti sempre attuali. Franco Marin, Lions del club Abano Terme, è stato, fra l’altro, pdg del Distretto Ta occupando diverse cariche lionistiche. Laurea in medicina e primario negli ospedali di Mirano e Rovigo, ha ottenuto anche la laurea in storia nel 2005; è stato insignito di numerosi riconoscimenti in ambito nazionale. Di questo lavoro ha colpito in particolare l’intervento su “I principi ispiratori del volontariato”, compiuto in occasione del’incontro sul “Movimento del volontariato italiano” organizzato all’Antonianum di Padova l’11 ottobre 1985. Riportiamo alcuni spunti di riflessione che ci paiono interessanti anche dopo 30 anni. “ll vocabolo volontariato è un termine molto usato nel mercato socio-culturale con la più ampia visibilità. Esso, come altri vocaboli ritenuti positivi – famiglia, scuola, sport, religione, socializzazione di gruppo, Patria ecc… - è considerato un parafulmine nei confronti dei rischi emergenti nel mondo giovanile, e forse un antidoto contro i tanti veleni che lo minacciano… Il volontario è multiforme per caratteristiche ed ambiti operativi: è un supermercato dove si trova un po’ di tutto, prodotti validi ed ancora efficienti ma anche altri clonati o camuffati e confondibili con marchi prestigiosi che traggono in inganno. Talora questi sono sostenuti da campagne propagandistiche perché il volontariato è un mercato potenzialmente ricco che interessa persone e gruppi che se ne appropriano gestendolo come cosa propria… Il fenomeno ‘volontariato’ è diventato nel tempo una realtà vasta e profonda che caratterizza la struttura sociale contemporanea”. Ma “chi è il volontario?” si chiede Franco Marin. “La migliore definizione è quella enunciata nel 1977 dal Convegno di Napoli sul volontariato, organizzato dalla Fondazione Giovanni Agnelli. ‘Volontario è il cittadino che adempiuti i suoi doveri di stato (famiglia, lavoro, ecc.) e quelli civili (vita politica, amministrativa, ecc.) pone

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se stesso a gratuita disposizione della comunità... con la sue capacità, i suoi mezzi, in risposta creativa ai bisogni emergenti... attraverso un impegno continuativo di servizio... attuato preferibilmente a livello di gruppo’. Come si caratterizza l’azione del volontariato? Con la spontaneità: perché esso si muove non in forza di motivazioni di legge, ma di solidarietà umana e molto spesso di motivazione religiosa; Con la gratuità: perché è un’azione libera, senza contropartite, che si caratterizza per il disinteresse e la fraternità: a ben guardare la realtà del volontariato è una proposta diversa di civiltà; Con la continuità: perché è un’azione organica continuata nel tempo e non una manifestazione di gesti spontanei ed occasionali, seppur importanti e meritevoli di apprezzamento. Questi interventi occasionali, spesso dettati da motivazioni emotive, sono azioni vicarianti a deficienze delle strutture sociali e sollecitate da urgenza e costituiscono quegli interventi definiti ‘service’ che rappresentano l’impegno e la naturale disponibilità ad intervenire che è caratteristica propria di molte libere associazioni (Rotary, Lions, Kiwanis, Panathlon, ecc…). Questi interventi sono scialuppe di salvataggio, salvagente, equipaggi della speranza, ma sono anche addestramento ad un metodo per razionalizzare l’aiuto e propedeutica per impegni futuri più vincolanti.”

“IL VOLONTARIO È IL CITTADINO CHE ADEMPIUTI I SUOI DOVERI DI STATO (FAMIGLIA, LAVORO, ECC.) PONE SE STESSO A GRATUITA DISPOSIZIONE DELLA COMUNITÀ, CON LE SUE CAPACITÀ E I SUOI MEZZI” Dopo aver continuato con varie osservazioni chiude affermando che “Il volontariato si muove secondo queste traiettorie respingendo l’egoismo che non conosce la gioia del donare ed il disimpegno che ignora la fraternità umana ed il loro comune destino... Il volontariato rappresenta una proposta civica ed etica che costituisce una identità preziosa di grande portata perché riconduce a valori fondanti l’esperienza di vita, come una esperienza di carità”. Il libro non è in vendita


AGORÀ SALVIAMO IL PIANETA TERRA

TUTELA DELLA SALUTE E DELL’AMBIENTE

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l tema dell’ambiente e della sua salvaguardia è oggi un tema fondamentale per la salute dell’uomo; il concetto di salute, il cui indicatore è una buona qualità di vita, deve essere inteso non come l’esclusiva assenza di sintomi o malattia, ma come condizione caratterizzata dal completo stato di benessere fisico, psichico e sociale e, poiché l’uomo vive in relazione con l’ambiente, il benessere globale è condizionato da un ottimale equilibrio fra l’uomo e l’ambiente. Purtroppo l’inquinamento ambientale, il cambiamento climatico, la perdita della biodiversità, la deforestazione stanno mostrando i loro effetti devastanti nelle grandi catastrofi a cui assistiamo. Le esposizioni ambientali sono, inoltre, soggette all’influenza dei fattori socioeconomici . Il rischio di abitare in aree contaminate, per la vicinanza ad attività industriali inquinanti o a discariche, è molto più alto per le classi meno abbienti. C’è un altro aspetto ancora più importante, lo sfruttamento del nostro pianeta, che è uno dei paradossi della economia contemporanea: da una parte la distruzione e il consumo del suolo e delle risorse agricole nei paesi ricchi, in nome di uno sviluppo edilizio; dall’altra questi stessi paesi riscoprono il valore della terra e per produrre cibo e biocarburanti vanno a conquistare terreni, nei paesi più poveri. Un grande esempio è il Bangladesh, il paese più povero del mondo, dove le terre degli agricoltori stanno sparendo per colpa della mutazione dell’andamento delle piogge monsoniche. Le coste si sgretolano e franano in acqua. Si calcola che lì la terra scompaia di un km l’anno. Perché? In primo luogo l’inquinamento dell’aria che provoca un surriscaldamento e quindi l’alterazione dei fenomeni climatici; in secondo luogo la foresta pluviale, specie in Borneo e Indonesia, viene via via rasa al suolo per fare spazio alle coltivazioni intensive di palma da olio, il grasso vegetale più utilizzato per produrre la maggior parte dei prodotti alimentari confezionati, e ciò perché è il meno costoso ma con effetti negativi per la salute. Gli agricoltori, senza più terra da coltivare, finiscono per inurbarsi nella più grande baraccopoli del mondo (Dacca: 15 milioni di abitanti), provocando degrado ambientale, povertà e conflitti. Qualcuno va controcorrente? La fondazione Slow Food e i Lions dal 2011 sono partiti con il progetto “Mille orti in Africa”. Si tratta di realizzare piccoli orti a dimensione familiare o di

villaggio, orti buoni, “puliti e giusti” , per garantire alle comunità cibo fresco e sano, ma anche formare una rete di leader consapevoli del valore della propria terra. E’ una iniziativa che ha unito diverse generazioni, gruppi sociali, associazioni, recuperando l’esperienza dei più anziani e mettendo a frutto l’energia e la creatività dei giovani. L’obiettivo è stato raggiunto alla fine del 2013 e nel 2014 si è deciso di rilanciare l’iniziativa con una nuova sfida : 10.000 orti. Altra importante iniziativa è stata quella lanciata nel 2011 dal presidente internazionale Lions Wing-Kun Tam nell’anno internazionale delle foreste indetto dall’ONU: piantare almeno un milione di nuovi alberi. L’obiettivo è stato ampiamente superato e gli alberi piantati sono stati oltre 10 milioni. Certo sono piccole gocce d’acqua in un oceano. L’obiettivo permanente, però, è quello di sensibilizzare la cittadinanza e le autorità al problema ambientale, diffondendo una corretta informazione e promuovendo una coscienza . Solo con un impegno condiviso si potranno trasformare azioni pilota in uno stile di azione. In linea con questi obiettivi I Lions italiani partner con l’EXPO hanno scelto per l’anno 20142015 come tema di studio lo stesso tema dell’EXPO: Salviamo il pianeta terra, promuovendo una serie di iniziative che hanno come fine la lotta alla fame e alla sete, la qualità e la sicurezza alimentare, l’educazione alimentare, sani stili di vita, e la salvaguardia dell’ ambiente. Antonio Dezio

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IL PUNTO SULL’EUROPA

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SONO GLI STATI NAZIONALI I COSTRUTTORI DELL’EUROPA

li Stati nazionali non hanno ancora previsto vere e proprie politiche comuni in molti settori (p.e.: immigrazione; energia; fiscalità; lavoro; relazioni estere; difesa…) e quindi non hanno dotato le Istituzioni europee delle relative competenze. Le critiche dei cittadini andrebbero perciò rivolte agli Stati nazionali piuttosto che alle Istituzioni europee. Ricordiamo che: 1. La costruzione europea si realizza a “tappe progressive”, sulla base di Trattati conclusi dagli Stati membri e democraticamente ratificati dai rispettivi parlamenti nazionali. Dopo i Trattati istitutivi delle Comunità europee (1951 e 1957) ne sono stati adottati altri che hanno permesso all’UE di realizzare una grande area economica e sociale, che riguarda ora 28 Stati e oltre 500 milioni di cittadini, dove le persone, le merci, i servizi e i capitali debbono muoversi sempre più liberamente. Inoltre, sono state realizzate delle politiche comuni (politica agricola, politica della libera concorrenza, politica commerciale nei confronti dei Paesi terzi, politica monetaria con la moneta unica - euro - per il momento condivisa da 19 Stati). 2. Dovrebbero però essere adottate altre politiche comuni nei settori sopra ricordati (immigrazione, energia, fiscalità, relazioni estere, lavoro, difesa) per raggiungere l’Unione politica. È questo che vorrebbero i cittadini europei che vent’anni fa erano in grande maggioranza a favore dell’Europa e che oggi - anche a causa di un’informazione non corretta - sono scettici e demoralizzati. La responsabilità - occorre dirlo con chiarezza - è degli Stati membri (che negli ultimi vent’anni hanno interrotto la costruzione europea astenendosi dall’adottare nuovi Trattati) e non delle Istituzioni europee (Commissione europea, Parlamento eu-

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ropeo, Consiglio UE, Banca centrale) che agiscono in funzione e nei limiti dei Trattati esistenti. L’Unione Europea funziona male perché è incompleta. 3. Ruolo dei Lions Riteniamo che, anziché coltivare l’illusione che la soluzione di tutti i nostri mali sarebbe l’uscita dall’euro, occorrerebbe convincere l’opinione pubblica che è invece necessario completare la costruzione europea (occorre quindi più Europa e non meno Europa). I Lions, che sono in generale favorevoli all’Europa unita (non fosse altro perché tra i loro obiettivi ci sono la pace, l’amicizia e la solidarietà tra i popoli), dovrebbero operare per migliorare l’informazione dei cittadini e convincerli che è necessario realizzare una maggiore integrazione europea. Per concludere è necessario che le Istituzioni europee vengano dotate delle competenze appropriate per svolgere un’azione comune ed efficace sia sul piano interno che su quello mondiale. È soprattutto necessario che i 19 Stati europei che condividono l’euro dispongano di una sola politica fiscale. Solo così potranno essere evitati i gravi problemi che si sono verificati, per alcuni Paesi membri, negli ultimi tempi e realizzare l’interesse generale dei cittadini dell’Unione.

Gaetano Donà e Wilma Viscardini


AGORÀ RIFLESSIONI

L’APPORTO DEI GIOVANI E DELLE DONNE NELL’ASSOCIAZIONE

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no degli aforismi più banali che circolano quando un anno è appena iniziato o sta per iniziare è “Anno Nuovo - Vita Nuova”. Che cosa in realtà voglia dire questa “Vita Nuova”, ognuno può dare un chiarimento diverso. Esiste invece un processo che continua per ognuno di noi e si collega con il passato, nelle azioni, nei modi, nella razionalità del nostro pensiero nel corso della nostra vita. L’anno che verrà è un transito tra il passato e il futuro, forse con più collegamenti o collocazioni con il passato che con il futuro, che può essere pieno di speranze, o meglio attese più o meno piacevoli, ma con certezze sconosciute. Il nostro nuovo anno lionistico comincia ora. Proponimenti, speranze, impegni, voci che corrono in ogni incontro, in ogni assemblea, per dare ancora più forza al nostro esercito di volontari Lions. Tuttavia, nonostante la buona reputazione di cui godiamo, qualche ruga preoccupante la si può individuare da quasi un decennio a questa parte. L’età media dei nostri soci si alza e già supera i 60 anni, da cui deriva che una buona parte pensa di dover abbandonare l’associazione. Ecco quindi che si arriva al punto dolente e più importante. La perdita dei soci che continua ininterrotta da molti anni fa parte di questa causa anche se non è la sola. L’ingresso di giovani soci dovrebbe poter prevalere per diminuire la differenza tra coloro che se ne vanno e quelli che entrano. E’ una ovvietà assoluta. Purtroppo tutto ciò contrasta con l’impegno del giovane nella so-

cietà, che si può riassumere con poche parole: lavoro – famiglia – figli –genitori; con i problemi insiti in questi vocaboli. Sarebbe anche opportuno che molte più donne diventassero nostre socie per una loro maggiore sensibilità e più attenta visione delle cose sui vari temi lionistici su cui dibattiamo. Non vi è dubbio che nella nostra associazione, composta per la maggior parte di uomini, la presenza più marcata della figura femminile con le sue qualità più disponibili verso un’assistenza in campo sociale possa far riconoscere al Lions ancora migliori capacità di conoscenza delle sue attività verso la collettività. Anche nei club stessi possono portare doti di saggezza e moderazione. Cambia l’associazionismo, cambia anche se lentamente il nostro Lions. Un tempo era individuato come un’elargizione di denaro sia nel luogo della presenza del club, sia per aiuti internazionali. Richieste insistenti su questo tema continuano ad arrivare da ogni parte, ma è sul nostro territorio che siamo conosciuti, dove possiamo dare assistenza umanitaria con vari aiuti e con diversa solidarietà, ciascuno con le proprie capacità. Dobbiamo avere la capacità e la volontà di coinvolgere nuovi soci raccontando quanto il Lions, nei quasi cento anni di attività nel sociale, abbia conseguito nel mondo. Abbiamo la sapienza del passato e la capacità per operare nel futuro.

Giorgio Amadio (LC Udine Agorà)

ALC: AUTORIZZATO L’USO DEL LOGO LCI Grande soddisfazione per l’autorizzazione, arrivata da Oak Brook dopo un anno di trattative, all´uso del marchio e del logo LIONS per l´ALC, una conferma del pieno accordo con le norme e il regolamento LCI. I contatti sono stati tenuti dall’ipcc Michele Serafini, supportato dai componenti del Board, che hanno dato il loro contributo per risolvere il problema: i past presidenti ALC Robert Gareissen, Heinz Kaltenhuber, Stefano Camurri Piloni, l’attuale presidente Sabine Rappel, oltre ai consulenti Luciano Aldo Ferrari, Klaus Letzgus e Gian Andrea Chiavegatti, e naturalmente dall’impegno del segretario Albert Ortner. L’Associazione ha espresso al riguardo l’apprezzamento per l’attività ALC, augurando un futuro colmo di successi; un riconoscimento di alto valore che premia l’idea di creare un gruppo di lavoro composto dai Lions delle regioni alpine.

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CONGRESSO TA1 DI APERTURA A VILLA “LA FAVORITA”

UN GRANDE LAVORO DI SQUADRA PER ESSERE VERI LIONS

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i è celebrato il 19 settembre a Monticello di Fara-Sarego, il 27° congresso di apertura del Distretto Ta1, nell’accogliente cornice di Villa Da Porto Zordan detta “La Favorita”, in occasione del suo trecentesimo anniversario della costruzione terminata nel 1715. Dopo la cerimonia protocollare d’apertura i saluti all’assemblea da parte del governatore, delle autorità lionistiche, tra cui i governatori del Ta2 Massud Mir Monsef e del Ta3 Giancarlo Buscato, che hanno sottolineato il rapporto di collaborazione tra i tre Distretti, del sindaco di Sarego Roberto Castiglion ed il vice sindaco di Lonigo Francesca Dovigo. Ricco di spunti l’intervento programmatico (trattato a parte) del DG Valter Rebesan che ha sottolineato come “pace, speranza, determinazione, lavoro di squadra e unione fra i popoli siano, tramite i service, i punti centrali del tema presidenziale dell’anno: Dignità, Armonia, Umanità.” La presidente del consiglio dei governatori Liliana Caruso ha voluto rilevare che non ci devono essere disarmonie, ma uno spirito d’unione e collaborativo nell’ambito del Multidistretto. Come tra Lions e Leo, su cui ha posto l’accento Massimiliano Manera intervenuto, in vece del presidente Alberto Tiziani, porgendo il saluto dei dieci Leo club del Distretto. Il pdg Elena Appiani, leader GMT d’area, en-

fatizzando l’entusiasmo d’appartenenza alla grande famiglia Lions, ha posto l’accento sulla retention e sulla necessità di crescita, rafforzando l’orgoglio associativo in stretta collaborazione con il GLT, che si concentra sullo sviluppo della leadership per assicurare vitalità all’associazione, guidato dal coordinatore multidistrettuale Claudio Pasini. Il pdg Albert Ortner, segretario dell’ALC, ha sottolineato come il modello di cooperazione tra Distretti e Lions delle varie regioni dell’arco alpino funzioni egregiamente, soffermandosi sul service ‘biennale’ “Il cammino di Maria” che impegnerà in modo particolare il nostro Distretto, ideatore del service.Si è parlato quindi della Fondazione distrettuale e della sua utilità, prima di passare alla presentazione della candidatura del pcc Michele Serafini, tra l’altro coordinatore distrettuale LCIF, a direttore internazionale, approvata all’unanimità dai delegati. Infine il DG Rebesan ha consegnato la Melvin Jones a Giovanna Bronzini per l’impegno ed il successo del Campo Italia Lions giunto al termine del suo mandato triennale. E’ seguito un vivace dibattito tra i presenti sul futuro dell’associazione e sull’esigenza di un suo costante rinnovamento per rimanere sempre a contatto con la società. Claudio Gasparini

IL DG VALTER REBESAN

NEL TERZO MILLENNIO NON POSSIAMO NOI ESSERE CIECHI

Credere ascoltare condividere per servire”. Questo il motto del DG Valter Rebesan che sintetizza molti spunti di riflessione. “Credere nella nostra associazione, che vede il forte impegno dei soci nell’operare con service in tutto il mondo, è fondamentale.” Importante è anche crescere. “Ad oggi il Ta1 conta 1950 soci. Cosa dite se quest’anno superiamo la soglia dei duemila? Un socio in più per ciascuno dei 53 club e l’obiettivo sarà raggiunto.” Pensare di far nuovi soci è un obiettivo importante al pari di non perdere gli amici che

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abbiamo nei nostri Club. “Quest’anno il bilancio è positivo di 17 soci, ne sono entrati 140 ma ne sono usciti 123. Attenzione dunque alla retention come segno di attenzione a chi ha creduto e magari crede ancora nella nostra associazione e nei suoi valori.” Da qui l’importanza dell’ascolto della conoscenza, del vedere ed apprezzare le diversità nell’interpretare l’essere socio. “Dobbiamo sentire il bisogno di capire come il lionismo viene percepito e vissuto dai singoli soci e conseguentemente dai club di


DISTRETTO TA1 appartenenza. Allora possiamo scoprire e imparare cose nuove. Raccontiamoci le esperienze e, se possibile, interagiamo. Uniamoci nelle nostre zone, guardiamo a progetti a più a lungo respiro. Diamo più spazio a progettare assieme, sediamoci attorno a tavole non imbandite e parliamo tra di noi.” Importante riprendere il rapporto con le istituzioni. “Mettiamoci a disposizione per confrontarci su problematiche del territorio. Predisponendoci al confronto riusciremmo a guardare al altre associazioni che si pongono obiettivi simili ai nostri di aiutare il prossimo, facendoci anche conoscere ed apprezzare di più.” Operare nel sociale oggi rappresenta la priorità nei paesi in cui operano i Lions. “Lo dimostrano i service rivolti alle famiglie in difficoltà economica in continuo aumento”. Per non parlare del tema del lavoro e dei

giovani. “Il distretto ha pensato di sposare il service nazionale Help Lavoro Giovani, con il supporto del microcredito Lions. Noi Lions crediamo nei giovani ed abbiamo bisogno dei giovani perché ci fanno avvicinare ad un mondo al passo con i tempi e questo lo dobbiamo accettare e soprattutto apprezzare.” Altro tema i flussi migratori. “Pace, speranza, determinazione, lavoro di squadra e unione tra i popoli tramite il service sono i punti centrali del tema presidenziale “Dignità, Armonia, Umanità.” Quest’anno il presidente Yamada ha posto il service a favore dei bambini al centro dell’attenzione. “Servendo i bambini ed il prossimo, i Lions stanno cambiando il mondo seminando l’armonia, la comprensione e la pace.” Claudio Gasparini

SONIA MAZZI, I° VDG

IL MIO SOGNO? LAVORARE TUTTI INSIEME

Rileggendo i miei appunti mi sono accorta che il termine insieme compare spesso così come altre convinzioni che l’esperienza lionistica mi ha fatto maturare. Il mio sogno è di lavorare insieme; sono certa che insieme realizzeremo grandi obiettivi e lasceremo un segno nella nostra associazione. Noi Lions siamo amici che insieme collaborano per realizzare iniziative concrete, capaci di migliorare le singole comunità ed i rapporti tra le stesse. Ma cosa significa per me insieme?” L’interrogativo che si è posta Sonia Mazzi, primo VDG, al congresso di apertura va dritto all’obiettivo ed impone una risposta altrettanto chiara: “Insieme è condivisione e collaborazione tra soci, tra club. Insieme è spirito di altruismo, è solidarietà, desiderio di lavorare uniti per gli altri. Insieme è formare una squadra fondata sul reciproco rispetto e stima”. Non ci sono mezzi termini, ma una precisa scelta su ciò che rappresenta l’associazione, il cui fine ultimo deve essere semplicemente quello di dare, di lavorare per gli altri senza tanti sofismi, tutti insieme. Con simili presupposti il risultato non mancherà. “Ciò che importa è dare, dare insieme, ben sapendo che ogni service può cambiare una

vita, ma quando uniamo le forze per servire, possiamo cambiare intere comunità”. Le aree di intervento non mancano, cominciando dai “Giovani” inseriti tra i quattro grandi obiettivi del Centenario con vista, ambiente e nutrizione, posti al centro della nostra attenzione. Basti pensare al service nazionale “Help lavoro giovani dall’università a progetti sociali promossi da Lifebility con il supporto del mediocredito Lions”, oltre al progetto Martina, al Kairὀs, l’interesse per i quali continua a crescere “dandoci ulteriore consapevolezza che i Lions stanno lavorando positivamente per migliorare le nostre comunità ed il futuro dei nostri giovani”. Ci sono però altri obiettivi su cui i Lions devono lavorare, dal rinnovamento interno alla formazione, alla comunicazione, al Centenario, alla Convention del 2019, alla crescita associativa, non dimenticando lo sviluppo della presenza femminile per l’indubbio apporto che ne può derivare. “Per quanto mi riguarda cercherò di lavorare con professionalità e metodo, in modo agile, sforzandomi di rafforzare la mia capacità di sintesi e l’efficienza nel raggiungimento degli obiettivi condivisi con il DG Team, mettendo a disposizione la mia esperienza”. DISTRETTO TA1 - 23


OSPEDALE DI S. BORTOLO

IL REPARTO DI TERAPIA INTENSIVA PEDIATRICA - TIPED - DIVENTA REALTÀ

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Lions di Vicenza e tutto il Distretto Ta1 hanno vissuto una giornata speciale, domenica 27 settembre, quando hanno potuto presentare al pip Joe Preston un”service” straordinario, che consentirà alla città ed alla provincia di dotarsi di una struttura ospedaliera all’avanguardia, attesa da tempo. A inizio 2016, infatti, sarà operativo il Reparto di Terapia Intensiva Pediatrica (il TIPED), un progetto fortemente voluto dai Lions di Vicenza uniti nella circostanza alla Fondazione S. Bortolo, a conferma che i sogni si possono realizzare, ed in questo caso a tempo di record, quando si uniscono le forze e si opera in simbiosi con le istituzioni ed il territorio. L’apporto dato è stato sostanzioso ed ha trovato ulteriore linfa vitale nel sostegno della LCIF che ha assegnato al progetto 75 mila dollari, un modo concreto per consacrarne ufficialmente la validità della struttura che va a soddisfare le esigenze della società locale. Preston, accompagnato dall’id Sabatosanti, dalla cc Caruso, dal dg Rebesan con il pcc

Serafini ed i pdg Pasini, Appiani e De Toffol, con i presidenti dei club cittadini, è stato accolto all’ospedale S. Bortolo dalle massime autorità sanitarie che hanno inteso così testimoniare il loro apprezzamento a tutti i Lions per quanto è stato fatto. Il direttore generale dell’Ulss 6 Ermanno Angonese ha ringraziato i Lions per un risultato prestigioso che permetterà, dal prossimo anno, ai bambini vicentini di essere curati nella loro città. Gran parte dei 500 mila euro è il frutto di donazioni Lions; senza di loro non si sarebbe arrivati a questo. “Lo statuto Lions trova qui la più prestigiosa applicazione. Grazie Lions!”. Il primario del reparto Massimo Bellettato si è associato, entrando nello specifico del servizio rivolto ai bambini che hanno bisogno di terapie intensive e che ora sono costretti a ricorrere altrove. Il reparto si sta già preparando con riunioni operative. Giancarlo Ferretto, presidente della Fondazione S. Bortolo dell’ospedale vicentino oltre che Lions, che ha sostenuto l’iniziativa con tutte le forze, come tanti altri del resto, pronti a lanciare

Il pip Joe Preston davanti all’Ospedale S. Bortolo con le autorità

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DISTRETTO TA1 saputo fare per la loro comunità. una vera sfida sulle ali dell’idea lanciata da Anna Presente alla serata che è seguita anche il sinMartini, seguita con grande slancio da tanti altri daco Achille Variati, assieme ad altri rappreLions che non è possibile ricordare. L’entusiasmo e la determinazione hanno permesso di susentanti cittadini ed a moltissimi Lions del Diperare tutti gli ostacoli burocratici. E’ stata una stretto (circa 250 presenti). risposta corale che ha trovato quindi il suggello Tarcisio Caltran finale nella LCIF. Il presidente della Fondazione internazionale Lions, Joe Preston, non ha potuto che congratularsi con i Lions per un grande risultato, ottenuto peraltro lavorando tutti insieme, anche con le istituzioni ed altre associazioni; un modo esemplare per dare corpo a progetti concreti, che contribuiscono a far crescere l’immagine dell’associazione ed a far sentire i Lions parte attiva della società. A maggior ragione in questo caso, riuscendo a portare avanti un’opera rivolta a curare bambini e ragazzi. Una targa posta all’ingresso della struttura testimonierà nel Un momento della conferenza stampa del pip Joe Preston al S. Bortolo tempo quanto i Lions hanno

TIPED L’ospedale San Bortolo, punto di riferimento per le sue alte competenze scientifiche ed assistenziali del vicentino, non disponeva di un Reparto di terapia intensiva pediatrica, necessaria per tutti i pazienti di età inferiore ai 18 anni, che presentano una situazione di acuta sofferenza fisica: insufficienza respiratoria con necessità di ventilazione meccanica, sofferenza di più organi per infezioni gravi, quadri convulsivi complessi, scompenso cardio-circolatorio, feriti da incidenti stradali o domestici o nella fase postoperatoria. In questi casi si deve ricorrere a Verona e Padova. Per colmare tale lacuna era necessario attivare un Reparto di Terapia Intensiva Pediatrica (TIPED), che fosse al servizio di tutta la provincia. Da due Lions club della città di Vicenza (La Rotonda e Host) è nata l’idea che ha coinvolto tutte le realtà Lions della provincia, a cominciare dai club Vicenza Host, Arzignano, Montecchio Maggiore, Valdagno e Lonigo. L’8 di ottobre 2013 il progetto viene presentato presso l’aula magna della scuola infermieristica dell’ospedale di Vicenza. Decisivo cercare un’alleanza forte e credibile per raccogliere una cifra così rilevante. A Vicenza opera da tempo la Fondazione S. Bortolo, Onlus riconosciuta e stimata, guidata da un Lions di lungo corso: Giancarlo Ferretto, socio del Vicenza Host da 52 anni. La Fondazione diventa subito partner del progetto, portando un grande contributo grazie alla sua lunga esperienza di attiva collaborazione fra pubblico e privato. Il progetto attrae quindi altri club service della città, in particolare il Soroptimist, l’Inner Wheel ed i Rotary, che decidono di contribuire con donazioni. TIPED diventa pertanto un esempio di come un progetto di service importante possa essere realizzato con la collaborazione di più soggetti, che si uniscono tra loro per il benessere collettivo. L’aiuto per il prossimo non conosce barriere. Parte quindi la richiesta alla Fondazione internazionale Lions (LCIF), tramite l’allora governatore Michele Serafini, che viene accolta con lo stanziamento di una somma di 75 mila dollari. Il sogno diventa a questo punto realtà. DISTRETTO TA1 - 25


BASTONE ELETTRONICO LIONS

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IL BEL PROSEGUE NELLA SUA AFFERMAZIONE IN ITALIA

l Ta1 prosegue nella promozione del BEL, grazie al sostegno di tanti club, anche fuori dall’area strettamente distrettuale. Molte cose sono state fatte da quando nel 2009 il pdg Gianmarco Sciacchero venne a conoscenza dell’iniziativa, trovando un Marco Mariotti un entusiastico sostenitore, che si attivò in tutte le maniere per sensibilizzare i Lions italiani e concretizzare il progetto di un bastone bianco in grado di rilevare gli ostacoli attraverso vibrazioni. Spesso ci siamo soffermati su questo progetto, proposto come service al congresso di Vicenza, per cui non riteniamo necessario entrare in spiegazioni specifiche, tanto ormai è conosciuto. Sono stati attivati corsi di formazione per preparare gli utenti. Officer distrettuale è attualmente Alberto De Luca. Complessivamente 40 i modelli che i Lions hanno donato in questo periodo. Il service è sempre attuale, anche se ovviamente ci sono stati nel frattempo alcuni cambiamenti. Quello più significativo è la decisione di affiancare al già affermato modello francese, un nuovo modello inglese, dando così la possibilità al cieco di scegliere il tipo più adatto alle sue. Anche in Italia si sta sperimentando un prototipo; se arriverà alla definizione, avremo una ulteriore fonte per consolidare l’utilità del BEL. Non dimentichiamo il sito www.bel108.it che permette continui aggiornamenti, informazioni e contatti per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento. A novembre i Lions sono stati presenti per tre giorni, con uno stand tutto dedicato al BEL e con la presenza di due non vedenti che da quattro anni lo usano, alla mostra/fiera HANDImatica che si svolge con cadenza biennale a Bologna e che raggruppa numerose ditte produttrici di ausili per diversamente abili. Elevato è stato l’interesse riscontrato tra gli addetti ai lavori e molto alta la voglia dei tanti ciechi presenti di provare il funzionamento di questo strumento. Anche il grande Alex Zanardi è stato ospite dello stand, complimentandosi per tutte le attività svolte dai Lions e in particolare per questa importante innovazione. La presenza ha attirato l’attenzione pure della TV, che ha effettuato un servizio trasmesso in serata a descrivere utilizzo e finalità del BEL quale ausilio per i non vedenti. Anche “Telearancione“, specializzata sull’handicap, ha mandato in onda un servizio di dieci minuti durante i quali i nostri officer hanno descritto

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Il campione Alex Zanardi con Alberto De Luca

nei dettagli le modalità di utilizzo del bastone elettronico e dimostrato il suo funzionamento. Curiosità e interesse sono stati mostrati da esponenti di INAIL Protesi, vicini di stand, meravigliati per il forte interesse suscitato dal BEL. Nel frattempo hanno iniziato ad arrivare richieste da diversi club Lions, desiderosi di approfondimenti, perché intenzionati a realizzare un service nel loro distretto. Il club Tione Valli Giudicarie e Rendena, accogliendo una richiesta dell’Unione ciechi di Trento, ha donato un BEL da destinare a Claudio, non vedente delle valli. Il club Anzio - Nettuno, che aveva conosciuto il bastone elettronico Lions a Vicenza, ha avviato un service ad hoc riuscendo a donare due BEL. Su loro invito De Luca e collaboratori hanno partecipato ad un incontro ad Anzio, dove il presidente Giuseppe Comanda aveva organizzato una riunione con esponenti dell’UICI e dodici ciechi disposti a provare il BEL. Una nuova riunione si è tenuta a Roma, in occasione dell’assise nazionale ANIOMAP (Associazione Nazionale Istruttori di Mobilità), dove sono state fornite tutte le indicazioni del caso a istruttori, presidenti UICI, ciechi, distributori di ausili. Altri club Lions hanno aderito al service (Castelleone, Ferrara e Ferrara Europa Poggio Renatico - Novi Ligure che ha donato cinque BEL a non vedenti desiderosi di aumentare la propria mobilità e autonomia - Varazze-Celle Ligure. Ma le richieste di informazioni continuano, a dimostrazione che c’è un interesse crescente per il BEL, ormai propagatosi in tutta Italia. Una speranza in più per gli oltre 400.000 ciechi italiani, che si aggiunge al servizio cani guida Lions e ad altri ausili in vigore.


DISTRETTO TA1 VERONA GALLIENO

LA SINDROME DI SJOGREN: UN’ESPERIENZA DI LABORATORIO MULTISENSORIALE

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l progetto, iniziato nell’ottobre 2013, era di lavorare sulla sindrome di Sjogren da un punto di vista psicologico, studiando le emozioni delle donne affette da questa sindrome, del loro lutto per il corpo malato, la loro vita sociale che diviene progressivamente sempre più povera e anche le relazioni familiari che vengono nel tempo fortemente danneggiate. Con i collaboratori dell’équipe di psicologia clinica dell’Ulss 20 di Verona, abbiamo elaborato un modello di intervento che lavora sull’unità corpo-mente con stimolazioni musicali, inter-azionali e posturali di gruppo, in modo che ogni persona del gruppo diventi lo specchio di un sé danneggiato, attraverso il quale conoscersi e osservarsi. Il progetto era di mettere queste persone nuovamente in relazione con il corpo, con le emozioni e con gli altri membri del gruppo di lavoro, con l’obiettivo, di condividere nuovi modi di affrontare la sofferenza, ma anche di elaborare un progetto di felicità. E’ stato necessario coinvolgere l’Ulss 20 e proporre il progetto come service al club Verona Gallieno. Abbiamo ottenuto in uso una bellissima palestra nel distretto sanitario del centro, facilmente raggiungibile, tutti i mercoledì per 4 ore. Il club ha raccolto per il service 2400 euro (altri 1130 sono arrivati dai club Verona Catullo, Arena NC, Dante A., Europa e dai Leo). Per la parte operativa, sono state coinvolte tre figure socio-sanitarie per utilizzare tecniche di espressione linguistica, musicale, corporea e

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immaginativa, attraverso l’ascolto di brani musicali, il movimento guidato, il linguaggio come voce che può cantare. Due collaboratrici psicologhe hanno fatto specifici test di ingresso e di uscita per verificare i cambiamenti. L’idea di lavorare in gruppo su un nuovo benessere psicologico e nuovi livelli di relazione è stata accettata da dieci donne con diagnosi certa di Sindrome di Sjogren. La sindrome di Sjogren è una patologia autoimmune gravemente invalidante (non riconosciuta come malattia rara) che colpisce soprattutto le donne in una fascia che va dai 40 ai 50 anni. Questa malattia, che attacca le ghiandole lacrimali e salivari (dell’occhio e della bocca), provoca danni importanti anche agli organi vitali e peggiora progressivamente la qualità di vita. La secchezza è progressiva, interessa derma, naso, gola, reni, pancreas e cervello e danneggia i muscoli, le articolazioni provocando stanchezza e forti dolori articolari fortemente invalidanti. Naturalmente subentra un progressivo stato di impotenza acquisita che porta a depressione ed esclusione di ogni situazione faticosa che provochi dolore. Dopo 15 mesi di lavoro, attraverso tecniche di rilassamento, di respirazione controllata, di voce che canta, del corpo che si può muovere con la musica, abbiamo ottenuto risultati importanti in tutte le signore che hanno accettato di lavorare con noi. Un’esperienza significativa che permette di riflettere sull’importanza di lavorare sull’unità mente-corpo.

RACCOLTA OCCHIALI USATI OK !

alvolta passa quasi inosservata, specie ai più distratti, invece la raccolta di occhiali usati rimane uno dei service “storici” Lions, che prosegue la sua funzione grazie al lavoro meticoloso e costante di alcuni soci. L’obiettivo è di fare sempre di più, e meglio, coinvolgendo cittadini ed organizzazioni di categoria che diversamente lascerebbero andare al macero uno strumento che, rimesso a posto da specialisti, può portare la felicità in tante parti del mondo, consentendo di vedere a chi mai si potrebbe permettere un acquisto del genere. La costanza dell’officer Carlo Vivian viene sempre premiata ed il distretto può consegnare ogni anno (a volte più, a volte meno) occhiali e montature a chi li farà poi pervenire a quanti ne hanno estremo

bisogno. Un gesto semplice, ma importante che deve continuare. Nell’ultimo anno sociale sono stati raccolti attraverso i club o associazioni collegate quasi dieci mila pezzi, pur mancando ancora all’appello due voci importanti che rientreranno nel conteggio dell’anno attuale, le cooperative SAIT e le farmacie Unifarm, sempre molto sensibili al service Lions. Da rilevare singolarmente quanto raccolto dell’Istituto Dehoniani in Valsugana, dalla città di Verona (Farmacie e club), dal club Bassano Host, e poi via via molti altri (Bolzano, Schio, S. Giovanni Lupatoto, etc.) con numeri significativi. Ora i pezzi verranno selezionali e messi in condizioni di poter essere utilizzati. Le richieste sono sempre moltissime. DISTRETTO TA1 - 27


I GRANDI SERVICE DEGLI ULTIMI ANNI

Che fine hanno fatto alcuni service realizzati con tanto entusiasmo su iniziativa del distretto, trovando poi in taluni casi la collaborazione di altri distretti, italiani ed esteri? La richiesta viene da alcuni club e soci, che al riguardo si sono prodigati con grande impegno; non sempre infatti tutti vengono messi al corrente dei risultati ottenuti. Cerchiamo di rispondere con questa breve sintesi, ricordando peraltro che ogni anno il distretto mette in atto service per un milione di euro complessivamente, spesi a sostegno di progetti, grandi e piccoli, che diversamente non sarebbero attuati. PROTESI PER I RAGAZZI DI HAITI

di apertura. La LCIF ha preso atto confermando il contributo deliberato e felicitandosi con i promotori per “l´eccezionale risultato ottenuto”. Il service è partito su iniziativa dei club della zona F (Est veronese). Grazie alla Fondazione distrettuale un’ulteriore disponibilità di fondi potrà essere utilizzata per ulteriori acquisti necessari per il CRIM o per spese di manutenzione.

BIBLIOTECA PER RAGAZZI A L’AQUILA La situazione nel paese caraibico è drammaticamente sempre la stessa. Il nostro service si è concluso con l’ultima raccolta fondi durante l’anno del pdg Chiavegatti e la relativa ultima spedizione. Purtroppo, dopo 3 anni di service (pdg Ortner, Gibin ed Appiani) si è deciso di non proseguire oltre per consentire ai club di dedicarsi ad altre attività altrettanto importanti. I contatti con i Lions haitiani e con i Padri Camilliani di Torino, che ad Haiti hanno due ospedali ed hanno collaborato all’iniziativa, sono rimasti vivi, anche perché le esigenze si moltiplicano di giorno in giorno. Occorre aiutare la popolazione e soprattutto i ragazzi ad avere la necessaria autonomia, possibilmente imparando un lavoro (agricoltura, artigianato, etc.). Gli spunti non mancano.

La splendida iniziativa partita dal più piccolo club del Ta1, Brunico, ha consentito di raccogliere i fondi necessari alla ricostruzione a L’Aquila della Biblioteca per ragazzi, dopo il terremoto dell’aprile 2009, inaugurata a suo tempo dal pdg Marco Gibin, che ora funzione regolarmente, con piena soddisfazione di tutti. Un service completato a tempo di record, grazie anche alla collaborazione con i club dell’Austria e del Triveneto.

CENTRO IPOVISIONE DI VERONA Come già ricordato il pdg Albert Ortner, responsabile Grant, ha inviato da tempo alla LCIF il rapporto finale del service CRIM Centro Ipovisione di Verona (realizzato a Marzana in collaborazione con l’Ulss 20) e sul suo funzionamento attuale. Il Centro funziona egregiamente, come confermano le richieste che costringeranno ad aumentare i giorni 28 - DISTRETTO TA1

CENTRO SOCIO-SANITARIO DI NAVELLI Lo slancio iniziale per un intervento di indubbia rilevanza, che aveva incontrato piena rispon-


DISTRETTO TA1

denza tra i Lions del MD, ma anche di club esteri, è stato seguito dal pdg Albert Ortner che ha poi passato la mano ai Lions locali. Le problematiche incontrate sono state superate con qualche cambiamento di progetto e la struttura è stata inaugurata, come già riferito da “Tempo di Lions”. La cifra raccolta ha permesso di realizzare una bella struttura, che va a soddisfare le esigenze di un vasto territorio. E’ stata inaugurata nel giugno del 2013. Nella struttura hanno trovato posto il servizio 118 di emergenza sanitaria e quello di guardia medica notturna e festiva oltre agli ambulatori del medico di base e pediatrico.

stringenti necessità emerse dopo il terremoto del 2012, presentando alcune proposte ai Lions ed alle amministrazioni locali. Come già a suo tempo riferito la scelta è caduta sulla costruzione di una Biblioteca multimediale, al centro del nuovo polo scolastico di Finale Emilia, usufruibile anche dai cittadini. L’operazione è stata seguita dal pdg Ortner, che tra l’altro ha coinvolto anche la giunta regionale dell’Alto Adige oltre ai Lions aderenti ad ALC ed ovviamente al MD 108 Italy. Il progetto è pronto da tempo, l’amministrazione ha già fatto la gara pubblica d’appalto ed i lavori relativi sono stati avviati. Da sottolineare che il viale di accesso sarà dedicato a Melvin Jones.

TIPED (TERAPIA INTENSIVA PEDIATRICA A VICENZA)

LA BIBLIOTECA DI FINALE EMILIA I Lions del Ta1 si sono attivati subito con quelli emiliani per dare una risposta concreta alle Il service avviato per dotare l’ospedale S. Bortolo di Vicenza del reparto di terapia intensiva pediatrica (TIPED), sostenuto a tutto campo dai club della città ed anche della provincia, è in fase avanzata e presto sarà a disposizione dei cittadini grazie ai nostri soci. I lavori sono praticamente ultimati. La LCIF, accogliendo la richiesta di contributo avanzata dal distretto tramite il pdg Michele Serafini, ha messo a disposizione una parte consistente (75 mila dollari circa) della spesa complessiva. Il reparto sarà operativo all’inizio del prossimo anno.

Tutto questo senza parlare dei service, più volte ricordati, come il progetto Kairós, il progetto Martina (ripreso dal Ta3), il BEL, gli interventi pro alluvionati e terremotati (Veneto, Liguria, Toscana, Emilia, Germania, etc .), il terremoto in Tibet, le iniziative per l’Africa, il Microcredito, i service nazionali ed internazionali (specie a favore della vista – Tra l’altro nella Sight First 2 il Ta1 è salito sul podio mondiale), la scuola cani guida, i campi giovanili, il Lions Quest e le attività Leo (hanno ottenuto un notevole contributo a sostegno del microcredito e per la difesa delle donne). L’elenco si limita alle iniziative eclatanti di cui spesso ci si dimentica, ma che è opportuno invece ricordare anche per stimolare i soci per i nuovi service che vengono proposti. DISTRETTO TA1 - 29


DAL CONGRESSO DI APERTURA

MASSUD MIR MONSEF: DIFFONDIAMO L’ARMONIA NEI CLUB

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nche il Distretto Ta2 ha ripreso l’attività con l’assemblea di apertura, domenica 20 settembre 2015, a Pieve di Cadore presso l’auditorium “Cosmo” del Museo dell’occhiale, alla presenza di autorità, delegati dei 54 club e numerosi soci. Dopo gli indirizzi di saluto, tra cui ricordiamo il CC Liliana Caruso, i responsabili d’Area GMT, Elena Appiani, e GLT, Sandro Castellana, i DG del Ta1, Valter Rebesan, e del Ta3, Giancarlo Buscato, il presidente del locale Lions club, Enrico Cian, ed il sindaco Maria Antonia Ciotti, che ha avuto parole di elogio e di stima nei confronti dei Lions (“un’associazione di servizio di cui la nostra comunità non potrebbe più fare a meno”), è seguita la relazione programmatica del governatore. “E’ necessario individuare – ha esordito Massud Mir Monsef - nuove frontiere nelle nostre attività di servizio mettendo in campo le numerose e validissime professionalità presenti nei club, perché è questo che la società civile chiede; dobbiamo fare un buon lavoro di squadra, avere ben chiari gli obiettivi ed operare con umiltà e rispetto. Il lavoro in équipe faciliterà un’efficace divulgazione dei messaggi stimolando, da un lato, altre persone a seguirci e rafforzando, dall’altro, quell’orgoglio di appartenenza che, oggi, dà evidenti segni di cedimento”.

“NON SERVE TRATTARE TANTI TEMI, BASTA PRESTARE ATTENZIONE AI BISOGNI DEL TERRITORIO. COINVOLGIAMO I SOCI PIÙ GIOVANI, LE DONNE E LE NUOVE GENERAZIONI.” L’associazione è molto più importante di quanto pensiamo e sarebbe bene che anche all’esterno se ne potessero apprezzare i valori. Abbiamo il supporto di una grande organizzazione internazionale, con una struttura ben collaudata ed una storia vicina ai cent’anni.

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Non serve trattare tanti temi, basta prestare attenzione ai bisogni del territorio; quattro le aree del Centenario, che lasciano ampio spazio d’azione e il tema del presidente, Jitsuhiro Yamada: “Dignità – Armonia – Umanità”. Muovendoci a fianco delle Istituzioni, cerchiamo di restituire rispettabilità alle persone che hanno perso il lavoro e ridare dignità ai bambini che, senza colpe, soffrono la fame, la sete e muoiono nelle guerre provocate da un’economia che ha disatteso le aspettative ed offuscato l’opinione pubblica. Un sorriso e la gioia di un bambino valgono più di qualsiasi conferenza. “Noi Lions lavoriamo per un futuro migliore; dobbiamo avere il coraggio di cambiare e, se vogliamo la crescita e la continuità del nostro sodalizio, dobbiamo coinvolgere i soci più giovani, le donne e le nuove generazioni. Un altro mio impegno sarà mirato a realizzare maggior armonia e comprensione reciproca sia nei club che tra i soci, nel pieno rispetto delle opinioni altrui. Prima di tentare di portare la pace nel mondo, diffondiamo l’armonia tra noi”. La relazione è stata molto apprezzata per la semplicità, la chiarezza e, soprattutto, per l’analisi realistica della situazione attuale sia dei Lions che della società civile con i suoi problemi di carattere socio-economici e di convivenza. Nei loro interventi gli ospiti presenti hanno sottolineato la necessità di aprirsi maggiormente all’esterno e di curare, con più convinzione, la comunicazione e la formazione. Il CC, Liliana Caruso, tra l’altro, ha evidenziato la necessità di tener presente, nei service, il problema degli immigrati. Gli interventi del team del DG e degli officer distrettuali hanno, poi, concluso i lavori. Un plauso al comitato organizzatore e al presidente del Lions club locale, Enrico Cian, per l’ottima accoglienza ed ospitalità e per aver dato un’immagine efficace ed efficiente del nostro distretto. Ernesto Zeppa


DISTRETTO TA2 IL COMITATO DISTRETTUALE

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PREPARIAMOCI A CELEBRARE IL CENTENARIO

ompiere cent’anni per un’associazione testimonia che la motivazione per la quale è nata ha valore universale e sovratemporale, è radicata nell’animo umano e per questo si mantiene viva anche a fronte di mutamenti epocali E’ la vocazione al servire, fondamento del messaggio di Melvin Jones, che consente al Lions International di crescere sempre più, adattandosi al divenire del mondo. In virtù di questa considerazione, i Lions di tutto il mondo celebreranno i cent’anni di fondazione moltiplicando gli sforzi per rispondere al motto “Dove c’è un bisogno lì c’è un Lion”. LCI lancia una sfida globale: aiutare entro la fine di giugno 2018, 100 milioni di persone nel mondo proponendo service distribuiti in 4 macro aree: VISTA, FAME, GIOVANI e AMBIENTE Per il nostro Distretto, questa sfida significa aiutare 120 mila persone e, conoscendo la capacità e la potenzialità dei nostri club nel fare service, non dubito che, entro giugno 2018, il distretto raggiunga questo obiettivo; desidero, tuttavia, sottolineare che è indispensabile documentare quanto effettuato. Per tale motivo, nella compilazione del rapportino mensile, documento che arriva alla Sede centrale, i segretari dovranno agganciare ciascun service effettuato ad una della macro aree e poi definire in termini numerici i potenziali fruitori del servizio. Per esempio: se un club sponsorizza un’edizione del progetto Martina, nel relativo rapportino il segretario aggancerà il service all’area “Giovani” e indicherà il numero (es. 100) degli studenti presenti. Per chiarire eventuali dubbi, è stata nominata una rete di responsabili che, per prossimi tre anni, saranno a disposizione dei club: Sergio Mina per la zona A, Ro-

berto Marinelli per la zona B, Antonino Zaninelli per la zona C, Antonia Rubino per la zona D, Mario Clara per la zona E, Marco Anzilotti per la zona F, Onella Fregonas per la zona G, Leopoldo Passazi per la zona H, Remo Da Cian per la zona I. A loro, il compito di monitorare l’andamento del programma ed il raggiungimento degli obiettivi intermedi, così da consentire al Distretto di intervenire, se necessario, tempestivamente per centrare l’obiettivo finale perché, anche se non si tratta assolutamente d’una gara tra club a chi fa i numeri più alti, il Distretto è fortemente motivato a partecipare alla campagna mondiale offrendo il contributo atteso. Vi saranno anche momenti di festa per il Centenario, eventi che uniranno i 17 distretti italiani sotto la bandiera del leone. E’ in fase avanzata di preparazione una regata per disabili che toccherà molte città della nostra penisola; molti altri progetti sono in corso di valutazione. Concludo sottolineando ancora una volta che il miglior modo di celebrare il Centenario è quello di fare, più e meglio, quello che facciamo da cent’anni: servire gli altri. pdg Anna Dessy Zanazzo (Coordinatore Ta2 per il Centenario)

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PORTOGRUARO

UN PROGETTO ALL’EXPO DEGLI STUDENTI DELL’ ISTITUTO “DA VINCI”

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prenotarli (per un tempo determinato di 1 ora), li studenti di informatica-telecomunicazione e agroambientale, guidati da dopo di che, in caso di mancato ritiro, automatialcuni insegnanti dell’Itis “Da Vinci” e camente rientrano nel circuito della disponibilità. da Lions di Portogruaro, hanno presentato L’idea successiva è stata, poi, quella di creare all’Expo di Milano nell’ambito della “Giornaun ulteriore programma informatico “Dare per avere” tale da permettere alle attività produttita umanitaria mondiale” il progetto denominato “Dare per avere”, inserito nell’ambito della ve e commerciali di mettere a disposizione dei parte intitolata “Alimenti Monete del Mondo”. prodotti e ai bisognosi di riceverli, ma non gratuitamente bensì prestando un servizio per la coL’iniziativa è stata resa possibile grazie al sostegno del club Portogruaro che ha inteso, come munità. “L’obiettivo – è stato spiegato dagli sottolinea il presidente Amedeo Zoppelletto, studenti – è di riuscire a garantire una vita “contribuire concretamente per una presendignitosa e creare le premesse per un reinseza qualificata all’interno dello spazio esposirimento nelle attività produttive”. “Per quanto ci riguarda – ha sottolineato il pretivo riservato al Lions impegnandosi, di conseguenza, per un service sul tema della fame sidente del club di Portogruaro – abbiamo acnel mondo, che rappresenta uno dei filoni sui colto con particolare entusiasmo la possibilità quali la nostra organizzazione è impegnata di sostenere, in qualche modo, questo progetto a livello internazionale. La possibilità di dar del tutto innovativo e ci ha fatto piacere che la modo agli studenti del “Da Vinci” di presentare, nostra iniziativa, sostenuta anche dal nostro soin questa prestigiosa vetrina, il loro progetto è cio e primo vdg Gianni Dovier, sia stata recepita stata un’occasione importante non solo per loro, dal mondo Lions a vari livelli”. A Milano, presso il ma anche per il nostro club che ha potuto, in tal Conferenze Centre dell’Expo, gli studenti portomodo, proseguire nella realizzazione dei propri gruaresi hanno presentato il progetto in italiano programmi rivolti al mondo della scuola e dei gioe in inglese, facendo seguito con una rapprevani, oltre che essere partecipe rispetto a quello sentazione teatrale dal titolo “Alimenti Monete che costituisce un tema di estrema attualità su del Mondo” da loro realizzata al fine di spiegare cui il club di Portogruaro si è già attivato anche in i vantaggi e le modalità di accesso e di fruizione ambito territoriale affrontando le problematiche del sistema “market place” realizzato. delle nuove povertà”. Nello specifico, quanto esposto a Milano dagli Lucio Leonardelli studenti del “Da Vinci” è stato un progetto pensato per far fronte allo spreco alimentare. L’intervento riguarda la fascia della distribuzione (supermercati, negozi alimentari, ristoranti, ecc.) con la realizzazione di un programma informatico (freefoodgaia.altervista,org) in grado di consentire a qualsiasi persona di verificare, con una semplice connessione internet, se ci sono prodotti disponibili vicino alla La delegazione degli studenti con gli insegnanti e le autorità Lions all’Expo propria residenza e

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DISTRETTO TA2

SAN VITO DI CADORE

APPUNTAMENTO AL LAGO

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opo tanto caldo, un po’ di fresco; è quello che ci si augurava. Questa piacevole sensazione è stata percepita, domenica 2 agosto, dai partecipanti al tradizionale appuntamento estivo organizzato dal lc di Pieve di Cadore presso “ Lo Chalet al Lago” di San Vito di Cadore. “E’ la 15esima edizione di quest’incontro – ha sottolineato il presidente del club, Enrico Cian, - ed ogni anno, grazie alla numerosa partecipazione di soci ed amici, ha sempre fatto registrare un lusinghiero successo che ci spinge e ci stimola a far sempre di più e meglio per accogliere dignitosamente i graditi ospiti”. L’idea di questo “rendez-vous” venne, nell’ormai lontano 1999, ad Anna e Lino Schiavi, soci del lc Contarina Delta Po che, unitamente a Giuseppe Unterberger, socio del club di Pieve di Cadore, decisero di consentire, ai Lions dei tre distretti triveneti, di incontrarsi e stringere amicizia in nome del senso di appartenenza ad una associazione che ritiene questo sentimento uno dei capisaldi della sua organizzazione. “Pochi credevano in questo appuntamento agostano, ma la nostra tenacia e perseveranza ci hanno dato ragione sulla validità dell’iniziativa

visto che, anche oggi, – dice Giuseppe Unterberger – possiamo contare sulla presenza di soci provenienti da ben 46 Lions club italiani. Ci sono amici che, da anni, ci onorano della loro presenza, che non si perdono l’evento e sono ben felici di rincontrarsi. Per l’organizzazione, un punto di riferimento importante è il nostro attuale governatore, Massud Mir Monsef, che, da tempo, si è accollato l’onore ed il peso dell’iniziativa”. Anche il luogo merita una visita: la sua bellezza naturalistica, la sua tranquillità e serenità ti infondono e ti fanno recuperare quella pace interiore che, spesso, la caotica vita cittadina ti nega. Sembra di vivere in un altro mondo: il lago di Mosigo con i suoi cigni ed anatre selvatiche, l’accogliente e rinomato Chalet, la cordialità e la comunicativa cadorine ti fanno godere appieno ed apprezzare uno spaccato di una realtà quotidiana che diventa sempre più rara e preziosa. Questa iniziativa, come nella tradizione Lions, ha avuto anche un risvolto sociale: infatti, è stata organizzata una lotteria il cui ricavato è stato devoluto in favore della popolazione della Riviera del Brenta, colpita, nello scorso mese di luglio, da un devastante e violento tornado. DISTRETTO TA2 - 33




LIONS QUEST

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CORSO PER ISTRUTTORI DI DISCIPLINE SPORTIVE

u organizzazione del distretto si è svolto, a Trieste, un importantissimo Corso Lions Quest in cui si è affrontato un particolare tema : “L’efficacia educativa nello sport” con lo scopo di fornire agli istruttori sportivi, che si occupano di ragazzi/e dai 6 ai 14 anni, elementi di conoscenza per educare alla vita attraverso lo sport. All’invito del Distretto, che ha sostenuto i costi del corso unitamente al MD, hanno risposto, con grande interesse ed entusiasmo, 20 istruttori-educatori di società sportive di Trieste e Monfalcone. Ben 16 ed impegnative le ore del corso rivolto ad istruttori di discipline diverse: ginnastica artistica, judo, scherma, basket, nuoto sincronizzato, pattinaggio, tennis, rugby, calcio e unità cinofile per il soccorso. La varietà dei partecipanti ha arricchito ulteriormente la qualità del corso tenuto da Giacomo Pratissoli, professionista del settore socio-educativo, che, ovviamente, non ha trattato argomenti tecnici, ma psicologici, di comunicazione, di rapporto con i ragazzi, di educazione per affrontare, con serenità e serietà, la vita. Tutti gli istruttori, che hanno partecipato all’iniziativa, hanno espresso un grandissimo apprezzamento per il lavoro svolto e per gli stimoli ricevuti. Basta citare una delle domande

I partecipanti al Corso Lions Quest - Discipline Sportive

per far capire quanto di positivo sia stato fatto da noi Lions: “Come mai un corso di questo livello ed utilità ci viene dato gratuitamente?”. La meraviglia di chi non ci conosce. Questo ha fornito l’occasione al pdg Guido Repetti, presente alla chiusura, per spiegare ancora una volta gli scopi del Lions International ad un uditorio molto attento e partecipe. E’ stata una splendida iniziativa che dovrà essere portata avanti con convinzione, magari unendo le forze di più club per affrontare le spese del corso. Ugo Lupattelli

UN SERVICE DA SOSTENERE E DIFFONDERE

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iovani e giovanissimi sono sempre più spesso implicati in episodi che ne denunciano il disagio: bullismo, uso di alcol, ludopatia e droga. A questo panorama di devianze giovanili, vasto ed in espansione, la società sembra rispondere con difficoltà. Eppure i Lions uno strumento per fronteggiare questa drammatica situazione lo propongono: si chiama Lions Quest, il programma di formazione per docenti che, da oltre un quarto di secolo, realizziamo nelle scuole (alla Primaria il nuovo “Progetto per Crescere” e alla Secondaria di 1° grado il collaudatissimo “Progetto Adolescenza”). Per comprenderne le potenzialità, basta accennare ai risultati ottenuti. Le statistiche - nazionali ed europee - ci forniscono dati certi e significativi.

36 - DISTRETTO TA2

Giacomo Pratissoli durante il Corso “Lions Quest”


DISTRETTO TA2 Dove applicato, il Lions Quest genera una diminuzione dell’82 % delle sospensioni scolastiche e del 57 % delle assenze. La capacità di resilienza aumenta del 51 %. Le azioni di bullismo si dimezzano e le espulsioni scolastiche diminuiscono del 44 per cento. E ancora: diminuisce l’uso di sostanze, si consolida un atteggiamento positivo, migliorano le capacità interpersonali e l’inserimento nella scuola ed in famiglia. È stato anche misurato un apprezzabile miglioramento dell’apprendimento accademico. Lo strumento è, dunque, efficace, duraturo, ampiamente validato: eppure i Lions non ne fanno l’uso che potrebbero. Perché? Le ragioni sono fondamentalmente due: la scarsa conoscenza che i Lions hanno di questa risorsa ed il costo, ritenuto elevato. Al primo ostacolo, l’unico rimedio è che i soci - ma soprattutto i consigli direttivi ed i vicepresidenti (spesso un corso si progetta in un anno e si realizza nel successivo) - ne

colgano le potenzialità. Quanto al costo, è stato diminuito quello dei testi e vi è l’opportunità di ridurre il corso base da 3 a 2 giornate, abbassando il relativo costo della docenza. Di conseguenza, l’impegno non supera i 2 mila euro. Ma anche in questi tempi grami, è sempre possibile ottenere qualche contributo: attingendo ai fondi scolastici per la formazione, trovando sponsorizzazioni anche piccole e soprattutto i sostegni distrettuali (quest’anno il Ta2 ha stanziato 400 euro a corso). Aggiungendo che in alcuni distretti italiani i testi vengono pagati dai docenti corsisti e che il LQ è il tipico service che si presta ad essere sostenuto da più Club o meglio ancora dalla Zona, si può concludere che con un impegno di qualche centinaio di euro si può proporre stabilmente uno dei service più utili ed efficaci e dagli effetti più duraturi.

Piero Martinuzzi

FORMAZIONE

FORMARSI E’ SEMPRE UNA CONQUISTA

I

n occasione dell’assemblea di apertura del distretto, il responsabile GLT Area Leader 4F, pdg Sandro Castellana, ha consegnato, ad Ernesto Zeppa (socio del lc Valdobbiadene Quartiere del Piave), la pin di docente Lions certificato a supporto del “Certificat de Leadership” ricevuto dall’ “Institut de formation des animateurs LCI” in seguito alla sua partecipazione al corso “Sviluppo docenti” svoltosi a Lisbona nello scorso mese di febbraio. “E’ stata un’esperienza interessante, stimolante e coinvolgente. Sono state 4 giornate di intenso studio ed impegno che si sono concluse con una lezione, tenuta in francese, da ciascun corsista, su temi lionistici proposti e suggeriti dai docenti. Nel nostro gruppo – riferisce Ernesto Zeppa – eravamo in 10 “allievi” di cui 5 italiani e gli insegnanti erano Lions docenti professionisti o con una provata ed indiscussa esperienza di istruttori nell’ambito dei corsi Lions. Durante questi intensi giorni, hanno cercato di potenziare ed accrescere le nostre conoscenze e qualità sulla formazione soprattutto per quanto riguarda le tecniche comunicative ed i concetti fondamentali volti allo sviluppo della leadership nel LCI. Non è stato semplice, ma, in queste occasioni, hai la possibilità di incontrare altri Lions con un vissuto diverso dal tuo, stringere amicizie e conoscere altri modi di interpretare il lionismo. Spesso, lo scambio di esperienze e di abitudini rende ancor più appaganti e gratificanti questi incontri. Se vogliamo crescere e, soprattutto, riuscire a motivare maggiormente i

soci, dobbiamo frequentare questi corsi iniziando piano piano perché, dopo una simile esperienza, per quanto pesante possa essere, ritorni a casa con una nuova energia, con un entusiasmo che ti stimola a dare il meglio di te nell’ambito dei club e del distretto, quando e se è possibile”. Nel nostro distretto Ta2, anche il pdg Anna Dessy Zanazzo, ha frequentato il corso FDI, organizzato, nel 2013, ad Istanbul, rimanendone molto soddisfatta, nonostante “la fatica”. Il corso sviluppo docenti (FDI) è uno degli ultimi “gradini” previsti dall’associazione per aspirare ed acquisire quelle competenze e capacità tecnico-comunicative che ti consentiranno, poi, di rispondere positivamente ai bisogni formativi del LCI. Un invito: non lasciamoci sfuggire l’opportunità di frequentare questi corsi perché ci si arricchisce interiormente mettendo a disposizione del prossimo quanto si è imparato e non solo da un punto di vista didattico.

Sandro Castellana consegna la pin ad Ernesto Zeppa

DISTRETTO TA2 - 37


XX CONGRESSO DI APERTURA A MESTRE

DG GIANCARLO BUSCATO: UMILTA’, COMPETENZA, DEDIZIONE, VICINANZA

P

resiede il neogovernatore Giancarlo Buscato, che nel suo discorso programmatico, applaudito con grande calore dai numerosi convenuti, promette che eserciterà il suo mandato con entusiasmo e passione, sempre al servizio dei soci, accantonando ogni forma di protagonismo. “Il distretto - afferma - svolgerà solo un ruolo di collegamento per incoraggiare la coDa sinistra: il I° vdg Rossetto, l’id Sabatosanti, il dg Buscato, l’ipdg Marsullo e il II° vdg Monte. esione fra i club”. E poi raccomanda: “Tutti noi le autorità presenti: Mons. Orlando Barbaro dobbiamo agire con umiltà, competenza, (“La società cresce dal basso: bene fanno dedizione, vicinanza”. Queste quattro paroi Lions ad occuparsi di famiglia e scuola), il le, solide come pietre d’angolo, dovranno sovice sindaco di Venezia, Luciana Colle, il stenere la grande mole di iniziative e progetti dirigente dell’Ulss 12 e direttore del Padiprogrammati per quest’anno, molti dei quali glione Rama Diego Ponzin. saranno illustrati nel corso dell’assemblea. Volontà di collaborazione per migliorare e inNon è un caso - dice ancora il DG- che l’ascentivare l’attività lionistica viene espressa semblea si svolga in questo Ospedale, che dai governatori dei distretti Ta1 e Ta2, Valter rappresenta un’eccellenza nei trapianti della Rebesan e Massud Mir Monsef, dal primo cornea; qui opera da tempo la Fondazione vdg Massimo Rossetto e dal secondo Pietro Banca degli Occhi Melvin Jones. Il governaPaolo Monte. tore chiede di continuare la grande storica Molto apprezzato l’intervento del presidenbattaglia contro la cecità. Indica anche altre te distrettuale Leo Massimiliano Della Dea. priorità: l’attenzione a coloro che soffrono “I giovani Leo -afferma- sono per i Lions un per fame, malattie, calamità-soprattutto importante incubatore di energie e nuove vise si tratta di bambini- e la salvaguardia sioni”. dell’ambiente. Il direttore internazionale Gabriele SabatoIl suo appello alla solidarietà e umanità è risanti è d’accordo e invoca un cambiamento di chiamato con forza anche negli interventi del-

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DISTRETTO TA3 rotta. “Solo il 20% dei nostri soci ha meno di 50 anni -dice- ma per incoraggiare i giovani a entrare dobbiamo cambiare il nostro modo di incontrarci. Bisogna anche sostituire al verticismo il lavoro di squadra, bisogna usare meglio le professionalità eccellenti di cui disponiamo e infine migliorare la comunicazione”. Sandro Castellana, che si candida alla carica di direttore internazionale, esorta i Lions ad essere esempi di moralità. Invita i club ad elaborare progetti di lunga durata, non a scadenza annuale.

La sua proposta di candidatura viene approvata all’unanimità dall’assemblea con un lungo applauso. Tutti molto interessanti gli interventi della giornata. Da segnalare in modo particolare la presentazione del tema di studio nazionale “Diventa donatore di midollo osseo, diventa un eroe sconosciuto” ; il service nazionale “Help lavoro giovani” e il tema operativo distrettuale “Con il cuore in mano” per diffondere nelle scuole la cultura della rianimazione e della cardioprotezione. Rita Cardaioli Testa

ASSEMBLEA DISTRETTUALE DI LUGLIO

TENDERE LA MANO OLTRE L’ORIZZONTE

È

appena tornato dalla Convention di Honolulu (Hawaii) il neogovernatore Giancarlo Buscato e subito vuole incontrare presidenti di club e officer in quella che definisce un’assemblea preparatoria per il Congresso di apertura di settembre. Appuntamento a Padova, nella sede del Gruppo Polis, un pool di cooperative al servizio di diverse fragilità (disabilità fisica o mentale, emarginazione, violenza), che i Lions sostengono da tempo. L’incontro diventa così anche un service. Il DG Buscato dice di condividere profondamente il pensiero del presidente internazionale, il giapponese Yamada, che ha scelto come simbolo una gru di carta e chiede ai Lions di tutto il mondo: dignità, armonia e umanità. “Nel corso di quest’anno vorrei che mi fosse offerta l’opportunità di parlare personalmente con ognuno dei soci- esordisce Giancarlo Buscato- per condividerne idee, progetti e aspettative. Spero di trasmettere a tutti l’entusiasmo che ho raccolto a livello internazionale”. La nostra Associazione -dice ancora- nel 2017 compirà cent’anni, che verranno celebrati con iniziative straordinarie sui temi a noi più cari: lotta alla fame e alla cecità, sostegno ai giovani, tutela dell’ambiente. Ricorda poi che a livello nazionale il service proposto per quest’anno è “Help, emergenza lavoro giovani” e il tema di studio: “Diventa donatore di midollo osseo, diventa un eroe sconosciuto”. L’entusiasmo e la voglia di fare sono palpabili negli interventi che seguono, a cominciare da quello di Massimiliano Dalla Dea, che quest’anno guida il distretto Leo, a quello di Sandro Castellana che annuncia la sua intenzione di candidarsi a direttore internazionale,

alla segnalazione di Gabriella Salviulo: i Lions saranno ospiti d’onore alla giornata che l’Università di Padova dedicherà alle Nazioni Unite. Girolamo Amodeo ricorda l’importanza della Fondazione distrettuale, strumento operativo e braccio economico dei club, e annuncia l’avvenuta creazione di un comitato scientifico di medici per un progetto triennale intitolato “Le donne danno la vita. Proteggiamole”. Francesco Celante (So.San) presenta il progetto in via di realizzazione “Ambulatorio odontoiatrico a Tombolo”, risposta sul territorio alle nuove povertà e ai nuovi bisogni soprattutto degli anziani. L’appello del presidente di circoscrizione Stefano Triani per le popolazioni di Dolo, Mira e Pianiga colpite duramente dalla tromba d’aria raccoglie l’adesione di tutti i presenti. Il Progetto Martina cresce, dice Cosimo di Maggio, e arriva in Francia. La battaglia per la prevenzione dei tumori giovanili è stata estesa anche ai genitori ed è entrata nel mondo militare. Il comitato Sport, guidato da Giancarlo Griggio, collabora strettamente con gli atleti disabili. Tra le molte iniziative ripeterà a settembre la manifestazione “Una vela di solidarietà” con la partecipazione dei Lions pugliesi e della Croazia. Si parla poi di formazione con Gianni Sarragioto e Mario Ongaro; di Lions Quest con Pietro Paolo Monte, e della Fondazione internazionale, la LCIF, che sarà guidata per i prossimi tre anni da Andrea Pescarin Volpato. Poi tutti a gustare le specialità preparate dal club Elena Cornaro Piscopia, a festeggiare il neo DG jesolano, che ha un faro nel suo guidone e il motto “Tendere la mano oltre L’Orizzonte”. DISTRETTO TA3 - 39


PROGETTO TRIENNALE

LE DONNE DANNO LA VITA: PROTEGGIAMOLE!

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enerdì 25 settembre scorso, presso l’ auditorium di Campodarsego (Padova), è stato dato avvio al progetto triennale “Le donne danno la vita: proteggiamole” che i club di Padova, Rovigo, Venezia e Treviso, hanno deciso di realizzare con il coordinamento del Distretto Ta3, per la prima volta tutti insieme.Alla manifestazione sono state invitate Vera Slepoj, psicologa e psichiatra, e Lella Costa, scrittrice e attrice, personalità di rilievo nazionale dotate di particolare cultura e sensibilità, che hanno a lungo approfondito, in un dialogo fra il serio e il faceto, diversi temi riguardanti il mondo femminile e la vita di coppia, analizzando cause e rimedi connessi allo stalking e alla violenza nella famiglia, soffermandosi sulle carenze dell’educazione familiare, scolastica e della legislazione vigente. Nel corso della serata, dopo il saluto del sindaco di Campodarsego e l’intervento del socio Nardelli che ha evidenziato gli aspetti tecnici del progetto, il governatore Giancarlo Buscato ha illustrato, al folto pubblico presente ,le finalità dei Lions club, i suoi grandi progetti e le sue grandi realizzazioni viste nell’ottica di un collegamento sempre più stretto con la società. La manifestazione , che ha avuto un grande successo, è stata conclusa da uno stacco musicale particolarmente apprezzato dai circa 500 spettatori. Elemento centrale di quello che è un vero e proprio programma è la donna, la protezione della donna sotto diversi aspetti: quando si trova ad essere vittima di stupida violenza, quando per dare

la vita rischia la propria e, non ultimo, per metterla in guardia dai pericoli derivanti dalla trasmissione di infezioni. Sul piano concreto il progetto prevede di sostenere Case di accoglienza per donne in difficoltà presenti nel territorio del Distretto; una campagna di stampa sulla sensibilizzazione alla vaccinazione contro il papilloma virus; la messa a disposizione, in accordo con la Regione nel rispetto del principio di sussidiarietà circolare, di strumenti diagnostici sempre più sofisticati per il potenziamento delle attività delle strutture sanitarie. Il complesso delle iniziative, che è stato studiato e proposto da medici soci Lions e approvato dai club del Distretto, prevede di raccogliere,nel triennio, mediante l’impegno e le iniziative dei singoli club e anche attraverso operazioni di fundraising e di sponsorizzazioni una somma intorno ai 150.000 euro. Il coordinamento della operatività è affidato alla Fondazione distrettuale, che i club hanno voluto costituire, a suo tempo, per sostenere i progetti di ampio respiro e di lunga durata. La particolarità dell’iniziativa sta nel fatto che, per la prima volta, i club del Distretto si misurano, tutti insieme e non era mai accaduto, con un progetto comune, cui, inoltre, viene garantita la continuità per mezzo di un organismo giuridico come la Fondazione che dura nel tempo indipendentemente dalle persone che ricoprono, pro tempore, le cariche amministrative. Abbiamo, infatti, sempre lamentato la mancanza di continuità delle nostre azioni, come conseguenza del cambio annuale

Campodarsego: un momento della serata con Vera Slepoj e Lella Costa

40 - DISTRETTO TA3


DISTRETTO TA3 delle cariche. Adesso siamo in grado di superare questa difficoltà. Persistono purtroppo, ancora, nei club sentimenti di malintesa autonomia o di repulsione nei confronti delle proposte del Distretto, tanto più dolorosi quanto più questi sentimenti li si vede albergare nel cuore di cariche distrettuali che, prima o poi, dovranno essere modificato. Certo, riuscire a co-

ordinare 50 club non è facile come non è facile convincerli che, parallelamente ai service locali, possono essere realizzati, senza grossi sforzi, service di maggiori dimensioni e di maggiore effetto solo mettendo insieme,nel corso dell’anno, una piccola parte delle attività e dell’impegno dei singoli. Gutta cavat lapidem! Girolamo Amodeo

PADOVA CORNARO PISCOPIA

I

I LIONS A VENETONIGHT NEI CORTILI DEL BO PER IL SERVICE “CONOSCERE LA SORDITÀ”

compartecipare all’evento di Venetonight. l mondo della ricerca scientifica di tutta Europa ha incontrato il grande pubblico per Le socie, oltre a contribuire alla diffusione promuovere la cultura e ampliare le codell’iniziativa, hanno presenziato presso lo noscenze delle professioni in un contesto stand distribuendo ai visitatori gadget relativi informale ed accattivante con una serie di alla lingua dei segni. La serata è il primo step eventi, meeting, convegni, mostre e laboradel service “Conoscere la Sordità” finalizzato a tori durante l’ultima settimana di settembre. offrire strumenti per una migliore integrazione Si sono attivate tutte le Università venete e in delle persone sorde tramite una maggior coparticolare a Padova, nei cortili del Bo e in altre noscenza delle loro problematiche e della LIS sedi cittadine, si è svolta un’articolata manifeda parte del mondo udente. Il service si svistazione, culminata con la Venetonight. lupperà durante l’anno in tre linee operative: Nello stand del Dipartimento di Psicologia dello divulgazione della LIS (oltre alla partecipaziosviluppo e socializzazione dell’ateneo patavine a Venetonight, il club promuoverà presso le no, la coordinatrice del gruppo di psicolinguistiscuole del territorio incontri tra studenti udenti ca, prof. Francesca Peressotti, ha presentato e sordi e favorirà la produzione di materiale le ricerche del suo gruppo, focalizzate sulle multimediale per la diffusione della LIS), tre conseguenze a livello cognitivo della lingua dei incontri informativi, aperti al territorio all’aula segni italiana (LIS). magna dell’Isiss Magarotto di Via delle Cave Gli studi rivelano che l’architettura cognitiva, 180 - Padova (20 ottobre, 1 dicembre, 2 febdall’infanzia all’età adulta, che consente alle braio alle ore 16), una conviviale in interclub persone di esprimersi e comunicare, è ana(16 novembre) e un convegno al Bo (5 aprile), sostegno economico alla cooperativa Alia per loga per i parlanti della lingua vocale e della permettere di potenziare la loro proposta alla lingua dei segni. Si sono approfonditi quali categoria di ragazzi sordi portatori di altre gravi sono i risvolti, a livello di capacità di controllo e ‘attentive’, che dimostrano come i parlanti disabilità. della lingua dei segni acquisiscano di fatto un Daniela Bobisut “bilinguismo”; un laboratorio e un video hanno illustrato i risultati finora raggiunti. Grazie alla presidente Arianna Caccaro che fa da trait d’union tra università e l’ITCG “A. Magarotto “di Padova, primo istituto nazionale di studi medi e superiori per sordi, offrendo loro la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro e di frequentare diverse facoltà universitarie, il club Elena Cornaro PiscoLe socie del Cornaro Piscopia presenti all’evento di Venetonight. pia, si è reso disponibile a

Distretto Ta3

DISTRETTO TA3 - 41


VIGONZA 7 CAMPANILI

A

CONSEGNA BORSE DI STUDIO SU MALATTIE RARE METABOLICHE

fine maggio scorso si è svolta, presso la sala consiliare di Vigonza (Pd), alla presenza delle autorità lionistiche e politico-amministrative, la Va edizione della premiazione per le tre migliori tesi di laurea nel campo delle “Malattie Rare-Ereditarie-Metaboliche”. L’iniziativa è partita sei anni fa dal club di Vigonza, nell’ambito del service distrettuale “Malattie Rare” (Officer il socio Bruno Baggio); il concorso, riservato ai laureati in medicina e chirurgia nell’anno in corso, prevedeva un premio di 2000 euro. L’iniziativa è stata subito apprezzata ed ha avuto successo; il primo anno sono state valutate 24 tesi giunte da tutta Italia, un numero più che buono, considerato che si sta parlando di una nicchia della medicina, come sono purtroppo le malattie rare. Grazie quindi al presidente di zona Roberto De Agostini, che in questo service ha sempre creduto, ed ai presidenti dei club di Camposampiero, Cadoneghe, Mestrino Piazzola, Cittadella e San Stino di Livenza che senza indugio alcuno hanno aderito al service, consentendo di consegnare quest’anno ben 3 borse di studio per la somma complessiva di euro 3500,00. Infine, un forte plauso alla commissione scientifica per il certosino lavoro di disamina di ben 24 tesi provenienti da tutta Italia, presieduta dal prof. Bruno Baggio e composta dai Dr. Alberto Burlina, Antonella Brocca, Paolo Mesirca. All’ultima edizione (2014), hanno aderito con entusiasmo altri club

N

delle Zone H e D: Cadoneghe, Camposampiero, Cittadella, Mestrino, Piazzola e San Stino di Livenza, per cui si sono potuti istituire tre premi da 2000, 1000 e 500 euro, rispettivamente. I vincitori delle tre borse di studio di quest’anno sono state nell’ordine tre neo dottoresse in medicina e chirurgia: 1° premio Isabella M.R. Azario (Università di Milano), tesi “Il trapianto di midollo osseo in epoca neonatale migliora il fenotipo scheletrico nel modello murino di mucopolisaccaridosi di tipo 1”, 2° premio Ilaria Merli (Università di Milano), tesi “Registro nazionale italiano per le Distrofie Miotoniche di tipo 1 e 2: l’esperienza pilota del Centro Coordinatore I.R.C.C.S. Policlinico San Donato”, 3° premio Yasmine Al Naber (Università di Padova), tesi “Il ruolo diagnostico degli amminoacidi in differenti fluidi biologici e la determinazione dei valori di normalità in una popolazione pediatrica” Un grazie particolare a tutti partecipanti, mai così numerosi, e all’amministrazione comunale di Vigoza, nella persona del sindaco Nunzio Tacchetto e dell’assessore alla cultura Alberto Rizzo, sempre presenti e oramai intimi amici del club, che hanno messo a disposizione gratuitamente la Sala consiliare del comune del Castello dei da Peraga. Appuntamento a tutti al prossimo anno.

Umberto Giovannoni

IL PROGETTO MARTINA PRESENTATO A VENTIMIGLIA

ello scorso mese di marzo, nel Forte dell’Annunziata di Ventimiglia, sede del Lions club locale, il “Progetto Martina” è stato presentato a Patrick Martin, presidente del consiglio dei governatori del Multidistretto103 France, al DG del Distretto 103CC, Philippe Segond, ed a Jean Claude Germain, socio del club Menton e vicepresidente dell’associazione “Enfants-Cancer-Santè” (associazione fondata dai Lions con l’obiettivo di raccogliere fondi per la prevenzione e la cura dei tumori dell’infanzia). Il Multidistretto era rappresentato da Cosimo di Maggio, coordinatore nazionale di questo progetto che, dopo essersi imposto all’attenzione dei Lions italiani, sta conquistando anche club

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europei, da Luigi Amorosa, coordinatore per il distretto IA3 e da Mario Castellaneta, pdg IB4, che ha promosso spontaneamente e con tenacia l’incontro con i soci francesi. I Lions francesi hanno molto apprezzato la rigorosa metodologia attuativa del “Progetto Martina” ed i risultati ottenuti. Cosimo di Maggio ha fatto presente che l’attuazione del progetto in Francia potrebbe dare un notevole aiuto (conoscenza ed elargizioni) all’Associazione “Enfants-Cancer-Santè”. Nei giorni successivi all’incontro vi sono già stati scambi di mail e di telefonate con l’obiettivo di creare un gruppo di lavoro italo-francese dedicato alla salute dei giovani. Cosimo di Maggio


CLUB BRENNERO-BRENNER EUROPABRŰCKE

NO LIMIT DAY, FUN SPORT PER PERSONE CON HANDICAP

Menschen mit Behinderung können keine Fun-Sportarten ausführen? Dass dies nicht so ist, wurde am 12.09.2015 in Obereggen eindeutig demonstriert. Die Veranstaltung, welche unter der Schirmherrschaft des Lions club Brennero-Brenner Europabrücke stand, wurde von der Sozialgenossenschaft HandiCar und der Sportgruppe für Körperbehinderte Südtirols organisiert. Mehr als 200 Menschen waren der Einladung gefolgt und erlebten einen Tag, den sie wohl nicht so schnell vergessen werden! Bozen/ Obereggen – Was sich an diesem Tag unter der beeindruckenden Bergkulisse des Latemars bei Kaiserwetter abspielte, war und ist in dieser Form einzigartig. Eine Vielzahl von Menschen mit Behinderung und deren Angehörige und Freunde testeten die angebotenen Hilfsmitte, Sportgeräte und Aktivitäten. Als Rollstuhlfahrer ein Quad im unwegsamen Gelände bewegen, oder trotz Amputation im Klettergarten unterwegs sein – es zeigte sich, dass mit der richtigen Unterstützung sehr viel mehr möglich ist, als man meinen würde. Besonders die vielen gebotenen elektronischen Hilfsmittel und Rollstühle, welche dazu entwickelt wurden, dass Menschen trotz Behinderung in der Natur unterwegs sein können, erfreuten sich großer Beliebtheit. Die geführten Bergwanderungen für Gehbehinderte und Rollstuhlfahrer führten weit über die Baumgrenzen zu einem gemütlichen Mittagessen auf der Alm. Als besonderes Highlight des Tages wurde sogar eine spezielle Ram-

pe errichtet, welche es Menschen mit schweren Gehbehinderungen erlaubte, direkt in einem bereitstehenden Hubschrauber Platz zu nehmen! Die angebotenen Rundflüge zeigten den besonderen Passagieren dann Einblicke in die beindruckende Bergwelt der Dolomiten, welche man sonst nur mit größter Kletteranstrengung erleben kann. Besonders intensiv war die Freude bei einer Gruppe von Menschen mit Behinderung aus einem lokalen Wohnheim: gerade für sie sind solche Erlebnisse eine sehr seltene Unterbrechung ihres Alltages. Abgerundet wurde der Tag dann abends mit einer gemeinsamen Grillfeier auf der Sonnenterasse des Sporthotels Obereggen. Hier gab es dann noch ausreichend Zeit um sich mit Kollegen und Gleichgesinnten über das erlebten und die Erfahrungen zu unterhalten. Die geballte Lebensfreunde war an diesem Tag durchgehend in den Gesichtern der Menschen ablesbar. Aber auch die freiwilligen Helfer des Lions club Brennero-Brenner Europabrücke, die Aussteller und Organisatoren waren mehr als zufrieden: oft gibt es Barrieren im Leben, welche mit der richtigen Unterstützung bezwungen werden können!

(Italiano) Le persone con handicap non possono praticare fun sport? Il 12.09.2015, a Obereggen, è stato dimostrato che le cose non stanno così. La manifestazione sotto l’egida del club Brennero – Brenner Europabrücke, è stata organizzata dalla cooperativa sociale HandiCar e dal Gruppo Sportivo Disabili. Più di duecento persone hanno raccolto l’invito, potendo così

vivere un’esperienza che non dimenticheranno. Bozen/Obereggen: Ciò che ha avuto luogo in questa giornata, sullo sfondo di un panorama mozzafiato come quello del Latemar è qualcosa di unico nel suo genere. Un gruppo numeroso di persone con handicap in compagnia di familiari e amici testavano gli ausili in esposizione, provavano le attrezzature sportive e si cimentaVITA DEI CLUB - 43


vano in varie attività. Persone in carrozzina che conducono un Quad fuoristrada o, nonostante l’amputazione, scalare un parco attrezzato dimostrano che, con i giusti ausili, diventano possibili molte più cose di quelle che, normalmente, si è portati a credere. Gli ausili elettronici come le carrozzine e altri, che vengono attualmente prodotti e che permettono, grazie ad una continua evoluzione, alle persone disabili di muoversi nella natura, godono di una sempre maggiore popolarità. L’escursione guidata in montagna ha condotto sia le persone con difficoltà di deambulazione che quelle in carrozzina lontano, oltre l’ultima fila di alberi, fino alla malga dove si è potuto tranquillamente pranzare. Il punto più alto si è raggiunto quando, grazie all’approntamento di un’apposita rampa si è potuto far salire su un elicottero le persone con grave difficoltà motoria. I voli offerti hanno permesso ai passeggeri di gettare uno sguardo particolare sul paesaggio dolomitico, cosa altrimenti possibile solo partecipando ad estenuanti e faticose scalate.

Particolarmente intensa è stata la gioia che un gruppo di persone disabili, ospiti di una locale struttura protetta, ha avuto modo di provare, per queste persone vivere un’esperienza come questa ha il significato di interrompere in un modo inusuale la monotonia delle loro giornate. Verso sera la giornata ha avuto il suo epilogo sulla terrazza dello Sporthotel Obereggen, dove tutti insieme hanno partecipato ad una grigliata. Qui le persone convenute hanno avuto il tempo e l’occasione per scambiarsi le impressioni e le emozioni delle esperienze vissute durante la giornata. Nei visi di tutti si poteva leggere una diffusa gioia e soddisfazione per questa giornata. Anche i volontari del club Brennero – Brenner Europabrücke, così come gli allestitori e gli organizzatori dell’evento, potevano dirsi più che soddisfatti per l’esito della manifestazione. Spesso nella vita si incontrano ostacoli che però grazie al mezzo corretto, possono essere superati!

Stefan Hofer

PESCHIERA DEL GARDA

È LA PRIMA VOLTA D’UN SERVICE BIENNALE Giovanni Peretti, di Pastrengo Alberto Varolo, di L’intenzione di proporre un service che si svilupLazise Luca Sebastiano e per Peschiera del Garpa nell’arco di due anni sociali è frutto della condivisione tra il nuovo presidente Eugenio Manzada l’assessore Filippo Gavazzoni ed il consiglieto ed il vice Franco Businaro. re Luca Righetti. “E’ importante dialogare con Si tratta dell’acquisto di defibrillatori per le le istituzioni e metterci a disposizione per scuole dei comuni di riferimento. In questo confrontarci sulle problematiche territoriali.” senso si sta lavorando per prendere accordi con Hanno partecipato alla serata anche presidenti le amministrazioni locali ed in particolare con i d’altri club della zona a rilevare “in una piacevole dirigenti scolastici affinché sia assicurata la maserata l’inizio di un anno di condivisione e collanutenzione degli stessi e la formazione del perborazione proficua.” sonale per il corretto utilizzo. Un service tanto Claudio Gasparini importante quanto finanziariamente impegnativo, perciò sarà concretizzato nel biennio 2015/2017. Con questo proposito, accanto all’attenzione sempre dedicata ad altre necessità del territorio e non solo, si è aperto il 24 settembre il nuovo anno sociale. Il presidente Eugenio Manzato ha espresso “gran soddisfazione ed orgoglio nel constatare la numerosa partecipazione dei soci nonostante il periodo ancora vacanziero e delle autorità militari e civili”. Erano presenti il comandante della compagnia Carabinieri Maggiore Francesco Milardi, i sindaci di Castelnuovo del Garda Il Maggiore CC Milardi con il neo presidente Eugenio Manzato 44 - VITA DEI CLUB


CLUB ROVERETO HOST

“SOGNI INSEGUITI, SOGNI REALIZZATI”

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ella suggestiva cornice dell’Hotel Lido Palace di Riva del Garda il club ha dato alla 47a annata con una riuscita e partecipata serata. L’emozione si è subito acuita con l’iniziale ricordo dedicato al socio Walter Giordani, tragicamente scomparso la scorsa primavera durante un volo con il suo inseparabile motoaliante, e la proiezione delle straordinarie immagini delle guglie dolomitiche da lui stesso riprese. Si è quindi sancito il passaggio delle consegne tra il past presidente Paolo Moiola e la neo presidente Elena Albertini, che ha presentato la sua “squadra“ (il direttivo ed i componenti delle commissioni) con cui guiderà lo storico club service. La neo presidente ha quindi tracciato la sua linea programmatica e gli obiettivi, che ha sintetizzato nel tema “ Sogni inseguiti, sogni realizzati “. “Mai come ora c’è bisogno di guardare avanti; non dobbiamo accontentarci dei traguardi raggiunti, i nuovi epocali cambiamenti in atto vanno interpretati e affrontati. È necessario un grande sforzo culturale da parte di tutti, anche e soprattutto di noi Lions “, ha detto Elena Albertini.

L’annata riserverà ai soci l’incontro con protagonisti di vari settori e attività della vita, uomini e donne che hanno saputo alzare lo sguardo dal contingente, per inseguire un’aspirazione, una preveggenza, un moto dell’anima e toccare l’apice della gioia allorquando quella meta sognata è diventata realtà. “Essere Lions – ha concluso – significa essere ciascuno il demiurgo che trasforma il sogno di tante persone in realtà, sogno che non è altro che dare ad ogni persona ciò che le spetta di diritto, vale a dire la dignità, il cibo, la salute, l’istruzione “. Un convinto applauso e un brindisi benaugurante alla presidente hanno felicemente concluso la serata.

Il past presidente Moiola con la neo presidente Elena Albertini

SAN VIGILIO GARDA ORIENTALE

PAPERELLE A GARDA, SUCCESSO PER L’INIZIATIVA BENEFICA

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Garda duemila paperelle, giocattoli a forma di papera stilizzata, gialle e leggiadre che hanno raggiunto lo status di icone nella cultura pop occidentale, simbolicamente legate al bagno, domenica 4 ottobre hanno percorso il Fiume Gusa verso il lago in occasione della quarta gara organizzata a scopo benefico dal lc San Vigilio Garda Orientale, presieduto da Flavio Rudari, unitamente al club gemello di Beilngries ispiratore dell’iniziativa. Ogni paperella era dotata di un numero identificativo e, al termine della regata, è stata stilata la graduatoria dei cento premi ritirati direttamente presso il palco del Lions o che potranno essere ritirati entro il 15 novembre nei punti indicati sul sito www.sanvigiliogardaorientale.it. Sottolinea il presidente Rudari “abbiamo bissato il ragguardevole traguardo dell’anno scorso che ci da la possibilità di donare ottomila euro ad associazioni di volontariato, alla “Casa dei Sogni” Onlus di Caprino Veronese che si occupa di disabili, al progetto “Casa in Fiore”

di don Paolo, ad un’azione con il club gemello del Land della Baviera, al corpo bandistico di Caprino Veronese che ha allietato la giornata ed altri importanti service. Ringrazio i numerosi partecipanti, tutti vincitori in questa iniziativa di solidarietà.” Claudio Gasparini

Duemila paperelle ai nastri di partenza

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TRIDENTUM

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PARTENZA LANCIATA PER IL NUOVO CLUB DI TRENTO

nno sociale intenso quello vissuto dal “Tridentum” di Trento, nato nell’ottobre del 2014, e che, da subito, si è caratterizzato per il suo modo innovativo e giovane di vivere il lionismo. L’entusiasmo e la voglia di fare dei 20 soci fondatori, la cui età media si aggira attorno ai 35 anni di età, sono stati infatti gli elementi di traino non solo nell’organizzazione degli eventi ma anche nel coinvolgimento dei partecipanti. La partenza sprint, nel dicembre 2014, non poteva che avvenire nel segno della velocità, con la conferenza con il capitano Vigilio Gheser, pilota delle Frecce Tricolori al museo Caproni di Trento e la visita alla mostra “Nel segno del Cavallino Rampante” dedicata a Francesco Baracca. Sempre nel dicembre 2014 ha avuto luogo l’intermeeting “I Bambini nel Bisogno” con i club di Trento (Clesio, Del Concilio e Host) nella sala conferenze della Ferrari Incontri, a sostegno di Fata Onlus, associazione che accoglie bambini che vivono situazioni di disagio familiare; una testimonianza che ha fortemente sensibilizzato su tale tema i molti presenti. Il club ha poi partecipato alla raccolta fondi per il service “One Shot One Life” contro il morbillo, con una lotteria ed una offerta. A gennaio, presso la magnifica cornice di Castel Pietra, ha avuto luogo la serata più importante per il nuovo club: la Charter Night, presenti il cc Michele Serafini e il dg Franco De Toffol. A seguire, in marzo, la “Cena al Buio” al Ristorante Centrale di Flavon con il club Cles, per sensibilizzare i partecipanti sul tema della disa-

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bilità della vista e contribuire con una donazione alla attività di assistenza di Irifor in Trentino. In aprile, vi è stata la partecipazione al Lions Day con i club della Zona B e raccolta fondi a favore di Trentino Solidale Onlus. Nell’occasione, assieme ai Leo di Trento, è stato creato un “Play Different” a misura d’uomo in Piazza Duomo a Trento, che ha coinvolto moltissimi cittadini, giovani e meno giovani. Maggio ha visto l’organizzazione di una seconda “Cena al Buio”, sempre con raccolta fondi a favore di Irifor, la partecipazione all’evento “Disabilityamo” ad Arco insieme al club Arco Riva promuovendo il progetto Kairós ed il BEL e riproponendo in piazza il Play Different e, per finire, l’intermeeting con il Trento Host “In…Canto per ARCA” con la collaborazione del coro “I Musici Cantori”, un concerto di musica sacra organizzato nella splendida chiesa romanica di San Lorenzo con raccolta offerte a favore di Arca (Associazione Ricerca Comportamento Alimentare). In giugno, infine, al Castel Toblino, il passaggio di consegne e l’ingresso di tre nuovi soci. Un anno ricco di avvenimenti dunque per il “Tridentum”, avvenimenti che hanno dato ai soci la possibilità di mettersi alla prova e lavorare per un fine altruistico, facendo emergere fortemente, come da statuto, quello spirito di collaborazione e di comprensione che rappresenta uno dei principi fondativi della nostra organizzazione, inteso come servizio alla comunità. Massimiliano a Prato


CLUB GARDA BENACUS

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ARMONICA CONDIVISIONE DELLA VITA ASSOCIATIVA

l 15 settembre il presidente Giuseppe Bolognini ha inaugurato il nuovo anno sociale a Villa Cariola, prestigiosa villa veneta settecentesca. Ospiti d’onore il sindaco di Caprino Veronese Paola Arduini, il comandante della compagnia dei carabinieri Maggiore Christian Arvoti ed altri presidenti della zona D con la presidente Loredana Bavosa. “Intendo mantenere – fa presente il presidente – una linea coerente con quanto è stato costruito negli anni sociali precedenti.” Il club è stato omologato nel 1971 con sponsor il Verona Host. “Auspico una armonica condivisione della vita associativa da parte di tutti i soci del club. A tal fine ho promosso la costituzione di comitati per le principali attività capitalizzando capacità ed esperienze personali, con il coinvolgimento di numerosi soci. Potenziare le attività a favore del territorio oltre

che aderire alle proposte di service distrettuali ed internazionali è il mio orientamento.” La serata è stata allietata dalla musica del trio Frumusachi. Claudio Gasparini

VALDALPONE

S. PATRIGNANO, I RAGAZZI SCELGONO LA VITA

Scegli la vita”. Questo lo slogan scelto dal presidente del club Stefano Marcigaglia per la visita che i ragazzi delle medie della vallata hanno compiuto la scorsa primavera a San Patrignano per comprendere il senso di un messaggio importante, che li dovrà accompagnare nella loro vita. Un messaggio forte, che hanno potuto “toccare con mano”, osservando il risultato di certe scelte sbagliate, ma anche la straordinaria forza per riemergere ed utilizzare appieno le proprie potenzialità, proprio quando tutto pareva perduto. Una visita “speciale”, che vale forse più di qualunque insegnamento teorico, tanto che i ragazzi ne sono usciti colpiti nel profondo, ammirati per quello che hanno visto. L’invito alla vita dice tutto! Per il club della Valdalpone un service straordinario, perché rivolto a coloro i quali sono chiamati a costruire il futuro della società; senza di loro non si può andare lontano. Ed i ragazzi hanno mostrato di apprezzare. Non poteva esserci migliore conclusione dell’anno sociale, come un po’ tutti hanno evidenziato, dal presidente ai soci, dai dirigenti scolastici agli insegnanti, alle famiglie spesso impreparate di fronte a problemi tanto delicati che purtroppo fanno parte del quotidiano e richiedono una preparazione specifica. Il ricordo di San Patrignano resterà per questo vivo nel ricordo ed è auspicabile che possa

ripetersi anche in futuro. All’iniziativa, voluta con forza da Stefano Marcigaglia, hanno collaborato i dirigenti scolastici (Istituti comprensivi di S.Giovanni Ilarione – Vestenanova, Montecchia di Crosara – Roncà e Monteforte d’Alpone) e gli insegnanti naturalmente; importante l’apporto esterno venuto dalla fondazione distrettuale Lions, dall’impresa Giovanni Battista Caltran, dalla ditta Elisabetta Danese, dal ricamificio Everest di Giovanni Righetto, dall’Avis, a testimoniare il legame con il territorio. Lions e scuola ancora una volta insieme, secondo una felice consuetudine di questo club avviata anni addietro, nella consapevolezza che i giovani riescono a recepire i messaggi meglio di quanto si possa spesso pensare.

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TRIESTE HOST

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SUCCESSO ALL’EXPO PER LO SPETTACOLO PROPOSTO DAL TA2

a grande tradizione triestina della “piccola lirica” è sbarcata all’Expo di Milano grazie all’ iniziativa del lc Trieste Host e sostenuta dal Distretto. Al pubblico, convenuto presso il padiglione Società Civile della Cascina Triulza, è stato offerto uno spettacolo-concerto di gran qualità dal titolo “Tu che m’hai preso il cuor”, che aveva come slogan: “La ballezza del canto e della musica come nutrimento dell’anima”. Il concerto, della durata di circa un’ora e mezza, è partito dalla grande tradizione triestina della “piccola lirica” con alcune pagine musicali tratte dalle operette “Parata di Alcuni Soci Lions di Trieste con gli artisti e Cesara Pasini Primavera”, “Il Paese verse e condotto in italiano e inglese dagli artisti. dei campanelli”, “Al Cavallino bianco”, “La Musica, lingue diverse, colori, tanta gioia di vivevedova allegra”,“Il Paese del sorriso”, ma con re e impegno professionale sono stati gli ottimi un occhio di riguardo alla tradizione italiana della ingredienti dello spettacolo pensato per l’EXPO, commedia musicale attraverso uno degli spetma è anche una delle ricette ideali di una buona tacoli più acclamati e rappresentati nel mondo qualità della vita e, in fondo, uno dei tanti aspetcome “Rugantino”. ti positivi di Trieste, città di frontiera dalle molte A seguire, una carrellata di alcune “canzoni sfaccettature da sempre crogiolo e incontro di della radio” che segnarono l’epoca fra le due popoli, razze e religioni e culture diverse all’inguerre, ma attuali ancora oggi. Doveroso omagsegna della tolleranza e del rispetto reciproco. gio a Milano ed a Giovanni D’Anzi con “O mia Al termine, vivo apprezzamento è stato espresbela Madunina” e a Trieste con Lelio Luttazzi e so dal pubblico e dagli organizzatori dell’Expo “El can de Trieste” e ancora “Maramao perché per l’ottima performance degli artisti, i quali, con sei morto”, “Voglio vivere così”, “Ma le gambe”, splendida sensibilità ed altruismo, hanno fornito “Bellezze in bicicletta”, “Un bacio a mezzanotte”. la propria collaborazione e disponibilità. Si tratta Passaggio naturale nel mondo del musical con di: Andrea Binetti, erede della grande scuola di “Oklahoma”, “Cats”, “Jesus Christ Superstar”, opereta di Sandro Massimini e regista dello spet“Cabaret”. Per concludere, sono stati presentati, tacolo, Stefania Seculin cantante e performer sotto la sigla “qua e là per il mondo” alcuni pezdi musical, stella della Bernstein School diretta zi ritenuti intramontabili capolavori come “The da Shawna Farrel, Marzia Postogna attrice e lady is a Tramp”, “Gold von den sternen”, “Cielito cantante a livello nazionale, Leo Zannier artista lindo”, “La vie en rose” e “New York, New York”. poliedrico con la sua voce prestata allo swing. In considerazione delle presenze internazionali, lo spettacolo è stato cantato in cinque lingue diUgo Lupattelli

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CLUB LIGNANO SABBIADORO

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RICORDO DI ENRICO BOCUS

na persona speciale, un grande Lions non è più con noi. Enrico Bocus ha combattuto a lungo, con determinazione, coraggio e dignità, un male che non ha perdonato. Attorniato dalla sua famiglia, fino all’ultimo ha seguito la sua attività imprenditoriale e quella del lc di Lignano di cui è stato socio fondatore e impareggiabile protagonista della sua storia. Non è facile condensare in poche righe la figura di Enrico Bocus. Si è impegnato fin da giovane nel settore turistico per diventare uno degli imprenditori più importanti, stimati e conosciuti fra gli albergatori della costa friulana, ed il rinomato Gran Hotel Playa è il suo fiore all’occhiello. Innumerevoli e prestigiosi sono stati gli incarichi da lui ricoperti nel suo ramo di attività. Per citare i principali: consigliere dell’allora Azienda di soggiorno, membro di giunta del Congafi Commercio, del Consorzio di garanzia fidi di Udine, componente del consiglio provinciale dei Pubblici Esercizi; negli ultimi 5 anni, presidente mandamentale della Confcommercio. Ma noi ricordiamo, con commozione e rimpianto, Enrico Bocus soprattutto come un grande fra i Lions, conosciuto, stimato e rispettato nel distretto, ove ha ricoperto vari incarichi, sia in Italia che all’estero. Insignito per più volte della MJF. Con la sua disponibilità, la sua generosità, la costante attenzione rivolta al prossimo bisognoso d’aiuto e la capacità di rendersi utile alla collettività, incarnava perfettamente lo spirito lionistico del “We Serve”. Enrico Bocus è stato, fin dalla nascita

del lc di Lignano, una guida carismatica, da tutti ascoltato e benvoluto. Moltissime le iniziative e le attività che lo hanno visto protagonista in prima persona in questi oltre 40 anni di vita del club, sempre prodigo di consigli, di utili suggerimenti e di impegno diretto sul campo, senza risparmiarsi e senza paura di “sporcarsi” le mani. Nella sua intensa vita di relazione, ha fatto conoscere il club e, più in generale, il lionismo in varie sedi - anche a livello internazionale - allacciando e mantenendo amichevoli contatti con Lions ed altre istituzioni di varie nazioni europee, tra cui Austria, Germania, Svizzera, Slovenia, Croazia. E’ rilevante e significativo del profondo attaccamento al suo Lions club il fatto che la sua amatissima sposa Sigliende, preziosa compagna di vita, nonché il figlio Pierfrancesco con la sua consorte Stefania Dazzan Bocus, abbiano fatto ingresso come soci del club in occasione della cerimonia del “passaggio del martello” dello scorso giugno. E’ questo un concreto segnale di continuità della famiglia Bocus in seno al Lions club che ha commosso tutti i soci. Grazie di tutto carissimo Enrico, gli amici Lions non ti dimenticheranno mai! Giorgio Gorlato

SUCCESSO DELLA FESTA DI SOLIDARIETA’

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opo i momenti di commozione e di profondo turbamento per la morte di Enrico Bocus, il club ha ripreso l’attività programmata. Infatti, il presidente Ezio Simonin ha concluso il suo mandato con due importanti service: ha consegnato al parroco di Latisana, nel corso di una breve ma significativa cerimonia tenutasi sul piazzale del Duomo, le chiavi di un nuovo pulmino, in sostituzione di quello ormai inservibile per le esigenze della comunità parrocchiale; a metà luglio, si è svolta, all’Arena Alpe Adria di Lignano, la tradizionale “Serata di Solidarietà” giunta alla 28a edizione. Lo spettacolo è stato anche questa volta e, forse più di sempre, particolarmente gradito dalle molte centinaia di spettatori che hanno affollato l’Arena e, soffermatisi fin oltre la mezzanotte, hanno applaudito calorosamente le esibizioni dei vari artisti

che si sono esibiti per beneficenza, a titolo completamente gratuito. Dopo il grande successo e gli apprezzamenti ottenuti dalle loro performances

La consegna di un nuovo pulmino al parroco di Latisana

VITA DEI CLUB - 49


appare giusto ricordare i nomi dei protagonisti che si sono avvicendati sul palco, presentati con la nota verve e simpatia da Michele Cupitò. Il complesso musicale “Bagliori di luce” ha proposto numerosi brani celebri degli anni dal ’50 al ’90; gli applauditissimi cantanti lirici Silvia Buzzi (soprano) ed il tenore lignanese Alessandro Cortello, accompagnati al piano dal maestro Michele Bravin; l’eccezionale sassofonista Gianni Favro ; il duo di comici Sdrindule e Bellotto che, con le loro esilaranti battute a raffica, hanno molto divertito il pubblico. Durante l’intermezzo dello spettacolo, il neo presidente del club Alex Buosi ed i rappre-

sentanti dell’associazione “La nostra Famiglia “ di Pasian di Prata hanno brevemente illustrato la finalità a cui verranno destinate le libere offerte raccolte fra il pubblico: un contributo per i lavori di ristrutturazione di un reparto dell’istituto e l’aiuto concreto e diretto a famiglie bisognose della zona mediante la fornitura di generi alimentari e/o di prima necessità. La serata si è conclusa con un ricco buffet post-spettacolo offerto dai Lions con il concorso ed il fattivo sostegno delle aziende locali di ristorazione. Giorgio Gorlato

PIEVE DI CADORE

UN DEFIBRILLATORE IN PIAZZA TIZIANO

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enerdì 21 agosto, nella centralissima piazza Tiziano di Pieve di Cadore, si è svolta la cerimonia di inaugurazione del “Totem Defibrillatore” donato dal club ed intitolato alla memoria del socio fondatore Osvaldo D’Ambrosi, scomparso l’autunno scorso, persona di alto profilo morale, giunto in Cadore dal meridione d’Italia molti anni or sono, stimato ed amato dall’intera comunità cadorina. La struttura è dotata di un defibrillatore custodito in un’apposita teca riscaldata, allarmata e protetta da videosorveglianza, a disposizione del pubblico e, in particolar modo, dei commercianti della piazza stessa che parteciperanno ad un apposito corso di formazione per il corretto utilizzo dell’apparecchiatura salvavita. All’interno del “Totem” c’è anche un display video destinato a diffondere informazioni di pubblica utilità a

cittadinanza e turisti. Al momento riproduce in “continuo” un video informativo sulle attività e sui service della LCIF e del Lions International e, a fianco, notizie relative agli eventi socio/turistici in programma nella città. Il past presidente del club, Remo De Cian, ha brevemente illustrato il percorso sin qui seguito dal club all’interno del service “defibrillatori”: il club, con la compartecipazione delle amministrazioni comunali di pertinenza, ha donato, negli ultimi tre anni, 13 apparecchi ad altrettante strutture sportive sotto l’incalzante e vulcanica direzione del presidente Ghaleb Ghanem, giungendo, oggi, a fare un salto di qualità “scendendo” nella principale piazza del Cadore. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che hanno reso possibile questo singolare evento sociale che, certamente, sarà condiviso e portato avanti dal nuovo presidente del club Enrico Cian.

SUSEGANA CASTELLO DI COLLALTO

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“INCONTRO CON L’AUTORE”

l club, in occasione della chiusura dell’anno scolastico e della manifestazione organizzata nell’interno della scuola media statale “Daniele Manin“ di Susegana, ha proceduto alla premiazione degli alunni vincitori della IVa edizione del “ Concorso letterario”. Come è noto, il concorso letterario nasce come appendice all’iniziativa denominata “ Incontro con l’autore”che, da diversi anni, il club organizza, con il patrocinio del comune di Susegana e la preziosa collaborazione del corpo insegnanti. Il concorso ha, quindi, acquisito grande importanza ed interesse da parte degli alunni perché traduce in un componimento scritto tutte le impressioni che i ragazzi hanno tratto dagli incontri

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con l’autore e dalla lettura dei libri che ogni scrittore ha presentato. Quest’anno erano presenti alla cerimonia di premiazione gli alunni della scuola, il corpo insegnanti con il preside, Umberto Bellotto, il presidente del nostro club, Mauro Favret, molti genitori ed una nutrita rappresentanza di Soci. Inoltre, hanno partecipato alla manifestazione anche alcuni autori che, nel corso dell’anno scolastico, hanno incontrato gli alunni: Paola De Pizzol autrice del libro “La pergamena perduta” e Pier Vittorio Pucci, autore del libro “ Ida nel sogno della ragione “ . Sono intervenuti alla premiazione anche i due fratelli di Ida che hanno vissuto la terribile espe-


CLUB rienza della deportazione nei campi di concentramento tedeschi. Gli autori, accolti con grande entusiasmo dai giovani studenti, hanno espresso tutta la loro ammirazione e il compiacimento per gli elaborati presentati, giudicati molto positivi, perché hanno dimostrato una grande capacità di osservazione e di giudizio sui personaggi dei racconti, hanno esposto giuste riflessioni dimostrando con ciò di aver appreso corrette norme di condotta ricevute dagli insegnamenti e dagli autori. Nel corso dell’evento, si sono, inoltre, alternate varie esibizioni di ballerini, recite e premiazioni per le gare sportive effettuate durante l’anno scolastico. Mario d’Arienzo

I due fratelli di Ida, il personaggio del libro “Ida nel sogno della ragione” di Pier Vittorio Pucci, l’autore, Paola De Pizzol e Mario d’Arienzo

ODERZO

IL PRESTIGIOSO “PREMIO CULTURA”

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lla presenza del DG Guido Repetti si è concluso l’anno di presidenza di Onella Fregonas Bazzichetto, virtuosa sostenitrice e realizzatrice – col contributo dei più stretti collaboratori – del 50° anno di fondazione del club. In più occasioni s’è dato lustro alla ricorrenza che è stata coronata anche dall’inserimento di ben sette nuovi soci, frutto di interessamento attivo ed avvicinamento a persone che hanno riconosciuto nel sodalizio i principi ispiratori per una vita sociale e morale di alto livello. Vale la pena mettere in rilievo l’operatività dei soci ad onta di defezioni serpeggianti per scarso senso di lionismo, specie negli Stati esteri. Nel corso della serata, al nostro concittadino, Arturo Benvenuti, è stato consegnato il prestigioso Premio Cultura quale riconoscimento per la sua

La presidente del club, Onella Fregonas Bazzichetta, consegna il Premio Cultura ad Arturo Benvenuti

intensa ed infaticabile attività culturale. Novantduenne, ancora pieno di vitalità, ha vissuto con la moglie a Trieste tutto il periodo dell’ultima guerra, dedicando la sua attenzione al mondo carsico ed a quello isolano del Quarnaro. Abile pittore e poeta, ha dato impronta, nelle sue opere, agli aridi terreni, ai pietrosi e secchi muriccioli che li disegnano sfuggenti, agli arbusti e a quelle masiere che rendono efficace l’immagine dell’ambiente. In seguito, si è dedicato a ricerche fotografiche, specie dei molti leoni di S.Marco, ancora evidenti lungo l’Istria e la Dalmazia. E ancora è stato minuzioso curatore di materiale (in particolare disegni) prodotto in qualche maniera dagli internati nei lager. Della presentazione della sua variegata ed interessante produzione, si sono fatti carico i professori Giampietro Fattorello e Roberto Costella, che hanno inteso darne un significato esegetico ai diversi aspetti e simbologie del pensiero, che racconta ora con metafore, ora con sarcasmi il “vivere vitam” da libero pensatore. Ricordiamo per inciso che negli anni andati fu tra i fondatori e primo direttore, in Oderzo, della pinacoteca “Alberto Martini”, baluardo culturale tuttora molto attivo grazie all’opera dell’associazione “Athena”. A conclusione dell’incontro, il governatore ha avuto intense parole di compiacimento per la fervente attività del club ed ha assistito al passaggio del martello di presidente da Onella ad Alvise Tommaseo, al quale ha augurato una prossima altrettanto efficace annata. Aldo Vianello VITA DEI CLUB - 51


BRUGNERA PASIANO PRATA

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11° INTERNATIONAL S. DANIELE PIANO MEETING

luglio, per il terzo anno consecutivo, il club Lions, ha organizzato una delle serate del più articolato “11° International S. Daniele Piano Meeting”, nella splendida cornice della seicentesca “Villa Varda” a S. Cassiano di Brugnera. Si tratta di un evento pianistico di livello internazionale, che, unico nel suo genere, ospita presso alcune famiglie di S. Daniele del Friuli, 20 giovani talentuosi pianisti (età compresa tra 7 e 25 anni), provenienti da tutto il mondo (Georgia, Croazia, Russia, Ucraina, Bulgaria, Francia, Italia, ecc..), che, per dieci giorni, oltre ad assistere a lezioni con maestri internazionali, si confrontano su temi muUna partecipante all’ “11° International S. Daniele Piano Meeting” sicali diversificati. Quest’anno gli autori sifica del concorso e in parte è stato devosono stati Skrjabin, Ravel e Mozart. Partecipano luto alla LCIF per combattere il morbillo. A ad eventi culturali musicali e approfondiscono la conclusione della serata, che ha visto una nutrita conoscenza con le tradizioni del nostro paese.La partecipazione di pubblico, è stato consegnato un direzione artistica è del maestro Fulvio Turissini. ricordo a tutti i giovani talenti e ai maestri dal preIl “Piano Meeting”, grazie anche al contributo sidente del club, Maurizio Vecchies, alla presendel nostro Club, nel corso degli ultimi tre anni, za del governatore Mir Monsef Massud e del pdg ha allargato i confini di svolgimento degli eventi Guido Repetti. E’ stata una simpatica e pregnante diventando itinerante e, quindi, presente in siti serata di musica e cultura all’insegna dell’amicimolto interessanti di tutto il Friuli Venezia Giulia. zia, della solidarietà e della convivialità in un sito Il club ha contribuito anche economicamente artistico suggestivo e raffinato. al premio Skrjabin,: il ricavato della serata, Giancarlo Buodo infatti, è stato utilizzato in parte per la clas-

TARCENTO

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INCONTRO CON MAURO FERRARI

l club di Tarcento, in collaborazione con altre associazione della zona, ha organizzato, presso l’auditorium delle locali scuole medie, un interessante incontro culturale con il prof. Mauro Ferrari, fondatore della nano/micro tecnologia biomedica e presidente ed amministratore delegato dell’Istituto di ricerca Methodist di Houston nel quale studiano e si formano giovani tirocinanti che, poi, vanno a ricoprire posizioni rilevanti nella varie Università americane ed estere. L’illustre relatore, fortemente legato al Friuli, essendo nato ad Udine, ha introdotto un tema particolarmente affascinante e coinvolgente: “La nano-medicina e il Methodist di Houston” e, spesso, ha sottolineato i motivi che lo hanno portato in America, dall’altra parte del mondo,

52 - VITA DEI CLUB

A sinistra il prof. Ferrari

dove ha potuto proseguire i suoi studi di ricerca, sviluppare e sperimentare i progetti più


CLUB avanzati nel settore dei nano farmaci che consentiranno a coloro che si trovano in situazioni e momenti critici della vita a non perdere la speranza. Grazie ai suoi studi e ricerche sulla nano-micro medicina, è stata messa a punto una biocapsula denominata “Biomems”, che, attraverso trapianti cellulari, impedisce il rigetto del sistema immunitario. Questa biocapsula, costruita in silicio e di dimensioni infinitesimali, è una specie di missile multistrati che trasporta nel corpo umano delle sostanze in grado, una volta individuato il tumore, di aggredirlo e distruggerlo senza danneggiare gli altri organi sani. Nel corso della sua relazione, Mauro Ferrari si è, inoltre, soffermato sui concetti di etica e

spiritualità che, a suo parere, non sono da sottovalutare nel trattare argomentazioni e problematiche così strettamente personali e delicate. “Sono necessarie sensibilità e discrezione nell’affrontare certi temi- ha concluso l’illustre ospite – perché non siamo ancora abituati a pensare che la medicina possa trovare un prezioso alleato nella tecnologia ingegneristica”. La grande partecipazione di pubblico ed i numerosi e mirati interventi hanno gratificato il club che non si farà, certamente, sfuggire una prossima occasione per approfondire, insieme a Mauro Ferrari, gli ulteriori sviluppi dei suoi studi. Luciano Filippo

VENZONE VIA JULIA AUGUSTA

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SULLE MURA DI VENZONE

’università di Udine, il comune e il Lions club “Via Julia Augusta” hanno attivamente collaborato per realizzare un workshop di quattro settimane dopo la positiva esperienza portata a termine nel passato anno accademico. L’iniziativa, organizzata all’interno del corso di laurea in Architettura presso l’università di Udine, è partita a luglio e si è articolata su due settimane a luglio e due a settembre. La presentazione del programma ha visto la partecipazione di numerose autorità civili, accademiche e lionistiche che, con la loro presenza, hanno sottolineato l’importanza dell’evento. Gli obiettivi specifici del workshop sono l’individuazione e la sperimentazione degli strumenti e delle procedure inerenti alla progettazione nell’ambito del restauro architettonico con l’applicazione teorica sul campo attraverso la stesura di un progetto da sottoporre all’amministrazione comunale di Venzone, con particolare attenzione alle problematiche delle scelte progettuali e dell’utilizzo di materiali anche in relazione alla loro compatibilità con l’architettura poliorcetica vincolata. I temi di ricerca indicati dall’amministrazione della Città Murata e dal Lions club vanno dalla progettazione per il restauro ed il riuso delle torri della cinta muraria e della torre ottagonale; dal consolidamento della chiesa di San Giovanni al restauro e riuso delle mura e del fossato cittadino, alla ricostruzione della porta dell’ingresso a nord al centro storico.

Docenti e studenti a Venzone

Gli studenti, insieme ai loro docenti, saranno impegnati a suggerire idee e progetti atti a risolvere le suddette problematiche e, se approvati, verranno realizzati a breve termine in quanto le opere di restauro sono già state finanziate. Nel corso del workshop, sono state, inoltre, tenute interessanti lezioni sulle tecniche del restauro da illustri architetti, i quali, sotto prospettive diverse, hanno tutti sottolineato l’importanza fondamentale della materia che, elaborata dalle tecniche conosciute, permettono al restauratore di operare positivamente. “Il restauro conservativo non ha alcun pregiudizio; – ha evidenziato l’arch. Francesco Amendolagine – il bene va preservato con tutti i suoi valori senza preclusioni estetiche”. Giacomo Beorchia VITA DEI CLUB - 53


GEMONA CELTI

comprendere le informazioni ricevute. E’ necessario tuttavia ancora un intenso lavoro da (54%) per conoscere adeguatamente il Papilloma Virus, principale responsabile del carcin dell’utero. Il 90% ha risposto “Molto” alla domanda: <consiglieresti l’incontro ai tuoi coe La maggioranza degli studenti ha ritenuto molto utili le informazioni ricevute. La dirigen presente alla conferenza, ha confermato la volontà di continuare l’iniziativa dei club Lion anche le classi terze superiori. Il coordinatore Lions del club Gemona Celti, Rita Alviani, ringraziando per la disponibili prof. Di Maggio, ha assicurato l’intento di continuare nell’iniziativa, interessando altre sc per far conoscere il progetto Martina ad un’utenza più estesa.

IL PROGETTO MARTINA PRESENTATO A STUDENTI E CLUB

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l professor Cosimo di Maggio, ideatore del progetto Martina nel distretto Ta3 ha tenuto un’interessante lezione su questo service per gli studenti dell’istituto tecnico superiore Marchetti e dell’istituto superiore Magrini di Gemona. Hanno partecipato 50 studenti, oltre ad alcuni docenti e numerosi soci dei club di Gemona, Tarcento e Tolmezzo. Due ore di colloquio che hanno conquistato l’attenzione e l’interesse di tutti i giovani e gli adulti presenti. Al termine della lezione sono stati consegnati agli studenti Il prof. Cosimo di Maggio spiega agli studenti il progetto Martina dei questionari che confermano pienamente come il progetcevute. E’ necessario tuttavia ancora un intenso to di “parlare ai giovani del tumore”, suggerendo lavoro da parte dei giovani (54%) per conoscere comportamenti di vita accorti e responsabili, abadeguatamente il Papilloma Virus, principale rebia ottenuto un successo superiore alle più ottisponsabile del carcinoma del collo dell’utero. Il mistiche previsioni. Stando ai dati sotto riportati 90% ha risposto “Molto” alla domanda: <consipossiamo notare il coinvolgimento che ha susciglieresti l’incontro ai tuoi coetanei?> tato l’incontro. La maggioranza degli studenti ha ritenuto molto I questionari compilati sono stati 48 sui 50 stuutili le informazioni ricevute. La dirigente scoladenti presenti; il 98% ha compreso che è possibistica, presente alla conferenza, ha confermato le ridurre il rischio personale di avere un tumore la volontà di continuare l’iniziativa dei club Lions nell’arco della vita, modificando il proprio stile di coinvolgendo anche le classi terze superiori. vita; il 94% ha recepito l’importanza dell’eliminaIl coordinatore Lions del club Gemona Celti, Rita zione del fumo, secondo le raccomandazioni del Alviani, ringraziando per la disponibilità la scuola codice europeo contro il cancro. e il prof. Di Maggio, ha assicurato l’intento di conLa metodologia di comunicazione, mirata a dare tinuare nell’iniziativa, interessando altre scuole e messaggi in positivo, senza terrorizzare o proialtri medici, per far conoscere il progetto Martina bire, ha avuto successo nel 96% delle risposte ad un’utenza più estesa. e nel 98% i giovani hanno risposto di non aver Giancarlo Buodo avuto difficoltà a comprendere le informazioni ri-

LCIF RICEVE UN’ALTRA VALUTAZIONE CON 4 STELLE LCIF ha ricevuto, per la quarta volta consecutiva, 4 stelle da Charity Navigator per l’efficacia della sua gestione finanziaria e per l’impegno a favore di responsabilità e trasparenza. Ricevere quattro stelle su quattro indica che LCIF segue pratiche di buona gestione e altre migliori pratiche che riducono al minimo la possibilità di attività non etiche e che svolge costantemente la propria missione in modo responsabile dal punto di vista finanziario. Ciò significa che tutte le donazioni effettuate vengono utilizzate a sostegno dei programmi per i quali sono elargite.

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CLUB VALDOBBIADENE QUARTIERE DEL PIAVE

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QUARANTA ANNI DI SERVICE NELLA COMUNITA’

ell’ottobre 1975, veniva omologata, dalla sede di Oak Brook, la nascita del Lions Club di Valdobbiadene Quartiere del Piave e, a distanza di quaranta anni, ancor oggi, i Soci si sono ritrovati per festeggiare assieme questa importante ricorrenza augurandosi che il club possa impegnarsi a lavorare per il bene della comunità per tanti altri anni. All’incontro, erano presenti autorità lionistiche e civili, che hanno voluto riconoscere al club il rilevante ruolo che lo stesso riveste nell’ambito cittadino. Ha fatto gli onori di casa il presidente, Michele Pradal, che, dopo aver ringraziato i presenti per la loro numerosa partecipazione, ha ricordato alcuni fra i service più importanti svolti in favore della comunità valdobbiadenese: dalla borsa alimentare per famiglie in difficoltà al Lions Quest – progetto socio-educativo rivolto ai docenti delle scuole medie -, dal convegno sulla dislessia alla raccolta degli occhiali usati. Il sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, ha elogiato l’impegno dei Lions nella speranza che

questa collaborazione non venga mai meno. A dare ancor più significato all’evento, la consegna della “Borsa di studio” in ricordo di un socio, Bernardo Finco, mancato alcuni anni or sono e molto noto nella locale comunità non solo per essere stato, per tanti anni, radiologo presso l’ospedale di Valdobbiadene, ma anche tanto impegnato in ambito sociale. Sono, ormai, diversi anni che il club, in collaborazione con la famiglia Finco, promuove questa iniziativa che vede coinvolti gli studenti dell’ISISS cittadino “G.Verdi”. Quest’anno, sono state premiate due studentesse, Vanessa Viviani e Rania Lemaati, che, oltre ad aver riportato sempre ottimi risultati in campo scolastico, hanno anche trovato il tempo per impegnarsi ad aiutare coloro che erano in difficoltà, un comportamento questo che ha rappresentato un motivo in più per l’assegnazione del premio perché, in qualche modo, rispecchia la mission della nostra associazione internazionale. Ernesto Zeppa

Le due studentesse vincitrici della Borsa di studio con la signora Finco, il figlio Alessandro e il presidente del club, Michele Pradal

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CASTELFRANCO VENETO

LEI MI HA ROVINATO LA CARRIERA

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Forse sarà arte domani, fra qualche secolo, uttare giù due righe sull’incontro con il come certi quartieri della Giudecca a Venezia prof. Flavio Albanese è impresa ardua davvero. E l’ ho detto al Relatore: “Lei mi che ci ricordano una recente civiltà industriale. ha rovinato la carriera”. Una trentina di soci del Sta quindi a noi dare un valore aggiunto ai nolc Castelfranco Veneto e qualche ospite hanno stri sobborghi, migliorandoli in parte o mutanseguito con attenzione quanto ci veniva spiegadone l’aspetto per conferirgli una pennellata to e proposto; una lezione universitaria, un’indi umanità tramite l’aiuto di un qualcuno che troduzione ai problemi dell’architettura, un’ail tempo definirà come artista. E non saranno pertura all’arte pittorica, una porta spalancata solo architetti... per carità… alla psicologia, un orecchio attento alla musica. Ma ora voglio interrompermi per non confonC’era di tutto, a volte anche difficile da seguire. dere le idee creando un problema. Non posMa passando dai quadri ai monumenti, dalle so però non ricordare l’appassionata serie di note romantiche alla musica stridente di oggi, interventi e riflessioni degli astanti, a prova dalla letteratura dei secoli scorsi a quella atdell’alto indice di gradimento della serata. tuale, dal teatro antico a quello dissacrante di Tutti pronti, dunque, a rieducarci per comprenVicenza con “La lettera di S. Paolo ai Corinti”, dere ed aprirci all’arte contemporanea e per l’invito era sempre lo stesso: guardare avanti capire che ciò che non sembra bello oggi lo subendo minimamente il bagaglio storico che sarà magari domani e che ciò che assolutaci portiamo dentro per motivi di convivenza con mente bello non è lo potrà diventare per creare il nostro passato. quella continuità tra l’antico che è fuori e denAprirci al futuro. E qui, dopo che l’oratore patro di noi ed il moderno che è già arrivato e che reva essersi portato fuori tema, rientrava nel avrà una continua inarrestabile evoluzione. mondo dell’architettura con i suoi limiti e proPerò scusatemi: tra la “Vocazione di S. Matteo” blemi ma con le sue chiare affinità alle diverse in S. Luigi dei Francesi e certa arte che siamo manifestazioni del bello. abituati a vedere magari alla Biennale… beh… Mi ricorda un po’ quando si diceva in sede orio so da che parte stare. Ammetto volentieri l’idinistica, che le professioni sono tutte diverse, gnoranza. ma sotto altri aspetti uguali tra loro perché naFranco Largajolli scono tutte dall’uomo e per l’uomo. Così la diverse facce dell’ arte. ”Città storica e città moderna…convivenza o conflitto?”, questo il tema del discorso, che può essere letto come pittura, musica, letteratura di ieri e di oggi: conflittuali tra loro? Ma poi torniamo ancora alle città. Uno dice che il nostro castello è la cosa più bella che abbiamo, ma appena usciti dalle mura cala progressivamente l’interesse per scomparire con il degrado delle periferie. Allora Castelfranco diventa brutta, senza pensare che anche quelle sono frutto delle nostre necessità e di desideri realizzati, e centro Il professor Flavio Albanese nel corso della sua relazione della nostra quotidianeità.

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CLUB ROVIGO

CUCCIOLO IN DONO ALLA PROTEZIONE CIVILE

Giornata di apertura dell’anno sociale, quindi faccia a faccia col Primo Cittadino

Il cucciolo lion

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i chiama Lions ed è un cucciolo di Weimaraner donato dal club di Rovigo ai Carabinieri volontari del gruppo di Occhiobello, perché lo utilizzino come cane da soccorso. In realtà Lions ha appena tre giorni, gli occhietti ancora chiusi e non si sa se da grande sarà un giocherellone, un cacciatore o potrà davvero salvare qualche persona in difficoltà, ma il suo pedigrée parla chiaro. E’ figlio di due campioni del mondo in questa specialità nella quale il Bracco di Weimar si dimostra molto versato per temperamento, coraggio, resistenza, forza, velocità, e, aggiungiamo pure, bellezza. Perché da adulto acquista un mantello grigio e lucido, con

forme eleganti e snelle che ricordano il levriere. “Tra otto mesi, quando si concluderà l’anno sociale – spiega il presidente del Lions club, Renzo Moro- la sua addestratrice Yulita Wolny ci dirà se Lions potrà essere definitivamente arruolato nella Protezione Civile, a pieno titolo”. La consegna virtuale del cagnolino è avvenuta il 4 ottobre all’agriturismo “La Bisa” di Trecenta, dove il club ha celebrato l’apertura dell’anno sociale con una conferenza sul ruolo del volontariato nella Protezione Civile. Relatori e ospiti Monica Gambardella , responsabile per la Protezione Civile della provincia di Rovigo; Antonio Tocchio, coordinatore provinciale dell’associazione Carabinieri e Yulita Wolny, istruttrice delle unità cinofile da soccorso dell’associazione nazionale Carabinieri del Veneto. Un gruppo di volontari ha offerto una dimostrazione dell’attività di ricerca con l’utilizzo dei cani delle persone disperse nel bosco dell’agriturismo. In occasione della giornata di apertura, il presidente Moro ha illustrato il programma per l’anno sociale 2015-2016, i numerosi i service , con particolare attenzione ai temi delle nuove povertà e ai bisogni sociali della città. In un successivo incontro di studio e di conoscenza poi l’atteso faccia a faccia, all’hotel Cristallo, con il sindaco di Rovigo Massimo Bergamin, che ha illustrato il programma della nuova amministrazione per la città.

Rovigo: il presidente Moro presenta il programma annuale

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TREVISO - MOGLIANO

PROGETTI COMUNI PER I CLUB LIONS

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er la prima volta nella storia lionistica dell’area trevigiana i Lions club di Treviso e di Mogliano hanno celebrato insieme l’apertura dell’anno sociale. Un evento foriero di buoni propositi e di prospettive promettenti per sinergiche attività di servizio, al momento in fase di avanzata progettualità, da porre in essere per il territorio e nel territorio. Questa la chiave di lettura della cerimonia, “ampia” per il numero dei partecipanti e per la portata dei servizi che, nell’ambito di un rapporto di sussidiarietà con le istituzioni locali, i Lions intendono sviluppare. Intendimento recepito dal sindaco di Treviso che, nel suo indirizzo di saluto, ha voluto evidenziare, sottolineando la funzione di “ricettori” delle esigenze comuni svolta dai club. L’auspicio del primo cittadino ha trovato eco nelle parole del presidente di Zona, che tra le attività esposte, ha posto l’accento sull’acquisizione di defibrillatori con i quali dotare le strutture della città ove viene praticata attività motoria da bambini e ragazzi, ma non ne è prevista l’assegnazione. A questo intervento sono seguiti quelli dei presidenti dei cinque club della Zona, ciascuno ha presentato i propri service, tutti di alta valenza sociale, differenziati per area d’intervento: giovani, anziani, indigenti, arte, cultura e ambiente, ma legati dal filo conduttore della solidarietà e del primario

PADOVA JAPPELLI

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Carmine Minetti

DALLA VITE ALLA VITA

icono che qualche bicchiere di buon vino non fa male; alcuni dicono che fa anche bene; tutti sono d’accordo sulla necessità di evitare gli eccessi, ma non sempre è così. Lo ha dimostrato il club Padova Jappelli che, dopo aver visitato le cantine di alcuni soci, ha organizzato una “SERATA ETILICA” in famiglia mettendo all’asta il frutto delle razzie (virtuali). Non è stato difficile né faticoso. Per evitare spostamenti di bottiglie e rischio di doverle poi rimettere a posto, se invendute, le abbiamo fotografate. Due soci, esperti “sommelier”, hanno provveduto a preparare delle etichette con le

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interesse al bene della cittadinanza La serata è stata anche occasione e contenitore per altri due eventi: la solenne accettazione nel Treviso Sile di un nuovo socio ed il passaggio del martello tra i presidenti cedente e subentrante del Treviso E.Duse. Le conclusioni sono state tirate dal governatore, Giancarlo Buscato che ha invitato i club a seguire la strada tracciata dal nostro codice etico, sovvenendo ai bisogni più urgenti della comunità di appartenenza e mirando alla qualità dei service, animati da spirito di collaborazione,spinta motivazionale ed entusiasmo.

caratteristiche del vino ed il relativo costo base (in genere il 50% del prezzo commerciale). Un videoproiettore ha permesso a tutti i partecipanti di prendere facile visione del prodotto offerto. L’asta è state gestita da due validi banditori; agli acquirenti è stata consegnata la relativa etichetta con l’importo da versare. E’ stata una serata molto divertente e ovviamente diversa dal solito. Tutte le bottiglie sono state vendute ed il ricavato (1.805,00 euro) è stato donato al Centro di Aiuto alla Vita (CAV) di Padova. La buona VITE che aveva dato del buon vino permetterà di donare una VITA migliore ad alcune mamme


CLUB in difficoltà ed ai loro bambini nei primi mesi di Cos’è il CAV? I Centri di Aiuto alla Vita (in vita; parte della somma è stata già assegnata ad Italia ve ne sono oltre 250), sono associaziouna giovane del Bangladesh che darà alla luce ni di volontariato Onlus alle quali si rivolgono un maschietto in gennaio. Sto scrivendo a nome le mamme che hanno bisogno di aiuto: carTa3 del mio club che ha accettato di rendereDistretto noto rozzine, culle, latte, pannolini, generi alimenl’evento sia per far conoscere il CAV sia per sugtari, ecc., ma anche ospitalità ed aiuti di tipo PADOVA JAPPELLI gerire un buon metodo per evitare che del buon medico e talora legali. I CAV collaborano con DALLA VITE VITA vino resti non bevuto. il ALLA “PROGETTO GEMMA” (adozione prenataStiamo pensando di organizzare una seconda le a distanza di una mamma nel periodo preserata, questa volta dedicata alle “bollicine”; esnatale e nei primi mesi di vita del bambino). sendo però sono più costose richiedono una presenza maggiore. Se altri club o anche singoli pensano di associarsi all’evento, evento che credo resterà unico per molti anni, il Padova Jappelli sarà felice di brindare assieme; è sufficiente inviare una mail allo scrivente (cdimaggio@sirm. org) e, raggiunto un buon numero, organizzeremo la serata (nelle cantine già visitate abbiamo trovato prodotti molto, molto allettanti). Distretto Ta3

MONTAGNANA – ESTE HOST Cosimo di Maggio

50^ CHARTER CLUB MONTAGNANA – ESTE HOST

Dicono che qualche bicchiere di buon noncelebrare fa male; Nella prestigiosa sala dell’Hotel “Beatrice d’Este” i soci si sono vino riuniti per il 50°alcuni anno dicono d’accordo sulla necessità di evitare gli eccessi, ma non sempre è cos della costituzione del club. Presenti il governatore Mario Marsullo, il il post direttore MD Domenico Padova Jappelli dopo aver Messina ed il pdg Willy Pagani con che, tutti i presidenti di zona.visitato le cantine di alcuni soci, ha o ETILICA” in famiglia mettendo all’asta il fruttochedelle (virtuali). Il presidente Ernesto Ferla, nel suo discorso celebrativo, nell’evidenziare questarazzie sua “terza” Non è stato Per tra evitare di del bottiglie e presidenza rimarrà nei suoidifficile ricordi più né cari faticoso. per aver ottenuto, l’altro, il spostamenti riaccendersi nei soci rimettere invendute, le abbiamo Due soci, esp sentimento di orgoglioa diposto, essere se Lions; ha quindi ringraziato tutti ifotografate. soci per la calorosa partecipazione a tutte le riunioni. provveduto a preparare delle etichette con le caratteristiche del vino e Parole digenere compiacimento sono espresse dagli illustri ospitiUn ed videoproiettore infine, su proposta del il 50% delstate prezzo commerciale). ha perme presidente, sono stati insigniti Melvin Jones i soci Angeloofferto. Gemmo, quale socioèpiù anziano di prendere faciledella visione del prodotto L’asta state gestita da d sala dell’Hotel “Beatripartenenza alquale club, epiù Francesco Bacchion, quale appartenenza al club, e Francesco giovaneetichetta di età e di associazione, che acquirenti è stata Bacchion, consegnatasocio la relativa con l’importo da ver socio più giovane didi età diservice. associazione, si sono riuniti per E’ celeha dimostrato da subito la sua disponibilità all’attuazione particolari stata una serata molto divertente e eovviamente diversache dal solito. T

MONTAGNANA – ESTE HOST

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ORGOGLIO DEI SOCI PER LA 50a CHARTER CLUB

ella prestigiosa ce d’Este” i soci brare il 50° anno della costituzionevendute del ed ha dimostrato da subito la èsua disponibilità il ricavato (1.805,00 euro) stato donato al all’atCentro di Aiut Foto sotto (dida): Serata del 50° di fondazione del Montagnana – Este Host club. Presenti il governatore Mario Marsullo, tuazione di particolari service. La buona VITE che aveva dato del buon vino permetterà di dona alcune mamme in difficoltà ed ai loro bambini nei primi mesi di v il il post direttore MD Domenico stata già assegnata ad una giovane del Bangladesh che darà alla luc Messina ed il pdg Willy PagaSto scrivendo a nome del mio club che ha accettato di rendere noto l’ ni con tutti i presidenti di zona. il CAV sia per suggerire un buon metodo per evitare che del buon vin Il presidente Ernesto Ferla, nel suo Stiamo pensando di organizzare una seconda serata, questa volta de discorso celebrativo, nell’evidenessendo però sono più costose richiedono una presenza maggiore. S ziare che questa sua “terza” prepensano di associarsi all’evento, evento che credo resterà unico per m sidenza rimarrà nei suoi ricordi più sarà felice di brindare assieme; è sufficiente inviare una mail allo scriv e, raggiunto un buon numero, organizzeremo la serata (nelle cantine cari per aver ottenuto, tra l’altro, il prodotti molto, molto allettanti). riaccendersi nei soci del sentimento di orgoglio di essere Lions; ha Cos’è il CAV? I Centri di Aiuto alla Vita (in Italia ve ne sono oltre 250 quindi ringraziato tutti i soci per la volontariato Onlus alle quali si rivolgono le mamme che hanno bisogn calorosa partecipazione a tutte le latte, pannolini, generi alimentari, ecc., ma anche ospitalità ed aiuti di CAV collaborano con il “PROGETTO GEMMA” (adozione prenatale a riunioni. Parole di compiacimento periodo prenatale e nei primi mesi di vita del bambino). sono state espresse dagli illustri ospiti ed infine, su proposta del Cosimo di Maggio presidente, sono stati insigniti della Melvin Jones i soci Angelo GemSerata del 50° di fondazione del Montagnana - Este Host mo, quale socio più anziano di apVITA DEI CLUB - 59


TREVISO ELEONORA DUSE

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“IMPROVVISA MENTE” UN DISCO TUTTO DA ASCOLTARE PER VEDERE

l club Treviso Eleonora Duse ha presentato un concerto di improvvisazione musicale denominato “Improvvisamente, dal giorno alla notte” eseguito da due musicisti di fama internazionale, maestri di improvvisazione. Howard Levy e Donato Cuzzato, americano il primo, italiano il secondo, hanno realizzato con due soli strumenti l’effetto di un’orchestra invisibile, una cavalcata di note, di chiaroscuri per sentire, vedere e immaginare il continuo passaggio dal giorno alla notte. Howard Levy all’armonica e Donato Cuzzato al pianoforte si sono sfidati in una “singolar tenzone” in un concerto che si è tenuto lo scorso 31 ottobre 2014 all’Auditorium del Liceo Da Vinci di Treviso. Il programma non era concordato e non c’erano partiture. Non la solita rivisitazione di brani classici ma un pretesto per dare il via alle più sorprendenti improvvisazioni. A turno uno dei due musicisti ha

cominciato con un tema dando principio a quella che si potrebbe definire una sfida all’ultima nota con cambi di ritmo e di tonalità. Un concerto meraviglioso, l’essenza della musica: non riproduzione ma creazione continua. I Lions sono conosciuti nel mondo come i cavalieri della luce per la benemerita attività in favore dei non vedenti. Nell’ambito di questa attività il club Treviso Eleonora Duse distribuirà, attraverso il proprio circuito, quest’opera utilizzandone il ricavato per finanziare un programma di attività di prevenzione della cecità, di visite oculistiche presso residenze per anziani e programmi di riabilitazione per non vedenti ed ipovedenti. Chi fosse interessato ad avere il CD con la registrazione del concerto potrà contattare la segreteria del Club al seguente indirizzo mail: duse.tv.segreteria@gmail.com Giorgio Cazzaro

ESTE COLLI EUGANEI

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ALLA SCOPERTA DI BUDAPEST

n nutrito gruppo di soci del padovano ha aderito alla proposta del presidente Umberto Gazzola del club Este - Colli Euganei di visitare l’Ungheria. Il gruppo, partito da Este, è stato accolto all’arrivo da un’esperta guida locale, che li ha seguiti durante tutta la permanenza nel Paese. Le giornate sono volate via veloci, alla scoperta delle bellezze architettoniche della città, in gran parte eredità del periodo di appartenenza all’impero austriaco. Suggestiva la navigazione notturna sul Danubio: i ponti e gli edifici illuminati hanno regalato emozioni che resteranno nei ricordi di ognuno. Il momento più significativo del viaggio ha avuto luogo durante la terza giornata, quando si è realizzato l’incontro con una delegazione Lions ungherese, guidata dal vice governatore Istvàn Zsolt, del club di Mikolc, durante il quale c’è stato modo di fare conoscenza e scambiare esperienze lionistiche. I loro club Lions hanno una storia più breve di quella italiana, essendo nati a partire dai primi anni novanta, in seguito al cambio del regime. Il Distretto di cui Zsolt è governatore per il 2015-2016 è il D-119, che è anche l’unico in Ungheria e raggruppa una cinquantina di club, collocati principalmente in Bu-

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dapest e nelle città maggiori. I service in cui si impegnano sono quelli internazionali, ma declinati nel locale: programmi per prevenire le dipendenze (hanno aderito al Lions Quest), progetti per la cura e la prevenzione dalla cecità (screening per i non vedenti con un pullmino che gira nei paesi della puszta, acquisto di computer e software per i non vedenti, installazione di semafori con dispositivi di segnalazione acustica…), interventi di beneficenza per aiutare famiglie in difficoltà. Il tradizionale scambio di guidoncini ha chiuso la serata. Durante il ritorno, piacevole sosta sul lago Balaton rima di rientrare ad Este. Valentina Danese


CLUB TREVISO ELEONORA DUSE

I

I LIONS APPRODANO AD EXPO AQUAE A VENEZIA

l 6 giugno 2015 presso l’auditorium di EXPO Aquae di Venezia è stato presentato il progetto “Pescheria, roste che illuminano” attuato dal club E. Duse di Treviso. Ha condotto l’evento il giornalista Maurizio Dainese alla presenza dei responsabili dell’EXPO, dei rappresentanti del comune di Treviso, dei dirigenti scolastici degli istituti superiori di Treviso partecipanti alla realizzazione del progetto, ma soprattutto alla presenza di una folta rappresentanza di studenti. Contemporaneamente si è aperto un padiglione riservato ai Lions dove sono presenti: un plastico che rappresenta l’aspetto definitivo della Pescheria di Treviso dopo gli interventi previsti, alcuni poster che illustrano la storia del progetto e le sue caratteristiche ed un video con interviste ai protagonisti della fase preparatoria di questa iniziativa. Il progetto soddisfa molte delle indicazioni che i pdg Chiara Brigo e Mario Marsullo hanno indicato come linee guida: Programmazione pluriennale: il progetto ideato ed abbozzato nel 2013, ha completato, quest’anno, la fase di progettazione e prevede la sua realizzazione a partire da settembre 2015, con durata successiva di uno o più anni a seconda delle risorse disponibili. Servizio per la collettività: la realizzazione del progetto consente alla cittadinanza di fruire di una nuova sistemazione

illuminotecnica dell’area con risparmio energetico. Rispetto dell’ambiente: il progetto si inserisce appieno nel programma EXPO 2015 “Energie per la vita”. Rapporti con le istituzioni: la realizzazione avviene in luogo pubblico e vede il coinvolgimento dell’assessorato comunale all’ambiente e di quello alla pubblica istruzione. Coinvolgimento degli istituti scolastici superiori, degli studenti, delle associazioni operanti nel territorio. Coinvolgimento e cooperazione con imprese e privati per la realizzazione tecnica del progetto. Questo progetto ha visto una lunga fase di recupero storico di notizie e dati tecnici con il coinvolgimento di esperti come Ippolito Zucchegna e di studenti. Ha avuto l’approvazione dell’architetto Toni Follina che ha realizzato il progetto dell’attuale sistemazione urbanistica della Pescheria e che vede un’estensione e un completamento del suo disegno. La cooperazione tra studenti, tecnici ed esperti dei vari settori sta promuovendo una serie di idee che vogliono portare la Pescheria ad essere un piccolo polo tecnologico di progettazione e di sperimentazione di tecnologie per un risparmio energetico ecosostenibile nel pieno rispetto della storia e del valore artistico del luogo. Giorgio Cazzaro

PADOVA E. CORNARO PISCOPIA

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CHARTER NIGHT DELLE CORNARINE

n un clima festoso il club ha dato il via, a Selvazzano Dentro, all’anno lionistico, alla presenza del governatore Giancarlo Buscato e del pdg Gianluigi Recarti, accompagnati dalla presidente di circoscrizione Rosabianca Guglielmi,del presidente della zona E Mario Fasulo, rappresentanti di altri club e di club service padovani, tra cui Soroptimist ed InnerWheel. Citando il pi Yamada, il governatore si è soffer-

mato sull’importanza della dignità di tutti gli essere umani, in particolare dei bambini, che deve sempre essere rispettata e tutelata, consegnando riconoscimenti internazionali a Ester Terrin, Angela Carraro, Giuliana De Santis e Rosella Cannella. Ha quindi spiegato il motto”tendere la mano oltre l’orizzonte” e le immagini della barca a vela e del faro del Cavallino del suo guidoncino, scelte come metafore dell’andare,

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del viaggio, del cambiamento e dell’indirizzare il percorso oltre i limiti personali con coraggio, disponibilità e comprensione, simboli intessuti di riflessioni personali e memorie familiari. Durante la serata è entrata nel club una nuova socia, il notaio Ana Elisa Martì Garro, di origine argentina, un’investitura che ha permesso di sottolineato gli scopi e l’etica Lions, la la solidarietà e l’impegno dei Lions in un clima di amicizia, condivisione e rispetto. Infine la presidente Arianna Caccaro ha presentato sinteticamente il programma dei service del club, tra cui “Conoscere la Sordità”, presentato con un video dell’inno italiano mimato da bambini nella Lingua dei Segni. Daniela Bobisut

Il DG Giancarlo Buscato con le “cornarine”

CONTARINA DELTA PO

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IL TRAGHETTATORE

ambio della guardia alla guida del club. Il nuovo presidente è Alessandro Paganin, imprenditore portovirese, attivo nell’associazionismo e nel volontariato (“di questi tempi, dare una mano ai bisognosi è un dovere civico, sia pure con discrezione e senza proclami”). E’ quasi naturalmente approdato nei Lions, che fanno del servizio la propria missione, presentato dal socio Mauro Mormile. Lo abbiamo intervistato. Presidente Paganin, una prima reazione per l’incarico assunto? Non nascondo una certa preoccupazione, ma sono molto fiducioso perché so che potrò contare su tutti i soci che mi hanno dato la loro fiducia e assicurato il fattivo contributo per il buon esito dell’anno sociale. Dobbiamo farlo tutti, in spirito di collaborazione! Può darci qualche anticipazione sul programma? Il programma è un cantiere aperto, e lo costruiremo con il contributo e i suggerimenti dello staff e di tutti i soci. Non abbiamo fretta, ma puntiamo ad andare lontano. Per questo, non sarà “l’anno del presidente”, ma l’anno della valorizzazione e del coinvolgimento dei soci: un cambiamento impegnativo, ma necessario. C’èun’idea di fondo che lega il progetto Lions 2015/16? Il Lions è noto nel mondo per il motto “We Service”, “noi serviamo”: l’attenzione ai bisognosi, la promozione del territorio, i rapporti con le realtà vive del nostro Delta sono le linee guida su cui vogliamo lavorare. Anche altre associazioni hanno obiettivi analoghi. La differenza la fa il respiro internazionale del Lions International. Quando un milione e mez-

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zo di soci sparsi in quasi 200 nazioni del mondo decidono di affrontare – solo per fare qualche esempio – la vaccinazione di milioni di bambini contro il “morbillo” o di debellare la “cecità da fiume”; quando centinaia di migliaia di ragazzi lavorano sul “Poster per la Pace” e un numero Il presidente Alessandro Paganin sempre crescente di Nazioni accoglie l’idea del nostro geniale Mino di Maggio, che inventa il “Progetto Martina”, ovvero porta gratuitamente fior di medici professionisti nelle aule dei nostri istituti scolastici superiori per educare i ragazzi alla prevenzione di tumori tipici dell’età giovanile: beh, allora si può comprendere dove sta la differenza di appartenere a una così grande famiglia! Eppure si parla di emorragia di soci... Il Lions vive fino in fondo il contesto socio-culturale in cui tutto - la cultura, l’economia, la politica - rischia di essere travolto dalla grande crisi. Dipende da noi: se farci condizionare dalla crisi, rinchiudendoci in noi stessi, o affrontarla a viso aperto, per ripartire più forti di prima. Il mio vero ‘Service’, a ben vedere, quest’anno sarà proprio questo! Orazio Bertaglia


E HOST Distretto Ta3 Mestre Host

MESTRE HOST

CLUB

Una medaglia in bronzo suggella 60 anni di attività

uto del club alla MEDAGLIA settimana mondiale Lions 2015 UNA IN BRONZO

Il club Mestre Host è presente a Mestre da ben 60 anni, incidendo profondamente, con la sua attività e presenza, nelle vicissitudini urbanistiche, nella storia e nell'evoluzione sociale della città. Per riassumere e testimoniare il pluridecennale traguardo raggiunto nell'anno lionistico 2014/15, il presidente del club Giampaolo Rallo ha messo in campo varie iniziative, fra cui il conio di una speciale medaglia bronzo, eseguita dall'artista Giuseppe Grava (trevigiano di fama Marco, del scultura “bòcolo”, della Salute, del Redentol club Mestre Host è presente a Me-in internazionale, diploma numismatica del 1966-Scuola del Castello stre da ben 60 anni, incidendo pro-Sforzescore, della eRegata Storica,prodotte dellaperSensa, etc). Ladi Milano numerose medaglie Enti ed Istituzioni di Veneziasotto e Diocesi di Vittorio Veneto, Museo Bottacin di fondamente, con la sua attività e pre-Patriarcato medaglia raffigurata, 70 mm. di diametro, Padova e Johnson di Milano, il premio Mazzotti, la Scuola Enologica di senza, nelle vicissitudini urbanistiche,Conegliano riporta neldi dritto piano il simbolo del e la Città Venezia in perprimo le feste di San Marco, del “bòcolo”, delLions Redentore, della Regata Storica, Sensa,Lions etc). club nella storia e nell’evoluzione sociale della città.della Salute, club e lungo il bordo ladella scritta: medaglia sotto Host; raffigurata, mm. di diametro, riportadella nel dritto in Per riassumere e testimoniare il pluridecen-La Mestre nel70rovescio il simbolo città, primo piano il simbolo del club Lions e lungo il bordo la scritta: Lions cioè il municipio Mestre il suo stemma nale traguardo raggiunto nell’anno lionisticoclub Mestre Host; nel rovescio ildi simbolo della con città, cioè il municipio di il suo stemmaemedioevale lungo il bordo la dicitura19551955medioevale lungo ile bordo la dicitura 2014/15, il presidente del club Giampaolo Ral-Mestre con SESSANTANNI DI SERVIZIO LIONS PER LA CITTA' DI lo ha messo in campo varie iniziative, fra cui2015 2015 SESSANTANNI DI SERVIZIO LIONS MESTRE.

SUGGELLA 60 ANNI DI ATTIVITÀ

Mestre Host ha voluto, a suo modo, partecipare al Lions Day nell'ambito della iale Lions, per la quale in tutto il mondo i club si preoccupano della salute, della truzione e del benessere delle persone e, soprattutto, dei bambini emarginati, e per il delle loro condizioni di vita per coloro che vivono in circostanze avverse. ento, che rientra anche nella Sfida di service per il centenario, riunisce i Lions di o in una settimana di service anche come solidarietà a chi, in questo momento sa in stato di necessità, primi fra tutti i molti italiani che, colpiti dalla crisi, si vedono dere aiuto allacomunità. stito uno specifico gazebo in piazza Ferretto, con numerosi soci attivi che si sono il conio di una speciale medaglia in bronzo, PER LA CITTA’ DI MESTRE. doveroso spirito di servizio nellaGrava raccolta eseguita dall’artista Giuseppe (trevi-fondi, attuata attraverso la corresponsione giano di confezione fama internazionale, diploma scultuna originale di “misticanza” e che ha raccolto significative donazioni. Il ra numismatica del 1966-Scuola del Castello lto è stato consegnato il 30 giugno scorso alla mensa Sant'Antonio dei Padri Sforzesco di Milano e numerose medaglie Mestre.prodotte per Enti ed Istituzioni - Patriarcato di

I

Venezia e Diocesi di Vittorio Veneto, Museo Bottacin di Padova e Johnson di Milano, il premio Mazzotti, la Scuola Enologica di Conegliano e la Città di Venezia per le feste di San

presidente uscente Giampaolo Rallo consegna il ricavato del Lions Day, destinato alla mensa dei di Frate Paolo dei Cappuccini di Mestre.

CONTRIBUTO DEL CLUB ALLA SETTIMANA MONDIALE LIONS 2015

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nche il club Mestre Host ha voluto, a suo modo, partecipare al Lions Day nell’ambito della settimana mndiale Lions, per la quale in tutto il mondo i club si preoccupano della salute, della crescita, dell’istruzione e del benessere delle persone e, soprattutto, dei bambini emarginati, e per il miglioramento delle loro condizioni di vita per coloro che vivono in circostanze avverse. Lo speciale evento, che rientra anche nella Sfida di service per il centenario, riunisce i Lions di tutto il mondo in una settimana di service anche come solidarietà a chi, in questo momento economico, versa in stato di necessità, primi fra tutti i molti italiani che, colpiti dalla crisi, si vedono costretti a chiedere aiuto allacomunità. Il club ha allestito uno specifico gazebo in piazza Ferretto, con numerosi soci attivi che si sono dedicati con il doveroso spirito di servizio nella raccolta fondi, attuata attraverso la corresponsione di offerta per una originale confezione di “misticanza” e che ha raccolto significative donazioni. Il ricavato raccolto è stato consegnato il 30 giugno scorso alla mensa Sant’Antonio dei Padri Cappuccini di Mestre.

Il presidente uscente Giampaolo Rallo consegna il ricavato del Lions Day, destinato alla mensa dei poveri, nelle mani di Frate Paolo dei Cappuccini di Mestre.

VITA DEI CLUB - 63


LEO DISTRETTO TA1

A

AMICIZIA ED UNITA’ DI INTENTI

tre mesi dall’inizio di quest’avventura mi trovo a scrivere, in veste di residente distrettuale Leo, in quest’importante rivista, che in passato ho spesso letto, con attenzione particolare alle pagine dedicate a noi giovani. In essa ho trovato sempre tanti spunti di riflessione e grazie alla sua lettura ho potuto conoscere in modo più approfondito il mondo Lions dei nostri “Distretti Ta”. Anche noi Leo, da parecchi anni, ci troviamo a discutere sul significato dell’unità dei nostri distretti. Pur non essendo più uniti dal punto di vista amministrativo, infatti, non possiamo negare come spesso ci si “muova” con sintonia. Al di là dell’amicizia che ci lega (anche perché siamo evidentemente più agevolati negli spostamenti e, quindi, più propensi a stringere amicizie con persone “vicine”), dobbiamo riscontrare un’unità di intenti e di vedute che solo in gruppi affiatati e coesi è possibile riscontrare. Noi soci dei Distretti Leo Ta1, Ta2, Ta3 e Tb stiamo riscoprendo il valore della partecipazione attiva, armonica e concorde anche agli eventi multidistrettuali, dove quattro distretti insieme, che contano ben 50 club e 625 soci, pesano molto più di un distretto isolato. Le due assemblee a “T Uniti” che organizziamo nell’arco dell’anno, a rotazione nei nostri territori, sono un’occasione imperdibile,

non solo per conoscere tanti soci Leo, ma anche per condividere esperienze e idee da “esportare” nei distretti limitrofi. Dico di più: ci siamo attivando per promuovere un’attività, ovvero un tema operativo, che ci coinvolga tutti, da Trieste a La Spezia, da Bolzano alla laguna veneta. Certamente ci riusciremo!!! L’augurio che faccio a voi tutti, lettori Lions, è di vivere il lionismo così come viviamo noi il leonismo: con gioia, spirito di squadra, fratellanza ed UNITÀ. Cor unum et anima una. Alberto Tiziani (Presidente Distretto Leo 108 Ta1)

Incontro a Firenze dei presidenti distrettuali Leo

64 - LA VITA DEI LEO


I LEO LEO DISTRETTO TA2

IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE MATTEO PALU’

Cari Lions, in questa particolare occasione, vi porgo il mio saluto e quello di tutti i Leo del distretto. Si potrebbe dire che, l’anno scorso, il distretto Leo sia partito “un po’ diesel” e sia arrivato col fiatone; più di qualcuno tra di voi se ne sarà sicuramente reso conto. Questa partenza diesel e questo fiatone si sono dovuti essenzialmente ad un progressivo venir meno della comunicazione tra il direttivo, gli officer e i club, una complicazione che potremmo definire fisiologica, di certo non nuova al mondo Leo ed alle sue istituzioni, qualcosa che, di tanto in tanto, ci ricorda il valore assoluto della comunicazione del nostro network. Quest’anno, invece, siamo partiti con nuove idee e progetti e abbiamo ritrovato la motivazione e l’entusiasmo che si erano persi. Il nostro lavoro è stato suddiviso in varie fasi: inizialmente abbiamo deciso di risolvere il problema “comunicazione” tra i vari club realizzando una Mailing List distrettuale che possa raggiungere tutti i soci con le diverse notizie delle iniziative svolte dal distretto, dai singoli club Leo e Lions; la fase successiva, si sta invece concretizzando con la progettazione di vari service. Il principale è il Leo4Children, un service molto sentito da noi Leo che punta, attraverso una raccolta di fondi, all’acquisto di Kit ludici e me-

dici per i reparti pediatrici e neonatali degli ospedali italiani. A tutt’oggi, sono stati raccolti, in due anni, oltre 100.000 euro. Presto sarà consegnato il primo kit nel nostro distretto al centro di riferimento oncologico di Aviano, mentre sono già stati avviati dei contatti per la consegna di un secondo Il presidente Leo kit all’ospedale Burlo di Matteo Palù Trieste. Il secondo service si chiama “Scienza in Piazza” ed ha l’obiettivo di organizzare una mostra scientifica raccontata dai giovani ricercatori di un istituto di ricerca che tratterà come tema il DNA. Da questo si svilupperanno una serie di exhibit in cui si tratteranno varie tematiche quali l’ingegneria genetica, i raggi X e la ricerca in laboratorio. Infine, cercheremo di gettare delle basi forti attraverso la formazione e l’impegno di tutti per fare in modo che la situazione di stallo verificatasi lo scorso anno non ricapiti più. Sono certo che, quest’anno, sentirete, spesso, parlare di noi. Grazie”.

LA VITA DEI LEO - 65


LEO DISTRETTO TA3

I

CAMBIARE SEMPRE PER NON CAMBIARE MAI

ntervenendo al congresso Lions di apertura il presidente distrettuale Massimiliano Dalla Dea ha ricordato i momenti di approccio al mondo Leo, quando ha respirato il clima di amicizia, la vitalità e l’entusiasmo, la “voglia di fare” che regnava in quel “gruppo di amici”, pronti a sacrificare il proprio tempo per una causa così meritevole. Da allora è stata una crescita continua; e così sarà ancora. Il motto LEO (LEADERSHIP, EXPERIENCE, OPPORTUNITY), riassume “tutto quello che un socio può sperimentare durante la sua vita associativa praticando la leadership - e il lavoro in squadra - dando e ricevendo opportunità, vivendo esperienze che riescano a formarlo quale persona in grado di promuovere gli alti valori che Leo e Lions, in tutto il mondo, perseguono”. Le difficoltà sono innumerevoli ed ha volte viene voglia di chiedersi “ma chi me l’ha fatto fare!” Il motto di questo anno sociale, si prefigge di aumentare e stimolare la partecipazione attiva dei soci, seguendo il concetto “Cogliere opportunità per vivere esperienze”, con l’intento di formarsi e di crescere, favorendo l’enorme ricambio generazionale in atto, in un momento di crisi dell’associazionismo. La vita scorre veloce, i 30 anni arrivano rapidamente; una ragione in più per vivere appieno questa esperienza affascinante, una grande opportunità da non perdere per non dire poi “l’avessi fatta prima!” “E’ forse proprio questo ciò che andrebbe evitato con tutti i soci più giovani del Distretto” ha aggiunto, ricordando una frase di Tim Cook riferita ai neolaureati: “Le retrovie non sono il posto in cui va vissuta la vostra vita. Il mondo ha bisogno che voi scendiate nell’arena. Ci sono problemi da risolvere, ingiustizie a cui si deve mettere fine. Persone che sono ancora perseguitate, malattie che necessitano una cura. Non è importante quello che farete in futuro, il mondo ha bisogno ora della vostra energia. Della vostra passione, impazienza del progresso. Pertanto non evitate i rischi e abbandonate il cinismo”. E’ dunque importante richiedere la disponibilità ai soci, ricordare l’impegno morale che ci siamo volontariamente assunti, ma allo stesso tempo è importante dare il proprio contributo e partecipare attivamente e in maniera

66 - EDITORIALE

responsabile alla vita dei club. Nel mondo molti lottano con tutte le forze per avere anche una sola opportunità; noi, al contrario, spesso non riusciamo a sfruttare appieno le tante opportunità che abbiamo. “Prendiamoci le nostre responsabilità; il Leo, quale palestra di vita, offre sempre una seconda possibilità. Sbagliare è umano ma solo rischiando e provandoci potremo scoprire di cosa siamo realmente capaci.” I service hanno senso solo se ambiziosi; con il lavoro di gruppo si potranno raggiungere: “Il team e il leader, due concetti che si sposano l’uno con l’altro e che sono profondamente radicati sia nella cultura Leo che nella cultura Lions”. E’ importante “sviluppare le doti di leadership” per rispondere agli impegni presi nell’atto di accettare la carica, ma anche riuscire a motivare, stimolare e coinvolgere; in poche parole essere sia guida ma anche gregario di un gruppo che può e deve muoversi compatto verso il raggiungimento degli obiettivi che ci prefiggiamo”. I Leo sono una risorsa futura del Lions, ma anche un presente importante, in grado di configurarsi come un importante bacino di crescita per immettere risorse e idee nuove proprio nel mondo Lions, sono un incubatore di energia, entusiasmo e nuove visioni, in grado di innovare il lionismo. “Un’unica famiglia, quindi, dove ognuno ha un ruolo importante per raggiungere il fine principale: servire insieme”.


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