Scopri le Marche, terra di storie e avventure

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Scopri

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Marche

terra di storie e avventure

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TI DIVER

MAPPE

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Provincia ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... Con chi ho visitato le Marche: Mamma

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S e vis it attacca qui u na m o stra biglietto c i di fianco il ome ricordo !

legenda

Attività sul posto

Curiosità

Giochi

Approfondimento

Web


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Scopri

le Marche

terra di storie e avventure

Soluzione a p. 46

a c r e C chio! Pic

GIO C

O

Io s ono il P icc dell hio, eM i l sim arc le p bolo he . opo Tan lazi tra ti s dizi oni eco one Sab li fa dur ine di s ant , ave egu ei van ire loro o la im u spo na ovim nim sta ent men ale I Pi i pe gui ti e cen r sa da i nte i so per r no s pre e d tar tati ove pro ne diri f ur prio bi, h ger me: Tu r s a i n . i no s l pi ius cch cir egu io v ai a ito erd seg pag e. uirm ine i fr dell a le ag uid a?

Testi di Lorenza Cingoli e Martina Forti Illustrazioni di Elisa Rocchi


Divertimappa

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Vita di Mare da pag. 6

Divertimappa

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Quattro passi nella Storia da pag. 20

Divertimappa

Un tuffo nella Natura da pag. 36

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ATTRAVERSO I SECOLI Le Marche furono abitate fin dall’epoca dei cavernicoli. Con l’Età del Ferro arrivarono i Piceni, valorosi guerrieri che si spostavano in cerca di nuove terre. Quando i Galli Senoni invasero la regione a nord, di certo i Piceni non furono contenti, ma in seguito si allearono con loro per combattere contro i Romani. Poi ci furono guerre contro i Sanniti e altri popoli italici. Con la dominazione romana passarono di qui anche i Cartaginesi comandati da Annibale, il generale che aveva attraversato le Alpi con gli elefanti. Proprio sulle rive del fiume Metauro, i Cartaginesi subirono una sconfitta durissima. Scorrevano i secoli, arrivarono i Goti, i Bizantini, i Longobardi… Non si riusciva mai a star tranquilli!


GIO CO Nel Medioevo molti Comuni marchigiani divennero potenti. Il porto di Ancona era uno dei più importanti dell’epoca. Nel XIV secolo iniziò il periodo delle Signorie e le grandi famiglie nobili si spartirono il dominio dei territori. I da Montefeltro, divennero i Signori di Urbino, con una reggia tra le più belle e sfarzose d’Italia. A Fano e Pesaro comandavano i Malatesta, gli Sforza, sempre a Pesaro i da Varano, a Camerino e a Urbino, dopo i da Montefeltro arrivarono i Della Rovere. Gli anni correvano, la Regione divenne parte dello Stato della Chiesa, passò sotto la dominazione napoleonica e tornò ancora sotto il dominio del Papa. Dopo la battaglia di Castelfidardo, nel 1861 entrò a far parte del Regno d’Italia.

Scopri quant’ è

lontana A ncona dalle città sulle frecce e scegli la risposta giusta.

da Parigi: a) 1700 km b) 1289 km c) 1020 km

da Palermo: a) 1052 km

c) 1121 km

Soluzione a p. 46

b) 1400 km

Si rac con Asd ta c rub he ale, Ann frat ibal e e llo d , ve insi nne i eme sco Car al s nfit tag u o t o ines ese rcit i, pe si u o di rch bria é le car vine ono tru llo b ppe c o n il ianc buo o pr viti n gni odo tto sull dai e ri fium v e eM del etau ro. 3


Le tue guide...

C

iao, mi chiamo Gioachino Rossini e sono nato a Pesaro nel 1792. Ora sono ancora un bambino, ma diventerò presto un grande compositore. Ho in mente certe arie d’opera su Cenerentola, su una gazza ladra e su un barbiere di Siviglia, che sono sicuro mi renderanno celebre. La musica mi piace molto, ma mi piace altrettanto cucinare, in effetti “non conosco occupazione migliore del mangiare!” Il mio piatto preferito è il tacchino ripieno di tartufi. Sarò la tua guida nella Prima Divertimappa e insieme andremo alla scoperta dei 173 chilometri di costa della mia bellissima regione. Non preoccuparti, troveremo sempre il tempo di fare una buona merenda!

Per il suo modo di dirigere, Gioachino Rossini viene chiamato anche con il nome di un aggraziato uccello.

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Quale?

il fenicottero

o Scopril tti u t unendo i in t n i pu .. i. t a r nume

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13 12

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il Cigno

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il Colibrì

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per scoprire la regione Marche

M

i presento, sono Raffaello Sanzio e sono nato a Urbino nel 1483. Ti piace dipingere? Io non faccio altro! Del resto mio padre, Giovanni Santi, è un pittore e ha una bottega piena di allievi, così ho imparato fin da piccolo a tenere in mano un pennello. E poi nella mia città c’è un palazzo bellissimo dove hanno lavorato alcuni dei più grandi artisti del Rinascimento e ho potuto studiarli. Non per essere immodesto, ma anche io me la cavo piuttosto bene. Quando sarò grande andrò a lavorare a Roma, sono sicuro che combinerò qualcosa di buono. Per ora mi godo la bellezza dei colli delle Marche, pieni di castelli, fortificazioni e storie da raccontare. Se vieni con me, sarò la tua guida nella Seconda Divertimappa.

C

he bella la luna, che belle le stelle, i prati, i colli, gli uccellini che volano sul mio davanzale, soprattutto i passeri… Non rimani anche tu colpito dalla vastità e dalla bellezza della natura? Io ne sono incantato. Il mio nome è Giacomo Leopardi e sono nato a Recanati nel 1798. Nella grande biblioteca di mio padre ho letto e studiato centinaia di volumi e fin da piccolo ho cominciato a scrivere e a comporre poesie. L’ispirazione qui non manca di certo, dovresti vedere che meraviglia sono i boschi, le valli, le montagne e i fiumi di questa terra. Anzi, lo scoprirai tu stesso, se verrai insieme a me a spasso per la Terza Divertimappa.

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Divertimappa

1 Vita di Mare

Ti darai appuntamento sotto una palla gigantesca, pedalerai lungo una pista ciclabile di 7 chilometri e ti spaventerai di fronte ad una grande faccia di Medusa. Assisterai a un colorato Carnevale, passeggerai tra le rovine di una città romana e �coprirai dove arrivarono i Galli Senoni. Visiterai una città a forma di gomito, scoverai il leone di pietra che azzannò un pirata, conoscerai una storica eroina e incontrerai un personaggio molto famoso. Sguazzerai nelle acque di una baia meravigliosa, ascolterai la storia di “Due Sorelle” e ti sazierai di deliziosi frutti di mare. Scruterai lo stesso paesaggio di un grande poeta, vedrai una casa che si dice abbia volato e ti divertirai a un Festival teatrale. Riderai in un museo proprio buffo, ammirerai un’infinità di conchiglie, ascolterai molte musiche diverse.

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IL MARE IN CENTRO

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SETTE CHILOMETRI DI BLU

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LUNGO LA COSTA

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NEL REGNO DEI GALLI

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IL GOMITO D’ITALIA

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DUE SOLI, UNA CITTA’

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VITA DI SCOGLIERA

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UN MONTE A COLORI

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GIORNI DA POETA

10 UNA CASA CHE VOLA? 11 DOVE VANNO I MARINAI 12 A TUTTA MUSICA!


I cappe lletti sono u na s orta di tor tellin i che mang si iano, sopra in bro ttutt o d o , ne i gior festa ni d i . Han no la forma di u n picco lo cappe llo.

Parco di Monte San Bartolo

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1

2

Pesaro

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Fano

Marotta

Mondolfo

Urbino

4 Senigallia

Suasa

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6 Ancona 7

Monte Conero Jesi Maiolati

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Portonovo - Due Sorelle Sirolo Numana

8 Castelfidardo Loreto

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Recanati Fabriano

Porto Recanati

9 Civitanova Marche

Macerata Porto Sant’Elpidio

Fermo

ella me d el Il no ato n a eèn n era l o i ” Reg arca ni m i “ m a o d ,l on i oevo i c d . e e M pero nfi n di co no Im a a a, n m n o o z R Anco acro a di i c d r d el S a a l m q u el no la mo e nel r C’era e e t F i la di ro un q u el no enne taro no. V i r e i d ven e Ca m o ecol e”. XI X s arch “le M

Cupramarittima

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Grottammare San Benedetto del Tronto

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Ascoli Piceno

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Rocca nza Costa za fortez è una ne e, ven gnabil u p s l e in ire ne ostru c a t t fa dagli cento o r t t a Qu quel che a Sforza avano domin tempo à. la citt

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IL MARE IN CENTRO

La spiaggia a Pesaro è vicinissima al centro storico, puoi scorgere il mare già da Piazza del Popolo. Percorri via Rossini e fai un salto alla Cattedrale. Sotto il pavimento, riparati da lastroni di vetro, scoprirai degli splendidi mosaici che appartenevano a una basilica paleocristiana. Se ti viene fame, non perderti la piadina, la sfoglia rotonda che viene farcita con salumi, verdure e formaggio. La troverai un po’ dovunque. Gnam!

TUTTI IN VILLA

Un vero gioiello rinascimentale è la Villa Imperiale, immersa nel Parco di Monte San Bartolo. Nel ‘500 i Duchi Della Rovere fecero decorare tutte le sale con splendidi affre-

schi, mentre all’esterno vennero realizzati giardini, colonnati e terrazze. Scalinate maestose e fontane anche a Villa Caprile, nel giardino potrai assistere a meravigliosi giochi d’acqua. Nel Museo delle ceramiche (all’interno dei Musei civici), tra vasi, piatti, sculture, c’è un tondo maiolicato alto ben due metri. Rappresenta una testa di Medusa, la donna dai capelli di serpente della mitologia greca che impietriva chi osava guardarla. Sembra che per realizzar-

GI O

CO

Usa la, il ceramista cchio e uno spe Ferruccio Meno qui il tu disegna garoni abbia lli e p a c con i copiato i proritratto ! e t rpen di ssse pri lineamenti. Prova anche tu.

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SETTE CHILOMETRI DI BLU

Alcune città hanno la metropolitana, Pesaro ha la Bicipolitana, più di 80 Km di piste ciclabili che permettono di raggiungere praticamente ogni zona. La città è pianeggiante, l’ideale per andare in bicicletta! Il litorale è lungo ben sette chilometri e, vicino alla riva, sul Piazzale della Libertà, vedrai una grande sfera di bronzo che sembra galleggi sulla superficie di un laghetto. È opera dello scultore Arnaldo Pomodoro, ed è considerata il simbolo della città. Accanto alla sfera scoprirai un altro gioiello, il Villino Ruggeri, una palazzina verde e bianca in stile liberty. Guarda bene le decorazioni, riconoscerai fiori e foglie di tante forme diverse, però ci sono anche dei pesci e delle aragoste! Riesci a vederli?

Procedimento:

A ll’inizio ate c’è la dell’est dei bianca 1/2 notte sere per tre bambini, ie di p si riem la città tacoli , ri, spet laborato dicati tutti de giochi, iccoli. ai più p

I passatelli I passatelli sono una tipica

Mescola il parmigiano con il pangrattato, la noce moscata, il sale e la scorza di limone, per ultimo le uova già sbattute.

Fai una palla con l’impasto e mettilo in frigo per mezzora.

ricetta

del-

la cucina povera. Un

tempo per prepararli

bastava un po’ di pane raffermo. Vuoi

provarci

anche

tu?

ingredienti:

Se non hai l’apposito attrezzo, puoi ottenere i passatelli con un semplice schiacciapatate.

Poi fatti aiutare da un adulto a cuocerli nel brodo.

120 gr di pangrattato, 120 gr di parmigiano grattugiato, 3 uova, sale, noce moscata, scorza di limone, 1 litro di brodo. 9


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LUNGO LA COSTA

Ampie spiagge, acqua limpida e fondali bassi pieni di pesciolini, granchietti e vongole, sul litorale marchigiano puoi divertirti e sguazzare quanto vuoi. E al tramonto puoi fare una passeggiata a Fano, una cittadina importante fin dall’antichità. Qui infatti sbucava sul mare la Via Flaminia, la strada consolare che collegava Roma all’Adriatico. Un posto così meritava una porta d’accesso maestosa, tanto che l’imperatore Ottaviano Augusto, nel 9 d.C, fece costruire un grande arco con due passaggi laterali e uno centrale. L’arco di Augusto è il simbolo di Fano, però quello che vedi oggi è un po’ più basso rispetto al passato. L’attico superiore venne distrutto nel 1463 durante l’assedio dei da Montefeltro che cercavano di cacciare i Malatesta dalla città.

Una doccia di caramelle

È quella che puoi fare a Fano in occasione del Carnevale, il più antico d’Italia. Dai carri allegorici che sfilano per la città piovono caramelle e cioccolatini sulla folla, mentre il “Vulon”, la caricatura del personaggio più in vista della città è nel carro in testa che sfila accompagnato dalla “Musica Arabita”, una buffa orchestra che al posto degli strumenti suona brocche, caffettiere e barattoli di latta. Un tuffo nel brodetto In tutta la costa si prepara il brodetto, una zuppa di pesce, anzi di pesci. Secondo

la

tradizione

devono essere 13, quanti Gesù e gli apostoli, Giuda compreso! Poi bastano aglio,

ro,

aceto,

pepe, sale e il gioco è fatto.

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pomodo-

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Sai re ina i abb a gl i m ini r i no a im l a i? m ent ani ond p s i r cor

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cipolla,

1 calamaro 2 nasello 5 vongola 6 cozza

3 canocchia 4 seppia

7 coda di rospo 8 scorfano


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NEL REGNO DEI GALLI

Avrai sentito parlare dei Galli, i guerrieri biondi con le ali sull’elmo, Senigallia fu fondata nel IV secolo a.C. dai Galli Senoni. Oggi è una città incantevole, con la sua spiaggia di velluto, gli stabilimenti balneari e la famosa Rotonda sul mare, una piattaforma sospesa sull’acqua. Nel centro storico vedrai anche la Rocca Roveresca, costruita nel Quattrocento dai Della Rovere. Ogni anno a Senigallia c’è Pane Nostrum, una grande fiera dove si possono assaggiare centinaia di pani diversi.

Negli anni ’5 0 e ‘60 tu non eri nat o, ma f orse q volta h ualche ai asc oltato n’roll. il Rock’ Ad ago sto, al Jambo S u m mer ree, si torna erano a quan giovan do i i tuoi nonni Seniga e tutta llia è in festa, tra au d’epoc to a, abiti vintag ee balli s catena ti.

Conchiglie saporite

Mondolfo è un borgo medioevale non lontano dal mare. Nella sua zona balneare, Marotta, ogni anno si organizza la Sagra dei Garagoj, piccoli molluschi che si mangiano in umido con il finocchietto selvatico. Il problema è riuscire a tirar fuori l’animaletto dalla conchiglia, ci vuole un certo allenamento! Nel archeo logico di Sua sa pot rai passeg giare tra le un’ant r ovine ica cit di tà rom ana. O i pavim s s e enti a rva mosaic Domus o della dei Co iedii, t sirene rovera , triton i i e anc he una testa di Med us a . Individ uati? parco

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Due musei speciali

Al Museo Omero le opere d’arte non si guardano soltanto, ma si toccano. È un museo destinato alle persone non vedenti e a tutti quelli che vogliono provare a conoscere l’arte attraverso suggestioni che vanno al di là della vista. Nel Museo Archeologico Nazionale troverai la testa del guerriero di Numana, un valoroso guerriero piceno.

Il morso del leone

Non perderti una visita al Duomo di San Ciriaco. Sul portale ti accolgono due leoni di marmo rosso. Racconta una leggenda che il terribile pirata Calmucco voleva rubare queste due statue, ma quando si avvicinò, i leoni aprirono la bocca e lo morsero, staccandogli tre dita. E tu, hai il coraggio di mettere la mano nella bocca di queste belve di pietra? Roarrr!

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O SUL POS Ad

Ancona è detta anche città dorica. Infatti furono i Dori, greci venuti da Siracusa, a fondarla nel V secolo a.C. e a chiamarla “Ankon”, che in greco significa “gomito”, come la forma del promontorio su cui sorge la città. In epoca romana, per festeggiare una vittoria dell’Imperatore Traiano, all’entrata del porto venne eretto un Arco che puoi vedere ancora oggi. Nel Medioevo, Ancona divenne una Repubblica marinara che faceva concorrenza addirittura a Venezia. Vicino al porto troverai il Lazzaretto o Mole Vanvitelliana, una costruzione a forma di pentagono realizzata nel ‘700 da Luigi Vanvitelli, famoso architetto dell’epoca.

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ono Ancona viv ali di molti anim onzo. br pietra e di q re ual è Sai indica sta per la sede giu ognuno di questi?

IL GOMITO D’ITALIA

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GIO C

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1 2

Chiesa di Santa Maria della Piazza Piazza Pertini

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Piazza Roma


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DUE SOLI, UNA CITTA’

Ad Ancona si possono vedere sia l’alba, sia il tramonto sul mare, una vera rarità! Immerso nel verde del Parco del Cardeto, troverai un antico cimitero ebraico. Un altro posto affascinante è il Passetto, una zona dove gli anconetani vanno al mare facendo il bagno tra le rocce e il grande scoglio bianco detto Seggiola del Papa. Nei secoli passati i pescatori avevano scavato nella scogliera delle grotte che usavano per le rimesse delle barche, alcune sono ancora usate. Per raggiungere il Passetto si può prendere l’ascensore panoramico: di notte è completamente illuminato.

GIO C O S U L PO

Lo scherzo di Pinocchio

Ha un braccio alzato e ride, con il suo berretto di mollica e il naso a punta, come se stesse facendo uno sberleffo a tutti quanti: è la statua del celebre burattino. Puoi vederla nel rione che si chiama proprio come lui, Pinocchio. Sul piedistallo si legge una scritta: “A Pinocchio, i ragazzi di Ancona dai 3 ai 90 anni”.

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Nel à citt l tro n a de e n c onta e delle F a h ca l anc i cer con etta d e , l o l , e he m n c a Ca l can nzo ici bro d ca. i e c d r t a bo oni l r l e a d e ch q ua dall mas o ac rso e n l v a i t a d ra get di ’ha che s a Co s m e la tro? altr cen ....................................................... Soluzione a p. 46

L’impresa di Stamira

Era il 1173 e l’esercito dell’Imperatore Federico Barbarossa aveva messo sotto assedio la città. Una notte, una giovane di nome Stamira, riuscì a dare fuoco alle macchine da guerra dei nemici. Gli eroi della storia sono quasi sempre uomini, invece Ancona ha un’eroina! 13


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Arrivano i pirati

A Portonovo puoi fare il bagno su una spiaggia di ciottoli bianchi vicino a una Torre di Guardia: venne costruita nel ‘700 per avvistare i pirati che continuavano a sbarcare sulla costa seminando terrore tra le gente. Anche la chiesa di Santa Maria di Portonovo sorge vicino al mare. Nel Medioevo i monaci si ritrovavano qui, dove il silenzio era interrotto soltanto dal rumore delle onde.

Nella

baia

di

Portonovo

fai una bella passeggiata intorno ai laghetti salmastri, ci abitano folaghe e gallinelle uccelli

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tori fanno s o s t a proprio qui.

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d’acqua.

Molti

migra-

Sai are aiut aa a atr rad l’an a st l ? e tto var ghe tro l la i r pe

VITA DI SCOGLIERA

Il Monte Conero è l’unico promontorio della lunga costa bassa e sabbiosa fra Trieste e il Gargano: un vero paradiso terrestre. Ricorda un grosso pachiderma che dorme in riva al mare. Nel Parco Regionale del Conero crescono lecci, viburni, lentischi, allori e i sentieri in primavera diventano gialli di ginestre, tutte piante tipiche della macchia mediterranea. Con un po’ di fortuna, potrai veder volare il falco pecchiaiolo, l’aquila minore, il falco grillaio. Si possono incontrare volpi, ricci e persino il tasso, che però ama andare in giro di notte.


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UN MONTE A COLORI

Scogli, grotte, rupi a picco sul mare turchese, dalla piazzetta di Sirolo si vede un panorama mozzafiato. La Spiaggia dei Sassi Neri è molto conosciuta e tanta gente affronta una discesa a piedi per arrivarci. A pochi chilometri si trova Numana, un’antica città già abitata all’epoca dei Piceni, tutta vicoli e scalette che portano al mare. Da qui partono le gite in barca verso le Due Sorelle, scogli gemelli bianchissimi che affiorano tra le onde. A Numana c’è un porto turistico e un monumento al pescatore che guarda l’orizzonte con il braccio alzato e una rete da pesca nell’altra mano. Riesci a trovarlo?

lità La specia sono o del Coner chiamate le cozze, ini I sardonc moscioli. plici em sono s scottadito molo, ze te di prez alici coper otte c grattato e olio e pan n a giate a. Vanno m alla grigli e e senza caldissim chio alle posate. Oc dita! Un tesoro in conchiglia La ragusa è un mollusco con la conchiglia a punta. Oggi si cucina in umido, ma

nell’antichità

questo

animaletto, chiamato anche murice, era dav vero prezioso.

GIOC

O

All’interno ha una piccola ghiandola che si usava per colo rare le stoffe d i… Soluzione a p. 46

a) giallo b) rosso porpora c) viola

Tuffi in libertà

In estate si organizza il Tartaday: dopo essere state curate dalla Fondazione Cetacea di Riccione, delle tartarughe marine che erano state raccolte malaticce, vengono liberate sulla spiaggia delle Due Sorelle. Potrai assistere al loro primo tuffo in mare aperto. Pluff! 15 15


Versi favolosi

I versi delle poesie di Leopardi sono ovunque, appesi alle finestre, agli angoli delle strade, vicino ai portoni: divertiti a trovarli.

Il mare di Leopardi

Concediti una giornata in spiaggia e una passeggiata sul lungomare di Porto Recanati. In centro troverai il Castello Svevo, una fortezza medioevale fondata da Federico II di Svevia, mentre in località S. Maria potrai visitare gli scavi archeologici dell’antica Potentia, una colonia romana fondata nel 184 a.C.

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IO C O

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tte le Seguendo tu ili, trova ib ss po i direzion ena le parole el nello schem ere tt le le n co nco, cate qui a fia titolo il vi ri sc o nn che rimarra Leoosa poesia di della più fam di lle co ta a un pardi, ispira Recanati.

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GIORNI DA POETA

Passava le sue giornate tra i libri, il giovane Giacomo Leopardi. Nella biblioteca di casa Leopardi, a Recanati, ce n’erano addirittura 20.000 e questa parte del palazzo si può visitare. Tra le sale affrescate, vedrai la scrivania dove Giacomo scriveva e guardava dalla finestra il suo amore segreto, la figlia del cocchiere di casa a cui anni dopo dedicherà la poesia “A Silvia”. Nella torre campanaria svolazzava il passero di un altro suo celebre componimento. Un po’ tutta Recanati è dedicata a Leopardi, la sua statua ti accoglie nella piazza dominata dalla Torre del borgo, dove ha sede un museo multimediale verticale che racconta la storia della città. COLLE - IMMENSITÀ - ORIZZONTE - NOTE - QUIETI - ANNEGO -SIEPE - COR (X2) - NON - LEI - ETERNO MIO - VOCE - POI - COLMI - PENSA - AMOR - SPAZI - TU - PENSIERO - MARE - QUI

L’ ........................................................

I R E T E R N O C

C O R O I C O R O

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O A M E U O O Z M

L G F I S P A Z I

L N E S I E C O V

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I M M E N S I T A

S I E P E A L E I


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UNA CASA CHE VOLA?

Si va in scena!

Era il 1294, il sole non era ancora sorto e la gente dei colli marchigiani venne svegliata da un chiarore nel cielo. Tutti guardarono in su e videro… Una casa volante! E non era una casa qualsiasi, ma quella dove aveva vissuto Gesù, a Nazareth! La casetta, sorretta dagli angeli, venne poi posata in mezzo a un bosco. Questa ovviamente è la leggenda, una cosa però sembra sicura: le pareti della Santa Casa di Loreto sono molto antiche e costruite proprio come si faceva a Nazareth. Probabilmente i mattoni vennero “smontati” e portati nelle Marche, via nave, nel Medioevo. Nei secoli il Santuario diventò importantissimo e tanti artisti fecero a gara per partecipare alla costruzione. Il rivestimento di marmo che racchiude la Santa Casa è un vero gioiello disegnato da Bramante e scolpito da Sansovino.

A luglio Porto Sant’Elpidio diventa un grande palcoscenico all’aperto. Tra spettacoli, laboratori, esibizioni di artisti di strada, “I Teatri del Mondo” è la più grande manifestazione italiana dedicata al teatro per ragazzi.

Osserva la costa di

GIO CO SU

L

Civitanova Marche,

ST PO

O

vedrai i trabocchi, baracche fatte a

A che cosa servono ?

palafitta che si protendono sul mare.

a) a prendere la tintarella

b) a osservare il fondale c) a calare le reti da pesca

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in mezzo all’acqua


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Fumetti in mostra

C’è un museo tutto da ridere, è quello dell’Illustrazione Comica di Grottammare. Ci sono raccolte le opere di importantissimi fumettisti italiani: illustrazioni, manifesti cinematografici e disegni che hanno tutti la comicità come elemento comune. Troverai anche Diabolik e Martyn Mistère.

Un solo dolce, tanti nomi Si chiama Frustingo, Frustengo, Festrinco, cambia nome a seconda dei paesi ma è sempre lo stesso dolce tipico del periodo natalizio. Per prepararlo ci vogliono tanti ingredienti: farina, fichi secchi, uva passa, noci, mandorle, cioccolato fondente, scorza d’arancia… E soprattutto occorre molta pazienza!

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gli Colora ntini e u coi p spazi ella rma d i la fo r p o c s as. na gig Tridac

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DOVE VANNO I MARINAI

Ricca di palme lussureggianti, la costa sud viene chiamata proprio “Riviera delle Palme”. La puoi ammirare anche in bicicletta: una pista ciclabile lunga ben 14 chilometri collega Cupra Marittima a San Benedetto del Tronto passando per Grottammare. A Cupra non perdere il Museo Malacologico Piceno, con la sua strepitosa collezione di conchiglie di tutto il mondo. Vedrai fossili, madreperle, coralli, perfino la Tridacna gigas, una conchiglia gigante che pesa due quintali. All’interno del mercato ittico di San Benedetto esplora il Museo del Mare, tra modelli di barche, filmati, oggetti, potrai tuffarti nella vita e nel duro lavoro dei marinai, come tanti anni fa. Fai una bella passeggiata nella Riserva Naturale Regionale Sentina, troverai un’oasi di acqua e sabbia.


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A TUTTA MUSICA!

Le Marche hanno dato molto alla storia della musica. Pesaro è stata dichiarata dall’Unesco: “Città della musica”. Ogni anno si organizza il Rossini Opera Festival, dove si esibiscono cantanti lirici di tutto il mondo. A Jesi era nato nel 1710 Giovanni Battista Pergolesi, violinista, che grazie alla sua bravura, divenne Maestro di Cappella a Napoli. Compositore e direttore d’orchestra, Gaspare Luigi Pacifico Spontini fu famoso in Francia, Germania e Inghilterra. Era nato a Maiolati nel 1774, dove fece costruire per la moglie il meraviglioso Parco Colle Celeste, una vera e propria dichiarazione d’amore di fiori, alberi e agrumi.

A i e puo dov aro a s s o e a P c n a d , la oss ediali re d a n t i .I vis ltim canato u n m o ac ali re son erò chi ari agn ni oc i app p l g m a a o t de r c n ved i ac racco ulla mi e. T , s t e i l t a a to ddo ie le s ane lle m go u lun molti s i ae dot vit re. mia ope

La musica al Museo

Il Museo Beniamino Gigli di Recanati è dedicato al famoso cantante lirico. Vi sono esposti alcuni preziosi cimeli: spartiti, costumi di scena e tutta la sua discografia . A Fabriano nel Museo del Pianoforte Storico e del Suono, troverai 18 pianoforti storici, dal primo Gravicembalo col Forte e col Piano a quelli dello stesso tipo che usavano Mozart, Bach e Beethoven. Nel 1863, a Castelfidardo, un ragazzo ricevette in regalo da un pellegrino austriaco uno strano strumento musicale: una fisarmonica. Molte altre ne sono state costruite nelle fabbriche della città. C’è anche un Museo della Fisarmonica, con 350 esemplari tutti diversi fra loro. 19


Divertimappa

2 QUATTRO PASSI

Conterai le finestre del Palazzo di un famoso Duca, assaggerai il formaggio amato da Michelangelo, ammirerai le opere di alcuni dei più grandi pittori di tutti i tempi, entrerai nella casa di un sublime artista. Visiterai il castello dove sbocciò uno sfortunato amore, esplorerai delle pozze di roccia gigantesche, vedrai dei cavalli dorati e assisterai a una gara con le rane. Incontrerai la Befana a casa sua, scoprirai chi è il più brutto d’Italia, tornerai al Rinascimento in una spettacolare rievocazione storica. Seguirai la lavorazione della carta, camminerai su un ponte leggendario, ti stupirai di fronte alle vicende di un grande Imperatore.

NELLA STORIA 1 PICCOLA E POTENTE

2 LA “SCUOLA” DI RAFFAELLO 3 VACANZE DUCALI 4 CAVALLI D’ORO 5 FESTE, BRIVIDI E FOLLETTI 6 NELLA MACCHINA DEL TEMPO 7 LA CITTA’ DI CARTA 8 DIECI E LODE 9 SPORT, MUSICA E CARROZZE

Salirai su una vera carrozza ottocentesca, ti calerai alla scoperta delle cisterne romane, ti avventurerai sopra a un ponte un po’ diabolico.

10 IL SALOTTO IN CITTA’

Passeggerai per la città dei Piceni, annuserai un liquore particolare, ti esalterai durante una competizione molto speciale.

12 TUTTO IN UNA PIAZZA

Non sfuggirai allo sguardo del personaggio di un dipinto e ti perderai nelle strade in festa durante un Carnevale molto antico. 20

11 LA CITTA’ DEI PICENI

13 PAESAGGI DA ARTISTI 14 STRADE IN FESTA


GI

OC

Scop ri in qu ale q uadr P iero o di della nella Franc Galle e sca ria N Marc azion he di ale d U elle r bino, Gesù il Bam tiene bino in ma bianc no un a e in a ros doss a una a colla cora llo ro na di sso. ............ ............ ............ ......... ............ ............ .........

Urbino Fermignano

3 Fossombrone

Mondavio

6

Soluzione a p. 46

5 Urbania

2

L POSTO

1

Pesaro

O SU

Gradara

Corinaldo

Monte Montiego Piobbico Cagli

Ancona

4 Pergola Serra de’ Conti Arcevia

Jesi

8

6

Offagna

Camerano Osimo

7

Fabriano Montelupone Treia

9

Macerata Tolentino

Montegranaro Monte Vidon Corrado Il olo è s ciau c me o sala un tipic f resco ì no, cos ia ig a ne . h marc e s ul p palmar s ò di u a p erend c h e si a la m r e o s p Il uo Un tem adini. e cont i t n lum, ia ibuscu bracc a da c iv r e e d h nome ino c ine lat m r e t un colo ca “pic signifi pasto”.

Fermo

10

Moresco

13

Montefiore dell’Aso

Castignano Ascoli Piceno

14

Acquaviva Picena Offida

13

13

14

11 12 14

21


Merende artistiche

La Crescia sfogliata è una specialità di Urbino. È una sorta di focaccia che si può farcire con salumi, formaggi o verdure. Della Casciotta d’Urbino andava ghiotto Michelangelo Buonarroti, se la faceva spedire fino a Roma! Nella zona si produce il Pecorino di Fossa. Per evitare di farsi rubare le forme di formaggio, i pastori le nascondevano in delle “fosse” sotto terra, scoprendo che questo stratagemma le rendeva più buone.

Il Duca Federico era pieno di interessi: l’astronomia, la guerra, la musica, la geometria, la letteratura, l’arte. Nelle tarsie lignee del suo splendido Studiolo, all’interno di Palazzo Ducale, sono rappresentati alcuni oggetti che fanno riferimento a queste passioni.

Soluzione a p. 46

pri Sco gno dise on nel ti n get g re o li iste q ua o es n i a p. v pote uoi tem s ai

22

1

PICCOLA E POTENTE

All’epoca delle grandi Signorie, c’era un piccolo centro tanto influente da far concorrenza a città ben più grandi e importanti: Urbino. Dominata a lungo dai da Montefeltro, in seguito dai Della Rovere, fu soprattutto con il Duca Federico da Montefeltro, al potere dal 1444, che la cittadina divenne una vera e propria culla della cultura e della politica rinascimentali, arricchendosi di opere architettoniche e artistiche. Si deve al Duca la costruzione di un palazzo, così sontuoso e imponente, da farlo definire “un palazzo in forma di città”. Vi lavorarono alcuni dei più apprezzati architetti del tempo: Francesco di Giorgio Martini e Luciano Laurana. Oggi, il Palazzo Ducale, con i suoi caratteristici torricini, è Patrimonio Unesco. Pare che abbia “tante finestre quanti sono i giorni dell’anno”. Prova a contarle!


2 2

LA “SCUOLA” DI RAFFAELLO

È fra le sale riccamente decorate del Palazzo Ducale di Urbino che avvenne parte della formazione artistica di uno dei più grandi pittori di tutti i tempi: Raffaello Sanzio. Lì, il giovane e sublime pittore poté ammirare le opere di alcuni fra gli artisti più importanti dell’epoca, come Piero della Francesca e Paolo Uccello. Tali opere, compreso il bellissimo “Ritratto di gentildonna” di Raffaello, meglio conosciuto come “La Muta”, sono conservati nella Galleria Nazionale delle Marche, ospitata proprio all’interno del Palazzo. Non perdere “La Città Ideale” (1480/1490), un dipinto di autore ignoto che per la sua composizione a prospettiva centrale, è la perfetta rappresentazione degli ideali di armonia e bellezza del Rinascimento.

re Olt ove ad s ino a c Urb na a l a , al o t eu a o n mirar pre son rap zza m i a i m a a i e r aP pot ra ch tto ae ltu spe olozz u a c i s v T a . t ta on lo! sen ac nel Rom pen

Quell’angelo di Raffaello

Vuoi vedere un ritratto di Raffaello all’età di 9 anni? Suo padre, il pittore Giovanni Santi, l’ha rappresentato come un angioletto nella Cappella dei Tiranni, nella Chiesa di S. Domenico a Cagli. Se ti trovi in città la seconda domenica d’agosto, potrai assistere allo storico Palio dell’Oca. I quattro Quartieri della città avanzano su alcune caselle tirando un dado e sfidandosi in giochi dell’epoca rinascimentale, ma solo chi capita, con un tiro esatto, sulla casella 54 di S. Geronzio, può vincere la gara. Sopra c’è un putto con un animale. Indovina quale? Soluzione a p. 46

................................................ 23


ieri Aligh ia Dante i prim no de u o me t è sta he co Marc le l e d . a Nel re parla precis il ione g e r come a isce di un defin na le g a io m r to la Ro Purga ta tra re che s le ter e s e io c è “pa arlo”, e C R i d a l , allor e que ’Angiò D lo r di Ca poli. di Na

Le Marche dall’alto

Nel Medioevo su ogni colle sorgeva un castello. Uno dei più belli è quello di Gradara. Fra botteghe, ponti levatoi e camminamenti di ronda, nella rocca sbocciò il tragico amore fra Paolo Malatesta e Francesca da Polenta (o da Rimini), raccontato da Dante Alighieri nella Divina Commedia. Anche Corinaldo è un borgo-fortezza, protetto da ben 912 metri di mura difensive. Per i nemici non era facile entrarci! Tre torri hanno nomi ispirati alla professione di chi le abitava: del Calcinaro, colui che metteva a bagno le pelli, del Mangano, che pressava le stoffe e dello Scorticatore, colui che… scorticava le pecore. 24

3

VACANZE DUCALI

Fossombrone non aveva solo una corte, ma addirittura tre. La “corte alta” o Palazzo Ducale, che si può visitare, era la dimora estiva dei da Montefeltro, poi c’erano la residenza della “corte bassa” e la “corte rossa”, dove si trovavano cucine e salotti. Fai tappa al Ponte della concordia, vedrai tutto il paese che si riflette nelle acque del Metauro. Da qui partono escursioni in canoa o kajak verso un posto davvero fantastico: le Marmitte dei giganti, un canyon alto 30 metri. Nei secoli il fiume ha scavato la pietra, formando degli specchi d’acqua grandi come enormi marmitte.


2 4

CAVALLI D’ORO

Hai mai visto dei cavalli tutti d’oro? Lo puoi fare a Pergola, nel Museo dei Bronzi Dorati, dove è esposto l’unico gruppo in bronzo dorato di epoca romana, sopravvissuto fino ai giorni nostri. Originariamente comprendeva due figure femminili con velo e mantello, due cavalieri con vesti militari e dei cavalli dai preziosi ornamenti. Sicuramente si trattava di una famiglia molto importante, forse addirittura quella imperiale Giulio-Claudia, ma ancora non si sa con certezza. Una copia del gruppo dorato svetta sul tetto del Museo Archeologico Nazionale di Ancona.

In tutt a la re gione a P as q u a si c ucina Cresc la ia di P as q u a col for (o pizz maggio a ), una formag torta a gio da l lla for piccolo ma di un panett o ne . Q simbolo ui è u n p as q u ale tan quanto to la colo mba ne l resto d’Italia .

Soluzione a p. 46

O O C Le

GI

i gl de ono i s a sc ti 7 r olan , rie e i a v ar vi do sc ate re a t o l v sa tro son e? a si o st sc na ne

Tutti in villa È una bella emozione passeggiare sul Ponte a tre arcate di Fermignano e passare sopra la cascata. In questa cittadina dal piccolo e prezioso centro storico, era nato nel 1444, Donato Bramante, un pittore e soprattutto un grande architetto rinascimentale. Formatosi a Urbino, lavorò a Loreto, in Lombardia e a Roma, dove fu uno dei progettisti della Basilica di San Pietro. La domenica dopo Pasqua si svolge a Fermignano il Palio della Rana, una rievocazione storica della corte di Urbino del ‘600. Le sette contrade della città, armate di carriole, si sfidano a chi riesce a trasportare una rana per 170 metri, fino al traguardo, senza farla saltare via. 25


5

FESTE, BRIVIDI E FOLLETTI

È una vecchina famosa, cavalca una scopa, arriva di notte con le scarpe tutte rotte… E vive a Urbania! La Befana abita qui in una casa del centro storico e ogni anno, a gennaio, aspetta tutti i bambini per una grande festa. Per l’occasione arrivano befane da tutta Italia, quale sarà quella vera? A proposito di misteri, a Urbania c’è anche un posto davvero da brividi. Nella Chiesa dei Morti sono conservate 18 mummie di secoli fa. Questi corpi si sono mummificati naturalmente grazie a una muffa. E se ami l’avventura, non perderti una visita al Bosco dei Folletti nell’oasi di Monte Montiego. Tra sentieri, casette, statuine, farai la conoscenza con una gruppo di amabili folletti che vivono qui da più di 200 anni.

ico è Piobb ciuta conos e h c i an tà de a “cit l e i m co no qu ni an g O . e i” ident brutt l pres i e g g tti. si ele ei bru lub d c e l e d e vien lment a r u o t Na brutt il più eletto ti. di tut

I Brancaleoni per secoli furono i signori di Piobbico. Si fecero costruire un

grande

Castello

che

si può visitare. Sul portale dell’ingresso d’onore osserva lo stemma: è un leone rampante con una croce. C’è anche il motto di famiglia:

“mite

e fiero ”.

G IO

Inventa u il tuo anche t a qui , disegn stemma di i piace lo che t : t il simbo t n mo o scrivi u o più! Poi tu ettere il deve rifl ere im r p s e re o caratte io. desider un tuo

CO

26

.......................................................... ..........................................................


2 6

NELLA MACCHINA DEL TEMPO

Dolci per fantasmi

Nella zona di Mondavio, assaggia i tacconi di fave, tagliatelle preparate mescolando la farina di fave a quella di grano. Gli antichi pensavano che le fave potessero rendere tranquilli gli spiriti dei defunti, tanto che si mangiavano sempre a novembre, nei giorni dei Morti. Da questa tradizione derivano i dolci di farina di mandorla detti “fave dei morti”.

Ti piacerebbe entrare nella macchina del tempo? E in che epoca vorresti trovarti? A Offagna, a luglio, ci sono le feste medioevali e tutto il paese vive come ai tempi di dame e cavalieri. Nel mese di agosto, Mondavio torna al Rinascimento. Durante la Rievocazione storica della caccia al cinghiale, si ricorda il 1474, quando Giovanni Della Rovere prese il potere. Tra banchetti, balli, giochi e fuochi d’artificio che “incendiano” la Rocca Roveresca, si rivivono giorni indimenticabili. Nel fossato scopri le temibili macchine da guerra medioevali: la catapulta, il trabucco e la bombarda.

Galli e castelli Ben 9 castelli eretti a guardia di

altrettante

colline

fanno

parte del comune di Arcevia. Vuoi sapere come si vestivano i guerrieri galli? Nel Museo Archeologico Statale di Arcevia, sono

conservati

GIOCO

Ti splendidi ogricordi quagetti trovati le perso naggio in un’antidei fum etti è un c h i s s i m a famoso guerrienecropoli. ro gallic o?

Soluzione a p. 46

a) Tin Tin b) Asterix c) Hulk

27


Sotto la strada

Un ponte da leggenda

Da un lato e dall’altro di un ponte, sorgevano due castelli abitati da signori rivali. Entrambi frequentavano la bottega del fabbro Marino, che si trovava al centro del ponte. Un giorno il fabbro riuscì ad evitare un duello fra i due nobili, facendogli fare la pace. Per ricordare questo episodio, nello stemma della città è ritratto proprio il buon Mastro Marino. 28

LA CITTA’ DI CARTA

L’arte di fabbricare la carta è nata in Cina, ma intorno alla fine del XIII secolo è arrivata a Fabriano. Da allora i Mastri Cartai sono diventati famosi in tutto il paese. Nel Museo della Carta e della Filigrana, tra torchi, presse e antichi macchinari, potrai vedere come nascono tanti tipi di carta, da quella da disegno alle banconote. Fabriano è anche una splendida città medioevale e l’edificio più famoso è il Palazzo del Podestà, in Piazza del Comune. Ha un grande arco al centro. Indovina perché? Soluzione a p. 46

C’è un mondo nascosto sotto il centro di Osimo, un labirinto di grotte e nicchie costruite su vari livelli. Sulle pareti sono scolpiti simboli e figure misteriose. Nasconde un reticolo di grotte anche il centro storico di Camerano. Alcune sono state costruite al tempo dei Piceni.

7

a) Per far passare le automobili b) Perché un tempo ci scorreva il fiume c) Per ripararsi dalla pioggia


2 8

DIECI E LODE

Su un colle a metà strada fra la montagna e il mare, sorge Jesi, eletta dall’Unesco “città esemplare” per la sua capacità di preservare il patrimonio architettonico, artistico e culturale. Circondato da una cinta muraria di 1,5 km, il centro storico è un insieme di piazze e stradine costeggiate da bei palazzi nobiliari, come il Palazzo della Signoria, sul quale svetta uno stemma con un leone rampante incoronato. A sinistra del portone c’è una lastra di marmo che ricorda le unità di misura dell’epoca: la canna, il passo e il trapezio, che serviva a misurare tegole e mattoni. Chi non aveva il metro in casa, si basava sulle misure della piazza! Nel bellissimo Teatro Giovan Battista Pergolesi, ricco di affreschi e dorature, si svolge ogni anno il Festival Pergolesi Spontini.

Maria Montessori è stata un’educatrice, inventrice di un metodo di insegnamento famoso in tutto il mondo. Era nata a Chiaravalle, vicino ad Ancona. Il pittore gentile All’interno di Palazzo Pianetti, con il suo incredibile corridoio di stucchi, si trova la Pinacoteca Comunale. Fra le opere, ci sono

GIOC

O

alcuni dipinti Sai quale fior del delicato e ha tra le man pittore i l’angelo , nelle due tavole de veneto Loll’ ”Angelo A nnunciant renzo Lotto ee Vergine A nnunciata (1480/1556). ” (1526)?

b) Una rosa c) Un tulipano

La meraviglia del mondo

Narra la leggenda, che Federico II Hohenstaufen, futuro Re di Germania e di Sicilia e Imperatore del Sacro Romano Impero, meglio conosciuto come Federico II di Svevia, vide la luce il 26 dicembre 1194, in una tenda allestita al centro della piazza di Jesi che oggi porta il suo nome. E proprio nello stesso luogo sorge il Museo Federico II Stupor Mundi, un viaggio multisensoriale attraverso sedici sale tematiche che raccontanto la vita e l’opera del grande imperatore, con istallazioni multimediali e ricostruzioni scenografiche tridimensionali. 29

Soluzione a p. 46

a) Un giglio


Per tutti i gusti

9

Tipici di Macerata sono “i vincisgrassi”, lasagne al forno arricchite con vari tipi di carne. Pare che lo strano nome del piatto derivi da Alfred von Windisch-Graetz, un generale austriaco che aveva combattuto da queste parti. Un’altra ricetta è la pizza coi grasselli, focaccia bassa condita con ciccioli di maiale. Nel periodo di Pasqua a Treia, ma anche in altri paesi, si preparano i calcioni, dolcetti di pasta sfoglia ripiena di pecorino, uova, zucchero e scorza di limone.

Hai mai viaggiato in calesse o in landò? Al Museo della Carrozza di Macerata potrai salire su una vera carrozza ottocentesca e partire per una gita alla scoperta di colline e campagne, attraverso un’installazione multimediale. Il monumento più celebre della città è lo Sferisterio, un’arena inaugurata nel 1829. Oggi qui si mettono in scena opere di musica lirica, ma un tempo si giocava al pallone col bracciale, un gioco quasi dimenticato che però una volta all’anno torna a vivere, a Treia, durante la Disfida del Bracciale, tra spettacoli, musica e cortei. Anche Leopardi era appassionato di questo sport: scrisse una poesia dedicata a Carlo Didimi, un noto campione di allora.

Il gioco del tempo Tutti i giorni alle 12 e alle 18, nell’orologio astronomico della Torre dei Tempi in Piazza della Libertà a Macerata, due porticine si aprono e spundegli

automi,

Magi,

che

sfi-

lano

sotto

la

Madonna con il

Quale animale fa suonare una campanella che

Bambino.

dà inizio al carosello

Soluzione a p. 46

a) Una scimmietta b) Un orso c) Un uccello

30

O S U L POS T O

un Angelo e i Re

G

IO C

tano

SPORT, MUSICA E CARROZZE


2 10

IL SALOTTO IN CITTA’

Piazza del Popolo, a Fermo, sembra un elegante salottino con le sue logge e un lungo porticato. Qui si affaccia il Palazzo dei Priori, sede della Pinacoteca Civica, dove è esposta un’opera molto nota, l’Adorazione dei Pastori del pittore fiammingo Peter Paul Rubens (1608). Si dice che la tela sia stata spedita qui arrotolata e legata sul dorso di un asino! Nella Sala del mappamondo, preparati a rimanere a bocca aperta. I libri arrivano al soffitto e al centro di questa meravigliosa biblioteca c’è un mappamondo del ‘700 veramente gigantesco. A Fermo anche il sottosuolo è tutto da scoprire, le cisterne romane dove si raccoglieva l’acqua piovana, sono tra le più grandi d’Italia.

Procedimento:

Un viaggio nell’Artico A Palazzo Paccaroni, potrai sentirti un vero esploratore al Museo Polare “Silvio Zavatti”, un antropologo protagonista di tante escursioni al Polo. E’ l’unico museo in tutta Italia dedicato ai popoli e agli ambienti artici, da scoprire attraverso i numerosi reperti, le proiezioni e i laboratori. Le 10 contrade di Fermo ogni estate si sfidano in una corsa a cavallo. La Cavalcata dell’Assunta è una delle rievocazioni storiche più antiche d’Italia. Frittelle di polenta Nelle campagne marchigiane, la vergara, cioè la massaia, cuoca e lavoratrice dei campi, era un personaggio

Impasta la polenta raffreddata con la farina.

Poi modella delle pizzette schiacciate e sottili.

fondamentale:

comandava

tutti e tutto ruotava intorno a lei. Le vergare erano abilissime nella cucina degli avanzi, non si doveva buttare via niente! Una ricetta tipica sono le frittelle di polenta. Vuoi provare a prepararle?

Fatti aiutare da un adulto a friggerle in padella.

Servile spolverate di zucchero a velo.

ingredienti:

polenta, farina di grano olio per friggere, zucchero a velo 31


mente Sicura live ci le o conos grosse olana, ne all’asc di car ipiene r i d . r e e e f ritt olive v anate p im to , it a mist ne l f r anche i a r te e t v ostole Le tro me a c ie s in , e misto arciofi ello, c ra e di agn v a n itta, u r f a m cre ezza! squisit

IO C O GUna storia un po’ cruenta Nel Duomo sono custodite le spoglie del patrono della città, Sant’Emidio, che era riuscito a convertire al cristianesimo Polisia, figlia di un cattivissimo prefetto romano. Il padre ci rimase un po’ male… e fece decapitare il povero Emidio. Il Duomo si affaccia su Piazza dell’Arringo, chiamata così perché:

Soluzione a p. 46

a) Ci si vendevano le aringhe

b) Ci si tenevano le arringhe

c) Ci ringhiavano i cani randagi

o Osvald ittore p n èu Licini Angeli i suoi o per s o te, m a f lassun e Ama Monte A e le su lunari. e r u g fi ovincia strane , in pr o d a r r Co itare la Vidon può vis i s , o casadi Ferm inante c s a f f a. s ua a ’artist torio d labora

32

11

LA CITTÀ DEI PICENI

C’è chi dice che fu fondata dal re greco Diomede al ritorno dalla guerra di Troia, certo è che Ascoli Piceno è una città molto antica, se già dal IX secolo a.C. era la capitale dei Piceni. Conquistata dai Romani, tracce del loro passaggio sono ancora visibili nel Teatro del I sec. a.C. e nel Ponte Solestà (I sec. d.C.) sul fiume Tronto, uno dei più grandi ponti romani mai costruiti. In seguito la città fu a lungo dominata dai Barbari, ma Alarico, re dei Visigoti, la trovava così bella che fortunatamente decise di non raderla al suolo come era solito fare. È nel Medioevo che Ascoli acquistò la sua fisionomia. Pensa che c’erano ben duecento torri, alcune costruite dalle famiglie nobili per affermare il loro potere, altre sorte a scopi militari. Oggi ne sono rimaste circa cinquanta, la Torre degli Ercolani, alta 35 metri, è quella meglio conservata.


Uno storico torneo La prima domenica di 12 agosto, si svolge ad Ascoli la Giostra della Il centro di Ascoli Piceno è la magnifica Piazza Quintana, in onore del del Popolo, dove si trovano alcuni dei più imsanto patrono. È una portanti edifici della città. Palazzo dei Capitafesta che ha origini ni, oggi sede del Comune, nel Medioevo divenrisalenti all’Impero ne il rifugio di alcuni sovversivi. Per stanarli, Romano, al quale deve il non trovarono niente di meglio che dar fuoco suo nome. La via Quinal palazzo, in seguito restaurato. Nella Chiesa tana era quella dove si di San Francesco, costruita dove il Santo si era allenavano i legionari. fermato a pregare, è custodito un crocefisso Dopo uno spettacolare ritenuto miracoloso, pare infatti, che fosse corteo storico con scampato all’incendio. Di gusto Liberty, dalle centinaia di figuranti e eleganti decorazioni, è lo storico Caffè Meletuna serie di gare e rituali ti, se vuoi sentirti un vero ascolano, non puoi caratteristici, la giostra non farci una sosta. Il fondatore Silvio Meletvera e propria consiste ti, inventò un liquore diventato famoso: l’aninella sfida di sei cavalieri setta. Avrai certamente capito a base di quale a cavallo, ognuno in rappresentanza di pianta. uno dei rioni della Quest i d ue c città. A turno i avalie ri sembr cavalieri cercano ano perfet tamen di colpire con te ugual i , ma la lancia un c i sono 6 picc ole bersaglio posto differ e nz e sul braccio di una sorta di fantoccio chiamato “saraceno”.

TUTTO IN UNA PIAZZA

Soluzione a p. 46

Giostre e tornei in onore del santo patrono s i sono svo lte da se mpre. Ne 1462, Asc l oli potè v antare u vincitore n molto part icolare: la gentild onna Me nichina Soderini che batté Ludovico Malvezzi da Bologn a nella corsa all ’anello.

33


13

A fondare il castello di Moresco si dice che furono i Mori, Saraceni che dalla costa si erano spinti fin nell’interno. Avevano scelto un punto strategico, perché dal borgo si domina tutta la valle. Di leggenda in leggenda, si arriva ad Acquaviva Picena dove pare che la fortezza sia abitata dal fantasma del Capitano della Rocca, ucciso nel 1432 da un condottiero che l’aveva ingannato. Tanti borghi si affacciano su panorami mozzafiato, proprio come quelli che si vedono nei dipinti del Rinascimento. Montefiore Dell’Aso ha ispirato molti artisti, tra questi Carlo Crivelli, che nel XV secolo ha dipinto una pala d’altare, conservata nel Polo Museale di San Francesco. Osservala bene. La figura a destra è Maria Maddalena. Non sembra che ti stia guardando?

anaro, Montegr cia di in provin gno si iu g Fermo, a ti, i acroba popola d cci a li ri, pag giocolie r il e p , nette e mario t e e r t s Veregra l. a iv t fes

F RUT TA E V ERDURA La Val d’Aso è rinomata per la produzione della frutta, in particolare delle pesche. I

carciofi

di

Montelupone

sono ottimi, di colore violetto e senza spine, mentre a Serra de’ Conti si produce la cicerchia, un t r ad i z i o n e , oggi

quasi

Soluzione a p. 46

dimenticato.

34

GIO

Sai di che co sa si tratta?

a) Un legume b) Un fungo c) Un frutto simile alla ciliegia

CO

alimento della

PAESAGGI DA ARTISTI


2 14

STRADE IN FESTA

Anche i nostri antenati amavano i giorni di festa, infatti il Carnevale storico del Piceno ha origini antichissime. Tra febbraio e marzo, le strade di Ascoli Piceno si affollano di maschere ispirate a temi diversi. Vince il gruppo che ha l’idea più divertente. Nel centro storico di Castignano, di sera sfilano i moccoli, lampioncini multicolore a forma di rombi. Al ritmo di una grancassa, la Catubba, si grida: “fora fora li mucculi”, per invitare tutti quanti ad unirsi al corteo. A Offida il protagonista è Lu bov fint, la sagoma di un bue portata da uomini vestiti con una camicia bianca a strisce rosse. Il martedì grasso, dei fasci di canne infuocati, i Vlurd, vengono radunati in piazza e gettati in un grande falò che segna la fine del Carnevale.

Procedimento:

Una vecchina austera Durante la Quaresima, si doveva stare a dieta: niente stravizi e niente dolci. Ogni tanto qualcuno trasgrediva, allora si preparava un semplice biscotto detto sega vecchia. Poteva essere a forma di vecchina (la Quaresima), oppure di sega da falegname, che tagliava a metà il duro periodo di astinenza. Dolce allegria Tipici di Carnevale sono i

Impasta la farina con l’olio, lo zucchero e le uova, per ottenere un impasto liscio ed omogeneo.

Lascialo riposare per mezz’ora, poi dividilo in pezzi e forma tanti piccoli cordoncini.

funghetti di Offida, dolcetti

aromatizzati

all’anice.

Ovunque si può trovare la cicerchiata: palline di pasta ricoperte con confettini colorati. Ecco la ricetta.

ingredienti:

Tagliali in palline grandi come un cece, poi fatti aiutare da un adulto a friggerle in padella e scolarle sulla carta assorbente.

Forma una ciambella di palline e ricoprile di miele e confettini.

2 uova, a velo, o zuccher di i 3 cucchia 150 gr di farina, 3 cucchiai d’olio d’oliva, 200 gr di miele, confettini colorati. 35


Divertimappa

TUFFO UN 3 NELLA NATU RA

Scalerai due “fratelli” di roccia dove un tempo sorgeva una città fortezza. Mangerai un ottimo prosciutto e visiterai dei borghi particolari. Scoprirai dove svernano molti uccelli, ammirerai dall’alto un mare tutto blu e troverai delle piante un poco strane. Perlustrerai una gola scavata nella roccia e proverai di persona alcuni fenomeni scientifici. Passeggerai all’interno di enormi grotte piene di stalattiti e stalagmiti. Incontrerai un rettile preistorico e osserverai migliaia di fossili e minerali. Ammirerai le meraviglie di una magica faggeta, di un grande prato e di alcuni borghi dalle vedute spettacolari. Salirai su un monte dove si possono praticare molti sport, assisterai a una celebrazione suggestiva, visiterai un parco misterioso e consulterai la Sibilla. Ti riposerai nelle sale silenziose di un eremo e di un’abbazia e imparerai tutto sulle città romane in un grande parco archeologico. 36

1

DUE SASSI FRATELLI

2

DOVE SVERNANO GLI UCCELLI

3

SPLENDORE NELL’ABISSO

4

INCANTO FRA LE FOGLIE

5

UN MONTE PER TUTTE LE STAGIONI

6 I MONTI AZZURRI 7 PROPORZIONI DIVINE li a i a te Mig lora , e co l l mbo a a rf palo a uoi s P di f Ces ata. a r e ri o ac an i fi o di M abit tra a i a e c r in C as ib e rov re l ella a d i l in p d o o v di n o ne erle giar tele l li , n e ved e o d AM ran lcan . g u e l l V l la ne ei rf a rgil co d e Fa i d’ a P ar n d ell l i o e c z oz o c’è issimi le p Ferm tra olar . c o i n t ra stra p ar lma affi o a e s h c q ua d’ac


1 Sasso Simone e Simoncello 1 Pianacquadio

Parco Regionale Monte San Bartolo

Pietrarubbia Monte Carpegna

Pesaro

Carpegna- Parco Naturale Interregionale

1 Sasso Simone e Simoncello Frontino San Sisto di Piandimeleto

Urbino

Saltara

Galleria del Furlo Acqualagna Monte Nerone

Su u n a collin a di F alcon Marit ara tima, si tro il PaVria v cPousZo a te o F a dove potra ria lconara, i t u na g rasco i o r na rrere ta in di leo comp ni , gir agnia affe, ippop Giardini lemur otami i, anima del e molti alt r l i i e s Castellootici, m anche a q u e l li della f attor ia.

Apecchio

Falconara Marittima

5 Cantiano

Oasi di Ripa Bianca di Jesi

7 Fonte Avellana

Via G

4 Braccano

Piazzetta San Giorgio

San Severino Marche 4 CastelloAbbadia di Fiastra Via delNaturale Riserva

Parco Archeologico Urbs Salvia

Camerino

Piazzetta Consolazione 150 celli a Rip i uc ie d asi di iù c e ep sp o l’O a dell n a e nt un mid que Jesi, e u hi fre i n d o Visso ti z arc nca sti Bia portan che. P i guPiazza r i m t a i Martiri t le M er tu di Belfiore del : ap o r t i u s .it ent sul arche avv .m o ism tur

iornate

Parco Regionale Naturale del Conero

Cingoli Pian Dell’Elmo Monte San Vicino Riserva Regionale Monte San Vicino e Monte Canfaito Macerata

Via A. Langer

Via Dieci G

Ancona

Serra San Quirico

Grotte di Frasassi 3 Genga

. da

Salò

Parco Naturale del Bosco delle Tecchie

Monte Catria

Il Giardino delle Farfalle - Cassapalombo

Ussita

Parco Nazionale Via dei6Muse i Sibillini Monti Lago di Pilato

6 Montemonaco Piazza del Foro 6 Pretare

Ascoli Piceno

Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga

37

Vi a C

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Soluzione a p. 46

I borghi del monte

La sede del Parco Naturale Interregionale Sasso Simone e Simoncello è Carpegna, un bel borgo famoso per il prosciutto. Fin dall’antichità nella zona vivevano dei maialini che si nutrivano delle ghiande del bosco, conferendo alle loro carni un particolare profumo. Frontino è un vero gioiello medioevale, con la sua Torre completamente ricoperta di foglie che cambiano colore a seconda della stagione. Il castello di Pietrarubbia, in parte diroccato, è il più antico del Montefeltro. Il nome della località deriva dal colore della roccia sulla quale sorge: la pietra rubea. Secondo te, di che colore si tratta?

.................................... 38

DUE SASSI FRATELLI

Simone e Simoncello sono due giganteschi massi calcarei che danno il nome a un bellissimo Parco, dove la natura rigogliosa convive con piccoli borghi dalla storia antica. Sulla cima del Sasso Simone, il Granduca Cosimo I dei Medici, a metà del ‘500, fece costruire la Città del Sole, una ideale città fortezza che aveva il compito di vigilare sui territori circostanti. Vivere su quella cima doveva essere davvero difficile, così piano piano la città venne abbandonata. Al centro del Parco svetta il Monte Carpegna (1415 m), che fa da spartiacque tra due valli: la Valle del Foglia e la Val Marecchia. D’inverno si può praticare sci e snowboard mentre d’estate sarà piacevole passeggiare nella faggeta di Pianacquadio e arrivare sulla cima del monte. Da lassù la vista spazia a 360 gradi.


3 2

DOVE SVERNANO GLI UCCELLI

Che cosa c’è di più bello di stare su un monte, immersi nel verde, con sotto la straordinaria distesa blu del mare? Nel Parco Naturale regionale del Monte San Bartolo, questa bellezza è all’ordine del giorno. Attraverso cinque sentieri potrai raggiungere altrettante soste panoramiche per godertela appieno. Il parco è un paradiso di piante e animali, soprattutto uccelli migratori. Qui vivono La vari rapaci, come il falco vegetazio ne pellegrino, e vengono del Parco è v a ria e a svernare molti uc- in pa rte rara. Quali di celli: l’albanella palli- ques te piante e sistono da, il cormorano, l’ai- dav v ero e qua li sono rone cenerino e altri inventate ? ancora.

Nascosto tra le rocce

GIO

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La carota delle scogliere

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Il sedano del monte

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Il lino marittimo

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Il giunco

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La ginestra odorosa

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Il mirto puzzolente

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Il peduncolo

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si

Vietato non toccare!

La lana degli arbusti

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Furono gli Etruschi e poi i Romani a scavare la Galleria del Furlo, un tunnel tra le pareti di roccia attraversate dal fiume Candigliano, la cui erosione nel corso dei secoli ha prodotto la Gola del Furlo, un verde e spettacolare laghetto. Oggi, la Riserva Naturale Statale Gole del Furlo, con la sua ricca vegetazione, dove vivono animali di ogni tipo, è l’ideale per trekking e passeggiate.

È l’imperativo del Museo del Balì di Saltara, un entusiasmante museo dedicato alla scienza, dove si possono sperimentare in prima persona i fenomeni scientifici attraverso 40 postazioni interattive. Meglio invece non toccare, i funghi esposti al Museo del Fungo di San Sisto di Piandimeleto, che raccoglie più di 200 varietà di funghi del Montefeltro, riprodotti in gesso. Se invece i funghi li vuoi mangiare (insieme al famosissimo tartufo), puoi farlo ad Acqualagna in qualsiasi momento dell’anno. 39


titi Stalat si gmiti e stala o zie all no gra e n forma li io occ idio: g re, a stillic lc a a ca t is m a delle d’acqu offitto s l a d te adono o ques che c rmand o f , e t . grot colari spetta colate

Preistoria acquatica

GI O C

Nel Giurassico, le Marche erano sommerse dal mare. Nutrendosi di pesci e molluschi, da queste parti sguazzava l’ ittiosauro, un rettile simile a un coccodrillo, ma anche a uno squalo. Il suo fossile venne ritrovato anni fa incassato nella roccia, puoi vederlo nel Museo Speleologico di Genga. Ben 2500 esemplari di fossili sono esposti nel Museo dei Fossili e Minerali del Monte Nerone, ad Apecchio. Troverai anche ossa, uova e artigli di dinosauro.

40

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i Puo are lizz a a e r sile olto fos m n u ,è a u uoi at e. V c cas i l p sem vare? pro

3

SPLENDORE NELL’ABISSO

Hai mai camminato tra i giganti? È possibile alle Grotte di Frasassi, nel Parco Regionale della Gola della Rossa dove scoprirai un mondo incredibile, nascosto nelle viscere della terra. I giganti sono enormi stalagmiti, alte anche 20 metri. Potrai vederle al centro dell’Abisso Ancona, un ambiente così grande che potrebbe contenere tutto il Duomo di Milano. Incontrerai l’Obelisco, le cascate Niagara, le Canne d’organo, persino delle Candeline che risplendono in un laghetto di acqua cristallina. Più ci si ad­dentra nella montagna, più fa freddo: ricordati di portare vestiti pesanti e scarpe comode. Nel Parco Frasassi Avventura, con i suoi percorsi sul fiume Sentino, ti attendono ancora molte altre emozioni.

Modella la creta a forma di tavoletta, deve avere uno spessore di circa 3 cm.

Ungi d’olio la parte esterna della conchiglia, poi imprimila sulla creta, così l’impronta rimarrà ben visibile.

Stacca lentamente la conchiglia. Fai la stessa cosa con la parte interna, usando un altro pezzetto di creta.

Lascia asciugare i tuoi fossili preistorici. Nascondili in giardino e gioca a ritrovarli coi tuoi amici!

occorrente: una conchiglia, un po’ d’olio, pasta per modellare tipo creta


3 4

INCANTO FRA LE FOGLIE

INDOV

LL

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Nella zo na sono co muni i Cavallu cci di Apiro. D i che si tratta?

INE

Dove abitano gli gnomi e i folletti dei boschi? Nelle cavità degli alberi? Sotto i funghi? In casette nascoste tra i rami? Una cosa è certa, la Faggeta di Canfaito, vicino a San Severino Marche, è un luogo da creature di fiaba. Per arrivarci si attraversa un sentiero costeggiato da faggi secolari in una festa di colori che cambiano con le stagioni. Con la sua chioma enorme e il tronco largo più di 6 metri, ti accoglie il Re di Canfaito, un faggio di più di 500 anni. Quando è nato, Colombo aveva appena scoperto l’America.

i 60 su ca i Cer dipint li e les i a n r mu se, fie nel ca ti, go ret bor mu olo ano. c c pic rac di B

a) Dolcetti ripieni

cavallucci marini c) Una giostra al

centro del paese

Soluzione a p. 46

b) Fossili di

Aria di gita

Il grande prato di Piano dell’Elmo, ai piedi del Monte San Vicino, è un posto ideale per le gite. Nei giorni di festa, in primavera ed estate, si popola di famiglie e amici desiderosi di trascorrere del tempo all’aperto, tra giochi e pic nic. A pochi chilometri si trova Cingoli, un borgo molto famoso per il panorama, infatti è chiamato “il Balcone delle Marche”. Anche Serra San Quirico offre vedute spettacolari, qui potrai avventurarti sotto le copertelle, passaggi coperti lastricati in pietra arenaria, costruiti addirittura all’epoca dei Longobardi. Entrando nella chiesa di Santa Lucia resterai a bocca aperta, le pareti sfavillano di stucchi dorati e decorazioni d’epoca barocca. 41


eo d i Nel Mus li a N tura , Scienze merino a C i d ersità l e b l dell’Univ da tadina nte una cit ipicame t o ic r o t s ita o r o t cen ppo c lp , purtro le a , v o e t o io med rrem ente te lla dal rec erte su p o c olte s a n u f arai m a e la f geologia ennino. p p ’A dell

5 UN MONTE PER TUTTE LE STAGIONI Sci alpino, ciaspolate, snow board, l’inverno regala tante avventure sulla cima del Monte Catria. E per i bambini c’è anche il Kinderland, un parco giochi tematico dotato di tapis rulant. L’estate non è da meno: passeggiate nel bosco, mountain bike, trekking, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Monte interessante il Catria, un vero e proprio “atlante geologico”, fra le sue rocce si possono ancora scoprire reperti che risalgono alle diverse Ere, quando si è formato l’Appennino Centrale, milioni e milioni di anni fa. Nell’antichità si pensava che il Monte Catria fosse il trono di Giove Pennino (o Appennino) e i Galli Senoni consideravano sacre le sue vette.

Uno spettacolo pieno di passione

Alle pendici del Monte Catria, sorge Cantiano, un borgo famoso per la Turba del Venerdì Santo, una rappresentazione della Passione di Cristo, estremamente realistica e coinvolgente. Inizia con i soldati a cavallo che chiamano a raccolta la cittadinanza, coinvolta in tutte le fasi della cerimonia: il processo, la flagellazione, la processione verso la rocca, illuminata da fiaccole e ceri, dove verrà eretta la croce.

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inono è r Cantia er le p e h nc mata a e , cilieg arene e in sue am t a v onser iche c di e s selvat a b oppo a ir c s o li un lle qua ero de zucch i: t t io h ano g andav

b) I Galli Senoni c) I Malatesta

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a) I Reali di Casa Savoia


3 6 I MONTI AZZURRI

La sede del Parco è a Visso , insieme a Ussita, u no dei co muni più danne ggiati da l recente terremot o. Freque n ta ta già al tempo de i Romani, ci si aug ura di poter to rnare a g odere dei suoi s plendidi monumen ti e muse i.

Così Giacomo Leopardi definiva i Sibillini, una catena montuosa a cavallo fra Marche e Umbria. Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è un luogo bello e misterioso, con vette che superano i 2000 metri, dove d’inverno ci si può divertire con sci e slittini, e una vegetazione che va dal bosco ai prati fioriti. Fra queste montagne si racconta abitino le fate e si credeva che in una grotta vivesse la Sibilla Appenninica, una sacerdotessa in grado di predire il futuro, che attirava viaggiatori da tutta Europa. Con lei abitavano alcune fatine che uscivano di notte e rientravano al sorgere del giorno. Nelle notti di luna piena raggiungevano i paesi vicini e insegnavano ai giovani a ballare. Forse, il “saltarello”, fu inventato proprio da loro. A Montemonaco potrai visitare il Museo della Grotta della Sibilla. (aperto Luglio e Agosto e a Natale, gli altri mesi su prenotazione).

GIO

Non solo diavoli

Secondo una leggenda il Lago di Pilato era abitato da diavoli. Si narra che nelle sue acque finì un carro trainato da bufali, che trasportava il procuratore romano Ponzio Pilato. Potrai passare entusiasmanti giornate all’aria aperta, anche nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, un vero paradiso della biodiversità, con migliaia di specie vegetali diverse e moltissimi animali. Scopri i tanti itinerari del parco e le varie attività proposte.

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NELLA REGIONE VIVONO MOLTISSIMI ANIMALI, ANDIAMO A SCOPRIRNE ALCUNI. Abito nelle G G

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Viv o Par nei b o c o Con Reg schi d vol ero in ional el pi, com e de r i nut l c p ro d ci e sc agni ad oia i ins i t tol et fun ti, bac i. Mi che ghi . e

rot insiem te di Frasa ssi, e al n iphar uno s gus ic trano tus, trasp gamb arent erett e, la s o a dagli occhia lamandrin a li e il t italia riton no. U e na be lla comp agnia !

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Mi aggiro nel Parco del Gran Sass o e Monti della Laga, fiero delle mie belle corn Con me v a. ivono vari uccelli, m anche cin a ghiali e is trici.

cervo

Io e il me Picch i z o z a ros Par n o so co ,a di T Natu bitiam ecc r a o l Me e n h tau ie, ne del B el r o deg o. Sot lla Val sco l t rag li albe o le c e del ort ri, t net ecc ro ti qua li an e form viamo e dia ich e mo ghi dei ott i!

picchio rosso

6)........................... 44


3 PROPORZIONI DIVINE

Il Monastero di Fonte Avellana ebbe fra i suoi ospiti Dante Alighieri, al quale è dedicata la Biblioteca. Edificato dalla fine del X secolo in poi, l’ambiente sicuramente più importante è lo Scriptorium, il luogo dove i monaci trascrivevano a mano i testi classici e realizzavano le preziose miniature. La sala fu costruita seguendo la Sezione Aurea, regole matematiche che cercano di ricreare le proporzioni divine della natura. Attraverso una feritoia nella finestra a sud entra un raggio di sole che, spostandosi sia nel corso del giorno che nel corso dei mesi, assolve alla funzione di orologio e di calendario solare.

Visita il Par co Arch eolog Urbs ico d Salvi i a, pot un’ide rai fa a di c rti om’er roma a una na. Ve città d r a i il Se dell’A rbato cque dotto io il Tem , il Te pio c atro, o n il Cript l’Anfit oport eatro ico, e anc inter h e un essa nte M useo Arch eolog ico.

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Che co sa diceva la reg ola di San Be nedett o?

a) Prega e mangia b) Prega e lavora c) Prega e dormi

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Natura e preghiera La Riserva Naturale Abbadia di Fiastra è un bel posto dove trascorrere una giornata immersi nella natura e poi visitare l’Abbazia Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra, un’importante abbazia cistercense. La sua costruzione iniziò nel 1142 grazie a dei monaci provenienti da Milano, che bonificarono il terreno circostante e utilizzarono reperti della vicina città romana Urbs Salvia, distrutta da Alarico. La Chiesa fu edificata secondo le regole di semplicità e rigore proprie dei Cistercensi, religiosi che seguivano la Regola di San Benedetto e si dedicavano al lavoro e alla preghiera, abbandonando ogni ricchezza e nutrendosi dei prodotti che coltivavano.

GI

7


ONI SOLUZI dei GIOCHI Picchio si trova nelle pagine: 3, 4, 9, 10, 11, 12, 15, 17, 19, 22, 24, 25, 27, 28, 30, 33, 34, 38, 41, 42, 45

PAGINA 21: Madonna col Bambino benedicente e due Angeli (Madonna di Senigallia)

PAGINA 3: Distanza da Ancona a Parigi: 1289 (B) da Ancona a Palermo 1121 (C)

PAGINA 22: C’erano: sfera armillare, armatura, clessidra, compasso, strumento musicale Non c’erano: caffettiera, casco da moto, phon, macchina fotografica

PAGINA 4: Il Cigno

PAGINA 23: L’oca PAGINA 25:

PAGINA 10:

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PAGINA 12: L’elefantino Facciata della Chiesa di Santa Maria della Piazza. I rinoceronti Piazza Pertini. I cavalli e i delfini Fontana di Piazza Roma PAGINA 13: È di pietra PAGINA 14:

PAGINA 27: Asterix PAGINA 28: Perchè un tempo ci scorreva il fiume PAGINA 29: a) Un giglio PAGINA 30: c) Un uccello PAGINA 32: a) un legume PAGINA 34: b) ci si tenevano le arringhe (Gli oratori tenevano le loro arringhe, all’ombra di un grande olmo)

PAGINA 15: Rosso porpora

PAGINA 38: Rosso

PAGINA 16: L’ infinito

PAGINA 39: Piante esistenti: la carota delle scogliere, il lino marittimo, la ginestra odorosa, il giunco Piante inesistenti: il sedano del monte, la lana degli arbusti, il mirto puzzolente, il peduncolo PAGINA 41: Dolcetti ripieni PAGINA 42: a) I Reali di Casa Savoia

PAGINA 17: A calare le reti da pesca PAGINA 18:

PAGINA 43: Se leggi questa guida diventerai il primo della classe PAGINA 44: 1) cervo, 2) tasso, 3) pipistrello, 4) picchio rosso, 5) gatto selvatico, 6) rospo PAGINA 45: Prega e lavora

46


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Saluti

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Arriv i casa a prima t o la u carto lina? 47


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MediaMix Pesaro info@divertimappe.it www.divertimappe.it Art Director: Serena Riglietti Direttore Responsabile: Dario Mezzolani Testi: Lorenza Cingoli e Martina Forti Illustrazioni: Elisa Rocchi

- le Marche -

Impaginazione e grafica: Studio 75 Stampa: Sagraf

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Le Marche sono anche su MappToGo, insieme a regioni, città e borghi di tutta Italia! Scarica l’applicazione gratuita MappToGo sul tuo cellulare e potrai creare itinerari su misura in base al tempo che hai a disposizione e ai tuoi interessi. Inoltre scoprirai la storia dei monumenti, tutti gli eventi da non perdere e tanto altro.

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A..R..C..H..E.. .. .. .. .. .. . M e ll e n i t n e t r e G li ..e..v..e..n..t..i.. d.. iv .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. ..

.. .. .. .. ..Tra..gare, sfilate e cibi medioevali, a maggio e giugno a Camerino si svolge la

Corsa alla Spada e Palio di Camerino. Sempre a giugno, Gradara si popola di personaggi delle fiabe in occasione del “Regal Academy Fairytale Party”, mentre a luglio, con il grande spettacolo de l’Assedio al Castello, la Rocca si illumina di fuochi d’artificio. Al Palio dei Trampoli di Urbino si organizza una gara molto speciale: chi partecipa deve correre sui trampoli! Ambarabà è il nome del Festival di Burattini, Marionette e Teatro di Figura che si svolge nei mesi d’estate in vari comuni della provincia di Ancona. Nel XVI secolo, durante un lungo assedio, un contadino rovesciò per sbaglio un sacco di farina di mais nell’acqua di un pozzo, così gli abitanti fecero la “polenta nel pozzo”. Questa storia viene rievocata ogni anno a luglio a Corinaldo, con la Contesa del Pozzo della Polenta, una delle rievocazioni storiche più antiche. Per una settimana intera Montecassiano festeggia il Palio dei Terzieri e tutto il paese ritorna al Medioevo. A settembre, volano centinaia di aquiloni colorati sopra Urbino, durante la Festa dell’Aquilone. Serra San Quirico a luglio e Fano ad agosto diventano Il Paese dei Balocchi, le strade sono in festa tra laboratori, spettacoli ed eventi tutti dedicati ai bambini. Tra settembre e ottobre i clown popolano Monte San Giusto per Clown&Clown, Festival Internazionale di Clownerie e ClownTerapia. Se ti piace la festa di Halloween, a ottobre non perdere la Festa delle Streghe a Corinaldo. Per chi si diverte a girare nei mercatini, tra novembre e dicembre nei borghi della Provincia di Pesaro Urbino scoprirai “Il Natale che non ti aspetti”, tra decorazioni, presepi, specialità della zona e un mercatino luminosissimo, a Candelara, tutto dedicato alle candele. In estate sono molti i Centri di Educazione Ambientale che propongono attività per le famiglie.

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...e per ess ere sem pre agg iorn ato sug li eve nti mar chig iani visi ta il sito :

ev en ti. tu ris mo .m ar ch e.i t


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FAMOSA CHI HA DIPINTO UNA

“MUTA”?

È NATO IN QUALE IMPERATORE ZA? MEZZO AD UNA PIAZ

TI DI UNA IS N GO A T O R P I I T SU DOVE SONO VIS PIÙ ROMANTICHE? LE A R F E R O M ’A D IA STOR I GIGANTI? A R F E R IA GG E SS A P COME SI FA A

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VANO DOMAND PERCHÉ TUTTI FACE ALLA SIBILLA?

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r e c u r io s it à lt a te n ta e te es u q S c o p r ir a i e MARCHE n io g re la el d e p p a nelle Divertim

t .i e h c r a .m o m s i r u .t w e su w w

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