Uniti si vince

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IL GRUPPO UNITI SI VINCE BOLOGNA NEL CUORE Redatto da Domenico Marigliano

LA RIVINCITA DELLA BOLOGNA ONESTA

MICHELE FACCI

LUCIA BORGONZONI

DANIELE CARELLA LORENZO TOMASSINI


UNITI SI VINCE RIVISTA Così si sentono i diversamente abili bolognesi davanti al piano di pedonalizzazione promosso dalla giunta Merola e dall'assessore alla Mobilità Andrea ... FRASCAROLI

MEROLA

BONACCINI.

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La protesta dei disabili: “Dimenticati i nostri diritti”

Secondo Daniela Mignogna dell'associazione Orsa la pedonalizzazione della giunta Merola è stata "imposta senza tenere conto delle esigenze di chi ha difficoltà deambulatorie". Esclusi dalla città. Così si sentono i diversamente abili bolognesi davanti al piano di pedonalizzazione promosso dalla giunta Merola e dall’assessore alla Mobilità Andrea Colombo, che dal 12 maggio, ogni fine settimana e nei giorni festivi, chiuder à completamente la Ztl del centro storico al traffico. Esclusi a causa “di promesse non mantenute ” e di un progetto “ del tutto non sostenibile che ci è stato imposto senza tenere conto delle esigenze di chi ha difficolt à deambulatorie ” . È infuriata Daniela Mignogna, mamma di una bimba diversamente abile e responsabile regionale di Orsa, l ’organizzazione sindrome di Angelman. Oltre che membro della consulta disabili di Bologna, soggetto che rappresenta le 60 associazioni territoriali che tutelano i diritti delle persone con difficoltà motorie o intellettive, diverse migliaia in tutto. Che stamani hanno inviato all ’ amministrazione cittadina un comunicato che promette battaglia “e forse un ricorso in giudizio”.“Il piano voluto dall’assessore Colombo è stato redatto troppo velocemente, nato su presupposti di collaborazione con le categorie sociali che però non sono state affatto ascoltate – denuncia la Mignogna – ci hanno parlato di riordino cittadino, di tagli all’inquinamento e di vivibilità. Ma per chi?”. Il piano, secondo le associazioni che hanno siglato la nota inviata al Comune, non concede più ai famigliari delle persone diversamente abili di accompagnarle in città durante i giorni non lavorativi, chiudendo di fatto l’accesso al centro storico per chi ha difficoltà a camminare. “ Anche per loro però il centro è il principale passatempo del fine settimana – ha aggiunto Daniela – a mia figlia piace guardare le vetrine dei negozi, andare al cinema, prendere un gelato. Come a tutti. Perch é dovrebbe privarsene, e con lei tutti coloro che non ce la fanno a percorrere quelle centinaia di metri che separano la zona ‘libera’ da quella ‘pedonalizzata’?”Una domanda che in molti si pongono, ma a cui il Comune non ha dato una risposta esauriente. “ Ci hanno dato vaghe rassicurazioni, ma al momento tutto ci ò che sappiamo è che i parcheggi saranno pochissimi e che in molti dovranno rinunciare ad andare in centro nel week end. E le feste? Non potranno nemmeno partecipare alle messe in San Petronio”.Dati alla mano si parla di diverse migliaia di persone che gi à in caso di pioggia, o di maltempo, non possono nemmeno ricorrere ai mezzi pubblici per muoversi. “ Ma lo sanno i cittadini che se un disabile vuole prendere l ’ autobus, ovviamente quello attrezzato e ce ne sono pochissimi, deve prenotarlo cinque giorni prima avvisando l’azienda dell’ora e della fermata in cui intendono salire?”Un disagio notevole che minaccia fortemente il diritto alla mobilit à , stabilito dalla carta dei diritti dell ’ Onu e dalla legge contro le discriminazioni N. 67. “Noi vogliamo favorire i cittadini, ma perché ciò deve avvenire a discapito delle tante persone in difficoltà? Il centro è di tutti, è uno sfogo, perché invece di consultarci quando è stato redatto il piano ci hanno informati a cose fatte, rispondendo alle nostre obiezioni con un ‘non ci avevamo pensato ’ ? ” Secondo le associazioni che tutelano i diversamente abili, di soluzioni ai problemi che insorgerebbero con la pedonalizzazione ce ne sarebbero, e diverse. In primis, adottando la raccolta porta a porta nel centro storico, che consentirebbe di eliminare i cassonetti e recuperare una superficie di circa 1.500 m2. Un belFac numero di parcheggi contrassegnati, se venissero tradotti in un servizio per la categoria. eb Twi PAGINA 3


“ E poi i semafori, che non sono nemmeno a norma, potrebbero essere tutti dotati del segnale

.

acustico, così anche i non vedenti si sentirebbero sicuri a camminare in città senza accompagnatore – ha aggiunto Daniela, elencando le numerose proposte

provenienti

dalle

associazioni che

rappresenta – e soprattutto i mezzi pubblici. Se vogliono pedonalizzare, allora gli autobus devono essere attrezzati”.

“ L ’ assessore non dovrebbe dimenticare che la campagna elettorale non è

la priorit à , anzi,

quando si governa bisogna pensare a tutti i cittadini –

ha concluso Daniela, che con la

consulta sta pensando a come procedere perché la questione non finisca nel dimenticatoio – purtroppo la generalit à dei cittadini pensa ai disabili solo come falsi invalidi e come fruitori abusivi di contrassegno”.

Bologna, gridano ad alta voce le associazioni, “in questo

modo

ritorna

al medioevo.

L’amministrazione procede come un carro armato e dopo 35 anni di lotte, nel corso dei quali avevamo raggiunto un buon livello nella tutela dei diritti di chi è più debole, ci troviamo diversi passi indietro.

Noi

pedonalizzazione,

non ma

siamo in

questa

contro alla caccia alla

vanagloria a tutti i costi qualcuno

si sta

dimenticando che il diritto a vivere la propria città è di tutti, non solo di alcuni”.

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Sap, il segretario Tonelli continua lo sciopero della fame: 'Vogliono intimidirmi' "Continua la protesta del segretario nazionale del Sindacato Autonomo di Polizia: nonostante il malore che lo ha colto la settimana scorsa, non intende mollare: 'Sono un uomo libero' “ . 47 giorni senza cibo: continua la protesta di Gianni Tonelli, segretario nazionale del SAP - Sindacato Autonomo di Polizia -, nonostante il malore che lo ha colto la settimana scorsa in Piazza Montecitorio, è stato dimesso dall'ospedale, ma non intende mollare. Lo sciopero della fame di Tonelli è iniziato lo scorso 21 gennaio per denunciare "la debilitazione dell ’ apparato della pubblica sicurezza e contro una serie di azioni repressive che si sono concretizzate in vari procedimenti disciplinari". In pratica era stato colpito da un provvedimento disciplinare per aver mostrato, nel corso di trasmissioni televisive, abbigliamento e attrezzature della Polizia, criticando i tagli e la non adeguatezza delle dotazioni. "Non vi è pi ù nessuna considerazione di noi e ogni asino che raglia, finiamo alla sbarra. Ci fanno lavorare in ambienti luridi, non ci formano, non ci forniscono equipaggiamenti e ambienti di normale dignit à rispetto a qualsiasi altro professionista" ha scritto oggi in una nota. Ieri ha registrato un video in cui ribadisce la sua posizione: 'Il palazzo ha cercato di intimidirmi, in verit à sono due mesi che cercano di mandare messaggi ha detto visibilmente provato davanti alla telecamera, come a dire - adesso arriva la schicchera, la tranvata". Per Il segretario Sap si tratta invece di "quattro sciocchezze, come la maglietta 'I love polizia', il materiale che non era pi ù in uso, stupidaggini costruite in maniera dilettantesca e raffazzonata, la dinamica degli eventi dimostra che sono in fortissima difficolt à .. Sono un uomo libero come voi". Tonelli lancia un invito per mercoled ì mattina a Roma in Piazza Montecitorio dalle 11, dove è ormai in piante stabile con un gazebo. 6 | CIAK

Nei giorni di ricovero in ospedale, diversi rappresentanti delle istituzioni hano fatto visita al segretario imolese: i senatori Carlo Giovanardi, Mario Mauro Gaetano Quagliariello e Maurizio Gasparri, il capogruppo di Forza Italia alla Camera Rebato Brunetta, il deputato di Forza Italia Elio Vito e il consigliere di Fratelli d'Italia alla Regione Lazio Fabrizio Santori.

Sap, il segretario Tonelli continua lo sciopero della fame: 'Vogliono intimidirmi' „Continua la protesta del segretario nazionale del Sindacato Autonomo di Polizia“ Gianni Tonelli.

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La destra contro Merola: “Ostaggio di Sel e dei centri sociali” Bologna, 30 mag. – Sospeso il Consiglio comunale di Bologna a pochi minuti dall’inizio della seduta di question time di questa mattina. Il capogruppo Fi Michele Facci ha messo sul suo banco un pupazzo che raffigura il sindaco Virginio Merola, arrivando a piazzarlo sullo scranno del primo cittadino. “Quando abbiamo saputo che il sindaco non veniva in aula oggi a rispondere sullo sgombero di Atlantide- afferma Facciabbiamo deciso di portare in aula questo fantoccio perché Merola si sottrae al confronto: il sindaco è un fantoccio ed è ostaggio di Sel e dei centri sociali“. Dopo qualche minuto, e dopo le insistenze della presidente del Consiglio comunale, Simona Lembi, il pupazzo è stato tolto e la seduta è ripresa” . L’azione del centro destra non è stata presa bene dal Pd che ha abbandonato l’aula. “Tutte le posizioni politiche sono legittime- attacca il capogruppo Pd, Francesco Critelli- ma quando si manca di rispetto al primo cittadino e all’istituzione tutta, allora diventa inaccettabile. Per questo il gruppo del Pd è immediatamente uscito dall’aula, rientrando solo quando la buffonata fatta a favore di telecamere e macchina 8 | CIAK fotografiche ha avuto fine”. (Dire)

.

Il consigliere del Uniti Si VInce Michele Facci esibisce un pupazzo con le sembianze del sindaco (foto Dire)

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speciale osc ar

La Lega Nord contro il bando che la Regione vuole varare per attuare la legge che abolisce i grandi campi nomadi. livello assoluto sono briciole. Un milione di euro spalmato su tutta la Regione per chiudere definitivamente i grandi campi nomadi dell’Emilia Romagna (Bologna in primis, ma anche, ad esempio, Carpi) e trasformali in microaree (o addirittura trasferire rom e sinti in alloggi) non sono nulla. Non basterebbero a comprare dieci appartamenti.Il problema è che la legge regionale - voluta dall’assessore Elisabetta Gualmini un anno fa - spiega chiaramente come quei grandi campi vadano chiusi e come la soluzione sia quella di creare tante aree nomadi a macchia di leopardo. Ieri la Gualmini stessa ha lanciato il bando attuativo mettendo sul piatto appena un milione di euro: ma il concetto resta.Modena precursoreCome spiegato nei giorni scorsi, la giunta Muzzarelli ha già affrontato in via preventiva il tema assicurando che in città non verranno aggiunte microaree alle 23 già presenti. Al massimo il Comune cercherà di accedere a qualche decina di migliaia di euro per migliorarne alcune e magari ingrandire quelle più affollate.Il rischio che si vuole evitare è evidente: realizzare nuove strutture creando problemi in altre zone del territorio modenese. Per onestà va detto che la legge regionale dello scorso luglio prendeva proprio a modello quanto già fatto a Modena con l’addio al grande campo nomadi di via Baccelliera e la creazione delle microaree. Cercando di applicare tale soluzione anche a Bologna. Una legge regionale che però di fatto va oltre creando la possibilità di realizzare moltissimi piccoli insediamenti. Compreso a Modena.La Lega NordChi è contrario a prescindere allo stanziamento di risorse per la realizzazione di microaree è la Lega Nord.Per il Carroccio in Regione i campi nomadi vanno chiusi tout court. «Un milione di euro per la realizzazione di microaree familiari, pubbliche e private per l’accoglienza dei rom? Ma per favore, smettiamola di dire cose prive di senso - afferma il consigliere regionale Daniele Marchetti 10 | CIAK

aLejandro iL Grande alejandro González iñárritu, nato il 15 agosto 1963 a Città del Messico, ha girato Lo avevamo detto e lo ripetiamo: questo sarà il sette film in vent’anni Vietnam della giunta Bonaccini e noi, da partee ha nostra, di carriera, ricevuto siamo già pronti allo scontro». «In aula e innove nomination commissione - ricorda Marchetti - non hanno all’Oscar. voluto La prima, nel 2000, fu ascoltarci. Hanno preferito andare alla per ilconta migliore film votare a maggioranza un provvedimento dannoso straniero, Amores e Perros con Gael scellerato. Bene, vorrà dire che la discussione la Bernal. faremo in altri luoghi. Per quanto miGarcía riguarda hoper già l’esperienza estrema pronta una proposta di legge di iniziativa popolare sul set di Revenant, lui per chiedere l’abolizione di tutte le microaree. Non e diCaprio sono finiti basta cambiare il nome a un camposulla romcopertina per di Variety il titolo: risolverne i problemi. O queste persone si con vogliono I sopravvissuti.

integrare mandando i propri figli a scuola e andando a lavorare onestamente, o non c’è verso di trovare accordi. Non siamo disposti a dare un solo euro a chi viene a casa nostra con l’obiettivo di fare i propri comodi fregandosene delle nostre regole». Insorge anche la candidata sindaco a Bologna Lucia Borgonzoni: «è inutile girare intorno al problema. I campi vanno chiusi, punto e basta. Chi vuole integrarsi vada a lavorare e si paghi l’affitto. Scorciatoie non ce ne sono per nessuno». In definitiva, «non accetteremo - concludono Marchetti e Borgonzoni - trattamenti di favore per chi vuole fare il furbo alle spalle della nostra gente. La Regione usi quei soldi per i poveri emiliani e per i nostri anziani. Dopo, ma solo dopo, per gli immigrati che si integrano. Per gli E altri, invece, l’unica IñáRRItu, CuaRóN GLI aLtRI: DOPO alternativa al rispetto delle norme è il ritorno a casa GRaVIty loro».

E tERzO PREMIO uNBIRDMaN, REGISta MESSICaNO. CON CONSECutIVO PER EMMaNuEL LuBEzKI ChE ORMaI COLLEzIONa OSCaR

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Un campo rom ci costa 50mila euro l'anno Nel 2014 l'amministrazione comunale di Bologna ha stanziato 157mila euro per tre tendopoli municipali Nel corso del 2014 il comune di Bologna ha stanziato 157mila euro per le tre tendopoli municipali abitate da nomadi rom e sinti. Il Resto del Carlino fa i conti in tasca all'amministrazione felsinea, che per i tre accampamenti di via Erbosa al Navile, quello di via Dozza al Savena e quello di via Persicetana a Borgo Panigale, spende cifre blu. Un esborso peraltro più basso rispetto al passato. Palazzo d'Accursio nel 2012 donava al campo del Navile ben 122mila euro, diventati 133mila l'anno seguente. Il cambio di rotta nel 2014, quando il sovvenzionamento si è fermato ad appena - si fa per dire - 80mila euro. Ma per la baraccopoli di via Persicetana il sussidio per l'energia elettrica è rimbalzato da 27mila a 41mila dal 2012 al 2014. A fronte del flusso continuo dei contributi comunali, lievita il debito accumulato da chi vive nei campi: ora è di 35mila euro. Un andazzo e uno sperpero di denaro pubblico che non piace a Lucia Borgonzoni, apogruppo comunale della Lega Nord: "Da una parte un’erogazione senza alcun controllo di denari pubblici per i campi sosta, dall’altra una completa incompetenza di sindaco, giunta e dirigenti comunali nel verificare la reale legalità che in queste aree vige. Per questo la richiesta è sempre la stessa: chiuderli". Le dà manforte il capogruppo di Forza Italia Michele Faccia, pronto a presentare "un esposto alla Corte dei conti per la valutazione di un eventuale danno erariale". L'esponente azzurro, infine, attacca le "solite politiche buoniste e le solite pseudo iniziative per promuovere un fantomatico scambio-culturale tra rom, sinti e bolognesi".

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Merola il Pupazzo dei centri sociali e di SEL.

Virginio Merola un sindaco Abusivo.

Una giunta amica dei centri sociali, e degli abusivi, e degli immigrati 1pagina

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