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Grosseto
IL TIRRENO MERCOLEDÌ 29 GIUGNO 2016
volti e STORIE Piombino superstar A 100 anni cuoco in tv Osvaldo Ottanelli protagonista della nuova puntata di Qb di SARA LANDI
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e a Castiglione della Pescaia chiedi di Osvaldo Ottanelli pochi sanno chi sia. Ma basta dire Piombino e tutti capiscono al volo. E certamente il soprannome non è l’unica particolarità di questo distinto signore dalla chioma candida e dalla pelle abbronzata tipica dell’uomo di mare visto che la sua carta d’identità parla chiaro: Piombino è nato il 16 giugno 1916, esattamente un secolo fa. Ieri mattina il neocentenario di Castiglione della Pescaia ha accettato con simpatia di misurarsi con una nuova sfida: cucinare in tv davanti alle telecamere di Tv9. Era infatti l’ospite della registrazione di
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Come si arriva in buona forma alla mia età? I miei piatti preferiti sono di mare Ma l’importante è mangiare sempre un poco di tutto una puntata di Qb. Quanto basta per diventare chef, il programma condotto da Rita Martini e Andrea Terranzani, e ha conquistato tutti con le sue perle di saggezza e la sua innata simpatia. D’altronde per uno che alla sua età si sveglia alle 5,30 del mattino per andare a dare una mano ai colleghi
A sinistra Piombino con lo staff e la giuria di Qb Nella foto grande, da sinistra, lo chef Donati, Rita Martini, Piombino e Andrea Terranzani
pescatori e che guida la macchina abitualmente non è stato un problema affrontare la trasferta da Castiglione in una calda giornata d’estate e sottostare ai tempi tecnici di registrazione del programma. Anzi, quando la conduttrice Rita Martini si è offerta di accompagnarlo dalla sedia fino alla po-
porto santo stefano
Il 10 luglio arriva Pelù Live gratuito in piazza «A luglio farò qualche concerto coi Bandidos per tenermi in tirella rockera». E tra le tre date annunciate spunta anche una tappain Maremma. Parliamo del rocker fiorentino Piero Pelù. Il mitico fondatore dei Litfiba, gruppo che ha fatto la storia del rock nel nostro Paese, ha scelto di annunciare alla sua maniera sulla sua pagina Facebook ufficiale la notizia di alcuni concerti fuori tour che precedono l’uscita dell’album cui sta lavorando da tempo. Pelù e i suoi Bandidos suoneranno in piazza dei Rioni a Porto Santo Stefano la sera di domenica 10 luglio; l’evento è gratuito e va ad arricchire il cartellone estivo del Comune di Monte Argentario. Ancora non si conoscono tutti i dettagli ma quel che è certo è che con Piero Pelù l’estate in Maremma porta un altro big della musica il cui nome si aggiunge ai già annunciati e confermati Niccolò Fabi, Alan Parsons, Afterhours, Stefano Bollani, Suzanne Vega e Nomadi, solo per fare qualcheesempio. Oltre ad essere amato dai cultori del rock e dai fan dei Litfiba Piero Pelù è indubbiamente un nome di forte richiamo considerando anche la popolarità che ha avuto come coach e giudice di “The voice of Italy”, il talent show di Raidue di cui è stato uno dei protagonisti più amati per ben tre edizioni. (s.l.)
Piero Pelù (foto Maria Laura Antonelli)
IN OMAGGIO CON IL TIRRENO
Domani la guida agli eventi dell’estate Fiere, concertini e concertoni, sagre, teatro, festival, mostre, musei... D’estate la Toscana della costa dà spettacolo, per la gioia di turisti e residenti che hanno mille occasioni per assaporare la bellezza del territorio e incontrare a tu per tu i protagonisti
internazionali dell’arte e della cultura. Chi vuole sapere tutto e di più sulle magie in calendario domani ha una opportunità unica: con il Tirreno sarà infatti in omaggio la guida “Vivi la Maremma Val di Cornia e Elba”, con tutti gli appuntamenti dell’estate.
stazione dei fornelli Piombino si è bonariamente indispettito perché lui non ha bisogno di aiuto. Un personaggio così è capace di rendere esilarante anche la prova del microfono: «Che vi devo dire – ha detto Piombino in uno dei momenti del backstage – Sono qui tranquil-
lo in mezzo a queste belle donne, chi sta meglio di me?». Piombino si è presentato con al collo la medaglia che gli è stata regalata in occasione del suo centesimo compleanno, festeggiato in due diversi momenti, prima al ristorante Da Antonietta e poi al Club velico di Castiglione della Pesca-
ia. Durante la puntata ha collaborato alla preparazione del piatto insieme allo chef Matteo Donati del ristorante Donati di Castiglione della Pescaia e non si è sottratto alle domande dei conduttori, compreso svelare il suo elisir di lunga vita. «Il segreto – dice Piombino –
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la cucina su tv9
Un vip e uno chef alla prova dei fornelli Qb. Quanto basta per diventare chef è la trasmissione di cucina di Tv9 ideata e condotta da Rita Martini e Andrea Terranzani. Il programma, che farà compagnia al pubblico di Tv9 ancora per un po’ (mentre è già in palinsesto la terza edizione a partire da ottobre) vede impegnati ai fornelli un personaggio famoso della Maremma e uno chef della Federazione italiana cuochi di Grosseto presieduta da Paolo Santi (nella foto lo chef Matteo Donati durante una puntata). Davanti alle telecamere di Qb la star di turno e lo chef cucinano un piatto (un primo, un secondo o un dessert), si raccontano dialogando con Rita Martini e Andrea Terranzani e accettano la sfida di farsi valutare da una giuria che cambia di volta in volta ospitando giornalisti, esperti di comunicazione e conoscitori del territorio. Già trentacinque le puntate andate in onda e curate dallo staff tecnico del programma, con Giulia Molinari e Andrea Giacomi alle riprese e Andrea Grillotti alla regia. Il programma è realizzato in collaborazione con Coldiretti, Ais Grosseto, Slow Food e FederCuochi. Tra i talenti che collaborano anche la Distilleria Nannoni di Priscilla Occhipinti per le grappe donate ai partecipanti e il progetto Libertà Creativa con Dominga Tammone che in diretta realizza le caricature dei personaggi ospiti di Qb. Le puntate vengono registrate al ristorante Casa Livia o nella scuola di cucina di Speroni Catering. Collegata a Qb c’è anche la striscia “Che c’è in frigo? Sos Chef” che va in onda dal lunedì al venerdì alle 13,10. E c’è da stare sicuri che nella pentola di Qb qualcosa di nuovo bolle sempre. (s.l.)
La vignetta di Dominga Tammone per Piombino
Rita Martini stampa un bacio sulla guancia di Piombino
è mangiare bene, farsi gli affari propri, stare tranquilli e non volere male a nessuno». Ma quello che più lo diverte è raccontare se stesso e la sua vita avventurosa, segnata dall’amore per il mare e da quello non meno forte per le donne. Del resto se ha i capelli tutti bianchi è proprio per una
donna. «Ero con una bella sposa – racconta Piombino – ma arrivò il marito. Allora mi spaventai e scappai dalla finestra. Ma per lo spavento da allora i capelli mi sono diventati tutti bianchi». Per non parlare di quella volta che per l'accusa di poligamia finì addirittura in carcere.
Piombino si è divertito a fare il vip della puntata, ha scambiato battute con tutti e può arricchire con questa singolare partecipazione la sua galleria di aneddoti e avventure lunga un secolo. Sempre in tema di cucina il centenario ha dato anche delle dritte per chi magari spera di arrivare alla sua
età con la stessa energia e salute: «I miei piatti preferiti sono di mare – dice – Mi piacciono in particolare il risotto alle seppie e le triglie alla livornese. Non mi piacciono invece la cipolla, i peperoni e i cetrioli ma l’importante è mangiare un poco di tutto. Se mi date un piattone lo lascio ma se posso
la scomparsa del gigante buono
Quella spaghettata da bambini sulla barca con Bud Spencer Bud Spencer e Cesare Scotto durante una giornata in barca a Giannutri
di IVANA AGOSTINI
È
morto Bud Spencer. Il gigante buono. Il re delle scazzottate interminabili. Il protagonista, con Terence Hill, della saga spaghetti western. Bud Spencer, al secolo Carlo Pedersoli, era diventato col tempo un divo del cinema e come molti altri colleghi era facile vederlo arrivare col suo rimorchiatore trasformato in yacht a Porto Santo Stefano. È qui che un ragazzino lo conobbe in una maniera che non avrebbe mai pensato possibile. L’allora bambino, oggi uomo di 44 anni, ha affidato al suo profilo Facebook un tenero ricordo della sua infanzia legato proprio a Bud Spencer e a una delle sue vacanze all’Argentario. «Credo che per quanto io possa scavare nella memoria, non riesca a trovare un ricordo del mio primo film che non sia un film con lui e Terence Hill – racconta Marco Fanciulli –. Quindi è quasi certo che il mio primo film sia stato un film con lui protagonista. Festa di carnevale nel cinema parrocchiale. Ero un nanerottolo. Il film era “Altrimenti ci arrabbiamo”. Il mio fu amore a prima vista». Il destino gli ha fatto incrociare Carlo Pedersoli molte volte nella vita. «La più cara alla memoria – ricorda Fanciulli – avvenne a Porto Santo Stefano il 16 di agosto di troppi anni fa. A quel tempo il paese
L’attore frequentava l’Argentario. Il ricordo di Marco Fanciulli e di un’estate di anni fa
I ragazzini andavano sul molo e chiamavano «Piedone, Piedone» Lui salutava con urlacci
aveva riservato alla mezzanotte del 16 agosto lo spettacolo dei fuochi d’artificio a festeggiamento del rione vincitore del palio marinaro. Bud aveva uno yacht ormeggiato nel porto. Lo sapevano tutti i bambini del paese ed era così amato che tutti rompemmo il tacito patto tra la popolazione e i vip che vi soggiornavano, ossia mai disturbarli». Per quei ragazzini di circa 9
anni però Bud Spencer era una tentazione troppo forte. «Arrivavamo in prossimità della scaletta e poi chiamavamo: “Piedone, Piedone, Piedone”. Lui di tanto in tanto usciva e tirava un urlaccio che ci faceva dileguare tra cassette di pesce, macchine parcheggiate e reti ammucchiate sul molo. È curioso come nella memoria quell’urlo terrorizzante al contrario risuoni oggi
come il vocione divertito e bonario di un brav’uomo». Gli aneddoti tornano a galla. «Un giorno – prosegue Fanciulli – eravamo tutti fuori a invocarlo quando lui ci sorprese alle spalle arrivando con la sua motoretta pieghevole. Non disse nulla ma qualcuno aveva parcheggiato una Fiat 500 davanti alla passerella e non poteva far salire il suo biciclo. Non disse una parola e anzi organizzò uno spettacolo meraviglioso per noi bimbi: prese la 500 dal davanti e con due colpi di reni la spostò di lato; poi fece la stessa cosa col posteriore, ben più pesante. E noi esplodemmo in urla di ammirazione che ancora oggi mi fanno sorridere, emoziona-
mangiare poco di tutto posso andare avanti anche due ore». La puntata di Qb con ospiti Piombino e lo chef Donati andrà in onda su Tv9 sabato 9 luglio alle 13,10. La ricetta proposta in puntata è una fresca insalata di baccalà e ceci. A giudicare il piatto la giuria composta da due giornalisti, dal foto-
grafo Andrea Burgio (che ha per una puntata sostituito il fotografo ufficiale del programma, Ugo Martens) e dalla disegnatrice Dominga Tammone (Libertà Creativa) che ha visto nel personaggio di Ottanelli un energico Capitan Piombino protagonista di mille avventure.
Lo skipper Scotto e la gita a Giannutri «Impagabile vedere l’attore e il campione» «Una esperienza unica e indimenticabile». La racconta Cesare Scotto che, circa sette anni fa fu lo skipper di Bud Spencer per un giorno, in un periodo in cui l’attore era convalescente e non poteva camminare da solo. «Eravamo usciti con la barca del fidanzato della nipote di Bud – racconta lo skipper – e per me vederlo, poterci parlare, potergli fare delle domande fu una esperienza unica e irripetibile». Bud Spencer era un habitué dell’Argentario. Quel giorno aveva in programma una gita nelle acque di Giannutri. «La giornata fu fantastica. Bud era claudicante e si spostava solo se sorretto. Chiese di poter fare il bagno – racconta Scotto – io ero felice di vederlo nuotare, non è da tutti avere un’icona del cinema, Bud Spencer, ma soprattutto, in questo caso, un campione di nuoto, Carlo Pedersoli, tutti e due in un colpo solo. Vederlo nuotare era fantastico aveva la grazia di un delfino, era veloce e aggraziato nonostante i suoi 80 anni. Avevo un mito del cinema e dello sport di fronte a me, uno spettacolo, un biglietto in prima fila tutto per me. Fu un giorno che non dimenticherò. Feci mille domande». Scotto sapeva che quella era una occasione unica. «Era una persona divertente e di poche pretese – conclude Scotto – una persona alla mano». Bud Spencer era una persona come tante, un uomo reso famoso dal mondo della televisione che era rimasto sempre una persona semplice senza mai farsi prendere la mano dal suo successo. (i.a.)
re e accapponare la pelle». Si fa trasportare dai ricordi Marco Fanciulli. Divagare quando si parla di Bud Spencer gli viene naturale. Torniamo però a quel 16 agosto. «Erano passate da poco le 23 e mancava un’oretta allo spettacolo pirotecnico. Decisi con un mio caro amico di andare a chiamare Piedone per ingannare il tempo e forse anche per la botta di adrenalina che l'urlaccio mi dava. Arrivammo lì e lui era seduto a poppa con degli ospiti mentre, come in una scena dei suoi film che abbiamo scolpiti nell’immaginario collettivo, serviva piatti di pastasciutta da una zuppiera enorme. Mentre guardavamo la scena, il mio amico si fece uscire un esile: “Babbo”. Scoprimmo così che suo babbo, pilota del porto, non era solo il pilota del porto per gli yacht ospiti:
era il pilota dello yacht del nostro eroe. Fece un cenno di saluto al figlio e Bud guardandoci gli disse: “Conosci quei mucchietti di ossa? Ma glielo dai da mangiare? Salite a bordo”». Arrivò così l’invito mai sperato, quello che per pochi secondi ti paralizza prima di farti scoppiare il cuore dalla felicità. «Quella fu la nostra spaghettata di Ferragosto con Bud Spencer e compagnia. Non ricordo neanche un petardo di quella sera. Ricordo quelle manone che mi passavano un piatto di pasta come non ne ho mai più mangiata». Bud Spencer dava cazzotti solo sulla scena. Era un uomo buono, un uomo che non esitava a far salire sul suo rimorchiatore dei bambini. «Dopo tutto – conclude Fanciulli – lui era Bambino». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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IL TIRRENO GIOVEDÌ 30 GIUGNO 2016
COMMERCIO E SERVIZI
» IL RISVEGLIO
Apre La Frutteria stop alle polemiche In piazza del Sale il primo take away di succhi freschi e frullati il top
Energia o buon umore? Scegli il tuo estratto
Fresco, corroborante, dolce, agro: al bancone de La Frutteria di piazza del Sale potreste trovarvi nell’imbarazzo della scelta. E allora a Mauro Masetti e al suo staff abbiamo chiesto cinque succhi freschissimi da non perdere in questa estate 2016. E gli esperti hanno snocciolato tre estratti e due frullati. Eccoli. 1. L’estratto Energizzante, preparato con un mix di carota, mela, zenzero e fragola. 2. L’estratto Antistress del buonumore che mescola insieme finocchio, carota, sedano, pera e zenzero. 3. L’estratto Ace, un must. E poi ci sono due frullati fuori menu. 4. L’Asprodolce con kiwi, pera e ananas. 5. La Passeggiata nel bosco tra mango, pesca e lamponi . E c’è anche la possibilità di comporre da soli il proprio estratto o il proprio frullato. Via libera, dunque, alla fantasia.
di Giovanna Mezzana ◗ GROSSETO
Quando si dice “tanto rumore per nulla”. Siamo in piazza del Sale ed è quasi tutto pronto per il taglio del nastro al nuovo bistrot dei succhi di frutta, il cui allestimento esterno – esattamente un mese fa – aveva suscitato una semi ribellione popolare. Si apre sabato, in occasione della Notte Bianca cittadina, e poi giovedì 7 luglio (l’appuntamento è per le 18) ci sarà l’inaugurazione con tutti i crisimi. Mauro Masetti, 39 anni, tra i soci promotori dell’iniziativa commerciale, nonché ingegnere e direttore dei lavori, non si è fatto mettere i bastoni tra le ruote ed è andato dritto alla méta. Ad opera finita, obiettivamente, il suo take away di estratti di frutta e frullati – iniziativa originale, in città mancava – non è un pugno nell’occhio come qualcuno aveva detto, contestando il materiale e il colore (metallo, beige) e ricordando, qualora ce ne fossimo dimenticati, che siamo a qualche metro da un luogo di alto valore storico e architettonico: Porta Vecchia. I contestatori sono stati un po’ zelanti, ma le critiche a volte servono persino da stimolo. Fatto sta che proprio l’allestimento de La Frutteria ha coinvolto mani sapienti: hanno dato il proprio contributo a Masetti giovani imprenditrici locali della ristorazione che hanno alle spalle esperienze gratificanti (e di qualità). E c’è persino il tocco d’artista: le magliette che indossano i giovani dipendenti, i pannelli
Da sinistra Giovanni Contu, Mauro Masetti, Irene Loiacono, Francesco Masetti
per i menu e le vignette che arredano il bistrot sono griffate “Libertà creativa”, ovvero il marchio della giovane e apprezzatissima fumettista Dominga Tammone. All’angolo di piazza del Sale si serviranno estratti di frutta e verdura, frullati, macedonie e yogurt (oltreché caffetteria). C’è anche una filosofia che sottende al prodotto, che si prepara e che si vende, e che conferma che nulla è lasciato al caso. Ce la spiega Mauro Masetti, con i suoi giovani collaboratori – Irene Loiacono, Francesco Masetti, Giovanni Contu – mostrandoci un libretto. Si intitola “Succhi freschi di frutta e verdura” e l’autore è Norman Walker, pioniere del crudismo e del movimento vegetariano, guru dei succhi vegetali, sosteneva che la pulizia del colon attraverso i succhi di frutta e di verdura fosse la chiave di volta per stare in
buona salute. Sfogliamo il vademecum. «Walker ha messo a punto 87 combinazioni di frutta e verdura – ci dice l’ingegnere – e ne ha studiato anche l’uso terapeutico per malattie specifiche. Non si tratta di cure, quelle le prescrivono i medici, ma di buone abitudini che possono agevolare il nostro benessere». Un esempio: soffri di acne? Walker consiglia la combinazione 61, oppure la 1 o la 55. Per sapere a quali mix di frutta e/o verdura corrispondo – e scoprire qual è il tuo frullato o estratto da farti preparare – basta leggere la sapiente guida consultabile da tutti i clienti della Frutteria. Ultimo dettaglio: la stragrande maggioranza del prodotto base – frutta e verdura – è autoctono, maremmana. E non chiedete un frullato di melone a dicembre perché non ve lo faranno: solo prodotti di stagione. Di rigore.
La Frutteria, all’angolo di piazza del Sale
estetica e non solo
Manicure e chiacchiere Da Lolita, il beauty bar ◗ GROSSETO
É un bar? Non proprio. È un centro estetico? Non solo. È Lolita, il beauty bar: anzi, il primo beauty bar made in Grosseto. C’era una volta il salone di bellezza dove le signore – dalla moglie del medico alla giovane sartina nubile – passavano, tempo permettendo, intere giornate: a farsi belle, ma soprattutto a chiacchierare. Di moda e di vip e mentre si faceva gossip, si godeva anche di relazioni sociali, interpersonali, amicali. In nome di una (mal interpretata) privacy e per colpa di una società in cui si comunica tanto ma nel 99 per cento dei casi senza guardarsi in faccia, si è persa quella dimensione – appagante e persino socialmente rilevante – in cui le donne si prendevano cura di loro stesse stando tra donne. Loli-
tà-il beauty bar recupera proprio quanto si è perso. Siamo in via Massimo D’Azeglio. Ed è qui che di recente (il 18 giugno) ha aperto Lolita. Colore predominante: il verde acqua, che ha un effetto rilassante. Arredi e mise delle signore e signorine che ti accolgono: stile Anni Cinquanta, gli anni del Miracolo Economico in Italia, dove era un diritto sognare qualcosa di più del piatto di minestra. Musica di sottofondo: la voce evocativa di Frank Sinatra. È Graziana Sillari – grossetana doc, estetista, titolare dell’Agenzia Formativa Ts (per chi vuole lavorare nel settore del wellness) e di Lolita – a spiegarci che cos’è e perché nasce questo angolo dedicato alla cura del corpo e non solo. «I beauty bar – ci spiega – sono spazi aperti dove si può avere una
manicure o un trucco mentre si ordina un drink e si fa conversazione in uno spazio condiviso». Quindi entri da Lolita. Ti accomodi. Sfogli una rivista. Scegli un aperitivo o una bibita dal menu: qui si lavora in collaborazione con i bar accanto, Affinity e la Wineria. Quindi arriva il tuo turno per la manicure o per la pedicure, per il trucco, per ciglia e sopraciglia. C’è una bancone tutto tondo – eccolo qua lo spazio condiviso – per l’operazione smalto e ci sono le poltroncine (un pizzico più defilate) per il pedicure. Niente, insomma, cabine chiuse come nei centri estetici tradizionali: «Si rompe con la routine – dice Graziana – Il nostro è un salone di bellezza che ricorda quelli degli Anni Cinquanta, dove le signore stavano insieme. E quelli erano gli anni della vo-
Da sinistra, Graziana Sillari, Michela Stingone, Valeria Nevoni, Francesca Alaimo, Stefania Carnicelli
glia di rinascita e di rilancio». Altra novità: da Lolita non si prende appuntamento. Si entra e si attende ingannando il tempo gradevolmente: «Capita che si aspetti una decina di mu-
niti – dice la titolare – ma noi non lavoriamo su appuntamento e crediamo che anche questo aspetto possa incontrare il favore della nostra clientela». Orario continuato, dalle 10
alle 20, dal lunedì al sabato, con apertura straordinaria per la Notte Bianca del 2 luglio E i prezzi? Contenuti. La politica è questa: «Crediamo aggiunge Graziana – che tutte le
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il consiglio
Cinque romanzi per l’estate 2016
Marina di Grosseto, Massimo Marinotti nel nuovo punto vendita (foto Bf)
Letture sotto il sole La libreria Palomar approda a Marina Ottanta mq di esposizione, corner sconti, terrazza eventi e non mancherà lo spazio dedicato ai vini maremmani ◗ MARINA DI GROSSETO
il taglio del nastro
Appuntamento alle 17.30 sul lungomare Palomar inaugura oggi l’apertura del punto vendita “marinello” (nella foto). L’appuntamento è per le 17.30 sul lungomare Leopoldo II di Lorena, dove c’è il Cavallino (la fontana) e di fronte allo stabilimento balneare La Vela. Sarà l’occasione per curiosare tra i nuovi scaffali e scegliere qualche libro che ci terrà compagnia durante questa estate.
il must
Unghie vellutate e ciglia super curve
Si può aprire una nuova libreria, sotto l’incudine del sole di luglio, a venti metri dagli ombrelloni e dal sabbione ardente di casa nostra? Si possono mettere nella borsa della spesa Philip Roth, Michail Bulgakov, Jorge Amado (e qualche timido italiano), insieme alle ciabatte di plastica, il doposole e gli occhiali da sub? Si può, anzi si deve. Anzi è già fatto: la Palomarina a Marina si inaugura oggi, tra un bar e un negozio di costumi da bagno. Ottanta metri quadri di passioni e amorevoli letture: romanzi e
saggi, storia, arte, spettacolo, cucina, musica, cinema. Uno spazio per i vini della Maremma (chi ha mai detto che l’intellettuale è astemio?), un angolo per i topi di biblioteca: gli innamorati dei libri che furono, a metà prezzo. Infine una terrazza per presentazioni e eventi. In una parola: cultura in luogo di mare. “Palomarina a Marina” è l’ultima nata della famiglia Palomar. Sono trascorsi venticinque anni da quando Massimo Marinotti e Monica Volpi spalancarono le porte di questo osservatorio di stelle e comete letterarie in una modesta vetrina di via Roma. Niente e-books, allora. Niente
social network e Facebook, allora, niente fibra ottica e banda larga. E i primi ingombranti cellulari - che noia - servivano a mala pena per telefonare. In questo quarto di secolo, Palomar ha attraversato tutte le metamorfosi e i terremoti della lettura. Oggi, ci vuole un fisico bestiale per scommettere sulla carta, sull’odore dell’inchiostro nella pagina appena stampata. Dopo venticinque anni, un libraio di lungo corso potrebbe condividere l’invettiva di Majakovskij: «Non sopporto i libri. Da essi viene poco profitto…». E quante volte Massimo è sbottato: «Basta, chiudo tutto e me ne
Abbiamo chiesto a Massimo Marinotti, patron della libreria Palomar”, di scegliere cinque titoli da portare sotto l’ombrellone. Sono cinque romanzi, molto diversi tra loro. Un libro è del resto come un amico: ciascuno sceglie il proprio. per l’estate 2016. Ecco che cosa ci ha consigliato. 1. “La Felicità di Emma” di Claudia Schreiber, Keller editore (235 pagine), romanzo. 2. “La teologia dei cinghiali” di Gesuino Némus, Elliot (238 pagine), romanzo. 3. “L’altro capo del filo” di Andrea Camilleri, Sellerio editore, (301 pagine), romanzo. 4. “Isole minori” di Lorenza Pieri, Edizioni E/O, (224 pagine), romanzo. 5. “Stoner” di John Edward Williams, Viking Press, (332 pagine). E se tra questi non avete trovato la vostra lettura ideale, non resta che andare a sceglierla di persona. A volte le estati si ricordano anche per i libri che in quei mesi di torrido caldo si sono letti.
vado in barca». Ma nessuno ci ha mai creduto. Eppure, e nonostante tutto, oggi la stirpe dei “palomarini” è cresciuta: Massimo, appunto, e Monica, e Maria Grazia, che ha letto tutti i libri e che conosce tutti gli scrittori, e l’ultimo arrivato Francesco. Con questa formazione modesta e coraggiosa, Palomar va al mare, apre la sedia a sdraio e spalanca il suo ombrellone colorato sulla spiaggia di Marina. E oggi parte una nuova avventura. Dunque: abbronzatevi e leggete, abbronzatevi ma leggete. Un libro è per sempre, altro che un diamante. Flavio Fusi
Nuova pizzeria su Corso Carducci Al taglio e da asporto, l’allestimento sarà completato in una decina di giorni ◗ GROSSETO
L’entrata del beauty bar
donne abbiano il diritto di prendersi cura di loro stesse, di sentirsi gradevoli». E questo, nella filosofia di Lolita è forse l’aspetto più bello. E vero. Giovanna Mezzana
Cosa avranno escogitato Graziana Sillari e le sue ragazze per signore e signorine che questa estate vorranno sentirsi a loro agio al mare, in discoteca, al ristorante, a passeggio, in vacanza? Ecco qua un’idea del must-have 2016. 1. Pedicure Plus, ovvero pediluvio con sali da bagno, fragranza a scelta, peeling e massaggio. 2. Si osa, smalto semipermanente, opaco, effetto vellutato. 3. Vuoi l’effetto ciglia incurvate? C’è la permanente per ciglia e sopraciglia. 4. Ciglia sempre a posto con il mascara semipermanente (15/20 giorni di durata). 5. E infine, il fast make up Lolita da pin up Anni ’50.
C’è un nuovo locale da provare per gli amanti della pizza. Chi passa abitualmente lungo corso Carducci avrà notato che da qualche settimana fervono i lavori all’interno di un fondo di proprietà della famiglia di commercianti Poli. Siamo sul corso cittadino e se guardi il fondo in allestimento sulla tua sinistra trovi il negozio Foot Locker. Qui aprirà dunque una nuova pizzeria – “Il Corso” – al taglio e da asporto. Non solo pizza: sarà anche friggitoria. I lavori di ristrutturazione dovrebbero essere conclusi nel giro di una decina di giorni. L’idea è quella di aprire per sabato 9 luglio. Si arricchisce ulteriormente dunque l’offerta di locali per chi ama uno dei piatti per eccellenza della cucina mediterranea. E cosa qui si friggerà invece è una sorpresa. Non rimane che attendere l’apertura.
Bagno Somalia «Scorza non è il proprietario» In merito al servizio che è stato pubblicato nell’edizione del 26 giugno 2016 e dal titolo “Apre El Paso e va a tutto mex”, Francesca Semplici, proprietaria dello stabilimento balneare “Somalia” di Castiglione della Pescaia precisa quanto segue: «Vorrei far presente che il signor Marco Scorza non è mai stato titolare dalla mia azienda Somalia a Castiglione della Pescaia, ma ne è stato semplice gestore del bar ristorante dentro al mio stabilimento insieme ad altri soci, solo per la stagione 2015».