2. Il peccato ci acceca La parabola è impietosa nell’evidenziare le contraddizioni in cui si trova il ricco (cfr v. 19). Questo personaggio, al contrario del povero Lazzaro, non ha un nome, è qualificato solo come “ricco”. La sua opulenza si manifesta negli abi% che indossa, di un lusso esagerato. La porpora infa& era molto pregiata, più dell’argento e dell’oro, e per questo era riservato alle divinità (cfr Ger 10,9) e ai re (cfr Gdc 8,26). Il bisso era un lino speciale che contribuiva a dare al portamento un cara.ere quasi sacro. Dunque la ricchezza di quest’uomo è eccessiva, anche perché esibita ogni giorno, in modo abitudinario: «Ogni giorno si dava a lau% banche&» (v. 19). In lui si intravede dramma%camente la corruzione del peccato, che si realizza in tre momen% successivi: l’amore per il denaro, la vanità e la superbia. Dice l’apostolo Paolo che «l’avidità del denaro è la radice di tu& i mali» (1 Tm 6,10). Essa è il principale mo%vo della corruzione e fonte di invidie, li%gi e sospe&. Il denaro può arrivare a dominarci, così da diventare un idolo %rannico (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 55). Invece di essere uno strumento al nostro servizio per compiere il bene ed esercitare la solidarietà con gli altri, il denaro può asservire noi e il mondo intero ad una logica egois%ca che non lascia spazio all’amore e ostacola la pace. La parabola ci mostra poi che la cupidigia del ricco lo rende vanitoso. La sua personalità si realizza nelle apparenze, nel far vedere agli altri ciò che lui può perme.ersi. Ma l’apparenza maschera il vuoto interiore. La sua vita è prigioniera dell’esteriorità, della dimensione più superficiale ed effimera dell’esistenza (cfr ibid., 62). Il gradino più basso di questo degrado morale è la superbia. L’uomo
ricco si veste come se fosse un re, simula il portamento di un dio, dimen%cando di essere semplicemente un mortale. Per l’uomo corro.o dall’amore per le ricchezze non esiste altro che il proprio io, e per questo le persone che lo circondano non entrano nel suo sguardo. Il fru.o dell’a.accamento al denaro è dunque una sorta di cecità: il ricco non vede il povero affamato, piagato e prostrato nella sua umiliazione. Guardando questo personaggio, si comprende perché il Vangelo sia così ne.o nel condannare l’amore per il denaro: «Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza» (Mt 6,24). 3. La Parola è un dono
Anche il nostro sguardo si apre all’aldilà, dove il ricco ha un lungo dialogo con Abramo, che chiama «padre» (Lc 16,24.27), dimostrando di far parte del popolo di Dio. Questo par%colare rende la sua vita ancora più contraddi.oria, perché finora non si era de.o nulla della sua relazione con Dio. In effe&, nella sua vita non c’era posto per Dio, l’unico suo dio essendo lui stesso. Solo tra i tormen% dell’aldilà il ricco riconosce Lazzaro e vorrebbe che
il povero alleviasse le sue sofferenze con un po’ di acqua. I ges% richies% a Lazzaro sono simili a quelli che avrebbe potuto fare il ricco e che non ha mai compiuto. Abramo, tu.avia, gli spiega: «Nella vita tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormen%» (v. 25). Nell’aldilà si ristabilisce una certa equità e i mali della vita vengono bilancia% dal bene. La parabola si protrae e così presenta un messaggio per tu& i cris%ani. Infa& il ricco, che ha dei fratelli ancora in vita, chiede ad Abramo di mandare Lazzaro da loro per ammonirli; ma Abramo risponde: «Hanno Mosè e i profe%; ascol%no loro» (v. 29). E di fronte all’obiezione del ricco, aggiunge: «Se non ascoltano Mosè e i profe%, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai mor%» (v. 31). In questo modo emerge il vero problema del ricco: la radice dei suoi mali è il non prestare ascolto alla Parola di Dio; questo lo ha portato a non amare più Dio e quindi a disprezzare il prossimo. La Parola di Dio è una forza viva, capace di suscitare la conversione nel cuore degli uomini e di orientare nuovamente la persona a Dio. Chiudere il cuore al dono di Dio che parla ha come conseguenza il chiudere il cuore al dono del fratello. Cari fratelli e sorelle, la Quaresima è il tempo favorevole per rinnovarsi nell’incontro con Cristo vivo nella sua Parola, nei Sacramen% e nel prossimo. Il Signore – che nei quaranta giorni trascorsi nel deserto ha vinto gli inganni del Tentatore – ci indica il cammino da seguire. Lo Spirito Santo ci guidi a compiere un vero cammino di conversione, per riscoprire il dono della Parola di Dio, essere purifica% dal peccato che ci acceca e servire Cristo presente nei fratelli bisognosi. Incoraggio tu& i fedeli ad esprimere questo rinnovamento spirituale anche partecipando alle Campagne di Quaresima che mol% organismi ecclesiali, in diverse par% del mondo, promuovono per far crescere la cultura dell’incontro nell’unica famiglia umana. Preghiamo gli uni per gli altri affinché, partecipi della vi.oria di Cristo, sappiamo aprire le nostre porte al debole e al povero. Allora potremo vivere e tes%moniare in pienezza la gioia della Pasqua. Papa Francesco
MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO PER LA QUARESIMA 2017
Cari fratelli e sorelle, la Quaresima è un nuovo inizio, una strada che conduce verso una meta sicura: la Pasqua di Risurrezione, la vi.oria di Cristo sulla morte. E sempre questo tempo ci rivolge un forte invito alla conversione: il cris%ano è chiamato a tornare a Dio «con tu o il cuore» (Gl 2,12), per non accontentarsi di una vita mediocre, ma crescere nell’amicizia con il Signore. Gesù è l’amico fedele che non ci abbandona mai, perché, anche quando pecchiamo, a.ende con pazienza il nostro ritorno a Lui e, con questa a.esa, manifesta la sua volontà di perdono.
La Quaresima è il momento favorevole per intensificare la vita dello spirito a.raverso i san% mezzi che la Chiesa ci offre: il digiuno, la preghiera e l’elemosina. Alla base di tu.o c’è la Parola di Dio, che in questo tempo siamo invita% ad ascoltare e meditare con maggiore assiduità. In par%colare, qui vorrei soffermarmi sulla parabola dell’uomo ricco e del povero Lazzaro (cfr Lc 16,19-31). Lasciamoci ispirare da questa pagina così significa%va, che ci offre la chiave per comprendere come agire per raggiungere la vera felicità e la vita eterna, esortandoci ad una sincera conversione.
1 MARZO MERCOLEDI DELLE CENERI - INIZIO QUARESIMA
S.MESSA E IMPOSIZIONE DELLE CENERI
BOTTICINO MATTINA ore 17,30 SAN GALLO ore 19,00 BOTTICINO SERA ore 16,00 e 20,00 UNITA’ PASTORALE “S. ARCANGELO TADINI” PARROCCHIE DI BOTTICINO
Venerdì 3 marzo 2017 ore 20.45 presso Basilica-Santuario S. Arcangelo Tadini Botticino Sera
TORNARE A DIO CON TUTTO IL CUORE
Qualcosa di più grande di noi vive in noi. Dobbiamo imparare ad accordarci con il gemito dello Spirito in fondo al nostro cuore, perché si faccia strada in noi l’uomo nuovo, rimodellando dall’interno la nostra parola e la nostra azione. E la preghiera si fa canto.
Il coro San Luca, diretto da Lella Tomasini propone il
CONCERTO- MEDITAZIONE per il tempo di quaresima con l’esecuzione di canti penitenziali tratti dalla polifonia rinascimentale e moderna a commento di letture di testi di don Primo Mazzolari e don Tonino Bello. La scelta dei brani musicali e dei testi segue l’impostazione tematica del messaggio quaresimale 2017 di Papa Francesco
RACCOLTA ALIMENTARE DI SOLIDARIETA’ Da SABATO 4 MARZO presso supermercati e negozi alimentari di Botticino, che aderiscono all’iniziativa, per tutta la quaresima la possibilità di donare generi alimentari a lunga conservazione per aiutare le famiglie in stato di bisogno.
OGNI
VENERDI a partire dal 10 marzo
NELLA PROPRIA CHIESA ADORAZIONE
ORE 20,00 ALLA CROCE
1. L’altro è un dono La parabola comincia presentando i due personaggi principali, ma è il povero che viene descri.o in maniera più de.agliata: egli si trova in una condizione disperata e non ha la forza di risollevarsi, giace alla porta del ricco e mangia le briciole che cadono dalla sua tavola, ha piaghe in tu.o il corpo e i cani vengono a leccarle (cfr vv. 20-21). Il quadro dunque è cupo, La scena risulta ancora più dramma%ca se si considera che il povero si chiama Lazzaro: un nome carico di promesse, che alla le.era significa «Dio aiuta». Perciò questo personaggio non è anonimo, ha tra& ben precisi e si presenta come un individuo a cui associare una storia personale. Mentre per il ricco egli è come invisibile, per noi diventa noto e quasi familiare, diventa un volto; e, come tale, un dono, una ricchezza ines%mabile, un essere voluto, amato, ricordato da Dio, Lazzaro ci insegna che l’altro è un dono. La giusta relazione con le persone consiste nel riconoscerne con gra%tudine il valore. Anche il povero alla porta del ricco non è un fas%dioso ingombro, ma un appello a conver%rsi e a cambiare vita. Il primo invito che ci fa questa parabola è quello di aprire la porta del nostro cuore all’altro, perché ogni persona è un dono, sia il nostro vicino sia il povero sconosciuto. La Quaresima è un tempo propizio per aprire la porta ad ogni bisognoso e riconoscere in lui o in lei il volto di Cristo. Ognuno di noi ne incontra sul proprio cammino. Ogni vita che ci viene incontro è un dono e merita accoglienza, rispe.o, amore. La Parola di Dio ci aiuta ad aprire gli occhi per accogliere la vita e amarla, sopra.u.o quando è debole. Ma per poter fare questo è necessario prendere sul serio anche quanto il Vangelo ci rivela a proposito dell’uomo ricco.
venerdì 24 sabato 25 marzo
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«... i gruppi di vangelo si sviluppino fino a diventare piccole comunità di credenti » «Solo da un rapporto approfondito con la Parola di Dio può venire un autentico rinnovamento della vita ecclesiale, della pastorale» (Vescovo Luciano)
p
SAN GALLO venerdì ore 9,00-11,00 /14-17,00 sabato ore 9,00 -15,00
BOTTICINO MATTINA
Anche durante i centri di ascolto di Quaresima continua l’approfondimento della “Evangelii Gaudium” di Papa Francesco Per conoscere e approfondire il testo che il papa considera il suo “manifesto” di pontificato. MARTEDI’ 7-14-21-28 marzo
venerdì ore 11,00-18,00 sabato ore 9,30-15,00
Fam. ZANOLA NILDE via s. Nicola 150 an. Gabriella
BOTTICINO SERA
MERCOLEDI’ 8-15-22-29 marzo
venerdì ore 15,00-22,00 sabato ore 10,00-15.30
Sabato 25 marzo PELLEGRINAGGIO DI BOTTICINO
AL SANTUARIO DI REZZATO Si raggiunge il santuario a piedi da Botticino partenza alle ore 16,30 da zona industriale (inizio via Molinetto). Ore 17,30 S.Messa. (in questo sabato sono sospese le S. Messe vespertine nelle chiese parrocchiali di Sera, Mattina e San Gallo)
VIA CRUCIS “ AL CASTELLIERE” San Gallo MARTEDI’ 28 MARZO ore 20,00 CELEBRAZIONE COMUNITARIA DELLA RICONCILIAZIONE CON LA POSSIBILITA DELLA CONFESSIONE
A SAN GALLO Lunedì 10 aprile ore 20,00 A BOTT.MATTINA Martedì 11 aprile ore 16,00 e 20,00 A BOTT.SERA Mercoledì 12 aprile ore 16,00 e 20,00
15 - 22 - 29 MARZO
CENTRI DI ASCOLTO IN QUARESIMA
Fam. CREMONESI QUECCHIA LEONILDA via Marconi 44 an. Ausilia Fam. PORTA MARIO via del Marmo 75 – an. Cesare Fam. MASSERDOTTI DANIELE via s. Nicola 78 – an. Elia 1°inc. GIOVEDI’ 9 Fam. PESCIMORO GIOVANNI via Gazzolo 41 – an. Chiara 1°inc. MARTEDI’ 7 Fam. PRATI LISETTA via Cave 77/E – an. Umberto 1°inc. MARTEDI’ 7 Fam. FERRARI GIUSEPPE – an. Beppe e Loretta 1°inc. GIOVEDI’ 9- 15 Fam. NOVENTA ANTONIO via Gazzolo 102 – an. Beppe e Loretta
VIA CRUCIS PER LE VIE
VENERDI’ 7 APRILE ore 20,00
VIA CRUCIS PER LE VIE A BOTT.SERA
Partendo da S.Nicola
coordinatori: Terzilia Colosio 22 e 29
Fam. SCOTUZZI VITTORIA via De Gasperi 4 – an. Eleonora Fam. PRATI BARBARA via Molinetto 67 – an. Daniela e Simona
9 e MERCOLEDI’ 15-22-29 MARZO GREC- GIOACHI’ presso Guerina - an. Guerina MOR-LESIE-CAP-CALANC-TRINITÀ-NICEVIA CRUCIS A SAN GALLO BALARI’ MERCOLEDI’ presso Lonati Marì - an. Rosangela 5 APRILE ORE 20,00 CARLE- CIAMI- CALCHERA- FUGHI’- FALIA presso Fam. Stefanini - an. Pietro MOCE- BARBA- TAFAGN- FILUCHE Ore 16,00 presso Lonati Giacomina - an. Ermelinda OPRANC-BASIANI- MONC- CURTIF presso Ragnoli Pierina - an. Ermelinda DOS-RUINE- CASE NUOVE presso Busi Natalina via s.Gallo 152 - an. Busi Giulio
IL GIOVEDI’
ZONA SAN MICHELE Fam. TOGNAZZI VINCENZO via Frate Rocco Dora, 37 an. Aldo Ceresoli GOBBI ETTORE via Morosini, 76 an. Monica Baresi CABRA GIUSEPPINA via Puccini, 31 an. sr Incoronata CASALI PAOLINA via S.Michele, 1 an. sr Giuliana coordinatori: Maghella Cabra Giuseppina
BOTT.MATTINA
GIOVEDI’ 9-16-23-30 marzo
VAL DEL FO DI SOPRA E DI SOTTO-FRANSESC presso Silvana - an Giulio Busi MENELE- PAOLETE- BENOI presso fam. Castagnola Irma in Busi an. Romina
ZONA S.MARIA ASSUNTA MORESCHI ROSETTA via Carini 8 an. Lidia Apostoli ROVETTA SERGIO via Colombo 16 an. Luisa Stanga BUSI GIUSEPPINA via Monte Grappa 26 an. Enrico Martinelli via Valverde 34 an. Domenica Busi coordinatori: Giuseppina Busi
GIOVEDI’ 6 APRILE ore 20,00 partendo da p.za Golgi
Il tema del percorso quaresimale, riprende le fasi della lavorazione del Pane: il richiamo eucaris%co è evidente ed il sussidio, pensato per le famiglie, ci accompagnerà passo passo in un i%nerario di riflessione sostenuto dalle tes%monianze di vita missionaria. Inizieremo scoprendo che il pane nasce da ingredien% che sono fru.o della terra (dono gratuito di Dio) e del lavoro dell’uomo (trasforma% dall’impegno e dall’intelligenza); che devono essere impasta% (cioè mescola% e non lascia% ognuno separato dall’altro); c’è poi il tempo della lievitazione (il tempo della pazienza e dell’a.esa); della co.ura (a.raverso il fuoco che lo trasforma). Infine, questo pane deve essere spezzato e distribuito perché possa diventare cibo e nutrimento per mol%. Il LIBRETTO da u lizzare ogni giorno 1 -Vicino alla data c’è un’introduzione: aiuta tu1 ad entrare nel tema della giornata. 23 4 -Leggere il breve estra3o della tes4monianza missionaria e fare un momento di silenzio. Dire insieme la preghiera proposta. 5 -Prima di concludere leggere l’impegno: è un modo per concre4zzare nella vita quo4diana quanto pregato. La CASSETTINA SALVADANAIO per deporre il corrispe&vo dei digiuni e delle rinunce per aiutare quan% sono nel bisogno. Da consegnare nella propria chiesa il Giovedì Santo.